Copper Architecture Forum 2018 44 ITALIAN

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COPPER ARCHITECTURE FORUM

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ITALIANO

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EDITORIALE

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L’ARCHITETTURA DEL RAME GUIDATA DAI DESIGNER In questo numero, ci soffermiamo su alcune delle nuove opportunità nel design contemporaneo che vengono esplorate dagli architetti, portando il rame e le sue leghe più in là delle tante superfici, forme e sistemi di installazione disponibili oggi. Il nostro primo articolo riguarda l’ufficio di un architetto (pagg. 4-7), definito da un’innovativa superficie tridimensionale in ottone, modellata tramite idroformatura, e come il suo aspetto ha iniziato a evolversi nel tempo. Quindi, vedremo come il design delle scandole in bronzo - fatte su misura per rivestire l’ampliamento di un museo - riflette la corteccia dei platani che lo circondano (pagg. 8-13), completandosi dolcemente con la chiesa e i giardini adiacenti. Pur utilizzando la tradizionale aggraffatura, le facciate sfaccettate in lega di rame dorato del progetto successivo - un complesso sportivo (pagg. 14-17) - sono totalmente moderne e ne frammentano la forma rettangolare. Il nostro articolo centrale esplora le nuove estensioni al museo dell’iconica Zecca di Parigi (pagg. 18-21), caratterizzata da una pelle trasparente di pannelli perforati di rame, come a suggerire che le monete siano state punzonate da essi. Proseguiamo con i dettagli a regola d’arte che creano una gemma d’oro per un padiglione di dimensioni modeste (pagg. 22-25). Qui, il concetto apparentemente semplice degli architetti estende al tetto quasi piatto le cassette in lega di rame dorato della facciata, con bordi netti ovunque.

Analogamente, l’approccio esemplare ai dettagli definisce una nuova sede centrale (pagg. 26-27), dove il calcestruzzo a vista è sormontato da una spettacolare “scatola” rivestita interamente in rame pre-patinato verde. Come abbiamo visto in questo e in precedenti numeri, la lega dorata in rame-alluminio-zinco continua a riscuotere successo in tutti i tipi di progetti. Ma gli architetti di una grande riqualificazione (pagg. 28-31) all’interno di un sito patrimonio dell’UNESCO volevano un passaggio molto più rapido dal dorato brillante iniziale ad una tonalità opaca - ottenuta con una finitura spazzolata fatta su misura in fabbrica. Il nostro ultimo progetto è una forma organica (pagg. 3233) che attrae i clienti in un cafè, eseguita con tecniche di rivestimento del rame del XVIII secolo, rese possibili dalla progettazione al computer. Concludiamo con un importante aggiornamento sulle prestazioni ambientali del rame in architettura (pagg. 34-35) e su come affrontare i sistemi di valutazione ambientale. Ci auguriamo che apprezziate questo numero: buona lettura! La Redazione

Ordina la tua copia cartacea gratuita e leggi i numeri arretrati su copperconcept.org Copper Architecture Forum n. 44, maggio 2018

Editore: Nigel Cotton, ECI

Copper Architecture Forum è parte della “European Copper In Architecture Campaign”. È pubblicato due volte all’anno e ha una tiratura di 25.000 copie.

Capo Redattore: Robert Pintér

La rivista è distribuita agli architetti e ai professionisti del settore edile in tutta Europa – e non solo – in lingua italiana, ceca, francese, inglese, polacca, russa, spagnola, tedesca e ungherese

Redazione: Ari Lammikko, Chris Hodson, Graeme Bell, Herbert Mock, Hermann Kersting, Robert Pinter

E-mail: editorialteam@copperconcept.org Indirizzo: CAF, European Copper Institute, Avenue de Tervueren 168 b-10, B-1150 Brussels, Belgium Layout e produzione tecnica: ECI Stampa: Copy & Consulting Kft., Ungheria

Direttore: Chris Hodson RIBA

Collaboratori: Birgit Schmitz, De Kazimierz Zakrzewski, Pl Marco Crespi, It Nicholas Hay, UK Nikolaos Vergopoulos, Gr Nuno Diaz, Es Olivier Tissot, Fr Pia Voutilainen, Se, No, Fi, Dk Robert Pintér, Hu, Cz, Svk, Ru Yolande Pianet, Benelux

birgit.schmitz@copperalliance.de kazimierz.zakrzewski@copperalliance.pl marco.crespi@copperalliance.it nick.hay@copperalliance.org.uk nick.vergopoulos@copperalliance.gr nuno.diaz@copperalliance.es olivier.tissot@copperalliance.fr pia.voutilainen@copperalliance.se robert.pinter@copperalliance.hu yolande.pianet@copperalliance.eu

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INDICE

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18 – 21 IN COPERTINA: Zecca di Parigi

34 – 35 2 L’ARCHITETTURA DEL RAME GUIDATA DAI DESIGNER – editoriale 4 – 7 MODULI DI OTTONE – un edificio modulare per uffici a Graz, in Austria, con un’innovativa pelle tridimensionale in ottone, che richiama delle canne 8 – 13 L’ETERNITÀ DEL BRONZO – Gli interventi in bronzo del Garden Museum, in uno dei luoghi più storici e stimolanti di Londra, emanano una qualità senza tempo 14 – 17 SPORT: ORO PER IL RAME – Questo nuovo complesso sportivo vicino a Marsiglia è rivestito da una lega di rame dorato, per innalzare l’importanza dello sport nella comunità 18 – 21 METAL-MORFOSI DINAMICA – Interventi contemporanei rivestiti in rame fanno riferimento al ruolo storico della Monnaie de Paris, la più antica zecca al mondo tutt’ora in funzione

Foto: fronte - Benjamin Chelly retro - Aitor Ortiz

22 – 25 BELLEZZA SU OGNI LATO – un limpido padiglione in lega di rame dorato si trova nel cuore di un nuovo quartiere residenziale di Monaco 26 – 27 MISCELA DI RAME E CALCESTRUZZO – questa nuova sede aziendale in Baviera fa una affermazione audace, con una ‘scatola’ di rame verde sfasata sulla sua sommità 28 – 31 METTERE L’OTTONE IN PIAZZA – le alette in lega di rame, con finitura spazzolata realizzata su misura, giocano un ruolo chiave nella riqualificazione per completare una delle piazze storiche di Edimburgo 32 – 33 RAME & CAFFÈ – concepito come un tipo di orchidea, questo cafè con tetto in rame crea una forte presenza scultorea in una impegnativa posizione di Londra 34 – 35 Rame in architettura e prestazioni ambientali – un aggiornamento sulle caratteristiche di prestazione, produzione, riciclo e miglioramento continuo, nonché su come usare i rating ambientali

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MODULI DI OTTONE

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di Chris Hodson

Foto: Viereck Architekten ZT - GmbH

Questo edificio modulare per uffici a Graz, in Austria, è definito da un’innovativa pelle esterna tridimensionale in ottone, come un muro di canne. Il concetto [BOX: 09] di Viereck Architekten utilizza moduli standard, prefabbricati e completamente rifiniti per creare degli open space dove vivere o lavorare. Le singole unità modulari (circa 20 m2) sono costruite in fabbrica, complete di pareti, tetto e pavimenti, oltre a tutte le finiture e i servizi presenti. Sul posto, i moduli sono semplicemente bloccati tra loro con tenditori, formando molto velocemente l’edificio richiesto. Questo esempio - l’ufficio dell’architetto stesso, sollevato sopra il parcheggio - sfrutta al massimo un sito particolarmente restrittivo.

PANNELLI IDROFORMATI Nell’architettura dell’edificio sono centrali le facciate composte da pannelli di ottone con un particolare motivo tridimensionale che richiama delle canne. I pannelli sono stati realizzati da un’azienda specializzata che utilizza tecniche di idroformatura, che ottimizzano la malleabilità del rame e delle sue leghe. Qui, le lastre di ottone sono sagomate da un fluido idraulico ad alta pressione che lavora il metallo in una matrice o stampo, fabbricato appositamente con quello specifico design. Questo processo consente di replicare accuratamente e ripetere motivi tridimensionali complessi. Ogni pannello, da 175 x 65 cm, è stato quindi incollato alla sottostruttura come parte del modulo, utilizzando uno speciale sistema che garantisce prestazioni e durata nel tempo.

Architetti: Viereck Architekten Prodotto di rame: TECU® Brass wave Foto: Wolfgang Croce

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2009 Foto: Andreas Tischler

L’ASPETTO CANGIANTE DEL RAME E DELLE SUE LEGHE IN ARCHITETTURA Lo sviluppo naturale della patina è una delle caratteristiche uniche del rame. Esposto all’atmosfera esterna, si autoprotegge sviluppando nel tempo uno strato di patina che lo rende resistente agli agenti atmosferici per molte generazioni. L’aspetto visivo del rame e delle sue leghe - come l’ottone - è in gran parte influenzato dal modo in cui la patina protettiva si forma, dal suo spessore e dalla sua composizione. I risultati scientifici confermano che il livello e la rapidità con cui cambia l’aspetto superficiale dipendono principalmente da: • qualità dell’aria e condizioni meteorologiche: la concentrazione di inquinanti atmosferici, la deposizione di particelle e le condizioni meteo prevalenti influenzano fortemente la composizione della patina; • distanza dal mare: i materiali vicini agli schizzi marini svilupperanno rapidamente una tonalità verde, mentre negli ambienti urbani possono tendere verso una tonalità marrone scuro; • composizione della lega; • inclinazione e orientamento della superficie. 6  COPPER ARCHITECTURE FORUM 44/2018

I cambiamenti sono molto graduali e non del tutto prevedibili, proprio come il tempo, che a sua volta è responsabile dei continui cambiamenti del rame. Le concentrazioni prevalenti di inquinanti nell’aria e le condizioni ambientali determinano essenzialmente la composizione e le proprietà protettive della patina. L’interazione della patina con le condizioni atmosferiche locali determinerà l’aspetto della superficie e come cambierà nel tempo.

Rame

Entro pochi giorni dall’esposizione all’atmosfera, la superficie inizia ad ossidarsi acquisendo un colore marrone che gradualmente si scurisce per diversi anni, fino a poter sviluppare successivamente una tipica patina verde.

Bronzo

Una lega di rame e stagno. La superficie bruno-rossiccia originale del bronzo si sviluppa in modo peculiare se esposta all’atmosfera. Un’ossidazione rosso-marrone con una sfumatura grigio-marrone è tipica per questa lega, che poi vira gradualmente verso un color antracite marrone scuro; il successivo rivestimento di patina verde si forma molto più lentamente rispetto al rame puro.


2012 Foto: Angelo Kaunat

Lega di rame dorato

Questo materiale dorato è una lega molto stabile di rame con alluminio e zinco. In ambiente si comporta in modo diverso rispetto al rame puro, in quanto sviluppa un sottile strato protettivo di ossido contenente tutti e tre gli elementi in lega. Di conseguenza conserva il suo colore dorato nel tempo, perdendo semplicemente un po’ della sua lucentezza con l’ispessimento dello strato di ossido, acquisendo un aspetto opaco dorato.

Ottone

SURFACE EVOLUTION

SURFACE EVOLUTION SU COPPER CONCEPT

Questa lega di rame e zinco possiede un caratteristico colore giallo dorato iniziale. Se esposta all’atmosfera, la superficie comincia a scurirsi in poche settimane e può diventare marrone scura, a volte entro un solo anno. Inoltre, la sua lucentezza iniziale cambia in una finitura opaca. In generale, le ‘vecchie’ superfici verticali in ottone rimarranno marroni scure, sebbene una patina blu/verde possa eventualmente svilupparsi su tetti o altre aree dove l’acqua piovana staziona più a lungo.

Per scoprire esempi di progetti ed altre informazioni su come evolvono nel tempo le superfici in rame e sue leghe, vai su copperconcept.org/it/riferimenti e attiva il filtro “surface evolution”, o scansiona il QR code.

Le fotografie sopra, scattate a distanza di 3 anni, provano i cambiamenti visivi che si verificano nel tempo con l’ottone in ambiente. Questo processo è stato analizzato più dettagliatamente su un altro progetto, nel CAF n. 42 del 2017 (pagg. 34-37).

Una brochure su questo argomento è disponibile anche su copperconcept.org/it/ pubblicazioni

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L’ETERNITÀ DEL BRONZO 8  COPPER ARCHITECTURE FORUM 44/2018


Foto: David Grandorge

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In uno dei siti storicamente più importanti e stimolanti di Londra, i rivestimenti bronzei per l’estensione di un museo emanano una qualità senza tempo, nonostante l’impiego di tecniche di costruzione moderne e leggere. Dow Jones Architects discutono il loro progetto. Il Garden Museum si affaccia sul Tamigi dopo il Palazzo Westminster, e confina con Lambeth Palace - da quasi 800 anni residenza londinese dell’Arcivescovo di Canterbury, capo della Chiesa d’Inghilterra. Esso celebra la storia, la cultura e il design dei giardini ed è ospitato nella chiesa sconsacrata e sotto tutela architettonica di St. Mary at Lambeth.

Dow Jones Architects

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La nostra prima fase di lavoro, nel 2008, ha riguardato una galleria a due piani dentro la chiesa, creando nuove gallerie, una sala didattica e un magazzino, e ha consolidato la navata come spazio per eventi. Ciò ha permesso la crescita dei numerosi eventi e attività educative del museo, generando nel primo anno una crescita del 400% nel numero di visitatori.


UNA PRESENZA URBANA SPETTACOLARE

I padiglioni offrono spazi per la didattica, le attività per la comunità e un cafè, collegato da un chiostro vetrato che incornicia un nuovo giardino progettato da Dan Pearson. Uffici, laboratori e altre aree di supporto riempiono il gap tra la chiesa e il muro del giardino. Il sito ha presentato molte sfide, tra cui alberi protetti, tombe storiche e vedute di Lambeth Palace - così come i circa 36.000 corpi sepolti nel vecchio cimitero. La nostra soluzione è una struttura leggera in legno rivestita di bronzo, costruita sopra una sottile base di cemento di 300 mm.

PONTE DI WESTMINSTER PALAZZO WESTMINSTER (HOUSES OF PARLIAMENT)

TAMIGI

La seconda fase, vincitrice di concorso nel 2013, estende il museo sia all’interno dell’edificio esistente che nel cimitero. Essendo ospitato in un edificio della chiesa, il museo è stato spesso scambiato per una parte del vicino Lambeth Palace. Il nostro nuovo edificio offre una presenza urbana spettacolare e davvero necessaria: un gruppo di padiglioni che danno sulla strada, con una struttura in legno rivestita in bronzo.

LAMBETH BRIDGE

LAMBETH PALACE

GARDEN MUSEUM (MUSEO DEL GIARDINO)

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RAME IN DETTAGLIO Copertura non ventilata - Struttura del tetto verde sopra al compensato - Isolamento rigido - Membrana traspirante - Compensato multistrato marino da 18 mm - Legno di abete - Zona di travetto da 150mm - Finitura estradosso del controsoffitto

Struttura del tetto non ventilato - Rivestimento in bronzo con aggraffature piatte - Membrana traspirante - Strato di compensato da 25 mm - Isolamento rigido - Pannello di isolamento dell’intercapedine - Barriera al vapore - Strato di compensato multistrato marino da 18 mm - Legno di abete - Zona di travetto da 150mm - Finitura estradosso del controsoffitto

Copertina in bronzo con rompigoccia secondo le indicazioni del progettista

Struttura del muro - Rivestimento in scandole di bronzo - Membrana traspirante - Compensato multistrato marino da 18 mm - Intercapedine ventilata da 50 mm, formata da listelli in abete trattati - Membrana traspirante - Strato di compensato multistrato marino da 18 mm - Costruzione con perni in legno da 150mm, riempita con isolamento rigido - Isolamento rigido da 25 mm - Barriera al vapore - Compensato da 12mm - Cartongesso rasato da 12,5 mm

SCANDOLE IN BRONZO SU MISURA I padiglioni sono rivestiti con scandole in bronzo fatte su misura, per riflettere la l’aspetto della corteccia dei platani circostanti: questi alberi sono stati introdotti in Inghilterra dal raccoglitore reale di piante John Tradescant, sepolto nel cimitero e padre del museo. È stato costruito sul posto un modello in scala reale della facciata, per esplorare diverse opzioni tra i materiali di rivestimento: bronzo, ottone e rame preossidato. È stato scelto il bronzo in quanto passerà da un rame brillante a un color marrone cioccolato. Questo colore permetterà all’edificio di risiedere tranquillamente all’interno del cimitero, permettendo al giardino e alla chiesa di avere la presenza più forte. Alcuni tetti piatti sono anch’essi ricoperti in bronzo, accanto a tetti verdi piantumati.

Architetti: Dow Jones Architects Installatore del rame: Richardson Roofing Prodotto di rame: Nordic Bronze Foto: Anthony Colemen - se non indicato diversamente

Fascia con pannello rivestito in bronzo

Le scandole in bronzo ad incastro sono di 950 x 450 mm, distanziate in orizzontale di 150 mm, con elementi di fissaggio nascosti e piegature ai bordi a rinforzo. Sono state piegate sul posto e fissate a un compensato marino resiliente, con una membrana traspirante in mezzo. Tale compensato avvolgeva una intercapedine di sfiato di 50 mm, montato sulla struttura legno isolante del palazzo. Le scandole di bronzo sono state utilizzate anche in alcune aree all’interno. Le scandole si avvolgono strettamente alla facciata, incontrando le finestre e l’esile costruzione sottile del tetto, a formare un contorno netto. Le prese d’aria sono state integrate nelle scandole del rivestimento creando cappucci in bronzo su misura, sporgenti all’esterno.

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SPORT: ORO PER IL RAME

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Una lega di rame dorato - un materiale bello, solido, perenne, che sa invecchiare con nobiltà

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di Chris Hodson

GIOCOSO E DINAMICO

Il rivestimento sfaccettato in lega dorata di rame frammenta la forma rettangolare di questo nuovo complesso sportivo a Fare les Oliviers, presso Marsiglia. Contribuisce anche a realizzare il desiderio degli architetti di valorizzare l’importanza culturale della palestra e dello sport per la comunità, come già stabilito dagli antichi greci e dai romani.

Il design di Atelier Montecristo ottimizza il dislivello di 4 metri lungo il sito, per mantenere una linea del tetto relativamente costante. Le aree sportive più alte sono situate nella parte inferiore del pendio, a livello di un campo di calcio, mentre le zone di reception, al piano superiore, si allineano con l’ingresso del sito. Tutte le facciate e le aree del tetto sono rivestite in una lega di rame - a cui alluminio e zinco conferiscono un ricco colore dorato - giuntate con le tecniche tradizionali di aggraffatura sopra una struttura in legno. La lega di rame è stata scelta per la sua durabilità e sostenibilità, riconosciuta dagli architetti come “un materiale bello, solido e perenne, che sa invecchiare con nobiltà”. Il trattamento architettonico delle facciate è giocoso e dinamico, che riflette il profilo delle colline circostanti. Le lunghe facciate est e ovest sono grandi piani semplici, piegati in verticale; la facciata est accoglie i visitatori con una sequenza di “atleti giganti”, ritagliati da lamiere di acciaio laccato, davanti ad una fascia orizzontale vetrata. Solo la facciata sud rivela l’altezza completa dell’edificio, con una serie di superfici triangolari in lega di rame simile ad una gemma, su una struttura a graticcio in legno, che sovverte la forma dell’edificio. Architetti: Atelier MONTECRISTO e Fabrice Giraud Architecte DPLG Installatore del rame: Dautremer – Gap Prodotto di rame: TECU® Gold Foto: Florent Joliot

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METAL-MORFOSI DINAMICA

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FACCIATA DINAMICA

di Chris Hodson Importante presenza sulla Rive Gauche della Senna, l’Hôtel de la Monnaie è un ottimo esempio di neoclassicismo del XVIII secolo. Un recente, rilevante progetto di ristrutturazione annovera interventi contemporanei rivestiti in rame, che fanno riferimento al ruolo storico dell’edificio, sede della Monnaie de Paris (Zecca di Parigi), la più antica zecca del mondo ancora in funzione. Progettato da Jacques-Denis Antoine, l’edificio originale combina con successo un grande palazzo in pietra massiccia e profondamente rustica con, in effetti, una fabbrica. Si avvolge attorno ad un grande cortile interno con corti secondarie a fianco, delimitato nella parte posteriore dal percorso di una strada diagonale.

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Il progetto di ristrutturazione quinquennale, noto come “Méta(l)morphoses”, affronta l’isolamento del sito, in particolare nella parte posteriore, consentendo la riscoperta da parte del pubblico e incoraggiando l’accesso al museo della zecca, il Musée du Conti. Assegna anche nuova sistemazione alle attività artigianali specializzate, praticate alla Zecca sin dalla sua creazione, ma in un ambiente moderno.

Architetti: Atelier d’architecture Philippe Prost Installatore del rame: BAUDIN Chateauneuf Prodotto di rame: rame naturale Foto: Philippe Prost, architecte / AAPP © adagp – 2017 © Aitor ORTIZ

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OK MATERIALE EVOCATIVO Atelier d’architecture Philippe Prost - i designer del progetto - hanno cercato un’architettura contemporanea per i nuovi interventi, in grado di risuonare con la pietra neoclassica originale e creare un dialogo. Sembrava ovvio per loro far diventare il metallo la materia prima del progetto: un’architettura vivente che riflettesse i materiali usati dalla Zecca e che evocasse la sua speciale competenza artigiana. In particolare, volevano che la lunga storia di riciclo delle monete della Zecca venisse rafforzata dall’idea di un involucro in rame perenne e rinnovabile per pareti e tetti. Così, forse non sorprende che sembri quasi che le monete siano state stampate dai pannelli di rame che rivestono le nuove facciate. Il motivo regolare delle perforazioni circolari offre trasparenza e ombreggiatura per le finestre, che possono essere modificate da persiane in rame apribili.

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BELLEZZA SU OGNI LATO

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di Chris Hodson Splendido nei dettagli e nella realizzazione, un limpido padiglione in lega dorata di rame progettato da Maisch Wolf Architekten si trova nel cuore di Baumkirchen Mitte, un nuovo quartiere residenziale di Monaco.

Parte della rigenerazione del sito di un ex officina per riparazioni ferroviarie, un edificio residenziale di media altezza separa il nuovo quartiere e i suoi aperti spazi pubblici da una trafficata linea ferroviaria. Il prospetto nord è trattato come una barriera acustica per la ferrovia, mentre le facciate sud si aprono con un ritmo regolare di giardini e balconi privati e ​​ sono sormontate da terrazze sui tetti.

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RAME IN DETTAGLIO

UN GEMMA DORATA Concepito come una gemma d’oro, tutte le sfaccettature all’esterno del padiglione sono coperte da cassette romboidali in lega di rame, con giunti e fissaggi a scomparsa per dare superfici piane. Sono disposte secondo una griglia diagonale che prosegue intorno agli angoli con semplicità ingannevole. Allo stesso modo, i bordi attorno alle aperture vetrate sono nitidi, puliti e apparentemente privi di listelli, scossaline o altre aggiunte: risultato di dettagli intelligenti e installazione esperta.

Il sinuoso complesso di appartamenti avvolge un’area paesaggistica aperta, insieme al padiglione multifunzionale nel cuore della comunità. Il padiglione dorato, con una pianta a pentagono irregolare, è visibile da ogni appartamento – e da tutti i lati, anche dall’alto. L’attenta progettazione e i dettagli delle facciate e del tetto, tutti rivestiti in una lega di rame, erano perciò fondamentali per il suo successo.

Per esempio, i convenzionali davanzali per finestre sono stati sostituiti da un bordo pulito rivestito in lega di rame che nasconde una piccola grondaia per smaltire l’acqua piovana. Mentre le cassette romboidali danno impermeabilità alla facciata, sul tetto quasi piatto sono fissate su una membrana impermeabile con grondaie nascoste, pluviali interni e troppopieno esterno per la gestione delle acque. L’introduzione di tre lucernari, ognuno con un design diverso, si è rivelata particolarmente impegnativa.

SEZIONE LATERALE DEL TETTO

CASSETTA ROMBOIDALE IN LEGA DI RAME SOPRA AL TETTO

SUPPORTO SIGILLATO MEMBRANA BITUMINOSA ​​SIGILLATA SOTTO AL TETTO

FACCIATA VENTILATA CON CASSETTA ROMBOIDALE IN LEGA DI RAME

Mike Fleischer/Maisch Wolf Architekten

Architetti: MAISCH WOLF ARCHITEKTEN Installatore del rame: FLEISCHER Metallfaszinationen Prodotto di rame: TECU® Gold Foto: Ralf Dieter Bischoff – Fotografie

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MISCELA DI RAME E CALCESTRUZZO di Chris Hodson Una nuova sede centrale a Ingolstadt, in Baviera, si afferma audacemente con una scatola in rame verde, “sfalsata” sulla parte superiore.

Architetti: Eßmann, Gärtner, Nieper, Architekten Installatore del rame: Karl Wild Prodotto di rame: TECU® Patina Foto: Ralf Heidenreich Fotografie

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Progettato da Eßmann, Gärtner, Nieper, Architekten, il nuovo edificio di Collomix, azienda specializzata in attrezzature per la miscelazione per l’industria edile, si sviluppa su tre piani, oltre ad un parcheggio sotterraneo. I primi due livelli hanno cemento a vista, con finestre ampie e un ingresso a doppia altezza, creando una presenza commerciale tranquilla. Ciò contrasta con la spettacolare “scatola” superiore interamente rivestita in rame pre-patinato verde, punteggiata da finestre verticali - che sembra slegata, sporgente e che offre copertura all’ingresso principale. Alle due estremità, la scatola si apre con balconi incorniciati di bianco ed ampie vetrate.

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METTERE L’OTTONE IN PIAZZA

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Hoskins Architects e CDA discutono del ruolo delle alette in lega di rame, con finitura spazzolata su misura, nel definire una grande riqualificazione per completare una delle piazze storiche di Edimburgo.

ST ANDREW SQUARE

3-8 ST ANDREW SQ

PRINCES STREET

SOUTH ST ANDREW ST

ROSE STREET

SOUTH ST DAVID ST

GEORGE STREET

St Andrew Square si trova nel cuore della ‘New Town’ di Edimburgo – patrimonio UNESCO - all’estremità est di George Street, e contrappunto a Charlotte Square all’estremità ovest. Ma a differenza di quest’ultima, che è un esempio di architettura georgiana praticamente intatto, St Andrew Square offre un contesto più eterogeneo, con una vasta gamma di edifici in stile vittoriano, della metà del XX secolo e inizio del XXI secolo: quindi, un contesto più ‘libero’ rispetto a gran parte del patrimonio UNESCO ma, soprattutto, anche uno con poca coerenza nei materiali, altezza, massa, linguaggio architettonico o condizioni al livello della strada. Hoskins Architects e CDA hanno perciò studiato le opzioni per riqualificare la maggior parte del lato sud della piazza, costituito da una manciata di edifici - numeri da 3 a 8 - di vari periodi e caratteristiche. Architetti: Hoskins Architects e Comprehensive Design Architects (CDA) Installatore del rame: Charles Henshaw & Sons Prodotto di rame: Nordic Royal, spazzolato Foto: dapple photography

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Gli edifici erano stati connessi tra loro in quanto sede centrale di una società, ampliati e modificati nel corso degli anni, lasciando, una volta liberati, un frammentario insieme di spazi ad hoc. Gli studi iniziali del 2007, che proponevano la conservazione di un numero di edifici esistenti, si sono rivelati commercialmente non fattibili e, a seguito di un cambio di proprietà nel 2013, i progetti sono stati rivisti per incorporare ulteriori demolizioni. Lo schema finale comprende 9.300 m2 di spazi per uffici “Grade A”, 6.500 m2 per il tempo libero/vendita al dettaglio e suite di appartamenti di lusso.

APERTO E SOLIDO La strategia massiccia di sporgenze e rientranze riflette la scala dei lotti storici su questo lato della piazza, conciliando la grana storica con le esigenze contemporanee di ampi piani e uffici open space. La ricerca di un’architettura che rivela e nasconde sé stessa ai passanti a seconda di dove si muovono era importante per noi, come lo era andare oltre la “banale scatola di vetro” degli sviluppi speculativi di uffici. Una serie di alette metalliche e in pietra consente al complesso di essere molto “aperto” se visto frontalmente (sfruttando straordinarie visuali lunghe e massimizzando la luce del giorno), pur apparendo solido nelle visuali pedonali oblique (armonizzandosi con i suoi vicini georgiani e vittoriani in pietra arenaria).

LEGA DI RAME SPAZZOLATO Per le alette, Hoskins Architects e CDA hanno valutato diversi metalli e identificato un gruppo di leghe di rame per la loro qualità a lungo termine e per l’invecchiamento attraente. Infine, hanno scelto una lega dorata di rame-alluminio-zinco, che dà un ricco colore dorato molto stabile. A differenza del bronzo o dell’ottone, la superficie di questa lega mantiene il suo colore dorato e perde gradualmente parte della sua lucentezza quando lo strato di ossido si ispessisce con l’esposizione all’atmosfera, dando una finitura opaca protettiva. Tuttavia, gli architetti volevano una transizione molto più rapida – dal dorato riflettente iniziale ad un aspetto relativamente opaco – di quella che avviene naturalmente nell’ambiente: ciò è stato ottenuto con un trattamento superficiale della lega di rame in fabbrica, fatto su misura utilizzando una levigatrice a nastro. Sono stati testati vari tipi di sabbia, fino a quando non è stata ottenuta una superficie spazzolata non riflettente. La lega di rame spazzolato ora cambierà nel tempo in maniera più discreta.

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RAME & CAFFÈ Concepito come un tipo di orchidea, questo cafè dal tetto di rame crea una forte presenza scultorea in una location stimolante, come spiegano i suoi designer Mizzi Studio. Il chiosco di Colicci Coffee si trova all’ingresso del più grande centro commerciale di Londra, il Westfield Stratford City, e all’apice della strada principale che collega Stratford Station al vicino Parco Olimpico, con la sua Copper Box Arena e gli edifici iconici come l’Aquatic Center di Zaha Hadid. Rispondendo a questo ambiente, il tour-de-force del chiosco è un tetto in rame gonfio, che sembra galleggiare sopra le sue pareti di vetro, offrendo protezione da tutte le intemperie. Disegnato per imitare un tipo di orchidea, l’ingresso e il tetto sono modellati per attirare i visitatori in un bozzolo di rame, trasformando la solita cultura del caffè “bevi-e-vai” in un’esperienza sensoriale e calorosa.

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TECNICHE ANTICHE E MODERNE La superficie del tetto è la combinazione di una tecnica di rivestimento in rame del XVIII sec. e di un design computerizzato. Abbiamo sviluppato in digitale una pelle che riflettesse la futura struttura fisica del tetto, quindi suddiviso la sua superficie in segmenti virtuali, ognuno dei quali diventava poi un foglio tagliato da macchine a controllo numerico, che potevano venire placcati manualmente. Il risultato è stato un puzzle di 542 pezzi di rame fatti su misura, numerati singolarmente, assemblati a mano con una pistola pneumatica e 20.000 rivetti per formare la massa scultorea. Sono state lasciate impronte patinate e segni di martello per mostrare una texture rustica a chi si avvicina alla struttura. Il rame è stato sigillato con una vernice opaca e trasparente per preservare la storia materica del materiale e conservare la sua ricca lucentezza e riflettività.


Architetti: Mizzi Studio Prodotto di rame: rame naturale Foto: Greg Fonne

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EDIFICIO VERDE

Il rame può essere riciclato in continuazione senza alcuna perdita di prestazioni o di qualità

Rame in architettura e prestazioni ambientali di Nigel D.R. Cotton, Program Director, European Copper Institute Prima di valutare i benefici ambientali del rame in architettura, vale la pena ripassare le basi. Il rame è un elemento naturale nella crosta terrestre, che è stato incorporato dagli organismi viventi nel loro processo evolutivo. È un nutriente essenziale, richiesto praticamente da tutte le forme di vita superiori: la natura ha saputo fare il miglior uso del rame, proteggendosi da eventuali effetti negativi. Questo vale dagli stadi più elementari fino alle più complesse funzioni metaboliche del corpo umano; questo è valido anche per gli effetti a lungo termine del rame sugli edifici. Il rame su facciate, tetti e altri elementi architettonici esterni sviluppa nel tempo una patina protettiva che può riformarsi se danneggiata: questo garantisce una durata e una resistenza alla corrosione estreme, praticamente in qualsiasi condizione atmosferica; inoltre, a differenza di altri metalli usati in architettura, il rame non subisce corrosione sul lato inferiore. Quindi, è invariabilmente il substrato o la struttura di supporto che si rovina, piuttosto che il rame stesso. Di fatto, si sa da 700 anni che il rame funziona bene per i tetti.

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Le prestazioni Generalmente il rame si posa come rivestimento leggero, che richiede meno struttura di supporto rispetto a molti materiali. Ha un basso valore di espansione termica e quindi i movimenti dovuti alle variazioni di temperatura si riducono al minimo, e sono comunque considerati nel progetto per evitare deterioramenti e rotture. Inoltre, l’alto punto di fusione garantisce che non vi sarà scorrimento viscoso come fanno alcuni altri metalli. Il rame è anche classificato come A1 (materiale non combustibile) in conformità alla EN 135011: 2007 + A1: 2009. È sicuro da usare e può essere lavorato a qualsiasi temperatura, senza infragilirsi a basse temperature o deformarsi con il caldo. Non richiede protezioni, manutenzione, risparmio di risorse, prodotti chimici e costi per la pulizia. L’interazione delle lastre di rame (rame massiccio) con l’ambiente è stata valutata nell’ambito del REACH (il regolamento europeo sulle sostanze chimiche) e non vi è alcuna classificazione/restrizione.


Foto: Esko Tuomisto

Foto: Sigurgeir Sigurjónsson

Produzione e riciclo

Un miglioramento continuo

I prodotti europei in rame per applicazioni architettoniche sono realizzati secondo la norma EN 1172, in stabilimenti di prim’ordine, con prestazioni ambientali rigorosamente monitorate e percorsi di riciclo consolidati. I livelli di materiale riciclato sono alti, tipicamente l’85% o più, con l’obbiettivo del 100%, risparmiando energia ed emissioni di gas serra, contribuendo all’economia circolare.

Il riciclo del rame è una pratica consolidata e la sua entità segue i modelli generali di consumo. Ciò è dovuto alla relativa facilità, rispetto ad altri metalli, di riutilizzare sia gli scarti di lavorazione che i rottami recuperati da eventuali demolizioni, nonché all’incentivo dato dal suo stesso valore. Il rame può essere riciclato in continuazione senza alcuna perdita di prestazioni o di qualità.

Il rame si presenta naturalmente nel ciclo dei metalli che si trovano nell’ambiente: venendo usato dalla società e ritornando all’ambiente stesso o riciclato per un ulteriore utilizzo da parte della società. Il valore economico del rame ne spinge il recupero e il riciclo, non solo del rame ma anche di molti altri materiali durante lo smantellamento e la demolizione.

L’industria del rame, dall’estrazione mineraria alla fabbricazione, spende all’incirca il 30% della spesa in conto capitale per migliorare le prestazioni ambientali. La lavorazione del rame è un “Programma di miglioramento continuo” per servire clienti e azionisti e soddisfare le attuali esigenze politiche e di mercato. L’industria sta rispondendo all’iniziativa di “economia circolare” della Commissione Europea e desidera ricevere più rottami da riutilizzare, dal momento che l’economia diventa più efficiente nella gestione dei materiali durante tutto il loro ciclo di vita, specialmente verso la fine.

Valutazioni ambientali Gli strumenti di valutazione ambientale sono importanti per decidere investimenti e utili per esaminare tutta la filiera e determinare dove si possono ottenere i maggiori miglioramenti delle prestazioni ambientali per un determinato prodotto. Sfortunatamente, rivelano molte carenze quando vengono usati per fare confronti; affinché quest’ultimi siano utili, l’accuratezza dello strumento e la metodologia che sta alla base devono essere sia robuste che eque quando confrontano due prodotti di composizioni e implementazioni molto diverse, anche se per lo stesso uso. Semplificando, troppi strumenti hanno utilizzato ipotesi non robuste e non corrette, con risultati estremamente fuorvianti. Tra gli errori facili da commettere vi sono:

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il confronto su energia e costo per tonnellata, piuttosto che per m2 di materiale, rappresentando male materiali più sottili e leggeri come il rame; l’assenza dei benefici economici ed ambientali per le strutture complete con materiali leggeri l’utilizzo di stime inappropriate sulla durata della vita, aggiungendo così “uso di energia” per sostituzioni non necessarie il trascurare le odierne pratiche efficienti di riciclo.

Oggi sollecitiamo gli architetti a focalizzare i loro confronti su: energia primaria; impoverimento dello strato d’ozono; potenziale di acidificazione; potenziale di eutrofizzazione; e potenziale di creazione di ozono fotochimico. Si tratta di categorie di impatto note, globali e mature, piuttosto che altri indicatori comparativi meno noti, non robusti ed erronei, specialmente nel campo della tossicità, dell’uso del suolo e dell’uso delle risorse.

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