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I libri per le feste: autori (e storie) del territorio per regalare emozioni
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Cartellone
ANNO 15- N.12/2017 - 8 DICEMBRE
È un grande Natale: gli eventi da non perdere a Fermo e nel Fermano
Periodico di informazione del Fermano Distribuzione gratuita
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Che succede in centro?
I nostri centri storici Cuori pulsanti di città e paesi, aggrediti dalla crisi economica e dal terremoto. Quali strategie per mantenerli in vita 8 Economia
13 Salute
15 Terra nostra 16 Terra nostra 20 Cultura
Difendendo la pasta
30 posti letto in più
Lavori in corso
Il marchio Sisma Safe
La Fermo dei Vescovi
29 Cartellone Il “Marche-Ting” di Macchini
31 Sport Il bilancio della Fermana
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8 dicembre 2017
Inchiesta/Centri storici Dura la vita dei centri storici, nonostante la boccata d’ossigeno natalizia
Le effimere luci del Natale di Daniele Maiani
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iviamo nella terra con la sindrome del presepio: tutti i nostri paesi, piccoli e grandi, circondati da mura, arroccati su qualche altura, colline e cocuzzoli, illuminati in modo che si vedano da lontano, formano uno scenario per cui, a Natale, non ti meraviglieresti poi tanto se si vedessero passare, per aria, stelle comete e angeli svolazzanti; e, in terra, torme di pastori che cantano accompagnati da zampogne e dai belati delle greggi. Tutto questo semplicemente per una questione di morfologia dell’ambiente, la nostra terra è naturalmente fatta in questa maniera: cioè tale e quale a come nell’immaginario collettivo è pensato un presepio, ovvero lo sfondo, il contorno di uno sconfinato presepe. E, potenza della convinzione e dei messaggi subliminali che da secoli ci bombardano, sotto Natale i nostri paesi presepio si illuminano ancora di più, e vengono abbelliti con ogni genere di fantasmagoriche luminarie o attrezzati con impianti atti al divertimento e al godimento degli occhi e del cuore: dalle piste per il pattinaggio (visto che di neve non se ne parla per via del riscaldamento globale) a maestosi abeti illumina-
ti, da smontare a feste finite come in ogni Natale che si rispetti. E se nelle città del presepio c’erano le botteghe degli artigiani con i pupi animati che svolgevano in maniera monotona e ritmata il loro lavoro (un classico: “il fabbro che batteva col martello sull’incudine”), nelle città presepio vere le botteghe degli artigiani vengono tirate a lucido e valorizzate come merce di pregio rara e, quelle dei negozianti, sono oggetto di mille attenzioni per permettere loro di reggere la concorrenza, per quanto possibile, con i centri commerciali. La versione moderna, insomma, della guerra tra produzione artigianale e produzione di massa. In un quadro economico come quello che stiamo vivendo, di recessione pesante in tanti settori dell’economia, nessuno si illude sulla efficacia della ricetta natalizia, di luci e lustrini vari, come panacea delle attività commerciali che languono nei centri storici dei nostri paesini dell’interno. In realtà, gli sforzi per riportare le cose a una bella e sana normalità non è che non si facciano, ci si prova e come; anzi, è stato coniato un termine ad hoc per questo genere di operazioni: si chiama “riqualificazione”. Anche se, in difetto di una progettualità univoca e coordinata, è difficile che i risultati arrivino e, qualora arrivassero,
gli effetti non si vedrebbero, di certo, in periodi brevi. E quando si rimettono nello scatolone le palle dell’albero, i pupi del presepio, la grotta, il bue e l’asino, ci finiscono dentro anche il fabbro animato e la macellaia che spenna l’oca che, ahimè, nella nostra moderna realtà non esistono più. Ma almeno nei videorama delle nostre città presepio, per un tempo sia pur effimero, ci hanno regalato un sogno che, inconsciamente, durerà nei nostri
cuori per un anno intero: fino al prossimo Natale, quando tutto rispunterà fuori dallo “scatolone”. Perché nel “presepio reale”, quello dove viviamo tutto l’anno, sarebbe chiedere un miracolo il pensare che resistano in piedi per altri 12 mesi date le ristrette contingenze in cui viviamo. Ma accontentiamoci: a Natale i miracoli sono la normalità, tutti vogliamo crederci, e ci sentiamo consolati. Niente non è. E allora, auguri a tutti.
Gli interventi e i progetti a Monte Urano e Montegranaro
Centri storici, perché sì Contenere lo spopolamento del centro storico e la chiusura delle attività commerciali attraverso interventi strutturali e progettualità diffuse: queste, in sintesi, le chiavi di lettura delle situazioni di due Comuni importanti (non solo come numero di abitanti) della nostra provincia. MONTE URANO “Nonostante i recenti danni causati dal terremoto, con la chiusura del Cine Teatro Arlecchino e delle scuole, abbiamo cercato di potenziare le attività culturali e le manifestazioni nel centro storico, in maniera piuttosto massiccia e renderlo allettante e vivibile da un punto di vista residenziale - afferma il sindaco Moira Canigola -. Tutte le attività fatte nella precedente Amministrazione, con una serie di opere pubbliche tipo marciapiedi e sistemazione dei parcheggi, ha chiaramente migliorato la qualità della vita e la fruibilità
del nostro centro cittadino. È stato attrattivo sicuramente per le imprese commerciali, tanto è vero che nel giro di un anno hanno aperto tre attività tra piazza e giardini, quindi il nostro è stato un intervento positivo. Poi svolgere le attività culturali al centro ha permesso ai negozi di reggere alla crisi, grazie ad un flusso continuo di persone. Abbiamo lavorato, quindi, per creare un centro commerciale naturale, che spinga le persone a consumare e a vivere qui. Quindi, perché no il centro storico?” MONTEGRANARO “Noi vogliamo proseguire sulla strada delle case ad 1 euro - commenta Giacomo Beverati, assessore al Commercio del Comune di Montegranaro - cercando di sbloccare quelle soggette ad ipoteca, un problema piuttosto diffuso nei vari Comuni. Naturalmente dovremo ragionare con le banche, ma anche lavo-
rare su un progetto intelligente, come stiamo facendo con il gruppo dell’Agenzia Nuova Res, per individuare alcuni edifici e farci iniziative di cohousing, anche per ottenere finanziamenti da progetti terzi. Ovvio che non può funzionare su numeri enormi, vedremo strada facendo”. Altro aspetto è il rilancio delle attività economiche. “Oltre ad interventi come quelli fatti su Viale Gramsci e Largo Conti, serve ricreare un tessuto commerciale. Sicuramente il nostro è un centro storico particolare e svantaggiato, con una complessità di accesso, dislivelli e altimetrie molto ripide e duna situazione compromessa da 40 anni di spopolamento costante”. Ma l’attenzione, conclude, non scende, anzi, viene rilanciata. “Oltre a mercatini e tanto altro ancora, il prossimo anno riporteremo anche il Veregra Street in questa parte della città”.
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Inchiesta/Centri storici Nasce il progetto Fermo Shopping Experience
Rilancio del centro storico, ora si può di Alessandro Sabbatini
Un centro storico vivo, attivo e dinamico. Questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale fermana targata Calcinaro che sta mettendo in campo varie iniziative per il rilancio economico del cuore pulsante della città. La crisi prima e il sisma poi hanno avuto effetti deleteri per questa area estremamente delicata, che comunque fino all’agosto 2016 aveva dato importanti segni di ripresa, grazie all’impegno profuso dal Comune nell’organizzare varie iniziative e nel promuovere e razionalizzare le tante ricchezze culturali. “Con il terremoto – spiega il sindaco Paolo Calinaro – abbiamo purtroppo assistito ad un’inevitabile inversione di tendenza, con un calo turistico evidente e con il trasloco di attività, studi professionali, residenti colpiti dalle ordinanze di inagibilità di tante abitazioni e strutture”. Ora il progetto di rilancio, dunque, ossia il Fermo Shopping Experience che vede insieme Comune di Fermo e Camera di
la giostra
Commercio con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Triplice la finalità: sostenere direttamente e concretamente i commercianti del centro storico; creare una sinergia tra i commercianti e le imprese di eccellenza del territorio (made in Italy, artigianato tipico); formare giovani da specializzare nella promozione del commercio. L’idea centrale del progetto è quella di aprire “vetrine sul territorio” ospitando brand e tipicità in una sorta di itinerario delle eccellenze produttive nonché in corner, attraverso l’apertura di un “Multi-brand store” con l’intento di presentare i migliori brand del territorio aumentando la visibilità dei prodotti locali di eccellenza, per intercettare soprattutto la domanda di prodotti di qualità derivante dai turisti in visita a Fermo. Fondamentale anche l’attivazione di “Experience corners” al fine di ospitare una selezione di prodotti suggeriti da aziende del territorio rappresentative dei migliori brand locali. “Il tutto – sottolinea Calcinaro - con una forte azione di promozione e comunicazione per
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SERVIGLIANO
esprimere le nostre potenzialità e invitare quanta più gente possibile a visitare il nostro centro storico che sarà un vero e proprio portale dei prodotti di eccellenza del Fermano”. Il progetto, come detto, si propone anche di avere un impatto formativo - occupazionale a favore di giovani loclai, attraverso l’attivazione di work experience per la collaborazione con gli esercizi commerciali e con gli altri stakeholders del territorio nell’implementazione della nuova strategia commerciale. Il progetto prevede una parte gestionale affidata a dei “local friends” ossia figure di promotori delle nostre eccellenze
capaci di “narrare” i prodotti, i produttori, il contesto, una sorta di storytellers. Per realizzare tutto ciò sul tavolo ci sono 200.000 mila euro, a tanto ammonta la compartecipazione tra Comune e Camera di Commercio. Tra gennaio e febbraio il bando verrà elaborato e si stabiliranno i negozi coinvolti e i tempi di realizzazione delle iniziative messe in campo. “Molte sono le aspettative legate al Fermo Shopping Experience - dichiara l’assessore al commercio Mauro Torresi - che dovrà costituire per i prossimi anni un vero e proprio volano in vista dell’uscita dalla crisi”.
Svolta per il mercato coperto Grazie ai circa 248 milioni di euro di fondi FESR aggiuntivi per il terremoto, a valere sulla programmazione 2014-2020, la Regione Marche ha potuto elevare il plafond per il finanziamento dei progetti di sviluppo urbano integrato (ITI Urbani) ed è ora in grado di finanziare tutte e cinque le Strategie ITI delle altrettante città capoluogo marchigiane. La Città di Fermo è tra queste e, con il Comitato di Sorveglianza del 5 ottobre scorso, ha visto approvato il finanziamento della propria strategia di sviluppo urbano per complessivi € 6.333.566,30 di contributo FESR ed FSE. La Regione Marche ha inoltre accolto la proposta di rimodulazione del finanziamento avanzata dal Comune di Fermo che destinerà circa 3 milioni di euro al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’ex Mercato coperto al fine di trasformarlo in un Polo di ricerca e incubazione di start up innovative nel settore dei beni culturali e della valorizzazione turistica del territorio.
Si punta su cultura e turismo I musei e le bellezze artistiche e architettoniche del centro storico fermano costituiscono un patrimonio fondamentale per il futuro della città. Lo sa bene l’assessore alla cultura Francesco Trasatti che, dal suo insediamento, sta lavorando alacremente su questo versante, dando vita a nuove opportunità di fruizione delle strutture e progettando un futuro importante. Ne sono esempio le tante iniziative messe sul campo in questi ultimi anni, dall’ampliamento degli orari di apertura dei musei avvenuto, al biglietto unico che consente la visita alle strutture museali cittadine (gratuità fino ai 13 anni), dalla giornata gratuita per residenti un giorno al mese, alla creazione di partnership importanti come con il Comune di Milano da cui sono scaturite importanti attività espositive, all’utilizzo dell’art bonus che consente interventi di restauro finanziati da privati, fino all’acquisizione delle donazioni “Trotti” e “Del Zozzo”. Interessanti le prospettive future: l’obiettivo è quello di sviluppare un sistema integrato di gestione degli spazi e delle risorse. Entro l’estate 2018 si avrà un Palazzo dei Priori a vocazione totalmente culturale, una volta terminati i lavori di ristrutturazione post sisma e con il trasloco dei vigili urbani. Altro tassello importante è la realizzazione del polo archeologico, comprendente le Cisterne romane e il Museo archeologico presso il soprastante complesso “Fontevecchia” in attesa di essere ristrutturato. Il nuovo polo scientifico insisterà a Palazzo Paccarone dove verrà trasferito il Museo Polare dell’Istituto Geografico Polare “Silvio Zavatti” (apertura al pubblico prevista marzo 2018), mentre dirimpetto, nella Chiesa di San Filippo recentemente riaperta, si organizzeranno incontri ed esposizioni. Due strutture molto vicine dunque, unite quindi in un ipotetico percorso che, scendendo lungo il Corso, porterà a Piazzetta con la stupenda Chiesa di San Zenone e poi all’eccellenza scientifico-industriale rappresentata dal Museo MITI. Fermo avrà anche un polo contemporaneo all’interno del Terminal (fondi FESR già stanziati).
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Inchiesta/Centri storici L’economista Marcatili fa il punto sul nuovo progetto
Fermo shopping experience: rilancio o ristagno? di Federica Balestrini
Rilanciare l’economia locale del centro storico dopo gli effetti dei sismi del 2016, è questo l’obiettivo del progetto Fermo Shopping Experience nato dalla collaborazione fra Comune di Fermo e Camera di Commercio. “L’obiettivo di rivitalizzare il centro storico – spiega l’economista di Nomisma, Marco Marcatili – è al centro di tutte le agende urbane italiane. Non vi è amministrazione, ormai, che non riveda nel suo salottino centrale un distretto commerciale, un luogo di comunità misto a un crocevia di turisti. Conviene però fare i conti con alcune tendenze strutturali: nei centri storici italiani mediamente è raddoppiato il numero di edifici inutilizzati, a scopo sia commerciale sia residenziale.” L’idea centrale del progetto è quella di aprire ‘vetrine sul territorio’ ospitando brand e tipicità in una sorta di itinerario delle eccellenze produttive nonché in
corner, attraverso l’apertura di un ‘Multi-brand store’ con l’intento di aumentare la visibilità dei prodotti di eccellenza del territorio. “L’iniziativa è senz’altro lodevole – prosegue Marcatili – ma per valutarne gli effetti reali dovrebbero essere approfonditi alcuni aspetti. Una prima domanda da porsi, infatti, è se il progetto sia stato pensato per un target locale o intenda intercettare nuovi flussi potenziali. L’iniziativa dello shopping experience può arricchire l’offerta della città, può favorire l’incremento dei passaggi, ma non potrà costituire l’innesco di una rinnovata attrattività del centro storico. Il corner è un efficace strumento di marketing territoriale e reputazione sociale, ma le regole del commercio richiedono altri requisiti legati alla mobilità, all’accessibilità, alla fruibilità, alla pluralità di servizi.” L’intento è anche quello di intercettare la domanda di prodotti di qualità derivante dai turisti in visita a Fermo grazie al coin-
volgimento delle Associazioni di Categoria e l’attivazione di ‘Experience corners’ al fine di ospitare una selezione di prodotti suggeriti da aziende del territorio rappresentative dei migliori brand locali e si pensa possa avere un impatto formativo e occupazionale a favore di giovani del territorio, attraverso l’attivazione di work experience per la collaborazione con gli esercizi commerciali e con gli altri stakeholders del territorio nell’implementazione della nuova strategia commerciale. “Questa iniziativa – conclude l’economista fermano – è un punto di partenza e dovrebbe essere inserita in una visione di città-territorio matura e innovativa. Sono controproducenti gli strumenti di competizione tra “paesotti” della Provincia perché dal giro degli autoctoni non si creerà più ricchezza. Servirebbe più coraggio nel collaborare a un progetto ambizioso che, sul piano infrastrutturale, esperienziale e moti-
vazionale, miri a collocare stabilmente le Marche-Sud all’interno di un itinerario-Paese, dentro cui ciascun territorio può giocare le proprie specificità. La competizione non è tra Fermo Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, e neppure più tra Fermo, Macerata e Ascoli. La mia impressione è che siamo spesso fermi: lanciamo dadi, ma il gioco è a somma zero.”
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8 dicembre 2017
Inchiesta/Centri storici
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Valtenna: come stanno i nostri centri storici? di Sivlia Ilari
Il nostro viaggio parte da un filone comune: un bando del Gal Fermano, dedicato al “Riuso e alla riqualificazione dei centri storici”, con particolare attenzione ai luoghi aperti. Tra i Comuni partecipanti c’è Servigliano con un progetto dedicato al recupero dello spazio una volta adibito a giardino dell’ex ospedale. “Abbiamo scelto questo punto - afferma il sindaco Marco Rotoni - perché si trova sulla strada provinciale e per un turista il primo impatto è importante”. L’Amministrazione serviglianese ha infatti presentato un progetto per un punto di prima accoglienza turistica. “Paradossalmente dopo il sisma la filiera dell’impresa legata al turismo e all’artigianato ha usufruito di tanta energia. Questo grazie alle associazioni: la stagione estiva ha contato diverse presenze. Inoltre molto è stato fatto grazie al valore aggiunto di altri 15 Comuni del cratere fermano con i quali abbiamo organizzato in collaborazione varie iniziative, svoltesi nei diversi territori” spiega. La bilancia del numero degli abitanti sembra non essere in equilibrio: “Il nostro punto di forza è la socialità: lavoriamo sui
servizi scolastici ma anche sul tempo libero, con attività sportive e culturali. Inoltre, da un anno siamo attivi presso l’Hotel “San Marco” con un corso per operatori della ristorazione con l’associazione Wega di Amandola”. A livello turistico Rotoni punta molto su una promozione condivisa, non solo comunale, ma del territorio che ha “necessità di essere spronato all’unisono”. Visione condivisa da Stefano Pompozzi, presidente di “Marca Fermana”: “Si parla di paesi strettamente collegati, alta è la qualità dell’offerta per i turisti, intesa in termini di alimentazione (pensiamo alla ‘dieta mediterranea’), bellezze paesaggistiche e siti di cultura”. Ad Amandola il centro storico è ancora in “convalescenza” “con il 40% degli edifici inagibili. Le persone sono tornate da fuori, ma non abitano in quell’area del centro storico. Deve partire la ricostruzione” afferma il sindaco Adolfo Marinangeli. Intanto Amandola si appresta a festeggiare le feste natalizie, il 10 e 17 dicembre con i tradizionali zampognari, vin brulè, castagne e il laser mapping che proietterà immagini a suon di musica sulla facciata della Chiesa del Beato Antonio. Nel ban-
do del Gal Fermano Amandola ha chiesto di recuperare la piazzetta antistante l’ex Collegiata che oggi ospita l’archivio storico, il Museo del Paesaggio e il deposito di opere d’arte autorizzato dal Mibact. Un’altra piazza al centro dei pensieri degli amministratori locali è Piazza Leopardi di Belmonte Piceno per cui si pensa al rifacimento della pavimentazione e alla sistemazione del parcheggio e del verde. Dopo il terremoto, anche a Montegiorgio (foto) la quotidianità è cambiata: «Ci sono state moltissime ordinanze di inagibilità, in particolare nel centro storico, con conseguente spostamento di tante persone. In generale, in questa fase, credo che lo spopolamento sia difficilmente contrastabile e ad essere più colpiti sono quei paesi che non hanno vie principali di collegamento. Questi Comuni sono per la maggior parte piccoli, hanno risorse molto limitate e una quantità davvero importante di problematiche. Abbiamo provato qualche anno fa a convocare i proprietari dei negozi sfitti per proporre un prezzo molto agevolato per 3/5 anni ai potenziali richiedenti. Ci hanno risposto con un due di picche, soprattutto perché i negozi
Foto: Gianluca Antognozzi
I Comuni a caccia di fondi
sono in stato di abbandono e per essere affittati devono essere rimessi a norma, i proprietari non vogliono farlo in quanto ritengono troppo onerosa la cosa” afferma Michele Ortenzi, assessore alla Cultura. Per il centro storico si pensa ora a un’altra via, mentre per il bando appena chiuso si è puntato sulla frazione di Monteverde: “Bisognerà al più presto ripensare completamente l’idea di come lo abbiamo inteso fino ad oggi. Serve una visione nuova, per questo abbiamo finanziato un concorso di idee per proporre un progetto per la valorizzazione e il rilancio del centro storico. A breve uscirà l’avviso». Nel frattempo, ci si prepara a festeggiare il Natale con tante iniziative dal 7 dicembre al 6 gennaio, tra cui il tradizionale “Focarò” per ricordare la venuta della Madonna la sera del 9 dicembre, le bande giovanili in concerto il 27 dicembre alle 21,15 al Teatro Alaleona ed i Re Magi che saranno in Piazza Matteotti alle 14,30 del 5 gennaio.
La situazione a Monterubbiano, Moresco e Petritoli
Piccoli borghi alla riscossa, tra coraggio e realtà di Serena Murri
Piccoli e consapevoli di esserlo. Tre borghi della Valdaso a confronto fra potenzialità e limiti. Come Monterubbiano, poco conosciuto rispetto alle sue grandi potenzialità, unica Bandiera Arancione di tutta la provincia. “Monterubbiano non è un piccolo borgo - precisa il Sindaco Maria Teresa Mircoli - ma un grande paese con mezzo chilometro di corso. E’ conosciuto, ma se vieni non puoi visitare niente. La stiamo rilanciando ma bisogna fare i conti con le strutture del territorio: se mancano dobbiamo lavorare con una mentalità che va rieducata a pensare in grande, in una logica di interesse pubblico. La politica del piccolo borgo deve fare i conti con la rendicontazione, ma quando vengono i turisti a vedere una chiesa che è chiusa perché ci piove dentro che si fa? Ottanta turisti non li ho potuti far entrare nella Collegiata, non per il terremoto ma perché il tetto fa acqua da tutte le parti” lamenta il Sindaco della cittadina frequentata anche dalle comitive di turisti del Touring Club. Monterubbiano accoglie un tipo di turismo culturale, che va da maggio a agosto, e visto che non ci sono alberghi nel centro storico (tre quelli chiusi), coinvolge maggiormente i B&B. “Investire in promozione sarebbe prioritario - ammette la Mircoli - esattamente quanto la sicurezza delle scuole, ma come si fa a rilanciare se non ci sono giovani che investono sul territorio?”. A Moresco, dal 2002 membro fondatore dei Borghi più belli d’Italia, il Sindaco Massimiliano
Splendiani è concreto e disincantato: “Stiamo lavorando su più fronti, sfruttando i canali digitali dei social per portare turismo di qualità. Bisogna lavorare con i privati e di pari passo fare promozione e aumentare la ricettività. La promozione dell’agroalimentare devono farla le aziende, vendere prodotti agroalimentari non è compito dei Comuni o delle associazioni. Anche le sagre dovrebbero creare indotto, dietro all’evento sagristico deve nascere qualcosa, questo significa fare promozione turistica che è poi lo scopo principale delle Pro loco”. Nei giorni 25 e 26 novembre, Moresco era presente con una delegazione del Comune ai mercatini natalizi di Trento per promuovere i prodotti locali, Splendiani anticipa inoltre che sta prendendo contatti per portare i prodotti locali ad un evento fieristico che si terrà a Praga a maggio e che coinvolgerà i privati, perché l’obiettivo di amministrazioni e pro loco deve essere quello di creare indotto economicocommerciale che coinvolga gli attori principali, i privati che devono vendere i prodotti. “Devi offrire buon cibo e qualcosa da vedere a chi arriva, il nostro territorio è ricco ma non è ancora pronto, basta pensare al problema dei collegamenti con mezzi pubblici” sottolinea Splendiani che fa notare un nodo organizzativo che riguarda tutta la Valdaso. Moresco è un paesino con meno di 600 anime, come vive lo spopolamento? “Siamo l’unico paese a non registrare compravendite di case, non abbiamo mai creduto in un piano di espansione. Speriamo nel turismo per un territorio già vocato”.
Luca Pezzani, Sindacodi Petritoli, cittadina nota per essere diventata mèta dei matrimoni per stranieri, non ha dubbi sui punti cardine del rilancio del paese, sfruttando un fenomeno divenuto promotore turistico, ora da potenziare, senza mai prescindere da un’offerta culturale fatta di musica e teatro. “Abbiamo dato un’impronta precisa alla nostra azione di governo - spiega Pezzani - puntando su un turismo da potenziare, garantendo sempre un’adeguata offerta culturale. A Petritoli arrivano ogni anno centinaia di turisti, dall’estero e dall’Italia, le parole d’ordine devono essere turismo e ricettività”. Fondamentale in tal senso l’ufficio turistico che ha bisogno di personale e risorse per un servizio che nel 2017 è stato migliorato con aperture infrasettimanali e che attende Guide turistiche professioniste. Strutture ricettive ce ne sono, Palazzo Mannocchi e Ristorante Albergo Roma offrono la ricettività maggiore, il resto sono B&B e affittacamere per un’offerta superiore alla media per un paese di 2300 abitanti. Attraverso quali canali promuoverla? “Con i social e via web - risponde Pezzani - confidiamo poi nella collaborazione da parte della Regione dalla quale ci aspettiamo uno stimolo a pubblicizzare le nostre peculiarità. Inoltre è stata promulgata la Legge sui Piccoli Borghi al di sotto dei cinquemila abitanti, l’idea è buona ma le risorse sono limitate”. Quanto alla riqualificazione “stiamo cercando di ottenere un finanziamento dal GAL per intervenire sul viale d’ingresso alla frazione di Moregnano. Per il centro storico stiamo valutando gli interventi per il 2018”.
Economia/News Marche/Soddisfazione della Coldiretti
Fermano/A Montefortino ed Amandola
Attività colpite dal sisma, Stop TAR a ricorso contro l’etichettatura d’origine della pasta consegnati i moduli La scelta del Tar di respingere l’istanza di sospensione del decreto per l’etichettatura d’origine della pasta è importante per una regione come le Marche che è il terzo produttore italiano di grano duro. Ad affermarlo è la Coldiretti regionale nel commentare la decisione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio che ha bocciato il ricorso dei pastai contro il Decreto dei Ministri delle Politiche agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima a partire dal febbraio 2018 sull’etichettatura della pasta. Si tratta di un provvedimento fortemente sostenuto dalla Coldiretti per garantire maggiore trasparenza negli acquisti e fermare le speculazioni che hanno provocato il crollo dei prezzi del grano italiano al di sotto dei costi di produzione. In pericolo non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre 25mila aziende agricole che lo coltivano in regione, ma anche un territorio di 115mila ettari di terreni marchigiani a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori. Tra le province, Ancona è quella con la maggior superficie destinata a grano duro, ben 51.300 ettari contro i 38.200 di Macerata, gli 11.100 di Pesaro, i 9.300 di Fermo e i 4.700 di Ascoli Piceno.
Breve Porto San Giorgio Via ai mercati domenicali delle festività Hanno preso il via lo scorso 3 dicembre gli appuntamenti natalizi con i mercati domenicali, che si svolgono nelle stesse vie abitualmente interessate da quello settimanale del giovedì. Le prossime date sono il 10, 17, 24 e 31 dicembre, oltre che il tradizionale giorno infrasettimanale. Il 17 dicembre il mercato si svolgerà per l’intera giornata.
Sono terminati i lavori e consegnati i moduli per due attività produttive della provincia di Fermo: un agriturismo a Montefortino e un’azienda agricola di Amandola per un investimento complessivo di circa 116 mila euro. Per la sede provvisoria dell’ agriturismo “Colle Verde”, nel Comune di Montefortino sono stati realizzati 6 moduli grazie ad un’operazione che ha visto la collaborazione tra tecnici della Regione e dei funzionari del Comune di Montefortino. L’area provvisoria è stata interessata da una notevole opera di risanamento e bonifica, fatta a totale carico dei proprietari dell’area, un intervento reso possibile grazie all’intervento del Sindaco di Montefortino. E’ stata anche un’occasione per risanare una zona e demolire qualche piccola tettoia “provvisoria” tipica delle aziende agricole. Si sono inoltre conclusi i lavori e la fornitura dei moduli presso l’azienda agricola Corradini di Amandola, titolare di una macelleria/lavorazione carni resa completamente inagibile dal sisma. Ad oggi sono stati sistemati 3 moduli che consentiranno il proseguimento dell’attività economico-commerciale. Infine, sempre nel territorio del Comune di Amandola si sono conclusi i lavori relativi all’azienda dell’apicoltore Cecchi Albino con la sistemazione di 2 moduli per il proseguimento dell’attività.
Casette d’Ete/Presso lo Studio Bruno Lattanzi
Nuova sede per la CNA La CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, ha una nuova sede, in via Pietro Nenni 95 a Casette d’Ete, all’interno dello studio del rag. Bruno Lattanzi, con cui l’associazione già vantava un rapporto di collaborazione decennale. “Partecipo con soddisfazione all’inaugurazione di questo nuovo ufficio zonale – ha dichiarato il Sindaco Terrenzi - che permette alla Cna di essere più vicina alle aziende a livello territoriale e che arricchisce la nostra città di un servizio in più. Ringrazio la CNA per aver scelto il nostro territorio per potenziare la propria presenza accanto alle imprese e anche Bruno Lattanzi che la ospita nel suo studio. Il territorio fermano – ha proseguito il primo cittadino - è ricco di realtà imprenditoriali vivaci e, nello specifico di Sant’Elpidio a Mare, non mancano aziende importanti così come quelle più piccole che, comunque, hanno saputo affrontare la difficile congiuntura che da anni, purtroppo, incombe sull’economia locale e non solo. Poter avere così vicino un servizio come quello offerto dalla CNA è senza dubbio un vantaggio per tutta la realtà imprenditoriale che, ne sono certo, saprà farne tesoro”. Il Presidente Silenzi e il Direttore Migliore, di concerto con il Presidente maceratese Ligliani, hanno evidenziato come avere una nuova sede zonale rappresenti un punto di forza per l’associazione e per i servizi che CNA è in grado di garantire al tessuto imprenditoriale, grazie al rapporto di collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che è saldo e cresce, e alle professionalità presenti nella CNA stessa.
Breve Marche Saldi di fine stagione 2018, fissate le date La Regione Marche ha individuato i periodi dell’anno in cui sarà possibile effettuare le vendite di fine stagione del 2018. I saldi invernali si svolgeranno dal 5 gennaio (giorno feriale antecedente l’Epifania) fino al 1 marzo; quelli estivi dal 7 luglio (primo sabato del mese) al 1 settembre. I periodi sono quelli concordati a livello nazionale. “Confermiamo le indicazioni che dal 2011 regolamentano, in maniera condivisa, i periodi delle vendite di fine stagione, sentite le organizzazioni delle imprese del commercio e le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative” afferma l’assessora al Commercio, Manuela Bora.
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Economia/News Fermano/Nata dalla fusione tra Fermo e Ascoli
Il futuro di Confindustria Centro Adriatico Ultimi giorni di cammino comune di Confindustria Fermo e Ascoli Piceno. Il 24 novembre si sono riunite, in forma unitaria, le Giunte di Confindustria Fermo e Ascoli Piceno, che insieme hanno creato Confindustria Centro Adriatico, guidata da Simone Mariani, una realtà che associa quasi 800 imprese rappresentative di oltre 20mila dipendenti. Numerosi i temi all’ordine del giorno, a cominciare dalla definizione della data e del programma dell’assemblea unitaria che si terrà il 15 dicembre a Villa Lattanzi, alle 17 la parte privata, alle 19 quella pubblica. “Al termine dell’assemblea si eleggeranno i componenti del Consiglio Generale di cui fanno parte i presidenti di sezione oltre ad altri 16 componenti, equamente divisi tra Fermo e Ascoli; tra questi saranno poi scelti i membri del Consiglio di Presidenza (ex Direttivo)” spiega Mariani. “Ogni passaggio sta procedendo senza alcuna tensione. Nessuno cerca visibilità ma solo la miglior soluzione per far funzionare il sistema.
“L’Assemblea – spiega il direttore Giuseppe Tosi – conclude la parte politica-associativa. Contestualmente stiamo completando il trasferimento delle aziende associate e il personale delle due Confindustrie alla new.co Confindustria Centro Adriatico. Questo avverrà entro la fine dell’anno”. Ospite della riunione delle Giunte è stato il tenente colonnello Ciro Niglio, comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo. “Una presenza che abbiamo fortemente voluto per discutere della situazione criminalità sul territorio e il perdurare di furti a danno delle aziende” spiega Mariani. Niglio ha fotografato la realtà e si è soffermato su un tema in particolare: il rischio infiltrazione della criminalità organizzata. “Ci ha raccomandato di vigilare, anche a livello imprenditoriale, sul rischio infiltrazioni, in particolare nel settore edilizia ora che siamo chiamati alla ricostruzione post sisma e pronti all’apertura di importanti cantieri milionari.”.
CNA INFORMA BONUS BEBE’ 2018 E PREMIO ALLA NASCITA
In base alle novità degli ultimi giorni, appare chiaro il rinnovo dell’assegno di natalità, anche detto “bonus bebè”, per l’anno 2018. Si tratta di un assegno mensile di 80 € destinato alle famiglie con un figlio nato, adottato o in affido preadottivo, dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, ora prorogato per tutto il 2018, con un ISEE non superiore a 25.000 euro. L’assegno raddoppia a 160 € per le famiglie con ISEE non superiore a 7.000 euro. Il contributo spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato, se la domanda viene fatta entro i primi 3 mesi dalla nascita o dall’ingesso in famiglia, altrimenti decorre dal mese in cui viene presentata la domanda. Viene erogato fino al compimento dei 3 anni di vita del bambino o al raggiungimento dei tre anni dall’ingresso in famiglia. Per ogni anno successivo all’anno della domanda deve essere ripresentato l’ISEE per verificare la persistenza del requisito. Resta ancora da confermare la proroga del Premio alla Nascita. Si tratta del bonus di 800 € corrisposto dall’INPS per la nascita o l’adozione di un minore, a partire dal 1° gennaio 2017, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affido. Le interessate devono possedere la residenza in Italia e/o la cittadinanza italiana o comunitaria. Le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane, mentre le cittadine non comunitarie, devono essere in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE. Il pagamento di questo bonus non è soggetto a limiti di reddito o ISEE e non concorre alla formazione del reddito complessivo. Il patronato Epasa – Itaco è a disposizione per tutte le informazioni e per l’inoltro delle domande. Referenti: Dott.ssa Sabrina Giusti, Roberta Di Lorito, tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio) mail fermo@epasa-itaco.it Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM) Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello), 63821 Porto Sant’Elpidio (FM)
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Salute/News
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Intervista alla Dottoressa Caterina Di Palma
Che cos’è la felicità? di Agnese Testadiferro
La felicità è una cosa seria. La felicità non sa scendere a compromessi, perché se non è pura, sincera e genuina… è instabile. Ne parliamo con la dottoressa Caterina Di Palma, psicologa e psicoterapeuta. Che cosa è la felicità? “E’ quell’esperienza di gioia, soddisfazione e benessere combinata con la sensazione che la nostra vita è appagante, significativa e utile”. Come si può raggiungere? “Il raggiungimento della felicità è qualcosa di molto soggettivo. Alcuni di noi trovano la felicità nelle piccole cose. Altri associano la loro felicità al raggiungimento di alcuni obiettivi: denaro, amore, successo… Se pensiamo di raggiungere la felicità quando raggiungeremo il successo o l’amore non godremo mai di una duratura felicità. E la spiegazione è insita nella stessa natura umana: ottenute le cose che desideriamo, ne ricerchiamo sempre di più e di nuove. Credo che il primo
passo per raggiungere la felicità sia quello di capire che se prima non siamo soddisfatti di noi stessi non potremmo mai essere felici di quello che abbiamo realizzato”. Serenità fa sempre rima con felicità? “La felicità è una sensazione immediata attivata da uno stimolo che ci dà piacere. Essere felici non vuol dire essere sereni. La serenità è uno status continuo, che può entrare a far parte del nostro essere, delle nostre abitudini, del nostro vivere quotidiano. E’ quella che chiamiamo “pace interiore” a cui tutti dovremmo puntare”. Conoscere se stessi, è facile o difficile? “Carlo Magno diceva che conoscere se stessi è la cosa più difficile perché mette in gioco le nostre paure e le nostre passioni. E non aveva tutti i torti. Conoscere se stessi è un lavoro impegnativo che ci serve per vivere bene, per fare le scelte giuste, per perseguire i nostri veri obiettivi. Questo vuol dire che nel percorso che porta alla conoscenza di noi scopriamo le nostre passioni, i nostri punti di forza ma anche le nostre paure e
debolezze. Il dono che ne riceviamo in cambio è troppo prezioso per non provarci: la libertà. Sapere chi siamo e come siamo ci rende liberi e padroni della nostra vita”. Quanto è terapeutico saper dire dei “no”? “Ognuno dovrebbe avere il diritto di poter dire di NO e dovrebbe imparare a far rispettare questo diritto sia verso di se che verso gli altri. Saper dire di NO apre le porte alla nostra autonomia, alla realizzazione dei nostri desideri e quindi al nostro benessere psicologico”. Come selezionare le persone con cui condividere il proprio tempo? “Conoscendo se stessi. Se manca consapevolezza interiore viviamo in una realtà che non ci appartiene, insicuri delle nostre scelte, comprese quelle che riguardano le persone di cui ci circondiamo”. Come riconoscere energia negativa e allontanarla da se? “L’energia negativa ci toglie gioia, ci demoralizza, ci fa crollare davanti al fallimento, ci fa sentire in colpa per tutto. Un modo per allontanarla da noi è focalizzarci sui nostri obiettivi e credere in noi stessi”.
Qualche consiglio per goderci al meglio la bellezza del Natale e delle Festività? “Spesso i giorni che precedono il Natale sono per alcune persone fonte di stress e ansia, mentre per altre che sono sole, possono essere fonte di malinconia e solitudine. Il Natale è simbolo di rinascita e di rinnovamento, cogliamo questi aspetti e gettiamo le basi per un cambiamento ed una evoluzione interiore. Guardiamo il prossimo anche attraverso il volontariato perché è salutare anche per noi. Infine, sentiamoci liberi di trascorrere le festività senza obblighi, con chi vogliamo ma soprattutto con chi ci rende veramente felici”.
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Salute/News Fermo/L’impegno dell’ANPOF
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Fermano/Più 30 unità per l’Area Vasta 4
Due nuove poltrone prelievi per Oncologia Potenziata la dotazione dei posti letto Importante iniziativa privata che offre sostegno al reparto di Oncologia dell’Ospedale Civile “Murri” di Fermo mediante la donazione di due poltrone per prelievi. Nell’aprile del 2016 un gruppo di persone, riunite sotto il nome di “I Migliori Anni” ha istituito una raccolta fondi per acquistare beni necessari al miglioramento del reparto di oncologia. L’ANPOF (Associazione Noi Per l’Oncologia Fermana) ha fatto in modo che la donazione fosse finalizzata a qualcosa di utile non solo per i pazienti ma anche per il personale sanitario. Si è deciso dunque per l’acquisto di una poltrona prelievi e la ditta BMB srl di Monsampietro Morico ha manifestato la propria volontà di contribuire alla donazione raddoppiandola, fino ad un valore che supera abbondantemente i cinquemila euro. Come per le poltrone infusionali, la ricerca e la scelta è stata concertata con il personale sanitario e l’acquisto si è indirizzato su poltrone di ultima generazione, dotate di tutte le caratteristiche tecniche e dei dispositivi necessari all’uso specifico, che garantiscono il comfort del paziente e del personale che lo utilizza, con in più colori allegri e vivaci che
impattano positivamente sull’aspetto psicologico. La presenza dell’ANPOF nel reparto di Oncologia del “Murri” è principalmente centrata sull’aspetto dell’umanizzazione ma l’associazione non si ferma al rapporto diretto col paziente e offre in varie forme sostegno al “sistema-reparto” anche attraverso il finanziamento di figure professionali di cui il reparto ha bisogno per ottimizzare le cure. Da qualche settimana è stata inserita una Data Manager, la dott.ssa Federica Pergolesi, allo scopo di supportare l’attività del medico nell’espletamento di tutte quelle pratiche necessarie affinché anche il centro di Fermo possa partecipazione a studi clinici e per velocizzare l’iter burocratico nella gestione dei nuovi medicinali, favorendo pertanto l’accesso dei pazienti oncologici a terapie innovative, in maniera gratuita.
140 posti letto in più per la rete ospedaliera marchigiana: lo ha stabilito la Giunta regionale. Considerando in maniera geografica le Aree Vaste, è previsto in Area Vasta 1 un incremento di 80 posti letto per acuti e post-acuti, 20 saranno quelli aggiuntivi in Area Vasta 2, 10 in più in Area Vasta 3 e 30 ulteriori in Area Vasta 4, quella di Fermo. Si passa così dal 3,61 posti letto ogni mille abitanti a 3,70 che è il massimo previsto dalla normativa. La quota è stata implementata fino a raggiungere il numero massimo stabilito dal livello nazionale per l’utilizzo ottimale della rete ospedaliera tramite sinergie che consentano di implementare i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, economie di scala, efficienza ed appropriatezza dei ricoveri, e recuperare la mobilità passiva. Entrando nel dettaglio, nel Fermano, per quanto riguarda gli acuti, si passa dai 386 posti letto attuali, con un rapporto posti letto per 1000 abitanti di 2,14, ai 416 del prossimo futuro, con il rapporto che sale a 2,31 (lo scarto positivo di 0,17 è il maggiore in tutta la regione). Per i postacuti, sempre nella nostra provincia, non si registrano variazioni, resteranno cioè gli attuali 64 posti letto a disposizione, con il rapporto posti letto per 1000 abitanti che rimarrà bloccato a 0,35.
Marche/Così risponde l’84% degli intervistati
Si alla donazione degli organi L’84.5% dei marchigiani consultati è favorevole alla donazione degli organi. E’ questo, ad oggi, il dato che emerge grazie al progetto “Una scelta in Comune” avviato sin dal 2013 e consolidato negli anni a seguire dalla Regione Marche. L’iniziativa prevede la dichiarazione di volontà alla donazione di organi contestualmente al primo rilascio/rinnovo della carta d’identità. Attualmente nel progetto sono coinvolti 68 Comuni per una popolazione totale di 1.004.313 abitanti e i risultati del Sistema Informativo Trapianti (SIT) alla data 26/09/2017 registrano 26.876 dichiarazioni presso i Comuni, con una percentuale di favorevoli alla donazione degli organi pari all’ 84.5% e una percentuale di opposizioni pari al 15.5% (in numero assoluto: 22.707 favorevoli vs 4.169 di contrari).
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8 dicembre 2017
Terra nostra/News P.S.Giorgio/Vari interventi in programma
P.S.Elpidio/Si interviene all’ex Teatro Gigli
90 mila euro per asfalti e pavimentazioni Lavori in piazza Novantamila euro circa stanziati per la sistemazione di pavimentazioni e asfaltature. La previsione di spesa e l’esecuzione dei lavori sono stati decisi dalla Giunta comunale di Porto San Giorgio. L’Ufficio tecnico ha avviato l’iter per l’affidamento dei lavori. Si è deciso di intervenire nei tratti maggiormente sollecitati dal passaggio dei veicoli e che necessitano d’essere recuperati. In via Oberdan sarà siste-
mata la pavimentazione pedonale e viaria con nuovo materiale in porfido adeguato al passaggio degli automezzi, in corrispondenza degli incroci con via Nazario Sauro e viale della Vittoria. Gli interventi riguarderanno inoltre il tratto di Statale Adriatica, a nord e a sud rispetto all’incrocio con via Milano ed il completamento di via Spallanzani a seguito dei lavori eseguiti dall’Enel.
Amandola/Convenzione tra Regione e Provincia
Interventi sulla viabilità e nuovo by pass È stata approvata la Convenzione tra la Regione Marche e la Provincia di Fermo per dare continuità all’attività amministrativa e tecnica che garantisce la realizzazione dell’intervento “SP n.239 ex SS 210 Fermana-Faleriense; SP n.237 ex SS n.78 Picena – lavori di ammodernamento – by pass di Amandola” per un importo di 5.138.000 euro. “Con questo atto – dichiara l’assessore Fabrizio Cesetti – la Provincia potrà continuare a svolgere l’attività amministrativa e tutti gli adempimenti necessari alla realizzazione dell’intervento, in particolare, a svolgere le procedure per l’affidamento per la progettazione esecutiva, per l’affidamento dei lavori e gli adempimenti in materia espropriativa ancora pendenti. E questo al fine di una tempestiva realizzazione dell’importante intervento che modificherà in maniera sostanziale la viabilità di Amandola permettendo gli spostamenti dal territorio senza attraversare la parte storica della città”. L’intervento consiste nella riorganizzazione del sistema viabile esistente all’interno e al di fuori dell’abitato di Amandola, con l’obiettivo di dirottare il traffico pesante e di medio-lunga percorrenza su una circonvallazione che alleggerisca il centro abitato dagli ingorghi veicolari.
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Sono iniziati a Porto Sant’Elpidio i lavori per la riqualificazione di Piazza Garibaldi, riguardanti specificamente la struttura dell’ex Teatro Gigli che diventerà un polo culturale a disposizione di tutti i cittadini. L’accordo tra Comune e privato prevede il versamento della cifra inerente ai lavori, circa un milione e cinquecento mila euro, solo dopo l’avvvenuto collaudo di un tecnico incaricato dal Comune e solo dopo l’arrivo del parere di congruità da parte della Agenzia del Demanio. Il comune inoltre acquisterà la porzione di immobile sgravata dalla ipoteca e libera da ogni tipo di gravame. Terminati i lavori, la struttura accoglierà un auditorium polivalente che potrà ospitare incontri, spettacoli, convegni e una biblioteca moderna e funzionale.
Fermo/Via libera dal Consiglio Comunale
Riqualificazione dell’area del Tirassegno All’unanimità il Consiglio Comunale di Fermo ha approvato la bozza di accordo di valorizzazione dell’area del Tirassegno. In particolare il programma di interventi riguarda il restauro e la musealizzazione del fabbricato destinato ad ingresso del Poligono, la manutenzione e la riqualificazione delle aree scoperte, il tutto propedeutico ad adibire gli spazi per poter realizzare attività didattiche, culturali, sociali, sportive, ricreative e di svago. L’accordo contiene un progetto
di valorizzazione dell’area sportiva ricreativa, in grado di dare una nuova connotazione di qualità all’intera struttura da un punto di vista polifunzionale, sia di favorire un utilizzo ampliato degli spazi, delle strutture, dei percorsi dell’area verde. Di questo accordo fa parte anche un’altra azione portata avanti dall’Amministrazione Comunale che riguarda la riqualificazione di aree come il campo da calcio, l’area verde, i parcheggi, la pista pattinaggio e la piastra polivalente.
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Terra nostra/News
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Marche/Tra le promotrici una sangiorgese e una fermana
Il primo marchio di qualità per la sicurezza sismica è marchigiano Tanto si è scritto e parlato intorno al terremoto che, nel 2016, ha cambiato la vita di tanti marchigiani. Ora quattro professioniste hanno dato vita a un’associazione culturale “Sisma Safe” che ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura della prevenzione. Tutto al femminile, il gruppo è composto dagli ingegneri edili e architetti Claudia Monaldi di Porto San Giorgio, presidente dell’associazione, Francesca Ottavio di Fermo e Serena Scarpini di Ancona e dalla specialista in marketing territoriale Silvia Montironi di Recanati. “Il progetto nasce prima del verificarsi delle scosse di agosto e ottobre. Il proprietario di un agriturismo situato al di fuori del cratere aveva effettuato interventi importanti di miglioramento dell’edificio, voleva comunicarlo ai suoi clienti, ma non sapeva come. Nel frattempo, c’è stato il terremoto e i clienti hanno iniziato a disdire le prenotazioni. Riflettendoci, abbiamo compreso che era necessario trasmettere un contenuto tecnico, come quello della sicurezza, in modo semplice. Per questo abbiamo pensato a un simbolo chiaro e immediato che oggi è il marchio Sisma Safe” spiega la vicepresidente Francesca Ottavio.
“Il terremoto ha scosso non solo la nostra “anima tecnica”, ma soprattutto le nostre coscienze: infatti, vorremmo rendere consapevoli i più quali riguardo alle richieste minime da fare per affermare il proprio diritto alla sicurezza negli ambienti pubblici e privati, soprattutto tra i giovani e nelle scuole. Il marchio esalta gli edifici eccellenti, in regola, ma tengo a precisare che è su richiesta volontaria e non è una certificazione: questo significa che gli stabili per i quali non è stato richiesto possono essere altrettanto sicuri. Sisma Safe migliora la comprensione da parte di tutti e non solo da chi possiede una laurea in Ingegneria civile” continua. A quali edifici si può applicare? “Sisma Safe è nato per aiutare le strutture ricettive, ma abbiamo capito che è fondamentale che questa comunicazione passi anche e soprattutto per gli edifici pubblici, le scuole in particolare. Abbiamo inoltre richieste per gli immobili in vendita a uso residenziale, e per questo abbiamo ideato una procedura ad hoc, in cui il marchio ha validità per la durata della compravendita (perché poi non è possibile controllare tutti i futuri interventi). Tutto è gestibile tramite
un codice a barre e uno smartphone: con la tecnologia oggi possiamo fare miracoli: in un attimo si può verificare la validità del marchio”. Da dove arrivano le richieste? “Dalle Marche, da altre regioni del Centro Italia, ma soprattutto dal Nord Est dove c’è un’alta sensibilità nella comunicazione verso i turisti, che per lo più sono stranieri e gradiscono i marchi che attestano la qualità”. Come e chi può associarsi? “Tutti possono farlo e tutti possono aiutarci nel promuovere le finalità sociali. Chi ha intenzione di richiedere il rilascio del marchio è ovviamente obbligato ad associarsi, anche a causa delle norme vigenti sul terzo settore, e a cui dobbiamo attenerci. Sempre per via di queste norme, gli unici che non possono associarsi sono i professionisti: altrimenti non potremmo pagarli per l’attività che svolgono. È complesso, ma così vuole la legge, a cui noi noi ci dobbiamo attenere”. Recentemente si è tenuto il primo Premio Nazionale Sisma Safe, di che si tratta? “Il premio ha voluto valorizzare gli edifici all’avanguardia dal punto di vista antisismico. Sappiamo tutti che non è possibile adeguare o migliorare
il patrimonio esistente in pochi mesi, ma è necessario iniziare a farlo. Chi ha partecipato all’evento può capire cosa abbia significato ascoltare l’esperienza della presidentessa di “casa Onna”, vivere la forza morale del giovanissimo amministratore delegato de “la Pasta di Camerino”, ricevere gli attestati di stima dell’ing. Clemente dell’ENEA, che si è proposto di aiutarci nella parte puramente tecnica dell’attività associativa e vedere come un’organizzazione come la Lega del filo d’oro abbia posto un’attenzione maniacale alla sicurezza dei suoi assistiti. Il mio sogno è che l’Italia diventi un punto di riferimento a livello internazionale per la capacità di riqualificare un patrimonio edilizio con secoli di storia in un patrimonio sicuro”. Silvia Ilari www.sismasafe.org
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Terra nostra/News Il micro micro racconto di Sergio Soldani Il senso delle tue azioni Erano fidanzati da circa due anni, ambedue cinquantenni, sapevano che forse la loro unione sarebbe stata l’ultima “seria” della loro esistenza. Sapevano ambedue che il loro perfezionismo aveva compromesso ogni speranza di vita di coppia con un’altra persona e questa volta si erano ripromessi di costruire un rapporto basato sulla reciproca pazienza, ma questo è assai difficile e nonostante il cocente amore che provavano l’una per l’altro, si accorsero di litigare troppo spesso. Decisero di parlare attentamente del problema e accadde, nel soggiorno della casa di Eleonora, così si chiamava lei. Lui, Francesco, arrivò puntuale nel primo pomeriggio, alle 15, durante una giornata piovosa di novembre. “Ci prepariamo un caffè?”, domandò la donna. “Perché no?”, replicò l’uomo che volle cominciare subito il confronto, forse con troppa aggressività, iniziando le argomentazioni sempre con la tediosa affermazione, il senso delle tue azioni, nei miei confronti, il senso delle tue azioni verso il lavoro che facciamo, il senso delle tue azioni considerate le nostre posizioni politiche non proprio identiche… Eleonora capì che probabilmente così sarebbe scoppiato un nuovo sconvolgente litigio, fortunatamente suonò il campanello di casa . Era suo nipote Luciano, il figlio di sua sorella Beatrice . “Ma che bella sorpresa - esclamò lei - mettiti al nostro tavolo che c’è un caffè anche per te!”. Luciano aveva ventisette anni, ingegnere informatico, lavorava per una ditta di pellame per abbigliamento... italo-russa, che aveva sede proprio a Roma come a Mosca e stava nel quartiere Prati della capitale a cinque minuti di cammino dall’abitazione di sua zia, non si azzardava a raggiungere i suoi genitori che risiedevano al Tuscolano. Francesco con squisita gentilezza si rivolse al ragazzo, dicendogli che era arrivato a esaltanti risultati nello studio, con il lavoro era uno dei pochi a dimostrarsi maturo più di un uomo adulto e sua zia parlava spesso di questo nipote speciale, descrivendo nel dettaglio le sue qualità. “Ma non sai - irruppe Eleonora - che questo giovane è fidanzato con la bella Michela... Descrivicela avanti!”. Luciano per niente imbarazzato si apprestò: “Michela è l’evento più importante della mia vita, preferirei esser morto piuttosto che non averla mai incontrata, spesso convivo per lunghi periodi con lei a casa sua, ho capito che al primo posto assieme al fedele amore ci sono la pazienza, la tolleranza. Quando subisco provocazioni, io conto sempre fino a venti prima di rischiare di dare una brusca risposta e lei mi ripaga capendo il mio immane sforzo; vorrei sposarla adesso ma sarebbe meglio farlo al compimento dei miei trent’anni, la tenerezza che mi ispira è infinita e sulla tenerezza vorrò basare il futuro rapporto con lei”. Francesco esclamò a voce molto alta e con stupore: “Ahh!!!” , e la storia dei maturi innamorati proseguì da allora con maggiore scorrevolezza, non senza qualche occasionale screzio, ma evitarono con solerte impegno incomprensioni fatali o definitive.
Monterubbiano/Vari interventi
Verso lo sviluppo Dopo essere riusciti ad ottenere un primo finanziamento per la Torre Civica del Palazzo Comunale di Monterubbiano, messa in sicurezza grazie all’intervento dei Vigili del fuoco subito dopo il terremoto, ora c’è un progetto per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento di 650 mila euro per mettere a posto la Torre del Palazzo che è sede dell’archivio storico. Nel mentre, l’attenzione è concentrata, quasi interamente, sul Teatro Pagani per il quale i lavori di collaudo e messa in sicurezza hanno richiesto una prima somma di 35 mila euro e una seconda di 40 mila. Per ultimare la seconda tranche dei lavori mancano le porte antipanico e la messa in sicurezza del piano terra, ad occuparsene sono il direttore dei lavori, l’ingegner Paradisi e l’architetto Ruffini. Dopo le prove di carico pesante, avvenute lo scorso 28 novembre con 160 sacchi di cemento su platea e scale per verificarne la tenuta, i lavori sembrano procedere speditamente. “Tutti i lavori sono da fare a regola d’arte” ha commentato il Sindaco Maria Teresa Mircoli. Il Sindaco ha anche spiegato che a seguito della messa in sicurezza dei lotti presso la zona industriale di Rubbianello, gli stessi sono stati messi all’asta e venduti, cosa che ha permesso ad un importante stabilimento di insediarsi nella zona. Con la vendita di questi lotti la Mircoli è convinta di aver dato impulso allo sviluppo del paese, poiché chi li ha acquistati o l’ha già fatto o ha intenzione di costruire. Gli oneri di urbanizzazione, ricavati dalla vendita dei lotti, sono stati utilizzati per la messa in sicurezza delle scuole, dato che, dopo il terremoto, la Scuola Primaria è stata delocalizzata presso l’edificio della Scuola Media mettendo insieme scuola Primaria e Secondaria di primo grado, mentre gli uffici della segreteria sono stati spostati sul piano che era delle Elementari. “La scuola e la sicurezza sono prioritarie” ha ricordato la Mircoli. (Serena Murri)
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Cultura/News
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Un’erba al mese di Chi Mangia la Foglia! DICEMBRE - CARDAMINE PRATENSIS Note informative e ricetta a cura del Presidentete Noris Rocchi Nome: Cardamine La Pianta: Famiglia Brassicaceae (Cruciferae) Genere Cardamine. Conta più di 150 specie. Pianta erbacea annuale chiamata anche erba da minestra o crescione dei prati, in prevalenza predilige zone umide, cresce copiosa sulle sponde dei fiumi e dei fossi, vegeta nei campi incolti, lungo i muri e in zone ombrose ed umide fino a 1500 mt. Il fusto è epigeo, ascendente e piuttosto ramoso dalla base. Le foglie basali sono riunite in rosetta, mentre le foglie cauline sono più piccole. I fiori, di colore bianco, sono alla fine degli steli e sono riuniti in grappoli. Per le sue apprezzate caratteristiche gastronomiche oggi è una pianta presente in orticoltura, diffusa nei mercati, conosciuta anche come nasturzio o lepidio.
come è scomparsa la tradizione di cucinarle. Ingredienti: acquistate 2 grosse anguille (capitoni) che dovrete uccidere, spellare e cucinare, oppure, più comodamente, 400 g. di filetti di anguilla, 200 g. di patate, 200 g. di crescione, foglie di salvia e di bardana o di vite, 1 porro, vino bianco secco, olio extravergine, brodo vegetale, sale, pepe. Procedimento in una padella far imbiondire la cipolla in olio e le patate tagliate a pezzetti, aggiungere il crescione e mezzo litro di brodo vegetale; a cottura passare tutto in frullatore e mantenere al caldo. Cuocere i filetti di anguilla in olio e vino bianco, sbollentare le foglie di bardana o di vite e togliere le nervature, avvolgere un filetto di anguilla in ogni foglia con una foglia di salvia tagliata a strisciolina, disporli in pentola, affogarli con la crema e far bollire fin a quando il sugo addensa, ripassare al forno, servire con pane o polenta lievemente bruscati.
Chi Mangia la Foglia propone CREMA DI CRESCIONE CON ANGUILLA Riguardo l’anguilla, resta sempre un piatto da tener presente per la vigilia di Natale. Poi secondo antiche credenze, mangiare capitone allontana la sfortuna. Se pur orientata alla tradizione partenopea, va ricordata la sua presenza anche nella nostra gastronomia di un recente passato, quando il nostro mare ed i nostri fiumi erano ricchi di anguille. Particolarmente ricco era il fiume Ete e gli altri fiumi che avevano nel letto e negli argini una conformazione sabbiosa, habitat indicato per questa specie di pesce. Ne venivano pescate in abbondanza ed usate in cucina. Oggi, causa inquinamenti, prelievi di acqua ed altro, non ci sono più, così
Note salutistiche A cura della dott.ssa Paola Palmieri La Cardamine Pratensis è una pianta simile al crescione e anche le proprietà salutistiche sono tali. E’ un ottimo ricostituente, infatti essendo ricca di ferro, può essere usata in casi di anemia, stanchezza e deperimento fisico. E’ rimineralizzante, in grado di apportare una buona quantità di sali all’organismo, quindi utilissimo nell’astenia generale. Nella medicina popolare si esaltano le proprietà digestive. Grazie alla sua capacità di eliminare i liquidi in eccesso è un buon diuretico. Anche l’uso esterno è importante, grazie alla presenza soforati, contro i reumatismi.
Note dietetiche A cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa Crescione...cardamine.. nasturzio.. ecc. infine erba da “scorbuto”! Quest’ultima definizione ha suscitato la mia curiosità perché dagli studi, ormai passati, mi risultava lo scorbuto malattia da carenza di vitamina C. Ebbene consulto i contenuti vitaminici e rilevo la presenza di ben 62mg di vit. C (il nostro fabbisogno è di 80mg/dì). Chi l’avrebbe mai detto? Non solo, come in tutte le “Brassicaceae” (broccoli, broccoletti, cavoli) nel crescione si trova anche un buon contenuto di Zolfo (elemento minerale importante a beneficio di molti “sistemi” del corpo). Poi troviamo Potassio, Calcio che ne fa un diuretico naturale con azione depurativa, disintossicante dal fumo e smog. Non possiamo dimenticare, come in tutte le piante a foglia, la presenza di fibre solubili in prevalenza. Ma una “chicca” lasciatemela dire perché nelle verdure normalmente le proteine vegetali non sono significativamente presenti, ebbene nel Crescione ci sono in discreta quantità: 3g/100 (basti pensare che nella cicoria o lattuga ce ne sono 1,8g/100). Le verdure della famiglia delle “Brassicaceae” sono veramente salutari! Che dire dell’anguilla? E’ un pesce grasso ma si sapeva. La cosa interessante è che i grassi sono particolari cioè dei ben 22g/100, soltanto il 4g/100 sono “saturi” il resto tutti grassi buoni! Si rileva inoltre un buon contenuto di vit. E (mg4,14) e vit. D (nanogrammi 4,90) ug due vitamine liposolubili cioè veicolate, appunto, dai grassi. La “E” protegge le cellule dallo stress ossidativo.
Fermano/Importanti progetti per il futuro
Gli insil3nzio nel roster della Volcano Records & Promotion È ufficiale: la band fermana/maceratese insil3nzio entra nel roster della Volcano Records & Promotion. “Tra le voci più innovative e caratteristiche del nuovo rock italiano – scrivono i responsabili della Volcano - gli insil3nzio fanno della personalità e riconoscibilità il proprio punto di forza con un impianto sonoro electrocore che va ad ibridarsi con elementi groove e nu metal. E soprattutto hanno esperienza da vendere: un ep pubblicato nel 2016 e tanta strada già percorsa, che li ha portati a dividere il palco con artisti di primo piano della scena rock”.
“Siamo orgogliosi di entrare in questa grande famiglia - commenta Mirko Montecchia, uno dei due cantanti della band formata da Marco Bagalini (batteria), Samuele Spalletti (basso e synth), Luca Detto (chitarra) e Andrea Braconi (voce) -. È il risultato di un costante impegno dentro la nostra sala prove e su tanti palchi in giro per l’Italia. Con la Volcano punteremo ancora sull’ep omonimo, che continua a ricevere molti consensi, intensificando il lavoro sui nuovi brani. Da qualche mese, infatti, stiamo assemblando idee legate da un
minimo comun denominatore: raccontare la nostra terra e raccontare la prospettiva dalla quale riusciamo ad osservarla e a viverla. E questo lo abbiamo fatto tanto sul terremoto, quanto sul lavoro nelle fabbriche, elementi che sono parte integrate di una storia collettiva”.
Fermo/Ciclo di incontri al “San Carlo”
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Brevi Montegiorgio
Festa per i 180 anni dell’organo Morettini Da 180 anni domina la navata della chiesa della Collegiata di Montegiorgio. L’organo Angelo Morettini del 1837, prezioso testimone dell arte organaria, con degli elementi che ne fanno una rarità, sarà festeggiato il 30 dicembre 2017 alle ore 17,30, con un concerto che avrà come protagonisti il Maestro Maurizio Maffezzoli ed il mezzosoprano Elisabetta Pallucchi. Il concerto si terrà nella Chiesa Collegiata di San Giovanni a Montegiorgio.
Fermo
Riflettere e crescere insieme per un mondo migliore
Sette incontri mensili, sette temi trattati, la dottrina sociale della chiesa al centro. È questa la proposta che il Ricreatorio San Carlo di Fermo fa ai giovani (e non solo) del territorio. E’ iniziato a fine ottobre il un ciclo di incontri dal titolo “Che cosa fare? Una chiave per creare un mondo diverso e più giusto”. “Dopo l’esperienza dell’anno passato con il ciclo di incontri sulle beatitudini (Beato Te, una chiave per entrare in paradiso era il titolo) – dice don Michele Rogante, direttore del San Carlo – si è voluta creare una nuova occasione di riflessione e crescita umana e spirituale spostando l’attenzione quest’anno su alcuni temi con l’obiettivo di scoprire e capire meglio cosa dice la dottrina sociale della chiesa in merito”. Grazie alla collaborazione di diversi sacerdoti della diocesi di Fermo, chiamati a presentare di volta in volta un tema diverso, è possibile spaziare dal tema dalla famiglia al tema della pace, dalla persona umana all’amore, dalla comunità internazionale ed ambiente al lavoro, l’economia e la politica. “L’obiettivo è lo stesso dell’anno scorso – conclude don Michele –, dare a quanti vorranno approfittare della opportunità di questi incontri, una chiave in più per saper vivere al meglio la propria vita (anche in vista della futura!)”. I prossimi incontri si svolgeranno il 15 dicembre, 26 gennaio, 9 febbraio, 27 aprile, 25 maggio. Orario d’inizio 21,30. Tel. 340.3758917 - FB “Ricreatorio San Carlo”
Farfa e il Piceno Nell’ambito delle Giornate della Storia – Conoscere la Storia per vivere consapevolmente il proprio territorio, giovedì 14 dicembre alle ore 17 nella Sala Riunioni della Cassa di Risparmio di Fermo, in Via Don Ernesto Ricci, verrà presentato il volume “Farfa e il Piceno – Agiografi, assetti del territorio, sistemi di potere nel Medioevo”. Interverranno Tersilio Leggio, Sofia Boesch Gajano, Carlo Verducci. Tel. 0734.227527 email: info@marca-marche.it
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8 dicembre 2017
Cultura/News
Inchiesta/Scuole Cultura/News
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Historia firmana di Pier Luigi Cavalieri Fermo e i suoi vescovi dal V al VI secolo Dopo la fine dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) si succedettero in Italia i regni romanobarbarici di Odoacre e di Teodorico, finché l’imperatore d’Oriente Giustiniano non decise di riprendere il controllo della Penisola dando inizio alla lunga e rovinosa guerra greco-gotica (535- 553) la quale, secondo Procopio di Cesarea, ridusse il Piceno a “un deserto”. La popolazione della provincia adriatica fu decimata non solo dagli eserciti che si affrontavano, ma anche da una carestia e da una terribile epidemia di peste che imperversarono durante il lungo conflitto. La popolazione di Fermo non scampò alle conseguenze della guerra, dal momento che nell’anno 538 l’intero esercito bizantino si accampò nelle sue vicinanze per preparare l’attacco alle città fedeli ai Goti, e appena sei anni dopo gli stessi Goti ripresero il controllo della città episcopale. Alla fine i Bizantini prevalsero, ma la pace durò soltanto quattordici anni, perché nel 567 i Longobardi inizia-
rono la loro conquista di parte della Penisola. Presto essi costituirono un ducato a Spoleto e muovendo da quella città penetrarono nel Piceno attraverso la Via Salaria per poi risalire verso nord, raggiungendo Fermo intorno all’anno 580, anche se recenti studi tendono a postdatare la vera e propria conquista della città a un momento successivo all’espugnazione di Camerino da parte di Ariulfo, secondo duca di Spoleto, avvenuta nel 598. Proprio agli inizi dell’invasione longobarda (anno 580) sono legati i primi nomi certi di vescovi di Fermo: quelli di Fabio e Passivo. All’avvicinarsi degli invasori il prudente vescovo Fabio inviò il tesoro d’argento della Chiesa fermana, presumibilmente via mare, al diacono Sereno di Ancona, città rimasta sotto il controllo dei Bizantini, perché lo custodisse temporaneamente. Questa misura precauzionale era più che giustificata: infatti, appena arrivati, i Longobardi (che di solito si insediavano su alture in prossimità dei centri romani per attaccarli e compiervi razzie) rapirono un’intera famiglia fermana, che doveva essere ricca e influente, composta dal chierico Passivo con la consorte di
cui ignoriamo il nome e i due figli Demetriano e Valeriano, per chiederne il riscatto. Il vescovo Fabio fu costretto a pagare la somma richiesta e lo stesso Passivo sarebbe poi diventato a sua volta presule. Conosciamo queste vicende da due lettere di papa Gregorio datate 598, anno in cui il duca Ariulfo permise al pontefice di riprendere contatto con talune diocesi. Una delle due missive di Gregorio è indirizzata a Sereno, ormai vescovo di Ancona, e gli chiede perché non voglia restituire a Passivo il tesoro da lui ricevuto da Fabio. Il tono di un’altra lettera di papa Gregorio a Passivo ci informa che tra i due intercorrevano rapporti molto stretti, quasi familiari. Le missive di Gregorio ci fanno conoscere anche l’origine del culto di San Sabino a Fermo, la quale potrebbe attestare l’avvenuta incorporazione della città nel ducato longobardo di Spoleto. Sempre nel 598 il chierico Valeriano (forse il figlio di Passivo), notaio della Chiesa fermana, aveva costruito a proprie spese un oratorio “nel fondo Vissiano” (in cima all’altura della Montagnola), dedicato al santo martire Savino o Sabino e aveva chiesto al papa delle reliquie
del martire da collocare al suo interno. Le reliquie gli sarebbero state inviate dal vescovo Crisanto di Spoleto, città da cui aveva origine il culto del santo (ritenuto egli stesso vescovo della città umbra), che sarebbe diventato anche uno dei protettori di Fermo. I sacri resti di San Sabino sarebbero stati successivamente traslati nel Duomo, dove ancora si trovano. Le lettere di papa Gregorio testimoniano che Fermo, diversamente da parecchi altri centri del Piceno, scomparsi in seguito alle devastazioni della guerra greco-gotica, era sopravvissuta come realtà urbana, benché in forma ridotta, e che il suo vescovo era autorevole in tutto il Piceno.
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Inchiesta/Scuole Cultura/News Autori (e storie) del nostro territorio per regalare un’emozione
I libri per Natale
La gente mormorano Il secondo libro di Piero Massimo Macchini, “La gente mormorano”, è scritto con il supporto dell’editor Matteo Berdini che tenta, con cognizione di causa, di guidare lo scrittore purtroppo inutilmente. Il successo del primo libro “Piacere, provincia lotto”, autorizza infatti Piero Massimo a tentare nuove, ardite analisi dei comportamenti del marchigiano medio. Il libro è una raccolta di punti di vista assolutamente soggettivi in cui ne esce sconfitta anche la lingua italiana. Nonostante tutto ciò, lo scrittore è riuscito a farsi aiutare da un editor (leggete attentamente le note a margine di ogni capitolo), ha trovato un autorevole personaggio del mondo della cultura italiana per farsi fare una prefazione (Gio Evan) ed un editore che lo pubblica. Disponibile dal 10 dicembre nelle librerie marchigiane e nelle librerie online. Giaconi Editore. Costo 10 euro Marco Renzi e… il mondo alla rovescia “È arrivato un gommone carico di europei” è il nuovo libro di Marco Renzi. Basato su una sorta di inventivo contrappasso all’odierna situazione mondiale. “È arrivato un gommone carico di europei” immagina che una serie di componenti, tra cui cambiamenti climatici e scoperta di nuovi materiali, portino al tracollo dell’Europa e dell’Occidente i quali vengono sostituiti come motori e dominatori economici dai Paesi africani, Nigeria in testa. Così gommoni e natanti di vario tipo fanno il percorso inverso rispetto a quello di oggi e sono italiani ed europei a cercare un lavoro qualunque (sporco, pericoloso, umiliante) nelle nazioni ora leader del mondo, nello stesso modo in cui gli Stati Uniti sono costretti a elemosinare una qualche forma di aiuto. Scandito su quattro tempi e luoghi ben distinti, ognuno dei quali corrisponde a una festività del periodo natalizio, “È arrivato un gommone carico di europei” si apre su una spiaggia nel sud della Sicilia, dove tra passaggi di motovedette della marineria africana, paura di essere scoperti, speranze in una vita migliore, i due protagonisti salgono su un gommone, dove sono già imbarcati altri dieci migranti, e partono verso la terra promessa. Marco Renzi è nato, vive e lavora nel Fermano. Ha dedicato la propria vita al Teatro e ci ha camminato insieme come attore, autore, regista e direttore artistico. Planet Book, costo 13 euro. Le uova di Nina Una storia di speranza in un mondo di tristezza dove la malvagità è sempre dietro l’angolo. E quella che potrebbe sembrare semplicemente una bellissima notte stellata, si trasformerà invece, per Nina, in una lunga notte di dolore, di fiamme e di fuga. Ma la tenacia di questa bambina, e la sua voglia di vivere e di guardare al futuro, nonostante tutto, con fiducia, la condurranno a preservare un “dono” che una piccolissima creatura le ha lasciato… Carla Chiaramoni, giornalista e scrittrice, torna a regalarci un racconto commovente: la guerra sullo sfondo, improvvisa e nefasta, e la sfida di una promessa di vita racchiusa ne “Le uova di Nina”. Michela Quadrini, con le sue magiche illustrazioni, accompagna magistralmente le parole scritte, creando suggestioni straordinarie: ombre, colori, sfumature, cieli luminosi, vetri rotti e carrarmati. Ma poi, infine, il sorriso dirompente di Nina, ed il suo gioire insieme ai nuovi amici, nel ricordo di chi ha dato la vita perché altra vita potesse continuare. Zefiro Edizioni.
“Io volo… e tu?” di Maura Marziali e Riccardo Marziali “Io volo… e tu?” è un libro scritto a quattro mani da una zia (Maura) e un nipote (Riccardo) uniti da una sintonia speciale. Lei, scrittrice di fiabe per bambini, da anni lavora nelle scuole della sua città, Ascoli Piceno, promuovendo l’attività della scrittura creativa. Lui, ragazzo dall’intelligenza vivace e dalla curiosità prorompente, ha il dono di dare vita, con carta e pennarelli, a qualsiasi personaggio o situazione. Dalla miscela di queste estrose personalità nasce quasi per caso la storia avvincente del pappagallo Carlos e del suo amico Billy, ragazzino pigro e “tecnologico”. La loro bellissima amicizia sboccia e si irrobustisce, dipanandosi tra straordinarie avventure, in giro per il mondo, e incontri con personaggi stravaganti. Fatalmente cattura il lettore, risvegliando il suo spirito d’avventura, la sua curiosità, la sua fantasia, aprendogli un universo nuovo pieno di meraviglie. Il libro è disponibile presso: Cartolibroemme Corso Marconi 4 Fermo, Cartolibreria Fermana Via XXV Aprile22 Fermo, Mondadori Book Store Viale Cavallotti 123 Porto San Giorgio, La Mongolfiera Viale Trieste 49 Capparuccia di Ponzano di Fermo, Idea 3 Via Gramsci 31 Montegranaro. Capponi Editore, costo 10 euro. Fermo. Storia artistica della città del Girfalco “Fermo. Storia artistica della città del Girfalco” parte dal presupposto, formulato da Giulio Carlo Argan, che per studiare l’arte di una città bisogna prima conoscerne la storia. Fermo non ebbe mai una stabile signoria, che avrebbe potuto fare della città un’importante corte rinascimentale, ma le grandi famiglie dell’oligarchia cittadina, arricchitesi a partire dal XV secolo con il commercio di prodotti agricoli, investirono parte delle loro ricchezze in importanti commissioni artistiche. Anche gli Ordini religiosi attestati in città Agostiniani, Minori, Predicatori, Osservanti, Carmelitani, Filippini e Gesuiti, portarono a Fermo gli stilemi più innovativi della pittura europea: dalla scuola giottesca a quella barocca. Così i Fermani hanno potuto acquisire un notevole patrimonio artistico, che per essere meglio apprezzato deve essere studiato in rapporto alle vicende storiche cittadine. L’autore, Carlo Cipolletti (Fermo, 1978), ha pubblicato con l’editore Andrea Livi la Guida storica artistica della Provincia di Fermo (2009), arrivata alla seconda edizione. AndreaLivi Editore, costo 20 euro. Flora Pende e la “Fantasia a costo zero” “Fantasia a costo zero” è un libro autobiografico di Flora Pende che, con tanti “raccontini brevi”, ricorda la sua infanzia vissuta in riva al fiume Tenna a cavallo tra guerra e dopoguerra, i giochi di una volta, i rapporti con la famiglia (nel quale spicca la figura del padre, il celebre artista e insegnante Giuseppe Pende), con i vicini, con il mondo che la circondava permeato dalla civiltà contadina, fatta di povertà, di sani principi, di lavoro, di cose vere, di natura. Un mondo così diverso da quello attuale e dal quale trarre spunto per provare ancora oggi ad essere felici come quei bambini di allora. Bisogna guardare con occhi puri il percorso di chi l’ha già vissuta (la felicità ndr). Non perché ripercorrere quegli stessi passi significhi ottenere la stessa gioia, ma perché lo sguardo di una persona che ha sperimentato quella serena leggerezza ci ricorderà che ci sono stati momenti in cui anche noi ci siamo sentiti così. E allora sarà più facile trovare il percorso che ci porterà alla nostra piccola felicità personale, incontestabile, indefinibile, ma raggiungibile. Guardarsi alle spalle è un primo passo. D’altra parte, la fantasia è sempre… a costo zero. Vertigo Edizioni, costo 13 euro. Visitare le Marche con i bambini “Le Marche con i bambini” è il frutto del lavoro “sul campo” di tre blogger marchigiane (Silvia Alessandrini Calisti, Vissia Lucarelli e Lucia Paciaroni), che si occupano da anni della propria Regione parlando di viaggi, di eventi, di trekking, di famiglie e di bambini. Una guida pensata per le famiglie con figli da 0 a 13 anni circa, che si fonda sull’esperienza diretta. Il testo è suddiviso in cinque sezioni, ognuna corrispondente ad un territorio provinciale diverso: Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno. All’interno di ogni sezione si trovano le indicazioni e i consigli su cosa vedere, cosa fare, dove fare shopping, dove mangiare. Consigli di viaggio di chi è consapevole che i bambini si annoiano presto, creano imprevisti, sono difficili da gestire e da accontentare, ma sa bene che rappresentano una risorsa e uno stimolo ineguagliabili, sia per chi viaggia con loro, sia per chi vuole proporre a questa specifica fascia di pubblico le proprie iniziative e le proprie strutture. Giaconi Editore, costo 10 euro.
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Cartellone/News Musica
Musica
Fermano e Maceratese
Porto Sant’Elpidio
TAM, dove i suoni sono senza confini
La musica è… un “valore” ritrovato
Riparte a cavallo tra Fermano e Maceratese la stagione invernale di TAM Tutta un’Altra Musica. Il 16 dicembre, alle ore 21.30 all’Auditorium Borgo Marconi di Morrovalle, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura torneranno a suonare insieme per presentare il loro disco “In maggiore”. Un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei. Protagonisti insieme alle voci corse del coro A Filetta del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato dalla ECM, Fresu e Di Bonaventura si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo. Una sorta di estrazione poetica del magico interplay del progetto madre e che caratterizza ormai da tempo i loro sempre più frequenti incontri ormai divenuti un progetto originale e autonomo. Giovedì 21 dicembre spazio al gospel di Michael M. Smith & Friends, ospiti del Teatro Durastante di Monte San Giusto alle ore 21.30. Il quartetto che vede affiancati Michael M. Smith (voce e tastiere - foto), Elizabeth Terrell (voce e percussioni), Johnny Lassiter II (voce e cajon) e Jessica
Tutto è pronto per la IX edizione di LA MUSICA É…, spettacolo musicale che, da otto edizioni, accompagna l’attesa della vigilia natalizia nella città di Porto Sant’Elpidio. L’atmosfera si sta già riscaldando con i colori caldi e accoglienti di una serata che si prospetta come ogni anno avvolgente ed entusiasmante. Anche la tematica centrale non sarà da meno: l’amicizia. Evento come di consueto organizzato dall’Associazione culturale e ricreativa “Club della Musica” di Porto Sant’Elpidio, in stretta collaborazione con la Croce Verde della città, quest’anno l’attenzione sarà rivolta proprio a quel valore sociale che sempre meno riesce a farsi spazio nella società moderna. L’amicizia come valore imprescindibile, l’amicizia come legame sociale di crescita e collaborazione. L’edizione del 2017 metterà in scena canzoni famose incentrate su varie sfumature dell’”essere un amico”. Tra le tante ascolteremo “Un nuovo amico” di Riccardo Cocciante, “Amico” di Renato Zero, “Amici per Sempre” dei Pooh, “Bobby Jeah” di Bruce Springsteen, “Umbrella” di Rihanna. Quest’ultima riserverà al pubblico una vera sorpresa… A dare un tocco di originalità alla serata sarà la scenografia mozzafiato curata come ogni anno da “Materiaprima” di Marcella Mazzoni. Lo spettacolo offrirà al pubblico non solo un momento canoro, che è quello predominante dell’evento, ma anche piccoli istanti di musica e ballo. Musica è… il coinvolgimento dei cantanti e il ballo dei ballerini. Ma Musica è… anche la sintonia melodica creata dai musicisti grazie ai quali questo evento prenderà forma. La scaletta della manifestazione, che avrà luogo sabato 9 dicembre presso il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio, prevedrà non solo esibizioni di interpreti singoli ma anche la presenza di un ospite d’onore: I Mabo Band che con la loro curiosa e intraprendente originalità creeranno una situazione coinvolgente e allegra. All’ingresso il pubblico sarà accolto dai volontari della Croce Verde che tutti gli anni ringraziano per la sensibilità rivolta alla solidarietà locale, e su richiesta metteranno a disposizione i biglietti della lotteria di Natale, i cui ricavati saranno devoluti all’acquisto e alla manutenzione di apparecchiature elettromedicali. Inizio spettacolo ore 21.30. Ingresso gratuito. (Alice Censi)
Payne (voce e basso) sarà anche ad Ortezzano il 25 dicembre, sempre allo stesso orario all’interno del Centro Polivalente Culturale “Ortensia”. Il nuovo anno si aprirà sempre con un gospel, questa volta a Porto San Giorgio dove sul palco del Teatro comunale il primo gennaio saliranno gli Unisound, a partire dalle ore 17. A seguire troveremo il 6 gennaio alle 21.30 il chitarrista statunitense Stanley Jordan a Morrovalle, mentre il giorno successivo, alle ore 17.15 al Teatro La Perla, sarà la volta della Stagione Concertistica di Montegranaro e del concerto Canto Clarinetto e Piano, con musiche di Mozart, Schubert e Rossini eseguite da Stefania Donzelli (soprano), Stefano Ricci (clarinetto) e Vincenzo De Blasis (pianoforte).
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Cartellone/News
8 dicembre 2017
Teatro
Eventi
Petritoli
Fermo
Grandi nomi per una grande stagione teatrale
Dove il Natale è di casa
Al via la nuova “Grande Stagione 2.0” del Teatro dell’Iride di Petritoli, recentemente presentata alla presenza del Vice Sindaco Marco Vesprini, dell’assessore Silvio Tomassini e del direttore artistico Alessandro Rutili, reduce dalla scorsa stagione conclusa con uno straordinario numero di presenze alle rappresentazioni. “Quest’anno ci riproponiano - dice Rutili - nonostante le difficoltà economiche di questi tempi. Abbiamo lavorato sulla qualità, come già la scorsa edizione, e questo grazie anche agli sponsor e soprattutto alla buona volontà dei big che saranno protagonisti sul palco, anche a titolo di amicizia verso di me. Gli spettacoli sono sei e vengono proposti tutti di sabato sera, con inizio alle ore 21,30”. Il primo è sabato 9 dicembre con Michele Gallucci che ci propone “Volevo essere una Rock Star (ma ho perso i capelli)”, si continua sabato 20 gennaio con Elda Alvigini (attrice protagonista della fortunata serie “I Cesaroni”)
Dopo le fortunate esperienze degli scorsi anni, Fermo si riconferma città del Natale, proponendo un ricco calendario di iniziative. “Abbiamo voluto creare un Natale con un’identità precisa – afferma l’assessore alla cultura Francesco Trasatti – riferendoci liberamente alla saga di Harry Potter. Manteniamo dunque i pezzi forti delle scorse edizioni, aggiungendo nuove unità per consolidare quella che puntiamo a far divenire un’iniziativa di primo livello della proposta turistico-culturale fermana”. Un Natale in stile fantasy, dunque, con il “Raduno Harry Potter Never Ends” i prossimi 9 e 10 dicembre, il torneo di “quiddich”, un gioco popolare nel mondo magico, e poi la torre astronomica che darà al riconfermato planetario una veste d’ispirazione potteriana, la scuola di magia per aspiranti maghetti, le lezioni spettacolo sul mondo fantasy e sui Re Magi curate da Cesare Catà e tanto altro ancora. Riconfermati i cavalli di battaglia del periodo natalizio fermano: dal “Lago di ghiaccio” sul quale pattinare, ai mercatini natalizi in Piazza del Popolo, dalla Casa di Babbo Natale (quest’anno in Corso Cefalonia), alla mostra di presepi artistici presso le Piccole Cisterne Romane, a “Irradia” la splendida illuminazione architetturale che impreziosirà Piazza del Popolo, il Palazzo dei Governatori, la Torre Matteucci, Piazzale Azzolino, l’abside della Chiesa San Francesco, le Fonti di San Franscesco di Paola e l’abside del Duomo. Non mancherà il “Natal Express”, trenino che porterà i visitatori alla scoperta dell’incantesimo del Natale, senza dimenticare la Fiera di Natale dell’8 dicembre, la grande festa di capodanno in piazza con musica e spettacolo anni ’70 – ’80 e ’90, il Congresso Internazionale delle Befane con la partecipazione di Paolo Belli che, la sera del 6 gennaio, si esibirà al Teatro dell’Aquila. Ma non finisce qui: spettacoli teatrali, concerti, maratona del sorriso, partita con gli scacchi giganti, iniziative nella Biblioteca ragazzi e nelle contrade, l’esclusiva esperienza dell’Escape Room nelle Cisterne Romane e tanto altro ancora. Facebook: Visit Fermo
con “Inutilmente Sfiga”. Sabato 17 febbraio è la volta di Paola Minaccioni, attrice di successo di moltissimi film, con “Una Serata con Paola Minaccioni”, sabato 17 interessante la proposta di Proscenio Teatro con “Volevo solo fare Amleto” per la regia di Stefano Tosoni; sabato 14 aprile arriva Francesco Montanari “Il Libanese” di “Romanzo criminale”, la serie televisiva sulla Banda della Magliana, che con Alessandro Bardani presenta “La Più Meglio Gioventù”. La rassegna si chiude sabato 5 maggio con “ Il malato Immaginario “ del Gruppo Teatrale Pedaso. Gli abbonamenti ed i singoli biglietti possono essere acquistati direttamente al Teatro, un’ora prima di ogni rappresentazione. Per informazioni e prenotazioni, tel. 346.7971308 oppure pagina FB: Espressioni Teatrali. Costi dei biglietti: intero 10 euro, ridotto 6 euro, abbonamento per 6 spettacoli 50 euro, ridotto under 14, 35 euro.
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8 dicembre 2017
Inchiesta/Scuole Cartellone/News Musica classica Fermo
A Fermo ritorna protagonista la magia della musica con concerti di grande suggestione Anche quest’anno i Concerti organizzati a Fermo per le Feste non deluderanno le attese degli appassionati. Concerti che si terranno tutti all’auditorium “Billè” in via dell’Università con inizio alle ore 17. Si inizia il 17 dicembre con una domenica da incorniciare già pervasa dall’atmosfera natalizia. Si esibiranno i “Piccoli Mozart”. Quattro sorprendenti giovanissimi musicisti marchigiani di straordinario talento dai 9 ai 13 anni. Andrea Aria (chitarra), Francesco Biancamano (pianoforte), Alice Lupetti (canto), Ares Midiri (violino). Ragazzini, poco più che bambini ma con già all’attivo un curriculum concertistico di tutto rispetto. Il programma spazia da Mozart a Pablo de Sarasate, da Chopin a Villa Lobos, Corelli, Albeniz. Brani di grandissimo impegno tecnico interpretativo proposti da artisti, piccoli solo per età. E questa è solo l’anteprima di una serie di appuntamenti concertistici imperdibili che accompagneranno gli appassionati sino al 28 gennaio, organizzati da Comune, Gioventù Musicale e Accademia “Annio Giostra”. Che intrigheranno gli appassionati con artisti internazionali ai vertici della topten concertistica accanto al meglio di artisti marchigiani ed anche, come è ormai tradizione, ad una proposta originale e particolarmente suggestiva con uno strumento di rarissimo ascolto. Dopo i “Piccoli Mozart”, “La voce e l’anima” è l’eloquente titolo del concerto del 26 dicembre che promette emozioni profonde. Protagonisti due
musicisti di grande sensibilità artistica, il soprano Anna Maria Braconi e il pianista Fausto Bongelli in un programma dalle mille suggestioni. Il 7 gennaio il concerto presenta uno strumento insolito. Si chiama Melodiosa ma a vederlo assomiglia ad una sega. Eppure nel suo corpo, difficile da domare, benché flessibile, si racchiude un suono che rapisce i sensi, che parla al cuore di poesia. Lo suona Emanuele Cedrone, uno dei pochissimi al mondo che si cimenta con questo incredibile “parente povero” del violino. Laminae cantus musique ensemble il titolo della serata. Cedrone, accompagnato al pianoforte da Melissa Galosi, guiderà il pubblico attraverso le più famose e amate composizioni interpretate dalla voce suggestiva di questa Melodiosa. Strumento sorprendente dal suono evocativo, che ispira ed emoziona chi la ascolta. Tre fuoriclasse, beniamini del pubblico marchigiano, sono i protagonisti del concerto di domenica 14 gennaio 2018. I saxofonisti Massimo Mazzoni e Lucy Derosier insieme alla pianista Cesarina Compagnoni trascineranno gli ascoltatori nelle più emozionanti e travolgenti suggestioni argentine di Astor Piazzolla per poi tuffarsi nei ritmi e sonorità delle composizioni toccano l’animo nel profondo. Punte di diamante, come ormai da diversi anni, i vincitori dei più prestigiosi premi internazionali. E proprio un fantastico pianista chiuderà la serie de i Concerti delle Feste. Domenica 28 gennaio protagonista sarà infatti il pianista Yekwoon
Sunwoo, trionfatore al concorso van Cliburn di Forth Worth 2017. Con la sua tecnica prodigiosa unita a grandissima musicalità farà sognare il pubblico con un poderoso quanto affascinante programma in cui spicca la Sonata op.36 n.2 di Rachmaninov insieme alla Sonata di Schubert n.21 D.958, a “La valse” di Ravel e alla Ramble on the last Love-duet da “Der Rosenkavalier” di Richard Strauss di Grainger. La città soffre ancora dei postumi del sisma dello scorso anno ma grazie all’impegno dell’assessore alla cultura Francesco Trasatti e dei suoi collaboratori, anche quest’anno la magia della musica ritorna protagonista. E alla grande. Tel. 347.6529970
Breve Fermo I Veryferici al Teatro dell’Aquila I Veryferici arrivano da fuori. Se non arrivassero da fuori non sarebbero Veryferici. I Veryferici sono donne, Veryferiche. Sono rare, ma trasformano tutto. I Veryferici sono figli del mondo che si chiude. Ma loro sanno forzare le serrature. Vincitori del Permio scenario 2017, ci danno appuntamento al Teatro dell’Aquila di Fermo martedì 12 dicembre alle ore 21. Tel. 0734.284295
Fermo i Concerti delle Feste Stagione 2017-18
Domenica 26 Dicembre
Domenica 14 Gennaio
Fausto Bongelli (pianoforte)
Cesarina Compagnoni (pianoforte)
“LA VOCE E L’ANIMA” Anna Maria Braconi (soprano)
LE QUATTRO STAGIONI IN…TANGO Massimo Mazzoni e Lucy Derosier (sax)
Auditorium Billè Via dell'Università - ore 17,00 Domenica 17 Dicembre
Rassegna “PICCOLI MOZART” Andrea Aria (chitarra) Francesco Biancamano (pianoforte) Alice Lupetti (canto) Ares Midiri (violino)
Domenica 7 Gennaio
LAMINAE CANTUS MUSIQUE ENSEMBLE Emanuele Cedrone (melodiosa) Melissa Galosi (pianoforte)
info e prenotazioni: 347.6529970 accademiamusicale.fermo@gmail.com www.fermoteatro.it AccademiaMusicale Annio Giostra
Domenica 28 Gennaio
YEKWOON SUNWOO (pianoforte)
(1° Primo Premio van Cliburn 2017) Organizzazione GMI
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Cartellone/News Eventi
Teatro
Montegiorgio
Fermano
E’ un periodo ricco di appuntamenti quello che ci apprestiamo a vivere al Teatro Alaleona di Montegiorgio. Innanzitutto la Stagione di prosa che prosegue, riscuotendo un grande successo: “Edda Ciano: tra cuore e cuore” di Dino Scuderi è il titolo del prossimo spettacolo che la Compagnia della Marca porterà in scena mercoledì 20 dicembre alle ore 21. Regia e coreografie sono di Roberto Rossetti. L’8 gennaio è la volta di due grandissimi artisti del calibro di Michele Placido e Anna Bonaiuto che portano in scena “Piccoli crimini coniugali”. Fuori abbonamento, giovedì 28 dicembre, “Adamantino e i segreti del Natale”, spettacolo teatrale fantasy con musiche e canzoni originali, a cura della Compagnia Terramare, regia di Filippo Mantoni. Passiamo alla rassegna di teatro per ragazzi che, domenica 10 dicembre alle 17,15, propone “Quell’asino di un bue”, teatro d’attore a cura della Compagnia Bella di Forlì, consigliato a bambini dai quattro anni. Da non perdere giovedì 21 dicembre alle 21 lo spettacolo firmato da Cesare Catà “Un varco nella luce. Racconti, canti, pensieri di Natale” nell’ambito della rassegna “Magical Afternoon”. E ancora: sabato 16 (ore 21,15) e domenica 17 dicembre (ore 16,30) Cacionà presenta “Rcacciature 2017”, spettacolo di folclore, musica e poesia dei giovani di “Montejorgio Cacionà”; martedì 26 dicembre alle 17,30 “Gran Galà Lirico”, tradizionale concerto di Natale con protagonisti la Banda Musicale Domenico Alaleona diretta da Gianluca Sartori, la soprano Alessandra Capici ed il tenore Cesare Catani; mercoledì 27 dicembre alle ore 17,30 “Giovani in Concerto” con la Banda Giovanile Domenico Alaleona e la Junior Band Domenico Alaleona. Comune, tel. 0734.952067 – www.teatroalaleona.it
Torna nel periodo natalizio “Monterubbiano Paese di Presepi”, quinta mostra concorso nazionale di presepi artistici composta da tre categorie: artistica, tradizionale e scuole. Oltre ai presepi in concorso, nel Polo Culturale San Francesco, dall’8 dicembre al 7 gennaio è possibile ammirare il presepe monumentale di tradizione napoletana del ‘700 di Antonino Savarese, la mostra “Alla ricerca del presepe perduto” a cura dell’Archeoclub d’Italia e Monterubbiano Paese di Presepi e la mostra di ceramiche di Patrizio Marcelli “Natale di terra e di fuoco”, a cura di Walter Scotucci, dove il tema della Natività si traduce in forme di raffinata arcaicità. Questi sono gli orari di apertura: dall’8 al 24 dicembre tutti i sabati e le domeniche 10-12 e 15-19,30; dal 25 dicembre al 7 gennaio sabato e domenica mattina 10-12, tutti i giorni 15-19,30. Per informazioni, Facebook: Monterubbiano Paese dei Presepi. Passiamo a Monte San Giusto, nel cui centro storico è allestita dal 16 al 21 dicembre l’ottava edizione della Mostra di Presepi dei Maestri Andrea Pistolesi di Monte San Giusto e Cesare Ciccalè di Fermo. Per l’edizione di quest’anno diverse sono le novità: un diorama rappresentante l’ultima cena del Maestro Emilio Lattarulo, un grande presepe meccanico, altri tre piccoli e suggestivi presepi e un vero e proprio capolavoro, il diorama del Maestro Fabio Modeo. Orario: festivi 10-13 e 16-20, prefestivi 16-20, altri giorni su prenotazione al 320.7092549. Riguardo a Cesare Ciccalè, da visitare anche il suo prezioso presepe artistico in movimento, nella Chiesa di San Giovanni Bosco di Molini Girola (dal 24 dicembre al 7 gennaio), tel. 333.8568316. Altra tappa significativa quella nelle Piccole Cisterne di Largo Calzecchi Onesti a Fermo, che, come da tradizione, ospita dall’8 dicembre al 7 gennaio la suggestiva mostra di presepi artistici, con orario: feriali 17-19,30, prefestivi e festivi 10-12 e 16-19,30 (tel. 339.3594257). Concludiamo questa breve rassegna ricordando i “Presepi… in villa”, mostra concorso giunta all’ottava edizione, presso Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio, dal 17 dicembre al 7 gennaio (tel. 328.6618104) e “La Città Presepe”, esposizione di presepi artistici allestita nella Sala Giovanni Paolo II di Sant’Elpidio a Mare dall’8 dicembre al 6 gennaio, con orario: feriali 17,30-19,30 e festivi 10-13 e 16-20.
Tanti spettacoli di qualità al Teatro Alaleona
Arte e fede in mostra
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Cartellone/News Teatro Breve Fermo La musica in aiuto dei malati oncologici Porto San Giorgio La musica migliora la qualità della vita nei pazienti oncologici, ed è per questo “Tutta casa, letto e chiesa” al Teatro Comunale che nel reparto oncologico dell’ospedale Murri di Fermo vengono organizzati i “Giovedì Musicali”: si parte giovedì 7 dicembre con “Celebri melodie” di Margherita Martellini (violino) e Francesco Amico (pianoforte); il 14 dicembre concerto di musica da camera con Claudia Piccinini (flauto) e Francesco Amico (chitarra); giovedì 21 musiche natalizie a cura di Barbara Torresetti (violino) e Lora Baldassarri (pianoforte) ed infine, giovedì 28 dicembre, concerto di musica irlandese. Tutti gli appuntamenti si svolgono in reparto alle ore 10.
Teatro Sant’Elpidio a Mare
Con “Marche-Ting” Piero Massimo Macchini è protagonista all’Auditorium Giusti Anno 2017. La popolazione mondiale è sopraffatta da un nuovo stereotipo virale: il digital guru. Spiantati di tutto il mondo si improvvisano formatori, visionari, novelli Steve Jobs. Un provincialotto qualunque come Piero Massimo Macchini non poteva essere da meno: la trasformazione nell’ennesimo formatore di cui nessuno sentiva il bisogno è rapidissima. Con la sua lucida semplicità porterà a galla le contraddizioni e gli eccessi del mondo della comunicazione attraverso un viaggio guidato dalle 4 P (i 4 capisaldi del marketing: prodotto, posizionamento, prezzo, promozione) in cui si prenderà gioco del fenomeno contemporaneo dei Guru Digitali e ci illuminerà con la sua personalissima visione del marketing 3.0. Un’ora di spettacolo (de)formativo ispirato al modello del Ted-Talk, portato in tournée sui peggiori palcoscenici d’Italia. Marcheting è tutto quello che non c’è da sapere sul marketing, sulle marche e sulle marchette. Appuntamento da non perdere dunque, per ridere (e pensare) all’Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare, dal 27 al 30 dicembre e dal 3 al 7 gennaio, ore 21,15. Per informazioni e prenotazioni, tel. 328.7756579 oppure info@lagruproduzioni.com
Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo sulla condizione femminile e in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma con grande amarezza. Portato in scena da Franca Rame alla Palazzina Liberty a Milano nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista, il testo è stato allestito in oltre trenta nazioni: segno che la condizione femminile deve ancora fare progressi in molte parti del mondo. Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. O meglio il suo sesso, sempre metaforicamente presente in scena, ingombrante, oppressivo. A fare da contraltare, nei quattro brani che compongono la pièce, altrettanti personaggi femminili: una casalinga che all’interno della famiglia ha tutto fuorché la considerazione (Una donna sola); una donna subalterna all’uomo nell’atto sessuale (Abbiamo tutte la stessa storia); un’operaia sfruttata tre volte, in fabbrica, in casa e in camera da letto (Il risveglio); un’Alice, personaggio portante della nostra società (Alice nel paese senza meraviglie) protagonista del disincantato epilogo. Lo spettacolo, per la regia di Sandro Mabellini, vedrà sul palco del Teatro Comunale di Porto San Giorgio, la bravissima attrice Valentina Lodovini. Appuntamento sabato 9 dicembre alle ore 21,15. Tel. 392.3429126 – 346.6385246
Breve Civitanova Al via Civitanova Classica Piano Festival Non poteva esserci apertura più significativa per il Concerto Inaugurale di Civitanova Classica Piano Festival, domenica 17 dicembre presso il teatro Annibal Caro: il debutto del giovanissimo Jacopo Fulimeni con la Form e l’esibizione di una stella internazionale come il violinista Stefan Milenkovich. In programma il concerto in re maggiore di Haydn e il celeberrimo concerto per violino ed orchestra di Tchaikowsky. E’ questa la vera essenza del Festival ideato e diretto da Lorenzo Di Bella, che quest’anno giunge alla decima edizione; grandi artisti del panorama musicale che si alternano ai giovani talenti del nostro territorio. Tel. 348.3442958 - www.civitanovaclassica.it
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Sport/News
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Calcio/Buono il bilancio di questa prima fase del campionato di serie C
Fermana, la strada è quella giusta Fermana F.C.: bilancio positivo! A tre giornate dal termine del girone di andata (al momento di andare in stampa i canarini debbono ancora affrontare la trasferta di Padova), i 18 punti totalizzati in classifica ci parlano di un campionato assolutamente in linea con i presupposti della vigilia. Le valorizzazioni di alcuni giovani (Valentini e Iotti su tutti, ma anche del furetto Petrucci), finiranno per collocare le classiche ciliegine sulla torta al termine di un campionato che, dopo l’esclusione del Modena, dovrebbe garantire la permanenza in categoria senza particolari problemi. Se non qualcosa in più: da una buona sessione invernale di calciomercato infatti, potrebbe anche uscire fuori una Fermana F.C. in grado di puntare ai play off. IL MERCATO Proprio in questi giorni infatti, si starebbe iniziando a valutare l’operato dei singoli. Di tutti: da coloro che sino ad ora hanno, più o meno, tirato avanti la carretta, alla schiera di giocatori alla quale Mister Destro sembra proprio non volersi affidare mai o quasi. E partiamo proprio da quest’ultima: i vari Acunzo, Ciarmela, King, Equizi, Gasperi ed Akammadu, la prima squadra l’hanno vista poco. Se non addirittura per niente, in più di qualche caso. Che fare? Trattenerli ancora o reperire dei sostituti più funzionali al progetto? DIFESA Così, su due piedi, sembrerebbe il reparto che meno di tutti necessiti di ritocchi. L’affidabilità del pacchet-
to arretrato canarino è fuori da ogni dubbio: sempre lineare e costante il rendimento di capitan Comotto, Clemente e Iotti; addirittura sorprendente quello di Gennari e del centrale adattato Manè; decisamente in rialzo le prestazioni di Sperotto. Intoccabili i portieri: su Valentini (sino a questo momento rendimento altissimo) si registra l’interesse di Ascoli e Sassuolo; Ginestra si sta rivelando preziosissimo, sia per la crescita del suo giovane collega che per l’intero gruppo gialloblù. Eppure, i primi movimenti dovrebbero interessare proprio alcuni giocatori di questo reparto. Quasi scontata la partenza di Benassi, si starebbe valutando anche la cessione di Ferrante. A fronte di questi sacrifici, l’arrivo di un forte centrale. Che, stando ai soliti bene informati, dovrebbe essere di nome e di categoria. CENTROCAMPO Sostanzialmente, il novero di coloro che agiscono nella zona nevralgica del campo dovrebbe restare inalterato. O quasi, per lo meno nel numero. Salutato Forò e prestato Manè al reparto arretrato, sino ad ora bene Grieco (impiegato con grande frequenza), Urbinati (per Mister Destro quasi imprescindibile), Doninelli (in netta ripresa dopo alcune prestazioni al di sotto del suo potenziale standard di rendimento) e Misin (altalenante, ma va evidenziato il fatto che spesso è sacrificato sulla corsia mancina, a lui non proprio congeniale). Praticamente inutilizzati Acunzo e Gasperi (nelle poche apparizioni è apparso in calo, dopo il buon pre campionato), si starebbe
Time Out/Nelle bocce si fa anche il tempo “zero” Da diversi anni anche in Italia sta sempre più prendendo piede il così detto terzo tempo, momento di festa comune fra i giocatori delle squadre che si sono sfidate tipico nel rugby. Dallo sport con la palla ovale, gradualmente anche in altre discipline si sta importando questa bella e sana abitudine, che valorizza il momento sportivo e facilita la socializzazione fra atleti e dirigenti, prima avversari in campo poi protagonisti insieme. Nel nostro territorio ci sono degli esempi molto belli di terzo tempo anche nella pallacanestro a livello professionistico, con la XL Extralight Poderosa Pallacanestro Montegranaro splendida protagonista nel torneo di serie A 2, che nelle partite interne al PalaSavelli di Porto San Giorgio organizza nell’area hospitality un bel momento conviviale al termine del match, con i giocatori e dirigenti delle squadre ospiti, che aiuta sicuramente a saldare i rapporti fra i protagonisti. Nelle Bocce ci sono degli splendidi esempi di socialità già prima dell’inizio delle sfide, in un momento che potremmo definire “tempo zero”. Proprio così, un esempio sicuramente positivo e da imitare, è quello offerto dalla Bocciofila Montegranaro, da tanti anni in serie A nella specialità “Raffa”. Ebbene, in occasione delle partite interne, che in media si svolgono ogni due settimane, la società veregrense, grazie alla preziosa collaborazione delle mogli dei dirigenti, tutte cuoche eccellenti e molto disponibili, riescono ad organizzare un pranzo molto caratteristico due ore prima delle sfide. A tavola si ritrovano i giocatori e dirigenti della squadra di casa, unitamente agli arbitri ed ai giocatori e dirigenti della squadra ospite. Un momento di grande cordialità e socialità, che permette di saldare sempre più fortemente i rapporti fra le diverse squadre, che è molto apprezzato da tutti. In occasione della recente sfida contro la squadra di Cagliari, addirittura gli isolani sono rimasti per la tradizionale cena sociale (nella foto), rientrando in Sardegna il giorno successivo. Da uno sport così detto minore, un grande esempio di socializzazione già prima dell’inizio delle sfide, che aiuta sicuramente a vivere con più sportività il momento agonistico. (Endrio Ubaldi)
vagliando l’ipotesi della partenza di Franchini. In entrata si farà qualcosa? ATTACCO Il reparto numericamente più nutrito. Eppure, in attesa di valutare bene eventuali tagli più o meno eccellenti (già scritto sopra di Akammadu, King e Ciarmela), lo scenario attuale favorisce logiche considerazioni. Come quelle, assolutamente positive, riconducibili a Petrucci, all’ever green Sansovini, ad un Maurizi al quale forse andrebbe concesso più spazio e, tutto sommato, anche a Cremona (uno che il suo lo fa sempre). In attesa del vero Lupoli (per altro anche sfortunato: gli sono state annullate due reti regolarissime); che Da Silva dia continuità alle sue prestazioni e che D’Angelo torni fra gli “abili ed arruolati” (si sta allenando col gruppo ed il rientro sembrerebbe essere imminente, forse anche sin già da questo mese di dcembre), il sodalizio giallobù si sarebbe guardato attorno. L’ultima ora riguarderebbe l’interessamento nei confronti di Sorrentino, attualmente attaccante in forza alla Sambenedettese. Anche in questo caso staremo a vedere. Cosci di un fatto: Luca Cognigni è quasi pronto (ancora un paio di mesi, secondo i bene informati). La velocità del recupero – figlia di un impegno massimale, sia del ragazzo che dello Staff Medico Sanitario canarino – all’interno dell’ambiente gialloblù avrebbe impressionato tutti. Che sia lui, fermano d.o.c. mai giocatore – sino ad ora – della Fermana, il colpo di mercato relativo al reparto avanzato? (Uberto Frenquellucci)
Breve Motori RickyGas vince ancora “RickyGas”, al secolo Riccardo Paniccià, giovanissimo pilota fermano di appena 9 anni, vince il Trofeo Nazionale Aci a Ortona nella categoria 60 mini, entrando di diritto nell’Albo d’Oro CSAI in quanto vincitore di un Trofeo titolato. Sul velocissimo Circuito Internazionale d’Abruzzo (di oltre 1500 metri), Riccardo - dopo aver conquistato anche la gara preparativa dominando in qualifica ed in ogni manche – si è ripetuto nell’appuntamento tricolore brillando e mettendo ancora il sigillo su ogni manche, risultando assolutamente imprendibile ad ogni avversario. (u.f.)
ANNO 15 - n.12 - 8 Dicembre 2017
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