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Giflex ridisegna il concetto di imballaggio flessibile creare valore per tutelarlo al meglio!

LO SCORSO 18-19 MAGGIO A ROMA L’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI IMBALLAGGI FLESSIBILI HA RIUNITO OLTRE 250 OPERATORI DEL SETTORE IN UNA DUE GIORNI DI APPROFONDIMENTO E CONFRONTO CON BEN 25 RELATORI IN RAPPRESENTANZA DEL MONDO ASSOCIATIVO, INDUSTRIALE, E POLITICO PER UNA VISIONE DI FILIERA CAPACE DI AFFRONTARE TEMI PRIMARI COME LA SOSTENIBILITÀ PARTENDO DALLA STORIA DI UN VALORE COMUNE BEN SINTETIZZATA NEL NUOVO LOGO PRESENTATO IN QUESTA OCCASIONE CHE RENDERÀ PIÙ RICONOSCIBILE E DIVULGABILE L’IMBALLAGGIO FLESSIBILE

Alberto Palaveri, presidente di Giflex È bello vedere come finalmente alle parole seguano fatti concreti. Siamo forse troppo spesso abituati a facili proclami, anche in ambito associativo e industriale, che poi molte volte cadono nel vuoto semplicemente perché nessuno ha pensato di dare concretezza ai bei progetti presentati. Ma non è questo il caso di Giflex, che sotto la presidenza di Alberto Palaveri ha intrapreso un percorso di comunicazione e apertura al mondo esterno senza precedenti, coinvolgendo tutti gli attori della filiera e il mondo della politica e attuando una strategia volta a spiegare che cos’è l’imballaggio flessibile a chi con queste soluzioni di packaging ha a che fare quotidianamente, ovvero i consumatori, quelli che guidano i trend di consumo e che richiedono sostenibilità, riciclabilità, economia circolare.

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LO SCENARIO ATTUALE E LE RISPOSTE MESSE IN CAMPO DA GIFLEX

Alberto Palaveri, Presidente di Giflex, nel suo discorso di apertura, dopo aver ricordato la figura dell’Ing. Luigi Goglio, fondatore dell’associazione recentemente scomparso, ha analizzato lo scenario attuale messo in crisi da eventi inimmaginabili fino a un paio d’anni fa ovvero la pandemia prima e la guerra praticamente alle porte d’Europa, senza dimenticare il problema delle materie prime e la crisi energetica che era già in atto e che si è drammaticamente acuita nell’ultimo periodo. In questo clima di grande incertezza l’imballaggio flessibile è una scelta che consuma poca energia. “Se riuscissimo a utilizzare solo imballaggio flessibile, per quanto non sempre possibile, daremmo un grande contributo alla riduzione della Co2”, dice Palaveri ricordando come il fatturato del flessibile è aumentato nel 2021 del +6,5% trainato da un aumento dei volumi del 4,1% ed è una crescita superiore rispetto alla crescita dei consumi sul mercato italiano, a sottolineare come l’imballaggio flessibile sia un prodotto interessante che piace al mercato. Da un punto di vista della capacità produttiva, dopo la forte crescita del periodo 2014-2019 si è registrata una sostanziale stabilizzazione nel comparto del flessibile,

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