CORRIERE NEWS SETTEMBRE 2018

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Terra Nostra Strade nel Fermano: stato dell’arte e prospettive future

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Sport

ANNO 16- N.9/2018 - 21 Settembre

La Fermana senza paura nel Girone B della Serie C1

Periodico di informazione del Fermano Distribuzione gratuita

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Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

Pianeta scuola

I nodi da sciogliere L’edilizia scolastica, il personale docente, gli studenti. C’è tanto da fare 7 Ambiente

11 Economia A scuola di turismo Redditi bassi ambientale nel Fermano

13 Salute I consigli della pediatra

15 Terra nostra 19 Cultura I beni culturali Fermo riparte dopo il sisma dai musei

21 Cartellone Elettronica e usato, è tempo di fiere

22 Sport Una piscina per tutti

Sala banchetti Ampio parcheggio e giardino immerso nel verde della campagna marchigiana a 2 Km dal mare

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XVII Edizione

Sabato, 6 ottobre 2018

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21 settembre 2018

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Inchiesta/Scuola Tanti problemi da affrontare e da risolvere al più presto

La scuola che traballa di Daniele Maiani

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anche queste vacanze estive sono terminate, la scuola è ricominciata per i nostri ragazzi. Come sempre, in questi periodi con il motore che sta ripartendo, si fanno riflessioni su quello che dovrà essere il prossimo anno, su quello che non è stato fatto nell’anno precedente e che dovrà necessariamente essere fatto in questo. E, soprattutto, su quello che avrebbe dovuto essere già stato fatto da tempo e, visto l’andazzo, si ha l’impressione che non ci si pensi nemmeno di fare né l’anno prossimo né mai. In questo numero si parla di edilizia scolastica nel territorio, segnata dalla paura per il crollo del tetto di un aula dell’ ITI di Fermo, verso la fine del passato anno scolastico, che ha innescato la necessità di verifiche statiche di tutte le strutture scolastiche “storiche” poste nel centro di Fermo, Liceo Classico “Annibal Caro” in testa che, come si sa, è oggetto di polemiche infinite ed ha visto il nascere di partiti pro o contro il suo spostamento con polemiche davvero feroci. E se quello della sicurezza di mura e tetti è un aspetto spinoso da affrontare, non di meno lo sarà quello didattico segnato, da anni a questa parte, da episodi poco edificanti, a voler essere buoni a definirli in questa maniera: vere e proprie vessazioni di giovani studenti nei confronti di professori. Ora, il problema della disciplina e della correttezza dei rapporti all’interno del mondo della scuola è un problema delicato, visto che di solito rispecchia il grado di civiltà e di cultura della Nazione, tuttavia si può dire che, tolti isolati episodi, nella nostra Italia tutto sommato possiamo dirci fortunati dal momento che questa dei rapporti professori/ alunni non è un’emergenza, o comunque si tratta di episodi sporadici che, però, la dicono lunga sulla tendenza sciagurata di tanti giovani a non saper riconoscere e rispettare l’autorevolezza di

chi è preposto alla loro educazione, scolastica e di vita. Colpa solo loro? O è anche il sintomo di uno sgretolamento dei rapporti interni alle famiglie che certi valori non sanno trasmetterli più? Perché, e questo è ancora più grave, troppo spesso si assiste al fenomeno di genitori che, lungi dallo stigmatizzare il comportamento dei propri figli, addirittura li sostengono. Altro pericolo dilagante e consistente è invece il bullismo, fenomeno spregevole nei confronti del quale non bisogna mai abbassare la guardia. Possibile che i nostri figli crescano all’insegna della violenza e della vigliaccheria? Possibile che gli venga inculcato fin da piccoli la vigliacca violenza verso i più deboli? E da chi, o cosa, succhiano questo “latte” venefico? Ce la vogliamo prendere con le famiglie? Con i media? Con un sistema perverso che insegna che il più furbo e il più forte è il padrone del mondo? E qui il discorso potrebbe allargarsi ad altri argomenti, altre situazioni tragiche: vedi un passato di colonialismo selvaggio ai danni dei popoli del Terzo Mondo, che adesso sono condannati a crepare affogati in fondo al Mediterraneo. Ma questa è un’altra storia. Torniamo alla scuola. Ci sono i fenomeni mai venuti a galla che interessano la scuola in generale e che pesano, ad esempio, in maniera gravosa, sulle spalle delle famiglie: ad esempio, i libri di testo che furbescamente le case editrici ogni anno cambiano anche di poco, come i libri di matematica o di altre materie scientifiche i cui esercizi di anno in anno vengono spostati di pagina e cambiati di numero per impedire che le famiglie ricorrano al mercato sempre più fiorente del libro usato, che consente di vendere ed acquistare a prezzi più compatibili con le sempre più scarse disponibilità economiche delle famiglie. Stendiamo un velo pietoso poi su quello che da anni sta diventando molto più che un sospetto anche tra chi indaga per far rispettare le leggi: parliamo delle “ripetizioni”, rese quasi

obbligatorie in certe situazioni per gli alunni con più difficoltà; ma è un’ancora di salvezza solo per pochi, dato che gli “aiutini” esterni costano un botto e chi se li può permettere si salva, gli altri sono praticamente condannati alla bocciatura. A poco o a nulla valgono gli ausili forniti dalle scuole per coloro che rimangono un po’ indietro: letteralmente presi d’assalto durante l’anno e i cui posti disponibili si esauriscono in un attimo. Non bisogna essere filosofi per capire che una società è giusta e viene amata dai suoi membri quando tutti possono partire e competere alla pari e quando il denaro non può e non deve essere una discriminante nell’apprendimento. Nella scuola si studia ma, cosa altrettanto importante, si diventa cittadini: si imparano i doveri, ma si è anche titolari di diritti e tra questi c’è il diritto all’Istruzione o, meglio, alla Cultura. Diritti teoricamente tutelati dall’articolo 9 dalla nostra Costituzione ma, si sa, la Costituzione, ormai, è solo un vecchio libraccio…

Gli interventi e i progetti messi in atto dalla Provincia prima e dopo il crollo del “Montani”

Operazione scuole sicure, aspettando il nuovo Liceo Classico di Andrea Braconi

Quel crollo del tetto dell’aula 32 dell’ITT “Montani” ha solo in parte rimescolato le carte - è proprio il caso di dirlo - della Provincia di Fermo. Perché vanno avanti gli iter per la realizzazione del nuovo Liceo Classico “Annibal Caro” e dei nuovi laboratori dell’ITT “Montani”, entrambi nell’area del Polo scolastico che attualmente ospita il Liceo Artistico “Preziotti-Licini”, parte dell’Itet “Carducci-Galilei”, gli studenti della “Betti” (la cui sede è stata chiusa dopo il sisma del 2016) e gli stessi uffici provinciali. Di certo - oltre alla presa di coscienza di una serie di questioni strutturali che toccano direttamente oltre al Convitto ed al Triennio del “Montani” anche il Clas-

sico, il “Tarantelli” di Sant’Elpidio a Mare e la sede di Porto San Giorgio del Liceo Artistico - c’è la grande quantità di finanziamenti che negli anni si è tramutata in lavori ed interventi (anche da un punto di vista antisismico) in numerosi edifici scolastici del territorio. A questi si sono aggiunti i 4 milioni di euro promessi da Dipartimento della Protezione Civile e Miur al termine di un incontro a Roma, al quale aveva preso parte anche la presidente della Provincia Moira Canigola. Sono stati mesi a dir poco complessi, come ha più volte sottolineato la Canigola, che hanno visto un serrato confronto con tutte le istituzioni del territorio, con le scuole e anche con studenti e genitori, in particolare quelli del Classico, oggetto di un’a-

spra diatriba legata al suo spostamento dal centro storico del capoluogo. Spostamento che, ha ribadito la presidente, si è reso necessario per l’impossibilità di garantire un alto livello di sicurezza nell’attuale sede, al punto da spingere l’Ente provinciale a mettere nero su bianco la propria intenzione di costruire nuovi spazi. Il fatto che la mattina del 14 maggio ha colpito il “Montani” ha spinto la Provincia ad ulteriori verifiche sugli stabili di proprietà (“Ma molti controlli erano stati effettuati subito dopo i terremoti che hanno colpito il nostro territorio” ha ricordato la Canigola), fino alla decisione di far ripartire l’anno scolastico di “Montani” e “Annibal Caro” senza utilizzare gli ultimi piani -

quindi quelli dove insistono i tetti -, mentre su Sant’Elpidio a Mare e Porto San Giorgio ci si è mossi in maniera diversa: spostamento di tutto il plesso (tranne i laboratori) nei locali in via Prati per quanto riguarda il primo caso; trasferimento nell’altra ala dello stabile nel secondo. Scelte necessarie ed inevitabili per la Provincia che, nonostante qualche rimostranza da parte dei vari comitati costituitisi in questi mesi, punta dritta verso il completamento del proprio progetto di messa in sicurezza dell’esistente e di realizzazione di nuove strutture, sicuramente più adeguate alle attuali esigenze del corpo studentesco, di quello docente e del personale Ata.


21 settembre 2018

Inchiesta/Scuola Aule più ampie e riqualificazione degli spazi esterni

EUF: i corsi di laurea pronti ad accogliere gli studenti Giorni di test attitudinali per chi ha fatto la preiscrizione e di orientamento nella sede universitaria fermana di Via Brunforte. Giorni che vedono la presenza di studenti e di famiglie prima del vero e proprio inizio dell’anno accademico nella sede che ospita i corsi di laurea in ingegneria gestionale (triennale e biennale magistrale) e di primo livello (triennale) in infermieristica, afferenti all’Università Politecnica delle Marche. Immobile che per accogliere al meglio la popolazione studentesca che qui ascolterà lezioni, parteciperà a corsi, sosterrà esami e discuterà la tesi dell’agognata laurea, è oggetto di lavori di manutenzione che vedono, in particolare considerati i crescenti numeri degli studenti, l’ampliamento di un’aula al terzo piano, in grado di contenere 137 posti, il trasferimento del corso di infermieristica al primo piano e l’ampliamento di altre aule esistenti, che verranno dotate di nuovi arredi. Una progettualità seguita dall’Euf (Ente Universitario del Fermano) e dal Comune di Fermo, in accordo con l’Università proprio per venire incontro e soddisfare le esigenze legate alla sempre migliore accoglienza degli studenti e dunque creare le migliori condizioni per la didattica. “Questi lavori vengono effettuati ogni anno per far diventare Fermo sempre più Polo universitario: dobbiamo essere consapevoli tutti, noi fermani – ha dichiarato il Sindaco di Fermo

e Presidente dell’Euf Paolo Calcinaro - che ormai grazie all’Università di Ancona ma anche alle altre realtà presenti in città come il Conservatorio e come la Scuola San Domenico, arrivano a Fermo oltre mille universitari, di cui più della metà vengono da fuori e prendono casa qui a Fermo, portando energia nella città ma anche costituendone una vera e propria economia di rilancio: questo è un fattore che si sta dimostrando sempre più evidente in questi ultimi tre anni, allorquando le iscrizioni, ad esempio, a ingegneria gestionale sono in vertiginoso aumento visto che è una facoltà che dà prospettive lavorative pressoché certe a chi conclude i cinque anni di studi che tra l’altro sono tutti qui a Fermo. I lavori per un’ottimizzazione dell’Università dunque sono necessari per accogliere al meglio questi studenti”. Lavori che si aggiungono a quanto fatto già prima dell’estate con la riqualificazione anche degli spazi esterni, arredati con tavolini, panchine, fioriere, spazi molto frequentati e apprezzati dagli studenti che in questi mesi hanno utilizzato la nuova area. Per consentire l’accesso al riqualificato giardino già da maggio era in uso anche un servoscala, che permette così di raggiungere l’area verde ai diversamente abili, con panchine e tavolini appositamente attrezzati. Lavori di riqualificazione esterna del

giardino che hanno così completato il progetto di intervento che aveva interessato, al termine dello scorso anno, il tratto di “mura castellane” che costeggia via Monteverde con la loro ristrutturazione, il consolidamento del muro di accesso al giardino dell’ex sede dei Geometri, oggi appunto Facoltà di Ingegneria, e la sistemazione di un cancello. Gli iscritti al corso di ingegneria gestionale di Fermo sono in totale 497 (379 alla triennale, 118 al corso magistrale), trend in crescita considerando che gli iscritti a questo corso di laurea erano 304 nell’a.a. 2012-2013; per il corso di laurea in Infermieristica gli iscritti sono complessivamente 158 (per entrambi i corsi di laurea si tratta comunque di dati aggiornati al 31 luglio 2018, in attesa delle nuove immatricolazioni).

Mancini: “L’attenzione per la sicurezza è massima”

Montegranaro, anno scolastico a San Liborio e variante al traffico di Serena Murri

Con la riapertura delle scuole Montegranaro punta sulla sicurezza con il primo intervento di adeguamento sismico all’istituto di Santa Maria che sarà ospitata nel plesso di San Liborio, di proprietà del Comune. Qualche disguido in meno rispetto al previsto, non ci saranno infatti orari di ingresso e di uscita diversificati, i bambini entreranno ed usciranno tutti alla stessa ora ed è stata predisposta una variante al piano viabilità per evitare l’aumento dei flussi di traffico. Qualche disguido ma, spiega il Sindaco Ediana Mancini: “Siamo il primo paese in cui si è partiti con i lavori di adeguamento sismico della scuola a soli due anni dal terremoto” grazie ad uno studio precedente al sisma che aveva rivelato una certa fragilità dell’indice, per cui il primo finanziamento è stato chiesto proprio per Santa Maria. I lavori di adeguamento sismico sono iniziati a fine agosto, grazie all’ottenimento di due diversi finanziamenti, uno dal MIUR prima del terremoto di 580 mila euro, un

altro a seguito del sisma dal Commissario per la ricostruzione da 300 mila, quindi mettendo insieme questi due finanziamenti eseguiranno i lavori importanti per un totale di 880 mila euro. Oltre al plesso di San Liborio, la Provincia ha messo a disposizione l’edificio della Ragioneria, che ospiterà i quasi 300 bambini della Scuola Primaria. ”I lavori comporteranno ovviamente dei disagi che cercheremo di contenere sia nel tempo che nella modalità – continua la Mancini -, per questo abbiamo chiesto la collaborazione della comunità perché si va verso un miglioramento delle condizioni di sicurezza”. Preoccupava infatti il trasferimento di più di 400 alunni nel polo scolastico di San Liborio ma per far fronte al maggiore intasamento dell’area, anziché adottare l’orario differito di entrata e di uscita che non è stato accettato dalla scuola, è stato predisposto un piano di viabilità eccezionale che illustra gli ingressi, le aree di parcheggio riservate a scuolabus, famiglie e insegnanti. Inoltre, spiega il Sindaco: “Abbia-

mo affittato un pullman scolastico in più con un autista in più e quindi altri 50 posti, per favorire il trasporto tramite servizio pubblico piuttosto che con le autovetture private”. Poi un po’ come in tutti i Comuni “Stiamo incaricando tecnici per gli studi di vulnerabilità sismica sui restanti edifici scolastici (scuole medie e scuole del capoluogo e di San Liborio) che abbiamo più o meno quantificato con un costo di

190 mila euro, ai quali si aggiunge il finanziamento ottenuto di circa 75 mila euro e a carico del Comune dovrebbe essere la cifra che si aggira attorno ai 120 mila euro. Li vorremmo concludere per il 31 dicembre, termine ultimo stabilito dalla legge per rendere noti gli studi di vulnerabilità sismica. In base ai risultati, si metteranno in campo eventuali altre azioni di miglioramento e adeguamento sismico”.

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21 settembre 2018

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Inchiesta/Scuola Il professor Collina: “Problemi con i trasporti? Facciamo la settimana corta”

Anche all’Agraria di Montegiorgio è tempo di tornare sui banchi di Silvia Ilari

Quando si pensa alla scuola storica di Montegiorgio viene in mente il Liceo Scientifico “E.Medi”. Negli ultimi anni il complesso che ospita l’Istituto si è arricchito di altre realtà, prima con l’Istituto Tecnico Economico e l’Istituto Agrario. Quest’ultimo, diversamente dalle altre due scuole, fa capo all’Itis “Montani” di Fermo. Il più giovane tra i tre, l’indirizzo di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria anche quest’anno avrà la sua prima classe. Tenuto a battesimo nel 2011, inizialmente era stato al centro di polemiche per la mancanza di spazi laboratoriali e per i problemi in merito al trasporto pubblico che affliggevano gli studenti: ma la situazione com’è attualmente? Qual è il ruolo dell’Istituto Agrario all’interno della media Valtenna e nel paese che lo ospita? Abbiamo cercato di rispondere a queste e altre domande, parlandone con Emidio Collina, docente di Biotecnologie Agrarie Produzione Vegetali. Professore cosa si prospetta all’inizio di questo nuovo anno scolastico? “Quest’anno formeremo una prima classe, così come abbiamo sempre fatto. Il nostro obiettivo è quello di aumentare il numero degli studenti, perché questo è un settore che sta “andando forte” e la nostra scuola opera in un territorio “vergine” per quanto riguarda le figure che formiamo. La provincia di Fermo è caratterizzata dalla presenza di realtà agricole non grandi ma di qualità eccellente. Realtà aziendali che però hanno bisogno di aprirsi al resto d’Italia e all’estero. Per questo sono necessarie figure competenti anche da un punto di vista manageriale e commerciale”. Continuiamo a parlare di aziende. I ragazzi hanno modo di rapportarsi con quelle del territorio? “Assolutamente sì. Innanzitutto per le attività didattiche più ampie c’è una convenzione con l’“Officina del Sole” e spesso programmiamo delle uscite presso questa azienda. Sempre seguendo le varie fasi logiche della stagioni, quindi se abbiamo il vigneto facendo esercitazione di potatura.

Stessa nel caso dell’ulivo. Seguiamo anche le varie operazioni in cantina. A questo proposito, è importante l’azione del Comune di Montegiorgio che per questa trasferta ci mette a disposizione un autobus. Inoltre, abbiamo diverse convenzioni con realtà aziendali grandi o piccole soprattutto dell’entroterra, ma qualcuna anche sulla costa. Con queste aziende abbiamo delle collaborazioni che prevedono delle visite aziendali, ma soprattutto per ciò che riguarda l’“alternanza scuola lavoro”. La gran parte dei nostri studenti, infatti, svolge le 400 ore di stage previste presso queste realtà. Si tratta principalmente di aziende agrituristiche, zootecniche, di trasformazione della carne, vivai, aziende private di consulenza agronomica. Sono tanti gli imprenditori della provincia che mi hanno chiamato per avere i contatti di periti agrari. I nostri ragazzi però o si iscrivono all’università oppure aspettano l’occasione nel loro paese, perché poco propensi alla mobilità anche se si tratta di pochi chilometri, è un peccato. Per gli stati all’estero abbiamo mandato i ragazzi a Derry, in Irlanda del Nord e a Viseu, in Portogallo. In futuro, sto pensando di proporre l’area di Valencia”. Avete risolto il problema dei trasporti degli studenti di cui si era tanto parlato qualche anno fa? “Parzialmente. Oggi gli studenti che provengono dai paesi con meno collegamenti sono autorizzati a entrare con un leggero ritardo. I nostri studenti provengono da paesi limitrofi come Massa Fermana, Montappone, ma anche da Porto San Giorgio e Altidona. I problemi non sono legati però alla disponibilità dei mezzi di trasporto, quanto al fatto che gran parte degli studenti deve cambiare almeno due autobus. Anni fa era nata l’ipotesi di ottimizzare il tutto, anche per l’utilizzo dei laboratori del “Montani”, spostando la sede a Fermo. Quest’ultimo problema è stato risolto creando l’anno scorso, grazie alla nostra dirigente scolastica (la professoressa Bonanni n.d.r.) un laboratorio di agronomia con strumenti all’avanguardia. Sicuramente il mio auspicio è

quello di veder aumentare il numero di studenti”. Come? Pensa possa servire un convitto? “Il Comune si è speso molto per promuovere questo indirizzo, ma la sede di Montegiorgio in sé non è facilmente fruibile ed è più difficile apportare benefici in termini di iscrizioni. Sicuramente Fermo è collegata in maniera migliore, però io ritengo che la realtà di Montegiorgio sia l’ideale per far crescere i ragazzi: siamo vicini alle aziende agricole e ci sono belle realtà Inoltre, lavorare con gruppi più piccoli di studenti permette di seguire bene i ragazzi e quindi migliorare il livello qualitativo delle figure che escono dalla scuola. Un convitto per 100 studenti credo sia superfluo, ma credo si possa valutare, in concerto con le altre due scuole del plesso; l’idea è quella di una settimana corta per agevolare gli spostamenti e poi, eventualmente, di una mensa, più che di un convitto”. Con il progetto “La piccola azienda agraria” insieme al professor Mascitti volete recuperare le aree non edificabili del plesso di Montegiorgio. “Sì, il progetto ha durata pluriennale e si pone l’obiettivo di convertire queste aree in una piccola azienda con giardino botanico pensile, in modo da essere fruibile quotidianamente dai ragazzi per le attività pratiche. Vogliamo creare una vera e propria aula didattica. Stiamo già dividendo le aree: al momento abbiamo 12 piante di ulivo, con le varietà tipiche del territorio dal Piantone di Falerone a quello di Mogliano, fino alla Tenera Ascolana. Abbiamo anche una trentina di piante di vite e infine una zona per le coltivazioni erbacee. Con il professor Mascitti, che è anche architetto oltre che insegnante di Disegno Tecnico, è stato fatto un progetto di rilievo topografico per definire meglio le aree da recuperare. Quest’anno vogliamo realizzare un’aula di pergolato a mo’ di gazebo, dopo aver creato un’area pianeggiante per le lezioni all’aperto. Il Comune si occupa della parte burocratica e delle opere principali di messa in sicurezza idrogeologica delle aree”.

Trasferite tre sezioni della scuola per l’infanzia

A Sant’Elpidio si riparte con la grana di Casette d’Ete L’avvi o del nuovo anno scolastico coinvolge 1438 alunne ed alunni di Sant’Elpidio a Mare che popolano le sedi scolastiche del Capoluogo, Castellano, Cascinare, Piane Tenna tra scuole per l’Infanzia, Primaria e Secondaria. Sessantasei le sezioni attivate di cui 34 per la scuola Primaria, 19 per la scuola Secondaria e 13 per la scuola dell’Infanzia. La novità dell’ultima ora è rappresentata dal trasferimento delle tre sezioni della scuola per l’Infanzia di Casette d’Ete in due diversi plessi nei quali sono disponibili delle aule, scelta non semplice ma necessaria alla luce della presa d’atto della mancanza di documentazione atte-

stante la sicurezza della struttura di Casette d’Ete, documentazione che la proprietà non è stata in grado di produrre. A ciò si somma anche la comunicazione effettuata da parte dell’Avendo Srl che gestisce il servizio mensa nella scuola di Casette con la quale comunica l’assenza di alcune attrezzature necessarie per il regolare svolgimento del servizio e che in precedenza erano invece presenti. L’Ati formata da Avendo e Grill Cross ha comunicato, pertanto, la decisione di interrompere il servizio di somministrazione pasti in multiporzione presso la mensa di Casette d’Ete a causa di tali problematiche. “Alla luce di tutto ciò, la Giunta ha

valutato la situazione e per garantire la massima sicurezza delle bambine e dei bambini, disponendo per quest’anno di spazi di nostra proprietà, abbiamo optato per il trasferimento della sezione dei treenni presso la scuola per l’infanzia di Castellano mentre le sezioni successive saranno spostate presso la scuola per l’Infanzia del Capoluogo – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi Il tutto garantendo il mantenimento del gruppo classe così come già organizzato a seguito delle iscrizioni. Riteniamo questa una soluzione percorribile sia per una riduzione del rischio che direttamente produce una maggiore sicurezza,

che per economicità. Per attenuare disagi alle famiglie questa Amministrazione Comunale intende garantire il servizio di trasporto scuolabus gratuito per coloro che, rimanendo a Casette d’Ete, non avrebbero comunque fruito del servizio mentre restano invariate le condizioni per quanti, invece, del servizio scuolabus avrebbero comunque fruito per gli spostamenti a Casette d’Ete. Si tratta di una scelta momentanea dell’anno scolastico 2018/2019, motivata dalle necessità come sopra emerse e soggetta a rivalutazione nel momento in cui sarà prodotta dalla proprietà la documentazione richiesta”.


21 settembre 2018

Inchiesta/Scuola Un excursus sulla professione docente nel 2018

Caro prof… insegnare nel terzo millennio di Federica Balestrini

La scuola sembra rifletter oggi l’immagine diretta delle dinamiche più generali della società, uno spaccato di cambiamento ricco di crepe difficili da risanare. Le faglie sono ovunque: nei rapporti fra studenti, in quello fra docenti e genitori, fra dirigenti scolastici e personale scolastico. Insomma chi più ne ha, più ne metta. Ai margini più estremi del cambiamento c’è la figura dell’insegnante usurpato dal suo rispettabile ruolo di figura guida. Sarà interessante passare in rassegna le storie dei tanti indignati dal processo di decadenza dell’educazione dei posteri, tanto quanto affrontare il tortuoso percorso di reclutamento che gli stessi professori affrontano annualmente per non gettare al vento anni di studi e sacrifici. “Ho fatto di tutto pur di inseguire il mio sogno, quello di divenire docente. Ad oggi lo sono, ma precaria e con molti km da fare. Ho 35 anni e sono originaria di Fermo. Da più di 5 anni però giro per le regioni l’Italia per poter assumere almeno una supplenza annuale. Sono 2 anni consecutivi

che vengo riconfermata a Milano. Di questo sono molto contenta, ma a quale prezzo! Non ho figli ed ho rinviato la maternità anche per la precarietà del lavoro; ho un compagno con un lavoro fisso a Porto Sant’Elpidio senza possibilità di trasferimento. Tornare a casa richiede un costo notevole e in più lo stipendio non copre le spese che implicano la mia permanenza in Lombardia, inoltre, scegliere la professione di docente ha implicato il dover rinunciare a una fetta importante della mia vita e a coltivare una mia grande passione, quella per la musica”. Le cifre provenienti dall’Osservatorio sulle graduatorie permanenti dell’Anief, l’Associazione nazionale degli insegnanti e degli educatori in formazione sono impietose: la maggior parte degli insegnanti iscritti è di origine meridionale: sono 160.157, a fronte di 28.286 docenti provenienti dal centro e 42.239 dal nord Italia. Tra le regioni del sud spiccano la Campania con 49.810 insegnanti e la Sicilia con 46.901. E del ruolo del docente che cos’è mutato? “Il ruolo dei professori è stato svilito, non ha

più l’autorevolezza di un tempo – racconta un professore di ruolo di un istituto superiore della provincia fermana -. A seguito delle innumerevoli riforme della scuola, le istituzioni hanno messo in discussione il ruolo e il valore sociale dei professori, la violenza dilania fra i banchi sotto forme diverse e a volta taciute. Ormai da diversi anni le famiglie son divenute molto più protettive nei confronti dei propri figli e chiedono alle scuole di adattarsi alle esigenze degli alunni, ma in classi pollaio non è sempre facile. Noi insegnanti, il più delle volte, viviamo l’ambiente scolastico come un campo da battaglia dove dover esser continuamente sul chi va là. Dobbiamo prestare massima attenzione a come parliamo, a come ci muoviamo, al voto che assegniamo, alla decisione da prendere per una punizione o per una bocciatura. Sono dell’opinione che così facendo si delegittimi la funzione istituzionale delle scuole e si ostacoli la crescita serena e consapevole dei ragazzi. Negli ultimi anni ho partecipato a collegi docenti straordinari nel cui ordine del giorno era in ballo una o più

sospensioni. Queste ultime, il più delle volte, non venivano assegnate, anche se in molti casi sarebbero state necessarie ed educative per lo studente.” Se potesse tornar indietro, intraprenderebbe la carriera di docente? “Posso dire di aver iniziato ad insegnare in un’altra epoca – conclude il professore - Se oggi fossi ragazzo, proverei ad affacciarmi a nuovi mondi più gratificanti e rispettosi.”

I numeri nelle Marche Presentiamo il numero dei docenti in organico nella nostra regione divisi per scuola e per provincia. Infanzia: totale 2757 (Ancona 900, Ascoli Fermo 703, Macerata 571, Pesaro Urbino 583) Primaria: totale 5520 (Ancona 1776, Ascoli Fermo 1259, Macerata 1184, Pesaro Urbino 1301) I grado: totale 3306 (Ancona 1007, Ascoli Fermo 805, Macerata 749, Pesaro Urbino 800) II grado: totale 6413 (Ancona 2016, Ascoli Fermo 1614, Macerata 1366, Pesaro Urbino 1417) Totale: 17996 + 2555 docenti di sostegno

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21 settembre 2018

Ambiente/News Amandola/Corso per operatori turistici che scommettono sull’ambiente

Arriva l’alta scuola di turismo ambientale Dopo il successo dei corsi realizzati in altre zone d’Italia, sbarca nelle Marche l’appuntamento con l’Alta Scuola di Turismo Ambientale (ASTA), l’iniziativa di formazione per entrare in contatto con le migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale realizzate nei territori di eccellenza e raccontate dalla viva voce dei protagonisti. Saranno due gli appuntamenti con la prestigiosa scuola di turismo ambientale e si terranno dal 6 al 13 ottobre 2018 a Serra San Quirico e ad Amandola Il programma prevede una combinazione di testimonianze, esperienze e laboratori pratici. I corsi, rivolti agli operatori turistici locali che vogliono perfezionare il proprio percorso formativo e le proprie competenze nel settore del management turistico ambientale, sono offerti da Vivilitalia, la società di Legambiente che si occupa di turismo ambientale, in collaborazione con Federparchi e Aitr (Associazione Italiana Turismo Responsabile) e realizzati con la collaborazione del Parco Regionale della Gola della Rossa, del Consorzio delle Grotte di Frasassi e del Comune di Aman-

dola. I corsi in questione si occuperanno di governance, creazione del prodotto turistico ambientale, promo-commercializzazione ed altre tematiche finalizzate a creare un sistema integrato sul territorio che sia capace di fare della risorsa ambiente la prima occasione di sviluppo turistico. “Per i partecipanti al corso Asta ha dichiarato Sebastiano Venneri, presidente di Vivilitalia - abbiamo selezionato le migliori esperienze italiane nel campo turistico ed ambientale, raccontate dalla viva voce dei protagonisti, tutti qualificati professionisti del settore che hanno accettato di buon grado di offrire gratuitamente la propria competenza per contribuire allo sviluppo turistico di questi luoghi”. “I corsi in questione – secondo Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche - rappresentano un’esperienza unica nel nostro Paese che mette a disposizione dei partecipanti un’offerta formativa di livello in un settore, quello del turismo ambientale, di grande prospettiva occupazionale”. “Per noi questo importante corso - ha commentato il Sindaco di Amandola Adolfo Marinangeli - è

il segno evidente di una ripresa delle attività turistiche dopo le violente scosse sismiche del 2016 e dell’attenzione particolare di due grandi soggetti nazionali, Vivilitalia e Legambiente, verso il territorio delle Aree interne quale forte contributo per la ripresa delle iniziative turistiche. Siamo orgogliosi di poterlo ospitare in Amandola perché crediamo che questo corso sia fondamentale nella crescita culturale e formativa degli Operatori del settore turistico-ambientale”. I corsi avranno un approccio fortemente esperienziale. Sono in programma uscite ed escursioni in loco, occasioni per conoscere in prima persona i luoghi, le persone e gli altri elementi che caratterizzano un territorio dal forte potenziale come quello interessato dal Parco delle Gole della Rossa e dal Parco dei Monti Sibillini. Le esperienze diventeranno quindi oggetto di rielaborazione teorica e le docenze in aula permetteranno di affrontare i temi legati alla governance dei territori e della costruzione e promocommercializzazione dei prodotti di turismo ambientale legando in questo modo l’esperienza alla teoria e viceversa.

Fermo/Un sistema innovativo

Riconoscere le piante del Girfalco grazie al qr-code Un “censimento” botanico davvero originale e al passo con i tempi. E’ quello che ha messo a punto Manuel Tiburtini che sta censendo piante e specie arboree del Girfalco con il codice QR-Code, codice che fotografato da un telefonino e collegandosi ad un sito fornisce tutte le informazioni sull’arbusto che si sta ammirando o di cui si vuole sapere di più. Una vera e propria passione quella di Manuel per la botanica che lo ha portato prima a frequentare la scuola agraria alle superiori e poi ad iscriversi al corso di laurea omonimo all’Università di Ancona dove, a 22 anni, si è laureato con lode alla triennale; a settembre invece inizierà la specialistica in scienze biologiche, evoluzione e conservazione delle specie vegetali a Pisa. Questo originale modo di riconoscere le piante non è il primo nell’esperienza di Manuel che ha già colmato la conoscenza delle specie arboree e della flora esistenti a Monterosato. Un servizio per residenti, turisti e visitatori quello di poter saperne di più sulle piante del Colle Sabulo (censimento “tecnologico” che proseguirà anche per le altre piante della città) che dunque è molto semplice da utilizzare: sulle piante dove è stato applicato il codice QR-CODE basta avvicinare il proprio telefonino o

smartphone, fotografare il codice e scaricare una app collegata al sito www.actaplantarum.org ed avere così tutte le informazioni dettagliate sulla pianta. Un servizio che ha ricevuto le congratulazioni del Sindaco Paolo Calcinaro e dell’assessore all’ambiente Alessandro Ciarrocchi proprio per l’utilità di un sistema che vede strumenti moderni funzionali alla conoscenza ed allo studio del nostro patrimonio arboreo e contribuire in questo modo a stimolare la curiosità, la passione e dunque il rispetto per l’ambiente.

Si prevede un numero massimo di 30 partecipanti per ciascun corso, che si rivolge principalmente agli operatori di settore e ai piccoli imprenditori locali, ma anche a manager, esperti in pianificazione ambientale e del territorio e ai funzionari delle amministrazioni pubbliche. Si prevede una corsia preferenziale riservata ai residenti nei comuni del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi e nel Comune di Amandola. I corsi in questione hanno ottenuto infine il patrocinio dell’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursioniste) e la partecipazione garantisce 6 crediti formativi alle guide che aderiscono all’associazione.

Per saperne di più Segreterie organizzative: per il corso di Serra San Quirico: Unione Montana Esino Frasassi, ente gestore del Parco Gola della Rossa e di Frasassi, tel. 0732 695216; per il corso di Amandola: Vivilitalia, tel. 06.4741246.

BrevI Porto San Giorgio

Commissione Pari opportunità La terza Commissione consiliare del Comune di Porto San Giorgio, ha provveduto a nominare i componenti della Commissione Pari opportunità a seguito dell’avviso pubblico scaduto nell’aprile scorso. Sulla base di specifici criteri ha indicato Giovanna Grasselli (associazione Zerogradinipetutti), Simona Luchetti (associazione “On the road”), Maria Jolanda Dezi (referente Res) e Giulia Gattafoni (Officina Trenino). Componenti di diritto sono Alessandra Cognigni (consigliera di Parità della Provincia di Fermo), Elisabetta Baldassarri in qualità di assessore, Alessandro Luzi e Michela Valeri (designati dai gruppi di maggioranza) e i consiglieri Catia Ciabattoni, Roberta Bonanno, Stamura Pasquini, Carlotta Lanciotti e Maria Lina Vitturini. Presidente della Commissione è Simona Luchetti (associazione On the road) e vice Giovanna Grasselli (associazione Zerogradinipertutti).

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21 settembre 2018

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Sociale/News Fermano/Varie opportunità nel territorio

Bando per la selezione di volontari in progetti di Servizio Civile Sono attivi i bandi per la selezione di volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile Nazionale (SCN). Diversi sono gli enti del territorio coinvolti in quest’iniziativa. Per tutti le domande scadono il 28 settembre 2018 e possono partecipare giovani tra i 18 e i 28 anni, cittadini italiani o di altro Paese UE, ma anche giovani stranieri regolarmente soggiornanti nel nostro Paese interessati ad un’esperienza di cittadinanza attiva nei settori dell’assistenza, della protezione civile, dell’ambiente, del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione culturale in progetti in Italia o all’estero. E’ possibile presentare una sola domanda, scegliendo un progetto ed una sola sede tra tutte quelle proposte dal Bando Nazionale, a pena di esclusione. La domanda va presentata all’ente titolare del progetto. COMUNE DI FERMO Il Comune di Fermo – Ambito Sociale XIX (ATS) attiva tre progetti per 59 posti e specificatamente: “Lavoro di squadra: solidarietà e territorio – 6”, per 49 volontari dislocati nei 31 Comuni dell’ATS XIX; “Promozione culturale – biblioteche e musei”, per 6 volontari dislocati nel Comune di Fermo; “Protezione civile – tutela del territorio” per 4 volontari dislocati nel Comune di Fermo. Tutte le informazioni sui progetti, sedi di servizio (n. 31 Comuni dell’ATS XIX e per il Comune di Montefiore dell’Aso), modalità e modelli di presentazione della domanda, modalità di selezione ecc, sono scaricabili dal sito internet www.ambitosociale19.it o richiedibili all’indirizzo mail: serviziocivile@ comune.fermo.it. Per saperne di più: http://www.ambitosociale19. it/it/news-eventi/art/110-bando-diselezione-volontari-in-servizio-civile-anno-2018-2019/ AREA VASTA 4 I volontari del servizio civile rappresenteranno il punto di congiunzione “facilitatori” tra l’area vasta 4 e l’utenza incrementando l’attività di accoglienza, assistenza , orientamento e informazione dell’utenza dell’AV4. L’Area Vasta 4 cerca 28 volontari che saranno chiamati a svolgere ruoli di orientamento e accompagnamento sia nei presidi ospedalieri che in quelli territoriali, nei locali comuni e di transito dell’utenza e, ove necessario supportare l’utenza

in caso di necessità. Provvederanno al disbrigo di piccole mansioni su richiesta dell’utente o del personale sanitario (brevi passeggiate nei corridoi, attività ricreative, supporto ai familiari per brevi momenti di pausa, informazioni e ascolto delle necessità degli utenti da riferire al personale sanitario, acquisizione di documentazione ecc.). Sulla base di agende predisposte i volontari dovranno eseguire le telefonate di conferma delle prenotazioni a prestazioni ambulatoriali con lunghe liste di attesa per individuare i posti non più occupati e reinserirli nel sistema di prenotazione. Telefoneranno alle persone che hanno eseguito una prestazione strumentale e che dopo 30 giorni non hanno ancora ritirato il referto. Per la loro naturale dimestichezza con il linguaggio web, supporteranno gli operatori nella gestione, nella diffusione, nella promozione dell’utilizzo di servizi basati sull’impiego di nuovi strumenti tecnologici e informatici. Il servizio civile durerà 12 mesi per 30 ore settimanali su 5 giorni. Informazioni ai numeri 0734.6252932/2017, da lunedì a venerdì ore 9-13. COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE Sono tre i progetti attivati nel Comune di Sant’Elpidio a Mare per il Servizio Civile Nazionale. I progetti attivati riguardano il settore servizi sociali, ambiente e cultura. Per il progetto “Mille Passi” (servizi sociali) l’obiettivo è quello di potenziare l’azione di sostegno e di integrazione sociale delle persone disabili e, nel caso di soggetti con fibrosi cistica o affetti da cardiopatia infantile, sviluppare un’efficace azione di prevenzione e sensibilizzazione. E’ prevista la selezione di due volontari. Per il progetto “Senza acqua non c’è vita” (ambiente) l’obiettivo è quello di prevenire i fenomeni di inquinamento ambientale (idrogeologico) e sviluppare una cultura nuova del concetto di salute pubblica, connesso all’ambiente e alla qualità della vita utilizzando strumenti tecnologici di supporto. E’ prevista la selezione di quattro volontari. Per il progetto “Storie comuni” (cultura) l’obiettivo è quello di valorizzare i beni culturali e artistici presenti nel Comune di Porto Sant’Elpidio, potenziando i servizi offerti dagli Uffici Culturali e Turistici e incrementando le attività socio-culturali rivolte ai giovani e giovanissimi pre-

senti sul territorio. E’ prevista la selezione di due volontari. Informazioni complete su modalità di partecipazione e documentazione sono disponibili nel sito www. cescproject.org. COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO Il Comune di Porto Sant’Elpidio, in associazione con il Cesc Project, presenta quattro nuovi progetti per l’impiego di volontari in servizio civile. L’impegno settimanale è di 30 ore con un compenso mensile pari a € 433,80 e ogni progetto ha la durata di dodici mesi. I candidati possono scegliere tra uno dei seguenti progetti disponibili, indicando la sede di attività specifica. “Storie comuni” prevede il potenziamento e l’estensione dei servizi offerti dagli uffici cultura (biblioteca compresa), turismo e di informazione ai cittadini (5 volontari). “Crescere nella solidarietà’” riguarda diverse attività di assistenza a minori che si svolgeranno presso alcune scuole e centri infanzia a supporto delle attività di classe, presso Centri di aggregazione giovanile e a supporto del servizio scuolabus (9 volontari). “Mutuando” prevede il supporto all’assistenza di persone disabili e anziani presso il centro “Cittadella del sole”, il Servizio di Educativa Territoriale e il Servizio di Assistenza Domiciliare (4 volontari). “Reti potenti” prevede il supporto a servizi di accoglienza, informazione e orientamento alla cittadinanza nelle seguenti sedi del Comune: servizi sociali, ambito XX, ufficio ambiente, servizi demografici ed economato (5 volontari). Le domande dovranno pervenire con una delle seguenti modalità: consegna a mano presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Porto Sant’Elpidio – primo piano Villa Murri – dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 (ad eccezione del 28/09/2018 in cui l’ufficio resterà aperto fino alle ore 18); raccomandata a/r a: Comune di Porto Sant’Elpidio, Via Umberto I, 485 – Ufficio Servizi Sociali – 63821 Porto Sant’Elpidio (FM); a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo di posta elettronica certificata psesociali@pec.elpinet.it. Info e modulistica sono disponibili presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, tel. 0734.908308-307 e sul sito www.cescproject.org – www. elpinet.it

CROCE ROSSA ITALIANA Un anno in Croce Rossa, con il Servizio Civile: otto i posti disponibili a Fermo, per un’esperienza preziosa e un compenso di 433,80 € mensili. Aiutare le persone in difficoltà e portare qualcosa a casa, non solo a livello economico ma anche a livello umano: questo è ciò che da anni il Servizio Civile offre a molti giovani. In particolare il progetto “Insieme alla CRI”, del Comitato di Fermo, si rivolge a 8 ragazze e ragazzi in possesso della patente di guida tipo B. Ricevuta la necessaria formazione professionale, essi si dedicheranno ai servizi di trasporto sanitario e alle attività sociali di consegna pasti e farmaci, destinate alle persone anziane o affette da patologie invalidanti. Per consultare il progetto e scaricare la domanda di ammissione: www.cri.it/serviziocivile; ulteriori informazioni presso la sede del Comitato di Fermo, in via Lorenzo Perosi - telefono 338.4471280 email fermo@cri.it. MISERICORDIA MONTEGIORGIO Presso la sede della Misericordia di Montegiorgio sono disponibili 12 posti. Alla domanda per lo specifico progetto della Misericordia, oltre agli allegati da scaricare e presenti nel sito della stessa, si devono aggiungere la copia di un documento in corso di validità, la tessera sanitaria, un curriculum vitae datato e firmato e le copie dei titoli in possesso. La domanda può essere presentata tramite PEC all’indirizzo misericordiamontegiorgio@ pec.it , con raccomandata AR inviata alla sede operativa di via Giotto 1 o a mano presso la segreteria sita presso lo stesso indirizzo. Per informazioni aggiuntive, è possibile telefonare ai numeri 3331921127 o 3471212762 o ancora scrivere a misericordiamontegiorgio@virgilio.it. Tutta la documentazione è disponibile collegandosi a www.misericordiamontegiorgio.it.


21 settembre 2018

Sociale/News

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Fermo/Approvato il progetto definitivo

Marche/Oltre 10.000 le persone coinvolte

lievo, in via del Bastione. Il progetto di Interambito “Servizio Sollievo”, che opera da oltre 15 anni negli Ambiti Sociali XIX e XX, ovvero un territorio che comprende ben 34 Comuni della Provincia di Fermo con vari percorsi di socializzazione e laboratori artistici/formativi rivolti a persone con fragilità psicologica, dopo i sismi del 2016 ha trasferito provvisoriamente le proprie attività nella sede dell’Ambito Sociale di Fermo o in luoghi alternativi ed itineranti. Ora, con questo progetto, si procederà all’esecuzione di interventi di completamento di opere edili e impiantistiche che consentiranno al Servizio di poter continuare a svolgere le sue attività nella sua sede originaria. “In questi tre anni – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro - sono stati fatti interventi molto attesi per le disabilità e per le fragilità. In primis, partiamo con la ristrutturazione di Montepacini ed il secondo stralcio con le finiture approvato di recente, così da avere tutta la struttura agibile e funzionante entro il prossimo anno. Poi abbiamo avuto la sistemazione della Bottega delle Idee con lavori di consolidamento che hanno reso, oltre che più sicura, anche più fruibile la sede. Ora riusciamo anche a dare una collocazione migliore al Servizio Sollievo. Un impegno su cui non ci fermiamo qui, migliorando sempre di più queste strutture: penso ad esempio all’inserimento di un ascensore per dare una sempre maggiore fruibilità. Sono risorse importanti stanziate in questi anni: parliamo di un investimento sulle strutture per la disabilità che superano i 600 mila euro”. Il Progetto Sollievo, che proprio per il fatto di essere interambito segue complessivamente 80 utenti fra quelli dell’Ambito XIX e quelli dell’Ambito XX, ha una gestione operativa assicurata dalla Cooperativa Sociale Nuova Ricerca Agenzia RES, da tutti i suoi collaboratori, dalla Coordinatrice delle attività Dr.ssa Barbara Montanini, da tutti gli Operatori/educatori, nonché dai volontari del SCN che si avvicendano nel progetto.

“Migliora la conoscenza del Reddito di inclusione nelle Marche e cresce il numero di nuclei familiari che beneficiano di questo strumento. Avevamo l’obiettivo di diffonderne la conoscenza e le iniziative messe in campo stanno dando buoni risultati. Si tratta di un vero e proprio sistema capillare sul territorio, che non si limita alla semplice erogazione di un contributo, ma ha come suo cardine la condivisione di un progetto personalizzato con ciascun beneficiario, al fine di garantire una formazione utile e un inserimento stabile nel mondo del lavoro”. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli commenta così gli ultimi dati disponibili relativi al Reddito di inclusione nel territorio regionale. Sono attualmente 3455, circa il triplo rispetto allo scorso marzo, le famiglie residenti nella Marche che ne beneficiano. Le persone coinvolte sono 10.506, oltre il triplo rispetto all’ultima rilevazione, mentre l’importo medio mensile

Si completano i locali del Sollievo Reddito di inclusione sociale, La Giunta Comunale di Fermo ha deliberato l’approvazione del progetto crescono le famiglie beneficiarie definitivo degli interventi di completamento dei locali del Servizio Sol-

del sostegno economico è salito a 267 euro, contro i 256 di cinque mesi fa. “Ogni mese – prosegue il Presidente – si investono 900 mila euro su questo fronte. All’avvio di questa misura non c’era piena consapevolezza sulle possibilità. Per questo abbiamo voluto divulgare al massimo questa grande innovazione sociale attesa da 30 anni. E’ importante per l’Italia e per le Marche che anche l’attuale Governo prosegua su questa strada e continui a credere in questo strumento, garantendo adeguati finanziamenti”. Centri per l’impiego, Ambiti sociali, servizi sociali comunali, curano la presa in carico dei beneficiari, in modo da permettere loro una prospettiva duratura di fuoriuscita dalle difficoltà. Nelle Marche sono attivati 226 punti REI, dove reperire informazioni ed essere assistiti nella presentazione della domanda.


21 settembre 2018

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Economia/News Fermano/Per 8 Comuni

CNA INFORMA SUPPLEMENTO DI PENSIONE La contribuzione accreditata per periodi successivi alla decorrenza della pensione dà diritto alla liquidazione di un supplemento, cioè di una quota aggiuntiva che si somma all’importo già determinato. La prestazione è concessa su domanda dell’interessato, con decorrenza dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda. I contributi successivi alla decorrenza del primo supplemento danno luogo alla liquidazione di ulteriori supplementi. Il supplemento spetta a tutti i pensionati che continuano a versare all’Inps, nelle varie gestioni, i contributi per periodi di lavoro successivi alla decorrenza della pensione. I pensionati della Gestione separata possono chiedere il supplemento di pensione solo per i contributi versati, dopo il pensionamento, nella stessa gestione. I contributi versati dopo il pensionamento sia nell’Assicurazione Generale Obbligatoria sia nella Gestione Lavoratori Autonomi danno diritto alla liquidazione di un supplemento a condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione o del precedente supplemento. L’interessato ha, inoltre, la facoltà di richiedere per una sola volta la liquidazione del supplemento – sia esso il primo che uno dei successivi – quando siano trascorsi anche soltanto due anni dalla decorrenza della pensione o dal precedente supplemento; in tal caso è richiesta, comunque, la condizione del compimento dell’età prevista per il pensionamento di vecchiaia. L’importo risultante dal calcolo del supplemento viene sommato all’importo della pensione anche ai fini della 13^ mensilità: infatti i supplementi non danno luogo all’emissione di distinti certificati di pensione. Il calcolo della quota di supplemento relativa alle anzianità contributive acquisite dal 1° gennaio 2012 è effettuato con il sistema di calcolo contributivo. Nulla è variato per quanto riguarda la quota di supplemento relativo alle anzianità maturate entro il 31 dicembre 2011: per coloro che maturano, a decorrere dal 1° gennaio 2012, i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia e pensione anticipata, ai fini della liquidazione del supplemento si dovrà tener conto delle nuove età anagrafiche per l’accesso alla pensione di vecchiaia e degli incrementi della speranza di vita introdotti dalla legge n. 214 del 2011. I lavoratori autonomi già titolari di pensione diretta Inps, se hanno più di 65 anni di età, possono richiedere di pagare il 50% dei contributi previdenziali (in riferimento alla sola quota per pensione). Il supplemento di pensione è poi ridotto in proporzione. Il patronato Epasa – Itaco è a disposizione per tutte le informazioni e per l’inoltro delle domande. Referenti: Dott.ssa Sabrina Giusti, Roberta Di Lorito, tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio) mail fermo@epasa-itaco.it Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM) – Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello) 63821 Porto Sant’Elpidio (FM)

Incentivi alle imprese La Regione Marche ha emanato il bando che prevede la concessione di contributi alle piccole e medie imprese che investono nella cosiddetta “area di crisi produttiva del piceno”. Tale strumento di incentivazione non riguarda soltanto il Piceno in senso stretto ma comprende anche otto Comuni della Provincia di Fermo che fanno parte del sistema del lavoro fra le due Province e cioè: Amandola, Montefalcone, Montefortino, Montelparo, Monte Rinaldo, Ortezzano, Santa Vittoria e Smerillo. Le imprese interessate possono inoltre concorrere agli incentivi del Fondo Sociale Europeo per attività integrative come la formazione professionale, i tirocini, le borse lavoro e gli aiuti alle assunzioni. I progetti finanziabili possono riguardare, a titolo esemplificativo, l’avvio di una start up di impresa, l’ampliamento dell’attività produttiva di imprese già esistenti, progetti di innovazione dell’organizzazione di impresa. Non esiste una scadenza per la presentazione della domanda in quanto il meccanismo è a sportello fino ad esaurimento delle risorse finanziarie stanziate che sono cospicue ed ammontano a circa 6 milioni di euro. www.facebook.com/sportelloeuropafermo

Fermano/Emanato dal Gal Fermano

Marche/Finanziati interventi strategici

che promuovono progetti di sviluppo nell’ambito dei Comuni dell’Area Leader che in Provincia di Fermo ricomprende 33 Comuni su 40. I Progetti, che possono riguardare anche l’avvio di nuove attività imprenditoriali, riguardano i settori extra agricoli quali tra gli altri: il turismo, l’artigianato innovativo, la cultura e la creatività, la promozione del territorio, i servizi sociali e l’informatizzazione. La peculiarità di tali bandi è che i progetti d’impresa devono necessariamente essere coerenti e collegarsi ai “Progetti Integrati di Sviluppo Locale” (PIL) promossi dai Comuni stessi che, per l’occasione, sono divisi in cinque raggruppamenti. Di conseguenza la piccola impresa che possiede i requisiti previsti dal Bando deve, sulla base della propria ubicazione, individuare il raggruppamento (PIL) cui collegarsi mediante un accordo di cooperazione. “Il progetto integrato di sviluppo locale di cui è capofila il Comune di

Un assestamento che risponde alle esigenze più urgenti espresse dai territori e che riduce il prelievo fiscale con l’eliminazione dell’imposta regionale sulla benzina che vale 4 milioni di euro annui. La Giunta regionale ha approvato l’assestamento di bilancio 2018/2020. “Una manovra che – rileva l’assessore al Bilancio Fabrizio Cesetti (foto) – unitamente alla variazione di bilancio varata il 6 agosto scorso e già all’esame del Consiglio regionale, assicura e mette a disposizione del sistema risorse per oltre 50 milioni di euro attraverso il finanziamento di una serie di interventi strategici”. Questi i settori più significativi di intervento: il sociale, al quale vengono assegnate risorse per 4 milioni e 200 mila euro, tra cui un milione e 700 mila euro per la non autosufficienza e oltre 2 milioni di euro per i disabili; per i danneggiati da emotrasfusioni 2 milioni e 300 mila euro. Al settore trasporti vengono destinati 4 milioni e 850 mila euro, ai quali si aggiungono un milione e 100 mila euro per agevolazioni tariffarie; per le aree protette 2 milioni di euro; per la messa in sicurezza dei fiumi un milione e 200 mila euro; alla qualità dell’aria vanno un milione e 160 mila euro; alla Protezione civile 770 mila euro. I contributi ai Comuni ammontano a 10 milioni e 600 mila euro; per turismo e cultura oltre un milione di euro, per la caccia 800 mila euro; ai corsi di orientamento musicale 365 mila euro. Per le Province le risorse ammontano a 6 milioni e 180 mila euro. Agli interventi per lo sport 610 mila euro. “Ora subito, senza soluzione di continuità, a lavorare sul bilancio di previsione 2019/2021” conclude l’assessore Cesetti.

Contributi per le piccole imprese Assestamento di bilancio: risorse Il Gal Fermano ha emanato due Fermo – come ha ricordato il Sinper oltre 50 milioni di euro bandi rivolti alle piccole imprese daco Paolo Calcinaro – comprende ad esempio i Comuni di Grottazzolina, Belmonte Piceno, Monteleone di Fermo, Montottone, Ponzano di Fermo, Monte Giberto, Monsampietro Morico”. L’entità del contributo pubblico a fondo perduto va dal 40 al 60% della spesa ammissibile e da un minimo di 25.000,00 euro ad un massimo di 40.000,00 euro per le piccole imprese di nuova costituzione. Va anche sottolineato che recentemente la Regione Marche ha assegnato nuove cospicue risorse finanziare ai quattro GAL delle aree interessate dal sisma che sicuramente consentiranno di implementare le risorse messe a disposizione delle imprese. Le imprese devono presentare i loro progetti, secondo le modalità indicate nei bandi, entro e non oltre il 30 novembre 2018. Per scaricare i bandi visitare la pagina facebook dello Sportello Europa della Città di Fermo: www.facebook. com/sportelloeuropafermo.


21 settembre 2018

Economia/News

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Marche/Nella provincia di Fermo il valore più basso

Contribuenti e redditi dichiarati: preoccupa il divario con le altre regioni Ammontano a 21,5 miliardi i redditi complessivamente dichiarati nel 2017 da 1,1 milioni di contribuenti marchigiani, con un valore medio di 19.654 euro. E’ quanto risulta dai dati resi noti dal MEF relativi alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche per l’anno d’imposta 2016, ed elaborati dall’IRES CGIL Marche. I redditi dichiarati dai marchigiani risultano inferiori sia alla media nazionale (20.960 euro) che alla media delle regioni del Centro (21.809 euro). Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 12° posto dopo Toscana e Umbria, ultima delle regioni del Centro. La regione con il reddito medio più alto è la Lombardia, con 24.765 euro, mentre quella con il reddito più basso è la Calabria, con 14.950 euro. Il 44,4% dei contribuenti marchigiani dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro, percentuale superiore sia alla media nazionale (43,9%) che a quella delle altre regioni del Centro (42,7%), mentre coloro che dichiarano redditi superiori a 120.000 euro rappresentano lo 0,5% (0,7% a livello nazionale e 0,8% nelle regioni del Centro). Nella fascia fino a 26.000 euro di reddito dichiarato si collocano il 78,2% dei contribuenti marchigiani che dichiarano il 51,9% del reddito complessivo, mentre l’1,7% nella fascia di reddito superiore a 75.000 dichiara il 10,8% del reddito complessivo. In tutte le province marchiane, i redditi medi sono inferiori alla media delle regioni del Centro e, fatta eccezione per Ancona, anche alla media nazionale. Infatti, il reddito medio più alto si registra ad Anco-

na, con 20.996 euro, seguito da Pesaro-Urbino con 19.729 euro, Macerata con 18.974 euro, Ascoli Piceno con 18.366 euro; a Fermo, si registra il valore più basso con 18.217 euro. Particolarmente interessante risulta il dato delle diverse tipologie di reddito. In particolare, il reddito medio da lavoro dipendente ammonta a 19.159 euro, anche in questo caso molto al di sotto della media nazionale (20.680 euro) e soprattutto di quella delle altre regioni del Centro (21.114 euro) e in tutte le province marchigiane i redditi da lavoro dipendente sono inferiori a quello medio nazionale e a quello del Centro Italia; si passa da 20.308 euro

di Ancona ai 17.661 euro di Fermo. Il reddito medio da lavoro autonomo ammonta a 39.229 euro, le spettanze dichiarate dagli imprenditori (solo i titolari di ditte individuali) sono di 21.174 euro annui, i redditi da partecipazione ammontano a 15.588 euro, mentre per i fabbricati vengono dichiarati mediamente 1.162 euro. Significativo anche il dato del reddito medio da pensione: 15.854 euro, a fronte di valori medi nazionali e delle altre regioni del Centro rispettivamente di 17.174 e 18.2014 euro. Nella graduatoria delle regioni italiane, le Marche si collocano al 13° posto per redditi da pensione, tra i valori della Sardegna e quelli della Campania.

Reddito medio imponibile (in €) Reddito medio Reddito lavoro medio dipendente

Reddito medio lavoro autonomo

Reddito medio pensione

Spettanze Reddito medie medio imprenditori* partecip.

Reddito medio fabbricati

Ancona

20.996

20.308

39.947

17.386

23.552

16.609

1.140

Ascoli P.

18.366

18.249

34.771

15.582

18.214

13.296

1.108

Fermo

18.217

17.661

34.732

13.725

20.999

15.424

1.258

Macerata

18.974

18.440

39.059

15.302

20.984

16.085

1.227

Pesaro U.

19.729

19.405

43.165

15.508

20.322

15.381

1.127

MARCHE

19.654

19.159

39.229

15.854

21.174

15.588

1.162

CENTRO

21.809

21.114

40.485

18.214

20.396

16.646

1.764

ITALIA

20.960

20.680

41.762

17.174

21.038

17.988

1.477

* Reddito di spettanza degli imprenditori (solo titolari ditte individuali)

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21 settembre 2018

Salute/News

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I consigli della pediatra, Alessandra Pinelli

Scuola e attività varie: bambini si riparte! di Agnese Testadiferro

Lo stress da rientro coinvolge anche i più piccoli. Con la Dottoressa Alessandra Pinelli, pediatra di famiglia, andiamo alla ricerca di consigli pratici per il benessere di bambini e ragazzi che con settembre riprendono il ritmo tra scuola, sport e tanti impegni. Occhio all’alimentazione! Come riprendere il ritmo? “Gradualmente, al fine di riadattare il fisico a orari e impegni non più abituali. Si può iniziare facendo suonare la sveglia un po’ prima e riprendendo gli orari consueti per cena e sonno. Per i più grandi, riprendere con qualche momento di studio quotidiano aiuta a non rendere la ripresa troppo traumatica”. Alimentazione ideale? “Varia e completa. Importantissima è la colazione, che non va mai saltata: per la affrontare con energia la mattinata introdurre una buona parte di carboidrati (latte o yogurt, pane e marmellata, cereali, biscotti secchi). Fare spuntini leggeri (frutta, yogurt, un piccolo panino) durante

l’orario scolastico ed evitare merende pesanti che rendono difficile la concentrazione. Frutta e verdura di stagione dovrebbero sempre essere presenti ai pasti in quanto assicurano la giusta quantità di vitamine, sali minerali e fibre”. C’è un segreto per far apprezzare, e mangiare, frutta e verdura? “Molto dipende da noi genitori. Tra i consigli: cucinare in modo fantasioso, proporre le verdure insieme agli alimenti che più piacciono ai bambini, coinvolgendoli in cucina. Molto importante è mangiare insieme con tutta la famiglia, dando per primi l’esempio. Fondamentale non sgridare i bambini se non mangiano ciò che noi vogliamo, non avere un atteggiamento deluso da questo comportamento e soprattutto non dare punizioni associate al tipo di alimentazione. È estremamente pericoloso creare un rapporto conflittuale che abbia come argomento il cibo”. Come scegliere un’attività sportiva? “L’attività sportiva è molto importante per tutti i bambini, non solo favorisce una adeguata crescita fisi-

ca, muscolare e scheletrica, ma li aiuta a socializzare. Lo sport deve essere un piacere e il bambino deve essere coinvolto nella scelta valutando la sua età e l’indole. Sotto i 7-8 anni andrebbero preferiti ginnastica e nuoto. Per il bambino molto timido un gioco di squadra può essere di aiuto. Ricordare sempre che lo sport è divertimento, i nostri figli non devono per forza diventare campioni”. Quante ore da dedicare al sonno? “Dai 3 ai 5 anni sono necessarie 10-13 ore; dai 6 ai 13 anni: 11 ore. Per gli adolescenti dai 13 ai 17 anni sono sufficienti 8-10 ore. Un’attività fisica costante migliora nettamente la qualità del sonno”. Qual è la routine ideale? “I bambini sono abitudinari ed amano seguire una routine. I riti aiutano a scandire il tempo e danno sicurezza e fiducia. Quindi: mantenere il momento del gioco all’aperto con i coetanei e, per i più grandi, stabilire insieme a loro l’orario in cui fare i compiti. La cosa più importante per tutti, a qualsiasi età, è mantenere più o meno fisso l’orario della sveglia, della cena

e di quando si va a dormire”. Quali sono gli errori più comuni dei genitori, nei confronti dei bambini, al ritorno dalle vacanze? “Per rendere piacevole l’approccio all’inizio delle attività scolastiche è importante non usare frasi come “vedrai ora che inizia la scuola…”, “È finito il gioco adesso...”: sono frasi che fanno pensare alla scuola come qualcosa di negativo e punitivo. Coinvolgere nella scelta e nell’acquisto del materiale necessario vivendolo come un divertimento. Fondamentale è non far ricadere sui figli la propria ansia riguardo la scuola e, cosa molto importante, non caricarli di aspettative riguardo i risultati”.

Marche/Conclusa l’indagine “Sanità bene comune”

I marchigiani chiedono meno diseguaglianze e servizi più efficaci Si è appena conclusa “Sanità bene comune”, l’indagine lanciata da CGIL, CISL E UIL Marche per conoscere e approfondire la valutazione dei cittadini sul sistema sanitario pubblico, sul ricorso alle prestazioni sanitarie private e sulla spesa che sostengono per la propria salute. L’indagine è stata avviata nel mese di aprile 2018 attraverso la compilazione di questionari anonimi distribuiti nei luoghi di lavoro, nelle sedi sindacali, nei luoghi di aggregazione e online attraverso i siti di CGIL, CISL E UIL. Con il questionario si è voluto sondare la percezione dei cittadini marchigiani sul Servizio Sanitario Regionale, anche in relazione alle loro condizioni economiche e al ricorso ai servizi privati. Sono 3.360 le persone che, da tutta la Regione, alla data del 31 agosto, hanno partecipato all’indagine: dalle loro risposte emerge un quadro complessivamente buono dello stato di salute dei cittadini marchigiani, ma si evidenzia anche un quadro di crescente diseguaglianza nel ricorso ai servizi sanitari sulla base delle differenze territoriali e di reddito. Il 60,2% degli intervistati sostiene una spesa per prestazioni sanitarie private compresa tra 200 e 1.000 euro e il 20,8% tra 1.000 e 2.500 euro. La spesa per la salute delle famiglie marchigiane è inferiore al dato nazionale e in diminuzione rispetto al 2016. In particolare, a ridurre la spesa sanitaria sono state proprio le famiglie collocate

nelle fasce reddituali più basse, a conferma di quanto emerso nel VII Rapporto RBM-Censis, che stima in 12,2 milioni gli italiani che nel 2016 hanno rinunciato o rinviato per ragioni economiche una prestazione sanitaria: oltre la metà degli intervistati che nell’ultimo anno ha ridotto la spesa per la sanità, lo ha fatto per motivi economici. Parallelamente, l’85,6% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto ricorso a prestazioni sanitarie private nell’ultimo anno, con picchi nelle province di Pesaro - Urbino e Macerata. Tra le ragioni del ricorso al privato vi è soprattutto la possibilità di ridurre i tempi di attesa (38,6% delle risposte), tema dal quale arriva il giudizio più critico nei confronti del sistema pubblico, bocciato da 9 intervistati su 10 proprio per la lunghezza delle liste di attesa. Valutazioni negative anche su ticket e accessibilità dei servizi, ritenuti non adeguati rispettivamente dal 58,3% e dal 47,1% del campione. La sanità pubblica è ritenuta sufficiente, seppur con aree di criticità concentrate in alcuni distretti sanitari, per quanto riguarda gli orari di apertura dei servizi, l’assistenza domiciliare, il sistema di emergenza – urgenza, le residenze protette e le Rsa, la chiarezza delle informazioni e le case della salute, mentre ottengono una buona valutazione il rapporto tra operatori e cittadini, i servizi ambulatoriali specialistici, l’accoglienza, gli ospedali, gli standard igienici, l’efficacia delle prestazioni

ricevute e l’attività dei medici di famiglia. I cittadini intervistati hanno inoltre espresso l’esigenza di fermare i tagli al fondo sanitario, evidenziando la consapevolezza dell’insufficienza del finanziamento nazionale, anche in ottica di un riequilibrio delle disparità di accesso ai servizi su base territoriale. Tra le priorità emerse, per CGIL CISL UIL Marche, c’è l’esigenza di potenziare i servizi territoriali e di integrazione socio-sanitaria rispetto ai bisogni dei cittadini, specie quelli più fragili. Una maggiore offerta di assistenza domiciliare, tuttora inadeguata, potrebbe contribuire a migliorare la presa in carico dei pazienti dopo il ricovero oltre alla necessaria compensazione della trasformazione dei piccoli ospedali in strutture territoriali, con ulteriori importanti investimenti sulla rete dell’emergenza sanitaria, a partire da un significativo potenziamento delle Potes e della dotazione di Mezzi di Soccorso Avanzato. Per CGIL CISL UIL Marche la riorganizzazione del sistema di cure primarie e intermedie va sostanziata dalla strutturazione effettiva degli Ospedali di Comunità e accompagnata da un concreto sviluppo delle Case della Salute. E’ inoltre necessario potenziare il sistema della prevenzione, che peraltro rappresentava uno dei pilastri della riforma sanitaria di quarant’anni fa, con particolare attenzione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.


21 settembre 2018

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Salute/News Marche/Nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione

La nostra regione certificata dal Ministero della Salute per il 2017 Le Marche hanno ottenuto la certificazione del Ministero della Salute per le azioni svolte nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione per l’anno 2017. La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha valutato positivamente e certificato le attività svolte sulla base delle linee programmatiche che vanno da azioni a favore dell’infanzia all’età adulta avanzata, dall’ambiente di lavoro alla scuola. Il Piano pone particolare attenzione alle vaccinazioni per bambini, adulti e soggetti a rischio. “Il raggiungimento degli obiettivi previsti per l’ anno 2017 - spiega il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli - è un risultato importante che rappresenta il riconoscimento per il lavoro svolto dai Dipartimenti di Prevenzione e per tutti coloro che, nonostante le difficoltà, hanno partecipato alla realizzazione delle attività previste nelle linee progettuali”. Il Piano Regionale di Prevenzione disciplina le attività fino al 2019, con azioni che coinvolgono

trasversalmente tutte le politiche regionali, specifica i principi e la visione generale: sono stati identificati, in linea con le indicazioni nazionali, 12 programmi, declinati in linee progettuali riguardanti i più rilevanti temi della Sanità Pubblica. I programmi riguardano la tutela della salute nell’infanzia, la promozione della salute in ambito scolastico, la promozione dei coretti stile di vita negli adulti e negli anziani, la prevenzione relativa agli screening, la promozione della salute in ambito lavorativo, la prevenzione e la tutela della salute nelle tematiche ambientali, la promozione delle vaccinazioni, la preparazione e la risposta alle emergenze di sanità pubblica, la prevenzione del randagismo ed il benessere degli animali da affezione, la sicurezza alimentare, la prevenzione della malattie infettive trasmissibili. Nella elaborazione del Piano Regionale di Prevenzione sono state inserite strategie inter e multisettoriali, che coinvolgono, con la regia dei Dipartimenti di Prevenzione, altri enti

che concorrono alla realizzazione delle azioni previste. Inoltre sono stati seguiti altri principi, quali la messa in atto di azioni di promozione della salute basate su evidenze scientifiche e il contrasto alle diseguaglianze. Nell’ambito del Piano nelle Marche sono stati anche avviati due importanti programmi per lo sviluppo dell’attività motoria e sportiva: uno in ambito scolastico, con la sinergia di Regione Marche, ASUR, CONI, MIUR e la collaborazione di CIP e CSI, l’altro riservato ad adulti ed anziani, con il coinvolgimento degli Enti di Promozione Sportiva. Per i programmi del Piano, come richiesto dal Ministero della Salute, sono stati individuati gli indicatori sentinella e relativi standard, per documentare e valutare l’avanzamento dei programmi verso il raggiungimento degli obiettivi specifici. In questo mese rappresentanti regionali stanno partecipando all’avvio dei lavori per l’elaborazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.

Breve Porto Sant’Elpidio

Nominato il nuovo CDA delle Farmacie Comunali Nel corso dell’Assemblea dei soci delle Farmacie Comunali è stata definita la composizione del Consiglio di Amministrazione delle Farmacie. Nello specifico sono stati designati per la carica di componenti del C.D.A. della società Farmacie Comunali s.r.l., Marco Traini (Presidente) e Maria Giuseppina Rieti e Giovanni Balestrieri quali componenti del consiglio di Amministrazione. “La scelta dei componenti – spiega il Sindaco Nazareno Franchellucci – è stata effettuata sulla base della valutazione del curriculum vitae, dei titoli utili ai fini dell’espletamento dell’incarico in questione e della comprovata esperienza e professionalità dei soggetti designati a tutela degli interessi pubblici di questa Amministrazione. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento al Presidente uscente dott. Massimo Tomassini che ha saputo svolgere l’incarico con impegno e professionalità portando la società a livelli alti con importanti aumenti di fatturato”.

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21 settembre 2018

Inchiesta/Scuole Terra nostra/News

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Fermo/Boom per la Sala del Mappamondo

Musei: una città che riparte ottobre prossimo. Lo scorso anno è stata “bagnata” dal successo anche la mostra sul Rubens a San Filippo ma, al contrario di questa, si è svolta su tre mesi invece che su sei. Appena usciti da San Filippo i turisti hanno avuto la comodità di poter visitare Palazzo Paccaroni, con i suoi Musei Scientifici che sempre dal mese di aprile scorso hanno lì la nuova sede, dopo il trasferimento da Villa Vitali, inagibile dopo i sisma. Il dato che salta subito all’occhio è quello dei numeri: nei tre mesi estivi sono state più di 2.000 le visite, dato importante che attesta come la nuova sede sia stata particolarmente apprezzata, un exploit veramente di rilievo se si considera che nel 2016, prima del terremoto, nella sede in viale Trento le presenze erano della metà. Un raddoppio di presenze che dimostra la possibilità di poter visitare il sito museale accanto ad altri musei e siti culturali in centro, favorendo al visitatore l’opportunità di avere concentrate nel giro di pochi metri le principali attrattive culturali della città. Risalendo Corso Cavour e Corso

Cefalonia si arriva in Piazza del Popolo, dove la riapertura lo scorso 2 agosto della Sala del Mappamondo a Palazzo dei Priori ed il Rubens esposto nella sala attigua hanno registrato quasi 5 mila presenze nel solo mese agostano (quasi quanto la sola Pinacoteca in tre mesi nel 2016). Segno dell’apprezzamento e del crescente desiderio da parte di turisti e visitatori di tornare ad ammirare uno dei gioielli cittadini. Sala del Mappamondo la cui bellezza e maestosità sono recentemente apparse in un volume della casa editrice Taschen, specializzata in grandi opere di divulgazione d’arte, che si attendeva da oltre un anno, dedicato alle “più belle biblioteche del mondo”, come recita il titolo, scritto in inglese, francese e tedesco. Un enorme volume in brossura, contenuto in custodia a cartella, che accoglie anche la Biblioteca Civica “R. Spezioli” con la Sala del Mappamondo di Fermo. Tre foto a piena pagina di grande effetto e due pagine per la scheda triligue, accompagnate da piccole riproduzioni di testi. Sala del Mappamondo

e Biblioteca fermane accanto alle immagini e alla descrizione soltanto di 16 biblioteche italiane, tutte assai prestigiose, tra le quali la Marciana di Venezia, la Casanatense e l’Angelica di Roma, La Laurenziana e la Ricciardiana di Firenze, la Braidense di Milano e la Nazionale di Napoli, oltre alla Biblioteca Vaticana. Tornando alle visite turistiche, confermano il loro trend le Cisterne Romane (7 mila visite) ed il Teatro dell’Aquila (4 mila). “È un bilancio molto positivo – ha commentato il Vice Sindaco e Assessore alla Cultura ed al Turismo Francesco Trasatti – che rappresenta la dimostrazione del lavoro di ripartenza portato avanti subito dopo i sismi del 2016. Per l’autunno-inverno stiamo lavorando a importanti novità e nuove progettualità”.

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Stagione estiva oramai agli sgoccioli e per le presenze turistiche nei musei cittadini è tempo di bilanci. I numeri parlano da soli. I visitatori nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2018 nelle strutture museali di Fermo sono stati complessivamente più di 24 mila, ovvero 10 mila presenze in più rispetto al 2017, anno che ha risentito degli effetti dell’emergenza post sisma, con edifici chiusi per inagibilità, adeguamenti di immobili e trasferimenti di musei. L’estate 2018 con i turisti che sono arrivati in città è stata particolarmente positiva: nella vasta offerta del centro storico fra mostre e musei i visitatori, principalmente inglesi, francesi, olandesi, belgi e norvegesi, oltre che italiani provenienti dal nord al sud della Penisola, depliant e guide turistiche della città di Fermo alla mano, hanno fatto segnare 8.400 presenze alla mostra del ‘400, in corso nella chiesa di San Filippo (dato che tiene conto anche degli accessi avvenuti sin dall’apertura, ovvero dal 20 di aprile) e che rimarrà visitabile fino al 7


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21 settembre 2018

Terra nostra/News Viabilità/Stato dell’arte e prospettive dopo il crollo di Genova e il caos in A14

Non tutte le strade portano a Fermo Il caos scatenatosi sulla A14 nella notte tra il 23 e il 24 agosto, protrattosi per diverse settimane con la Statale letteralmente paralizzata, ha riportato a galla una questione sopita dopo l’apertura nell’estate del 2011 del casello di Porto Sant’Elpidio: la prosecuzione verso sud della realizzazione della terza corsia. A questo, nella mattina del 14 agosto, si è aggiunto il crollo del ponte Morandi a Genova, che ha acceso anche nel nostro territorio una serie di polemiche sullo stato di conservazione e manutenzione delle infrastrutture. Abbiamo cercato di fare il punto, ripartendo da azioni e dichiarazioni. LE INFRASTRUTTURE PROVINCIALI Nelle scorse settimane anche la Provincia di Fermo ha trasmesso al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Toscana – Marche – Umbria la scheda contenente le informazioni acquisite a seguito di una prima e parziale ricognizione delle infrastrutture stradali di proprietà provinciale. Nella rilevazione sono state inserite tutte quelle opere di competenza provinciale già monitorate indicando la loro situazione attuale, il livello di progettazione e il presumibile costo degli interventi, mentre per quelle che non sono state ancora oggetto di monitoraggio è stata descritta la loro situazione e la stima dei costi per la realizzazione di indagini tecnico – diagnostiche. L’importo complessivo degli interventi indicati nella comunicazione è di 19.450.000 euro per quanto concerne le opere di competenza provinciale già monitorate, di 25.000.000 euro per gli interventi di ripristino e risanamento conservativo e consolidamento della rete viaria di competenza e di 752.000 euro per la spesa da sostenere per il monitoraggio delle opere di competenza. “Il monitoraggio compiuto dalla Provincia di Fermo - ha rimarcato la Presidente Moira Canigola – non deve limitarsi ad una mera ricognizione di una difficile situazione destinata ad impolverar-

si in qualche cassetto ministeriale, ma occorre che lo Stato prenda consapevolezza del grado di grave dissesto in cui si trovano i bilanci provinciali ed intervenga in maniera decisa per garantire le risorse finanziarie indispensabili per assicurare la realizzazione degli interventi di manutenzione di tutte le infrastrutture provinciali”. LA VOCE DEGLI INDUSTRIALI “Noi imprenditori siamo pronti a fare la nostra parte, aspettiamo solo che la Regione ci chiami per ragionare sulle priorità e le necessità. Bisogna prendere decisioni rapide e forti, collettive. Impossibile non spingere sulla terza corsia, considerando che una A14 così stretta impedisce anche la manutenzione. La sicurezza ha bisogno di spazi. Ma qualcuno si è chiesto cosa sarebbe successo in caso di incidenti o malori? Prima la sicurezza, poi valutiamo su come fare i lavori, sugli appalti e la loro caratterizzazione per permettere alle imprese locali, già fioccate dal sisma, di risollevarsi”. Di “imbuto d’Italia” ha parlato Confindustria Centro Adriatico, facendo riferimento a quanto accaduto. “Le aziende che lavorano qua come possono muoversi se si ritrovano i prodotti bloccati e non possono consegnare? Parliamo di realtà agroalimentari che fatturano insieme oltre un miliardo di euro o del settore calzaturiero alle prese con le consegne degli ordini”. Dal Presidente Mariani, dal Vice Vicario Melchiorri e dai responsabili del settore edile Ubaldi e Violoni, è giunto un appello anche a riaccendere l’attenzione sul completamento della Mezzina fino alla zona industriale di Ascoli. “Questa strada si allaccerebbe con il tratto già pronto nel Teramano. Se in Abruzzo mancano 6-7 chilometri per completarla, nelle Marche il buco è di 50. Parliamo di una strada necessaria per tanti motivi: diventa un’alternativa, ma soprattutto sarebbe il collegamento verso le zone interne, che chiedono con forza le varie mare-monti. La

Salaria è partita con i suoi cantieri, serve una Valdaso più moderna e poi lavorare sulla Valdete e la Faleriense”. LA POLITICA DEL SÌ E DEL NO Sulla realizzazione della terza corsia c’è stato l’impegno anche di Forza Italia, che attraverso il suo capogruppo regionale Jessica Marcozzi, in un’interrogazione consiliare, ha chiesto di “riaprire immediatamente la trattativa con Società Autostrade”, invitando la stessa Regione ad attivarsi “per colmare una lacuna, quella sulle carenze delle infrastrutture viarie nel Fermano, ormai inaccettabile e anacronistica”. Ma a galla sono tornate anche le ragioni di quel lontano No all’allargamento dell’arteria autostradale, che vide in prima linea i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio. L’allora sindaco del capoluogo Saturnino Di Ruscio, tirato in ballo da più parti, ha ribadito i motivi della sua proposta di arretramento autostradale Civitanova Marche - Fermo - Ascoli Piceno – Giulianova/Teramo, pensato “per alleggerire la costa e riequilibrare lo sviluppo dell’entroterra”. Da un lato, secondo Di Ruscio (affiancato in questo da Claudio Brignocchi, allora alla guida dell’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio), la fragilità del territorio non permette ulteriori interventi invasivi, dall’altro - ed è sicuramente questo il nodo centrale – manca “un serio ritorno per il territorio come la bretella autostradale a quattro corsie dal casello di Porto Sant’Elpidio a Campiglione”. Infrastruttura che, secondo molti, avrebbe permesso una reale connessione di tutto l’entroterra fermano alla viabilità nazionale, permettendo di realizzare il primo troncone della tanto decantata Mare-Monti. Così come sul versante della Valdete era proposta soltanto una bretella per bypassare Salvano e, come ha ribadito Di Ruscio, qualche “obolo” anche a Pedaso. “Quindi, di fatto, nessun problema risolto per il territorio”. Andrea Braconi

Porto San Giorgio/Fondi europei per il rilancio dell’area

Porto, arrivano i soldi La Regione Marche ha assegnato al Comune di Porto San Giorgio un finanziamento di 312.793 euro per la realizzazione del progetto denominato “Riqualificazione, ammodernamento e adeguamento dei locali della struttura Pic Pesca”. Era stato presentato nel 2016 dall’Amministrazione comunale per il bando regionale relativo a fondi europei (periodo 2014-2020). Prevede interventi di riqualificazione nella parte strutturale, nell’impiantistica, la ridefinizione degli spazi, il miglioramento e l’ampliamento dei servizi destinati alla pesca. Il piano di intervento era stato avanzato dal Comune nella consapevolezza che la struttura Pic Pesca (porto peschereccio) negli anni ha avuto un utilizzo provvisorio ed improprio per la destinazione per cui era stato realizzata.

La stessa è stata indicata come elemento di sviluppo e di rilancio della zona, in collegamento con l’immobile del mercato ittico. Il sindaco Nicola Loira ha espresso grande soddisfazione per aver ottenuto questo finanziamento. “Cercheremo, in occasione delle prossime variazioni di Bilancio di reperire ulteriori 90 mila euro circa per completare gli interventi per i quali abbiamo ottenuto il rilevante importo – spiega il primo cittadino -. La destinazione dell’immobile sarà legata alla pesca, alla promozione turistica, la valorizzazione della tradizione marinara di Porto San Giorgio e del pescato. Altri finanziamenti che abbiamo ottenuto attraverso il ‘flag’ Marche Sud li destineremo alla sicurezza dell’area, cercheremo che quella parte del nostro porto possa ritrovare vita e frequentazione”.

L’intervento La riqualificazione della struttura ha lo scopo di aumentare i servizi offerti e nello specifico creare un cucina ed un punto ristoro in cui consumare il prodotto fresco pescato. Per tale esigenza è stato necessario ridisegnare gli spazi, predisponendo un locale cucina attiguo al locale di sbarco e prima lavorazione del pescato, e adibire parte della sala polivalente alla degustazione. La sala polivalente, adeguatamente dimensionata, ospiterà eventi temporanei essendo concepita come spazio dotato di elevata flessibilità, all’occorrenza divisibile o ampliabile al fine di ospitare anche riunioni dei pescatori, attività collettive, laboratoriali, divulgative e di educazione ambientale destinate ai turisti, alla cittadinanza e alle scuole. E’ inoltre previsto il riassetto degli spazi per il punto soccorso a mare della Protezione civile, spazi di servizio a supporto degli addetti alla pesca e un angolo bar.

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Cultura/News Servigliano/Aveva 102 anni, fu detenuto nel campo di prigionia

Morto il sopravvissuto James Keith Killby Si è spento nella sua Londra, all’età di 102 anni, James Keith Killby, uno degli ultimi sopravvissuti del campo di prigionia di Servigliano. Conosciuto in tutto il mondo, anche per le sue concrete azioni di relazioni culturali, in occasione dei suoi 100 anni aveva ricevuto telegrammi da parte del Presidente Sergio Mattarella e dalla Regina Elisabetta. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Killby venne catturato in Libia e imprigionato proprio nel campo di Servigliano. Ufficiale alleato, nel settembre 1943 con altri duemila soldati fuggì dal campo di Servigliano risalendo il Tenna e, grazie all’aiuto di una famiglia di Monte San Martino, trovò un nascondiglio sicuro e riuscì a salvarsi. Rientrato a Londra, dopo venti anni di studi e ricerche fondò il Monte San Martino Trust, alimentato finanziariamente dalle famiglie degli ex soldati. Si tratta di una Fondazione che dal 1989 assegna borse di studio in Inghilterra a studenti del Fermano e del Maceratese di età compresa tra 18 e 25 anni. Un modo concreto per dire “Grazie” alle famiglie che salvarono, dopo l’armistizio, oltre duemila soldati alleati in fuga. In 30 anni sono state assegnate oltre 800 borse di studio:

un’azione senza precedenti, sostenuta da privati, a livello mondiale. Tornò a visitare il campo di Servigliano negli anni Sessanta e in quel periodo avviò le ricerche delle persone che salvarono la vita ai militari alleati. Nel 2003, una delle sue ultime passeggiate tra Monte San Martino e Servigliano e proprio qui Killby indicò la porzione delle mura di cinta da dove i soldati alleati fuggirono nel settembre 1943. “Ero un giovane ufficiale – raccontava Killby –. Dopo l’armistizio, aprimmo una breccia nel muro del campo di Servigliano e ci dirigemmo verso il fiume. La salvezza? La trovammo nelle case dei contadini: ci sfamarono e ci nascosero, a rischio della vita. Che Dio li abbia in gloria. Eravamo disperati, dannati, col timore di essere ripresi dai tedeschi e uccisi. Nessuno potrà mai ripagare quelle famiglie di così tanta generosità”. Era uno degli ultimi testimoni di quelle pagine di storia. James Keith Killby nel corso della sua straordinaria vita aveva ricevuto le massime onorificenze al merito della Repubblica italiana e dell’Ordine dell’Impero Britannico. Nel 1988 divenne cittadino onorario di Monte San

Fermano/Poesia e letteratura

Secondo numero per “bis-scritture” La rivista “bis-scritture” è uscita con un secondo numero con le meravigliose immagini di Libri d’ore di tutto il mondo, fra cui il prezioso volume custodito dalla Biblioteca Comunale di Fermo: il Liber Orarum del XV secolo appartenuto alla Regina Cristina di Svezia. Una delle numerose perle della città del Girfalco. In questo numero, insieme ai testi poetici di Antonio Vallesi, Luigi Maria Musati, Nicola Passerini, Sandro Olimpi ed alla traduzione di tre sonetti di Luisa Labè, raffinata poetessa del 1500 ad opera di Luigi Marrozzini, sono stati ospitati Andrea Rocchetti, Luigi Socci, Andrea Cavalletti, Vladimir D’Amora, oltre alla ristampa del primo e dell’ultimo numero della famosa rivista “Campo di Marte” a 80 anni esatti dalla prima uscita della rivista che dopo appena un anno di pubblicazione il regime fascista oscurò. C’erano solo Alfonso Gatto, Eugenio Montale, Leonardo Sinisgalli, Piero Bigongiari, Vittorio Sereni, Carlo Emilio Gadda, Tommaso Landolfi, Mario Luzi, Carlo Bo, Vasco Pratolini…

La rivista “bis – scritture”, con questi primi due numeri, è tornata a proporre una forma moderna ed originale per la diffusione della poesia e della letteratura, un nuovo modo di porsi di fronte al “lettore” che sia profondamente rispettoso dei messaggi contenuti nei versi e non una celebrazione degli autori. Per informazioni: edizionibis@gmail.com

Martino, mentre il Comune di Servigliano nel 2001 gli conferì il Leone d’Argento. Numerose le attività organizzate in collaborazione con la Casa della Memoria di Servigliano. Il Monte San Martino Trust, rappresentato da sempre in Italia da Antonio Millozzi, continua la sua attività, alimentato dalla seconda e terza generazione di quei soldati che, radunati da Killby, testimoniano concretamente il ringraziamento alle famiglie del Fermano e del Maceratese.

Il micro micro racconto di Sergio Soldani La moglie lo aveva tradito Era capo-contabile della fabbrica di giocattoli “Baffoni” di Vasto e negli ultimissimi tempi aveva saputo per certo che la moglie Andreina lo avesse tradito con un lontano cugino a Trieste, quando lei decise di passare una settimana con la famiglia della mamma. A riferirglielo fu un altro cugino geloso, con una sinistra e perfida telefonata, peraltro telegrafica: “Sono Enzo, tua moglie si è concessa a Walter, ciao!”. Attaccato il telefono gli cadde il mondo addosso e immediatamente pensò di percorrere una via senza indugi, tradire anche lui ma soltanto per vendetta, senza coinvolgimenti sentimentali di sorta… “Piero - disse dentro di se -. Questa volta lo devi fare al più presto e poi raccontarglielo nei particolari alla signora...”. E pensare che prima del fatto era una coppia affiatata che si distingueva per premure reciproche e feste di compleanno allegre e con parecchi invitati. Fra loro era nata anche una dolce bambina di nome Clara che proprio durante quell’anno doveva entrare alla scuola materna. Dal primo giorno di ritorno in fabbrica lui decise che per realizzare l’adulterio il più presto possibile avrebbe dovuto riferirsi certamente a una delle cinquanta dipendenti della fabbrica. “Baffoni.” Nella sua testa cominciarono a rimbalzare immagini e nomi che si intrecciavano vorticosamente e si accorse, nell’immediato, quanto sarebbe stato complicato risolvere la sua intenzione. Comunque, alla fine selezionò tre nomi: Maurizia giovane diciannovenne spensierata, Norma seria addetta alle pubbliche relazioni, quasi cinquantenne in perfetta forma, compiacente alle lusinghe di quasi di ogni maschio, e Lorella, operaia del finissaggio del prodotto, quarantacinquenne, un bel po’ appesantita, dall’aria solitaria. Cominciò subito a tempestarle di messaggi, telefonate galanti, proposte anche piuttosto specifiche. In quindici giorni di assalti, non ricavò altro che rifiuti netti. Allora entrò in quella dolorosissima dimensione della disistima inattesa. Insisteva che doveva vendicarsi ma era mentalmente stroncato dall’evidente fallimento. Ritornando a ragionare con impulso cieco, una sera uscì di casa verso le ventidue, per arrivare in un luogo molto periferico di Vasto ove c’erano delle attraenti prostitute, fece salire in macchina la prima che gli capitò, come lei salì lui scoppiò in un pianto convulso dal quale sembrava non potersi fermare. Si fermò, retribuì la ragazza e fuggì disperato verso il ritorno. Aveva consumato la sua vendetta contro la moglie, con un pianto isterico e cento euro in meno in tasca.


21 settembre 2018

Cultura/News Marche/Il punto di Legambiente

Sisma, a due anni il patrimonio culturale resta un fronte aperto “Nella nostra regione è ancora in corso una vera e propria emergenza sullo stato di conservazione dei beni sottratti alle macerie. Aspettiamo ancora un piano concreto di messa in sicurezza, di gestione dei beni recuperati e una prospettiva per la loro fruibilità futura. È giunto il momento di pensare e ragionare, insieme alla comunità e a tutti i portatori di interesse, su quella che sarà la nuova geografia dei beni culturali in questa regione e di disegnare uno scenario di nuovi edifici e contenitori in cui mettere in mostra le opere, che già ora sono in condizione di essere esposte, che veda il coinvolgimento delle comunità locali. Ciò significherebbe dare una prospettiva forte e concreta per costruire piani di promozione turistica e punti di riferimento per la cittadinanza colpita”. Questo il commento di Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche, a due anni dal sisma che ha colpito fortemente il Centro Italia e le Marche. Dalla relazione sulle attività di resoconto dell’UCCR Marche all’UCCN datata 17 luglio 2018, emerge, infatti, che sono 13.211 beni mobili complessivamente recuperati, solo 1.563 si trovano in due depositi gestiti dal MIBACT. Uno è situato presso la Mole Vanvitelliana di Ancona, data in concessione gratuita al MIBACT dal Comune di Ancona ed ospita 1.423 beni, l’altro è il Forte Malatesta di Ascoli Piceno di proprietà del Demanio, dato in concessione al Comune di Ascoli Piceno, sede del Museo Civico che ai piani inferiori ospita i restanti 140 beni. Gli altri 11.648 sono in luoghi di ricovero dispersi: tre depositi nella Diocesi di Camerino, due depositi nella Diocesi di Ascoli Piceno, uno nella Diocesi di Fermo, un deposito nel comune di Amandola, uno nell’Istituto Campana a Osimo. Altri addirittura si trovano attualmente in “luoghi di ricovero temporaneo”, come “conventi annessi alle chiese danneggiate”, siti non tutti adeguatamente attrezzati per garantire la sicurezza ai beni salvati. Nella relazione, inoltre, riguardo il deposito della Mole Vanvitelliana di Ancona, è specificato che solo per una parte delle opere, quelle in condizioni più “gravi”, si è provveduto a sostituire gli

imballi di prima emergenza e sono state oggetto di un pronto intervento in attesa del restauro definitivo. I tre eventi sismici che si sono succeduti a partire dal 24 agosto 2016 hanno inferto enormi colpi al patrimonio culturale, tra cui chiese, monumenti, edifici storici, affreschi, tele, statue, materiale archivistico e librario e organi musicali storici, presenti in migliaia di edifici ecclesiastici, nei numerosi musei civici e diocesani e nei palazzi sia pubblici che privati. Ma se è vero che la successione degli eventi e la vastità dell’area colpita sono stati eccezionali, è altrettanto vero che le Marche si sono fatte trovare impreparate. Molte le falle che non hanno permesso il massimo dell’efficienza e dell’efficacia nell’affrontare l’emergenza del recupero, salvaguardia e fruizione del patrimonio culturale. “Nonostante il nostro gruppo di volontari, il primo organizzato e formato per operare in emergenza e che è nato proprio in risposta al terremoto Marche e Umbria del 1997, sia stato un valore aggiunto straordinario per la comunità e per le Istituzioni, – continua Pulcini – l’azione svolta dal mondo del volontariato è stata contrastata e bloccata per molti mesi, mentre le opere rimanevano sotto macerie e neve, e ad oggi continua e non essere considerata, nonostante la dichiarata disponibilità. Una forte criticità, inoltre, è stata rappresentata dalla distanza tra il centro organizzativo (Ancona) e i territori colpiti con enormi perdite di tempo, né sono mancati duplicazioni di sopralluoghi. A questo va aggiunta l’ostinata incapacità di creare una vera collaborazione sia in fase di emergenza che post emergenziale tra enti e ed Istituzioni, fra l’UCCR, la Regione e la CEI, causando rallentamenti e ostacoli su un lavoro che potrebbe trovare soluzioni adeguate anche per la ripartenza del territorio. Sollecitiamo, quindi, una seria analisi di ciò che non ha funzionato, sia per porre subito rimedio sia per meglio attrezzarsi in caso di altre emergenze”. La relazione evidenzia, inoltre, che, a causa della mancata individuazione del deposito, non è

possibile esaudire le richieste di trasferimento di fondi archivistici e librari per permettere gli interventi sugli edifici, provocando ulteriori ritardi nella ricostruzione. Mancano spazi adeguati per ricoverare i numerosi organi storici che giacciono nelle chiese danneggiate e numerosi sono gli affreschi su cui intervenire con velinature o con la raccolta dei frammenti dalle macerie. In tutto ciò, dal 2015, l’Unità di Crisi delle Marche, così come previsto dalla Direttiva Franceschini del 23 aprile 2015, si è attivata per cercare un luogo da destinare a deposito dei beni recuperati da eventi calamitosi di proprietà statale-demaniale ma, nonostante gli ultimi solleciti (14/03/2018), non ha ancora ricevuto risposte. “Ci preme ricordare al Ministro Bonisoli che le Marche sono ancora in emergenza – conclude Pulcini – e ci aspettiamo un suo deciso interessamento, perché una buona parte del patrimonio culturale marchigiano aspetta ancora di essere messo in sicurezza. Chiediamo anche che le Istituzioni regionali vengano aiutate dal Governo a predisporre un piano di gestione dei beni recuperati, rendendoli fruibili nei territori di appartenenza in depositi attrezzati con laboratori e spazi polifunzionali, aperti alle scuole, alla popolazione, ai restauratori, alle università, capaci di creare occupazione e flussi turistici. Salvaguardare il patrimonio culturale di una comunità per restituirlo ai cittadini, anche attraverso il loro coinvolgimento, rappresenta uno dei modi per garantire risorse per una futura rinascita del territorio e dello spirito della comunità marchigiana”.

Fermano/Nuovo libro di Marco Moschini

Giochiamo a contare Nuova pubblicazione per Marco Moschini, maestro di scuola primaria nonché autore di poesia e narrativa per l’infanzia e didattica per insegnanti: “Giochiamo a contare – Primi numeri e prime rime” è il titolo del libro rivolto a bambini dai sei anni, edito dal gruppo editoriale Raffaello di Ancona. “Giochiamo a contare” è un delizioso testo per amare di più la matematica. Una prima parte di filastrocche sui numeri da 1 a 20, una seconda parte con quattro rac-

conti sulle quattro operazioni. Nelle ultime pagine le schede didattiche di Paola Valente, per comprendere meglio. Scrive Moschini, senigalliese di nascita ma che da tanti anni vive e lavora a Fermo: “Da bambino, quando il maestro ci diceva di prendere il quaderno a quadretti, sentivo l’urgente bisogno di andare in bagno. Ma dopo aver scritto questo libro, i numeri mi stanno quasi diventando simpatici!”. “Mi rivolgo ai piccoli ma porto i grandi

a riflettere su che cosa significhi essere bambini oggi e sulla fatica di crescere – continua Moschini -.I miei versi vogliono essere un invito alla poesia attraverso il divertimento e la manipolazione di parole considerate “giocattoli”, mentre con le opere di didattica cerco di realizzare una scuola gioiosa, luogo del sapere e del saper fare, in un rapporto di collaborazione che faccia sentire il piacere di stare insieme e dia spazio alla cultura dell’accoglienza”.

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Cultura/News Fermano/Nuovo libro di Alessandro Pazzaglia e Massimiliano Petrelli

Antiche ricette da riscoprire

le tabelle nutrizionali del dottor Massimiliano intatto il fascino della sua memoria territoriale. Petrelli, endocrinologo e nutrizionista. E’ nato Un viaggio emozionale di suggestioni che si così il libro “Antiche ricette. Cultura, tradizione, legano all’immaginario e che inevitabilmente salute”, voluto da alcuni produttori illuminati diviene anche una scoperta del territorio. Un (coordinati da Luigi Donnari, che ha sposato il viaggio, però, senza l’ansia di arrivare e, anzi, progetto) che in questa nostra regione, grazie con la disponibilità a perdersi, per ritrovare alla passione e alla ricerca continua della qualità, quella “bellezza” e “armonia” dei sapori che per non svolgono semplicemente la loro attività Leopardi costituivano la “dimenticanza de’ mali, imprenditoriale, ma divengono, nei fatti, custodi e trascuranza de’ beni”. del territorio e del paesaggio. Così, a fronte di una standardizzazione che avanza a livello planetario, ecco un modo per mantenere viva la cucina dei nostri antenati, “non solo perché gustosa Campus Legionis e stimolante - ha affermato Pazzaglia Mio bello caro amato Campoleggio ma anche perché rappresenta le nostre che racchiudi San Giuliano, Piazzetta e via D’Oleggio radici, la nostra storia, quindi anche et anco nel tuo cuor “Vicololungo” parte integrante della nostra identità che riaccende un pensiero ancor più lungo culturale”. Partiamo dunque per questo quel sito allegro di fermani veri viaggio – storico, antropologico ed un di poveri in canna sì e dai volti fieri enogastronomico – alla ricerca dei sapori Ecco! Mi appari oggi, bello più di ieri. e delle ricette di una civiltà contadina Palese in te l’impulso e ti distingue ancora viva nelle Marche, una regione quel che tu senti in cor sciorini in lingue. che per molti versi ha saputo preservare Se chiudo gli occhi un sogno bello viene è amor di te che scorre nelle vene. Se il quantum mi chiedi da misurar col metro di nostra Fermo amo te solo e il suo teatro. Campus Legionis un di fosti chiamato da quel romano imper perenne armato le centurie dell’Urbe hai tu ospitato ma la pace nel tuo suol sempre hai voluto. I natali hai tu dato a cittadini cui lavori partiranno a breve e che aggiuncalibro Billé, Seta e Valentini geranno a questo luogo magico e pieno di di tutti gli altri non vi dico il nome fascino la suggestione della storia archeolosono stati tanti, famosi eccome! gica grazie ai reperti della necropoli picena Un dì di maggio anch’io ebbi il natale rinvenuti durante gli scavi del metanodotto quel trentanove metà gaio ma fatale. ad opera della Edison tra il dicembre 2016 e La guerra! Che infiammò questo stivale. l’aprile 2017 in contrada Cugnolo”. Ma io o Campoleggio mio non son famoso Il progetto dei lavori, con la collaborazione per darti vanto a modo si gioioso della Soprintendenza, prevede interventi di poter ostentare un figlio valoroso. sistemazione al piano terra dell’immobile ex Il pensier mio a ritroso ho rimandato sede della scuola dell’infanzia dove il museo nel rivedermi chino sul selciato nascerà (museo all’interno del quale troverà ad origliar il cantar del vicinato spazio anche un nuovo punto informativo ispiratore dell’esistenza mia turistico per i visitatori del borgo). L’allestipoter mutar tristezza in allegria. mento si svilupperà su 4 sale con un’aula Questo a te devo o Campoleggio mio ricezione e 3 aule con le bacheche contenenti per tutto ciò ringrazio sempre Iddio. i reperti scoperti nelle diverse tombe oggetto di indagine archeologica in questi due anni. Guerriero Sdolzini La guida su Torre di Palme si aggiunge al lavoro di promozione portato avanti in questi anni sul borgo che come noto ha infatti destato un grande interesse mediatico su giornali, mesi fa su National Geographic e su canali tv come Marco Polo anche per le scoperte archeologiche ed ha coinvolto la partecipazione della locale scuola media nella promozione turistica del Borgo (che è valsa all’Istituto la bandiera verde di Eco Schools). Guida corredata di mappa del borgo, informazioni anche sulla vicina Marina Palmense e contatti per visite, che sarà in distribuzione in tutta la città e nei punti turistici informativi.

“Il nostro lavoro nasce dalla consapevolezza che in cucina si sta perdendo la memoria storica e della tradizione della nostra terra, ricca di prodotti eccellenti. Il nostro impegno è stato quello di documentare certezze e allo stesso tempo dal desiderio, oseremmo dire dal dovere, di ricercare le fonti di una cucina in grado di garantire un sano stile di vita, attraverso testimonianze ancora capaci di recuperare le memorie di un tempo”. L’hanno affermato Alessandro Pazzaglia e Massimiliano Petrelli, coautori del libro “Antiche Ricette, cultura, tradizione, salute”. Il libro arriverà nelle migliori librerie regionali e nazionali a fine ottobre, ma fin da ora è possibile affermare che si tratta di un ottimo contributo alla storia e alla tradizione culinaria delle Marche e in particolare del Fermano. Dalle Rigaglie e creste di gallo in fricassea alla Lattarina alla marinara, dai Tagliolini pelosi con il sugo finto ai Moccolotti de lo vatte, dalle Uova in trippa all’Oca arrosto, sono oltre 80 le ricette proposte dallo chef Alessandro Pazzaglia, “Senatore a vita” della Federazione Italiana Cuochi, con a fianco

Fermo/Informazioni e foto

Pubblicata la prima guida turistica di Torre di Palme Data alle stampe e pubblicata la prima guida turistica di Torre di Palme, 50 pagine di testi in italiano ed in inglese e foto a colori su uno dei borghi più belli d’Italia. Un viaggio nell’incantevole gioiello fermano dalla cinta muraria al belvedere, dall’oratorio di San Rocco al Crivelli nel tempio di Sant’Agostino passando per la chiesa di San Giovanni Battista fino al bosco del Cugnolo con il suo alto valore botanico ed all’affascinante Grotta degli amanti. Borgo, da cui è possibile godere di una vista mozzafiato, ricco di bellezze culturali, storiche, paesaggistiche e naturali in cui storia, leggenda e tradizione si fondono mirabilmente. “E nel quale si sta per aggiungere un tassello di rilievo come il museo archeologico nell’ex scuola – ha detto l’assessore alla cultura e al turismo Francesco Trasatti – i

VERSI... LOCALI


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Cartellone/News Eventi

Eventi

Fermo

Macerata

I prossimi 29 e 30 settembre, presso la struttura del Fermo Forum a Fermo, appuntamento con l’undicesima edizione della Fiera dell’Elettronica e del Tempo Libero e come sempre, anche in questa occasione tante saranno le iniziative e le novità per fare acquisti superconvenienti e trascorrere due giorni di divertimento puro. 6.000 i metri quadrati espositivi con una vastissima scelta di articoli dai computer e tablet di ultima generazione ai sistemi di videosorveglianza, dagli elicotteri e droni telecomandati al modellismo in genere e tutto ciò che riguarda il nuovo look per l’auto (allarmi, fari allo xeno, luci a led ecc.). In fiera sarà possibile trovare cellulari, batterie per cellulari, riparazioni immediate per lo smartphone, cavetterie, strumenti musicali, un grande stand dedicato alla piccola ferramenta ed il fai da te. Grazie al successo ottenuto lo scorso anno, anche per quest’edizione del 29 e 30 settembre, grazie alla collaborazione dell’associazione “Marche Brick” torna la Lego con

Si rinnova l’appuntamento, con la “Fiera dell’Usato”, quest’anno fissato per il pomeriggio dell’ 6 e l’intera giornata del 7 ottobre, al Centro Fiere Villa Potenza di Macerata, consolidato evento per gli amanti del settore e non solo, per il quale ricorre il ventennale. (1998-2018). La Service Promotion organizzatrice della manifestazione, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Macerata, è impegnata nella realizzazione di un programma che prevede unitamente ai classici settori presenti quali la rigatteria, il modernariato, l’antiquariato e l’oggettistica per i quali si prevede la presenza di oltre 200 espositori, spazi tematici notoriamente molto apprezzati dal pubblico. Torna dopo un anno il Salone del Modellismo del Centro Italia, con mostra scambio, esposizioni, tornei tematici e tante dimostrazioni di modellismo statico e dinamico (specialità movimento terra, rally, scaler, volo acrobatico, tank) oltre all’ampio spazio dedicato ai Droni. Immancabile il “Salone della Creatività” riservato ad artisti-artigiani, produttori “dell’ingegno e della fantasia”, che mostrano le loro abilità creative con realizzazioni di varie tipologie dando al salone un’impronta sempre nuova e di volta in volta sempre più creativa. Altro classico della Fiera dell’Usato è lo spazio “Auto …in Fiera” riservato al mercato dei veicoli usati, proposti sia da rivenditori ma anche a disposizione dei singoli privati. “Usa l’usato”, lo slogan dell’evento; recepito da moltissimi “occasionali” come un’opportunità da cogliere al volo nelle giornate di fiera per alienare tanti di quegli oggetti giacenti ed inutilizzati negli angoli più reconditi delle proprie abitazioni. La presenza poi del “parco giochi dei bimbi”, delle performance degli immancabili “Artisti …di fiera” unita alla gratuità per i minori di 13 anni, rende l’evento irrinunciabile per intere famiglie. Confermato lo storico orario: sabato 14,30–19 e domenica 9,30–19, ricordando anche che la manifestazione si svolgerà al coperto e quindi con ogni condizione climatica. Per informazioni e la prenotazione di spazi: tel. 0733.637313 info@servicepromotion.it - www.fieracampionariausato.com

Al Fermo Forum tutto su elettronica e tempo libero Fiera dell’Usato, al via la 38ª edizione

un grande spazio di circa 1.000 Mq dove ammirare le tante costruzioni in movimento e far divertire i bambini con quintali di mattoncini messi a disposizone, per poi acquistarli ad un prezzo Fiera. Il negozio di “Dadi & Mattoncini “ di Acona stupirà il pubblico con un grande stand dedicato al mondo dei giochi per bambini. Non mancherà l’associazione “Spartan Racing Team” con le fantastiche piste Mini 4WD. Il negozio di Dardo Giochi sarà presente con tutti gli accessori e ricambi. Il programma completo non è ancora definitivo e, forse, altre novità attendono i visitatori! Appuntamento dunque al Fermo Forum, sabato 29 e domenica 30 settembre. E’ possibile scaricare la riduzione su www.electrofiere.it

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Sport/News Calcio/Definiti gironi e calendario, tanti match infrasettimanali

La Fermana senza paura nel girone di ferro Un’attesa snervante, che ha avuto fine solamente al termine di un’estate calcisticamente folle. Solo nella tarda mattinata del 12 settembre si è finalmente tornati a parlare di calcio giocato: la Lega Pro, dalla sua sede di Firenze, ha reso noti i calendari del Campionato Nazionale di Serie C 2018/2019. Un ritardo che alla fine si è riversato sulle squadre, a questo punto chiamate a disputare ben sette turni infrasettimanali: mercoledì 19 Settembre, giornata inaugurale del campionato. A seguire mercoledì 26 settembre, mercoledì 17 ottobre, mercoledì 12 ficembre, mercoledì 26 ficembre, mercoledì 23 gennaio e mercoledì 13 febbraio. Sotto Natale, per giunta, verranno disputate tre partite in sette giorni (23, 26 e 30 dicembre). Al momento di andare in stampa, la Fermana F.C. deve ancora disputare la sua prima gara, anticipata a domenica 16 settembre, in casa contro la Virtus Verona (in conseguenza di ciò, i canarini giocheranno in mezzo alla settimana per 6 volte): “Non vedo squadre cosiddette materasso – ha dichiarato alla stampa Fabio Massimo Conti, Direttore Generale del sodalizio gialloblù, commentando la

successione delle gare dei canarini - Nelle prime sei affrontiamo formazioni che lotteranno con noi per un posto al sole (Virtus Verona, appunto, poi FeralpiSalò e Renate in esterna, Giana Erminio, Ravenna e SudTirol di nuovo fra le mura amiche) e sarà difficilissimo andare a vincere contro chiunque. Siamo in un girone di ferro, con almeno sette/otto squadre pronte a lottare per la vittoria finale. Parlo di Ternana, Triestina, Monza, SudTirol, Sambenedesttese, per citarne alcune, senza contare che come capita spesso ci sarà anche la formazione rivelazione che non t’aspetti”. In ogni caso l’ambiente è carico ed in relazione alla formazione di Mister Destro si respira un’aria di cauto ottimismo. Nel corso del vernissage di presentazione della squadra alla città, svolto sul nuovo “belvedere” fermano di Piazzale Azzolino, i tifosi non hanno fatto mancare il loro calore ed i loro cori di incitamento a capitan Comotto & company. Ad infondere ottimismo un reparto avanzato che, dopo una sterile Coppa Italia (pari senza gol a Teramo e sconfitta interna all’inglese con il Rieti), nel corso delle ultime amichevoli sembra aver aggiustato la mira. Ma anche il roboante acquisto di

Giandonato, centrocampista con un passato alla Juventus ed una squadra che, nel suo complesso, appare un calibrato mix fra i tanti giovani di prospettiva ed il gruppo degli altri giocatori esperti confermati dalla scorsa stagione ed arrivati quest’estate alle pendici del Girfalco. FERMANA F.C. 2018/2019 Acquisti: Guerra (Olympia Agnonese), Kacorri (Igea Virtus), Sarzi Puttini (Carpi), Marozzi (Fiorentina), Soprano (Genoa), Pavoni (Chievo), Scrosta (Albinoleffe), Giandonato (Livorno), Fofana (Carpi), Zerbo (Francavilla), Marcantognini (svincolato), Palumbo (svincolato) Cessioni: Petrucci (Carpi, poi alla Vis Pesaro), Manè (Carpi, poi al Gozzano), Gennari (Vis Pesaro), Doninelli (Renate), Ciarmela (Montegiorgio), Ferrante (Real Giulianova), Sansovini (Modena), Sperotto. Confermati: Ginestra, Comotto, Clemente, Urbinati, Misin, Iotti, Nasic, Maurizi, D’Angelo, Cremona, Cognigni, Lupoli, Da Silva. Allenatore: Flavio Destro - Vice: Vincenzo Rodia Uberto Frenquellucci

Nuoto/Terminata la seconda tranche dei lavori

Una piscina per tutti “Fermo si conferma sempre di più come punto di riferimento per le disabilità – ha fatto notare il Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro – Credo che questo sia un punto di eccellenza per tutti: dal gestore dell’impianto al Comune, passando per chi è presente e qui lavora quotidianamente. Una scelta profondamente etica, per nulla economica, legata al valore dello sport”. Il primo cittadino è intervenuto in relazione al secondo (del programma triennale previsto, con interventi a cadenza annuale) step dei lavori di ammodernamento e ristrutturazione della piscina comunale. Perché immediatamente dopo quelli eseguiti la scorsa estate, ecco le migliorie apportate in questa stagione: l’efficientamento e la riqualificazione energetica, il rifacimento di 4 spogliatoi, la vasca

di compenso, l’istallazione di un sollevatore, l’infermeria e la ritinteggiatura delle pareti. L’anno venturo i lavori, verranno definitivamente ultimati (sostituzione degli infissi, delle vetrate e ristrutturazione dell’androne di ingresso e dei locali di segreteria. “Abbiamo ristrutturato e separato degli spogliatoi per i disabili: ora ne avranno uno per i maschi ed un altro per le femmine, così come ristrutturati sono stati anche quello riservato alle istruttrici e quello a disposizione degli istruttori delle squadre maschili”, ha dichiarato Marco Cicconi, responsabile dell’impianto e tecnico della società che lo gestisce, la Virtus Buonconvento Fermo, incaricato di presentare le novità rappresentate da queste importanti migliorie. E’ lui stesso a mostrare ai presenti

il funzionamento del Sollevatore che consentirà, facilitandolo notevolmente, l’accesso in acqua a persone con disabilità, atleti infortunati ed anziani: “In futuro – ha proseguito – potremmo anche fare un’altra piastra di appoggio a terra e metterne un altro al piano superiore per l’ingresso in vasca piccola”. Sollevatore (importantissimo), dunque, ma non solo: sbiancate tutte le pareti; posizionato il rullo dei teli di copertura della piscina: “Consente il risparmio energetico – prosegue Cicconi - ma anche il mantenimento della struttura stessa in quanto l’evaporazione dell’acqua la danneggerebbe”. E poi la vasca di compenso: “Serve per tenere in equilibrio l’acqua della vasca grande. E’ stata ristrutturata ed isolata, rialzando anche il pozzetto. E grazie alla collaborazione con il Comune,

sono stati sostituiti tutti i termostati per la regolazione della temperatura dell’acqua e le bocchette di immissione in vasca grande della stessa. Sono stati fatti carotaggi e posizionati nuove tubazioni sostituendo ex novo quelle, usurate, preesistenti. Adesso ci stiamo concentrando sull’infermeria, che verrà spostata nel locale dove era collocato il bar. E ci stiamo attrezzando, non solo con il sollevatore, anche per far esprimere i ragazzi con disabilità gravi, che magari non possono fare attività agonistica o promozionale, al fine di dare loro il giusto spazio che meritano”. (u.f.)

Ciclismo/Visibilità per il territorio

Due santuari e una grandfondo L’evento ciclistico riconducibile alla terza edizione della “GranFondo dei due santuari del Fermano”, programmato per domenica 23 settembre, è stato definito come corsa – volano per il rilancio di quella parte di territorio fermano colpito dal sisma di due anni fa. Non è poco, ma c’è senz’altro di più. Perché questa corsa di 130 Km, raggiungerà i due luoghi di culto più rinomati del nostro entroterra: il Santuario della Madonna dell’Ambro a Montefortino ed il Santuario Maria Addolorata della Corva. Tra le finalità dell’evento, ancora una volta quella

di dare visibilità ad un territorio tanto splendido quanto martoriato (per la verità, ultimamente anche finito un po’ nel dimenticatoio…), associando il fattore ciclistico alla cultura ed alla conoscenza di luoghi religiosi, portando proprio in quelle sfortunate zone un messaggio di solidarietà, spiritualità e sport. La “GranFondo dei due santuari del Fermano” partirà da Porto Sant’Elpidio (Piazza Risorgimento) e dopo aver raggiunto il Santuario della Madonna dell’Ambro percorrendo i primi 62,8 Km a velocità controllata (toccando le località di

Campiglione, Servigliano, Val di Tenna, Amandola e Montefortino), la carovana dei partecipanti tornerà indietro ad andatura libera per arrivare al centro di Porto Sant’Elpidio, sulla “Costa della Corva”, percorrendo i restanti 66,5 Km. Qui i corridori dovranno arrampicarsi sulla storica salita, dove spesso sono transitati i professionisti in alcune edizioni della Tirreno-Adriatico. Al culmine dell’ascesa, lunga un chilometro e con una pendenza media del 10%, si trova il Santuario Madonna della Corva dove sarà posizionato il traguardo. (u.f.)


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36ª edizione dell’Halfmarathon del Piceno, che si terrà a Porto San Giorgio domenica 23 settembre sul percorso di 21,097 Km. In programma anche la Stracittadina di 10 Km e “Party con noi”, camminata di 5 Km rivolta a tutti. Tel. 366.1000353 – www.maratonadelpiceno.com

Basket/Gli obiettivi della Poderosa e della Sutor

Montegranaro sempre più a canestro Stanno per iniziare i tornei cestistici professionistici e dilettantistici e nel Fermano in particolare a Montegranaro, c’è grande attesa per la serie A2 e la serie C Gold. La cittadina calzaturiera da diversi anni oramai è la basket city marchigiana, una sorta di piccola Bologna da sempre capitale della palla a spicchi nazionale con la Virtus e la Fortitudo. Un Comune di quasi 13.000 abitanti che può fregiarsi di ben due squadre che hanno raggiunto la serie A1 e la serie A2, record assoluto nelle Marche, con la storica Sutor già protagonista con ben 8 tornei nella massima serie accompagnati da tante partecipazioni alle Final Eight di Coppa Italia, sfiorando anche la semifinale dei play off scudetto, oltre a 3 tornei di serie A2, mentre la “giovane” XL Extralight Poderosa che ha appena festeggiato i suoi primi 25 anni (nella foto) è al secondo campionato di A2, dopo la brillante scorsa stagione con la conquista dei quarti di finale nei play off. Partendo proprio dalla formazione che affronterà il secondo torneo nazionale, le aspettative sono sicuramente importanti, considerando anche l’ottimo esordio della scorsa stagione, unitamente all’ingaggio di un coach molto bravo e dalla grande esperienza come il sangiorgese Cesare Pancotto. La XL Poderosa inizierà il campionato davanti al proprio pubblico al PalaSavelli domenica 7 ottobre con il derby contro l’Aurora

Termoforgia Jesi. La società calzaturiera come già avvenuto lo scorso anno, ha scelto di proseguire nella politica dei prezzi molto contenuti per ogni settore del palazzetto, con le curve ad € 90,00 ed i ridotti ad € 50,00, con le tribune non numerata ad € 120,00, quelle numerate ad € 160,00, la Tribuna Gold ad € 250,00 ed il parterre ad € 400,00. La squadra è stata profondamente rinnovata con le sole conferme di La’Marshall Corbett, Amoroso e Treier, ma i nuovi arrivati sono giocatori di notevole prospettiva, a partire dal lungo statunitense Simmons vecchia conoscenza della serie A2 italiana, che in Belgio nella massima serie ha fatto molto bene nelle ultime 2 stagioni anche nelle coppe europee. L’obiettivo dichiarato dei gialloblù è quello di conquistare i play off, oltre a consolidare il bacino di pubblico che ogni 15 giorni è presente al PalaSavelli, partendo dalla media di 2.000 presenti nella precedente esperienza. Per quanto concerne la Sutor da un anno si è costituito un Comitato che ha preso la guida della società, la Presidente Molly Pizzuti affiancata da un nutrito gruppo di dirigenti sta cercando di ricreare un grande entusiasmo intorno allo storico marchio. I risultati si sono già visti la scorsa stagione con la squadra guidata dal giovane e bravo coach veregrense Marco Ciarpella

che da neo promossa ha sfiorato la promozione in serie B, perdendo di misura le due sfide nel girone interzonale. Nonostante il rammarico per la B sfumata d’un soffio, la Sutor è ripartita con la massima determinazione per vincere il torneo di serie C Gold, allestendo una squadra competitiva con l’ingaggio del montegranarese purosangue Riccardo Di Angilla di ritorno da Pedaso dopo 6 anni nella cittadina rivierasca, unitamente a Mosconi e Valentini, due atleti che possono aiutare i gialloblù a fare il salto di categoria. Proprio Di Angilla è il testimonial della campagna abbonamenti dal titolo “Lottiamo Insieme”, con la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento a € 50,00 per stare vicini alla squadra. Endrio Ubaldi

Basket/Serie B con Marco Schiavi al timone

Giovane e determinata, la Malloni Porto Sant’Elpidio pronta alla nuova stagione Meno di un mese all’inizio del campionato di Serie B e per la Malloni Porto Sant’Elpidio, alla sesta partecipazione consecutiva a quello che è il terzo campionato nazionale, è tempo di iniziare a scaldare i motori. Lo farà con una nuova guida tecnica, è tornato infatti alla base dopo due anni di assenza coach Marco Schiavi. Il tecnico di Porto San Giorgio è alla terza avventura sulla panchina biancoazzurra: arrivò a Porto Sant’Elpidio nel 2004/2005, seguì poi l’esperienza dal 2012 al 2016 culminata con la vittoria del campionato di Serie C. Allenatore esperto ed abituato a lavorare coi giovani, Schiavi torna in riva all’Adriatico dopo l’esperienza in Umbria con Val di Ceppo sempre in Serie B. Quasi completamente rinnovato anche il roster: della stagione 2017/2018 confermati i soli Cinalli, ala pivot 21enne di Atessa e Diego Torresi, al quale sono stati affidati anche i gradi di capitano, alla sua ottava esperienza consecutiva in canotta biancoazzurra. Sarà una Malloni internazionale con gli arrivi dell’autentico giramondo Armin Mazic, guardia 25enne croata di 200 cm con trascorsi in Bosnia e Scozia

al quale si è aggiunto Milos Divac ala 20enne di 205 cm in uscita dal Basket Fiorentina. Volti nuovi anche nel reparto esterni con il ligure Davide Marchini play-guardia classe 1995 e Joshua Giammò romano pari ruolo del 1993. Giocatori di categoria ai quali si aggiungono il pivot 1991 Lorenzo Bruno proveniente dal Basket Fabriano e Leonardo Prati ala-pivot di Tolentino in uscita dal Basket Civitavecchia. Nutrita la batteria dei giovani locali: Mattia Balilli e Manuel Totò rispettivamente classe 2001 e 2000 sono i playmaker, Andrea Marconi guardia classe 2000, Giovanni Prati (2001) e Nicola Rosettani (2000) sono le ali piccole, mentre nel pitturato spazio per il classe 2000 Nathan De Sousa Pereira. Novità anche per quanto riguarda il settore giovanile con il gruppo Under 16 eccellenza guidato da coach Gianluca Pizi che sarà anche assistente di Schiavi in prima squadra e l’Under 18 regionale affidata ad una vecchia gloria elpidiense ora protagonista in panchina ovvero Rossano Cappella. Non solo Serie B a Porto Sant’Elpidio ma anche spazio alle

“minors” con il campionato di Serie D che torna dopo qualche anno di assenza grazie all’impegno dello Sporting. Ottavo anno consecutivo per la Faleriense Basket impegnata nel campionato di Promozione mentre novità assoluta della stagione 2018/2019 sarà il CSI guidato da Daniele Bellesi che si iscriverà come Porto Sant’Elpidio Basket al girone maceratese. Entrata nel vivo anche la campa-

gna abbonamenti con prezzi come sempre popolari: abbonamento intero valido per 14 partite al prezzo di 50 euro mentre la novità più grande riguarda l’abbonamento Special Family al costo di 40 euro vendibile esclusivamente a coppia a tutte le famiglie. Maggiori informazioni sul sito www. psebasket.it Marco Biagetti

ANNO 16 - n.9 - 21 settembre 2018

Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

Per la vostra pubblicità: 0734.223110 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Prossimo numero in distribuzione dal 12 ottobre all’8 novembre 2018

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