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Marco Taddei Marianna Saguatti
LA BORSA DI STUDIO “MARIO POSSATI” 2018 ASSEGNATA A IRINA BOTU-TALLIS
È stata assegnata a Irina Botu-Tallis, studentessa della Johns Hopkins University di Bologna, l’edizione 2018 della Borsa di studio “Mario Possati”, che da ormai ventisei anni permette a un giovane talento proveniente dall’Est europeo di perfezionare la propria formazione secondo standard internazionali. La Borsa, promossa e finanziata da Confindustria Emilia Area Centro e Marposs, è intitolata alla memoria dell’imprenditore bolognese fondatore dell’azienda leader nell’elettronica di precisione ed è destinata a giovani talenti dell’Est Europa specializzandi nella sede bolognese della SAIS (School of Advanced International Studies) dell’Università americana Johns Hopkins. Irina Botu-Tallis proviene da Tirgu-Jiu, in Romania. Ha ottenuto la laurea e il master in Economia aziendale presso l’Università di Studi Economici di Bucarest rispettivamente nel 2011 e nel 2013 e una borsa di studio Erasmus che nel 2011 le ha consentito di studiare per un semestre all’Università Kodolanyi Janos di Budapest, in Ungheria. Dopo il master si è trasferita
a Washington, D.C., dove ha iniziato la sua carriera in affari internazionali. Negli ultimi due anni ha lavorato presso il Fondo Monetario Internazionale (FMI) come assistente del personale nel Dipartimento di Segreteria ed è stata coinvolta nel coordinamento degli incontri primaverili e annuali del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Irina ha anche avuto la possibilità di lavorare come stagista presso la Organization of American States and Inter-American Development Bank a Washington, D.C. Appassionata al tema delle energie rinnovabili, Irina ha deciso di ampliare la propria base di conoscenze in materia presso Johns Hopkins SAIS, dove perseguirà un M.A. in Relazioni Internazionali con un focus in Energy, Resources and Environment. Il suo obiettivo per il futuro è lavorare in organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale e offrire ai Paesi membri il supporto tecnico e analitico per implementare e adottare le energie rinnovabili. Alla cerimonia di consegna, che si è svolta lo scorso 21 febbraio nella sede di Marposs, sono intervenuti Stefano Possati, presidente di Marposs, insieme ai fratelli Edoardo ed Alberto, rispettivamente vice presidente e membro del consiglio d’amministrazione della società, il presidente di Confindustria Emilia Area Centro, Alberto Vacchi, insieme al direttore generale, Tiziana Ferrari, e il direttore della Johns Hopkins University SAIS Europe, ENI Professor of International Economics Michael G. Plummer, insieme al direttore dello sviluppo, Gabriella Chiappini.
ADDIO A MASSIMO MARCHESINI
Si è spento lo scorso 22 marzo a Bologna Massimo Marchesini, fondatore e presidente onorario del Gruppo Marchesini. Lo ricordiamo con le parole della famiglia Marchesini.
“Era nato da carrettieri bolognesi nel 1933, studiato con passione alle Aldini Valeriani e diventato meccanico di una nota azienda di macchine automatiche, nel 1974 ha tentato la grande impresa di mettersi in proprio. In questo momento così doloroso vogliamo che tutti lo ricordiate per le sue doti da imprenditore, leader e maestro. Ci ha insegnato il valore del lavoro come orgoglio personale, il valore di vivere in una comunità che ogni giorno fatica per crescere e migliorarsi. Come sapete teneva soprattutto alla crescita dei giovani. Voleva che diventassero uomini, cittadini e lavoratori seri, capaci e responsabili. Oggi è questa l’eredità che vi chiediamo di raccogliere insieme a noi per continuare la sua opera tenendo vivo il suo ricordo e soprattutto i suoi insegnamenti”.
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LA SEDE DI VIA SAN DOMENICO TRA I 1.000 LUOGHI APERTI DELLE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA
La sede di Confindustria Emilia Area Centro, in via San Domenico 4, a Bologna, è stata scelta dal FAI - Fondo Ambiente Italiano - come uno dei 1.000 luoghi aperti protagonisti delle “Giornate FAI di Primavera” del 24 e 25 marzo scorsi. Le Giornate FAI, la cui prima edizione si svolse nel 1993, sono diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano e un evento nazionale di grande attrattiva, permettendo a oltre 10 milioni di persone in 25 anni di visitare luoghi speciali e accompagnando gli italiani a scoprire o riscoprire la bellezza che li circonda. L’edificio di via San Domenico è stato realizzato dall’architetto Enzo Zacchiroli tra il 1960 e il 1964. Come spiega la scheda del FAI “l’intenzione dell’architetto di evitare un intervento caratterizzato dalla semplice ambientazione con l’edilizia circostante è evidente, oltre che nell’uso di materiali diversi, nell’orientamento degli accessi e degli affacci. Le strutture sono in cemento armato, le murature sono in mattoni faccia a vista, le finestrature a nastro, cadenzate da lesene di rame, con infissi in legno”.
CIAO DAVIDE
Lo scorso 24 marzo ci ha lasciato, a 52 anni, Davide Diversi, direttore del trasporto regionale Emilia-Romagna di Trenitalia e membro del Consiglio Generale di Confindustria Emilia Area Centro. Oltre alla grande professionalità e alle doti umane, vogliamo ricordare il prezioso impegno profuso a supporto delle attività dell’Associazione. Come sottolineano i colleghi di Trenitalia, “concretezza, equilibrio e onestà hanno sempre caratterizzato il suo impegno nei confronti dei viaggiatori, in particolare dei clienti del trasporto regionale, e delle istituzioni”.
ADDIO A MASSIMO HILBE
Si è spento lo scorso 11 marzo Massimo Hilbe, imprenditore di altri tempi, attento alle persone, pieno di passione e sempre di grande discrezione, fino all’ultimo giorno. La famiglia infatti, su sua richiesta, ha dato la notizia della scomparsa solo a tumulazione avvenuta. Già presidente della Rhibo di Pianoro, azienda di ricambi auto fondata dal padre Giulio, Hilbe era un membro del collegio dei probiviri di Confindustria Emilia, ed era stato vicepresidente della Confindustria regionale dal 2005 al 2011. Un “punto di equilibrio per tutta la città”, come lo ha definito Romano Prodi a cui Hilbe donò il pullman per la campagna elettorale del 1996, “prestandogli” anche il suo autista, Umberto Bianchini.
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