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Tempo al tempo

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Caro babbo

Caro babbo

Tempo al tempo un insegnante Bovisa

Chi fa l’insegnante è inglobato in un mondo contraddistinto da parole chiave sempre nuove che compongono una costellazione semantica imprescindibile dal proprio ruolo e dalla propria dignità lavorativa: competenza, qualità, centralità della persona, inclusione, cittadinanza, meta cognizione… ogni anno si arricchisce di termini che le normative ci mettono di fronte e sembra che ciò che hai faticosamente raggiunto fino a quel momento non basti più. C’è bisogno di altro, occorre migliorarsi. È urgente! È necessario per garantire qualità alla scuola e al percorso di apprendimento dei tuoi studenti. Poi arriva il giorno, il grande giorno… quel giorno in cui i tuoi bambini di prima scrivono, leggono e tutti i tuoi sforzi si sono avverati. E quel giorno arriva per tutti, o meglio per tutti coloro che con tanta passione hanno accompagnato i bambini in quell’intricato percorso verso la conoscenza. Quel giorno ti coglie senza preavviso e non importa che non sia

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preparato… quando arriva godi appieno di ciò che si è realizzato e sei così felice che fatichi a trattenere le lacrime. “Tempo al tempo”, competenze sociali e civiche, poesia, riflessione e tentativi di ricondurre tutto ad un unico, comune denominatore. Nel teatro dell’Istituto Santa Gemma quel giorno è arrivato e il risultato supera qualsiasi aspettativa. Bambini coinvolti nei ruoli propri e pronti a supplire eventuali assenti. Disinvolti e sempre più capaci di padroneggiare il personaggio che interpretano. Studenti timidi e insicuri che hanno superato la paura di usare la propria voce e gesticolano fieri durante la propria esibizione. Bambini che sfidano le loro stesse capacità per andare oltre… arrivare al pubblico, strappargli un sorriso, una risata, un applauso. Studenti che recitano se stessi senza il timore di essere giudicati. Ed è in quel momento, che tutto viene ricondotto ad un senso, a quel senso che cercavi ma non sapevi se e come ci saresti arrivato. È quello il giorno della magia. Di quella magia che rende magico il tuo lavoro… quel giorno che capisci che ami la scuola, il suo linguaggio, i bambini, i colleghi con i quali hai faticosamente collaborato. E ami tutto ciò più di quando ne fossi consapevole.

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