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L'App Immuni
Il candidato vaccino in questione è quello nato dagli studi dell’Università di Oxford che coinvolgerà nella fase di sviluppo e produzione anche importanti realtà italia ne. Attualmente sono in sperimentazione clinica la fase due e tre su circa diecimila volontari. Questo progetto europeo viene sostenuto oltre che dall’Italia e dal Regno Unito anche da Germania, Francia e Olan da. Qui si parla addirittura di settembre come possibile data di uscita. Secondo l’ac cordo europeo dovrebbero essere prodotte 400 milioni di dosi.
Importantissimo in ogni caso è il fatto di prenotarsi per l’autunno per il vaccino anti-influenzale. Questo perchè è stato ri scontrato un decorso molto più sfavorevole nei pazienti che contemporaneamente avevano contratto sia il virus influenzale che il Covid-19.
Su una punto specifico e decisivo, il Dr. Radetti si sente di rassicurare tutti: “Non esce un vaccino se non è sicuro ed efficace!” Va bene correre, ma la sicurezza viene pri ma di tutto. Ci sono, come era prevedibile, anche tante resistenze nelle popolazioni dei diversi paesi. Una buona metà guarda con diffidenza alla corsa al vaccino e ne teme l’obbligo. In ogni caso, così il Dr. Radetti, non ci saranno comunque abbastanza dosi per tutti a disposizione, almeno non così a breve termine. Prima bisogna quindi vacci nare le categorie a rischio. Tra i quali anche i malati di tumore in terapia. •
Più sicurezza grazie alla App “Immuni”
Da lunedì 15 giugno 2020 l'app "Immuni" è attiva in tutte le regioni d'Italia, contribuendo così ad arginare la diffusione del Coronavirus. Al fine di proteggere la privacy degli utenti, l'app non registra dati personali e non dispone di un sistema di tracciamento. L'app commissionata dal Ministero della Salute è disponibile anche in lingua tedesca.
Il "contact tracing", ovvero il tracciamento dei contatti avuti da una persona infetta per prevenire la diffusione del coronavirus, è uno dei pilastri principali nella prevenzione del Covid-19. Grazie alla app "Immuni", che può essere scaricata sul proprio smartphone, questo obiettivo potrà essere raggiunto più facilmente. L'app è stata inizialmente testata in quattro regioni italiane. Ora è stata sbloccata per tutto il territorio nazionale e può essere attivata da chiunque. La partecipazione è volontaria. Se la lingua del browser del cellulare è il tedesco, appare automaticamente la versione tedesca.
"Con l'app ci proteggiamo a vicenda", afferma l’Assessore provin ciale alla Salute Thomas Widmann in un comunicato stampa. "È una delle tante misure che ci aiuteranno a prevenire una seconda ondata. Perché, come non mi stancherò mai di sottolineare, non possiamo permetterci una seconda ondata. Per questo motivo Provincia e Azienda Sanitaria sono unite nel promuovere quello che è il senso di questa app. Invito quindi tutte le altoatesine e tutti gli altoatesini ad utilizzare 'Immuni'."
La app è stata sviluppata per conto del Ministero della Salute in stretta collaborazione con l'Autorità garante per la protezione anonimo. "Immuni" funziona tramite la tecnologia Bluetooth Low Energy. Quando due persone che hanno scaricato la app sul proprio smartphone si incontrano, avviene uno scambio di codici generati in modo casuale. Per i Servizi di Igiene è possibile localizzare i con tatti solo quando si verifica un caso di positività, a condizione però che l'interessato/a abbia dato il proprio consenso. Tali contatti rice vono quindi un messaggio che li invita a chiarire la questione con i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica. "La diagnosi precoce su persone potenzialmente infette non significa solo un efficace contenimento del virus, ma aiuta anche a curare la malattia per tempo, in modo
dei dati a livello nazionale. Il trattamento dei dati è assolutamente da ridurre un eventuale aggravamento del decorso dell’infezione e, per quanto possibile, evitare di dover ricorrere a cure intensive", sottolinea Florian Zerzer, Direttore generale dell’Azienda Sanitaria dell'Alto Adige. "L'Azienda Sanitaria dell’Alto Adige sta costante mente aumentando la quantità di test che è in grado di eseguire. Per garantire ancora più sicurezza, a chiunque riceva il messaggio sul proprio cellulare, verrà offerto un test PCR nel più breve tempo possibile".
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.immuni.italia.it.