2 minute read

I giovani ricordano la Shoah

un’Insegnante Ventimiglia

Il MIUR è da anni impegnato nel promuovere e sviluppare progetti e iniziative didattiche finalizzate all’approfondimento e alla riflessione sulla Shoah al fine di favorire la consapevolezza di quanto accaduto. Perché il ricordo delle vittime rimanga sempre vivo nel tempo, sono stati realizzati concorsi, Viaggi della Memoria ad Auschwitz-Birchenau, mostre itineranti e attività di sensibilizzazione rivolte al personale scolastico. Alle classi della Scuola Primaria è proposta la seguente traccia: Le pietre di inciampo sono piccole installazioni commemorative in ottone deposte davanti ai portoni delle abitazioni delle vittime del nazifascismo (Ebrei e non). Documentatevi sul significato delle pietre di inciampo e sulla loro presenza o meno nella vostra città o paese. Se potete cercate altre storie che non hanno ancora una loro pietra di inciampo e rendetele note attraverso le modalità espressive che preferite. Le classi IV e V dell’Istituto Santa Marta di Ventimiglia raccontano in un breve filmato la storia del signor C. Spesso accade che i sopravvissuti alle violenze dei rastrellamenti e ai campi di concentramento, non vogliano più rivivere il dolore e l’orrore di quei giorni, cercando unicamente di proseguire con le loro vite. Il signor C. ebreo, ha deciso di condividere la sua storia diventando la nostra “pietra d’inciampo”. È venuto a scuola e ha raccontato ai ragazzi la sua drammatica esperienza. Così con la collaborazione e la direzione del nostro esperto esterno Davide Barella, abbiamo rielaborato la storia di C. effettuando delle riprese con l’interpretazione dei ragazzi, utilizzando gli ambienti scolastici per le scene. La storia di C. si basa sulla vicenda di vita vissuta da lui. Lavorava in un ristorante come cuoco durante il periodo dei rastrellamenti nazisti a Ventimiglia. In quel clima di terrore anche le persone si trasformano e pensano solo a salvare la propria vita. Fortunatamente per C. non è stato così: i suoi amici si dimostrarono tali, mettendo a rischio la propria vita, riuscirono a nasconderlo, giurarono di non conoscerlo e riuscirono a farlo scappare e a salvarlo. Per C., il fischio del treno, che per altri in quel contesto aveva un significato di morte, diventò per lui un suono di vita. I ragazzi sono entrati pienamente nella storia di C. e hanno interpretato con molto realismo le loro parti sui fatti realmente accaduti. Il 27 gennaio questo video sarà proiettato, nella sala della Scuola a tutte le famiglie del Santa Marta e saranno invitati speciali anche il Sindaco della città e l’Assessore all’Educazione e Cultura. Dagli errori del passato viene l’invito alla riflessione affinché la luce illumini il futuro che sono proprio i nostri bambini, e loro possano vivere in un mondo meno razzista ed egoista.

Advertisement

This article is from: