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KE IDEA! Me le formerò io le suore di Santa Marta
KE IDEA! Me le formerò io le suore di Santa Marta di suor Maria Pia Mucciaccio
All’interno del tema dell’a.s. KE IDEA, leitmotiv sulla creatività, è stato vissuto dagli alunni, insegnanti ed alcune famiglie il ricordo dell’anniversario di morte del Beato Tommaso Reggio. Il grande momento di commemorazione, al termine del quale c’è la ormai nota Borsa di Studio a ragazzi meritevoli per impegno, apertura agli altri, disponibilità a collaborare con tutti e a farsi carico anche di situazioni di bisogno, quest’anno è stato pensato con la proposta di una Celebrazione Eucaristica un po’ speciale, un po’ movimentata, ma soprattutto partecipata dai presenti. A presiedere la santa Messa è stato invitato don Carlo Silva, parroco della Comunità di Vighizzolo nel decennio scorso, che ben conosce le Suore, l’Istituto Santa Marta, la vita e l’impegno del Beato Tommaso Reggio e che per diversi anni ha partecipato alla cerimonia del 22 novembre. Così, dopo essersi ritrovati nella tensostruttura della scuola, don Carlo ha creato il clima invitando tutti a fare silenzio per un “collegamento con Radio Paradiso, dove si trova il Beato Tommaso Reggio”; ogni distrazione o interferenza con il vicino avrebbe potuto intaccarne la connessione… quindi tutti attenti e in ascolto, sintonizzati con Radio Paradiso. Don Carlo ha voluto dare inizio alla celebrazione eucaristica entrando processionalmente con la presenza di quasi tutte le suore della Comunità e far vivere un primo momento caratterizzato dallo svelamento del Beato. La Responsabile di Comunità, suor Oliva Paoli, ha infatti tolto il drappo che velava il Beato, mentre due suore, suor Leonarda Maggiori e suor Domenica Bresciani, hanno reso un omaggio floreale al quadro del loro Padre Fondatore, il Beato Tommaso Reggio. Frattanto una terza Suo
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ra, suor Aloysia Molteni, ha ripercorso a grandi linee la vita e le opere del Beato, con particolare attenzione a quelle in campo sociale, dove il Beato lascia trape- lare un intuito e una sensibilità non comune. Ke idee grandiose ha avuto questo Tommaso Reggio! Dopo la Liturgia della Parola, don Carlo sempre ri- chiamando il collegamento con Radio Paradiso ha voluto illustrare ai presenti la figura del Beato quale sacerdote e vescovo innanzitutto! E lo ha fatto attra- verso la presentazione dei simboli dei 7 Sacramenti, che Tommaso Reggio ha tutti amministrato durante la sua vita terrena. Infatti un modo originale per rendere vivo tra noi il beato Tommaso Reggio è quello di scoprire la ricchez- za del Suo Sacerdozio, vissuto nell’esercizio del suo ministero Episcopale: Sacerdote e Vescovo. Così per il BATTESIMO 3 bambini di seconda pri- maria hanno portato sulla mensa eucaristica, vicino al cero pasquale già acceso in precedenza, le loro vesti bianche del Battesimo, un altro la candela, altri due un catino e l’anfora… e poi 10 bambini, ciascuno con la propria borraccia d’acqua! L’acqua, dono prezioso e indispensabile, è vita. Gesù ci dona, rendendoci figli, la vita di Dio che è per sem- pre, ci rende fratelli suoi inserendoci nella Chiesa che è il Suo corpo. Ad ogni simbolo don Carlo ha fatto una breve spiega- zione, una vera e propria catechesi che ha permesso a tutti di comprendere meglio il significato profondo del sacramento, oltre che di contemplare, ammutoliti ed estasiati, e di trasferirsi proprio in un angolo di paradiso. Seguono processionalmente 7 bambini con i lumini accesi per introdurre il Sacramento della CRESIMA, preceduti da un ragazzo con una grande lampada ac- cesa, la luce dello Spirito Santo. L’unzione con l’olio del Sacro Crisma ci rende atleti di Cristo, dotati dei suoi doni: Spirito di sapienza, d’in- telletto, di consiglio, di fortezza, di scienza, di pietà e del santo timore di Dio. Anticamente gli atleti che ga- reggiavano negli stadi si ungevano perché il balsamo dell’olio potesse sciogliere tutti i muscoli impegnati nel vincere la gara. A noi dà la forza di portare a ma- turazione i nostri talenti.
È la volta del Sacramento dell’EUCARESTIA: un’enorme boccia con 3 pesciolini rossi e una grande pagnotta di pane; alcuni ragazzi portano dei panini e dei grappoli d’uva, un ragazzo un boccale di vino… Si fermano davanti al Sacerdote che spiega, poi, nel pieno raccoglimento, depositano dove viene loro indicato. Per mantenerci in vita occorre mangiare: ecco il pane e il vino. Gesù ci dona come cibo se stesso. Il segno dei pesci lo ha anticipato nella moltiplicazione dei pani e dei pesci; nell’ultima cena ci ha spiegato il significato di questo suo dono mettendosi un grembiule e lavando i piedi ai suoi discepoli e dicendoci di fare così anche noi. A questo punto avanza una bambina che ha tra le mani un grande cordone con dei nodi, mentre altri bambini portano delle cordicelle sempre con dei nodi; si rende visibile il significato del Sacramento della PENITENZA. Questo sacramento ci dice quanto infinito sia l’amore di Dio donandoci la sua misericordia. Non sempre siamo stati capaci di tenere pulita la veste bianca che ci è stata consegnata. Con questo sacramento è il battesimo che si rinnova nella vita; è il sacramento che ci invita a perdonare le offese ricevute. Il sacramento dell’UNZIONE DEGLI INFERMI viene richiamato con un’ampolla di olio e un vassoio di medicine. L’olio benedetto, che come abbiamo visto nella Cresima ha proprietà vitali così sparso sul corpo del malato lo rende presente a Cristo Signore e unito alla preghiera di tutta la chiesa. Rende noi solidali agli ammalati e ai sofferenti nel corpo. È il sacramento della condivisione del dolore e della presenza orante. Si prosegue con la presentazione dei simboli dell’ORDINE: un Lezionario, un camice, una casula… L’imposizione delle mani del Vescovo, la consacrazione delle mani, la consegna del Vangelo, e la preghiera di tutta la Chiesa mediante l’invocazione dell’intercessione di tutti i Santi, permettono al sacerdote e al Vescovo di celebrare tutti i sacramenti e di consacrare alcune persone, come le Suore, al servizio di Dio e della sua Chiesa. Terminano questa breve processione due Suore, una, suor Giacomina Bazzana, che ha tra le mani il Crocifisso consegnatole il giorno della Consacrazione Religiosa e l’altra, suor Giacinta Caraffa, un ciclamino quale segno di fioritura per una vita donata. Così don Carlo mette in parallelo il senso di un’ordinazione sacerdotale con quello di una Consacrazione Religiosa, con un unico denominatore: una vita donata a Dio e spesa per i fratelli. Insieme al sacramento dell’Ordine è il sacramento dell’AMORE che rende l’uomo e la donna una realtà sola, capace di trasmettere il loro Amore nel servizio alla vita, nella educazione dei figli, nella testimonianza della carità. È la strada della santificazione dei coniugi. Segue una coppia di genitori che presentano il cuscinetto con gli anelli e una mamma che depone ai piedi del quadro del Beato un vaso di rose rosse, segno di femminilità e di maternità! È il richiamo al sacramento del MATRIMONIO! Ed infine 3 insegnanti portano ciascuna una cassettina raccolta-offerte per questo Avvento 2019; il segno sta ad indicare la grande carità di Tommaso Reggio, carità che ha rivestito in sintesi tutta la vita sacerdotale ed episcopale del Beato. Con questo gesto finale si è voluto imitare la carità del Beato Tommaso Reggio presentando al Signore le offerte che si stanno raccogliendo in questo periodo di Avvento, frutto delle rinunce dei bambini e dei ragazzi del Santa Marta di Vighizzolo, come sostegno e aiuto per i poveri nei quali LUI ha voluto identificarsi. Con questi talenti, con questi doni, il Beato Tommaso Reggio ha arricchito la Chiesa. Dalla celebrazione dei Sacramenti, quindi, alla
carità vissuta, perché “non chi dice Signore, Signore, ma chi fa la volontà del Padre” entrerà nel regno dei Cieli e Tommaso Reggio l’aveva ben capito… ed è per questo che oggi è Beato! Dalla Parola di Dio ascoltata Tommaso Reggio, quale sacerdote e vescovo attento e generoso, si è lasciato riempire dei doni dello Spirito Santo, per mezzo dei quali ha saputo trafficare i suoi talenti. Ancora oggi, sottolinea don Carlo, contempliamo in atto la sua carità attraverso le sue suore che ha voluto attente, disponibili e servizievoli tra i bimbi poveri e nell’educare le giovani generazioni, come santa Marta premurose di servire Gesù. Poi sempre in collegamento con Radio Paradiso e senza interferenze continua la celebrazione eucaristica. Nessuno dei presenti batte ciglio, nessuno si accorge del tempo che passa, nessuno è preso da altro… tutti… proprio tutti, dalla prima primaria alla classe terza della scuola secondaria di primo grado, tutti si lasciano trasportare dalle parole e dai movimenti di don Carlo… fino al canto finale! Ancora un attimo di silenzio per ritrovare la collocazione spaziale e temporale… e poi la gioia di una simile celebrazione continua nella consegna delle Borse di Studio… KE IDEA, questo Tommaso Reggio a fondar simili Suore che oggi hanno permesso un collegamento davvero speciale con un Beato tramite Radio Paradiso!!!
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