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Cooperativa CittĂ Alta Bilancio Sociale 2014


“Far diventare i sogni realtà per continuare a sognare”


PREMESSA Il Presidente Aldo Ghilardi

Il Bilancio Sociale rappresenta da sempre uno strumento di grande utilità per la Cooperativa Città Alta in quanto offre l’occasione di presentarsi rendendo conto degli impegni presi e delle responsabilità nei confronti dei Soci, degli utenti e di tutti gli interlocutori con i quali la cooperativa opera, favorendo la condivisione delle scelte intraprese. E’ quindi un’occasione sia di verifica sia di crescita organizzativa alla luce di un percorso lungo e condiviso, che vede la nostra cooperativa nel ruolo di primattore del tessuto sociale da ormai più di trent’anni. Tale strumento ha un significato del tutto particolare per la peculiarità della nostra realtà, legata al preciso e inequivocabile compito di mutualità esterna intesa come operato a favore del benessere della collettività e per la complessità di dover agire non su prodotti ma con persone, quindi sulla relazione. Questa è l’ottava edizione del Bilancio Sociale e per mezzo di questo strumento la Cooperativa Città Alta vuole comunicare e, al tempo stesso, valutare le proprie specificità e i propri cambiamenti, non solo in termini quantitativi ma anche e soprattutto in relazione alla sua missione nei confronti dei soci e della comunità. In più di trent’anni di storia, la nostra cooperativa ha attraversato e vissuto periodi e momenti complessi e diversi, figli dei tempi e soprattutto frutto di scenari economici e culturali in continuo mutamento. La coerenza ai nostri principi ci ha permesso di mantenere pura e integra la nostra identità, costruita sulla collaborazione, sullo spirito di servizio e sulla solidarietà per il bene comune. In tal senso con il Bilancio Sociale 2014 presentiamo un’elaborazione unitaria dell’attività realizzata nell’anno dalla Cooperativa Città Alta. Il documento è costituito da quattro parti: La prima - La nostra identità - contiene una presentazione delle finalità e della struttura organizzativa della cooperativa, mettendo a fuoco la sua identità. La seconda - Performance economica - analizza i dati economici del Bilancio 2014, utilizzando anche la prospettiva della produzione e della distribuzione del valore aggiunto. La terza - La relazione sociale - affronta il resoconto dell’attività realizzata dalla cooperativa nei confronti dei suoi principali ‘portatori di interesse’: i soci, i lavoratori e gli utenti dei servizi. La quarta – Il futuro – illustra le strategie e gli obiettivi che la cooperativa stessa si prefigge per il prossimo futuro.

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1. LA NOSTRA IDENTITA’ 1.1 Scheda di presentazione 1.2 La Mission 1.3 I Valori 1.4 La nostra storia 1.5 La struttura organizzativa 2. PERFORMANCE ECONOMICA 2.1 Il valore aggiunto

INDICE DEI CONTENUTI

3. LA RELAZIONE SOCIALE 3.1 La politica del lavoro 3.2 La Base Sociale 3.3 I Settori 3.4 Al centro di tutto la persona 3.5 Gli Stakeholder 3.6 Le realtà associative 3.7 Il mondo cooperativo 3.8 I Sindacati 4. IL FUTURO

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1.1 Scheda di presentazione RAGIONE SOCIALE:

COOPERATIVA CITTA’ ALTA Società Cooperativa Sociale a r. l. ONLUS

ANNO DI FONDAZIONE:

1981

PRESIDENTE: Ghilardi Aldo

1. LA NOSTRA IDENTITà

SEDE LEGALE:

Vicolo Sant’Agata, 19 - 24129 Bergamo

SEDI OPERATIVE: “Il Circolino” Vicolo Sant’Agata, 19 - 24129 Bergamo Tel.: 035 218568 - Fax: 035 4130056 email: info@ilcircolinocittaalta.it Ufficio amministrativo Via Salvecchio, 4 - 24129 Bergamo Tel.: 035 210545 - 035 235697 Fax: 035 4133820 email: uff.presidenza@wooow.it coopcittaalta@pec.it Sito internet: www.cooperativacittaalta.it www.ilcircolinocittaalta.it Iscritta all’Albo delle cooperative al numero A126340 Iscrizione all’Albo Regionale delle Cooperative Sociali al numero 1187

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1. la nostra identità

1.2 La Mission

1.3 I Valori

“L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo” (Sofocle) “La Cooperativa non ha fini di lucro e ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi ai sensi dell’art. 1, primo comma, punto a della Legge 8 novembre 1991 n.381. Lo scopo che i Soci della cooperativa intendono perseguire è quello di ottenere, tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali”. La Cooperativa Città Alta è un’impresa sociale che attraverso la gestione di punti di ristoro ottiene le risorse da investire: nel miglioramento della qualità della vita del quartiere; nella continua crescita della cooperativa con l’obiettivo di offrire occasioni di lavoro per soddisfare il bisogno di sicurezza sia professionale sia economica; nel favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei Soci e la loro partecipazione al governo dell’impresa, secondo i principi della mutualità; nella promozione di attività di carattere sociale tendenti a soddisfare i bisogni

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delle fasce deboli o svantaggiate e a sviluppare una maggiore coscienza critica del cittadino rispetto agli stili di vita e di consumo; nella valorizzazione e promozione di attività di matrice culturale e artistica legate alle risorse del quartiere e del territorio; nell’essere un punto di aggregazione per il volontariato con l’obiettivo di creare o ampliare reti solidaristiche; nel crescere insieme alla comunità di appartenenza, cercando in partnership con i portatori di interesse la definizione e la soluzione dei problemi o delle criticità; nel produrre utilità che si valorizzino sul mercato, garantendo trasparenza, efficienza e responsabilità, nell’assumere i bisogni del cliente. L’impegno della cooperativa è volto al rispetto dei principi mutualistici, alla difesa dell’autonomia decisionale e alla consapevolezza che non esistono solo gli obiettivi di carattere economico, ma anche quelli di carattere sociale. Infatti crediamo fermamente in un nuovo modo di intendere la qualità della vita e il lavoro, per creare imprenditorialità come partecipazione, condivisione, innovazione, democrazia, responsabilità e crescita individuale.

“Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta” (Socrate) Sviluppo sostenibile Noi crediamo che la sostenibilità sia un concetto a cui è legato un diverso modo di fare impresa, che certamente si riverbera sul servizio erogato incrementandone il valore ma che soprattutto assegna un’anima etica all’azienda che lo realizza. Il nostro approccio alla sostenibilità attiene soprattutto ai meccanismi di generazione del valore economico. Il principio fondamentale è che l’essenza del concetto di sostenibilità sia identificabile nel costruire valore economico insieme ai propri interlocutori, piuttosto che in competizione con essi. Il principale obiettivo di impresa sociale risiede quindi nell’equilibrio fra sostenibilità economica dei progetti e risposta ai bisogni del territorio. Valore sociale Noi crediamo che il valore sociale non possa essere un sottoprodotto di quello monetario. L’eticità di un’azienda è fortemente legata al modo in cui essa giunge a generare ricchezza, prima ancora che distribuirla. La destinazione di una fetta del valore creato alla comunità e al territorio rappresenta invece una delle principali leve di implementazione della sostenibilità, quella comunemente identificabile come stile di cittadinanza sociale dell’impresa.

Sensibilità La capacità di comprendere i bisogni di una collettività in costante divenire, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, operando per offrire risposte adeguate e rispettose dell’individualità di ciascuna persona. Competenze Noi crediamo nella ferma volontà di mantenere, come obiettivo prioritario, la qualità nel contesto di un’organizzazione moderna, efficiente ed efficace. Formazione, crescita, attenzione ai bisogni e ai cambiamenti sono le basi per far crescere e migliorare le nostre preziose Risorse Umane in un clima di benessere e di correttezza fra soci, lavoratori e volontari. Ascolto Noi crediamo che instaurare un dialogo trasparente e pulito a livello trasversale con i propri interlocutori, siano essi pubblici che privati, possa garantire un confronto costante e coerente per operare nel tessuto sociale con rispetto e collaborazione a tutti i livelli. Questo diventa necessario per attuare un rapporto equilibrato e una partnership proficua con le diverse realtà associative e con le Istituzioni Pubbliche in un clima di corresponsabilità e di processi democratici.

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1. la nostra identità

1.4 La nostra storia “Noi siamo nani sulle spalle di giganti” (Bernardo di Chartres) L’8 maggio del 1981 nasceva nel quartiere di Città Alta una piccola cooperativa a responsabilità limitata, operante secondo il principio della mutualità senza fini di lucro e con particolare riguardo alle persone pensionate e anziane. Nasceva la Cooperativa Città Alta. Fortemente voluta da alcuni abitanti del quartiere in un periodo critico per la cittadinanza del luogo. L’esodo di parecchi residenti, la trasformazione edilizia verso una veste più turistica e commerciale, l’avvento dell’Università, la chiusura di alcune botteghe artigiane stavano cambiando il tessuto popolare del centro storico di Bergamo. Inoltre la scelta dei bar di non permettere più agli anziani una sosta prolungata al loro interno stava generando problematiche serie per la fetta senile del borgo. Davanti a questo scenario sterile e senza futuro per la collettività, alcuni residenti, di colori politici e campanili diversi, decisero di intervenire per il bene della comunità, la loro comunità. Cercare con spirito di servizio e con onestà intellettuale di ridare forza e vigore al cuore avvizzito di Città Alta. Salvare le proprie radici per salvaguardare il futuro dei propri figli e dei propri nipoti. Il Comune di Bergamo concesse gli spazi dell’ex carcere in fondo al vicolo di Sant’Agata, nella zona che un tempo fungeva da abitazione del direttore del penitenziario. Il corpo sud di un complesso ben più ampio e abbandonato alla polvere del

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tempo dal 1977. Pochi locali e un fazzoletto di terra trovarono nuovamente vita e vigore dall’ottobre del 1982. La Cooperativa Città Alta poteva finalmente operare sul territorio, cercando di divenire un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere. Gli anziani avevano nuovamente un ristoro dove trascorrere le lunghe ore della pensione, fra una vivace partita a carte o una chiacchiera con gli amici. Giunsero poi ad allietare le loro giornate i campi da bocce, motivo di gare competitive e di orde di curiosi. Questo nuovo centro di aggregazione fu da tutti denominato Il Circolino. Con il tempo la gestione affidata ad una famiglia della provincia passò direttamente al gruppo dirigente della cooperativa stessa. Il lavoro aumentò di volume perché accanto alla funzione di semplice bar si aggiunse la sperimentazione della ristorazione. Scelta fausta e positiva che portò il locale stesso, con gli anni, ad assumere la precisa fisionomia di ristorante. Senza però mai perdere di vista la propria natura ontologica e la finalità della sua costituzione. Anche nella struttura ricettiva stessa, con prezzi modici per tutte le tasche e con un eclettismo di offerta per qualsiasi avventore. Dire quindi Cooperativa Città Alta e dire Il Circolino è apodittico. In fondo rappresentano la stessa realtà. La Cooperativa è nata come centro di aggregazione per anziani e giovani del quartiere ed è cresciuta

sviluppando soprattutto l’attività della ristorazione. Ciò che però rende speciale questa realtà è che non è un semplice ristorante ma una vera impresa sociale che fa di valori come lo sviluppo sostenibile, la sensibilità ai bisogni, il miglioramento della qualità della vita, la democrazia e la partecipazione, il proprio cavallo di battaglia. Il Circolino è quindi il polmone principale dal quale attingere le risorse finanziarie da investire nella realizzazione delle attività sociali e culturali sul territorio in aiuto agli altri ma è altresì esso stesso luogo dove la sfida educativa e assistenziale prende corpo. Basti pensare che all’interno del nostro organico lavorano persone straniere, ragazzi inseriti in tirocini mirati all’acquisizione di un’autonomia professionale, minori in affido ai Servizi Sociali, persone provenienti dalla dura esperienza del carcere. Vengono comunemente definiti “inserimenti lavorativi”. Noi preferiamo chiamarli opportunità. Fuori da ogni pregiudizio o da atteggiamenti pietistici, che nulla hanno a che fare con la solidarietà e con lo spirito di servizio. Aiutare e sostenere l’intera comunità è sempre stato il leitmotiv che ha guidato i Soci e i membri del Consiglio di Amministrazione. Essere un riferimento per la popolazione non ha mai significato solo offrire un luogo ove trascorrere interi pomeriggi senza l’obbligo della consumazione. Non siamo mai stati un parcheggio o un palliativo ai bar della zona. Siamo sempre stati una realtà attiva per risolvere, senza il delirio dell’onnipotenza, le problematiche più disparate o per accogliere le richieste di aiuto. Attraverso canali formali o informali la Co-

operativa Città Alta ha saputo ascoltare gli abitanti del borgo. Così si è sempre trovato il tempo per uno scaldabagno capriccioso o piccole manutenzioni, per una consulenza fiscale o amministrativa, per la consegna di pasti caldi a domicilio gratuiti. Tutto con il delicato rispetto della dignità altrui. Semplicemente e spontaneamente la cooperativa è divenuta un vero catalizzatore sociale in grado di amare la propria comunità, valorizzando e sostenendo anche le altre realtà assistenziali e sociali del quartiere. Nessun monopolio ma solo collaborazione per il bene di tutti. Lavorare per condividere. Si è saputo altresì cogliere i cambiamenti del periodo cercando di seguirne la scia senza cancellare i principi cardine di solidarietà e di servizio agli altri che hanno dato vita alla cooperativa stessa e preservando il delicato equilibrio fra le radici e il nuovo. Oltre ai pensionati, si è aperta la porta alle fasce giovanili e ai minori. Gli studenti universitari, che brulicano da anni il borgo, hanno sempre trovato nel Circolino un punto di ritrovo a portata di tasca e di cuore. Dopo le lezioni in ateneo, le sale della cooperativa si riempivano di un fermento giovanile che trovava consensi anche fra gli anziani, ormai veterani del posto. Per permettere agli studenti stessi un luogo più conciliante per lo studio, nel 1994, in accordo con l’Università di Bergamo, la Cooperativa Città Alta ha aperto una sala studio in fregio alla via che conduce all’ateneo stesso. Uno spazio tranquillo e sicuro, organizzato nella manutenzione e nella custodia proprio dalla cooperativa.

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1. la nostra identità

Il sostegno e la promozione di interventi finalizzati alla tutela dei minori passano anche attraverso l’organizzazione del tempo libero e dello studio. Per questo dal lontano 1982 la Cooperativa Città Alta si è sempre spesa per garantire e supportare le attività della Polisportiva Bergamo Alta, nata proprio con l’intento di seguire la crescita dei ragazzi del quartiere attraverso la disciplina del calcio. Perché anche nello sport si può trovare un percorso educativo che consenta di sviluppare le proprie capacità, interiorizzando nel contempo valori preziosi come la lealtà, la collaborazione e lo spirito di sacrificio. Nel quartiere la cooperativa ha dato vita ad un nuovo centro di aggregazione e di fruizione per ragazzi aprendo, in collaborazione con la Circoscrizione, la Fonovideoteca e seguendone i passi e gli sviluppi fino al suo naturale assorbimento nel Sistema Bibliotecario Urbano. Dal 2000 si coordinano e si gestiscono le attività dello Spazio Non Solo Compiti, un servizio aperto a tutti i ragazzi della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado per offrire loro un sostegno extrascolastico con finalità sia cognitive e di apprendimento sia affettive e di socializzazione. Ridare vigore ad un quartiere significa sostenere e coadiuvare le tante realtà positive che lo popolano. Questo è stato il lavoro semplice ma significativo che la Cooperativa Città Alta ha intrapreso con gli abitanti del borgo, per responsabilizzarli ed evitare così il collasso di un centro urbano. Nel rispetto dei ruoli e delle funzioni specifiche si è sempre collaborato con la Parrocchia e con l’Oratorio Seminarino, con i gruppi caritativi,

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con le associazioni culturali, con gli asili e la scuola, con le polisportive e i commercianti. Le attività compiute e le strade intraprese si perdono negli annali di questi trent’anni. Dalla gestione del Centro Ricreativo Estivo, alla riapertura dell’Oratorio di Borgo Canale, ai tornei di scacchi, al sostegno di gruppi pastorali e caritativi nel quartiere e nel mondo, alle adozioni a distanza, all’apertura dell’Asilo in via Solata, alle rassegne letterarie sotto il berceau, ai concorsi di pittura, alla Scuola del Rumore, alle collaborazioni con la Biblioteca Circoscrizionale, alla partecipazione quindicinale alla Rete Sociale. Un’esperienza simile a quella costruita dalla cooperativa in Città Alta è stata esportata anche in provincia di Bergamo, dove dal 1997 al 2007 si è gestito un ristorante pizzeria presso il Centro Sportivo di Brusaporto. I risultati sono stati notevolmente positivi soprattutto per la vita sociale della cittadinanza che ha reso il ristorante e tutto il suo organico un punto di riferimento forte, riconosciuto anche dall’amministrazione locale. Con questa esperienza la Cooperativa Città Alta è riuscita a raggiungere l’obiettivo di creare una nuova imprenditorialità. Dal 2008 colui che era il responsabile del locale è divenuto il presidente della Cooperativa Tomenone prendendo in affitto di azienda la gestione del ristorante. Gli anni dal 1997 al 2005 sono stati dedicati alla sviluppo di alcuni progetti, molti dei quali oggi abbandonati, per la commercializzazione dei prodotti tipici e biologici nella convinzione che la qualità della vita passi anche attraverso l’alimentazione. L’o-

biettivo era rendere accessibili a tutti prodotti di alta qualità, una qualità che parte dai metodi di coltivazione non alterata dai modi di trasformazione e di conservazione. L’attenzione critica ai meccanismi di azione del mercato internazionale e la sensibilità verso scelte economiche finalizzate ad uno sviluppo coerente e solidale con i Paesi più poveri o in via di sviluppo è il cardine attorno al quale ruota la collaborazione creatasi nel 2003 fra la Cooperativa Città Alta e la piccola bottega di commercio equo e solidale aperta proprio nel cuore del centro storico di Bergamo. Negli anni dal 2004 al 2006 si è attuata una importante ristrutturazione aziendale con l’abbandono delle attività non più economicamente convenienti. Terminata la fase critica di ridimensionamento, si è deciso di fare nuovi investimenti nell’attività tipica della Cooperativa Città Alta, la ristorazione, aprendo il Circolo Erasmus, un locale frizzante e moderno rivolto soprattutto al bacino degli studenti universitari. E’ infatti ubicato nei pressi della nuova sede della Facoltà di Economia di Bergamo. La nostra gestione è durata dal 2006 al 2010. Dal 2005 la Cooperativa Città Alta gestisce nei mesi estivi la festa presso il santuario di Madonna della Castagna, con l’utilizzo di un’apposita struttura di ristoro. Si tratta di un’occasione speciale per le famiglie e per gli anziani che si vedono costretti a trascorrere il periodo estivo in città, in quanto viene offerta loro la possibilità di sostare

in un luogo piacevole, fresco, fornito di ristorazione e di alcune attività di intrattenimento come le danze e le tombolate gratuite. Dal 2006 inoltre la Cooperativa Città Alta partecipa attraverso la gestione del Ristorante Bergamasco alla manifestazione L’Artigiano in Fiera, importante evento che si svolge ogni anno alla Fiera di Milano Rho-Pero fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre e che richiama un ampio bacino di turisti e di avventori. E’ senza dubbio una scelta coraggiosa che ci ha sempre permesso di ottenere buoni risultati, convalidare la nostra organizzazione e il nostro gruppo di lavoro anche fuori dal nostro abituale contesto. Purtroppo l’eccessiva esosità delle richieste dell’Ente Gestore, che ci avrebbe costretti a una politica dei prezzi non conforme alle nostre abitudini, ci ha portati a rinunciare alla partecipazione all’evento L’Artigiano in Fiera 2014. Nel 2009, durante i lavori di ampliamento dei locali adiacenti alle sale del nostro ristorante, abbiamo rinvenuto fra i calcinacci del controsoffitto un affresco di notevole pregio, databile, secondo gli esperti, fra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Un periodo di grande fermento culturale per Bergamo e in particolar modo per il Complesso di Sant’Agata, che allora rivestiva la funzione di area conventuale abitata dalla Confraternita dei Teatini, chierici regolari che si adoperarono alacremente per arricchire la struttura di opere pittoriche a tema religioso. Un tesoro quindi custodito per anni dal cemento e dagli intonaci e che

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1. la nostra identità

chiedeva di godere di nuovo dell’ammirazione di tutti. La Cooperativa Città Alta ne ha voluto fortemente il restauro. Oneroso ma necessario. E soprattutto compiuto in piena sintonia con quanto indicato dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Milano, che ha seguito passo dopo passo i lavori. Dopo qualche anno, grazie a un sapiente e certosino lavoro di ricerca, si è giunti all’attribuzione della paternità di alcuni degli affreschi presenti nel corredo pittorico del complesso di Sant’Agata. Il medaglione restaurato appartiene alla mano felice di Giulio Quaglio, artista della comasca Val d’Intelvi, che ha lasciato una presenza significativa non solo nella provincia bergamasca e in Lombardia, ma anche in Friuli, in Slovenia e in Austria. L’imponente decorazione delle quattro campate, relative alla volta dell’antica chiesa è invece riferita al maestro Salvatore Bianchi, artista itinerante di Varese, dedito alla pittura aulica alla quale ha sovrapposto influssi barocchi ed emiliani. Gli studi che hanno portato a tali scoperte sono stati condotti parallelamente ma indipendentemente dalla Dott.ssa Tosca Rossi, Docente Magistrale di Storia dell’Arte e da un gruppo di docenti e studiosi del Liceo Artistico Statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo. Le ricerche sul corredo artistico del complesso di Sant’Agata sono ben lontane dal potersi dire compiute. Sappiamo con certezza che nascosto da ingrati intonaci e asfissianti calcinacci giace un patrimonio di notevole valore artistico dal doveroso recupero. Abbiamo però ritenuto opportuno rendere manifesto alla collettività quanto finora scoperto e valorizzato. A cornice – ma

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non a conclusione – di quanto ragionato, abbiamo organizzato con i docenti e gli alunni del Liceo Artistico coinvolto la mostra Sant’Agata: immagini dal passato presso gli spazi dell’Ateneo di Città Alta. Dall’otto al sedici dicembre 2012 si sono pertanto potuti osservare tutti gli elaborati e i lavori di ricerca sul complesso di Sant’Agata, corredati da un delizioso catalogo, che ha raccolto gli importanti studi e le indagini analitiche condotti in merito. Uno dei nostri obiettivi sarebbe la possibilità di ampliare anche il comparto dell’Ex Chiesa in verticale, ristrutturando gli spazi ai piani superiori. Nascosto fra la polvere dell’oblio e la resistenza della pietra, risiede silente un patrimonio artistico di alto pregio, caratterizzato da lunette e volte affrescate, da stucchi preziosi, da archi e da lesene, che merita di essere riportato alla bellezza originaria. E’ impensabile lasciare al detrimento temporale e all’incuria una realtà così preziosa.

garantisce un contratto di affitto della durata di sei anni per l’utilizzo del comparto da noi occupato fino al 31.12.2018. Il secondo esemplare sancisce il ruolo importante della Cooperativa Città Alta all’interno del programma di valorizzazione dei complessi architettonici dell’ex convento del Carmine e dell’ex carcere di Sant’Agata. Grazie a questo prezioso accordo l’Amministrazione Comunale si è impegnata a garantire la continuità dell’attività della cooperativa stessa all’interno del piano di recupero dei due contenitori storici.

Nel maggio 2014 abbiamo effettuato lavori di ristrutturazione e di ammodernamento del locale Il Circolino. Nello specifico, abbiamo rinfrescato l’ingresso e gli spazi ad esso adiacenti con una nuova tinteggiatura e con arredi in legno moderni e accattivanti. La facciata sul vicolo è stata ripulita, restaurata nella parte del bugnato e ritinteggiata. Ora campeggia una bella insegna sopra uno dei due portali, che, a loro volta, hanno visto nuova vita con un piccolo lavoro di restyling ligneo.

Negli ultimi mesi del 2013 abbiamo deciso di affrontare la ristrutturazione degli ambienti siti al primo piano del nostro locale e adibiti ad uso ufficio. Una scelta onerosa ma altresì un atto dovuto per riportare a nuovo una zona ormai troppo deteriorata dal tempo e dall’usura e divenuta quindi inadatta ad ospitare attività di gestione e di direzione del ristorante. Il 24 febbraio 2014 è avvenuta la siglatura di due importanti documenti: il contratto di concessione in uso precario dei locali siti in vicolo Sant’Agata e il Protocollo d’Intesa con il Comune di Bergamo. Il primo

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1. la nostra identità

1.5 La struttura organizzativa “La democrazia è il potere di un popolo informato e partecipe” (Tocqueville) Al vertice dell’organigramma c’è l’Assemblea dei Soci che nomina ogni tre anni il Consiglio di Amministrazione determinandone il numero dei componenti. Quest’ultimo è attualmente composto da 15 membri e al suo interno esso elegge il Presidente, che assume la rappresentanza legale della Cooperativa Città Alta, e il Vicepresidente. L’organo di controllo, eletto dall’Assemblea dei Soci, è il Collegio Sindacale che è composto da tre membri effettivi e due supplenti, scelti

tra gli iscritti nel registro dei Revisori Contabili. Nell’ambito di un processo di sviluppo di una gestione sempre più partecipata alla governance della cooperativa sono stati creati il Comitato Esecutivo e il Comitato di Gestione, i quali svolgono ruoli di management sia delle linee aziendali sia della politica statutaria della nostra impresa sociale. Di seguito, il corretto organigramma illustrativo dei processi di gestione democratica e partecipata della nostra realtà.

ASSEMBLEA DEI SOCI

CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE

Collegio Sindacale

LEGALE RAPPRESENTANTE

ufficio amministrativo e segreteria

privacy e rspp

attività esterne

COMITATO ESECUTIVO

risorse umane

comitato di gestione

DIRETTORE e VICEDIRETTORE

attività sociali e culturali

acquisti

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controllo di gestione

Il Consiglio di Amministrazione è composto da: FUNZIONE PRESIDENTE VICEPRESIDENTE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE CONSIGLIERE PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE SINDACO EFFETTIVO SINDACO EFFETTIVO Nell’anno sociale 2014 il Consiglio di Amministrazione si è riunito dodici volte. A fianco del governo politico-sociale, rappresentato dal Consiglio stesso, la Cooperativa Città Alta ha investito il Presidente delle funzioni di legale rappresentanza e di gestione dei rapporti generali e istituzionali. La sua mansione è quella di presidiare tutti i processi tecnico-culturali della cooperativa e di imprimere innovazione alle attività di progettazione ed erogazione dei servizi. Nel corso dell’anno 2014 l’Assemblea dei Soci si è riunita una volta, in data 5 Maggio, per approvare il Bilancio dell’Esercizio 2013, la Nota Integrativa, la Relazione sulla Gestione e il Bilancio Sociale 2013. E’ un momento fondamentale per favorire la responsabilità e la responsabilizzazione dei

COGNOME E NOME Ghilardi Aldo Marchetti Antonio Beni Francesca Capitanio Alberto Carrara Giancarlo Carrara Giuseppe Cividini Paolo Fratus Oreste Ghilardi Tomaso Manzoni Giovanni Mazza Ferruccio Mazza Massimo Musitelli Filippo Piazzalunga Carlo Ratti Luigi Rapelli Pietro Barbati Biondo Giampaolo Ranaldi Gianfranco Soci tutti, la loro adesione al governo dell’impresa secondo i principi della mutualità e una vera partecipazione consapevole per il funzionamento della democrazia delegata. A partire da questa organizzazione, la Cooperativa Città Alta si è impegnata nella ricerca continua di eccellenza allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi: - affinare e migliorare la qualità progettuale dei servizi erogati; - ricercare, individuare e confrontare parametri organizzativi e gestionali innovativi, aggiornati in base alle normative regionali in materia e coerenti con le nuove esigenze emergenti di servizio; - garantire l’attività di coordinamento operativo. 19


2.1 Il valore aggiunto “Quando nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore” (Maria Montessori) Analizzando l’esercizio 2014, si evince come si sia verificato un leggero calo nel valore della produzione. Questo è stato causato sia da una stagione estiva piovosa e perturbata che ha inciso negativamente soprattutto sull’esito delle attività esterne sia sulla scelta di non partecipare alla manifestazione L’Artigiano in Fiera 2014.

DETERMINAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 31/12/2014 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2013 A

2. Performance economica

VALORE DELLA PRODUZIONE

2.055.446

100,00

2.320.774

100,00

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

1.988.227

96,73

2.219.120

95,62

VARIAZIONE DELLE RIMANENZE DI MERCI

-12.295

-0,60

-10.551

-0,45

ALTRI RICAVI E PROVENTI

75.415

3,67

80.333

3,46

4.099

0,20

31.872

1,37

2.055.446

100,00

2.320.774

100,00

-

-

CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO RICAVI DELLA PRODUZIONE TIPICA RICAVI PER PRODUZIONI ATIPICHE B

COSTI INERENTI LA PRODUZIONE

1.056.132

100,00

1.297.535

100,00

COSTI DI ACQUISTO MERCI E MATERIALI CONSUMO

764.748

72,41

937.529

72,25

COSTI PER SERVIZI

106.930

10,12

115.037

8,87

COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI

171.308

16,22

171.822

13,24

13.146

1,24

73.146

5,64

999.314

48,42

1.023.239

44,09

961

100,00

4.182

0,18

4.000

0,17

ONERI DIVERSI DI GESTIONE VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO C

COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI +/- SALDO GESTIONE ACCESSORIA +/- SALDO GESTIONE STRAORDINARIA

961

100,00

182

0,01

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO

1.000.275

48,66

1.027.421

44,27

73.992

4,00

139.387

6,01

926.353

45,07

888.034

38,26

AMMORTAMENTI DELLA GESTIONE VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

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2. Performance economica

DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO 31/12/2014 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2013 REMUNERAZIONE DEL PERSONALE

771.502

37,53

793.181

34,18

RETRIBUZIONI LORDE

581.582

28,29

601.076

25,90

ONERI SOCIALI

153.914

7,49

154.992

6,68

33.508

1,63

34.645

1,49

2.498

0,12

2.469

0,11

REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

17.581

0,86

22.147

0,95

IMPOSTE DIRETTE

12.058

0,59

15.792

0,68

5.523

0,27

6.355

0,27

23.750

1,16

28.534

2,64

9.702

0,47

16.378

0,71

49

0,00

235

0,01

33.403

1,63

44.676

1,93

REMUNERAZIONE DEL MOVIMENTO COOPERATIVO

3.512

0,17

3.512

0,15

CONTRIBUTI ASSOCIATIVI E REVISIONI

3.512

0,17

3.512

0,15

ATTIVITA' SOCIALI

24.947

1,21

28.356

1,22

REMUNERAZIONE DELL'AZIENDA

22.179

1,08

6.463

0,28

859.959

41,84

882.192

38,01

QUOTE TRATTAMENTO FINE RAPPORTO ALTRI COSTI PER IL PERSONALE

IMPOSTE INDIRETTE CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO DA P.AMMIN. REMUNERAZIONE DEL CAPITALE DI CREDITO ALTRI PROVENTI FINANZIARI ONERI PER CAPITALI A BREVE TERMINE ONERI PER CAPITALI A LUNGO TERMINE ONERI SU PRESTITO SOCIALE

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

Il valore aggiunto è la differenza tra il valore dei beni e servizi che l’azienda colloca sul mercato e il valore dei beni e servizi che l’azienda acquista dall’esterno. Rappresenta il valore che l’attività economica dell’ente ha aggiunto, a seguito dei processi produttivi di trasformazione e di vendita, a partire dai fattori della produzione stessa.

22

23


3.1 La politica del lavoro “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” (Gandhi)

3. la relazione sociale

24

La Cooperativa Città Alta conta in forza trentatré dipendenti e quattro collaboratori-amministratori. All’interno del suo organico risultano impegnati otto cittadini extracomunitari, provenienti dall’Africa e dall’Asia. L’intento della Cooperativa Città Alta è quello di garantire loro un lavoro dignitoso che sia non solo una possibilità di sostentamento ma anche un riconoscimento delle loro capacità contro ogni pregiudizio ed emarginazione sociale. Con gli anni i ragazzi stranieri che operano nella cucina del nostro locale hanno acquisito competenze ed abilità, frutto di un sentito impegno e di un umile spirito di servizio. In un’ottica di sana politica per le pari opportunità la Cooperativa Città Alta pone molta attenzione alla tutela della maternità di ogni dipendente, nella piena consapevolezza dei profondi e preziosi cambiamenti che tale esperienza porta in ogni donna. Pertanto si sostengono le future mamme nel necessario iter burocratico, nell’accogliere eventuali richieste per difficoltà organizzative familiari, nel conciliare il tempo e nell’ incoraggiarne un rientro delicato e favorevole. Nel nostro ristorante si è dato continuità - trasformando a tempo indeterminato il rapporto di lavoro- a progetti di inse-

rimento lavorativo in collaborazione con il Comitato Carcere e Territorio per consentire a persone che hanno vissuto l’esperienza del carcere un ritorno graduale e possibile alla realtà delle relazioni umane. Questa forte frontiera di collaborazione, avviata ormai da alcuni anni, si basa sulla consapevolezza di credere nel potenziale umano per trasformare situazioni complesse e faticose in vere e preziose risorse. Nel corso dell’anno abbiamo inoltre attuato alcuni tirocini formativi convenzionati con associazioni, enti preposti e istituti scolastici di Bergamo e provincia. Questi percorsi sono mirati sia all’integrazione di soggetti a rischio di emarginazione e con vissuti difficili, per offrire loro la possibilità di una crescita motivazionale e relazionale, sia alla formazione professionale e all’accompagnamento nell’alternanza scuolalavoro. Nell’anno appena conclusosi si è altresì intrapreso un programma articolato di formazione del personale, che ha avuto una partecipazione numerosa e gratuita. Tale percorso assumerà caratteri permanenti per consentire sia un miglioramento professionale sia un’adesione sentita, democratica e condivisa dei valori e della struttura della cooperativa.

25


3. la relazione sociale

3.2 La Base Sociale Vengono riportate alcune tabelle che illustrano il rapporto fra la cooperativa e i suoi collaboratori al termine dell’anno 2014. 31/12/2014 Lavoratori ordinari soci

33

Collaboratori soci

4

Soci volontari

19

Lavoratori non soci

0 56

Sede Operativa

Collaboratori cui Dipendenti Di e extracomunitari continuati continuativi

Circolino

31

Struttura

2

8

2 2

33

8

4

Collaboratori Dipendenti coordinati e continuativi Uomini

20

Donne

13 33

Tutti i dipendenti e tutti i collaboratori della Cooperativa Città Alta sono soci. In questo modo si crea un senso di appartenenza che non si esaurisce nella professionalità agita sul servizio ma che si estende a pratiche di partecipazione attiva all’amministrazione dell’impresa. La responsabilità viene ripartita a più livelli così come rappresentato nell’organigramma. Importante è il ruolo svolto dai soci volontari, che, tramite la loro opera, rendono possibile alla cooperativa il raggiungimento dei suoi obiettivi. Essere socialmente responsabili significa integrare l’impegno ad investire nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le parti sociali interessate, valoriz-

26

I Soci al termine del 2014 sono 1174. Fra di essi ci sono i fondatori della cooperativa, i sostenitori, i simpatizzanti e i nuovi collaboratori. La cooperativa può raccogliere denaro dai propri Soci sotto forma di prestito sociale. La raccolta dei prestiti da Soci è impiegata esclusivamente per il conseguimento dell’oggetto sociale. Ai Soci che vincolano il loro prestito per almeno un anno è riconosciuto un tasso di remunerazione nella misura del 4,05% lordo, mentre ai Soci che depositano per periodo inferiore è riconosciuto un tasso pari al 2,70% lordo. Per il 2015 si è deliberato di riconoscere un tasso al 3,38% lordo sul deposito vincolato un anno e dell’1,35% lordo sul deposito libero.

La Cooperativa Città Alta, fin dalla costituzione, persegue una politica attenta a far sì che fra gli occupati il numero dei Soci sia particolarmente elevato. L’obiettivo è infatti quello di creare una forma di appartenenza all’impresa cooperativa che prescinda dalla sola prestazione lavorativa ma che si esplichi anche in forma di mutualità e di spirito di condivisione. Essere soci significa quindi partecipare non solo con la propria prestazione lavorativa ma anche e soprattutto con le proprie capacità e idee al miglioramento della cooperativa stessa. Aspetti che rendono la condizione del Socio lavoratore più significativa rispetto a quella del semplice lavoratore subordinato. Perché lavorare in una realtà che è anche un po’ tua ha un sapore diverso.

4

4

zando la dimensione del sapere operativo, relazionale e organizzativo che caratterizza il lavoro cooperativo. La partecipazione dei Soci è perseguita attraverso una puntuale comunicazione e condivisione dei principi a cui si ispira l’operatività della Cooperativa Città Alta in relazione alla stessa mission aziendale. Sono dunque queste le nostre radici, basi solide e concrete, fatte di persone che hanno sempre creduto nella forza della collaborazione e dell’impegno sociale e che, ognuno con le potenzialità in possesso, investono una parte del loro tempo in questa realtà che cerca di declinare nel quotidiano i principi della democrazia, della sussidiarietà, della solidarietà e dell’educazione alla cultura.

27


3. la relazione sociale

3.3 I Settori Per declinare la mission e i processi di gestione dell’impresa sociale stessa la Cooperativa Città Alta focalizza da sempre alcune aree di intervento, così definibili: Centro Anziani Spazio Compiti Attività sportive e ricreative Sostegno e volontariato Rete Sociale Attività culturali Pasti a domicilio Collaborazioni Centro Anziani Il nostro locale Il Circolino è formalmente riconosciuto come Centro Anziani appartenente al Coordinamento Cittadino. Qui è possibile soggiornare a lungo, anche per tutto il pomeriggio, senza alcun obbligo di consumazione, con un listino prezzi apposito che prevede condizioni estremamente agevolate e con la possibilità di usufruire gratuitamente di una serie di servizi e strutture, come ad esempio il gioco delle carte. L’aspetto fondamentale per noi è però quello di consentire un momento facile e garantito di socialità e di condivisione dei piccoli grandi problemi di ogni giorno, contro la solitudine e il tedio di una quotidianità a volte fragile e faticosa. Tale ruolo di centro di aggregazione per anziani e giovani è stato riconosciuto, con una circolare del 6 novembre 2000, dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Inoltre il primo giorno infrasettimanale dopo l’Epifania organizziamo presso il nostro locale il pranzo offerto a tutti gli anziani di Città Alta e dei Colli. E’ un momento piacevole e conviviale, in cui ritro28

varsi per gustare la gioia del companatico in allegria e in serenità. Spazio Compiti La realtà del servizio Spazio Non Solo Compiti nasce nel settembre dell’anno duemila all’interno di un progetto di Rete interistituzionale fra le diverse agenzie educative del quartiere di Città Alta, avviato un paio d’anni prima per affrontare l’emergenza di fenomeni di bullismo all’interno delle realtà scolastiche ed aggregative del territorio. Analizzando di fatto le fasce giovanili della popolazione, si era evidenziata una forte fragilità nella trama sociale del quartiere, che, pur nell’edulcorato aspetto di una tebaide raffinata e tranquilla, nascondeva vecchie e nuove povertà. Le maggiori difficoltà si riscontravano in una minaccia di marginalità socioculturale e di rischiosa dispersione scolastica da parte dei minori del territorio. Disagi dovuti alla mancanza di strumenti e di percorsi educativi adeguati per la salvaguardia di una fascia di ragazzi potenzialmente a rischio in un percorso di crescita psicologica e di acquisizione della consapevolezza di sé. In risposta a queste situazioni di precarietà e di difficoltà evidenti, l’Oratorio Seminarino e la Cooperativa Città Alta hanno intrapreso, con forte volontà e con sincero spirito di servizio, il percorso di creazione e di consolidamento di uno spazio pomeridiano di extrascuola per minori in età scolare dai setti ai quattordici anni, frequentanti i due istituti scolastici presenti nel quartiere. Vista la tipologia degli utenti, la priorità delle attività svolte non si sono concentrate esclusivamente su recuperi

didattici ma hanno ampliato il raggio d’azione cercando in primis la realizzazione di un contesto di piacevole aggregazione e di supporto psicoaffettivo. L’obiettivo principale nel percorso educativo dello Spazio Non Solo Compiti è sempre stato quello di aiutare i ragazzi al recupero, graduale e naturale, dell’autostima e della propria consapevolezza per diminuire sia ansie da prestazione sia frustrazioni per insuccessi scolastici e per rafforzare le capacità di partecipazione nei rapporti interpersonali. Solo attraverso la creazione di relazioni sane e durature si possono poi intraprendere indagini e lavori di natura didattica e di supporto cognitivo per sanare lacune e per apprendere un proficuo metodo di studio al fine di un’autonomia scolastica. Solo attraverso la condivisione e la fiducia reciproca si possono avviare percorsi di cura e di sostegno in un clima familiare e piacevole. Gli interventi in questi anni sono stati soprattutto rivolti a ragazzi, di diverse nazionalità, con lacune didattiche, debolezze auto-organizzative, problemi di marginalità sociale, fatiche socioculturali, disagi familiari e disturbi specifici dell’apprendimento. Altro punto cardine del progetto è il lavoro di rete con le famiglie e con i docenti all’interno di un consolidato e condiviso Patto Educativo fra le parti. Si instaurano colloqui e incontri sia con i genitori dei minori coinvolti sia con gli insegnanti degli istituti scolastici di riferimento al fine di costruire con essi un percorso pedagogico valido che abbia come finalità il bene dei ragazzi. All’interno dello Spazio Non Solo Compiti operano attualmente una coor-

dinatrice/educatrice, due educatori professionali e sei volontari che si alternano durante la settimana. Le attività avvengono dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 18.30, presso le aule del Chiostro del Seminarino. Gli utenti hanno avuto un numero variabile durante gli anni. Possiamo però affermare che nell’ultimo lustro la loro presenza si è assestata su una media di 22/23 unità. La ricchezza di questo spazio sono sicuramente i ragazzi, questo fantastico potenziale umano che viene accolto e che lungo le quotidiane pieghe della vita si mostra in tutta la sua bellezza. Il segreto della longevità di questa realtà invece sta sicuramente sia nell’amore e nell’umiltà delle persone che in essa operano sia nella loro volontà condivisa di far sentire tutti i ragazzi presenti creature meravigliose, proprio perché lo sono. Attività sportive e ricreative Una particolare attenzione è sempre stata riservata all’occupazione del tempo libero di ragazzi e ragazze al fine di permettere la pratica di diverse attività sportive improntate alla crescita non solo fisica ma anche umana. Per questo da molti anni la Cooperativa Città Alta sostiene, finanzia e promuove le attività della Polisportiva Bergamo Alta. Tutto questo per permettere alla tradizione di continuare, con una spiccata attenzione all’aspetto sociale e formativo, nella convinzione che anche lo sport sia un percorso educativo. I ragazzi infatti possono crescere coltivando ideali come il rispetto, la lealtà, l’amicizia, lo spirito di sacrificio, il valore importante delle regole e del gioco di squadra. Sono 29


3. la relazione sociale

esperienze che consentono di sviluppare la propria identità, perché l’uomo trova la propria ragion d’essere e la propria completezza anche nella relazione con gli altri. All’interno di una stretta collaborazione con le agenzie educative del territorio, quali la Parrocchia e la scuola, si sono attivate esperienze ludico-aggregative molto proficue. Andiamo in rete con il gioco: durante le ore didattiche presso la Scuola Primaria Mario Ghisleni si sono avviati interventi mirati alla socializzazione dei ragazzi e delle ragazze attraverso attività sportive e ricreative. Con l’oratorio Seminarino si è creata la squadra dei pulcini e si è altresì attivato il corso di minivolley per le ragazze. In ultimo, ma solo come attuazione temporale, presso la Scuola Materna Centro per la Famiglia ha preso il via Giropalla, un divertente e vivace appuntamento settimanale con i bimbi dell’ultimo anno per attività ludiche e motorie. Sostegno e volontariato Vivere il territorio, e nello specifico la realtà di Città Alta, non significa solamente portare idee nuove ma anche corroborare le risorse preziose già esistenti che investono le loro forze e le loro potenzialità nell’aiuto agli altri. La cooperativa grazie alla sua capacità di instaurare relazioni costruttive finalizzate a migliorare la qualità della vita della popolazione è divenuta nel tempo una sorta di catalizzatore della coscienza sociale del quartiere. Gli aiuti non sono da intendere solo come contributi e sostegni economici ma anche e soprattutto come interventi di collaborazione pragmatica e di concertazione di idee e di risorse umane. 30

Nello specifico, diamo il nostro apporto alle diverse parrocchie della zona, Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale, Parrocchia di San Rocco in Castagneta, Parrocchia di Santa Grata Inter Vites, Oratorio di Borgo Canale e Oratorio Seminarino e aiutiamo la Congregazione delle Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù per il loro intervento pastorale fra gli ammalati del quartiere. Si è creata collaborazione anche con il Centro Sociale di Fontana, la Società Scacchistica di Bergamo, il Gruppo SABA, il Circolo Culturale Greppi, il Gruppo Amici Anziani Città Alta e Colli, Il Ducato di Piazza Pontida, L’Associazione Il Cavaliere Giallo, il Circolo Fotografico Bergamo 77, La Scuola della Nonna, Il Servizio per il Diritto allo Studio dell’Università di Bergamo. La nostra attenzione è stata poi rivolta anche a gruppi associativi e caritativi che non operano solo nel tessuto di Città Alta. Ci riferiamo all’Associazione Amici di Padre Pedro per il suo lavoro in terra di missione in Brasile, al Centro Missionario Diocesano di Bergamo per l’apostolato missionario mondiale, all’Associazione Genitori della Presolana HACCA che lavora per la disabilità, all’Associazione A.N.I.C.I e A.N.M.I.C. per gli invalidi civili, al Gruppo Amici Missionarie della Carità Suore di Madre Teresa di Calcutta per i loro interventi in Armenia. Grazie alla Fondazione Cittadini sosteniamo cinque adozioni a distanza in India e in Brasile. La nostra sensibilità ci porta altresì a mantenere viva la collaborazione con la piccola bottega del commercio equo e solidale aperta proprio nel cuore di Città Alta, I Colori del Mondo Associazione, in cui investire le risorse pre-

ziose per concretizzare le scelte di un’economia più giusta e coerente. Rete Sociale La Cooperativa Città Alta opera da quindici anni all’interno di una commissione formata da diverse agenzie educative che lavorano sul tessuto sociale del quartiere di Città Alta con la finalità primaria di attivare progetti per l’aggregazione e il contrasto alla dispersione scolastica e per lo sviluppo della relazione educativa. Tale gruppo interistituzionale, forte dell’esperienza maturata in questi anni e desideroso di intraprendere un cammino progettuale incentrato sulla formazione e sulle attività educative, opera per realizzare un progetto che offra una rete di solidarietà e di cooperazione nel quartiere al fine di rispondere alle esigenze più profonde ed immediate delle fasce giovanili e delle loro famiglie. Oltre alla Cooperativa Città Alta gli enti partecipanti sono la Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale, l’Oratorio Seminarino, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Bergamo, l’Istituto Comprensivo Eugenio Donandoni, il Comitato Italiano Femminile, l’Associazione A.G.E.B.A., l’Associazione Lettura & Cultura, la Cooperativa Libraria Il Quartiere, la Polisportiva Bergamo Alta, l’Orto Sociale, la Scuola Materna Centro per la Famiglia, Associazione Unici progetto Senzacca, il Progetto Dire, Fare, Abitare. Gli ambiti di intervento della Rete Sociale riguardano lo sviluppo della socialità, la prevenzione del disagio in età evolutiva e della dispersione scolastica, la promozione dell’integrazione della diversità e della disabilità, la soluzione a certe situazioni di marginalità socio-affettiva, la formazione dei

genitori. In tale direzione, nell’anno 2013, è stato promosso dalla Rete un percorso educativo, guidato da tecnici esperti, declinato in tre serate formative sullo stile genitoriale e sulla capacità di relazione con minori in età scolare. Attività culturali Tra le attività della Cooperativa Città Alta un posto di rilievo occupano i percorsi di natura culturale organizzati e promossi dalla cooperativa stessa al fine di condividere con la cittadinanza momenti di intensa e unica emozione grazie alla forza della scrittura e della poesia. Un appuntamento che accompagna i pomeriggi della Cooperativa Città Alta da circa nove stagioni è la rassegna letteraria Letture Amene sotto il Berceau. Un’occasione piacevole per festeggiare l’inizio dell’estate in compagnia di scrittori e di editor pronti a raccontare e a condividere la loro ultima fatica letteraria in un’atmosfera più intima e familiare di quella delle piazze. In un intenso intreccio di vite e di esperienze, durante la scorsa edizione si sono avvicendati Adriana Lorenzi, Catia Ortolani, Maurizio De Giovanni, Benedetta Tobagi, Manlio Milani, Marcello Fois, Rosella Postorino, Santo Piazzese, Alberto Castoldi, Eraldo Affinati. La rassegna è stata dedicata per l’anno 2014 ad Albert Camus, nel 101° anniversario della nascita. L’appuntamento è sempre all’ora dell’aperitivo, quando l’afa pomeridiana cede il passo al piacevole tepore del crepuscolo e una leggera brezza estiva si diverte a disturbare sia i volti concentrati dei lettori sia le tovaglie immacolate dei tavoli, dietro ai quali siedono gli ospiti della rassegna. All’ombra del berceau di uva 31


3. la relazione sociale

32

risorse attive e stimolanti del territorio propongono e che meritano il giusto riguardo e il giusto sostegno affinché si consenta sempre alla collettività di compiere un significativo salto di qualità.

I primi utenti si sono presentati a marzo 2008 e, col passare del tempo, l’adesione al progetto è cresciuta in modo proporzionale fino a raggiungere un numero di dodici/tredici utenti. Se vogliamo quantificare tale servizio, possiamo dire che all’interno di Circolando la Cooperativa Città Alta ha preparato in tutto l’anno 2014 2399 pasti - in parte consegnati a domicilio in parte consumati direttamente presso il nostro locale - di cui 341 offerti dalla cooperativa a titolo gratuito ad utenti in fascia esente. A questi vanno aggiunti i pasti donati dalla cooperativa a propri utenti bisognosi e disagiati quantificabili in 732.

Pasti a domicilio All’interno del rapporto di collaborazione in essere con gli operatori sociali del Comune di Bergamo, la Cooperativa Città Alta è diventata con la nascita di Circolando – metti in circolo la solidarietà il punto di riferimento operativo per l’ampliamento del servizio di consegna dei pasti a domicilio per anziani e bisognosi anche agli abitanti di Città Alta e dei Colli.

Pa s de ti n ll' ell in 'a Pa izia mbi ti t st a i o va " o pr ffe op rt Circ ri i d ola ut al Co en la ndo st ti Co " o bi o ag so p. e gn Ci v Of ola os ttà fe i A t o in rti lta fa a u sc te i Of a es nti fe rti ente a tit Pa olo s gr a ti co at do n ui mi se to g c Pa ili na o ti st al i co Ci ns rc u o m Se lo ati rv izi va ri Nu me ut ro en ti

Abbiamo presentato la tabella contenente tutte le informazioni sui pasti e dei servizi offerti durante il 2014.

es e

ai progetti di inserimento lavorativo di detenuti o di persone in affidamento ai Servizi Sociali in essere presso la nostra cooperativa. Un’avventura che prenderà sempre più un posto di rilievo nel calendario delle future prossime rassegne. Da alcuni anni i muri del nostro ristorante presentano una merlatura originale. Una lunga catenella in ferro ne percorre il periplo mostrando orgogliosa numerose fotografie, ordinatamente legate ad essa. Sono immagini rubate, studiate, vissute e soprattutto immortalate dalle mani sapienti dei soci del Circolo Fotografico Bergamo 77. E’ un’associazione nata, come dice bene il nome, trentasette anni fa proprio nel cuore di Città Alta da appassionati della fotografia, alla ricerca di tutte le sue peculiari sfumature e desiderosi di condividere il lavoro svolto non solo fra loro soci ma anche e soprattutto con il resto delle persone. Nasce così la collaborazione con la nostra cooperativa. Ogni terza domenica del mese, in concomitanza con la manifestazione Mercantico in Piazza Vecchia, il Circolo Fotografico espone nelle sale del nostro ristorante fotografie a tema, lasciandole in mostra per circa un mese. Non chiedono giudizi o apprezzamenti. Sono solo il frutto di una passione condivisa e ragionata che diventa patrimonio per tutti. Perché la cultura, sia essa figurativa o letteraria, è un bagaglio di crescita importante, che non va ostentato ma donato all’intera comunità. La Cooperativa Città Alta ha da sempre offerto gli spazi e i contributi anche a percorsi culturali mirati e dedicati quali i corsi di scenografia, di scrittura creativa, di psicologia del disegno, di scacchi, di teatro per studenti. Sono tutte opportunità che le

M

canadese del giardino del Circolino le voci degli scrittori si sostituiscono a quelle un po’ più concitate dei soci seduti ai tavoli verdi per una partita a carte, divenendo così le protagoniste indiscusse di un momento di scambio e di confronto fra realtà diverse e arricchenti, cercando di ritornare, anche se per poco, alla riscoperta di quell’età dell’oro che solo la potenza della letteratura può far rivivere pienamente. Alle diciannove, puntuali, i rintocchi del vigile campanile della chiesa del Carmine riportano alla realtà delle quotidiane contingenze. Rimane ancora un lieto momento da condividere: un piacevole aperitivo in cui scambiare riflessioni e aneddoti con i protagonisti della serata. Così quel sottile filo rosso che lega intimamente il lettore con le parole fraterne delle storie narrate rimane saldo e forte, quasi a rendere la fitta trama della nostra vita ancora più densa di significato. L’esperienza di un’occasione di incontro osmotico con la letteratura non si è limitata però alla piacevole e ben avviata rassegna sotto il berceau ma è continuata presso gli spazi della Casa Circondariale della città. Ci si è adoperati per realizzare una serie di incontri con l’autore anche per gli ospiti del carcere. Volti, storie, legami, intrecci, aneddoti. Le pagine sfogliate e condivise hanno avuto il potere di cancellare le distanze sociali, relazionali, spaziali. Marcello Fois, Rosella Postorino, Santo Piazzese e Eraldo Affinati hanno così condiviso riflessioni, pensieri e critiche con gli avidi lettori della Casa circondariale, in un suggestivo e toccante confronto. E’ stata un’avventura significativa, maturata grazie alla sentita collaborazione con l’area pedagogica della Casa Circondariale, in merito

GENNAIO

180

38

162

18

38

150

68

0

8

FEBBRAIO

173

38

155

18

38

130

81

0

8

MARZO

221

40

190

31

40

188

73

0

9

APRILE

241

58

211

30

58

219

80

0

9

MAGGIO

223

77

211

31

58

220

80

0

9

GIUGNO

182

70

152

30

70

162

90

0

7

LUGLIO

216

76

185

31

76

224

68

0

8

AGOSTO

235

79

204

31

79

216

98

0

9

SETTEMBRE

182

75

156

30

71

163

94

0

8

OTTOBRE

183

83

156

31

79

177

89

0

7

NOVEMBRE

180

49

155

30

44

165

64

0

7

DICEMBRE

183

49

156

30

45

165

67

0

7

2399

732

2093

341

696

2179

952

0

-

TOTALE

33


3. la relazione sociale

3.4 Al centro di tutto la persona Collaborazioni In collaborazione con l’Associazione Spazio Autismo di Bergamo, l’Associazione Soffia nel Vento e la Cooperativa Zefiro, si è definito un percorso di eventi dal titolo Autismo: per una nuova consapevolezza. Nelle giornate del primo, del due e del sedici Aprile 2014 si sono alternati diversi momenti di incontro e di confronto sulla realtà dell’autismo e in particolare sullo stretto rapporto fra terapia e musica. Le danze sono state aperte dal gruppo musicale di Bap Kennedy, musicista irlandese, presso l’auditorium L’Ottagono di Bergamo nella serata di martedì primo aprile. Il giorno successivo presso il Teatro Sociale si è tenuto il convegno Musicalmente Autismo durante il quale si sono avvicendati ragionamenti e riflessioni sullo stretto rapporto fra la musica e lo spettro autistico: dialoghi, confronti, relazioni, work shop e il grande concerto finale in serata dell’orchestra La Nota in Più Senior. Presso la Sala dei Giuristi del Palazzo della Ragione è stata altresì allestita la mostra con i lavori di pittura dei ragazzi dell’Associazione Spazio Autismo e del Centro Socio-Educativo per l’Autismo del Comune di Bergamo. L’ultimo appuntamento si è tenuto mercoledì 16 aprile presso la Sala Conferenze dell’Università di Bergamo a Sant’Agostino: è stato organizzato il primo convegno internazionale dedicato alle nuove frontiere dell’Autismo oggi. Diverse e importanti personalità del mondo scientifico, storico e cooperativo si sono alternate in un’atmosfera molto sentita e partecipata. Nelle giornate del 6, 7 e 8 giugno 2014 si è tenuto nel nostro quartiere la 34

quinta edizione del Palio di Città Alta, un’importante e sentita manifestazione di coinvolgimento popolare nel centro storico, che ha visto interessate tutte le realtà che operano sul territorio con varie attività. Anche la Cooperativa Città Alta ha apportato il proprio contributo sia nell’adesione al comitato organizzativo sia nell’offrire gli spazi del Circolino per uno degli incontri di carattere sportivo-aggregativo per i ragazzi delle scuole. Sabato 27 settembre 2014, attraverso la preziosa collaborazione del sig. Ettore Maffi e della Biblioteca Circoscrizionale Gianandrea Gavazzeni è stato realizzato un concerto lirico in onore del Maestro Gavazzeni presso il foyer del Teatro Donizetti. Momento sentito e partecipato, l’evento ha visto protagonisti giovani tenori e soprani che hanno saputo creare con la loro professionalità atmosfere intense e significative. Il cenone di Capodanno è stato organizzato in collaborazione con il gruppo associativo Amici di Emergency di Bergamo. I volontari dell’associazione hanno presentato durante la serata materiale informativo e documenti video relativi ai lavori socio-sanitari svolti in Afganistan per sensibilizzare gli avventori. In merito, una quota dell’incasso della serata è stato devoluta all’associazione a sostegno delle loro preziose attività in Afganistan. Sempre con Emergency stiamo attuando la convenzione A Tavola con Emergency in cui una parte del ricavato dalla vendita di pizze coniate all’uopo viene devoluto per i loro progetti nel centro maternità di Anabah.

L’obiettivo della Cooperativa Città Alta è rispondere ai bisogni delle fasce più a rischio della comunità, quali i minori, gli studenti e gli anziani. Dare un soffio di vita a tutto ciò che sviluppa vita. Dall’assistenza agli anziani, all’ascolto del bisogno, all’aiuto scolastico e affettivo dei minori, all’educazione sportiva, agli incontri culturali e alle attività ricreative. La storia della Cooperativa Città Alta si declina attraverso gli incontri e i rapporti umani. E’ la relazione con l’altro che rappresenta il punto di forza di ogni intervento. I Soci lavoratori sono una categoria di stakeholder fondamentale per la cooperativa. Ecco perché nell’attività di ristorazione vi è un valore aggiunto. Sono gli inserimenti lavorativi di uomini e donne provenienti dal carcere, i percorsi formativi per un’autonomia professionale, i tirocini di orientamento e di sostegno, le occasioni lavorative offerte a persone straniere. L’opportunità e il riscatto sono un bene per tutti. Il raggio d’azione della cooperativa ha un ampio respiro e parte proprio dalla categoria che ha contrassegnato la sua genesi: gli anziani. Fornire loro un luogo aggregativo e accogliente, dove trascorrere le lunghe ore della giornata, ricreando un ambiente positivo e familiare come quello domestico. Cercare inoltre di portare loro sollievo da alcune contingenze difficili da affrontare da soli: uno scaldabagno da riparare, una tubazione da sistemare, un pasto caldo da offrire, il trasporto in ospedale per visite mediche. Attraverso canali più o meno informali, la cooperativa è sempre riuscita a conoscere le situazioni di disagio, intervenendo con la massima riservatezza e nei modi ritenuti più efficaci. Un’altra

attività pensata anche per la fascia senile sono i pomeriggi musicali organizzati presso lo spazio del santuario della Madonna della Castagna durante la festa estiva. Viene montata un’apposita pista da ballo e per due pomeriggi alla settimana i maestri danno il via alle danze con la loro piccola orchestra. Un’occasione di incontro e di divertimento che non si circoscrive alla sola popolazione del quartiere di Città Alta ma che viene offerta a tutti coloro che vogliono affrontare la canicola del Solleone in un luogo fresco, ameno e con iniziative piacevoli e ricreative. Altra categoria importante di incontro e di sostegno sono i minori e le loro famiglie. Ad essi la cooperativa ha cercato di offrire servizi di tutela e di intervento contro l’emarginazione sociale, la dispersione scolastica e la carenza affettiva, creando uno spazio di sostegno extrascolastico all’interno di una rete collaborativa con le diverse agenzie educative del territorio. E’ la realtà dello Spazio Compiti. Ma altresì si sono attuati negli anni interventi mirati alla gestione del tempo libero attraverso le attività sportive della Polisportiva Bergamo Alta, vivaio importante per le nuove e le vecchie generazioni del quartiere. I giovani studenti universitari sono un’altra realtà coinvolta, in primis come fruitori del nostro locale, divenuto uno degli ultimi spazi del borgo dove incontrarsi e aggregarsi senza l’obbligo della consumazione. In secondo luogo come utenti della Sala Studio, creata e gestita dalla cooperativa stessa in collaborazione con l’Istituto per il Diritto allo Studio di Bergamo al fine di consentire loro uno studio tutelato e tranquillo a due passi dall’università. 35


3. la relazione sociale

3.5 Gli Stakeholder Gli Stakeholder sono tutti quei soggetti che hanno una “posta in gioco” nell’attività della cooperativa, ovvero sono i portatori (holder) di una scommessa (stake) nei confronti della stessa società. Si possono anche definire come l’individuo, la comunità o l’organizzazione che influiscono sulle operazioni della cooperativa o ne subiscono le ripercussioni.

Ad ogni buon conto, gli Stakeholder rappresentano quegli interlocutori privilegiati senza i quali l’azione della cooperativa non potrebbe avvenire. Riconoscere la loro importanza significa non solo collocarli al centro delle nostre strategie d’intervento ma altresì contemplarli nella sopravvivenza ontologica della nostra realtà e della sua responsabilità sociale.

STAKEHOLDER ESTERNI Orientano la determinazione delle scelte, ne sono influenzati e collaborano direttamente o indirettamente al conseguimento dell’oggetto sociale Simpatizzanti Stagisti Volontari Studenti universitari Comunità locale Vicinato Clienti Fornitori Istituti bancari Legacoop Associazione Circoli Sistema cooperativo I Colori del Mondo Associazione Polisportiva Bergamo Alta Tomenone Società Cooperativa Rete Sociale Cooperativa Città del Sole

STAKEHOLDER INTERNI Partecipano e possono influenzare i processi decisionali e organizzativi

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Soci Soci volontari Soci lavoratori Inserimenti lavorativi Assemblea dei Soci Consiglio di Amministrazione Presidente Direttore del locale Collegio Sindacale Comitato Esecutivo Comitato di Gestione

Pubblica Amministrazione Assistenti sociali Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati Oratorio Seminarino Oratorio di Borgo Canale Associazione Amici di Padre Pedro A.N.I.CI. associazione nazionale invalidi civili Società Scacchistica Bergamo A.N.M.I.C. Associazione Nazionale Invalidi Civili Centro Socio-Culturale di Fontana Parrocchia di Santa Grata Inter Vites Parrocchia di San Rocco in Castagneta Parrocchia di Sant’Alessandro Martire in Cattedrale Istituto Comprensivo Eugenio Donadoni A.Ge.Ba. Centro Missionario Diocesano Comitato Carcere e Territorio Comunità delle Botteghe di Bergamo Alta Associazione Genitori Presolana Hacca Gruppo Amici Missionarie della Carità Suore di Madre Teresa di Calcutta Gruppo SABA Fondazione Gedama onlus Il Cavaliere Giallo Emergency Cooperativa Libraria Il Quartiere Cooperativa A.E.PER. Circolo Culturale Greppi Servizio per il Diritto allo Studio Università di Bergamo Fondazione Cittadini Circolo Fotografico Bergamo77 Gruppo Amici Anziani Città Alta e Colli Congregazione Piccole Serve del Sacro Cuore di Gesù La Scuola della Nonna Centro Animazione Missionaria Suore Orsoline Circolo Gramsci Bergamo Associazione Spazio Autismo Bergamo Associazione Soffia nel Vento Cooperativa Zefiro Associazione Sportiva Dilettantistica 10 ore per lo sport

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3. la relazione sociale

3.6 Le realtà associative Al fine di migliorare i servizi offerti al quartiere, la cooperativa promuove la collaborazione con le altre realtà associative presenti sul territorio. Si partecipa a progetti per la creazione di fitte reti di cooperazione tra associazioni, con lo scopo di condividere le risorse ed evitare inutili situazioni di contrasto in vista di obiettivi comuni. La cooperativa interagisce quindi con le risorse presenti in una sinergia d’in-

tenti e in un concerto di idee che abbiano come finalità il benessere della collettività. Attraverso gli asili e le scuole, gli oratori e le polisportive, gli artigiani e i ristoratori, le associazioni culturali e i centri di aggregazione, i gruppi caritativi e le cooperative. Responsabilizzare in primis gli abitanti e le risorse autoctone per evitare la morte di un centro urbano e garantirne il suo buon governo per il bene di tutti.

3.7 Il mondo cooperativo La Cooperativa Città Alta è parte integrante del mondo cooperativo ed il suo impegno è diretto verso la diffusione della cooperazione come modello imprenditoriale e sociale.

La realizzazione di questo obiettivo politico passa attraverso i rapporti con gli Organi Nazionali della Cooperazione : Legacoop, Legacoop Sociali e Associazione Circoli.

3.8 I Sindacati E’ consolidata, all’interno della Cooperativa Città Alta, la prassi di buone relazioni sindacali, basate sulla correttezza nel rispetto dei C.C.N.L. e sulla tutela delle condizioni di lavoro dei Soci lavoratori e dei dipendenti. 38

L’impegno formativo e la stabilità occupazionale sono due argomenti in cui si registra convergenza fra la cooperativa e le organizzazioni sindacali, in un percorso di razionalità e di eticità.

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“Il futuro entra i noi, per trasformarsi in noi, molto prima che accada” (Rainer Maria Rilke)

4. il futuro

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Il 2 Febbraio 2015 è scaduto l’Avviso Pubblico per la chiamata di idee finalizzate alla definizione delle modalità tecnico-economiche dell’intervento di restauro e valorizzazione del complesso architettonico dell’ex carcere di Sant’Agata e dell’ex convento del Carmine. Sul filo di lana –e a sorpresa- è stato presentato un progetto che però, dopo essere passato sotto la lente scrupolosa dalla Commissione istituita all’uopo, è risultato inadeguato e insostenibile. Qualcosa si è comunque mosso e questo riapre gli scenari che sembravano ormai destinati a spegnersi sotto la polvere dell’oblio proprio come le lesene e gli affreschi di Sant’Agata. Ciò che resta solida come una pietra miliare è la posizione, più volte ribadita, della Cooperativa Città Alta in merito. Noi siamo aperti e disponibili a confrontarci con tutte le ipotesi che verranno messe sul tappeto, senza pregiudiziali. Una sola conditio sine qua non: il ruolo e la mission sociali della Cooperativa Città Alta devono essere salvaguardati. Anzi, noi stessi siamo pronti a giocare la nostra parte, recuperando –secondo le indicazioni della Soprintendenza alle Belle Arti di Milano- l’ala del calpestio della ex chiesa. Perché non è più fattibile un ragio-

namento edilizio che contempli l’intero comparto: bisogna muoversi per lotti. Forte per noi è l’intenzione di realizzare un polo di aggregazione culturale e sociale, dove coltivare tutti quegli aspetti della comunità che stanno oggi soccombendo a causa di scelte votate all’individualismo e uno stile di vita effimero ormai in balìa del puro edonismo. La gente deve riprendere ad incontrarsi, a condividere esperienze ed emozioni concrete, a masticare insieme la quotidianità, a riscoprire la forza delle relazioni genuine e costruttive. Mostre, convegni, vernissage, rassegne letterarie ma anche momenti ricreativi e aggregativi per minori e famiglie, spazi per anziani e per la cittadinanza tutta. E’ un progetto importante e impegnativo ma sostenuto dalla nostra governance e da quanti si adoperano quotidianamente per mantenere viva la realtà della cooperativa stessa. Abbiamo espresso il nostro Manifesto attraverso la Conferenza Stampa di lunedì 9 Febbraio scorso. Pur vincolati per il momento all’attesa di un nuovo discernimento da parte dell’Amministrazione Comunale, noi continueremo ad essere vigili e soprattutto presenti come parte attiva e propositiva in questo importante e nuovo corso.

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“E’ bello vivere, perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante” (Cesare Pavese) Nella vita si può scegliere di essere protagonisti o spettatori. Dipende da noi, da quali occasioni vogliamo cogliere o da quali treni preferiamo perdere. Volere è potere. Ma se la volontà viene meno, anche la potenza non si trasforma in atto. Non ci si riferisce a gesta di grande profilo umano o storico. Anche e soprattutto nella quotidiana rotaia della nostra esistenza possiamo e dobbiamo investire le nostre risorse per realizzare il meglio di noi stessi. La paura del fallimento o la caduta di un sogno non ci devono arrestare. Nel dubbio di Niccolò Tommaseo se “…aprire le finestre al sole o chiuderle al vento…” è sempre meglio darsi e prendere un’opportunità perché ciò ci rende veramente umani.

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La Cooperativa Città Alta è nata da una sfida. Coloro che hanno scelto di affrontarla avevano sia la forte consapevolezza delle idee e dei valori sia la spregiudicata risolutezza di chi preferisce cogliere la parte migliore della vita. Dopo quasi trentacinque anni questo afflato non ha smesso di esistere. Anzi. Esso vive e pulsa in un gruppo sempre più nutrito e coeso, in grado di fare comunità, ovvero di portare lo stesso munus, cioè lo stesso incarico e lo stesso dono. Il peso di conciliare tanti cuori per custodire l’armonia di una collettività e il dono unico, significativo, prezioso di crescere nella relazione e nell’incontro. Le persone sono ponti non isole.

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COOPERATIVA CITTÀ ALTA Società Cooperativa Sociale a r.l. Vicolo S. Agata, 19 24129 Bergamo Tel.: 035 210545 Fax: 035 4133820 P. IVA: 01299050169 Num. Iscriz. Albo Cooperative: A126340 Num. Iscriz. Albo regionale Cooperative Sociali 1187




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