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Le filiere di Confindustria Emilia

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Le filiere di Confindustria Emilia

di Generoso Verrusio

Il consiglio generale dell’Associazione dello scorso 12 dicembre ha approvato il nuovo schema organizzativo strutturato in 20 filiere

Dai settori alle filiere: il varo del modello che rimodula i meccanismi di governance politica e rappresentanza associativa in seno a Confindustria Emilia è un fatto acquisito. Lo è per l’approvazione da parte del consiglio generale lo scorso 12 dicembre, lo è per una conferenza stampa di presentazione avvenuta poco prima delle festività natalizie ma lo è, soprattutto, perché in questi quasi quattro mesi di “primi passi”, ha sostenuto la prova delle imprese con un ciclo di 10 incontri sui territori di Bologna, Ferrara e Modena. Lo schema di base è semplice: l’Associazione si struttura in 20 filiere ricalcanti il modello produttivo emiliano il quale, come la logica del distretto insegna, si sviluppa lungo catene del valore sempre più ultra-settoriali e internazionali che vedono la grande impresa insieme alla media e piccola realtà di subfornitura. Il grande imprenditore, primus inter pares, ha un unico obiettivo: accelerare la crescita e contaminare la filiera di appartenenza di best-practice e knowhow. Dando una scorsa ai primi report di analisi messi a disposizione da Crif, la società di business information che ha supportato l’Associazione nell’individuazione delle filiere, si possono estrapolare dati e valori che rendono bene la feconda complessità del novello paradigma. Un paradigma che, ricordiamolo, da un punto di vista territoriale insiste su tre province e 126 comuni, riunendo oltre 3.200 imprese che

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insieme fatturano circa 70 miliardi di euro e danno lavoro a più di 170mila addetti. Copertura. In tutte e 20 le filiere (Agroalimentare, Automotive, Carta e stampa, Chimica e farmaceutica, Costruzioni e infrastrutture, Digital, Elettronica e meccatronica, Energia, Facilities, Home, Macchine, Mobilità e logistica, Moda e lusso, Packaging, Plastica, Metalli, Salute, Servizi professionali, Turismo e cultura, Veicoli industriali) si nota che le aziende associate rappresentano un numero ristretto del totale delle aziende

presenti nelle tre province, ma costituiscono una quota molto importante del totale addetti e del totale fatturato di filiera sul territorio. Confindustria Emilia, in termini di fatturato, copre circa il 50% del tessuto produttivo presente sui 126 comuni che compongono le tre province. Alcune filiere sono fortemente rappresentate (Veicoli industriali, Packaging, Plastica), altre hanno una rappresentatività limitata (Agroalimentare, Turismo, Facilities). In taluni casi (Costruzioni, Automotive, Metalli), si osservano interessanti margini di espansione associativa sul territorio. Veicoli industriali e Packaging hanno un fatturato superiore al 50% del totale delle tre province. Macchine, Automotive e Costruzioni hanno grandi potenzialità di espansione. Tre filiere sono polarizzate prevalentemente nelle città capoluogo e in comuni specifici (Automotive a Modena, Bologna, Ferrara, Ostellato; Digital a Modena, Bologna, Ferrara, Imola; Moda e lusso a Modena, Bologna, Ferrara, Carpi). Tre filiere (Facilities, Metalli, Mobilità e logistica)

Agroalimentare Automotive Carta e Stampa Digital Energia Facilities

servizi di pulizia.

Home

sono diffuse su tutto il territorio con una concentrazione maggiore nelle città capoluogo. Chimica e farmaceutica e Plastica sono radicate in prevalenza a Ferrara e provincia. Consistenza. Rispetto al numero degli associati 6 filiere contano più di 200 aziende (Macchine, Costruzioni e infrastrutture, Metalli, Servizi professionali, Digital e telecomunicazioni, Agroalimentare), 6 si collocano tra 100 e 200 imprese

Le 20 filiere

Produzione e commercio di macchine per l’agricoltura e ricambi, macchinari per le industrie alimentari, prodotti agroalimentari; tabacco; bevande; ristorazione collettiva, distributori automatici; laboratori di analisi.

Fabbricazione, commercio e riparazione di auto e moto; produzione e rivendita parti di ricambio; studi di progettazione.

Stampa; editoria; produzione di macchine stampanti e macchine tipografiche; tipografie; produzione e commercio di prodotti cartari/cartotecnici.

Chimica e Farmaceutica

Produzione e commercializzazione prodotti chimici (organici ed inorganici), insetticidi e antiparassitari, fertilizzanti ed azotati, gas tecnici, prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici, cosmetici. Centri di ricerca & sviluppo e laboratori analisi.

Costruzioni e Infrastrutture

Costruzioni edili; materiali da costruzione; demolizioni; bonifiche; opere di ingegneria civile; macchine movimento terra; estrazione da cave e miniere; produzione, commercio e installazione di impianti idraulici e di condizionamento; studi di ingegneri e architetti; agenzie/società immobiliari.

Information technology (computer, siti web, software, analisi dati); pubblicità digitale; telecomunicazioni; fotografia; audio e video.

Elettronica e Meccatronica

Robot industriali; componentistica elettronica; elettronica industriale; macchine controllo numerico; automazione industriale; realizzazione di impianti elettrici ed elettronici di macchine automatiche; sensoristica; laser; etichettatrici; metaldetector; bilance industriali; parti elettroniche; strumenti di misura.

Fornitura e distribuzione di energia elettrica; produzione, commercio e installazione impianti elettrici.

Banche e assicurazioni; vigilanza e sicurezza; gestione dei rifiuti; lavanderie;

Industria del legno, dei mobili, della ceramica e del vetro (piastrelle, finestre e infissi); elettrodomestici per la casa; tappeti e moquette.

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(Elettronica e meccatronica, Home, Moda e lusso, Salute, Facilities, Packaging), 8 hanno meno di 100 aziende (Mobilità e logistica, Turismo e cultura, Automotive, Chimica e farmaceutica, Plastica, Energia, Carta e stampa, Veicoli industriali).

Se prendiamo a riferimento gli addetti salta all’occhio che 7 filiere ne hanno più di 10mila (Macchine, Agroalimentare, Home, Salute, Facilities, Packaging, Mobilità e logistica), 7 hanno un numero compreso tra 5mila e 10mila (Costruzioni e infrastrutture, Metalli, Digital e telecomunicazioni,

Macchine Mobilità e Logistica Moda e Lusso

gioielli e affini, componenti.

Packaging

e relativi mercati di riferimento.

Plastica

plastiche e prodotti in plastica.

Metalli

bulloneria; ferramenta.

Salute Servizi Professionali

certificazione.

Turismo e cultura Veicoli industriali

camion). Elettronica e meccatronica, Moda e lusso, Automotive, Chimica e farmaceutica), 6 ne hanno meno di 5mila (Servizi professionali, Turismo e cultura, Plastica, Energia, Carta e stampa, Veicoli industriali). Rispetto al fatturato complessivo, infine, le filiere che fatturano più di 3 miliardi di euro sono 10 (Macchine, Digital e telecomunicazioni, Agroalimentare, Home, Moda e lusso, Packaging, Mobilità e logistica, Automotive, Chimica e farmaceutica, Energia). Rapporto con il credito. Le aziende associate a Confindustria Emilia sono mediamente meno rischiose delle omologhe non associate e comunque presenti nelle province di Bologna, Ferrara e Modena. Questo fatto è ancor più evidente se si allarga il perimetro d’osservazione a tutta Italia. Probabilmente, sottolinea Crif, il fenomeno è in parte riconducibile alla dimensione aziendale, mediamente più

Produzione, commercio e montaggio di macchinari industriali, ingranaggi, componenti metallici per macchinari, piattaforme elevatrici, sponde idrauliche, pompe, compressori, valvole oleodinamiche e pneumatiche, componenti per impianti, argani, ponti, serbatoi, motori elettrici, riduttori.

Produzione e commercio di veicoli; spedizioni; logistica e magazzinaggio; trasporti (treni, navi, aerei, trasporto pubblico); materiale ferro tranviario.

Produzione e commercio di abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori,

Produzione e commercio di macchine automatiche per l’imballaggio e imballaggi

Produzione e commercio di macchinari per la lavorazione della plastica, materie

Metallurgia; siderurgia; fabbricazione e commercio di oggetti metallici; trattamentisti di metalli; verniciature; taglio laser; carpenteria; stampaggio;

Produzione e commercio di apparecchiature elettromedicali; ottica; ospedali e case di cura; studi medici; servizi di assistenza.

Studi legali; commercialisti; contabili; consulenza aziendale; ricerca personale e altri servizi di supporto alle imprese; pubblicità e agenzie di comunicazione; studi di ingegneri e architetti; ricerca e sviluppo in ambito scientifico; enti di

Agenzie viaggi; tour operator; alberghi e attrazioni turistiche; cinema e teatro; istruzione privata; RAI; Nettuno TV; congressi, fiere o organizzazione eventi; società sportive e gestione impianti sportivi.

Produzione e commercio di muletti, gru, macchine pulitrici, veicoli industriali (no

grande tra gli associati emiliani.

Alcune filiere, poi, considerato il momento economico poco favorevole, sono mediamente più rischiose: ciò vale soprattutto per Costruzioni e infrastrutture e Turismo. Performance. Le performance delle 3 province sono in linea con quelle nazionali, tranne che nelle filiere Automotive e Carta stampa, dove le aziende sul territorio hanno migliori performance rispetto al resto della filiera a livello nazionale. Nove filiere su 20 hanno fatturati in crescita, con utili che si mantengono costanti o in leggera crescita. Tre filiere (Automotive, Macchine e Metalli) presentano trend di fatturato in crescita accompagnato da utili in crescita.

In genere, conclude la sua disamina Crif, le performance degli associati mostrano andamenti più volatili: questo comportamento è però spiegabile con il numero ristretto di associati nelle varie filiere: le variazioni decise di poche aziende possono, in alcuni casi, modificare bruscamente il comportamento di tutta la filiera.

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