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GOLDEN BRASIL COFFEE L’ESPRESSO DAL 1961
Cultura
ANNO 17 - N.2/2019 - 8 Febbraio
Dal Guggenheim al mondo: l’arte di Licini prende il volo
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Periodico di informazione del Fermano Distribuzione gratuita
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
Restiamo umani
Fasce deboli Aumenta la forbice tra povertà e ricchezza. Come interviene lo Stato nel nostro territorio? 7 Sociale
9 Salute
11-12 Economia 14 Terra Nostra
Giovani resilienti
Arte per la salute
Tra scarpe e cappelli
17 Cultura Più sicurezza con Nel Giorno del Ricordo le videocamere
21 Cartellone Tempo di carnevale
23 Sport Basket alla riscossa
Inchiesta/Sociale
8 febbraio 2019
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Volontariato, associazioni e Stato: chi e come assiste le categorie deboli
Povera Italia, l’Italia povera… di Daniele Maiani
S
i fa un gran parlare di povertà, di assistenza alle fasce più deboli, di ridare dignità a chi tira ancora la carretta anche se anziano, magari malato e con una pensione ridicola. La situazione generale, nei frangenti in cui ci troviamo, non è per nulla rosea, ma “questo è il mare, questo è il vento, e.... dobbiamo alzare la vela e portare al sicuro la barca!”. Gli italiani erano a dire il vero abituati molto bene, c’era una volta il famoso “stellone” che alla fine arrivava a fare i salvataggi e, per riffa o per raffa, le cose si sistemavano. Una volta: adesso il meccanismo si è incriccato e hai voglia ad aspettare lo “stellone”, adesso la faccenda si è fatta ardua e sono cavoli amari per tutti i poveri diavoli. Anni e anni di politica “non politica”, di “affari” legati alla politica, di maneggioni politici, di nullafacenti nullatenenti che hanno scelto la “professione” politica per avidità di vitalizio… Risultato? Un Paese ridotto allo stremo, con una spaventosa forbice tra povertà e ricchezza, tra chi non ha niente o quasi e chi si mangia tutto. E così oggi, di fronte ad uno Stato asmatico e comatoso, gli unici su cui contare per cercare di organizzare un welfare che per lo meno rasenti la decenza sono, come al solito, le persone di buona volontà: il Volontariato e le Associazioni che lo compongono. E qui si entra, a prima vista, nel mondo delle favole e delle cose belle: seppur tra mille difficoltà, quello che si riesce a fare lo si fa bene, tutto funziona sotto la spinta potente che anima questi angeli della generosità che si prodigano senza secondi fini per i più sfortunati e bisognosi. “Mushotoku”, come dicono i Samurai giapponesi, con una locuzione che in italiano suona più o meno come “senza scopo e senza profitto”. In pratica, lo Stato delega una delle sue prerogative-dovere a privati di buon cuore dicendo: “Per favore, arrivate voi gratis dove io non riesco
(leggasi: voglio) più ad arrivare”, e i motivi li abbiamo già elencati. Anzi, spesso non te lo chiedono neppure per favore e non ti dicono neppure grazie. Pare la famosa canzone di De Andrè, “Don Raffaè”: “Prima pagina, venti notizie, ventuno ingiustizie e lo Stato che fa? Si costerna, s’indigna, s’impegna, poi getta la spugna con gran dignità…”. Ma quale “dignità”? E rimaniamo nel capo pugilistico per parlare di questo “gettare la spugna”, gesto di resa da parte “dell’angolo” di un pugile che ne ha prese tante che non riesce più nemmeno a capire che è ora di fermarsi: ecco, cari miei, “l’angolo” che getta la spugna è lo Stato con i suoi apparati, e i pugili sul ring siamo noi cittadini che continuiamo ad incassare uppercut finché non andiamo a tappeto. Quindi è ora, penso, di dire almeno un grazie sincero al Volontariato che, finora, nel bene e nel male, ha fatto da supplente di uno Stato carente in innumerevoli situazioni d’emergenza. Ma è altrettanto giusto dire che è ora che apparati dello Stato, oltretutto lautamente pagati per svolgere i compiti ai quali sono preposti, comincino a rimboccarsi le maniche e facciano vedere che esistono e lavorano per il bene di tutti e non solo per se stessi e i “compagnucci di merenda”. A ben vedere, solo in Italia abbiamo la situazione di uno Stato che impiega una larga parte delle sue entrate per pagare una burocrazia mostruosa, che oltretutto non serve a granché se non addirittura a peggiorare le cose con la scusa che non ha soldi per operare. E adesso cominciamo a parlare degli italiani, tutti: quei pensionati che hanno lavorato una vita e che invece di godersi la meritata pensione sono costretti magari a “girarla” alla badante e in parte allo Stato stesso, che non si fa scrupolo di riprendersene una fetta con fior di contributi, e chissenefrega se tanta povera gente non riesce a mettere insieme pranzo e cena. E poi quelli che la pensione non ce l’hanno, ma
che comunque tornano utili lo stesso alla politica per le campagne demagogiche contro la povertà. Quindi, sfortunati in vita e sfruttati fino alla morte, fisicamente e moralmente. E allora sarebbe proprio il caso di finirla con la storia dello Stato che dà la paghetta agli sfortunati per garantire un ritorno di immagine elettorale ai politici; è ora di capire che carità e solidarietà non sono sinonimi e che mentre la prima è una azione che viene dalla propria coscienza e quindi non tutti si sentono obbligati a farla (e per questo chi la riceve deve ringraziare umilmente), la seconda è un dovere etico che trascende la individualità e dovrebbe essere propria dei principi di uno Stato civile. Una Nazione che si vanta di essere solidale per scelta e che poi praticamente dimentica i suoi figli più deboli, abbandonandoli a se stessi e sperando che di loro si occupi una qualche non meglio precisata organizzazione umanitaria, non è e non può essere una Nazione considerata civile. Ma fatevene una ragione: nel mondo, di civile, di onesto, di umano oggi è rimasto ben poco.
Su reddito di cittadinanza e navigator ancora molto da definire
Centri per l’impiego, quale futuro? Il decretone avanza. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce il reddito di cittadinanza e la cosiddetta Quota 100 per ciò che riguarda le pensioni. Ora la palla passa al Senato, che dovrà convertirlo in legge. Il vicepremier Di Maio ha annunciato che dal 27 aprile verranno liquidati i primi redditi di cittadinanza e un ruolo fondamentale lo avranno i Centri per l’impiego, destinatari anch’essi di riforma. Tra le novità, figura centrale sarà quella dei navigator, veri e propri tutor che dovranno aiutare i beneficiari nella ricerca di un lavoro, nella riqualificazione professionale e delle opportunità formative. Attualmente si parla di 6mila navigator che saranno assunti da Anpal Servizi, anche se, secondo le proiezioni, le risorse per il prossimo biennio potrebbero bastare solo per 4.500. Si è detto anche di assunzioni da parte delle Regioni. Come stanno le cose? “Le assunzioni — ha detto il Ministro — avverranno con contratto co.co.
co per due anni: questo impedirebbe ad Anpal Servizi di “comandarli” alle Regioni” afferma Loretta Bravi, assessore all’Istruzione e al Lavoro della Regione Marche. La Riforma Madia ha eliminato la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni di far fronte a specifiche esigenze con contratti di co.co.co., lasciando solo la possibilità di utilizzare contratti di lavoro autonomo. Sempre sui navigator l’Assessore specifica che “Non ci sono state fornite indicazioni su come le Regioni potrebbero utilizzarli, né cenni riferiti al rimborso dei costi. Le persone — si presume — dovranno essere accolte nei centri per l’impiego. Una nuova postazione implica uno spazio fisico a norma, arredi e attrezzature, strumentazione di base e un innalzamento dei costi di gestione: pulizie, allungamento degli orari. Su tutto ciò non abbiamo avuto alcuna informazione o direttiva”. A novembre 2018, a seguito di una
rilevazione effettuata in collaborazione con Anpal servizi, è emerso che nelle Marche a fronte di 117.449 disoccupati, gli operatori dei Centri per l’impiego erano solo 322. Il CPI che presentava maggiori criticità, oltre a Civitanova Marche e Ancona, era Fermo. Di che tipo? Quali azioni sono state intraprese? “È vero: abbiamo una carenza di personale assolutamente critica in queste sedi. A fine novembre è stato pubblicato un avviso di mobilità volontaria interna chiedendo 4 unità su Ancona, 4 su Fermo e 2 su Civitanova. Abbiamo ricevuto solo due candidature per quest’ultima sede. Attendiamo ora indicazioni operative per attivare il potenziamento annunciato ripetutamente dal Ministro e previsto dalla legge di Bilancio 2019, comma 258, che prevede, a livello nazionale, l’assunzione a tempo indeterminato di 4mila operatori. Il fabbisogno rilevato da Anpal Servizi per le Marche è di almeno 164 unità»
Mentre per ciò che riguarda quota 100, l’assegno del TFR sarà cumulabile con redditi occasionali fino a 5mila euro, non è così per mantenere lo stato di disoccupazione e l’iscrizione nelle liste del Centro per l’impiego, necessaria per richiedere il reddito di cittadinanza. A seguito del Jobs act, anche un solo euro e un solo giorno di lavoro, portano alla cancellazione. Si tratta di una questione già nota alla Regione? Si pensa di affrontarla con il Governo attuale? “Sì è una questione assolutamente a noi nota, già posta all’attenzione del Governo in uno dei primi incontri con il ministro Di Maio. È condivisibile da tutti che un lavoro straordinario ed eccezionale non possa precludere la somministrazione di politiche attive efficaci per un intervento lavorativo stabile. Il gruppo tecnico Conferenza StatoRegioni sta lavorando per proporre questa modifica normativa al decreto legislativo 150/2015”. Silvia Ilari
8 febbraio 2019
Inchiesta/Sociale Le attività dell’Ambito Sociale XIX raccontate dal coordinatore Alessandro Ranieri
Partire dai servizi per combattere vecchie e nuove povertà di Andrea Braconi
“Con i suoi 31 Comuni, l’Ambito Sociale XIX, che vede capofila il Comune di Fermo, è il primo nelle Marche come numero di Amministrazioni coinvolte e il secondo come numero di abitanti”. La ‘fotografia’ è del coordinatore Alessandro Ranieri, che rimarca con il primo compito di questa aggregazione intercomunale sia quello di “uniformare e favorire le politiche sociali nel territorio”. L’ottica, spiega, è quella di fare una pianificazione ed una gestione unitaria di servizi ed interventi di politiche sociali. Ranieri, entrando nello specifico su cosa lavorate? “Sulla parte dell’accesso ai servizi, lo facciamo sia in maniera centralizzata, sia mantenendolo nei singoli Comuni. C’è poi la parte di valutazione dei fabbisogni, che solitamente i piccoli Comuni fanno a modo proprio non avendo tecnici o assistenti sociali a disposizione. Analizziamo le situazioni per prenderli in carico e queste piccole realtà ci hanno appunto delegato a svolgere questa funzione. L’altro livello è migliorare questo accesso, aumentando l’apporto di tecnici in grado di valutare insieme alla parte sanitaria e, da ultima, andare ad uniformare i servizi stessi, che oggi sono a macchia di leopardo.” E da cosa siete partiti? “Siamo partiti dall’assistenza domiciliare, poi c’è l’educativa scolastica e l’educativa domiciliare, che andremo ad attivare. Stiamo gestendo, inoltre, un nuovo centro diurno per persone con disabilità. Ci occupiamo anche di tutta un’altra serie di aree di intervento: donne vittime di violenza, politiche giovanili, rapporto con
il Dipartimento delle dipendenze patologiche, etc. Oggi buona parte dei finanziamenti passano tramite l’Ambito e si decide in forma congiunta come destinarli per attivare i vari servizi.” Che tipo di cambiamento c’è stato in questi ultimi anni? “Sul fronte della povertà abbiamo fatto una marea di interventi. Sono circa 1.200 le richieste, di cui 400 sono in carico ai nostri servizi. Ma con il reddito di cittadinanza si parla di numeri quadruplicati rispetto agli attuali. Attualmente stiamo lavorando sia con il reddito di inclusione sociale sia portando avanti politiche sulla casa ed il supporto all’abitazione. Altra cosa che stiamo diffondendo sono i tirocini di inclusione sociale, per riabituare le fasce svantaggiate al tema lavoro e, quindi, allo stare in un’azienda, al rapportarsi con dei colleghi, all’acquisire nuove competenze.” Questa misura di tipo socio assistenziale può tramutarsi in inserimento lavorativo o in tirocinio formativo? “Sì, attualmente abbiamo 180 tirocini che stiamo gestendo con circa 110 enti convenzionati. Il 14 febbraio al Miti dell’Istituto Montani faremo un convegno perché vogliamo creare il bollino di azienda inclusiva. Racconteremo dal basso questo tipo di esperienze, dopodiché spiegheremo la normativa e consegneremo questo bollino. C’è un nuovo finanziamento, molto importante, che ci porterà quasi a raddoppiare i tirocini. Non ci occuperemo solo di disabilità o di altre graduatorie, ma anche di fasce vulnerabili che dovranno essere certificate. Cerchiamo di attivare più interventi di educativa, soprattutto a domicilio: vogliamo evitare che le situazioni problematiche vengano istituzionalizzate.”
IL POST SISMA “Il nostro intento - sottolinea Ranieri - è quello di mettere in contatto i Comuni con le varie azioni e soprattutto con i vari soggetti portatori di interesse, per diffondere una pratica e fare in modo che diventi continuativa al di là del finanziamento. Le nostre sono attività di animazione territoriale, di supporto ai ragazzi sia psicologico che di tipo operativo nella quotidianità perché luoghi e contesti di ritrovo e supporto, oltre che servizi, nell’entroterra ce ne sono veramente pochi”. Altro progetto rilevante è quello dello Smart Village, partito soprattutto dai Comuni dell’area del cratere, i cui destinatari sono gli ultra75enni. “Serve a portare avanti una politica più domiciliare unendo l’aspetto preventivo a livello sanitario (attualmente abbiamo 50 anziani presi in carico facendo uno screening sulla loro parte sanitaria), dopodiché daremo una domotica leggera, un ausilio per comunicare con la parte medica per prevenire malattie ed urgenze, oltre ad una parte di accompagnamento con animatori facilitatori negli esercizi commerciali e altro. Tutto questo serve per mandare un messaggio chiaro: quelli sono territori che creano benessere. Lo stiamo facendo con i fondi dei nostri partner e stiamo progettando anche a livello regionale e nazionale per dare consistenza a tutto il progetto”.
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8 febbraio 2019
Inchiesta/Sociale La situazione dei progetti Sprar nel Fermano dopo il Decreto Salvini
Il paradosso migranti: più posti, meno accoglienza di Andrea Braconi
Statistiche alla mano, lo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) è unanimemente riconosciuto anche a livello internazionale come il modello più efficace nell’accoglienza e nell’inclusione dei migranti. Un sistema che lavora non sull’emergenza, ma in maniera strutturata, come ci spiega il coordinatore Alessandro Fulimeni. “Purtroppo con il Decreto Salvini si è voluta colpire questa esperienza positiva. Come a dire: non può esserci la possibilità di lavorare sull’immigrazione se non spostando l’attenzione su questioni di ordine pubblico”. Sono 6 i progetti gestiti (4 nella provincia di Fermo e 2 in quella di Ascoli Piceno), per un totale di 131 tra ragazze e ragazzi, tutti maggiorenni, compresi anche alcuni nuclei monoparentali. “I nostri progetti hanno caratteristiche diverse tra loro, alcuni sono specifici su disagio mentale, tratta, etc.” Dall’entrata in vigore del Decreto cosa sta accadendo? “Non possono più entrare nei nostri progetti né i richiedenti asilo, né i titolari di protezione umanitaria. E questo è particolarmente grave soprattutto nel secondo caso, perché nel momento in cui ricevono il permesso sono costretti ad abbandonare i centri di accoglienza straordinari e si trovano letteralmente in mezzo alla strada, senza la possibilità di passaggio nello Sprar. E siamo quindi nel paradosso che, dopo aver fatto una gara ad ostacoli infinita ed essere riuscita a dimostrare di avere i requisiti per ottenere un titolo
di soggiorno in Italia, la persona acquisisce il titolo ma di fatto perde l’accoglienza. Una contraddizione paradossale.” Non è però l’unico paradosso. “A livello nazionale, progressivamente, siccome i richiedenti asilo ed i titolari di protezione umanitaria costituivano circa il 70% delle persone accolte nello Sprar, accade che si stanno liberando posti: quindi, lo Sprar disporrà sempre più di posti che non potrà riempire e invece ci saranno decine di migliaia di persone in mezzo alla strada. A fronte di un sistema che essendo stato potenziato può accogliere 35.800 persone, di fatto non potrà più accogliere la maggioranza di queste persone.” Quali sono gli effetti del Decreto nel territorio fermano? “Sono ancora poco quantificati, ma nei prossimi mesi si vedranno sempre più: come si libereranno i posti potranno essere riempiti solo da rifugiati, da titolari di protezione sussidiaria (che sono veramente pochi in Italia) e dai famosi casi speciali (anche questi molto contenuti numericamente). Quindi, secondo il disegno di Salvini, andremo verso un progressivo ridimensionamento degli Sprar.” Si tratta di un processo irreversibile? “La notizia che abbiamo avuto da pochi giorni è che stanno rimettendo mano ad un decreto per un nuovo bando per gli Sprar. La graduatoria ministeriale non era mai stata formalmente pubblicata, quindi molti Comuni di fatto non hanno potuto attivare questi progetti. Invece, sembra ci sarà lo sblocco della graduatoria per i minori. A questo si unisce anche il fatto che sia stato chiamato anche l’Anci a
collaborare: auspico che possiamo mettere un po’ di contenuti in questo decreto, perché se invece verrà prodotto sulla falsariga di quello sui Cas sarà un disastro. Lì, infatti, si sta andando verso un ridimensionamento totale dei servizi e gli stessi Cas di fatto forniranno solo vitto e alloggio, saranno dei pollai dove questa gente non avrà nulla. Spero non facciano altrettanto con gli Sprar, perché significherebbe non lavorare più in maniera dignitosa e per questi ragazzi non poter usufruire di servizi.” Questo farebbe crollare l’efficacia dei progetti che avete attivato in questi anni, su vari fronti. “Lo Sprar è un arricchimento enorme per tutto il territorio, a tutti i livelli. Non solo per l’inserimento socio economico dei ragazzi, dove i risultati sono buoni come autonomia, percorso di vita e formazione professionale, ma anche per tutto quello che riesce a mettere in moto nel territorio, per le risorse che è riuscito ad attivare. È un moltiplicatore di energie e di forze che, insieme, hanno fatto rete ottenendo grandi risultati a livello sociale, culturale e, appunto, economico.”
I dati di Fermo e Porto Sant’Elpidio
Sociale, macchina silenziosa ma significativa di Serena Murri
Il sostegno da parte delle istituzioni risulta fondamentale soprattutto in momenti coingiunturali di difficoltà crescente, siamo andati a vedere in due Comuni di riferimento della nostra provincia come s’interviene, su quali fasce sensibili e con quali risorse. Quasi 5 milioni le risorse che Fermo spende per il sociale, di cui 2 milioni e 200 mila euro sono a carico del bilancio comunale, mentre 2 milioni e 800 mila euro sono trasferimenti dallo Stato e dalla Regione vincolati per il sociale. Le fasce di riferimento sono: minori, famiglie (con Isee inferiore a 8 mila euro), anziani, disabili. Dal 2015 al 2018 la quota destinata al sociale è aumentata del 5%. Un bilancio stabile che nonostante le difficoltà è riuscito a mantenere la spesa per il sociale, grazie anche alla Regione Marche che negli ultimi anni ha confermato gli stessi trasferimenti degli ultimi 2/3 anni. La quota comunale si è mantenuta sui 2.200.00 euro e questo fa sì che complessivamente la spesa sociale arrivi complessivamente a 4.800.000 euro. La spesa per il sociale, tra trasferimenti vincolati e risorse comunali, si suddivide in: servizi socio assistenziali per minori con una spesa di 1.110.135 euro; servizi educativo scolastici per minori per 867.709 euro; servizi a persone e famiglie a basso reddito per 185.146 euro; servizi per
anziani 366.000 euro; servizi per disabili 1.173.626 euro; servizi per soggetti psichiatrici 64.807,00 euro; servizi per tossicodipendenti 52.572 euro. Per un totale di spesa di 3.819.966 euro ai quali si aggiunge la quota di 951.700 euro destinata al Centro Montessori. Da segnalare l’investimento ingente destinato ai minori in comunità di 964.136 euro per 49 ragazzi, numeri raddoppiati rispetto al 2015 quando la spesa si aggirava sui 419.000 euro per 23 minori. Il commento dell’Assessore al Sociale, Mirco Giampieri: “L’amministrazione è fiera dei servizi sociali, per la quale abbiamo mantenuto un occhio di riguardo, anche grazie all’esempio di Calcinaro precedentemente assessore ai servizi sociali. L’unico problema - ha spiegato - è il fatto che negli ultimi 3 anni e mezzo, purtroppo la situazione è peggiorata, con un aumento, rispetto al 2016-17, dal 3 al 5 per cento delle spese per il sociale nel bilancio”. Un grande aiuto è arrivato col REI: “Il reddito d’inclusione - ha chiarito - ci ha aiutato a sostenere diverse famiglie, così abbiamo potuto aiutare altri, come per il SAD, l’assistenza domiciliare degli anziani, così i soldi risparmiati con il REI non sono stati tolti dal bilancio per il sociale ma usati per altri interventi, come ad esempio l’alloggio sociale di convivenza destinato, in particolare, a uomini senza lavoro che non possono permettersi un affitto. Con questo intervento hanno un tetto sopra la testa e modo di riorganizzare la loro vita
cercandosi un lavoro. Per chi chiede aiuto nella ricerca del lavoro, a febbraio, attiveremo i tirocini sociali lavorativi, per ora abbiamo risorse per 40 tirocini della durata di 6+6 mesi con un investimento di 180 mila euro”. Per quanto riguarda Porto Sant’Elpidio, capofila dell’ambito sociale che comprende anche Sant’Elpidio a Mare e Monteurano, spese comuni per: assistenza scolastica disabili, centri diurni, assistenza domiciliare, servizio di educativa domiciliare. Alla voce diritti sociali, politiche sociali e famiglia troviamo una spesa di 548.177 euro per interventi per infanzia, minori e asili nido, la spesa per la disabilità è di 2.098.682 euro, gli interventi per anziani sono coperti dalla somma di 85.227 euro, per gli interventi per soggetti a rischio esclusione sociale la somma a disposizione è di 835.229 euro, gli interventi per le famiglie si aggirano sui 29.526 euro, la spesa per la tutela del diritto alla casa è di 25.970 euro, programmazione e governo rete dei servizi sociosanitari e sociali 321.926 euro, cooperazione e associazionismo 85.650 euro. Il totale è di 4.030.390 euro di spesa. Per il settore istruzione e diritto allo studio sono previste le seguenti voci: istruzione prescolastica (scuola materna) 103.183 euro, elementari e medie 292.638 euro, servizi ausiliari all’istruzione (mensa, trasporto e libri di testo) 1.205.848 euro, diritto allo studio 123.109,81 euro, per una spesa totale di 1.724.781 euro.
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8 febbraio 2019
Sociale/News Fermano/Nei territori maggiormente colpiti dal sisma
Resiliamoci, per educare i minori alla resilienza Aiutare i bambini e i ragazzi colpiti dal sisma. Dare loro nuove opportunità educative per sviluppare il sentimento della resilienza. È con questo scopo che ha preso vita, anche nel territorio del Fermano, Resiliamoci – RESILIenzA Mobilitazione e Opportunità per Crescere Insieme, un progetto esteso nell’area del cratere sismico che permetterà la realizzazione di una vasta gamma di attività per i minori: corsi, attività extrascolastiche, sportelli educativi. Una capillare rete di azioni messa in campo da soggetti del Terzo settore, enti pubblici, privati ed istituzioni scolastiche. Non solo i bambini, ad essere interessati sono anche nuclei familiari ed educatori. Resiliamoci arriverà a coinvolgere direttamente circa 1.500 minori, più altri destinatari indiretti del progetto, le famiglie e la comunità educante. E si concluderà nel giugno del 2020. Resiliamoci è un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa Aree Terremotate. Si estende sulle province di Fermo, Macerata e Ancona coinvolgendo un totale di 62 comuni sugli 87 marchigiani del cratere.
È promosso dalla cooperativa sociale Opera, in partnership con Cooss Marche Cooperativa Sociale e CSV Marche, assieme a 38 realtà fra associazioni, enti pubblici e istituzioni scolastiche. Nel territorio fermano Resiliamoci si estende in un territorio molto vasto, colpito duramente dal sisma del 2016 e già debole per la complessa viabilità, la carenza di servizi, il poco lavoro e lo spopolamento. Il progetto destina nella nostra provincia circa 210.000 euro, in particolare per servizi e sperimentazione da attivare nei comuni del cratere. La mobilitazione messa in campo prevede azioni trasversali di mappatura, governance, animazione, comunicazione, coordinamento e valutazione. Le iniziative rivolte ai bambini e ai ragazzi sono percorsi formativi, laboratori di apprendimento informale in sinergia con le scuole, progetti di aggregazione su attività civiche, creative e culturali, laboratori, servizi ricreativi ed educativi, iniziative sportive e naturalistiche, per citare alcuni esempi. Sono in corso anche attività per la famiglia, con interventi di supporto pedagogico e psicopedagogico, supporto alla genitorialità e
P.S.Giorgio/Iniziative nel 2019 dei Servizi Sociali
Più posti letto per chi non ha un tetto
Un tetto e sei posti letto accoglieranno a Porto San Giorgio coloro che ne hanno immediato bisogno. L’assessore ai Servizi Sociali Francesco Gramegna è riuscito a trovare l’unione di intenti e le risorse necessarie per realizzare l’annunciata struttura nei locali ex Cespi, in piazza San Giorgio. Il 2019 sarà l’anno dell’allestimento della struttura e dell’apertura del servizio. “Realizzeremo quello che potremo definire il piano A – afferma Gramegna – . Le soluzioni delle esigenze quotidiane, comunque, sono garantite dalla rafforzata collaborazione con la Caritas Diocesana, per venire incontro a quei singoli che si trovano a ripararsi all’aperto ed hanno bisogno di un luogo dove mangiare, dormire e vestirsi. Abbiamo la possibilità che progetto vada in porto: si tratta di 6 posti letto in due stanze divisi tra uomini e donne nei locali ex Cespi. L’Assessorato ai Servizi sociali vuole raddoppiare: un altro progetto che stiamo cercando di portare a termine è quello su altri due alloggi che il Comune possiede nella zona sud della città. Con i referenti del Dipartimento di Salute mentale sono andato a visionare due appartamenti. Stiamo valutando l’idoneità per un progetto di coabitazione, assistenza e reinserimento sociale destinato a pazienti seguiti dai Servizi sanitari. Parliamo, anche in questo caso di almeno altri 6 posti letto”. Dagli interventi dei Servizi sociali a quelli per le famiglie: “E’ partito a gennaio in una affollata sala Imperatori, il ciclo di incontri aperto a scuole, associazioni e parrocchie unite in un Patto educativo. Si chiama Famiglia 2.0: dopo l’esordio dell’esperto Paolo Nanni sul tema delle dipendenze dai videogiochi, il programma prosegue il 1° marzo con Lorenzo Lattanzi (“Ripensare l’educazione nell’area digitale”), il 21 marzo con la psicologa Rosita Mori (“Il piacere del rischio”) e venerdì 12 aprile con il direttore dell’Ufficio nazionale Cei “Educazione, scuola università” Ernesto Diaco (“Crisi educativa e territorio”). Partirà ad aprile il bando “over 30” per la realizzazione di due interventi che interessano gli anziani e i giovani: è la costituzione di Osservatorio sui bisogni e su come vengono percepiti i servizi erogati dal Comune. I dati ci permetteranno di calibrare meglio gli interventi. Per i giovani avremo la collaborazione delle associazioni del mondo giovanile, scuola ed enti, riguardanti in particolar modo le fasce adolescenziali e pre adolescenziali. Svilupperemo inoltre corsi di formazione per operatori ed educatori delle associazioni”.
presidi comunitari di presa in carico, formazione, incontri e laboratori. Iniziative disseminate sul territorio in modo diffuso e continuativo, mirate a sostenere la comunità nel proprio percorso di resilienza alle difficoltà portate dal sisma, monitorando eventuali sacche di povertà educativa che potrebbero penalizzare i minori e le famiglie. La strategia elaborata dai partner del progetto è di tre dimensioni: personale, sviluppata attraverso una serie di iniziative extrascolastiche e partecipative, che accompagnano i minori a scoprire i propri valori, risorse e attitudini; familiare, che vuole supportare genitori e figli nelle loro relazioni, complicate dalla difficoltà post sismica e lo fa, per esempio, con forme di supporto, azioni di rete, servizi di animazione e ascolto. E poi la dimensione comunitaria, che punta a promuovere la partecipazione dei minori alla sociale del proprio territorio coinvolgendoli nella salvaguardia del patrimonio culturale e artistico locale. Tel. 071.2915160 https://percorsiconibambini.it/resiliamoci/
Breve Fermo Nuovo mezzo per la Protezione Civile
In questi giorni il Gruppo Comunale della Protezione Civile di Fermo può contare su un nuovo mezzo. Si tratta di un Doblò (foto), 5 posti, per il supposto logistico alle attività del Gruppo e di rappresentanza, che si somma a quelli già a disposizione (ovvero due fuoristrada ed un autocarro). Intanto nei giorni scorsi nella sede della Protezione Civile di Piazza Dante sono riprese le attività formative di “Urban search and rescue”, progetto che nasce per migliorare le attività di soccorso tra le macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici.
Azienda Informa/Ottica Cognigni Cognigni… ora è anche Ottica! Un nuovo Centro Ottico gestito da Roberto Cognigni e da sua moglie Emanuela, conosciuti e rinomati nel settore, ha aperto a Porto San Giorgio, in Via Milano 11. I due coniugi, da tempo abilitati all’arte, sono riusciti giusto appunto a realizzare una innovativa e personale postazione commerciale e di laboratorio, all’insegna di una realtà che da tempo li affascina. Grazie a strumentazioni innovative, i clienti potranno effettuare la misurazione della vista direttamente in negozio, così da stabilire le rispettive diottrie dei propri occhiali o lenti, oltre a scegliere la protezione più indicata. Usufruendo di una grande collaborazione con le migliori marche del mondo della visione, l’Ottica Cognigni è in grado di offrire consulenze tecniche molto dettagliate sulla scelta del modello più adatto alla fisionomia ed alle esigenze del cliente, sia per le montature da vista che per quelle da sole. Il negozio, inoltre, offre tutti i prodotti più appropriati ad un vademecum delle lenti e per la detersione di occhiali: custodie, cordini, panni e liquidi per una efficiente conservazione degli articoli acquistati. L’Ottica Cognigni è una struttura all’avanguardia che ha tutte le carte in regola per affermarsi a Porto San Giorgio, grazie alle indubbie doti professionali e vocative di Roberto e Emanuela che “metteranno a fuoco” la vita dei clienti, garantendo la visione perfetta del mondo che ci circonda. Ottica Cognigni: l’impresa familiare più conveniente del territorio. Invitandovi a verificare personalmente il servizio garantito, l’Ottica vi augura un lucente 2019. Inserzione pubblicitaria in copertina
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8 febbraio 2019
Salute/News
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Fermano/Nasce l’associazione Genius Loci Arte Salute Marche/Novità in arrivo
Arte per la salute
“L’arte come strumento di promozione della salute” è il titolo di un convegno organizzato giovedì 21 febbraio alle ore 14,30 a Villa Bonaparte di Porto San Giorgio dall’associazione Genius Loci Arte Salute. Sarà l’occasione per questo nuovo sodalizio di presentarsi al territorio, come spiega la coordinatrice Maria Alessandra Mancini: “Da oltre tre anni sto seguendo e promuovendo la formazione di un’associazione territoriale che intenda divulgare e diffondere una nuova cultura dell’umanizzazione della cura, per i malati oncologici, neurologici, affetti da disturbi dell’alimentazione, ecc. Una metodica innovativa, già applicata in altre realtà ospedaliere e cliniche, a Roma e soprattutto nel nord Italia, che potrebbe essere utilizzata, e con risultati già scientificamente dimostrati, anche nell’ambito regionale marchigiano, a partire da Fermo. La nuova associazione Genius Loci Arte Salute – continua la Mancini - vuole essere più una rete per inglobare ed apprezzare il già esistente. Abbiamo dunque deciso, come primo passo, di organizza-
re un evento per presentarci alla comunità, una specie di biglietto da visita con contenuti e relatori autorevoli, in un contesto di prestigio e valore storico e culturale, come Villa Bonaparte”. Il Progetto Arte & Salute intende promuovere nelle Marche una metodica di promozione della salute che prenda in considerazione l’arte, nelle sue molteplici espressioni, e le diverse discipline del sapere, come impulso alla crescita interiore e psicologica ed al miglioramento dello stato di benessere e qualità della vita dell’individuo. Obiettivo del progetto è la programmazione annuale di incontri culturali, laboratori artistici, lezioni e mostre a tema aventi l’Arte per oggetto. Il modello di intervento considera le arti come importanti nella ricerca del benessere ed una fonte di espressioni e proposte molto utili ed applicabili nei processi di umanizzazione dei luoghi di cura e di assistenza. Tra gli obiettivi specifici della nuova associazione quello di partire dai bisogni di salute, rilevati nel territorio e sviluppare e dare divulgazione
alle attività di Arte e Salute, offrendo al maggior numero di utenti la possibilità di accedere a percorsi favorevoli ad un processo di crescita personale, nonché di migliore qualità della cura del malato, sia oncologico, che neurologico. A Villa Bonaparte, giovedì 21 febbraio, relazioneranno personalità di prim’ordine del panorama medico e culturale italiano, del calibro dei professori Rossana Berardi,Ugo Pastorino, Vincenzo Valentini, Stefano Collòca, Stefano Papetti e Philippe Daverio solo per citarne alcuni. Le conclusioni saranno affidate al dottor Renato Bisonni, primario del reparto oncologico dell’Ospedale civile “Murri” di Fermo e alla dottoressa Sabrina Marini psicologa, psicoterapeuta, psicooncologa. Referente per l’Oncologia: Dott. Renato Bisonni, Direttore Scientifico: Dott. Eugenio Pucci, Direttore Artistico: Claudio Marcozzi; Presidente: Maria Alessandra Mancini. Per informazioni: presidente@geniuslociartesalute.org
Alimenti per celiaci
Da oggi sarà più facile ed economico acquistare i prodotti specificatamente formulati per celiaci grazie allo sconto dovuto al Servizio Sanitario Regionale che è stato trasferito direttamente agli assistiti e al procedimento che verrà informatizzato. Lo prevede lo schema di accordo, approvato dalla Giunta regionale, tra la Regione Marche, Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche per l’assistenza integrativa regionale sugli alimenti a fini medici speciali per i nefropatici cronici, senza glutine per i celiaci e formule per lattanti. Il nuovo accordo prevede di trasferire all’assistito lo sconto del 7%, pertanto le farmacie si impegnano a promuovere l’applicazione di tale riduzione a favore dei clienti. Le parti riconoscono un ruolo centrale alle farmacie convenzionate nella dispensazione dei farmaci e nell’erogazione agli assistiti di servizi per migliorare l’efficacia e la qualità del servizio sanitario regionale, esse infatti sono in grado di garantire la capillarità del servizio farmaceutico ai cittadini e l’omogeneità dell’assistenza su tutto il territorio regionale.
8 febbraio 2019
Via Vai
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8 febbraio 2019
Economia/News Fiere/Comparto calzaturiero in difficoltà su molti mercati
Torna il Micam, ma è allarme rosso per la produzione La nuova edizione del Micam, in programma dal 10 al 13 febbraio, arriva nel momento più buio per il comparto calzaturiero, in particolare per il distretto fermano-maceratese. Nel terzo trimestre del 2018, infatti, secondo quanto comunicato da Assocalzaturifici, frena la produzione. Crescono le vendite estere, ma solo in valore, trainate dalle griffe. Sempre piatta la domanda interna. Continua il processo di selezione delle imprese. Il calzaturiero non fa eccezione e si allinea al rallentamento dell’economia italiana della seconda parte dell’anno. Metà del campione segnala un calo nei livelli produttivi nei primi 9
mesi 2018 (-2,4% il dato medio complessivo in volume), con 4 aziende su 10 tra le intervistate che hanno registrato un peggioramento dopo le ferie estive. La flessione nella raccolta ordini del bimestre settembre-ottobre esclude inversioni di tendenza nel breve. Benché l’export evidenzi nei primi 8 mesi un +3,7% in valore, peggiora il dato in quantità (-3,1%). Permangono le difficoltà su molti mercati di sbocco: non dà segni di ripresa la Russia, che mostra contrazioni nell’ordine del 10%; stenta l’Unione Europea, dove tiene la Germania ma calano in volume molti importanti mercati (Francia, Spagna, Benelux), fissando al
-6% il dato complessivo dell’area. Ennesimo exploit della Svizzera. Indicazioni favorevoli, almeno nelle quantità, per il Nord America (con il Canada rilanciato dal Ceta). Segni positivi anche nel Far East, dove Cina (con aumenti di oltre il +20%) e Sud Corea (a ritmi meno rilevanti ma sempre a doppia cifra) compensano le flessioni di Giappone e Hong Kong. Tra gli imprenditori resta un pessimismo diffuso relativamente a eventuali ricadute positive dalla Finanziaria ed estrema cautela nelle previsioni sulla congiuntura in avvio 2019. (a.b.)
Marche/Analisi Uecoop Marche
Marche/Ok il comparto agricolo
I prezzi della benzina sono cresciuti del 75,9% negli ultimi venti anni con il 2018 che fa segnare una media di 1,599 euro al litro contro lo 0,909 euro al litro del 1998. E’ quanto emerge da un’analisi di Uecoop Marche, l’Unione europea della cooperative, su dati del Ministero dello sviluppo economico dalla quale emerge che la spallata dei rincari record nel ventennio riguarda anche il diesel con +47,7% arrivato a 1,488 euro litro e il GPL con +49,9% che adesso supera lo 0,673 euro al litro. Importante – sottolinea Uecoop Marche – l’impatto delle tasse che nell’ultimo anno hanno pesato per il 63% sul prezzo al dettaglio della benzina e per il 59,5% per quello del gasolio: in pratica ogni volta che un automobilista si ferma alla stazione di servizio per un pieno da 55 litri lo Stato si mette in tasca oltre 48 euro sul diesel e più di 55 euro sulla benzina, fra accise e Iva. La spesa energetica – conclude Uecoop Marche - ha pesanti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle imprese.
Diminuiscono gli infortuni nelle campagne marchigiane ed è proprio l’agricoltura, tra i vari settori, a registrare il maggior calo di infortuni nella nostre regione: -3,7% tra gennaio e novembre 2018. Lo afferma Coldiretti Marche nel commentare dati Inail. Nel settore agricolo si sono registrati 1.230 incidenti. Il decremento degli infortuni è un trend positivo che va avanti da anni: il dato attuale è circa il 20% in meno rispetto a tre anni fa, addirittura il 69% rispetto a 15 anni fa. E questo nonostante un aumento dell’occupazione nelle campagne marchigiane (+7,5%) registrato nel secondo trimestre 2018 dall’Osservatorio regionale per il mercato del lavoro. “Segno che in questi anni – spiegano da Coldiretti – si è lavorato molto sull’ammodernamento delle imprese agricole e sulla formazione”.
Aumenta il prezzo dei carburanti Meno incidenti sul lavoro
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Economia/News Fermano/Il comparto tiene, crescono le esportazioni in Svizzera
Cappello, più luci che ombre Il comparto del Cappello su scala nazionale nel periodo gennaio-settembre 2018 presenta, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel suo complesso un aumento sia delle esportazioni che delle importazioni, benché in forma leggermente più contenuta. Le esportazioni continuano comunque a rappresentare la parte preponderante delle produzioni per le aziende del settore su scala nazionale, con una percentuale pari al 77%. I cappelli di paglia al trimestre del 2018, pur restando in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, frenano il calo delle importazioni attestandosi a -10% in valore. Mentre per quanto riguarda le esportazioni ammontano invece a 17 milioni di euro, con un calo del 3,9%. I berretti, al contrario, sempre nel periodo gennaio-settembre 2018 evidenziano un aumento sia delle importazioni (+3%) che delle esportazioni (+15,1%), confermando il trend dello stesso periodo dell’anno precedente, pur se in forma ridotta. Il paese maggior fornitore nello stesso periodo rimane di gran lunga la Cina con 42 milioni di euro, (+2%) pari al 46% del totale importato, confermando dunque la stessa tendenza dell’anno precedente, ma con un aumento soltanto tendenziale. Le esportazioni principali al terzo trimestre del 2018 vedono per la prima volta nella storia recente di questo settore produttivo in testa la Svizzera, che con uno storico balzo passa dalla quarta alla prima posizione, con un’ulterione esplosiva performance (17 milioni di euro, +99,8%) non più solo per via delle triangolazioni commerciali con vari paesi tra i quali la Russia, tornata purtroppo quest’anno in territorio negativo dopo la difficile ma apprezzabile
reazione delle stagioni precedenti alle assurde sanzioni commerciali, ma soprattutto per la presenza nel proprio territorio delle piattaforme logistiche di tutti i principali gruppi del segmento del lusso, ai quali fanno ormai capo quasi tutti i più importanti Top Luxury Brands che operano a livello globale. Lascia dunque la vetta la Germania (15 milioni di euro, -2,4%), che conferma il trend negativo già evidenziato nel primo trimestre 2018. Dati nazionali, questi, che però sono validi e coerenti con la situazione dei cappellifici nel Fermano. Va infatti rilevato che circa il 70% del valore in termini di aziende, addetti e fatturato spetta al Distretto del Cappello Fermano (Montappone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Falerone) - Maceratese (Mogliano, Loro Piceno, Sant’Angelo in Pontano) il cui core-business è comunque rappresentato dai soli comuni di Montappone e Massa Fermana, dove risiedono oltre l’80% delle aziende del Distretto e circa il 50% di quelle su scala nazionale.
I numeri del cappello Distretto del cappello fermano – maceratese Imprese 100 circa (compreso l’indotto) Addetti 1600 circa (compreso l’indotto) Fatturato 100 milioni di Euro circa (compreso l’indotto) Export 77 milioni di Euro circa (compreso l’indotto)
8 febbraio 2019
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Amandola/Prima iscrizione
Nasce il Prodotto di montagna
Con l’iscrizione dell’azienda Angolo di Paradiso di Amandola, è pienamente operativa, nella regione Marche, l’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”. L’azienda, già aderente a una filiera certificata con il marchio regionale QM per il latte di alta qualità, applicherà la nuova dicitura “prodotto di montagna” su: latte, formaggi, ricotte e yogurt. Lo rende noto la vicepresidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. “Si tratta di un interessante strumento, particolarmente strategico per dare visibilità ai prodotti delle nostre aree interne, istituito dall’Unione europea con lo stesso regolamento (1151/2012) che disciplina Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita) - spiega Casini - A differenza di quelle geografiche, questa indicazione di qualità non prevede una certificazione indipendente e, pertanto, è molto meno onerosa per le aziende che intendono utilizzarla, così come estremamente semplice è l’iter per l’adesione: è sufficiente una semplice comunicazione che, nella Regione Marche, può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno tramite il Siar, lo stesso sistema informatico usato, ogni anno, da migliaia di aziende, per le domande del Psr (Programma di sviluppo rurale)”.
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8 febbraio 2019
Terra Nostra/News Fermano/Attiva la nuova app
S.Elpidio a Mare/Presso l’ufficio tecnico
Dallo scorso mese di ottobre è attiva, anche nel Fermano, YouPol, la nuova App della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente di inviare segnalazioni alla sala operativa della Questura, anche in via anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o traffico di stupefacenti. YouPol nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita. La Polizia di Stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi, con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza. L’utente ha anche la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso, alla sala operativa della provincia nella quale si trova.
È stato istituito presso l’ufficio tecnico del Comune di Sant’Elpidio a Mare un front office per recepire e gestire le segnalazioni che arrivano dai cittadini sul fronte delle manutenzioni da effettuare nel territorio. Aperto tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 11.30, lo sportello è raggiungibile al numero di telefono 0734.8196323 e basterà fornire tutte le informazioni relative alla problematica. L’ufficio tecnico gestirà, poi, in ordine cronologico ed in base alla priorità dell’intervento, le varie segnalazioni cercando di dare fin da subito le prime risposte alle problematiche ed alle esigenze che emergeranno di volta in volta. Oltre al contatto telefonico, si può contattare lo sportello via mail all’indirizzo alfredo.trobbiani@santelpidioamare.it.
Con YouPol la Polizia è più vicina Front office per le manutenzioni
Azienda Informa/Q-bo Wellness San Valentino a suon di selfie! A San Valentino, si sa, le coppie celebrano il loro amore: l’amore è forse la fonte più pura ed autentica del nostro benessere quindi la celebrazione del giorno degli innamorati deve essere una celebrazione dello stare bene. Q-bo Wellness è la casa dello stare bene ed ha pensato ad una giornata speciale per tutti gli innamorati: atmosfera elegante, ambiente esclusivo, melodie e aromi preziosi… l’Oasi Benessere del Q-bo è il luogo ideale per trascorrere qualche ora di relax con la vostra dolce metà. Ma perché accontentarsi del semplice percorso benessere? Il Q-bo ha deciso di offrire agli innamorati molto di più: dal 14 al 17 Febbraio potrete godere di tutti i benefici della Spa e di
qualche coccola extra in un ambiente che si trasforma in un perfetto nido d’amore! Inoltre ogni coppia che festeggia San Valentino al Q-bo può partecipare al concorso “Scatta & Vinci” e aggiudicarsi una cena al Rubik Bar & Restaurant. Ecco come funziona: tutte le coppie che accederanno all’Oasi Benessere Q-bo dal 14 al 17 Febbraio avranno la possibilità di partecipare ad una romantica sfida a suon di like! Giocare sarà semplicissimo: prendete un bel respiro, immergetevi e fatevi scattare una foto del vostro bacio sott’acqua. Il 18 Febbraio verrà pubblicato sulla pagina Facebook di Q-bo Wellness l’album con tutte le foto e avrete tempo fino alle 14 di Domenica 24 Febbraio per invitare tutti i vostri contatti a mettere
“mi piace” alla vostra foto. La coppia che avrà collezionato il maggior numero di like vincerà una cena presso il Rubik Bar & Restaurant I buoni speciali per San Valentino sono a disposizione sul sito www.q-bowellness.it! Le sorprese speciali non finiscono qui: amarsi ed essere soci Q-bo è sempre più conveniente perché anche quest’anno verrà riproposta l’iniziativa “Chi si ama non paga”. Avete un abbonamento in piscina o palestra? Bene! Portate il/la vostro/a partner ad allenarsi con voi il 14 Febbraio: un bacio in reception varrà per lui/lei un ingresso gratuito! Insomma a San Valentino, Q-bo Wellness è il posto giusto per celebrare l’amore.
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Terra Nostra/News
8 febbraio 2019
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Montegranaro/Attive entro la primavera Il micro micro racconto di Sergio Soldani
Videocamere per leggere le targhe
Dal 2015 ad oggi nel territorio di Montegranaro sono state installate ben 50 telecamere, grazie anche alla partecipazione dei privati. In 4 anni le immagini delle telecamere di contesto sono risultate decisive in oltre 50 situazioni per l’individuazione degli autori dei reati e per stabilire l’esatta dinamica di alcuni sinistri stradali. A fare il punto sulla situazione in materia di sicurezza è Endrio Ubaldi, Vice Sindaco con delega alla Polizia locale e alla Protezione civile. “Oltre alle telecamere di contesto – evidenzia Ubaldi - 2 anni e mezzo fa sono state installate 4 videocamere Ocr per la lettura delle targhe per l’accertamento di eventuali violazioni, quali la mancata assicurazione e revisione degli autoveicoli rilevati, oltre alla scoperta se l’autovettura risultasse o meno rubata. Ebbene, sino allo scorso autunno il funzionamento è stato assolutamente regolare, come documentato dalle centinaia di sanzioni elevate, oltre all’incremento progressivo dei proventi degli accertamenti alle violazioni del Codice della strada passato dai 10.000-15.000 euro annui di 5-6 anni fa agli 80.000 e 70.000 euro degli ultimi 2 anni”. Ubaldi ricorda come l’Amministrazione comunale di Montegranaro ha ottenuto da parte del Ministero dell’Interno l’approvazione del proprio progetto di videosorveglianza, risultando il primo Comune della provincia di Fermo e ottenendo 8.000 euro a fondo perduto e altri 8.000 già accantonati nell’esercizio 2018 per l’acquisto di altre 3 videocamere Ocr. “Queste verranno posizionate in punti di ingresso della città, nella fattispecie una nella zone di Piane di Chienti nel Villaggio del Lavoro, un’altra nella zona di Via Veregrense a ridosso delle scuole di San Liborio ed un’ultima in Via Fermana Sud. In questo modo, con la sistemazione delle 4 Ocr esistenti, entro la primavera avremo complessivamente una rete costituita da 7 videocamere che dialogheranno tra loro attraverso un unico gestore e anche con sistemi di Comuni della provincia di Fermo, oltre che di Civitanova Marche”.
Preferiva viaggiare in treno Aveva compiuto da poco cinquantasei anni, si chiamava Alvaro e fin dal conseguimento del suo Diploma conseguito a Fermo, nelle Marche, all’Istituto tecnico commerciale, era riuscito a trovare, presso una ditta di borse in vera pelle, un posto di lavoro come rappresentante di commercio di svariati articoli di vendita in quel settore, perciò aveva viaggiato sempre con il veicolo diesel in largo e in lungo per la nostra Penisola ottenendo eccellenti risultati commerciali, fino a quando la ditta “Chiacchiarini” di Monte San Giusto improvvisamente fallì. Lui riuscì a tirare avanti con un’assicurazione privata a suo nome a scanso di ogni pratica difficoltà, attivatagli dal suo amico assicuratore Mauro Tavani e un lavoro part-time come controllore delle polizze di ogni natura, che lo stesso gli aveva procurato, che lo impiegava non più di due o al massimo tre giorni a settimana. Stanco di andare in automobile, delle superstrade alternate a percorsi semiasfaltati dove anche i più precisi navigatori sbagliavano, decise di cominciare a viaggiare in treno. Certo la situazione era cambiata da quando usava questo mezzo quando era ragazzo. Ora bisognava sempre timbrare il biglietto prima di entrare, non c’erano quasi più gli scompartimenti che si chiudevano, lo stretto corridoio dove si camminava o si poteva talvolta usufruire degli strapuntini... Ci si trovava e alle volte in questi salottini viaggianti, caratterizzati dall’invadente odore di ferrame, si conoscevano più facilmente persone mai viste prima. Però oggi le persone, nonostante i telefonini e i tablet desiderano, ancora parlare con gli sconosciuti! Fu così che nel tratto che era solito percorrere, Civitanova MarcheBologna, conobbe una signora di quarantacinque anni di nome Milena con un figlio di nome Simone che frequentava nel capoluogo emiliano la facoltà di giurisprudenza... Lei andava a fargli visita abbastanza spesso. Per un intero anno approfondirono il loro rapporto sulle due poltroncine che li vedeva uno di fronte all’altra perché si erano scambiati subito i numeri telefonici e quelle due volte al mese che si recavano nella città felsinea lo stabilivano con libertà a seconda delle loro esigenze vicendevoli... Arrivati a un profondo conoscimento, decisero di vedersi fuori dal treno, lui la invitò a cena e lei senza farselo ripetere due volte accettò. Si trovarono il venerdì sera di quella stessa settimana, al noto ristorante di pesce di Civitanova Marche”Frassinelli”. Felici ambedue dell’evento, dopo gli antipasti, si guardarono intensamente negli occhi e dichiararono di essersi innamorati in maniera improvvisa e inaspettata ma assolutamente vera…
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8 febbraio 2019
Cultura/News
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Fermano/Nel 2020 un grande evento a lui dedicato di Silvia Ilari
L’arte di Osvaldo Licini celebrata a Venezia: si è conclusa il 4 gennaio - infatti - la mostra “Che un vento di totale follia mi sollevi” al Museo Guggenheim. Con 100 opere sparse in 11 sale, la pittura di Licini si è ancora di più aperta al grande pubblico. Inoltre, tanti sono stati gli appassionati ritrovatisi a Monte Vidon Corrado per le due giornate di convegno a 60 anni dalla morte dell’artista. “Sicuramente la mostra è stato un evento di richiamo e il contesto di Venezia è stato un elemento di qualità aggiuntivo. Ci avevano chiamato per chiedere un’opera in prestito, ma ci sono stati dei problemi, non imputabili al Guggenheim. Siamo però stati presenti alle conferenze con Daniela Simoni, direttrice del Centro Studi Licini e lo siamo anche nelle citazioni del catalogo della mostra. Ci si domanda perché, a suo tempo, la politica, l’ambito culturale non abbiano fatto molto per valorizzarlo, ma Licini era una persona schiva, sicuramente questo non ha aiutato” sottolinea Giuseppe Forti, sindaco di Monte Vidon Corrado. Qui Licini è nato ed è sempre tornato, dopo i suoi viaggi in giro per il mondo e qui il Comune ha voluto trasformare la sua casa in un museo con annesso un omonimo centro studi, a cui fa capo anche un’associazione. “Il percorso di acquisizione della casa liciniana è stato abbastanza difficile e terminato definitivamente attorno al 2010. Il restauro della stessa è stato completato nel 2013 e a dicembre dello stesso anno è stata aperta al pubblico. In passato, nel 1978, ho organizzato con altri ragazzi dell’epoca una mostra con circa 35 opere qui a Monte Vidon Corrado. A darcele erano stati gli eredi di Livorno e di Ascoli Piceno. La connessione di Licini con il territorio c’è sempre stata”. Che tipo di collaborazione c’è tra il Comune e l’associazione “Centro Studi Osvaldo Licini”? “Tra le due realtà c’è un ottimo rapporto, pensiamo e progettiamo insieme gli eventi di carattere culturale, dalle mostre, alla presentazione di libri di poesia, di arte, di letteratura fino agli eventi musicali. Lo facciamo con la massima collaborazione e reciprocità. Il direttivo dell’associazione è composto da persone che per il loro lavoro sono a contatto con l’arte di Licini o che la studiano:
sempre con loro ci occupiamo della promozione turistica della Casa Museo e del Centro Studi”. L’assessore regionale Cesetti ha anticipato che nel 2020 dovrebbe tenersi un importante evento dedicato a Licini, proprio a Monte Vidon Corrado. Che ci può dire in merito? “So che la Regione Marche ha impegnato nel bilancio di previsione una somma per questo, anche se è ancora prematuro parlare delle modalità con cui l’evento verrà realizzato. Posso anticipare che il 13 febbraio abbiamo un incontro con l’assessore alla Cultura Pieroni proprio per iniziare a ragionare e parlare di questo evento» Chi sono i principali visitatori del complesso? “Vengono italiani ma anche turisti stranieri; la maggior parte dei visitatori arriva nel periodo estivo. Il primo dell’anno abbiamo avuto un pullman di turisti che soggiornavano lungo la costa provenienti dalle zone di Imola, Cesena e Bologna, erano circa 50 persone. Inoltre, abbiamo uno stretto legame con le scuole del territorio: lo scorso sabato erano presenti circa 75 studenti di Fermo. Spesso vengono sviluppati laboratori didattici connessi agli eventi espositivi”. Dall’insegnamento proviene Daniela Simoni, direttrice del Centro Studi Licini e professoressa di Storia dell’Arte nell’omonimo Liceo Artistico di Fermo e Porto San Giorgio che conferma: “Tra le mission del Centro Studi c’è quella di diffondere la conoscenza dell’artista proprio presso le scuole. Da noi Licini viene studiato in quanto esponente importante del ‘900: è presente nei libri e nel nostro liceo se ne parla approfonditamente in quanto a lui intitolato. Per quanto riguarda le scuole del territorio, sono molto ricettive e sono coinvolti tutti gli studenti di ogni ordine e grado. Poi ci sono studenti dell’Università che vengono a fare lo stage da noi e qualcuno di loro si appassiona, tanto da continuare a collaborare con la nostra realtà”. La mostra al Guggenheim è stata sicuramente un volano verso la sua consacrazione. Come tutto ciò può contribuire alla notorietà dell’artista e, di riflesso, a quella di Monte Vidon Corrado come meta turistica? “Noi lavoriamo e cerchiamo di diffondere la conoscenza anche al di fuori del territorio. Nel periodo delle mostre ci sono turisti sia da varie parti d’Italia che dall’estero. E’ un turismo
di nicchia, culturale che andrebbe potenziato. Da soli non ce la possiamo fare: è fondamentale sensibilizzare le istituzioni sul fatto che la conoscenza di questo artista può avere ricadute positive sulla conoscenza del territorio, del paesaggio che ricorre spesso nelle sue opere, e, di conseguenza, aumentando l’afflusso turistico, sulla realtà economica e sociale di questo territorio”. I suoi dipinti sono stati recentemente proiettati alle spalle di Fabio Fazio a “Che tempo che fa?”. Eravate al corrente? “Sì, quest’estate ci hanno contattato dalla redazione del programma, indipendentemente dalla mostra di Venezia in preparazione, di cui non erano a conoscenza. In realtà parte tutto da una richiesta di Fabio Fazio, amante dei dipinti liciniani. Ci hanno chiesto come potevano fare per avere i permessi. E’ un’ottima cosa vedere le sue opere in televisione”. Fino al 25 marzo 2019 si potrà visitare la mostra di Elio Libero Quintili. Come si collega a Licini? “Perché è partito per Parigi dopo aver incontrato Licini a Fermo ed essere stato incoraggiato da lui a scoprire la capitale francese. Le opere di Quintili, inoltre, sono a Monte Vidon Corrado perché uno dei filoni della nostra attività di ricerca è proprio quella di promuovere l’arte del ’900 marchigiano”. Invece quando ci sarà la prossima mostra dedicata a Licini? “Quest’estate la mostra liciniana sarà incentrata sul tema della natura morta. Avevamo già in cantiere di aprirla prima di quella del Guggenheim, poi abbiamo rinunciato per non sovrapporci con Venezia ma siamo ancora più contenti di poterla fare ora. Questo sia per la visibilità che ci ha dato Venezia, sia perché la nostra è un’integrazione di quanto fatto lì, dove non erano presenti quadri di natura morta”. Per maggiori informazioni: www.centrostudiosvaldolicini.it
Porto San Giorgio e Montegranaro/ Duplice appuntamento il 14 febbraio
Dacia Maraini si (e ci) racconta
“La storia, la vita, gli scritti” è il titolo scelto dall’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio per l’incontro con Dacia Maraini, in programma giovedì 14 febbraio, alle ore 17.30 al teatro comunale. Maraini, Premio Strega nel 1999, che sarà intervista dal giornalista Andrea Braconi, arriverà nel Fermano per raccontare la sua lunga esperienza e per riflettere insieme al pubblico anche sui contenuti del
suo ultimo libro “Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va”, edito lo scorso anno da Rizzoli. Una pubblicazione, questa, con la quale una delle scrittrici più importanti della letteratura italiana si rivolge alle donne per mettere la sua voce e la sua vita al servizio di un dibattito, quello sui diritti femminili, che le istanze dell’attualità hanno riportato con prepotenza in primissimo piano. Dai tempi di “Donne
mie” - poesia simbolo degli anni della contestazione, durante la quale portò avanti le sue battaglie femministe - a oggi Maraini ha sempre raccontato le donne attraverso le protagoniste dei suoi libri: questa lettera aperta è stata scritta per loro, e soprattutto per gli uomini, “perché solo riconoscendo alle donne il ruolo chiave nella società e restituendo loro la parola significativa, l’umanità potrà avere un futuro
luminoso”. L’iniziativa, ad ingresso libero, è organizzata dagli Assessorati alla Cultura e alle Pari Opportunità. In serata, a partire dalle ore 21.15 al Teatro La Perla di Montegranaro, la Maraini sarà ospite della rassegna Matria, promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Marche e dal Consiglio regionale.
8 febbraio 2019
Cultura/News
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Servigliano/Iniziative della Casa della Memoria in occasione del Giorno del Ricordo
Insieme, per non dimenticare In occasione del Giorno del Ricordo, l’Associazione La Casa della Memoria di Servigliano ha organizzato due appuntamenti dedicati alle vittime delle foibe ed ai profughi italiani fuggiti da Venezia-Giulia e Dalmazia nel dopoguerra. La serata del 7 febbraio (ore 21.30) è dedicata alla proiezione del film “L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo”. Il regista Alessandro Quadretti, che sarà presente all’evento, documenta l’attentato avvenuto il 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla a Pola (Istria) quando l’esplosione di diversi ordigni bellici provocò la morte di un centinaio di italiani, tra i quali molti bambini, riuniti per assistere alle tradizionali gare natatorie della società sportiva Pietas Julia. Si tratta di una vicenda rimasta per decenni ai margini della memoria collettiva italiana ma che fu l’ultimo di una serie di fatti (tra cui gli infoibamenti) che spinse definitivamente la numerosa comunità italiana, storicamente presente in Venezia-Giulia e Dalmazia, all’esodo da quelle terre. Lo stesso Quadretti conosce bene la storia poiché è figlio di un esule
polesano e nipote di un disperso nelle foibe, tuttavia la sua ricostruzione è distaccata e lucida lasciando che a raccontare siano i fatti, le parole dei testimoni e degli storici. “Per la prima volta quest’anno - spiega il presidente dell’Associazione La Casa della Memoria, Giordano Viozzi - parliamo dell’esodo giuliano-dalmata da una prospettiva diversa, non direttamente collegata ai profughi passati per il Campo di Servigliano, che li ha ospitati dal 1945 al 1955, ma che ci permette ugualmente di capire quale fosse il ruolo del Campo in quegli anni”. Il film sarà proiettato nella Casa della Memoria (ex-stazione ferroviaria) di Servigliano, dove verrà replicato il mattino successivo (9.30) per alcune classi dell’IPSIA Ricci di Fermo. Entrambe le proiezioni sono aperte al pubblico. Presiederà e curerà l’impostazione dei due incontri il Direttore scientifico di Casa della Memoria, Paolo Giunta La Spada. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, l’associazione ha organizzato un open day con visite guidate al
Campo e al museo presente nella ex-stazione di Servigliano a partire dalle ore 14.30. L’Associazione La Casa della Memoria ha l’obiettivo di tramandare la memoria del Campo di Servigliano, oggi Parco della Pace, attraverso la raccolta di materiale documentario, di testimonianze e accoglienza di visitatori e studiosi allo scopo di educare i giovani e le future generazioni ai valori della pace, della democrazia e della solidarietà. Per informazioni e prenotazioni: casadellamemoriaservigliano@gmail.com tel. 0734.750584
Le erbe dei santi a cura di “Chi Mangia la Foglia!” L’erba di Sant’Antonio Scheda a cura del Presidente Noris Rocchi Note Etnobotaniche a cura di Lino Santoni L’Associazione “Chi Mangia la Foglia!” ha da poco concluso l’importante incontro realizzato a Porto San Giorgio il 19 gennaio, nello stupendo contesto di Villa Bonaparte, sul tema delle Denominazioni Comunali “De.C.O.” che ha coinvolto numerosi comuni delle Marche, dove sono state create le condizioni per avviare azioni di interesse intercomunale. Dando seguito al valore delle nostre peculiarità locali, proporremo ai lettori un particolare argomento da approfondire nei molteplici aspetti che lo compongono e da percorrere e da scoprire lungo le vie del nostro territorio, dal titolo: “Le erbe dei santi”. Diverse erbe e piante sono legate perlopiù nella nomenclatura popolare, a molti dei nostri Santi, a Titoli Mariani o altri riferimenti di carattere religioso, che spesso riconducono a particolari eventi, proprietà delle erbe e tradizioni risalenti a tempi remoti. Iniziamo con la trascorsa ricorrenza del 17 gennaio, la Festa di Sant’Antonio Abate, di larga venerazione contadina per la protezione degli animali domestici, poi c’è anche “l’Erba di Sant’Antonio” così definita dalla tradizione popolare, il Santo è anche patrono di molti
Paesi. Questa erba a lui collegata è l’Epilobium Angustifolium L. conosciuta anche come Garofanina Maggiore, o lauro di S.Antonio, è una Pianta Erbacea perenne originaria dell’Europa orientale della famiglia delle Onagraceae. Si presenta con stelo eretto che può raggiungere i due metri di altezza, le foglie sono alterne, strettamente lanceolate lunghe fino a 12 cm, larghe 2 cm. circa, glabre, di colore verde bluastro, caratterizzate da costolatura nella pagina inferiore e visibili venature. I fiori di 2/3 cm di diametro sono disposti a grappoli e crescono lungo i racemi, sono di colore rosa, rosso porpora o magenta. La capsula apicale rosso scuro, aprendosi, rilascia i semi, favorendo così la riproduzione, che può avvenire anche attraverso le radici. In fitoalimurgia le parti utilizzate sono le foglie, i fiori ed i germogli che possono essere cotti, o crudi per le insalate. L’Epilobio si trova spesso in terreni umidi e leggermente calcarei, su campi e pascoli nelle aree disboscate o nei terreni bruciati da incendio. Le proprietà della pianta ed anche il nome “erba di Fuoco” la collegano il Santo eremita e taumaturgo, un ulteriore collegamento è dato dall’uso officinale popolare per le proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, per riparare i tessuti danneggiati, per le irritazioni cutanee (compreso l’eczema), e come unguento su tagli e ferite, favorisce
la rimarginazione. Già dall’undicesimo secolo inizia la diffusione del culto di Sant’Antonio Abate, strettamente legato al fuoco; la leggenda vuole sia lui a portarlo sulla terra per riscaldare gli uomini, preso con uno stratagemma e l’aiuto del porcellino direttamente dall’inferno e trasportato all’interno del suo bastone di ferula atto allo scopo, questo racconto sancisce la sua correlazione con tutto ciò che brucia. II nome significa: sa affrontare i pericoli, nasce a Coma in Egitto intorno al 250 d.C., è invocato come guaritore, e contro le sofferenze causate dal “fuoco di Sant’Antonio” (Erpes Zoster). Questa dolorosa malattia, in passato, si riteneva fosse causata da un fungo presente nella segala usata per fare il pane. Il morbo era conosciuto come “ignis sacer” fuoco sacro per il bruciore che provocava. In un villaggio, una Confraternita di religiosi antoniani accolsero numerosi malati dove ogni rimedio era utile, anche il grasso di maiale, per alleviare la sofferenza. Il Papa accordò loro il privilegio di allevare maiali per uso proprio, a spese della comunità, per cui i porcellini circolavano liberamente per le strade, il loro grasso veniva usato per curare il “fuoco di Sant’Antonio”; così nella tradizione popolare il maiale cominciò ad essere associato a Sant’Antonio, considerato protettore di tutti gli animali domestici. Nella sua iconografia compare
il maialino, il fuoco ed il bastone degli eremiti a forma di T, “tau” ultima lettera dell’alfabeto ebraico, nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. La notte del 16 gennaio in molte località che ancora mantengono la ricorrenza si confezionano dei piccoli panini in alcune zone aromatizzati con semi di anice, si suonava lo “scannalu o scannala” una tavoletta con foro in alto per inserire la mano nella parte piana era fissato un battente, muovendo la tavoletta si faceva rumore avvisando l’arrivo delle panette di sant’Antonio, si accendevano dei grandi fuochi, forse per ricordare la leggenda secondo la quale Sant’Antonio portò il fuoco agli uomini. Un santo dall’ampia iconografia ed un’erba, l’epilobium, da cercare lungo le nostre strade dove si incontrano ancora stalle con appeso il suo santino e edicolette sacre a lui dedicate (Force, Ponzano, Rapagnano ecc.).
Cultura/News
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Fermo/A breve si partirà con il Fontevecchia
Nuovi musei: lavori al Terminal e a Torre di Palme Due cantieri aperti, con le imprese a lavoro e addetti che procedono con le varie fasi per dare sempre più forma a due importanti musei che sorgeranno in questo 2019. In città proseguono gli interventi per la rifunzionalizzazione del Terminal. Il progetto prevede di realizzare all’interno un polo espositivo per l’arte contemporanea ed uno spazio dedicato a eventi, come incontri culturali, presentazione di libri ecc, della capienza massima di 200 posti, oltre che di un angolo bar, di biglietteria museale e del trasporto pubblico. Con il progetto di rifunzionalizzazione del Terminal la città potrà recuperare la struttura che già da alcuni anni si è connotata come luogo per l’arte contemporanea avendo ospitato mostre, iniziative e convegni sul tema, in una posizione strategica in quanto rappresenta la porta di accesso alla città, con i nuovi ascensori inaugurati qualche mese fa in grado di consentire un accesso più agevole al centro storico. Procedono anche i lavori per un’altra importante struttura museale cittadina, che sta sorgendo a Torre di Palme, ovvero un nuovo museo archeologico. Interventi edili che vengono eseguiti al piano terra dell’immobile, ex sede della scuola dell’infanzia dove il museo avrà la sua sede, cui seguiranno i lavori che riguardano più propriamente gli allestimenti, gli arredi ed il posizionamento delle teche. L’allestimento, con la supervisione della Soprintendenza, avverrà su 4 sale, con un’aula ricezione e 3 aule con le bacheche contenenti i reperti scoperti nelle diverse tombe, oggetto di indagine archeologica in questi due anni, e un nuovo punto
informativo turistico per i visitatori del borgo. All’interno del museo sarà possibile ammirare i reperti della necropoli picena rinvenuti durante gli scavi del metanodotto ad opera della Edison tra il dicembre 2016 e l’aprile 2017 in contrada Cugnolo. “I musei del Terminal e di Torre di Palme stanno prendendo sempre più forma – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo di Fermo Francesco Trasatti – questo è per noi motivo di soddisfazione. Quest’anno inoltre ripartiranno anche i lavori per il museo archeologico del Fontevecchia, situazione che si è sbloccata per poter avere un Polo museale archeologico che sarà un unicum e che avrà un’importante connessione con le sottostanti Cisterne Romane”. In tal senso la Giunta ha recentemente approvato il progetto definitivo riguardante il secondo e terzo stralcio sulla sistemazione dell’ex collegio Fontevecchia, dando seguito all’obiettivo di realizzare interventi di restauro e risanamento conservativo del convento dei Domenicani (ex collegio Fontevecchia) ed il progetto di rifunzionalizzazione, inserito nell’accordo tra Comune di Fermo e Regione Marche POR FESR 2014/2020 - Asse 6 - congiuntamente all’intervento sul Terminal. “Un altro passo importante della Fermo del futuro – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro - la possibilità di recuperare un contenitore vuoto da anni è concreta; ci saranno le dovute lungaggini burocratiche per progetto e appalto ma siamo convinti che nell’arco di un anno potranno partire dei lavori che rivoluzioneranno l’assetto e l’attrattiva del centro storico”.
Terminal intitolato a Mario Dondero La Giunta Comunale di Fermo ha approvato con delibera di intitolare il Terminala, una volta che entrerà nella disposizione della collettività, al fotografo Mario Dondero, uno dei maestri del fotogiornalismo italiano ed europeo, noto e apprezzato a livello internazionale. “A tre anni dalla sua scomparsa, l’Amministrazione Comunale di Fermo vuole tributare un ricordo in memoria a Mario Dondero, giornalista e fotografo che con le sue immagini ha immortalato tante parti del mondo, che ha raccontato più di tante parole luoghi, conflitti, storie – ha dichiarato l’assessore alla cultura Francesco Trasatti. - Era ed è doveroso per la città di Fermo, dove ha scelto di vivere, intitolargli un luogo che sarà il cuore, il Polo del contemporaneo con arti visive e fotografia e spazio attrezzato per eventi culturali a 360 gradi”.
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Cartellone/News Eventi
Musica classica
Fermo
Fermo
Tutto su elettronica, informatica e tempo libero Grande fiera al Fermo Forum Dodicesima edizione della Fiera dell’Elettronica: due giorni di divertimento, tante iniziative in programma e novità tutte da scoprire. Sabato 16 e domenica 17 febbraio saranno ben 6.000 i metri quadrati di esposizione al Fermo Forum con innumerevoli stand che offriranno ai visitatori un vasta scelta di articoli dai computer e tablet di ultima generazione ai sistemi di videosorveglianza, dagli elicotteri e droni telecomandati al modellismo in genere e tutto ciò che riguarda il nuovo look per l’auto (allarmi, fari allo xeno, luci a led ecc…). Passeggiando all’interno della struttura fieristica sarà possibile trovare cellulari, batterie per cellulari, cavetterie, strumenti musicali, un grande stand dedicato alla piccola ferramenta e il fai da te. Sarà inoltre possibile far riparare immediatamente il proprio smartphone. Dopo il successo ottenuto lo scorso anno torna la seconda edizione della Fiera del Disco con numerosi vinili introvabili.
Veniamo alle novità di questa attesa edizione di febbraio: un padiglione di 2.000 Mq dove si organizzerà la terza edizione del Comics & Games interamente dedicato al mondo Cosplay, tante postazioni Games con tornei on Line, PS4, X-BOX, Retrogames, Visori VR; non mancheranno i simulatori di F1 di ultima generazione. Sabato pomeriggio, fino a tarda sera, apericena con musica, in compagnia del gruppo musicale “Jeeg Robots” che farà divertire il pubblico proponendo sigle dei mitici cartoni animati anni ’80 e ‘90. Molti gli ospiti presenti a Comics & Games: dal raduno di Harry Potter ai Pokemon a Star Wars, solo per citarne alcuni. Altra grande novità: nei due giorni della fiera sarà presente LaSabriGamer, la youtuber più conosciuta ed amata dagli i taliani. Di tutto e di più, dunque, per una Fiera dell’Elettronica da ricordare! Tel. 335.6287997 info@electrofiere.it
La Stagione musicale dei grandi nomi Tra febbraio e marzo vivremo a Fermo un intenso periodo musicale. Un artista ai vertici del concertismo mondiale sarà di scena domenica 17 febbraio. Si tratta del pianista Alexander Ullman che ha vinto in prestigioso Concorso Internazionale “Franz Liszt” di Utrecht. Haydn, Beethoven, Liszt e Schubert gli autori in programma per un concerto che galvanizzerà il pubblico e che concluderà con due Rapsodie ungheresi, una di Schubert e una di Liszt. Domenica 24 alle ore 17 ancora un appuntamento sinfonico al Teatro dell’Aquila. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana farà da cornice ad un solista d’eccezione, l’oboista Francesco Di Rosa, grande artista conterraneo applaudito in tutto il mondo. Da anni non si esibiva a Fermo e questo concerto sarà un momento davvero speciale. Considerato dal pubblico e dalla critica come uno dei migliori oboisti della sua generazione, Francesco Di Rosa è nato a Montegranaro nel 1967. Dal 1995 al 2008 è stato Primo Oboe Solista nell’Orchestra del Teatro alla Scala. Attualmente è Primo Oboe dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Domenica 10 marzo un altro grande artista conterraneo sarà protagonista di un recital di pianoforte al Teatro dell’Aquila (ore 17). Si tratta del pianista Romano Pallottini (foto) nato a Fermo, diplomato al Conservatorio di Pesaro per poi studiare alla prestigiosa “Accademia Pianistica” di Imola con Lazar Berman, Alaxander Lonquich et Boris Petrushansky. Nel 1993 si stabilisce in Francia dove suona nelle più importanti istituzioni e festivals, in recital, musica da camera e come solista con orchestra. Tel. 347.6529970
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febbraio al
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Cartellone/News Eventi Fermano
“Baraonda”, il Carnevale di Fermo e P.S.Giorgio La nuova manifestazione, che ha iniziato il suo cammino nel 2016, riprende il tema universale del rovesciamento, tipico e identitario del Carnevale; delle cose che si invertono, che si scambiano di posto e si ribaltano, ma anche quello più locale del paese di sopra in sempiterna competizione con quello di sotto. Tutto questo è “Baraonda”, Carnevale delle Città di Fermo e Porto San Giorgio, un contenitore nuovo che accoglie al suo interno tradizioni lontane, quella della Città di Fermo che ha ripristinato da 30 anni il suo Carnevale, lo stesso che vanta testimonianze già dal 1700 e che è stato riconosciuto come “Carnevale Storico” dal MIBACT per il triennio 2018-2010, e quella di Porto San Giorgio che da ventidue anni organizza momenti di grande e colorata partecipazione popolare. Il nuovo Carnevale non è solo una somma di cose che c’erano, piuttosto un moltiplicatore e generatore di novità. Il programma 2019 vede così, accanto a cortei con migliaia di persone in maschera, tantissime iniziative ed eventi. Ci saranno spettacoli, veglioni, giochi in piazza, teatro, grandi animazioni e persino interventi sugli autobus di linea che collegano i due centri. Non mancherà la maschera tradizionale di Mengone Torcicolli, che questa manifestazione ha riscoperto e riproposto e che torna sulle scene dopo 160 anni, come pure il gaudente Re Carnevale, anzi, i gaudenti Re Carnevale, perché ce ne sarà uno per ciascuna città, mentre la nemica di sempre, la Regina Quaresima, pur da sola, attenderà con pazienza il martedì grasso per veder bruciare sul rogo il Re dell’ozio e della festa. Dall’edizione 2019 la “famiglia” si allarga ed una nuova maschera entrerà a far parte del gruppo storico, sarà dedicata al Comune di Porto San Giorgio e si chiamerà “Lu Cucà’” che in dialetto significa il gabbiano. Un progetto quello di “Baraonda” che entrambi i Comuni si apprestano ad affrontare con rinnovato entusiasmo, frutto di una volontà più grande, quella di regalare al territorio fermano un Carnevale originale in grado di porsi tra le grandi manifestazioni che la Regione Marche offre in questo periodo ai suoi visitatori.
Il programma Venerdì 22 febbraio Porto San Giorgio, Sala Castellani, ore 11.30 Presentazione dell’edizione 2019 di Baraonda Giovedì 28 febbraio Capodarco, Piazza Libertà, ore 10 (in caso di maltempo Piazza Sagrini) Festa del Giovedì Grasso – Consegna delle chiavi della Città dai Sindaci di Fermo e Porto San Giorgio ai rispettivi Re Carnevale, festa con le scuole, musica e animazione Centro Sociale Montone, dalle ore 16 Coriandolino - Festa dedicata ai bambini. Mengone incontra Pulcinella (ingresso libero) Porto San Giorgio Piazza della Stazione, dalle ore 16.30 Alto e Basso – animazione, musica, bolle di sapone, truccabimbi Venerdì 1 marzo Fermo, Teatro dell’Aquila, ore 10 Il Gran Teatro di Mengone Torcicolli dalle ore 17 alle ore 19 gags sugli autobus della linea Fermo-Porto San Giorgio con Mengone Torcicolli, Lisetta, Lu Cucà, Re Carnevale, Regina Quaresima Sabato 2 marzo Fermo, Via Corsica, 20 (ex mattatoio) Festa Contrada Castello - Festa in maschera per bambini Marina Palmense, Palestra adiacente chiesa San Giuseppe Artigiano, dalle ore 16.30 Festa Contrada Torre di Palme - festa in maschera per bambini di tutte le età Fermo, Locali Parrocchia Sant’Antonio, dalle ore 15.30/18.30 - Festa di Carnevale Fermo, Bocciofila Tirassegno, dalle ore 20.30 Coriandolissimo 2019
Porto San Giorgio Piazza della Stazione, dalle ore 17 Carnevale del Mondo El Rubio Loco con musica caraibica Domenica 3 marzo Fermo, Piazza del Popolo, dalle ore 14.30 Nel Regno di Re Carnevale 30ª edizione Musica con l’Orkestroska National, Corteo dei gruppi mascherati con Mistrafunky Street Band, Il Gran Teatro di Mengone Torcicolli, Palio di Carnevale tra Contrade fermane, giochi in piazza, “Il Mengone d’oro” con premiazione Palio di Carnevale e migliori gruppi mascherati, animazione finale con Piccolo Nuovo Teatro “Palloni in aria” Porto San Giorgio Palestra Scuola Media Nardi, dalle ore 16 Carnevale dei Bambini - Festa in maschera (ingresso libero) Lunedì 4 marzo Fermo, Centro sociale Santa Petronilla dalle ore 15.30 - Festa di Carnevale Porto San Giorgio, Centro Don Bosco, dalle ore 16.30 - Festa di Carnevale per famiglie Martedì 5 marzo Porto San Giorgio, Piazza della Stazione dalle ore 14.30 Carnevale di San Giorgio gruppi mascherati, animazione e musica con Le Rimmel, corteo mascherato, premiazione ai migliori gruppi mascherati, rogo di Re Carnevale Porto San Giorgio Parrocchia della Sacra Famiglia, ore 17 Festa di Carnevale con Frate Mago (ingresso libero) Domenica 17 marzo Monte San Pietrangeli, Sal Europa, ore 17 Il Gran Teatro di Mengone Torcicolli
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Sport/News
8 febbraio 2019
Calcio/Malcore e Van Der Heijden per l’attacco
Forze nuove in casa Fermana: sognare non è peccato Giancarlo Malcore, attaccante classe 1993, sarà la spalla di Lupoli sul fronte offensivo gialloblù. Arriva, in prestito secco, dal Cittadella (5 gettoni). Altro puntello per il reparto avanzato è rappresentato dall’olandese Dennis Van Der Heijden (1997), che arriva in prestito dal Carpi. Così come a titolo temporaneo arriva Leonardo Maloku dal Pescara (via Fano), mentre Gianluca Clemente compie il percorso inverso (definitivo). Queste le ultime manovre di mercato di una Fermana F.C. che già aveva inserito nel proprio organico il fluidificante Nicolò Sperotto, un altro giovane attaccante del calibro di Daniel Liberal ed i centrocampisti Umberto Otranto e Roberto Grieco e registrato le altre dolorose partenze di Luca Cognigni, Victor Da Silva, Luis Kakorri, Vittorio Palumbo ed Edoardo Calzola. Un mercato in grande stile, che ha fatto tornare
la società canarina protagonista all’interno di una sessione che, per la prima volta da qualche anno in qua, è stata caratterizzata da tanti movimenti di qualità assoluta. I dirigenti di Viale Trento il loro lo hanno fatto (alla vigilia gli addetti ai lavori parlavano di una squadra che necessitava di un terzino sinistro, un centrocampista ed un attaccante… è arrivato anche di più): bisognava rinforzare, puntellare un organico apparso leggerino in attacco (reparto divenuto numericamente scarno non solo a causa delle cessioni, ma anche dell’infortunio che costringerà Luca Cremona a restare ai box sino al termine della stagione. Ottima mossa, sempre in considerazione del reparto avanzato, il prolungamento di contratto sottoposto a Lupoli e puntualmente sottoscritto dalle parti) e bisognava farlo col bilancino in mano (per lo meno, stando alle dichiarazioni che
hanno preceduto la partenza degli stessi uomini mercato canarini in direzione Milano). Così è stato, magari percorrendo i soliti già battutissimi sentieri (Carpi, Fano, Chievo Verona…), ma l’obbiettivo – di puntellare l’organico, appunto – ci sembra che sia stato raggiunto alla grande. Occhio però: l’eventuale vittoria dei Play Off di Girone, potrebbe garantire l’accesso in Serie B. Ed è in questa ottica che i dirigenti del sodalizio gialloblù hanno operato nell’appena terminata sessione invernale, o cosiddetta “di riparazione”, sebbene senza rilasciare altisonanti dichiarazioni. Ed allora, cosa attendersi di più da una squadra che, sebbene incompleta, si era già sorprendentemente attestata al quarto posto in classifica? Questo ce lo dirà il campo. Di certo, l’ottimismo e la fiducia sui nuovi arrivati non mancano. Staremo a vedere. (Uberto Frenquellucci)
Baseball/La Eagles Baseball Fermo si presenta
Le aquile volano alto A completamento dell’articolo pubblicato il mese scorso, relativo al mondo del baseball provinciale, indirizziamo il nostro consueto focus mensile verso la società Eagles Baseball Fermo del Presidente Gianni Marziali. “Sono già tre anni che il sottoscritto – ci confida lo stesso Marziali - grazie anche all’entusiasmo dettato da un’esperienza precedente in quel di Porto Sant’Elpidio, si prodiga per divulgare questo fantastico sport anche a Fermo. Da tre anni in qua, abbiamo l’onore e l’onere di far provare a tanti ragazzini, dai sei ai diciotto anni, le varie categorie di baseball. Stiamo crescendo e di questo siamo fieri”. Baseball che in Italia vanta un movimento importante: “Gli anni d’oro sono stati gli ‘80 e ’90. E’ uno sport che va praticato col caldo – prosegue Marziali – ma noi lo sviluppiamo su tutto l’arco dei 12 mesi. D’inverno siamo tutti i pomeriggi
nella Palestra della Scuola “Fracassetti”. D’estate invece siamo al “Gazzoli” di S. Caterina. Attualmente stiamo lavorando per risistemare il glorioso campo in terra del “San Carlo”. Diventerà un’area di mini – baseball per ragazzi dai 6 ai 12 anni. In ogni caso, grazie alla collaborazione con altre società, svolgiamo tutti i campionati giovanili federali, a livello nazionale, sino nell’Under 18. Abbiamo anche un Seniores, nazionale italiano, già in campo per gli Europei Under 18”. Gianni Marziali, per ovvi motivi, non dice il nome. Ed allora lo facciamo noi: il ragazzo in questione è Nicola Marziali, 18enne promettentissimo lanciatore tesserato per Macerata. “Ci siamo strutturati e dal 2016 è partita l’attività agonistica. I tecnici sono professionisti: il dominicano Antonio ed il cubano Josè, laureati in scienze motorie con specializzazione in baseball”. (u.f.)
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Sport/News
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Pallacanestro/Malloni e Sutor si fanno valere, recuperando posizioni in classifica
La riscossa delle fermane Se nel secondo campionato professionistico nazionale la XL Extralight Montegranaro si sta facendo onore alla grande occupando in pianta stabile il secondo posto, con l’acquisizione del diritto a disputare la Final Eight di Coppa Italia, negli altri campionati nazionali e regionali le compagini del territorio fermano si stanno facendo onore, risalendo di settimana in settimana preziose posizioni in classifica.
Nel torneo di serie B dopo un avvio veramente difficile, la storica compagine della Malloni Porto Sant’Elpidio sta recuperando. I biancoazzurri sono riusciti nell’ultima giornata a conquistare la loro prima vittoria in trasferta, andando a violare il sempre difficile parquet di Giulianova, al cospetto di una squadra impegnata nella corsa per i play off. Per gli uomini di coach Schiavi (foto a sinistra) è arrivata una notevole iniezione di fiducia, sebbene la classifica resti ancora difficile con appena 10 punti in 16 giornate e la quota salvezza a 4 punti. E’ altresì vero che la distanza dalla zona play off non è assolutamente proibitiva, cosicché, per i rivieraschi elpidiensi il girone appena iniziato potrà riservare anche delle piacevoli sorprese, giocando e lottando come avvenuto a Giulianova. Un’altra storica società fermana che sta cercando di risalire velocemente
la classifica è la Sutor Premiata Montegranaro guidata da coach Marco Ciarpella (foto a destra). Ripartita dal torneo di Promozione nella stagione 2014/15 dopo ben 8 anni di serie A, la squadra calzaturiera si è affidata a questo giovane e preparato allenatore che in 4 anni ha regalato alla società della presidente Molly Pizzuti ben 3 promozioni, sfiorando lo scorso giugno il salto in serie B, con le 2 sconfitte di misura negli spareggi interzonali, dopo aver vinto i play off marchigiani. Attualmente i gialloblù sono impegnati nel campionato di serie C Gold che raggruppa oltre alle formazioni marchigiane, squadre dell’Umbria, del Molise e dell’Abruzzo. La Sutor dopo aver sconfitto con ben 23 punti di scarto l’ex capolista Valdiceppo, occupa saldamente il 4° posto ed è ad appena 4 lunghezze dalla vetta del torneo ora occupata
dal Lanciano. Per la squadra montegranarese l’obiettivo mai nascosto è quello di lottare per tornare al più presto in serie B, per far ciò, sarà fondamentale conquistare la miglior posizione possibile in classifica, per poi avere il fattore campo favorevole nelle sfide decisive dei play off per la conquista della serie B. Endrio Ubaldi
Podismo/Porto San Giorgio Runners Atletica leggera/Exploit al Memorial Donzelli
L’unione fa la forza
Morelli più in alto di tutti
“Conoscevo diversi ragazzi che, negli anni si erano allontanati dalle rispettive squadre podistiche perché troppo vincolanti, oppure perché venivano coinvolti poco nella vita associativa, che avevano il desiderio di creare una realtà podistica a Porto San Giorgio, città stranamente orfana di una propria squadra in questo settore sportivo. Così, ho iniziato a cullare anch’io questo sogno e ad illustrare al mio compagno di corse estive Gabriele, come avrei voluto strutturare un’ipotetica “Sangiorgese corse” e, ad un tratto, mi sono reso conto che il sogno non era poi così difficile da realizzare. Bastava soltanto un po’ di testardaggine, amici fidati e qualche “pazzo” che avesse voglia di investire nel mio progetto. Le prime due condizioni non mancavano; per la terza, visti i tempi duri, c’era qualche difficoltà. Così, mi sono impegnato in prima persona, con la mia azienda a fare da Sponsor capofila”. Andrea Iommi elemento catalizzatore di tutto il progetto “Porto San Giorgio Runners”, ripercorre brevemente l’iter che lo ha portato prima a concepire e poi a realizzare, di fatto, questa nuova – splendida – realtà sportiva rivierasca. “Così in una serata di novembre, ho riunito i miei amici di sempre – prosegue Iommi - Domenico Ricchiuti (Presidente), Giovanni Savini (vice), Giorgio Cruciani, Marco Mecozzi, Gabriele Sdrubolini e Giacomo Abbruzzese, che erano attratti da questa idea, nel mio laboratorio. Da lì siamo usciti con la convinzione
27 atleti, 16 donne e 11 uomini si sono dati appuntamento sulla pedana del palaindoor di atletica leggera a Fermo per la dodicesima edizione del Memorial “Roberto Donzelli” di salto con l’asta, iniziativa dedicata al compianto astista fermano, scomparso prematuramente nel 1992. Edizione 2019 che conferma la valenza nazionale della manifestazione grazie ad un importante risultato a livello marchigiano. Ancor più importante se si pensa che a stabilirlo è stata una atleta di casa, Nicole Morelli della Sport Atletica Fermo, che, al terzo tentativo, ha valicato l’asta posta a 3 metri e 55 centimetri, stabilendo il nuovo record regionale categoria Allieve e migliorando di 5 centimetri il precedente primato. Misura che vale a Morelli il terzo posto al Memorial e ovviamente il suo nuovo primato personale. Soddisfazione per i due tecnici dell’asta, Matteo Corrina e Giorgio Berdini che allenano sia Morelli che gli altri atleti ed atlete SAF in pedana. “Nicole, al secondo anno nella categoria Allieve, ha compiuto una gara regolare – spiega uno dei tecnici, Giorgio Berdini - fino alla misura di 3 metri e 30, dopodiché ha cambiato asta su consiglio di Matteo Corrina per affrontare le misure successive. Ha così superato la quota di 3 metri e 55, migliorando il suo vecchio primato personale di ben 15 centimetri ed ora è tra le prime nella graduatoria nazionale Fidal della sua categoria”.
che in un modo o nell’altro la nostra squadra avesse visto la luce entro la fine del 2018, anche se fossimo rimasti soltanto noi sette. E così è stato, anche se, invece di sette, nel giro di poco tempo siamo arrivati a 50 tesserati. Nel frattempo abbiamo coinvolto anche gli amici Samuele e Paolo (quest’ultimo anche come atleta) del negozio SportLab di Porto San Giorgio nella nostra avventura e il loro appoggio non si è fatto attendere. Il nostro punto di forza è la volontà di creare un gruppo di persone legate da una stessa passione, di lasciare ad ognuno la libertà di scegliere, quando, dove e come gareggiare, di eliminare ogni forma di competizione interna, fonte di polemiche ed invidie (vedi classifiche e campionati societari) e di coinvolgere anche le famiglie nelle attività, non solo sportive, della squadra (cene, gite e momenti di svago), ma soprattutto, una squadra, dove ogni decisione viene presa in modo collegiale da tutti i componenti”. La Società è affiliata alla Federazione Italiana Atletica Leggera (F.I.D.A.L.) e anche alla U.I.S.P. (Unione Italiana Sport per tutti) ed è anche riconosciuta dal C.O.N.I. Il gruppo pone in primo piano non tanto il risultato della prestazione, quanto la partecipazione stessa all’attività sportiva ed alla vita societaria. Pertanto chiunque può entrarvi a far parte indipendentemente dai propri risultati cronometrici e dalla possibilità o voglia di partecipare assiduamente alle gare. Uberto Frenquellucci
ANNO 17 - n. 2 - 8 Febbraio 2019
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@comunicaeventi.it
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Prossimo numero in distribuzione dall’8 marzo all’11 aprile
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