UDINE
Periodico mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli Organi direttivi di Associazione Sindacale
Anno XIV - Supplemento n. 6 - Giugno 2014
Confartigianato, come Dante, punta “a riveder le stelle”
UN INDICATORE RIVELA I COMUNI DOVE SI VIVE BENE E SI FA MEGLIO IMPRESA APPROVATO IL BILANCIO DI CONFIDIMPRESE FVG CON UN + 2% DI OPERATIVITÀ IMPIANTISTI “FAI DA TE” NEL MIRINO DI CONFARTIGIANATO IN MYANMAR CRESCITA DEL 7,8% OPPORTUNITÀ ANCHE PER LE PMI FRIULANE 1
Contenuti Editoriale Periodico MENSILE di Confartigianato Imprese F.V.G. Autorizzazione del Tribunale di Trieste n. 1020 del 08/03/2001 Anno XIV - Supplemento al n. 6 - giugno 2014 Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, D.C.B. Udine Bollettino degli organi direttivi di Associazione sindacale Direttore responsabile: Tiziana Sabadelli Comitato di redazione: Alessio Belgrado, Enrico Eva, Marco Gobbo, Gian Luca Gortani, Gianfranco Trebbi Hanno collaborato a questo numero: Flavio Cumer, Gian Luca Gortani, Mauro Nalato, Luca Nardone, Giulia Peccol, Tiziana Sabadelli Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Coroneo 6, 34133 Trieste Tel. 040 363938 Editore: Confartigianato Imprese Friuli Venezia Giulia Via Coroneo 6, 34133 Trieste - Tel. 040 363938 Progetto grafico: Unidea Stampa: Cartostampa Chiandetti srl Reana del Rojale - Via Vittorio Veneto 106 Pubblicità: Per la pubblicità su Informimpresa potete contattare Rosanna Palmisciano Tel. 0432 516738
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All’inferno tutto questo!
I FATTI 04
Dal Congresso provinciale il presidente Tilatti annuncia speranza nella ripresa
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Il presidente nazionale Merletti chiede al Governo il coraggio del cambiamento
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Un indicatore rivela i comuni friulani dove si vive bene e si fa meglio impresa
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Loredana Ponta nuovo presidente della zona del Basso Friuli
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Approvato il bilancio di Confidimprese FVG con un +2% di operatività
I NOSTRI IMPRENDITORI 10
Da piccolo maker a imprenditore dell’elettronica applicata
Categorie 12
Le birre artigianali conquistano anche la manifestazione Itinerannia
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Impiantisti fai da te nel mirino di Confartigianato
Cronache 14
Credito, rinnovata la convenzione con UniCredit a favore delle imprese associate
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Oltre 4000 persone hanno visitato HEY! a Cividale del Friuli
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“Artigianato e Palazzo” una ventata di ottimismo tra tradizione e innovazione
Internazionalizzazione 17
Il vice ambasciatore a Roma del Myanmar agli artigiani: “Aiutateci a crescere”
ANAP 18
Convenzione tra Radiologia Carnica e ANAP
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Gara sociale di pesca alla trota
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Editoriale
All’inferno tutto questo!
di Gian Luca Gortani Direttore Confartigianato Udine zionale creato nel 2007. Che significa? Che la capacità del nostro Paese di creare ricchezza, occupazione e nuove opportunità è stata ridimensionata, anche se resta notevole. E come fare per cercare di accelerare questo recupero se non lasciando le piccole imprese libere da vincoli eccessivi e stimolandole a fare le mosse giuste?! Via l’ottusità di una burocrazia ormai scollegata dalla realtà. Via i ritardi e le inefficienze che appesantiscono il Paese. Via un sistema di corruzione e concussione che falsa il confronto di mercato e riversa sui piccoli controlli infiniti, lasciando indisturbati i grandi affari. Per uscire veramente a riveder le stelle occorre mandare all’inferno tutto questo, una buona volta!
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”. Con questo verso finisce l’inferno di Dante e ad esso si è ispirato il presidente Merletti nella relazione alla recente assemblea nazionale di Confartigianato. Attenzione: non è affatto detto che l’inferno sia finito, per gli imprenditori. Dopo sette anni di fatturato in calo, domanda stagnante, credito razionato e disoccupazione crescente non si intravede ancora un segnale convincente di ripresa. E in ogni caso, dopo l’inferno, il viaggio di Dante proseguì verso il purgatorio, prima di raggiungere il paradiso. Ammesso e non concesso che si stia davvero “cambiando verso”, le annunciate e forse avviate riforme istituzionali ed economiche non potranno dare immediatamente i frutti sperati. Le stime per il 2014 parlano di una crescita del PIL italiano ben al di sotto del punto percentuale, molto meglio dei quasi due punti negativi del 2013, ma comunque in ritardo rispetto ai paesi europei di riferimento. In questo quadro le istituzioni internazionali hanno raccomandato all’Italia di accelerare il pagamento dei debiti della PA alle imprese e non soltanto per una questione di giustizia e di allineamento con gli altri paesi. È stato infatti calcolato che l’effetto sulla crescita potrebbe misurarsi da mezzo punto a un punto percentuale: davvero non poca cosa di questi tempi. E in attesa che si affermi un indicatore migliore del PIL, in grado di tener conto di un concetto più evoluto di benessere, resta il fatto che la recente doppia recessione ha rubato 14 anni di crescita. Pare in effetti che solo nel 2021 sarà possibile eguagliare il reddito na-
La recente doppia recessione ha rubato 14 anni di crescita
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I Fatti
Dal Congresso provinciale il presidente Tilatti annuncia speranza nella ripresa Ma ammonisce Regione e Comuni a fare la loro parte
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e la lentezza, gli scandali abbondano e quindi c’è più di qualcosa che non va nell’impianto legislativo e in genere nelle regole che disciplinano le attività produttive. Mi piace che si parli sempre di più della centralità delle imprese e meno di lavoro come un diritto, ma occorre passare dalle enunciazioni di principio ai fatti. E in Friuli Venezia Giulia dobbiamo convincere il governo regionale a puntare con forza sull’artigianato e le micro e piccole imprese per rilanciare lo sviluppo economico e al tempo stesso sociale del nostro territorio. In questo primo anno di mandato abbiamo percepito qualche segnale di attenzione, ma nel complesso riteniamo che il nostro comparto e le nostre aziende meritino interventi di politica economica più chiari, espliciti e decisi.”. “Nonostante i tanti indicatori negativi - ha concluso Tilatti - noi vogliamo ripartire dal livello di fiducia che gli artigiani friulani ripongono ancora nella capacità di resistere della propria azienda, un livello che supera l’80%. È questa tenacia, questa capacità di credere nel proprio futuro a rappresentare il migliore incoraggiamento per il lavoro che la nostra associazione deve mettere in campo nell’anno a venire”.
on so se il peggio sia passato, ma è giunto il tempo di avere speranza nella ripresa. E non solo perché non abbiamo alternativa, ma perché lo dobbiamo ai nostri figli e alle nuove generazioni”. Lo ha detto il presidente Graziano Tilatti sabato 7 maggio all’annuale congresso di Confartigianato Udine che si è svolto a Latisana di fronte a un centinaio di dirigenti in rappresentanza di oltre 7.100 imprese associate alle quali si debbono aggiungere 6.150 pensionati: un esercito di oltre 13 mila persone che il sistema Confartigianato rappresenta nella provincia di Udine. “Ma se noi abbiamo il dovere di credere nella ripresa, il sistema degli Enti locali del Fvg, dalla Regione ai Comuni, e il Governo nazionale, hanno il dovere di creare le condizioni perché le imprese possano ricominciare a lavorare. Il sistema degli appalti “normali” – e non quello degli appalti tipo l’Expo e il Mose dove pare tutto sia consentito, con le conseguenze che vediamo in questi giorni – è farraginoso, complesso. Ci vuole come minimo un anno per qualsiasi autorizzazione, mentre nel resto del mondo, Carinzia e Slovenia compresi, bastano poche settimane. Nonostante la complessità
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Nella foto da sinistra: Fiorini, Buttazzoni, Gover, Nonino e Tilatti
I lavori, coordinati dal direttore Gian Luca Gortani, sono cominciati con i saluti del vice sindaco di Latisana Angelo Valvason, del presidente zonale del Basso Friuli Loredana Ponta, che ha fatto il punto sulla situazione dell’artigianato nella Bassa Friulana e sono proseguite con gli interventi dei dirigenti. Fra gli altri sono intervenuti, Franco Buttazzoni, vice presidente vicario che ha parlato del credito, Pietro Botti, presidente Anap, Daniele
Cuciz, Lucio Vogrig, Luigi Del Fabbro, Paolo Bressan, Elisabetta Parise, Michela Sclausero, Giampiero Bellucci, Pierino Chiandussi, Gino Stefanutti, Sante Rugo, Bruno De Nardo, Giusto Maurig, Silvio Pagani, Mauro Damiani. Al termine del congresso è anche intervenuto il sindaco di Latisana Salvatore Benigno. La relazione annuale e le linee di indirizzo programmatico sono state infine approvate all’unanimità.
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I Fatti
Sono ancora troppi gli ostacoli che impediscono alle piccole imprese italiane di vedere l’uscita dalla crisi
Il presidente nazionale Merletti chiede al Governo il coraggio del cambiamento
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uditorium della Conciliazione gremito il 10 giugno a Roma, per l’Assemblea nazionale di Confartigianato. Imprenditori giunti da tutta Italia si sono uniti alle parole del presidente Giorgio Merletti per reclamare quel cambiamento atteso ormai da tanto, troppo tempo. 7 anni di crisi hanno lasciato il segno profondo su artigiani e piccole imprese che si sono sforzati di cambiare, di innovare per non soccombere alla recessione. Ora lo stesso sforzo, le imprese lo chiedono alla classe politica che guida il Paese. Quella classe politica che all’Assemblea era presente con numerosi rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle istituzioni. Davanti a loro, il presidente Merletti non ha avuto esitazioni nel chiedere un cambio di passo per liberare gli imprenditori e l’Italia dalle catene che frenano lo sviluppo. “Perché - ha detto Merletti - non bastano gli annunci rivoluzionari e le promesse, servono risultati concreti su tanti fronti. A cominciare dal fisco, perchè la pressione fiscale quest’anno nel nostro Paese ha raggiunto il 43,9% del Pil, ma se si considera il mancato gettito dell’economia sommersa, la pressione fiscale effettiva sale al 52,9%”. Fisco sempre più oneroso ma anche più complicato. “Tra il 2008 e il 2014 - ha sottolineato Merletti - sono state approvate 629 norme fiscali, di cui 389 introducono nuovi adempimenti per le imprese. In pratica, in 6 anni il fisco si è complicato alla velocità
di 1 nuova norma alla settimana”. Sul fronte della burocrazia, poi, il Presidente di Confartigianato ha fatto rilevare che, nell’ultimo anno ciascuna piccola e media impresa ha speso in pratica 7.000 euro in oneri amministrativi. E la macchina burocratica blocca anche l’applicazione concreta delle norme, producendo leggi che rimangono sulla carta. Intanto lo Stato continua a farsi aspettare dai suoi creditori. Nel 2014 le imprese fornitrici di beni e servizi devono attendere in media 165 giorni (rispetto alla media di 80 giorni nel resto d’Europa) per riscuotere le fatture dagli Enti pubblici. È toccato al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, rispondere a Merletti a nome del Governo. Lupi ha snocciolando gli interventi che l’Esecutivo ed il Parlamento si apprestano a varare. In particolare, in tema di fisco ha annunciato l’avvio della riforma fiscale, che dovrà essere improntata alla semplificazione, alla riduzione della pressione fiscale e alla certezza della norma. Dal fisco al credito, dalle infrastrutture al mercato del lavoro, dalla burocrazia, ai debiti della pubblica amministrazione: nel suo intervento Maurizio Lupi ha toccato gli aspetti cruciali con i quali gli imprenditori devono fare i conti tutti i giorni. E il messaggio che il Ministro ha consegnato all’Assemblea di Confartigianato è di piena condivisione della necessità di voltare pagina rapidamente, valorizzando il patrimonio imprenditoriale del nostro Paese. 6
I Fatti
Buttazzoni: “Da anni spieghiamo che il Distretto della Sedia non è morto”
Un indicatore rivela i comuni friulani dove si vive bene e si fa meglio impresa
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che il Distretto, pure in forte crisi, non è affatto morto sotto il profilo economico. Anzi, i decenni di sviluppo hanno costruito un tessuto produttivo, sociale ed economico in cui è ancora possibile fare impresa in modo più facile che in altre zone della nostra provincia. Inoltre va sottolineato che territori come la Carnia presentano un gruppo di comuni con un livello di benessere medio-alto, il che testimonia come la montagna non sia omogenea dal punto di vista delle opportunità di sviluppo”.“A pesare sull’indicatore - hanno spiegato Serio e Comino - sono infatti variabili come la presenza di aziende dei settori high tech e del made in Italy, la densità di imprenditori sulla popolazione, la presenza di forme aziendali più strutturate, la natalità d’impresa e la diffusione dell’imprenditoria giovanile”. Per quanto riguarda l’indicatore sulla qualità della vita incidono variabili come la struttura della popolazione per età e reddito, il tasso di fecondità e la diffusione della raccolta differenziata, ma anche la scelta di destinare al Comune il 5 per mille o il pagamento del canone Rai. “Più in generale questo esercizio statistico si collega alla elaborazione su scala nazionale del BES, un indicatore di benessere equo e sostenibile in grado di superare o almeno integrare il Pil, anche nell’orientare le scelte di politica economica” ha sottolineato Nicola Serio, mentre il direttore Gortani ha anticipato l’intenzione di utilizzare questo indicatore a supporto dell’attività di dialogo e confronto con le amministrazioni comunali, vista la sua capacità di evidenziare i punti di forza e di debolezza su cui intervenire e la possibilità di individuare casi “di successo” in termini di politiche locali all’interno di comuni simili per dimensione e territorio.
a classifica generale indica in Moimacco il comune della provincia di Udine dove si vive meglio, seguono San Giovanni al Natisone e Premariacco. Se si considerano invece le migliori condizioni per fare impresa il primo posto va a San Giovanni al Natisone seguito da Moimacco e Chiopris Viscone. Se infine si considerano i dati del solo indicatore di benessere della popolazione il comune migliore risulta Remanzacco, seguito da Campoformido e Moimacco. Questo dice l’indicatore messo a punto dall’Ufficio studi di Confartigianato Udine con la collaborazione del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine che ha misurato, lavorando su dati ufficiali e aggiornati, il grado di “benessere” dei 135 comuni della provincia di Udine prendendo in considerazione due voci: il benessere generale della popolazione e quello relativo alla facilità di fare impresa, misurati attraverso 16 variabili disponibili a livello comunale, abbastanza aggiornate e di fonte ufficiale.“L’obiettivo - hanno spiegato Nicola Serio dell’Ufficio studi di Confartigianato Udine e il direttore Gian Luca Gortani, affiancati da Stefano Comino e Marco Castellani, rispettivamente ricercatore del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine e titolare di un tirocinio in Confartigianato Udine - era quello di fotografare la situazione attuale per capire in quali aree della provincia si viva meglio non solo da cittadini, ma anche e soprattutto da aziende”. “Non deve sorprendere che i comuni del Distretto della sedia si collochino ai primi posti di questa classifica - ha sottolineato Franco Buttazzoni, vicepresidente vicario di Confartigianato Udine - poiché da anni stiamo sottolineando 7
I Fatti
Eletta per acclamazione, sarà affiancata dai vicepresidenti Giorgio Garbino e Elisabetta Parise
Loredana Ponta nuovo presidente della zona del Basso Friuli tigiane e che si distingue, rispetto al altri, per un maggior tasso di sviluppo delle aziende anche se l’indicatore da poco elaborato dall’ufficio studi di Confartigianato evidenzia differenze interne rilevanti fra comune e comune in termini di benessere socio-economico e di facilità di fare impresa: si passa infatti dal 24° posto di Villa Vicentina al 103° di Lignano Sabbiadoro (su 135 comuni di tutta la provincia di Udine). Loredana Ponta, che subentra a Francesco Reboldi dimissionario dalla carica, sarà affiancata dai vicepresidenti Giorgio Garbino, già referente per la zona del Cervignanese, ed Elisabetta Parise, eletta sempre il 29 maggio per rappresentare l’area di Latisana. “Divento responsabile di una zona, quella del Basso Friuli - ha detto Ponta ringraziando i colleghi artigiani che l’hanno eletta - che ha grandi potenzialità ed al tempo stesso diversi problemi da affrontare. Ripartiamo con grande slancio ed impegno, puntando su un lavoro di squadra costruttivo e partecipato”.
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oredana Ponta, contitolare di un salone di acconciatura a Santa Maria la Longa, è il nuovo presidente della zona del Basso Friuli di Confartigianato Udine. Ponta, che è anche capo categoria provinciale degli acconciatori di Confartigianato, è stata eletta per acclamazione il 29 maggio dal Consiglio zonale del Basso Friuli. Un territorio dove sono attive circa 3.000 imprese ar-
Una grande storia legata alla nostra terra.
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I Fatti
Bolzonello: “È uno degli enti principali che stanno tenendo in piedi il sistema
Approvato il bilancio di Confidimprese FVG con un +2% di operatività
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consorzio di garanzia nel panorama del Fvg. “Il compito del sistema dei Confidi - ha spiegato - è quanto mai attuale e Confidimprese Fvg si pone come uno dei più significativi enti che stanno tenendo in piedi il tessuto economico della nostra Regione. Parliamo di una realtà in grado di gestire numeri davvero importanti pur in un periodo di oggettiva difficoltà e in cui non sono certo tutte rose e fiori”. Dopo l’approvazione del bilancio, il Consiglio di amministrazione neo eletto ha proceduto immediatamente al rinnovo delle cariche sociali, al fine di assicurare totale continuità operativa. Con voto unanime sono stati confermati per il prossimo triennio il presidente Roberto Vicentini, il vice Nello Coppeto e il presidente del Comitato esecutivo Silvano Pascolo. Sono stai infine nominati gli amministratori: Ivan Baiutti, Vittorio Bortolotti, Franco Buttazzoni, Luciano Gover, Guglielmo Maran, Niveo Paravano, Primo Pizzioli, Michela Sclausero, Bruno Spinato, nonché il nuovo collegio sindacale alla cui guida è stato confermato il presidente Roberto Minardi, coadiuvato dai colleghi Gianluca Cordaro e Roberto Stellin.
i è svolta il 17 maggio nella sede della Cciaa di Udine l’assemblea generale di Confidimprese, il più grande Confidi del Friuli Venezia Giulia con quasi 11 mila soci aderenti, alla presenza del vicepresidente della Giunta regionale Sergio Bolzonello. L’assemblea ha approvato all’unanimità il Bilancio 2013 che registra un +2% di operatività, affidamenti garantiti per 191 milioni nel 2013 e quelli in essere arrivati a quota 297 per un totale, nei 35 anni di attività, di 3 miliardi 160 milioni. Il presidente Roberto Vicentini ha confermato la “mission” di sostegno nell’accesso al credito per le Piccole e medio imprese operanti sul territorio regionale che in questo quinquennio di crisi ha visto Confidimprese FVG diventare uno dei principali protagonisti a sostegno dell’economia regionale. Vicentini ha poi spiegato come il Confidi abbia mantenuto “il livello più alto possibile di mutualità compatibile con il patrimonio” sottolineando che “risulta però evidente come il Confidi potrà aiutare le imprese tanto quanto la Regione riuscirà a conferire fondi adeguati a bilanciare le perdite sostenute”. A tale riguardo ha evidenziato le importanti risorse messe a disposizione dalla Giunta nel 2014 (6 milioni 876 mila euro) confidando “possano essere ulteriormente incrementate”. Il presidente ha quindi richiamato altri due importanti fronti sui quali si sta lavorando insieme alla Regione: l’ulteriore semplificazione del Fondo regionale di garanzia e la “regionalizzazione” del Fondo Centrale Garanzia nazionale. In chiusura ha espresso un plauso all’attività svolta dal Vice Presidente Sergio Bolzonello per l’importante attività svolta a sostegno di tutto il comportato dei Confidi regionali. E il Vice Presidente della Regione, intervenuto dopo il sindaco di Udine Furio Honsell, ha riconosciuto il ruolo preminente del
PRINCIPALI DATI DI BILANCIO SOCI: 10.823 Affidamenti garantiti nel corso 2013: 191 milioni Affidamenti garanti in essere al 31.12.2013: 297 milioni Affidamenti garantiti nei 35 anni d’operatività pari a 3,16 MILIARDI di € Convenzioni operative con 30 istituti di credito per oltre 650 Filiali
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I nostri imprenditori
select di enrico todesco - buja
Da piccolo maker a imprenditore dell’elettronica applicata Le schede elettroniche di mezzo mondo, funzionano anche grazie al suo lavoro
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La scelta di frequentare l’Istituto Malignani di Udine venne da sé ed una volta diplomato gli arrivarono diverse offerte di lavoro. “Ho optato per un’azienda di Buja – spiega Enrico - che mi dava la possibilità di mettere in pratica fin da subito quello che avevo imparato. Lì sono rimasto e cresciuto per otto anni occupandomi di riparazioni, testing di schede elettroniche ed infine di supporto tecnico/commerciale”. Nel 2008 la svolta. “Sentivo il bisogno di emergere a livello professionale e da tempo coltivavo l’idea di aprire una mia attività legata al settore dell’elettronica”. Così Enrico, a 29 anni, ha creato la SELECT (Service for ELECTronics) ed ha iniziato a collaborare con la SPEA S.p.A., azienda piemontese leader di questo settore a livello nazionale e fra le più importanti in ambito internazionale. “Sono stati il mio primo cliente - aggiunge - e continuano ad essere il più importante. Ma sono riuscito a guadagnarmi la fiducia anche di altre realtà meno grandi, ma comunque interessanti. Ora sto valutando di rinforzare queste collaborazioni per sviluppare nuovi rami d’impresa. Il lavoro non manca, ma richiede
uando chiedono a mia mamma che mestiere faccio, risponde che lavoro nell’ambito dei computer, perché non sa spiegarlo nemmeno lei”. Enrico Todesco sorride mentre lo racconta, ma in effetti non è esattamente una banalità per i “profani” capire cosa realizza nella sua azienda a Buja. La definizione corretta sarebbe: servizi di testing automation per il settore dell’elettronica industriale. Non è molto chiaro? Ok, allora diciamo che si occupa dello sviluppo dei software, dell’hardware, dell’assistenza tecnica, della manutenzione e della calibrazione di macchinari che collaudano le schede elettroniche. Sì proprio quei circuiti verdi pieni di componenti che servono per far funzionare praticamente tutti gli apparecchi elettronici, dal computer all’aspirapolvere, dai sistemi di illuminazione alle applicazioni aerospaziali. Enrico iniziò ad appassionarsi a questi “giochi” sin da piccolo. Smontava tutto quello che poteva e poi cercava di riassemblarlo e farlo funzionare di nuovo. Un piccolo Archimede insomma, o, come va di moda dire adesso, un “maker” in erba.
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costante aggiornamento e formazione. L’elettronica, anche in questo periodo di crisi, è in continua evoluzione ed è importante mantenere il passo.” Uno dei desideri di questo giovane imprenditore - da poco entrato a far parte anche del Consiglio direttivo del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Udine - è di poter far crescere la sua impresa assumendo qualche dipendente, in modo da potersi occupare di più degli aspetti manageriali oltre che della parte di progettazione e sviluppo tecnico. Fra le sfide che lo aspettano in futuro c’è in particolare quella della miniaturizzazione dei circuiti elettronici che sarà un interessante ambito nel quale mettersi in gioco per offrire le migliori soluzioni di verifica del funzionamento di questi dispositivi. Prendendo in prestito le parole di Antoine de Saint-Exupery, incitiamo quindi Enrico nel suo progetto, ricordandogli che “l’importante non è prevedere il futuro, ma renderlo possibile”!
Carta d’identità Nome: SELECT Attività: servizi di testing automation per il settore dell’elettronica industriale Sede: via Squarcians, 11 - Buja
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Categorie
Un successo le degustazioni curate da Garlatti Costa
Le birre artigianali conquistano anche la manifestazione Itinerannia domande sulle tecniche di produzione e sugli ingredienti che vanno a miscelarsi per creare una birra artigianale di qualità. Dopo un primo momento di approfondimento, la degustazione è cominciata assaggiando una birra di Villa Chazil realizzata anche con un ingrediente particolare, il sambuco, che conferisce alla birra una freschezza e leggerezza particolarmente apprezzata dal pubblico. Severino Garlatti Costa ha aiutato il pubblico ad apprezzare i diversi parametri che vanno valutati, a partire dalla consistenza e persistenza della schiuma, dagli aromi percepibili con l’olfatto, al retrogusto amaro o meno. La diversità delle birre degustate ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con i più diversi profumi, livelli di asprezza e tipi di gusto e retrogusto rendendo l’incontro un vero e propri momento di studio sulle tecniche di assaggio. Le birre artigianali hanno dimostrato anche in questa occasione la propria qualità e la capacità di soddisfare i palati più diversi grazie alla grande possibilità di scelta che esiste sul mercato. La distribuzione capillare di questi prodotti rimane ancora difficoltosa perché le produzioni sono limitate, ma chi vuole trovare un prodotto di qualità ha sempre più a sua disposizione dei negozi specializzati, ma anche dei semplici alimentari che offrono buone scelte di birre artigianali.
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rande successo per le birre artigianali friulane protagoniste, sabato 31 maggio, a Itinerannia che si svolge ogni anno a San Giorgio di Nogaro. La terrazza di Villa Dora ha offerto lo scenario perfetto per una degustazione organizzata da Confartigianato Udine e guidata da Severino Garlatti Costa, titolare dell’omonimo birrificio. I partecipanti hanno potuto assaporare quattro diverse birre dell’Agribirrificio Villa Chazil di Antonio Venier, più leggere, e del Birrificio Garlatti Costa, più impegnative. Il numeroso pubblico si è lasciato coinvolgere con grande entusiasmo e curiosità intervenendo con moltissime
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Categorie
In vendita nei centri commerciali kit di montaggio, ma sanzioni per chi commissiona e chi installa
Impiantisti fai da te nel mirino di Confartigianato
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a crisi spinge molti ad inventarsi elettricisti e termoidraulici e ad eseguire lavori nelle abitazioni senza rispettare i minimi requisiti di sicurezza. Lo denunciano Adriano Stocco e Giorgio Turcati, rispettivamente capo categoria degli elettricisti e dei termoidraulici di Confartigianato Udine che puntano il dito anche contro la vendita diretta al pubblico, nei centri commerciali o nella grande distribuzione, di generatori di calore e di componentistica per gli impianti elettrici, con tanto di pubblicità che invita al fai da te. “L’installazione di queste componenti - insistono Stocco e Turcati - deve essere obbligatoriamente eseguita da una impresa abilitata dalla Camera di commercio. Se il lavoro non è eseguito a regola d’arte e certificato, oltre a non rispettare la legge, in caso di incidenti, il proprietario ne risponde penalmente e non potrà nemmeno beneficiare del risarcimento previsto dalla stipula di eventuali assicurazioni sulla casa”. Non è plausibile che con poche ore di corso in negozio o seguendo dei video tutorial sui canali web, si abbia la presunzione di aver acquisito la competenza impiantistica e la cultura della sicurezza che le nostre aziende hanno maturato con anni di esperienza in cantiere e con la partecipa-
zione ad una formazione continua e professionalizzante a cui partecipano, con impegno economico e temporale. Confartigianato Udine ricorda infatti che l’installazione “fai da te” è vietata dal decreto 37 del 2008 e prima ancora dalla legge 46 del 1990. Anche il settore della climatizzazione, dove è dilagante il “fai da te” e delle aziende non certificate, è regolamentato dal Dpr 43 del 2012 che prevede l’obbligatorietà di affidare i lavori di installazione anche degli split domestici ad aziende che abbiano in organico personale in possesso di una certificazione e che abbiano ottenuto la certificazione aziendale. Sono previste pesanti sanzioni a carico di chi affida i lavori e a carico di chi esegue senza essere in possesso di questi titoli. Anche la regolare manutenzione di tutti gli impianti, riveste un ruolo importantissimo nella gestione della sicurezza domestica. “La regolare manutenzione della caldaia, il controllo del salvavita dell’impianto elettrico ed anche di stufe, caminetti e canne fumarie da parte di aziende specializzate – spiegano Turcati e Stocco - contribuiscono a tutelare la nostra salute, la sicurezza ed il miglioramento dell’efficienza degli stessi”. 13
Cronache
Finanziamenti fino a 100.000 euro e tassi di interesse basati sul rating delle aziende richiedenti
Credito, rinnovata la convenzione con UniCredit a favore delle imprese associate te, e per interventi a sostegno del ciclo produttivo, ma anche per la partecipazione a fiere e per altre incombenze. La convenzione, scaduta il 30 aprile, prevede che la durata degli interventi sia dai 3 ai 18 mesi. L’accordo è stato sottoscritto il 22 maggio a Udine, nella sede di Confartigianato in via del Pozzo, da Renzo Chervatin, Area Manager di Unicredit e da Franco Buttazzoni, vice presidente vicario di Confartigianato Udine. L’importo massimo finanziabile è di 100.000 euro (eccezionalmente elevabile per interventi particolari da valutarsi caso per caso). I tassi di interesse per i finanziamenti chirografari, agevolati, sono variabili e dipendenti del rating dell’azienda richiedente. L’ammortamento sarà in rate costante comprensive di capitale ed interessi. Soddisfazione è stata espressa da Chervatin e Buttazzoni che hanno messo in evidenza la collaborazione fra istituti di credito ed associazioni di categoria per assicurare il credito alle imprese, risorsa vitale soprattutto in questo momento di grande difficoltà.
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arà prorogata a tutto settembre 2014, la convenzione fra Confartigianato Udine e UniCredit che prevede finanziamenti per le imprese artigiane e le piccole e medie aziende associate per far fronte alle necessità di breve periodo, legate al pagamento imposte e della 13^ mensilità, all’acquisto di materie prime e di scor-
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Cronache
Grande successo per la rassegna di arte orafa e artigianato artistico nella chiesa di Santa Maria dei Battuti
Oltre 4.000 persone hanno visitato HEY! a Cividale del Friuli
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rande successo per Hey, la rassegna di arte orafa e artigianato artistico organizzata da Confartigianato Udine in collaborazione con il Comune di Cividale e il sostegno di FriulAdria, nella chiesa di S. Maria dei Battuti a Cividale. La rassegna, che si è chiusa il 2 giugno, è stata infatti visitata da ben 4400 visitatori, un successo superiore alle previsioni che ha spinto Confartigianato Udine ad aggiungere una giornata di apertura. Soddisfazione è stata espressa dai 24 artigiani espositori e per la sezione di oreficeria del liceo artistico “Sello” di Udine. Un successo che premia gli sforzi di Confartigianato nell’organizzazione di eventi per la promozione dell’artigianato artistico. Il prossimo obiet-
tivo è l’apertura durante l’estate, sempre a Cividale se verrà individuato uno spazio, di un “Temporary expo-store” come quello sperimentato in via Vittorio Veneto a Udine nel periodo di Natale. Confartigianato Udine ha dato infine la propria disponibilità ad organizzare Hey anche in altre località: basta una richiesta da parte di comuni interessati e la loro disponibilità a mettere a disposizione spazi adeguati. La rassegna era stata inaugurata il 9 maggio dal presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che nell’occasione ha firmato la Carta Internazionale dell’Artigianato Artistico assieme ai vertici regionali di Confartigianato, Cna e Ures-Sdgz.
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Cronache
Fra i blogger della manifestazione Giulia Peccol del progetto MANI di Confartigianato Udine
“Artigianato e Palazzo” una ventata di ottimismo tra tradizione e innovazione
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selezionati per avvicinare le nuove generazioni al mondo degli antichi mestieri. I 10 artigiani italiani under 35 – liutai, mosaicisti, tessitori, intarsiatori, orafi, scultori, legatori, sarti, cartapestai - hanno avuto la possibilità di esporre gratuitamente le proprie opere in uno spazio dedicato all’interno del Giardino Corsini e di sfidarsi a colpi di saper fare. I 10 blogger, esperti di artigianato, moda, turismo e lifestyle, hanno invece animato la comunicazione della manifestazione raccontando in liveblogging il susseguirsi degli eventi e realizzando un articolo finale sull’esperienza fatta. Esso è stato poi pubblicato online sul sito del quotidiano “La Nazione” e votato dal pubblico per decretare il miglior blogger. Un modo quindi, per mettere in evidenza anche l’importanza del “saper comunicare”, che spesso viene trascurata nel mondo dell’artigianato. A seguire la mostra per Confartigianato Udine, nell’ambito della categoria blogger, è stata Giulia Peccol (dello staff del progetto MANI - Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori) che ha avuto la possibilità di ammirare dal vivo i maestri artigiani al lavoro - rappresentanti di ben 46 mestieri diversi - e di raccontare l’evento con interviste, post, foto e video. È possibile leggere il suo articolo di resoconto della mostra, che gli è valso la medaglia d’argento nell’ambito del contest “Blogs&Crafts”, sul sito www.manifuture.it nella sezione blog.
n evento in cui la tradizione si coniuga con l’innovazione, un luogo dove gli artigiani e i creatori d’arte hanno la possibilità di presentare e vendere i propri manufatti in uno spazio ricco di fascino. La ventesima edizione di “Artigianato e Palazzo” è stata questo e molto di più. Descriverla infatti come una mera compravendita di prodotti artigianali sarebbe davvero riduttivo. La manifestazione - che ha visto coinvolti ben novantuno artigiani italiani e stranieri tra i viali fioriti e le limonaie di Giardino Corsini a Firenze - ha puntato ancora una volta i riflettori sull’artigianato d’eccellenza e i mestieri tradizionali, confermandosi un appuntamento di grande rilievo nel panorama nazionale. Un programma assortito e ricco di eventi ha caratterizzato la kermesse dal 15 al 18 maggio 2014. Il tutto però legato da unico filo conduttore: la valorizzazione della manualità, del fatto a mano, di tutto ciò che nasce da un’idea e prende vita e corpo grazie alle capacità creative e tecniche degli artigiani. Per quattro giorni dunque l’incantevole giardino di Palazzo Corsini - aperto al pubblico solo per l’occasione - è stato letteralmente invaso dall’interesse e dalla curiosità di circa 11.500 persone. Tante le novità per celebrare questa ventesima edizione, ma la più rilevante è stata senz’altro il contest “Blogs&Crafts”. Si tratta di un concorso nazionale che ha coinvolto 10 artigiani under 35 e 10 blogger,
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Internazionalizzazione
Incontro nella sede di Confartigianato a Udine per approfondire le opportunità per le PMI
Il vice ambasciatore a Roma del Myanmar agli artigiani: “Aiutateci a crescere”
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el 2030 il Myanmar avrà un Pil di 200 miliardi di dollari, avrà creato 10 milioni di nuovi posti di lavoro nei settori dell’industria e dei servizi ed avrà un mercato potenziale di 500 milioni di asiatici”. Lo hanno detto il 12 giugno a Udine il vice ambasciatore Than Sain ed il primo segretario Ko Ko Kyi dell’ambasciata del Myanmar a Roma ai vertici di Confartigianato Udine nel corso di un incontro alla presenza, fra gli altri, del presidente Graziano Tilatti, che ha sottolineato come il sistema delle Pmi e dell’artigianato rappresenti il 97% delle attività produttive italiane e del vice presidente vicario Franco Buttazzoni, del presidente zonale Mauro Damiani e del capo categoria regionale degli edili Gino Stefanutti. Nel corso dell’incontro, organizzato da Cata Artigianato Fvg, nell’ambito del Progetto Volo finanziato dalla Regione Fvg, sono intervenuti anche Flavio Cumer, responsabile dell’Ufficio internazionalizzazione di Confartigianato Udine, che ha illustrato le molteplici iniziative realizzate ogni anno dall’associazione per favorire l’inter-
nazionalizzazione delle imprese ed ha assicurato la piena collaborazione con l’ambasciata e la società Prometeo per la realizzazione di una missione economica supportata da finanziamenti pubblici per le aziende friulane interessate a questo mercato dalle enormi potenzialità. Presente anche Michele Boario, rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale che ha sottolineato il ruolo fondamentale di Unido, presente con uffici a Yangoon e a Roma, nel favorire la creazione di partnership tra imprese italiane e del Myanmar. Paolo Bridi, della società Prometeo, infine, ha esposto le potenzialità di questo mercato che è rimasto chiuso per 50 anni e che ora ha bisogno di aprirsi al mondo, ed ha illustrato le caratteristiche di “Italian Products Expo 2014”, prima fiera multisettoriale del made in Italy che si svolgerà nella capitale Yangoon dal 7 al 10 agosto, una grande occasione per entrare in questo mercato che può esser paragonato alla nostra Italia degli anni 50/60, con tanta voglia di crescere.
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Anap
Convenzione tra Radiologia Carnica e ANAP
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n seguito a quanto convenuto tra i sig. Roberto Mascarin, legale rappresentante della struttura sanitaria denominata “Radiologia Carnica s.r.l.” di AMARO sita in Via Cooperativa Carnica, 1/a, il Presidente di ANAP Confartigianato di Udine cav. Pietro Botti, è stato stipulato un accordo di collaborazione che riconosce uno sconto del 10% sulle prestazioni offerte da Radiologia Carnica a favore degli iscritti ANAP. Lo sconto riservato ai soci ANAP non è cumulabile con altri sconti o promozioni effettuati da Radiologia Carnica s.r.l.
Risposta dell’esame consegnato al termine della prestazione. Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla Sede ANAP di Udine in Via Ronchi, 20 - Tel 0432 510659 - email anapudine@uaf.it.
Gara sociale di pesca alla trota
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Programma 08.30 Ritrovo e ritiro assegnazioni 09.00 Inizio della gara (massimo 5 catture) 09.00 – 10.00 Primo tempo 10.00 – 10.15 Cambio posto 10.15 – 11.30 Secondo tempo 11.30 Fine gara e pesatura del pescato 12.30 Pranzo 15.00 Premiazioni ed estrazione lotteria
’ANAP/ANCOS di Udine organizza la gara sociale di pesca alla trota a Villanova di San Daniele il 13 luglio 2014 presso la pesca sportiva Pighin. ISCRIZIONI Entro le ore 12.00 di venerdì 11 luglio 2014 telefonando al n. 0432 510659 – ancosudine@uaf.it Per i pescatori la quota di partecipazione è di €. 15,00. Per i non pescatori la quota di partecipazione al pranzo è di € 10,00.
Il regolamento può essere richiesto presso l’ufficio Anap-Ancos di Udine in Via Ronchi n. 20 o consultato durante la gara.
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