Informimpresa udine febbraio 2014

Page 1

UDINE

Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale

Anno XIV - Supplemento n. 2 - Febbraio 2014

In 60.000 a Roma per la mobilitazione nazionale delle imprese

BUONE POSSIBILITÀ PER LE START UP DELL’ARTIGIANATO DIGITALE FISCO LEGGERO IN AUSTRIA E SLOVENIA, PENALIZZATE LE IMPRESE FRIULANE AUTOTRASPORTO IN CRISI ANCHE PER PAGARE LA QUOTA ANNUALE ALL’ALBO NAZIONALE IL POTERE D’ACQUISTO DELLE PENSIONI ALLARMA L’ANAP


Contenuti Editoriale 03

Noi non siamo tipi arrendevoli!

I FATTI Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIV - Supplemento al n. 2 - Febbraio 2014 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Tiziana Sabadelli Comitato di redazione: Alessio Belgrado, Enrico Eva, Gian Luca Gortani, Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Davide Francescutti, Rachele Francescutti, Tiziana Sabadelli, Nicola Serio Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738

04

La protesta nazionale di 60 mila artigiani e commercianti

06

Buone possibilità per le start up dell’artigianato digitale

08

Fisco leggero in Austria e Slovenia, penalizzate le imprese friulane

09

Persi in un anno 3.000 posti di lavoro, ma nessuno s’è mobilitato per il settore

10

Mettersi in gioco per vincere la crisi e realizzare un progetto di vita

11

Addio a Mario Laurino, dirigente storico dell’Associazione

I NOSTRI IMPRENDITORI 12

Un viaggio in continua evoluzione tra design e arte contemporanea

Categorie 14

Ad Asolo la giornata nazionale dei tipografi di Confartigianato

15

Vigilanza sugli appalti semplificata con il nuovo sistema AVCPass

16

Autotrasporto in crisi anche per pagare la quota annuale all’albo nazionale

Cronache 17

Adolescenti protagonisti della seconda lezione della Scuola per Genitori

18

Nuovo servizio di Confartigianato per le pratiche di successione

ANAP 19

Il potere d’acquisto delle pensioni allarma l’ANAP

19

Viaggio/soggiorno in Costa Brava dal 21 al 30 giugno 2014

2


Editoriale

Noi non siamo tipi arrendevoli! di Graziano Tilatti presidente Confartigianato Udine

Per anni abbiamo visto altri manifestare nelle vie e nelle piazze della Capitale. A volte per motivi che abbiamo condiviso e altre volte per battaglie che non erano le nostre, in alcuni casi con grande successo e in altri facendo flop. Stavolta, il 18 febbraio, a manifestare eravamo noi, assieme alle altre organizzazioni “dei piccoli” raccolte sotto la bandiera di Rete Imprese Italia. Ed è stato un successo superiore alle nostre stesse aspettative. Cinquanta rappresentanti di Confartigianato Udine in una folla mille volte più grande (e non è un modo di dire!) erano là a portare la rabbia, il coraggio, lo sconforto e la voglia di rilancio di tutti quelli che a Roma non potevano esserci. C’eravamo anche per conto dei tanti talmente scoraggiati da pensare che scendere in piazza, ormai non serva a nulla. C’eravamo con la consapevolezza che una manifestazione, per quanto riuscita, da sola non basta. Ma giunti a questo punto non farla avrebbe voluto dire arrendersi e noi artigiani e piccoli imprenditori non siamo tipi arrendevoli! Lo ha dimostrato il nostro presidente nazionale, Giorgio Merletti che con parole schiette e forti ha dato voce a un’esasperazione che è in realtà voglia di fare, travestita di rabbia e insofferenza. Perché il vero cruccio, la cosa che non sopportiamo di questo nostro beneamato Paese è come possa sprecare le sue ricchezze. Con la stessa noncuranza con cui l’Italia trascura e non valorizza il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale e con la stessa sprovvedutezza con cui non sappiamo offrire opportunità ai nostri giovani, che spesso

cercano lavoro all’estero dopo essersi formati (bene) in patria, il nostro Stato sperpera la ricchezza di creatività e voglia di fare incarnata da milioni di imprenditori e dalle loro aziende. Cultura, giovani e piccole imprese: tre giacimenti inestimabili su cui altri paesi stanno già puntando. “Senza impresa non c’è Italia” - scandisce lo slogan della nostra mobilitazione – per chiarire che è finito il tempo delle attese e dei rinvii, quindi ora: “riprendiamoci il nostro futuro”!

Merletti ha dato voce a un’esasperazione che è in realtà voglia di fare, travestita di rabbia e insofferenza

3


I Fatti

La protesta nazionale di 60.000 artigiani e commercianti Rivolta pacifica delle piccole e medie imprese, ma slogan durissimi

S

ono arrivati in 60 mila a Roma il 18 febbraio per la manifestazione nazionale organizzata da Rete Imprese Italia (la sigla che raggruppa le associazioni Confartigianato, Casartigiani, CNA, Confcommercio e Confesercenti) per chiedere allo Stato «meno tasse e meno burocrazia». Migliaia di artigiani, commercianti e piccoli imprenditori di tutta Italia hanno riempito piazza del Popolo a Roma con un messaggio diretto al nuovo presidente del consiglio incaricato, lanciato dal presidente nazionale di Confartigianato Giorgio Merletti: «Matteo stai preoccupato. Non ci faremo più portare via il nostro futuro». Migliaia di bandiere con i colori delle varie associazioni, fischietti e tamburi hanno animato la protesta di artigiani e commercianti arrivati da tutta Italia con 400 pullman, 7.000 posti in treno e 2.000 in aereo per «chiedere con forza una svolta concreta nella politica economica del Paese». Da Udine una delegazione di artigiani, guidata dal presidente regionale e provinciale di Confartigianato Graziano Tilatti, che ha creduto con forza nell’impegno di esserci e portare la voce degli imprenditori friulani. Anche il giornalista Maurizio Cescon, che ringraziamo, ha seguito la manifestazione nazionale scrivendo poi così sul Messaggero Veneto del 19 febbraio: Sono partiti quando ancora era buio per riempire piazza del Popolo. Sono stati più di 500 gli artigiani, gli esercenti e i commercianti della nostra regione che hanno voluto protestare. Il cuore della piccola impresa, un nucleo forte della nostra società che fino a una manciata di anni fa stava bene, ha detto un no chiaro e tondo alla

politica economica del Governo. E poco importa che non ci sia più Letta e non ci sia ancora Renzi: slogan e invettive sono stati distribuiti a piene mani ai protagonisti della politica del Belpaese. Il popolo delle partite Iva ce l’ha con il peso delle tasse considerato eccessivo, ma soprattutto vede come fumo negli occhi i vincoli della burocrazia. E in piazza del Popolo i manifestanti si sono fatti sentire: slogan, invettive, striscioni, volantini. …I friulani come di consueto non hanno ecceduto in invettive, ma la rabbia che cova sotto le giacche e i pullover (nella capitale ieri c’erano già più di 20 gradi, alla faccia dell’inverno) c’è tutta e si sente. Rabbia per come vanno le cose e tanta preoccupazione per un futuro che nessuno, al momento, vede roseo. … Gli artigiani Abbacchiati, certamente, ma decisi a tenere duro. Come fa Niveo Paravano, di Buttrio, titolare dell’omonima Idrotermica. «Il concordato in bianco è una vera bomba atomica per le piccole imprese fornitrici come la nostra. Rischiamo di non vedere più i soldi che ci spettano - afferma -. Questa riforma voluta da Monti e Passera ci distrugge tutti quanti. Io sto combattendo da tre anni per riavere quanto mi spetta, ora una finanziaria mi ha proposto il 5 per cento del mio credito. E questo sarebbe un Paese serio?». Filomena Avolio, donna artigiana e titolare di un’impresa che si occupa di digitale. «Siamo piccoli ma anche noi produciamo ricchezza - dice qua oggi era importante esserci, dimostrare che anche noi sappiamo “occupare” una piazza importante come questa. Rappresentiamo gran parte del tessuto produt-

4


Qui a fianco la delegazione degli artigiani friuliani In basso il presidente nazionale Merletti

tivo, ma spesso non ci ascoltano. Non vogliamo polemiche, puntiamo a proposte e soluzioni. Confidiamo nel nuovo presidente del Consiglio, noi la buona volontà ce l’abbiamo». Elisabetta Parise è una giovanissima proprietaria di un’azienda di impianti elettrici industriali: «Non se ne può più tra burocrazia, difficoltà con le banche, necessità di poter avere lavoro, ma anche di incassare. Speriamo che le cose cambino in fretta». I problemi toccano pure chi, per mestiere, si occupa di revisionare le auto, come Walter Sbrugnera, artigiano di lungo corso di Latisana. «Anche in Friuli - scuote la testa - ormai ci sono tantissime macchine prive di revisione, la gente non ha soldi, eppure sono obbligatorie. Il nostro Stato è assurdo, impone regole costosissime laddove basterebbe buon senso». Infine un altro giovane, un dipendente artigiano di una ditta termoidraulica di Udine. «Spero che questa protesta sia valida, secondo me valeva la pena essere qua a Roma - commenta - Qualcosa di positivo dovrà pur venire fuori, chi ci governa deve prendere in mano la situazione. Io sono tan-

to preoccupato per il domani dell’Italia. I politici sono i primi responsabili della crisi, tocca a loro rimediare». Il ritorno Il tempo di un panino e una birra al chiosco sotto la scalinata del Pincio, poi è già tempo del rompete le righe, la folla scivola via in fretta, qualcuno urla e impreca, ma è tutto tranquillo davanti al cordone delle forze di sicurezza. I “furlans” devono tornare a casa in fretta, senza concedersi il minimo sindacale di turismo tra chiese, fontane e palazzi. Le aziende, in Friuli, non aspettano. E non stanno neanche tanto bene. I NUMERI DELLA CRISI: negli ultimi 5 anni hanno chiuso circa 1.000 aziende ogni giorno, la ricchezza prodotta è diminuita del 9%, la disoccupazione è raddoppiata, passando dal 6,4% al 12,7% per un totale di 1,2 milioni di disoccupati in più. Nel frattempo la pressione fiscale ha raggiunto il 44,3% del Pil (e resterà sopra il 44% per molto tempo) mentre quella «legale» (su ogni euro di Pil dichiarato) si aggira intorno al 54%. Inoltre la burocrazia costa alle Pmi 30 miliardi di euro l’anno e il credito è in calo dal 2011.

5


I Fatti

Buone possibilità per le start up dell’artigianato digitale Sala gremita e molto interesse per l’incontro organizzato dai Giovani Imprenditori a Tarcento

G

li Artigiani 2.0, come i loro predecessori, creano ogni giorno con le proprie mani qualcosa di nuovo: sono tempi di crisi economica ma non crisi di idee in Friuli, dove il settore dell’informatica e della comunicazione (ateco J) è in espansione e la nostra regione si colloca al primo posto in Italia per l’incidenza di imprese informatiche nel comparto artigiano. È quanto emerso lo scorso 27 gennaio in un incontro nella cornice di palazzo Frangipane, a Tarcento, moderato dal giornalista Davide Francescutti, curatore del blog Friulani digitali sul sito del Messaggero Veneto. La serata è stata organizzata in collaborazione dal Movimento Giovani Imprenditori e dalla Zona del Friuli orientale di Confartigianato Udine, con il patrocinio della Città di Tarcento. Ha visto l’intervento di tre imprenditori friulani del digitale: Fabrizio Peresson della FF Engineering di Feletto Umberto, Enrico Todesco della Select di Buja e Alberto Dreossi della 20Km.info di Udine. Insieme a loro Luca Nardone funzionario di Confartigianato tra i curatori del Fab lab all’ultimo Future forum

udinese dello scorso autunno.I relatori hanno illustrato ai circa 60 giovani presenti in sala “come fare” per avviare una nuova impresa digitale, quali gli ostacoli, le potenzialità e le prospettive: i numeri inquadrano un settore che in controtendenza rispetto all’artigianato cresce, tra web, robot, stampanti a 3 dimensioni e altri mestieri innovativi.L’albo artigiano delle province del Friuli Venezia Giulia conta 604 imprese dell’informatica, 387 delle quali in provincia di Udine (64%); 9 nel comune di Tarcento. Seguono Pordenone con 128 (21%), Trieste con 53 (9%) e Gorizia con 36 (6%). La maggioranza dei titolari ha un diploma di scuola superiore (65%), seguono i laureati (18%) e quelli in possesso di titolo professionale (12%); non è escluso nemmeno chi si è fermato alle scuole dell’obbligo (6%). L’84% delle imprese attive è nato nel nuovo millennio: il 44,4% ha visto la luce tra il 2000 e il 2009 e un altro 39,4% ha aperto i battenti dopo il 2010, in piena epoca social network. A dispetto dei luoghi comuni sui ragazzini occhialuti che creano start-up nel garage di casa, in FVG non ci sono grossi limiti d’età

6


Da sinitra Francescutti, Nardone, Peresson, Dreossi e Todesco

e genere: il 57 per cento ha più di 41 anni e il 31% sono donne. Non mancano i lacci burocratici e ci sono dei casi paradossali che aumentano il livello di “scartoffie” per gli imprenditori digitali. «Per esempio - ha spiegato Nardone - rimane in vigore una norma inutile e fastidiosa che impone a chi apre una attività di commercio elettronico, cosa che interessa direttamente gli artigiani, di fare una specifica comunicazione al Comune dove ha sede anche se stava già facendo attività commerciale. La norma è inutile perché esiste già una comunicazione generica per il commercio e quella specifica per il commercio elettronico non ha nessun rilievo visto che il Comune non può fare controlli fiscali e non è tenuto in alcun modo ad inoltrare queste informazione all’Agenzia delle Entrate. Semplicemente archivia la comunicazione». Un adempimento già finito sotto la lente dei magistrati. «Una

sentenza del tribunale di Udine - ha aggiunto Nardone - ha già dichiarato illegittima questa norma facendo riferimento a normative europee che impediscono aggravi burocratici per il commercio elettronico. Ciononostante non siamo ancora riusciti a far abrogare questa comunicazione». Ha portato i saluti introduttivi: l’Assessore di Tarcento Loris Agosto e il Presidente di Zona Confartigianato Friuli orientale Giusto Maurig. Nelle considerazioni conclusive il sindaco di Tarcento Celio Cossa, ha sottolineato l’importanza della serata che propone prospettive in un momento di crisi, invitando chi ha perso il lavoro e vuole iniziare l’avventura imprenditoriale a non fare da solo ma a farsi assistere dalle Associazioni di Categoria. Dal pubblico è emersa anche la richiesta di potenziare le connessioni adsl del tarcentino e in particolare quelle delle frazioni più montagnose, attualmente lentissime o inesistenti.

7


I Fatti

Total tax rate: in Friuli pagano il 52% in più delle austriache e il 33% delle slovene

Fisco leggero in Austria e Slovenia, penalizzate le imprese friulane

L

totale Italia) le imprese soggette a questo maggior rischio, di cui 192.098 sono artigiane (29% delle imprese di confine), localizzate nelle 14 province che confinano con almeno uno Stato estero, tra cui la provincia di Udine, che conta 45.974 imprese attive di cui 14.452 artigiane (31%). L’ufficio studi di Confartigianato Udine ha calcolato per le 14 province di confine i gap in termini di imposte pagate e aggravio burocratico. In particolare, in provincia di Udine, come nel resto d’Italia, c’è una pressione fiscale totale sulle imprese, nota col nome di total tax rate, pari al 65,8%, indice che scende al 32,5% in Slovenia e al 52,4% in Austria. Le imprese friulane pagano quindi un 33,3% in più rispetto alla Slovenia e 13,4% in più rispetto alle imprese austriache. Oltre alle tasse c’è poi l’aggravio burocratico: le imprese della provincia di Udine effettuano 15 versamenti e impiegano 269 ore nell’arco dei 12 mesi a compilare, preparare moduli e pagare le tasse, 9 ore in più dei concorrenti sloveni e ben 103 ore in più rispetto agli austriaci. Da aggiungere infine che le imprese italiane sono soggette a maggiori costi in termini monetari e di tempo impiegato anche per le pratiche di import-export.

e imprese che operano in aree confinarie, come quelle delle province di Udine, Gorizia e Trieste, sono penalizzate più volte rispetto alle loro più dirette concorrenti e uno degli elementi di maggior criticità è dato dalle differente pressione fiscale sulle imprese austriache e slovene”. Lo denuncia il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti che pone la questione sul tavolo della politica. “La differente pressione fiscale si unisce – spiega ancora Tilatti – ai maggiori costi del sistema imprenditoriale italiano sul costo del lavoro, sull’energia elettrica, sulla burocrazia, sulle lentezze delle amministrazioni pubbliche nell’evadere le pratiche. Occorre intervenire urgente, che le imprese non reggono più questa situazione”. Ma quali sono le differenze sul fronte fiscale? Le imprese italiane pagano un 15,5% in più di tasse rispetto a competitor e imprese dei primi 15 concorrenti del nostro export; l’extra costo fiscale per il settore manifatturiero nazionale è di 13,1 miliardi di euro.Più di una impresa italiana su dieci è per di più esposta ad una concorrenza fiscale diretta, trovandosi in un territorio di confine: secondo i calcoli di Confartigianato ha calcolato che in totale sono 666.834 (11% del

Una grande storia legata alla nostra terra.

la banca della tua città

Viale Tricesimo, 85 - Udine - www.bancadiudine.it

8


I Fatti

Confartigianato alla Regione: “Finanzi il Cata, ricerca e sviluppo”

Persi in un anno 3.000 posti di lavoro, ma nessuno s’è mobilitato per il settore

S

ono oltre 3.000 i posti di lavoro persi nell’ultimo anno dall’artigianato nel Fvg nel 2013. Più o meno quanti rischia di perderne l’Electrolux, ma nessuno s’è mobilitato mentre tutti – giustamente – sono a fianco, noi compresi, per quelli dell’Electrolux. Sono state 2.350 le imprese artigiane che hanno chiuso i battenti nel corso del 2013 ed anche in questo caso, se si escludono le denunce di Confartigianato, nessuno si è mobilitato. La cassa integrazione guadagni, conferma che siamo al 5° anno di forte crisi con oltre 25 milioni di ore autorizzate nel 2013 (terzo peggior dato dal 1971 dopo il 2010 e il 1985). Ma gli oltre 2mila imprenditori artigiani che hanno chiuso non usufruiscono di alcun sostegno al reddito. Anche per questi silenzi il 18 febbraio siamo scesi in piazza a Roma assieme ai commercianti sotto la bandiera di Rete Imprese Italia”. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa di inizio d’anno il presidente di Confartigianato Fvg e Udine, Graziano Tilatti. “Nonostante la crisi e le oggettive difficoltà – ha aggiunto Tilatti – è significativo il numero di start up che sono nate nel corso del 2013 e che stanno nascendo nel 2014, ma alle quali non è ad oggi previsto un euro di contributi così come non è previsto un euro per tutto il settore artigiano che comunque ha attive oltre 29 mila imprese con 70 mila addetti. Abbiamo chiesto alla Regione 8 milioni di euro

– ha detto ancora Tilatti - da affidare al Cata Artigianato: risorse necessarie per stimolare e promuovere investimenti significativi e selettivi come la partecipazione a fiere all’estero, la diffusione del commercio elettronico, la nascita di nuove imprese, il sostegno al passaggio generazionale, la valorizzazione dei laboratori di artigianato artistico”. I punti di forza dell’artigianato: l’imprenditoria diffusa di piccola dimensione non delocalizza. L’artigianato e le piccole imprese aiutano al contrario ad attrarre investimenti da fuori. Per chi deve decidere se aprire uno stabilimento sul nostro territorio è infatti importante contare un tessuto produttivo locale a cui appoggiarsi, sui servizi di prossimità e sulla disponibilità di competenze e “saper fare” locali. Un tessuto produttivo di piccola dimensione è infatti come un fertile prato in cui un albero può crescere più facilmente. Al primo segnale di ripresa artigiani e piccole aziende assumono personale e prima di licenziare i propri dipendenti mettono in gioco quanto possibile per mantenere quei posti di lavoro su cui hanno investito in formazione, aggiornamento, trasferimento di competenze. Per ogni euro di contributi e agevolazioni ottenuto su fondi pubblici, l’imprenditoria diffusa e familiare ha dimostrato di saper attivare molti più euro di investimenti, per uno sviluppo di singole aziende che si traduce in sviluppo collettivo. 9


I Fatti

A Latisana un incontro per chi vuole “fare impresa” organizzato dal Movimento Giovani

Mettersi in gioco per vincere la crisi e realizzare un progetto di vita

M

ettetevi in gioco come imprenditori, anche se i percorsi scolastici fatti avevano obiettivi diversi”. Questo il consiglio di Elisabetta Parise, della Parise Impianti di Latisana al quale si è aggiunto quello di Diego Cicuttin, consigliere comunale e libero professionista “non limitatevi a criticare i politici, ma pensate a cosa potete fare voi per migliorare le cose”. Due spunti per i tanti giovani che hanno partecipato all’incontro organizzato a Latisana il 21 gennaio dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine al quale hanno partecipato anche una quarantina di imprenditori e liberi professionisti del latisanese. Coordinati dalla giornalista Elisa Michellut, sono anche intervenuti Giorgio Ardito, presidente del Consorzio Marine Lignano che ha sottolineato l’esigenza di sburocratizzazione per incentivare i giovani a intraprendere e per consentire alle imprese di superare la crisi; Pietro Paviotti, consigliere regionale il quale ha detto che “i giovani debbono essere messi nella condizione di fare, sbagliare e al limite anche di “prendere una botta in testa” per crescere, non tenendoli in un bozzolo protettivo”. Infine Barbara Zanon dell’azienda Officine Zanon di San Giorgio di Nogaro ha evidenziato come i genitori imprenditori non debbono soffocare i figli che entrano in azienda ma metterli piuttosto nella

condizione di dare il proprio contributo in modo indipendente senza condizionamenti. L’incontro, che aveva l’obiettivo di promuovere l’autoimprenditorialità fra i giovani come alternativa alla mancanza di lavoro e soprattutto come realizzazione di un progetto di vita, è stato apprezzato soprattutto dai più giovani interessati al percorso di chi imprenditore lo è già. I lavori sono cominciati con i saluti di Loredana Ponta (vice presidente zonale), del presidente provinciale del Movimento Giovani Alberto Dreossi e del presidente giovani FVG Francesco Francescut, che hanno dato una serie di consigli utili ai giovani che intendono iniziare un cammino imprenditoriale.

10


I Fatti

Il ricordo del presidente Graziano Tilatti e il saluto da parte del presidente onorario Carlo Faleschini

Addio a Mario Laurino, dirigente storico dell’Associazione “

C

ome definirlo? Un caterpillar. Avanti dritto sulla sua strada, sempre”. Così il presidente di Confartigianato Udine Graziano Tilatti ricorda il commendator Mario Laurino, il “pioniere” dell’imprenditoria friulana e titolare della Julia Marmi di Cividale, che si è spento il 18 febbraio. “Mi considero un suo allievo, in un certo senso – aggiunge Tilatti. Sono cresciuto professionalmente con lui. È stato promotore della fondazione di ben cinque consorzi, a cominciare da quello di Remanzacco – esperienza che ci vide lavorare fianco a fianco – per proseguire poi con Buttrio, Premariacco, San Giovanni al Natisone e Cividale. Quest’ultima esperienza è stata la più problematica, complicata enormemente dalla crisi economica.

Ma al di là di questo la sua visione era assolutamente lungimirante e la vitalità che lo animava era incredibile. Lavorava con un occhio costantemente rivolto al futuro, con programmi che avevano prospettive almeno tre volte oltre il limite della sua esistenza. È stato, fra l’altro, uno degli ispiratori delle norme per la rinascita degli opifici locali inserite nella legge per la ricostruzione post terremoto. A lui va il grande merito di aver valorizzato la pietra piasentina che prima era considerata solo un prodotto povero del nostro territorio. Ricordo con simpatia che sembrava ascoltare sempre tutti, ma poi faceva puntualmente di testa sua! Alla sua famiglia facciamo le più sentite condoglianze. Ci mancherà come uomo, come dirigente e come imprenditore!”

Caro Mario, ci siamo conosciuti molti anni fa ed il nostro percorso di dirigenti dell’Unione Artigiani del Friuli (diventata poi Confartigianato) è stato lungo e di una grande collaborazione che mai si potrà dimenticare. Ti ho conosciuto proprio nel Consiglio Direttivo presieduto dal presidente Di Natale e poi da Della Mora, con i quali interagivi con la loro stessa forza, il loro coraggio e ti accaldavi al punto che riuscivi poi a convincerli, cosa non facile, su alcuni argomenti in cui credevi fino in fondo. Eri forse l’unico che azzardava un tanto. Il tuo carisma non lasciava spazi vuoti, tu credevi nell’Artigianato e volevi che tutti comprendessero le sfide e le difficoltà che fin da allora i colleghi dovevano affrontare. Poi facemmo un percorso di collaborazione all’ESA (l’Ente di Sviluppo Artigianato) e ricordo molto bene, con riconoscenza, l’aiuto che sempre mi hai dato quando ero presidente. Tu potevi anche criticarmi, ma mai lasciavi che altri lo facessero, tanta e tale era la tua fiducia. Dopo un periodo di sette anni in cui le nostre strade furono divise - tu eri sempre in Giunta Esecutiva all’Unione Artigiani con anche un prestigioso incarico di presidente della Finanziaria Sofart che avevi inventato - ci siamo ritrovati verso la fine degli anni ‘90 quando, sempre tu, mi chiedesti con insistenza di diventare Presidente della nostra Organizzazione Sindacale. Dopo Di Natale e Della Mora, rompendo ogni indugio, cominciasti ad organizzare incontri sul territorio con vari amici, iscritti e dirigenti per indicare la tua proposta e formulare programmi per il nuovo

corso dell’Unione. Nel gennaio 2000 iniziammo assieme ad una squadra di grandi amici il primo quadriennio della mia presidenza. Mi sei stato sempre molto vicino e di sostegno con stimoli ed alle volte critiche, ma con tanto entusiasmo che ho ricambiato in maniera totale per affrontare le sfide e per dare agli Artigiani più forza e chiedere alle varie Istituzioni più rispetto per la categoria. Non si contano gli incontri in cui, approfittando anche della tua generosa ospitalità nella Valli del Natisone, ci trovavamo con la “squadra” per approfondire, affinare e decidere i programmi. Questo, caro Mario, come ben sai, lo ho sempre ricordato nei tre mandati che assieme abbiamo passato alla Confartigianato. Poi, al termine di questa esperienza, si imponeva una importante modifica al nostro sistema e qui le nostre scelte si divisero. Ho provato in tutti i modi a convincerti della opportunità di accorpare le Zone trasformandole da tredici in sole cinque, ma non sono riuscito a convincerti nonostante la modifica fosse accettata dalla gran parte del Consiglio Direttivo Provinciale. Ciò’ nonostante sei stato presente ed hai partecipato, come me, fino al nostro ultimo giorno prima della nomina del nuovo presidente Tilatti e di tutti i dirigenti. Ora le nostre strade sono nuovamente divise, ti ho sentito qualche volta al telefono durante la malattia che sembrava non vincesse la tua forza. Ora ti incontrerai con San Pietro e sicuramente anche con lui discuterai finché un giorno....anche le nostre strade si rincontreranno. Mandi Mario grazie di tutto, serberò di te un ricordo sincero e perenne. Carlo 11


I nostri imprenditori

Creativando srl – Udine

Un viaggio in continua evoluzione tra design e arte contemporanea Oggetti per la casa e complementi d’arredo che nascono da creatività e passione

S

artisti e graphic designer. Cuori che possono essere usati come semplici oggetti decorativi, oppure scelti per il loro particolare messaggio e significato. “Ne abbiamo vendute diverse migliaia in tutto il mondo – sottolinea Bassani – e ne creiamo continuamente di nuovi, alle volte con temi così particolari da diventare quasi provocatori”. “Realizziamo tutti i prodotti in collaborazione con laboratori artigiani del Friuli Venezia Giulia. Raramente ci appoggiamo ad aziende che non sono locali, ma comunque sempre rigorosamente italiane. Poi, nella nostra sede, curiamo ogni particolare dell’assemblaggio, dell’inserimento negli speciali packaging e di tutto il servizio di distribuzione”. Creativando da oltre dieci anni vanta anche una collaborazione con la Keith Haring Foundation per riprodurre, in modo insolito e originale, alcune delle opere del famoso pittore e writer che tanta parte ha avuto nello sviluppo dell’arte contemporanea statunitense e poi mondiale. Uno stile che si coniuga perfettamente con quello dell’azienda udinese che, anche grazie a questa collaborazione, ha potuto essere

i ispirano alla pop-art. Ma non solo. Reinventano l’arte contemporanea per farla entrare nelle nostre case. Potrebbero sembrare opere di un artista newyorkese. Invece sono le creazioni di un’impresa di Udine fondata 15 anni fa da Mauro Bassani insieme a Laura Ellero. Dall’idea originaria di produrre oggetti di uso quotidiano rivisitati sotto una lente artisticografica, Creativando è arrivata oggi a distribuire i suoi prodotti in tutto il mondo, pur restando una piccola realtà artigianale. “Creatività e passione – ci spiega Mauro Bassani - sono le due parole chiave che racchiudono lo spirito della nostra azienda. Siamo partiti con tessuti disegnati da noi, ma poi abbiamo aggiunto un po’ alla volta sempre nuove creazioni – come specchi, lampade, orologi, appendiabiti, vasi e molto altro ancora - coinvolgendo artisti e designer italiani e stranieri”. In particolare la collezione di cuori in ceramica denominata “Heart Gallery” è diventata un vero e proprio brand e racchiude in sé tutta la filosofia di Creativando: prodotti originali, realizzati a mano in Italia con materiali selezionati, interpretati graficamente da

12


disse che “Creare è dare una forma al proprio destino”. Se ciò è vero, allora Mauro Bassani ha dato al suo destino, ed a quello delle persone che lavorano con lui, la forma di una sorprendente impresa.

presente con le sue creazioni negli shop della Triennale di Milano, della Biennale di Venezia e del Museo d’arte Moderna di Parigi durante la mostra dedicata ad Haring nel 2013. “Abbiamo avuto in passato l’occasione di fare il salto dimensionale - aggiunge Bassani -, ma quella di restare una piccola impresa è una scelta consapevole. Preferiamo mantenere alto il livello qualitativo delle nostre creazioni, puntando su un mercato di nicchia, ma attento ai particolari”. I clienti sono negozi selezionati di oggettistica ed arredo. Inizialmente erano solo italiani, ma ora sono per quasi il 40% esteri. Per raggiungerli non utilizzano una rete di distributori, ma cercano di creare un contatto ed una relazione diretta, ad esempio partecipando in prima persona alle varie fiere internazionali. Chiaramente la comunicazione ed il marketing hanno un ruolo importante nella strategia aziendale, rafforzati dal background professionale di Mauro Bassani in questi settori. Per concludere prendiamo in prestito le parole dello scrittore francese Albert Camus il quale

Carta d’identità Nome: Creativando srl Attività: progettazione e produzione di oggetti d’arredo di design Sede: Via Sabbadini, 49 – Udine www.creativando.nu

13


Categorie

Nutrita la delegazione dei tipografi friulani per riflettere sul passato, il presente ed il futuro del comparto

Ad Asolo la giornata nazionale dei tipografi di Confartigianato

L

’odore della tipografia” è il titolo del convegno nazionale che si è svolto in terra veneta lo scorso 24 gennaio, organizzato da Confartigianato Grafici. Un importante evento professionale ed un’opportunità di aggregazione che ha coinvolto artigiani tipografi, grafici e di attività collegate, provenienti da tutt’Italia. La delegazione friulana, composta da una ventina di imprenditori a cui si sono uniti anche i docenti della scuola grafica CIFIVORM di Cividale del Friuli, era la più numerosa dopo quella veneta formata dai “padroni di casa”. “Un programma articolato - ha dichiarato soddisfatto Luigi Chiandetti di Confartigianato Grafici Udine - che ha saputo proporre

il “Passato” presso la Tipoteca Italiana a Cornuda di Treviso, il “Presente” nella splendida cornice del Museo della Stampa Remondini a Bassano del Grappa, ed infine il “Futuro” presso la Fornace di Asolo. Una sintesi completa di storia, esperienze e confronti, per esplorare nuove frontiere, in un contesto di cultura d’impresa e di sviluppo di competitività. Una giornata che ha saputo raccontare la storia dei tipografi, precursori di innovazione ed impegno sociale, ma che con rinnovato spirito guarda al futuro con ottimismo, non per consegnare ai giovani una prospettiva di lavoro, ma per costruirla insieme a loro con coraggio ed intraprendenza.

14


Categorie

Affollato seminario a Udine in collaborazione con Attico SOA

Vigilanza sugli appalti semplificata con il nuovo sistema AVCPass

F

inalmente una buona notizia per le imprese edili. Il sistema di vigilanza degli appalti pubblici è stato semplificato, grazie alle nuove tecnologie informatiche. Ed anche se non può essere definito il “Facebook dei contratti pubblici” il nuovo sistema AVCPass ha molto in comune con i social network. Lo ha capito chi ha partecipato al seminario organizzato da Confartigianato Udine e Attico SOA martedì 4 febbraio nella sala convegni della Camera di commercio di Udine. L’obiettivo del nuovo sistema è chiaro: semplificare e snellire procedure di affidamento degli appalti pubblici sfruttando le potenzialità del web. Come? Con un sistema - l’AVCPass appunto - che consente alle ‘stazioni appaltanti’ di verificare online il possesso dei requisiti da parte degli operatori economici a cui affidare un contratto pubblico, per ora oltre la soglia dei 40.000 euro. Il funzionamento della piattaforma è stato spiegato dall’avv. Gabriele Stivala – che ha illustrato i contenuti della deliberazione 111/2012 dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici l’ing. Mario Amedeo D’Acunto - che ha spiegato come gli operatori economici possono utilizzare al meglio la piattaforma - e il dott. Michele Catini - a cui è toccato il compito di prefigurare l’evoluzione del rapporto tra aziende e pubbliche

amministrazioni sottolineando le opportunità del nuovo sistema, senza trascurarne gli aspetti più complessi. “In questa fase di avvio, come imprenditori, percepiamo soprattutto la difficoltà di doverci adattare ad un nuovo sistema – ha detto Daniele Cuciz, presidente del Comitato PMI di Confartigianato Udine - ma è indubbio che per concorrere agli appalti pubblici e gestire il rapporto con la pubblica amministrazione è ormai necessario utilizzare strumenti di questo tipo, a cui sono legate anche nuove opportunità. Confartigianato Udine - ha aggiunto Cuciz - si sta preparando a supportare artigiani e piccole imprese non solo con iniziative informative e formative come questo seminario, ma anche con un apposito servizio di accompagnamento”.

15


Categorie

Tasse autotrasporto, interrogazione dell’onorevole Coppola membro della Comissione Trasporti della Camera

Autotrasporto in crisi anche per pagare la quota annuale all’albo nazionale

È

mai possibile che in Italia le imprese rischino sanzioni e di essere espulse dal mercato solo perché non riescono a pagare la quota annuale all’albo nazionale degli autotrasportatori?”. Lo chiede, denunciando così l’ennesima inefficienza del sistema Italia, il presidente di Confartigianato Trasporti del Fvg Pierino Chiandussi, che spiega la situazione kafkiana che stanno vivendo le imprese di autotrasporto del Fvg in questi mesi. “Già l’anno scorso il Comitato centrale Albo autotrasportatori (ministero dei Trasporti) – racconta Chiandussi – ha previsto che il pagamento della quota annuale, che le imprese pagano entro il 31 dicembre di ogni anno, andasse pagato solamente per via telematica e non più con cc postale. Ma il sistema non funzionò e le imprese non riuscirono a pagare entro i termini stabiliti. Così è stata approvata una proroga al 31 marzo ripristinando contemporaneamente il vecchio conto corrente postale. Ma l’anno dopo, cioè quest’anno, il problema si ripresenta puntualmente nonostante Confartigianato Trasporti – già verso la fine del 2013 – avesse fatto presenti le inefficienze del sistema chiedendo un intervento radicale e risolutivo. Risultato? Ad oggi, e cioè già fuori tempo massimo, secondo Confartigianato Trasporti, nella sola provincia di Udine non è riuscito ad effettuare il pagamento almeno il 30% delle imprese. Il sistema non funziona come dovrebbe: procedure estenuanti per pagare la quota Albo con carta di credito e con risultati deludenti. Ogni tentativo dura una mezz’oretta e la risposta è sempre quella: il pagamento non è andato a buon fine. “Abbiamo chiesto anche quest’anno – dice ancora Chiandussi – una proroga dei termini

e la possibilità di effettuare il versamento utilizzando il vecchio conto corrente postale. Ma la risposta non è mai arrivata. “Credo che solo in Italia – conclude amareggiato Chiandussi – anche per pagare una tassa, le imprese debbono diventare matte. E poi alcuni si meravigliano se alcune se ne vanno all’estero”. Chi non è in regola, infatti, rischia di essere sospese dall’Albo e di non poter più operare. La denuncia del presidente di Confartigianato Trasporti Fvg Pierino Chiandussi è stata fatta propria dall’on. Paolo Coppola del Pd e membro della commissione Trasporti della Camera dei deputati, che ha presentato, martedì 4 febbraio, una interrogazione al ministro dei Trasporti nella quale ha chiesto se sia stata “ricevuta e accolta, da parte del Comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori, la richiesta di proroga dei termini di pagamento delle quote per lo svolgimento dell’attività per il 2014, come richiesto da Confartigianato Trasporti Fvg per tutelare le imprese associate e che sia reso semplice ed efficiente il servizio telematico”. L’on. Coppola ha chiesto inoltre di conoscere “quali sono i numeri effettivi delle operazioni corrette effettuate attraverso il portale predisposto, e in che percentuale rispetto al numero complessivo di operatori dei trasporti per conto terzi sul territorio nazionale” ed infine ha chiesto di “conoscere i riferimenti della società responsabile della gestione informatica del servizio e i costi della gestione del servizio stesso, e se - infine - vi sia la volontà, da parte degli organi competenti, di porre rimedio alla situazione di disagio creatasi e per prevenire ulteriori disagi negli anni successivi risolvendo definitivamente i problemi di carattere informatico”. 16


Cronache

Il prof. Paolo Albiero: “è naturale il conflitto tra genitori e figli”

Adolescenti protagonisti della seconda lezione della Scuola per Genitori per Genitori organizzata da Confartigianato Udine e Fondazione Crup. “L’adolescente deve per forza emanciparsi dai genitori – ha aggiunto il prof. Albiero - abbandonando lo status di bambino. Ma spesso il genitore non è pronto ad accettare questo suo cambiamento mentre, per aiutare lo sviluppo normale dell’adolescente, dovrebbe dare una protezione flessibile che tenga conto sia della ricerca di indipendenza del ragazzo sia della necessità del genitore di fornire regole e di contenerlo”. Il relatore ha dato infine una serie di consigli utili a migliorare le relazione famigliari; ha illustrato le differenze tra i diversi stili genitoriali (indulgente, negligente, autoritario e autorevole) e ha evidenziato gli atteggiamenti positivi che aiutano la comunicazione: dare ascolto, evitare il sarcasmo e le domande troppo assillanti, sviluppare empatia ed imparare ad osservare i cambiamenti dei ragazzi. Il calendario delle prossime serate e le modalità di iscrizione alle singole lezioni sono disponibili sul sito scuolagenitori.confartigianatoudine.com.

L

’adolescenza è un periodo di veloci cambiamenti, fisici e psicologici, che avvengono in rapida successione e durante questa fase il “conflitto” tra genitori e figli è inevitabile. Esplode solo per il gusto di “tener testa” all’adulto e così il ragazzo tende ad avere disaccordi frequenti, soprattutto con la madre, figura spesso più presente nel contesto familiare”. Lo ha spiegato, venerdì 31 gennaio all’Auditorium Erdisu a Udine, il prof. Paolo Albiero docente di psicologia dello sviluppo e dell’adolescenza dell’Università di Padova nel corso della seconda lezione della Scuola

17


Cronache

Un supporto in più per lasciare ogni cosa al suo posto per tempo

Nuovo servizio di Confartigianato per le pratiche di successione dicato mediante “testamento” le proprie volontà prima della morte) e quella per legge (quando mancando la volontà testamentaria, le quote spettanti agli eredi sono stabilite dal Codice Civile in base al grado di parentela). Il servizio di Confartigianato consiste nel predisporre la dichiarazione di successione e tutte le autocertificazioni occorrenti, il prospetto di autoliquidazione delle imposte e dei tributi, la consegna della dichiarazione di successione alla Agenzia delle Entrate, la predisposizione della documentazione per lo svincolo dei conti correnti bancari, postali, dossier titoli. Nel caso di trasferimento di beni immobili, il servizio prevede anche la compilazione e consegna della domanda di volture alla Agenzia del Territorio (ex Catasto) competente. “Confartigianato Udine Servizi – aggiunge Nonino - è in grado anche di dare adeguata assistenza per tutti gli atti stipulabili in vita relativi alla destinazione del patrimonio ereditario, in modo da lasciare ogni cosa per tempo al suo posto”. Per informazioni sul servizio successioni rivolgersi ad uno degli uffici di Confartigianato presenti in tutta la provincia o telefonare al 0432 510 659 email: rcomuzzo@uaf.it.

A

chi e in che modo lasciare i propri beni, imprese comprese? Come fare per gestire tutte le pratiche dopo che un caro è venuto a mancare? Per dare una risposta a queste esigenze, Confartigianato Udine Servizi ha attivato un nuovo servizio di assistenza e consulenza per le pratiche di successione. “Gestire con competenza, professionalità e riservatezza queste incombenze – spiega il presidente di Confartigianato Udine Servizi Daniele Nonino – è fondamentale. Per questo abbiamo attivato il servizio successioni, un supporto concreto per gli imprenditori e non solo”. Le successioni sono di due tipi: quella testamentaria (quando il de cuius abbia in-

18


ANAP

Il potere d’acquisto delle pensioni allarma l’ANAP

N

taria, a cui negli ultimi tempi si sono aggiunti il blocco, per due anni, della perequazione per le pensioni superiori a 1.441euro e il già citato aumento delle imposte. Di qui – conclude Botti – un appello pressante al Governo e alle forze politiche affinché tra i prossimi provvedimenti per rilanciare il Paese ce ne sia anche uno che possa ridare fiducia e possibilità di spesa ai pensionati, ai quali, spesso, compete anche l’onere di sostenere le famiglie dei loro figli”.

egli ultimi quattro/cinque anni i pensionati sono la fascia di popolazione che maggiormente ha sopportato il peso della crisi e della perdita del potere di acquisto del proprio redditi”. Lo afferma il presidente dell’ANAP di Udine, Pietro Botti, considerando da una parte la perequazione automatica delle pensioni e dall’altra il peso dell’aumento delle addizionali IRPEF comunali e regionali tra il 2010 e il 2014. “Il calcolo è molto semplice: prendendo una pensione di 1.000 euro mensili, nel periodo considerato, la rivalutazione automatica secondo gli indici ISTAT ha portato un beneficio di 85 euro, mentre nel contempo l’aumento delle addizionali sottraeva al pensionato mediamente 85 euro. L’aumento delle pensioni per il recupero dell’inflazione – spiega Botti – è stato, quindi, completamente annullato dall’aumento delle tasse dirette, senza considerare quelle indirette. Ma c’è di più, perché, considerando il dato reale dell’aumento delle addizionali IRPEF, anziché quello medio nazionale, si scopre che in alcuni comuni il fenomeno è stato accentuato di tanto e, di conseguenza, c’è stata un’autentica riduzione degli importi di pensione. Il problema della perdita del potere di acquisto delle pensioni è molto grave e – continua il presidente Botti – ormai da molti anni l’ANAP denuncia una situazione insostenibile, provocata anche dall’estrema inadeguatezza del sistema di calcolo della svalutazione mone-

Viaggio/soggiorno in Costa Brava dal 21 al 30 giugno 2014 L’ANAP/ANCOS organizza un viaggio/soggiorno in Costa Brava dal 21 al 30 giugno con il seguente programma:

Hotel – pomeriggio dedicato al relax e attività balneare. Mattinata escursione per la visita a Montserrsat. 29/06/2014 – COSTA BRAVA – NIMES NIZZA/CANNES – Prima colazione in Hotel e partenza in direzione di Nimes (detta la Roma Francese) – nel pomeriggio partenza per la Costa Azzurra, sistemazione in Hotel per la cena e pernottamento. 30/06/2014 – NIZZA/CANNES – GENOVA – RIENTRO IN FRIULI – Dopo la prima colazione partenza in direzione di GENOVA, arrivo in tarda mattinata, passeggiata libera nel centro storico della città alla scoperta dei “caruggi”, pranzo in ristorante e rientro in Friuli.

21/06/2014 – UDINE – AIX EN PROVENCE Partenza al mattino in direzione della Liguria. Giornata di trasferimento (in Pullman) attraverso la Riviera di Ponente, la Costa Azzurra per avvicinarci alla Spagna. Soste varie, pranzo in autogrill. Arrivo nel pomeriggio nei dintorni di Aix en Provence. Sistemazione in hotel e pernottamento. 22/06/2014 – AIX EN PROVENCE – SANTA SUSANA (COSTA BRAVA) Sistemazione in Hotel TAHITI – Trattamento di pensione completa dal 23 giugno al 28 giugno 2014. 24/06/2014 – Intera giornata escursione a BARCELLONA, visita alla città con pranzo in ristorante. 26/06/2014 – BARCELLONA By Night - Prima colazione e pranzo in Hotel – mattinata libera per relax al mare o in piscina – Nel pomeriggio trasferimento a Barcellona e visita al mondo delle Rambls. 28/06/2014 – MONTSERRAT – Pensione completa in

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: € 800.00 (con minimo 45 partecipanti) SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA: € 190.00 (disponibilità limitata). Il viaggio è organizzato in collaborazione con la Natisone Viaggi. Per ulteriori informazioni chiamare allo 0432 510659. 19


MATCHINGDAY Sabato 29 marzo 2014 | Udine Fiere

DESIGN

6a edizione

MATERIALI

MatchingDay è un’occasione di incontro tra imprenditori e professionisti.

TECNOLOGIE

Una giornata in cui sviluppare nuove opportunità di business e creare collaborazioni produttive e commerciali. È strutturata in brevi incontri “one to one” programmati e scadenzati temporalmente: uno ogni 15 minuti. I temi di questa edizione sono: DESIGN - MATERIALI - TECNOLOGIE Per partecipare iscriviti sul sito

www.matchingday.it

Per prepararsi agli incontri di MatchingDay, 2 workshop gratuiti per tutti gli iscritti


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.