CORRIERE NEWS SETTEMBRE 2016

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Il fatto

Il terremoto ferisce anche il Fermano. Facciamo il punto sui danni subiti dai Comuni più colpiti, sugli aiuti attivati grazie alla solidarietà dei cittadini e sullo stato dei sentieri di montagna, per i quali continua il monitoraggio da parte degli esperti

L‘altra informazione ANNO 14 - N.09/2016 - 9 SETTEMBRE Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita

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Foto Antognozzi Gianluca - Montegiorgio

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

Giovani in... banda

Fenomeno junior band Crescono le realtà formative nel nostro territorio. L’importanza del confronto generazionale 11 Economia Soldi alle imprese commerciali

12 Salute Prostata, laser e robot

15 Terra nostra 16 Terra nostra 18 Cartellone 19 Cartellone Centri Sociali Il Medioevo a Tutto l’usato Nuove luci per Sant’Elpidio a Mare che vuoi in festa Monte Giberto

21 Sport Fermana al via

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Il fatto/Terremoto

9 Settembre 2016

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Case, chiese, ospedali, scuole: diversi i Comuni colpiti

I danni del terremoto Nel Fermano, il terremoto del 24 agosto, per fortuna, non ha causato morti né feriti. In alcune aree, però, i danni conseguenti alla forte scossa sono stati ingenti. Quelli della zona montana sono stati i comuni più colpiti. Ad Amandola il sisma delle 3.36, di magnitudo 6, ha fatto crollare alcune parti dell’ospedale (foto). I pazienti e gli ospiti della rsa (residenza sanitaria assistita) sono stati subito evacuati e trasferiti in altre strutture sanitarie. Sempre ad Amandola è crollato il campanile della chiesa di San Francesco e sono stati dichiarati inagibili tutti gli edifici di culto. Molte le case lesionate che hanno costretto gli abitanti ad abbandonarle. Nel comune di Montefortino, oltre a pesanti danni ad abitazioni ed edifici pubblici, è stata chiusa la chiesa della Madonna dell’Ambro. Anche alcuni comuni della media Valtenna sono stati pesantemente danneggiati. Tra tutti, Falerone è quello che conta i maggiori problemi. Il sisma ha colpito in modo particolare il centro storico, dove sono stati dichiarati inagibili la chiesa di San Francesco, all’interno della quale è andato completamente distrutto l’antico organo Morettini che, dopo un lungo restauro, era stato inaugurato solo pochi giorni prima. La chiesa contiene anche una preziosa pala di Vittore Crivelli, la “Madonna adorante il Bambino”, che è in attesa di essere trasferita. Totalmente inagibile, e unico caso nel Fermano, anche la scuola media, a causa di diversi soffitti e pareti crollate. A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, il Comune sta cercando una soluzione per i circa novanta studenti del paese e della

frazione Piane. Fin dalle ore immediatamente successive alla scossa più forte, a destare maggiore preoccupazione è stato il cono della torre civica, danneggiato e spaccato in più punti, a rischio crollo. A scopo cautelativo diverse famiglie che abitavano nella zona sono state allontanate. Evacuate, sempre in centro storico, anche famiglie le cui abitazioni sono state lesionate. A Montegiorgio a riportare danni, oltre a diverse case del centro, sono stati la chiesa di San Francesco, che ha visto il distacco di alcune parti della facciata, e il Comune, con una stanza e il tetto compromessi. Municipio danneggiato anche a Servigliano, dove a destare qualche preoccupazione è il tetto dell’edificio. A Grottazzolina la chiesa del Santissimo Sacramento è stata chiusa in modo precauzionale. Danni anche alla chiesa di San Pietro e Antonio Abate di Monsampietro Morico e a quella di San Michele Arcangelo della frazione di Sant’Elpidio Morico, che custodisce un polittico di Vittore Crivelli. Entrambe sono inagibili a causa dei campanili compromessi e delle lesioni interne. Sempre a Monsampietro Morico, è inagibile anche il Teatro Gigli. Oltre agli edifici pubblici, gravi danni sono stati riscontrati in molte abitazioni dei comuni fermani colpiti dal terremoto. Tanti gli sfollati: a Montefortino è stata allestita una tendopoli, mentre negli altri comuni si stanno cercando soluzioni per dare un tetto a chi è stato costretto a lasciare la propria casa e ha trovato soluzioni di fortuna. Nei giorni immediatamente successivi al sisma, nella

palestra comunale di Piane di Falerone sono state sistemate una trentina di brandine a disposizione di chi avesse voluto passarvi le notti. A Montappone, dove sono state evacuate due abitazioni, nella zona degli impianti sportivi sono state montate due tende per accogliere gli sfollati anche dei paesi vicini. In una situazione così difficile e delicata, oltre all’impegno degli enti locali, della Protezione Civile e dei volontari, a spiccare è anche la solidarietà di chi, in più occasioni, ha messo a disposizione delle persone evacuate posti letto nelle proprie case. Francesca Pasquali

Lo stato dei sentieri e il lavoro del Collegio delle Guide Alpine delle Marche

Il monitoraggio dei Sibillini e l’importanza delle informazioni corrette Il terremoto del 24 agosto ha stravolto la vita dell’area montana, con pesanti ricadute in ogni settore, compreso quello

turistico. E tra le problematiche emerse dalla scossa delle 3.36 in poi c’è anche quella della sicurezza lungo i sentieri dei

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Monti Sibillini. Ad evitare imprese troppo rischiose agli appassionati di montagna ci hanno pensato, in forma assolutamente volontaria, gli iscritti del Collegio delle Guide Alpine delle Marche. “Siamo andati alla fine di agosto all’imbocco dei principali sentieri del comprensorio dei Monti Sibillini verso il Lago di Pilato, a Forca di Presta, a Capanna Ghezzi, all’Infernaccio, alle Gole del Fiastrone, alle Lame Rosse - spiega il presidente Marco Vallesi - a sconsigliare turisti e praticanti dell’attività di andare perché comunque permaneva una situazione di pericolo. Lo abbiamo fatto gratuitamente come Collegio, in collaborazione con l’Ente Parco”. Il Comune di Montemonaco vi ha chiesto anche un monitoraggio lungo le svolte per il Lago di Pilato. “Quello che abbiamo fatto è stato verificare lo stato di percorribilità, che era praticamente nullo. Abbiamo preparato un report, poi protocollato al sindaco, che è servito per fare l’ordinanza di chiusura del sentiero. Perché con questo permanere delle scosse se non si fanno sopralluoghi per percepire effettivamente lo stato di pericolosità, al di là della percorribilità, la situazione non è delle migliori”. Quindi, avete fatto una sorta di opera di informazione gratuita. “Sì, ed era un nostro dovere in questo momento di estrema confusione per evitare incidenti e rischi inutili. Ci sono altre priorità e bisogni impellenti delle Comunità locali a cui pensare ed alle quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Tuttavia aggiungo che se non si fa un’analisi dettagliata della situazione, il comparto turistico ricettivo rischia di subire ripercussioni pesanti. Ma se delle aree possono essere praticate, è giusto farlo sapere. Altrimenti, sarebbe un

danno, sebbene collaterale, che potrebbe essere mitigato”. Dopo questo primo step, c’è però la necessità di una verifica più ampia e scientifica. “Abbiamo proposto di fare un monitoraggio dell’area con l’appoggio scientifico del CERI - Centro di Ricerca Previsione Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici, in modo tale da accompagnarli nelle zone di difficile accesso e, comunque, di farlo in elicottero perché più rapido e sicuro. Percorrere i sentieri in salita e discesa in questa situazione è un dispendio di energie ed espone ad un rischio ingiustificato chi presta la sua opera. Ecco perché abbiamo fatto la proposta di perlustrare l’area all’Ente Parco dei Sibillini, al Corpo Forestale dello Stato (i cui elicotteri sarebbero a disposizione) estendendo la disponibilità al più presto alla Dicomac istituita a Rieti dopo il terremoto. In questo momento più che mai occorre coordinamento più che ‘smania’ di protagonismo. E la Protezione Civile ha bisogno di conoscere per programmare quanto più di efficace”. E avete fatto una distinzione in due aree. “Da una parte quelle di maggior rischio come l’Infernaccio, da controllare in elicottero; dall’altra quelle meno rischiose da percorrere in discesa una volta lasciati in quota dallo stesso elicottero. Mettiamo a disposizione le guide alpine per le operazioni più difficili e dove si richiedono competenze specifiche per operazioni con il verricello, al contempo tutti gli Accompagnatori di media Montagna dovrebbero invece percorrere in discesa altri tratti. E a questo proposito tengo a sottolineare che queste attività per legge devono essere fatte da chi ne ha la competenza professionale”. Andrea Braconi


9 Settembre 2016

Il fatto/Terremoto Pioggia di aiuti ai terremotati: dove sono e come essere ancora solidali

Sisma, il grande cuore del Fermano e del Civitanovese Alla fine lo stop all’invio del materiale al magazzino della Protezione Civile di Maltignano è arrivato. Ora si passa allo stoccaggio e alla catalogazione fino a nuovo ordine. Per troppa generosità. Una generosità che ha riguardato tutta l’Italia, da Nord a Sud, con cui gli italiani hanno cercato di alleviare il dolore e i disagi dei loro sfortunati connazionali. A Maltignano erano stati portati nei giorni scorsi anche gli aiuti raccolti a Porto Sant’Elpidio, nella sede della Protezione Civile in via Garda 14: “Questo lunedì (29 agosto n.d.r.) siamo andati io e il sindaco Franchellucci con i volontari a consegnare il tutto. Inoltre è stato fatto un altro viaggio in settimana”, spiega Carlo Vallesi, assessore alla Protezione Civile elpidiense, che ci tiene a ringraziare quanti dalla giornata del sisma in poi hanno speso le loro energie sia tra i volontari sul posto, sia tra chi ha contribuito portando beni di prima necessità. “Stiamo contribuendo attivamente alla gestione delle tendopoli. Dal giorno successivo al sisma del 24 agosto abbiamo quattro persone presenti al campo di Montefortino. Il loro ruolo è dare manforte alla gestione della ludoteca del campo e danno una mano allo scodellamento. Abbiamo squadre anche ad Arquata del Tronto. Dal 29 al 31 agosto sono stati presenti quattro volontari, che saliranno a otto dal 3 al 7 settembre”, continua. “Abbiamo deciso, inoltre per via del lutto nazionale e perché non ci sembrava rispettoso, di annullare la festa di fine estate. Sono stati poi raccolti fondi da destinare ai terremotati durante altre manifestazioni e si sono svolte una fiaccolata e una messa, in comunione con tutte le parrocchie, per ricordare le vittime del sisma”, afferma ricordando che è ancora possibile effettuare donazioni attraverso l’IBAN messo a disposizione dalla Protezione Civile di Porto Sant’Elpidio (IT 62 O 06150 69670 CC0160084408) , specificando che il centro di rimane attivo, fino a nuove disposizioni della protezione civile regionale, con un orario che va dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 21.

Sono due gli IBAN messi a disposizione dal Comune di Civitanova Marche: uno presso Nuova Banca delle Marche (IBAN IT61C0605568871000000025801) e uno presso la BCC di Civitanova Montecosaro (IBAN IT79N0849168870000010158618). Qui è partita un’ulteriore gara di solidarietà con la raccolta dei beni di prima necessità e di fondi durante le manifestazioni, come i soldi raccolti durante il concerto dei Dik Dik, che saranno versati in un dei conti correnti destinati alle opere di ricostruzione come sottolinea Giulio Silenzi, assessore al Turismo. “Definiremo poi con gli amministratori dei territori colpiti in cosa investirli. Nel frattempo, oltre che per la ricostruzione, Civitanova Marche si è data da fare con la raccolta dei beni di prima necessità che sono stati destinati a Pescara del Tronto. Il materiale è già stato consegnato due volte e abbiamo portato soprattutto alimenti e prodotti per l’igiene personale, come ci era stato richiesto. Inoltre siamo in contatto con la cucina del campo, sempre a Pescara del Tronto. Domani (2 settembre n.d.r.) saremo sul posto e cuciremo il pesce dell’Adriatico per 200 persone, sfollati e volontari, grazie ad alcune aziende che hanno fornito il tutto gratuitamente”. Diverse manifestazioni sono state annullate anche a Civitanova Marche, in segno di solidarietà, come i primi due giorni di “Vite d’autore”, come dichiarato da Rosetta Martellini, presidente dell’Azienda Teatri di Civitanova Marche, che ha sottolineato come i primi mille euro previsti per la stessa saranno destinati alle popolazioni di Arquata del Tronto. Anche in Valtenna non sono stati con le mani in mani e a lanciare l’idea di una raccolta di beni per le popolazioni terremotate, recapitati poi nel centro di smistamento di Acquasanta Terme, è stata Sofia Cesari, ventenne studentessa universitaria che ha coinvolto nell’impresa i ragazzi del Centro sociale “La Ragnatela” di Piane di Montegiorgio (foto) che si sono dati il cambio per varie giornate per la raccolta, l’inserimento negli scatolini e la

consegna, scortati sul posto dalla Protezione Civile. “Le donazioni sono arrivate, oltre che dai cittadini, da diverse aziende del territorio che hanno donato o prodotti propri o raccolto offerte all’interno delle fabbriche e con questo sono andati a fare la spesa. Hanno partecipato anche i negozi della zona e non (abbiamo ricevuto spedizioni anche da Rimini e Bologna). In particolare, l’industria farmaceutica Bios ha mandato tantissimi medicinali per i terremotati. Sono arrivate donazioni anche da un reparto oncologico di un ospedale milanese, perché una ragazza del posto lavora lì e hanno pensato che affidando il denaro a lei gli aiuti sarebbero arrivati più facilmente, vista la vicinanza con l’epicentro. Molto è stato donato per i bambini: passeggini, culle, ovetti, giochi e tantissimo materiale per la scuola”. Fermo capoluogo non è stato da meno. Qui sono stati raccolti fondi durante il tradizionale mercatino dell’Antiquariato del giovedì e nei musei della città, beni di prima necessità in Piazza Dante. Anche in questo caso sarà possibile dare il proprio supporto attraverso un bonifico bancario aperto dal Croce Rossa provinciale, destinataria della raccolta, in collaborazione con il Comune con causale “Emergenza Terremoto Centro Italia” (IBAN IT83Q0615069450CC0010071751). Silvia Ilari

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Inchiesta/Junior band Palestra di vita e ottima occasione data ai giovani per vivere la musica con generosità e armonia

Quando la banda passò di Daniele Maiani

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iamo un Paese strano e bello, un po’ come “l’Africa della cultura”: come laggiù la vita si sviluppa a ritmi vertiginosi nel suo ciclo di vita e morte in una varietà grande di specie, da noi fa lo stesso il pensiero. Siamo abituati (oramai possiamo dire “geneticamente”) al bello, all’armonico, amiamo e perseguiamo nel nostro agire questi canoni senza nemmeno pensarci, e lo facciamo tutti, indistintamente. Siamo i figli del Rinascimento, di quel periodo dove, oltre la bellezza, un’altra forza si aggirava per l’Italia: la ferocia nei rapporti interpersonali. Omicidi, veleni reali e metaforici, guerre tra Signorie erano all’ordine del giorno. Bande di soldati di ventura scorazzavano per l’Italia alla ricerca di ingaggi, dedite con i loro condottieri all’arte della guerra. Il nome “banda” non nacque sotto i migliori auspici, e per anni connotò essenzialmente organizzazioni non proprio dedite alle arti: pensate alle bande di briganti, alle bande armate della seconda metà dello scorso secolo, ma fu proprio nel passato ‘800 che il concetto di banda fu applicato, anche e in maniera massiccia, ad associazioni di persone che si riunivano per suonare musica, in un primo tempo principalmente con strumenti a fiato. Non che prima questa usanza di

usare musicisti in occasione di eventi non fosse conosciuta, ma nel 1860 il tutto fu messo a sistema e in Italia fu lo Stato Pontificio il primo a promuovere alcune bande che lavoravano a tempo pieno. Poi fu l’apoteosi: quasi ogni città ebbe la sua banda, e la loro musica ha accompagnato la vita degli italiani nei momenti belli e in quelli brutti. E siccome la musica, come la poesia, possono essere definite il nutrimento dell’anima, la banda e la sua musica sta agli italiani come il piatto di pasta sta alle loro tavole! La musica della banda unisce, fa crescere chi la suona, crea gioia e allegria per chi la ascolta: insomma, è una sorta di ricostituente dell’animo umano. Non a caso anche la grande Mina le dedicò una sua famosissima canzone, intitolata appunto “La banda”: chi non l’ha canticchiata almeno una volta? E se la banda unisce, la sua musica e il suo stile sono stati usati per ironizzare sul regime fascista con il famoso pezzo “E’ il tamburo principal della banda d’Affori”. Insomma, con le bande la nostra Italia convive da sempre, sono forse le formazioni più amate e rispettate: insegnano ai giovani in maniera anche ludica e conviviale il linguaggio universale della musica: che, non dimentichiamolo, è anche fisica e matematica… E inducono e insegnano al duro impegno dello studio e dell’esercitarsi;

ma la valenza più grande consiste proprio nel dedicarsi a un’attività corale, formativa e creativa che porta tanti giovani a condividere la parola “rispetto”: per gli altri, quelli con cui impari

a condividere il concetto del lavorare insieme, senza prevaricazioni, con generosità ed armonia. Dolci note, in una società che queste “note” sembra averle dimenticate.

Il responsabile provinciale Anbima racconta le “sue” junior band

Piccoli musicanti crescono “Realtà altamente formative”. Così Roberto Spaccapaniccia, responsabile provinciale Anbima (Associazione nazionale bande italiane musicali autonome) definisce le junior band. Negli ultimi anni, nel Fermano, si sta assistendo al proliferare di queste formazioni giovanili. “E’ un progetto strutturale che portiamo avanti come Anbima da circa cinque anni. Cioè da quando sono venuti meno i fondi per organizzare rassegne bandistiche estive. Si è preferito, quindi, spendere le poche risorse a disposizione per conti-

nuare a organizzare corsi di orientamento musicale rivolti ai giovani, in modo da incrementare il numero degli iscritti e facilitare il ricambio generazionale dei musicanti. Anche se i finanziamenti non coprono neanche il 30% delle spese, questi corsi hanno una valenza formativa importante e spesso si sostituiscono alle scuole di musica”. Come nasce una junior band? “In genere nasce in realtà dove è già presente una banda musicale cittadina. Dopo tre o quattro anni di corsi di orientamento musicale, i giovani musicanti passano alla banda ‘dei grandi’. Delle junior band fanno parte bambini e ragazzi dai quattro ai diciotto anni. In alcuni casi, se non si riesce a completare l’organico, si prendono anche ragazzi più grandi. Non tutti i Comuni, però, riescono a crearne una, e quelli più piccoli mettono insieme nella banda cittadina elementi ‘grandi’ e ‘piccoli’”. Che attività svolgono i giovani musicanti? “Innanzitutto partecipano ai corsi di orientamento musicale, tenuti generalmente da

insegnanti diplomati al conservatorio. Se c’è un congruo numero di iscritti, si dà vita ad una junior band. Le lezioni sono individuali o d’insieme, ma sempre organizzate per sezione (percussioni, ottoni, clarinetti, flauti). Nei corsi si predilige la pratica strumentale. Da due anni a Santa Vittoria in Matenano organizziamo il music camp che sta ottenendo una sempre maggiore partecipazione di ragazzi. Da tre anni, inoltre, a Montegiorgio si svolge una rassegna di bande giovanili. E’ lì che è nata la prima junior band del Fermano”. Com’è nata l’idea della rassegna? “Negli scorsi anni, a Montegiorgio, veniva organizzato un corso per direttori di bande musicali, al quale partecipavano importanti compositori che scrivono musiche originali per banda, alcuni dei quali si sono specializzati in musiche per junior band. Si tratta di musiche con livelli di difficoltà inferiori, ma con effetti sonori molto belli da ascoltare. Ora il corso si tiene a Fermo e ogni anno, a metà giugno, c’è il concerto conclusivo. A Montegiorgio, invece, viene organizzata la rassegna ”. Perché è importante far parte di una junior band? “Perché è una realtà altamente formativa. Nella musica ci sono regole che non si possono infrangere. Per poter fare musica insieme occorre che ognuno esegua la sua parte e rispetti chi gli suona accanto. Stare insieme e seguire regole aiuta a formare il carattere dei più giovani”. Francesca Pasquali

9 Settembre 2016

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9 Settembre 2016

Inchiesta/Junior band Nata nel 2009, negli anni ha fatto molta strada

A Montegiorgio la prima junior band del Fermano Quando, nel 2009, Claudio Ferracuti si mise in testa di dar vita ad una junior band a Montegiorgio, non furono tanti quelli convinti che ci sarebbe riuscito. Intuizione e caparbietà, però, hanno avuto la meglio e, a sette anni di distanza, il paese ha due bande musicali dedicate ai giovani. “In Italia – spiega – le junior band sono una realtà che esiste da oltre vent’anni. Nelle Marche, e soprattutto nel Fermano, invece, eravamo molto indietro e, per certi versi, lo siamo ancora. Ci è voluto coraggio, abbiamo provato e ci siamo riusciti”. Prima a sorgere nella nostra provincia, seguita negli anni da diverse altre, la junior band montegiorgese è nata da un’esigenza della banda “senior”, la storica “D. Alaleona”, fondata nel 1846. “L’idea è nata dal bisogno di ricambio generazionale. La vecchia scuola di musica finanziata dalla Regione tramite i Comuni, con un insegnante unico per tutti gli strumenti, non era in grado di formare tutti gli strumentisti di cui necessita una banda musicale”, dice Ferracuti, che è presidente di entrambe le formazioni. “Per fortuna – continua – all’interno della banda avevano persone diplomate in tutti gli strumenti. Ancora oggi i musicisti ‘senior’ insegnano ai piccoli con un metodo diverso rispetto a quello che si usava anni fa”. Quale metodo? “Si chiama Pearson e prende il nome dal suo ideato-

re, l’americano Bruce Pearson. Prevede la presenza, durante le lezioni, di tanti insegnanti quanti sono gli strumenti della banda, più uno che si dedica alla musica d’insieme. I ragazzi – dagli otto anni in su – frequentano due ore di lezione a settimana: una per lo strumento e una d’insieme. E’ un metodo semplice e pratico, molto più di quello in uso prima. Già alla prima lezione, viene insegnato a suonare una nota. In questo modo si possono avere subito i primi risultati e i ragazzi non si scoraggiano. Inoltre, per il primo anno, diamo lo strumento in uso gratuito, questo anche per gravare il meno possibile sulle famiglie. Poi, se l’interesse del ragazzo continua – come capita quasi sempre – si passa all’acquisto”. Come ci si prepara ad entrare nella banda dei grandi? “Studiando, esercitandosi ed esibendosi, nel Fermano ma anche in altre parti d’Italia. Dopo soli tre anni dalla fondazione, nel 2012, abbiamo partecipato ad un concorso internazionale in Sicilia, arrivando secondi nella nostra categoria. In questi anni, poi, siamo migliorati molto. Da tre anni, i ragazzi di esibiscono a Montegiorgio nella rassegna dedicata alle junior band. Quest’anno c’erano dieci gruppi provenienti da tutta la regione, mentre l’anno scorso uno era arrivato da Brescia. Un’esperienza molto bella che i giovani musicisti hanno fatto è stata a Roma, alla caserma di Montebel-

lo, dove si sono esibiti insieme alla fanfara dei lancieri”. Soddisfazioni, ma anche fatica, per i giovani musicisti. “La musica richiede impegno, tempo e sacrifici, ma dà anche grandi soddisfazioni. Il mio consiglio, per quanto riguarda le bande musicali, è di iniziare intorno agli otto anni. Fino a dodici anni, infatti, chi fa musica assimila molto anche a livello di sensibilità, a prescindere dal risultato musicale. Una possibilità che altre discipline non danno. Inoltre, è una scuola di vita: i ragazzi socializzano tra loro e hanno regole da seguire, sia musicali che umane”. Francesca Pasquali

La prima “marching band” delle Marche Formazione di 40 elementi dagli 11 ai 18 anni

Passato e futuro di Abbanda Banda provinciale: collante La “Mazzumaja” di Comunanza, “Festa dei folli” di Corinaldo, “Mexico & nuvole” musicale fra i Comuni del territorio a Belforte del Chienti, il “Ferrara Buskers Festival” fino al “Porco Festival” di Rotella: sono solo alcune delle manifestazioni che hanno ospitato Abbanda dal momento della sua formazione in poi. “Il progetto Abbanda nasce nel 2012”, spiega Paolo Luzi, presidente della stessa. “Era da un po’ che avevo quest’idea in testa, finché alla festa della Pro Loco di Porto San Giorgio di quell’anno, ho ascoltato la P-Funking Band di Perugia, in quel momento ho avuto la spinta. Inizialmente avevo pensato a una sola band di percussionisti, poi è stata aperta ai fiati. Ho chiamato un mio amico del conservatorio e tramite la rete delle conoscenze si è formata la band”. Avete tutti un trascorso all’interno di corpi bandistici? “Buona parte di noi sì, circa il 98%”, afferma Luzi che in Abbanda suona il rullante. “La maggior parte proviene da realtà bandistiche, altri sono diplomati al conservatorio”, conferma Luca Fiorelli, trombettista e presidente del Corpo bandistico di Monte San Pietrangeli “Bruno Cecchini”. Che cosa possiede Abbanda di diverso rispetto a una banda tradizionale? L.F.: “Una banda ‘classica’ propone musica marciabile ma spesso si tratta di musica sinfonica o brani da ‘concerto’, è più incline all’esibizione ‘sul posto’ o con una marcia semplice, come può essere quella delle processioni. Abbanda lavora su un ritmo funky, si tratta di un tipo di musica un pochino più energica, così come i passi che creano una sorta di ‘scenografia’ tra le vie del paese e nelle piazze. Ci esibiamo sia sui

palchi che in forma itinerante, per l’appunto. Siamo classificati come artisti di strada”. Proprio in un festival dedicato agli artisti di strada vi esibite ogni anno. P.L: “Sì, al Veregra Street Festival di Montegranaro, siamo la band ufficiale della manifestazione”. Qual è il prossimo appuntamento a cui sarete presenti? L.F: “Il prossimo impegno è il Clown & Clown Festival a ottobre, anche se ci sono altre partecipazioni in via di conferma”. Quanti sono i musicisti di Abbanda? P.L: “Siamo in 15 ora, con un’età media che si attesta sui 33-34 anni”. Tutti della provincia di Fermo? P.L. “No, c’è anche chi proviene dal Maceratese, da Montecassiano. Dal territorio fermano ci sono musicisti di Capodarco, come me, di Porto Sant’Elpidio, di Fermo”. Come riuscite a conciliare altri impegni musicali con Abbanda? L.F: “In realtà, le bande comunali non fanno molte uscite. Spalmate nell’arco dell’anno saranno cinque o sei e per ciò che riguarda Abbanda le manifestazioni sono più concentrate nel periodo primaverile ed estivo, molto meno nei mesi autunnali e invernali”. Silvia Ilari

Dalla Aso Band (fondata nel 2013) è nato il progetto della Banda Provinciale del Fermano, con l’obbiettivo di allargare gli orizzonti e dare la possibilità ad altri ragazzi di frequentare un corso di formazione musicale permanente per costituire una banda con elementi provenienti dai seguenti paesi del Fermano: Falerone, Servigliano, Montelparo, Monte Rinaldo, Ortezzano, Grottazzolina, Monte Giorgio, Monte San Pietrangeli, Petritoli, Monte Giberto. La Banda Provinciale è costituita da 40 elementi di età compresa fra gli 11 e i 18 anni. Presentata lo scorso febbraio a Ortezzano, ha esordito in occasione di Tipicità in the city il 6 marzo 2016 e il 2 giugno al Teatro dell’Aquila in occasione della Festa della Repubblica. La banda Provinciale, iscritta all’Anbima, ha sede a Ortezzano grazie all’Amministrazione che si è mobilitata fin da subito mettendo a disposizione gli spazi della scuola elementare, dove adesso, nel mese di settembre, si svolgeranno le selezioni dei ragazzi per poter partecipare alle lezioni. Il Maestro, Lelio Leoni, è diplomato al conservatorio di Pescara, ha diretto per circa vent’anni la Banda di Monte San Martino e Penna San Giovanni, dirige oltre alla banda provinciale del Fermano, anche la banda giovanile di Montegiorgio. “Durante l’estate - ha spiegao il Maestro Leoni - abbiamo fatto una serie di concerti, nei vari comuni, al teatro Romano di Piane di Falerone, a Monte Rinaldo, al Teatro dell’Aquila di Fermo e abbiamo partecipato anche alla rassegna bandistica di Montegiorgio. A partire da questo mese, partiamo con il progetto del secondo anno della banda provinciale, ci incontriamo con i ragazzi due volte al mese per una programmazione a lungo termine e lavoriamo sul programma futuro”. Leoni, oltre ad avere la responsabilità della direzione, tiene le lezioni di fiati e ottoni, poi ci sono anche il maestro Italo Mercuri per quanto riguarda i legni, Claudia Sartori ad insegnare il flauto. Il repertorio musicale, fino adesso ha compreso tutti i brani originali per banda e per il prossimo anno prevede lo studio di brani inediti. Da quanti elementi è formato attualmente il gruppo? “Adesso abbiamo 40 ragazzi e speriamo di arrivare ad una cinquantina quest’anno, il nostro punto di arrivo sarebbe una sessantina di ragazzi, in modo da poter dare ricambio anche a quelli che ci sono sempre, si tratta di un’esperienza abbastanza impegnativa con concerti molto ravvicinati”. I ragazzi come vivono questa esperienza giovanile che implica pur sempre un impegno costante? “Sono molto motivati, s’instaurano dei bei rapporti tra ragazzi della stessa età provenienti da paesi diversi, cosa che costituisce un collante, una unione fra i vari comuni. Ci incontriamo la domenica, per loro è uno sforzo però sono entusiasti del progetto e di tutto quello che facciamo quindi andiamo avanti per il secondo anno. Quest’anno speriamo nell’adesione da parte di altre bande della provincia, auspichiamo che i vari presidenti siano concordi e solidali con questo progetto”. Gli obiettivi futuri sono infatti quelli di stage e accorpamenti con altre realtà, si spera infatti nell’adesione di Santa Vittoria in Matenano e nell’arrivo di ragazzi provenienti da Porto San Giorgio e Montegranaro, per allargarsi sempre di più. (Serena Murri)

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Inchiesta/Junior band Passione per la musica attraverso il confronto generazionale

La Cusopoli: quasi 200 anni di storia A Monterubbiano affondano le antiche radici della banda musicale Carlo Cusolpoli, fondata nel 1819 e che da quanto ci racconta il Maestro, Roberto Santini, durante tutti questi anni, la banda è sempre stata presente, durante tutti gli eventi e cerimonie ufficiali di Monterubbiano, partecipando a tutte le cerimonie popolari, civili e religiose con un ruolo di forte carattere identitario. Si tratta di una delle bande più antiche della regione, i suoi membri normalmente riprendono a riunirsi a partire da ottobre, una volta a settimana presso la sede in Largo Monte Grappa, nei pressi della Chiesa di San Francesco e si esibiscono in pubblico in un paio di concerti all’anno, uno in estate e uno in primavera con un repertorio misto di brani sia classici che contemporanei. Qualche esempio dei vostri successi più recenti? “Quest’anno, insieme al coro, ci siamo prodotti in un concerto ispirato a musiche tratte da film, come “La vita è bella”, a film di Fellini e musiche di Nino Rota e anche brani di Ennio Moricone. L’anno scorso il concerto in memoria della Prima Guerra Mondiale, due anni fa sul Risorgimento.” Quanti componenti ha il corpo bandistico? “Siamo in tutto una trentina, suddivisi in fasce di età che vanno dai 20 ai 35 anni, poi dai 35 a 50 anni, alle colonne

portanti della congregazione, gli over 50, ai quali si sono aggiunti, negli ultimi anni, un paio di bambini di 10 anni entrati di recente. Tutti quelli che fanno parte del corpo musicale sono dilettanti che prendono parte agli incontri a titolo gratuito e mossi dalla passione. Il nostro obiettivo è quello di mantenere quella che è una tradizione importante, puntando un po’ di più sulla scuola di musica e sui giovani talenti”. Parliamo della Scuola di Musica. “La scuola prevede corsi pomeridiani durante tutto il periodo scolastico, aperta a tutti presso la sede di Monterubbiano per ragazzi dalle Scuole Elementari in poi l’insegnante è Emanuele Tegazi, diplomato in conservatorio, perr ora abbiamo una quindicina gli allievi”. I piccoli musicisti arrivano principalmente dalle zone limitrofe, Monterubbiano, Rubbianello, Moresco ma forse sarebbe opportuno puntare ad allargare il raggio d’azione anche altrove, per intercettare giovani appassionati allo studio di uno strumento. Quali obiettivi per il futuro? “Negli ultimi anni qualche ragazzino è entrato a far parte della banda, cosa che non accadeva da tempo, speriamo che la cosa si ripeta. Il bello della banda è anche e soprattutto il fatto di unire diverse generazioni, dalle persone adulte ai bambino di 10 anni, diventa occasione di confronto, affiatamento e

di arricchimento dato dall’appartenenza a un gruppo unito dalla musica”. Qual è il motore che spinge i giovani ad avvicinarsi a questo tipo di esperienza? “La passione per imparare a suonare uno strumento può arrivare seguendo il corpo bandistico durante le sue performance. Molto più spesso sono i genitori che riescono a trasmettere questa passione ai figli. Purtroppo la musica non dà risultati immediati, per riuscire serve studio, rigore e questo richiede diversi anni, se non si è fortemente motivati non è detto che si riesca ad andare avanti, qualsiasi strumento non è uno strumento facile, serve tempo e passione ma una volta superato questo primo scoglio, poi, ci si appassiona ed è impossibile smettere”. (Serena Murri)

Il direttore Navisse racconta il Corpo Bandistico cittadino

A Monte Urano sacrifici e gioie non hanno età Il 22 settembre compirà 55 anni, 43 dei quali vissuti dentro il Corpo Bandistico Città di Monte Urano. Era il 1973, infatti, quando Lanfranco Navisse iniziò questo suo viaggio di musicista prima e di capobanda poi a partire dal 1984, fino a diventare nel 1994 il direttore di una realtà nata nel lontano 1877 e che oggi conta circa 50 unità di varie fasce d’età, dal più anziano che ha 78 anni al più giovane di quasi 13. Navisse, una grande responsabilità la sua, da un punto di vista storico, culturale ed anche educativo. “Sicuramente. Da ragazzo ho vissuto la festa del centenario nel 1977, c’ero già allora, ci sono ancora adesso e sono trascorsi altri 39 anni. Sono qui da 43 anni e non è poco.” Partiamo, ovviamente, dalla musica. “La banda svolge prevalentemente attività locale: le cose che si fanno più spesso, infatti, sono a servizio

della collettività monturanese, come durante il 25 aprile o il 4 novembre, il suonare ad un corteo funebre quando la famiglia lo richiede o le processioni, con una partecipazione, quindi, anche alla vita religiosa del paese.” Siete stati impegnati anche fuori dai confini cittadini. “La prima trasferta importante è stata nel 1980 quando partecipammo ad un concorso a Vichy, in Francia. Nel 1987 e 1989 siamo stati in Polonia, sia a Cracovia che all’interno del campo di Auschwitz. Poi nel 1995 a Salisburgo, nel 2000 a Francoforte, nel 2001 e nel 2005 abbiamo vinto il primo premio ad un concorso nazionale a Cascina in provincia di Pisa, nel 2004 siamo stati a Budapest in Ungheria, nel 2009 in California vicino San Francisco. Ultimo, ma non ultimo, nel 2012 abbiamo partecipato ad un festival del turismo a Shanghai. E la prossima setti-

mana torneremo in Polonia per suonare ad un festival con partenza l’8 settembre e ritorno il 12.” Come si sviluppa la vostra attività settimanale? “Di solito facciamo una prova alla settimana quando ci sono degli impegni locali: ad esempio, per la festa del patrono che si tiene ad inizio maggio già dai primi di marzo cominciamo a provare, di solito il martedì. Spesso ci sono anche dei concerti estivi, ma quest’anno ci siamo concentrati solo sulla Polonia. Poi c’è la festa di Santa Cecilia, la terza domenica di novembre, ed il concerto di Natale: lì ci prepariamo di solito due mesi prima.” Chi sono i protagonisti di questa magnifica e longeva avventura? “La banda si regge grazie all’apporto di ragazzi che frequentano il corso musicale organizzato dal Comune. Raramente

prendiamo forze esterne. E anche se alcuni sono andati a perfezionarsi al Conservatorio o a suonare con orchestre, nelle loro possibilità partecipano ai nostri servizi. Io mi occupo della scuola di musica dal 1981 e molto spesso mi sono sentito dire dalle famiglie che sentono questo come un ambiente molto sano. Non immagini quanto mi faccia piacere sentire queste parole!” Una sorta di famiglia allargata, insomma. “Penso alla Polonia e a come, al di là della lunga trasferta, resteranno in noi le battute durante il viaggio e i momenti quasi da gita scolastica, momenti che valgono un anno intero di prove. E poi non si sente la differenza tra le varie fasce di età. Sì, c’è una forbice molto ampia ma non ci sono problemi. E i sacrifici sono gli stessi, così come le gioie.” Andrea Braconi

La passione per la musica di una ragazza di tredici anni

Martina e la Junior Band L’amore per la musica è un qualche cosa di indefinito, che può nascere nell’animo di un bambino o svilupparsi in maniera improvvisa anche in un adulto in età matura. Sentire la musica, imparare a suonare uno strumento musicale, sono motivazioni che attengono all’intimo dell’anima di ciascuno di noi. Quindi c’è chi si esercita al pianoforte all’interno delle mura domestiche per puro diletto, c’è chi studia la musica per farne una professione della propria vita e c’è chi, magari, fin da piccolo studia la musica da banda per poter suonare in queste formazioni musicali. Sì, perché le bande pur non essendo delle orchestre sinfoniche vere e proprie, in molti casi almeno esprimono qualità e dignità musicale di prim’ordine. Tutto questo è reso possibile dalle scuole i vari corpi bandistici spesso organizzano al loro interno: le famose “Junior Band”, serbatoio giovanile per le bande vere e proprie. Anni di studio niente

affatto tenero in fatto di preparazione musicale: da soli col proprio maestro, e insieme per abituarsi a suonare in orchestra, un tripudio di percussioni, fiati, ottoni, e legni tutti insieme appassionatamente! Nascono amicizie tra ragazzi che andranno avanti tutta una vita, si fa gruppo in maniera giusta ci si impegna per un risultato comune: tutto quello che la società moderna sembra non voler insegnare più ai ragazzi. A Porto San Giorgio oramai da anni opera una delle più organizzate Junior Band di tutto il territorio, un vero e proprio polo di formazione musicale per banda frequentato da moltissimi bambini e adolescenti. Martina Gironacci, tredici anni, suona nella Junior Band dalla quarta elementare. Ci dice: “Una passione per la musica che mi è stata trasmessa dai miei genitori che mi portavano sempre a vedere i concerti del Corpo Bandistico di Porto San Giorgio”. Ora, nella

Junior Band ha trovato la sua dimensione anche umana: lì sono i suoi migliori amici, lì ha imparato il valore del lavorare insieme per costruire qualche cosa di bello. Per il futuro, ci confessa adombrando una modestia che le fa onore, spera di poter continuare a suonare col Corpo Bandistico dei “grandi” di Porto San Giorgio. Martina suona il flauto traverso ed è molto brava in quello che fa, come del resto tutti quelli che suonano in questa formazione musicale di ragazzi. E quando alla fine di ogni loro esibizione scrosciano gli applausi, la soddisfazione che traspare dal suo viso e da quello dei suoi amici musicisti è il compenso più giusto e bello per tanto lavoro e tanto esercizio. Bravi ragazzi, continuate a farci sognare un futuro migliore con la vostra musica e con la vostra capacità di essere uniti per costruire un mondo più armonioso. Daniele Maiani

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Sociale/News Marche/126 mila euro per tre anni

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Fermo/Domande all’Inps entro fine anno

Solidarietà, la Regione Mamme lavoratrici, il Comune approva il piano di interventi aderisce al bonus infanzia Integrare le politiche della cooperazione allo sviluppo e di internazionalizzazione. E’ questo il principale obiettivo del Piano triennale regionale per un sistema di interventi di cooperazione e di solidarietà internazionale 2016/2018, il cui schema è stato approvato dalla giunta regionale. Il programma, che ha una dotazione finanziaria di 126 mila euro, di cui 100 mila disponibili per l’annualità 2016-2017 e al quale potranno essere aggiunte ulteriori risorse regionali ed europee, ha già ricevuto il parere favorevole del Comitato per la cooperazione e la solidarietà internazionale. “Uno strumento programmatico – spiega l’assessora regionale alla Cooperazione allo sviluppo, Manuela Bora – che dà le linee di azione della Regione Marche in coerenza con le politiche europee, internazionali e nazionali per la cooperazione esterna, di vicinato e di coesione territoriale. L’obiettivo che fa da sfondo a questo Piano è un’integrazione tra il settore internazionalizzazione e la cooperazione allo sviluppo, per promuovere il coordinamento tra soggetti profit e non-profit marchigiani interessati a beneficiare delle opportunità offerte dalla legge nazionale e la collaborazione pubblico-privato, al fine di favorire e ampliare gli interventi di cooperazione allo sviluppo nei territori di interesse strategico per la regione. Inoltre si mira a maturare competenze tecniche per partecipare a gare internazionali finanziate da organismi internazionali”. In particolare, il piano regionale opererà su quattro direttrici principali: cooperazione, cosviluppo e migrazione; cooperazione allo sviluppo e internazionalizzazione; reti regionali di cooperazione per lo sviluppo ed educazione alla cittadinaza attiva e globale; progettazione europea. Tra gli obiettivi c’è la realizzazione di azioni di cosviluppo, mettendo in relazione il tema della migrazione con quello della cooperazione internazionale. “Le Marche – conclude Bora – godono di una forte credibilità e affidabilità in questo settore, avendo creato importanti rapporti di partenariato, e contiamo ancor più con questo documento di favorire il radicamento nella comunità marchigiana della cultura della pace e dei diritti umani. Nonostante molti progressi siano stati fatti in materia di lotta alla povertà e alla fame, educazione di base, eliminazione delle disparità tra i sessi, riduzione della mortalità infantile e di malattie infettive, educazione allo sviluppo sostenibile, siamo perfettamente consapevoli che molta strada resta ancora da fare”.

Fermano/Operativa nel Presidio distrettuale di Porto San Giorgio

Un’équipe per riconoscere i minori non accompagnati Un pediatra, un neuropsichiatra infantile, due mediatori culturali e tre assistenti sociali: sono i componenti dell’equipe multidisciplinare che si è costituita a Fermo – prima nelle Marche – per identificare e accertare la reale età dei minori stranieri non accompagnati che arrivano nel territorio. L’equipe è coordinata dall’Unità Operativa Sociale e Sanitaria (composta dagli Ambiti Sociali Territoriali 19, 20 e 24, sotto la direzione dell’Area Vasta 4 di Fermo) e vedrà come interlocutori diretti la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Ancona, la Prefettura di Fermo, la Questura di Ascoli Piceno, il Commissariato di Fermo e l’Agenzia Sanitaria Regionale. “Ferma restando la massima accoglienza per chi la merita – il commento del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – ringrazio per la collaborazione in particolare gli Ambiti Sociali e l’Asur per aver agito in modo tempestivo ed aver dato una forte risposta a chi antepone la furbizia alla richiesta di solidarietà. Si tratta di risposte socio-sanitarie alle pretese di dichiarazione di minore età che provengono da alcuni rifugiati del territorio, dichiaratisi maggiorenni all’ingresso nel nostro Stato e che vogliono usare que-

sto escamotage per aggirare le norme esistenti. Una volta emersa la differenza fra età dichiarata ed età riscontrata questo Comune procederà anche ad inoltrare apposita informativa alla Procura della Repubblica. Tali furbizie rischiano di minare il percorso teso a acquisire il permesso di soggiorno per il maggiorenne che, cercando una scorciatoia, si viene a dichiarare minorenne nel nostro Comune”. “Da un punto di vista socio-sanitario – spiega Vincenzo Rea, direttore del Distretto Unico dell’Area Vasta 4 di Fermo – si tratta di un percorso che viene condotto attraverso le procedure meno invasive, a garanzia, in tutte le sue fasi, della tutela riservata ai minori, proprio perché la loro identificazione rappresenta il presupposto essenziale attraverso il quale possono beneficiare di tutte quelle misure di protezione a cui hanno diritto in quanto minori”. L’equipe multidisciplinare opera nel Presidio distrettuale di Porto San Giorgio ed è composta da Liliana Gironacci (pediatra), Barbara Pirri (neuropsichiatra infantile), Karem Mohamed Agrebi e Florinda Di Fabio (mediatori culturali), Alberto Cutini, Andrea Recchioni e Loredana Romanucci (assistenti sociali).

Con una delibera di Giunta, il Comune di Fermo ha aderito al Bonus Infanzia. Si tratta di un contributo economico che lo Stato riconosce alle mamme che, dopo la maternità, tornano a lavoro entro i successivi 11 mesi senza aver terminato o iniziato il periodo di congedo parentale. Le mamme che optano per questa agevolazione devono presentare l’apposito modulo di domanda all’Inps e scegliere il tipo di contributo che vogliono utilizzare: quello per pagare le spese della retta dell’asilo nido pubblico o privato o un voucher per l’acquisto di servizi di baby sitter. La Giunta ha disposto di provvedere all’accreditamento presso l’Inps, tramite iscrizione nell’elenco delle strutture eroganti servizi per l’infanzia, in qualità di ente pubblico titolare del servizio asilo nido comunale e ha preso atto che potranno usufruire di tale misura le lavoratrici madri che hanno rinunciato al congedo parentale, che hanno iscritto il proprio bambino presso l’asilo nido comunale per l’anno educativo 2016/2017 e che il contributo è erogato direttamente dall’Inps al Comune di Fermo per ogni bambino e per un periodo massimo di sei mesi. Possono presentare domanda le madri lavoratrici aventi diritto al congedo parentale, dipendenti di amministrazioni pubbliche o di privati datori di lavoro, oppure iscritte alla gestione separata

Inps che, al momento della domanda, siano ancora negli 11 mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità obbligatorio. Novità introdotta dalla Legge di stabilità del 2016: il voucher è esteso alle lavoratrici autonome (con importo ridotto a 300 euro mensili). Il contributo è pari a un importo massimo di 600 euro mensili ed è erogato per un periodo massimo di sei mesi. La domanda va presentata all’Inps attraverso il sito web oppure tramite patronato entro il 31 dicembre 2016. “Anche con questa misura - ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Mirco Giampieri - vogliamo andare incontro alle famiglie e sostenerle proprio nell’ambito del ventaglio di servizi che l’Amministrazione pubblica, statale e locale, deve erogare ai cittadini”. Informazioni: Comune di Fermo tel. 0734.284279 - 284303

Brevi Fermo Barriere architettoniche, modificato il regolamento edilizio comunale Da qualche settimana, negli edifici di Fermo è possibile realizzare ascensori interni o piattaforme elevatrici per consentire l’accesso a persone con disabilità e abbattere così le barriere architettoniche. Con questa variante normativa al Regolamento edilizio comunale sarà possibile ridurre la larghezza delle rampe delle scale interne (ad 80 cm) e realizzare un ascensore o una piattaforma elevatrice. Installazione consentita a patto che non sia ricompresa all’interno di un intervento più ampio di ristrutturazione dell’immobile. “Una delibera importante – commentano gli assessori all’Urbanistica, Francesco Nunzi, e ai Servizi Sociali, Mirco Giampieri – perché ci consente di essere sempre più al passo su un tema come quello delle barriere architettoniche su cui abbiamo lavorato e su cui ci impegneremo ancora. Un atto a beneficio dell’intera città, come dimostrato dalla condivisione unanime dell’intero Consiglio comunale”.

Fermano

Ambito 20, nuovi gruppi di auto-mutuo-aiuto

L’Ambito Territoriale Sociale 20, in collaborazione con i Centri Famiglia dei Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano, promuove l’attivazione di nuovi gruppi di auto-mutuo-aiuto rivolto a tutti coloro che hanno bisogno di un supporto psicologico di gruppo per affrontare problematiche di vita e poter avere un sostegno reciproco attivo da parte di altre persone che vivono una stessa situazione. Gli ambiti di applicazione sono molteplici: dalla depressione ai gruppi per familiari di persone che vivono un disagio (psico-fisico o grave malattia), o rivolti a chi vive situazioni particolari come la perdita del lavoro, il divorzio e la separazione, o l’elaborazione di un lutto. La partecipazione è gratuita ed è garantita la massima riservatezza. Info: tel. 0734.908332 - www.ambito20.it o rivolgersi agli sportelli di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano.


Economia/News Parola di esperto/Il commercialista MISURE DI RISOLUZIONE DELLE CRISI BANCARIE: IL BAIL-IN Lo scorso novembre mediante due decreti legislativi è stata data attuazione alla direttiva europea in tema di prevenzione e gestione delle crisi bancarie il cui tratto distintivo consiste nel limitare l’intervento pubblico a sostegno di una banca in situazione di crisi con l’introduzione di strumenti e poteri che le autorità preposte di ciascun Paese - la Banca d’Italia nel nostro caso - possono adottare per la risoluzione del dissesto o il rischio di dissesto di una banca. La finalità di tali misure è quella di evitare il fallimento dell’istituto ed assicurare la continuità dei servizi creditizi e finanziari offerti. Gli strumenti previsti sono, in particolare, a) la riduzione o la conversione di azioni, partecipazioni e strumenti di capitale emessi dalla banca, b) quando tale svalutazione non sia sufficiente a far rientrare dallo stato di crisi subentrano le misure di “risoluzione” della crisi tra le quali il c.d. bail-in che consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti, obbligazionisti e più in generale dei creditori della banca, o nella conversione in capitale proprio dell’istituto (con la conseguente perdita di capitali da parte dei soggetti interessati) dei diritti vantanti nei confronti dell’Istituto. Pertanto con tale misura si rischia di veder il proprio investimento ridotto, azzerato o convertito in capitale, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza della banca e senza necessità di consenso da parte dell’investitore. Sono soggette al bail-in tutte le passività della banca, vale a dire i debiti nei con-

fronti di azionisti (i quali saranno i primi a sostenere le perdite), possessori di obbligazioni subordinate (categoria di obbligazioni il cui rimborso avviene successivamente a quello dei crediti ordinari nel caso il cui l’ente versi in situazione di difficoltà finanziaria) e depositanti, che assumono quindi la veste di creditori della banca. Il rischio è che il possessore di questi titoli e, nei casi più gravi, il titolare di semplici depositi bancari si trovi a subire ingenti perdite (a volte irrecuperabili) anche qualora poi la banca non diventi insolvente ma semplicemente si trovi in qualche difficoltà operativa. Fanno eccezione solamente – i depositi “protetti”, vale a dire quelli che non superano l’importo di 100.000 euro, importo che costituisce il limite di rimborso per ciascun depositante presso l’istituto che si trovi ad attivare la procedura; - le passività garantite, per le quali il diritto del creditore al pagamento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo di proprietà o con costituzione di garanzia reale. Gli altri strumenti a disposizione dell’autorità riguardano la cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo, ad un ente “ponte” o ad una società veicolo per gestione dell’attività con conseguente mutamento soggettivo del rapporto tra debitore (banca) e creditore (cliente/ investitore) per la sostituzione dell’originario debitore con un nuovo soggetto. Le disposizioni sono in vigore dal 16 novembre 2015 fatta eccezione del bail-in il quale si applica a partire dal 1 gennaio 2016 ma potrà coinvolgere anche titoli emessi prima di tale data. (Cristina Claretti)

Gamma Partners Stp Giacinti Cippitelli Claretti – Dottori Commercialisti Piazza C.A. dalla Chiesa n. 41 - 63813 Monte Urano (FM) Tel. 0734-840355- Fax 0734-278017- mail: info@gammapartners.it

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Marche/Rivolte agli over 30

Occupazione, 98 borse lavoro per il Fermano La Regione Marche ha pubblicato il bando per 1.000 borse lavoro per over 30. La somma messa a disposizione è di 4 milioni 231 mila euro a valere sul POR Marche Fondo Sociale Europeo 2014/2020. Per partecipare al bando bisogna possedere i seguenti requisiti: aver compiuto il 30° anno di età (fino a 64 anni); essere disoccupato come da certificazione rilasciata dal Centro per l’Impiego; essere residente nella Regione Marche; avere una situazione economica disagiata perché percettori di un basso reddito (certificato da Isee relativa al 2015 inferiore ai 18 mila euro); non aver usufruito di 2 borse lavoro finanziate con risorse della programmazione FSE 2007/2013. Per l’assegnazione delle borse lavoro si prescinde dal possesso di un titolo di studio. Ogni borsa ha una durata massima di 6 mesi, durante la quale è prevista l’erogazione di un’indennità forfettaria di partecipazione di 650 euro mensili lordi. Possono essere soggetti ospitanti i datori di lavoro privati, inclusi gli studi professionali, e le associazioni non profit. Delle mille borse lavoro, alla provincia di Fermo ne sono state assegnate 98. La Regione Marche si riserva la possibilità di incrementare con ulteriori risorse finanziarie il bando procedendo allo scorrimento delle graduatorie, per l’assegnazione di ulteriori borse lavoro. Per ogni provincia sarà stilata una graduatoria in base alla qualità del progetto, al genere e al periodo di disoccupazione (saranno favoriti coloro che hanno una disoccupazione di oltre 24 mesi). Le domande vanno presentate entro il 30 settembre 2016.


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Economia/News Marche/È boom di voucher venduti rispetto agli anni precedenti

Crollano le assunzioni. Cgil: semestre nero Nel primo semestre del 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 66.729 mila persone, l’11,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015. Crollano le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, passando da 20.446 del I° semestre 2015 ad 11.551 del 2016 (43,5%). La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (76,5%), il 6,2% è stato assunto come apprendista e solo il 17,3% con un contratto a tempo indeterminato, in netto calo rispetto al 27,01% dello stesso periodo dell’anno precedente. Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 4.096, il 40,7% in meno rispetto ai primi sei mesi del 2015, mentre le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 1.647

con un incremento del 7,2% rispetto al 2015. Il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato è pesantemente negativo (5.639). Il saldo “assunzioni - cessazioni” è positivo (pari a 15.591 posti di lavoro) solo se si considerano anche i rapporti di lavoro non stabili. Nei primi sei mesi del 2016 cresce, rispetto allo stesso periodo del 2015, il numero di voucher venduti (+31,9%); in confronto al valore del 2014, i voucher venduti nel primo semestre 2016 sono più del doppio. “Rispetto ai valori medi osservati per il centro Italia e per il Paese nella sua totalità - sottolinea Novella Lodolini, responsabile dell’Ires Cgil Marche la situazione delle Marche è peculiare soprattutto per i seguenti aspetti: la

contrazione delle assunzioni a tempo indeterminato nelle Marche è ancor più marcata che nel resto d’Italia (43,5% contro 33,4%); le assunzioni a tempo indeterminato nelle Marche sono percentualmente più basse rispetto al centro Italia e al totale Italia (17,3% contro 23,6% e 25,3%)”. “Purtroppo - osserva Roberto Ghiselli, segretario generale della Cgil Marche - i dati Inps sulle assunzioni nel primo semestre del 2016 confermano quanto la Cgil sostiene da tempo: le misure adottate dal Governo con il Jobs Act sono state del tutto inefficaci sul piano occupazionale. Dopo il fuoco di paglia delle assunzioni alimentate dai costosissimi incentivi a favore delle imprese (più di 20 miliardi nel triennio), i dati occupazionali del 2016 ci riportano a

livelli inferiori anche al 2014. Cala il lavoro stabile, aumenta la precarietà, soprattutto nella sua forma più brutale, quella dei voucher. Nelle Marche questi dati negativi sono ancora più marcati e richiederebbero una riflessione specifica, a livello istituzionale e fra le parti sociali, per capire come orientare meglio gli interventi a sostegno del lavoro nella nostra regione”.

Marche/Programma di interventi della Regione Marche/A disposizione oltre 30 milioni di euro

800 mila euro per le imprese commerciali

Due bandi per le filiere agroalimentari

Promuovere e incentivare misure concrete di sostegno alle imprese commerciali. Con questo obiettivo la Giunta regionale ha approvato un programma di interventi a favore delle pmi commerciali, mettendo a disposizione complessivamente 800 mila euro di contributi e stabilendone i criteri per l’assegnazione. “Si tratta di tre provvedimenti distinti – spiega l’assessora al Commercio e alle Attività produttive Manuela Bora – ma riuniti sotto un unico piano che ha la finalità di riqualificare e valorizzare il commercio marchigiano, fissando criteri che tengono conto dell’attuale momento di difficoltà economica. C’è infatti particolare attenzione alla valorizzazione dei centri storici, a imprese guidate da titolari giovani, alle donne e a chi ha perso il lavoro. Ulteriore attenzione viene posta anche alla sicurezza delle attività commerciali che più di altre sono sottoposte a rischio criminalità e ai centri commerciali natural,i destinando una dotazione di 150 mila euro”. Tra gli interventi programmati ci sono quelli destinati a progetti per la riqualificazione delle imprese commerciali in aree, vie o piazze, specialmente quelle dei centri storici, con una dotazione di 500 mila euro; mentre 100 mila euro saranno assegnati a imprese commerciali nei comuni sotto i 5.000 abitanti per la stessa tipologia di azione. Sono ammissibili al contributo anche

Saranno pubblicati a settembre i due bandi dedicati ai progetti integrati di filiera. La giunta regionale ha infatti approvato i due schemi di bando del Piano di sviluppo rurale 2014-2020: “Progetti integrati filiere agroalimentari”, dedicato alle filiere più grandi con sbocchi sui mercati nazionali e internazionali, e “Progetti integrati di filiere corte e mercati locali”, rivolto alle piccole realtà più legate al territorio. “Per il primo bando la dotazione è di 21,800 milioni di euro, per il secondo di 9,850 milioni di euro”, spiega l’assessore all’Agricoltura Anna Casini. “I progetti integrati di filiera hanno lo scopo di comprendere in un unico strumento gli interventi finanziabili con le misure del Psr (Programma di sviluppo rurale). L’obiettivo è favorire lo sviluppo complessivo di uno o più settori produttivi attraverso l’apporto organizzativo degli imprenditori e degli altri rappresentati del mondo agricolo”. “Non meno importante – continua Casini – è poi incentivare la partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità e trasferire al settore primario un maggior valore aggiunto attraverso la riduzione dei costi organizzativi e di transazione. In questo contesto non vogliamo però trascurare le realtà più piccole e i mercati locali che costituiscono una peculiarità, una tradizione e un’attrattiva anche turistica di questa regione, favorendo l’aggregazione a carattere locale e la riduzione degli intermediari tra produttore e consumatore”. I 21,8 milioni di euro del bando “Progetti integrati di filiera sono così suddivisi: 7,5 milioni per interventi strutturali agrindustria, 7 milioni per interventi strutturali aziende agricole, 5 milioni per la promozione, 1 milione per la formazione e l’informazione, 1 milione per la sperimentazione di tecniche innovative, 300 mila per certificazione qualità. I 9,850 milioni di euro del bando “Progetti integrati di filiere corte e mercati locali” saranno destinati così: 4 milioni per investimenti strutturali aziende agricole, 2 milioni per investimenti strutturali agroindustria, 2 milioni per promozione e sostegno gestione, 750 mila per sperimentazione di tecniche innovative, 50 0mila per formazione, 300 mila per certificazione qualità, 300 mila per informazione di sistema.

interventi che hanno come oggetto la ristrutturazione, l’ampliamento di locali da adibire ad attività di commercio o al deposito di merci, nonchè l’acquisto di attrezzature e arredi. Tra le altre, una priorità di punteggio nella graduatoria è stata data alle nuove imprese (create dopo il 1° gennaio 2015), ai titolari di esercizi tra i 18 e i 35 anni e a chi ha perso un lavoro subordinato nell’ultimo triennio. I beneficiari sono micro, medie e piccole imprese commerciali di vendita al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande, i quali potranno ricevere un contributo in conto capitale del 15% della spesa ammissibile che non può essere inferiore a 15 mila euro né superiore a 80 mila. A breve sarà pubblicato il bando con il termine e le modalità di presentazione delle domande. I moduli sono scaricabili dal sito www.regione.marche.it alla voce “bandi”. Per quanto riguarda la misura della sicurezza, il provvedimento prevede la concessione di contributi per investimenti rivolti alla riqualificazione e al potenziamento dei sistemi di sicurezza con un contributo del 40% della spesa ammissibile, ma non superiore a 5 mila euro per ogni impresa beneficiaria. Verrà riconosciuta priorità di punteggio a chi realizza collegamenti in video con memoria degli eventi o sistemi passivi per la protezione dei locali (blindature, casse a tempo, vetri antisfondamento).

Breve Marche Campagna più sicura: calano gli infortuni nei campi Nel 2016, gli infortuni nelle campagne marchigiane sono scesi a 768, il 2% in meno rispetto all’anno precedente. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti Marche sulla base dei dati Inail relativi al primo semestre del 2016. Secondo i dati, diminuiscono anche gli incidenti mortali, con quattro episodi rilevati rispetto ai sei del periodo gennaio-giugno del 2015, considerando sia gli episodi avvenuti direttamente sul posto di lavoro che in itinere.

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Salute/News

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Tecnologie/Le nuove frontiere per la salute

Marche/Più consensi

Prostata: laser e robot al fianco dei malati Donazioni di di Agnese Testadiferro

La prostata può essere operata con la più alta tecnologia: il laser e il robot sono gli alleati vincenti per farlo. Nelle Marche queste due avanguardie di chirurgia urologica robotica e mini-invasiva sono all’Unità Operativa di Urologia di Villa Igea ad Ancona, clinica recentemente entrate a far parte del Gruppo Policlinico di Abano Terme. I dispositivi che caratterizzano gli interventi chirurgici sono Il Robot Da Vinci Si HD e il Laser ad Holmio 120 Watt. Per saperne di più sugli interventi e sui benefici degli stessi risponde alle curiosità il dr Angelo Cafarelli, esperto in chirurgia robotica, laser e mininvasiva, nonché primario dell’Unità Operativa di Urologia della clinica del capoluogo di regione. Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica rispetto la chirurgia tradizionale? “Visione migliorata, ad alta definizione con ingrandimento di 10 volte e tridimensionale; eliminazione del tremore della mano umana. Le minime incisioni permettono di ritornare più rapidamente alla quotidianità; ridurre la degenza ospedaliera; minimizzare i rischi di incontinenza, impotenza e perdita di sangue con conseguente riduzione delle trasfusioni. Limitato, o assente, utilizzo di antidolorifici dopo la dimissione ospedaliera”. In cosa consiste l’intervento di prostatectomia radicale robotica?

“L’intervento, della durata di 90-120 minuti, consiste nell’asportazione della prostata per tumore maligno con l’impiego del sistema robotico Da Vinci. L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Attraverso sei piccole incisioni inferiori ad 1 cm vengono inseriti in addome dei trocars, cioè delle piccole cannule che rappresentano la porta di accesso per telecamera e strumenti chirurgici. Se oncologicamente necessario si rimuovono i linfonodi pelvici (linfoadenectomia). La tecnica robotica si presta ad essere utilizzata con successo anche in pazienti con tumore della prostata avanzato. Successivamente si procede all’isolamento e rimozione della prostata. Nella parte finale dell’intervento, si procede alla ricongiunzione tra uretra e vescica, attraverso una innovativa sutura. Si posiziona poi il catetere vescicale, rimosso solitamente dopo tre giorni”. Il Laser ad Holmio 120w per cosa è indicato? “È ideale per l’iperplasia prostatica benigna, che è una condizione caratterizzata da un ingrossamento della prostata di natura benigna”. Il Laser, cioè l’HoLEP perché ha così tanto valore? “Il laser ad Holmio permette di operare pazienti con prostate di qualsiasi grandezza, anche molto grandi, endoscopicamente e senza tagli. Dà la possibilità di trattare, durante lo stesso intervento, eventuali calcoli vescicali. Permette anche di ridurre le perdite ema-

organi in aumento

tiche e le trasfusioni, ma anche diminuire le complicanze intra e perioperatorie. I tempi di cateterizzazione sono ridotti a 1 o 2 giorni”. In linea generale, come sono seguiti i pazienti post operazione? “Nel post-operatorio con uno specifico programma di controllo oncologico ed un iter ersonalizzato di riabilitazione andrologica. Ciò permette di riprendere un’attività sessuale dopo l’intervento robotico e di riabilitazione del pavimento pelvico, per il controllo della ripresa della continenza urinaria, che è spontanea nella maggior parte dei casi”. Ci sono altri interventi che fate con il robot? “Sì, adoperiamo nel trattamento mini-invasivo dei tumori renali; interventi di pieloplastica per stenosi della giunzione reno-ureterale e di cistectomia con ricostruzione della neo-vescica per tumori vescicali infiltranti”.

l’Autunno è alle porte

stufe a

pellet e x t r a sco n t i e tasso zero

riven ditore ufficiale

Eccellenti risultati si registrano, nei comuni, al momento del rinnovo della carta di identità, per la raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi. Le dichiarazione raccolte a fine luglio erano 11.960, con 10.244 consensi (85,7%) e 1.716 opposizioni (14,3%). Sono oltre 30 mila, invece, le dichiarazioni raccolte dall’Aido (Associazione italiana donatori organi) Marche. Per avere un termine di raffronto, in oltre 10 anni, presso le Aziende sanitarie, sono state raccolte 2.562 dichiarazioni che si vanno ad aggiungere al numero complessivo dei marchigiani che si sono espressi. Nella Regione sono 77 i Comuni, con una copertura del 70% della popolazione, che si sono già attivati per fornire ai cittadini l’opportunità di dichiarare la propria volontà di donazione presso gli Uffici Anagrafe; volontà che viene registrata, in tempo reale, con collegamento al Sistema informativo trapianti (Sit). Ogni cittadino, oltre al servizio messo a disposizione da Comuni, Aziende sanitarie e Aido, può comunque manifestare la propria volontà a donare o meno i propri organi conservando, tra i documenti personali, la tessera specifica predisposta dal Ministero della Salute e dalle Associazioni di settore o, semplicemente, con una dichiarazione, in carta libera, completa di dati e sottoscritta.


9 Settembre 2016

Salute/News Marche/Volerà anche di notte e con il maltempo Breve

In arrivo l’elisoccorso h24 La Regione Marche attiverà il servizio di elisoccorso nelle ore notturne (h24). Il volo sarà garantito anche in caso di condizioni meteorologiche avverse, caratterizzate da scarsa visibilità. Lo ha stabilito la Giunta regionale che ha incaricato l’Azienda ospedaliera universitaria di Ancona a espletare la gara per l’estensione del servizio, attualmente svolto dall’alba al tramonto. I direttori del servizio Sanità e dipartimento Protezione civile attiveranno un gruppo di lavoro per individuare siti di atterraggio idonei e certificati per il volo notturno, che andranno attrezzati entro dicembre di quest’anno. Le Marche dispongono già di una rete di elisuperfici composta da 28 piazzole, realizzate in località strategiche sia per le finalità di protezione civile, che per migliorare il sistema sanitario di emergenza. L’eliambulanza continuerà a coprire anche l’Umbria, a seguito del protocollo d’inte-

sa firmato tra le due Regioni. “Vogliamo garantire sicurezza a tutti i cittadini marchigiani, con un servizio di elisoccorso operativo tutta la giornata e con tutte le condizioni meteorologiche”, spiega il presidente della Regione, Luca Ceriscioli. “L’esigenza è quella di fornire assistenza immediata per le patologie che richiedono interventi rapidi, come traumi ed ictus, possibile solo con una centralizzazione del servizio h24. In questa maniera si riducono i tempi del soccorso, soprattutto per le aree più disagiate, e si migliora l’assistenza al paziente”. L’estensione notturna dell’attività di elisoccorso riguarderà sia gli interventi sui luoghi degli eventi, sia il trasporto interospedaliero. È prevedibile un incremento della dotazione organica a supporto del servizio (sei unità: tre anestesisti e tre infermieri), oltre ad un aumento complessivo della spesa stimabile in 1,6 milioni di euro.

Breve Marche Incontinenza, studio Inrca per servizi migliori L’Inrca (Istituto nazionale di riposo e cura per gli anziani) ha concluso la rilevazione nell’ambito di uno studio su cento famiglie residenti nelle province di Ancona e Fermo, per conoscere meglio la situazione dei familiari che assistono persone affette da incontinenza. La ricerca, mediante questionari, ha l’obiettivo di raccogliere suggerimenti su come poter migliorare i servizi sanitari dedicati al disturbo e misurare lo stress di chi assiste: il peso che si deve affrontare ogni giorno, la fatica mentale e fisica, la mancanza di libertà. E’ ora in corso l’analisi dei dati e i risultati saranno diffusi entro l’anno. Per informazioni si può telefonare alla dott.ssa Sara Santini, tel. 071.8004605.

Fermano

Nuova tessera sanitaria, che c’è da sapere

In queste settimane sono arrivate nelle nostre case le nuove tessere sanitarie. Per usufruire delle tradizionali funzioni delle tessere non è necessario fare alcuna attivazione. La tessera infatti è valida dal momento del suo arrivo. La nuova tessera sanitaria deve essere attivata solo per poter accedere ai servizi on line offerti dalla Regione Marche e, per farlo, occorre chiedere il proprio codice pin. Basta recarsi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di via Zeppilli 18, a Fermo, portando con sé la propria tessera sanitaria e un documento di riconoscimento. Allo sportello sarà consegnata la prima parte dei codici individuali. La seconda parte dei codici viene successivamente spedita all’interessato via e-mail. Info: Ufficio Relazioni con il Pubblico, tel. 0734.6252932 / 2017 - urp.av4@sanita.marche.it

Azienda Informa/Centro Disturbi Specifici dell’apprendimento “Cassiopea” Nuova apertura a Porto San Giorgio Apre nel cuore del comune di Porto San Giorgio il nuovo Centro Disturbi Specifici dell’apprendimento “Cassiopea”. Ubicato in via della Repubblica 4/e, offrirà un servizio di valutazione neuropsichiatrica infantile d’eccellenza con la presenza della dott.ssa Celeste Acquafondata, dell’Università Cattolica di Roma. Il centro sarà coordinato dal direttore sanitario dott. Nadir Scilinguo, psicologo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale esperto nei disturbi specifici dell’apprendimento, in psicologia scolastica, perito presso il Tribunale di Pescara in qualità di esperto in psicologia forense e criminologia, il quale curerà le valutazioni cognitive e psicodiagnostiche e dalla prof.ssa Simona Marinangeli, docente specializzata DSA la quale si occuperà del supporto didattico dei disturbi specifici dell’apprendimento e del settore giocomotricità. L’equipe è costituita da professionisti operanti nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza con una lunga esperienza formativa ed esperenziale quali la dott.ssa Paola Casagrande, logopedista, la docente Paola De Santis specializzata nel supporto didattico personalizzato e il dott. Gualberto Gasparroni il quale curerà il settore della rieducazione motoria. L’unità multidisciplinare è operativa da 1° settembre 2016. Il centro “Cassiopea”, oltre alle valutazioni neuropsichiatriche infantili, cognitive e psicodiagnostiche, offrirà un sevizio peritale sia in ambito civile che penale, un servizio di trattamento logopedico e di neuropsicomotricità, training grafo-motorio per la stimolazione delle abilità pregrafiche e grafiche dedicato a bambini della fascia 5 - 6 anni, la preparazione a concorsi in cui è prevista una valutazione della personalità ed un nuovo servizio di psicoterapia domiciliare dedicata ad utenza con difficoltà motorie.

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9 Settembre 2016

Terra nostra/News Porto Sant’Elpidio/Grazie a un finanziamento regionale Monte Giberto/Installate lampade a led

La scuola Galilei si rifà il look Nuova illuminazione per il centro Il Comune di Porto Sant’Elpidio ha ottenuto un finanziamento di 187.505 euro da parte della Regione Marche per la realizzazione di interventi di straordinaria manutenzione della scuola media Galilei, in via Montegrappa. In particolare, i lavori consistono nel completamento della sostituzione degli infissi esterni per garantire maggiore comfort agli utenti e nell’abbattimento dei consumi energetici e delle barriere architettoniche per grarantire la piena fruibilità delle aule didattiche e dei laboratori a tutti gli alunni. Nello specifico, il progetto riguarda l’istallazione di due ascensori esterni, la modifica di una scala interna, il risanamento e messa in sicurezza dei cornicioni dell’edificio, la messa in sicurezza dell’area esterna mediante la recinzione del lato nord e l’eliminazione di una scala esterna, la realizzazione di un collegamento esterno con infissi vetrati e la sostituzione degli infissi esterni dell’edificio. “Sono felice per la mia comunità”, dice il Sindaco Nazareno Franchellucci. “E’

un finanziamento importantissimo che ci consentirà di ristrutturare la scuola Galilei. Per questo devo ringraziare il nostro Ufficio tecnico per i lavoro che ha svolto. Tutti gli uffici del settore lavori pubblici sono stati molto bravi ad intercettare il finanziamento e a predisporre la domanda e il progetto per partecipare al bando. Siamo soddisfatti, ma il nostro impegno non finisce qui: la scuola e il Comune, insieme, intercetteranno nuovi canali e fonti di finanziamento possibili per migliorare ulteriormente lo stato delle nostre scuole. Non appena ce ne sarà data occasione, cercheremo di intervenire per sistemare anche gli ambienti interni ed esterni degli altri edifici.”

S.Elpidio a Mare/Realizzata un’area sgambamento

Cani in libertà, ora si può

Anche gli amici a quattro zampe avranno un’area a loro dedicata. La Giunta comunale di Sant’Elpidio a Mare ha infatti approvato la realizzazione di un’area sgambamento cani in zona Fontanelle. “Sono arrivate parecchie richieste in tal senso – spiega l’assessore Stefano Berdini – segno di come sia un’esigenza reale quella di avere una zona riservata allo sgambamento cani. Abbiamo così ritenuto di realizzare un luogo riservato e appositamente attrezzato con accesso libero ai cani, provvisto di spazi per lo sgambamento e per la corsa in libertà, dove l’accompagnatore dovrà comunque avere l’animale sotto controllo”. All’interno dell’area, ripulita e recintata, sono state individuate due zone: una per i cani di piccola taglia e una per quelli più grandi. Sono state, inoltre, installate panchine, una fontanella e un cestino portarifiuti. “E’ evidente – aggiunge il sindaco Alessio Terrenzi – che l’area andrà mantenuta pulita e per questo faccio appello alla sensibilità di chi porterà i propri amici a quattro zampe a fare movimento, soprattutto per quanto riguarda la raccolta delle deiezioni. Quando l’area sarà ultimata, anche nel nostro territorio si potrà godere appieno di uno spazio adeguato per i cani, uno spazio in sicurezza e pensato appositamente per loro”.

Fermo/Accordo tra Provincia, Comune e Ciip

Presto una rotatoria tra Valdete e Madonna Bruna È stato siglato l’accordo di programma per la realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra la Provinciale 87 Valdete e la Provinciale 102 Madonna Bruna. A sottoscriverlo il presidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il presidente del Ciip - società che gestisce il servizio idrico integrato nel territorio - Giacinto Alati. La zona in questione è ogni giorno interessata da un consistente flusso di mezzi e nel corso degli anni è stata teatro di numerosi e gravi incidenti. E’ lì che si trova la nuova sede operativa del Ciip della zona di Fermo, dove di recente è stato aperto uno sportello rivolto ai clienti. Pertanto, al fine di ridurre i rischi di incidenti derivanti dagli attraversamenti a raso della sede della Provinciale 87 ed agevolare il transito degli automezzi, soprattutto autotreni, in entrata e uscita dall’adiacente zona artigianale “Sacri cuori”, si è deciso di realizzare una rotatoria. Ad occuparsene sarà il Ciip, società a totale capitale pubblico, con oneri interamente a proprio carico. Il costo sarà di 110 mila euro. Il progetto è stato redatto dalla Provincia di Fermo, che metterà a disposizione del Ciip anche le aree necessarie alla realizzazione dell’intervento e si occuperà della direzione dei lavori, del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e del collaudo. Il Comune di Fermo parteciperà alla realizzazione della rotatoria mediante il collaudo e la presa in carico dell’impianto di pubblica illuminazione all’interno dell’aiuola centrale.

Con l’installazione di lampade a led nel centro storico di Monte Giberto recentemente effettuata sono stati completati gli interventi di risparmio energetico, razionalizzazione nell’utilizzo pubblico dell’energia elettrica e minor inquinamento attraverso l’uso delle fonti rinnovabili, iniziati nel 2009. “Con questo intervento – spiega il sindaco Giovanni Palmucci – si completa l’opera iniziata con l’installazione degli impianti fotovoltaici sul tetto della scuola e della palestra, l’installazione di lampade led nell’illuminazione pubblica e di nuove lampade ad induzione magnetica lungo viale Diaz, oltre all’installazione di centrali termiche di nuova generazione su tutte le strutture comunali. I problemi di consumi energetico e inquinamento sono globali ma, nel nostro piccolo, dobbiamo cercare di fare il massimo per assicurare la maggiore economicità e il minore impatto ambientale possibile”. A conferma dell’impegno profuso in questo campo dall’Amministrazione, Monte Giberto è stato selezionato per il progetto Alterenergy, iniziativa a livello europeo che si occupa di supportare le autorità locali nell’elaborazione di piani di sviluppo energetico per il miglioramento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili e lo sviluppo di comportamenti intelligenti in ambito energetico. I tecnici impegnati nel progetto, infatti, hanno avuto modo di verificare che il paese ha ormai raggiunto e superato l’obiettivo posto dal Patto dei Sindaci europeo di abbattere del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020. “Oltre all’aspetto ambientale – aggiunge Palmucci – è da sottolineare l’aspetto estetico dell’intervento: ora il centro storico è illuminato da una luce più naturale che di notte non altera i colori e mette in risalto la bellezza e la tipicità del borgo”. Restando in centro storico, il sindaco sottolinea anche che l’Amministrazione non è intervenuta solo su illuminazione pubblica e risparmio energetico: “Abbiamo effettuato numerosi interventi volti alla salvaguardia e alla conservazione del decoro urbano. Fra tutti spicca per importanza l’opera di messa in sicurezza della Chiesa di San Giovanni, ormai completata. Adesso possiamo passare alla fase di completamento del recupero del bene culturale, per la quale sono state già individuate le fonti di finanziamento, in modo da poter offrire ai montegibertesi un luogo adatto e prestigioso per eventi culturali, mostre, convegni e funzioni religiose”.

Porto San Giorgio/Lavori al via dall’autunno

Si recuperano le mura castellane La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di recupero e messa in sicurezza del percorso pedonale delle storiche mura castellane. L’importo stanziato dal Comune è di 102.058,24 euro. E’ previsto il ripristino della pavimentazione pedonale in betonella, ora in diversi tratti completamente sconnessa, e che può rappresentare un pericolo per la circolazione pedonale. Si provvederà dunque al rifacimento della pavimentazione con la sistemazione degli elementi in cemento dello stesso tipo di quelle esistenti, previa rimozione delle stesse e il rifacimento del sottofondo, oltre all’esecuzione delle opere edilizie attinenti al lavoro, come la sistemazione di chiusini in ghisa, zanelle e caditoie e la ripulitura delle fognature. “Proseguiamo sulla strada intrapresa dall’Amministrazione nella volontà di recuperare e mantenere in efficienza spazi

e percorsi indispensabili alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale”, spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Umberto Talamonti. “Rendere accessibili questi luoghi – continua – crea anche la condizione ideale per combattere l’abbandono e, di conseguenza, il proliferare degli atti vandalici. L’intervento dovrebbe iniziare entro il prossimo autunno. Altre opere al servizio della sicurezza e l’arredamento della passeggiata lungo le mura castellane saranno possibili all’interno delle economie del progetto”.

Breve Fermo Un triangolare… millenario Simpatica ed originale iniziativa quella organizzata al Circolo Tennis di Via Crollalanza a Fermo. Si chiama “Millenium Calcio”: tre squadre, tre incontri da mezzora ciascuno, diciotto giocatori rigorosamente over 60 e mille anni di età in campo. L’iniziativa, organizzata dal Circolo Tennis Fermo e dall’Associazione “Chi Mangia la Foglia!” e patrocinata dal Comune di Fermo, Assessorato allo Sport, si svolgerà nel pomeriggio di sabato 8 ottobre dalle ore 18, a seguire cena, consegna premi e gadget, il tutto centrato sul piacere di ritrovarsi e di condividere un momento di sport con vecchi amici che, magari, non si vedono da tempo. Sono aperte le iscrizioni al torneo triangolare, lunedì 3 ottobre alle ore 10 verranno estratti i giocatori e composte le squadre. Per informazioni ed iscrizioni: Associazione Chi Mangia la Foglia! tel. 338.7082092, Ass. Circolo Tennis Fermo tel. 0734.22 9676 - 337.287586.

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Terra nostra/News Fermo e Porto Sant’Elpidio/Grande raduno interregionale

Centri Sociali in festa

Il coordinamento provinciale Ancescao di Fermo (Associazione Nazionale dei Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti), in collaborazione con le amministrazioni comunali di Fermo e di Porto Sant’Elpidio, organizza il grande raduno interregionale dei centri sociali Ancescao – “La festa del Fermano e della sua gente”, un’importante occasione di incontro, di condivisione, di solidarietà e di confronto. Due le giornate di festa, sabato 10 settembre a Fermo e domenica 11 settembre a Porto Sant’Elpidio, ricche di attività formative, socio-ricreative, turistiche e culturali, che favoriranno i rapporti interpersonali e intergenerazionali e valorizzeranno le tante risorse e il patrimonio turistico culturale del Fermano. In programma, tra le tante iniziative, il gemellaggio tra centri sociali di regioni diverse, le visita guidata alla ricchezza storica e artistica di Fermo, spettacoli di arte varia al Teatro dell’Aquila, un incontro/convengo sul tema “Il volontariato femminile e la sua valorizzazione” (Teatro delle Api), una festa incontro con la cittadinanza nella cornice del lungomare elpidiense che si vestirà per l’occasione di musica e colori, con il mercatino dell’artigianato, gli stand gastronomici, lo spettacolo degli sbandieratori e molto altro ancora. Tel. Daniela Perticarà 339.1795623 – Luigi Perticarà 338.1757363

Sant’Elpidio a Mare/Nei pressi della residenza

Intitolato “Largo Fratalocchi” Lo scorso 27 agosto si è tenuta nel centro storico di Sant’Elpidio a Mare la cerimonia per l’intitolazione di “Largo Fratalocchi”, nei pressi dell’omonima residenza. Dedicare un’area in centro storico alla memoria dell’ing. Filippo Fratalocchi è una novità concordata tra l’amministrazione comunale e la famiglia, voluta quale segnale di riconoscimento e gratitudine alla sensibilità, al radicamento e all’appartenenza alla città dell’ing. Fratalocchi. “Filantropo e mentore attento ai bisogni della città natia e dei suoi concittadi-

ni – ha osservato in merito il Sindaco Alessio Terrenzi – l’ing. Fratalocchi si è sempre prodigato in gesti liberali elargiti sempre con spirito altruista nei confronti della nostra collettività. L’ing. Fratalocchi è stato il primo Sindaco della città di Sant’Elpidio a Mare dopo la liberazione, capitano dell’industria a Roma, città dove ha vissuto, pioniere dell’ingegneria elettronica anche in campo militare, mecenate e benefattore in campo sociale in particolare per quel che riguarda l’ospedale locale”.

Brevi Pedaso e Campofilone Passeggiata in Valdaso L’Associazione Italia Nostra, sezione del Fermano, organizza la mattina di domenica 18 settembre la passeggiata “Pedaso – Campofilone, a piedi dal mare alle colline”. Si tratta di una camminata ecologica, culturale e gastronomica di circa 3 Km con partenza a Pedaso, presso il Lungomare dei Cantautori (zona porto), passando in prossimità dello storico faro (1877), dell’Osservatorio Astronomico, con sosta di ristoro alla Contea dei Ciliegi. A Campofilone si visiteranno la Chiesa di San Patrizio e il Teatro Comunale. La mattinata si concluderà con la degustazione dei tradizionali “Maccheroncini di Campofilone” e le rinomate ed apprezzate “Cozze di Pedaso” Sarà necessario far pervenire le preadesioni, presso gli indirizzi di Italia Nostra di Fermo, entro Mercoledì 14 settembre 2016. Si partirà dal Porticciolo di Pedaso alle ore 9. In caso di maltempo la camminata sarà effettuata la domenica successiva. Tel. 0734.228628 – 348.8163918 – fermo@italianostra.org

Porto San Giorgio Nuove disposizioni per i semafori agli incroci Per quanto riguarda la gestione delle apparecchiature di rilevazione automatica delle infrazioni semaforiche, la Giunta ha preso atto dell’opportunità di non procedere alla rilevazione delle eventuali sanzioni per il superamento della striscia bianca (come previsto dal Codice della strada) fino alla data del rifacimento della segnaletica orizzontale (strisce d’arresto): ossia fino al 28 giugno per la intersezione Statale n.16-via Don Minzoni-via Collina e fino al 29 giugno per la intersezione Statale n. 16-via Milano-via Giuliano da San Gallo. La Giunta ha inoltre preso atto che, per ragioni tecniche relative alla conformazione dell’incrocio Statale Adriatica, via Don Minzoni-via Collina, caratterizzato da ridotti spazi per la manovra dei veicoli, non sarà possibile sanzionare eventuali violazioni per il superamento della striscia bianca d’arresto (art. 146/2 del Codice della Strada) relativamente ai veicoli provenienti da sud e a quelli provenienti da est diretti a sud (via Don MinzoniStatale Adriatica).

Monterubbiano La Stanza dei desideri apre le porte È visitabile all’interno del Comune di Monterubbiano la mostra “Stanza dei desideri” che propone una collezione di bambole provenienti da tutto il mondo. A farne dono al Comune è stata Pia Desideri, nipote di don Teodoro Desideri, arciprete di Monterubbiano per oltre quarant’anni, fino al 1967. In mostra 641 bambole che la collezionista ha acquistato nei suoi viaggi in numerose parti del mondo.

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Cultura/News

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Una ricetta al mese RICETTA DI SETTEMBRE di Chi Mangia la Foglia! INVOLTINI IN FOGLIE DI VITE E FICHI Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Settembre, “Quanno l’ua è fatta e li fichi penne”. L’uva in questo periodo dell’anno fa da padrona di casa, ma anche i fichi non scherzano, utili per le eccellenti confetture lo sono in particolar modo, dopo raccolti ed essiccati per l’eccezionale dolce tipico locale natalizio, il “Fristingo” di cui forse parleremo a suo tempo. Settembre prende il nome dal numero sette, settimo mese del calendario romano prima che Giulio Cesare promulgasse il calendario giuliano di dodici mesi. Settembre un mese ricco e di cambiamento, chiude l’estate e apre all’autunno (vi cade l’equinozio d’autunno), si concludono i raccolti estivi, iniziano quelli autunnali e si avvia la preparazione degli altri a venire. Nell’antica Roma, in questo mese, per la prima volta si misero in scena nuove tragedie, basate sugli insegnamenti della tragedia greca. Ingredienti per 4 persone 16 foglie di vite, gr. 400 di carne macinata (manzo, maiale, pollo.), due cucchiai di pan grattato, mezzo litro di vino bianco, un prezzemolo ed aneto, foglie di menta, di timo, di maggiorana, mezzo litro di brodo vegetale, olio extravergine d’oliva, sale, pepe, pangrattato, una cipolla bianca, una carota , mezzo grappolo di uva bianca, un fico bianco.

Procedimento Lavare le foglie di vite e scottarle per qualche istante in acqua salata bollente con generosa aggiunta di vino, sgocciolare e asciugare aprendole bene sopra un telo. Mescolare le carni trite con le erbe aromatiche tritate, il pangrattato, sale, pepe ed un po’ di brodo per amalgamare. Mettere circa un cucchiaio di ripieno in ogni foglia, poi arrotolare ripiegando i bordi verso l’interno per evitare fuoriuscite della carne, eventualmente legare con spago da cucina. Disporre gli involtini, bene stretti, in una casseruola e versarvi 3 cucchiai di olio e mezzo litro di brodo vegetale, lasciare cuocere a fuoco moderato per 40 minuti circa, finché il liquido viene assorbito. Approntare una salsa con cipolla e carota tagliate sottili, l’uva ed il fico cuocere in padella con olio e aggiunta di poco vino, a cottura passare gli ingredienti evitando i semini del fico, passare a giusta riduzione e servire tiepida. (La salsa può essere sostituita da aceto balsamico di fichi). Note Salutistiche a cura della dott.ssa Paola Palmieri La “vitis vinifera”, nome scientifico della vite, la cui droga si estrae dalle foglie, semi e buccia del frutto, ha un notevole utilizzo in fitoterapia. Le foglie raccolte in autunno quando sono rosse, da qui il nome vite rossa, sono ricche di polifenoli con intensa attività antiossidante e antinfiammatoria. L’azione antiossidante viene esercitata dalle proantocianine, attraver-

Il micro micro racconto di Sergio Soldani IL NOTAIO INTRASIGENTE Martina scoppiò in un convulso pianto, allorché uscendo dal discoteca “Roger”, vide il lungo bacio che Andrea, suo fidanzato fino a una settimana prima, si scambiò con Donatella, una delle sue migliori amiche. “Ecco a che servono le amiche: a portarmi via la persona che a lungo andare avrei potuto anche sposare!”. La giovane di cui si vuole brevemente parlare, aveva subito un brutto colpo, forse un trauma dal quale sembrava non riprendersi; frequentava il secondo liceo classico ”Luigi Einaudi” a Frosinone, figlia del notaio più in vista della città, il dottor Marcello Giunti, era l’ultima arrivata di quattro sorelle delle quali i genitori erano spiccatamente orgogliosi. In quel periodo la mamma non si spiegava l’inappetenza della ragazza, gli improvvisi mutismi, l’inspiegabile tristezza che sostituì la gioviale loquacità che la contraddistingueva. Così mamma Teresa decise di chiamare al telefono la sua amica psicologa Franca Salvetti, organizzò una cena vegetariana con cibi rigorosamente biologici, alla quale Martina accettò di partecipare con un certo entusiasmo. La cena si svolse e l’affascinante dottoressa convinse la ragazza, immersa nell’immaginaria dimensione di avere due mamme, che ogni mercoledì alle diciassette e trenta, si vedessero in Via dei Volsci quattro, per una simpatica e affettuosa conversazione. Dopo quasi un anno le due strinsero una salda e armonica alleanza, tanto che Martina, alle soglie della maturità scolastica, si sentiva molto più sicura di se, assumendo una preparazione studentesca quasi eccezionale, soltanto aveva problemi nel frequentare ragazzi della sua età, soprattutto si sentiva incapace di costruire con loro quelle naturali fantasie sentimentali, che sovente divengono il sostegno morale delle giovanette. Lei così decise di cominciare a scrivere un diario degli eventi di ogni sua giornata, ma ancor più delle dettagliate sensazioni interiori legate alla quotidianità. Allora presentò alla mamma le prime trenta pagine della sua composizione letteraria, con tanto di accurata descrizione della giornata dei suoi trionfali esami scolastici. La genitrice consultò in religiosa attenzione, si commosse ma le ordinò di non informare assolutamente il padre perché l’avrebbe fatta smettere con violenza, egli considerava ogni persona tentasse una qualsiasi elaborazione artistica gravemente malata di mente e la causa dei mali del mondo.

so l’allontanamento dei radicali liberi, con ulteriore attività antiarterosclerotica e cardioprotettiva. I polifenoli presenti, riducono l’assorbimento di colesterolo a livello epatico e modificano il processo di sintesi dei trigliceridi. L’effetto benefico sul sistema circolatorio non finisce qui, infatti i bioflavonoidi, presenti, hanno una azione tonica e vasoprotettrice, contrastando l’insufficienza venosa periferica, quindi la sensazione di gambe pesanti. Inoltre la vite rossa viene utilizzata per quei disturbi che determinano problemi circolatori agli occhi, in particolare alla retina. Anche in omeopatia viene utilizzata la vite, sotto forma di granuli o tinture madri per le vene varicose, edema agli arti inferiori e fragilità capillare. Anche il frutto cioè l’uva è dotato di effetti benefici, è rinfrescante, stimola la funzionalità renale, epatica e intestinale. Quindi mangiando uva, ci depuriamo, tonifichiamo, preparando l’organismo al cambio di stagione. Note Dietetiche a cura della Dott.ssa Maria Preziosa Del Papa Ebbene si! Devo ammetterlo: non conoscevo questa ricetta! Ma mi è bastato dare un’”occhiata dietistica” e, modestamente, ho capito che sono di fronte ad una combinazione di nutrienti come proteine (carne macinata,uova), fibra (foglie di vite) ed acqua (brodo vegetale) che determinano insieme quello che noi chiamiamo “Potere Saziante”. Qualcuno pensava che “i grassi” esercitassero questo potere... dobbiamo deluderli! Mentre i carboidrati (glucidi) complessi

(pasta riso pane integrale) hanno anch’essi un discreto “Potere Saziante”. Quindi chi segue una dieta dimagrante non può solo considerare le tabelle caloriche degli alimenti in quanto esse non tengono proprio conto di questo “Potere Saziante” dei nutrienti. Le fibre, anche delle “foglie di vite”, come ripetuto altre volte in queste righe, ci preservano dalla costipazione intestinale, migliorano i livelli di glucosio e di grassi nel sangue e... l’aggiunta di uva e fichi della ricetta completa questi benefici alla salute. Un pensiero particolare va alle “erbe aromatiche” (timo, aneto ecc.), badate bene: “tritate”, e questo fa si che vengono assolutamente ingerite e non eliminate dal piatto. Sarebbe un vero peccato non consumarle. Esse apportano i famosi “antiossidanti” di cui abbiamo veramente bisogno per controbattere le “ossidazioni” che avvengono in natura (atmosfera, terreni…) e in cucina e non ultimo nel nostro organismo. E’ un invito importante a consumarne di più! Rilevo, purtroppo, che nel nostro territorio non si apprezzano molto! La storia ci dice che mentre in oriente si è diffuso l’uso di “spezie” (ricche anch’esse di antiossidanti), in occidente, grazie a Carlo Magno, disponiamo ed usiamo di più le erbe aromatiche.


Cartellone/News Fermo/Lo speleologo si occupa delle cisterne romane Calendario eventi

La Fermo sotterranea nel nuovo libro di Massimo Spagnoli

Dopo un esauriente excursus critico sulle diverse ipotesi relative all’origine storica di Fermo e sull’etimologia del suo nome, formulate da storici e studiosi nel corso dei secoli, la pubblicazione dello speleologo fermano Massimo Spagnoli “Panorami sotterranei a Firmum Picenum Le Cisterne (Castella Aquarum)” descrive analiticamente le tecniche di architettura e di ingegneria idraulica usate dai Romani per costruire le strutture funzionali alla vita delle loro città, con particolare riferimento alle cisterne e agli acquedotti per raccogliere, conservare e distribuire nel tessuto urbano le risorse idriche, prevalentemente piovane. Spagnoli, poi, affronta con ricchezza di particolari e con grafici, planimetrie e fotografie, la descrizione delle famose “Grandi Cisterne romane” che si trovano a Fermo in via degli Aceti e delle “Piccole Cisterne”, che sono all’ingresso di Piazza del Popolo e sulle quali poggia parte del palazzo comunale. Ne descrive la struttura architettonica, il materiale usato per la loro costruzione e per la conservazione delle acque piovane, nonché le modalità della loro diramazione nel tessuto urbano e le diverse utilizzazioni che le Cisterne hanno avuto nel corso dei secoli. Vengono esaminate anche le modalità di immissione (le bocchette) delle acque nelle Cisterne e della loro emissione e distribuzione con particolari condutture nel territorio cittadino. Oltre a queste due cisterne, note ai Fermani e apprezzate dai turisti, ne descrive altre tre di recente ricognizione speleologica, fatta dal Gruppo Speleologico Cavità Artificiali del Cai di Fermo. La prima è il cosiddetto “Pozzo del tempio pagano”, sotto la chiesa paleocristiana nella Cattedrale del Girfalco: ha una profondità di 12 metri e un diametro tra gli 80 e i 90 centimetri. Sul fondo del Pozzo si diramano due cunicoli ortogonali: uno verso Nord e l’altro verso Sud. Spagnoli, a differenza di altri studiosi, sostiene, in base ai rilievi effettuati, che il Pozzo avesse funzione solo di cisterna e che non alimentasse le “Grandi Cisterne romane”. La seconda cisterna, scoperta nel 1927, durante i lavori del serbatoio del Consorzio idrico, si trova all’estremità Est del Girfalco ed era alimentata molto probabilmente dalle acque piovane. La terza è quella del cosiddetto Teatro Romano, sul versante Nord del Girfalco, in via del Teatro Antico. Nei sotterranei del Collegio degli artigianelli di don Ricci si conserva un vano nel quale doveva insistere una piccola cisterna epuratoria che era alimentata dall’acquedotto sotterraneo proveniente dal sottosuolo del Teatro, come è risultato al Gruppo Speleologico del Cai di Fermo, attraverso un sopralluogo effettuato nel 1995. In conclusione, il libro, oltre a dare nuove soluzioni a molti interrogativi archeologici e storici, non ancora pienamente risolti, relativi alla natura, alla costruzione e alle funzioni delle cisterne romane e degli acquedotti presenti nella città di Fermo, permette di comprendere meglio il ruolo che i Romani attribuivano alle città da loro fondate o sviluppate, ai cui abitanti volevano offrire servizi essenziali adeguati ai loro bisogni.

Sant’Elpidio a Mare/Appuntamento il 10 settembre

Viaggio nel Medioevo

L’attività dell’Associazione Santa Croce per il 2016 si chiude il 10 settembre, nella Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti, a Casette d’Ete, con un appuntamento di cui gli stessi promotori sono particolarmente lusingati: la nota rivista specializzata “Medioevo”, un mensile che ha una larghissima diffusione tra gli appassionati di storia a livello nazionale e non solo, ha deciso di dedicare un ampio servizio alla Basilica Imperiale di Santa Croce, alla sua storia, al suo restauro, nell’ambito della rubrica “Medioevo Nascosto”. Un interessamento che ha lusingato l’associazione Santa Croce che in tanti anni, si è sempre fortemente battuta sia per il recupero, sia per la valorizzazione di questo manufatto la cui proprietà è privata, ma che riveste un enorme valore dal punto di vista storico e culturale per il territorio elpidiense, fermano e regionale, e che riserva ogni volta sorprese e scoperte che aiutano a conoscere sempre meglio la storia locale. Ma i redattori della rivista Medioevo hanno fatto di più e il direttore editoriale Andreas Steiner insieme alla storica e giornalista Elena Percivaldi, verranno direttamente a Santa Croce a presentare il numero di settembre del mensile, dando una visibilità ancora maggiore sia alla Basilica, sia al lavoro svolto dai propri redattori e storici per una divulgazione a livello nazionale. Il 10 settembre, intorno a questo incontro, l’associazione ha creato altri momenti ludici, di intrattenimento: a partire dalle ore 16, la compagnia Fortebraccio Veregrense allestirà un accampamento medievale e presenterà simulazioni di combattimento; ci sarà l’esibizione del Gruppo storico storico Castrum Castri Arcatores e degli Arcieri di Ventura Sacto Elpidio, dopodiché con un corteggio storico dell’Associazione Santa Croce, inizierà la seconda parte dell’evento (dalle ore 17,30) in Basilica con gli illustri ospiti Steiner e Percivaldi con quest’ultima che terrà una relazione su Santa Croce e sul lavoro svolto. L’ingresso alle varie iniziative è gratuito. Per l’associazione Santa Croce un finale di lusso per un’annata che ha regalato tante soddisfazioni grazie alla rassegna di nove incontri ‘Incipit ... Tutta un’altra storia’ e alla mostra ‘Hoc Eventum Portentuosum’ che sta riscuotendo un successo di visite che è andato al di là di ogni più rosea aspettativa e che sarà visitabile fino al 22 settembre (nella sede di rappresentanza, in corso Baccio, 40 per info: 335.7028007) anche se si prevede un prolungamento fino al mese di ottobre. Intanto, si sta già pensando alle iniziative del prossimo anno.

SAGRE E FESTE 10 Sabato Vita Vita

13^ Rassegna internazionale di arte vivente. Moda, teatro, musica, danza, arte, gastronomia CIVITANOVA MARCHE Vie e piazze del centro dalle ore 18,30 a notte fonda

www.vitavita.info

Cavalcata dell’Assunta

Palio dei bambini FERMO Ricreatorio San Carlo dalle ore 20

www.cavalcatadellassunta.it

Campiglione in festa

apertura stand gastronomici e serata danzante con l’Orchestra Tarallucci band FERMO Località Campiglione, Piazzale Chiesa San Gabriele dalle ore 20

Tel. 339.4348687

Festa delle Polente Scartozzà

MONTERUBBIANO Rubbianello dalle ore 19

7° Arrosticino Day

PORTO SANT’ELPIDIO Piattaforma lungomare faleriense dalle ore 19

Tel. 0734.908263

Ritorno a Santa Croce

”La basilica imperiale tra storia e leggenda”. Evento storico-rievocativo che commemora la consacrazione della basilica, accampamento medievale, esibizione di arcieri e narratori, spettacoli di combattimento, momenti musicali SANT’ELPIDIO A MARE Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti dalle ore 16

Tel. 335.8080185 www.associazionesantacroce.it

Vivida Vox

9 Settembre 2016

18

in collaborazione con il Corriere Proposte ogni mese in edicola

Festa delle Polente Scartozzà

stand aperti a pranzo e a cena. Rievocazione dell’operazione agricola dello spoglio e della sgranatura del mais. Riproduzione della vita contadina e sfilata con ambientazione anni ’30 MONTERUBBIANO località Rubbianello

Festa Interregionale dell’Anziano Musica, animazione, mercatini PORTO SANT’ELPIDIO Lungomare centro/rotonda dalle ore 15

Tel. 0734.908263

Sagra dell’oca arrosto Sfilata di macchine d’epoca SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cura Mostrapiedi

Tel. 0734.8196407 - 372

32^ Mini Contesa

Gioco del Pozzo per Fanciulli SANT’ELPIDIO A MARE Centro Storico e campo sportivo Mandozzi dalle ore 15.30

Tel. 0734.8196407 - 372

15 Giovedì Festival grano & luppolo

festival della pizza nel forno a legna e birra artigianale FERMO Piazza del Popolo dalle ore 18

Tel. 338.4727009

16 Venerdì Festival grano & luppolo

festival della pizza nel forno a legna e birra artigianale FERMO Piazza del Popolo dalle ore 18

Tel. 338.4727009

Festa della Madonna Addolorata

Disfida tra i musici della Contesa del Secchio, premio ”Volfango Olivieri Pennesi” SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti ore 21.30

gastronomia e intrettenimenti vari MONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Tel. 0734.8196407 - 372

passeggiata enogastronomica per le vie e le piazze del centro storico con spettacoli dal vivo ORTEZZANO

11 Domenica Campiglione in festa

apertura stand gastronomici e notte della taranta FERMO Località Campiglione, Piazzale Chiesa San Gabriele dalle ore 19

Tel. 339.4348687

Festa del vino

2^ Folk Polenta

SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 16

Tel. 0734.8196407 - 372

Marche/Al Premio Varano vince nella sezione poesie in dialetto fermano

Nuovi successi per Alessio Colarizi Graziani Alessio Colarizi Graziani si è classificato primo nella sezione poesia in dialetto fermano alla 42^ edizione del Festival del dialetto di Varano. La premiazione si è tenuta lo scorso 25 agosto. Il giorno successivo è toccato ai racconti brevi, sempre in dialetto, dove Colarizi Graziani è arrivato secondo. “Preghete la vostra ch’io prego la mia” è il titolo della poesia che è valsa all’autore, fermano di nascita e romano di adozione, la vittoria. “L’uru”, quello del racconto breve classificatosi secondo. La sezione “poesia” era suddivisa in cinque sotto-sezioni, tante quante le province marchigiane e i rispettivi dialetti. Unica, invece, la sezione dedicata ai racconti brevi, dove un’altra fermana, Sonia Trocchianesi, è arrivata terza. Alla competizione hanno partecipato 191 poeti e 116 narratori. Classe 1948, Colarizi Graziani

è stato interprete parlamentare presso il Senato della Repubblica e professore di Lingua e interpretazione francese all’università La Tuscia di Viterbo e all’università La Sapienza di Roma. Appassionato di lingue e linguistica, scrive poesie in italiano e in dialetto fermano e romano. Tra i suoi progetti futuri ci sono un libro in dialetto fermano e uno sulle etimologie geografiche.


9 Settembre 2016

Cartellone/News Calendario eventi 17 Sabato Festival grano & luppolo

festival della pizza nel forno a legna e birra artigianale FERMO Piazza del Popolo dalle ore 18

Tel. 338.4727009

Sagra dei fagioli con le cotiche

in collaborazione con il Corriere Proposte ogni mese in edicola

Sagra dell’oca arrosto

SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cura Mostrapiedi Tel. 0734.8196407 - 372

2^ Folk Polenta

SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 16

Tel. 0734.8196407 - 372

FERMO Centro sociale Rione Murato dalle ore 19 Tel. 334.7175704

22 Giovedì

Festa della Madonna Addolorata gastronomia e ballo liscio con orchestra MONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Festa della pizza e della birra artigianale SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 18

Festa del vino

Tel. 0734.8196407 - 372

passeggiata enogastronomica nel centro storico con spettacoli dal vivo ORTEZZANO

2^ Folk Polenta

SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 16 Tel. 0734.8196407 - 372

18 Domenica Festival grano & luppolo

festival della pizza nel forno a legna e birra artigianale FERMO Piazza del Popolo dalle ore 18

Tel. 338.4727009

Sagra dei fagioli con le cotiche FERMO Centro sociale Rione Murato dalle ore 19 Tel. 334.7175704

Festa della Madonna Addolorata gastronomia a pranzo e a cena e ballo liscio con orchestra MONTEGIORGIO Piazza Matteotti

Festa del vino

passeggiata enogastronomica nel centro storico con spettacoli dal vivo ORTEZZANO

Grano & Luppolo

23 Venerdì Grano & Luppolo

Festa della pizza e della birra artigianale SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 18

24 Sabato 28^ Festa del Vino Cotto

dalle ore 18,30 stand gastronomici, ore 21,30 ballo in piazza LAPEDONA Piazza della Concordia dalle ore 17 Tel. 0734.936321

Grano & Luppolo

Festa della pizza e della birra artigianale SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 18

25 Domenica 28^ Festa del Vino Cotto

ore 10 motopasseggiata del vino cotto, dalle ore 12,30 stand gastronomici, ore 21,30 ballo in piazza LAPEDONA Piazza della Concordia

Tel. Comune, 0734.936321

19

Mostre mercato Macerata

Appuntamento autunnale con la “Fiera dell’Usato” Veloce come lo scorrere delle settimane sta arrivando l’appuntamento autunnale con la “Fiera dell’Usato” al Centro Fiere Villa Potenza di Macerata. Si rinnova l’incontro tra gli appassionati del “non nuovo”, del vecchio ma sempre utile, dell’oggetto di seconda mano superfluo per alcuni ma appetibile per altri, con le migliori offerte dei numerosi espositori, provenienti da molte regioni Italiane che come di solito occuperanno tutti gli spazi disponibili della struttura maceratese. Gli orari di apertura seguiranno lo standard: inizio sabato 8 ottobre alle ore 14,30 con riapertura domenica 9 ottobre alle 9.30, con chiusura alle 19 in entrambe le giornate; molto tempo quindi per cercare l’affare del giorno, la “chicca” adatta all’occorrenza, l’oggetto da tanto ricercato, in una location che non teme le bizze metereologiche. Gli ampi spazi completamente al coperto consentono lo svolgimento della manifestazione con ogni condizione climatica. Non mancheranno attrazioni e curiosità, oltre allo specifico spazio a tema che per l’occasione raddoppia. Il grande padiglione centrale ospiterà infatti da una parte Macerata Fumetto – Salone del Libro dall’altra un’appendice del Salone del Modellismo normalmente presentato a primavera, esclusivamente dedicato al volo “Modellismo

Special Air”. Nel primo, fumetti usati e nuovi, proposte editoriali, letture e le tante attrazioni e animazioni legate al mondo del fumetto: Manga, Comics, Cosplay Contest, Card Games, Giochi di ruolo e da tavolo. Nel secondo tutto quanto nel modellismo legato all’aria, con particolare attenzione ai Droni, sezione molto apprezzata nell’edizione passata. Presenti poi i settori espositivi tradizionali, quelli che di edizione in edizione hanno decretato il successo della Fiera: “Salone della Creatività”, riservato ad artisti-artigiani, produttori “dell’ingegno e della fantasia”, “Auto …in Fiera”, il Salone regionale dell’auto e del veicolo usato, con proposte presentate dai rivenditori e da singoli privati, Il “Mercatino delle Pulci”, l’affascinante padiglione dell’oggettistica più variegata. Per la sezione attrazioni, presenza del “parco giochi dei bimbi”, delle performance degli immancabili “Artisti …di fiera. Il tutto, unito alla gratuità per i minori di 13 anni, rende l’evento irrinunciabile per intere famiglie. Per informazioni e per la prenotazione degli spazi: tel. 0733.637313 info@servicepromotion.it www.servicepromotion.it

www.corriereannunci.it

www.corrierenews.it


Cartellone/News Grano & Luppolo

Feste popolari

Festa della pizza e della birra artigianale SANT’ELPIDIO A MARE Piazza Matteotti dalle ore 18 Tel. 0734.8196407 - 372

Potenza Picena

Grappolo d’Oro, buon vino e tanto altro ancora Potenza Picena si prepara a vivere l’evento più importante dell’anno: la 56ª edizione del Grappolo d’Oro che si terrà dal 17 al 25 Settembre. I tradizionali colori rionali rallegreranno le vie e le piazze cittadine che ospiteranno eventi culturali, appuntamenti tradizionali e momenti enogastronomici. La manifestazione prenderà avvio il 17 Settembre con l’organizzazione, al Teatro Mugellini, di un convegno enogastronomico, dove “sfileranno” i piatti tipici delle vergare abbinati ai vini prodotti dalle cantine del territorio. Potenza Picena sarà anche la culla della quarta edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Giovanni Pastocchi – Tempi di-versi”. La giornata della premiazione sarà Domenica 18 Settembre presso il teatro comunale. Mercoledì 21 presso la splendida Villa Buonaccorsi si terrà la consueta serata di degustazione alla quale interverrà il rappresentante provinciale dell’AIS e che sarà curata dal catering organizzato dai ristoratori di Potenza Picena. I vini che accompagneranno i piatti quest’anno saranno forniti dal consorzio dei vini toscani d’Orcia. Momento clou della manifestazione saranno le “Notti D’Oro” di Venerdì 23

e Sabato 24 il momento più atteso dai giovani per mangiare ottimi piatti, divertirsi e ascoltare tanta buona musica. Le numerose postazioni, il Luna Park, gli artisti di strada e le tante bancarelle dell’artigianato coloreranno il paese di giochi e curiosità. Fino a notte tarda... tanta allegria e divertimento!!!Tra gli Artisti chiamati ad animare le notti avremo anche come ospiti alcuni tra i finalisti del noto programma televisivo Italian’s Got Talent. Quest’anno Potenza Picena è stata scelta come ultima tappa del suo Tour “Nonostante tutto” dal famoso rapper Gemitaiz, che si esibirà per i suoi fans Sabato 24 Settembre in Piazza Matteotti allo scoccare della mezzanotte. La tradizionale parata, per le vie del paese, del corteo di Bacco a cavallo darà il buongiorno al paese nella giornata di Domenica 25 Settembre. Nel pomeriggio, invece, l’attenzione sarà totalmente catturata dalla sfilata dei carri allegorici, realizzati dai rioni che si contenderanno il Palio del Grappolo d’Oro. E come potevano mancare barzellette, sketch comici e freddure per concludere in maniera esilarante la festa?! Martufello sarà la ciliegina sulla torta. www.prolocopotenzapicena.it

Eventi

Sagra del polentone

SERVIGLIANO Località Curetta

29 Giovedì Festa dei SS. Angeli Custodi SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cascinare ore 21

Tel. 0734.8196407 - 372

I clown “invadono” la città del sorriso Dal 25 settembre al 2 ottobre si svolge a Monte San Giusto la XII edizione del Clown&Clown, Festival Internazionale di Clownerie e ClownTerapia ideato con l’intento di creare un evento unico nel suo genere e capace di unire le due anime del clown, quella artistica e quella sociale, dagli artisti di strada ai clown-dottori passando per personaggi famosi che ogni anno partecipano gratuitamente perché condividono il valore sociale ed educativo dell’evento. Il format, oramai collaudato da anni, vede la partecipazione di decine di compagnie e di artisti provenienti da tutto il mondo. Associazioni nazionali e internazionali che fanno dei valori umanitari una bandiera si ritrovano nel bel borgo maceratese per condividere le loro esperienze; centinaia di clowndottori si ritrovano per partecipare ad incontri di formazione e per dare il loro contributo al Festival con un messaggio di pace. Come sempre saranno tanti gli spettacoli di compagnie e artisti professionisti provenienti da molte parti del mondo, quest’anno anche dalla Palestina grazie alla collaborazione con le due associazioni di cui sopra. Soprattutto clown ma anche artisti di strada in genere, giocolieri, acrobati, circensi, maghi e musicisti. Per la dodicesima edizione del Clown&Clown gli street food avranno una veste rinnovata, diventeranno molto più “street” e daranno la possibilità di assaggiare prodotti locali cucinati in tema clown. Nella notte tra l’1 e il 2 ottobre viene organizzata la Notte Clown ricchissima di spettacoli e concerti e, come da tradizione, la prima domenica d’ottobre il Festival si chiude con l’evento più famoso intitolato “Rimbalzi di gioia… in un abbraccio che vale” che quest’anno arriva alla decima edizione con spettacolari sorprese. Un’entusiasmante e gigantesca animazione di piazza con migliaia di palloncini di ogni colore e misura che manderanno in delirio la piazza gremita. www.clowneclown.org

Tel. 0733.891019 - 892650 www.pinacotecamoretti.it

L’anello di Cupra

Tel. 0734.217140 www.sistemamuseo.it

MOSTRE MERCATO 10 Sabato Fermoflora

Giardini in piazza, esposizione e vendita di piante e fiori FERMO Centro storico ore 10-20

Tel. 389.9613917

Artigianalità e gusto

mostra mercato di arti e mestieri della tradizione, prodotti alimentari artigianali PORTO SAN GIORGIO Viale Don Minzoni, Viale Buozzi e Via Simonetti ore 9-21

I Sibillini dall’alba al tramonto mostra fotografica FERMO Piccole cisterne Orario: tutti i giorni 10-13 e 16-20 Dall’8 al 18 Settembre

Tel. 329.0542070

Sandro Trotti. Omaggio a Fermo “La poesia della natura”. FERMO Palazzo dei Priori Dal 10 Settembre al 23 Ottobre

Tel. 0734.217140

Segni nel tempo

Tel. Comune,Tel. 0734.6801

personale di Mario Migliorelli PORTO SAN GIORGIO Caffè 900 Fino al 25 Settembre Tel. 338.2792666

11 Domenica

Arte in villa

Fermoflora

Giardini in piazza, esposizione e vendita di piante e fiori FERMO Centro storico ore 10-20

Artigianalità e gusto

mostra mercato di arti e mestieri della tradizione, prodotti alimentari artigianali PORTO SAN GIORGIO Viale Don Minzoni, Viale Buozzi e Via Simonetti ore 9-21

Tel. Comune,Tel. 0734.6801

16 Venerdì Vegan Place festival

conferenze a tema, degustazione cibi cruelty free e salutari FERMO Fermo Forum

Tel. 338.3503102 www.veganplacefestival.it

17 Sabato Vegan Place festival

conferenze a tema, degustazione cibi cruelty free e salutari FERMO Fermo Forum

Tel. 338.3503102 www.veganplacefestival.it

18 Domenica Vegan Place festival

conferenze a tema, degustazione cibi cruelty free e salutari FERMO Fermo Forum

PORTO SANT’ELPIDIO Villa Baruchello Orario: 9.30 - 11.30 e 15 - 18 Dal 3 al 10 Settembre Tel. 0734.908263

Hoc Eventum Portentuosum

Le pietre di Santa Croce tra cielo e terra SANT’ELPIDIO A MARE Sede Associazione Santa Croce, Corso Baccio 40 Orario: Sabato e domenica, dalle 20 alle 23 Fino al 22 Settembre Tel. 335.7028007

TEATRO 10 Sabato Tutto fa Vrodu 2

PORTO SANT’ELPIDIO Grottacce ore 21.30

Tel. 0734.908263

15 Giovedì Radici

Commedia,con il Teatro della solidarietà SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cura Mostrapiedi ore 21.30

Tel. 0734.8196407 - 372

30 Venerdì Radici Commedia dialettale SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cascinare ore 21.30 Tel. 0734.8196407 - 372

ALTRI EVENTI 14 Mercoledì In bici lungo la ferrovia

Fiera d’Autunno

Porto San Giorgio - Fermo - Amandola. Incontro sul tema FERMO Centro visite Cisterne Romane

MONTEFIORE DELL’ASO

Tel. 0734.228628

24 Sabato

22 Giovedì

Mercatino delle tipicità

Non a Voce Sola

Porto San Giorgio

giorni, tempo a lui utile per preparare al meglio l’impegno artistico per i prossimi mesi. Utilizzerà la nostra struttura anche per le prove. Dopo la prima assoluta di Carmen Consoli dello scorso anno, l’Assessorato continua ad accogliere eventi di rilievo investendo non solo sullo sport ma anche su occasioni di rilievo promozionale per tutto il territorio, considerando il PalaSavelli una ‘perla’ del Fermano”.

mostra mostra storico-artistica e multimediale su Annibal Caro CIVITANOVA MARCHE Città Alta, Auditorium di Sant’Agostino Orario: sabato e domenica 17-20 Fino al 20 Novembre

Tel. 0734.8196407 - 372

SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Cascinare ore 21

Musica

Il PalaSavelli accoglie un’altra “data zero” di un evento nazionale. L’Ufficio Sport del Comune ha raggiunto l’accordo per ospitare il primo concerto del tour di Francesco Renga dal titolo “Scriverò il tuo nome”. La data fissata è quella del 13 ottobre. “L’artista udinese non sarà a Porto San Giorgio solo quel giorno – afferma l’assessore Valerio Vesprini - . Renga sarà ospite della nostra città per cinque, sei

Sotto il segno di Caro

Festa dei SS. Angeli Custodi

Tel. 338.3503102

Il tour di Francesco Renga parte dal PalaSavelli

MOSTRE D’ARTE

Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei. Reperti archeologici, dipinti, sculture FERMO Palazzo dei Priori Fino al 23 Ottobre

30 Venerdì

Tel. 389.9613917

Monte San Giusto

9 Settembre 2016

20

25 Domenica

incontro con Cesare Bocci e Daniela Spada PORTO SANT’ELPIDIO Rotonda Lungomare Centro ore 21

Artigiana...ndo

Tel. 0734.908263

MONTEGRANARO Piazza Mazzini

Mercatino di antiquariato, modernariato, collezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità alimentari CIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre ore 8-20

Tel. 338.4054034 - 347.2365505

30 Venerdì Non a Voce Sola

incontro con Maria Nadotti e Maria Latella PORTO SANT’ELPIDIO Rotonda Lungomare Centro ore 21


9 Settembre 2016

Sport/News

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Calcio/La compagine gialloblu ai nastri di partenza per una serie D da protagonista

Fermana, tecnica e grinta per stupire “Abbiamo lavorato bene, sia in sede di ritiri pre campionato che di preparazione successiva. Ci avviciniamo all’inizio del campionato (al momento di andare in stampa la prima giornata deve ancora essere disputata ndr) con due/tre piccoli problemi di natura fisica di qualche nostro giocatore, che lo staff medico sta valutando. Globalmente, reputiamo di aver fatto un discreto lavoro”. L’allenatore della Fermana F.C., Flavio Destro, traccia le linee guida per la stagione 2016/2017 che, per altro, la squadra da lui diretta ha già iniziato disputando il turno preliminare della Tim Cup (la Coppa Italia…maggiore), uscendo sconfitta dallo “Zini” di Cremona per 4 a 3, dopo essere stata a lungo in vantaggio: “abbiamo avuto modo di cominciare presto la stagione e di allenarci con una certa continuità – ha proseguito il timoniere gialloblù – e questo può aver fatto solamente bene ai nostri ragazzi. Abbiamo anche fatto dei lavori specifici sulla forza e possiamo dire che fino a questo momento le cose stanno andando discretamente bene”. Un ottimo pre campionato (esclusa la Tim Cup e l’amichevole col Venezia di Pippo Inzaghi, dove comunque è stato fatto un figurone, al termine degli incontri la Fermana è sempre uscita vittoriosa denotando già una sua linea di gioco ben precisa), che fa ben sperare per l’avvio di un torneo – quello relativo al Girone F della serie D – dove in sede di calciomercato soprattutto il Matelica, ma anche Vis Pesaro, Jesina, San Marino, San Nicolò, Campobasso e Vastese hanno fatto la voce grossa allestendo compagini di tutto rispetto. Saranno loro le principali antagoniste di Comotto & c.: “La speranza ed il maggiore desiderio che abbiamo sono quelli di riuscire in ogni occasione a lottare e portare un sempre maggiore numero di tifosi dalla nostra

parte allo stadio, attraverso l’impegno, il sacrificio, il lavoro, il sudore e l’attaccamento alla maglia”. Con al suo fianco il fido vice Vincenzo Rodia, il preparatore dei portieri Stefano Ramundo ed il preparatore atletico Roberto De Luce, il tecnico piemontese papà di Mattia, attaccante del Bologna, ha a disposizione il seguente parco giocatori: PORTIERI Emanuele Polverino (1997) dalla Juve Stabia; Mattia Valentini (1997) dal Santarcangelo; Mauro Torresi (1999) dal Perugia DIFENSORI Giuseppe Ghiani (1999) dal Cagliari; Edoardo Ferrante (1991) dal Giulianova; Flavio Erroi (1996) dal Ribelle; Francesco Tristano (1998) dal Bisceglie e Taha Maghzaoui (1997) dal Piacenza, che si vanno ad aggiungere ai confermati Comotto (sarà ancora capitano - secondo da sinistra nella foto), Sene Pape, Bossa, Passalacqua, Falanga ed Ispas CENTROCAMPISTI Marco Mariani (1992) dalla Recanatese; Mouhamed Bachir Mane (1997) dal Pietrasanta; Stefano Marti (1998) dal Lecce; anche in questo reparto il numero dei confermati è particolarmente nutrito (Russo, Urbinati, Misin, Omiccioli, Polini e Forò). ATTACCANTI Andrea Petrucci (1991) e Salvatore Margarita (1990) dal Monticelli; Luciano Amendola (1999) dalla Salernitana ed i confermati Molinari, Jallow e Cremona.

Confermatissimo anche lo Staff Medico Sanitario, che si avvarrà della collaborazione del Medico Sociale Dottor Eugenio Tosco (Dr Umberto Di Castri ortopedico di riferimento) e dei sempre preziosi Walter Costi (Fisioterapista) e Cristian Piergentili (collaboratore Sanitario). Rinforzata e parzialmente mutata anche la compagine societaria. Il nuovo Presidente (carica che in seno alla F.F.C. viene rivestita a rotazione fra i soci) è il Professor Umberto Simoni (Raoul Parlatoni è Presidente Onorario; a Fabio Massimo Conti le mansioni del DG), mentre in qualità di Vice Presidenti sono stati eletti il neo arrivato Giacomo Corradi ed il confermato Vinicio Scheggia: “Ho sposato con entusiasmo il progetto della Fermana e il perché lo spiego in poche parole – ha dichiarato il primo - amo il calcio come si amano le donne. Sono 18 anni che ho squadre in prima e seconda categoria ed oggi posso dire di essere contento di fare questa esperienza. Sono a disposizione e pronto a dare una mano. E’ una bella sfida e spero che il presidente ci porti in serie C”. Uberto Frenquellucci


Sport/News

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Basket/Montegranaro e Porto Sant’Elpidio pronte per la nuova stagione

Fari puntati sulla serie B Prenderà il via il 2 ottobre il torneo cestistico di serie B, che rappresenta il terzo campionato nazionale. Le portacolori del Fermano saranno ancora una volte le compagini di Montegranaro e Porto Sant’Elpidio, che cercheranno di svolgere un ruolo da protagoniste. La Poderosa Montegranaro (foto) è andata veramente vicinissima alla promozione in serie A2, che avrebbe pienamente meritato, vista la vittoria del proprio girone dopo play off molto combattuti, ma che solo una formula assurda e molto cervellotica, ha fatto sì che i veregrensi non solo non siano stati promossi, ma non abbiano avuto nemmeno diritto ad uno dei primi due posti nelle graduatorie per i ripescaggi, con la FIP che ha privilegiato le retrocesse dalla A 2. A Montegranaro non si sono assolutamente persi d’animo, allestendo un roster molto forte, che sulla carta dovrebbe avere delle buone possibilità di promozione, nonostante i debiti scongiuri, viste le difficoltà del torneo e la formula degli spareggi finali. Il primo passo della famiglia Bigioni è stato quello di ampliare la base sociale, con l’ingresso di un importante e appassionato imprenditore come Giovanni Pollastrelli, nominato vice presidente, con il nuovo nome di Poderosa Pallacanestro Montegranaro e i nuovi colori sociali che dal giallonero passano al tradizionale gialloblu montegranarese. Nuovo sarà l’allenatore, con il giovane coach romagnolo Gabriele Ceccarelli, che dopo l’ultima stagione da vice a coach Reggiani a Falconara, ha accettato con entusiasmo la sfida proposta dal sodalizio calzaturiero. Confermati nel roster Giorgio Broglia che sarà anche il capitano e Manuel Diomede, mentre sono stati ingag-

giati importanti giocatori come Eugenio Rivali, play di lungo corso, classe 1986, proveniente da Ravenna serie A 2, il pivottone già bestia nera della Poderosa proveniente dall’Eurobasket Roma, l’oriundo italo-argentino Marcelo Dip, classe 1984 per 205 cm, che ha chiuso ultimo torneo di B con una media di 12,5 punti a partita e ben 8 rimbalzi, Ousmane Gueye, guardia, classe 1982 per 192 cm, proveniente dall’Aurora Jesi, con una media di 10 punti a partita negli ultimi 2 anni, Francesco Bedetti, ala di 23 anni proveniente da Santarcangelo, serie B con una media di 16 punti a partita, Alessandro Paesano, pivot di 203 cm proveniente da Oleggio serie B. A completare un roster di notevole qualità le giovani promesse Milojecic, Marzuillo, Ortenzi, Urso e Ciarpella. A Porto Sant’Elpidio, dopo i sei anni di guida tecnica affidata al bravo coach Marco Schiavi, è arrivato Massimiliano Domizioli, allenatore molto bravo con i giovani, che ha già allenato per diverse stagioni in B con la Supernova Montegranaro. Domizioli negli ultimi anni è stato responsabile della Scuola Basket Montegranaro gestita dalla Poderosa, lasciando un eccellente ricordo in terra veregrense, dove ha allenato per oltre 20 anni, facendo anche l’assistente di coach Stefano Pillastrrini in serie A1. Un allenatore che ha grandi motivazioni e ha scelto di tornare ad allenare una prima squadra, ripartendo da un ambiente tradizionalmente appassionato di basket come quello portoelpidiense. La squadra rivierasca, che avrà come main sponsor il marchio Malloni, ha tutte le carte in regola per disputare un campionato da protagonista, con l’obiettivo play off alla portata dei

biancoazzurri. La campagna acquisti è stata sicuramente interessante, con l’acquisto più importante rappresentato dal ritorno del play, classe 1989, Fabio Lovatti, dopo che nella stagione 2008/2009 venne lanciato nel basket che conta proprio dalla compagine fermana. Lovatti ha maturato significative esperienze in B 1 e in B 2 in diverse regioni, che sicuramente metterà a disposizione della squadra di coach Domizioli. Il roster della Malloni Porto Sant’Elpidio che affronterà la stagione 2016/17 sarà composto da: Diego Torresi, classe 1992, pivot di 200 cm, Stefano Cernivani, 1991, guardia di 190 cm, Simone Fiorito, 1991, ala di 197 cm, Mirko Romani, 1988, ala pivot di 205 cm, Fabio Lovatti, 1989, playmaker di 190 cm, Matteo Trovato, 1996, pivot di 205 cm, Adem Catakovic, 1996, ala pivot di 200 cm, Alberto Cacace, 1996, ala di 197 cm, Fabrizio Picconi, 1998, playmaker di 188 cm, Antonio Brighi, 1996, guardia di 190 cm. Una squadra ben assortita che ha tutte le carte in regola per dare delle belle soddisfazioni ai propri appassionati. Endrio Ubaldi

Basket/Nuovo parquet nella palestra comunale

La Pallacanestro Pedaso e una serie C da vivere intensamente La Pallacanestro Pedaso (targata Icubed per la terza stagione consecutiva) sarà ancora impegnata nel campionato di Serie C Silver dopo il brillante quinto posto finale ottenuto nella stagione scorsa. “Siamo davvero soddisfatti delle operazioni portate a termine; abbiamo allestito una formazione di livello assoluto, che siamo sicuri saprà divertire il nostro pubblico,- confessa il presidente Paolo Lanciotti.- Siamo inoltre ansiosi finalmente di inaugurare il nuovissimo parquet.” Difatti la palestra di Pedaso ha

subito un bel restyling che ha previsto anche la posa del nuovo parquet altamente performante e adatto a campionati e tornei di qualità. Pedaso è senza dubbio tra le protagoniste del mercato estivo: dopo la conferma dello staff tecnico (Luca Camarri capo allenatore, Matteo Ionni vice e Matteo Ciccalè preparatore atletico, con in più la novità Francesco Manfrini, ex capitano della squadra, al suo esordio in panchina come secondo assistente) e di alcuni dei protagonisti principali della formazione degli ultimi anni (Domesi, Di Angilla,

Carletti e Conti), l’Icubed ha piazzato delle operazioni molto importanti per alzare ulteriormente il livello del proprio roster. Un colpo fondamentale, in particolare per il ruolo che ricopre, quello del pivot, tradizionalmente merce piuttosto rara sul mercato, è senza dubbio quello di Alessio Valentini, lo scorso anno in C Gold con i Tigers Forlì e con alle spalle una lunga esperienza ad ottimi livelli in C Nazionale. Non da meno comunque anche gli altri arrivi, tutti volti già noti e apprezzati dalla piazza: Lanfranco Mosconi, guardia-ala lo scorso anno a Civitanova, Riccardo

Lupetti, play-guardia nella passata stagione ad Osimo e Stefano Meconi, prodotto del settore giovanile e con tante annate in Prima Squadra nel suo curriculum. Completeranno poi il roster a disposizione di coach Camarri gli under Simone Stampatori, Luca Confaloni, Giammarco Capponi e Luca Menghini. I ragazzi di coach Camarri si stanno allenando duramente per arrivare in forma al primo appuntamento stagionale, che li vedrà impegnati domenica 25 settembre al Pala Prometeo Estra di Ancona contro la Stamura.

Altetica leggera/Con Koutiki e Legnante Bocce/Confermati presidente e allenatore

L’Anthropos alle Paralimpiadi Una Bocciofila da serie A La grande kermesse paralimpica è in pieno svolgimento e stanno gareggiando proprio in questi giorni a Rio de Janeiro i dodici atleti azzurri che hanno ricevuto il pass consegnato dall’IPC (International Paralympic Commitee) alla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) per l’atletica Italiana. Tra loro due tesserati dell’Associazione Anthropos di Civitanova Marche. Si tratta di Assunta Legnante e di Ruud Koutiki. Assunta, categoria F11, si presenta come punta di diamante della squadra azzurra e si cimenterà nel Getto del Peso (dove è primatista mondiale e medaglia d’oro uscente) e nel Lancio del Disco, mentre Ruud, categoria T20, si cimenterà nei 400m piani. Grande soddisfazione per entrambi gli atleti, ma soprattutto per Ruud che corona un sogno lungo 8 anni e rappresenta il primo atleta Italiano categoria T20 alle paralimpiadi. Nello staff tecnico presente a Rio anche Mauro Ficerai tecnico di Ruud. Il Presidente Nelio Piermattei esprime “grande soddisfazione per queste convocazioni che confermano il livello tecnico del nostro sodalizio, capace di avere 2 atleti sui 12 convocati. Peccato per Riccardo Scendoni che, reduce da due stagioni tribolate tra infortuni e problemi meccanici con la protesi, è rimasto fuori dalla lista dei convocati. Ora però incrociamo le dita per Assunta e Ruud”.

Fra le eccellenze sportive del territorio, la Bocciofila Montegranaro, militante da molti anni nella massima serie agonistica, occupa un posto di assoluto rilievo. Sebbene dai più quello delle bocce potrebbe sembrare uno sport minore, nei fatti ciò è vero solo in parte. A livello di ingaggi e di somme necessarie per allestire le squadre, è sicuramente uno sport dai costi molto inferiori ai cosiddetti sport televisivi e di massa, ma in quanto a numero di praticanti e appassionati, probabilmente in Italia solo calcio e ciclismo possono vantare numeri superiori. Il presidente Giampietro Catini, confermato la primavera scorsa dai dirigenti calzaturieri, ha avuto parole di apprezzamento per il 5° posto finale della passata stagione, ringraziando i suoi più stretti collaboratori e l’Amministrazione comunale per la costante vicinanza. Insieme a Catini sono stati confermati l’allenatore Antonio Di Chiara, l’accompagnatore Vincenzo Pantanetti e il dirigente Giuseppe Olivieri, mentre responsabile del settore giovanile è Massimiliano Di Battista. Per quanto riguarda la formazione che ad ottobre inizierà il torneo di serie A, ci sono state quasi tutte conferme, con l’unico innesto dell’abruzzese Marco Di Nicola, mentre difenderanno ancora i colori gialloblu capitan Matteo Angrilli, Domenico Dari, Luca Santone e Daniele Ombrosi. L’obiettivo della Bocciofila Montegranaro per la prossima stagione è sempre quello di ottenere il prima possibile una salvezza tranquilla, togliendosi delle belle soddisfazioni come già avvenuto nel 2015/16. Endrio Ubaldi


9 Settembre 2016

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ANNO 14 - n.09 - 9 Settembre 2016

Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

Per la vostra pubblicità: 348.3576685 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Prossimo numero in distribuzione dal 14 Ottobre al 10 novembre



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