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L'onda travolgente dell'Emilia 1st Wave Tour
innovazione
L’onda travolgente dell’Emilia 1st Wave Tour
di GV
Fare incontrare a potenziali investitori che stanno tra le aziende associate di Confindustria Emilia alcune startup di alto livello. È stato questo l’obiettivo di “Emilia 1st Wave Tour”, lo scouting tour dell’associazione degli industriali emiliani realizzato in collaborazione con dpixel che si è concluso con la due giorni di Bologna e Fiorano, in provincia di Modena, l’8 e il 9 marzo scorsi. A quasi sette mesi dalla conclusione dell’iniziativa si possono tirare le prime somme di questa onda di innovazione con cui Confindustria Emilia ha stuzzicato le proprie aziende associate. I numeri del progetto, ad oggi, parlano di 22 incontri di imprese associate con 15 delle 23 startup che fanno parte della prima ‘call’. D’altro canto, è l’idea di fondo che anima l’azione di Confindustria Emilia, non c’è altra via per contaminare l’eccellenza dell’industria manifatturiera emiliana se non quella dell’innovazione tecnologica insita nelle startup.
Andrea Anderlini, amministratore unico di Anderlini Meccanica Emilia 1st Wave Tour è un’onda che ha iniziato la sua propagazione a Farete 2017. In quell’occasione, infatti, il presidente di Confindustria Emilia Alberto Vacchi ha varato ufficialmente il progetto che si è poi estrinsecato in un percorso di selezione che ha coinvolto circa 75 startup esaminate su tutto il territorio nazionale. Lo scorso marzo, ma questa è storia recente, quelle 75 startup sono diventate 23, selezionate nel campo della nuova manifattura digitale e dell’Industria 4.0 e declinate in particolare su quattro ambiti: Agritech, Automazione e Robotica, Elettromedicale, IoT e Sensoristica. Andrea Anderlini, amministratore unico di Anderlini Meccanica, storica azienda di Zola Predosa alle porte di Bologna, ha sposato con passione il progetto. La formula del 1st Wave Tour lo ha convinto al punto che oggi è investitore di “Prometheus” (una delle 23 ‘fantastiche’ startup) e ha già partecipato all’aumento di capitale sociale della startup costituitasi a novembre 2017. “La contaminazione, per chi come me fa l’imprenditore, è un bisogno primario, essenziale. Emilia 1st Wave Tour è un’idea geniale proprio per questo: fa della contaminazione, che una volta si sarebbe detta con una parola che non amo particolarmente, sinergia, la sua cifra stilistica più evidente. Io mi sono letteralmente innamorato di questa startup. Di Prometheus mi sono piaciuti da subito tre elementi: i contenuti innovativi che propongono al mercato, il percorso di sviluppo che hanno tracciato, e la giovane e motivata squadra: l’età media, infatti, è di 26 anni. Insieme hanno messo a punto EMATIK, una macchina in grado di produrre una biomembrana simile a una seconda pelle utilizzando il sangue del soggetto trattato per la cura di ferite cutanee di difficile rimarginazione. Il prodotto è stato già testato su vari animali dopo un anno di ricerca e sarà proposto in una prima fase per il mercato veterinario, per poi passare successivamente all’applicazione sull’uomo, con potenzialità di sviluppo veramente interessanti”. Anche per Plastica Marconi l’Emilia 1st Wave Tour è stato il detonatore di un’esplosione di energia e ottimismo. “Apprendere che molti talenti si mettono in gioco e hanno la volontà di creare nuove realtà imprenditoriali conferma sempre di più che la strada giusta da percorrere è quella dell’innovazione e della sperimentazione continua in tutti i settori”, commenta la presidente Silvia Pavignani. “Grazie a questa iniziativa, infatti, siamo venuti in contatto con un paio di realtà che hanno catalizzato la nostra attenzione. In particolare, siamo rimasti impressionati dall’idea innovativa di Vibre, società costituita da sei ragazzi giovanissimi (hanno tra i 24 e i 28 anni) che utilizzando tecnologie ritenute futuristiche dall’immaginario collettivo, quali l’Interfaccia Cervello-Macchina (BCI), la Realtà Virtuale (VR) e l’Intelligenza Artificiale (AI), hanno sviluppato un sistema di riabilitazione per pazienti con deficit agli arti superiori conseguenti a patologie neurologiche come l’ictus. Il recupero attraverso questo sistema risulta fino al 30% più veloce rispetto alle terapie odierne, con evidenti risparmi dal punto di vista sanitario e, quindi, per la collettività intera. Il nostro entusiasmo si sta concretizzando attraverso una collaborazione a 360 gradi, nella quale è prevista anche una partecipazione all’interno della società”. fare 113
IL POTERE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA PER UNA NUOVA ED EFFICACE LEADERSHIP
Il periodo storico ed economico che stiamo attualmente vivendo, ci porta con una forza sempre maggiore, a pensare che per creare, mantenere e sviluppare la propria Impresa, sia davvero necessario “ragionare con la testa e… con il cuore”.
L’esclusivo utilizzo di una forma di intelligenza logico-razionale non può più bastare; diviene fondamentale allenarsi ad usare ed a potenziare la propria Intelligenza Emotiva. La possibilità che un’azienda si riveli flessibile e agile da sopravvivere ad un futuro pieno di incognite dipende principalmente dalla capacità dei suoi Leader di gestire e controllare le proprie emozioni di fronte a repentini e continui cambiamenti. Il modello sviluppato da Daniel Goleman, massimo studioso dell’argomento, privilegia le competenze legate all’Intelligenza Emotiva (IE), piuttosto che il Quoziente Intellettivo (QI), come “competenze determinanti” per essere un Leader eccellente. Autoconsapevolezza, Gestione di Sé, Consapevolezza Sociale e Capacità di gestire 114 fare le relazioni umane divengono oggi competenze fondanti l’identità del “Leader del Cambiamento”. L’interazione sinergica di queste dimensioni rende il Leader persona di Valore che genera Valore. Lo sviluppo dell’Intelligenza Emotiva inizia dall’avvio di un processo di Autoconsapevolezza e di Gestione di sé, profondo ed introspettivo; la persona si allena prima di tutto a divenire Leader di se stesso. Essere Leader di se stessi costituisce una prerogativa indispensabile per poi divenire Leader in grado di creare, guidare e motivare team di persone. I Leader dotati di Intelligenza Emotiva sanno dare un nome alle proprie emozioni e sanno gestire e controllare le emozioni dannose per riuscire a mantenere la concentrazione e la chiarezza di pensiero anche in caso di pressioni esterne. Essi agiscono da agenti di cambiamento, restano flessibili e si adattano a nuove realtà prima degli altri invece che reagire alla crisi del momento. Anche nel corso di grandi cambiamenti, questi Leader riescono a scorgere e a scegliere la strada
L'Ad di Twin Set Alessandro Varisco porta la sua testimonianza durante il corso
che porta ad un futuro migliore, e riescono a comunicare questa loro visione ispirando, motivando, guidando con energia e positività, se stessi ed i propri collaboratori verso il raggiungimento degli obiettivi di business. La capacità di guidare e motivare gli altri con efficacia deriva da una grande dote che i Leader di oggi e del futuro non possono fare a meno di potenziare: l’Empatia (dal greco: “En”, dentro e “Pathos”, sentimento), cioè la capacità di “sentire ciò che sente l’altro”, sempre mantenendo un giusto distacco ed ancoramento alla realtà. Il Leader empatico ascolta “attivamente”, non si limita a sentire solo con le orecchie, sente con il cuore. Sfida i pregiudizi, è aperto all’ascolto di diversi punti di vista, considera le diversità ricchezza e non separazione, intuisce e comprende le emozioni dell’altro attraverso segnali emotivi anche non espressi verbalmente. Esprime il proprio punto di vista con trasparenza, integrità ed autenticità; l’assertività con cui riesce a comunicare ciò che pensa è fonte di ispirazione e positività per la propria squadra. Questa attenzione alla sfera dell’altro innesca il fenomeno di risonanza emotiva, stimola cioè l’insorgere di emozioni positive all’interno del team come in un circolo virtuoso, ed è così che il “gruppo” si trasforma in “squadra”, in cui il tutto è molto di più dell’insieme delle singole parti; la squadra agisce unita e compatta verso un unico grande obiettivo condiviso, il Bene e il Successo dell’Azienda.
Lo scopo del percorso organizzato ad Aprile 2018 u.s. per le aziende facenti parte del territorio industriale di Carpi, è stato quello di far sperimentare ai partecipanti utili tecniche per saper riconoscere, comprendere, gestire le proprie emozioni mantenendo l’armonia nelle relazioni con i capi, i colleghi ed i collaboratori, focalizzando l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere con le azioni del proprio team.
dott.ssa Marzia Pieri Marzia Pieri & Associati Srl
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