CORRIERE NEWS AGOSTO 2013

Fermo Via F. Egidi, 123 tel 0734 223543 Show Room Porto San Giorgio Via Simonetti, 100 www.miamcucine.it info@miamcucine.it

Ins ert di Perio o “C dic ast o IL Spe c el del P Cle To AL iale me rn IO nti eo no Ca ” d val i S ler erv esc igl o ian o

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Economia

Gli ultimi bandi e le nuove offerte di lavoro nella provincia di Fermo

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Cartellone

Aria di festa a Francavilla d’Ete tra “San Rocco“ e “Lu Vurgu Fa Cantina”

L‘altra informazione ANNO 11 - N.8/2013 - 9 AGOSTO

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

11 e 13

Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita

Partecipo dunque sono

I CITTADINI SI ORGANIZZANO Viaggio nelle realtà dei comitati nati spontaneamente nel territorio, tra diffidenze politiche e spirito di partecipazione 5 Sociale

9 Cultura A Porto San Giorgio Resistenza civile una casa speciale nella Valtenna

9 Cultura 11 Cartellone Musica e cinema Ad Ortezzano 20ª Festa del Vino nel Fermano

13 Cartellone Lo spettacolo delle Frecce Tricolori

14 Sport Quinzi, re di Wimbledon

14 Sport L’Unione Fermana sfida l’Europa

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Inchiesta/Comitati 9 agosto 2013

Piccoli (e grandi) comitati crescono nel territorio fermano

L’arte di arrangiarsi di Daniele Maiani

È

una caratteristica tipicamente italiana quella di arrangiarsi, di improvvisare, di trovare soluzioni sul campo.

Da noi si pianifica, si progetta, si organizza e poi si finisce per fare tutt’altro rispetto a quello che si era pensato, perché magari in corso d’opera si capisce che esistono soluzioni migliori, o più vantaggiose per qualcuno... Questo vale nel lavoro, nella scuola, nella vita quotidiana e di conseguenza anche nella politica. Siamo creativi, che cosa ci possiamo fare? Qualche altro Paese per questo ci prende in giro: ah, les Italiens!

Invidiosi!, diciamo noi, che anche di fronte a un baratro di avversità non ci smaghiamo più di tanto, una soluzione la troveremo di certo. Questo, fino ad ora.

Ma la musica è cambiata: questo sistema per decenni ha funzionato e bene, aiutato da una dose da cavallo di fattore “C” magari, e ci ha fatto credere che tutto, ma proprio tutto, comprese le più grosse idiozie, i più giganteschi ammanchi, gli imbrogli più fantasmagorici, alla fine si sarebbero potuti risolvere... al meglio, senza clamori e danni, all’italiana. E allora “avanti tutta”, sullo stile dell’armata Brancaleone, dagli Anni Cinquanta ad oggi; tutta la società: istituzioni, industria, società civile sullo stile rinascimentale fiorentino del “chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”. Ma anche le feste più belle finiscono, e la nostra è agli sgoccioli, e ci ritroviamo come le ci-

cale all’arrivo dell’autunno, che per cantare non abbiamo messo da parte il mangiare per l’inverno, mentre le laboriose formiche di Germania che l’hanno fatto (fra l’altro pure con i nostri soldi), adesso ci chiudono la porta in faccia. E crisi sia: sono in crisi i consumi, le industrie, le istituzioni e i partiti.

Nessuno tira più fuori dal cilindro la soluzione geniale. Tutti pronti a calare in mare le poche scialuppe disponibili mentre la nave affonda, non senza prima aver finito di razziare la cambusa.

E in questo maremagno di guano, gli italiani hanno timidamente ricominciato a organizzarsi con il più classico dei “colpi di reni”. La politica non va più? Siamo o no i parenti di Machiavelli? Siamo noi la politica, l’abbiamo mangiata fin da piccoli a colazione. Bene, allora si riparte con l’associazionismo spontaneo, quello che risolve i problemi contingenti del “qui ed ora”, che sa dare le risposte che i partiti, balene arenate della politica, non possono più dare perché invischiati nel fango burocratico istituzionale da loro stessi creato negli anni. Ci si è resi conto, che non si può e non si deve aspettare che qualcuno risolva per noi i problemi, specie quelli che non abbiamo creato; o che ci vengano messi sul groppone carichi di ogni tipo, senza nemmeno farci sapere quando, come, e chi ha deciso di trattarci come asini da soma.

Sul perché lo facciano, è ovvio: per i loro sporchi interessi.

E allora si ricomincia a fare “base”, si ricomincia a far valere i propri diritti, a portare

avanti le istanze proprie e di tutti riunendosi in gruppo, facendo partire l’azione politica da dove per natura deve avere il suo naturale inizio: dal basso. E non sono più i partiti nel senso classico del termine, gli apparati, a mediare questa azione; tutto è, per dirla all’inglese, “home made”, e cavolo se funziona! È una questione strategica, si cambia di colpo l’universo dell’interlocutore come in un gioco di prestigio: abituato a giostrarsela alla grande con gli ingessati funzionari di partito, col loro bravo politichese recitato come una giaculatoria, si ritrova di colpo a dover affrontare gente comune decisamente incavolata che, senza tanti arzigogoli, va dritta alla sostanza magari battendo i pugni sul tavolo. Gente con la quale è inutile fare “giri di parole per non dire niente”, gente che vuole risposte e le vuole subito, sennò guerra. Perché il nostro, ormai, è un mondo che va bene solo a quelli che accampano e difendono i privilegi “dinastici” di partiti padroni.

E allora questi servi della gleba ormai arcistufi si organizzano e si strutturano di volta in volta per raggiungere uno scopo preci-

so, per poi, una volta raggiuntolo, magari passare a un altro. Il bello è che tutto ciò prescinde da logiche politiche, in modo del tutto trasversale: e questa è la vera forza dei cosiddetti comitati spontanei. E’ la maggioranza silenziosa che ha imparato a parlare, a urlare, a pretendere giustizia, sicurezza, trasparenza. L’associazionismo spontaneo oggi è come l’acqua di questa Italia: dalla palude stagnante, filtra e trova nuove strade prendendo la forma delle fessure che trova e dei canali più o meno larghi che riesce a crearsi e alla fine ricomincia a scorrere maestosa perché niente la può fermare. Corsi e ricorsi storici, miei cari: rassegnatevi.

La battaglia contro l’elettrodotto

Voci che partono dal basso

Menù di Pesce

€43,00

- IInsalata l d di polipo l - Tonno affumicato con rucola, grana e crema di aceto dalsamico - Gamberetti con perline di melone - Scampo alla catalana - Rollè di sogliola e spinaci - Cozze pomodoro e basilico

Tris di primi: - Ravioli al limone con gli scampi - Gnocchetti alla pescatora - Tagliatelle con veraci e melanzane - Pescatrice in potacchio con patate - Grigliata di scampi - Spiedini e seppioline - Insalata - Dolce e caffè

Menù di Carne €35,00 Trittico di spiedini: - Prosciutto e melone, - Formaggi e uva, - Pachino e mozzarelline di bufala - Insalata di farro - Rollè di prosciutto e scamorza Primi: - Ravioli al limone con verdure - Lasagne al ragù - Grigliata mista - Insalata - Dolce e caffè

Sulla testata della loro pagina Facebook si incrociano l’immagine di un lupo e una panoramica dei Monti Sibillini. La bacheca è un ampio contenitore di informazioni. Sono “I Lupi dei Sibillini di Gualdo NO Elettrodotto 380 KV Fano Teramo” che si oppongono alla realizzazione dell’infrastruttura voluta da Terna SpA. “Un piccolo gruppo si è reso conto del problema dell’elettrodotto e, soprattutto, aveva capito che questo non veniva affrontato in maniera corretta dalle amministrazioni pubbliche”, spiega Giocondo Anzidei. Da qui l’esigenza di dare informazione a quanta più gente possibile su ciò che stava accadendo nell’area montana, con la scelta di diventare un’associazione in grado di interfacciarsi con i rappresentanti istituzionali di tutti i livelli.

Quanti eravate all’inizio? “Eravamo in tre, mentre adesso nel comitato siamo circa 150 persone”.

Della vostra attività mi ha colpito in particolare l’organizzazione di iniziative fatte in lingua inglese, per spiegare anche agli stranieri che vivono nella zona quanto stava accadendo.

“Nel gruppo ristretto del comitato ci sono cinque persone e una di queste è un cittadino americano che parla bene l’italiano, con il quale abbiamo deciso di informare tutta la comunità straniera presente nella nostra zona e non. Questo perché loro hanno difficoltà non solo linguistiche ma soprattutto a capire cosa siamo capaci di fare noi italiani. Come ho spiegato più volte, noi andiamo a parlare con persone che hanno abbandonato tutto e hanno deciso di venire a vivere qui, perché innamorati di questi luoghi. E per loro una cosa del genere significa stravolgere tutti i sogni!”.

Ho visto una partecipazione enorme anche di chi non faceva parte del comitato in maniera attiva. “Il giorno in cui i nostri amministratori si renderanno conto che il popolo non è una sorta di gregge ma che nelle materie particolari la popolazione se stimolata e sensibilizzata nella maniera giusta partecipa… Con la crisi, almeno, c’è stato un riappropriarsi della propria vita, non ci si fida più ciecamente dei propri amministratori”.

Perché poi, tante cose sono state celate. “Molte cose sono state celate e per quanto ci riguarda abbiamo cercato di fare informazione il più possibile corretta ed asettica, non contro qualcuno. Le amministrazioni sono andate in fibrillazione per il rischio di perdita dei consensi.

C’è stato un impegno a salvare la faccia quanto più possibile, con operazioni a volte anche di dubbia fattura. Comunque sia, siamo riusciti a raggiungere qualche obiettivo importante, anche se quello finale resta la cancellazione della delibera regionale 689 del 2007. Ma se siamo oggi in grado di far sentire la nostra voce è perché la cosa è partita dal basso”.

Resta, quindi, molto alta la soglia di attenzione da parte vostra, nonostante le recenti dichiarazioni del presidente Spacca sulla ‘necessità di chiudere il procedimento avviato sei anni fa’. “A prescindere dalle dichiarazioni, per noi contano i fatti: quando la Regione deciderà di cancellare quella delibera potremo ricominciare a discutere. Perché se oggi il Governo dovesse dare l’autorizzazione a Terna per l’elettrodotto, il corridoio è proprio quello che è stato autorizzato dalla Regione Marche. E noi avremmo parlato del nulla”. (Andrea Braconi)

Inchiesta/Comitati 9 agosto 2013

Il Comitato per la tutela della Salute e dell’Ambiente Genesi, impegno ed obiettivi futuri del Citasfe

Partecipo dunque sono

Cittadini informati fanno la differenza

Il territorio era unito e compatto. Il pericolo sembrava scampato. Il risultato cercato, ottenuto. Invece no. La partita, che da un paio d’anni vede contrapposti il Comitato per la tutela della Salute e dell’Ambiente della Media Valle del Tenna e la Viridis Energia srl, potrebbe riaprirsi.

“Lo scorso 12 luglio il Consiglio dei Ministri ha dato parere positivo per la realizzazione della centrale. Stiamo consultando alcuni legali e preparando una diffida da inviare alla Regione”, dice Alessio Colantoni, presidente del comitato nato all’inizio del 2011.

Quando a Montegiorgio si diffuse la notizie che una società avrebbe voluto costruire una centrale a biomasse in località Fontebella, i cittadini non hanno perso tempo e si sono organizzati in modo spontaneo.

“La politica – spiega Colantoni – è piuttosto insensibile a certi temi. Sapevamo di doverci spendere in prima persona e lo abbiamo fatto.

In due anni il nostro comitato è cresciuto moltissimo. All’inizio, durante le riunioni, decidevamo cosa scrivere sui cartelli di protesta. Oggi, invece, sappiamo come muoverci.

E’ stato un percorso naturale, avvenuto per gradi, anche perché siamo tutti volontari e la maggior parte di noi non si era mai confrontato con situazioni di questo tipo”.

Un movimento spontaneo, come il più delle volte accade, trasversale e civico.

“Tutti possono far parte del comitato, partecipare alle nostre riunioni e alle iniziative che organizziamo. L’unico limite che abbiamo posto riguarda chi ricopre

È Daniele Postacchini, portavoce del Citasfe, a ripercorrere con noi la genesi e l’impegno di un gruppo di cittadini fermani (e non solo) contro il progetto di riconversione dell’ex zuccherificio di Campiglione, presentato dalla Powercrop.

Il Citasfe è il comitato più noto all’opinione pubblica fermana. Quando nasce e su quali presupposti? “Nacque per i timori legati alla presenza di un’attività legata al trattamento dei pneumatici, ma la problematica più conosciuta è quella affrontata dal 2008 in poi, legata alla centrale a biomasse prevista con la riconversione degli zuccherifici ed alla successiva idea della Regione di impiantare una fabbrica di lingotti di Silicio di grado solare nello stesso sito. Visto l’interesse che ha suscitato nella popolazione si è pensato di mettere in piedi un’organizzazione estranea ai partiti che si interessasse dei temi legati all’ambiente ed alla sua salubrità”.

La vostra battaglia è stato un susseguirsi di iniziative. Come siete riusciti a sostenere una mole di lavoro così imponente? “Le iniziative portate avanti sono state molteplici. I primi incontri con esperti come Paul Connet, Stefano Montanari e Gianni Tamino ci hanno messo nelle condizioni di essere maggiormente informati e di avere dei contatti anche con altri esperti a livello nazionale. Si è lavorato molto anche da soli, passando diverse serate a leggere i progetti o a studiare le leggi. Dal punto di vista legale abbiamo avuto la possibilità di coordinarci con diversi avvocati. Questo ha fatto in modo che la protesta dei cittadini fosse convogliata in un percorso legale, tecnicamente corretto e partecipato. Anche il confronto con altri comitati ci ha aiutato a crescere e ad evitare gli errori”.

In Parlamento la questione delle riconversioni degli ex zuccherifici sembra aver subito un’accelerazione. Cosa vi aspettate nelle prossime settimane? “Quello che è avvenuto in Parlamento è pericoloso: sono stati inseriti due commi che considerano le centrali previste nella riconversione come opere strategiche di interesse nazionale, prevedendone il commissariamento. È triste vedere prevaricata la volontà di un intero territorio ed è ancora peggio vedere che, con un colpo di spugna, si possono cancellare mesi di lavoro dei vari enti ed amministrazioni”.

Un’ultima domanda: che ruolo hanno i comitati di cittadini in uno scenario politico come quello attuale? “Il nostro comitato ha svolto spesso un ruolo di collettore della protesta dei cittadini. In un clima di enorme sfiducia nella politica, bisogna ricordare ai cittadini che tutti devono fare la propria parte, perché in gioco ci sono interessi comuni. I comitati, però, devono anche porsi in maniera propositiva. In quest’ottica sono state organizzate iniziative come quella relativa ai tetti fotovoltaici di qualche anno fa, o come quella che è ormai divenuta un appuntamento annuale che è la festa della Madre Terra, organizzata insieme alle altre associazioni presenti nel territorio”. (Andrea Braconi)

incarichi istituzionali o è impegnato attivamente in politica. Queste persone non hanno diritto di voto durante le assemblee.

Per il resto, del comitato fanno parte persone di tutte le età, ceti sociali e orientamenti politici. Un ruolo molto importante è svolto dai giovani che hanno dimestichezza con la tecnologia e gli strumenti di comunicazione. Ognuno, comunque e per quello che può, dà il proprio contributo”.

Ora che la questione tornerà in Regione il comitato dovrà ricominciare a farsi sentire. “Faremo delle riunioni itineranti in tutto il comune, in modo da coinvolgere il maggior numero di persone possibile.

Spesso, infatti, la gente si mobilita solo quando sente il pericolo vicino. Pian piano, poi, vorremmo coinvolgere anche i comuni limitrofi, non a caso il nostro è il comitato della ‘Media Valle del Tenna’. Anche se ad oggi gli iscritti sono solo una ventina, la partecipazione finora è stata molto sentita. L’abbiamo visto, ad esempio, alla manifestazione a cui abbiamo preso parte in Regione lo scorso maggio. Inoltre, in questi due anni abbiamo stretto contatti con altre realtà del territorio. Il nostro comitato è tra i fondatori del coordinamento regionale ‘Terre Nostre Marche’, che a sua volta fa parte di un coordinamento nazionale. Quando ci è possibile partecipiamo alle conferenze organizzate da altri comitati perché il confronto è sempre strumento di crescita”. (Francesca Pasquali) www.ilcomitato.org

Esempio tangibile di rappresentanza cittadina

A tutela della Valdaso Mentre si annaspa nel vuoto assoluto di credibilità da parte delle istituzioni e relativa mancanza di fiducia nelle stesse, sempre più spesso nascono gruppi spontanei come espressione di rappresentanza cittadina, attiva ed efficace. Dopo aver scartato l’ipotesi del comitato, un gruppo di cittadini della Valdaso si è costituito in “Associazione di tutela e valorizzazione della Valdaso”. Nata nel settembre 2010, presieduta da Roberto Ferretti (psicologo presso il consultorio familiare di Petritoli dell’ASUR Area Vasta 4), l’associazione aveva un nucleo iniziale che si è ampliato fino a che le adesioni sono arrivate a circa seicento iscritti provenienti un po’ da tutti i 23 paesi della vallata.

Sebbene sia una realtà recente, ha già al suo attivo delle vittorie significative: il blocco del ploriferare degli impianti fotovoltaici. Grazie alla raccolta di 860 firme, si arrivò alla delibera emanata dal Consiglio provinciale che stabiliva il divieto degli impianti in zone agricole di particolare pregio. La delibera provinciale, in modifica del PTC (Piano territoriale di coordinamento) fu impugnata e divenne oggetto di ricorso al TAR da parte del Comune di Fermo e di Confindustria Fermo. Il risultato fu che il Tribunale amministrativo diede torto alla Provincia, in quanto l’ente non poteva modificare un PTC che apparteneva alla Provincia di Ascoli Piceno, obbligandola a rifare il PTC. Inoltre, il fotovoltaico divenne materia di competenza nazionale. Nel frattempo, a ridimensionare ulteriormente la questione, avvenne che i finanziamenti per gli impianti a terra furono bloccati.

“E’ stato messo un freno ad una legge scellerata – afferma Ferretti – che originariamente disciplinava gli impianti fotovoltaici, impedendo così soprattutto a speculatori e grandi società di imperversare sul territorio senza nessun riguardo per la sua identità e per il fatto che il terrritorio potesse presentare altre risorse da offrire, comunque appetibili economicamente, non soltanto per alcuni ma per tutta la popolazione”.

Il fotovoltaico e le energie rinnovabili rappresentano per molti il futuro e un’occasione di rilancio dell’economia. Voi non siete di questo parere?

“Noi, come associazione siamo a favore. Quello che proponiamo è l’armonizzazione delle nuove tecnologie e del risparmio energetico con tutte le altre esigenze presenti sul territorio, in modo che vadano a vantaggio di tutti i cittadini”.

La tutela dei beni comuni, assieme alla valorizzazione del territorio è la mission dell’associazione che, oltre alla sensibilizzazione ambientale e al perseguimento di giuste cause, si occupa anche di eventi e appuntamenti culturali. Qual è quello più caratteristico?

“Sicuramente “Lavandaso” che da due edizioni (2012 e 2013) si svolge a giugno, presso Rocca Montevarmine, nel comune di Carassai. A dispetto di quanto si possa pensare, la lavanda appartiene da sempre alla tradizione del nostro territorio; cresce nelle zone assolate dove non c’è ristagno d’acqua e per questo le nostre colline si prestano molto bene. Grazie alla kermesse che si svolge all’interno del castello trecentesco, dotato di 800 ettari di terreno attorno e abbandonato per più di tredici anni, la rocca, che rappresenta un bene culturale comune che riunifica simbolicamente tutta la Valdaso, ha riacquisito vitalità”. (Serena Murri)

la giostra

SERVIGLIANO

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Inchiesta/Comitati 9 agosto 2013

La battaglia contro gli impianti di stoccaggio del gas

Aiutati, che nessuno ti aiuta. Anzi… di Loredana Tomassini

Antonella Capriotti ce la ricordiamo tutti come candidata sindaco di Porto San Giorgio per il M5S, nel 2012: quella volta lì non ce la fece, nonostante il massiccio affermarsi anche nel nostro territorio del Movimento del Beppe nazionale, come dimostrato dalle scorse politiche. È una tipa tosta, crede in ciò che fa, crede che per cambiare le cose bisogna scendere in trincea in prima persona. E pertanto continua a militare come attivista del M5S di PSG, canalizzando il suo impegno in fatti concreti, soprattutto quando ci sono in ballo i diritti e il benessere dei cittadini.

Prendiamo la famigerata faccenda dello stoccaggio del gas che “qualcuno” (complice una permissiva Legge nazionale e, di conseguenza, le Regioni, specie se di analogo colore del governo centrale di turno) zitto e chiotto cercava di trasformare in un fatto compiuto, irreversibile e letteralmente potenzialmente esplosivo. Nel senso di “bum”.

Ma il giochetto è durato poco: pian pianino, grazie a gente come la Capriotti e al tam tam della foresta, gli altarini sono stati scoperti e adesso ci sono comitati di agguerriti cittadini che fanno un casino tale che nessuno può più far niente zitto e chiotto. Adesso ci si deve confrontare, cari miei. E proprio nel Comitato “antigas” in prima fila c’è anche Antonella Capriotti: “Un movimento che ha connotazioni più ampie del territorio sangiorgese – ci dice - in quanto operiamo sia con il Comitato di San Benedetto che con quello di Sant’Elpidio

a Mare, che sono i due nati prima perché direttamente interessati dall’argomento. Ma se qui da noi ancora non ci è arrivato il gas sotto i piedi, se non lottiamo prima o poi ci arriverà…”. Perché al gas mica gli puoi mettere il guinzaglio e dunque il rischio non è calcolabile. “Nel momento in cui uno stoccaggio dovesse avere qualche problema e ci fosse qualche fuoriuscita non ci salviamo, non la raccontiamo”.

Quindi, meglio prevenire che curare.

Motivi e argomenti per cui la gente comincia a muoversi ed associarsi ce ne sono a iosa (ex Sadam docet, e non solo quella). Ma cosa sono ‘sti Comitati? E come mai spuntano come funghi? Sono forme aggregative più specifiche del mugugno isolato da bar o da panchina ai giardinetti: sono organizzate, focalizzate su un argomento, più documentate e perciò più incisive sia nell’opinione pubblica che nei confronti delle amministrazioni. Cioè: un cittadino isolato lo si può ignorare, tanti cittadini incavolati no, bisogna starli a sentire. Pare l’uovo di Colombo, ma bisognava raggiungere il giusto grado di malumore. E il bello è che per quanto riguarda i Comitati spontanei si tratta di una faccenda trasversale, che trascende dall’appartenenza politica e si sublima in una condivisione comune dei problemi e in una comune lotta per risolverli. Paura, eh?

Perché qualcosa con un’etichetta la si può combattere, ma un’entità polimorfa in cui tutti sono diversi da tutti, salvo essere d’accordo su un argomento di lotta comune, è come sabbia: vi sfugge tra le dita, cari politici, cari Enti,

cari complici.

Ma c’è di più: nei Comitati ciascuno mette a disposizione le proprie competenze specifiche, ci si documenta, si studiano strategie, mica ci si muove a casaccio. Insomma, sono ossi tosti questi Comitati. Tosti come Antonella che, pur identificandosi in un’appartenenza politica precisa che si distingue proprio nel denunciare e combattere affari e malaffari, tuttavia non pone pregiudiziali: perché “è proprio dai liberi e comuni cittadini anche non politicizzati che vengono le proposte più interessanti e le più valide specificità”. Al riguardo, l’opinione personale (ma condivisa e condivisibile) della Capriotti è quella che “quando si arriva a formare un Comitato apolitico per una battaglia è perché le istituzioni sono sorde. Il fenomeno è positivo, perché già il fatto che qualcuno trovi il coraggio di lasciare la casa, il luogo per antonomasia in cui ci si sente al riparo, per anteporre al proprio “rifugio” un problema collettivo, questo passaggio è una forma di civiltà, di sensibilità, di riscoperta della Cosa Comune. E le istituzioni debbono tenerne conto”.

E torniamo, a titolo esemplificativo, alla battaglia contro lo stoccaggio del gas sotto i nostri piedi: tra la Legge nazionale che spinge a favore delle multinazionali e la Regione che fa il Ponzio Pilato, la patata bollente ha come utenti finali i poveri sindaci che, con quei cagnacci di Comitati, non sanno che pesci prendere. Poco male: tanto siamo in periodo di fermo pesca. Nel frattempo, si affilano armi ed… ami.

L’associazione R&V Territorio di Capodarco

Noi, cittadini comuni che animano le coscienze Si definiscono cittadini comuni, impegnati nel recupero e nella valorizzazione del territorio che abitano. Lo fanno, da Capodarco di Fermo, sia occupandosi delle eccel-

lenze, sia affiancando altre realtà di fronte a vere e proprie “emergenze ambientali”, come nel caso dell’ipotesi di realizzazione di un motodromo.

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Dal 2006 l’associazione R&V Territorio (Recupero e Valorizzazione, appunto, ndr) pone al centro del suo percorso il concetto di ruralità, coinvolgendo in numerose iniziativa anche altre aggregazioni (come il gruppo teatrale Arco Fermano) per stimolare una riflessione nella cittadinanza.

E poi convegni, visite guidate, incontri pubblici, sempre miscelando varie forme di comunicazione.

“Abbiamo puntato a far conoscere il nostro territorio – spiegano il presidente Piero Luzi e Piersante Iacopini – recuperando la memoria, persa soprattutto a causa dei recenti interventi dell’uomo. Lo rianimiamo, questo territorio, per recuperare sensibilità verso la propria cultura e le sue parti storiche. Pensiamo alle passeggiate sulle tracce di Tommaso Salvadori: abbiamo visto dove viveva, dove andava a recuperare i volatili, i percorsi che faceva.

E’ stata una pagina di storia importante, che non può essere perduta”.

Chi fa parte dell’associazione?

“Cittadini comuni, senza disdegnare l’appoggio di persone qualificate. Quando lanciamo iniziative c’è sempre una grande risposta in termini di disponibilità, a volte inimmaginabile da parte di persone fortemente riservate. Spesso si aprono spaccati incredibili, che anche noi ignoriamo, ma quando un’iniziativa la si sente, riesce”.

Che idea avete di questo territorio?

“Crediamo che la rinascita passi attraverso un progetto di economia agricola forte e particolare. E’ giusto che gli interventi dei privati siano funzionali al progetto più generale dei Comuni e che vadano in quella direzione. Alla base deve esserci un patto non scritto tra associazioni, cittadini, enti e privati. Ecco, noi animiamo le coscienze, che sono sempre fondamentali”.

E dove vi riunite?

“Per un periodo di sei mesi abbiamo avuto la concessione di una stanza del Comune presso il Centro Sociale di Capodarco. Poi,

domanda su domanda, siamo riusciti ad avere in condivisione con un’altra associazione una sede con un contratto di comodato d’uso gratuito. Per anni abbiamo sfruttato case private, ma questo ci poneva un forte limite nell’allargare il giro”.

La vostra proposta più dibattuta è stata la realizzazione del cosiddetto Parco Alberelli, un’area tra Capodarco, San Marco alle Paludi, Alberelli, San Michele e San Tommaso.

“Un progetto che integrava tutte queste attività, individuate in percorsi particolari: storia, silenzio, acque e terra. Tutte cose che vedevamo messe a sistema, con uno sguardo sulla globalità. Oggi alcune idee di base restano, ma lo stiamo attualizzando e ripensando in relazione al parco fluviale ipotizzato dalla Provincia”.

Dopo il motodromo, l’area di San Marco sta lentamente tornando alla ribalta grazie ad una nuova progettualità di profilo ricettivo da parte del proprietario.

“Le nostre idee ci portano ad agire in un certo modo. Di fronte a questi progetti occorre guardare subito la loro compatibilità con la realtà circostante. Noi siamo abituati a suggerire, segnalare e a protestare soltanto quando le cose non corrispondono più alla loro funzionalità o diventano invasive. Per questo facciamo attività mirate a far scendere l’individuo con gli occhi e con la mente nel territorio. Esistono cose che si sono perse di vista, di cui non ci rendiamo conto. Per quanto ci riguarda, il fiume era e resta il soggetto principale, che unifica i territori.

Poi intorno ci sono tante altre cose. Noi raccogliamo in pieno la proposta lanciata dalla Provincia sulla creazione di un grande parco sul Tenna che comprenda anche Fermo e andiamo avanti. E’ una base di partenza fondamentale, ma serve un protocollo d’intesa che fissi subito determinati principi”.

Andrea Braconi

Sociale/News

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9 agosto 2013

Fermano/Progetto “Giovani energie del Fermano”

P.S.Giorgio/Ospiterà fino ad otto minori in difficoltà

La solidarietà si fa in squadra Una casa davvero speciale 800 pacchi alimentari distribuiti ad altrettante famiglie. Oltre 13 mila pasti serviti dalla due mense del territorio. Quasi tremila ore di lavoro volontario. E poi 67 classi coinvolte nella raccolta straordinaria di alimenti e 45 nei laboratori sull’importanza di non sprecare il cibo. Sono alcuni dei numeri del progetto “Giovani energie del Fermano”, finanziato dal Centro servizi per il volontariato, promosso da dieci onlus e dalle Caritas, con la collaborazione degli Ambiti territoriali sociali XIX, XX e XXIV. “Quando il progetto è stato ideato, nel 2011, la crisi economica nel nostro territorio era ancora all’inizio. Oggi gli effetti sono molto più evidenti. In questo periodo abbiamo visto crescere la povertà non solo nelle famiglie di immigrati, ma anche in quelle di italiani, spiega Stefano Castagna, coordinatore del progetto.

Diciotto mesi di attività a trecentosessanta gradi: incontri, laboratori, corsi e molto altro.

“La prima fase del progetto è stata dedicata alla creazione di una rete tra le associazioni. Ci siamo resi conto che iniziative come il ‘Donacibo’ a Fermo era organizzata da un’associazione e a Porto San Giorgio da un’altra. Grazie alla rete siamo riusciti a creare un’unica iniziativa che non ha riguardato solo questi due comuni, ma quasi tutta la provincia”.

Protagonisti indiscussi del Donacibo sono stati i giovani. “Abbiamo cercato di coinvolgerli tutti, proponendo attività diversificate in base all’età. Nel caso del Donacibo, a scuola, ai più piccoli è stata spiegata l’im-

portanza di non sprecare il cibo. I più grandi si sono messi in gioco sensibilizzando chi si recava a fare la spesa. A questi ragazzi è stato anche chiesto di toccare con mano certe realtà, ad esempio andando a vedere cosa si fa in una mensa. Abbiamo notato che, mentre prima molti giovani erano sensibili soprattutto a temi legati alla solidarietà, alla cooperazione internazionale e alla pace, grazie a queste esperienze hanno scoperto che il loro aiuto è importante anche nel posto dove vivono”.

Altra esperienza significativa è stato il corso di cucito organizzato a Lido San Tommaso.

“All’inizio pensavamo ad un corso professionale che potesse fornire alle donne che avrebbero partecipato uno sbocco lavorativo. Pian piano, però, ci siamo resi conto che per offrire un vero servizio sarebbe stato più importante tenere un corso di piccola sartoria. Così queste donne sono diventate più autonome ed ora sono in grado di svolgere piccoli lavori di taglio e cucito”.

Ora che il progetto è terminato, fondamentale diventa non disperdere il bagaglio di esperienze acquisito.

“E’ stato un momento di crescita culturale per tutti noi. Da questa esperienza ci porteremo dietro l’idea di collaborare in rete. Pensiamo di riproporre molte delle iniziative attivate in via sperimentale o potenziate attraverso il progetto, anche perché, davanti a una crisi come quella che stiamo attraversando, lavorare insieme diventa l’unico modo per ridare valore alla solidarietà”. (Francesca Pasquali)

Si respira un’aria familiare A Casa di Zoe, la casa famiglia per minori in difficoltà aperta da poco a Porto San Giorgio.

“Stiamo aspettando quattro o cinque bambini che arriveranno a breve per trascorrere qualche giorno al mare”, dice Barbara Mercanti che, insieme a Manuela Pasutto, gestisce la struttura che può accogliere minori da zero a tredici anni. Barbara è una psicologa, Manuela una pedagogista. Per dieci anni hanno lavorato insieme all’Istituto di riabilitazione Santo Stefano.

“Da tempo – racconta Barbara – sentivamo il bisogno di avviare qualcosa di nostro, che riguardasse i bambini. Abbiamo cercato a lungo una casa adatta alle nostre esigenze, alla fine abbiamo deciso di prendere questa.

Per ora siamo in affitto per quattro anni, ma un giorno speriamo di poterla comprare”.

L’edificio può ospitare fino ad otto minori.

In particolari situazioni – come nel caso di ragazze madri – due posti letto possono

essere occupati da giovani donne. Come nelle altre strutture di questo tipo, i bambini vengono segnalati dai servizi sociali del comune di residenza, che si occupa di pagare la retta per il periodo di permanenza.

“La legge – spiega Barbara – stabilisce che i minori possono restare in una casa famiglia al massimo per due anni, ma in certe situazioni sono previsti anche periodi più lunghi. Comunque si tratta di una fase di passaggio. Non vogliamo e non possiamo sostituirci ad una famiglia. Durante la permanenza i bambini svolgeranno attività regolari: la mattina andranno a scuola, nel pomeriggio faranno e compiti e giocheranno.

Quello che ci preme è dare stabilità ai minori e trovare la soluzione più adatta per ognuno di loro, che può essere il ritorno nella famiglia di origine o l’adozione”.

Oltre a Barbara e Manuela, nella casa famiglia lavoreranno tre educatrici e un’assistente sociale. (f.p.)

P.S.Giorgio/Presentata “Henable ZTL” per persone disabili

Ztl a portata di App E’ stata presentata nei giorni scorsi a Porto San Giorgio “Henable ZTL”, l’applicazione per smartphone che facilita alle persone disabili la richiesta di accesso alle zone a traffico limitato. L’inventore è Ferdinando Acerbi. Henable ZTL è un’applicazione attraverso la quale i possessori di tagliandi “H” possono cliccare sul proprio smartphone l’applicazione e collegarsi agli indirizzi dei comuni che hanno istituito delle ZTL con varchi controllati da telecamere. In questo modo le persone diversamente abili possono richiedere l’accesso alle zone a traffico limitato, trasmettendo la richiesta precompilata con i dati e la documentazione scannerizzata necessaria. L’App “Henable ZTL” è scaricabile dall’App Store e da Google Play.

ViaVai S.p.A.

Concessionaria per Macerata e provincia Civitanova Marche - Via De Amicis, 86/88 Ufficio Vendite Tel. 0733.770588 - Service Tel. 0733.771312 Magazzino Ricambi: Tel. 0733.770545 - Fax 0733.775169 www.viavaispa.it

Economia/News 9 agosto 2013

Lavoro/Bandi e offerte nel territorio - Aziende del distretto calzaturiero del Fermano ricercano le seguenti figure: 1 tranciatore - tagliatore (sede di lavoro Civitanova), 1 modellista calzature con uso cad cam – Teseo (sede di lavoro M.S. Pietrangeli) - Attività commerciale – abbigliamento sede operativa a P.S.Elpidio ricerca: 4 assistenti alla vendita; Requisiti: diploma, esperienza; Contratto a tempo determinato part-time.1 store manager; Requisiti: diploma, esperienza, conoscenza lingue inglese e spagnolo; Contratto a tempo determinato e pieno - Studio di consulenza ricerca con sede di lavoro a P.S.Elpidio: 1 impiegata/o per segreteria; Requisiti: mobilità, diploma o laurea, conoscenza lingua inglese, conoscenze informatiche; contratto a tempo determinato part-time.

Info: Centro per l’Impiego Via Sapri, 65 - Fermo Tel. 0734.232501/232502 centroimpiego@provincia.fm.it Regione Marche - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Piano nazionale

sicurezza stradale – 3° programma annuale di attuazione. Bando per l’accesso ai cofinanziamenti per interventi a favore della sicurezza stradale.

Scadenza: 12 settembre 2013; Beneficiari: Province e Comuni, in forma singola o associata. Possono essere associati in partenariato anche altri organismi, pubblici o privati, interessati al miglioramento della sicurezza stradale Regione Marche - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Piano nazionale sicurezza stradale – 4° e 5° programma annuale di attuazione. Bando per l’accesso ai cofinanziamenti per interventi a favore della sicurezza stradale Scadenza: 12 settembre; Beneficiari: Province e Comuni, in forma singola o associata. Possono essere associati in partenariato anche altri organismi, pubblici o privati, interessati al miglioramento della sicurezza stradale.

Info: Cosif Tel. 0734.605373 progettazione@cosif.it

Breve Fermo Gli orari estivi del Cup Fino al 31 agosto gli sportelli del Cup/Accettazione/Cassa dell’ospedale Murri osserveranno il seguente orario di apertura: dal lunedì al sabato dalle ore 7.45 alle ore 13.15.

Al di fuori dell’orario suindicato, eventuali pagamenti possono essere effettuatati con la cassa automatica, avendo cura di restituire la ricevuta all’ambulatorio che ha erogato la prestazione.

Breve Fermano

Le imprese provano a rialzarsi

Nel secondo trimestre dell’anno il saldo tra imprese aperte e chiuse fa registrare un bilancio positivo (+0,43% e + 0,48% nelle Marche). In questo contesto, gli imprenditori fermani confermano la voglia di affrontare la crisi. Infatti, nel secondo trimestre del 2013, le imprese registrate passano da 22.489 a 22.628, con un aumento complessivo di 139 unità ed un tasso di crescita del +0,63%. Nella classifica nazionale delle province per tasso di crescita, la provincia di Fermo si posiziona al ventiseiesimo posto e al secondo tra quelle marchigiane (poco dietro ad Ancona).

Azienda Informa/Il Doposcuola Il Doposcuola e il CNIS: strategie di insegnamento Il Doposcuola, sito in via Medaglie d’Oro a Fermo, da più di otto anni, offre assistenza quotidiana allo studio a studenti delle scuole elementari, medie, superiori e universitari.

Gli operatori sono altamente qualificati e di lunga esperienza. L’offerta didattica è ampia.

Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva di latino e greco), linguistica (inglese, francese, spagnolo), economico-giuridica (diritto, economia aziendale, matematica finanziaria), tecnico scientifica (matematica, fisica,chimica, costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno, sistemi, informatica,elettronica, elettrotecnica...). Ad ogni ragazzo viene proposto un piano personalizzato per acquisire e migliorare il proprio metodo di studio, per potenziare le capacità cognitive e di apprendimento nelle singole materie. Si offre inoltre aiuto per gli studenti che devono affrontare i test di ammissione alle facoltà universitarie.

Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche d’estate! Con possibilità di convenienti abbonamenti mensili a partire da 4,5€/h per studenti delle elementari e medie e 7€/h per studenti delle superiori. Dal prossimo settembre il Doposcuola insieme all’associazione CNIS (Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati ) promuoverà un progetto formativo per genitori e figure educative attraverso incontri serali, con lo scopo di sostenere il difficile ruolo del genitore e favorire una migliore partecipazione e assistenza allo studio dei propri figli, in particolare nell’affrontare i casi di disturbi specifici dell’apprendimento e bisogni educativi speciali. Una equipe di esperti formati alla università di Padova metterà a disposizione strumenti di crescita e consigli per creare e sviluppare una più consapevole figura del genitore che al passo con i tempi deve saper accompagnare lo sviluppo del proprio figlio.

Seguiteci anche nella nostra pagina facebook.

Info: 328.0373303 o info_ildoposcuola@libero.it

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Cultura/News 9 agosto 2013

Servigliano/Si rivive la fuga dei soldati dai campi di prigionia Ortezzano/Appuntamento dal 13 al 15 settembre

Percorsi di libertà e pagine di resistenza civile Una pagina importante della storia di Servigliano, della valle del Tenna e di tutto la provincia. Una pagina che rappresenta non solo l’originalità di una forma di resistenza come quella civile, fatta da persone semplici, contro la violenza del terrore nazifascista, ma anche un momento di conferma di cosa ha goduto paradossalmente il territorio con la presenza del campo di prigionia e di concentramento, un punto di incontro tra culture e realtà umane molto diverse.

Con la quattro giorni dell’ELMS (Escape Lines Memorial Society) Freedom Trails, in programma dal 5 all’8 settembre, il Fermano torna a rivivere I fatti avvenuti tra il 1943 ed il 1944, con i soldati alleati in fuga dai campi di prigionia. L’iniziativa, promossa dalla fondazione Monte San Martino Trust di Londra, ci viene raccontata da Filippo Ieranò, presidente dell’associazione Casa della Memoria che collabora fattivamente all’organizzazione.

“Verranno molti inglesi, si prevedono 150 persone che saranno impegnate in camminate abbastanza lunghe, in momenti di riflessione e di ricordo di quei momenti di fuga dal campo. Proporremo percorsi significativi, come quello da Servigliano a Monte San Martino, da Servigliano a Smerillo, un terzo da Servigliano a Montelparo ed un quarto sempre da Servigliano fino al Parco Alex Langer di Monte Urano”.

Quanti soldati furono detenuti a Servigliano?

“Furono 2.000 i soldati che fuggirono pochi giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre e quasi tutti quanti riuscirono a salvarsi. Non lo fece chi si era allontanato dalla valle provando o a raggiungere verso sud gli alleati che avanzavano oppure cercando soluzioni personali. Chi è rimasto vicino è stato accolto dai contadini, curato, nutrito, vestito e anche inserito all’interno del nucleo familiare. Come Casa della Memoria abbiamo anche recuperato testimonianze di soldati che, una volta arrivati gli inglesi, non volevano saperne di allontanarsi dalle case che li avevano ospitati”.

Un aspetto che denota il tipo di rapporto che si era venuto a creare in quella fase storica così particolare.

“Si sono stabiliti rapporti talmente forti e duraturi che, a distanza di 70 anni, o i reduci o i loro figli sentono l’esigenza di tornare a Servigliano per rivivere quei momenti”.

Di recente, in un incontro pubblico sull’area fluviale lungo il Tenna, si è tornati a parlare del Ken de Souza Trail.

“Monte Urano ha organizzato un breve percorso all’interno del parco, che sarà poi il momento conclusivo del Freedom Trails.

De Souza, un soldato alleato, era prigioniero nel campo presso l’ex conceria. Da lì era riuscito a fuggire con un piccolo gruppo, mentre gli altri 4.000 che si trovavano nel campo decisero di non allontanarsi temendo la reazione della popolazione. Invece, un mattino si ritrovarono il campo circondato da forze tedesche che li portarono nei campi in Germania. De Souza è stato uno dei pochi che è riuscito ad evitare la cattura, proprio grazie all’aiuto dei contadini”. È importante rimarcare che l’iniziativa è aperta a tutti.

Concludiamo con una questione ancora aperta: la medaglia d’oro al merito civile per attività di resistenza non armata al nazifascismo per il Fermano.

“Purtroppo, questo è un aspetto dolente nell’ambito di tutti i risultati che la Casa della Memoria ha raggiunto in questi anni.

Un riconoscimento che andrebbe non a noi ma alla valle del Tenna e alla Provincia di Fermo, che di fatto la comprende. Bisogna forse crederci un po’ di più: noi la nostra parte l’abbiamo fatta ma sono venuti meno degli impegni istituzionali. Non so chi ne ha la responsabilità, ma noi avevamo documentato i fatti e la Presidenza della Repubblica aveva manifestato interesse.

Ma chi doveva impegnarsi non lo ha fatto fino in fondo. Rimane l’amarezza per il risultato non raggiunto, pensando soprattutto a quante realtà in Italia sono state insignite di riconoscimenti per fatti di gran lunga meno rilevanti dei nostri.

Sembra strano, quindi, che non si riesca a far ottenere un riconoscimento per la valle del Tenna per l’eroismo, il coraggio, l’abnegazione di gente semplice che, ancora adesso, può essere considerata un modello di impegno civile, in un momento in cui davvero le condizioni di libertà non esistevano”. (Andrea Braconi)

Fermo/Al Miti Montani attività didattiche estive

La scienza mitica Continuano, con un ricco e variegato programma, le attività estive presso il Museo MITI Montani di Fermo. Con “La Scienza MITIca”, il Museo dell’Innovazione e della tecnica industriale ospita, fino a settembre appuntamenti dedicati alla scienza e rivolti a bambini ed adulti. La quota di partecipazione è di 5 euro per ogni attività.

Domenica 25 agosto ore 17.00 dedicato ad adulti e famiglie CACCIA AL MITI! Caccia al tesoro, per adulti e ragazzi, seguendo le tracce di uno scienziato pazzo nelle Officine storiche dell’ITI Montani Sabato 31 agosto ore 17.30 dedicato ai bambini L’ALCHIMISTA MEDIOEVALE

laboratorio didattico per bambini alla scoperta delle “magie” della scienza Sabato 14 settembre ore 17.30 dedicato ai bambini A ME GLI OCCHI. ESPERIMENTI CON LUCI ED OMBRE laboratorio didattico per bambini con illusioni ottiche, luci e ombre Domenica 22 settembre ore 18.00 LADRI DI SCIENZA. LA VERA STORIA DELLE INVENZIONI RUBATE Visita guidata tematica dedicata ai ladri di invenzioni del XX secolo Call Center tel. 199.151.123 Rete Musei Comuni tel. 0734.217140 www.museicomuni.it

La Festa del Vino compie venti anni Venti Anni! La Festa del Vino di Ortezzano compie 20 anni!!!! Auguri alla Festa del Vino!!!

Ci ritroveremo tutti insieme per brindare e lasciarci coinvolgere nell’atmosfera di allegria e di festa che si respira nelle stupende vie e piazzette del centro storico: un lungo weekend fra aneddoti, stornellate, canti e musiche: il venerdì con un po’ di musica folk in più e il ritmo frenetico della Taranta, il sabato si balla fino all’alba con spettacoli dal vivo e deejay, la domenica con animazione e spettacoli anche per i più piccoli. Vent’anni fa questa festa è nata quasi per caso, dall’idea di fare una festa diversa dalla solita sagra, di far riscoprire e apprezzare la suggestione del centro storico di Ortezzano da poco ristrutturato e di dare risalto a un prodotto di eccellenza delle nostre terre: il vino!. Quale miglior connubio fra il vino prodotto nelle nostre terre e i piatti tipici marchigiani per esaltarne il gusto e i sapori?

Quale migliore occasione per riscoprire le tradizioni popolari ed il folklore legato al vino ed alla vendemmia? La Festa del Vino è anche tradizione e cultura con il rito della vendemmia delle campagne marchigiane e della pigiatura dell’uva con i piedi.

“Peppe de Ficarà” insieme a tutta la famiglia patriarcale, scomparsa rapidamente nel giro di pochi anni ma ancora molto viva in tanti cuori, vi farà rivivere uno spaccato reale della vita contadina, con scene allegre ed intriganti ed un pizzico di velata nostalgia: va in scena l’eterna lotta ed ingegno del contadino per sopravvivere in un mondo duro e senza certezza del domani. E poi via al lungo percorso eno-gastronomico, tanti saranno i piatti tipici che potrete gustare: le cacciannanze ai salumi e le bruschette, i primi piatti con gli gnocchi e le polente, le carni alla brace, i dolci con il vino cotto, e poi le immancabili pizzette fritte e i pupi arrosto. Anche quest’anno migliaia di persone si ritroveranno nelle sonnolente viuzze e le suggestive piazze del centro storico a mangiare, ballare e a brindare insieme: esploderà l’allegria, il divertimento sano con spettacoli e musica di tutti i tipi e per tutti i gusti, il tutto miscelato con i profumi dei vini delle migliori cantine marchigiane e i sapori dei piatti della nostra cultura gastronomica. Verrà allestita anche un’area enoteca dove i sommelier dell’AIS sezione di Fermo potranno dare informazioni e fare cultura enologica sui vini presenti negli stand e ai partecipanti al concorso enologico “Città di Ortezzano”. La Festa del Vino è una festa del gusto, del mangiare bene e del bere dei vini che sono vere eccellenze del territorio: bere si, ma senza esagerare per apprezzare a fondo i profumi e i sapori del nettare di Bacco. Si invita alla moderazione nel bere soprattutto chi è alla guida: prima di ripartire è auspicabile effettuare il test alcolico, presente all’uscita della festa, grazie anche alla collaborazione delle Forze dell’Ordine.

Per chi naviga in internet visitate il sito www.festadelvino.net: potete trovare tutto il programma, foto e curiosità. Ed allora non resta che augurare una buona Festa del Vino a tutti!

Il Presidente Mauro Baldassarri

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AMMISSIONI anno accademico 2013-2014

CORSI PRE-ACCADEMICI

I Corsi pre-accademici offrono una formazione strutturata, organizzata per periodi di studio e livelli di competenza, con l’obiettivo di fornire una preparazione adeguata per l’ingresso ai corsi accademici di primo livello. Al corso pre-accademico si può accedere a partire dai 7 anni di età, con possibilità di deroga. È necessario sostenere un esame di ammissione, per la determinazione della graduatoria dei candidati idonei. Tale graduatoria costituisce riferimento per l’ammissione, in rapporto ai posti disponibili. Corsi attivati: BASSO TUBA CANTO CANTO RINASCIMENTALE E BAROCCO CLAVICEMBALO E TASTIERE STORICHE CHITARRA CLARINETTO COMPOSIZIONE CONTRABBASSO CORNO FAGOTTO FISARMONICA FLAUTO MUSICA VOCALE DA CAMERA (cantanti-pianisti) OBOE ORGANO PIANOFORTE SAXOFONO STRUMENTI A PERCUSSIONE TROMBA/TROMBONE VIOLA VIOLINO VIOLONCELLO Agli esami di Certificazione di livello sono ammessi i candidati privatisti.

DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO (Triennio) I Corsi accademici di Primo Livello assicurano un curriculum di studio adeguato agli standard europei basato sul sistema ECTS e si conclude con il conseguimento del Diploma Accademico di I livello; il possesso di tale titolo consente l’accesso ai corsi di specializzazione, ai corsi accademici di II livello ed ai pubblici concorsi.

L’ammissione è riservata agli studenti in possesso di diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio equivalente conseguito all’estero. In caso di spiccate capacità e attitudini, lo studente potrà essere ammesso anche in assenza del diploma di scuola secondaria superiore, che dovrà in ogni caso essere conseguito prima della Prova finale del corso di diploma accademico di primo livello. L’ammissione è subordinata ai posti resisi disponibili annualmente e al superamento di un esame che verifichi il possesso delle competenze musicali e culturali necessarie. È possibile la contemporanea iscrizione ai corsi del Conservatorio e dell'Università.

Corsi attivati: BASSO TUBA CANTO/CANTO RINASCIMENTALE E BAROCCO CHITARRA CLARINETTO CLAVICEMBALO E TASTIERE STORICHE COMPOSIZIONE CONTRABBASSO CORNO DIDATTICA DELLA MUSICA (canto/strumento) FAGOTTO FISARMONICA FLAUTO MAESTRO COLLABORATORE MUSICA VOCALE DA CAMERA (cantanti-pianisti) OBOE ORGANO PIANOFORTE SAXOFONO STRUMENTI A PERCUSSIONE TROMBA/TROMBONE VIOLA VIOLINO VIOLONCELLO STRUMENTI JAZZ

OFFERTA FORMATIVA

DIPLOMA ACCADEMICO DI II LIVELLO (Biennio) I Corsi accademici di Secondo Livello intendono fornire allo studente una formazione di livello avanzato per la piena padronanza di metodi e tecniche artistiche e per l’acquisizione di competenze professionali elevate.

Possono presentare domanda di accesso gli studenti in possesso di uno dei seguenti requisiti: - Diploma di Conservatorio congiunto a Diploma di Scuola Secondaria Superiore o titolo equipollente; - Diploma accademico di I livello conseguito presso i Conservatori di Musica o gli Istituti Musicali Pareggiati o titolo equipollente; - Titoli equipollenti.

L’ammissione ai corsi è subordinata al superamento di uno specifico esame e alla disponibilità dei posti.

Per l’a.a. 2013/2014 sono aperte le ammissioni alle seguenti Scuole: BIBLIOTECONOMIA E FILOLOGIA MUSICALE MODERNA CANTO CHITARRA CLARINETTO COMPOSIZIONE CONTRABBASSO CORNO DIREZIONE DI CORO FAGOTTO FISARMONICA FLAUTO JAZZ(2) MUSICA DA CAMERA MUSICA VOCALE DA CAMERA (cantanti-pianisti) OBOE ORGANO PIANOFORTE PIANOFORTE (Accompagnatore e collaboratore) SAXOFONO STRUMENTI A PERCUSSIONE TROMBA TROMBONE VIOLA VIOLINO VIOLONCELLO

Il corpo docente del Conservatorio di Fermo è formato da docenti qualificati, vincitori di concorsi nazionali, con un'esperienza didattica, artistica e musicologica pluriennale.

Gli studenti del Triennio e Biennio possono optare per il percorso accademico “a tempo parziale” che prevede la frequenza di corsi per un massimo di 36 CFA per anno accademico.

L’Offerta Formativa del Conservatorio di Fermo, oltre all'attività didattica prevista dai piani di studio in vigore, prevede la partecipazione gratuita alle seguenti attività: Seminari, Masterclass, Conferenze, Progetti, Concerti, Attività di musica d'insieme e d'orchestra, Mobilità Erasmus ed altro, e che danno diritto all’acquisizione di CFA validi per l’’area delle Attività formative integrative.

Il Conservatorio di Fermo, grazie alla mobilità Erasmus dei docenti, ospita annualmente professori di livello internazionale che tengono Masterclass e Seminari per gli allievi del conservatorio.

Viene inoltre offerta, compatibilmente con la disponibilità, l'utilizzo delle aule - tutte dotate di pianoforte - per attività di studio e di prove d'insieme.

Martedì 4 settembre “INCONTRI RAVVICINATI CON GLI STRUMENTI MUSICALI” Nella giornata del 4 settembre dalle ore 9,30 alle 17,30 è possibile incontrare i docenti che presenteranno i loro strumenti musicali. Negli stessi orari la segreteria didattica sarà aperta al pubblico per la presentazione delle domande di ammissione.

DOMANDE DI AMMISSIONE ENTRO SABATO 7 SETTEMBRE 2013 Esami di ammissione: 23-28 Settembre 2013.

I modelli per le domande di ammissione sono reperibili in Segreteria o scaricabili dal sito web www.conservatorio.net nelle News oppure nella sezione Modulistica studenti.

Info:

Conservatorio di Musica “G.B. Pergolesi” ISTITUTO DI ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE Via dell’Università, 16 – 63900 FERMO Tel. 0734.225495 – Fax 0734.228742 conservatorio@conservatorio.net

Direttore

Massimo Mazzoni

Presidente

Carlo Verducci

Segreteria apertura al pubblico

Luglio e Settembre: Lunedì - Mercoledì – Venerdì: ore 11.00-13.00 Martedì – Giovedì:ore 14.30-16.30 Dal 29 Luglio al 31 Agosto: dal lunedì al venerdì :ore 10.00-13.00 Chiusura dal 10 al 17 Agosto 2013

Cartellone/News 9 agosto 2013

Breve Moresco

Biasi/Dadamaino/Simeti/Wilding al Tomav

Proseguono gli appuntamenti estivi con l’arte contemporanea nella cornice della torre medievale di Moresco. È il turno di quattro grandi protagonisti del secondo ‘900: Alberto Biasi, Ludwig Wilding, Dadamaino e Turi Simeti. Fino all’8 settembre ci attende un percorso antologico fra volumi e ovali, gocce, geometrie, increspature dello sguardo e della materia, dagli esordi fino alle produzioni più recenti di quattro artisti che hanno segnato la storia della ricerca optical e dell’arte programmata. Orario: da venerdì a domenica 17,30 - 20 Tel. 0734.259983 - 346.3312527 - www.comune.moresco.fm.it

Feste popolari Francavilla d’Ete San Rocco... da Oscar Si rinnova a Francavilla d’Ete il tradizionale appuntamento con il buon cibo e gli spettacoli di qualità in occasione della Festa del patrono San Rocco. Dal 14 al 18 agosto, a partire dalle ore 19 in Piazza Vittorio Emanuele II, sarà possibile degustare nei comodi stand gastronomici con posti al coperto ottimi piatti sapientemente preparati in occasione della 10^ Sagra del maialino e delle patate al forno. Oltre al “piatto forte” della sagra non mancheranno gli antipasti, i succulenti primi, le fritture miste, i dolci tipici, pizza e birra.

Sapori genuini ed autentici, da leccarsi i baffi.

Da non perdere poi gli spettacoli, ad ingresso libero, in programma tutti i giorni dalle ore 21.30. Si partirà mercoledì 14 con uno spettacolo di teatro dialettale portato in scena dalla compagnia degli Indimenticabili. Giovedì 15 a salire sul palco saranno Leonardo Fiaschi e i Carioca Do Brazil. Il giorno successivo spazio a Jennifer Sanchez che arriverà direttamente da Cuba e sabato 17 alla Castellina Pasi Orchestra.

Il gran finale della Festa di San Rocco sarà tutto dedicato alla quindicesima edizione della Notte degli Oscar Marchigiani. Ad essere premiati saranno dodici personaggi che si sono distinti in Giornalismo, Cultura, Sport, Ricerca Scientifica, Carriera, Ambiente, Musica, Cinema & Fiction, Televisione e Spettacolo, Sociale, Imprenditorie e Orgoglio Marchigiano. A presentare la serata saranno la showgirl regina del Bagaglino di Roma Angela Melillo e il giornalista Tiziano Zengarini. Ospiti della manifestazione saranno Michele Pecora, Melissa di Matteo e la loro Orchestra Mediterranea, il Magico Alivernini da Zelig, il cantante Gianni Pettenati e il tenore Francesco Zingariello. Guest star della serata sarà Katia Ricciarelli.

Per facilitare l’accesso alla festa sarà possibile usufruire di un comodo parcheggio con servizio di bus navetta (la piazza verrà totalmente coperta in caso di maltempo per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni).

Segreteria: Marta Liberini, tel. 347.0117334 (ore 9/13) email: Marta.liberini@libero.it Tel. 0734.966131 - 333.8917395 - 333.3279864 - www.comunefrancavilladete.it

Musica classica Falerone e Porto San Giorgio

Un festival dalle mille sorprese La seconda metà di agosto è tradizionalmente il momento del Festival Musicale Piceno.

Si inizia il 21 agosto. Il concerto di apertura sarà tenuto da due giovani musicisti dal talento strabiliante, Nicola Procaccini ed Edoardo Maria Scarafoni rispettivamente al clavicembalo e all’oboe, nel programma musiche dalla grande letteratura del XVII e XVIII secolo. Il 22 agosto, con il titolo “Sturm und Drang” il Festival propone un pezzo del grande repertorio romantico eseguito dal giovane quartetto d’archi “Fauves”. Le Voci del Violino è il titolo del concerto del 23 agosto, la polifonia nelle quattro corde. L’interprete sarà un caro amico del Festival, Marco Fornaciari. Lo stesso Marco, la sera successiva, riprenderà uno dei suoi cavalli di battaglia, Le Stagioni di Vivaldi, affiancato “a parti reali” dal Quartetto Fauves e sostenuto dal basso continuo di Giulio Fratini. Il Carnevale di Venezia di Niccolò Paganini concluderà pirotecnicamente il concerto. A conclusione, domenica 25, il Laboratorio Ensemble, un gruppo di strumentisti diretto da Federico Paci che eseguirà la Serenata “Gran Partita” di Mozart.

Anteprima del Festival, la manifestazione “Le Albe Musicali”, piccoli concerti al sorgere del sole, avverrà quest’anno il 9, il 13, il 17 ed il 22 agosto, come tradizione si inizia 20 minuti prima dell’alba e si conclude con il sorgere del sole. A Porto San Giorgio, sulla spiaggia dello Chalet Vela, orario... molto presto.

Eventi Montefiore dell’Aso

Appassionante viaggio nel mondo del cinema Dal 9 al 13 agosto Montefiore dell’Aso respirerà la magica atmosfera del cinema grazie al festival “Sinfonie di cinema”. Durante la tredicesima edizione, dal titolo “Il cinema di ieri il cinema di oggi”, si potrà assistere a proiezioni di film importanti, dibattiti con personaggi illustri del cinema italiano, esposizioni, premiazioni e degustazioni. Il tema vuole mettere in confronto il cinema a livello temporale, sempre con uno sguardo attento alle diverse espressioni del multimediale ed ai diversi mestieri che ruotano intorno alla realizzazione di una pellicola. Dal pittore di scena allo scenografo, dal produttore al direttore della fotografia ed al regista. Sono questi alcuni dei personaggi che lo spettatore potrà incontrare a Sinfonie di Cinema.

L’obiettivo del Festival Sinfonie di Cinema è condividere un’emozione. Il suggestivo chiostro del Polo Museale di San Francesco contribuisce ad aumentare la magia delle serate ed a creare un’atmosfera unica e indimenticabile. E all’interno del Polo Museale di San Francesco il centro di documentazione scenografica, l’unico nella Regione Marche. Ingresso gratuito.

Tel. 0734.939019 – 0734.938743

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Musica live, gastronomia e intrattenimenti vari a Porto Sant’Elpidio, dall’8 all’11 agosto, in occasione di Porto Sound Elpidio Village (tel. 333.3175607)

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9 agosto 2013

Eventi

Feste popolari

Fermano

Francavilla d’Ete

Occhi al cielo, arrivano le Frecce Tricolori

Quando “Lu Vurgu Fa Cantina”

Una manifestazione imponente, ricca di eventi diversi tra loro, tutti interessantissimi.

Una tre-giorni che permetterà al territorio fermano di presentarsi al mondo intero e di far conoscere le proprie peculiarità.

Può essere così definita “Italy Aviation Day Expò 2013 – Air show del Fermano”, l’iniziativa in programma dal 6 all’8 settembre.

Diverse le location che ospiteranno le iniziative: Aviosuperfice di Montegiorgio, finalmente asfaltata ed agibile per l’aviazione generale, Aviosuperfice del Fermano con la prima scuola nazionale di Paracadutismo ed infine Lido di Fermo dove, per le tre giornate, sarà allestito il “Villaggio Turistico - Sportivo”, con la presenza di stand legati alle aziende aeronautiche ed alle aree istituzionali delle Forze Armate. Stand commerciali e gastronomici ed una zona sportiva dove si terranno a partire da venerdì 06 esibizioni di paracadutismo, difesa personale con istruttori internazionali, boxe con il campione Europeo Vittorio Oi e l’evento Zumba Fitness a cura della scuola di ballo Rumba Latina e poi… a conclusione delle esibizioni, un tuffo nella serata del brodetto.

Sabato 7 agosto - dalle ore 15.00 prove della manifestazione aerea a Lido di Fermo; - alle ore 21.00 straordinaria l’esibizione al Teatro dell’Aquila di Fermo della Banda dell’Aeronautica Militare in concerto.

Domenica 8 agosto - i top gun nazionali, il nostro biglietto da visita nel mondo: LA PATTUGLIA ACROBATICA NAZIONALE ITALIANA Inizio manifestazione ore 15.00 - Lido di Fermo

Musica e sapori per tutti i gusti a Francavilla d’Ete in occasione della tredicesima edizione di “Lu Vurgu fa Cantina”. Per un intero week end, dal 6 all’8 settembre, sarà possibile gustare i piatti tipici della tradizione locale accompagnati da ottimo vino e da spettacoli di vario genere.

“Lu Vurgu fa Cantina” nasce nel settembre del 2001, quando un gruppo di ragazzi decide di organizzare una festa del vino in una via di Francavilla da sempre chiamata “lu vurgu” e cioè “il borgo”. Questa via era stata sempre molto frequentata soprattutto da giovani e bambini fino alla fine degli anni Settanta per poi cadere inesorabilmente nell’abbandono. Proprio con l’idea di ridare vita alla via, si è deciso di organizzarvi la festa, nata dalla spontaneità di quanti hanno voluto contribuire legati dall’affetto e dal senso di appartenenza al paese. All’inizio si trattava di una manifestazione di poche pretese, che si svolgeva nella sola via (o borgo) menzionata, una via molto piccola ma sufficiente a contenere quelle poche persone (così si pensava) francavillesi e di zone immediatamente limitrofe che vi avrebbero partecipato. Nel corso degli anni si è registrata una grande crescita, si è quindi deciso di costituire un comitato, ci si è dotati di uno statuto, e si sono allargati gli spazi utilizzando anche la piazza e la via immediatamente sovrastanti per poi arrivare fino all’altra piazza posta in quella che era l’antica corte del castello. Oggi, “Lu Vurgu fa Cantina” è una manifestazione affermata, gli stand gastronomici e le cantine sono dislocati in tutto il centro storico, nelle sue vie e nelle sue piazze, dovendo contenere la grande affluenza di persone che vi partecipano, compresa la zona de “Lu Vurgu”, tornata a splendere di nuova luce per l’occasione.

Cresce l’affluenza e cresce la qualità: vengono serviti cibi sani, gustosi e tradizionali, piatti forti sono i fagioli con le cotiche, la trippa, le grigliate, la succulenta “Fiorentina de Lu Vurgu”, ma per chi vuole cose più semplici, non mancano le bruschette, le patate fritte, le penne, gli gnocchi e tanto altro ancora… e logicamente il buon vino offerto da produttori selezionati. Si è puntato anche sulla qualità della musica chiamando grandi e qualificati gruppi musicali. Questi gli artisti che saliranno sui diversi palchi nell’edizione 2013: Venerdì 6 settembre Mortimer Mc Grave, Serpico Unplugged Band, Monica. Sabato 7 sarà la volta dei The Vintage, Le Trame di Rino, Re.Solution e Monica. Domenica 8 gran finale con Contrabband folkn’roll, Freakantò, Mamma Non Vuole.

Per favorire l’accesso alla festa senza creare problemi al traffico sarà istituito un servizio di bus navetta gratuito che farà la spola tra il parcheggio e il centro storico di Francavilla D’Ete. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. www.luvurgufacantina.it

La serata di gala e le premiazioni, all’interno del Porto peschereccio di Porto San Giorgio.

Presenzieranno ospiti ed osservatori internazionali provenienti da Russia, Malesia, Pakistan, Croazia e Slovenia etc… offriremo le nostre migliori enogastronomie e presenteremo l’alta qualità della nostra manifattura. L’intera manifestazione è organizzata in collaborazione con il “98° CLUB FRECCE TRICOLORI” di Fermo.

Gli apporti dell’Aeronautica Militare sono a titolo gratuito.

Il Villaggio Turistico offre la possibilità di effettuare visite guidate negli outlet della zona coordinate dall’organizzazione ed inoltre: voli turistici sul nostro territorio, lanci in tandem col paracadute, voli in mongolfiera, escursioni nel Parco dei Sibillini, pesca d’altura.

Il presente programma potrà essere soggetto a piccole variazioni

6-7-8 SETTEMBRE 2013

6

SERPICO UNPLUGGED BAND

MORTIMER MC GRAVE MONICA

7

LE TRAME DI RINO

8

FREAKANTO'

THE VINTAGE

RE.SOLUTION E MONICA

CONTRABBAND folkn' roll MAMMA NON VUOLE

14

Sport/News 9 agosto 2013

Tennis/La vittoria di Wimbledon e i progetti futuri del ragazzo di Porto San Giorgio Brevi

Quinzi, campione a soli 17 anni L’ultima è di qualche giorno fa: il consigliere regionale Pd Letizia Bellabarba, ha proposto al presidente Spacca di nominare Gianluigi Quinzi testimonial della Regione Marche: “La nostra regione è ricca di talenti e di straordinari esempi positivi – ha dichiarato – ma Quinzi rappresenta un esempio di come il sacrificio, la tenacia per raggiungere un alto traguardo e l’umiltà caratteriale possano rendere un ragazzo di appena 17 anni un campione, non solo nel tennis, ma anche nella vita”.

Iniziativa lodevole: chi, dopo il successo del talento sangiorgese a Wimbledon, non lo ha considerato meritevole di incarnare le peculiarità sopra elencate dalla Bellabarba, da sempre medaglie al merito ben visibili sulle giacche della nostra gente?

Restando in ambito sportivo, ricordiamo quando una decina di anni fa circa venimmo interpellati da un quotidiano, che ci commissionò un servizio da realizzare al “C.T. di Porto San Giorgio”, ove un “ragazzino che sembra saperci fare” sfidava i pari età provenienti da Torino.

Sì, sì…passi il “ragazzino”. Capelli sulla spalla, cappello d’ordinanza, lentiggini… ma anche sguardo di chi sapeva quel che voleva, foga agonistica, colpi fuori dal comune e determinazione di un tanke: già allora sparava bordate da paura e, senza accusare particolari problemi, face suoi i due match ai quali assistemmo. “Può essere una promessa”, ci dicevano. Oggi, per la verità anche prima di aggiudicarsi il più prestigioso torneo disputato sui sacri

prati di Church Road, Gianluigi Quinzi è una promessa. Una grande promessa, che poggia indiscutibilmente su di un talento innato e coltivato in anni di sacrifici in quel di Boca Raton, dove Nick Bollettieri (non uno qualsiasi…) inizia a forgiare e disciplinare le sue doti ed a limarne i difetti. Poi i primi successi: ai campionati nazionali americani under 10, il Lemon Bowl, il Bnp Paribas, il Trofeo Bonfiglio, ma è a Wimbledon che supera il definitivo esame di maturità. In meno di 2 ore si aggiudica la finale contro il sudcoreano Hyeon Chung. Ed in un sol colpo, spazza via 26 anni di italica maledizione, succedendo a Diego Nargiso (ricordate?) e ricevendo l’abbraccio della sua città, pronta ad applaudire il “suo” campioncino in erba.

Che non te le manda di certo a dire: ‹›Se continuo così, prima o poi vinco un torneo dello Slam: dico dei grandi...››. Appunto. ‘’La notte che ha preceduto la finale non riuscivo a dormire e quando sono sceso in campo mi sentivo teso e forse non ho giocato il mio miglior tennis, ma ho giocato bene i punti importanti. Quando ho vinto non ho capito più nulla, credevo di essere in un sogno. Ho guardato il mio box che esultava. Ho capito di poter arrivare sino in fondo dopo il secondo match ed ho detto al mio coach Eduardo Medica che avrei vinto il torneo perché sentivo davvero tanta fiducia. Adesso quando entro in campo sento di poter battere chiunque’’. Poi una confessione: “Quando ero bambino non guardavo tanto tennis in tv, anche se il mio giocatore preferito era André Agassi.

Sant’Elpidio a Mare

Lavori al “Mandozzi”

Preferivo lo sci. Il mio idolo era Alberto Tomba”.

Ora, dopo tanti festeggiamenti, ricevimenti e tornei, i soliti intenditori affermano che il rischio sia rappresentato dal voler velocizzare il processo che dovrebbe portare alla consacrazione definitiva. Quinzi però, rassicura tutti: ‘No, non voglio bruciare le tappe, continuerò passo dopo passo.

Penso di valere già i primi 50 al mondo.

Ma mentalmente non sono ancora pronto a quei livelli’’. Ripetiamo la promessa finale, che è da brividi: “Sono convinto che se continuerò a fare bene tutte le cose prima o poi una prova dello Slam la vinco. Uno Slam dei grandi, ovviamente…’’. Qualche anno fa avremmo sorriso…oggi sappiamo che, e lo auguriamo con tutto il cuore a lui, a chi ha sempre creduto nelle sue doti ed a tutto il movimento tennistico nazionale, quello che è attualmente un sogno in un domani nemmeno tanto in là nel tempo potrebbe avverarsi. Ed allora…ad majora Gianluigi!!! (Uberto Frenquellucci)

La Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare dei lavori di messa in sicurezza del campo sportivo Mandozzi, per un intervento di importo complessivo di 98.800 euro. Il progetto fa seguito a quanto deciso lo scorso 7 agosto con una delibera di Giunta con cui veniva approvata, come atto di indirizzo, la verifica degli impianti sportivi di proprietà comunale, avviando tutte le procedure necessarie ad accertare la sussistenza delle condizioni di sicurezza degli stessi e degli impianti ivi installati oltre all’accertamento delle condizioni di agibilità secondo la normativa vigente.

“Per il finanziamento dell’opera - osserva il sindaco Terrenzi - il Comune ha partecipato ad un bando per l’assegnazione di un contributo statale per progetti per un importo fino a 100 mila euro, che, qualora venisse ottenuto, permetterebbe di coprire il totale della spesa.

Se la partecipazione al bando non andasse a buon fine, abbiamo comunque previsto fondi in bilancio per tale copertura”.

Fermo

Macchini oro olimpico Il fermano Carlo Macchini, della Fermo 85, ha conquistato la medaglia alle Olimpiadi giovanili europee di ginnastica.

Carlo Macchini ha gareggiato a Ultrecht in Olanda per le EYOF, Olimpiadi giovanili europee di ginnastica. L’atleta è allenato da Luigi Peroli e Marco Fortuna.

Softball/L’Unione Fermana protagonista su più fronti Civitanova/Torna il grande beach volley

In attesa della Coppa delle Coppe

Corone da spiaggia

Estate di grande impegno agonistico ed organizzativo per l’Unione Fermana Dino Bigioni Shoes, alle prese con la semifinale dei play off scudetto dell’Italian Softball League e nell’organizzazione della 23^ Edizione della Coppa delle Coppe, che si svolgerà al Diamante Verde di Montegranaro dal 19 al 24 agosto.

Procedendo con ordine, per quanto concerne la stagione agonistica delle ragazze del Presidente Luciano Caminonni, il 2013 è stato l’anno più positivo della breve storia della società fermana, che alla 4^ stagione nella massima serie agonistica di Softball è riuscita a raggiungere i play off, impegnando molto severamente le forti atlete della Sanotint Bollate. Le ragazze lombarde che hanno alle spalle una società con oltre 50 scudetti vinti sia dalla prima squadra che dalle diverse formazioni giovanili, hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione dell’Unione Fermana, che nonostante le 2 sconfitte di misura subite a Montegranaro, andava ad espugnare il diamante milanese con un bel 4-1, per poi cedere con l’onore delle armi alla 4^ partita.

Terminata fra gli applausi del pubblico lombardo l’avventura nei play off, la società fermana designata come organizzatrice dell’importantissimo avvenimento sportivo internazionale quale la “XXIII European Cup Winners Cup Women”, la Coppa delle Coppe di Softball con 11 squadre partecipanti, che si svolgerà dal 19 al 24 agosto 2013 si è subito “tuffata” nell’organizzazione del prestigioso evento, dove dovrà difendere l’Italia. La Coppa delle Coppe vedrà la disputa di 46 incontri con la partecipazione delle migliori formazioni europee provenienti da 9 nazioni: Belgio (Brasschaat Braves), Svizzera (Flyers),

Per ogni castello che si rispetti ci sono sempre un re e una regina. Così, anche per i tradizionali castelli di sabbia eretti sulla spiaggia, è giusto che ci siano delle teste coronate. Sul litorale civitanovese, da ormai un decennio, tali monarchi sono meglio noti come “King & Queen of the Beach”. É questo il nome del torneo nazionale di beach volley che, giunto alla 14° edizione, si svolgerà per la decima volta sul lungomare nord di Civitanova, il 10 e 11 agosto, presso la Beach Arena, sulla spiaggia libera tra gli chalet Il Veneziano e Attilio, dove questi monarchi del litorale, a differenza dei loro “colleghi”, come da tradizione, si alternano ogni anno e, in luogo di pomposi abiti da cerimonia, indossano più comodi costumi da mare, da ricoprire di sabbia, sulla quale si gettano incuranti dell’etichetta “nobiliare”.

Oltre al sostegno della nuova giunta comunale, la manifestazione sportiva che, più di ogni altra, caratterizza l’estate civitanovese ha incassato recentemente anche il fattivo interessamento della Regione Marche, che probabilmente affiancherà il proprio nome a quello della Beach Arena, potenziandola nel numero di posti e rendendola fruibile in maniera più stabile e duratura, tanto da trasformare quella ormai nota come “Spiaggia delle Corone” in un teatro fisso per gli sport estivi, un po’ come lo Sferisterio di Macerata lo è per l’opera lirica.

Dal lato agonistico, anche questa edizione del “K&Q of the Beach” vedrà la partecipazione di molti tra gli atleti più rappresentativi del panorama nazionale, uomini e donne, eccezion fatta per chi sarà impegnato nelle finali europee di Berlino. Al momento di scrivere, non è stata ancora stilata la lista definitiva dei partecipanti, ma di sicuro ci saranno molti volti nuovi a darsi battaglia nel tentativo di succedere al trono di Casadei e Giombini, campioni lo scorso anno.

“Al di là della crisi e delle ristrettezze economiche, – afferma Fulvio Taffoni, organizzatore dell’evento – c’è la volontà di dare continuità alla manifestazione, rendendola ancora più importante. L’appoggio delle istituzioni cittadine rappresenta sicuramente un buon punto di partenza per il futuro del ‘King & Queen of the Beach’”. Intanto, è importante sottolineare, come conferma del recente passato, la presenza anche quest’anno delle telecamere di Sky Sport 2, che trasmetterà in differita gli incontri, alla fine dei quali i monarchi incoronati lo saranno non per discendenza o investitura divina, bensì per meriti acquisiti (sul campo).

Simone Accattoli

Olanda (2 squadre: Gryphons e Terrasvogels), Repubblica Ceca (Joudrs), Svezia (Soder SK), Francia (Meyzieu), Danimarca (Barracudas), Germania (Nightmares), Unione Fermana Softball (ITA) squadra ospitante, per un totale di n° 210 atlete oltre i vari manager e dirigenti delle squadre partecipanti.

La competizione è presieduta da una commissione tecnica federale composta da ben 18 persone (11 arbitri internazionali – 3 classificatori – 4 giudici). Le società partecipanti arriveranno lunedì 19 agosto, con la relativa sistemazione nei diversi alloggi. Le partite inizieranno sempre lo stesso giorno a partire dalle ore 20 davanti alla autorità locali ed ai rappresentanti della federazione italiana ed europea. Per l’avvenimento sportivo e turistico è stato costituito un Comitato presieduto dal Dott. Luciano Taddei.

Questo evento sportivo rappresenta non solo un significativo riconoscimento all’Unione Fermana Softball, ma costituisce un momento di grande visibilità internazionale turistica per il nostro territorio. Anche in questa occasione il campo principale della manifestazione sarà il “Diamante Verde” di Montegranaro. (Endrio Ubaldi)

Sport/News

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Ciclismo/La 42ª edizione venerdì 16 agosto

Giovani promesse si incontrano al Gran Premio di Capodarco Per carità: non v’era dubbio alcuno, ma se qualcuno avesse avuto ancora delle perplessità, queste sono state fugate dai telecronisti di Eurosport che alla partenza del ciclista Mattia Cattaneo per la crono inaugurale della Parigi – Nizza, hanno sottolineato il palmares da dilettante del corridore di Alzano Lombardo, citando più volte le vittorie ottenute al Giro Bio e del Gran Premio di Capodarco, sottolineandone estrema difficoltà, prestigio ed importanza. Per chi non lo avesse ancora capito il GP internazionale che anche quest’anno si correrà sul colle fermano il 16 di agosto, giunto alla sua 42^ edizione, come sempre da correre in memoria di Fabio Casartelli e presentato al termine di un vero e proprio vernissage svolto all’interno della Comunità di Capodarco, è da considerarsi al pari di un titolo mondiale per categorie Elite ed Under 23.

Un su e giù da ripetere ben sette volte dove, inesorabilmente ed inequivocabilmente, ad arrivare alla fine saranno solamente campioni in erba già affermati e più che futuribili assi del ciclismo internazionale fra qualche stagione. Chi ha stoffa, tanto per intenderci. “I telecronisti delle più importanti emittenti radio televisive sono stati sempre concordi – ha afferma Gaetano Gazzoli, anima del GP di Capodarco – la nostra corsa è tanto impegnativa quanto importante ed io, unitamente a tutto lo staff organizzativo, composto da Adriano Spinozzi, Ilario Del Moro, Simone Gazzoli, Paolo Fratini ed Enrico Mezzabotta, ce la stiamo mettendo tutta per regalare a chi arriverà, correrà ed interverrà, un evento ancora una volta memorabile per spettacolo sportivo, agonistico e, perché no, anche organizzativo che, senza il decisivo apporto come sempre arrivato da Don Vinicio Albanesi e da Don Franco Monterubbianesi, difficilmente sarebbe così riscontrabile”. Una corsa unica al mondo, dicevamo: “E’ nostra intenzione fare sempre meglio per valorizzarla ancora e sempre di più – prosegue Gazzoli – cercando di scegliere e valutare sempre al meglio fra tutte le domande di iscrizione che arrivano.

I migliori delle categorie li avremo anche in questa edizione 2013: lo spettacolo, ripeto, è garantito”.

Prevista la presenza a “bordo pista” di circa quindici – ventimila appassionati, pronti a sfidare la canicola al pari degli atleti. Questo il podio dell’ultima edizione: 1° Gianfranco Zilioli (Team Colpack) - 2° Jay Mc Carthy (Nazionale Australiana) e 3° Stanislau Bazhkou (Team Palazzago).

Uberto Frenquellucci

ANNO 11 - n.8 - 9 agosto 2013

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni, Fabio Scatasta Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Vignette: Daniele Ripani Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Simone Accattoli, Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

Per la vostra pubblicità: 0734.217470 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003

Prossimo numero in distribuzione dal 13 settembre al 10 ottobre Breve Fermo Lo Juventus Club è realtà Lo Juventus Club, il primo, ufficiale della città capoluogo, è una realtà a tutti gli effetti. Nel corso della prima adunata, i soci fondatori hanno eletto all’unanimità presidente il geometra Vittorio Traini. Per associarsi allo Juventus Club Fermo ci si può rivolgere alla sede dell’associazione, in via Vittorio Veneto, di fronte all’hotel Astoria, nei seguenti giorni: martedì e venerdì, dalle 18 alle 20. Ci si può tesserare anche chiamando il numero 339.1484126 (Vittorio Traini), oppure presso l’edicola Testoni in piazza del Popolo, scrivendo una mail a: juventusclubfermo@gmail.com o ancora su Facebook (gruppo Juventus Club Fermo).

io dono hi c r e p o non s é h c r e p ma so

Avis Comunale di Fermo - Fermo - Via Sant’Andrea, 21 Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558 info@avisfermo.it - Facebook: Avis Comunale Fermo

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