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Terra Nostra
ANNO 16 - N.10/2018 - 12 Ottobre
Intervista a Miss Italia, la montegiorgese Carlotta Maggiorana 8
Periodico di informazione del Fermano Distribuzione gratuita
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
Il coraggio di cambiare
Giovani e lavoro Possibilità e nuovi problemi in un mondo sempre più interconnesso 6 Economia
7 Economia
9 Terra nostra
Più contratti ma più precari
Un camper per la rinascita
Il punto a 2 anni dal sisma
12 Cultura Antiche monete di Fermo
16-17 Cartellone 18-19 Cartellone 22 Sport Teatro dell’Aquila, Capolavori musicali La Videx pronta su il sipario a Montegranaro per la A2
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56ª EDIZIONE
ANNO SCOLASTICO 2017-2018
Inchiesta/Giovani e lavoro Le possibilità e le difficoltà della nuova generazione che si affaccia nel mondo del lavoro
Forza e coraggio! di Daniele Maiani
L
a civiltà e il progresso sono belle cose ma... Ma di certo non favoriscono quelli che, come i giovani, si affacciano nella giungla del mondo del lavoro e affrontano le sue difficoltà e i suoi trabocchetti, le sue illusioni e disillusioni, disarmati e pieni di belle speranze. Ma la realtà troppo spesso è ben più dura di come viene raccontata, il farsi strada nel mondo del lavoro somiglia più a una favola dei fratelli Grimm, di quelle a tinte fosche, piene di prove da superare e di orchi affamati pronti a mangiarti se non sei furbo e preparato. Insomma, spesso si tratta di un mondo lontano anni luce da quello che ti aspettavi: ovvero qualche cosa di bello ed etico, come dovrebbe essere il naturale sbocco nel lavoro dopo anni di studi o di costruzione di una impresa. Che è così, ve lo dice uno che proprio ieri è stato soprannominato “Brontolo”, il nome di uno dei sette nani di Biancaneve, la celebre favola dei succitati Grimm. A proposito, tanto per parlare di difficoltà e fatica, sapete che da studi filologici sembra che la figura dei sette nani prenda spunto dai minatori tedeschi dell’epoca che, per poter scendere nelle anguste gallerie delle miniere, erano presi bambini e iniziati a quel mestiere e a causa di quel duro lavoro, della malnutrizione e delle malattie che contraevano rimanevano bassissimi di statura e deformi nell’aspetto? Simpatici erano simpatici, anche allegri quando tornavano dal lavoro, di sicuro ottimisti, data la
Format
vita che facevano! In una società sempre più povera di opportunità e di sbocchi, bisognerà rivedere anche il ruolo della politica in questo ambito. Parlare ne parlano, i nostri capoccioni, ma spesso si tratta di parole dette più per dare un’idea convincente di se stessi, per alimentare speranze che troppo spesso vanno deluse, piuttosto che per dare un’immagine veritiera della realtà, che rimane più o meno com’è: disoccupazione a non finire, specie giovanile. Meno burocrazia e meno chiacchiere, dunque, ma piuttosto sostegni concreti, realmente finalizzati alla creazione di imprese che durino nel tempo e generino occupazione. Certo è difficile, in una desertificazione del mondo imprenditoriale da tempo in atto, pensare di gettare in un attimo le basi di una rinascita. Il concetto stesso di industria manifatturiera sta evolvendo, l’impiego di tecnologia trasforma rapidamente la necessità di manodopera, occorrono persone super-specializzate e continuamente aggiornate rispetto alla velocissima evoluzione dei macchinari e dei processi produttivi. Il tutto richiede investimenti notevoli, e la situazione del credito non è per niente rosea e forse il segno si sposterà ancor più verso il meno: provate a chiedere a quei volenterosi aspiranti imprenditori che ingenuamente vanno a chiedere in banca un finanziamento e si sentono rispondere “picche”. Una vera gioia per un giovane che ha l’aspirazione di lanciarsi nel mondo dell’impresa, forte della fiducia nelle proprie capacità ma… con le tasche
vuote. Cerchiamo di prenderla con filosofia ed ottimismo: qualcuno, prova e riprova, nonostante tutto ci riesce a realizzare il proprio sogno e a dare vita alle proprie idee e alle proprie capacità. Questa è la magia della vita, la forza della volontà umana: osare, non mollare, nonostante la logica perversa di questo bastardo e spietato mondo ti dica di lasciar perdere. Perché a volte, per la voglia di prendere il volo, di andare sempre più in alto, si corre il rischio di bruciarsi le ali come successe a Icaro, specie se ci si rivolge alle persone sbagliate per ottenere un aiuto. Ma, bello e incredibile, ci sarà sempre qualcun altro che ci proverà di nuovo. Guai a mollare!
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Inchiesta/Giovani e lavoro La start up creata da Cristiano Nardi e Paolo Pipponzi ha già venduto 500 pezzi
Con Linky da Falerone alla conquista del mondo di Andrea Braconi
Linky Innovation è un nome che potrebbe essere facilmente legato a zone come la Silicon Valley, dove le start up – da decenni – proliferano. E invece questa storia nasce, come ci racconta Cristiano Nardi, socio fondatore insieme a Paolo Pipponzi, “in un paesino di neanche 3.000 anime sulle colline marchigiane”. Quel paesino è Falerone, dove i due crescono e dove oggi mantengono la sede di un’azienda che in poco tempo è riuscita a conquistare centinaia di clienti in giro per il mondo. Cristiano, rimettiamo in ordine tempi e obiettivi del progetto Linky. “Il progetto nasce nel 2014, ma la start up prende vita nel giugno 2016.” Per chi non conoscesse il vostro prodotto, è giusto dire che siamo di fronte ad uno skateboard abbastanza particolare? “Direi più ad un mezzo di trasporto per risolvere la problematica della mobilità, unita al concetto di skateboard. Un’idea che si può integrare con tutti i sistemi di trasporto presenti nella città e che diventa utile anche per divertirsi tutti i giorni, spostandosi in maniera facile e non inquinando.” Con tanto di zaino ad hoc. “L’innovazione è che lo skateboard ha una dimensione di una longboard, con una lunghezza di quasi 1 metro, ma che può compattarsi fino a 30 centimetri con un peso ridottissimo di quasi 5 chili.” E da quale passione nasce? “Nasce dalla passione per il viaggio. Linky, infatti, non è solo un
mezzo di trasporto: come i risultati stanno attestando, considerato che ne abbiamo consegnati già 500, oltre il 60% dei nostri clienti lo usa per il viaggio.” Ma come e perché avete pensato ad un mezzo simile? “Nasce da me e Paolo, amici ed appassionati di viaggio. Cercavamo un mezzo che ci permettesse di muoverci più facilmente in città e soprattutto nasce anche perché Paolo viveva a Bologna, lavorava in Ducati e notava questa difficoltà del vivere ed attraversare la città.” Quando ci riferiamo a Linky, di che numeri parliamo? “Nel 2016, dopo la vincita del premio E-Capital, abbiamo investito i 20.000 euro per fare una campagna crowdfunding con l’obiettivo di raccogliere prevendite e, soprattutto, di validare l’idea. All’inizio del 2017 ci siamo trovati con circa 300 pre ordini da tutto il mondo e 200 ordini da parte di un distributore giapponese. Il 2017 lo abbiamo perciò dedicato a ricerca e sviluppo, una fase che ci ha portato via circa 10 mesi, mentre nel 2018 siamo fieri di dire che ci sono 500 persone nel mondo che stanno utilizzando Linky.” Mercati principali? “Facendo una classifica, prima gli Stati Uniti, soprattutto la west coast. Poi il Giappone, dove ci sono molti appassionati di questo tipo di innovazioni, e infine nord Europa. Ci sono anche mercati come Singapore ed altri, ma i numeri più importanti li troviamo nelle prime tre aree.” Questo il presente. E il futuro? “È un tema interessante, perché in questa fase ci stiamo
strutturando. Abbiamo la sede a Piane di Falerone, dove è nata l’azienda, ma non nascondiamo le difficoltà del territorio, intese come connessione e raggiungimento di un pubblico appetibile. Siamo però dei romantici e quindi stiamo gestendo tutto da qui. La fase produttiva viene svolta in Cina, nell’area di Shenzhen, dove c’è un connubio sia tecnologico che di vantaggio competitivo importante. Stiamo invece gestendo la parte finanziaria a Milano: non vorremmo spostarci da Falerone, ma Milano, dove abbiamo trovato investitori importanti, sembrerebbe poter essere il nostro trampolino di lancio.” E nel breve periodo? “Tramite e-commerce siamo pronti a mettere sul mercato altri 500 pezzi, attraverso catene di distribuzione di grandi dimensioni in Inghilterra e negli Stati Uniti. L’e-commerce è un canale che utilizziamo molto e che ci garantisce margini più elevati.” www.linkyinnovation.com
L’esperienza di Tasting Marche, nata dall’intuizione di quattro donne
Investire nell’e-commerce con prodotti di qualità di Andrea Braconi
Un’idea chiusa in un cassetto, che decide di uscire fuori grazie ad un concorso. Parte da qui, Erica Lorenzini, residente a Porto Sant’Elpidio, per raccontarci quel piccolo sogno divenuto realtà: Tasting Marche, e-commerce di prodotti marchigiani di alta qualità selezionati, come rimarcato nel sito, “attraverso gli occhi, il gusto, il tatto, ma soprattutto il cuore di un team variegato e tutto al femminile che ha esplorato la regione passo passo, viaggiando attraverso le campagne, visitando i mercati, conoscendo gli artigiani e i loro segreti”. Un team, quello di Tasting Marche, che ha visto protagoniste oltre alla Lorenzini anche
Sara Paoletti e Susanna Marinozzi, oltre alla collaboratrice Sara Maddaloni oggi sostituita da Deborah D’Angelo. Erica, da cosa e quando nasce Tasting Marche? “Tasting Marche nasce nel 2013, da un’idea chiusa in un cassetto, che decide di uscire fuori e, partecipando al concorso Ecapital, di provare a fare sul serio. Arriva finalista, ma non vince il premio messo in palio dalla Business Competition; poco importa ormai, l’idea è diventata un progetto e un business plan, nel 2014 nasce la società”. Come avete sviluppato in questi anni il vostro lavoro e la rete di aziende? “Tanta fatica e tanta strada, e non solo in senso metaforico, poiché abbiamo percorso in lungo e in largo le Marche per conoscere i piccoli produttori, assaggiare i loro prodotti, entrare nelle loro storie, che sono diventate via via anche un po’ le nostre. L’esperienza commerciale e un’attività quotidiana di marketing diretto hanno portato ad
avviare rapporti con aziende e strutture ricettive del territorio”. Quale livello di penetrazione dei mercati siete riuscite a raggiungere attraverso l’e-commerce? “L’e-commerce è impegnativo e richiede importanti risorse per aumentare il traffico e la reputation. Per ora i nostri clienti sono quasi esclusivamente italiani, ven-
dere all’estero è ancora un obiettivo lontano. Servono partner strategici locali, per ottimizzare la logistica e integrare l’attività online con iniziative offline, che consentano di far conoscere le specialità marchigiane. Purtroppo i nostri prodotti sono ancora sconosciuti ai consumatori stranieri e la regionalità non è percepita come un valore distintivo”.
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Inchiesta/Giovani e lavoro Tu.ris.marche: “Vendiamo esperienze turistiche”
Eventi, servizi e occupazione giovanile di Serena Murri
Investire su turismo e territorio avvalendosi di risorse giovani e piene di idee. Tu.ris.marche è questo, nata nel 2014 come cooperativa grazie al contributo della Regione Marche per aver vinto il bando Giovanidee, la sua formazione iniziale era di tre giovani con la consapevolezza di trovarsi in un territorio con molte più potenzialità rispetto destinazioni dalla grande vocazione turistica e con flussi turistici importanti. Ecco le forze giovani di cui continua ad avvalersi: Danilo Federici (26 anni, ingegnere); Andrea Marsili (26 anni, fisioteraposta, esperto in marketing e progettazione); Lorenzo Giuliani (27, geometra); Alessandro Offidani (27, esperto in comunicazione); Eugenio Grassia (28, turismo); Martina Mattetti (27); Cristina Offidani (31, lettere); Maria Elena Tarsi (23, lingue); Tiziana Capriotti (41, archeologa). Una delle attività principali della cooperativa è la gestione di diversi uffici turistici. Il primo è quello di Petritoli, dove anche grazie ai volontari, garantiscono visite guidate del borgo in ben tre lingue straniere (olandese, tedesco, inglese). Seguono i punti informazione di Marina Palmense e Torre di Palme, sulla quale puntano essendo diventata cluster turistico destination wedding della Regione Marche, ora non rimane che renderla appetibile ai turisti creando servizi
fruibili. A Lido di Fermo, oltre all’info point sono riusciti a coinvolgere i balneari per presentare il marchio di qualità attraverso la Camera di Commercio di Fermo. A questi si è aggiunto, da quest’anno anche Monte Rinaldo, con il quale hanno intenzione di sviluppare iniziative culturali da aggiungere alla programmazione già messa in atto. Che cos’ha Tu.ris.marche in più degli altri? “La nostra è una sfida. -risponde Andrea Marsili, portavoce della cooperativa e responsabile delle pubbliche relazioni- Partiamo dal sensibilizzare aziende e pubbliche amministrazioni sulle opportunità che potrebbe portare un maggiore flusso di turismo del quale possono beneficiare tutte le attività, ma servono professionalità e investimenti sull’offerta turistica, con iniziative ed eventi. La vera sfida è far capire il valore turistico del nostro territorio. Noi mettiamo insieme gli attori e vendiamo l’aspetto esperienziale, è questa la parte innovativa. Vendiamo l’aspetto economico del territorio che porta i frutti e i guadagni senza mai prescindere da accoglienza e ospitalità”. Cosa vuole il turista? “Vuole immedesimarsi nei panni del locale, stare a contatto con tradizioni e cultura, vuole sporcarsi le mani, interagire con il territorio, con i processi di produzione, vuole scoprire i tesori nascosti conosciuti solo dagli indigeni”. L’intuizione è quella giusta, in un ter-
ritorio nel quale c’è tanto da offrire, ad esempio nelle produzioni di ogni azienda ci sono aspetti da valorizzare, come il contatto con gli animali, le materie prime, i processi di produzione, come quello del formaggio per esempio, rappresentano un prodotto da trasferire nell’esperienza turistica perché agli occhi dei turisti stranieri diventa interessante, dunque vendibile. Sono giovani, corrono veloci e pensano ad aumentare lo staff affinché questa realtà diventi un’importante fonte di lavoro. L’ambizione più grande è quella di gestire tutti gli infopoint turistici sulla costa: “Così potremmo dare un’informazione più omogenea. Noi progettiamo e proponiamo in base al territorio di riferimento e inoltre, i finanziamenti della Regione li spendiamo sul territorio alleggerendo le spese dei Comuni. Bisogna puntare su eventi, promozione e servizi questa è la chiave. Ancora troppo poche le aziende che lavorano col turismo”. Serve lavorare sulla continuità, sia termini di occupazione che di servizi da offrire.
Le parole di Elenio Trocchianesi
A tu per tu con la terra
Nessun posto fisso dietro ad una scrivania, bensì a mani nude a tu per tu con la terra ed i suoi frutti. Secondo i dati Istat 2018, da qualche anno a questa parte molti giovani laureati, nonostante abbiano terminato il loro percorso universitario a pieni voti, hanno deciso di afferrare a mano stretta le redini delle aziende di famiglia ed il più delle volte la loro scelta è un’opportunità in più e non un ripiego. “Oltre al percorso universitario, e più nello specifico quello ingegneristico, si possono intraprendere o portare avanti anche altre realtà, specialmente se esse rappresentano una passione – racconta il trentaquattrenne Elenio Trocchianesi, ingegnere edile -. La mia azienda ‘THEMA’ è a conduzione familiare, si sviluppa su una superficie di 15 ha ed ha una porzione a carattere zootecnico, una cerealicola (grano e girasole) ed una parte adibita alle colture portaseme, in particolar modo cavolo e cipolla da seme. È ovviamente presente per uso familiare un piccolo orto, un vigneto da 200 barbatelle e circa 70 ulivi. Il mio obiettivo, da qualche anno a questa parte, è stato e continua ad essere quello di dar seguito a questa attività, parallelamente ad altre mie ambizioni professionali e cercando al contempo di far integrare nel mio progetto qualche familiare”. Secondo l’indagine AstraRicerche per Manageritalia su 80.000 imprenditori che ogni anno in Italia affrontano la successione generazionale, solo il 25% supera il primo passaggio e il 14% non supera il secondo. Al terzo solo il 5% delle imprese rimane in vita. “Dal punto di vista tecnico è in programma una coltivazione di tipo biologico sempre più in via di sviluppo - prosegue il giovane imprenditore -. Credo che il valore aggiunto al lavoro agricolo possa esser dato da un giovane agricoltore soltanto se costui ha la consapevolezza di poter integrare tradizioni ed esperienze delle generazioni passate con ciò che le epoche attuali permettono di fare attraverso una tecnologia ed uno sviluppo sempre più presente. Di certo, l’accessibilità alla ricezione di maggiori informazioni gioca oggigiorno un ruolo fondamentale”. Sempre secondo le stesse indagini, il 63% delle imprese che superano il passaggio generazionale non va oltre il quinto anno. Non sembra esagerato parlare di una vera e propria emergenza. (Federica Balestrini)
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Inchiesta/Giovani e lavoro Il punto del sociologo Massimiliano Colombi
L’urgenza di vedere ciò che sta emergendo di Andrea Braconi
Il Calzaturiero è un settore che incorpora poca conoscenza. È il primo dei tre elementi che marcano la riflessione di Massimiliano Colombi, sociologo di Monte Urano e docente di Sviluppo Urbano e del Territorio all’Università di Macerata, sulla situazione economica del Fermano. Temi sempre più cruciali per affrontare le sfide presenti e quelle future, che troveranno ampio spazio in occasione della Giornata dell’Economia, programmata dalla Camera di Commercio di Fermo per il prossimo 25 ottobre e alla quale prenderà parte, oltre a Colombi, anche l’economista Marco Marcatili. “Poca conoscenza non significa assumere o non assumere laureati - ci spiega il sociologo -. Gran parte della produzione non è allineata con i nuovi fronti della conoscenza, quindi il deficit non sta su altre questioni. Quei Paesi e quei settori che marciano sono quelli ad alto contenuto di conoscenza. Questo dibattito da noi viene banalizzato con l’assunzione di laureati, ma in realtà quella è solo una delle componenti. C’è la sfida di quanto consapevolezza hai dello stare nel mondo e per questo la proposta di nuove fiere calzaturiere da realizzare nel Fermano segnala più questo ritardo che non proposte di avanzamento”. Ma come si risolve? “Andando a vedere le aziende che in questo settore stanno facendo da apripista e che purtroppo non sono più nel Fermano. Bisogna uscire fuori da una retorica auto consolatoria che ci fa dire ‘siamo ancora il distretto più importante nel mondo’; dobbiamo uscirne perché questo ci uccide.” Secondo tema. “Nonostante i numerosi passi in avanti, l’incrocio con l’università è ancora molto disabitato. Si è fatto tanto, certo, ma ancora non si è capito dove questo incrocio può fare la differenza.” E arriviamo al terzo elemento. “La domanda che dobbiamo farci è quanta innovazione riusciamo a sostenere, non come continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Ci sono esempi in giro molto interessanti, come quello che fa la Fondazione Cariplo per alcuni territori del nord, dalla costruzione dei bandi al sostegno alle imprese. Il tema è come il mondo sta già a casa nostra e come noi stiamo nel
mondo. Il tema è come cambiano le lenti di ciò che sta avvenendo. Noi invece non riusciamo a vedere ciò che sta emergendo, abbiamo solo categorie vecchie.” Hai definito stucchevole il dibattito sul fatto che i giovani stiano lasciando il Paese. “La questione non è se partono, ma se partono e tornano. Che la giovinezza sia una stagione della sperimentazione e del vedere mondi diversi è un esempio di evoluzione della nostra società. Il punto è come mai non riusciamo a costruire le condizioni
per diventare attraenti per giovani che vogliono fare queste esperienze da noi o per giovani che avendole fatte nel mondo voglio tornare a vivere qua. Su questo i tre elementi attrattivi sono evidenti: la qualità della vita del territorio; la qualità delle infrastrutture, in particolare quelle tecnologiche che permettono di stare nel locale e di essere connesso con il globale; uno sviluppo economico che incorpora conoscenza. Dobbiamo interrogarci, quindi, su come creare le condizioni adatte su questi tre elementi.”
Giovani in agricoltura Aziende agricole condotte da giovani: il 2017 ha fatto registrare un aumento del 9,3% delle imprese under 40, a fronte di una crescita degli occupati in agricoltura del +1,3% e un incremento degli occupati di età 15-34 anni dell’11%. Sono quindi gli agricoltori under 40, gli agriturismi e le aziende agricole esistenti i destinatari di tre bandi del PSR Marche 2014/2020 che prevedono una dotazione finanziaria totale di circa 25 milioni di euro. “Si tratta di contributi a fondo perduto fino al 60% per investimenti di tipo agricolo e riservati alle aree del cratere” spiega Paola Fava, responsabile crediti speciali di SRGM sede di Fermo.
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Economia/News
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Marche/Periodo gennaio-giugno 2018
Fermano/Progetto rivolto agli under 35
Nei primi sei mesi del 2018, le aziende marchigiane hanno assunto 122mila persone, il 10,8 % in più rispetto allo stesso periodo 2017. Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’INPS, elaborati dall’Ires Cgil Marche, la maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine o precario (90,4%); solo il 9,6% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Ben 4 contratti attivati su 10 sono a tempo determinato. Tra le tipologie di lavoro precario, quella che registra un maggior incremento è il contratto in somministrazione che aumenta, in un solo anno, del 23,1% e arriva a toccare quota 26mila attivazioni. Cresce in maniera consistente il contratto intermittente (+4,4%) e, nei primi sei mesi del 2018, arriva a quasi 18mila nuove assunzioni. La forma più utilizzata è quella del contratto a termine (48mila) e cresce, rispetto allo stesso periodo del 2017, del 9,4%, ormai in aumento costante da diversi anni. Continua anche a crescere, ed è un fatto positivo, il contratto di apprendistato che aumenta dell’11,8% attestandosi su 6mila unità.I contratti a tempo indeterminato crescono dell’11,4% ma, nel complesso delle assunzioni, mantengono il loro peso residuale. Le cessazioni di rapporti di lavoro, sempre nei primi sei mesi del 2018, sono state oltre 87mila e aumentano del 20,5%, con un saldo positivo pari a 34mila. Tra le varie forme di contratto, l’unica ad avere un saldo negativo tra assunzioni e cessazioni è il tempo indeterminato con meno 4mila contratti: ciò significa che i contratti stabili attivati nel 2018 sono molto meno di quelli cessati. Tra le altre forme di lavoro, tutte registrano invece un saldo positivo, in primo luogo il tempo determinato che aumenta come saldo di oltre 17mila contratti. Le Marche continuano ad essere l’ultima regione d’Italia per numero di contratti a tempo indeterminato attivati nell’anno 2018. Le assunzioni a tempo indeterminato crescono ovunque, sopratutto nelle regioni del sud per effetto degli sgravi contributivi inseriti nella legge di bilancio 2018 ma, nelle Marche, costituiscono una percentuale più bassa sulle assunzioni totali (solo il 9,6%), ben sette punti al di sotto della media nazionale (16,5%).
Ha preso il via il progetto “Quo vado?”, iniziativa promossa dal comuni di Porto Sant’Elpidio, Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare con l’Ambito XX e con il supporto della Regione Marche all’interno delle politiche rivolte ai giovani. Un piano di interventi pensato per gli studenti degli ultimi anni degli istituti superiori ma anche per i cosiddetti NEET giovani che non studiano e che non sono alla ricerca di un impiego e per gli studenti universitari, con il duplice obbiettivo di migliorare la formazione e facilitare la conoscenza e l’incontro con gli imprenditori e le aziende del territorio. Il ciclo di incontri è diviso in due sezioni: i “Job Meeting Days” dedicati alla conoscenza di imprenditori ed aziende e “Focus Days” momenti pensati per chi vuole fare impresa avventurandosi nell’universo delle Start Up. Per il ciclo dei Job Meeting Days, venerdì 19 ottobre presso la
Più contratti ma più precari
“Quo Vado?”, incontri di formazione per giovani sede di Villa Murri alle ore 18,30 relazionerà Alvaro Cesaroni della Sigma Spa mentre, sempre a Villa Murri, il 26 ottobre sarà la volta di Alcide Giovannetti Presidente della Fintel Group Spa e il 9 novembre di Sergio Marinelli, Presidente di Arkè srl ed Alberto Fiorenzi Presidente di Sailmaker International. Seguiranno dal 16 novembre al 7 dicembre i “Focus Days”. Il progetto è rivolto alla fascia di età under 35 ma l’accesso agli incontri è gratuito ed aperto alla cittadinanza. I Focus Days si svolgeranno prevalentemente nel polo scolastico Carlo Urbani e presso il Centro Icaro di Monte Urano, coinvolgendo anche importanti istituzioni locali nell’ambito della formazione e dell’impresa come l’ISTAO Politecnica delle Marche, Confartigianato, CNA, CSV Marche e la Camera di Commercio di Fermo. Per informazioni tel. 338.4162283
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Economia/News CNA INFORMA LA MALATTIA PROFESSIONALE La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa. Si distingue dall’infortunio sul lavoro perché l’infortunio si verifica in modo tendenzialmente immediato che incide istantaneamente e in modo traumatico sulla salute del lavoratore (la c.d. causa violenta), mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l’esposizione ad un fattore di rischio presente nei luoghi in cui opera. Per “occasione di lavoro” si intende che tra lo svolgimento dell’attività lavorativa in un determinato contesto e la patologia, deve esserci un rapporto di causaeffetto, quello che viene tecnicamente definito come rapporto eziologico o nesso causale. Per ottenere le prestazioni da parte dell’INAIL in caso di malattia professionale è necessario effettuare una denuncia. Se la malattia professionale viene riconosciuta e il grado di inabilità accertato è compreso fra il 6% e il 15%, la normativa prevede il risarcimento del danno biologico. Il lavoratore ha diritto all’indennizzo economico di un capitale calcolato in base al grado di menomazione, determinato secondo la tabella delle menomazioni ed in virtù del valore assegnato dalla tabella indennizzo danno biologico, dipendente dal sesso del soggetto protetto, dal grado di menomazione e dall’età dello stesso. In caso di successivo aggravamento, il lavoratore può richiedere alla sede INAIL di appartenenza la revisione del grado di inabilità a scadenza predeterminata. Se il grado di inabilità accertato è compreso fra l’16% e il 100%, in favore del lavoratore viene erogata una rendita composta da un danno biologico e ridotta capacità lavorativa. NESSUN INDENNIZZO È PREVISTO PER DANNI DI GRAVITA’ INFERIORI AL 6%. Il patronato Epasa – Itaco è a disposizione per tutte le informazioni e per lo svolgimento delle relative pratiche. Referenti: Dott.ssa Sabrina Giusti, Roberta Di Lorito, tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio) mail fermo@epasa-itaco.it Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM) Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello), 63821 Porto Sant’Elpidio (FM)
Marche/Viaggio nei territori terremotati
Un camper informativo per la rinascita post sisma È in corso il viaggio del camper informativo sulle opportunità offerte dall’Unione europea per il rilancio delle zone terremotate. Nell’arco di 30 giorni, saranno 27 le località toccate dall’iniziativa itinerante. L’obiettivo è quello di portare, direttamente nei territori, le informazioni necessarie per utilizzare i fondi assegnati alle Marche, destinati alla rinascita delle comunità locali, in particolare per le imprese e gli enti pubblici. A disposizione ci sono oltre 400 milioni di euro aggiuntivi, stanziati attraverso i Fondi Fesr (Sviluppo regionale), Psr (agricoltura) e Fse (lavoro). Ogni tappa itinerante è rivolta al comprensorio dei comuni coinvolti. “Le imprese sono la migliore medicina per sollevare i territori in difficoltà. L’Europa e la Regione sono vicine a questi territori, con energia e vitalità, per cogliere tutte le opportunità di rilancio. Il viaggio del camper informativo testimonia questa vicinanza e la determinazione della Regione a stare in mezzo alla gente,
con tecnici e consulenti che illustreranno le occasioni da cogliere”, ha chiarito l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora. Sono stati cuciti su misura degli interventi per la rinascita delle aree interne terremotate – ha dichiarato la vicepresidente Anna Casini -. Ci sono grandi opportunità, non solo per l’agricoltura, ma anche per la piccola impresa, fino ad arrivare a quelle sociali, in un territorio che ha bisogno di risorse per ripartire. Credo sia un fatto eccezionale la decisione della Regione di far conoscere le occasioni esistenti, venendo proprio nelle zone interessate, con 27 tappe programmate, durante le quali i cittadini potranno partecipare per avere informazioni sui progetti che intendono realizzare”. I prossimi appuntamenti nel nostro territorio sono: 16 ottobre a Comunanza, 18 ottobre a Montefortino, 20 ottobre ad Amandola. Il camper si fermerà dalle ore 10 alle 12,30. www.europa.marche.it
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Terra Nostra/News
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Montegiorgio/Bagno di folla nel suo paese: “Un’emozione indescrivibile”
Miss Italia Carlotta Maggiorana: “Vicina ai terremotati” Classe ‘92, modella e attrice con in una tasca un diploma dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, Carlotta Maggiorana è la nuova Miss Italia in carica. La corona non tornava nel Fermano dal 1969, quando ad essere eletta fu Anna Zamboni da Campofilone. La nuova reginetta è originaria di Montegiorgio, da cui è partita a 10 anni per perfezionarsi nel ballo, trasferendosi a Roma. “Mi sono trasferita in un collegio di suore, un contesto difficile per una bambina. L’ho fatto per rincorrere il mio sogno che era quello di studiare danza classica e, grazie al supporto dei miei genitori che mi hanno sempre sostenuta ho terminato un percorso durato 8-9 anni. I sogni possono diventare realtà, se ci credi fino in fondo, come quello di essere Miss Italia per me”. Subito dopo il momento del verdetto ha alzato gli occhi al cielo. “Sì, ho pensato a mio padre. La mia vittoria è per lui, come tutte le altre. Anche se non c’è più da 10 anni, mi sostiene sempre, mi dà la forza per fare tutto, anche per risolvere i problemi che la vita ci mette di mette di fronte. Oltre che a lui, ho dedicato la vittoria alle
Marche e a tutte quelle persone che ancora oggi soffrono a causa delle conseguenze del terremoto. Con l’ufficio stampa di Miss Italia sto organizzando una visita per andare a trovarli al più presto e abbracciarli”. Pensa che la sua futura visita, la sua vicinanza potrebbero riaccendere l’attenzione sulle problematiche dei terremotati oggi un po’ scomparse dalle cronache nazionali? “Io credo e spero di sì. Non so se sarà così, quello che mi preme è andarli a trovare e far vedere loro che non sono dimenticati. Ci metterò del mio, voglio far vedere che per loro Carlotta c’è (la ventiseinne era stata eletta Miss Marche a Pievetorina, uno dei centri maggiormente colpiti dalle scosse n.d.r.)”. L’assessore regionale al Turismo e alla Cultura Pieroni l’ha definita “ambasciatrice di bellezza”, mentre il presidente Ceriscioli la vorrebbe come testimonial per le Marche. Li ha già sentiti? “Sì, per telefono. Ora sono fuori per lavoro, quindi per questo motivo ancora non sono riuscita ad andare in Regione, ad Ancona per parlare di questo progetto. Spero però di incontrarli presto: sarebbe un onore per me diventare testimo-
nial per le Marche”. Intanto è riuscita a tornare per qualche giorno nel suo paese, a Montegiorgio, dove hanno organizzato una grande festa per celebrarla. Si aspettava tanto calore? “Non mi aspettavo una festa così “imperiale”. Mi sentivo come una diva di Hollywood, non lo so...è stata una sensazione pazzesca, ho ancora i brividi nel raccontarlo. C’erano le persone che mi hanno vista crescere, tanti bambini, è stata un’emozione incredibile. Inoltre hanno organizzato diverse sorprese, sono stati tutti molto carini”. Recentemente si è parlato dell’eventualità che perdesse il titolo a causa di alcune foto osè pubblicate da “Oggi”. Ha mai temuto di dover rinunciare alla corona? “Sono stata male per questo, non mi ha lasciato indifferente, ma sono stata sempre tranquilla sul conservare il titolo, perché sono delle foto rubate. Ho sporto anche querela, a questo punto vorrei sapere chi è stato”. Chiudiamo tornando all’ambito locale: gli amministratori della pagina Facebook Degrado Postmezzadrile, le hanno chiesto una foto vicina alla
Foto Gianluca Antognozzi
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Torre Eiffel in miniatura, ormai simbolo di Piane di Montegiorgio. “Sì, che ridere! L’altro giorno sono andata lì con mio marito a scattare la foto. Ricordo quando l’hanno realizzata nell’officina della mia famiglia, anche se ero piccolina. Non ricordo se in toto, ma delle parti sicuramente sì. Anche dei vicini ci avevano lavorato. In realtà, comunque, io seguivo i ragazzi della pagina da un sacco di tempo, sono fortissimi! Mi ha fatto piacere leggere nei commenti che le persone mi reputano una che si mette in gioco, che ironizza, lontano dal cliché della solita miss”. Silvia Ilari
12 ottobre 2018
Terra Nostra/News Monsampietro M./Due anni dal sisma
Costruzione o distruzione? Sono trascorsi due anni dal terribile sisma che colpì il cuore di Monsampietro Morico. Come non ricordare gli sfollati, l’emanazione delle prime ordinanze ed il posizionamento delle transenne, la chiusura di tutte le chiese. Ad oggi la ricostruzione è ancora troppo lenta, quasi impercettibile. Gli sfollati sono circa 60, alcuni si sono stabiliti momentaneamente lungo la costa, altri in alcuni Bad&Breakfast dei dintorni. “Molti cittadini sono tornati a vivere a Monsampietro soltanto una volta ridotta la zona rossa – ha spiegato il Sindaco, Romina Gualtieri -. La maggior parte delle attività hanno abbassato definitivamente le saracinesche, le chiese sono ancora inagibili e così anche gli uffici del Comune, lavoriamo in due container. Il primo anno c’era molta preoccupazione, ma anche tanta adrenalina fra i compaesani del borgo poiché erano tutti desiderosi di ricostruire la propria identità. Ora che vige l’immobilismo strutturale, si percepisce fra la gente un sentimento di rassegnazione. Stiamo provvedendo ancora alla messa in sicurezza delle case e tutto ciò non può che sconfortarci, io per prima. Dopo il crollo del ponte di Genova le nostre esigenze sono state messe completamente in secondo piano. L’emergenza è sopratutto di carattere giuridico: presentiamo progetti che poi non si concretizzano. Anche le mie forze vanno a scemare, nonostante sia sempre stata e continui ad essere combattiva ed ottimista – ha concluso la Gualtieri -. Mi auguravo almeno che i cantieri pubblici e privati fossero ripartiti quanto prima e invece nulla di fatto e l’inverno è ormai alle porte. Speriamo che entro Natale San Michele Arcangelo sia aperta in modo da avere un luogo per la comunità. Solo la scuola non si è mai fermata, anzi, è stata arricchita con Lim e robotica.” Federica Balestrini
P.S.Giorgio/Per la sicurezza delle scuole
160 mila euro dal Miur Oltre 160 mila euro di finanziamenti pubblici ottenuti dal Ministero (Miur) per la sicurezza delle scuole cittadine. Il Comune di Porto San Giorgio ha partecipato ad un bando nazionale ed è risultato assegnatario di una serie di importi per ciascuno degli edifici per i quali sono stati indicati interventi di verifica della vulnerabilità sismica. Il decreto di assegnazione ha incluso anche gli eventuali successivi importi legati all’adeguamento delle strutture. La prima trance ottenuta relativa alla vulnerabilità è di 89.989 euro. Per l’erogazione della somma il Comune dovrà compartecipare con un importo di 62.735 euro. Tra risorse statali e locali andranno 10.782 euro alla materna Salvadori, 10.950 euro alla materna Costa, 38.117 euro alla media Nardi, 44.500 euro alla primaria De Amicis, 18.125 euro alla primaria Costa e 30.250 alla primaria Borgo Rosselli. L’Ufficio tecnico del Comune è in attesa di ricevere dal Ministero la convenzione da sottoscrivere per dare subito il via agli affidamenti degli incarichi (la scadenza è previ-
sta il prossimo 31 ottobre). La seconda fase riguarderà prevalentemente solo quegli istituti che otterranno un indice di vulnerabilità inferiore agli standard. Sarà finanziata con 70.220 euro: come nella prima azione di intervento sarà necessario lo stanziamento di fondi comunali (51.960 euro). Nel complesso i lavori vedranno un investimento di circa 275.000 euro. “La nostra attenzione per le scuole è sempre massima – rimarca l’assessore all’Istruzione Francesco Gramegna –. L’ottenimento dei contributi pubblici è un impegno economico per lo stesso Comune. Non si tratta di risorse a fondo perduto, l’Amministrazione dovrà compartecipare in maniera importante agli interventi che verranno effettuati. Ciò rappresenta una sfida che dovrà affrontare la maggioranza che governa la città attraverso specifici impegni nei bilanci. Le valutazioni delle necessità dei vari istituti cittadini sono legate alla stretta collaborazione con le direzioni, nell’esclusivo interesse dei giovani”.
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12 ottobre 2018
Cultura/News
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Historia firmana di Pier Luigi Cavalieri Fermo dal potere episcopale a quello comunale: 1200-1238 I primi decenni del XIII secolo furono per Fermo un periodo di grande instabilità, in cui si consumò il passaggio di potere tra il vescovo e il Comune. Dal 1208 il Comune di Fermo aveva un podestà, che risiedeva in un palazzo in piazza San Martino (del Popolo) dove si trova oggi la Biblioteca comunale. Egli, oltre a svolgere funzioni giudiziarie, era anche il capo dell’esercito cittadino, che si aggregava in caso di guerra, composto da tutti i cittadini maschi. La città era divisa in sei contrade – Castello, Pila, S. Martino, Fiorenza, S. Bartolomeo e Campolege – da ciascuna delle quali provenivano 100 capifamiglia che andavano a comporre l’Arengo o Consiglio generale, il quale si riuniva per approvare nuove leggi, per prendere importanti decisioni e per eleggere il podestà. Vi era poi il più ristretto Consiglio di credenza che aveva compiti esecutivi e amministrativi. Le assemblee di questi organismi partecipativi si tennero nella cattedrale o nella residenza dei canonici fino al 1238, quando si edificò poco distante un palazzo adibito a tale scopo. Nel 1210 il nuovo imperatore Ottone IV, in conflitto con Innocenzo III, rivendicò nuovamente la sua autorità sulla Marca di Ancona (non ancora comprendente il Comitato fermano) concedendola in feudo agli Este di Ferrara e conferendo ad Aldobrandino d’Este il titolo di marchese della Marca. Poco dopo lo stesso imperatore elargì un’importante concessione alla città di Fermo, al chiaro scopo di assicurarsene il sostegno contro il papa: la piena giurisdizione e il diritto esclusivo di edificare lungo tutto il litorale compreso tra i fiumi Potenza e Tronto, entro il limite di mille passi dalla riva del mare, privilegio che avrebbe dato inizio a una lunghissima
serie di controversie con Civitanova in particolare. Nel giro di due anni però papa Innocenzo III riuscì ad attirare dalla sua parte gli Este: le località comprese tra il Potenza e il Chienti incominciarono così a sentirsi in una “zona grigia” collocata tra due poteri in conflitto (i marchesi d’Este ad Ancona e il vescovo a Fermo) e cercarono di approfittare dell’indebolimento del secondo a vantaggio dei primi. Tuttavia il nuovo vescovo Ugo (1214-16) subentrato ad Adenolfo, cercò di mantenere il proprio potere e, subito dopo la sua elezione, si fece giurare fedeltà dai consoli e podestà di Civitanova, Sant’Elpidio, Poggio San Giuliano (parte di Macerata) e Morrovalle. Ma i pontefici sembravano appoggiare il disegno degli Este di estendere il proprio potere al Comitato fermano indebolendo il potere episcopale. Non è un caso che papa Onorio III nel 1217 confermi l’investitura degli Este, nella persona di Azzo VII, a marchesi della Marca. Azzo manifestò subito l’intenzione di togliere al vescovo di Fermo Pietro III (1216-23) il controllo di molti dei suoi castelli ed iniziò un contenzioso con lui. Nel 1219 lo stesso Onorio III proibì al vescovo Pietro di riscuotere tributi e di tenere placiti all’interno di varie località, tra cui la stessa Fermo (riconoscendogli però al contempo il diritto di riscuotere tutti i gettiti derivanti dai placiti e dalle imposte sui mercati e sui porti). Dopo diverse dispute, nel 1221 gli Este riuscirono a ottenere con un arbitrato il controllo di tutte le località tra Chienti e Potenza, ad eccezione di Monte Santo e Macerata. È probabile che questa nuova situazione abbia indotto Civitanova a liberarsi definitivamente della tutela fermana con un conflitto armato, di cui da cui però era uscita sconfitta, tanto che il 30 maggio 1221 firmava un trattato con cui accettava che dal fiume Potenza fino al Porto di Fermo i civitanovesi non potevano far approdare
navi, né caricarle o farle scaricare, senza uno speciale permesso del presule. Nel 1224 il vescovo Rinaldo di Monaldo (1223-27) richiese a Fermo e a diverse località del Comitato di rinnovargli la propria fedeltà. Ma si tratta degli ultimi bagliori del potere vescovile perché appena due anni dopo, nel 1227, papa Gregorio IX privava i presuli fermani di ogni diritto pubblico sulla parte settentrionale del Comitato compreso tra Chienti e Potenza, e appena tre anni più tardi (1230) nominava il primo rettore della Marca incaricato di controllare quella che è ormai definita come una provincia dello Stato della Chiesa. Ciò accadeva mentre stava per divampare il nuovo conflitto tra Papato e Impero. Nel 1228 l’imperatore Federico II di Svevia, in conflitto con Gregorio IX, prima di partire per una Crociata, autorizzò il suo luogotenente Rainaldo di Urslingen, duca di Spoleto, a intervenire militarmente nella Marca, ciò che egli fece nell’ottobre di quello stesso anno devastando città e castelli di parte guelfa. La reazione di Gregorio IX, il quale aveva inviato truppe a lui fedeli a occupare alcune province del Regno di Sicilia, indusse Rinaldo a ritirarsi dalla Marca nell’aprile dell’anno successivo. Il 23 settembre 1229 il Comune di Fermo, fedele a Gregorio IX, stabiliva un patto con alcuni feudatari del Comitato capeggiati da Fildesmido da Mogliano, anche a nome di altre undici località, riconoscendo ad essi ogni diritto e giurisdizione sui loro castelli. Nel documento le diverse località e i feudatari erano definiti soggetti al Comune di Fermo, e non più al vescovo, il che attesta l’avvenuto passaggio di poteri. Quando, nel 1238 il vescovo Filippo sarà costretto a cedere al Comune di Fermo anche il controllo su tutto il litorale dal Potenza al Tronto si consumerà la fine del potere temporale dei vescovi di Fermo.
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Cultura/News
12 ottobre 2018
“Madonnine“ e “Sampietrini” della zecca fermana
Breve
Tra cielo e terra
La precaria situazione economico-finanziaria di fine ‘700 e la spinta riformista dell’illuminismo lasciavano presagire nei domini della Chiesa ormai ridotti alle sole Marche, Umbria e Lazio, la imminente occupazione militare da parte dell’armata francese. Gli economisti ecclesiastici, nel tentativo di sollevare le condizioni popolari delle tre regioni, promossero una politica monetaria nuova, atta ad aumentare la circolazione monetaria e quindi la fiducia nel futuro, per un incremento virtuoso delle attività sociali e produttive che potesse scongiurare il fallimento dello Stato Ecclesiastico. Verso la fine del pontificato di Pio VI in molte zecche vennero coniate due nuove monete da cinque baiocchi e da due baiocchi e mezzo che il popolo subito battezzò “Madonnine” e “Sanpietrini” per le figure incise, spesso poco rifinite ai bordi per la fretta del conio. La produzione delle due monete iniziò nel 1796 ed alcuni esemplari risultano privi di data in quanto coniati ancora nel 1799, dopo la Repubblica Romana. Nelle Marche furono attive (ed alcune riaperte a tale scopo) diverse zecche per la coniazione delle due monete: Ancona, Fano, San Severino Marche, Fermo, Macerata, Montalto, Ascoli Piceno, Pergola e Matelica. Il tentativo lodevole di dare slancio all’economia, all’agricoltura ed al commercio dello Stato Pontificio ebbe però scarso successo, così come la fortuna delle due nuove monete, soprattutto a causa dell’invasione francese e della creazione di governi provvisori rivoluzionari che tentavano, con poca efficacia, di ricostruire un nuovo ordine sociale come in Francia. La zecca fermana ne coniò anch’essa, con la sigla
Monte Rinaldo
Cumalab per gli studenti
“A.P.” dell’incisore Andronico Perpenti per le “madonnine” e la “S” di Camillo Scarpetti per i “sampietrini”. La “madonnina” presenta una raffinata figurina della Vergine molto curata con un velo di elegante fattura che ricorda le morbide sciarpe delle donne marchigiane dell’epoca. San Pietro ha lineamenti duri, con zigomi robusti e folta barba, rappresenta l’esempio di un uomo dell’età classica dedito ai campi e alle fatiche; l’Apostolo tiene in mano le due chiavi, simbolo del potere spirituale concessogli da Gesù Cristo. Per le Marche, l’autorizzazione pontificia a coniare le due monete in diverse zecche fu senza dubbio un grande privilegio ed un premio per la fedeltà alla Santa Sede dei marchigiani, ma anche un tentativo di alleviare una profonda crisi economica che dalle nostre parti, dedite alla pesca, all’agricoltura ed al piccolo commercio, era evidentemente molto sofferta. Le due monete hanno oggi un vero valore storico e religioso e rappresentano per i marchigiani un vincolo di fede ed un profondo legame fra cielo e terra. Elio Concetti a cura di edizionibis@gmail.com
È stato presentato presso l’area archeologica La Cuma a Monte Rinaldo il progetto Cumalab: piano di laboratori didattici per le scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2018/19, voluto dal Comune. Le attività di Cumalab si suddividono in: scavo archeologico simulato; ceramica; rilievi; lo scavo nelle fonti; turismo e cultura; la possibilità di svolgere visite guidate. A contestualizzare l’attività del Cumalab all’interno del mestiere dell’archeologo è stata Tiziana Capriotti dell’Università di Camerino: “In un cantiere di scavo possiamo parlare ai ragazzi dell’attività dell’archeologo in maniera ampia, facendo vedere cosa si fa in un’area archeologica. Le attività possono essere utili per studenti degli istituti superiori; lo scavo simulato è una esperienza eccezionale per i bambini. Per maggiori informazioni e approfondimenti e per pianificare un percorso di lavoro, contattare la dottoressa Tiziana Capriotti: tel. 333.4564649 tizianacapriotti@msn.com
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12 ottobre 2018
Inchiesta/Scuole
Venerdì 12 ottobre a Montegranaro, in occasione della festa patronale, sarà visitabile l’Ecclesia di Sant’Ugo dalle ore 16,30 alle 19,30
Rime “nostre” (Riccardo Manzini)
Il micro micro racconto di Sergio Soldani
La sciambagna
LA ROTONDA VICINA AL SUPERMERCATO Nella parte nord della Statale adriatica della sua cittadina marchigiana avevano costruito una rotonda alla quale ogni sei mesi circa l’Amministrazione Comunale apportava delle migliorie per favorire uno scorrimento più agevole del traffico, onde evitare incidenti, soprattutto di giorno dove c’erano vicino: un fornitissimo centro commerciale e numerose e svariate attività popolate anche da un fitto flusso pedonale: si consideri inoltre che a quattrocento metri si andava incontro a un bivio che, girando a sinistra, faceva arrivare a una località semicollinare che si chiamava Capodarco con un piccolo centro storico e una Chiesa a dir poco bellissimi. Ma tornando alla rotonda che precedeva tale bivio, il quale era rimasto, anche per mancanza oggettiva di spazi, al millenovecentoquarantasette, non possiamo certo negare che il traffico di automezzi non scorresse a meraviglia. Lui, Lucio Baracchi, impiegato commesso in un negozio di pasta fresca, viveva affrontando i sacrifici che la crisi economica aveva imposto ormai alla maggior parte della popolazione italiana. Aveva trovato una piccola casa in affitto, perché quella di proprietà familiare l’aveva persa il suo defunto padre Ezio, che era uno dei giocatori d’azzardo più accaniti dell’intera zona di quella parte delle Marche. Figlio unico avrebbe potuto godere di capitali considerevoli dato che Ezio era stato per trent’anni direttore di banca ma fondamentalmente non si crucciava più di tanto di essere uno che tirava la giornata, era però molto affezionato a una cugina, figlia della sorella della propria madre, da poco defunta ,che si chiamava Genziana Portesi. Costei si era convinta che le facevano continue fatture di magia nera per non farle trovare il vero amore della sua vita e si riempiva di psicofarmaci, di forti calmanti ad antidepressivi, ne faceva un uso veramente eccessivo e siccome suo padre Alberto, lo zio di Lucio, l’aveva lasciata con una buona eredità economica anche in soldi liquidi lei, appassionata di automobili veloci, se ne comprò un modello speciale, potente ed elegante, purtroppo però saliva in auto dopo aver ingerito dosi massicce di antidepressivi, molto di più di quelle indicate dal suo medico. Lucio cercava insistentemente di dissuaderla da questa rischiosissima forma di esperimenti per allontanare la cupissima tristezza, però lei ne faceva uno dei momenti come affermava, per i quali valeva la pena inondarsi di ebbrezza! Fu così che una notte che non riusciva proprio a dormire e soffriva per i suoi problemi fino a scoppiare improvvisamente in lacrime e urla, scese lentamente dal suo appartamento di Via Solferino, si infilò nella macchina e, dopo aver lentamente girato sulla destra per immettersi sulla Statale Adriatica, cominciò ad accelerare come dovesse ottenere una qualificazione in formula uno, superò tutte le rotonde con l’abilità di un pilota professionista, superò qualsiasi ostacolo fino a quando l’ultima rotonda all’estremo nord e si schiantò contro di questa. Il rumore svegliò l’intero quartiere (erano le tre e quaranta di un mattino ancora buio). Fortunatamente a trecento metri c’era un’organizzatissima sede della croce azzurra, gli addetti arrivarono come dei fulmini mentre l’auto stava per andare a fuoco. Lei si salvò, ma dovette affrontare un anno di seria riabilitazione e continuò maniacalmente a riempirsi di psicofarmaci.
Sala banchetti
Halloween Party
Mercoledì 31 ottobre
vi aspettiamo in un ambiente spettrale per trascorrere la serata più terrificante dell'anno all'insegna del divertimento per grandi e piccini .… e della buona cucina!!!
MENU' DELLA SERATA
€ 28
Cena e dopocena
Formaggi e affettati tipici locali con focaccia al sale grosso e rosmarino Bruschetta al lardo di Colonnata Vellutata di Halloween con crostini e bacon croccante Ravioli di zucca e amaretti con burro e salvia Pappardelle indiavolate al ragù di salsiccia Stinco di maiale alla melagrana con patate al forno Dolcetto o scherzetto? (ricco buffet di mostruosi dolci!!) Acqua, vino e caffè
MENU' PER I BAMBINI
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Tand’anni fa m’è stata rregalata una buttija rara de sciambagna¹ la so’ tinuta, senza mai rraprilla, tinuta bene comme ‘na combagna. « Appena vena ‘na bella occascio’ sicuro io farrò zombಠlu tappu, basta che ‘spetto, ‘n devo da fa’ có la vita me la porta sopre un piattu! » ‘Na nascita, ‘na vingita, u’ sponzale³, lo cambà⁴ nostru adè tutte sorprese, basta stenne le ma’ e ave’ fiducia te daco tembu, non te dico un mese. L’anni è passati e a di’ la verità, mutivi seri pe’ tiralla fori, io ‘sta buttija, no’ la so’ stroati: “Pija ‘na dicisio’, prima che mori!” Pò esse, comme dìcia li poeti, che lo passà de l’omu su ‘sta vita,
non è ‘na festa, è solo tribbulà⁵ te renni condo e essa è gghià finita. Sa’ che te dico? Adè la prima ‘ota, no’ la so’ fatto mai, mango da fricu, co’ la sciambagna vaco a ‘mbriacamme⁶: me sciucco l’ócchi da ‘stu piandu andicu! Pijo ‘na bbella coppa de cristallu, faccio zombà lu tappu, ‘edo l’effettu, me pare mmoccó moscia comme bbotta, me pija forte forte lu sospettu… Non è che in quisti anni la sciambagna, comme la vita nostra… s’è sfiatata…? 1) sciambagna = champagne. 2) zombà = saltare. 3) sponzale = matrimonio. 4) lo cambà = il vivere. 5) tribbulà = patire. 6) ‘mbriacamme = ubriacarmi.
Breve Fermo Nuova gestione per la Sala degli Artisti La Sala degli Artisti, il cinema gioiellino nel cuore di Fermo ha cambiato gestione: la Maxman Coop lascia il posto al Circolo del Cinema Metropolis, già gestore del Teatro Nuovo di Capodarco e organizzatore di vari festival nelle Marche. Non cambierà la vocazione di cinema d’essai ma ci saranno novità come ad esempio la collaborazione con Slow Food Marche per organizzare un aperitivo con le aziende marchigiane un giovedì al mese, i due orari feriali di programmazione, 19.30 e 21.30, incontri con gli autori e tanto altro.
PESCE E CARNE ALLA BRACE
Cena Gourmet a tema €
dì dal Mabrate to a S l a Pranzi di lavoro
Venerdì 19 ottobre “LO STOCCAFISSO” Bruschetta con pomodorini pachino Boccolottoni allo stoccafisso Stoccafisso con patate - Insalata mista Sorbetto al limone Acqua, vino “Passerina” e caffè
a partire da € 8
€ 15
Venerdì 26 ottobre “IL BRODETTO” Vellutata di porri e patate con pane croccante Ricco brodetto di pesce con polentone Cantucci con il vino cotto Acqua, vino “Verdicchio dei Castelli di Jesi” e caffè
Venerdì 9 novembre “ IL NOVELLO”
!!!
CATE N A M N NO
“Ragni e Zucche” con burro, salvia e parmigiano Fantasmini, cotolette e patate fritte Bibite, dolci, dolcetti e scherzetti
Musica, balli, karaoke, dolcetti, scherzetti e tanto tanto divertimento con SARA SONAGLIONI
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Prosciutto e bruschetta con olio nuovo di frantoio Degustazione di formaggi con marmellata di cachi Polentina con porcini e salsiccia al tartufo Tagliatelle di castagne al ragù bianco Filetto di maiale in crosta con salsa di vino novello e mela rosa dei Sibillini - Patate al forno Tiramisù di castagne Acqua, vino novello “Velenosi”, caffè
SAN TOMMASO DI FERMO - Contrada Paludi, 357 - Info 0734.640720 - 347.8189306 Seguiteci su Facebook e su www.arcimboldocucinaevino.it
Chiuso Lunedì - Aperto Pranzo e Cena
Cartellone/News
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La De.c.o. del mese a cura di “Chi Mangia la Foglia!” Castagnolo al farro dell’antica città di Suasa De.c.o. Note informative De.co. a cura del Pres.te Noris Rocchi Dopo una breve pausa estiva, tornano le peculiarità a Denominazione Comunale di Origine, o come dir si voglia, le caratteristiche d’eccellenza proprie di un’area comunale, sottoforma di De.c.o. Un importante veicolo d’immagine, a disposizione chi ha l’attenzione di accorgersi del proprio valore territoriale. Per questa riapertura vorremmo stupirvi con qualche piatto particolare magari simulando: l’oliva all’ascolana, o una semplice l’insalata; ma ciò non è nel nostro intento. Quindi chi meglio di un Comune delle Marche come San Lorenzo in Campo, così lontano, ma così vicino nell’ottica regional-nazionale e della sua Pro Loco che ci ha fornito il materiale per presentare il Castagnolo al farro dell’antica città di Suasa De.c.o. Il Castagnolo al farro di San Lorenzo in Campo è un dolce derivante dall’impasto di farina di faro (Triticum dicoccum), uova, zucchero, lievito, scorza di limone, burro, latte e sale. I primi documenti che ricollegano il castagnolo al farro con il territorio in cui
sorge il comune lauretino, risalgono all’età romana ed esattamente all’epoca in cui nella valle del Cesano sorgeva la città di Suasa. Infatti, il castagnolo al farro deriva dai ‘“Globulos” (globuli) e dall’“Encytum”(spirale). Questi erano dei dolci, aventi rispettivamente una forma sferica (globulos) ed una forma a spirale (encytum), che venivano impastati dagli antichi romani con formaggio e farina di farro e fritti nello strutto. Infine venivano spalmati di miele e cosparsi di semi di papavero. Tali ricette erano utilizzate nei giorni festivi o in occasione di cerimonie come riportato nel “De agri cultura” da Marco Porcio Catone, detto il Censore. Questa antica ricetta è giunta fino ai giorni nostri e, dal 1955, nel Comune di San Lorenzo in Campo, si svolge la Sagra del Castagnolo. La festa, nei primi anni di vita, vedeva alcune famiglie laurentine ritrovarsi in dei garage per preparare i castagnoli. In seguito la festa assunse dimensioni più ampie ed i castagnoli, dopo essere stati preparati in casa, venivano portati in piazza per la vendita. Con il passare degli anni i castagnoli iniziarono ad essere preparati e distribuiti sotto i portici del centro storico del paese e la festa iniziò a coinvolgere sia gli
adulti che i bambini mediante la sfilata dei primi carri allegorici costruiti in carta pesta dai Laurentini e con delle sfilate in maschera. In seguito la Sagra venne spostata dal giorno di carnevale al lunedì di Pasqua in quanto, svolgendosi all’aperto, necessitava di una giornata con un clima più mite che obbligatoriamente doveva individuarsi alla fine della quaresima, visto che il castagnolo è un dolce fritto nello strutto di maiale e nel periodo di digiuno e di penitenza, quale la quaresima, è peccato mangiare grassi ed in particolare la carne di maiale. Da rilevare che il castagnolo laurentino può essere preparato anche con l’utilizzo di farina di farro “00”, uova, scorza di limone grattugiata ed un bicchiere di mistrà nel caso vengano lessati e poi fritti nello strutto o con un impasto di farina di farro “00”, uova, sale, zucchero e varnelli nel caso di lessatura seguita da cottura al forno. Questo prodotto si trova prevalentemente da gennaio fino al periodo pasquale nei forni e nelle pasticcerie del Comune di San Lorenzo in Campo e, il lunedì di Pasqua, può essere degustato all’interno della tradizionale Sagra del Castagnolo. L’assegnazione della De.Co. vuole
promuovere l’utilizzo della farina di farro nella preparazione del Castagnolo di San Lorenzo in Campo in quanto il Triticum dicoccum rappresenta un prodotto della tradizione di questo paese dell’entroterra cesanense. Ingredienti e preparazione Per la preparazione del Castagnolo al Farro di San Lorenzo in Campo a Denominazione Comunale (De.Co.) si utilizzano esclusivamente i seguenti ingredienti: farina di farro Triticum Dicoccum, uova, zucchero, lievito, limone, burro, latte, sale. Questi ingredienti devono essere amalgamati e poi lasciati riposare per circa un’ora, dopo con tale impasto si formano delle palline del peso di gr. 25/30 e si friggono in olio di arachidi a temperature di 170°. Una vota fritte si passano le palline nello zucchero semolato e/o nel miele fuso.
Feste popolari Monte Urano
Castagne e “pulento’ ‘ndegghiatu”, il gusto è servito Sabato 20 e domenica 21 ottobre, nelle adiacenze della splendida Chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere San Pietro di Monte Urano, avrà luogo la 29^ edizione della Castagnata e la nona sagra del tradizionale “Pulento’ ‘ndegghiatu”, piatto tipico locale da assaporare nei comodi stand allestiti per l’occasione. Oltre a questi prodotti, sarà possibile gustare caldarroste, pizzette fritte, salsicce casarecce, panini e il celebre vino cotto, oltre ai classici vino bianco e rosso (questi ultimi gratis). Gli stand gastronomici saranno aperti sabato a cena e domenica a pranzo e a cena, anche da asporto. Sabato, a partire dalle ore 18,30, si balla con la pizzica salentina, mentre il pomeriggio domenicale verrà allietato dalla musica di “Il Massimo del Liscio”.
Servigliano
40 edizioni per la “Castagnata” La Castagnata di Servigliano, organizzata dal rione Porta Marina, è tra le più longeve manifestazioni tipiche a livello regionale. Viene organizzata dal 1979: quella di sabato 13 e domenica 14 ottobre sarà la 40^ edizione. Tipicità, musica folk e tanta allegria. Sabato 13 ottobre si comincerà alle ore 17 con caldarroste, dolci e pizzette; dalle ore 20, Cena della castagna nel suggestivo Cortile della magnolia in piazza Roma. Ecco il menu: parmigiana di melanzane, zuppa di ceci e castagne con pane croccante, formaggi con miele; polenta ai profumi autunnali (funghi, salsiccia, castagne) oppure polenta al ragù; costine di maiale con castagne e bollicine; verdure di stagione; cartoccio di castagne (prenotazioni al 340.1576123). Domenica 14 ottobre, si partirà al mattino con la distribuzione dei dolci a base di castagne, confezionati in base a una dozzina di ricette tramandate fin dall’Ottocento. Il pranzo sarà servito nel Cortile della Magnolia. Dalle ore 14, il clou. Impegnati oltre cento volontari: un segno di attaccamento al rione davvero lodevole. Menu per tutti i gusti: dolci, caldarroste, pizzette della Civetta, panini con salsiccia, patatine, vino cotto. L’animazione sarà a cura del Gruppo folklorico ‘Città di Matelica’ con ben 30 elementi tra musicisti e ballerini.
12 ottobre 2018
Cartellone/News Eventi Fermo
Riabita migliora la tua casa: domotica, risparmio energetico e soluzioni per la sicurezza sismica saranno materiali da costruzione; impiantistica, serramenti, finiture d’interni e arredamento, arredo giardino. Crescenzi, della Service Promotion, e organizzatore di Riabita ha così esordito: “La novità del 2018 è costituita dal Comitato scientifico. Riabita è un contenitore con lo sguardo al futuro verso le novità del settore, oggi conosciuto anche fuori dal territorio e per questo molto complesso. E’ pregno di contenuti ma comprende anche l’aspetto commerciale, con aziende che lo scorso anno hanno coperto quasi tutti i settori della costruzione e dell’edilizia”. A spiegare il ruolo del Comitato Scientifico è il coordinatore Danilo Colletti: “Coordiniamo ordini professionali, imprese, università, rinnovando i temi del salone. Non
Sono 150 le aziende espositrici da 32 province di 13 regioni; 200 aziende rappresentate, 90 ore di seminari e workshop 1500 professionisti coinvolti, 900 visitatori. Questi i numeri dell’edizione 2018 di Riabita; da qui riparte il salone dell’abitare, in programma il 9, 10, 11 novembre 2018 al Fermo Forum nella zona industriale Girola. Domotica, arredamento, risparmio energetico, servizi, sono i filoni declinati nei 10mila metri quadrati che comprendono quattro sezioni: Riarreda, salone dell’arredamento; Riabita accessibile, con tecnologie capaci di rendere gli spazi inclusivi e abitabili; Riabita outdoor, dedicato agli spazi esterni; Riabita lab, dedicato allo sviluppo sostenibile dell’edilizia e a materiali ad alta efficienza energetica. I settori presenti
solo l’efficienza energetica ma anche la salubrità e qualità della vita in ambienti interni. Oggetto di analisi anche tematiche relative ai condomini. I più vecchi necessitano sia una messa in sicurezza sismica che l’efficientamento energetico. Altro obiettivo sarà stimolare la pubblica amministrazione affinché le scuole durino nel tempo, e siano fatte con tecnologie a basso consumo”. “Se si vuole studiare l’innovazione nei settori costruzione e ricostruzione bisogna visitare Riabita - aggiunge Flavio Corradini, dell’università di Camerino - che è strumento di aggiornamento anche per nostri laureati e laureandi. Anticipo che la Fondazione Carisap ha incaricato l’Unicam di svolgere il piano triennale di formazione su Amandola chiamato Archimastro.
ORGANIZZAZIONE
Città di Fermo
DOMOTICA ARREDAMENTO
Breve
RISPARMIO ENERGETICO
Fermo
Concorso Corale Nazionale
SERVIZI
9-10-11
NOVEMBRE
Per un mese e mezzo potremo studiare come si può costruire e ricostruire nei luoghi colpiti dal sisma”. Ad entrare nel dettaglio è Sara Campanelli, architetto Unicam: “Archimastro 4.0 avrà 3 moduli e workshop di sperimentazione con un caso-studio specifico per realizzare qualcosa a livello pratico. Il 5 e 6 ottobre ci sarà un convegno con progetti a livello nazionale e internazionale. Parleremo anche di strutture in legno e materiali della tradizione in un approccio di gruppo, assieme all’ordine degli Architetti, per proporre modalità operative di recupero con materiali naturali dell’edilizia”. Francesco Nunzi, assessore all’Urbanistica, conferma l’importanza di aggiornare i professionisti, alla luce delle novità proposte da Riabita per stare al passo con le richieste del settore. Fabrizio Cesetti, assessore al Bilancio della Regione Marche, ha così concluso: “Ero presente alla prima edizione di Riabita nel 2015 per la Provincia di Fermo. Dissi che le riflessioni contenute in essa si inserivano nel piano territoriale che avevamo stilato finalizzato ad evitare il consumo di suolo. Poi purtroppo siamo stati colpiti da eventi sismici e ora siamo nel pieno della ricostruzione pubblica e privata che spero vada nel senso del riuso e del riutilizzo”.
2018
Avrà luogo domenica 14 ottobre, presso l’Auditorium San Filippo di Fermo, l’ottava edizione del Concorso Corale Nazionale “Città di Fermo”. Le audizioni avranno inizio alle 14,45 mentre la proclamazione dei cori vincitori avverrà alle 18,45. L’ingresso alla manifestazione è libero. Per informazioni: www.musicapoetica.it o su Facebook: Vox Poetica Ensemble Fermo.
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cit tĂ di fermo
18 e 20 ott 22 e 24 noV 21 e 23 feB 2 dic
il trovatore
26 e 27 ott 28 e 29 noV
arturo Brachetti in
12 e 13 gen 26 e 27 gen
ornella muti e enrico guarnieri in
12 e 13 feB
gianfelice imparato, carolina roSi nicola di pinto e maSSimo de matteo in
16 e 17 mar 25 e 26 apr 28 dic 3 apr
di giuSeppe Verdi
cosĂŹ fan tutte
di wolfgang amadeuS mozart
falstaff di giuSeppe Verdi
concerto lirico sinfonico solo
aleSSandro haBer e lucrezia lante della roVere in
il padre
la governante
giulio Scarpati e Valeria Solarino in
Misantropo reSidenza di alleStimento e prima nazionale
S tagi on e t e at r a l e 2018-2019
Questi fantasMi! dirty dancing the claSSic Story on Stage
Sergio muniz, diego ruiz franceSca nunzi e maria lauria in
cuori scatenati fuori aBBonamento
roBerto ciufoli in
a christMas carol il muSical
geppi cucciari in
perfetta
Info e bIglIettI www.fermocultura.it - Biglietteria del teatro: 0734.284295 - biglietteriateatro@comune.fermo.it
12 ottobre 2018
Cartellone/News Teatro e lirica Fermo
Una grande stagione con protagonisti assoluti della scena teatrale e musicale Sedici serate di spettacolo, due in più rispetto alla passata stagione, per nove titoli (due fuori abbonamento), due residenze e una prima nazionale: da ottobre ad aprile il Teatro dell’Aquila di Fermo si conferma luogo di primaria importanza per la proposta culturale che con la nuova stagione di prosa - promossa dal Comune di Fermo con l’AMAT – offre un cartellone capace di intercettare i desideri e gusti di un pubblico attento e curioso. Un vero e proprio evento per l’apertura di stagione il 26 e 27 ottobre con l’amatissimo Arturo Brachetti (foto) che torna sui palcoscenici come unico protagonista di “Solo”, vero e proprio assolo del grande artista con al centro il trasformismo che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, portati in scena per la prima volta. Il 28 e 29 novembre, al termine di una residenza di riallestimento, Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere diretti da Piero Maccarinelli sono in scena con “Il padre”, una pièce di Florian Zeller capace di raccontare col sorriso, ironia, delicatezza e intelligenza, lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone. Icona del cinema italiano e non solo, Ornella Muti giunge al Teatro dell’Aquila con Enrico Guarnieri il 12 e 13 gennaio con “La governante”, commedia scritta nel 1952 da Vitaliano Brancati e subito censurata
qui proposta nell’allestimento diretto da Guglielmo Ferro. La scusa era quella del tema – allora molto scottante – dell’omosessualità. Ma sullo sfondo di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti. Il capolavoro di Molière “Misantropo” rivive nei volti e nei gesti di Giulio Scarpati e Valeria Solarino, protagonisti di una commedia amara diretta dalla sapiente regia di Nora Venturini, nei cui difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio. Il Teatro dell’Aquila la ospita il 26 e 27 gennaio al termine di una residenza di allestimento in prima nazionale. Un cast d’eccezione il 12 e 13 febbraio per “Questi fantasmi!”. Elledieffe, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, mette in scena il capolavoro eduardiano - una delle commedie più importanti dello scrittore napoletano, tra le prime ad essere rappresentata all’estero - con la regia di Marco Tullio Giordana e l’interpretazione di Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto e Massimo De Matteo. Il 16 e 17 marzo è la volta di “Dirty Dancing”, titolo da record, un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano (I’ve Had) The Time of My Life, oltre 40 milioni di copie della colonna so-
nora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. A proporlo in questo allestimento teatrale di grande impatto è Show Bees in collaborazione con Wizard Productions per la regia di Federico Bellone. Il 25 e 26 aprile conclude la stagione “Cuori scatenati”, uno spettacolo che si annuncia carico di ironia scritto e diretto da Diego Ruiz, una divertentissima e moderna commedia degli equivoci portata in scena da Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria. Arricchiscono la stagione due appuntamenti fuori abbonamento. Il 28 dicembre la Compagnia dell’Alba presenta il musical “A Christmas Carol”, adattamento del celebre romanzo di Charles Dickens, che vanta ben 19 nomination agli Oscar e il 3 aprile spazio alla comicità intelligente di Geppi Cucciari e il suo “Perfetta” di Mattia Torre, un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Inizio spettacoli: feriali ore 21, festivi ore 17. Passiamo alla Stagione lirica che comprende tre capolavori del repertorio che dipingono infinite sfumature del sentimento nei toni del dramma, dell’opera buffa e della commedia moderna: il sipario si apre i prossimi 18 ottobre (anteprima under 30), ore 17, e 20 ottobre alle ore 21
con Il trovatore di Giuseppe Verdi, una nuova produzione che vede sul podio della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana e del Coro del Teatro Ventidio Basso Sebastiano Rolli; la regia dello spettacolo è invece affidata a Valentina Carrasco, emergente artista argentina che ha debuttato in Italia con successo nel 2017 alle Terme di Caracalla nella Carmen. Il cast vanta la presenza del talentuoso soprano marchigiano Marta Torbidoni come Leonora, come Manrico Ivan Defabiani, Simone Alberghini sarà il Conte di Luna e Silvia Beltrami Azucena. La stagione prosegue con Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Marco Moresco, sabato 24 novembre (anteprima il 22), con un allestimento interamente firmato da Pier Luigi Pizzi, coproduzione col Teatro Marrucino di Chieti. Infine, chiusura del cartellone il 23 febbraio (anteprima il 21) con Falstaff di Giuseppe Verdi – coproduzione con il circuito OperaLombardia e il Teatro Marrucino di Chieti – diretto da Francesco Cilluffo per la regia di Roberto Catalano, altro giovane talento che si è distinto in importanti produzioni in Lombardia e in Sicilia.
Musica classica
Eventi
Marche
Porto San Giorgio
La musica che avvolge, che emoziona, che scalda il cuore. Una magia di note e di passione che permea il primo lavoro come compositrice di Olivia Belli: “Where night never comes”, sedici piano songs per un album ricco di pathos. Olivia Belli, pianista e compositrice italiana, fermana d’adozione, ha pubblicato già 4 album e 2 EP da indipendente, che hanno ottenuto oltre quattro milioni di streaming su Spotify in pochi mesi. E ora, dunque il debutto come compositrice. “La mia scelta - spiega Olivia Belli - è stata quella di coinvolgere ed appassionare coloro che ascolteranno quest’album. Mi rivolgo a tutti, non solo agli eruditi, agli “iniziati”: lo stile è infatti neo-classico, crossover, quello, per capirci, utilizzato da musicisti di primo piano quali Ludovico Einaudi, Philip Glass, Max Richter”. Il prossimo 21 ottobre inizierà il tour di lancio. “Una serie di concerti che avranno come protagoniste le Marche, la mia regione adottiva a cui sono molto legata – spiega Olivia Belli -. Inizierò domenica 21 ottobre, alle ore 18, presso l’Auditorium San Rocco, in Piazza del Popolo a Fermo, poi sabato 27 ottobre (ore 21) andrò a Macerata, Sala Convegni “Asilo Ricci”, Via dell’Asilo 36; il 2 novembre sarò nel prestigioso Caffè Meletti di Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno per una cena-concerto da non perdere. Sempre a novembre sarò l’11 ad Ancona, alle ore 17,30, presso l’Atelier Roberto Valli – Pianoforti in Via Maggini e il 17, alle ore 21, al Teatro dell’Olmo di San Benedetto del Tronto”. Tanti concerti, tante possibilità per conoscere Olivia Belli ed immergersi nella sua musica, nel suo mondo da scoprire e da amare. www.oliviabelli.com
Dopo vari anni di partecipazione e consensi, ha preso ancora il via la Scuola di dizione e avviamento all’espressione intitolata al poeta e tenore di Porto San Giorgio Acruto Vitali. La sede centrale a Porto San Giorgio è l’atelier che prende il nome dell’artista amico di Osvaldo Licini dove si svolgono lezioni legate all’acquisizione di tecniche della comunicazione contemporanea e, volendo, della recitazione. Per essere momentaneamente più precisi, si curerà in particolare il rapporto di perfezionamento della pronuncia italiana, non per eliminare il dialetto, ma per consentire all’iscritto il discernimento nell’espressione vocale e da li vi saranno esercizi di tecnica vocale, di consapevolezza del movimento del corpo come forma di rappresentazione artistica. Quest’anno si insisterà sulle fasi mimico gestuali studiando con maggiore intensità il fenomeno psico drammatico dell’improvvisazione. Quest’esperienza è particolarmente utile a chi debba rompere la barriera della timidezza a livello personale, è diretta da Sergio Soldani, coadiuvato da Elisa Ravanesi e Gaia Dellisanti, i quali indicano determinate possibilità di contatti mediante questi tre numeri telefonici, soprattutto e degli indirizzi di posta elettronica che permetteranno all’interessato di essere sicuramente richiamato una volta che questi lascerà i propri recapiti con relative spiegazioni a voce che possano o no interessare chi è curioso di poter partecipare. Tel. 338.8628807, 328.8778979, 349.3619778 sergio.soldani59@gmail.com – gaia.gagliarda@gmail.com
Debutto come autrice della pianista Olivia Belli
A scuola di dizione e avviamento all’espressione
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XXIV STAGIONE STAGIONE CONCERTISTICA CONCERTISTICA 2018/2019 XXIV 2018/2019 dd i iMM on o tnet ge rgar na anraor o
Domenica 11 Novembre ore Domenica ore 17.15 17.15 “Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM) “Teatro (FM)
ALESSANDRO CARBONARE ALESSANDRO CARBONARE CLARINET TRIO Alessandro Carbonare Carbonare clarinetto/corno clarinetto/corno di Alessandro di bassetto bassetto Perla Cormani Cormani corno di bassetto Perla bassetto Luca Cipriano Cipriano corno di bassetto/ clarinetto Luca clarinetto basso basso Musiche di di W.A. W.A. Mozart, Mozart, F. Poulenc, A. Corea, Musiche Corea, Nazareth, Nazareth, Gismonti. Gismonti.
Domenica 2 Dicembre Domenica
Clarinet Clarinet Trio Trio
ore ore 17.15 17.15
Alessandro Carbonare Alessandro Carbonare
“Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM) “Teatro (FM)
II SOLISTI SOLISTI DI SANTA CECILIA CECILIA
ORCHESTRA ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA MARCHIGIANA Francesco Di Rosa oboe Francesco oboe Andrea Andrea Zucco fagotto fagotto Musiche di di T. T. Albinoni, Albinoni, A. Vivaldi, Musiche Vivaldi, W.A. W.A. Mozart. Mozart.
Domenica 16 Dicembre Domenica
ore ore 17.15 17.15
“Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM) “Teatro (FM)
BERLIN PHILARMONIC PHILARMONIC BERLIN OBOE QUARTET
Francesco Francesco DiDi Rosa Rosa
Andrea Andrea Zucco Zucco
Christoph Hartmann Hartmann oboe Christoph Walter Walter Küssner Küssner viola viola Luiz Coelho Coelho violino violino Luiz Clemens Clemens Weigel Weigel violoncello violoncello Musiche di di W.A. W.A. Mozart, Mozart, F. Schubert, J. Francaix, Musiche Francaix, J. J. Halvorsen. Halvorsen.
Domenica 20 Gennaio ore Domenica ore 17.15 17.15 “Teatro (FM) “Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM)
“PIANOMANIA”
Gianluca Luisi Luisi e Lorenzo Di Bella Gianluca Bella pianoforte pianoforte Orchestra Marchigiana Orchestra Filarmonica Marchigiana
Berlin PhilarmonicOboe OboeQuartet Quartet Berlin Philarmonic
Gianluca Luisi Gianluca Luisi
Musiche di di J.S. J.S. Bach, Bach, W.A. Mozart, Musiche Mozart, L.V. L.V. Beethoven. Beethoven.
Domenica Domenica 10 Febbraio
ore ore 17.15 17.15
“Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM) “Teatro (FM)
QUARTETTO D’ARCHI DELL’ORCHESTRA QUARTETTO DELL’ORCHESTRA DA CAMERA DI MANTOVA DA MANTOVA Luca Luca Braga Braga violino violino Pierantonio Cazzulani Cazzulani violino Pierantonio Quartetto d’archiOcM OcM Quartetto d’archi
Klaus Manfrini Manfrini viola viola Klaus Paolo Perucchetti Perucchetti violoncello violoncello
Musiche di di L.V. Beethoven, J. Musiche J. Brahms. Brahms.
Domenica 3 Marzo Domenica
Lorenzo Lorenzo DiDi Bella Bella
ore ore 17.15 17.15
“Teatro La La Perla” Montegranaro Montegranaro (FM) “Teatro (FM)
ANNA TIFU
Anna Tifu violino Marco Francesco Francesco Schirru pianoforte Marco pianoforte Musiche Musiche di di L.V. L.V. Beethoven, Beethoven, M. Ravel, E. Chausson, Chausson, P. P. de de Sarasate. Sarasate.
10€ • 7€ over 65 •• 1€ BIGLIETTI: BIGLIETTI: 10€ 1€ under under 18 18 Anna Tifu Anna Tifu
CCi n M)) -- Te Tell. . 07 073344 889933335500 i neet et eaat tr roo ““LLaa Pe Perrl laa”” vviiaa GGiiuulliioo CCoonnvveen t a t i , 6 M o n t e g rraannaarroo ((FFM
Orchestra Marchigiana OrchestraFilarmonica Filarmonica Marchigiana P PR RE EV VE EN N DD I TI A TA
l loa rbaozriaozni eo nceo nc o n i n ci n o l cl ao b
Comune Comune di Montegranaro di Montegranaro Assessorato Assessorato allaalla Cultura Cultura
RegioneMarche Marche Regione Assessoratoalla allaCultura Cultura Assessorato
Provincia di Fermo
Fondazione Fondazione Cassa CassadidiRisparmio RisparmiodidiFermo Fermo
I NIFNOF OE EA BABBOBNOANMAEMNETNI T I3 3383.8 4.342312614634 3
12 ottobre 2018
Cartellone/News Musica classica Montegranaro
Capolavori musicali per una grande Stagione Concertistica Taglia il traguardo della ventiquattresima Stagione Concertistica degli Amici della Musica di Montegranaro. Un’edizione, quella 2018/2019, caratterizzata da eventi di richiamo con interpreti di livello internazionale. “Questa è ormai una costante dalla proposta musicale montegranarese – spiega il direttore artistico, nonché oboista di fama mondiale, Francesco Di Rosa - che fa della nostra Stagione concertistica una delle più apprezzate a livello nazionale e oltre. E’ bello notare che, quando contattiamo musicisti di grande spessore, non solo ci conoscono ma si rendono disponibili, compatibilmente con i loro impegni, a partecipare. Questo ci riempie di orgoglio”. Montegranaro quindi, mèta accessibile per marchigiani e non che possono godere di concerti eccezionali, a pochi chilometri da casa. “L’alta qualità del cartellone – continua Di Rosa – fa si ad esempio che una violinista del calibro di Anna Tifu, giovane talento diventata star affermata nel mondo, inauguri la stagione dell’Orchestra Filarmonica di Parigi e chiuda, il 3 marzo, la Stagione Concertistica di Montegranaro. Un concerto imperdibile, come gli altri cinque in programma. Inoltre sottolineo come questi artisti non verranno da noi proponendo dei programma standard, ossia dei “pacchetti” utilizzati anche altrove, al contrario, verranno eseguiti concerti inediti, con programmi studiati e concordati proprio per la rassegna veregrense”. Veniamo al programma, si inizia domenica 11
novembre con l’Alessandro Carbonare Clarinet Trio. Sul Palco del Teatro La Perla saliranno il clarinettista Alessandro Carbonare, musicista presente nei cartelloni di prestigio di tutta Europa, Perla Cormani (corno di bassetto) e Luca Cipriano (corno di bassetto/ clarinetto basso). Il trio interpreterà musiche di Mozart, Poulenc, Corea, Nazareth, Gismonti. Domenica 2 dicembre sarà la volta dei Solisti di Santa Cecilia, ossia Francesco di Rosa, oboe, e Andrea Zucco, fagotto, che accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana, presenteranno brani di Albinoni, Vivaldi e Mozart. Domenica 16 dicembre scenderanno a Montegranaro il Berliner Philarmonic Oboe Quartett. Christoph Hartmann (oboe), Luiz Coelho (violino), Walter Küssner (viola) e Clemens Weigel (violoncello) stupiranno il pubblico con un concerto che spazierà da Mozart a Schubert, da Francaixa a Halvorsen, per un affascinante viaggio nella storia della musica classica, dal ‘700 al ‘900. Dopo la pausa natalizia la Stagione Concertistica riprende il 20 gennaio con l’imperdibile “Pianomania” che vedrà sul palco due virtuosi del pianoforte: Gianluca Luisi e Lorenzo Di Bella che, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana, presenteranno un repertorio godibilissimo con musiche di Bach, Mozart e Beethoven. Il 10 febbraio spazio ad un’altra formazione che non ha bisogno di presentazioni: il Quartetto dell’Orchestra da Camera di Mantova composto da Luca
Braga (violino), Pierantonio Cazzulani (violino), Klaus Manfrini (viola) e Paolo Perucchetti (violoncello). Due classici, Beethoven e Brahms, saranno al centro del loro atteso concerto. Gran finale domenica 3 marzo con la violinista Anna Tifu che, accompagnata dal giovane pianista sardo Marco Schirru presenterà al pubblico un programma strepitoso: brani virtuosi tratti da Beethoven, Ravel, Chausson, De Sarasate, che esalteranno le doti di quella che viene unanimemente riconosciuta come una delle più grandi interpreti del violino del ventunesimo secolo. Capitolo prezzi, da quest’anno c’è la possibilità di abbonarsi alla Stagione: un’ottima occasione per gustare tutti e sei i concerti scegliendosi il posto che poi verrà mantenuto fino a marzo. Di più, abbonandosi si ha la prelazione sull’acquisto dei biglietti di eventuali attività parallele e concerti extra stagione. “Ricordiamo gli eventi speciali passati come quello dello scorso marzo, ossia il concerto di Umberto Bosso con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana qui da noi a Montegranro – precisa Di Rosa -. Ecco, in casi come questo l’abbonato alla stagione non dovrà subire la ressa per accaparrarsi il biglietto, ma avrà il diritto di prelazione”. Invariati rispetto al passato e davvero contenuti i prezzi: è possibile partecipare al singolo concerto al costo di 10 euro, con sconti molto interessanti per i giovani sotto i 18 anni (un euro) e per gli over 65 (sette euro). Si può il biglietto anche in prevendita, tramite il circuito on line Ciaoticket.
Eventi
Eventi
Monte San Martino
Fermo
14ª edizione per “Saperi e Sapori della mela rosa saporosa dei Monti Azzurri”: il rinomato Festival di Monte San Martino, organizzato da Unione Comuni dei Monti Azzurri, Consorzio di tutela della Mela Rosa, Comune e Pro Loco di Monte San Martino, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 novembre. Un avvenimento di notevole rilievo culturale, tecnico-economico e turistico che vedrà l’organizzazione di una mostra mercato di mele e prodotti tipici (sabato 3, apertura alle ore 16; domenica 4, apertura alle ore 8.45), di stand gastronomici a base di ravioli alla mela rosa, polentone, involtini alla mela rosa, carne alla brace e dolci alla mela (sabato apertura alle ore 19; domenica apertura a pranzo alle ore 13 e a cena alle 19.30) e di un convegno tecnico-divulgativo che si svilupperà nella giornata di domenica 4 nel teatro comunale, dal titolo “La mela rosa e il nocciolo sono due emergenze dal sapore antico”. Lo stesso giorno, dalle 15, sarà possibile visitare liberamente le aziende agricole del territorio. Numerosi gli eventi culturali da mettere in agenda. Sabato 3, alle ore 21.30, la chiesa di Sant’Agostino ospiterà il concerto del violinista Valentino Alessandrini, un talento che si sta mettendo in luce a livello nazionale. Domenica 4, il piatto forte sarà servito a mezzogiorno con lo show cooking tenuto dallo chef Simone Scipioni (foto), eccellenza della cucina che da Montecosaro, a soli 21 anni, è riuscito a scalare le vette tricolori grazie alla sua bravura testimoniata con la straordinaria vittoria ottenuta durante la settima edizione della trasmissione Masterchef. A seguire, dalle ore 15, il centro storico sarà teatro a cielo aperto di musiche, canti e danze della tradizione popolare marchigiana con il gruppo folkloristico “Li Matti de Montecò”. Chiusura, alle 18.30, con il concerto di musica classica ospitato nella chiesa di Sant’Agostino. La due-giorni, a carattere regionale, è volta a sensibilizzare gli agricoltori e le istituzioni alla valorizzazione della tipicità e delle unicità delle mele tradizionali delle Marche e delle altre piante da frutto, che rappresentano un’importante occasione di integrazione al reddito di imprese diverse in un contesto di sviluppo sostenibile che contrasta la mancanza di rispetto delle risorse umane e ambientali, in parte favorita da politiche comunitarie non attente alle esigenze locali. Le giornate saranno anche occasione per rimarcare l’urgente necessità di porre rimedio alla progressiva erosione genetica delle specie da frutto: non solo di un dovere etico di salvaguardia della biodiversità e di tutela dell’ambente, ma anche un importante presupposto economico, indispensabile per valorizzare le risorse del territorio che nella sua storia ha accumulato un sapere tecnico e un patrimonio genetico unici. Previsti ampi spazi riservati a parcheggio con navette a disposizione dei presenti. Tel. 333.7034877 (orario pasti)
Domenica 4 novembre, dalle ore 10 alle 20, Piazza del Popolo di Fermo sarà lo splendido scenario di “Lo Svuota Cantine – Dove trovare l’introvabile”. L’evento, organizzato da Eventi No Stop, con il patrocinio del Comune di Fermo, porterà nel salotto buono della città tante bancarelle di privati che venderanno oggetti più o meno vecchi, tra i quali curiosare e, perché no, trovare proprio ciò che si cercava da tempo. Lo Svuota Cantine nasce da un’idea del consigliere comunale Luigi Rocchi. “Lanciata sulle piattaforme social, questa mia iniziativa ha riscosso subito interesse – spiega Rocchi – e siamo dunque passati alla fase operativa. Tengo a sottolineare che questa manifestazione avrà un’importante finalità sociale, infatti l’incasso delle iscrizioni al mercatino (il costo minimo della partecipazione è di 10 euro) verrà devoluto interamente a favore del progetto “Un’aula per Pippo”. Doneremo i soldi alla Majengo Nursery School in Kenya, aperta dal fermano Bruno Donzelli, per riallestire e rinnovare completamente un’aula intitolata al piccolo Filippo Murga Lara, prematuramente scomparso lo scorso anno, e per acquistare penne, matite, libri…”. Tutti coloro che vorranno partecipare e vendere i propri oggetti potranno iscriversi fino all’11 ottobre, dalle ore 14 alle 17, presso la sede del Comune di Fermo, in Via Mazzini, sala gruppi consiliari. Tel. 389.9613917
Mela rosa, una vetrina tra sapori, storia e tradizioni
Lo “Svuota Cantine” per la solidarietà
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12 ottobre 2018
Cartellone/News Musica classica Fermo
Il Maestro Uto Ughi al Teatro dell’Aquila con “Note d’Europa” Al Teatro dell’Aquila di Fermo uno straordinario concerto del M° Uto Ughi, promosso dall’Associazione Arturo Toscanini di Savigliano, domenica 4 novembre alle ore 17. Il concerto aprirà la Stagione Concertistica fermana e vedrà la presentazione dell’ultima incisione discografica del M° Ughi per Sony Classical dal titolo “Note d’Europa Le più belle pagine del repertorio violinistico con i preziosi violini di Uto Ughi: Stradivari e Guarnieri del Gesù”. Il Maestro Ughi, accompagnato dall’Orchestra da camera I Filarmonici di Roma, si esibirà in un programma di pezzi significativi della grande tradizione violinistica. Il programma musicale prevede brani scelti dal nuovo CD “Note d’Europa: Albéniz (Arr. Kreisler), Tango
Op.165 n.2 da “España”, Granados (Arr. Kreisler), Danza spagnola n.5 “Andaluza”, Bazzini, Scherzo fantastico “La ridda dei folletti” Op.25, Saint Saëns, Havanaise Op.83, Chopin (Arr. Milstein), Notturno in do diesis min. Op.Post., Mozart, Rondò dalla Serenata “Haffner” K.250, Gluck, Melodia da “Orfeo ed Euridice”, Brahms (Arr. Chapelier), Valzer Op.39 n.15, Brahms (Arr. Joachim), Danza Ungherese n.5 Bach / Gounod, Ave Maria, Vitali, Ciaccona in sol minore, Veracini, Largo, Tchaikovsky, Melodie da “Souvenir d’ un lieu cher” Op.42, Tchaikovsky, Valse sentimentale Op.51 n.6, Wieniawsky, Scherzo - Tarantella Op.16, Kreisler, Schön Rosmarin. Al termine del concerto il musicologo Massimo Fargnoli dialoghe-
Eventi Belmonte Piceno
Super ospiti a Belmonte Piceno per il 3° Festival BAT “Cartellone super, un miracolo portare tanti ospiti illustri a Belmonte Piceno. Ancora una volta il gioco di squadra ha funzionato. Un grazie particolare al Comune, alla Camera di Commercio di Fermo e ai partner privati che sostengono il nostro progetto”. Manu Latini, fondatore e direttore artistico del Festival BAT (Belmonte ama il Teatro), giunto alla terza edizione, è molto soddisfatto nel presentare la rassegna che si svolgerà al teatro Don Bosco di Belmonte Piceno da novembre alla prossima primavera. Otto appuntamenti: 7 in cartellone e un fuori abbonamento. Eventi di qualità dove si mescolano prosa, musica, lirica ed eventi culturali con ospiti di livello nazionale. Si comincia, lunedì 5 novembre (ore 21.15), con il primo ospite d’eccezione e lo spettacolo “Vincent van Gogh, le lettere a Theo”: sul palco salirà Blas Roca Rey, uno degli attori più noti della prosa e della fiction nazionale. Sabato 17 novembre (ore 21.15) sarà la volta del poliedrico Vincenzo Di Bonaventura che metterà in scena “Il Contrabbasso”, celebre testo di Patrick Suskind. Lunedì 19 novembre (ore 21.15), ecco la serata fuori abbonamento ad ingresso libero: Riccardo Cucchi, storica prima voce della radio italiana, presenterà il suo libro dal titolo “Radio Gol, trentacinque anni di calcio minuto per minuto”. Oltre a Cucchi, al Don Bosco ci saranno in qualità di ospiti calciatori che hanno calcato il palcoscenico della serie A. Sabato primo dicembre (ore 21.15) sarà la volta di Gianluca Marinangeli con “L’uomo del coniglio bianco”, pièce firmata da Ana Magnabosco. Mercoledì 12 dicembre (ore 21.15), altra serata speciale dal titolo “Tra Fede e Magia”: padre Gianfranco Priori, in arte Frate Mago, si racconta al giornalista Vincenzo Varagona (caposervizio della Rai). Ospite d’eccezione il comico Piero Massimo Macchini. Una panoramica sui 40 anni di attività di Frate Mago che, con i suoi abili giochi di prestigio, ha incantato anche Papa Francesco. Annunciato un ospite d’eccezione. Martedì primo gennaio (ore 17), una delle novità di BAT: il Concerto di Capodanno eseguito dagli archi e dalle voci del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo. Domenica 27 gennaio (ore 17), momento di riflessione in occasione del Giorno della Memoria. In anteprima regionale, arriva a Belmonte Piceno lo spettacolo “Irena Sendler, la terza madre del ghetto di Varsavia” di e con Roberto Giordano, il primo attore in Italia a studiare la storia di Irena Sendler che riuscì a salvare dai lager 2.500 bambini. Gran chiusura, a primavera (data da definire), con l’opera lirica proposta dalla classe di canto del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo. Info su biglietti e abbonamenti: tel. 339.3706029.
rà con il M°Uto Ughi e il pianista Andrea Bacchetti presentando l’ultima incisione discografica “Note d’Europa” e l’autobiografia “Quel diavolo di un trillo” edito Einaudi. Il titolo del cd fa riferimento alle “7 Nazioni Europee coinvolte”, ciascuna delle quali è rappresentata da un brano emblematico di un grande compositore di quella Nazione (Italia, Francia, Spagna, Austria, Polonia, Ungheria, Germania). Una preziosa e testimonianza editoriale, dovuta alla delicatissima penna del suo protagonista, accompagna questa impresa discografica. ‘Quel diavolo di un trillo’ è una suggestiva ricapitolazione della vicenda artistica e soprattutto umana di Uto Ughi, che porterà virtualmente il lettore a viaggiare in cinque continenti alla scoperta di altre
civiltà musicali e a conoscere, attraverso finissimi racconti e aneddoti, i più importanti interpreti del ‘900. Il pubblico potrà formulare domande ai musicisti al fine di instaurare un dialogo aperto e spontaneo su vari argomenti quali arte, musica, cultura in generale. Si auspica, altresì la partecipazione di un pubblico di giovani delle scuole di ogni ordine e grado, Istituti Musicali, Conservatorio ecc. La formula, già presentata in vari teatri, è altamente educativa e rappresenta un piacevole momento di scambio culturale tra il pubblico e il Maestro Uto Ughi. A fine concerto, per gli interessati è disponibile il Cd” Note d’Europa” e il libro “Quel diavolo di un trillo” autografato da Uto Ughi. Tel. 0734.284295
Breve Monte Vidon Corrado L’arte di Licini in un convegno “Il mio regno è nell’aria” è il titolo di un convegno dedicato ad Osvaldo Licini in occasione dei sessant’anni dalla scomparsa, in programma presso il Teatro Comunale di Monte Vidon Corrado sabato 13 e domenica 14 ottobre. Eminenti gli studiosi e gli storici dell’arte invitati alla due giorni, che affronteranno vari temi legati all’universo artistico di Licini. Tel. 334.9276790 Comune di Belmonte Piceno
Lun.
5 Sab.
17 Lun.
NOVEMBRE - ore 21,15
VINCENT VAN GOGH LE LETTERE A THEO con Blas Roca Rey NOVEMBRE - ore 21,15
IL CONTRABBASSO di Patrick Suskind
con Vincenzo Di Bonaventura NOVEMBRE - ore 21,15
Presentazione del libro FUORI MENTO ABBONA O
19 RADIO GOL
SO LIBER
INGRES
Trentacinque anni di calcio minuto per minuto
con Riccardo Cucchi Sab.
BELMONTE PICENO Direzione artistica: Manu Latini
STAGIONE TEATRALE 2018 - 2019
DICEMBRE - ore 21,15
DEL 1° L’UOMO CONIGLIO BIANCO di Ana Magnabosco
con Gianluca Marinangeli Mer.
DICEMBRE - ore 21,15
12 TRA FEDE E MAGIA
con Frate Mago, Piero Massimo Macchini e Vincenzo Varagona
Mar.
GENNAIO - ore 17,00
DI 1° CONCERTO CAPODANNO a cura del Conservatorio G.B. Pergoledi di Fermo
Dom.
GENNAIO- ore 17,00 Speciale Giorno della Memoria
27 IRENA SENDLER.
La terza Madre del ghetto di Varsavia di e con Roberto Giordano Primavera 2019
RECITAL LIRICO a cura del Conservatorio G.B. Pergoledi di Fermo
BIGLIETTI
Intero: € 15,00 Ridotto (under 14): € 8,00 ABBONAMENTI Intero: € 50,00 Ridotto (under 14): € 30,00 INFORMAZIONI 339.3706029 PROGETTO MUSICAL infoprogettomusical@gmail.com project partner
PIANE DI FALERONE (FM)
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Sport/News
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Tennistavolo/Si lotterà per una salvezza tranquilla
In serie C1 ribalta nazionale per la Virtus Servigliano Lo scorso 29 settembre sono iniziati i campionati nazionali di tennis tavolo (serie A, B, C). Nella provincia di Fermo, la squadra più in alto nelle graduatorie è la Virtus Servigliano, neo promossa in C1. Un cammino da record quello del team giallorosso che, in appena sette anni, ha scalato i vertici regionali e ora si trova a duellare contro compagini d’oltre regione. Per Servigliano è una data da ricordare: per la prima volta nella storia, una squadra serviglianese è protagonista in un campionato nazionale. Un traguardo costruito,
cercato, ottenuto da una società che si è mossa sempre con la massima serietà e lungimiranza. In C1, la Virtus se la vede con club storici: Ravenna, Forlì, Rimini per il nord; Montemarciano è l’altra marchigiana; Pescara, Ortona, Silvi per la parte sud. La prima classificata, al termine del campionato che si concluderà l’11 maggio 2019, verrà promossa in serie B2; le ultime due saranno retrocesse in C2. “Partiamo con ambizioni da centro classifica, andiamo a caccia di una salvezza tranquilla”, ripetono dal quartier generale giallorosso. In effetti Rimini
sembra la grande favorita, ma nel novero delle outsider va considerata anche la Virtus che, per la prima partecipazione al campionato di C1 ha confermato la squadra della passata stagione (foto): Federico Antenucci (in prestito dal TT Vasto), Lucio Censori (già n. 99 d’Italia), Alessandro De Vecchis (n. 10 delle Marche), Massimo Mosconi (il capitano delle tre promozioni). La Virtus, oltre alla prima squadra, sta portando avanti altri tre progetti con il settore giovanile, con il gruppo degli over 40 e con gli ospiti del centro di riabilitazione “La Rugiada”. Proprio
con i migliori ragazzi del vivaio, la Virtus sarà impegnata nel campionato regionale di D1: i fratelli Alessandro e Tommaso Meo ed Enrico Cappelletti, ai primi posti delle classifiche giovanili delle Marche, promettono scintille. Al termine della passata stagione il terzetto si è concesso il lusso di battere la gloriosa Vita Sant’Elpidio a Mare guidata dal loro ex maestro Enrico Macerata, icona del tennis tavolo tricolore (4 scudetti e 35 titoli italiani nel proprio palmares). In serie D1, prezioso supporto del vicentino Alfonso Rigotto e di Sauro Antonelli, gloria del tennis tavolo serviglianese. Per quanto concerne la D2, saranno impegnati gli amatori Lorenzo Castellucci, Marco Grilli, Maurizio Monini, Alessio Tassotti.
Breve Calcio a 5
“Squali” pronti a colpire Soddisfazioni dal Triangolare di Coppa Italia (7 a 0 al Barletta nello storico giorno del 30 Settembre, quando gli Sharks hanno esordito di fronte al pubblico amico del PalaSavelli) ed in Coppa Divisione (battuto a domicilio il Cus Ancona ed approdo al turno successivo): la stagione sportiva del Futsal Cobà, la prima in Serie A2 della loro recente storia e che vede al via anche un importante progetto di Settore Giovanile, è partita sotto i migliori auspici. “Abbiamo lavorato molto bene in fase di preparazione, con giuste intensità e grinta, mettendo sulle gambe forza e minuti per la difficile stagione che ci aspetta. Il gruppo si è formato alla grande ed i nuovi si sono inseriti alla perfezione. Questa Società, sa coniugare alla perfezione la massima professionalità ad un affetto pari ad una famiglia. Splendido anche il ritorno al “Palasavelli”: una struttura che conoscevamo, nella quale ci siamo subito trovati a nostro agio. Sarà una degna cornice per i nostri impegni. Il mister poi è un professionista esemplare, conosciuto e stimato ovunque: per Cafù parla la sua carriera”. Parole e musica di Stefano Bagalini, capitano della squadra rivierasca. Uberto Frenquellucci
12 ottobre 2018
Giorgio Olivieri sale ancora sul tetto d’Italia. Il lanciatore di martello sangiorgese al primo anno di categoria tra gli juniores, sulla pedana di San Benedetto del Tronto ha cancellato il primato nazionale con l’attrezzo da 6 Kg, che risaliva al 2003, e ha piantato il suo martello a 77,21 metri.
Calcio/Grande entusiasmo ma Mister Destro predica calma e sangue freddo
Fermana determinata e compatta: la classifica sorride Alzi la mano chi, tra addetti ai lavori, tifosi, sportivi e semplici appassionati, immediatamente dopo le gare di Coppa Italia di Teramo (0 a 0) ed in casa col Rieti (0 a 2) o dopo aver visto all’opera la Fermana nel corso del triangolare di Recanati, avesse previsto per Giandonato & c. un immediato futuro da primi in classifica. Nessuno, ne siamo certi. Anzi. Un mesetto fa, ne abbiamo sentite e lette di tutti i colori: squadra dalla coperta corta, offensivamente evanescente ed eccessivamente giovane, che i soloni di turno avevano già collocato in terza fascia. Ed invece? Dopo un mese di Campionato (al momento di andare in stampa sono state disputate quattro gare: lo score dei canarini è di 3 vittorie ed un pareggio, conseguente primo posto in classifica e porta ancora inviolata), la Fermana F.C. di Mister Flavio Destro guarda tutti dall’alto in basso: “Dieci punti in quattro partite non devono farci pensare a nient’altro se non a raggiungere l’obiettivo al più presto, che è la salvezza – tiene a precisare il timoniere di Rivoli, spegnendo con abbondanti secchiate d’acqua i facili fuochi dell’euforia collettiva che ha investito tutto l’ambiente gialloblù - Non dobbiamo perdere di vista la realtà: sappiamo perfettamente che la stagione è appena iniziata ed è ancora lunghissima. Abbiamo giocato solo quattro partite. Questo deve servirci solo a lavorare ancora
meglio, per andare a migliorare ciò che ci riesce meno bene e perfezionare ciò che già ci riesce meglio, perché c’è sempre da crescere. Se ci adagiamo, avremo perso in partenza”. Destro smorza gli entusiasmi, e fa bene. Prestazioni notevoli, soprattutto dal punto di vista del carattere e dell’applicazione, della mentalità e dello spirito di sacrificio, stanno però convincendo tutti che tentare l’impresa si può, anche se dalle stanze societarie emerge un profilo basso. Ben 468 le tessere di abbonamento stagionale vendute (migliorato il dato della scorsa stagione), segno evidente che la piazza ripone fiducia nell’operato del tecnico e nei confronti di una squadra che è un giusto mix fra giocatori esperti sempre affidabili (Giandonato, Urbinati, Misin, i recuperati D’Angelo e Iotti, ma pure Cremona, Comotto, Lupoli, Ginestra…), giovani di belle speranze che non hanno tradito le attese (Soprano, Sarzi Puttini, Fofana) e ponderati innesti (Scrosta e lo stesso Giandonato su tutti). E ne ha ben donde: la Fermana è squadra forte, che fa giocare male le avversarie che si trova settimanalmente ad affrontare. Sa colpire, difendere e chiudere gli spazi a centrocampo. Sa collocare il match sui piani a lei più congeniali e sfruttare le qualità derivanti dai giocatori dei quali dispone. Che ad uno sguar-
do poco attento, parrebbero destinati a giocarsi la sola permanenza in categoria: non sarà così. Statene certi. Gli impegni dei canarini nel mese di Ottobre: FERMANA F.C. - SUDTIROL Domenica 14 Ottobre alle ore 14.30 GUBBIO – FERMANA F.C. Mercoledì 17 Ottobre alle ore 18.30 FERMANA F.C. - L.R. VICENZA Domenica 21 Ottobre alle ore 14.30 PORDENONE - FERMANA F.C. Domenica 28 Ottobre alle ore 14.30 Uberto Frenquellucci
Pallavolo/Le parole di coach Ortenzi
La Videx pronta per una A2 da protagonista La M&G Scuola di Pallavolo Grottazzolina ai nastri di partenza del prossimo campionato nazionale di Serie A2. Preparazione terminata, disputati alcuni test ed incontri amichevoli (due volte con Spoleto, Macerata, Ortona) con vecchi e nuovi animati dalla voglia di fare meglio della passata stagione, per altro culminata con la disputa dei Play Off. Difficile ripetersi dunque, ma non impossibile. E su questa linea di pensiero sembra collocarsi Coach Massimiliano Ortenzi: “Ritengo che il gruppo allestito sia un ottimo mix fra giocatori di esperienza e giovani – ha affermato l’allenatore di “Grotta” – Giovani che, al pari degli altri, stanno dimostrando un grande impegno perché tutti, durante la prossima stagione, vogliamo recitare un ruolo da protagonisti. Ma, ripeto, nella fase di gran lavoro di preparazione tutti hanno spinto sull’acceleratore: ho notato entusiasmo ed atteggiamento giusti, nel rispetto di quelli che sono i nostri valori. E cioè fare le cose per bene, divertendoci”. Novità in panchina: quest’anno, Francesco Pison sarà il suo vice. Ma tante novità anche in campo: “I nuovi si stanno integrando benis-
simo – ha proseguito Ortenzi – in quella che è stata la sfida di questo pre campionato: arrivare ben amalgamati alla data del 14 ottobre, facendoci trovare pronti dopo aver messo insieme un importante puzzle di squadra capace non solo di divertire, ma che risulti anche redditizio dal punto di vista dei risultati. Ambizione e concentrazione dovranno sempre procedere di pari passo”. Successivamente, il Coach della Videx ha voluto dire la sua anche in relazione alla squadra partecipante al campionato di Serie C Femminile allenata da Coach Bonini, anche perché Direttore Tecnico della stessa: “Il settore femminile in M&G è di istituzione recente, ma i numeri stanno crescendo e pian piano le nostre giovani dovranno vedere la prima squadra di Serie C non come un’entità inarrivabile, bensì come un obiettivo concreto e raggiungibile. Siamo contenti dell’organico allestito e siamo sicuri che le ragazze lavoreranno al meglio, al fine di raggiungere ottimi risultati. Il nostro augurio è che lo facciano sempre con il sorriso e con il piacere di venire in palestra”.
Alcune curiosità: per la stagione entrante, i gradi di Capitano saranno di Mattia “Paz” Minnoni (classe ‘81), mentre una delegazione Under 13 è stata chiamata a rappresentare le Marche al Trofeo Kinder + Sport 2018 di Rimini. Infine, supertifosa della M&G Scuola di Pallavolo è la nuova Miss Italia, la montegiorgese Carlotta Maggiorana, alla quale la società ha donato la maglia della Videx con su stampato il nome della stessa ed il numero 1. Uberto Frenquellucci
Il roster OPPOSTO: Raydel Poey, Mattia Minnoni CENTRALE: Marco Cubito, Massimo Gaspari, Giulio Romagnoli SCHIACCIATORE: Riccardo Vecchi, Hiroshi Centelles Rosales, Simone Calarco, Leo Di Bonaventura PALLEGGIATORE: Manuele Marchiani, Gianmarco Pulcini LIBERO: Manuel Vallese, Roberto Romiti COACH: Massimiliano Ortenzi VICE: Francesco Pison
ANNO 16 - n.10 - 12 ottobre 2018
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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Prossimo numero in distribuzione dal 9 novembre al 13 dicembre 2018
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