Cooperativa CittĂ Alta Bilancio Sociale 2013
PREMESSA Il Presidente Aldo Ghilardi
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Il Bilancio Sociale rappresenta da sempre uno strumento di grande utilità per la Cooperativa Città Alta in quanto offre l’occasione di presentarsi rendendo conto degli impegni presi e delle responsabilità nei confronti dei Soci, degli utenti e di tutti gli interlocutori con i quali la cooperativa opera, favorendo la condivisione delle scelte intraprese. E’ quindi un’occasione sia di verifica sia di crescita organizzativa alla luce di un percorso lungo e condiviso, che vede la nostra cooperativa primattore del tessuto sociale da ormai più di trent’anni. Tale strumento ha un significato del tutto particolare per la peculiarità della nostra realtà, legata al preciso e inequivocabile compito di mutualità esterna intesa come operato a favore del benessere della collettività e per la complessità di dover agire non su prodotti ma con persone, quindi sulla relazione. Questa è la settima edizione del Bilancio Sociale e per mezzo di questo strumento la Cooperativa Città Alta vuole comunicare e, al tempo stesso, valutare le proprie specificità e i propri cambiamenti, non solo in termini quantitativi ma anche e soprattutto in relazione alla sua missione nei confronti dei soci e della comunità. In più di trent’anni di storia la nostra cooperativa ha attraversato e vissuto periodi e momenti complessi e diversi, figli dei tempi e soprattutto frutto di scenari economici e culturali in continuo mutamento. La coerenza ai nostri principi ci ha permesso di mantenere pura e integra la nostra identità, costruita sulla collaborazione, sullo spirito di servizio e sulla solidarietà per il bene comune. In tal senso con il Bilancio Sociale 2013 presentiamo un’elaborazione unitaria dell’attività realizzata nell’anno dalla Cooperativa Città Alta. Il documento è costituito da quattro parti: La prima - La nostra identità - contiene una presentazione delle finalità e della struttura organizzativa della cooperativa, mettendo a fuoco la sua identità. La seconda - Performance economica - analizza i dati economici del Bilancio 2013, utilizzando anche la prospettiva della produzione e della distribuzione del valore aggiunto. La terza - La relazione sociale - affronta il resoconto dell’attività realizzata dalla cooperativa nei confronti dei suoi principali ‘portatori di interesse’: i soci, i lavoratori e gli utenti dei servizi. La quarta - Il futuro - illustra le strategie e gli obiettivi che la cooperativa stessa si prefigge per il prossimo futuro.
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INDICE DEI CONTENUTI
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1. LA NOSTRA IDENTITA’ 1.1 Scheda di presentazione 1.2 La Mission 1.3 I Valori 1.4 La nostra storia 1.5 La struttura organizzativa 2. PERFORMANCE ECONOMICA 2.1 Il valore aggiunto 3. LA RELAZIONE SOCIALE 3.1 La politica del lavoro 3.2 La Base Sociale 3.3 I Settori 3.4 Al centro di tutto la persona 3.5 Un territorio da amare 3.6 Gli Stakeholder 3.7 Le realtà associative 3.8 Il mondo cooperativo 3.9 I Sindacati 4. INSIEME PER IL CAMBIAMENTO: IL FUTURO grazie
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1. LA NOSTRA IDENTITà
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1.1 Scheda di presentazione RAGIONE SOCIALE:
COOPERATIVA CITTà ALTA Società Cooperativa Sociale a r. l. ONLUS
ANNO DI FONDAZIONE:
1981
PRESIDENTE: Ghilardi Aldo SEDE LEGALE:
Vicolo Sant’Agata, 19 - 24129 Bergamo
SEDI OPERATIVE: “Il Circolino” Vicolo Sant’Agata, 19 - 24129 Bergamo Tel.: 035 218568 - Fax: 035 4130056 e-mail: info@ilcircolinocittaalta.it Ufficio amministrativo Via Salvecchio, 4 - 24129 Bergamo Tel.: 035 210545 - 035 235697 Fax: 035 4133820 e-mail: uff.presidenza@wooow.it coopcittaalta@pec.it Sito internet: www.cooperativacittaalta.it www.ilcircolinocittaalta.it Iscritta all’Albo delle cooperative al numero A126340. Iscrizione all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali al numero 1187.
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1. la nostra identità
1.2 La Mission “L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo” (Sofocle) “La Cooperativa non ha fini di lucro e ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi ai sensi dell’art. 1, primo comma, punto a della Legge 8 novembre 1991 n.381. Lo scopo che i Soci della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali”. La Cooperativa Città Alta è un’impresa sociale che attraverso la gestione di punti di ristoro ottiene le risorse da investire: nel miglioramento della qualità della vita del quartiere; nella continua crescita della cooperativa con l’obiettivo di offrire occasioni di lavoro per soddisfare il bisogno di sicurezza sia professionale sia economica; nel favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei Soci e la loro partecipazione al governo dell’impresa, secondo i principi della mutualità; nella promozione di attività di carattere sociale tendenti a soddisfare i bisogni
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delle fasce deboli o svantaggiate e a sviluppare una maggiore coscienza critica del cittadino rispetto agli stili di vita e di consumo; nella valorizzazione e promozione di attività di matrice culturale e artistica legate alle risorse del quartiere e del territorio; nell’essere un punto di aggregazione per il volontariato con l’obiettivo di creare o ampliare reti solidaristiche; nel crescere insieme alla comunità di appartenenza, cercando in partnership con i portatori di interesse la definizione e la soluzione dei problemi o delle criticità; nel produrre utilità che si valorizzino sul mercato, garantendo trasparenza, efficienza e responsabilità, nell’assumere i bisogni del cliente. L’impegno della cooperativa è volto al rispetto dei principi mutualistici, alla difesa dell’autonomia decisionale e alla consapevolezza che non esistono solo gli obiettivi di carattere economico, ma anche quelli di carattere sociale. Infatti crediamo fermamente in un nuovo modo di intendere la qualità della vita e il lavoro, per creare imprenditorialità come partecipazione, condivisione, innovazione, democrazia, responsabilità e crescita individuale.
1.3 I Valori Sviluppo sostenibile Noi crediamo che la sostenibilità sia un concetto a cui è legato un diverso modo di fare impresa, che certamente si riverbera sul servizio erogato incrementandone il valore ma che soprattutto assegna un’anima etica all’azienda che lo realizza. Il nostro approccio alla sostenibilità attiene soprattutto ai meccanismi di generazione del valore economico. Il principio fondamentale è che l’essenza del concetto di sostenibilità sia identificabile nel costruire valore economico insieme ai propri interlocutori, piuttosto che in competizione con essi. Il principale obiettivo di impresa sociale risiede quindi nell’equilibrio fra sostenibilità economica dei progetti e risposta ai bisogni del territorio. Valore sociale Noi crediamo che il valore sociale non possa essere un sottoprodotto di quello monetario. L’eticità di un’azienda è fortemente legata al modo in cui essa giunge a generare ricchezza, prima ancora che distribuirla. La destinazione di una fetta del valore creato alla comunità e al territorio rappresenta invece una delle principali leve di implementazione della sostenibilità, quella comunemente identificabile come stile di cittadinanza sociale dell’impresa.
risposte adeguate e rispettose dell’individualità di ciascuna persona. Competenze Noi crediamo nella ferma volontà di mantenere, come obiettivo prioritario, la qualità nel contesto di un’organizzazione moderna, efficiente ed efficace. Formazione, crescita, attenzione ai bisogni e ai cambiamenti sono le basi per far crescere e migliorare le nostre preziose Risorse Umane in un clima di benessere e di correttezza fra soci, lavoratori e volontari. Ascolto Noi crediamo che instaurare un dialogo trasparente e pulito a livello trasversale con i propri interlocutori, siano essi pubblici che privati, possa garantire un confronto costante e coerente per operare nel tessuto sociale con rispetto e collaborazione a tutti i livelli. Questo diventa necessario per attuare un rapporto equilibrato e una partnership proficua con le diverse realtà associative e con le Istituzioni Pubbliche in un clima di corresponsabilità e di processi democratici.
Sensibilità La capacità di comprendere i bisogni di una collettività in costante divenire, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, operando per offrire
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1. la nostra identità
1.4 La nostra storia L’8 maggio del 1981 nasceva nel quartiere di Città Alta una piccola cooperativa a responsabilità limitata, operante secondo il principio della mutualità senza fini di lucro e con particolare riguardo alle persone pensionate e anziane. Nasceva la Cooperativa Città Alta. Fortemente voluta da alcuni abitanti del quartiere in un periodo critico per la cittadinanza del luogo. L’esodo di parecchi residenti, la trasformazione edilizia verso una veste più turistica e commerciale, l’avvento dell’Università, la chiusura di alcune botteghe artigiane stavano cambiando il tessuto popolare del centro storico di Bergamo. Inoltre la scelta dei bar di non permettere più agli anziani una sosta prolungata al loro interno stava generando problematiche serie per la fetta senile del borgo. Davanti a questo scenario sterile e senza futuro per la collettività, alcuni residenti, di colori politici e campanili diversi, decisero di intervenire per il bene della comunità, la loro comunità. Cercare con spirito di servizio e con onestà intellettuale di ridare forza e vigore al cuore avvizzito di Città Alta. Salvare le proprie radici per salvaguardare il futuro dei propri figli e dei propri nipoti. Il Comune di Bergamo concesse gli spazi dell’ex carcere in fondo al vicolo di Sant’Agata, nella zona che un tempo fungeva da abitazione del direttore del penitenziario. Il corpo sud di un complesso ben più ampio e abbandonato alla polvere del tempo dal 1977. Pochi locali e un fazzoletto di terra trovarono nuovamente vita e vigore dall’ottobre del 1982. La Coopera-
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tiva Città Alta poteva finalmente operare sul territorio, cercando di divenire un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere. Gli anziani avevano nuovamente un ristoro dove trascorrere le lunghe ore della pensione, fra una vivace partita a carte o una chiacchiera con gli amici. Giunsero poi ad allietare le loro giornate i campi da bocce, motivo di gare competitive e di orde di curiosi. Questo nuovo centro di aggregazione fu da tutti denominato Il Circolino. Con il tempo la gestione affidata ad una famiglia della provincia passò direttamente al gruppo dirigente della cooperativa stessa. Il lavoro aumentò di volume perché accanto alla funzione di semplice bar si aggiunse la sperimentazione della ristorazione. Scelta fausta e positiva che portò il locale stesso, con gli anni, ad assumere la precisa fisionomia di ristorante. Senza però mai perdere di vista la propria natura ontologica e la finalità della sua costituzione. Anche nella struttura ricettiva stessa, con prezzi modici per tutte le tasche e con un eclettismo di offerta per qualsiasi avventore. Dire quindi Cooperativa Città Alta e dire Il Circolino è apodittico. In fondo rappresentano la stessa realtà. La Cooperativa è nata come centro di aggregazione per anziani e giovani del quartiere ed è cresciuta sviluppando soprattutto l’attività della ristorazione. Ciò che però rende speciale questa realtà è che non è un semplice ristorante ma una vera impresa sociale che fa di valori come lo sviluppo sostenibile, la sensibilità ai bisogni, il miglioramento della
qualità della vita, la democrazia e la partecipazione, il proprio cavallo di battaglia. Il Circolino è quindi il polmone principale dal quale attingere le risorse finanziarie da investire nella realizzazione delle attività sociali e culturali sul territorio in aiuto agli altri ma è altresì esso stesso luogo dove la sfida educativa e assistenziale prende corpo. Basti pensare che all’interno del nostro organico lavorano persone straniere, ragazzi inseriti in tirocini mirati all’acquisizione di un’autonomia professionale, minori in affido ai Servizi Sociali, persone provenienti dalla dura esperienza del carcere. Vengono comunemente definiti “inserimenti lavorativi”. Noi preferiamo chiamarli opportunità. Fuori da ogni pregiudizio o da atteggiamenti pietistici, che nulla hanno a che fare con la solidarietà e con lo spirito di servizio. Aiutare e sostenere l’intera comunità è sempre stato il leitmotiv che ha guidato i Soci e i membri del Consiglio di Amministrazione. Essere un riferimento per la popolazione non ha mai significato solo offrire un luogo ove trascorrere interi pomeriggi senza l’obbligo della consumazione. Non siamo mai stati un parcheggio o un palliativo ai bar della zona. Siamo sempre stati una realtà attiva per risolvere, senza il delirio dell’onnipotenza, le problematiche più disparate o per accogliere le richieste di aiuto. Attraverso canali formali o informali la Cooperativa Città Alta ha saputo ascoltare gli abitanti del borgo. Così si è sempre trovato il tempo per uno scaldabagno capriccioso o piccole manutenzioni, per una consulenza fiscale o amministrativa, per la
consegna di pasti caldi a domicilio gratuiti. Tutto con il delicato rispetto della dignità altrui. Semplicemente e spontaneamente la cooperativa è divenuta un vero catalizzatore sociale in grado di amare la propria comunità, valorizzando e sostenendo anche le altre realtà assistenziali e sociali del quartiere. Nessun monopolio ma solo collaborazione per il bene di tutti. Lavorare per condividere. Si è saputo altresì cogliere i cambiamenti del periodo cercando di seguirne la scia senza cancellare i principi cardine di solidarietà e di servizio agli altri che hanno dato vita alla cooperativa stessa e preservando il delicato equilibrio fra le radici e il nuovo. Oltre ai pensionati, si è aperta la porta alle fasce giovanili e ai minori. Gli studenti universitari, che brulicano da anni il borgo, hanno sempre trovato nel Circolino un punto di ritrovo a portata di tasca e di cuore. Dopo le lezioni in ateneo, le sale della cooperativa si riempivano di un fermento giovanile che trovava consensi anche fra gli anziani, ormai veterani del posto. Per permettere agli studenti stessi un luogo più conciliante per lo studio, nel 1994, in accordo con l’Università di Bergamo, la Cooperativa Città Alta ha aperto una sala studio in fregio alla via che conduce all’ateneo stesso. Uno spazio tranquillo e sicuro, organizzato nella manutenzione e nella custodia proprio dalla cooperativa. Il sostegno e la promozione di interventi finalizzati alla tutela dei minori passano anche attraverso l’organizzazione del
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1. la nostra identità
tempo libero e dello studio. Per questo dal lontano 1982 la Cooperativa Città Alta si è sempre spesa per garantire e supportare le attività della Polisportiva Bergamo Alta, nata proprio con l’intento di seguire la crescita dei ragazzi del quartiere attraverso la disciplina del calcio. Perché anche nello sport si può trovare un percorso educativo che consenta di sviluppare le proprie capacità, interiorizzando nel contempo valori preziosi come la lealtà, la collaborazione e lo spirito di sacrificio. Nel quartiere la cooperativa ha dato vita ad un nuovo centro di aggregazione e di fruizione per ragazzi aprendo, in collaborazione con la Circoscrizione, la Fonovideoteca e seguendone i passi e gli sviluppi fino al suo naturale assorbimento nel Sistema Bibliotecario Urbano. Dal 2000 si coordinano e si gestiscono le attività dello Spazio Non Solo Compiti, un servizio aperto a tutti i ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado per offrire loro un sostegno extrascolastico con finalità sia cognitive e di apprendimento sia affettive e di socializzazione. Ridare vigore ad un quartiere significa sostenere e coadiuvare le tante realtà positive che lo popolano. Questo è stato il lavoro semplice ma significativo che la Cooperativa Città Alta ha intrapreso con gli abitanti del borgo, per responsabilizzarli ed evitare così il collasso di un centro urbano. Nel rispetto dei ruoli e delle funzioni specifiche si è sempre collaborato con la Parrocchia e con l’Oratorio Seminarino, con i gruppi caritativi, con le associazioni culturali, con gli asili e la scuola, con le po-
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lisportive e i commercianti. Le attività compiute e le strade intraprese si perdono negli annali di questi trent’anni. Dalla gestione del Centro Ricreativo Estivo, alla riapertura dell’Oratorio di Borgo Canale, ai tornei di scacchi, al sostegno di gruppi pastorali e caritativi nel quartiere e nel mondo, alle adozioni a distanza, alle rassegne letterarie sotto il berceau, ai concorsi di pittura, alla Scuola del Rumore, alle collaborazioni con la Biblioteca Circoscrizionale, alla partecipazione quindicinale alla Rete Sociale. Un’esperienza simile a quella costruita dalla cooperativa in Città Alta è stata esportata anche in provincia di Bergamo, dove dal 1997 al 2007 si è gestito un ristorante pizzeria presso il Centro Sportivo di Brusaporto. I risultati sono stati notevolmente positivi soprattutto per la vita sociale della cittadinanza che ha reso il ristorante e tutto il suo organico un punto di riferimento forte, riconosciuto anche dall’amministrazione locale. Con questa esperienza la Cooperativa Città Alta è riuscita a raggiungere l’obiettivo di creare una nuova imprenditorialità. Dal 2008 colui che era il responsabile del locale è divenuto il presidente della Cooperativa Tomenone prendendo in affitto di azienda la gestione del ristorante. Gli anni dal 1997 al 2005 sono stati dedicati alla sviluppo di alcuni progetti, molti dei quali oggi abbandonati, per la commercializzazione dei prodotti tipici e biologici nella convinzione che la qualità della vita passi anche attraverso l’alimentazione. L’obiettivo era rendere accessibili a tutti prodotti di alta qualità, una qualità
che parte dai metodi di coltivazione non alterata dai modi di trasformazione e di conservazione.
di ristorazione e di alcune attività ludiche di intrattenimento come le danze o le tombolate.
L’attenzione critica ai meccanismi di azione del mercato internazionale e la sensibilità verso scelte economiche finalizzate ad uno sviluppo coerente e solidale con i Paesi più poveri o in via di sviluppo è il cardine attorno al quale ruota la collaborazione creatasi nel 2003 fra la Cooperativa Città Alta e la piccola bottega di commercio equo e solidale aperta proprio nel cuore del centro storico di Bergamo.
Dal 2006 inoltre la Cooperativa Città Alta partecipa attraverso la gestione del Ristorante Bergamasco alla manifestazione L’Artigiano in Fiera, importante evento che si svolge ogni anno alla Fiera di Milano Rho-Pero fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre e che richiama un ampio bacino di turisti e di avventori. E’ senza dubbio una scelta coraggiosa che ci ha sempre permesso di ottenere buoni risultati, convalidare la nostra organizzazione e il nostro gruppo di lavoro anche fuori dal nostro abituale contesto.
Negli anni dal 2004 al 2006 si è attuata una importante ristrutturazione aziendale con l’abbandono delle attività non più economicamente convenienti. Terminata la fase critica di ridimensionamento, si è deciso di fare nuovi investimenti nell’attività tipica della Cooperativa Città Alta, la ristorazione, aprendo il Circolo Erasmus, un locale frizzante e moderno rivolto soprattutto al bacino degli studenti universitari. E’ infatti ubicato nei pressi della nuova sede della Facoltà di Economia di Bergamo. La nostra gestione è durata dal 2006 al 2010. Dal 2005 la Cooperativa Città Alta gestisce nei mesi estivi la festa presso il santuario di Madonna della Castagna, con l’utilizzo di un’apposita struttura di ristoro. Si tratta di un’occasione speciale per le famiglie e per gli anziani che si vedono costretti a trascorrere il periodo estivo in città, in quanto viene offerta loro la possibilità di sostare in un luogo piacevole, fresco, fornito
Nel 2009, durante i lavori di ampliamento dei locali adiacenti alle sale del nostro ristorante, abbiamo rinvenuto fra i calcinacci del controsoffitto un affresco di notevole pregio, databile, secondo gli esperti, fra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Un periodo di grande fermento culturale per Bergamo e in particolar modo per il Complesso di Sant’Agata, che allora rivestiva la funzione di area conventuale abitata dalla Confraternita dei Teatini, chierici regolari che si adoperarono alacremente per arricchire la struttura di opere pittoriche a tema religioso. Un tesoro quindi custodito per anni dal cemento e dagli intonaci e che chiedeva di godere di nuovo dell’ammirazione di tutti. La Cooperativa Città Alta ne ha voluto fortemente il restauro. Oneroso ma necessario. E soprattutto compiuto in piena sintonia con quanto indicato dalla
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1. la nostra identità
Soprintendenza alle Belle Arti di Milano, che ha seguito passo dopo passo i lavori. Dopo qualche anno, grazie a un sapiente e certosino lavoro di ricerca, si è giunti all’attribuzione della paternità di alcuni degli affreschi presenti nel corredo pittorico del complesso di Sant’Agata. Il medaglione restaurato appartiene alla mano felice di Giulio Quaglio, artista della comasca Val d’Intelvi, che ha lasciato una presenza significativa non solo nella provincia bergamasca e in Lombardia, ma anche in Friuli, in Slovenia e in Austria. L’imponente decorazione delle quattro campate, relative alla volta dell’antica chiesa è invece riferita al maestro Salvatore Bianchi, artista itinerante di Varese, dedito alla pittura aulica alla quale ha sovrapposto influssi barocchi ed emiliani. Gli studi che hanno portato a tali scoperte sono stati condotti parallelamente ma indipendentemente dalla Dott. ssa Tosca Rossi, Docente Magistrale di Storia dell’Arte e da un gruppo di docenti e studiosi del Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo. Le ricerche sul corredo artistico del complesso di Sant’Agata sono ben lontane dal potersi dire compiute. Sappiamo con certezza che nascosto da ingrati intonaci e asfissianti calcinacci giace un patrimonio di notevole valore artistico dal doveroso recupero. Abbiamo però ritenuto opportuno rendere manifesto alla collettività quanto finora scoperto e valorizzato. A cornice –ma non a conclusione – di quanto ragionato, abbiamo organizzato con i docenti e gli alunni del Liceo Artistico coinvolto la mostra Sant’Agata: immagini dal passato presso
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gli spazi dell’Ateneo di Città Alta. Dall’otto al sedici dicembre 2012 si sono pertanto potuti osservare tutti gli elaborati e i lavori di ricerca sul complesso di Sant’Agata, corredati da un delizioso catalogo, che ha raccolto gli importanti studi e le indagini analitiche condotti in merito. Uno dei nostri obiettivi sarebbe la possibilità di ampliare anche il comparto dell’Ex Chiesa in verticale, ristrutturando gli spazi ai piani superiori. Nascosto fra la polvere dell’oblio e la resistenza della pietra, risiede silente un patrimonio artistico di alto pregio, caratterizzato da lunette e volte affrescate, da stucchi preziosi, da archi e da lesene, che merita di essere riportato alla bellezza originaria. E’ impensabile lasciare al detrimento temporale e all’incuria una realtà così preziosa. Negli ultimi mesi del 2013 abbiamo deciso di affrontare la ristrutturazione degli ambienti siti al primo piano del nostro locale e adibiti ad uso ufficio. Una scelta onerosa ma altresì un atto dovuto per riportare a nuovo una zona ormai troppo deteriorata dal tempo e dall’usura e divenuta quindi inadatta ad ospitare attività di gestione e di direzione del ristorante. Nei primi mesi del 2014 avverrà la siglatura di due importanti documenti: il contratto di concessione in uso precario dei locali siti in vicolo Sant’Agata e il Protocollo d’Intesa con il Comune di Bergamo. Il primo esemplare garantisce un contratto di affitto della durata di sei anni per l’utilizzo del comparto da noi occupato fino al 31.12.2018. Il secondo sancisce il ruolo
importante della Cooperativa Città Alta all’interno del programma di valorizzazione dei complessi architettonici dell’ex convento del Carmine e dell’ex carcere di Sant’Agata. Grazie a questo prezioso accordo l’Amministrazione Comunale si impegnerà a garantire la continuità dell’attività della cooperativa stessa all’interno del piano di recupero dei due contenitori storici.
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1. la nostra identità
1.5 La struttura organizzativa Al vertice dell’organigramma c’è l’Assemblea dei Soci che nomina ogni tre anni il Consiglio di Amministrazione determinandone il numero dei componenti. Quest’ultimo è attualmente composto da 15 membri e al suo interno esso elegge il Presidente, che assume la rappresentanza legale della Cooperativa Città Alta, e il Vicepresidente.
L’organo di controllo, eletto dall’Assemblea dei Soci, è il Collegio Sindacale che è composto da tre membri effettivi e due supplenti, scelti tra gli iscritti nel registro dei Revisori Contabili. Di seguito, il corretto organigramma illustrativo dei processi di gestione democratica e partecipata della nostra realtà.
ASSEMBLEA DEI SOCI
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE LEGALE RAPPRESENTANTE
privacy e rspp
DIRETTORE
attività esterne
risorse umane
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Collegio Sindacale
VICEDIRETTORE
acquisti
controllo economico e finanziario
ufficio amministrativo e segreteria
attività sociali
Il Consiglio di Amministrazione è composto da: FUNZIONE PRESIDENTE VICEPRESIDENTE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE SINDACO EFFETTIVO SINDACO EFFETTIVO Nell’anno sociale 2013 il Consiglio di Amministrazione si è riunito sei volte. A fianco del governo politico-sociale, rappresentato dal Consiglio stesso, la Cooperativa Città Alta ha investito il Presidente delle funzioni di legale rappresentanza e di gestione dei rapporti generali e istituzionali. La sua mansione è quella di presidiare tutti i processi tecnico-culturali della cooperativa e di imprimere innovazione alle attività di progettazione ed erogazione dei servizi. Nel corso dell’anno 2013 l’Assemblea dei Soci si è riunita una volta, in data 19 aprile, per approvare il Bilancio dell’esercizio 2012, la Nota Integrativa, la Relazione sulla Gestione, il Bilancio Sociale 2012 e la nomina del Collegio Sindacale. E’ un momento fondamentale per favorire la respon-
NOME E COGNOME Ghilardi Aldo Marchetti Antonio Beni Francesca Capitanio Alberto Carrara Giancarlo Carrara Giuseppe Cividini Paolo Fratus Oreste Ghilardi Tomaso Manzoni Giovanni Mazza Ferruccio Mazza Massimo Musitelli Filippo Piazzalunga Carlo Ratti Luigi Rapelli Pietro Barbati Biondo Giampaolo Ranaldi Gianfranco sabilità e la responsabilizzazione dei Soci tutti, la loro adesione al governo dell’impresa secondo i principi della mutualità e una vera partecipazione consapevole per il funzionamento della democrazia delegata. A partire da questa organizzazione, la Cooperativa Città Alta si è impegnata nella ricerca continua di eccellenza allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi: - affinare e migliorare la qualità progettuale dei servizi erogati; - ricercare, individuare e confrontare parametri organizzativi e gestionali innovativi, aggiornati in base alle normative regionali in materia e coerenti con le nuove esigenze emergenti di servizio; - garantire l’attività di coordinamento operativo. 19
2. Performance economica
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2.1 Il valore aggiunto Analizzando l’esercizio 2013, si evince come la Cooperativa Città Alta sia riuscita a dare stabilità e continuità al proprio andamento economico, nonostante i pesanti effetti recessivi del panorama nazionale e mondiale e le problematiche locali di più stretta contingenza.
DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 31/12/2013 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2012 A
VALORE DELLA PRODUZIONE
2.320.774
100
2.360.938
100
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
2.219.120
95,62
2.254.932
95,51
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI MERCI
-10.551
-0,45
-6.873
-0,29
ALTRI RICAVI E PROVENTI
80.333
3,46
94.380
4
CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO
31.872
1,37
18.500
0,78
2.320.774
100
2.360.938
100
-
-
RICAVI DELLA PRODUZIONE TIPICA RICAVI PER PRODUZIONI ATIPICHE B
COSTI INERENTI LA PRODUZIONE
1.297.535
100
1.462.257
100
COSTI DI ACQUISTO MERCI E MATERIALI CONSUMO
937.529
72,25
949.992
64,97
COSTI PER SERVIZI
115.037
8,87
154.494
10,57
COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI
171.822
13,24
167.606
11,46
73.146
5,64
190.166
13
1.023.239
44,09
898.681
38,06
COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI
4.182
0,18
14.095
0,6
+/- SALDO GESTIONE ACCESSORIA
4.000
0,17
-
-
+/- SALDO GESTIONE STRAORDINARIA
182
0,01
14.095
0,6
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO
1.027.421
44,27
912.776
38,66
AMMORTAMENTI DELLA GESTIONE
139.387
6,01
116.444
4,93
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
888.034
38,26
796.332
33,73
ONERI DIVERSI DI GESTIONE VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO C
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2. Performance economica
DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 31/12/13
31/12/13
31/12/12
31/12/12
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
793.181
34,18
728.662
30,86
RETRIBUZIONI LORDE
601.076
25,9
544.548
23,06
ONERI SOCIALI
154.992
6,68
147.304
6,24
34.645
1,49
34.952
1,48
2.469
0,11
1.858
0,08
REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
22.147
0,95
13.664
0,58
IMPOSTE DIRETTE
15.792
0,68
6.647
-
6.355
0,27
7.017
0,3
REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI CREDITO
28.534
2,64
33.986
1,9
ALTRI PROVENTI FINANZIARI
16.378
0,71
10.972
-
235
0,01
823
0,03
44.676
1,93
44.136
1,87
REMUNERAZIONE DEL MOVIMENTO COOPERATIVO
3.512
0,15
3.141
0,11
CONTRIBUTI ASSOCIATIVI E REVISIONI
3.512
0,15
3.141
0,11
28.356
1,22
22.667
0,96
6.463
0,28
-20.729
-0,88
882.192
38,01
781.392
33,1
QUOTE TRATTAMENTO FINE RAPPORTO ALTRI COSTI PER IL PERSONALE
IMPOSTE INDIRETTE CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO DA P.AMMIN.
ONERI PER CAPITALI A BREVE TERMINE ONERI PER CAPITALI A LUNGO TERMINE ONERI SU PRESTITO SOCIALE
ATTIVITA' SOCIALI REMUNERAZIONE DELL'AZIENDA VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO
Il valore aggiunto è la differenza tra il valore dei beni e servizi che l’azienda colloca sul mercato e il valore dei beni e servizi che l’azienda acquista dall’esterno. Rappresenta il valore che l’attività economica dell’ente ha aggiunto, a seguito dei processi produttivi di trasformazione e di vendita, a partire dai fattori della produzione stessa.
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3. la relazione sociale
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3.1 La politica del lavoro Attualmente la Cooperativa Città Alta conta in forza trentaquattro dipendenti e quattro collaboratori-amministratori. All’interno del suo organico risultano impegnati dieci cittadini extracomunitari, provenienti dall’Africa e dall’Asia. L’intento della Cooperativa Città Alta è quello di garantire loro un lavoro dignitoso che sia non solo una possibilità di sostentamento ma anche un riconoscimento delle loro capacità contro ogni pregiudizio ed emarginazione sociale. Con gli anni i ragazzi stranieri che operano nella cucina del nostro locale hanno acquisito competenze e abilità, frutto di un sentito impegno e di un umile spirito di servizio. Nel nostro ristorante si è dato continuità, trasformando a tempo indeterminato il rapporto di lavoro, a progetti di inserimento lavorativo in collaborazione con il Comitato Carcere e Territorio per consentire a persone che hanno vissuto l’esperienza del carcere un ritorno graduale e possibile alla realtà delle relazioni umane. Questa nuova frontiera di collaborazione, avviata ormai da alcuni anni, si basa sulla consapevolezza di credere nel potenziale umano per trasformare situazioni complesse e faticose in vere e preziose risorse.
Nel corso dell’anno abbiamo altresì attuato alcuni tirocini formativi convenzionati con associazioni, enti preposti e istituti scolastici di Bergamo e provincia. Questi percorsi sono mirati sia all’integrazione di soggetti a rischio di emarginazione e con vissuti difficili, per offrire loro la possibilità di una crescita motivazionale e relazionale, sia alla formazione professionale e all’accompagnamento nell’alternanza scuola-lavoro. In collaborazione con la Fondazione Gedama Onlus si è intrapreso per circa sedici mesi l’inserimento lavorativo di una persona vittima della tratta. E’ stata un’esperienza forte e importante che ha permesso l’avviamento di un progetto di intervento verso una forma di povertà molto diffusa ma a volte ancora poco affrontata. L’équipe organizzativa della nostra cooperativa è ben coesa e costituita in gran parte da forze giovani, che stanno proseguendo il lavoro delle generazioni precedenti con passione e volontà. La saggezza e la lungimiranza però dei nostri Soci Fondatori continuano ad esprimere e a giocare un ruolo importante nella gestione della nostra cooperativa attraverso la loro attiva presenza nel Consiglio di Amministrazione.
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3. la relazione sociale
Vengono riportate alcune tabelle che illustrano il rapporto fra la cooperativa e i suoi collaboratori al termine dell’anno 2013. 31/12/2013 Lavoratori ordinari soci
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Collaboratori soci
4
Soci volontari
22
Lavoratori non soci
3 60
Sede Operativa
Collaboratori cui Dipendenti Di e extracomunitari continuati continuativi
Circolino
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Struttura
3
10
2 2
34
10
4
Collaboratori Dipendenti coordinati e continuativi Uomini
19
Donne
15 34
Quasi tutti i dipendenti e tutti i collaboratori della Cooperativa Città Alta sono soci. In questo modo è permessa loro la partecipazione alla gestione sociale. La responsabilità viene ripartita a più livelli così come rappresentato nell’organigramma. Importante è il ruolo svolto dai soci volontari, che, tramite la loro opera, rendono possibile alla cooperativa il raggiungimento dei suoi obiettivi. Essere socialmente responsabili significa integrare l’impegno ad investire nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le parti sociali interessate, valorizzando la dimensione del sapere operativo, relazionale e organizzativo che
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caratterizza il lavoro cooperativo. La partecipazione dei Soci è perseguita attraverso una puntuale comunicazione e condivisione dei principi a cui si ispira l’operatività della Cooperativa Città Alta in relazione alla stessa mission aziendale. Sono dunque queste le nostre radici, basi solide e concrete, fatte di persone che hanno sempre creduto nella forza della collaborazione e dell’impegno sociale e che, ognuno con le potenzialità in possesso, investono una parte del loro tempo in questa realtà che cerca di declinare nel quotidiano i principi della democrazia, della sussidiarietà, della solidarietà e dell’educazione alla cultura.
3.2 La Base Sociale I Soci al termine del 2013 sono 1158. Fra di essi ci sono i fondatori della cooperativa, i sostenitori, i simpatizzanti e i nuovi collaboratori. La cooperativa può raccogliere denaro dai propri Soci sotto forma di prestito sociale. La raccolta dei prestiti da Soci è impiegata esclusivamente per il conseguimento dell’oggetto sociale. Ai Soci che vincolano il loro prestito per almeno un anno è riconosciuto un tasso di remunerazione pari al 4% netto, mentre ai Soci che depositano per periodo inferiore è riconosciuto un tasso pari al 3% netto. Per il 2014 si è deliberato di riconoscere un tasso al 3% netto sul deposito vincolato un anno e un tasso pari al 2% sul deposito libero. La Cooperativa Città Alta, fin dalla
costituzione, persegue una politica attenta a far sì che fra gli occupati il numero dei Soci sia particolarmente elevato. L’obiettivo è infatti quello di creare una forma di appartenenza all’impresa cooperativa che prescinda dalla sola prestazione lavorativa ma che si esplichi anche in forma di mutualità e di spirito di condivisione. Essere soci significa quindi partecipare non solo con la propria prestazione lavorativa ma anche e soprattutto con le proprie capacità e idee al miglioramento della cooperativa stessa. Aspetti che rendono la condizione del Socio lavoratore più significativa rispetto a quella del semplice lavoratore subordinato. Perché lavorare in una realtà che è anche un po’ tua ha un sapore diverso.
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3. la relazione sociale
3.3 I Settori Per declinare la mission e i processi di gestione dell’impresa sociale stessa la Cooperativa Città Alta focalizza da sempre alcune aree di intervento, così definibili: 1. Centro Anziani 2. Spazio Compiti 3. Attività sportive e ricreative 4. Sostegno e volontariato 5. Rete Sociale 7. Attività culturali 8. Pasti a domicilio Centro Anziani Il nostro locale Il Circolino è formalmente riconosciuto come Centro Anziani appartenente al Coordinamento Cittadino. Qui è possibile soggiornare a lungo, anche per tutto il pomeriggio, senza alcun obbligo di consumazione, con un listino prezzi apposito che prevede condizioni estremamente agevolate e con la possibilità di usufruire gratuitamente di una serie di servizi e strutture, come ad esempio il gioco delle carte. L’aspetto fondamentale per noi è però quello di consentire un momento facile e garantito di socialità e di condivisione dei piccoli grandi problemi di ogni giorno, contro la solitudine e il tedio di una quotidianità a volte fragile e faticosa. Tale ruolo di centro di aggregazione per anziani e giovani è stato riconosciuto, con una circolare del 6 novembre 2000, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Inoltre ogni primo sabato di gennaio dopo l’Epifania organizziamo presso il nostro locale il pranzo offerto a tutti gli anziani di Città Alta e dei Colli. E’ un momento piacevole e conviviale, in cui ritrovarsi per gustare la gioia del companatico in allegria e in serenità. 28
Spazio compiti All’inizio del mese di settembre è ripreso il percorso dello spazio compiti relativo all’anno scolastico 2013/2014. Si tratta di uno spazio pomeridiano di supporto sia cognitivo sia affettivo rivolto a ragazzi del quartiere di età scolare tra i sette e i quattordici anni, organizzato con la collaborazione dell’Oratorio Seminarino. Questa attività è arrivata ormai al suo quattordicesimo anno e forse il segreto di tale longevità consta proprio nella sua natura particolare: un momento aggregativo solido, un servizio sicuro aperto a tutti, un ambiente accogliente e tutelante. I ragazzi che lo animano sono diciotto. Il supporto è garantito da quattro operatori/educatori e da sette volontari che offrono il loro tempo libero per aiutare i minori in difficoltà con vero spirito di servizio e con grande umanità. E’ bene precisare che lo spazio compiti presenta ontologicamente in sé una struttura educativa in quanto, oltre all’approfondimento scolastico e al sostegno didattico, esso mira a potenziare le capacità dei singoli ragazzi e a proporre loro un supporto psico-affettivo forte ed efficace per un’acquisizione consapevole di sicurezza e di autonomia. Tale percorso trova la sua ragion d’essere in un progetto di più ampio respiro strutturato all’interno delle diverse agenzie educative ed avente come finalità la prevenzione alla dispersione scolastica e l’attenzione al disagio giovanile. Attività sportive e ricreative Una particolare attenzione è sempre stata riservata all’occupazione del
tempo libero di ragazzi e ragazze al fine di permettere la pratica di diverse attività sportive improntate alla crescita non solo fisica ma anche umana. Per questo da molti anni la Cooperativa Città Alta sostiene, finanzia e promuove le attività della Polisportiva Bergamo Alta. Tutto questo per permettere alla tradizione di continuare, con una spiccata attenzione all’aspetto sociale e formativo, nella convinzione che anche lo sport sia un percorso educativo. I ragazzi infatti possono crescere coltivando ideali come il rispetto, la lealtà, l’amicizia, lo spirito di sacrificio, il valore importante delle regole e del gioco di squadra. Sono esperienze che consentono di sviluppare la propria identità, perché l’uomo trova la propria ragion d’essere e la propria completezza anche nella relazione con gli altri. Sostegno e volontariato Vivere il territorio, e nello specifico la realtà di Città Alta, non significa solamente portare idee nuove ma anche migliorare le risorse preziose già esistenti che investono le loro forze e le loro potenzialità nell’aiuto agli altri. La cooperativa grazie alla sua capacità di instaurare relazioni costruttive finalizzate a migliorare la qualità della vita della popolazione è divenuta nel tempo una sorta di catalizzatore della coscienza sociale del quartiere. Gli aiuti non sono da intendere solo come contributi e sostegni economici ma anche e soprattutto come interventi di collaborazione pragmatica e di concertazione di idee e di risorse umane. Nello specifico, diamo il nostro apporto alle diverse parrocchie della zona, Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in
Cattedrale, Parrocchia di San Rocco in Castagneta, Parrocchia di Santa Grata Inter Vites, Oratorio di Borgo Canale e Oratorio Seminarino e aiutiamo la Congregazione delle Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù per il loro intervento pastorale fra gli ammalati del quartiere. Si è creata collaborazione anche con il Centro Sociale di Fontana, la Società Scacchistica di Bergamo, il Gruppo SABA, il Circolo Culturale Greppi, il Gruppo Amici Anziani Città Alta e Colli, Il Ducato di Piazza Pontida, L’Associazione Il Cavaliere Giallo, il Circolo Fotografico Bergamo 77, La Scuola della Nonna, Il Servizio per il Diritto allo Studio dell’Università di Bergamo. La nostra attenzione è stata poi rivolta anche a gruppi associativi e caritativi che non operano solo nel tessuto di Città Alta. Ci riferiamo all’Associazione Amici di Padre Pedro per il suo lavoro in terra di missione in Brasile, al Centro Missionario Diocesano di Bergamo per l’apostolato missionario mondiale, all’Associazione Genitori della Presolana HACCA che lavora per la disabilità, all’Associazione A.N.I.C.I e A.N.M.I.C. per gli invalidi civili, al Gruppo Amici Missionarie della Carità Suore di Madre Teresa di Calcutta per i loro interventi in Armenia. La nostra sensibilità ci porta altresì a mantenere viva la collaborazione con la piccola bottega del commercio equo e solidale aperta proprio nel cuore di Città Alta, in cui investire le risorse preziose per concretizzare le scelte di un’economia più giusta e coerente. Rete Sociale La Cooperativa Città Alta opera da alcuni anni all’interno di una commissione 29
3. la relazione sociale
formata da diverse agenzie educative che lavorano sul tessuto sociale del quartiere di Città Alta con la finalità primaria di attivare progetti per l’aggregazione e il contrasto alla dispersione scolastica e per lo sviluppo della relazione educativa. Tale gruppo interistituzionale, forte dell’esperienza maturata in questi anni e desideroso di intraprendere un cammino progettuale incentrato sulla formazione e sulle attività educative, opera per realizzare un progetto che offra una rete di solidarietà e di cooperazione nel quartiere al fine di rispondere alle esigenze più profonde ed immediate delle fasce giovanili e delle loro famiglie. Oltre alla Cooperativa Città Alta gli enti partecipanti sono la Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale, l’Oratorio Seminarino, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, la Circoscrizione 3, l’Istituto Comprensivo Eugenio Donandoni, il Comitato Italiano Femminile, l’Associazione A.G.E.B.A., la Commissione Biblioteca e Fonovideoteca di Città Alta, la Cooperativa Libraria Il Quartiere, la Polisportiva Bergamo Alta, l’Orto Sociale, la Scuola Materna Centro per la Famiglia, il Progetto Dire, Fare, Abitare. Gli ambiti di intervento della Rete Sociale riguardano lo sviluppo della socialità, la prevenzione del disagio in età evolutiva e della dispersione scolastica, la promozione dell’integrazione della diversità e della disabilità, la soluzione a certe situazioni di marginalità socio-affettiva, la formazione dei genitori. In tale direzione, nell’anno 2013, è stato promosso dalla Rete un percorso educativo, guidato da tecnici esperti, declinato in tre serate formative sullo stile genitoriale e sulla capacità di relazione con minori in età scolare. 30
Attività culturali Tra le attività della Cooperativa Città Alta un posto di rilievo occupano i percorsi di natura culturale organizzati e promossi dalla cooperativa stessa al fine di condividere con la cittadinanza momenti di intensa e unica emozione grazie alla forza della scrittura e della poesia. Un appuntamento che accompagna i pomeriggi della Cooperativa Città Alta da circa otto stagioni è la rassegna letteraria Letture Amene sotto il Berceau. Un’occasione piacevole per festeggiare l’inizio dell’estate in compagnia di scrittori e di editor pronti a raccontare e a condividere la loro ultima fatica letteraria in un’atmosfera più intima e familiare di quella delle piazze. In un intenso intreccio di vite e di esperienze, durante la scorsa edizione si sono avvicendati Margherita Rimi, Gino Ruozzi, Laura Bosio, Roberto Barbolini, Marcello Fois, Pablo d’Ors, Ermanno Cavazzoni, Ugo Cornia, Sandro Bonvissuto. La rassegna è stata dedicata per l’anno 2013 a Giuseppe Pontiggia, caro amico e amato scrittore, nel decennale della scomparsa. L’appuntamento è sempre all’ora dell’aperitivo, quando l’afa pomeridiana cede il passo al piacevole tepore del crepuscolo e una leggera brezza estiva si diverte a disturbare sia i volti concentrati dei lettori sia le tovaglie immacolate dei tavoli, dietro ai quali siedono gli ospiti della rassegna. All’ombra del berceau di uva canadese del giardino del Circolino le voci degli scrittori si sostituiscono a quelle un po’ più concitate dei soci seduti ai tavoli verdi per una partita a carte, divenendo così le protagoniste indiscusse di un momento di scambio e di confronto fra realtà diverse e arricchenti, cercando di
ritornare, anche se per poco, alla riscoperta di quell’età dell’oro che solo la potenza della letteratura può far rivivere pienamente. Alle diciannove, puntuali, i rintocchi del vigile campanile della chiesa del Carmine riportano alla realtà delle quotidiane contingenze. Rimane ancora un lieto momento da condividere: un piacevole aperitivo in cui scambiare riflessioni e aneddoti con i protagonisti della serata. Così quel sottile filo rosso che lega intimamente il lettore con le parole fraterne delle storie narrate rimane saldo e forte, quasi a rendere la fitta trama della nostra vita ancora più densa di significato. L’esperienza di un’occasione di incontro osmotico con la letteratura non si è limitata però alla piacevole e ben avviata rassegna sotto il berceau ma è continuata presso gli spazi della Casa Circondariale della città. Nuova frontiera di quest’anno è stato creare una serie di incontri con l’autore anche per gli ospiti del carcere. Volti, storie, legami, intrecci, aneddoti. Le pagine sfogliate e condivise hanno avuto il potere di cancellare le distanze sociali, relazionali, spaziali. Pablo d’Ors, Laura Bosio e Sandro Bonvissuto hanno così condiviso riflessioni, pensieri e critiche con gli avidi lettori della Casa circondariale, in un suggestivo e toccante confronto. E’ stata un’avventura significativa, maturata grazie alla sentita collaborazione con l’area pedagogica della Casa Circondariale, in merito ai progetti di inserimento lavorativo di detenuti o di persone in affidamento ai Servizi Sociali in essere presso la nostra cooperativa. Un’avventura che prenderà sempre più un posto di rilievo nel calendario delle future prossime rassegne.
Da alcuni anni i muri del nostro ristorante presentano una merlatura originale. Una lunga catenella in ferro ne percorre il periplo mostrando orgogliosa numerose fotografie, ordinatamente legate ad essa. Sono immagini rubate, studiate, vissute e soprattutto immortalate dalle mani sapienti dei soci del Circolo Fotografico Bergamo 77. E’ un’associazione nata, come dice bene il nome, quasi trentasette anni fa proprio nel cuore di Città Alta da appassionati della fotografia, alla ricerca di tutte le sue peculiari sfumature e desiderosi di condividere il lavoro svolto non solo fra loro soci ma anche e soprattutto con il resto delle persone. Nasce così la collaborazione con la nostra cooperativa. Ogni terza domenica del mese, in concomitanza con la manifestazione Mercantico in Piazza Vecchia, il Circolo Fotografico espone nelle sale del nostro ristorante fotografie a tema, lasciandole in mostra per circa un mese. Non chiedono giudizi o apprezzamenti. Sono solo il frutto di una passione condivisa e ragionata che diventa patrimonio per tutti. Perché la cultura, sia essa figurativa o letteraria, è un bagaglio di crescita importante, che non va ostentato ma donato all’intera comunità. La Cooperativa Città Alta ha da sempre offerto gli spazi e i contributi anche a percorsi culturali mirati e dedicati quali i corsi di scenografia, di scrittura creativa, di psicologia del disegno, di scacchi, di teatro per studenti. Sono tutte opportunità che le risorse attive e stimolanti del territorio propongono e che meritano il giusto riguardo e il giusto sostegno affinché si consenta sempre alla collettività di compiere un significativo salto di qualità.
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3. la relazione sociale
Pasti a domicilio All’interno del rapporto di collaborazione in essere con gli operatori sociali del Comune di Bergamo, la Cooperativa Città Alta è diventata con la nascita di Circolando – metti in circolo la solidarietà il punto di riferimento operativo per l’ampliamento del servizio di consegna dei pasti a domicilio per anziani e bisognosi anche agli abitanti di Città Alta e dei Colli. I primi utenti si sono presentati a marzo 2008 e, col passare del tempo, l’adesione al progetto è cresciuta in modo pro-
porzionale fino a raggiungere un numero di dodici/tredici utenti. Se vogliamo quantificare tale servizio, possiamo dire che all’interno di Circolando la Cooperativa Città Alta ha preparato in tutto l’anno 2013 2282 pasti - in parte consegnati a domicilio in parte consumati direttamente presso il nostro locale - di cui 365 offerti dalla cooperativa a titolo gratuito ad utenti in fascia esente. A questi vanno aggiunti i pasti donati dalla cooperativa a propri utenti bisognosi e disagiati quantificabili in 553.
GENNAIO
275
50
244
31
50
256
69
0
12
FEBBRAIO
259
50
231
28
50
239
70
0
12
MARZO
280
49
249
31
49
259
70
0
12
APRILE
213
43
183
30
43
192
64
0
12
MAGGIO
226
46
195
31
46
204
68
0
11
GIUGNO
195
46
165
30
46
172
69
0
10
LUGLIO
160
50
129
31
50
135
75
0
8
AGOSTO
133
47
102
31
47
113
67
0
8
SETTEMBRE
110
44
80
30
44
89
65
0
7
OTTOBRE
128
44
97
31
44
105
67
0
7
NOVEMBRE
123
42
93
30
42
103
62
0
7
DICEMBRE
180
42
149
31
42
161
61
0
9
2282
553
1917
365
553
2028
807
0
-
TOTALE
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Pa s de ti n ll' ell in 'a Pa izia mbi ti t s a ti o va " o pr ffe op rt Circ ri i d ola ut al Co en la ndo st ti Co " o bi o ag so p. e gn Ci v Of ola os ttà fe i A t o r in ti lta fa a u sc te i Of a es nti fe rti ente a tit Pa olo s gr a ti co at do n ui mi su to Pa cili ma o ti st al i co Ci ns rc u o m Se lo ati rv izi va ri Nu me ut ro en ti
M
es
e
Abbiamo presentato la tabella contenente tutte le informazioni sui pasti e dei servizi offerti durante il 2013.
3.4 Al centro di tutto la persona L’obiettivo della Cooperativa Città Alta è rispondere ai bisogni delle fasce più a rischio della comunità, quali i minori, gli studenti e gli anziani. Dare un soffio di vita a tutto ciò che sviluppa vita. Dall’assistenza agli anziani, all’ascolto del bisogno, all’aiuto scolastico e affettivo dei minori, all’educazione sportiva, agli incontri culturali e alle attività ricreative. La storia della Cooperativa Città Alta si declina attraverso gli incontri e i rapporti umani. E’ la relazione con l’altro che rappresenta il punto di forza di ogni intervento. I Soci lavoratori sono una categoria di stakeholder fondamentale per la cooperativa. Ecco perché nell’attività di ristorazione vi è un valore aggiunto. Sono gli inserimenti lavorativi di uomini e donne provenienti dal carcere, i percorsi formativi per un’autonomia professionale, i tirocini di orientamento e di sostegno, le occasioni lavorative offerte a persone straniere. L’opportunità e il riscatto sono un bene per tutti. Il raggio d’azione della cooperativa ha un ampio respiro e parte proprio dalla categoria che ha contrassegnato la sua genesi: gli anziani. Fornire loro un luogo aggregativo e accogliente, dove trascorrere le lunghe ore della giornata, ricreando un ambiente positivo e familiare come quello domestico. Cercare inoltre di portare loro sollievo da alcune contingenze difficili da affrontare da soli: uno scaldabagno da riparare, una tubazione da sistemare, un pasto caldo da offrire, il trasporto in ospedale per visite mediche. Attraverso canali più o meno informali, la cooperativa è sempre riuscita a conoscere le situazioni di disagio, intervenendo con la massima riservatezza e nei modi ritenuti più efficaci. Un’altra
attività pensata anche per la fascia senile sono i pomeriggi musicali organizzati presso lo spazio del santuario della Madonna della Castagna durante la festa estiva. Viene montata un’apposita pista da ballo e per due pomeriggi alla settimana i maestri danno il via alle danze con la loro piccola orchestra. Un’occasione di incontro e di divertimento che non si circoscrive alla sola popolazione del quartiere di Città Alta ma che viene offerta a tutti coloro che vogliono affrontare la canicola del Solleone in un luogo fresco, ameno e con iniziative piacevoli e ricreative. Altra categoria importante di incontro e di sostegno sono i minori e le loro famiglie. Ad essi la cooperativa ha cercato di offrire servizi di tutela e di intervento contro l’emarginazione sociale, la dispersione scolastica e la carenza affettiva, creando uno spazio di sostegno extrascolastico all’interno di una rete collaborativa con le diverse agenzie educative del territorio. E’ la realtà dello Spazio Compiti. Ma altresì si sono attuati negli anni interventi mirati alla gestione del tempo libero attraverso le attività sportive della Polisportiva Bergamo Alta, vivaio importante per le nuove e le vecchie generazioni del quartiere. I giovani studenti universitari sono un’altra realtà coinvolta, in primis come fruitori del nostro locale, divenuto uno degli ultimi spazi del borgo dove incontrarsi e aggregarsi senza l’obbligo della consumazione. In secondo luogo come utenti della Sala Studio, creata e gestita dalla cooperativa stessa in collaborazione con l’Istituto per il Diritto allo Studio di Bergamo al fine di consentire loro uno studio tutelato e tranquillo a due passi dall’università. 33
3. la relazione sociale
3.5 Un territorio da amare La Cooperativa Città Alta è presente nel quartiere dal 1981. Da allora ha incrementato le iniziative rivolte a migliorare la qualità della vita della popolazione. Mantiene rapporti sia formali che informali con l’utenza, che le consentono di venire tempestivamente a conoscenza delle situazioni di difficoltà presenti sul territorio. La cooperativa è divenuta una sorta di catalizzatore sociale del quartiere, grazie ai suoi costanti interventi finalizzati al miglioramento della vivibilità del territorio in cui opera, soprattutto da quando gli uffici circoscrizionali di Città Alta e Colli e dell’As-
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sistente Sociale sono stati trasferiti in un’ altra zona di Bergamo. E’ così aumentato il suo servizio di ascolto, di sostegno e di ausilio verso i bisogni della popolazione. La sua peculiarità quindi non è stata solo l’idea innovativa di creare un centro di aggregazione per anziani ma quella di diventare uno dei punti di riferimento del borgo per continuare a farlo vivere come comunità. La Cooperativa Città Alta grazie alle sue capacità di autofinanziamento è in grado di rispondere ad alcune delle esigenze del quartiere in modo autonomo e indipendente.
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3. la relazione sociale
3.6 Gli Stakeholder Gli Stakeholder sono tutti quei soggetti che hanno una “posta in gioco” nell’attività della cooperativa, ovvero sono i portatori (holder) di una scommessa (stake) nei confronti della stessa società. Si possono anche definire come l’individuo, la comunità o l’organizzazione che influiscono sulle operazioni della cooperativa o ne subiscono le ripercussioni.
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Ad ogni buon conto, gli Stakeholder rappresentano quegli interlocutori privilegiati senza i quali l’azione della cooperativa non potrebbe avvenire. Riconoscere la loro importanza significa non solo collocarli al centro delle nostre strategie d’intervento ma altresì contemplarli nella sopravvivenza ontologica della nostra realtà e della sua responsabilità sociale.
STAKEHOLDER ESTERNI Orientano la determinazione delle scelte, ne sono influenzati e collaborano direttamente o indirettamente al conseguimento dell’oggetto sociale Simpatizzanti Stagisti Volontari non soci Studenti universitari Comunità locale Vicinato Clienti Fornitori Istituti bancari Legacoop Associazione Circoli Sistema cooperativo I Colori del Mondo Associazione Polisportiva Bergamo Alta Tomenone Società Cooperativa Rete Sociale Cooperativa Città del Sole
STAKEHOLDER INTERNI Partecipano e possono influenzare i processi decisionali e organizzativi Soci Soci volontari Soci lavoratori Inserimenti lavorativi Assemblea dei Soci Consiglio di Amministrazione Presidente Direttore del locale Collegio Sindacale
Pubblica Amministrazione Assistenti Sociali Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati Oratorio Seminarino Oratorio di Borgo Canale Associazione Amici di Padre Pedro A.N.I.CI. associazione nazionale invalidi civili Società Scacchistica Bergamo A.N.M.I.C. Associazione Nazionale Invalidi Civili Centro Socio-Culturale di Fontana Parrocchia di Santa Grata Inter Vites Parrocchia di San Rocco in Castagneta Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale Istituto Comprensivo Eugenio Donadoni A.Ge.Ba. Centro Missionario Diocesano Comitato Carcere e Territorio Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta Associazione Genitori Presolana Hacca Gruppo Amici Missionarie della Carità Suore di Madre Teresa di Calcutta Gruppo SABA Fondazione Gedama onlus Il Cavaliere Giallo Emergency Cooperativa Alchimia Circolo Culturale Greppi Servizio per il Diritto allo Studio Università di Bergamo Fondazione Cittadini Circolo Fotografico Bergamo77 Gruppo Amici Anziani Città Alta e Colli Congregazione Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù La Scuola della Nonna Centro Animazione Missionaria Suore Orsoline Ducato di Piazza Pontida TeatroSì
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3. la relazione sociale
3.7 Le realtà associative Al fine di migliorare i servizi offerti al quartiere, la cooperativa promuove la collaborazione con le altre realtà associative presenti sul territorio. Si partecipa a progetti per la creazione di fitte reti di cooperazione tra associazioni, con lo scopo di condividere le risorse ed evitare inutili situazioni di contrasto in vista di obiettivi comuni. La cooperativa interagisce quindi con le risorse presenti in una sinergia d’in-
tenti e in un concerto di idee che abbiano come finalità il benessere della collettività. Attraverso gli asili e le scuole, gli oratori e le polisportive, gli artigiani e i ristoratori, le associazioni culturali e i centri di aggregazione, i gruppi caritativi e le cooperative. Responsabilizzare in primis gli abitanti e le risorse autoctone per evitare la morte di un centro urbano e garantirne il suo buon governo per il bene di tutti.
3.8 Il mondo cooperativo La Cooperativa Città Alta è parte integrante del mondo cooperativo ed il suo impegno è diretto verso la diffusione della cooperazione come modello imprenditoriale e sociale.
La realizzazione di questo obiettivo politico passa attraverso i rapporti con gli Organi Nazionali della Cooperazione: Legacoop, Legacoop Sociali e Associazione Circoli.
3.9 I Sindacati E’ consolidata, all’interno della Cooperativa Città Alta, la prassi di buone relazioni sindacali, basate sulla correttezza nel rispetto dei C.C.N.L. e sulla tutela delle condizioni di lavoro dei Soci lavoratori e dei dipendenti. 38
L’impegno formativo e la stabilità occupazionale sono due argomenti in cui si registra convergenza fra la cooperativa e le organizzazioni sindacali, in un percorso di razionalità e di eticità.
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4. Insieme per il cambiamento: il futuro
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Non si può pensare al futuro della nostra cooperativa senza considerare l’avvenire del centro storico dove essa risiede. La nostra realtà ha apportato un notevole contributo alla struttura sociale e culturale del quartiere, un tempo molto fragile. Questo però non basta. Gli scenari contemporanei denunciano un detrimento del tessuto collettivo di Città Alta. Una situazione che non può essere risolta solo con una denuncia corale ma che richiede una soluzione pragmatica e intelligente. La Cooperativa Città Alta non vuole certo arrogarsi il titolo di unico attore coinvolto in questa nuova frontiera. Essa vuole bensì farsi foriera di idee e di proposte da valutare con gli organi governativi della città e con eventuali partner al fine di costituire basi solide per un vero e costruttivo cambiamento delle criticità del quartiere. I nodi gordiani da sciogliere riguardano principalmente gli alloggi e la residenza, la viabilità, il commercio, i luoghi di aggregazione. Noi vorremmo che Città Alta tornasse a misura d’uomo e non solo di turista. Nei nostri progetti tornerebbe la centralità della persona in tutte le sue sfumature, dalle relazioni sociali, al vivere quotidiano, alla famiglia, agli interessi culturali. In poche righe non è possibile raccogliere sogni, riflessioni e idee che hanno genesi lontane e maturate negli anni, ma possiamo toccare in linea di massima e in punta di piedi, per ora, la proiezione del nostro futuro: assegnazioni dirette agli ex abitanti e alle giovani coppie
degli appartamenti sfitti del Comune, previa ristrutturazione degli stessi, sopravvivenza dei negozi di vicinato e apertura di un minimarket, riorganizzazione ragionata del traffico e del trasporto nel centro storico, incremento di spazi e di luoghi di aggregazione, salvaguardia dell’università. La Cooperativa Città Alta si propone in prima linea all’interno di questo prezioso ragionamento. Infatti nostra grande volontà sarebbe poter ottenere in concessione, per un numero adeguato di anni, il comparto di Sant’Agata denominato ex-Chiesa, con l’impegno di completarne il recupero, secondo le indicazioni della Soprintendenza alle Belle Arti di Milano. Forte per noi è l’intenzione di realizzare un polo di aggregazione culturale e sociale, dove coltivare tutti quegli aspetti della comunità che stanno oggi soccombendo a causa di scelte assiologiche votate all’individualismo e all’effimero di uno stile di vita ormai in balìa dei social network. La gente deve riprendere ad incontrarsi, a condividere esperienze ed emozioni concrete, a masticare insieme la quotidianità, a riscoprire la forza delle relazioni genuine e costruttive. Mostre, convegni, vernissage, rassegne letterarie ma anche momenti ricreativi e aggregativi per minori e famiglie, spazi per anziani e per la cittadinanza tutta. E’ un progetto importante e impegnativo ma sostenuto dalla nostra governance e da quanti si adoperano quotidianamente per mantenere viva la realtà della cooperativa stessa.
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…Grazie…
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Non ci è data la possibilità di sognare senza il potere di realizzare un sogno. Sarebbe un destino crudele. Però non sempre riusciamo a capirlo. La pigrizia mentale, l’accidia dell’anima, le difese contro un’evoluzione interiore frenano le nostre ali. Perché noi nasciamo con le ali. Ci sono state donate per volare. Ma spesso preferiamo la sicurezza di una spiaggia che limita l’orizzonte a una distesa infinita di nuvole e mare. Fuori da ogni speculazione filosofica, si può affermare che i sogni che accompagnano la nostra esistenza possono essi stessi diventare la nostra esistenza. Bisogna trasformarli in realtà. Non occorre cercare chi sa dove la chiave di volta perché è più vicina di quanto si creda. Sta nella relazione umana, che è il sale della vita. Sta nell’incontrare altri sognatori, testardi, eroici, caparbi, umili, sensibili. Sognatori. E la condivisione dei propri sogni li moltiplica. Allora ci si accorge che insieme si possono realizzare. Basta crederci e lottare. Il prezzo da pagare è alto, si sa, ma il gioco vale la
candela. Soprattutto quando si investe il proprio tempo e la propria vita per gli altri. La Cooperativa Città Alta è nata da un sogno in cui si desiderava un mondo migliore. Non ci si è fermati a pensarlo ma lo si è costruito. Un mondo dove il perno fondamentale fossero la fratellanza e la solidarietà, dove la giustizia sociale fosse una necessità e le relazioni umane il pilastro su cui costruire. Possono esserci minacce e fatiche a danneggiare il cammino ma credere in un sogno significa anche difenderlo strenuamente, con le unghie e con i denti. Raccontare e spiegare la storia di questo sogno significa innanzitutto parlare dei suoi sognatori. Persone che hanno deciso dove andare e non sono mai tornate indietro. Persone che hanno lavorato con spirito di servizio e con onestà intellettuale. Persone che hanno compreso la forza della condivisione e dell’amicizia. Persone che hanno scelto la parte migliore della vita. A tutti loro grazie. Per ciò che è stato e per ciò che sarà.
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COOPERATIVA CITTÀ ALTA Società Cooperativa Sociale a r.l. Vicolo S. Agata, 19 24129 Bergamo Tel.: 035 210545 Fax: 035 4133820 P. IVA: 01299050169 Num. Iscriz. Albo Cooperative: A126340 Num. Iscriz. Albo regionale Cooperative Sociali 1187