InformImpresa Udine gennaio 2013

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UDINE

Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale

Anno XIII - Supplemento n. 1 - Gennaio 2013

Edgarda Fiorini riconfermata presidente nazionale di Donne Impresa UN ARTIGIANO SU DUE SI SENTE MINACCIATO DALLA CONCORRENZA SLEALE UN ERRORE ELIMINARE GLI SGRAVI PER LA MOBILITÀ: PENALIZZA LE PICCOLE IMPRESE TUTTO PRONTO PER LA QUINTA EDIZIONE DI MATCHING DAY. AL VIA LE ISCRIZIONI IL SISTEMA DEGLI APPALTI E SUBAPPALTI ALL’ESAME DEL COMPARTO COSTRUZIONI


Contenuti Editoriale Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIII - Supplemento al n. 1 - Gennaio 2013 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Bruno Gazulli Comitato di redazione: Enrico Eva, Bruno Gazulli, Gian Luca Gortani Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Alessandro Cesare, Flavio Cumer, Rachele Francescutti, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Tiziana Sabadelli Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938

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Basta parlare “di”! Iniziamo a parlare “con” gli artigiani.

I FATTI 04

Un artigiano su due si sente minacciato dalla concorenza sleale

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Edgarda Fiorini riconfermata alla presidenza nazionale di Donne Impresa

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MatchingDay 2013, l’evento in cui le aziende si incontrano e si confrontano

Un errore eliminare gli sgravi per la mobilità. Penalizzate le piccole imprese

I NOSTRI IMPRENDITORI 12

Tutte le dimensioni dell’abitare, in una azienda davvero unica

Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938

Categorie

Progetto grafico: Unidea

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Prevenzione contro gli incendi: le imprese si formano sui sistemi di rivelazione

Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106

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Il sistema degli appalti e subappalti all’esame del comparto costruzioni

Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738

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Inaccettabile l’aumento dei pedaggi autostradali

Cronache 17

Il libro come mezzo di dialogo tra genitori e figli

Mercati esteri 18 Il finanziamento alle imprese che puntano sull’internazionalizzazione 19

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Gli artigiani continuano ad approfondire e opportunità dei mercati esteri


Editoriale

Basta parlare “di”! Iniziamo a parlare “con” gli artigiani. di Graziano Tilatti presidente Confartigianato Udine

Mai come in questo periodo, complice anche una campagna elettorale frenetica e complicata, si sente parlare “di” artigiani e piccole e medie imprese. Non c’è schieramento che non sottolinei quanto siano determinanti per una possibile ripresa e non riconosca quanti sacrifici abbiano dovuto sopportare per riequilibrare i conti pubblici. Sarebbe però preferibile che i candidati parlassero “con” e “a” questo mondo produttivo e la differenza non è da poco. Per “parlare di” basta citare qualche cifra, un paio di misure da attivare e le riforme in eterna attesa di essere veramente varate. Per “parlare con” i milioni di titolari di micro e piccole aziende è invece necessario mettersi davvero in contatto con il loro vissuto, i loro problemi e le loro aspirazioni. Occorre aver voglia di ascoltarli, davvero, e non fingere di farlo accontentandosi dei luoghi comuni. Ripetiamo spesso che il 99,4% delle aziende in Italia ha meno di 50 addetti e il 94,6% ne ha meno di 10, ma incredibilmente questo non basta a far applicare il semplice principio per cui è pensando a questa dimensione che occorre ideare e soprattutto applicare politiche, norme e regolamenti. In queste settimane si legge e si vede di tutto: dalle promesse di cancellare imposte ad ampio gettito (ma senza chiarire a fronte di quali tagli di spesa o alternative di entrate) a quelle di varare in futuro norme in realtà già introdotte (il che la dice lunga sul grado di conoscenza della materia), dai sondaggi che cercano di accattivarsi la simpatia di imprenditori sempre più esasperati alla beffa di spacciare esponenti della grande industria per paladini delle PMI. E tutto ciò in modo praticamente trasversale ai diversi schieramenti. Di fronte a tutto questo, la nostra Associazione farà una cosa semplice e si-

gnificativa. Forse non sarà determinante per gli esiti dei prossimi confronti su scala locale, ma senz’altro sarà un’operazione ricca di significato. Diremo quali sono le aspettative, le priorità e gli obiettivi che gli artigiani e le micro e piccole imprese esprimono a chi gestirà la cosa pubblica e lo faremo dando voce ai loro rappresentanti. Nessuna “agenda” scritta a tavolino, ma pochi punti chiari e fermi che saranno gli imprenditori a definire. I cinque consigli di zona si riuniranno e le loro riunioni saranno aperte a tutti gli associati che vorranno costruttivamente dare la propria opinione. Saranno gli oltre trecento dirigenti associativi e, almeno potenzialmente, le migliaia di iscritti, a stabilire le priorità su cui misurare le proposte elettorali e, soprattutto, quello che sarà o non sarà realizzato durante il mandato. Il consiglio direttivo ne farà una sintesi con poche parole e molto spessore. Saranno quindi gli imprenditori-cittadini-contribuenti a parlare “con” i loro futuri amministratori, nella speranza di essere ricambiati.

Raccoglieremo nelle zone le aspettative degli associati nei confronti dei candidati

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I Fatti

Un artigiano su due si sente minacciato dalla concorrenza sleale Tilatti: «Le imprese in regola fanno fatica a competere con chi non paga le tasse»

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er il mondo dell’artigianato, uno dei motivi di maggiore preoccupazione con cui si apre il 2013 è il continuo aumento della concorrenza sleale. Le imprese del settore devono confrontarsi in maniera impari con il dilagare di forme di abusivismo, falsi hobbisti, lavoro sommerso e irregolare. «Non si può negare - commenta il presidente di Confartigianato Udine, Graziano Tilatti - che per molte persone il sommerso rappresenti una strategia di sopravvivenza alla morsa della crisi, alla mancanza di lavoro, ala pressione fiscale, quindi occorre tener conto dei fattori che alimentano questa “economia di solidarietà”. Le imprese regolari però - chiarisce - fanno sempre più fatica, dovendo far fronte a oneri fiscali, ad adempimenti burocratici e a carichi contributivi, a concorrere con chi si sottrae a quegli obblighi». I dati parlano chiaro. L’indagine congiunturale coordinata ogni

sei mesi dall’Ufficio studi di Confartigianato Udine registra la crescente preoccupazione degli artigiani in regola: la quota di coloro che denunciano la concorrenza sleale come primario fattore di tensione competitiva è passata dal 28,9% del 2006 al 45,9% del 2012, con un aumento di ben 17 punti. Nel periodo 2007-2012, la media di questo indicatore si è attestata al 48,3%: in pratica in Friuli, un artigianato su due si sente minacciato dai fenomeni di concorrenza sleale. Innanzitutto da altre imprese a titolarità italiana (dal 41,6% dei rispondenti), poi dai lavoratori in nero (28,5%), dalle imprese con titolare di origine straniera (19,8%) e dai finti hobbisti (4,5%), mentre un artigiano su venti (il 5,6%) si sente minacciato da tutte queste tipologie di concorrenza sleale. Uno dei settori più interessati dal fenomeno è l’edilizia. La Confartigianato di Ancona ha sviluppato in proposito un’interessante ricerca,

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da cui risulta che mille lavoratori irregolari sottraggono alle imprese regolari un volume di fatturato par a quello di 92 microimprese del settore e tolgono lavoro a 169 occupati regolari. Come si può superare il problema? Ancora il presidente Tilatti: «Con una strategia che punti, da un lato a favorire e incentivare l’emersione del

sommerso, dall’altro a effettuare controlli più efficaci e rigorosi per contrastare i casi più eclatanti, pur avendo un minimo di tolleranza per le situazioni di marginalità economica e sociale. L’emersione resta in ogni caso l’arma migliore, poiché spesso è l’eccessiva pressione fiscale e burocratica a spingere verso il sommerso».

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I Fatti

Edgarda Fiorini riconfermata alla presidenza nazionale di Donne Impresa Coinvolgimento, formazione, giovani: le tre parole chiave del suo programma di mandato

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oinvolgimento, formazione, giovani: sono le tre parole chiave che Edgarda Fiorini, appena confermata alla presidenza nazionale del Movimento Donne Impresa di Confartigiana-

to, usa per sintetizzare il suo programma di mandato. Tre parole che fotografano altrettanti obiettivi strategici verso cui puntare: donne imprenditrici sempre pi첫 convolte per diventare protagoniste del-

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La presidente di Donne Impresa Edgarda Fiorini

bravissime a coniugare, mediare, collegare trovando soluzioni creative, quindi perché non abbinare alle riunioni associative occasioni per sviluppare collaborazioni di lavoro? Imprenditrice nel settore edile, Edgarda Fiorini è anche vicepresidente di Confartigianato Udine e presidente regionale di Donne Impresa Friuli Venezia Giulia. Donne Impresa Confartigianato è un movimento che rappresenta oltre 375mila imprenditrici artigiane attive in Italia, che con un milione e mezzo di aziende in rosa è al primo posto nella classifica dei paesi europei per imprenditoria femminile (200 mila donne in più rispetto al numero registrato in Germania). Il 50% delle imprese femminili artigiane si concentrano nei servizi alla persona, ma da non trascurare che una su quattro opera in un settore tradizionalmente maschile come quello delle manifatture. Al fianco di Edgarda Fiorini a livello nazionale ci saranno le vicepresidenti Giuseppina Mele (presidente di Donne Impresa Campania) ed Emanuela Bacchilega (presidente di Donne Impresa Emilia Romagna).

la rappresentanza, sia all’interno delle associazioni che nelle istituzioni e nella società, donne a cui venga offerta la possibilità di investire nella propria formazione, come titolari d’azienda e appunto come dirigenti; donne giovani, non tanto come dato anagrafico, ma come capacità di essere un’energia di cambiamento all’interno del sistema Confartigianato e nella realtà economica e sociale in cui vivono. Un Movimento - quello interpretato da Fiorini e dal suo team - che si propone come una rete, un network di condivisione di esperienze e di passioni, in grado di mobilitare quel potenziale di energia femminile che riesce a coniugare cura, famiglia ed azienda. Per ottenere questo risultato, sottolinea la presidente, dovremo coniugare strumenti nuovi e tradizionali: puntare in misura crescente sui social network per scambiarci idee, esperienze e informazioni, senza trascurare l’importanza del contatto diretto, con incontri sul territorio in cui le donne abbiano la possibilità di conoscersi, guardarsi negli occhi e magari sviluppare collaborazioni di lavoro. Le donne sono

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I Fatti

Un errore eliminare gli sgravi per la mobilità. Penalizzate le piccole imprese La cosiddetta “legge di stabilità” crea licenziati di serie A e di serie B

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ambiano le regole per gli iscritti alle liste di mobilità. Dal primo gennaio 2013, a causa del mancato inserimento di un articolo nella cosid-

detta “legge di stabilità”, sono svaniti gli incentivi per l’assunzione di chi si trova in mobilità a seguito di un licenziamento individuale (legge 236/1993). Non cambia

Una grande storia legata alla nostra terra. Presidenza, Direzione Generale e Sede in Viale Tricesimo 85 a Udine e filiali a Udine, Bressa, Campoformido, Pagnacco, Pasian di Prato e Martignacco www.bancadiudine.it

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nulla invece, per gli iscritti a seguito di licenziamento collettivo (legge 223/91). Una situazione che rischia di dare origine a gravi disparità tra i lavoratori: «Siamo di fronte a un errore madornale, che crea licenziati di serie A e licenziati di serie B - denuncia Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato Udine - È indispensabile che il Governo approvi con urgenza una proroga legislativa della disposizione, che rischia altrimenti di congelare anche quelle poche assunzioni che le nostre imprese continuano a fare grazie agli sgravi concessi». Una situazione resa ancora più grave da un’interpretazione restrittiva suggerita dal Ministero del Lavoro, che oltre a interrompere gli incentivi per i nuovi iscritti dal primo gennaio 2013, li esclude anche per le persone già iscritte nelle liste prima di tale data. A dover subire le conseguenze di questa nuova disposizione ministeriale sono migliaia di disoccupati del Friuli Venezia Giulia, il cui numero aumenta con il passare del tempo. In provincia di Udine,

ad esempio, le persone iscritte in mobilità a seguito di un licenziamento individuale (legge 236/1993), tra il 2011 e il 2012, sono aumentare del 5,2%. L’incremento c’è stato anche a livello regionale, pari al 22,6% tra il II semestre del 2011 (1.179 licenziamenti individuali) e il II semestre 2012 (1.446 licenziamenti individuali). Il provvedimento penalizza soprattutto le piccole imprese, quelle sotto i 15 dipendenti, visto che il flusso di inserimento nelle liste di mobilità prodotto dai licenziamenti collettivi (legge 223/1991) deriva quasi esclusivamente da aziende con più di 15 dipendenti. «La crisi - precisa Tilatti - è arrivata al culmine proprio nel corso del 2012 e ha provocato un fortissimo incremento del numero di questo tipo di licenziamenti. Ci siamo attivati con un’istanza formale al Ministero del Lavoro per chiedere il ripristino urgente di queste disposizioni, perché i lavoratori delle piccole imprese sono un patrimonio che non possiamo né cancellare né dimenticare».

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I Fatti

MatchingDay 2013 l’evento in cui le aziende si incontrano e si confrontano L’appuntamento è per sabato 23 marzo negli spazi di Udine Fiere

favore dei partecipanti, cresciuti in maniera costante nel corso degli anni: dai 110 del 2009, protagonisti di 580 incontri, si è passati ai 135 del 2012, coinvolti in 950 incontri. Tra i settori più rappresentati, quello dei servizi (23,9%), dell’edilizia (17%) e della meccanica (12,5%). MatchingDay è stato anche preso a modello, visto che nel 2012 ha stimolato la nascita di un’edizione toscana della manifestazione, incentrata soprattutto sui settori della meccanica e della nautica. Pur svolgendosi negli spazi di Udine Fiere, il MatchingDay si differenzia in modo sostanziale da una tradizionale fiera: non ci sono aree espositive a disposizione delle imprese, ma si organizza una serie di brevi incontri “one to one” tra imprese e professionisti, accuratamente selezionati dalla segreteria organizzativa o richiesti direttamente dai partecipanti. Gli incontri sono programmati sulla base delle informazioni fornite dalle aziende al momento dell’iscrizione tramite un questionario online (con notizie relative alla struttura aziendale, ai progetti in fase di sviluppo, alla tipologia di partner ricercati e di collabo-

È partito il conto alla rovescia in vista della quinta edizione di MatchingDay, in programma nell’area fieristica di Martignacco sabato 23 marzo 2013. Un’iniziativa pensata per essere occasione di incontro tra imprenditori e professionisti, offrendo opportunità per generare partnership commerciali e produttive e, soprattutto, per stimolare lo sviluppo di nuovi progetti. Dopo il debutto del 2009, MatchingDay ha continuato a raccogliere il

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Due immagini della passata edizione

razioni proposte, alle tecnologie disponibili o ricercate) e si succedono con una tempistica prestabilita (a cadenza di 15 minuti), così da permettere a ogni azienda di massimizzare il numero di incontri. È prevista anche una serie di desk informativi gestiti da Confartigianato Udine e dai partner della manifestazione, grazie alla quale si possono incontrare esperti in materia di innovazione e trasferimento tecnologico, energia, finanziamenti e servizi

bancari, servizi assicurativi. Per rendere ancor più utile la partecipazione all’evento, non mancheranno workshop dedicati agli iscritti di MatchingDay, sia prima, come preparazione, sia dopo il 23 marzo, per sfruttare al meglio i contatti raccolti. L’evento si rivolge principalmente alle aziende operanti nella filiera della “casa” e nei settori “meccanica” e “Ict”, che potranno iscriversi sul sito www.matchingday.it.

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I nostri imprenditori

Legno Arredi – Remanzacco

Tutte le dimensioni dell’abitare, in una azienda davvero unica “Quando intelletto e manualità diventano la forza dell’arredare”

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della Legno Arredi, che in questi anni si è distinta per dinamicità, esperienza, affidabilità, tecnologia, qualità ed innovazione. Nel 2001 la ditta si trasferisce nell’attuale sede a Remanzacco, ampliando progressivamente gli spazi. Al suo interno ci lavorano una squadra affiatata tra dipendenti specializzati e una rete di collaborazioni con partner e professionisti per progetti prestigiosi. L’accuratezza nei dettagli, la qualità del servizio reso e la puntualità nel completamento dell’opera hanno contribuito a far annoverare tra i clienti dell’azienda nomi prestigiosi.“Purtroppo sentiamo anche noi le difficoltà di questa crisi, soprattutto nelle relazioni lavorative. C’è una concorrenza spietata, che punta solo ad abbassare i prezzi, - continua Rizzi - Tutti i sistemi di fiducia sono saltati e si viene considerati solo per i costi, senza tener conto della qualità e dell’unicità del prodotto realizzato”. In questi anni comunque, la Legno Arredi rivolge al futuro uno sguardo vivace. Con l’arrivo in azienda del figlio di Maurizio, Marco Rizzi, studente di architettura, nasce anche la linea di prodotti di design Squarewood. Prodotti realizzati in legno e cuoio, che portano nel mondo dell’hi-tech i concetti di naturalità e sostenibilità.

io nonno e mio padre erano falegnami, io ho continuato il mestiere di famiglia”, inizia a raccontarci Maurizio Rizzi, titolare dell’azienda Legno Arredi. Nata come falegnameria nella metà degli anni settanta, la Legno Arredi è specializzata in arredamento d’interni. Maurizio Rizzi è un artigiano finissimo e un falegname di grande talento e precisione, caratteristiche che vengono percepite immediatamente osservando i lavori che ha realizzato. Negli anni, grazie alla lungimiranza artigiana di Rizzi, l’immagine della azienda si è molto trasformata, investendo nell’innovazione, continuando a crescere ed essere sempre all’avanguardia, ampliando la disponibilità dei prodotti offerti e la rosa dei servizi proposti al cliente, la Legno Arredi ha convertito il laboratorio della tradizione al tempo della modernità. “Ci muoviamo molto sul territorio del Triveneto, ma abbiamo varcato i confini di molte regioni d’Italia” ci spiega Rizzi sorridendo. Fornire ai clienti le migliori soluzioni possibili, seguendo le loro esigenze, con le migliori tecnologie, con una moderna capacità progettuale e con un’approfondita conoscenza del settore: questa è la mission

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Le linee Squarewood, presentate anche ad Idea Natale 2012, stanno riscuotendo molta attenzione e sono acquistabili in vari punti di vendita nella provincia di Udine. “I giovani hanno molte idee, bisogna sostenerli e aiutarli” afferma Maurizio Rizzi. Secondo l’imprenditore friulano, l’Italia intera sta perdendo molte risorse, perché si stanno trascurando i mestieri che hanno fatto grande la nostra cultura. “Non c’è lungimiranza e non c’è un progetto che coinvolga i giovani in modo concreto” afferma con rammarico. La nostra chiaccherata si conclude con un’altra riflessione rivolta proprio alle nuove generazioni di imprenditori, affinchè sappiano costruire il loro progetto con perseveranza e umiltà, facendo un passo alla volta, senza avere la pretesa di realizzare tutto e subito, ma consolidando una struttura forte capace di sostenere il “peso” dei momenti più difficili. Mino Maccari, il quale, nel 1932, ricordava che “non c’è nulla che faccia perder tempo come la fretta “. R.F.

Carta d’identità Nome: Legno Arredi di Rizzi P. Maurizio Attività: complementi d’arredo, arredamenti interni su misura, serramenti, scale, porte, pavimenti Sede: Strada Del Torre 57 - Remanzacco www.legnoarredi.info www.squarewood.com

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Categorie

Oltre che la normativa di settore, approfondite anche le applicazioni nel settore alberghiero

Prevenzione contro gli incendi: le imprese si formano sui sistemi di rivelazione

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settore, la categoria impiantisti di Confartigianato Udine, guidata da Adriano Stocco, ha organizzato un seminario tecnico per fornire agli artigiani e ai loro collaboratori strumenti operativi idonei alla corretta installazione e manutenzione di questi impianti, che si è svolto il 17 gennaio nella nuovissima sede di Confartigianato Udine Servizi di via Puintat 2 a Udine ed al quale hanno partecipato 40 imprenditori. Oltre a una panoramica sulla normativa di settore, a un approfondimento del Decreto ministeriale 37/2008 e della Norma UNI 9795:2010, specifica attenzione è stata riservata alle applicazioni nel settore alberghiero, recentemente oggetto di nuove disposizioni legislative, come il decreto ministeriale del 16 marzo 2012.

gni anno, in Italia, si registrano quasi 4 milioni di incidenti domestici, 241 mila dei quali (il 6%) sono originati da cause elettriche, che spesso (nello 0,6% dei casi) determinano un incendio. Sono alcuni dei dati contenuti nel libro bianco del Censis, dal quale emerge che le morti determinate da incendi all’interno delle mura domestiche sono oltre 250 ogni anno. Un dato che pone il nostro Paese ai primissimi posti in Europa, sul quale è possibile intervenire mettendo in atto un mix di comportamenti più responsabili e di soluzioni tecnologiche sempre più avanzate. Come quelle offerte dai Sistemi per la Rivelazione Automatica d’Incendio (Srai) ideati e sviluppati per identificare un incendio nel minor tempo possibile, dare l’allarme in maniera tempestiva e avviare così lo sfollamento degli occupanti, la chiamata ai Vigili del Fuoco, l’azionamento automatico dei sistemi di spegnimento. Per contribuire all’obiettivo sociale di ridurre il rischio di incendio e, al tempo stesso, di aumentare la qualificazione delle imprese del 14


Categorie

Oltre 180 partecipanti nelle prime tre serate. Molto apprezzata la relazione dell’avv. Mara Del Bianco

Il sistema degli appalti e subappalti all’esame del comparto costruzioni

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to un calo totale di 196 aziende (-7,2%), 129 delle quali nel settore dell’artigianato (-8,4%). L’opportunità offerta dagli appalti. Dato lo scenario negativo, e nonostante la lunghezza dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, per molti artigiani e molte imprese di piccole dimensioni, occorre considerare le opportunità offerte dagli appalti. La dimensione media di un piccolo appalto (sotto i 150 mila euro) ammonta a 65.071 euro, quindi alla portata anche di una struttura di dimensioni limitate, a condizione che artigiani e piccoli imprenditori sappiano valutare i rischi e le responsabilità che ne derivano. Durante i tre seminari che si sono tenuti il 16 gennaio a Codroipo, il 22 a Gemona del Friuli e il 29 a Cividale del Friuli, è stata l’avv. Mara Del Bianco ad illustrare in maniera molto chiara ed efficace la normativa che regola appalti e subappalti, oltre che sugli strumenti utili per la loro gestione, con un’attenzione particolare all’analisi delle clausole contrattuali e all’esame di schemi contratto-tipo. Visto il successo e l’interesse suscitato Confartigianato Udine replicherà l’iniziativa in altre date che verranno pubblicate sul sito www.confartigianatoudine.com.

l comparto delle costruzioni è in sofferenza e non va meglio nemmeno al settore delle piccole manutenzioni-riparazioni delle abitazioni private. Ecco perché cerchiamo di far conoscere sempre più le opportunità offerte dal sistema degli appalti e dei subappalti, considerandolo una soluzione anti-crisi”. Il capocategoria provinciale degli edili Gino Stefanutti ha introdotto così i lavori del seminario itinerante organizzato da Confartigianato Udine per formare gli interessati sulle opportunità e sulle responsabilità date da questo sistema ed al quale hanno partecipato oltre 180 imprenditori. Un po’ di dati. Tra il 2007 e il 2011, la spesa delle famiglie per le manutenzioni e le riparazioni della propria abitazione è calata del 4,2%, e le stime per il 2012 sfiorano i 5 punti percentuali di contrazione. A settembre 2012 in Italia, l’indice di produzione nelle costruzioni è ulteriormente sceso fino a toccare quota 74,7: ben 41,4 punti in meno rispetto al gennaio 2008. In un quadro come questo, non sorprende che le imprese attive nell’edilizia e nei settori collegati continuino a diminuire. Nell’ultimo triennio (settembre 2009 - settembre 2012) nel comparto edile il Registro imprese della provincia di Udine ha segna15


Categorie

Il presidente di Confartigianato trasporti FVG, Chiandussi, contro la scelta di Autovie Venete

Inaccettabile l’aumento dei pedaggi autostradali per pagare le infrastrutture - aggiunge - dovrebbero essere trovati altrove e non chiesti sempre alle tasche dei cittadini o delle imprese». Chiandussi è preoccupato, visto che in quattro anni, in Friuli Venezia Giulia, hanno chiuso i battenti 750 imprese del settore autotrasporti e sono andati in fumo 2.500 posti di lavoro. «Per il nostro settore - aggiunge non c’è soltanto l’aumento dei pedaggi, ma anche il caro carburante, l’azzeramento del credito alle imprese e la concorrenza sleale dei paesi dell’est. Non chiediamo privilegi, ma soltanto legalità, trasparenza, sicurezza e norme uguali per tutti». Il rialzo dei pedaggi introdotto da Autovie Venete quindi, per Chiandussi, rischia di gravare su un settore già fortemente penalizzato dalla crisi economica, oltre che di appesantire i costi dei trasporti. «Non è certo questa la strada - chiosa il presidente - per sostenere chi opera in questo comparto».

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n ulteriore salasso che rischia di mettere in ginocchio il comparto». Pierino Chiandussi, presidente regionale di Confartigianato trasporti, definisce così l’aumento dei pedaggi sui tratti di autostrada gestita da Autovie Venete. «In questa fase critica per tutto il settore dei trasporti - afferma Chiandussi - aumentare il costo dell’autostrada è inaccettabile e di certo non può essere giustificato con la necessità di finanziare la Terza corsia. I soldi

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Cronache

L’attore Pino Costalunga alla Scuola per Genitori e al primo appuntamento dello Spazio Giovani

Il libro come mezzo di dialogo tra genitori e figli

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appuntamento dello Spazio Giovani, un’iniziativa collaterale alla Scuola per Genitori, nata per offrire un’ulteriore possibilità agli studenti delle scuole superiori di discutere di temi che li riguardano da vicino insieme a interlocutori del mondo dello sport, dell’arte, della psicologia e della sociologia. Lo Spazio Giovani ha l’obiettivo di dare ai giovani un’occasione in più per esprimere la loro opinione e dialogare liberamente con esperti di livello nazionale. Si rivolge ai ragazzi delle scuole superiori di varie tipologie (licei, istituti professionali e istituti tecnici). Al secondo incontro udinese dello Spazio Giovani (la data è ancora in definizione) interverrà la psicoterapeuta Maria Rita Parsi. Cambia invece il relatore dell’ultima lezione della Scuola per Genitori. Il 28 marzo non ci sarà lo psicologo Mario Polito, che ha dovuto rinunciare per problemi personali, ma il professor Paolo Albiero, che chiuderà il quarto ciclo di incontri con una lezione dedicata ai ragazzi, dal titolo “Nella testa degli adolescenti”.

stato l’attore Pino Costalunga il protagonista della quarta lezione della Scuola per Genitori che si è tenuta il 21 gennaio al Palamostre di Udine sul tema del libro come mezzo di dialogo tra genitori e figli. Per la prima volta a Udine in veste di “maestro” della Scuola per Genitori, l’iniziativa di Confartigianato Udine e Fondazione CRUP, Pino Costalunga ha spiegato come utilizzare in maniera efficace i libri per comunicare con i ragazzi e come considerare la lettura una valida aiutante nel processo di educazione. “Viviamo in una società - ha detto l’attore - contraria alle pratiche lente, quindi anche alla lettura. È nostro compito come genitori avviare i nostri figli al piacere del libro sin dalla prima infanzia. La lettura condivisa con il bambino viene spesso ricordata negli anni.”E sempre Pino Costalunga, insieme allo scrittore Guido Sgardoli e al pianista Mattia Guerra, ha incantato il giorno seguente, nell’Auditorium Zanon di Udine, 300 studenti delle scuole superiori parlando del rapporto tra padre e figlio/a. Si è trattato del primo 17


Mercati internazionali

Organizzato in collaborazione con l’ICE il seminario sulle opportunità per chi esporta e su come evitare i principali rischi

Il finanziamento alle imprese che puntano sull’internazionalizzazione

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e relazioni fra PMI e banche e ruolo delle banche nel finanziamento alle imprese e nei regolamenti internazionali, sono state l’oggetto del seminario realizzato il 12 dicembre a Udine in collaborazione con l’Istituto nazione per il commercio Estero (ICE). “Ora più che mai - ha detto aprendo l’incontro il vice presidente vicario di Confartigianato Udine Franco Buttazzoni, con delega all’internazionalizzazione e al credito - dobbiamo supportare le imprese e fornire i migliori strumenti di accesso al credito sia a livello locale che per le strategie di accesso ai mercati internazionali”. Flavio Cumer, responsabile dell’Ufficio Internazionalizzazione, nel ricordare le molteplici missioni all’estero realizzate da Confartigianato Udine nell’ottica i favorire i contatti con operatori esteri e l’incremento dell’export che per molte aziende rappresenta una gran fetta del fatturato, ha illustrato alcuni significativi dati economici riportati da recenti articoli de IL Sole 24 Ore. I mercati extra-UE ora pesano per il 44% sulle vendite all’estero e la recessione in Europa costringe le imprese a rivedere destinazioni e portafoglio clienti. Durante l’incontro è stato anche proiettato un video, realizzato in oc-

casione di un seminario sull’internazionalizzazione tenutosi a Roma, nel quale viene sottolineato come imprese di piccole dimensioni e spesso micro imprese possano benissimo essere orientate all’export, in quanto non contano tanto le dimensioni dell’impresa quanto la cultura dell’imprenditore. Ciò è dimostrato paesi come Germania e Francia i quali, pur avendo pressappoco lo stesso nostro numero di imprese artigiane, esportano del 30-40% in più rispetto a quelle italiane. La cultura d’impresa è dunque determinante per affacciarsi ai mercati esteri e vincere sfide impegnative. E Confartigianato Udine ha ricevuto il plauso dagli stessi dirigenti dell’ICE per aver realizzato diversi convegni e seminari sul tema dell’internazionalizzazione. Il seminario ha preso in esame le tipologie di finanziamenti alle PMI; i finanziamenti all’esportazione, all’import e lo smobilizzo dei crediti; il rischio di credito e la sua valutazione; le forme di pagamento utilizzate in ambito comunitario ed extra comunitario; la gestione dei rischi di pagamento e cautele, il rapporto con la banca nella gestione dei rischi di mancato pagamento e nella concessione di finanziamenti.

www.assicuragroup.it

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Mercati internazionali

Fondamentale il supporto della Provincia di Udine per accompagnare le imprese sui mercati internazionali

Gli artigiani continuano ad approfondire le opportunità dei mercati esteri

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consente di portare lavoro e introiti in un momento di recessione della domanda interna per molte aziende friulane della meccanica. La trasferta alla Fiera internazionale delle costruzioni “ConBuild” di Hanoi ha infine consentito di conoscere un mercato in piena evoluzione. Entro il 2020 il Vietnam diverrà un paese industrializzato, ed è forte la richiesta di know how e tecnologie specie Made in Italy, sia per questo mercato con i suoi 80 milioni di abitanti che per i potenziali 800 milioni di consumatori rappresentati dall’intera area di libero scambio ASEAN. Per conoscere le missioni in programma nel 2013 contattare l’Ufficio Internazionalizzazione (ref. Flavio Cumer, tel. 0432.516743) o visitare il sito www.confartigianatoudine.com alla voce “mercati esteri”. Tra il 2000 e il 2010 sono confluiti in Vietnam investimenti diretti di multinazionali statunitensi, europee, coreane, giapponesi e cinesi per 129 miliardi di dollari.

l 2012 si è concluso con la realizzazione di tre missioni all’estero per delegazioni di imprese artigiane associate a Confartigianato Udine, grazie al fondamentale supporto della Provincia di Udine. A fine settembre artigiani del settore impiantisti hanno visitato la “European Photovoltaic Solar Energy Conference and Exhibition” di Francoforte. L’iniziativa ha permesso di conoscere le novità del settore Energia e Fotovoltaico, gli importanti sviluppi tecnologici e le opportunità da trasferire nel nostro territorio rappresentate da oltre 650 espositori di 35 Paesi. All’evento hanno preso parte complessivamente 35.000 visitatori di ben 103 Paesi. Vi è stata inoltre la partecipazione con uno stand istituzionale alla Fiera Internazionale dei macchinari per la lavorazione del legno “Fenafor” di Lima. Questa trasferta ha permesso di far conoscere le eccellenze dei nostri prodotti a operatori esteri ed acquisire contatti difficili da realizzarsi dall’Italia. Specialmente ora che l’export

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