CORRIERE NEWS GENNAIO 2015

01 Economia

Conoscono i datori di lavoro e non hanno una formazione specifica: sono gli occupati del 2014

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Terra nostra

Cambia l’etichettatura degli alimenti. Più informazioni per allergici, bambini e salutisti

L‘altra informazione ANNO 13 - N.01/2015 - 9 GENNAIO

10

Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

Libriamoci

La filiera del libro Dalla scrittura alla fruizione passando per la pubblicazione: tutti gli aspetti di un mondo in continua evoluzione 7 Sociale I servizi si migliorano in rete LiceoClassico_CorriereNews.ai

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8 Economia Più valore al territorio

02/12/14

05:29

9 Terra nostra Emergenza tarlo asiatico

10 Terra nostra Le colline del Buon Gusto

11 Cultura Scoprendo le fonti storiche

13-14 Cartellone 15 Sport Palcoscenici Il 2014 del d’eccellenza tiro alla fune

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SANT'ELPIDIO A MARE - via Celeste, 27/A orari: da lunedi a venerdi 7.30/13.30 -16.00/19.00 - sabato - 7.30 - 13.30 Tel. 0734 810312

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9 gennaio 2015

Inchiesta/Libri Per leggere e scrivere si usa sempre meno il supporto cartaceo. È questa la vera evoluzione?

Un tempo si cominciava con le aste… di Daniele Maiani

L

eggere e scrivere: due facce della stessa medaglia. Fino alla fine del secolo scorso, scrittura e lettura erano il regno incontrastato della carta. Sui fogli bianchi si imparava a scrivere alle elementari; sulla carta, inchiostrata dai caratteri di piombo, a leggere. I libri erano una necessità per tutti prima che un piacere, la cultura passava attraverso la lettura dei libri e la scrittura degli stessi. E tutto il processo si ripeteva uguale (tecnologia più, tecnologia meno), da tempo immemorabile. A una certa età dell’infanzia si cominciava a imparare a leggere e scrivere e poi questa abilità accompagnava tutta la vita dell’individuo. La scrittura, invero, aveva una caratteristica di individualità speciale: a parte il fatto che veicolava le idee, anche nel tratto esprimeva la personalità di chi impugnava la penna.

Poi la rivoluzione dell’era digitale: la carta, piano piano, non è più il supporto ottimale né per la scrittura né per la lettura, gli schermi sono ora i Signori custodi dei libri e di tutte le creazioni artistiche che passano attraverso la scrittura. È di poco tempo fa la notizia che in Svezia i bambini impareranno a scrivere solo in stampatello per abituarli in fretta ai caratteri delle tastiere dei computer. Finisce, in pratica, la poesia del corsivo, definitivamente. Finisce il gusto per la calligrafia, al bello e utile si sostituisce solo l’utile, l’autostrada per l’appiattimento totale. Ma anche se è una battaglia che sta diventando di retroguardia, c’è ancora una foltissima rappresentanza degli amanti del libro cartaceo, che difendono strenuamente la loro scelta e il loro modo di gustare il piacere della lettura. E quello della lettura

è un mondo che si alimenta da un altro universo: quello della scrittura, appunto. Un altro mondo che soffre per le difficoltà che incontra chi vuole cominciare a scrivere libri: i contatti con gli editori di solito sono piuttosto difficili, e più sono grossi più sono irraggiungibili alla massa degli aspiranti scrittori di successo.

Nel mondo dell’editoria locale, tolte le debite eccezioni (poche invero), la situazione non è tanto diversa.

Poi ci sono le biblioteche: quelle belle, grandi, preziose delle grandi città, ma anche di quelle più piccole, come Fermo ad esempio. Ma anche i piccoli centri spesso offrono delle inaspettate sorprese: sono sempre più numerosi quelli che, piano piano, si arrabattano per poter offrire un piccolo grande patrimonio a chi ancora ama il contatto delle mani e della mente con i libri. Spesso sono realtà ancora minuscole, ma di alto valore culturale, perché veicolo della diffusione di un sapere che si salverà a dispetto di eventuali (e probabili) black out informatici che ci potrebbero riportare all’età della pietra. La situazione delle grandi biblioteche è invece in lenta evoluzione, nonostante si facciano grandi sforzi per l’adeguamento dei fondi moderni a causa della estrema scarsità di fondi: chissà perché, quando c’è da tagliare sulle spese ci si accanisce soprattutto sulla Cultura. Poco c’è da sperare in quel mecenatismo di origine rinascimentale,

quando si donavano alle biblioteche della propria città grandi fondi librari. Si assiste infatti ad una gelosa cura delle biblioteche private di notevole pregio: la cultura, come un fiore avversato da un clima ostile, si chiude in se stessa, si rintana nelle pareti domestiche dei bibliofili appassionati, quelli che le pagine le vogliono toccare, accarezzare, e non leggere attraverso asettici schermi. E tra gli scrittori c’è ancora chi, a dispetto del cosiddetto progresso, piuttosto che pigiare sulla tastiera preferiscono ancora scrivere su un bel foglio di carta fatta a mano. Magari con una bella penna stilografica. Chi avrà ragione? Lo dirà il Tempo.

Angelo Ferracuti, un militante del racconto dal vero

Cercando una storia mentre incrocia la Storia La sua prossima tappa sarà al Salone del Libro de Il Cairo, a fine mese, per l’ennesima presentazione de “Il costo della vita”, edito da Einaudi. Oltre cento, infatti, sono stati gli incontri in tutta la Penisola – con viaggi anche a Bruxelles e Pechino – per raccontare la tragedia del 13 marzo 1987 nei cantieri Mecnavi di Ravenna, con 13 operai morti asfissiati nelle stive di una nave.

“Sono sempre interessato a una storia che incroci la Storia, il destino sociale – spiega lo scrittore Angelo Ferracuti (foto) – e quella che può definirsi la condizione umana in una determinata epoca. Può essere un reportage narrativo, oppure una specie di finzione molto condizionata dai fatti che conosco, dalle cose che ho visto”.

Il lavoro, il movimento operaio e le distorsioni del capitalismo sono al centro di quella che hai definito la tua “seconda vita da scrittore”, quella dei reportage. Una fase intensa, segnata soprattutto dall’incontro con Mario Dondero.

Chi è Angelo Ferracuti è nato a Fermo nel 1960.

Ha pubblicato le raccolte di racconti “Norvegia” e “Il ragazzo tigre”, i romanzi “Nafta”, “Attenti al cane”, “Un poco di buono”, i libri di reportage “Le risorse umane” (Premio “Sandro Onofri”), “Viaggi da Fermo”, “Il mondo in una regione”, “Il costo della vita” (Premio Lo Straniero), “I tempi che corrono”, la raccolta di testi teatrali “Comunista!”, e con Mauro Cicaré la graphic novel “L’angelo nero”. Scrive per Il Manifesto e Pagina99.

“Mario è diventato il mio inconsapevole Maestro: senza una vera intenzione ha compiuto un deragliamento estetico, e lo scrittore che ero stato fino a un certo punto si è poi trasformato in un militante del racconto dal vero.

Il lavoro è il tema di tutti i miei libri, anche quelli di finzione. C’è ancora l’epica nei lavori, il conflitto, il sudore, è vivo e corporale”.

Ci sono concetti come l’immutabilità del presente e la cancellazione della memoria che ritornano spesso nei tuoi scritti.

“E’ vero, scrivo spesso di cose che mi angosciano. Viviamo in un’epoca dove sembra finito il futuro, società autoritarie finanziar-mediatiche, dove comanda una superclasse globale di ricchi che inventa storie, menzogne. Ho paura di svegliarmi una mattina in un paese dove la gente è convinta che Auschwitz non è esistita, oppure che sterminare i nomadi è giusto”.

Ultima riflessione: la scrittura e soprattutto il libro sopravviveranno ad una virtualità dilagante? “Forse torneremo alle storie orali, chi lo sa. Non si può cancellare il desiderio di raccontare storie, di scriverle. Ma certo il libro è già uno strumento minoritario nella società dello Spettacolo”.

Andrea Braconi

www.usatoinfiera.it info@usatoinfiera.it

info: 0734.228880

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Inchiesta/Libri

9 gennaio 2015

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L’intenso viaggio di Stella Sacchini tra i suoni, i colori e gli odori della scrittura

Lavorare con le lingue Stella Sacchini di professione gioca con le parole. Più specificatamente con le lingue vive, come l’inglese, e quelle “madri”, così come lei stessa le definisce, come il latino e il greco. Laureata presso l’Università di Macerata in Lettere classiche, specializzazione in Filologia bizantina, la giovane fermana ha inoltre un master in Traduzione all’Università di Pisa. Entra ed esce dal ruolo “attivo” di scrittrice (Fuori posto, edito da Coazinzola Press) e da quello “invisibile” di traduttrice per Feltrinelli, Marcos y Marcos, Del Vecchio, oltre che per diverse riviste di cultura e informazione.

Al centro di tutto c’è dunque la traduzione, attività che quest’anno l’ha portata a ricevere il Premio Babel per la traduzione letteraria dell’opera Jane Eyre di Charlotte Brontë.

“Sì, tradurre è il mio lavoro, il lavoro che amo, il lavoro della vita. Il 2014 è stato un anno intenso e felice per il mio lavoro. Il 2012 e il 2013 sono stati gli anni della semina. Questo, l’anno della raccolta (anche

se di seminare non si deve smettere mai).

Jane Eyre è stato un incontro fortunato e irripetibile, come tutti i grandi amori lo sono. Non era un romanzo a cui ero particolarmente legata, un romanzo che credevo, come si dice in certi ambienti, ‘nelle mie corde’. E così, all’inizio, mi sono messa a tradurre come un bravo soldatino. Ma a un certo punto è successo quello che non avevo previsto: mi sono innamorata.

Di chi mai avrei pensato di innamorarmi. E ho scoperto che quella scrittura non solo era ‘nelle mie corde’, ma nel mio cuore, nella mia mente, sulla mia pelle, sulla punta delle mie dita, dentro agli occhi, tra le labbra. Ce l’avevo dentro. Ce l’avevo sempre avuta. Ma non lo sapevo. A quel punto mi sono arresa e ho fatto l’unica cosa che potevo fare: amarla. Jane Eyre mi ha insegnato cos’è l’amore. Credo che venga da questo ‘l’esito felice’ della motivazione del Premio Babel. Dalla fortuna sfacciata dell’amore”.

La casa editrice AndreaLivi

La storia della nostra terra e del suo popolo La stanza in cui lo intervisto, nel cuore del centro storico di Fermo, è come la immaginavo: libri alle pareti, libri per terra, scatoloni pieni di libri. Anche lui è come lo immaginavo: tranquillo, viso rilassato, l’immagine di chi – fortunato – fa il lavoro che ama. Andrea Livi è un cardine del mondo culturale fermano. La sua casa editrice, nata nel 1987, è un punto di riferimento per gli appassionati di storia locale.

“Sono nato come editore di letteratura, poesia e narrativa”, mi dice. “La difficoltà a reperire ‘in loco’ autori da pubblicare mi ha però spinto a dedicarmi alla storia, soprattutto locale. Da quando ha iniziato la sua attività, la mia casa editrice ha pubblicato oltre quattrocento volumi, di cui alcuni ormai esauriti. Io stesso ho difficoltà a reperirli e a volte li cerco (e trovo) nei mercatini dell’usato. Questo per dire che sono io stesso un lettore, e non potrebbe essere altrimenti visto il lavoro che faccio. Leggo soprattutto libri di filosofia, saggistica e biografie. Pochissimi romanzi. Se dopo le prime pagine non riesco ad andare avanti, o se alla fine della lettura non trovo una frase che mi faccia compagnia per il giorno dopo, ho sprecato tempo e denaro. Più che lettore mi considero un ‘rilettore’, perché quando un libro mi piace veramente lo leggo almeno due o tre volte”.

Ampia parte delle pubblicazioni della sua casa editrice è dedicata ai libri fotografici. Come nasce e come si sviluppa un “libro per immagini”?

“L’idea di pubblicare volumi fotografici è nata dalla constatazione che nei libri storicofotografici sono ritratte sempre personalità che hanno un qualche ruolo sociale o istituzionale, mai il popolo. Io ho scelto di mostrare la gente comune nelle sue espressioni quotidiane. E per farlo ho chiesto in prestito alle famiglie le loro foto. Sono libri da guardare, meglio se insieme a chi quella vita l’ha vissuta. Le immagini raccontano storie: chi sa ‘leggerle’ capisce e sceglie da sé il ‘contorno’ di ogni immagine”.

La crisi della carta stampata, la frenesia della vita quotidiana e gli strumenti informatici sembrano allontanare sempre più il contatto della carta dalle nostre mani.

“Senza demonizzare internet, indispensabile anche per il mio lavoro, il mio è un pubblico molto ristretto, del quale fanno parte pochissimi giovani. Io non potrei vivere in un luogo senza conoscerne la storia, ma la maggior parte della gente fa a meno di porsi domande sulla propria terra. Mi rendo conto che i miei libri possono essere ‘difficili’ da leggere e da capire, ma il grado di istruzione c’entra poco con la passione per la storia. Ad esempio, conosco alcune persone ‘semplici’ che amano davvero la storia; comprano i miei libri non per metterli in bella mostra in casa; li leggono, si incuriosiscono e apprendono”.

Libri di storia, soprattutto locale, per quanto interessanti, ben fatti e argomentati si rivolgono necessariamente a un pubblico di nicchia. Pensa di poter allargare la platea dei suoi lettori?

“Ormai mi sono abituato a pensare che i miei libri non sono destinati al grande pubblico. Lo dimostrano anche le tirature: quasi sempre tra le cinquecento e le mille copie; in casi eccezionali si arriva a duemila. Data la mia grande passione per la vita delle gente, ho deciso di pubblicare una storia ‘facile’ di personaggi marchigiani. Sarà un libro che, con immagini e parole, racconterà la vita di persone appartenenti a tutti gli ambiti sociali, dagli anni ‘50 alla fine del ‘900. Penso sia un contributo utile per lasciare una traccia del passato e per avvicinare un pubblico più vasto alla propria storia recente. Inoltre, nei prossimi mesi uscirà un vocabolario del dialetto fermano. Si tratta di un lavoro che la mia casa editrice porta avanti da una dozzina di anni con lo scopo di conservare vocaboli (circa seimila, con i rimandi si arriva a oltre diecimila) che hanno fatto parte, e continuano a far parte, della vita di tutti noi”.

Francesca Pasquali

Dall’altro lato c’è invece la scrittura. Qual è la genesi di “Fuori posto”, il tuo primo romanzo?

“Fuori posto nasce da una storia che è mia, senz’altro. Che poi è una storia che mi sia accaduta davvero, nella vita, è un altro discorso, perché in fondo tutte le storie che ci abitano sono nostre e noi siamo i loro legittimi proprietari, che siano vere o no. La protagonista del romanzo, la bambina del letto in mezzo, ha una caratteristica particolare di cui va molto fiera: la sua schiena, invece di fare una i, movimenta un po’ la situazione tracciando, una curva dopo l’altra, una bella esse.

Per colpa, o per merito, di questa esse, la bambina del letto in mezzo finisce nel Posto, che è dove i grandi proveranno a fargliela diventare una i. La bambina del letto in mezzo ha, certo, alcune caratteristiche della bambina che fui e che sono, o forse, mi piace pensare, della bambina che avrei voluto essere. Ma contiene in sé tutte le bambine che ho incontrato nella mia vita, quelle vere e quelle dei libri. C’è anche la piccola Jane, dentro, irriverente e intelligentissima, e la donnina Dorothy, de Il mago di Oz, decisa, curiosa, temeraria.

E chissà quante altre…”

Il tuo vivere di letteratura dove pensi ti porterà?

“Vivere di letteratura suona quasi un ossimoro, di questi tempi. Quello che mi auguro, per il futuro, mio e di chi fa un mestiere simile al mio, è che con il nostro lavoro possiamo davvero vivere, con tutte le incombenze pratiche e le necessità quo-

tidiane del caso. Il traduttore è un autore invisibile. La sua invisibilità è garanzia di professionalità. Mi è capitato, di recente, di tenere una lezione di scrittura e traduzione al Camplus Bononia per gli studenti dell’università: parlare di traduzione è un modo più profondo e più concreto di parlare di letteratura e di lingua della letteratura. Mi piacerebbe continuare a lavorare con i classici, come ho fatto finora con la collana Universale Economica della Feltrinelli, per cui ho tradotto Jane Eyre e Il meraviglioso mago di Oz e per cui sto traducendo Tom Sawyer di Twain, e anche con la Del Vecchio, per cui invece ho tradotto Le stanze dei fantasmi; ma mi piacerebbe fare, ogni tanto, anche qualche incursione nel contemporaneo. Per dirla tutta, un piccolo passo nella linea del tempo l’ho appena fatto: proprio di recente ho consegnato un romanzo di Josephine Johnson, autrice americana del Novecento che vinse il premio Pulitzer nel ’35, Il viaggiatore oscuro, che uscirà a inizio 2015 con Del Vecchio Editore”.

Paolo Galletti

Albero Niro Editore, realtà giovane tra miti e viaggi

Quando l’immagine si fa racconto Galeotto fu il Golem e un piccolo libro acquistato in quel di Praga. Tornata a casa, ad Ortezzano, Alessandra Borroni aveva le idee chiare: avrebbe aperto una casa editrice. Così è stato e, dal 2011, Albero Niro Editore pubblica libri in formato cartaceo e digitale.

“Durante un viaggio a Praga – dice la giovane editrice – rimasi affascinata dalla figura del Golem e acquistai un bellissimo libricino illustrato da un artista locale, che raccontava la sua leggenda con immagini e parole semplici ma incisive e poetiche.

Da quell’esperienza nacque l’idea di creare una serie di libricini che raccontassero le nostre tradizioni, affiancando ai testi una forte identità visiva”.

Su cosa si concentra l’attività della sua casa editrice?

“Finora abbiamo lavorato ad albi illustrati e libri che raccolgono tradizioni e leggende. Sono io stessa a dirigere la casa editrice e a occuparmi della parte grafica; poi ci sono collaboratori esterni che curano alcune collane, l’editing, la stampa e la distribuzione. Nell’aprile del 2011 abbiamo prodotto la prima pubblicazione, “Sulle ali degli Angeli”, un libro illustrato sulla leggenda della Santa Casa di Loreto. In questi tre anni ci siamo concentrati su tre collane: “Divini Racconti” che raccoglie leggende illustrate; “Esperidi” che si occupa di scritti su tradizioni e storia (sono libri che inseriamo nel settore turistico perché trattano di specifici territori rivelandone

l’anima più pura) e “Le stanze di Teresa” che raccoglie poetici albi illustrati di storie inedite”.

Editoria di settore, dunque, che si rivolge ad un pubblico mirato. Come avviene la selezione delle opere da pubblicare?

“A guidare la scelta dei testi sono due mie grandi passioni: l’illustrazione e i viaggi. Gli autori e gli illustratori vengono selezionati da me insieme agli altri collaboratori, tra le tante proposte che ci arrivano. A volte ci vengono presentati progetti già definiti, altre volte siamo noi a chiedere a uno scrittore e a un illustratore, che troviamo affini, di creare un determinato progetto editoriale”.

Una realtà in crescita non può non guardare al futuro.

“In questo momento, oltre a portare avanti le tre collane già attive, stiamo lavorando a due nuovi progetti: una collana che tratterà temi sociali e un’altra che si occuperà del settore olistico. Per il futuro ci saranno belle novità: da gennaio, Albero Niro sarà ‘adottata’ da una realtà più grande e diventerà un marchio di associazione che si occupa di cultura a trecentosessanta gradi. Quindi ci saranno nuove risorse culturali e artistiche, nuove menti e più forze. Prospettive precise non posso ancora stabilirle ma, seguendo un concetto del poeta Antonio Machado, posso solo dire che ‘la strada si fa camminando’”.

Francesca Pasquali

9 gennaio 2015

Inchiesta/Libri Le molteplici attività della Zefiro

La scelta di una storica libreria nel centro di Civitanova

Un piccolo presidio culturale Racconti indipendenti È stato un anno ricco di soddisfazioni per la casa editrice Zefiro, soprattutto per quanto concerne “La Gazza ladra”, una fiaba scritta in edizione bilingue italiano/arabo dal medico siriano Abdulghani Makki e illustrata da Corrado Virgili.

“Oltre alla presenza in fiere come quella de Il Cairo – spiega Carlo Pagliacci – abbiamo partecipato a rassegne importanti nell’ambito dell’illustrazione. Oltre alla bellezza del libro, mi preme ricordare che una parte del ricavato viene devoluto all’associazione Mus-e del Fermano, che si occupa di integrazione nelle scuole primarie e dell’infanzia attraverso l’arte”.

Nell’evidenziare l’importanza di un imminente restyling del sito web, Pagliacci spiega come per Zefiro l’attività editoriale abbia una valenza rilevante, ma che intorno ad essa ci sia molto di più. “I libri sono ciò che ci affascina di più e mettiamo una gran cura nel realizzarli. Diciamo che siamo un po’ meno ‘legati’ alla città, nel senso che proviamo anche a proporre qualcosa di diverso, non strettamente finalizzato ad una pura logica commerciale. Zefiro, sostanzialmente, sceglie cosa pubblicare. Se ci piace lo pubblichiamo, altrimenti no: è una scelta coraggiosa, che perseguiamo sin dall’inizio.

Curiamo in particolare l’edizione di libri per bambini. Il nostro fiore all’occhiello? rimane ‘Per amore di Nami’, un racconto di Maurizio de Giovanni che abbiamo pubblicato nell’ottobre 2012. Poi spazio a libri diversi come il romanzo su Oliverotto Uffreducci di Pasquale Enrico Papiri, o il ‘Perché vi dico questo’ dedicato a Silvio Dionea”.

Ma Zefiro è anche eventi, GialloMare tra tutti ma anche Somaria a Ortezzano e Insolito Festival a Sant’Elpidio a Mare. E poi cene con delitto, uffici stampa e progetti diversi, con collaborazioni importanti, come ad esempio quello con L’Anello Debole di Capodarco.

E alla curiosità su come possa essere definita Zefiro, la risposta è tanto esplicita quanto suggestiva: “un piccolo presidio culturale”. Fondamentale, di questi tempi.

Andrea Braconi

Alla scoperta della lettura con la Libreria Ubik

C’era una volta il libro Leggere un libro è come partire per un lungo viaggio: permette di esplorare mondi ignoti e di provare sensazioni sconosciute fra sospiri, pensieri ed emozioni. Nonostante ciò, la lettura nel 2014 sembra aver incontrato una fase di stallo. Osservando i dati elaborati dall’Istat e dall’Istituto di Ricerca Nielsen, relativi agli anni 2013-2014, gli italiani sembrano essere così occupati nelle faccende della quotidianità e negli svaghi digitali, da abbandonare i libri a prender polvere sui comodini vicino al letto.

“Di certo – afferma Rino Piattoni della Libreria Incontri di Fermo, oggi affiancata dal marchio Ubik – il piacere della lettura è per molti un eco lontano, molto lontano. La libreria però rimane il canale privilegiato per la scelta e l’acquisto dei libri. Il settore dedicato ai bambini è in netta crescita e si affianca a quello dei cartoni e della narrativa.

A registrare un andamento positivo è anche la fascia della cosiddetta ‘Generazione Y’: quella cerchia di giovani che amano le letture di carattere fantasy, ricche di personaggi fantastici, come ‘Twilight’ e ‘Hunger Games’, in voga soprattutto nell’ambito cinematografico e che prima non esisteva. Per quanto riguarda la fascia adulta, l’interesse ricade sulla saggistica e sulla narrativa, a seguire ci sono le biografie e le autobiografie, mentre al margine restano i libri di storia e religioni, politica e attualità, assieme ai manuali di taglio accademico e divulgazione scientifica generale. La tradizione della lettura e dell’acquisto del libro, a Fermo, resta comunque molto forte e ad acquistare sono soprattutto le donne”.

Mentre in Italia i libri si vendono sempre meno e i lettori sono in costante diminuzione, c’è un fenomeno in lieve cre-

I libri sanno raccontare storie e, sfogliando le loro pagine, personaggi e vicende di tempi andati, se non addirittura immaginati, prendono vita dalle parole e dalle immagini. Talvolta, però, anche le librerie hanno storie da narrare, al pari dei volumi che ospitano. È il caso della Libreria Giardini – Bottega dello Scolaro di Civitanova, aperta nel 1924 da Giuseppe Giardini nel centro della città che, all’epoca, significava essere a due passi dal mare, che lambiva il Lido Cluana.

Con qualche spostamento, l’attività, passata ai figli e poi ai figli dei figli e così via, è rimasta nel tempo un punto di riferimento in zona: una libreria indipendente, non legata ad una casa editrice, con quanto ne consegue in termini di rischio economico di chi è proprietario di tutto quanto espone e non può pagare solo sul venduto, come avviene nella grande distribuzione dei marchi editoriali.

“Non è facile – confessa Helvia Giardini, titolare dell’attività – gestire una libreria indipendente. Innanzitutto, devi conoscere bene la tua clientela, i suoi gusti. Qui si crea un rapporto confidenziale con il cliente, che viene seguito e consigliato, e così la libreria diventa luogo d’incontro, di scambio, dove passare il tempo. Si possono trovare volu-

mi illustrati che, a volte, sono pezzi da collezione molto apprezzati, penso ad esempio a quelli sulla moda e non solo.

I romanzi ovviamente si vendono meno di un tempo, ma questi li puoi trovare anche nei grandi magazzini, qui invece è il legame con le persone e il territorio a fare la differenza”.

Una realtà, la Libreria Giardini, che è andata crescendo assieme alla città, nonostante un settore che vede, secondo alcuni, il libro destinato al ruolo di mero cimelio, oggetto per pochi collezionisti nostalgici. “Credo – chiude speranzosa Helvia – che il libro non scomparirà, perché a molti piace sfogliare, vedere e sentire la carta tra le dita”. Così come altri staranno leggendo questo articolo, tenendo le pagine del giornale tra le mani.

Simone Accattoli

FERMO - Viale Trento, 86 - Tel. 0734.225121 (r.a.) - Fax 0734.216289 - Email: fermo@liliantravel.it

scita: quello degli ebook o libri digitali, una realtà ancora poco affermata sia sul mercato internazionale che italiano.

“Il libro digitale ha molte potenzialità.

Permette di guadagnare spazio in casa, leggere più comodamente in mobilità, tenere traccia delle proprie letture, ingrandire o modificare i caratteri a piacimento, trovare rapidamente un punto del testo o una citazione, copiare, incollare, trasformare il testo, sottolineare, appuntare, glossare, ecc. La realtà degli ebook nel territorio fermano non può dirsi affermata, ma è in fase di sperimentazione e abbiamo notato che ad apprezzarla non sono soltanto i giovani, ma anche gli over 60”.

Crisi di lettori e crisi di libri, la proporzione è perfetta.

“Il settore librario è in netto calo, nonostante il costo del cartaceo sia sceso del 20-40%. I grandi gruppi sono in negativo ad eccezione della catena Ubik che nasce come catena indipendente e rappresenta oggi l’unico vero e moderno modello aggregativo all’interno del quale la funzione del libraio, la sua tradizione, le sue esperienze vengono preservate. Ma la crisi non è l’unica colpevole: la vendita dei libri in Rete e la facile accessibilità tramite un clic a quest’ultima, per acquisire informazioni immediate, incentivano le nostre perdite e il piacere della lettura”.

Federica Balestrini

BUS + TRENO SABATO 14 FEBBRAIO 2015

Con il treno non occorre prendere il vaporetto perchè la stazione F.S. si trova quasi al centro di Venezia Arrivo in mattinata, breve passeggiata passando per Ponte Rialto si arriva a San Marco.

Visita guidata di una fabbrica di vetro, al centro di Venezia.

QUOTA ADULTI € 70,00 (come lo scorso anno!!)

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LE ISCRIZIONI SONO GIÀ APERTE, POSTI LIMITATI – AFFRETTATEVI! per informazioni chiamare ai numeri: 0734.642391 - 330.280067 - 0734.225121

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Inchiesta/Libri

9 gennaio 2015

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Due comuni e tanti servizi per grandi e piccini Donazioni per Civitanova e Porto San Giorgio

Biblioteche promotrici di lettura e non solo Un regalo per tutti La Biblioteca comunale di Monterubbiano ha sede presso il Polo culturale di San Francesco e dal 2012 è in rete assieme a quelle di Torre San Patrizio e Monte Vidon Corrado. Si tratta di una microrete che aderisce al SIP (Sistema Interprovinciale Piceno) con prestito esterno fino a 30 giorni e prestiti gratuiti di testi reperibili tramite la rete in altri archivi bibliotecari. Finora sono stati oltre 450 i prestiti eseguiti, fra esterni e intersistemici, 107 gli utenti attualmente iscritti al servizio.

Ne abbiamo parlato con Barbara Paccapelo, bibliotecaria nei tre comuni. “Già da quest’anno a Torre San Patrizio (ente capofila del servizio) è in atto l’iniziativa ‘Nati per leggere’, un progetto di lettura ad alta voce rivolto ai bambini dai sei mesi ai sei anni, che coinvolge anche genitori, pediatri ed educatori”.

Quali possono essere i vantaggi della lettura ad alta voce per bambini?

“Da studi scientifici risulta che leggere ai bambini già in tenera età porta benefici sul piano dello sviluppo linguistico, cognitivo e relazionale.

Inoltre, l’intervento del genitore permette all’oggetto libro di diventare strumento relazionale tra adulto e bambino”.

All’interno della biblioteca di Monterubbiano c’è una sezione interamente dedicata ai ragazzi all’interno della quale si organizzano letture e laboratori per bambini. Ci sono limiti d’età per partecipare?

“La biblioteca è aperta a tutti, a Monterubbiano stiamo facendo delle letture di promozione rivolte ai bambini delle elementari e a quelli della scuola dell’infanzia. Abbiamo libri a partire dalla fascia zero-due anni, fino a libri per adulti”.

Quanti bambini accogliete in media durante ini-

ziative di questo genere?

“Almeno 15/20 bambini fra scuola dell’infanzia, elementari e medie. Per una cittadina, possedere luoghi come questi che organizzino in maniera continuativa appuntamenti per i più piccoli per la promozione della lettura diventa un buon esempio anche per i più grandi. Progetti come questo funzionano solo se diventano luogo d’incontro adatti alla socializzazione e all’integrazione”.

A proposito di biblioteche in rete, collegarsi alla rete interbibliotecaria sarà uno dei prossimi obbiettivi della Biblioteca Interattiva Multimediale di Pedaso, inaugurata la scorsa estate.

Situata nell’antico borgo, al piano terra dell’edificio dell’ex Comune, la biblioteca ha già ospitato diverse mostre e di recente ha aperto una delle sale mettendola a disposizione del pubblico come aula studio. Secondo uno studente di Medicina di 21 anni, la biblioteca è una grande risorsa: “BIMP? Un posto utile, anzi mancava a Pedaso un luogo come questo!”.

Il passo successivo sarà cercare di incrementare gli accessi e allargare il bacino d’utenza. Gli universitari pedasini sono una ventina e potrebbero utilizzare la biblioteca come luogo di studio, avendo a disposizione locali nuovi e originali con elementi d’arredo realizzati con materiale di riciclo, la rete wi-fi e una postazione Internet. A breve sarà a disposizione anche il servizio di prestito libri, che arricchirà gli scaffali di ulteriori volumi, oltre a quelli già presenti inerenti al tema ambientale.

Questi due esempi testimoniano che, soprattutto nei comuni con pochi abitanti, la biblioteca diventa un servizio importante da offrire ai cittadini e nel quale investire.

Serena Murri

Sorrisi in bianco e nero, abiti da gran galà, immortalati e fissati a memoria eterna. Accanto, un altro sorriso e una chioma che esce da un cappello stile belle époque, stavolta a colori: un disegno. E poi, autografi, dediche e, spostando lo sguardo, solenni stemmi su di un prezioso arazzo. È a dir poco affascinante il colpo d’occhio che si ricava da cimeli, foto, ritratti e quant’altro donato dalla prof.ssa Livia Brillarelli alla Biblioteca Comunale “S. Zavatti” di Civitanova. In realtà, quanto recentemente presentato costituisce solo il completamento di una serie di donazioni, iniziate nel 2010 con il fondo “Enrico Cecchetti” e proseguite con il fondo “Conti”, alle cui donazioni, accanto a Brillarelli, hanno partecipato pure i Salesiani: a loro si deve, infatti, un arazzo del 1883 raffigurante gli stemmi nobiliari delle famiglie Conti e Battaglia.

Ed infine, è arrivato quello che reca il suo nome, il fondo “Brillarelli”, legato al mondo della lirica, da cui provengono altri atti di donazione, iniziati negli anni ‘80, per la Biblioteca “Mozzi-Borgetti” di Macerata. Ecco, quindi, che tra partiture, foto, lettere, cimeli e vari documenti presentati stavolta, c’è un’istantanea scattata proprio a Macerata, davanti allo Sferisterio: correva l’anno 1921 e la struttura apriva allora i battenti come arena lirica, grazie al mecenate Pier Alberto Conti; in scena l’Aida e, tra gli interpreti, si riconoscono un giovane Beniamino Gigli e Francisca Solari. È proprio il profilo della celebre cantante lirica ad attrarre lo sguardo per tratto e colore, nella caricatura di Enrico Gianeri. Chicca da collezionisti, così come lo schizzo di Liburio Prosperi, che ritrae Pietro Mascagni, per la rivista “Vanity Fair” (1893). E infine, un piccolo menù del 1907 proveniente da un ristorante di Pisa, città dove, quella sera, era appena andata in scena “Amica” di Mascagni e, proprio all’amica Francisca Solari, il musicista livornese fece una dedica autografa sul retro del menù. Per la serie: ogni cosa può essere cimelio, ogni oggetto diventare storia.

Cinquecento volumi, soprattutto di narrativa e saggistica, costituiscono invece il dono fatto dagli eredi dei coniugi Fernando Veneranda (storica “bandiera” della Fiorentina vincitrice della Coppa Italia e della Coppa delle Coppe nel 1961) e Laura Principi alla biblioteca civica “Pieri” di Porto San Giorgio, dove, al secondo piano sono state sistemate quattro scaffalature che accoglieranno i volumi. I ripiani sono stati donati da Davide Ceccarelli, amico della famiglia Veneranda e volto noto ai cittadini e sportivi per i suoi trascorsi nella pallacanestro locale.

Simone Accattoli

9 gennaio 2015

Sociale/News P.S.Elpidio/Collaborazione tra Ant e Cna

Fermo/Protocollo di intesa tra Area Vasta 4 e INRCA

Volontariato e impresa si danno la mano

Per migliorare i servizi sanitari

Volontariato e impresa: due mondi che spesso camminano affiancati, ma che altrettanto spesso faticano a incontrarsi.

Con le dovute eccezioni. Da diversi anni, infatti, a livello nazionale, Ant (Associazione nazionale tumori) e Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) collaborano per promuovere attività di prevenzione. Un sodalizio avviato anche nel nostro territorio, dove lo scorso giugno, in occasione della Festa dell’Artigiano, la Cna di Fermo raccolse fondi destinati all’associazione di volontariato. E proseguito con la decisione, da parte dell’associazione di categoria, di rinunciare al consueto scambio di pacchi natalizi e di “regalarsi” quaranta visite dermatologiche.

“La Cna – spiega il direttore del gruppo fermano – vuole farsi promotrice di una cultura legata al volontariato e al sociale, rendendo consapevoli i propri associati dell’importanza dell’opera svolta da associazioni come l’Ant, senza le quali tutta la società sarebbe più sofferente. Il legame tra volontariato e imprese, inoltre, ha risvolti positivi per queste ultime, soprattutto in un momento di profonda crisi come quello attuale, dove a soffrire sono soprattutto le realtà più piccole. Investire nella salute dei dipendenti, infatti, è una garanzia per l’azienda stessa, nonché un modo per ridurre i costi della sanità”.

Con le quaranta visite della Cna arrivano a 800 i controlli dermatologici promossi dall’Ant elpidiense (600 a Porto Sant’Elpidio, 160 a Fermo e 40 a Monte Urano).

L’utilità dell’iniziativa è dimostrata anche dai numeri: il 10% delle persone che si sono sottoposte a visita, infatti, hanno dovuto asportare uno o più nei.

“Teniamo molto – dice Federico Costantini, coordinatore dell’Ant di Porto Sant’Elpidio – alla collaborazione con la Cna. E’ fondamentale che anche le imprese del territorio comprendano l’importanza di investire nella funzione sociale dell’impresa”.

Per il nuovo anno l’associazione di volontariato ha in programma un fitto calendario di iniziative. Si partirà a fine gennaio con trenta ecografie gratuite alla tiroide; tra febbraio e marzo si terranno quattro incontri con un nutrizionista nei quartieri della città; prima dell’estate sarà organizzato un momento di riflessione, insieme al mondo dell’impresa, sull’importanza di investire nella salute dei lavoratori. Durante l’anno, inoltre, sarà effettuato uno screening completo sui 160 ragazzi che frequentano le quinte classi delle scuole della città e verrà inaugurato l’ambulatorio di prevenzione e terapia nutrizionale. Tra le idee ancora in via di sviluppo, infine, l’attivazione di un corso di cucina salutista per gli alunni dell’istituto alberghiero.

Francesca Pasquali

Nei giorni scorsi l’Area Vasta 4 di Fermo e l’Inrca hanno sottoscritto un protocollo di intesa per fornire e garantire una rete integrata di servizi. Il protocollo regolamenta diversi aspetti della collaborazione tra l’Inrca e i servizi dell’Area Vasta 4, sia ospedalieri che territoriali, e comprende percorsi diversi tra cui la dimissione protetta dal Presidio dell’Inrca verso il territorio, il trasferimento all’Inrca dall’Ospedale di Fermo, sia dei pazienti acuti da ricoverare in geriatria che di quelli da ricoverare nei reparti di riabilitazione di tipo neurologico-motorio e cardiologico.

L’obiettivo dell’accordo è di favorire la presa in carico complessiva dei problemi sanitari dei cittadini del Fermano, che grazie a questo protocollo vengono accompagnati in tutto il percorso, dal pronto soccorso alla dimissione dopo un ricovero acuto o riabilitativo.

Il protocollo è frutto dell’impegno di diversi gruppi professionali dei due enti, Asur Area Vasta 4 e Inrca, in rappresentanza di numerose discipline (tra cui Medicina d’urgenza, Cardiologia, Neurologia, Geriatria e Riabilitazione), di più professioni (particolarmente rappresentata quella infermieristica, oltre a quella medica) e di più livelli operativi (ospedale e distretti). Il coordinamento è stato curato dalle Direzioni Mediche dei Presidi Ospedalieri Asur e Inrca di Fermo.

Il rapporto di integrazione tra i due ospedali si svilupperà ulteriormente nel 2015 con l’apertura di un reparto di post-acuzie a gestione comune presso l’Inrca.

Breve Marche Raddoppiati i fondi per le borse di studio universitarie Le Marche si vedono raddoppiare l’assegnazione del Fondo statale per le borse di studio universitarie. In sede di Conferenza Stato-Regioni è stato espresso parere positivo sul riparto del Fondo integrativo 2014. Alla Regione Marche saranno attribuiti 9,4 milioni di euro, oltre il doppio rispetto alla precedente assegnazione.

“Nella nostra regione – commenta l’assessore al Diritto allo Studio, Marco Luchetti – gli studenti idonei alla borsa sono considerevolmente aumentati rispetto all’anno accademico precedente e anche per tale motivo è importante questa maggiore disponibilità di risorse.

Contiamo di poter rendere beneficiari tutti i 5.600 studenti idonei alla borsa delle università delle Marche dell’anno accademico 2014/2015”.

Oltre alla quota del Fondo statale, contribuisce alla copertura delle borse di studio universitarie l’introito della tassa regionale sul diritto allo studio, l’introito della tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale e lo specifico Fondo regionale.

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Economia/News

9 gennaio 2015

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Marche/Indagine Unioncamere e Ministero del Lavoro Lavoro/Le offerte nel territorio

Niente laurea né Centro per l’Impiego: ecco i nuovi occupati Secondo i dati dell’indagine Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, nell’anno appena trascorso, sono state 15.990 le persone che hanno trovato un posto di lavoro dipendente nelle imprese marchigiane. Ad effettuare assunzioni è stato il 13,5% delle aziende, con punte del 40,1% nelle società di public utilities, del 27,1% nei servizi finanziari e assicurativi, del 28,9% fra le imprese innovatrici e del 24,2% fra le imprese esportatrici.

L’altra faccia della medaglia sono i 23.160 dipendenti che sono usciti dal mercato del lavoro, per un saldo di 7.170 occupati in meno. A perdere più occupati le imprese della provincia di Ancona (-2.550), seguite da Pesaro Urbino (-1.730), Macerata (-1.430), Ascoli Piceno (-810) e Fermo (-660).

Chi hanno assunto nel 2014 gli imprenditori della regione? Soprattutto chi conoscono (54,4%) o quelli i cui curricula sono presenti nelle banche dati interne aziendali (26,7%). Il 9,4% delle imprese ha assunto sulla base delle segnalazioni di conoscenti e fornitori. Solo il 2,9% degli imprenditori marchigiani ha dichiarato di utilizzare i Centri per l’Impiego per la selezione del personale, mentre il 2,2% ha sostenuto di rivolgersi alle società interinali.

Quali le professioni più richieste? Camerieri (1.980), commessi (1.340), addetti alle pulizie (1.070), baristi (740), cuochi (720), operai calzaturieri (490), contabili (370), autisti (330), facchini (230), muratori (220). Solo il 16,2% dei nuovi contratti è a tempo indeterminato e il 26,9% di questi è part time. Nel 55,5% dei casi le imprese si sono rivolte a lavoratori con una precedente esperienza, l’8,9% ha avuto difficoltà a reperire le professionalità richieste e l’11% si è rivolto a personale immigrato.

Calano dall’8,9 al 7,5% le assunzioni di personale laureato, mentre i diplomati scendono dal 41,8 al 39,2%. In aumento le assunzioni di lavoratori senza formazione specifica (dal 33,2 al 38,1%), mentre calano quelli con qualifica professio-

nale (dal 16,1 al 15,2%). Nella loro ricerca di personale, le aziende marchigiane continuano a preferire i candidati dotati di esperienza di tipo professionale (22,3%) o nello stesso settore (33,2%).

Non decolla l’occupazione giovanile: solo il 27% dei nuovi occupati nelle imprese marchigiane è under 29 e il 5,3% ha meno di 24 anni.

Superiori alla media nazionale (16,8%) sono le assunzioni dirette riservate alle donne (20,2%), mentre il 55,8% degli imprenditori marchigiani pensa che il genere sia ininfluente e ritiene ugualmente adatti ai posti di lavoro da ricoprire sia gli uomini sia le donne.

“Per scegliere i loro dipendenti – afferma il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista (foto) – i nostri piccoli e medi imprenditori privilegiano canali del tutto informali come il passaparola di conoscenti, fornitori o altri imprenditori anche perché non sempre i profili in uscita dal sistema formativo e dei Centri per l’Impiego coincidono con le esigenze delle imprese. In questo contesto il sistema camerale, già fortemente impegnato sul fronte dell’orientamento, dell’alternanza scuola lavoro e dell’autoimprenditorialità, potrebbe svolgere un utile servizio presso le aziende del territorio, aiutandole a individuare le figure di cui hanno bisogno e a premiare merito e capacità dei giovani lavoratori, cosa che, scegliendo i canali informali non sempre avviene. Ci auguriamo che nel 2015 nelle imprese marchigiane possano ripartire competitività e occupazione. Il sistema camerale si impegnerà per questo”.

Fermano/Secondo progetto Reti d’impresa

L’unione fa la forza, oggi più che mai

Sono ottanta le aziende del Fermano che hanno preso parte alla prima fase di Reti d’impresa, il secondo progetto promosso dalla Camera di Commercio di Fermo, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria Gestionale e le associazioni di categoria, capitanate dalla Cna. Delle ottanta aziende, circa la metà si sono dette disponibili a partecipare, entro gennaio, alla seconda fase del progetto, che consisterà nella realizzazione di laboratori durante i quali saranno verificate le effettive intenzioni delle imprese e vagliati idee e progetti, con l’obiettivo di creare sinergie tra piccole e medie realtà imprenditoriali del territorio.

Dopo il risultato positivo fatto segnare dalla nascita di Modart, la rete formata da otto aziende del settore calzaturiero, che hanno prima creato un sito internet dedicato all’ecommerce (www.modartitalia.com) e poi inaugurato uno showroom a Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio, sono state gettate le basi per una nuova esperienza, questa volta nei settori casa, costruzione e impiantistica.

“Gli elementi che sono alla base dell’unione e che dovrebbero sospingere gli accordi di rete – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Fermo, Graziano di Battista – sono: innovazione di processo e di prodotto, internazionalizzazione, marketing, commercializzazione, organizzazione. Le nostre linee guida vanno verso la formazione, l’internazionalizzazione e il credito.Pensare di fare a meno della rete per raggiungere questi obiettivi, oggi, è pressoché impossibile”.

Info: Centro per l’Impiego Via Sapri, 65 - Fermo Tel. 0734.232501/232502 - Fax 0734.232524 E-mail: centroimpiego@provincia.fm.it Tacchificio - stampaggio materie plastiche di Ponzano di Fermo ricerca 1 addetto stampaggio suole e tacchi. Si offre tirocinio. Codice offerta: 70409. scadenza offerta: 19/1/2015.

Calzaturificio di Montegranaro ricerca 1 cucitore fondi per calzature. Requisiti: mobilità L.223/91 – L.407/90. Si offre contratto a tempo determinato e a tempo pieno. Codice offerta: 169438. scadenza offerta: 15/01/2015.

Cartotecnica di Fermo ricerca 1 operaio addetto alla conduzione e alimentazione macchine cartotecniche. Requisiti: diploma. Si offre contratto di apprendistato. Codice offerta: 30728. scadenza offerta: 15/01/2015.

Azienda metalmeccanica di Ponzano di Fermo ricerca 1 ingegnere elettronico scrittura firmware su microprocessori e scrittura software web.

Requisiti: conoscenza lingua inglese. Si offre contratto a tempo determinato e a tempo pieno. Codice offerta: 19607. Scadenza offerta: 12/01/2015.

Informatica-intrattenimento di Porto San Giorgio ricerca 2 sviluppatori web, 1 agente rappresentante e 1 telemarketing. Requidsiti: conoscenze informatiche. Codice offerta: 358964. scadenza offerta: 11/1/2015. Contratto da definire. Info: orfeostaff@gmail.com.

Calzaturificio di Monte San Giusto ricerca 1 addetto ripulitura scatolatura in mobilità. Si offre contratto a tempo determinato e a tempo pieno. Codice offerta: 159831. scadenza offerta: 9/1/2015.

Info: centro per l’impiego Via Marinetti, 2 - Civitanova Marche Tel. 0733.783411 - Fax 0733.783410 E-mail cicdomandaofferta@provincia.mc.it Fabbrica di parti in cuoio per calzature di Civitanova Marche ricerca 1 applicatore di contrafforti di calzature. Richiesta esperienza nella mansione di applicazione forti e contrafforti.

Codice offerta: 249637/5.

Per Civitanova Marche si ricerca 1 aiuto cuoca/ banconista di rosticceria. Requisiti: minima esperienza come aiuto cuoca. Orario lavorativo: dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 22 (possibile lavoro festivo), pagamento con voucher. Codice offerta: 46294/4.

Fabbrica di calzature di Civitanova Marche ricerca 1 rifinitrice di calzature. Requisiti: esperienza in finissaggio, ripulitura, spazzolatura, scatolatura, eventuali ritocchi. Strumenti da utilizzare: ferro e spazzola. Codice offerta: 163101/17.

Fabbrica di confezioni di abbigliamento sportivo di Potenza Picena ricerca 1 cucitore a macchina per produzione in serie di abbigliamento.

Requisiti: età compresa tra 20 e 50 anni, capacità utilizzo macchina da cucire lineare e taglia e cuci, richiesta esperienza minima di due anni. Codice offerta: 3776/14.

Fabbrica di articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria di Mogliano ricerca 1 addetta all’assemblaggio e al montaggio di componenti dei pellami. Requisiti: esperienza nella cucitura di pellami almeno di 5 anni, età massima 50anni.

Codice offerta: 174953/2.

Per Civitanova Marche si ricerca 1 addetto/a agli ordini, alla fatturazione e raccordo produzione settore alimentare (addetto allo smistamento degli ordini). Requisiti: età massima 29 anni, minima esperienza nella gestione degli ordini e fatture. Codice offerta: 360559/1.

Per Civitanova Marche si ricerca 1 ingegnere meccanico per studio layout di impianti avicoli, utilizzo programmi Cad 2 /3d. Codice offerta: 360566/1.

Commercio all’ingrosso di carne e di prodotti a base di carne di Potenza Picena ricerca 1 banconista di supermercato con almeno due anni di esperienza. Ricerca anche 1 macellaio con almeno due anni di esperienza. Codice offerta: 340651/2.

Commercio all’ingrosso di calzature e accessori di Civitanova Marche ricerca 1 disegnatore tecnico. Richiesta capacità di utilizzo programmi Cad/ Cam. Codice offerta: 38014/1.

Per Civitanova Marche si ricercano 2 rappresentanti per vendita spazi pubblicitari, pubblicità su riviste, radio banner, oggettistica. Codice offerta: 360380/1.

Per Loreto si ricerca 1 contabile per elaborazione contabilità semplificata, ordinaria, chiusura bilanci, liquidazione Iva (utilizzo software Teamsystem). Codice offerta: 74224/1.

Fabbrica di stampi, portastampi, sagome, forme per macchine di Montefano ricerca 1 attrezzista meccanico/stampista con macchine a controllo numerico. Requisiti: età compresa tra 19 e 22 anni, diploma Itis, conoscenza Cad/Cam e macchine a controllo numerico. L’azienda è interessata all’avvio di un tirocinio con Garanzia Giovani dopo gennaio. Codice offerta: 271356/1.

Confezione in serie di abbigliamento esterno di Civitanova Marche ricerca 1 prototipista campionarista. Requisiti: esperienza nel settore abbigliamento (no calzature) da più di 5 anni, utilizzo tagliacuci, lineare, puntocopertura, asolatrice, travettratrice, capacità di eseguire in autonomia il montaggio del capo, disponibilità a fare orario continuato. Codice offerta: 360161/1.

Fabbrica di calzature di Sant’Elpidio a Mare ricerca 1 tagliatore di tomaie. Requisiti: età compresa tra 25 e 50 anni, esperienza nel taglio delle pelli. Strumenti da utilizzare: FC4/COLMEZ. Codice offerta: 23712/61.

Fabbrica di parti in cuoio per calzature di Porto Sant’Elpidio ricerca 1 addetto alla coloritura in serie della lissa. Richiesta minima esperienza.

Codice offerta: 156148/1.

Fabbrica di articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria di Monte San Giusto ricerca 1 orlatrice di borse in pelle a domicilio con esperienza nell’orlatura. Codice offerta: 173300/1.

Marche/Bando per nuovi orti

Più valore al territorio Sarà l’orto – didattico, urbano, sociale – il fulcro sperimentale di un nuovo modo di concepire e valorizzare il territorio e l’aggregazione partecipativa. L’occasioni è fornita da un bando pubblico della Regione Marche. A disposizione, in tutto, 50.000 euro. Ogni progetto approvato sarà finanziato per 2.500 euro, di cui 1.500 a copertura dei costi di gestione e 1.000 a copertura dei costi di investimento materiale, fino all’esaurimento della copertura.

Il bando finanzierà iniziative di orticoltura attraverso il Programma di Sviluppo Rurale, con fondi regionali e statali, con l’obiettivo di creare percorsi di cittadinanza attiva e occasioni di aggregazione sociale che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione del territorio. Tutto questo promuovendo e diffondendo nuovi e più sostenibili stili di vita attraverso la conoscenza e il rispetto dei canoni dell’agri-

coltura biologica. Il recupero di alcuni spazi pubblici permetterà inoltre un miglioramento anche estetico del paesaggio urbano, incrementandone l’efficienza e valorizzando il concetto di bene comune.

La sensibilizzazione dei cittadini, in questo senso, passerà per la gestione attiva da parte di gruppi, associazioni e istituzioni pubbliche attraverso l’autogestione del patrimonio comunale.

Al bando possono partecipare: amministrazioni pubbliche, istituti scolastici di ogni ordine e grado e imprenditori agricoli, singoli o associati, ricadenti all’interno del territorio della regione. I destinatari delle proposte progettuali sono i cittadini singoli o le comunità del territorio residenti o domiciliati sempre all’interno della regione.

Le domande vanno presentate entro le ore 12 del 30 gennaio 2015. http://psr2.agri.marche.it www.agri.marche.it

9 gennaio 2015

Terra nostra/News Fermano/Più di duemila le piante da abbattere

Fermano/È Maurizio Marinozzi

Sono iniziati a dicembre i lavori di abbattimento delle oltre duemila piante infestate dal tarlo asiatico, proveniente dalla Cina. A sentire Claudio Netti, amministratore straordinario del Consorzio di Bonifica delle Marche, non termineranno nel breve periodo.

“L’intervento di abbattimento – dice – andrà avanti almeno fino al 31 marzo 2015”. “Si tratta di una lotta contro il tempo – specifica – e bisogna agire prima che le temperature si alzino troppo”. Le zone interessate dai primi tagli sono state quelle di Rapagnano, Magliano di Tenna. Montegiorgio e Grottazzolina, ma la sfera di interesse si estende fino a Belmonte Piceno, Fermo, Montegiberto, Montottone e Ponzano di Fermo. Ad essere colpite sono soprattutto latifoglie, in particolare olmi, aceri, betulle, pioppi, salici e ippocastani.

“Stiamo cercando l’’untore’, pensiamo che il tarlo sia stato propagato in Italia attraverso un pezzo di legno infetto. Potrebbe essere un residuo di un imballaggio, per esempio. Volendo fare un paragone, il tarlo asiatico è per le piante quello che l’Ebola è per gli esseri umani”, afferma Netti. “L’Assessorato regionale all’Agricoltura e il Consorzio, con l’aiuto dei tecnici del servizio fitosanitario regionale dell’Assam, in accordo con la Provincia di Fermo, stanno provvedendo nell’agire in maniera tempestiva. Finora sono stati troppi i ritardi dovuti alla burocrazia: è dalla primavera dal 2013 che ci eravamo accorti della presenza dell’insetto. La Lombardia, per non essersi mossa subito, si è vista costretta a investire circa 10 milioni di euro per tenere sotto controllo la situazione”, continua. Inoltre, precisa: “Non si tratta di un qualcosa che si può debellare dall’oggi al domani. Il tarlo potrebbe ripresentarsi, anche per questo le zone colpite saranno monitorate per quattro anni. Al momento, nelle Marche, l’unico focolaio è stato individuato nel Fermano,

Maurizio Marinozzi è il nuovo presidente di Marca Fermana.

L’ex sindaco di Servigliano è stato eletto nei giorni scorsi dall’Assemblea dei soci dell’associazione.

“Fin da subito – ha detto il neopresidente – cominceremo un percorso di valorizzazione di quella che definisco ‘città territorio’, che da Amandola a Pedaso profuma di arte, di storia e di cultura. Il dovere che abbiamo è quello di mettere in rete tutte le sue eccellenze e raccontare al mondo della sua esistenza”.

Oltre a Marinozzi, per i prossimi tre anni, il consiglio direttivo di Marca Fermana sarà formata da: Guglielmo Massucci (ex assessore della Provincia di Fermo) per la Provincia di Fermo, Nella Brambatti (sindaco di Fermo) per il comune capoluogo, Ercole D’Ercoli (sindaco di Campofilone) per la zona costiera, Emanuele Gentili (ex assessore di Sant’Elpidio a Mare - al momento di andare in stampa il suo incarico in seno a Marca Fermana è da verificare) per la zona della Valle del Tenna, Andrea Marziali (consigliere di Monte Giberto) per la zona della Valle dell’Ete, Giusy Scendoni (sindaco di Ortezzano) per la zona della Valle dell’Aso, Adolfo Marinageli (sindaco di Amandola) per la zona montana, Luciano Evandri (presidente dell’Associazione Valdaso) per le associazioni tra Comuni, Valentino Medei (di Confindustria Fermo) per il comparto industria, Massimiliano Di Paolo (direttore della Compagnia delle Opere Marche Sud) per il Commercio, Alessandro Migliore (direttore Cna Fermo) per l’artigianato, Roberto Ferretti (presidente dell’associazione Agritur-Aso) per il settore agricoltura e ricettività rurale, Marco Silla (presidente Unpli Ascoli Piceno e Fermo) per le associazioni di accoglienza locale, Claudia Bassetti (presidente dell’associazione Sibillini Segreti e Sapori) per le associazioni turistiche, Noris Rocchi (presidente dell’associazione Chi mangia la foglia) per le associazioni culturali, enogastronomiche e sportive, Amedeo Grilli (presidente della Cassa di Risparmio di Fermo) per gli istituti bancari e scolastici.

Continua l’emergenza tarlo asiatico Eletto il nuovo presidente di Marca Fermana l’infestazione va contenuta affinché non si propaghi”.

Netti si rivolge, poi, a quei privati le cui piante sono state colpite: “L’essenziale è non fare da soli o con l’aiuto di terzi individuati da sé. Senza accorgimenti precisi, il tarlo potrebbe propagarsi. Per questo motivo, c’è la presenza di tecnici specializzati che, dopo i terreni pubblici, si occuperanno di quelli dei privati”.

Come riconoscere quindi i segni di questo insetto, dannoso per le piante ma non per l’uomo? A rispondere è Sandro Nardi, del Servizio fitosanitario regionale: “Si possono notare sul tronco i fori di sfarfallamento o le nicchie di deposizione delle uova, ma ci si potrebbe confondere con altri insetti non pericolosi. Per questo è bene segnalare eventuali dubbi telefonando al centralino dell’Assam, allo 071.8081, che inoltrerà la richiesta agli ispettori. È possibile inviare anche un’email a fit@assam.marche.it o rivolgersi al Corpo Forestale dello Stato, coinvolto nei monitoraggi”.

Silvia Ilari

Il punteruolo rosso Il Comune di Porto San Giorgio invita i proprietari delle piante colpite dal punteruolo rosso ad applicare il protocollo, comunicando all’Assam e al Comune quali sono le piante infette e a provvedere al successivo intervento di disinfestazione. Il materiale infetto dovrà essere triturato sul posto. L’Assam e il Comune verificheranno il corretto smaltimento dei materiali.

Il Comune ricorda che il ritardo nella comunicazione di intervento accentua in modo irreparabile la proliferazione e la diffusione del parassita. Qualora non venga applicato il corretto protocollo, gli uffici preposti avvieranno la segnalazione alle autorità competenti.

Le segnalazioni vanno inoltrate all’indirizzo email: sfr@assam.marche.it o contattando lo 0724.680230.

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Terra nostra/News

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Fermano/Progetto per il rilancio turistico della media Valtenna

Le nostre colline del Buon Gusto Rendere partecipi i turisti della vita quotidiana, della storia di un fazzoletto di terra ancora poco conosciuto al grande pubblico, intercettando anche quelle che sono le loro esigenze. Questo è uno degli obiettivi emersi dalla presentazione de “Le colline del BuonGusto”, progetto di promozione, partito in fase embrionale a dicembre e con una continuità nel lungo periodo.

Protagonisti sono i Comuni di Falerone, Francavilla d’Ete, Massa Fermana, Magliano di Tenna, Montappone, Monte Vidon Corrado, Servigliano e Montegiorgio, quest’ultimo scelto come capofila.

“La Regione Marche ha fatto molto negli ultimi tempi per promuovere la visibilità del proprio territorio. Questa è un’occasione per far conoscere di più le nostre terre nello specifico”, ha osservato Fabrizio Cesetti, presidente della Provincia di Fermo.

Come lui, Armando Benedetti, sindaco del Comune di Montegiorgio, che si è detto

convinto della validità del progetto, sottolineando come le opportunità vadano sfruttate al meglio. “Dobbiamo rispolverare ciò che abbiamo”, ha detto il sindaco di Servigliano Marco Rotoni, a cui ha fatto eco Maria Teresa Quintozzi, vicesindaco di Falerone, che considera questa l’occasione per essere “competitivi”.

Attraverso l’ausilio del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale, il Gal Fermano ha finanziato interventi volti alla valorizzazione del patrimonio culturale effettuando una mappatura dei conventi e dei luoghi d’arte, puntando su noti noti come Osvaldo Licini, padre Maricotti e Frate Ugolino, rispettivamente originari di Monte Vidon Corrado, Francavilla d’Ete e Montegiorgio. Di non meno importanza sono gli ambiti enogastronomico, ambientale e artigianale, in relazione ai quali sono previste escursioni e promozioni della maestria degli artigiani locali, in

Marche/Più informazioni per allergici, bambini e salutisti

Novità per l’etichettatura degli alimenti

Cambia la spesa degli italiani con l’entrata in vigore delle nuove etichette per i prodotti alimentari in vendita, che devono essere scritte con caratteri più chiari e grandi e riportare più informazioni: da una maggiore evidenza sulla presenza di sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze all’indicazione del tipo di oli e grassi utilizzati, dalla data di congelamento alle informazioni sullo stato fisico degli ingredienti utilizzati (in modo, ad esempio, da non poter utilizzare il termine “latte”, se si usa latte in polvere o proteine del latte).

La rivoluzione in etichetta è scattata lo scorso 13 dicembre, con l’applicazione delle norme europee sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori (Reg. UE 1169/2011). Le indicazioni obbligatorie - sottolinea Coldiretti Marche - devono essere scritte in etichetta con caratteri più chiari e grandi, con una dimensione minima di almeno 1,2 mm (o 0,9 nel caso di confezioni piccole) per rendere più agevole la lettura da parte di una popolazione in progressivo invecchiamento. La data di scadenza deve essere riportata su ogni singola porzione preconfezionata e non più solo sulla confezione esterna.

La nuova etichetta viene in soccorso anche dei circa 2,5 milioni di italiani che soffrono di allergie alimentari, imponendo l’obbligo di indicare le sostanze allergizzanti o che procurano intolleranze (come derivati del grano e cereali contenenti glutine, sedano, crostacei, anidride solforosa, latticini contenenti lattosio), con maggiore evidenza rispetto alle altre informazioni, ad esempio sottolineandole o mettendole in grassetto nella lista degli ingredienti.

Anche i ristoranti e le attività di somministrazione di alimenti e bevande devono comunicare gli allergeni, tramite adeguati supporti (menù, cartello, lavagna o registro), ben visibili all’avventore. Maggiore tutela è garantita anche per i bambini e le donne in gravidanza e in allattamento, con la previsione di avvertenze particolari per determinati alimenti contenenti caffeina, per esempio i cosiddetti “energy drinks”.

In questo modo non sarà più possibile ingannare il consumatore celando, dietro la definizione generica di “oli vegetali” o “grassi vegetali”, l’utilizzo di olio grassi tropicali a basso costo perché diventa necessario specificare quale tipo di olio o di grasso è stato utilizzato in etichetta. Inoltre, se gli oli o i grassi utilizzati sono stati idrogenati, sarà obbligatoria l’indicazione “totalmente o parzialmente idrogenato”, a seconda dei casi.

In caso di carne e pesce congelato e preparazioni congelate di carne e pesce non lavorato, occorre indicare la data di congelamento, mentre nel caso di alimenti congelati prima della vendita e venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

Per tutelare il consumatore da indicazioni ingannevoli, quando si sostituisce un ingrediente normalmente utilizzato con un altro ingrediente, l’ingrediente succedaneo impiegato va specificato immediatamente accanto al nome del prodotto, utilizzando caratteri adeguati (pari almeno al 75% a quelli utilizzati per il nome del prodotto).

Tra le informazioni obbligatorie, oltre al nome, deve esserci l’indirizzo del responsabile dell’alimento, ossia l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto. Tale indicazione non va confusa con quella dello stabilimento di produzione, obbligatoria per la norma nazionale ma che ora diventa facoltativa.

In virtù di una norma collegata, dal prossimo aprile 2015, dovranno essere indicate in etichetta luogo di allevamento e di macellazione di carni suine e ovi-caprine, come avviene da anni per le carni bovine dopo l’emergenza “mucca pazza”.

“In un momento difficile per l’economia in Europa e in Italia - ha affermato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo - dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza, per combattere la concorrenza sleale a danno delle nostre imprese e per garantire la possibilità di fare scelte consapevoli al consumatore. Da qui l’esigenza di accelerare il percorso per rendere obbligatoria l’indicazione di origine in tutti i prodotti alimentari”.

particolare a livello nazionale ed europeo.

Per raggiungere gli obiettivi preposti, verranno organizzati otto tavoli tematici a cui interverranno produttori locali, albergatori e ristoratori, associazioni culturali e di promozione sociale, agenzie di viaggio del territorio. Le informazioni raccolte durante queste giornate saranno poi parte fondante del materiale pubblicitario rivolto ai turisti. Svedesi e danesi avranno un primo assaggio della media Valtenna e potranno esserne incuriositi anche da casa propria, in quanto verranno organizzati eventi enogastronomici sul posto.

Nel frattempo, a Londra, “Le colline del BuonGusto” ha avuto un primo, positivo, riscontro di pubblico alla fiera “WTM” dedicata agli operatori di settore.

“Ho notato interesse da parte dei visitatori – ha affermato Loredana Miconi, co-titolare dell’omonima azienda e coordinatrice del progetto – in particolar modo verso i

cappelli prodotti a Montappone”.

Inoltre, è prevista la realizzazione di un video promozionale, di un sito web e di un’app dedicata, gratuita, disponibile sia per IOS che per Android.

“Lavorando in sinergia, in una rete di diverse realtà, in questo caso Comuni, si può fare molto”, ha commentato Michela Borri, presidente del Gal Fermano. “Credo in questo progetto e ritengo che ci siano i presupposti per avere validi riscontri”.

Silvia Ilari

Brevi Fermo Porte aperte al Liceo Scientifico statale “T. Calzecchi Onesti” Per accompagnare gli studenti di terza media nel delicato passaggio alla scuola superiore, il Liceo Scientifico statale “T. Calzecchi Onesti” di Fermo propone per sabato 10 gennaio e domenica 8 febbraio 2015 due giornate di Scuola Aperta (h 15:00 - 19:00).

In particolare, nell’incontro previsto per sabato 10 gennaio p.v., alle ore 17:00 sarà possibile approfondire con esperti il tema dello studio in famiglia, mentre domenica 8 febbraio, sempre alle 17:00, si avrà modo di riflettere insieme sulla scelta della scuola superiore.

Porto Sant’Elpidio Nuovo collegamento autobus È partito il 7 gennaio il nuovo servizio di trasporto autobus con una corsa che, proveniente da Sant’Elpidio a Mare, transita in Contrada Pescolla alle ore 8.37 e in Via Fonte Serpe alle ore 8.40, proseguendo sulla S.S. 16 in direzione sud, rispettando tutte le fermate del servizio di trasporto pubblico, con deviazione alla stazione ferroviaria e con capolinea a Largo della Resistenza. La partenza per la corsa di ritorno, da Largo della Resistenza, è prevista per le ore 12. La corsa continua sulla S.S. 16 in direzione nord, rispettando tutte le fermate del servizio di trasporto pubblico, con deviazione alla stazione ferroviaria da dove, alle ore 12.10, prosegue per il Cimitero, il quartiere Corva, il raccordo Pian di Torre e arriva a Fonte Serpe alle ore 12.25.

Amandola Pubblicato il bando per la nuova circonvallazione È stato pubblicato il bando di gara per la circonvallazione di Amandola. La Provincia di Fermo ha infatti adottato la determinazione a contrarre da parte del dirigente del Settore Viabilità - Infrastrutture - Urbanistica, avvenuta lo scorso primo dicembre, e ultimato le operazioni di immissioni in possesso delle aree interessate dall’opera. L’appalto sarà di tipo integrato, con la previsione che l’impresa aggiudicataria, sulla scorta del progetto definitivo, rediga quello esecutivo e realizzi l’opera nei tempi prefissati.

L’intervento, dell’importo complessivo di 5 milioni 138 mila euro, prevede la realizzazione di un collegamento tra la S.P. n. 239 Fermana Faleriense e la S.P. 237 Picena, evitando il transito all’interno del centro storico di Amandola, e la realizzazione di due rotatorie nelle principali intersezioni. Una volta conclusa l’opera permetterà di diminuire sensibilmente il flusso veicolare in corrispondenza dell’arco di Piazza Risorgimento, in particolare quello dei mezzi pesanti, con notevole riduzione dell’impatto ambientale.

Fermo Sappiamo cosa mettiamo nel piatto?

Prosegue, dopo il primo appuntamento del 19 dicembre, il progetto di informazione alimentare ‘’Cosa mettiamo nel piatto?’’. L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato dei Servizi Sociali del Comune di Fermo con la collaborazione del dott. Andrea Strafonda, esperto in educazione alimentare e promotore, già dagli anni ’80, dell’agricoltura sociale e biologica. Il primo ciclo del progetto ha visto coinvolti tutti i centri sociali della città. Successivamente sono stati organizzati altri cinque incontri con la cittadinanza, durante i quali sono stati approfonditi e conosciuti gli alimenti più diffusi nei nostri menù quotidiani. Quello partito il 19 dicembre è il terzo ciclo informativo, si terrà presso centro sociale Santa Petronilla e seguirà il seguente calendario: 9 gennaio “La pasta”, 16 gennaio “Il pane”, 30 gennaio “I grassi alimentari”, 6 febbraio “Il latte e i derivati”, 20 febbraio “La carne”, 27 febbraio “Leggere le etichette alimentari”.

Porto Sant’Elpidio Il parco della Corva cambia look Sono iniziati i lavori di riqualificazione del parco della Corva. L’intervento prevede la potatura della siepe e delle piante orizzontali e la sostituzione degli arbusti secchi con la piantumazione di elementi vegetali di natura ornamentale. Nel periodo primaverile si procederà, invece, con la potatura degli alberi presenti. La conclusione dell’intervento è prevista per l’inizio della bella stagione, dando così modo ai cittadini di usufruire di uno spazio riqualificato.

9 gennaio 2015

Cultura/News

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Marche/Alla scoperta delle fonti storiche

Monteleone e Montedinove/Intesa tra Comuni e Agenzia del Demanio

Musei, archivi e biblioteche non sono solo luoghi dove reperire documenti, ma anche il centro e la base della nostra cultura, intesa come storia. Luisa Montevecchi, sovrintendente archivistico per le Marche ci ha parlato dell’iniziativa Grand Tour Cultura che, da qualche anno, riporta l’attenzione sulla complessa realtà dei beni culturali conservati nelle biblioteche, negli archivi e nei musei della regione. Istituti conservatori che fino a questo momento hanno operato in maniera separata, in questo modo concentrano in un’unica iniziativa realtà e possibilità di valorizzazione che coinvolgono tutte le strutture del territorio, fino a formare un laboratorio condiviso di proposte e azioni.

“L’iniziativa – ha affermato Luisa Montevecchi – è rivolta soprattutto ad un pubblico non specialistico che frequenta occasionalmente i luoghi della cultura e che viene invitato a prestare maggiore attenzione ai beni culturali e alle loro potenzialità di utilizzo e di studio”.

Una delle ultime iniziative realizzate all’interno di Grand Tour Cultura ha riguardato l’archivio storico di Moresco, che racchiude la storia della cittadina, dal Medioevo alla documentazione più recente. In particolare, ci è concentrati sulla storia degli acquedotti e dell’approvvigionamento idrico. Attraverso un’accurata analisi delle fonti, Walter Scotucci, presidente dell’Archeoclub di Monterubbiano e bassa Valle dell’Aso e vice presidente nazionale di Archeoclub d’Italia, è riuscito a risalire alla costruzione dell’acquedotto comunale, “un simbolo

Due beni culturali torneranno fruibili grazie alla collaborazione tra Comuni e Agenzia del Demanio. A Monteleone di Fermo, Villa Felice, dimora settecentesca di proprietà del Comune, sarà trasformata in una “dimora di charme”. Lo storico edificio, da anni interessato da un’intensa attività di ristrutturazione, ospiterà dieci camere, una spa e un ristorante. In tutto, i lavori di ristrutturazione costeranno circa un milione di euro, cifra difficile da reperire attraverso un unico finanziamento. Per questo il Comune ha partecipato a più bandi e i lavori sono andati avanti per stralci. L’ultimo dei quali sarà realizzato grazie alla partecipazione a un bando dell’Agenzia del Demanio, che ha selezionato il progetto e messo a disposizione i 540 mila euro che serviranno per ultimare i lavori e assegnare la gestione della struttura. In questo modo, un piccolo comune del Fermano potrà diventare più attrattivo

Musei e archivi fulcro della cultura Nuova vita per due beni culturali di pace in tempi di guerra”, lo ha definito.

“Il Comune di Monterubbiano – ha spiegato – ha continuato a garantire questo servizio nonostante la separazione dei due campanili (Monterubbiano e Moresco, ndr). L’acquedotto risale infatti a quando ancora i due comuni erano uniti. Dopo la separazione, i due Comuni hanno dato vita ad un esempio di buona collaborazione”.

In questi ultimi anni, gli archivi storici comunali sono stati protagonisti di riorganizzazioni che hanno riguardato la documentazione, la conservazione e la fruizione. Grazie a Grand Tour Cultura si è scoperto che la maggior parte di questi centri culturali, nati come biblioteche, musei o archivi, possono sì conservare fisicamente diversi beni, ma anche promuoverne la consultazione e la fruizione da parte degli utenti.

Come si può avvicinare il pubblico a questi luoghi e a questi documenti? “Trovando – ha detto Scotucci – un linguaggio comprensibile alla maggior parte delle persone, mostrando loro come conservare questo materiale e spiegando che la conservazione è l’unico sistema che garantisce la possibilità di esercitare il diritto di consultarlo. Inoltre, è importante mostrare alla gente quello che può riguardarla da vicino, come avviene ad esempio durante le visite delle scolaresche, quando si mostrano ai ragazzi documenti sulla storia dei loro nonni o dei loro genitori o della scuola che frequentano”. Le fonti archivistiche riguardano tutti, indipendentemente dalla necessità di rivolgersi agli archivi solo per motivi di tipo amministrativo.

Serena Murri

Breve Fermo Nuovo clavicembalo per il Conservatorio Una nuova acquisizione per il Conservatorio “Pergolesi”. Nei giorni scorsi è stato infatti inaugurato un prestigioso clavicembalo.

“Lo strumento che abbiamo acquistato – spiega il direttore del conservatorio, Massimo Mazzoni – è stato costruito appositamente per noi da due valenti artigiani-artisti di Porto San Giorgio: Giulio Fratini e Pierpaolo Pallotti. In particolare, Fratini è un nostro ex allievo e i suoi strumenti sono oggi molto richiesti e apprezzati dagli specialisti in campo internazionale. Questo clavicembalo va ad arricchire la nostra dotazione strumentale e permetterà agli studenti di seguire lezioni adeguate”. Il nuovo clavicembalo, prenotato due anni fa, è stato acquistato grazie alla donazione dell’allora presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio, Nella Brambatti. Lo strumento è stato inaugurato lo scorso 17 dicembre con il concerto di uno tra i più celebrati clavicembalisti: l’australiano Brett Leighton, docente di Organo e Clavicembalo all’Università della Musica di Linz.

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani CANTIERE (Anna Maria Daina - Edizioni MedeaLibri) La raccolta di poesie dell’autrice Anna Maria Daina dal titolo “Cantiere” si caratterizza per una proposta lirica molto alta, una densità del verso che attinge da una sofferenza interiore reale e profonda che non cede ad alcuna forma di compiacimento o auto commiserazione. E’ appunto, sorretto da una forza indomita, il componimento letterario che autonomizza e procede l’identità icastica del simbolismo, nel piglio definitivo delle argomentazioni centrali dei testi. Però è anche vero che nello stile conduttore delle poesie del volume troviamo chiaramente un’esposizione di stampo contemporaneo, ovvero il verso libero si sbizzarrisce in una potente varietà semantica ed estetica. Le fasi di descrizione intima di vita quotidiana zampillano con una vitalità di raro valore, non si accomodano nella supina rassegnazione, così come un erotismo presentato con raffinatezza ed eleganza ci guida sicuro verso territori ideologico-letterari di serena e appagante fruizione. Avanza allora con l’andar dei versi, un flusso di allegorie talora stretto in un nitido neoermetismo, talvolta testimone di una ricerca etica difficile a trasformarsi con tanta dimestichezza in poesia, dove però la Daina, per profonda e naturale vocazione artistica realizza, cogliendo nel pieno la tensione necessaria. Si introducono, per sviluppo e dinamica dell’evolversi dei versi, elementi di romanticismo squisitamente femminile che dirama in una spiritualità che impatta l’osservazione del lettore e lo spinge a comprendere anche momenti di limpida e dolcemente benevola tenerezza.

per i turisti. Anche il lavoro locale sarà incentivato. Tra le clausole del bando è infatti previsto che chi si aggiudicherà la gestione della villa dovrà impiegare personale del luogo e garantire uno standard qualitativo molto elevato. Terminati i lavori attualmente in svolgimento, la fase finale si svolgerà negli ultimi sei mesi del 2015, dopodiché sarà selezionato il gestore che non dovrà versare alcun affitto al Comune.

A Montedinove, torna di proprietà del Comune l’antica chiesa del convento delle Clarisse. L’edificio, di proprietà dello Stato, viene trasferito al Comune grazie al “federalismo culturale” e, una volta ristrutturato, diventerà un piccolo museo che accoglierà i reperti rinvenuti nella necropoli della valle del Tesino. I resti – vasi, collane e alcune tombe risalenti all’XI e al XII secolo a.C. – sono ora ospitati nella sede della Soprintendenza di Ascoli Piceno. (Francesca Pasquali)

Un museo al mese di Filippo Bordò MONTEFORTINO: LA “PICCOLA LOUVRE” DEI SIBILLINI Nel cuore del centro storico di Montefortino sorge Palazzo Leopardi, un pregevolissimo esempio di architettura nobiliare cinquecentesca, fatto costruire da un ramo cadetto della ben nota famiglia di Recanati. Il palazzo, divenuto di proprietà comunale nel 1970, è sede di tre autentici gioielli, sicuramente i più preziosi tra quelli di cui Montefortino dispone: la Pinacoteca Civica “Fortunato Duranti”, il Museo Comunale-Diocesano di Arte Sacra e il Museo Faunistico dei Monti Sibillini.

La Pinacoteca nasce grazie ad una donazione del concittadino Fortunato Duranti (17871863), artista di genio stravagante, pittore, disegnatore, nonché collezionista d’arte. La raccolta, inserita in un elegante contesto costituito da pareti e soffitti affrescati, copre un vasto arco temporale che va dal gotico al neoclassico e riflette il gusto raffinato del proprietario originario. Tra le opere presenti si distinguono quelle di importanti autori, come: il trittico di Pietro Alamanno che ritrae la Madonna con il Bambino tra i Santi Sebastiano e Cosa (XV sec.); una grande pala di Pier Francesco Fiorentino datata 1497; una lunetta attribuita a Nicola di Maestro Antonio, attivo dal 1472; un tondo di Pietro Vannucci detto il Perugino; gli oli su tela di Carlo Maratta (1625-1713); le nature morte di Giovanni Paolo Castelli detto “Lo Spadino” (XVII-XVIII sec.); un’importante collezione di bozzetti e vari oli su tela di Corrado Giaquinto (1703-1765).

Il Museo di Arte Sacra, ospitato nell’ultimo piano del palazzo, espone opere ed arredi sacri provenienti dalle chiese del territorio comunale di Montefortino. Gli ambienti, sapientemente restaurati, conservano ancora oggi le vecchie travi in legno e le finiture in cotto e travertino, offrendo un suggestivo spazio espositivo in cui trovano collocazione pregevoli esemplari. Tra questi spiccano la Madonna del Girone, scultura trecentesca di arte umbro-marchigiana rappresentante la Vergine in trono con Bambino; i pregevoli dipinti di Simone De Magistris e bottega, celebre artista della vicina Caldarola, attivo dalla metà del Cinquecento; un numero consistente di dipinti di Domenico Malpiedi, artista originario di San Ginesio vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento, vero protagonista dello scenario locale del tempo; un Cristo deposto in legno a grandezza naturale (XVI sec.). Di notevole interesse è anche la collezione di arredi sacri, vestimenti e oggetti liturgici provenienti dalla antica Pieve di San Michele Arcangelo, sostituita dalla più recente architettura progettata da Gian Battista Carducci.

Il Museo Faunistico custodisce la ricca collezione tassidermica del signor Ignazio Rossi Brunori, raccolta nell’arco di circa cinquant’anni di attività. La tassidermia è la tecnica di preservazione degli animali morti, ai quali viene conferito l’aspetto e l’atteggiamento degli animali vivi grazie al trattamento e all’imbottitura delle pelli. In esposizione troviamo le specie più significative dell’Appennino centrale, come la volpe, il lupo, la donnola, la martora, l’istrice, il cinghiale e numerose specie di uccelli, tra cui l’aquila. Il museo offre inoltre l’occasione unica di vedere da vicino il famoso Chirocefalo del Marchesoni, un piccolissimo crostaceo che vive soltanto nelle acque del Lago di Pilato, sul Monte Vettore.

La gestione dei servizi museali è affidata alla società D&P Turismo e Cultura. Per la prenotazione di visite guidate e laboratori didattici rivolti sia alle scuole che alle famiglie, ci si può rivolgere alla dott.ssa Daniela Tisi attraverso i seguenti contatti: tel.

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9 gennaio 2015

Cartellone/News Teatro Fermo

Grandi attori sul palco dell’Aquila Periodo davvero intenso per la stagione di prosa del Teatro dell’Aquila di Fermo che, in meno di un mese, propone tra appuntamenti davvero gustosi. Iniziamo venerdì 9 gennaio alle ore 21 con “Cercasi Cenerentola”. Con questo spettacolo la Compagnia della Rancia rilegge una delle favole più amate e raccontate di tutti i tempi, trasformandola in un musical per tutta la famiglia imprevedibile e frizzante che incanta la platea trasportandola in un mondo senza tempo. Autori dello spettacolo sono Saverio Marconi e Stefano D’Orazio che hanno voluto ambientare la loro rivisitazione negli anni Cinquanta, andando a ripescare le sensazioni e le emozioni della loro infanzia. A vestire il ruolo del Principe, in tuta da ginnastica blu e con l’inconfondibile accento da bischero toscano è Paolo Ruffini, verve esplosiva e carismatica in teatro dopo il grande successo televisivo di Colorado e del film Fuga di Cervelli. Al suo fianco un poliedrico e funambolico Manuel Frattini, indiscusso punto di riferimento del musical italiano.

Il 24 e 25 gennaio una splendida Sabrina Ferilli, reduce dal Premio Oscar al film La grande bellezza, protagonista di “Signori, le pateé de la maison!” con Maurizio Micheli, che firma anche la regia, e Pino Quartullo. La commedia è un adattamento teatrale ad opera di Carlo Buccirosso e della stessa Ferilli di Le prenom, opera scritta da Matthieu DeLaPorte e Alexandre DeLaPatelliére che ha già ispirato una commedia cinematografica francese nel 2012. Una cena in famiglia con il marito, l’amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello? Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa

delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, “anzi un “pasticciaccio”. Signori, le paté de la maison! è una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima.

Secondo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams (il primo nel 1948 gli venne assegnato per Un tram che si chiama desiderio), La gatta sul tetto che scotta – in scena al Teatro dell’Aquila il 6 febbraio nell’attesa interpretazione di Vittoria Puccini (foto) e Vinicio Marchioni diretti dalla sapiente regia di Arturo Cirillo - narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede.

Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi

e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie.

Orario degli spettacoli: giorni feriali ore 21, giorni festivi ore 17.

Biglietteria del Teatro dell’Aquila tel. 0734.284295

Teatro e danza Civitanova Marche

Le tante esperienze (e luoghi) della stagione civitanovese Appuntamenti di vario genere attendono a Civitanova Marche gli appassionati di teatro e di danza nei tre “gioielli” cittadini.

Ecco il prossimo futuro: venerdì 23 gennaio alle ore 21,15, al Teatro Rossini spazio al teatro contemporaneo con “Nuda Proprietà”, una festa alla forza e alla fragilità umana dal testo di Lidia Ravera portata in scena da Lella Costa e Paolo Calabresi. Innamorarsi a 60 anni è una sfida, una forma d’arte, un capolavoro. È la vittoria della libertà contro gli stereotipi. Iris contro ogni logica si innamora di Carlo e Carlo di Iris. Lui dopo un po’, ma va bene così.

Tutto comincia con una stanza in subaffitto. Iris la offre a Carlo, psicanalista sfrattato del pianoterra. Intanto lei, rimasta senza un soldo, vende in nuda proprietà la casa…

Iris è Lella Costa, che ha scelto dopo anni di teatro in solitaria di regalarsi al pubblico in una commedia intelli-

gente e spiritosa, come intelligente e spiritosa è tutta la sua storia di teatro; Carlo è Paolo Calabresi, che con la sua presenza contribuisce alla creazione di una coppia inedita e sorprendente.

Al Teatro Cecchetti il pubblico è invitato a uno sguardo sul presente da punti di vista differenti. Il 1° febbraio alle 21,15 Isabella Ragonese è in African Requiem un’Ilaria Alpi appena uccisa, che si desta come da un improvviso letargo e ripercorre la propria vicenda in un susseguirsi di saette di memoria. Scritto e diretto da Stefano Massini, lo spettacolo vede in scena anche Luisa Cattaneo e le musiche di Enrico Fink sono eseguite dal vivo da Luca Baldini, Massimo Ferri, Enrico Zoi. Altro appuntamento, altro genere, altro teatro. Civitanova Danza tutto l’anno, rassegna che giunge alla diciottesima edizione, conclamando la vocazione della città rivierasca

alla danza, propone domenica 8 febbraio alle ore 17 “Hopera… baby!” (foto), uno spettacolo di danza hip-hop e break per adulti e bambini su arie liriche classiche. Protagonista sarà la GDO dance company per uno spettacolo che con virtuosismi acrobatici, incredibili intrecci gestuali e inaspettate evoluzioni conduce lo spettatore in un viaggio onirico, poetico e coinvolgente nelle arie e melodie celebri del Bel Canto italiano ed europeo con le musiche di Verdi, Leoncavallo, Rossini, Handel e Mozart.

Biglietteria del Teatro Rossini, tel. 0733.812936

Teatro

Teatro

Montegiorgio

Porto Sant’Elpidio

Prosa, teatro ragazzi, operetta e comicità

Emozionarsi e crescere, tra prosa e teatro per ragazzi

Grande attesa al Teatro Alaleona di Montegiorgio per lo spettacolo, in prima regionale, Frost/Nixon di Peter Morgan. Sul palco Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani, insieme ad un ricco cast di attori. Appuntamento lunedì 12 gennaio alle ore 21. Il cartellone di prosa proseguirà, venerdì 30 gennaio, sempre alle 21, con L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. Lo spettacolo, in esclusiva regionale, vede protagonisti Geppy Gleijeses (che cura anche la regia), Marinella Bargilli e Lucia Poli.

Per i più piccoli, i prossimi appuntamenti del teatro a ragazzi sono per domenica 18 gennaio alle ore 17.15 con La storia di un punto (spettacolo di teatro d’attore, pupazzi e figure animate, videoproiezioni e interazione con il pubblico; per bambini da quattro anni in su) e per domenica 8 febbraio alle ore 17.15 con L’orco del teatro (spettacolo di teatro d’attore, teatro comico e festosa interazione con il pubblico; per bambini da quattro anni in su). Torna, per gli appassionati del genere, l’appuntamento con l’operetta.

Venerdì 23 gennaio alle ore 21.15 la Compagnia Italiana di Operetta porterà in scena La vedova allegra.

Risate a non finire, infine, con l’esilarante comicità di Piero Massimo Macchini e del suo The Chiacchiering. Sabato 7 febbraio, dalle ore 21.15, personaggi noti e perfetti sconosciuti, accomunati dal carattere genetico della marchigianità, si incontreranno, si scontreranno e racconteranno la società alla deriva dei nostri giorni in un surreale talk show.

Dopo il grande successo di “Beatles Submarine”, con Neri Marcorè e la Banda Osiris, continua la stagione del Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio. Parliamo di prosa: il prossimo appuntamento sarà domenica 25 gennaio alle ore 21,15 con Giobbe Covatta e il suo “Sei gradi”. Anche questa volta il numero che Giobbe ha scelto per titolo del nuovo spettacolo ha un significato simbolico: indica l’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Lo spettacolo è ambientato nel futuro, nei diversi periodi in cui la terra sarà più calda di uno, due, tre, quattro, cinque, sei gradi. I nostri discendenti avranno ereditato anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Come sarà il mondo più caldo di un grado rispetto a oggi? E quando i gradi saranno due? E sei?

Il 5 fabbraio, sempre alle 21,15, sarà la volta di “Oggi sto da Dio” con Sergio Assisi e la bellissima Bianca Guaccero, per la regia di Mauro Mandolini. Si tratta di una spassosa commedia, che con assoluta leggerezza, ci fa ridere di noi e della tipicità del nostro carattere per poi condurci a una sorprendente soluzione. Perché gli italiani, si sa, quando vogliono davvero perseguire uno scopo sono capaci di tutto, perfino di essere migliori di come sembrano.

Passiamo all’altro “piatto forte di questo periodo”: il teatro per ragazzi. Domenica 18 gennaio alle ore 17,15 la Compagnia Teatro Prova di Bergamo presenta “La principessa sul pisello”, spettacolo di teatro d’attore, comicità e canzoni adatto ad una platea di bimbi dai quattro anni in su. Un’occasione unica per esplorare la parte più nascosta e misteriosa del castello, conoscendo tanti personaggi, ognuno diverso dagli altri…

Teatro, tel. 0734.961441 - www.teatroalaleona.it

Tel. 0734.902107 – 346.6286586

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14 Musica classica Marche

Grande musica nel Fermano e nel Civitanovese A Fermo continuano a riscuotere successo i Concerti organizzati dalla Gioventù Musicale d’italia. Il prossimo appuntamento è per domenica 11 gennaio alle ore 17 quando, alla Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, il pianista Antonii Baryshevski (foto), vincitore del premio “Rubinstein” proporrà, tra l’altro anche gli straordinari “Quadri di una esposizione” di Mussorgski, oltre a musiche di Haydn, Skrjabin e Messianen.

Domenica 18 gennaio spazio alla Stagione Sinfonica con il concerto pomeridiano al Teatro dell’Aquila del “Ciclo Brahms”, protagonisti l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, direttore e solista Massimo Quarta.

Di Brahms verranno eseguite il Concerto per violino e orchestra in re maggiore, opera 77 e la Sinfonia n.1 in do minore opera 68. Sabato 31 gennaio appunta-

mento con i Concerti del Conservatorio (Teatro dell’Aquila, ore 21) evento che inaugurerà l’Anno Accademico 2014/2015 del Conservatorio “G.B. Pergolesi”. Ancora sinfonica domenica 1 febbraio, sempre al Teatro dell’Aquila alle ore 17: l’ensemble dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana ed il concertatore e violoncello solista Umberto Clerici interpreteranno brani tratti da Sollina, Vivaldi, Bosso, Puccini e Verdi.

Domenica 8 febbraio, si torna alla Concertistica della Gioventù Musicale d’Italia con il pianista Zhi Chao Julian Jia, stella emergente nel firmamento concertistico mondiale, primo Premio “Casagrande” 2014, che si esibirà presso la Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori, alle ore 17.

Passiamo a Montegranaro: due impor-

tanti appuntamenti della ventesima Stagione Concertistica caratterizzano questo periodo: domenica 11 gennaio il Sestetto Stradivari, composto da David Romano e Ingrid Belli (violini), Raffaele Mallozzi e David Bursack (viole), Diego Romano e Sara Gentile (violoncelli) interpreterà musiche di Tchaikovsky e Schoenberg.

L’8 febbraio sarà la volta di Alessio Allegrini accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Musiche di Beethoven, Strauss, Wagner. Il concerto dell’11 gennaio avrà luogo all’Officina delle Arti, quello dell’8 febbraio al Teatro La Perla. Inizio alle ore 17,15.

Andiamo a Civitanova Marche: Civitanova Classica Piano Festival propone, sabato 31 gennaio alle ore 21,30, il consueto “Spazio Giovani”, ossia un concerto che

permetterà al pubblico di scoprire giovani talenti della musica. Protagonisti dell’appuntamento in programma alla Sala Lettura della Biblioteca Zavatti, saranno i pianisti in erba Anastasia Fioravanti di soli 13 anni e il civitanovese e Emanuele Bizzarri.

Breve Musica Molinari, Rubino, Fresu e Petrella: che gennaio per TAM!

Breve Teatro Pirandello… in Valdaso

Il 2015 di TAM Tutta un’Altra Musica si apre con tre grandissimi eventi. Sabato 17 gennaio, a partire dalle ore 21.15, Simona Molinari (foto) omaggerà Ella Fitzgerald con un concerto al Teatro comunale di Porto San Giorgio (ingresso 15 euro, ridotto 12). “Loving Ella” è un progetto suggestivo, che la Molinari ha voluto regalare prima che al pubblico a se stessa. Il concerto si articolerà in un viaggio narrativo in cui Simona porterà in scena le canzoni che hanno caratterizzato la carriera della cantante e alcuni aneddoti biografici della controversa vita privata della persona Ella Fitzgerald. Sul palco con lei ci saranno Fabio Colella (batteria), Fabrizio Pierleoni (contrabbasso) e Claudio Filippini (pianoforte) Il Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio ospiterà, invece, una tappa del tour del giovane cantautore Renzo Rubino. Nel 2012 partecipa al concorso Area Sanremo, vincendolo.

Partecipa, quindi, al Festival di Sanremo 2013 nella sezione giovani con il brano “Il postino (amami uomo)”, vincendo il premio della critica “Mia Martini”. Nel febbraio 2014 prende parte nella sezione Campioni con i brani “Ora” con il quale si aggiudica il terzo posto, e “Per sempre e poi basta”. L’appuntamento di Porto Sant’Elpidio è programmato per sabato 24 gennaio, alle ore 21.15 (ingresso 15 euro, ridotto 12).

Sarà il Cine Teatro Arlecchino di Monte Urano, giovedì 29 gennaio a partire dalle ore 21.15, lo scenario dell’estemporaneo incontro fra Paolo Fresu e Gianluca Petrella, un duo che si diverte e riesce a divertire, attraversando territori di assoluta originalità, toccando “sacri” standard della storia della musica afro-americana e brani originali aggiustati e perfezionati per il collaterale progetto Brass Bang! che li vede insieme accanto agli altrettanto grandi nomi di Steven Bernstein e Marcus Rojas (o Oren marshall) in un quartetto solo fiati dalle peculiarità vulcaniche (ingresso 15 euro, ridotto 12).

Una programmazione, quella di TAM, che come da tradizione consolidata subirà sostanziose ed originali integrazioni last minute. Basta soltanto rimanere “sintonizzati”...

Domenica 8 febbraio, alle ore 17,15, il Teatro Valdaso di Pedaso ospita la Compagnia Filarmonico Drammatica di Macerata che porterà in scena “Così è… se vi pare” di Luigi Pirandello per la regia Diego Dezi.

Commedia dal tono leggero ambientata nella pettegola società piccolo-borghese, è un’opera incentrata sull’insondabilità e la relatività della verità, incarnata metaforicamente nella donna velata che appare nell’ultima scena: la realtà è contraddittoria e inconoscibile e non c’è altro da fare che abbandonarsi al relativismo di qualsiasi convenzione.

Tel. 338.4321643 - www.tam.it

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9 gennaio 2015

Giovedì 22 e venerdì 23 gennaio al Teatro Comunale di Porto San Giorgio va in scena “Nemico Pubblico” di e con Giorgio Montanini. Appuntamento alle ore 21,15

9 gennaio 2015

Sport/News

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Tiro alla fune/Ottimi risultati di livello nazionale e internazionale

La “Cobra Fermo” e un 2014 da incorniciare Con un Gran Gala in grande stile (il 9° dalla nascita del glorioso sodalizio di forzuti fermani), la ASD Cobra Fermo ha inteso celebrare un 2014 da ricordare. Durante il vernissage, sono state ricordate tutte le tappe di un’annata storica e consegnate le targhe-ricordo al “Cobra dell’anno”, all’“Atleta più” e alla carriera a Dino Berti, presidente FiGest (Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali), per il quale Pasquale Del Moro, numero uno e deus ex machina della società di tiro alla fune, ha speso più di qualche parola di elogio: “Un doveroso riconoscimento – ha spiegato a nome di tutta la società – ad un uomo di grande esperienza nel mondo dello sport, nostro corregionale, per la sua infaticabile opera a sostegno delle discipline sportive cosiddette minori. Oltre all’incarico di Presidente FiGest sta ricoprendo anche l’incarico di Presidente del Coordinamento nazionale della Discipline Sportive Associate”.

Oltre a Berti, scrivevamo dell’assegnazione di altri riconoscimenti. “Cobra dell’anno” a Enrico Marchionni, uno della “vecchia guardia”, da sempre punto di forza del club allenato da coach Olivieri; mentre per il 2014 l’“Atleta più”

è andato a Maurizio Clementi, per aver dimostrato grande e costante impegno e attaccamento ai colori sociali. Il convivio, tenutosi a Porto San Giorgio, ha fornito l’assist al presidente Del Moro per ricordare ai presenti tutte le manifestazioni alle quali l’ASD Cobra Fermo e il Club confratello, Cobra Santa Vittoria di Porto San Giorgio, hanno partecipato nel corso della stagione agonistica appena giunta al termine. Ed è stato veramente un bel ricordare.

Perché nel 2014 che ci ha da poco lasciati, la squadre hanno preso parte a tutti le prove di Campionato Italiano su pedana e ad alcune del Campionato Italiano su terra.

Alla fine, con il duplice successo di Camaiore (riconquistato lo scettro delle cat. 680 e 600 kg), gli “scudetti” tricolori che infarciscono il nutrito “palmares” dei Cobra sono arrivati al ragguardevole numero di 35. Ciliegina sulla torta, la partecipazione ai Campionati del Mondo svolti a Castelbar, in Irlanda, dove gli atleti provenienti dal territorio della quinta provincia marchigiana hanno partecipato sia come squadra di club che come Nazionale Italiana, si sono fatti onore centrando un inaspettato 5° posto (nella categoria 680 chilogrammi) e uno strabi-

liante (considerata la caratura tecnica del nutrito novero delle avversarie) 6° piazzamento nella categoria 640 chilogrammi. I successi stagionali sono stati completati dalle vittorie di altre due Coppa Italia, centrate in quel di Cuneo e di Faenza, ma anche dalle partecipazioni alle giornate celtiche (Montelago di Colfiorito), alla Giornata di Norcia, ai giochi di strada ai Fori Imperiali di Roma, alla serata del Panathlon a Senigallia e al Terzo tempo in occasione della gara Italia – Samoa di rugby disputata al “Del Duca” di Ascoli.

Conoscendo serietà societaria e perseveranza degli atleti (Stefano Marcaccio, Daniele Cugnigni, Lorenzo Rogante, Marco Rutkowski, Francesco Belà, Devis Palmieri, Denis Mancini, Massimo Luciani, Stefano Marcaccio, Cristiano Ferrara, Enrico Marchionni, Lorenzo Rogante, Stefano Cintio, Andrea Mignani, Paolo Giacomozzi, Maurizio Clementi, Davide Sacripanti, per citarne alcuni) c’è da giurare che anche nel 2015 la ASD Cobra Fermo sarà fra le protagoniste assolute dell’attività di tiro alla fune, nazionale e internazionale.

Uberto Frenquellucci

Pallacanestro/Tiriamo le somme di fine anno

Brevi

Basket fermano altalenante Dopo la traumatica discesa della Sutor Montegranaro dalla massima serie (dove è rimasta con ottimi risultati per otto anni) fino alla Promozione, il basket fermano non ha più squadre nelle prime tre serie nazionali, cosicché, in Divisione Nazionale B (l’ex serie B 2) troviamo le squadre di livello più alto, che al momento sono la Poderosa Dino Bigioni Shoes Montegranaro e l’Ecoelpidiense Porto Sant’Elpidio. La squadra veregrense dopo un eccellente avvio che l’aveva vista come assoluta protagonista con sette vittorie in altrettanti incontri, ha rallentato la sua marcia, attualmente è al quarto posto a quattro punti dalla vetta, mentre la compagine rivierasca dopo un avvio abbastanza complicato è attualmente al sesto posto. Il derby di ritorno fra le due “cugine” fermane si disputerà

il prossimo 28 gennaio a Montegranaro, dopo che all’andata ha avuto la meglio la Poderosa.

In Divisione Nazionale C le squadre del territorio sono il Pedaso e il Civitanova Marche, la prima dopo un eccellente avvio pieno di vittorie attualmente è a metà classifica, mentre un po’ più sotto in undicesima posizione c’è la squadra civitanovese, che sta fornendo segnali di ripresa incoraggianti.

Nella serie C regionale ci sono due compagini sangiorgesi, la prima è il Porto San Giorgio Basket posizionata a metà classifica, mentre i “cugini” della Virtus Porto San Giorgio sono al penultimo posto. Polisportiva Sangiorgese 2000 protagonista in serie D con undici vittorie in altrettanti incontri disputati, mentre la Victoria Fermo è al settimo posto. La

nobilissima decaduta Sutor Montegranaro con il giovanissimo coach Marco Ciarpella e una squadra molto giovane è al quarto posto con 10 punti nel girone di Promozione denominato “Passerina”, finora dominato dalla Virtus Civitanova Marche. La nuova squadra dei Rangers Montegranaro sempre nel campionato di Promozione girone “Rosso Piceno” è in testa alla classifica con 14 punti dopo otto partite insieme al Pedaso Basket.

Va ricordato che nel torneo di Promozione le prime quattro dei dei gironi (che raggruppano le squadre delle provincie di Macerata, Fermo ed Ascoli) andranno a comporre un girone da otto con due squadre che saliranno in serie D. Endrio Ubaldi

Fermo

Cinquant’anni a passo di marcia Ottantotto anni di vita, di cui cinquanta trascorsi a marciare. E’ un curriculum eccezionale quello che può vantare il podista fermano Mario Ferracuti, nel quale spiccano le tremila gare disputate in Italia e le trecento all’estero, settanta maratone da 100 chilometri, dodici marce d’Europa a tappe, cinque giri d’Italia a tappe e i 4.200 chilometri percorsi da Firenze a Mosca (e ritorno).

Di tutto rispetto anche il palmarès: migliore prestazione mondiale 48 ore di marcia su pista, titolo mondiale squadra italiana, 10 volte campione italiano di categoria, 20 volte campione regionale di categoria, migliore prestazione mondiale 48 ore di marcia su pista, solo per citarne alcuni. Molti anche i riconoscimenti ottenuti, l’ultimo in ordine di tempo è stato il Premio Coni 2013.

Calcio/Sconfitta in Coppa, obiettivo il campionato

La Folgore punta alla Serie D

La novità più grande proveniente da mercato cosiddetto di riparazione di dicembre, è sicuramente quella dell’ingaggio da parte della Folgore Falerone Montegranaro di Cristian Pazzi. Il forte attaccante proveniente dal Matelica, con alle spalle un curriculum invidiabile soprattutto in serie D, dove due stagioni or sono fu assoluto protagonista della promozione della Sambenedettese in serie C 2, poi venuta meno per le problematiche societarie, rappresenta un ulteriore tassello nel già completo organico a disposizione di mister Ruben Dario Bolzan. L’esordio di Pazzi è stato subito roboante, con l’ingresso al 18’ della ripresa del match fra la Folgore ed il Tolentino con il palio il titolo di campione d’inverno. Ebbene, il calciatore di scuola fermana è stato subito decisivo, confezionando l’assist per la rete del pareggio di Donzelli e mettendo dentro il goal del definitivo 2-1, che ha regalato la vittoria e il primato solitario al termine del girone d’andata alla sua squadra.

La settimana successiva la squadra di Bolzan era attesa dalla finale di Coppa Italia al “Bruno Recchioni” di Fermo contro la Biagio Nazzaro Chiaravalle, ma Pazzi, reduce da un problema fisico, è partito in panchina, dove è rimasto fino a 10’ dalla fine.

Nonostante la partita avesse preso subito una brutta piega, con il vantaggio anconetano a pochi minuti dal termine del primo tempo, dopo tante azioni sfortunate della Folgore, l’ingresso in campo di Pazzi ha ridato grande fiducia ai gialloblù, con una rete spettacolare di testa realizzata al 40’ dallo stesso Pazzi, che l’arbitro ha in un primo momento convalidato, ma che, dopo la segnalazione del guardalinee, ha annullato fra lo stupore dei giocatori e dei tifosi sugli spalti. Dopo appena un minuto la Folgore ha colpito un palo abbastanza incredibile con Cento, ma al 4’ di recupero la Biagio Nazzaro ha messo il sigillo finale con un gran goal di Sampaolesi. Sfumato il primo traguardo stagionale, per la squadra fermana rimane l’obiettivo della vittoria del campionato, che, con l’innesto di un attaccante di razza come Pazzi, può essere alla portata dei gialloblù. (Endrio Ubaldi)

ANNO 13 - n.01 - 09 gennaio 2015

Editore: Edizioni Fisal, Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci, Silvia Ilari, Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

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Prossimo numero in distribuzione dal 13 febbraio al 12 marzo 2015