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La chiave del successo aziendale: controllo di gestione e business intelligence

Il controllo di gestione e la business intelligence giocano un ruolo cruciale nel garantire la competitività delle aziende in un mercato incerto. Il professor Giovanni Liberatore sottolinea l’importanza di queste pratiche per prendere decisioni informate e migliorare l’efficienza operativa

Giovanni Liberatore Professore ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze impreseterritorio.org

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Fare chiarezza su costi e margini in un mercato, quello contemporaneo, incerto anche nelle prospettive. Questo è possibile attraverso un serio controllo di gestione, ma pure utilizzando con consapevolezza gli strumenti di raccolta, analisi e verifica dei dati. Un tema ampio e variegato, un percorso nel cuore stesso delle aziende, oggi chiamate a prendere decisioni complesse e in tempi spesso ristretti. «Ma va detto - interviene Giovanni Liberatore, professore ordinario di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze - che quando parliamo di analisi di marginalità parliamo di una delle applicazioni del controllo di gestione, e quindi ci troviamo all’interno di un ambito del tutto facoltativo. Non ci troviamo, per intenderci, nel comparto della contabilità generale. Ci riferiamo a un investimento che l’imprenditore e il management devono fare per poter disporre di adeguati strumenti per poter ottenere benefici sotto il profilo informativo. Venendo al tema della marginalità, la sfida è quella di imputare al meglio i costi alle commesse, e questo richiede di superare il piano di conti e contabilità generale, che è troppo aggregato».

Di Cosa Tenere Conto

Delle famiglie di prodotti e del tipo di commesse: «Questa è un’opportunità ma anche una necessità, ed estendo il discorso anche alle valutazioni d’azienda: l’imprenditore sa davvero tutto della propria impresa?» si domanda l’esperto.

Dell’importanza di delegare la produzione di informazioni: «La complessità aziendale e il tipo di rapporti con tutti i soggetti interni ed esterni all’azienda è un’attività che deve restare in campo all’imprenditore, ma la produzione di informazioni va delegata. L’imprenditore non può pretendere di conoscere tutto a priori, certo poi a lui spetteranno le decisioni finali».

Controllo Di Gestione E Business Intelligence

Liberatore lo evidenzia a chiare lettere: «Non bisogna confondere il controllo di gestione con la business intelligence. I software gestionali sono importanti per avere trattamenti dati automatizzati e impostati, ma agisce sulla base di un’intelligenza che deve essere governata dall’impresa. Ogni azienda presenta le proprie caratteristiche, e quindi quando parliamo di contabilità dei costi, le basi di imputazione devono essere ragionate e perfezionate. Serve consapevolezza: capita infatti, paradossalmente, che quando si chiede all’azienda come imputare i costi, questa risponda che se ne occupa il software. Non è così».

Da qui due avvertenze per gli imprenditori: disporre di collaboratori competenti e non fare tutto in prima persona; non cadere nell’errore opposto, quindi evitare di delegare tutto a chi prepara i software gestionali, ma vigilare per fare sì che questi sistemi siano di reale assistenza.

CONTROLLO DI GESTIONE: DI COSA SI TRATTA

Il controllo di gestione è un aspetto critico dell’amministrazione di un’azienda. Si tratta di un insieme di attività mirate a monitorare e gestire i costi, le entrate e i margini dell’azienda per garantire una gestione finanziaria efficace. In altre parole, è il processo attraverso il quale l’azienda monitora e analizza i costi per identificare eventuali inefficienze e migliorare l’efficienza delle proprie operazioni. Questo processo coinvolge anche la definizione di obiettivi finanziari a breve e lungo termine, la stima dei costi e delle entrate e la pianificazione delle attività future.

Questione Di Responsabilit

In un’azienda, il controllo di gestione è un compito che spetta ai manager e ai re- sponsabili finanziari, che devono monitorare costantemente i costi e le entrate per garantire che l’azienda rimanga profittevole. Inoltre, è essenziale per prendere decisioni informate sui prezzi dei prodotti o servizi, sulla produzione e sulla distribuzione. «Il controllo di gestione, nelle organizzazioni più grandi - sottolinea Liberatore - ha anche una finalità di attribuzione delle responsabilità. Quando l’azienda dispone di una struttura di management bisogna dare degli obiettivi, ma senza un sistema di analisi di costi e ricavi come puoi misurare i risultati? Il controllo gestione, quindi, serve come supporto decisionale ma anche per capire chi è bravo e chi meno in azienda, attraverso una misurazione delle performance».

Oggi, d’altronde, in un mondo caratterizzato da una forte concorrenza e da mercati in continua evoluzione, il controllo di gestione è ancora più importante. In tale ambito, la gestione dei costi è una delle principali sfide per le aziende di oggi: ridurre i costi è una priorità per molte aziende, ma è importante farlo in modo intelligente, senza compromettere la qualità del prodotto o il servizio offerto. Un’efficace gestione dei costi può aiutare l’azienda a mantenere i prezzi competitivi, migliorare la qualità e aumentare la redditività. Inoltre, i margini sono un’importante metrica di misurazione del successo dell’azienda. Una loro valida gestione è essenziale per garantire che l’azienda rimanga competitiva e profittevole. L’analisi dei margini può aiutare l’azienda a comprendere meglio i propri clienti, a identificare eventuali inefficienze nelle proprie operazioni e a individuare nuove opportunità di crescita.

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