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Il fatto
Rabbia, disperazione, speranza. Storie di marchigiani ad un anno dal sisma
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Cultura
L‘altra informazione ANNO 15- N.08/2017 - 4 AGOSTO
Campagna di scavo. L’area archeologica la Cuma svela i suoi segreti
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La gestione del comparto Servono regole certe e più sicurezza perché la pesca è un patrimonio economico e culturale della nostra comunità 9 Ambiente Premiati dalla prova 2 Guida Blu
11 Salute La doppia faccia della tiroide
14 Economia
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Il Montani prende il volo
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4 agosto 2017
Inchiesta/Pesca Alla ricerca di regole certe per un mestiere antico, duro e poco tutelato
Pesca pesca pescatore… di Daniele Maiani
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no dei mestieri più antichi del mondo, quello del pescatore, dei più sudati, e dei più soggetti all’alea. Il rischio è quello di non prendere niente da portar a casa e quindi di non avere sostentamento, nonché quello di dover affrontare un elemento (il mare) che tanto affidabile non è. Di solito il mare è moderatamente generoso, o almeno lo era finché non lo abbiamo razziato indiscriminatamente, inquinato e via col tango. Ma anche in tempi andati non sempre era così, se nel Nuovo Testamento abbiamo la narrazione dell’episodio della pesca miracolosa avvenuta al termine di una giornata infruttuosa di lavoro per intercessione del Signore, mosso a compassione dei poveri pescatori stremati di fatica a fronte del pochissimo pescato. La pesca fu abbondantissima dopo il miracolo, tanto da far pensare, oggi, che la fauna ittica del posto sarebbe stata a rischio d’estinzione: insomma, se fosse successo di questi tempi sarebbe scattato un fermo pesca
tecnico! Come dire che comunque i pescatori a pescare ci devono andare, ma se non tribolano come caimani a mettere su il pranzo con la cena sia per loro che per noi, che in acqua ci bagniamo i piedi e solo d’estate, non siamo contenti. Perché, diciamoci la verità, come si fa a rinunciare a una bella cenetta di pesce ogni tanto? E quindi oggi che, nonostante la tecnologia, pescare rimane uno dei mestieri più duri e pericolosi anche in un mare relativamente tranquillo come il nostro, chi vive di pesca avrebbe bisogno di aiuto e di regole snelle e attuabili, non certo di mille laccioli burocratici che complicano di più una vita già non facile. La pesca poi come tutte le attività umane non sfugge alle regole del vivere: può essere un divertimento, se vado con la mia canna sul molo a passare il tempo; può essere un lavoro artigianale se diventa un modo per guadagnarsi da vivere con un impegno di lavoro e conoscenza del campo quasi totali; e può essere vera e propria industria se la pesca la si pratica con impiego di vere e proprie
navi con attrezzature dedicate alla individuazione e al trattamento in navigazione del pescato. La pesca è un patrimonio culturale di un popolo, tantoché ogni popolazione ha il suo modo di pescare e si specializza nella ricerca di determinati tipi di pesce. E’ vero anche che pescare senza regole è una strada che porta alla rovina, ma è anche vero che attività con troppe regole
alla fine soffocano il lavoro. Come è altrettanto vero che l’andare per mare a pescare, al di là della indubbia fatica, ti dà l’impressione di vivere la quintessenza della libertà; e la libertà, checché se ne dica, di regole ne vuole poche. E qui cadono quanto mai a proposito le parole della canzone di Pierangelo Bertoli: “…pesca pesca pescatore, pesca non ti fermare”!
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Inchiesta/Pesca
4 agosto 2017
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Presente e futuro del comparto secondo Maria Teresa Scriboni
Il mare diviso in due non piace alla Confcommercio di Andrea Braconi
All’interno della struttura di Confcommercio esiste sia il comparto dei ristoratori che quello delle pescherie e del commercio ambulante di pesce. “Il fatto che noi ricadiamo sotto il compartimento di Termoli e che la nostra chiusura è dal 28 agosto all’11 settembre è favorevole per la parte della ristorazione, ma sicuramente sfavorevole per la parte del commercio ambulante e al minuto” spiega Maria Teresa Scriboni di Confcommercio Marche Centrali. “Quello che sembra strano prosegue - è che ci sia questa divisione dell’Adriatico in due periodi. Forse sarebbe stato più agevole che il periodo fosse stato unico, come prima. Invece fino a Civitanova si è pescato fino al 31 luglio. Questo mare diviso in due è un po’ strano, c’è molta perplessità e abbiamo recepito malessere dai nostri associati”. Come arginare queste problema-
tiche, magari a partire dal prossimo anno? “Quest’anno la politica ha fatto questa scelta, sulla quale si può fare ben poco; la data è arrivata, le licenze di pesca riconsegnate, figuriamoci se è ipotizzabile qualsiasi azione. Ma sicuramente per il prossimo anno gli operatori chiedono di muoversi per tempo, soprattutto per la parte del commercio al minuto e ambulante che è rimasta fuori dai giochi e vorrebbe essere un po’ più incisiva.” Cosa rappresenta il comparto pesca per il territorio provinciale, troppo spesso lontano dai riflettori? “Sì, purtroppo è un comparto sempre poco tenuto in considerazione, sia nelle istituzioni che nelle sedi politiche che contano. È la nostra origine, ma non è il nostro futuro. I paesi della costa nascono con questi incipit un po’ marinaro, ma le barche vengono sempre più dismesse e i pescherecci diminuiscono.
C’è poca attenzione nei confronti di questo settore, sopravvive ancora il commercio al minuto e dell’ambulantato e qui come associazione dobbiamo fare un
lavoro più importante per tutelare un comparto che, di fatto, non è secondo a nessuno per la filiera ma che se non lo si aiuta rischia veramente di scomparire.”
I consigli di Coldiretti Impresapesca “Secondo quanto assicurato a livello istituzionale si tratterà dell’ultimo anno di applicazione dell’attuale formula del fermo biologico che, come abbiamo più volte denunciato, si è manifestata fallimentare – sottolinea Tonino Giardini, responsabile nazionale di Coldiretti Impresapesca -. L’auspicio è che dal 2018 si possa mettere in campo un nuovo sistema che tenga realmente conto delle esigenze di riproduzione delle specie e delle esigenze economiche delle marinerie”. Con il blocco delle attività, pur se differenziato, aumenterà come sempre il rischio di ritrovarsi nel piatto pesce straniero. Per effettuare acquisti made in Italy di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti Impresapesca è, laddove possibile, di acquistare direttamente dal pescatore, specie da quelle attività non interessate dal fermo, o, se da un’attività commerciale, di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta).
4 agosto 2017
Inchiesta/Pesca Il parere di Giuliano De Santis, presidente dell’Associazione Assoittico
L’importanza del fermo pesca di Uberto Frenquellucci
Nelle Marche, per la prima volta, il fermo pesca si sdoppia. Dal 31 luglio al 10 settembre, stop da Trieste ad Ancona e dal 28 agosto all’8 ottobre da San Benedetto a Termoli, con il litorale territorialmente riconducibile alla 5^ provincia delle Marche che rientra in questa seconda ipotesi di fermo biologico. Salvo sorprese dunque, in relazione al mare Adriatico le attività di pesca riprenderanno nel mese di ottobre, ma non a pieno regime: nei 60 giorni successivi al provvedimento, infatti, il divieto di pesca potrà essere in vigore nei giorni di Venerdì, Sabato, Domenica ed in tutti i giorni festivi. Ipotesi, dicevamo, perché il tutto dovrà comunque essere ufficializzato con apposito decreto di imminente uscita, anche se forse sarebbe stato meglio se una decisione definitiva fosse stata presa per tempo. Quali le reazioni a tali provvedimenti? Abbiamo gettato lo sguardo in direzione Porto Sant’Elpi-
dio, cittadina che vanta una lunga tradizione marinara ed è luogo privilegiato per la pesca grazie alla presenza di fondali bassi, che influiscono in maniera positiva sulla qualità dell’habitat e quindi sulla genuinità del pescato e, importantissimo, alla scarsa presenza di mercurio e piombo determinata dal ridotto numero di industrie sul territorio: “Tutto è ancora in via ufficiosa – afferma il Sig. Giuliano De Santis, presidente dell’Associazione Assoittico (Ass. Acquirenti del Mercato Ittico di Civitanova Marche) – anche se riteniamo che il fermo pesca sia indispensabile. Forse andrebbero ridiscusse le date, in considerazione del fatto che il pesce si riproduce in differenti momenti dell’anno. Inoltre, il fermo biologico va valutato anche in base ad altri fattori: proprio in questi giorni di vendita all’ingrosso, possiamo notare che alcune tipologie di pescato (ad esempio la rana pescatrice e le piccole soglioline, le cosiddette “zanchette”), sono molto piccole”.
Tutelare il tesoro ittico locale quindi, appare condizione essenziale anche per scongiurare il “pericolo” di ritrovarsi nel piatto un pesce di provenienza estera: “Anche a nome dei 100 associati Assoittico del Centro Italia - ha concluso De Santis - invito a dare all’utente questo tipo di messaggio: anche durante il fermo pesca trovate pesce fresco proveniente dalla piccola pesca (retine), pesce azzurro che garantisce qualità, omega tre e quindi salute. Consigliabili anche i frutti di mare dalla provenienza tracciabile, depurati e
legali”. L’importanza di un cibo a km zero e di qualità quindi, è da mettere in relazione non solamente al piacere del palato, ma anche e soprattutto al benessere fisico. Altre soluzioni per evitare il fermo della pesca nei mari italiani possono essere il modificare la metodologia di pesca (ad oggi troppo intensiva), nonché valorizzare i piccoli mercati e la piccola pesca. In attesa che, nel 2018, il nuovo sistema tenga conto sia delle esigenze di riproduzione della specie, sia di quelle economiche delle marinerie.
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Inchiesta/Pesca
4 agosto 2017
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Le conseguenze per il settore, in attesa della decisione del Ministero
Sdoppiamento date fermo pesca. Anzi, (forse) no di Serena Murri
Il fermo pesca spacca in due la regione. Lo scorso 13 luglio, la Coldiretti Impresapesca ha fatto sapere che in base alla decisione presa al Ministero delle Politiche agricole, nelle Marche il fermo pesca avrebbe comportato uno sdoppiamento di date, con lo stop il 31 luglio per Pesaro e Ancona e il 28 agosto per San Bendetto del Tronto. In questo modo però, si è venuta a creare l’anomalia per Porto San Giorgio - appartenente alla fascia del fermo da fine agosto - che però ha due delle sue imbarcazioni che partono dal porto di Civitanova - appartenente invece alle date fissate per Pesaro e Ancona - ma vendono al mercato sangiorgese. Al momento di andare in stampa il Sindaco Nicola Loira attende aggiornamenti da parte del Ministero: “Penso che associazioni di categoria e sindacati abbiano riaperto il tavolo e chiesto di riportare per lo meno il compartimento di San Benedetto insieme a quello di Ancona”. Anche secondo i pescatori le due date che dividono la regione non hanno senso, tanto valeva una data unica: “La cosa auspicabile - spiega Loira - sarebbe che tutta la regione applicasse il fermo nello stesso periodo, non hanno senso due fermi diversi perché il territorio è unico e il mare è unico e anzi sarebbe il caso che si uniformasse allo stesso fermo anche l’Abruzzo. Da noi si crea questo problema per il fatto che due motori che
attraccano al porto di Civitanova e vendono nel nostro mercato - anche se sono solo due, un sangiorgese e un civitanovese - si troverebbero con un mercato chiuso nel periodo di loro pesca e al contrario con il mercato aperto quando loro fermano. Per loro sarebbe un disagio perché al mercato di Civitanova non ci potrebbero andare se non vendendo per ultimi, cioè dopo che tutti gli altri hanno già esaurito tutto il pesce, da noi se il mercato è chiuso non possono venire, quindi dovremmo decidere se aprirlo solo qualche giorno per loro”. Pare quindi che il Ministero debba decidere: “Sembrava che andasse nella direzione di unificare il fermo e farlo nel mese di settembre, quindi da Ancona a Civitanova fermerebbero dalla fine di luglio a metà settembre perché il compartimento di San Benedetto nel quale rientriamo noi e la prima parte dell’Abruzzo fermerebbe a settembre fino ai primi di ottobre”. Sembra che la prima decisione di sdoppiamento delle date fosse propedeutica ad arrivare nel 2018 all’eliminazione del fermo che secondo la stragrande maggioranza dei pescatori, tra luglio e agosto, è del tutto inutile, tra l’altro nel periodo clou del turismo: “E’ stato sempre un controsenso - ammette Loira anche nei nostri ristoranti, frequentati da turisti, con il fermo nel mese di agosto, considerato che il pesce del medio Adriatico è uno dei migliori ed è già di per sé un grande strumento di promo-
zione turistica, farlo mancare sulle tavole non è auspicabile”. Quali i tipi di barche sono coinvolte dal fermo pesca? “Non riguarda la piccola pesca, di piccoli pesci e piccole quantità legata anche alle condizioni del mare; il fermo riguarda i moto pescherecci e pesca a strascico i quali a meno che non sia proprio mare grosso escono lo stesso”. Quali novità sulla questione Porto adesso che è stato riconfermato sindaco e che ha assunto la delega alla pesca? “Mi sono recato in Regione - ci appelliamo all’ente perché il porto è regionale per individuare insieme ai tecnici possibilità infrastrutturali che rallentino l’inesorabile processo d’insabbiamento che è una delle questioni fondamentali per la pesca. L’ideale sarebbe trovare una soluzione definitiva che consenta di dragare ogni 3 anni, mentre adesso draghiamo 2 volte all’anno senza avere risultati e con un cospicuo esborso economico. Si tratta di valutare la possibilità di costruire un braccio, un pennello che ostruisca l’ingresso della sabbia sul canale di accesso che vada a intercettare la sabbia che entra nel canale. Era l’iniziativa dei concessionari del porto, noi andiamo a riproporla facendola nostra per cercare di rilanciare il mercato visto e considerato che, come vongolare, siamo uno dei comparti più importanti dell’Adriatico. Ora dobbiamo vedere come la pensa la Regione”.
I pescatori non ci stanno: “Siamo tartassati”
Malcontento generale tra chi va in mare Cosa resta di un mestiere difficile che normalmente si tramanda di generazione in generazione? Basta chiedere ai proprietari di barche che si trovano nei porti del Fermano, dal più grande al più piccolo, e viene fuori che spesso il pescatore fa lo stesso lavoro che faceva suo padre, così come suo nonno e il suo bisnonno. E nonostante vi siano diversi extracomunitari che si accostano a questa attività, ci
sono ancora casi sporadici di trentenni che scelgono di seguire il mestiere dei padri, sebbene questi ultimi non li abbiano incoraggiati e la licenza di pesca sarebbero pronti a venderla al primo offerente piuttosto che continuare in quello che, come si sa, è un mestiere duro e faticoso (anche se meno logorante rispetto a cinquant’anni fa). Le difficoltà ci sono sempre state ma oggi tutto è reso più complicato
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dalla burocrazia e dalle regolamentazioni da rispettare. A quanto dicono, aumentano vincoli e regole, dalla sicurezza, al pescato, alle reti. Aumenta la tassazione, così come i rincari del carburante sempre più difficili da ammortizzare (per le imbarcazioni più grandi si parla di 1500 euro di gasolio al giorno che fanno 6000 euro a settimana). Un settore strategico per l’economia della regione, con un giro d’affari di 150 milioni per circa 1000 addetti, gli stessi addetti ai lavori secondo i quali il settore arranca. Il malcontento dei pescatori arriva da più parti, indipendentemente dal porto nel quale attraccano le loro barche, e dopo la recente polemica sul fermo pesca con lo sdoppiamento delle date che divide le Marche in due, molti hanno commentato che allora tanto valeva fare una data unica per tutta la regione. Ancora una volta il parere è unanime: il fermo non serve. Un concetto più volte ribadito e rimasto inascoltato. “Basterebbe razio-
nalizzare la pesca e pescare pesci più grandi” il parere di qualche pescatore che lavora sulla costa fermana. E intanto il portafoglio langue con delle indennità relative al 2015 che non sono state ancora pagate, mentre quelle previste per il 2017 verranno erogate nel 2018. Dulcis in fundo, ci vuole attenzione anche nell’osservare scupolosamente la regolmentazione sulle reti: per la pesca a strascico servono maglie da 40 centimetri che quando le tiri si stringono e il pesce piccolo esce fuori. E le multe sono salate, basti pensare che per 5 chili di pesce piccolo sotto misura di 20 centimetri si può arrivare fino a 30/40 mila euro di sanzioni! (Serena Murri)
4 agosto 2017
Il fatto/News
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Disperazione, rabbia ma anche speranza, nel nostro entroterra
Storie di marchigiani a un anno dal sisma di Silvia Ilari
Sono quasi passati 365 giorni da quando la prima violenta scossa di terremoto ha cambiato il corso delle vite di molti marchigiani, il cui numero dopo il 26 e 30 ottobre sarebbe stato destinato a salire. Nella provincia di Fermo, sono stati soprattutto i centri storici a risentirne come quello di Monsampietro Morico con i suoi 58 sfollati e come quello di Falerone, dove già ad agosto erano inagibili già il 40-50% delle case. Tra queste, c’è la casa di Paolo, che chiameremo così perché ha scelto di mantenere l’anonimato. Lui e la sua famiglia vivevano non lontano dalla piazza principale e i danni alla chiesa di San Francesco hanno costretto anche loro ad andarsene. Stessa sorte per i suoi vicini di casa. Nel centro storico sono “due o tre le famiglie rientrate” mi dice. “Durante le scosse di ottobre eravamo già nella nuova casa. Prima ci sono state la macchina e la tenda, inizialmente in paese non si era compresa la portata della cosa, poi aumentando gli sfollati, poco dopo ci si è organizzati” spiega Paolo che ora vive in un paese vicino. Racconta, poi, di come non sia stato facile trovare una nuova casa: “Abbiamo chiesto inizialmente uno degli appartamenti sfitti del Comune, ma ci hanno detto che non era possibile. In giro gli affitti erano triplicati, poi fortunatamente abbiamo trovato la nostra sistemazione attuale e persone che non si sono approfittate della situazione”. Nella nuova casa, convivono tre nuclei familiari: “Ci si deve adattare a una nuova vita” afferma. “Notizie di ‘casa sua’?” gli chiedo. “L’ingegnere sta per presentare il progetto, intanto sta proseguendo il lavoro di puntellamento”. I familiari di Marta - il nome è di fantasia -invece nel loro paese natale, a Pescara del Tronto, hanno deciso di restarci, in quelle che tutti ormai chiamano “casette”. E’ un fiume in piena Marta: “Tubi d’acqua che si sono rotti, l’elettricità che va e viene... ci hanno ‘sistemati’ così...e così rimarremo...con la burocrazia e i tempi del nostro Paese. Ci trattano come dei mendicanti...ma non lo siamo. Siamo vittime di una disgrazia che poteva capitare ovunque e a chiunque”. “Le chiamano ‘provvisorie’, ma si sa che non è così” mi dice come a cercare una brutta conferma o una più piacevole
smentita. “I politici sono venuti tutti a fare sfilate ma poi....è finita lì”. A volte i ricordi di quei momenti riaffiorano come per Sara (anche in questo caso il nome è di fantasia), sfollata dell’entroterra maceratese: “C’è ancora paura, a cui segue lo smarrimento. Ero incinta durante il terremoto, i primi ricordi con il mio bambino hanno per sottofondo la tristezza e la paura...e mi ferisce, un figlio è piccolo una volta soltanto”. Il terremoto non ha cambiato solo la quotidianità del vivere nelle proprie case, ma per alcuni l’ha stravolta in toto, privandoli anche del lavoro. Così è per Bruno Filotei di Arquata del Tronto, che, oltre ai suoi averi e soprattutto sei familiari, ha perso un negozio di prodotti tipici a Norcia, crollato con le scosse di ottobre. Attualmente Bruno vende i suoi prodotti solo online su www.filoteinorcia.com : “mi è rimasta solo la rabbia e la voglia di lavorare” dice. Chi attende di conoscere tempi certi sul loro destino sono due titolari di strutture ricettive di Acquasanta Terme: Matteo del B&B “Nonna Pia” e Francesco Amici della dimora storica “Castel di Luco”. “Nessuno sa dirti quando partiranno i lavori. Ho già il progetto e l’ingegnere pronti da diverso tempo ma ci viene detto che bisogna aspettare, perché siamo in piena zona rossa. C’è un silenzio pazzesco a quasi distanza di un anno... l’amministrazione del mio Comune è gentilissima ma hanno mani legate e non sanno nemmeno loro le tempistiche” afferma Matteo. Francesco Amici si è già mosso con la messa in sicurezza, grazie a una ditta che si è resa disponibile ad effettuare comunque i lavori, anticipando i costi e ora sta preparando un progetto con le perizie richieste per accedere a dei fondi. Nel frattempo, ha aperto una sottoscrizione (per le coordinate bancarie visitate il sito www.casteldiluco. it). Dimora storica privata, ma con il vincolo della Soprintendenza, il proprietario vorrebbe fare di tutto per non abbandonare Castel di Luco: “A me quello che fa paura sono la burocrazia e l’incertezza del futuro. Non voglio essere un parassita e vivere di sussidi, devo avere delle risposte per capire se posso riorganizzare la mia vita qui o no”. Francesco vive con la moglie, precaria e due figli. Tra coloro che sono riusciti a ripartire con le loro attività ci sono, scegliendo la delocaliz-
zazione più o meno momentanea, Sasha Alessandro Morani di Visso e Silvia Giovannini di Caldarola. Il primo è uno dei 20 irriducibili che non hanno mai abbandonato il paese dopo il sisma, neanche con la neve, vive in roulotte da mesi, in attesa della SAE: “Rimango a Visso, non c’è possibilità che io me ne vada” afferma con convinzione. “Ora sono tornati in 120 su 900 abitanti circa del capoluogo” specifica. La casetta di legno che è il suo negozio di telefonia (in attesa di restaurare quello vecchio, si spera entro un anno) è stato fino al 31 luglio crocevia di passaggio di coloro che andavano verso Ussita e Castel
Sant’Angelo sul Nera, perché qui si ritirava il pass per proseguire. Silvia Giovannini ha spostato la sua pizzeria “Pizza in piazza”, addolcendo il nome con un “temporary store” che fa ben sperare, in attesa di aprire, sempre in paese ma in un’altra area, l’albergo di cui si sarebbe occupata col compagno Massimiliano Vecchioni. “Per fine settembre contiamo di porre la prima pietra. Al momento abbiamo avuto parere favorevole alla bozza di progetto che abbiamo presentato”. Storie di vita, storie di disperazione ma anche di speranza, storie di gente come noi, qui, a due passi da noi.
4 agosto 2017
Ambiente/News
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Altidona/Un altro tassello inerente al processo del contratto di fiume
La Valdaso è... Blueriver Il Comune di Altidona aggiunge un altro tassello alle progettualità del patto di fiume e lo fa partecipando un bando che frutterà al Comune e alla Valdaso 200.000 euro. Altidona, in qualità di Comune Capofila della Cabina di Regia del Contratto di Fiume per la Valdaso, continua così nel suo intento di perseguire la strategia di riqualificazione ambientale e di riduzione del rischio idraulico del bacino fluviale dell’Aso. Per questo si è candidato come partner di un progetto transfrontaliero nell’ambito del Programma di Cooperazione Italia-Croazia che vede nell’allargare la progettualità ai paesi transfrontalieri un ulteriore scambio di buone pratiche. All’iniziativa, presentata nei giorni scorsi a Jesi, anch’esso Comune aderente al bando europeo,
era presente il vice sindaco di Altidona Giuliana Porrà. Il progetto s’intitola Blueriver “Building smart governance for the resilience of river communities” propone un approccio innovativo e sperimentale alla gestione del cambiamento climatico, puntando sul coinvolgimento delle comunità locali nella pianificazione delle misure di adattamento e della riduzione del rischio alluvioni. In particolare il progetto vuole dimostrare che grazie al largo consenso dei portatori d’interesse per l’applicazione dei contratti di fiume come strumento di governance per la pianificazione territoriale, sia possibile assicurare un miglior status delle acque, ridurre il rischio di alluvioni, preservare la natura e la biodiversità e mitigare
Fermano/Due vele in riviera
La Guida Blu premia la costa C’è aria di rinnovamento per Il mare più bello 2017, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano che quest’anno offre ai suoi lettori una nuova bussola, quella dei comprensori turistici, per orientarsi tra le tante località marine e lacustri della Penisola. La Guida mette in fila oltre 100 comprensori (tra marini e lacustri, ossia territori vasti che possono contenere anche più comuni). Una scelta dettata dal fatto che chi va in vacanza non si ferma al confine territoriale, ma visita spesso un territorio più ampio optando per modalità di turismo itinerante. Nelle Marche, ad un passo dalle cinque vele e unico territorio della costiera adriatica ad aver ottenuto questo riconoscimento, la Riviera del Conero, un vero e proprio gioiello naturalistico dove la cultura e l’architettura si mescolano con la bellezza delle spiagge e della macchia verde mediterranea tutelata grazie al lavoro svolto dal Parco Regionale del Conero. Buono il risultato della costa fermana con Pedaso, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio che ottengono 2 vele. Nella sezione dedicata alle località regine del turismo lacustre, direttamente dal cuore marchigiano del Parco nazionale dei monti sibillini, compare con 3 vele il lago di Fiastra. La Guida Blu ogni anno intende valorizzare la bellezza e le potenzialità della nostra Penisola e della nostra regione. I comprensori turistici raccolti nella guida ll mare più bello 2017 sono stati individuati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche delle qualità ambientali e di quelle dei servizi ricettivi: uso del suolo, degrado del paesaggio e biodiversità, attività turistiche; stato delle aree costiere; mobilità; energia; acqua e depurazione; rifiuti; iniziative per la sostenibilità; sicurezza alimentare e produzioni tipiche; mare, spiagge ed entroterra, struttura sociale e sanitaria. I dati sono stati integrati dalle valutazioni espresse dai circoli locali e dall’equipaggio di Goletta Verde.
gli impianti ambientali, sociali ed economici del cambiamento climatico nei settori vulnerabili come possono essere i bacini fluviali. Il progetto prevede il partenariato italiano con Jesi come comune capofila e il coinvolgimento di quattro bacini italiani: Marecchia e Conca (Emilia Romagna), Esino e Aso (Marche), Cerrano (Abruzzo), ai quali si aggiungono quattro Comuni croati, Mirna (Istria), Zrmaja (Zara), Korana (Karlovac), Neretva (Dubrovnik). Un totale di otto bacini fluviali coinvolti che grazie alla cooperazione transfrontaliera, possono migliorare e omogeneizzare l’applicazione dei contratti di fiume. L’esito di valutazione per la finanziabilità del progetto sarà reso noto nell’estate 2018. (Serena Murri)
Breve Marche Ecomafia 2017, nel Fermano 75 denunce nel 2016 A due anni dall’approvazione della legge sugli ecoreati, nelle Marche diminuiscono in generale gli illeciti ambientali e il fatturato delle attività criminali contro l’ambiente. Infatti, se nel 2015 le infrazioni accertate erano 839, vale a dire oltre 2 reati ai danni dell’ambiente al giorno, nel 2016 sono state circa 700. Per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento e il ciclo illegale dei rifiuti, la provincia di Ancona domina entrambe le classifiche posizionandosi per prima, con 210 denunce e 29 sequestri totali, seguita da Macerata con 108 denunce e 23 sequestri, Fermo con 75 denunce e 15 sequestri, Ascoli Piceno con 69 denunce e 8 sequestri e Pesaro Urbino con 46 denunce e 23 sequestri.
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Salute/News
4 agosto 2017
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Marche/C’è anche la struttura di Campiglione Marche/Punto di riferimento per degenti e famiglie
81 milioni per costruire Un centro specializzato nuovi ospedali per i malati neuromuscolari La regione Marche stanzia 81 milioni per la costruzione di nuovi ospedali. Inrca, Salesi e Fermo tre nuovi nosocomi che da cronoprogramma è prevista la chiusura dei lavori nei primi mesi del 2020. Per quanto riguarda il nuovo OsimoInrca l’importo totale dei lavori è di 52.800.000,00 euro per un investimento finanziario di € 79.500.000,00 con importo a carico dello Stato € 39.056.763,84 e a carico della regione di € 40.443.236,16. La consegna dei lavori è prevista entro 25 luglio. Il nuovo contratto sottoscritto con l’azienda CMC, i lavori dureranno 870 giorni, dunque gennaio 2020. Per la struttura ospedaliera di Fermo (foto) l’importo totale dei lavori è di 56.755.503,73 milioni di euro per un investimento finanziario totale di 70 milioni di euro (a carico dello Stato € 39.056.763,83, quasi 31 milioni di della Regione). Per il San Claudio di Campiglione l’apertura del cantiere è prevista per settembre con le operazioni bonifica bellica e indagini archeologiche.
L’inizio dei lavori sarà entro i primi mesi del 2018 e termineranno, come da contratto i primi mesi del 2020. Per quanto riguarda il nuovo Salesi a Torrette di Ancona l’importo totale dei lavori è di 40.484.458,99 per un investimento finanziario complessivo di 50 milioni di euro (22.318.150,76 dallo Stato e 17.681.849,24 da parte della regione Marche). Previsto un ulteriore finanziamento Stato/Regione di 10 milioni di euro. Per la nuova struttura ospedaliera materno infantile è prevista la Gara per l’affidamento dei lavori nei primi mesi del 2018, consegna cantieri prevista per giugno 2018. Durata lavori stimata (dipenderà dall’offerta in fase di gara): 2 anni - 2,5 anni.
Le Marche avranno un Centro clinico specializzato per malati neuromuscolari. E’ stato ratificato dalla giunta il Protocollo d’intesa per l’apertura di una apposita struttura in collaborazione con le sette Associazioni di riferimento che si occupano da anni dell’assistenza alle persone affette da queste patologie e alle loro famiglie. Il progetto, che prenderà avvio una volta approvata la proposta di legge sulle “sperimentazioni gestionali”, è articolato in linea con il modello gestionale del “Nemo”, il centro clinico ad alta specializzazione che lavora già da anni con successo in Italia in quattro sedi operative: Milano, Roma, Messina e Arenzano. “Si tratta della prima applicazione nelle Marche della legge sulla possibilità di attivare sperimentazioni tra pubblico e privato – commenta il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli –. Sono particolarmente contento del fatto che partiamo sin da subito con un progetto ad alta specializzazione. Sarà realizzato un centro clinico agli Ospedali Riuniti di Ancona che diventerà una vera e propria eccellenza della sanità marchigiana ed un punto di riferimento sia per i malati neuromuscolari che per le loro famiglie. L’obiettivo è garantire una migliore e più dignitosa condizione di vita ai pazienti affetti da SLA SMA, distrofie muscolari e altre malattie neuromuscolari, migliorando il percorso assistenziale, perfezionando gli standard organizzativi e sviluppando formazione per gli operatori dell’intero territorio regionale. E’ prevista infatti una stretta integrazione tra cura, assistenza e ricerca per lo sviluppo di strategie terapeutiche innovative al fine di rallentare la progressione della malattia e prevenire le complicanze più gravi”. Il Protocollo consiste in una forma di collaborazione tra pubblico e privato, in attuazione dell’accordo Stato-Regioni sulla “Presa in carico globale delle persone con malattie neuromuscolari”.
4 agosto 2017
Salute/News
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Salute e benessere/Intervista alla Dottoressa Paola Pantanetti
Tiroide, tutto quello che c’è da sapere di Agnese Testadiferro
Le doppia faccia della tiroide. O funziona troppo o troppo poco. La tiroide svolge un ruolo fondamentale perché, ad esempio, regola lo viluppo neuropsichico, influenza la fertilità e la forza muscolare; è indispensabile per la funzione cardiovascolare, il metabolismo basale, lipidico, glucidico e osseo. Per capire quando allarmarsi e prendere in mano la situazione, le delucidazioni della dr.ssa Paola Pantanetti, endocrinologa e diabetologa all’Ospedale di Fermo Area Vasta 4. Cosa significa “avere problemi alla tiroide”? Avere problemi alla tiroide può significare presenza di noduli o cattivo funzionamento della ghiandola: in eccesso si parla di ipertiroidismo o in difetto si parla di ipotiroidismo. Entrambe le condizioni influenzano negativamente la salute e l’umore, ma la maggior parte dei problemi alla tiroide possono essere gestiti bene, se diagnosticati correttamente e tempestivamente, con appropriate terapie farmacologiche.
Ipotiroidismo e ipertiroidismo: quali le caratteristiche? Esistono condizioni legate alla familiarità, pertanto se ci sono malattie tiroidee in famiglia sia funzionali sia nodulari è auspicabile valutarli tramite un semplice prelievo del sangue (ad es. TSH reflex) e ecografia tiroidea. Solitamente il quadro clinico dell’ipotiroidismo risulta molto aspecifico e sfumato: stanchezza, stipsi, sensazione di gonfiore, mentre risulta essere più evidente una condizione di ipertiroidismo con i classici sintomi della tachicardia, calo di peso, tremori soprattutto alle mani e nelle situazioni più aggressive la presenza di esoftalmo. Sempre curabile? Sono condizioni curabili quasi sempre con terapia farmacologica, tranne nei casi di patologia nodulare tumorale ove si rende necessario l’intervento chirurgico. Ci sono casi particolari? Vi sono condizioni particolari quali la gravidanza e presenza di alcune malattie cardiache che impongono un monitoraggio funzionale tiroideo
più stringente. E’ noto che la formazione del sistema nervoso del feto avviene nelle prime settimane di gestazione, pertanto è fondamentale la presenza di un normale assetto ormonale tiroideo della mamma e una adeguata assunzione di iodio tramite l’alimentazione e l’integrazione. Il sale iodato quali benefici comporta nella dieta della persona che soffre di tiroide o che vuole fare prevenzione? Gli ormoni tiroidei necessitano di iodio per la loro sintesi. Pertanto se l’introito di iodio è insufficiente la ghiandola tiroidea nel tempo può formare noduli, espressione di un adattamento alla carenza iodica. Quali sono gli esami da fare e come tenere sotto controllo la tiroide? Gli ormoni tiroidei sono utilizzati per la diagnosi e in genere sufficienti per effettuare uno screening tiroideo. Effettuato un prelievo del sangue, il laboratorio verificherà i valori del TSH, l’ormone ipofisario tireostimolante, e degli ormoni tiroidei T3 e T4. Il TSH è, quasi sempre, il test più significativo e più accurato per la
diagnosi sia di ipertiroidismo che di ipotiroidismo. Generalmente, un livello inferiore al normale di TSH suggerisce ipertiroidismo mentre un livello elevato TSH suggerisce ipotiroidismo. Alti livelli di T4 totale o della sua frazione libera (FT4) suggeriscono una diagnosi di ipertiroidismo, bassi livelli quella di ipotiroidismo. Può migliorare, o addirittura scomparire nel tempo o rimane il disturbo per tutta la vita? L’ipertiroidismo grazie ad una adeguata terapia può scomparire mentre l’ipotiroidismo su base autoimmunitaria necessita di una terapia per tutta la vita.
Economia/News
4 agosto 2017
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Fermano/Trecentomila euro dalla Camera di Commercio
Contributi per la ripresa delle imprese colpite dal sisma La Camera di Commercio di Fermo, a seguito dei gravi eventi sismici degli scorsi 24 agosto e 30 ottobre 2016, ritenendo che il sostegno all’accesso al credito sia uno strumento utile per favorire la ripresa delle imprese locali dopo gli ingenti danni riportati a seguito degli eventi sismici stessi, stanzia per l’anno 2017 la somma di 300.000 euro per la concessione di contributi correlati all’utilizzo
di finanziamenti erogati da Istituti Bancari e da altri Intermediari Finanziari previsti dal T.U.B. alle imprese che abbiano subito danni diretti dagli eventi sismici, ovvero quelle imprese che, pur non avendo subito danni diretti dagli eventi sismici, abbiano subito danni “indiretti” da tali eventi, permettendo che le stesse possano superare il periodo di disagio economico arrecato e pos-
sano proficuamente riposizionarsi sul proprio mercato di riferimento, una volta ricostruiti gli immobili distrutti e re-iniziata una socialità nei territori stessi. I soggetti beneficiari sono imprese in qualunque forma esercitate (ditte individuali, società di persone, società di capitali, imprese agricole, cooperative e imprese sociali, studi professionali individuali ed
PORTO SAN GIORGIO Via Salvadori
associati) regolarmente iscritte al Registro Imprese della CCIAA di FERMO, in regola con il pagamento del diritto annuale (salvo deroghe stabilite per le attività esercitata nei Comuni indicati negli Allegati 1 e 2 del decreto legge 189/2016 convertito con modificazioni con legge n. 229 del 15/12/2016), che non siano sottoposte a procedure concorsuali e che non abbiano subito protesti negli ultimi due anni e che abbiano la sede legale e/o la sede dell’attività principale situata nel territorio della provincia di Fermo. I contributi possono essere riconosciuti per l’erogazione dell’importo massimo di 200.000 euro, assistiti da garanzia collettiva prestata da Consorzio Fidi operante sul territorio di competenza della CCIAA di Fermo nella misura non inferiore al 50% dell’importo erogato per finanziamenti destinati a: rinegoziazione finanziamenti e debiti BT/ML; investimenti in servizi, beni strumentali, materiali e immateriali, ed infrastrutture capaci di aumentare il mercato di riferimento dell’attività economica esercitata, comprese spese di consulenza ed assistenza in merito al ripristino dell’equilibrio finanziario. Qualora il finanziamento erogato sia superiore all’importo massimo di 200.000 euro, il contributo viene riconosciuto fino alla concorrenza di tale somma. Le imprese dovranno presentare domanda di concessione del contributo, tramite il Consorzio Fidi di cui al punto mediante consegna diretta all’ufficio segreteria o spedizione a mezzo Raccomandata A/R. alla Camera di Commercio, corso Cefalonia, 69, Fermo, ovvero a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo cciaa@fm.legalmail.camcom.it entro il 31 dicembre 2017.
BrevI Fermano
Orietta Baldelli presidente CIF
SANT’ELPIDIO A MARE Via Porta Romana ORTEZZANO Contrada San Massimo
800-410809
All’unanimità, l’Onorevole Orietta Baldelli è stata confermata, per il secondo mandato, alla presidenza del Cif (Comitato Imprenditoria Femminile) in seno alla Camera di Commercio di Fermo. A completare il Comitato, Giancarlo Fermani, quale rappresentante della Camera di Commercio.
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Parola di esperto/Il commercialista Con agenzia delle entrate-riscossione, favorita la fruttuosita’ del recupero dei crediti dello stato Dal 1 luglio 2017 la funzione di riscossione dei crediti dello Stato è stata assunta direttamente dall’agenzia delle entrate, che ha creato un nuovo ente strumentale Agenzia Entrate – Riscossione, il quale è succeduto a titolo universale in tutti i rapporti giuridici, nonché processuali, in cui era parte Equitalia garantendo la piena continuità dei procedimenti in essere. La fondamentale differenza rispetto al passato sta nel fatto che mentre Equitalia era un soggetto privato, in particolare una società per azioni, il nuovo ente è soggetto di diritto pubblico facente parte dell’amministrazione finanziaria dello Stato, al quale sono stati estesi i poteri di indagine già attivi in capo all’Agenzia delle Entrate. In particolare non sono le procedure di riscossione a cambiare ma le preliminari fasi di indagine per la ricerca dei beni da pignorare. La nuova legge stabilisce, infatti, che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà accedere alle banche dati e alle informazioni già a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Potrà quindi acquisire informazioni finanziarie grazie all’anagrafe dei rapporti finanziari (conti correnti, titoli, o quote possedute) nonché conoscere l’attività svolta dal contribuente o presso quale azienda lavori, se ha immobili affittati, etc. il tutto per favorire la fruttuosità delle esecuzioni, peraltro già agevolate rispetto alle procedure ordinarie. Infatti già dal 2005 l’ente della riscossione può attivare la procedura di pignoramento in modo diretto, senza passare davanti al giudice (fatta eccezione per le pensioni), dal momento che la cartella di pagamento è un titolo che diventa esecutivo una volta che siano trascorsi i 60 giorni dalla notifica al contribuente e questi non abbia provveduto al pagamento degli importi. Resta fermo l’iter amministrativo da seguire prima che venga emessa la cartella di pagamento, vale a dire l’avviso inviato dall’Agenzia delle entrate nella normale attività di accertamento, la possibilità di mediazione o di ricorrere in giudizio, la possibilità di pagamento rateale, etc.
Ciò va ricordato per sottolineare il fatto che, sebbene le novità possano “spaventare” i contribuenti, non si può arrivare all’esercizio del potere di pignoramento diretto fino a che non siano trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento. E non ci si deve nemmeno confondere pensando che da oggi il Fisco conosca meglio le tasche dei contribuenti in quanto, come ripeto, le informazioni sono già contenute in banche dati accessibili all’amministrazione finanziaria. A preoccuparsi nell’immediato dovranno, invece, essere coloro che hanno in essere dei carichi pendenti per i quali siano già trascorsi i 60 giorni utili per il pagamento. Tuttavia è sempre possibile impugnare l’atto di pignoramento, se ne ricorrono i motivi, tra i quali la mancanza di qualche elemento formale del procedimento previsto per legge o il fatto che esso sia attivato prima che siano trascorsi i 60 gg suddetti. Restano comunque in essere le garanzie che l’ordinamento pone a tutela dei contribuenti tra le quali, senza pretesa di esaustività citiamo il divieto di pignorare dell’abitazione principale (di categoria diversa da A/8 o A/9) quando questa sia l’unico immobile posseduto; per i debiti inferiori a 120 mila euro è impignorabile la casa, diversa dalla prima, se il valore degli immobili posseduti non supera il predetto importo e tutte le soglie previste per il pignoramento di stipendi o indennità legate al rapporto di lavoro o di pensione. Dott.ssa Claretti Cristina
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4 agosto 2017
Economia/News
Economia/News Fermo/Nuova possibilità per gli studenti
Il Montani prende il volo C’è una scuola dalle infinite possibilità. E’ sita a Fermo e se le mura avessero voce potrebbe raccontare anni di storia. E’ l’Istituto Tecnico Statale E. Montani e dopo il diploma di istruzione Tecnica fornisce la possibilità ai suoi studenti di accedere a percorsi universitari, IFTS e ITS, agli insegnamenti tecnico pratici e molto altro ancora. Un istituto scolastico sempre in divenire tanto da dar vita per l’anno 2017/2018 ad una nuova opzione quale quella che fa capo alla conduzione del mezzo aereo, focalizzando l’attenzione sull’approfondimento delle problematiche relative all’esercizio del mezzo di trasporto. L’innovazione, da sempre del resto, è incisa sul biglietto da visita del Montani ed infatti, la nascita del nuovo percorso, è stata comunicata durante la 7^ edizione del Premio Marcello Seta, organizzata dall’associazione ex allievi dell’ITIS, che da anni ha l’obiettivo di ricordare il docente di chimica e studioso di letteratura attraverso i racconti di chi lo ha conosciuto. “Quand’ero adolescente mi ritrovai nel bel mezzo di una discussione presso un famoso zuccherificio di Jesi – ha raccontato il Prof. Clemente Pantaleoni, ex allievo del Montani – dove il capo operaio dava dettami da seguire alla lettera poiché erano stati suggeriti da un ex allievo del Montani di Fermo. Così, incuriosito dal lustro di questa scuola, decisi di iscrivermi anch’io e ad oggi ne vado fiero sia per le competenze che ho acquisito, sia perché mi ha permesso di conoscere il Professor Seta che tutto osservava attraverso la lente del credente.” Attraverso la nuova scelta opzionale ‘conduzione del mezzo aereo’ l’allievo acquisirà competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché l’organizzazione di servizi logistici. “Nell’ambito dell’indirizzo Trasporti e Logistica – ha spiegato la Preside Margherita Bonanni - l’Articolazione ‘Conduzione del mezzo aereo’ risulta strutturata in un biennio comune a tutto l’indirizzo Trasporti e Logistica, un secondo biennio caratterizzato dall’ introduzione di alcune discipline caratterizzanti, un quinto anno con una spiccata impostazione settoriale. Il percorso curricolare è finalizzato a fornire agli allievi la preparazione più ampia e specifica possibile negli ambiti aeronautici e dei settori tecnico-professionali.” Federica Balestrini
Menù di Ferragosto
Antipasti: Prosciutto e melone Verdurine all’aceto Carpaccio di manzo Pastellati con olive ripiene e cremini fritti Crostini misti Coratella di agnello
Primi piatti: Crepes alle verdure Maccheroncini al ragù
Secondi piatti: Vitellina al forno con patate novelle Agnello scottadito Insalata primavera Composizione di dolci - Vino cotto
Vini: Bianco Falerio - Rosso Piceno Cantina Saladini Pilastri Frutta - Caffè - Cordiale
Azienda Informa/Moretti Firma la tua Casa La casa del futuro? Sarà generatrice di benessere Oltre il 70% degli italiani possiede la casa in cui abita, una delle percentuali più alte in Europa. Il che farebbe pensare che proprio in Italia venga dedicato il massimo dell’attenzione alla propria abitazione; ma è proprio così? In realtà, per molto tempo si è badato al comfort, inteso in termini di volumi, accessori, eleganza degli arredi, trascurando invece, quasi totalmente, la salubrità dell’abitare. Solo recentemente, sulla scia di una maggiore consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione e di un sano stile di vita, sta crescendo la sensibilità verso i valori dell’abitare sano. Se è a casa che si trascorre la maggior parte del tempo, come è possibile cercare salubrità nel cibo e in una – giustissima! – attività fisica e non fare altrettanto all’interno delle mura domestiche? Queste considerazioni sono alla base della filosofia di Fiemme 3000 fin dal 1993, quando concetti come bioedilizia e biocompatibilità erano quasi sconosciuti. E chi li conosceva li considerava “fuori mercato”. Il mercato di oggi, invece, inizia a chiedere sempre più di “vivere in benessere”. E il mercato di domani lo pretenderà. “Crediamo che la casa del futuro – afferma convinto Marco Felicetti, Ad di Fiemme 3000 – sarà sempre più un mix intelligente di design, tecnologia e, soprattutto, salubrità. La casa come fulcro del ben-essere, inteso come stare bene. È per questo che più di 20 anni fa abbiamo scelto di produrre pavimenti in legno biocompatibili. Ancora oggi spesso non si considera che è proprio qui, all’interno delle nostre abitazioni, che il rischio di entrare in contatto con agenti altamente inquinanti è alto e molto concreto”. Prodotti per la pulizia della casa, solventi, materiali da costruzione, rivestimenti, vernici: tutte sostanze non meno dannose dello smog che imperversa fuori dalla finestra. Elementi che possono trasformare il cuore di una casa in una “casa malata”. Abitare una casa biocompatibile significa, invece, assorbire benessere, rigenerarsi automaticamente, ricaricare le pile. “Il “benessere domestico” è un benessere attivo, non ha bisogno di nulla se non della nostra presenza” continua Felicetti. Alla luce di queste prospettive, il patrimonio edilizio italiano risulta in gran parte inadeguato. Il prossimo futuro ci obbligherà a una colossale opera di riqualificazione. Dai centri storici, bellissimi ma fragili, ai quartieri costruiti in epoca moderna, la maggior parte delle case di oggi è lontana dal possedere requisiti di biocompatibilità. Bio significa vita: non si tratta d’altro che di utilizzare materiali compatibili con la vita. È dunque biocompatibile ciò che può essere metabolizzato dagli esseri viventi senza nessun tipo di danno per la loro salute. E qui occorre attenzione: “naturale” non è la stessa cosa di biocompatibile. Hanno origini assolutamente naturali elementi e prodotti come l’uranio, l’amianto o l’utilizzatissimo petrolio, eppure la lavorazione e l’utilizzo dei loro derivati inquinano l’ambiente e sono altamente dannosi per la salute. E anche materiali naturali come i legni dei pavimenti e dei rivestimenti possono risultare nocivi, se trattati o messi in posa usando sostanze pericolose. Fiemme 3000, invece, ha approfondito le dinamiche naturali utilizzando esclusivamente la chimica vegetale. La lavorazione avviene su materie totalmente compatibili con la salvaguardia dell’ambiente e del benessere di chi ci vive. Per dare vita a un abbraccio biocompatibile, da due anni Fiemme 3000 sta allargando la propria proposta dai pavimenti ai rivestimenti fino a veri e propri complementi d’arredo. Sempre puntando sulla qualità, piuttosto che sulla quantità, tendendo al benessere e non al “benavere”. Esaltando il valore e non il prezzo, sfidando il mercato attraverso lo sviluppo della tradizione del legno in un prodotto in grado di soddisfare i bisogni di durata e di bellezza, ma soprattutto di salubrità, sulla base di una nuova idea di edilizia, dove “l’abitare sano” è il concetto protagonista. Una visione etica oltre che estetica. E se ancora oggi, design e tecnologia vogliono farla da padroni, in casa Fiemme 3000 si è pronti a scommettere che l’attenzione verso la salubrità dei materiali e degli oggetti tra cui si vive, verso la loro biocompatibilità dunque, sarà determinante.
Breve Marche Lavoro, le opportunità del territorio in una app Una nuova app che permette di consultare le “opportunità per il territorio” censite nell’omonima sezione del sito istituzionale della Regione Marche www. regione.marche.it. Ideata dal Servizio Informatico della Regione Marche, costituisce un modo semplice ed immediato per essere sempre informati su: bandi di gara, bandi di finanziamento, opportunità di lavoro, intervento a sostegno dell’occupazione, corsi di formazione, apprendistato, dottorati di ricerca, avvisi e più in generale notizie rilevanti per il settore. L’app permette inoltre di filtrare i contenuti solo per specifici temi di interesse rispetto a tutti quelli di azione regionale e di salvare nei “preferiti” le notizie per poterle rivedere anche successivamente. Al momento l’app è disponibile per smartphone e tablet Android. https://play.google.com/store/apps/details?id=it.marche.opportunita.Android
4 agosto 2017
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La Giostra dell’Anello 49° Torneo Cavalleresco “Castel Clementino” Servigliano 11 - 20 agosto 2017
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Il Saluto 1/Il SIndaco Marco Rotoni
Il successo? Perfetto gioco di squadra Dopo mesi di ansie, paure e disagi finalmente il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino riconduce la nostra cittadina ad una dimensione speciale fatta di entusiasmo, animazione e voglia di regalarci e regalare, a quanti verranno a trovarci nella decade magica di Agosto, un rinnovato entusiasmo e tanta energia in una cornice unica di ospitalità. La cartolina migliore per vivere la 49° edizione di una rievocazione che nel tempo ha saputo coniugare qualità, ricerca storica, passione, dedizione, arte e cultura tanto da divenire un vero e proprio evento unico nel suo genere, attrattivo ed attrattiva di un distretto territoriale ricco di scorci turistici di primario interesse. Dame e Cavalieri, musici ed alfieri, saliranno sul palcoscenico del Castello Clementino ed apriranno il sipario di un teatro dove gli spettatori potranno vivere momenti di emozione e di coinvolgimento. Non mancheranno colpi di scena ed improvvisazioni tra il rollio dei tamburi ed i colori delle bandiere in una cornice di serate sapientemente pensate e fortemente volute dall’“araldo” della manifestazione Maurizio Marinozzi. Tante le firme nel cartellone di questa preziosa edizione, a cui rivolgo la mia
gratitudine, dal prof. Adolfo Morganti, al maestro di Cerimonia Gianluca Viozzi con i ragazzi della scuola alfieri e musici, all’attore-regista Manu Latini per la messa in scena della “Cessione della Piana di San Gualtiero”, al cuoco e degustatore sopraffine Roberto Frinconi, ai sapienti cerimonieri del sabato della rievocazione, alla Pro Loco con il Mercatino Arti e Mestieri. Una menzione particolare alla Compagnia Gams che da 25 anni impreziosisce con i suoi capolavori il quadrato di Virginio Bracci ed ai ragazzi delle Scuole medie di Servigliano dalle cui mani viene confezionato ogni anno l’ambito Palio dietro la regia della professoressa Alessandra Antolini. Un dietro le quinte speciale all’amico Danilo Viozzi responsabile della logistica della manifestazione, coadiuvato dai cassieri e dai volontari della Protezione Civile ed ai collaboratori di pista Alberto Vecchiotti, Stefano Conti, Giancarlo Ciccioli, Gilberto Marini ed all’insostituibile Alberto “Sgagno” Ridolfi. Buon Torneo Cavalleresco a tutti!!! Marco Rotoni Sindaco di Servigliano
Il Saluto 2/Il Presidente della Camera di Commercio Graziano Di Battista
Orgoglio del Fermano nel mondo
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Il Torneo Cavalleresco Castel Clementino è diventato una delle Rievocazioni Storiche di riferimento del panorama regionale, portando un movimento di presenze turistiche in costante crescita. L’orgoglio di un paese che è riuscito a farsi applaudire da Bonn a Washington, da Parigi a Copenaghen e che s’identifica con una Provincia, quella di Fermo, piccola ma in grado di competere nel mercato globale grazie alla tenacia, al ‘saper fare’ e alla nostra creatività. Un particolare sorprende ogni qualvolta si ha l’occasione di assistere a uno degli eventi del Torneo Cavalleresco: il corteo storico, lo spettacolo di musica e bandiere, le cene e le feste sono la sintesi di ciò che siamo. Una cartolina per i tanti turisti. Figure perfettamente calate nella storia del XV secolo riescono a far vivere momenti dove spettacolo e la tradizione vanno a braccetto. Nulla avviene per caso. I costumi sono espressione della bravura delle nostre sarte, ogni dettaglio, dai gioielli alle calzature, ha a che fare con la nostra storia, ogni movimento dei protagonisti, in ogni dettaglio del paese, ogni suono, custodisce tutta la passione
di Servigliano. Un lavoro che dura tutto l’anno. Una delle attività che la Camera di Commercio di Fermo sostiene è la Scuola dei Musici e degli Alfieri. Animata da istruttori locali qualificati, è frequentata da decine di bambini dagli 8 ai 14 anni. Qui si impara a rullare un tamburo oppure a far danzare nel vento una bandiera. Soprattutto s’insegna ai giovanissimi allievi il sacrificio, la costanza, la preparazione, si mostra come si ottengono risultati lavorando in gruppo. Un ricambio generazionale simile a quello delle nostre aziende: il mini sbandieratore di oggi diventerà domani un volontario delle varie contrade e trasmetterà, a sua volta, le sue conoscenze ad altri nuovi arrivati. Un grande applauso, quindi, a tutte le persone impegnate nel 49a Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Con il loro grande lavoro faranno vivere, come accade dal 1969, dieci giorni di storia. Graziano Di Battista Presidente della Camera di Commercio di Fermo
Il Saluto 3/Il Presidente della Marca Fermana Stefano Pompozzi MAC STRADE S.A.S. di Monteverde Roberto & C.
Lavori stradali Trasporto inerti
Fognature Edilizia in genere
Contrada Grazie Fiastra n° 4/a - 62020 LORO PICENO (MC) tel. e fax 0733.507284 - cell 347.6140940
Vivere a cavallo della storia si può… La Marca Fermana è uno dei territori più belli e suggestivi d’Italia. Oggi la sovrapponiamo sostanzialmente alla Provincia di Fermo. Un territorio che va dal mare ai Sibillini. Viene da chiedersi perché ne facciamo un vanto, la risposta è semplice: perché abbiamo tutto: mare, splendide colline, il Parco dei Sibillini, fiumi, peculiarità enogastronomiche, manifatture; insomma, tutto. Sono 40 i Comuni che la compongono, pezzi unici che formano questo magnifico puzzle. Torrioni, antiche mura, vicoli e panorami mozzafiato ne fanno cornici naturali perfette per le rievocazioni storiche, eventi di cui è ricco questo territorio. Una delle più antiche e conosciute è il Torneo Cavalleresco di Castel Clementino che si svolge nel suggestivo quadrato di Servigliano, uno dei borghi più belli d’Italia. L’edizione 2017 del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino è pronta per farci vivere indimenticabili giorni a cavallo della storia. Nel 1450 l’Abate di Farfa cedette alla comunità di Servigliano la Piana di San Gualtiero. Per festeggiare l’avvenimento furono indetti giochi; questo è il momento
storico che viene fatto rivivere. Una particolarità su tutte, la bellezza degli abiti creati dalle sartorie rionali e la fedeltà dei modelli rispetto ai dipinti dei maestri dell’epoca da cui sono tratti. La bellezza di Servigliano e il Torneo Cavalleresco sono uno scenario perfetto per la creazione di pacchetti promozionali capaci di attrarre turisti da tutta l’Italia ed oltre. L’Associazione Marca Fermana – il cui scopo è la promozione turistica del territorio – è già attiva in tal senso tramite i propri canali. Sono questi gli appuntamenti su cui puntare per rilanciare il Fermano dopo la ferita inferta dal recente sisma. Racconteremo e vivremo il Torneo insieme ai Serviglianesi ed alle migliaia di turisti che – come ogni anno – varcheranno uno degli archi della città ideale di Virginio Bracci. Viva Servigliano ed il Torneo Cavalleresco! Viva la splendida Marca Fermana! Stefano Pompozzi Presidente della Marca Fermana
La Giostra dell’Anello/2017
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49° Torneo Cavalleresco “Castel Clementino”
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dall’11 al 20 Agosto 2017 venerdì agosto SABATO agosto DOMENICA agosto
11 Liber Medievalis 12 Gara Alfieri e Musici 13 Convito Medievale ORE 21,30 COMPLESSO MONASTICO SANTA MARIA DEL PIANO
1ª Mostra del Libro Mediaevale con la partecipazione diretta delle case editrici
ORE 21,30 PIAZZA ROMA
ORE 21,30 PIAZZA ROMA
zione prenota ATORIA OBBLIG
Storie di Cuochi Dame e Cavalieri
Gareggiare delle Taverne con show cooking di chef stellati
lunedì agosto martedì agosto mercoledì agosto giovedì agosto venerdì agosto sabato agosto domenica agosto
14 Antica Fiera Arti e Mestieri 15 Rievocazione Storica 16 Luci sul Torneo Rionali 17 Banchetti propiziatori alla Giostra dell'Anello 18 La Compagnia G.A.M.S. 19 Corteo Storico e Spettacolo dei Musici Storici 20 Corteo Storico ORE 21,30 PIAZZA ROMA
ORE 21,30 PIAZZA ROMA
Cessione della Piana di San Gualtiero (rappresentazione teatrale) ORE 21,30 PIAZZA ROMA
esibizione Scuola Alfieri e Musici • Presentazione del Palio
Tipografia Cruciani Servigliano Tel.0734-750711
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ORE 21,30 PIAZZA ROMA
ORE 21,30 PIAZZA ROMA
presenta lo spettacolo
GENESI... L'INIZIO... LA CREAZIONE... LA VITA... ORE 21,30 PIAZZA ROMA
in Abiti del XV Secolo
DALLE ORE 15,30
GIOSTRA dell'ANELLO
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Torneo cavalleresco Castel Clementino - Servigliano
www.torneocavalleresco.it
Info/Previste agevolazioni per i soci
Tutto su biglietti e tesseramento dell’Ente Torneo Gli ingressi a pagamento sono quelli di venerdì 18 agosto per lo spettacolo del G.A.M.S. (5,00 euro), di sabato 19 agosto per il corteo storico (5,00 euro), di domenica 20 agosto per la Giostra dell’anello (15,00 euro zona prato; 25,00 euro seggiolino numerato). CAMPAGNA TESSERAMENTO ANNO 2017 Da questa edizione inizia il nuovo corso dell’Ente Torneo Cavalleresco di Servigliano con la “chiamata alle armi” di tutti gli amanti della propria tradizione, ovvero la Giostra dell’Anello. DIVENTA SOCIO Condividi la tua emozione, partecipa alla vita associativa dell’Ente Torneo. Rafforza il presente, determina il futuro
della “tua” rievocazione. Partecipa senza pagare agli eventi. Come? Basta tesserarsi all’Ente Torneo Cavalleresco. Due le modalità: Tessera socio Silver al costo di 10,00 euro (entri senza pagare agli eventi in Piazza Roma e al campo dei giochi nella zona prato). Tessera socio Gold al costo di 20,00 euro (sempre il posto in prima fila: entri senza pagare agli eventi in Piazza Roma e al campo dei giochi un seggiolino numerato per te). Chiedi la tessera di socio al tuo Rione oppure presso la segreteria dell’Ente Torneo Cavalleresco. Informazioni: 0734.750584 (municipio di Servigliano)
Zona Ind.le Falerone tel. 0734/750489
La Giostra dell’Anello/2017
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L’intervista/Il coordinatore Maurizio Marinozzi
“Cambiare per valorizzare il Torneo” SERVIGLIANO Via Garibaldi, 8 - Tel. 0734.750986
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Maurizio Marinozzi è il coordinatore del 49° Torneo Cavalleresco. Un ruolo da manager, non facile. Ma lui conosce ogni angolo di Servigliano (è stato sindaco per due mandati) e da sempre vive la rievocazione storica. Marinozzi, ma lo sa che lei ha gli stessi anni del Torneo Cavalleresco? “E già, siamo entrambi a quota 49. Siamo… gemelli inseparabili, ovvio che risenta delle emozioni. Non mi sono perso un’edizione. Se hai il coraggio di farti guidare, la manifestazione ti porta dove vuoi”. Che significato ha essere vicini alle nozze d’oro? “Dopo 49 anni è arrivato il momento di cambiare. Va tutto bene, ma guai a rimanere fermi. Ci sono aspetti fondamentali che chiedono di essere valorizzati”. Intanto la rivoluzione è cominciata: regia a più mani, il tesseramento dell’Ente Torneo, cartellone con tante novità… “Quest’anno, intanto, ho sensibilizzato le nostre persone migliori. Professionisti nei loro settori, dall’11 al 20 agosto vivremo un’edizione super. Dobbiamo essere bravi a creare un brand locale, perché il Torneo Cavalleresco per tanti aspetti è unico a livello nazionale. Ci siamo resi conto che ogni cosa che compriamo non è migliore di ciò che abbiamo”. Entriamo nel merito del cartellone… “Dicevamo delle tante novità. Il regista Manu Latini ci farà vivere uno spettacolo inedito: la Cessione della Piana, momento storico avvenuto nel 1450, mostrata al pubblico sotto forma di musical; la presenza degli chef di fama nazionale Luca Cavallini ed Emanuele Senzacqua durante Il Gareggiare delle Taverne; la Fiera dell’editoria medievale. E un abbraccio ai tanti ragazzi protagonisti con il Gams, con la scuola media che ha dipinto il Palio, con la scuola alfieri e musici diretta da Gianluca Viozzi”. Il cartellone è noto. Quale il filo conduttore? “Ogni serata è curata da un coordinatore. Dall’11 al 20 agosto avremo tanti pezzettini di mosaico, tessere uniche che si legano a meraviglia nella grande ballata qual è il Torneo Cavalleresco. Il mio ruolo? E’ quello di coordinare tutte le attività” Lei ha vissuto e continua a vivere il Torneo Cavalleresco con vari ruoli… “Non posso farne a meno. A casa mia, grazie ai miei genitori, si è sempre respirata aria di Quintana. Da ragazzino ero tamburino del Rione di Porta Navarra, poi ho coordinato a lungo l’attività del Gams, ho collaborato con la Pro Loco e, non va dimenticato, da sindaco ho guidato il Torneo Cavalleresco per due mandati”. Un particolare ricordo? “Avevo 8 anni: un banale incidente
cadendo dalla bici e… il femore fa crac. Rotto! Portai il gesso, come si usava allora, da giugno a settembre. E il Torneo Cavalleresco? Piansi a lungo, non mi andava giù di dover rinunciare al corteo. Allora ‘Lisia’, figura storica di Porta Navarra, inventò uno stratagemma per farmi partecipare al corteo: mi affidò un abito di almeno tre taglie superiore alla mia, il gesso venne coperto e, per evitare che mi stancassi, mi fece salire su di un carro da parata. Nessuno del pubblico notò il gesso. Quell’anno, era il 1977, Porta Navarra vinse pure il Palio con il mitico Emilio Mordente su Tiberio…”. C’è chi parla di miracolo: ma come fa Servigliano (2.375 abitanti) ogni anno ad organizzare il Torneo Cavalleresco? “Miracoli? Tanti miracoli. Il corteo con pochi eguali in Italia, il livello della Giostra dell’anello, la partecipazione. Il Torneo Cavalleresco c’è, ti aspetta, segna il passo. Si è fatto accompagnare da tutti. Ma è come una signora: vuole essere
coccolata”. Un tempo il corteo sfilava alla domenica mattina, da tre lustri ciò avviene di sera… Che ne pensa? “Passare dalla domenica mattina al sabato sera non ha significato sminuire il corteo, ma valorizzarlo. E’ chiaro: al mattino la luce del giorno illumina di più, ma la magia che regala sera e la notte è unica”. Perché un turista dovrebbe visitare Servigliano durante il periodo del Torneo Cavalleresco? “Chi viene a Servigliano deve capire che da noi non si partecipa a una sagra estiva. Ma significa entrare in un contesto diverso dalla solita quotidianità. In tanti hanno cercato di imitarci, nessuno ci è riuscito”. Nel 2017 il Torneo Cavalleresco ha perso tre figure storiche: Armando Mercuri (“Pizzo”), storico capitano d’arme di Porta Santo Spirito la cui immagine fiera in armatura ha fatto il giro del mondo; Gianpaolo Caraffa, uno dei padri fondatori del Torneo Cavalleresco e figura di spicco a Porta Marina; Lina Pelacani, la sarta dalle mani d’oro sempre vicina ai giovani, all’Ente Torneo e a Porta Santo Spirito. Tanta commozione… “Quando penso a persone come Armando, Gianpaolo, Lina mi commuovo. Pionieri, maestri, sempre in prima linea, ma in silenzio. Oggi i giovani devono capire che se il Torneo Cavalleresco esiste ed è così solido, il merito è tutto di quei serviglianesi che negli anni Sessanta e Settanta hanno lottato e sudato per portare in alto la nostra amata rievocazione storica”. Cosa farà la sera del 20 agosto? “Cominceremo a pensare al 2018, ovvero all’edizione del 50° anniversario di fondazione. Non ci fermiamo mai. Impossibile!”.
Il Vicesindaco/Danilo Viozzi
Valori e sentimenti Passano le stagioni, ma la Giostra dell’Anello inesorabilmente arriva... sempre maestosa e fiera. E questo suo essere (solo in apparenza) sempre uguale a se stessa sembra scandire il tempo. Così ti accorgi che le damigelle diventano Dame e i ragazzini Capitani d’armi. Ma questo scorrere del tempo si tramuta in gioia quando si è consapevoli di tramandare dei valori importanti. Pensiamo ad esempio all’associazionismo che è dentro a ciascun Rione. Questo mondo “quintanaro” esprime un grande potenziale nel rispetto delle proprie storie ed unicità, nei differenti colori e vessilli e ha lo scopo di fare sempre meglio e con ancor più qualità. Grazie a tutti coloro che hanno trasmesso valori e sentimenti a questa nostra manifestazione. Il nostro compito è quello di proseguire su questo solco. Buona Giostra a tutti noi! Danilo Viozzi Vicesindaco di Servigliano
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La Giostra dell’Anello/2017
Il Cartellone/Dieci giorni a cavallo con la storia
Tutte le novità della 49ª edizione
Il Quadrato di Virginio Bracci
Il Prof. Adolfo Morganti
I tamburini di Porta Navarra vittoriosi nel 2016
Simone Boccatonda
Corteo storico Martina Valeri (Porta S. Spirito)
Servigliano, Città Ideale di Virginio Bracci, è pronta a festeggiare la 49^ edizione del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino, rievocazione storica in costume del XV secolo. Quest’anno avrà luogo dall’11 al 20 agosto, con una scaletta che promette un crescendo di emozioni e tante novità. Una pagina di storia che, annualmente, viene fatta rivivere con certosina ricerca storica: nel 1450 la comunità religiosa di Santa Vittoria in Matenano cedette a Servigliano la Piana di San Gualtiero; per festeggiare l’avvenimento furono indetti giochi. Da questo spaccato di vita passato, testimoniato da una pergamena custodita gelosamente negli archivi municipali, prende corpo una delle rievocazioni più apprezzate d’Italia. Il corteo con oltre 300 figuranti propone un’escursione unica ed affascinante nella storia del costume italiano. Gli stupendi abiti, realizzati dalle sartorie locali, sono riproduzioni fedelissime dei modelli tratti dai Il giullar cortese dipinti dei maestri dell’epoca: Piero della Francesca, i Crivelli, Benozzo Gianluca Foresi Bozzoli, il Ghirlandaio. Dicevamo delle novità. In questa edizione ogni singola serata è affidata a un regista: una lettura straordinaria delle varie vicende legate al 49° Torneo Cavalleresco, che vede Maurizio Marinozzi nelle vesti del coordinatore generale delle singole serate, pezzi unici di una stessa Ballata che racconta la vita, le sfide, la storia, gli amori cavallereschi di una pagina del XV secolo. Ricco il cartellone. Venerdì 11 agosto, nel complesso monastico di Santa Maria del Piano, debutta Liber Medievalis, la prima edizione della mostra del libro medievale con la partecipazione diretta della case editrici di livello nazionale. In questa occasione sarà presentato il 49° Torneo Cavalleresco e saranno aperti i giochi. Un ruolo importante è quello del prof. Adolfo Morganti, consulente storico dell’Ente Torneo. Oltre a curare la mostra del libro, Porta Marina festeggia Morganti sarà presidente di giuria in occasione del Gareggiare delle la vittoria 2016 degli alfieri Taverne e del Miglior Corteo. Sabato 12 agosto, ecco l’attesissima gara tra gli alfieri e i musici dei Rioni. Mesi e mesi di prove, schemi, ritmo per i ragazzi delle contrade che, in pochi minuti, hanno l’occasione di mettersi in mostra nella piazza grande, gremita di spettatori e calda all’inverosimile. Solo i migliori avranno l’onore di vedere il nome del proprio Rione iscritto nell’albo d’oro. Domenica 13 agosto sarà la volta del Convito Medievale: storie di cuochi, dame e cavalieri. E’ l’occasione per tutti, rionanti, turisti, villeggianti e amanti della storia, di unirsi al banchetto allestito in una piazza pavesata a festa e pronta ad accogliere le ricette di chef che abbinano storia e tradizione. Ad arricchire la serata, ecco il Gareggiare delle Taverne (sfida a premio tra le taverne del Rioni) con showcooking di chef stellati coordinati da Roberto Frinconi. Lunedì 14 agosto sarà la serata dell’Antica Fiera Arti e Mestieri, organizIl mega banchetto zata dalla Pro Loco, che propone come da tradizione un felice connubio di Paese Vecchio tra mercato medioevale e momenti di spettacolo di artisti itineranti; connubio che riesce ad animare di sorprendente suggestione ogni angolo della piazza grande. I mercanti ed artigiani arrivano anche da fuori regione e ricostruiscono mestieri del tempo: il mosaicista, il pellaio, l’usbergo, la sarta, il ramaio, la distillazione della lavanda, la lavorazione del sapone… per citarne solo alcuni. Martedì 15 agosto, serata di Ferragosto, debutterà in senso assoluto la rappresentazione teatrale della Cessione della Piana di San Gualtiero affidata alla regia di Manu Latini. Per la prima volta il momento solenne datato 1450, da cui trae origine la rievocazione storica, dà vita a uno spettacolo che somiglia tanto a un musical, dove saranno protagoniste le figure più importanti dei Rioni, oltre al performer Simone Boccatonda. Mercoledì 16 agosto “Luci sul Torneo” emozioni a non finire: gli allievi della Scuola Alfieri e Musici, coordinata da Gianluca Viozzi, daranno vita Le Bandiere del G.A.M.S all’esibizione. Ben 58 allievi, dai 6 ai 14 anni, presente e futuro del Torneo Cavalleresco regaleranno emozioni a non finire. Nel contesto della serata, avverrà la presentazione del Palio, dipinto dagli studenti delle classi terze della scuola media “Luigi Vecchiotti” di Servigliano, coordinati dalla professoressa Alessandra Antolini. Ospite della serata Gianluca Foresi Giovedì 17 agosto sarà la volta dei Banchetti rionali propiziatori alla Giostra dell’anello. Venerdì 18 agosto, ecco il nuovo spettacolo del Gruppo Alfieri e Musici Storici: “Genesi… l’inizio… la creazione… la vita…”. Il gruppo del Gams in 25 anni di attività è stato il vero ambasciatore del Torneo Cavalleresco nel Mondo. Sabato 19 agosto, tutti ad ammirare i costumi e le dame del XV secolo con il corteo storico e lo spettacolo dei musici. Da seguire le esibizioni dei giullari Acqua Alta e del gruppo musicale Old Ways. Domenica 20 agosto, al campo de li giochi alle ore 15.30, Giostra Daniele Scarponi (Porta Marina) vincitore della Giostra 2016 dell’anello con la partecipazione dei migliori cavalieri d’Italia. Il successo arriderà al più valoroso, proprio come avveniva nel 1450.
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La novità 1/La cessione della Piana vista da Manu Latini
A Ferragosto uno spettacolo nato dal cuore La novità 2 Banchetto Medioevale
Chef stellati in piazza Per come è strutturato, il Convito in Piazza Roma è una delle grandi novità del 49° Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. L’intero programma si snoderà la sera di domenica 13 agosto. Tre gli eventi clou: la cena medievale con spettacoli medioevali; lo show cooking con la partecipazione di cuochi di fama nazionale come Luca Cavallini (ristorante Cavallini di San Severino Marche) ed Emanuele Senzacqua (ristorante Officina del Sole di Montegiorgio); il concorso Il Gareggiare delle Taverne tra i Rioni serviglianesi. Cavallini da poco è entrato nella top ten degli Chef Awards e si è aggiudicato il premio nazionale come Miglior Chef Bio. Il menu del banchetto medioevale, fedelmente ripreso dalle ricette del tempo, è stato predisposto dai cuochi e responsabili delle cucine dei quattro Rioni cosi come la scenografia. Per quanto concerne Il Gareggiare delle Taverne, è stato anticipato che la giuria sarà guidata dal dottor Adolfo Morganti. Morganti, chef ed esperti di cucina medievale dovranno scegliere quali fra i quattro Rioni hanno meglio rappresentato il piatto oggetto di gara. Prima della proclamazione del Rione vincitore, i due chef ospiti, vale a dire Cavallini e Senzacqua, presenti al banchetto, proporranno lo stesso piatto del concorso: il piatto verrà preparato al momento con un show cooking in piazza, visibile dal vivo in diretta e dallo schermo che verrà posizionato in piazza Roma. La serata, unica nel suo genere, sarà allietata da spettacoli medievali e sarà interamente seguita in diretta radio dall’emittente Radio Linea. Per quanto concerne il banchetto medioevale, va detto che i posti sono limitati: al massimo si accetteranno 400 persone (informazioni e prenotazioni al numero: 393.0209198 Maurizio; 348.7399350 Roberto). Il costo di partecipazione è di 25 euro per i soci dell’Ente Torneo Cavalleresco e di 30 euro per i non soci. Le prenotazioni possono essere effettuate presso i punti vendita a Servigliano e nelle sedi rionali. Di sicuro la presenza degli chef Luca Cavallini ed Emanuele Senzacqua renderanno la serata unico. L’ottimizzazione dell’intero evento sarà a cura di Roberto Frinconi, che ha seguito ogni aspetto della manifestazione.
La grande novità del 49° Torneo Cavalleresco: la sera di Ferragosto, il regista-attore Manu Latini firma la regia della rappresentazione teatrale dedicata alla cessione della piana di San Gualtiero. E’ l’aspetto più intimo e solenne della rievocazione storica. Manu Latini, che tipo di spettacolo vedrà il pubblico la sera di Ferragosto? “Uno spettacolo per tutti, che unisce gli accadimenti storici a spaccati di vita del tempo da me inventati sulla base delle esperienze fatte negli anni. Uno spettacolo che ha come obiettivo quello di regalare una serata di storia, musica ed emozioni unendo la magia del medioevo alle tecniche e all’arte contemporanee. Al mio fianco alla parte tecnica avrò Francesco Concetti e il team di Fabbrika Kreativa”. Che significato ha per te firmare una regia così importante nella tua Servigliano? “E’ una responsabilità enorme, che mi gratifica e onora, ma al contempo mi crea non poca tensione. Fare bene a casa tua costa il doppio su tutti i fronti. Scendere in piazza lì dove giocavi da bambino e mettere in scena uno spettacolo che racconta la genesi di una manifestazione che ha raggiunto i suoi 49 anni di vita, è una sfida difficile, impegnativa e rischiosa. Lavoro su questo spettacolo da aprile”. Sarà uno spettacolo in formato musical? “Non saprei dare un’etichetta: è uno spettacolo unico nel suo genere. Mi piace definirlo come un contenitore di artiche passa attraverso la storia”. Con quali criteri è stato formato il cast? “La nota importante che tengo a sottolineare è che è fatto da persone di Servigliano, un unione tra tutti i Rioni. Con noi in scena ci saranno anche amici e collaboratori anche da paesi limitrofi: Monte Urano, Magliano di Tenna, Civitanova. Tutti loro non sono professionisti. L’unico professionista è Simone Boccatonda che sarà la nostra punta di diamante. Tutti i membri del cast hanno risposto spontaneamente alla chiamata. Ci tengo a sottolineare che la partecipazione era aperta a tutti”. Hai detto che la punta di diamante sarà Simone Boccatonda: il vostro è un binomio di successo... “Simone è un fratello maggiore. Negli ultimi anni abbiamo condiviso insieme tanti momenti, tanti successi professionali tra gioie e dolori. Ci lega un carattere simile… l’amore per Servigliano e per il nostro territorio. Ci lega la voglia di regalare momenti felici alla nostra gente e ci lega una profonda amicizia e stima reciproca… Con lui in scena
sto più tranquillo”. È stato complicato allestire lo spettacolo? “E’ stato molto difficile, agli inizi non avevo punti di riferimento. E’ stato un puzzle, un mosaico che giorno per giorno si è andato componendo e tante chiavi di soluzione sono riuscito a trovarle solo in corsa. Un percorso tanto bello quanto difficile...”. Ha detto subito sì alla proposta-offerta di Maurizio Marinozzi? “No! Ci ho dormito sopra diverse notti. Ad essere sincero l’istinto mi portava a rinunciare. Troppa pressione e aspettativa e come ripeto il cammino era davvero in salita. Ma Servigliano è Servigliano e quando chiama si può solo rispondere sì. Ho passato qualche notte insonne… Poi, dopo la paura iniziale, è arrivata l’idea e la penna è partita”. Un messaggio al pubblico? “Venite ad applaudire la vostra gente. Lo faranno con il cuore e si stanno mettendo in gioco in maniera fantastica. Inoltre colgo l’occasione per anticiparvi che il Sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, sarà in scena con noi. Si sta impegnando come un vero e proprio capitano. Arriva per primo e va via per ultimo. Per me una soddisfazione unica. Grazie Marco!”. Un messaggio ai Rioni? “Un grazie speciale ai Rioni per la partecipazione e per la voglia di far crescere Servigliano e la manifestazione anche attraverso questo spettacolo. La competizione tra i Rioni è giusta, sana e obbligatoria come deve esserlo la collaborazione. Tutto questo Servigliano lo ha nel dna ed è il segreto dei 49 anni di Torneo Cavalleresco. Grazie a tutti i consoli che hanno collaborato fin dall’inizio indistintamente… Alcuni hanno deciso di essere in scena a testimonianza del fatto che è uno spettacolo fatto con il cuore”. Dove vuole arrivare Manu Latini? “Per ora voglio arrivare alla mezzanotte del 15 agosto. Vi aspetto in piazza Roma. Saremo in festa. Viva Servigliano… Viva il Torneo Cavalleresco!”.
La Giostra dell’Anello/2017
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G.A.M.S./Nuovo spettacolo, la soddisfazione di Mercuri
Genesi, viaggio con la macchina del tempo Tradizione Fiera Arti e Mestieri
Macchina del tempo
Ancora un sogno che continua, ogni anno che passa sempre nuove emozioni. Sempre G.A.M.S! Dal 1989 ad oggi questa Compagnia ha rappresentato tantissimi spettacoli in ogni parte d’Italia e del Mondo, portando il nome di Servigliano dappertutto. Siamo sempre stati umili, uniti e soprattutto un Gruppo, una grande famiglia che ha sempre messo davanti il Noi. Non ci siamo mai fermati sugli allori, ma ci siamo messi sempre in discussione, con nuove sfide: credo che tutto ciò sia il motivo del nostro successo. Un gruppo che nonostante un cambio notevole generazionale è rimasto a livelli altissimi, e questo è certamente un orgoglio, vuol dire che la storia continua senza sosta, vuol dire che la Compagnia diventa sempre più grande… Anche quest’anno siamo partiti nel tour con un fantastico successo dei nostri musici a Fermignano, che si sono imposti in una gara che ha visto protagonisti i migliori gruppi a livello nazionale. Un plauso a loro, un gruppo formato da oltre 18 elementi guidati magistralmente dall’amico Gianni Di Somma. Un anno che ha visto nascere una nuova creatura del G.A.M.S il nostro nuovo spettacolo: “GENESI… L’Inizio… la Creazione… la Vita”. Segnale forte di rinascita, di ripartenza, di ritorno alle origini, ad utilizzare la bandiera come unico mezzo comunicativo… E quindi abbiamo deciso di lasciare tanti effetti scenici. Uno spettacolo che cercherà di evocare la Creazione del tutto… Emozioni e storie si intrecciano dando vita a quadri sonori e visivi che dal buio del non essere,
giungono sino al luminoso settimo giorno senza fine. Le schiere angeliche osservano commosse l’infinito amore che genera ogni cosa: il firmamento, le acque, i luoghi asciutti, gli astri, il Sole, la Luna, i germogli, i fiori, le piante, gli animali che popolano la Terra ed infine, l’ uomo e la donna. Beh non vi resta che venirci a vedere in piazza… noi vi aspettiamo e cercheremo ancora una volta di regalarvi un’ora di pura suggestione emotiva. A Servigliano il nostro nuovo spettacolo sarà di scena venerdì 18 agosto. Il tour della Compagnia ha registrato e registrerà date importanti: Fermignano, Foligno, Monte San Pietrangeli, Grottammmare, Monte Vidon Corrado, Giove (TR), Cossignano, Mondavio, Servigliano, Besalù (Spagna), Palazzolo Acreide (SR). E tante altre in arrivo… Concedetemi infine di ringraziare tutti gli straordinari compagni di viaggio dagli Alfieri ai Musici, dalle costumiste ai fantastici tecnici, dagli addetti alle riprese a coloro che curano il web, dal nostro attore Vincenzo di Bonaventura alla nostra costumista di scena Liliana Capparelli… Ringrazio tutti i nostri sponsor, tutte le nostre famiglie che sopportano la nostra passione, e tutti voi che con i vostri applausi ci riempite il cuore di emozioni uniche ed indescrivibili. Grazie a tutti di cuore… Ci vediamo in piazza… Fate un buon viaggio nella vostra vita… e che il Cielo vi sorrida ogni mattina… Tutto questo è G.A.M.S… Luca Mercuri Presidente del G.A.M.S
Per l’edizione 2017 dell’Antica Fiera Arti e Mestieri, laassociazione Pro Loco propone come da tradizione un felice connubio tra mercato medioevale e momenti di spettacolo di artisti itineranti, connubio che riesce ad animare di sorprendente suggestione ogni angolo di Piazza Roma. Mercanti ed artigiani arrivano anche da fuori regione e ricostruiscono mestieri del tempo: il mosaicista, il pellaio, l’usbergo, la sarta, il ramaio, la distillazione della lavanda, la lavorazione del sapone... Verranno esaltate anche le arti del tempo con una mostra pittorica e con l’allestimento di un piccolo “Museo vivente” realizzato in collaborazione con i Rioni, nel quale dai dipinti di pittori famosi dell’epoca prenderanno vita gli abiti fedelmente ripresi dalle sartorie rionali. Per chi preferisse dedicarsi ad attività ludiche, saranno allestiti il tiro con l’arco, i giochi e i laboratori medioevali per i più piccoli. E chi invece, nella magia di una sera speciale, volesse una predizione del futuro, troverà ad aspettarlo la Sibilla con i suoi responsi e i veggenti e cartomanti. E quando, sul far della sera, tutti i mercanti ed artigiani saranno arrivati al loro posto, la piazza risuonerà di musica e scenderanno uno dopo l’altro gli artisti a mostrare le loro abilità per strabiliare il pubblico. Vedremo I Giullari di Spade, gruppo che, grazie ad una dinastia artistica lunga ben otto generazioni, vanta spettacoli che comprendono una vasta gamma di difficilissimi equilibrismi di spade e pugnali, giochi suggestivi tra cui mangiafuoco, bolas, cerchio di fuoco e sfere di cristallo. Assisteremo alle esibizioni della Compagnia Ferreo Core che si occupa dello studio della scherma antica e di tattica militare. Come frutto degli studi storici, la Compagnia offre una serie di spettacoli tra recitazione e combattimento scenico per intrattenere e mostrare le proprie ricerche storiche in modo appassionante. Mentre la figura inquietante di un eretico si aggirerà per la piazza, il crescendo musicale della serata sarà affidato agli Errabundi Musici che si esibiscono dal 2001 in Italia e all’estero nelle feste medievali, dove tra antiche roccaforti e abbandonati campi di battaglia, rievocano il tempo passato con pive, cornamuse ed altri strumenti fedelmente ricostruiti. E ogni volta la magia della musica è la stessa, il tempo si riavvolge fino a quei giorni, tanto da sentire di farne parte. Narratore: Pierino Bottoni. Audio e luci: Mga Service. Luigina Rossi Presidente della Pro Loco
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La Giostra dell’Anello/2017
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La scuola/Gianluca Viozzi torna alla guida
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Si intitola “Luci sul Torneo” la serata che andrà in scena mercoledì 16 agosto. Se volete, sarà il momento più emozionante proprio perché vedrà l’esibizione, nella piazza grande, degli allievi della Scuola Alfieri e Musici. Vi partecipano ben 24 musici e 34 alfieri: 58 giovani, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, guidati dal prof. Gianluca Viozzi, che si avvale di un team di collaboratori di provata esperienza. Per Viozzi è il grande ritorno come responsabile della Scuola. Da 2 anni aveva deciso di staccare la spina, dopo vari lustri in prima linea, ma anche questa volta ha prevalso il cuore e, in un momento importante per la vita del Torneo Cavalleresco, non si è sottratto all’invito dei responsabili della manifestazione. Spiega Viozzi: “Il mio ritorno? Quando Servigliano chiama, difficile dire di no. Non è semplice rimettersi in gioco, gli anni passano… Ma quando sei in mezzo ai giovani, che è la mia quotidianità, allora tutto resta più semplice. Il 16 agosto vivremo una gran bella serata. Ho deciso di intitolare la serata ‘Luci sul Torneo’ proprio per dare risalto ai nostri giovani: fari accesi su di loro, protagonisti di un passaggio epocale per il Torneo Cavalleresco che tra un anno celebrerà le nozze d’oro. La Scuola Alfieri
I PROTAGONISTI MUSICI JUNIOR: Ilaria Bartucci, Cristian Ciccoli, Annarita Converso, Carmen Converso, Lorenzo Cordari, Matilde Corradini, Nadia Durak, Lorenzo Funari, Matilde Gidiucci, Melissa Isidori, Aurora Luciani, Aurora Mancini, Desiré Mercuri, Mery Pompei, Lucrezia Tomassetti, Flaminia Zocchi. MUSICI SENIOR: Chiara Berdini, Bianca Cococcioni, Nicola Felici, Martina Frollà, Filippo Paci, Carlotta Pompei, Melissa Simonelli, Martina Teodori. ALFIERI JUNIOR: Diego Achilli, Marco Agricola, Andrea Antonelli, Francesco Antonelli, Sofia Cesetti Roscini, Michelangelo Ciccoli, Andrea Cippitelli, Veronica Di Rocco, Giorgio Corradini, Rocco Fratini, Andrea Giarelli, Claudia Mecozzi, Riccardo Pipponzi, Maria Laura Raffaelli, Nicola Santoni, Filippo Vesprini, Lorenzo Vesprini.
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ALFIERI SENIOR: Samuele Agricola, Nicolò Barchetta, Luca Bottoni, Matteo Cesetti Roscini, Alessandro Cordari, Daniele Di Rocco, Gaia Giarelli, Sara Giarnieri, Martina Marini, Elisa Marinozzi, Alessio Perini, Daniele Pipponzi, Maria Ridolfi, Marco Sagripanti, Ulderico Santoni, Andrea Venturini, Alena Viozzi. ISTRUTTORI MUSICI: Guido Funari (responsabile), Ludovica Achilli, Marco Grilli. ISTRUTTORI ALFIERI: Lorella Felici (responsabile), Walter Funari, Emanuele Giarelli, Matteo Levantesi, Paolo Romagnoli. RESPONSABILE SCUOLA: Gianluca Viozzi
e Musici rappresenta per certi aspetti il vissuto quotidiano della nostra rievocazione storica. I bambini e gli adolescenti vivono il Torneo Cavalleresco fin dalla nascita, in quanto nelle loro case se ne parla e non solo nel periodo estivo. Da un lato sono attratti dalla possibilità di vivere la rievocazione assumendo una posizione centrale, dall’altro hanno bisogno di stimoli e di guide sicure. Ecco il significato della Scuola: una guida importante attraverso un ruolo da protagonisti del Torneo Cavalleresco. I 58 allievi della Scuola non sono il futuro, ma sono il presente della manifestazione. Quindi… accendiamo le luci su di loro e sul Torneo Cavalleresco”. Gli allenamenti sono cominciati a metà giugno. Due mesi di prove a cadenza bisettimanale e, con l’avvicinarsi della data, via via a crescere quasi tutti i giorni. Impegno totale da parte dei ragazzi e degli istruttori (Guido Funari, Ludovica Achilli, Marco Grilli, Lorella Felici, Walter Funari, Emanele Giarelli, Matteo Levantesi e Paolo Romagnoli). Gianluca Viozzi si avvale di un bel gruppo, tra cui spiccano Guido Funari (decano dei tamburini) e Lorella
Felici (responsabile degli alfieri). Sarà una serata molto ricca quella del 16 agosto. Due momenti che si abbracciano tra di loro: l’esibizione della Scuola Alfieri e Musici e la presentazione del palio, opera degli studenti delle classi terze della scuola media “Luigi Vecchiotti”, accompagnati nella realizzazione dalla professoressa Alessandra Antolini. Aggiunge Viozzi: “La presentazione del Palio è da sempre uno dei momenti solenni del cerimoniale. Ecco perché ho voluto in piazza il corteo dei Rioni rappresentato dalle figure principali e dai nobili. Ovviamente sfilerà la Dama del Palio. Prima della presentazione del drappo ci sarà l’esibizione dei musici; e dopo toccherà agli alfieri. Ospite d’onore della serata sarà il giullar cortese Gianluca Foresi, l’unico in Italia a improvvisare rime in varie lingue. Foresi sarà anche lo speaker dell’intera serata. Dopo i singoli momenti (corteo, musici, presentazione del Palio, alfieri), ci sarà un gran finale a suggellare un momento importante per la Scuola Alfieri e Musici, per il Torneo Cavalleresco e per i tanti spettatori”.
La Giostra dell’Anello/2017
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Rione San Marco/Il Magnifico Messere Marco Rotoni
Chiara e Chiara bellissime dame, Chicchini super La Municipalità di San Marco in questa 49^ dagli alunni della locale Scuola Media. edizione del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino avrà il privilegio e l’orgoglio di condurre Al campo della contesa, poi, difenderà i colori gialil corteo storico facendo sfilare le bellissime dame Chiara Funari e Chiara Bartucci, due astri del lo e blu il cavaliere Pierluigi firmamento Clementino. Due ragazze locali, da Chicchini, esordiente a Servigliano, ma che sono certo sempre in seno alla nostra rievocazione. Chiara Funari sarà la dama di San Marco. Sette anni fa saprà ben comportarsi in gara dando del filo da torcere agli agguerriti e più esperti coninterpretò il ruolo della Dama del Palio. Allora disse che le avrebbe fatto piacere, un domani, tendenti. Chicchini, uno dei figli più promettenti essere nei panni della dama principale di San della scuola folignate, nella sua Foligno ha già Marco. Ecco che il sogno si avvera per lei… conosciuto il successo. Segno tangibile che può Chiara Funari nel 2010 Una storia come tante, quella di Chiara. Storie puntare in alto anche sull’otto serviglianese. Con di bambini che col passare degli anni assumono Chicchini salirà il livello della Giostra dell’anello e ruoli centrali all’interno del Torneo Cavalleresco. E’ questa ne beneficerà lo spettacolo. Buon Torneo Cavalleresco a tutti!!! un’altra magia della nostra manifestazione. E poi chiara BarMarco Rotoni tucci: a lei il ruolo di dama del Palio, anche quest’anno dipinto Magnifico Messere
Il Magnifico Messere
La Dama
La Dama del Palio
Il Cavaliere
Marco Rotoni
Chiara Funari
Chiara Bartucci
Pierluigi Chicchini
Il Palio/Ennesimo capolavoro della Scuola Media “Vecchiotti”
Farfalle per ricordare le Proff. Talpacci e Moreschini Anche quest’anno noi alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Luigi Vecchiotti” di Servigliano, guidati dall’insegnante di arte e immagine Alessandra Antolini, abbiamo ideato, progettato e dipinto il palio della 49esima Giostra dell’anello che sarà consegnato al rione vincitore. Per realizzarlo abbiamo individuato in classe i temi su cui lavorare, poi divisi in piccoli gruppi, abbiamo sviluppato dei bozzetti ed abbiamo scelto quello che ci è sembrato più significativo. Dal progetto siamo passati alla realizzazione, prima facendo il disegno poi dipingendo la tela e rifinendo con cuciture e vernicetta. Per tutto il centro Italia è stato un anno difficile: il terremoto ha causato molti danni e molte vittime, ma non è riuscito a far crollare il forte legame che ci unisce. Il palio che proponiamo ha in sé una centralità molto spoglia in bianco e nero per ricordare i brutti momenti del terremoto e le difficoltà affrontate, ma è orientata a voltare pagina, verso il colore del futuro. Al centro della composizione in primo piamo, come in un grande foglio in bianco e nero, c’è un cavaliere, ai lati il comune e la chiesa per rappresentare l’unità tra la comunità civile e quella religiosa, che ci hanno permesso di risollevarci dal dramma delle scosse. La lancia del cavaliere punta verso il cielo ed indica alle farfalle la direzione da seguire fino all’aldilà. Il particolare delle farfalle, disegnate e dipinte seguendo le loro sfumature naturali, ha diversi significati e si ispira all’ artista greco-romano Jannis Kounellis, esponente dell’arte povera, di cui abbiamo voluto ricordare la recente scomparsa. Le ha utilizzate in diverse opere per indicare l’ultimo respiro vitale, l’anima che lascia il corpo. Noi le abbiamo riprese per commemorare le vittime del terremoto, ma, soprattutto, le nostre professoresse venute a mancare proprio quest’anno: Claudia Talpacci e Rosanna Moreschini. Tutto questo scenario negativo è, però, solo una brutta pagina della storia del nostro paese. L’importante è voltarla e andare avanti; per questo nella parte bassa a sinistra della tela si può notare l’angolo del foglio piegato, dietro c’è un futuro migliore e colorato. Per quanto riguarda la tecnica, abbiamo utilizzato i colori acrilici ma lo stile della parte centrale è quello di una xilografia, una stampa con matrice di legno largamente utilizzata nel Quattrocento perciò perfettamente inerente all’ambientazione della rie-
vocazione storica. Le farfalle sono state dipinte su tela e cucite sul palio in modo da suggerire l’effetto verosimile e tridimensionale. Ringraziamo la nostra professoressa, l’Amministrazione comunale e l’Ente Torneo per averci dato l’opportunità di vivere questa particolare e bellissima esperienza, perché quando il palio nasce dall’impegno e dalla passione... è solo un motivo in più per conquistarlo! Gli alunni delle classe III E e III F Gli artisti del Palio 2017 Classe terza E: Banciu Florentin, Barchetta Nicolò, Bottoni Luca, Cimadamore Elisa, Cordari Matilde, Fagiani Manuel, Fedeli Alessio, Frinconi Chiara, Frollà Martina, Governatori Valeria, Morelli Alice, Pallotti Alessio, Perini Alessio, Petracci Davide, Poliku Alejna, Spinelli Mattia, Tamburrini Leonardo, Tempesta Raoul, Teodori Martina Francesca, Tinteanu Antonio. Classe terza F: Baglioni Sofia, Barchetta Edoardo, Berdini Chiara Francesca, Biondi Marika, Brunelli Errico, Cesetti Roscini Matteo, Di Rocco Daniele, Dorobantu Medi Patrisia, Funati Mattia (2002), Funari Mattia (2003), Giacomoni Pietro, Marinozzi Daniele, Neziri Rilind, Paoletti Teodori Riccardo, Pipponzi Vanessa, Pistolesi Emanuele, Seitaj Martina, Valentini Pierferdinando, Ye Yalun, Zocchi Erika.
L’immagine del Palio sarà svelata la sera di mercoledì 16 agosto
La Giostra dell’Anello/2017 Il Console
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Rione Porta Marina/Il Console Giulio Miconi
Vogliamo ripetere il poker del 2016
Giulio Miconi La Dama
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Sara Fagiani Il Cavaliere
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Il Rione Porta Marina negli ultimi anni è stato uno dei più vincenti del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Frutto del lavoro, dei sacrifici e della serietà. Sono onorato di guidare un comitato che unisce esperienza e forza dei giovani: ringrazio tutti uno ad uno dal profondo del cuore. L’impegno per Porta Marina è costante, da parte di tutti: senza le tante persone che animano il nostro Rione, nessuna iniziativa sarebbe possibile. Simbolicamente vorrei abbracciare tutti! Penso ai ragazzi, ai nostri sbandieratori (plurivittoriosi a Serviglia- no) e ai nostri tamburini (un gruppo giovanissimo che ci dà e ci darà tantissime soddisfazioni); penso allo staff della cucina-taverna che sempre più spesso si riunisce per rendere al meglio un servizio la cui qualità è di elevatissimo livello; penso alle tante persone, impagabili, che curano la rinomata sartoria, la scuderia, la logistica, l’organizzazione generale, la segreteria. Tanto lavoro, ma anche tanti risultati di prestigio. Porta Marina ha centrato ben tre vittorie nelle ultime quattro edizioni della Giostra dell’anello (2013, 2014, 2016), sempre con il cavaliere giostrante Daniele Scarponi di Foligno. Daniele è il migliore! Per questo lo abbiamo riconfermato senza indugi. Non va dimenticato che durante l’edizione 2016, Porta Marina ha ottenuto lo storico poker di vittorie: Giostra dell’anello, Taverna della Civetta miglior corteo storico, gara degli alfieri, Piatti del Giorno giochi storici tra rioni. Un trionfo mai Venerdì 11 Polenta Sabato 12 Fusilli della Contessa registrato prima! Sara Fagiani sarà per il Domenica 13 Convito (Piazza) secondo anno la nostra Dama rionale: una Lunedì 14 Trippa e Strozzapreti ragazza cresciuta nel Rione, ha già dimoMartedì 15 Tagliatelle e Agnello strato di essere la nostra portafortuna. Mercoledì 16 Gnocchi Ripeto: sono onorato di questo incarico, Giovedì 17 Cena rionale di pesce che onorerò con tanto lavoro e impegno. Venerdì 18 Mezzemaniche e Vitello W Porta Marina! Sabato 19 Pappardelle al cinghiale Domenica 20 Cena del Palio
Daniele Scarponi Il Console
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Giulio Miconi Console di Porta Marina
Rione Santo Spirito/Il Console Marco Rossi
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Martina Valeri
La Giostra dell’Anello
Il Cavaliere
Numero Unico - Agosto 2017 (Suppl. al n. 8/2017 di Corriere News)
HANNO COLLABORATO Alessandra Antolini, Giancarlo Ferretti, Maurizio Marinozzi, Emanuele Mercuri, Luca Mercuri, Giulio Miconi, Fabio Paci, Stefano Pompozzi, Marco Rotoni, Luigina Rossi, Marco Rossi, Danilo Viozzi, Gianluca Viozzi FOTO Patrizio Farina - Emanuele Sardini - Mauro Mancini Imerio Biondi - Archivio Il Palio - Archivio Rioni Stampa: Tipo Luce - Osimo Edito da Fisal - Fermo Corriere News anno XII n. 8 - Agosto 2017 Aut. Tribunale di Fermo N. 2/2003 Dir. Resp. Alessandro Sabbatini
Luca Innocenzi
Il Rione Santo Spirito é come una grande famiglia: ti protegge, ti sprona, ti fa sorridere e ti desta preoccupazione, al suo interno ognuno é indispensabile e unico. Ho la fortuna di guidare questo splendido gruppo e di rappresentarlo da 11 anni, con l’aiuto prezioso di molti: penso non solo ai consiglieri, ma anche a tutti coloro che mettono il proprio tempo libero a servizio della nostra associazione. Senza di loro sarebbe impossibile realizzare le nostre iniziative, come la Festa del gusto svoltasi a fine giugno, che ha avuto un ottimo riscontro in termini di partecipazioni; e la nostra Taverna rionale, che oltre ad offrire ottime pietanze, fa respirare ancora quell’atmosfera quintanara che ha fatto innamorare di questo rione più di una generazione. Un ringraziamento va quindi al gruppo cucina, a chi allestisce il corteo e a chi si adopera per l’addobbo, ai nuovi elementi del Consiglio, che ci hanno portato idee e stimoli nuovi per crescere e migliorarci. Quest’anno nel nostro corteo ci sarà una novità: con grande sforzo e impegno il Rione si è adoperato per il rifacimento dei costumi di tamburini e sbandieratori. Questi ragazzi mettono l’anima nel tentativo di difendere i nostri colori e a loro va un grande in bocca al lupo. Un affettuoso pensiero va anche alla nostra splendida Dama, Martina Valeri, e un bentornato al nostro campione Luca Innocenzi che, ripresosi dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori dalla Giostra Venerdì 11 Bruschetta e bistecca di scottona lo scorso anno, torna a gareggiare per i tifosi spiriSabato 12 tilli. L’attaccamento ai nostri colori è evidente a tutti Agnello alla spiritilla essendo il decimo anno che gareggia per il nostro Lunedì 14 Polenta Rione. Luca è un campione e un vero professionista, Martedì 15 forza coraggio tenacia e classe non gli mancano, Filetto al barolo Mercoledì 16 e mi ripete ogni volta che quando arriva a Santo Trippa Spirito è come se si sentisse a casa; detto da lui Giovedì 17 Cena rionale che da oltre quindici anni corre e si confronta nelle Venerdì 18 migliori giostre d’Italia, fa capire quanto il concetto Cinghiale in salmi di famiglia a Santo Spirito sia forte. Sabato 19 Agnello alla cacciatora Marco Rossi Domenica 20 Console di Porta Santo Spirito Pranzo della giostra
La Giostra dell’Anello/2017
11 Il Console
Rione Porta Navarra/Il Console Emanuele Mercuri
Raccoglieremo frutti importanti
Emanuele Mercuri La Dama
Martina Minnetti Il Cavaliere
Cristian Cordari Il Console
Tutto è pronto… come sempre d’altronde. Il Rione del Giglio sta affilando le unghie per la 49^ edizione del Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Da sempre il Rione Navarra è abituato a lottare e primeggiare. L’anno scorso abbiamo preso le misure, quest’anno cercheremo di raccogliere frutti… Tutti pronti quindi a partire con entusiasmo e passione, determinazione e consapevolezza. Gli alfieri si stanno allenando, cercando ancora una volta di emozionare la piazza; stessa cosa i musici… Le cuoche stanno preparando i nuovi e gustosissimi menu della taverna, la sartoria è in fermento e si accinge a preparare un corteo maestoso ed elegante, raffinato ed incantevole, in cui gli abiti minuziosamente preparati e le figure di splendide dame manderanno in visibilio gli occhi degli spettatori. La Dama, confermatissima Madonna Martina Minnetti, pronta a portar fortuna a lo Rione tutto, e poi il cavaliere giostrante Cristian Cordari, per noi il migliore, per noi colui che può regalarci il sogno… colui che tutti sosteniamo con grande entusiasmo. Cristian è pronto e ha cavalli competitivi. Quindi, aspettiamo... Da non dimenticare poi che l’ultima settimana di luglio ha visto il Rione di Porta Navarra impegnato con la manifestazione “Birra e gourmet”: gustosissimi e pregiati piatti, accompagnati dalle migliori birre artigianali, sono stati serviti nella splendida cornice di Piazza Roma. Il tutto avvolto da tanta musica e da grandi gruppi musicali. C’è chi risparmia, noi investiamo per rendere il Rione Porta Locanda del Giglio Navarra ancora più forte e per dare allo spettatore il meglio. In conclusione possiamo soltanto dire che il meglio deve ancora venire… Il nostro motto? “Uniti si vince!”.
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Rione Paese Vecchio/Il Console Giancarlo Ferretti
Consulenze e Progetti
Sempre più in alto con saggezza e semplicità
Giancarlo Ferretti La Dama
Giulia Grazioli Il Cavaliere
Iniziano le emozioni, quelle vere. Il Rione Paese Vecchio si impegna tutto l’anno a farle vivere con la passione che riesce a coinvolgere tutte le generazioni. Come guida del rione gialloverde, mi sento di ringraziare i rionanti, nessuno escluso. Abbiamo iniziato l’anno con la presentazione della dama; è stata una serata da incorniciare, caratterizzata da tanto pathos. Giulia Grazioli, 23 anni, ragazza del rione, già tamburina, nipote d’arte. E’ sempre stato questo l’impegno del rione: la scelta della prima donna rionale ha sempre premiato ragazze che crescono con la cultura del palio. Giulia indosserà un abito bellissimo che vivremo e vedremo la sera della sfilata: top secret il pittore del XV secolo e il dipinto da cui ha avuto origine lo studio che ha portato alla realizzazione dell’abito storico da sfilata. Mancano poche ore al debutto di questa 49^ edizione del Torneo Cavalleresco, sento già forte l’emozione che solo i dieci giorni quintanari sanno regalarti. Difenderà i nostri colori gialloverdi lui, il più bravo: Massimo Gubbini. Già vittorioso a Servigliano, già trionfatore nelle giostre più importanti d’Italia, Massimo ha instaurato con Paese Vecchio un rapporto fatto di stima, affetto e professionalità. Con lui ci sentiamo al sicuro. Ho dato tanto al Rione, quasi trent’anni di impegno alla guida di Paese Vecchio. Ma è anche vero che ho ricevuto in dono tanto di più. Gioie, pianti, aggregazione, la crescita dei nostri ragazzi, le tante iniziative, i molteplici traguardi raggiunti. Un Rione, Paese Vecchio, ormai diventato punto di riferimento del territorio fermano per l’organizzazione dei suoi eventi, SAB. di Servigliano DOM. con grande saggezza e semplicità, grazie ad un SETTEMBRE gruppo lavoro encomiabile. Si parte, vogliamo vincere... Forza alfieri e musici: cari ragazzi, vi voglio bene e vi dico… torniamo ad essere i migliori. Possiamo farcela. Noi saremo lì con voi, a trepidare, ad a agitare il nostro cuore issando in alto i nostri legn oa vessilli. Forza e onore, dunque. Il resto? Aria cott e polvere… CIBO DA ASPORTO ANIMAZIONE Giancarlo Ferretti www.rionepaesevecchio.it CABARET Console di Paese Vecchio
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4 agosto 2017
Terra nostra/News Altidona/Dalle nuove concessioni ai finanziamenti per le scogliere
Il Comune punta su mare e turismo Altidona punta tutto su spiaggia e turismo con progetti di lungo periodo. Una nuova piazza nel quartiere del mare, una nuova concessione balneare e un finanziamento importante per realizzare una scogliera semi radente che protegga il litorale dalle continue mareggiate. A partire dalla nuova piazza Garibaldi, inaugurata il 15 luglio, che è il fulcro della riqualificazione della zona ad alto potenziale turistico, già meta di presenze e di seconde case. L’Amministrazione Lanciotti consapevole delle potenzialità della zona vuole fare il salto di qualità e offrire servizi per aggiungere numeri all’offerta turistica. La piazza è stata ultimata giusto in tempo per la stagione turistica: “Mantenendo tutto il lavoro fatto in passato - ha spiegato il Sindaco Lanciotti - quest’anno abbiamo pensato ad eventi per valorizzare la nuova piazza Garibaldi e per far vivere un nuovo spazio di aggregazione”. Si tratta di uno spazio aperto, più fruibile rispetto a prima, con giochi per
bambini e spazi a sufficienza per accogliere sagre, eventi, mostre mercato. Da sempre la speranza dell’amministrazione era stata quella di creare nuove strutture su un litorale che di spazio a disposizione ne ha: quest’anno l’ex calciatore Lorenzo Scarafoni si è aggiudicato il tanto agognato bando per la concessione numero 5, a nord della spiaggia che va ad aggiungersi a quella già presente a sud. Ombrelloni e lettini e piccolo chiosco a partire da quest’anno per i Bagni Sant’Andrea ma, dalle prossime stagioni, l’auspicio è che la concessione si possa dotare di un ristorante aperto anche durante l’inverno. Il vero traguardo dell’estate è stata l’assegnazione di un finanziamento importante di 2 milioni grazie ai fondi Fesr che andando a sommarsi ad altri 2 milioni assegnati dalle Ferrovie costituiscono una somma cospicua che servirà a provvedere a interventi per la difesa della costa, con lo spostamento delle scogliere semi radenti al largo
Fermo/In funzione tutti i giorni
Bagni e docce in spiaggia Dallo scorso 19 luglio i bagni e le docce realizzati sulle spiagge libere di Lido e Casabianca di Fermo sono aperti. Si tratta complessivamente di postazioni con servizi igienici (2 blocchi bagno, dotati anche di bagni per diversamente abili) e 4 docce (che sfruttano il calore del sole per riscaldare l’acqua) con una panchina per ogni box. Altri 2 bagni e altre sei docce verranno realizzati nel 2018. In particolare sono stati posizionati: un bagno ed una doccia nei pressi dell’anfiteatro della Piazza a Lido, un altro bagno e doccia nelle vicinanze della fascia verde di Casabianca, una doccia a sud vicino ai campeggi di Lido ed è stato ripristinato un blocco doccia a Lido Tre Archi. Un intervento che fa seguito a quanto deliberato lo scorso anno
dal Consiglio Comunale che dispose di confermare alla “FermoAsite” la manutenzione e la pulizia dell’arenile demaniale, prevedendo come servizio integrativo anche la fornitura di nuovi spazi per docce e bagni pubblici. FermoAsite che provvede anche all’apertura e chiusura dei servizi (aperti dal lunedì alla domenica dalle ore 7 del mattino fino alle 19), alla manutenzione ordinaria e alla pulizia quotidiana. Si tratta di un primo step nell’ambito degli interventi che verranno realizzati lungo il litorale fermano in quanto per il prossimo anno verranno effettuati interventi dello stesso tipo anche per Lido Tre Archi e Marina Palmense, coprendo così interamente il tratto di spiaggia libera del litorale fermano.
P.S.Giorgio/Al via al servizio
Arrivano i waterguard “Le città costiere si trovano frequentemente ad affrontare problemi di sottopassi e strade allagate dai fenomeni di ‘bombe d’acqua’. Proprio per cercare di mitigare i loro effetti il Comune – spiega l’assessore alla Viabilità di Porto San Giorgio Valerio Vesprini - è intervenuto, in questi anni con una serie di importanti opere, in particolare nei tratti sottostanti via Gentili, viale Don Minzoni e vicolo Cialdini e sulle pendenze dei tratti stradali così da aumentare il deflusso delle acque piovane. I waterguard andranno ad aumentare la sicurezza in corrispondenza del sottopassi con l’obiettivo di azzerare incidenti di questo tipo”. Il sistema adottato a Porto San Giorgio si chiama tecnicamente “waterguard”: include l’applicazione di sensori di controllo nei sottopassi, pronti a far scattare la segnalazione agli utenti della strada in caso di superamento del livello di guardia. Lanterne semaforiche che diventano rosse quando il livello di acqua piovana nei tre principali sottopassi cittadini supererà i 13 centimetri d’altezza. Al tempo stesso, partiranno mail e sms ad una lista di indirizzi e numeri di telefono di due addetti ai lavori al fine di dar modo loro di procedere con tempestività alle operazioni di deviazione del traffico veicolare. Ad essere monitorati sono da oggi i sottopassi di via Solferino (zona sud), via Oberdan (centro) e via Monte Grappa (centro nord).
e che permetterà il riformarsi dell’arenile e che oltre ad avere una spiaggia e una passeggiata più sicura, che si collega ai campeggi, permetterà di avere una spiaggia più lunga di un chilometro. L’obiettivo spiaggia sul quale l’amministrazione lavorava da anni, è finalmente giunto a compimento e non è altro che il preludio delle stagioni future che vedranno anche la realizzazione del ponte ciclopedonale che unirà Marina di Altidona alla vicina Pedaso. (Serena Murri)
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L’Amministrazione comunale di Ortezzano ha ìavviato un servizio gratuito per i cittadini di consulenza legale. Ogni lunedì mattina dalle 10,30 alle 13 presso la Biblioteca comunale Giuseppe Carboni un avvocato è a disposizione di tutti coloro che necessitano di orientamento e informazione legale. Scopo del servizio è quello di fornire una prima consulenza extragiudiziale. I cittadini, senza sostenere alcun costo, potranno incontrare un professionista per avere risposte e chiarimenti su tematiche legali della vita quotidiana.
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Cultura/News
4 agosto 2017
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Un’erba al mese di Chi Mangia la Foglia! AGOSTO - PORTULACA OLERACEA Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Classificazione: Ordine: Portulacales, Famiglia: Portulacaceae, Genere: Portulaca, Specie: oleracea. Altri Nomi: It: Porcacchia, Portula, Porcellana comune, Portulaca, Calenzuola. Sp: Verdolaga. Fr: Pourpier. Td: Portulak, Burzel-kraut. In: Spurge. Pianta comune che troviamo diffusa dal mare alla montagna, su incolti, negli orti, lungo le strade e nei coltivati, predilige terreni caldi, sabbiosi e ricchi di azoto. Conosciuta da tutti, in agricoltura è considerata infestante, annuale, rustica, invadente, tappezzante, possiede una piccola radice a fittone ramificato, i fusti sono di colore marronerossiccio, carnosi, ramificati e striscianti a volte ascendenti. Le foglie sessili, di colore verde brillante sono anch’esse spesse e grassette, disposte a spirale, obovate-oblunghe. I fiori sono piccoli di colore giallo e si autofecondano, sono terminali oppure crescono alle ascelle dei rami, solitari o a gruppi di due-tre, i petali cadono presto, hanno la caratteristica di aprirsi solo nelle giornate soleggiate. I frutti sono capsule a pisside che si aprono con un coperchietto o “portula” apicale, producono numerosi semi che vengono diffusi anche dalle formiche. La fioritura va da giugno a ottobre. Chi Mangia la Foglia propone RAMETTI DI PORTULACA ALL’AGRODOLCE Ingredienti; 500g. di rametti di portulaca acqua, aceto, zucchero, olio, sale. Procedimento: dopo aver raccolto la portulaca
togliere le foglie, selezionare i rametti simuli per diametro e farne dei mazzetti affinché la cottura risulti omogenea, togliere dall’acqua in tempi diversi secondo la grandezza dei rametti. Lessare i rametti di portulaca in acqua agrodolce, conservare sottolio, servire come antipasto semplicemente conditi con olio, sale, pepe. Il piatto può essere completato con l’aggiunta di altri sottolii o ad es. funghi, filetti di sgombro, alici, o verdure dell’orto. Per completare il piatto gradendone il particolare gusto, le precedenti foglioline della “porcacchia” possono essere servite in insalata anche in assolo, o preferibilmente insieme a pomodori, i porri, rucola e menta con i quali crea una buona unione di sapori. Note Salutistiche A cura della dott.ssa Paola Palmieri La portulaca, detta in gergo la porcacchia, è una pianta particolarmente benefica per la salute. Le sue proprietà fitoterapiche si conoscono fin dai tempi antichi, già nell’antico Egitto. Importanti sono le sue azioni diuretiche, depurative e dissetanti, quindi può essere utilizzata come complemento nella terapia antiipertensiva, nel glaucoma, insufficienza renale e cirrosi epatica. Nella medicina popolare, si usa per disturbi virali, come vomito e diarrea e nelle emorroidi. Negli ultimi anni è stata rivalutata la sua azione antiossidante, grazie alla presenza massiccia di omega3, ottimi alleati nella prevenzione di malattie cardiovascolari, riducendo colesterolo e trigliceridi. Abbiamo detto spesso che la salute passa attraverso la bellezza; le foglie di portulaca si usano nella pelle acneica come antisettiche e seboregolatrici, e negli eczemi di
varia natura. Un consiglio: adesso che gli insetti ci rendono la vita impossibile, facciamo gli impacchi con la portulaca, lenisce il prurito e il gonfiore. Note Dietetiche A cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa “ Portulaca Oleracea”, chi l’avrebbe mai detto che il nome comune e conosciuto della “porcacchia” si veste di tanta signorilità nell’ambiente botanico! E’ proprio vero: non si finisce mai di imparare! Il piatto che la ricetta ci propone è un semplice antipasto da combinare con il famoso “pesce azzurro”, sgombro o alici, ricco di grassi buoni come gli Omega 3. Una bella ventata di salute! Portulaca, ricca di vit. A-C-Ferro ed altri sali minerali, comunque importanti, da cuocere in poca acqua per salvare i sali minerali in essa presenti; fibra solubile (mucillagine) e, come già detto, la combinazione con il pesce aggiunge l’Omega 3 che le evidenze scientifiche ci dicono: antiaritmico cardiaco – antifiammatorio intestinale. Non mi sembra poco. Ma la sorpresa è alla fine: da una recente e rispettabile pubblicazione si rileva che la Portulaca “rafforza il pancreas e ne agevola la produzione di enzimi digestivi”. Quindi gustiamo con tutto il cuore questa ricetta. Attenzione: tutte le informazioni sono a mero scopo informativo declinandone la responsabilità negli usi individuali. Ass. Chi Mangia la Foglia!
Historia firmana di Pier Luigi Cavalieri Fermo da Giulio Cesare all’età imperiale Nel 49 a.C. Fermo fu occupata da Giulio Cesare nella sua marcia verso l’Urbe dopo il passaggio del Rubicone. Con il triumvirato di Antonio, Ottaviano e Lepido, fu imposta alla città una nuova deduzione, cioè la consegna di terre ai veterani della Quarta Legione di Antonio. Fermo riprese così il rango di colonia, sia pure con la qualifica di ornatissima e, secondo qualche epigrafe, Iulia. Nel 43 a.C. Ottaviano Augusto assunse il principato e con ciò ebbe inizio il periodo imperiale. La popolazione di Fermo deve essere notevolmente aumentata in seguito alla deduzione antonina e diverse fonti confermano il peso demografico e l’importanza della città in età augustea e per tutto il I secolo dopo Cristo. La città era ben collegata con Roma attraverso la Salaria Picena che correva lungo la costa e toccava la Salaria vera e propria a Truentum (a sud della foce del Tronto): inoltre una strada transvalliva la metteva in diretta comunicazione con gli importanti centri di Urbs Salvia (Urbisaglia), Septempeda (San Severino Marche) e Nuceria (Nocera Umbra) nonché con la diramazione interna della Via Flaminia. Nei primi due secoli dell’Impero le fonti menzionano anche Castellum Firmanorum (Castello dei Fermani), cioè il Porto di Fermo (situato presso il santuario di Santa Maria a Mare) un
centro portuale che doveva essersi sviluppato alla foce dell’Ete (nel Piceno le foci dei fiumi, opportunamente canalizzate, fungevano da porti-rifugio) e doveva svolgere una funzione di servizio per la stessa Fermo, favorendone gli scambi commerciali. È in questo lungo periodo che si realizzano le grandi opere di età romana in parte visibili (le Cisterne, segmenti di mura) in parte riportate alla luce dagli scavi archeologici, come il tempio pagano di età antonina di cui sono state trovate tracce sotto il Duomo e il teatro, sul pendio settentrionale del colle Sàbulo. L’aumento di popolazione seguito alla deduzione antonina rese necessario un ampliamento delle mura. Le mura romane erano costruite mediante grossi blocchi quadrati (opus quadratum) in calcare, arenaria o conglomerato, i quali provenivano per lo più dalle cave che si aprivano sotto Torre di Palme (attuale zona San Biagio). Gli archeologi hanno localizzato l’ampliamento di età imperiale soprattutto sul versante est della collina su cui sorge la città. Ne sono testimonianza i blocchi in opus quadratum visibili dietro alla zona absidale della chiesa di S. Francesco. Verso ovest invece l’ampliamento sarebbe stato modesto raggiungendo solo piazza San Zenone, davanti alla quale si apriva una delle tre porte urbane. Le altre due si trovavano rispettivamente nell’area oggi occupata dalla chiesa di S. Francesco e in prossimità dell’attuale “Torretta”. Dalla porta
presso San Zenone si dipartiva la strada che conduceva alla attuale Faleriense e alle città sopra menzionate, mentre dalla porta presso la “Torretta” partiva la strada che collegava Fermo a Castellum Firmanorum, cioè al suo porto (il tracciato di questa arteria coincideva più o meno con l’attuale Via Pompeiana). Dalla porta che sorgeva nell’area di San Francesco nascevano due strade dirette verso est: la prima percorreva un tratto dell’attuale via Castiglionese per dirigersi poi verso il Monte Cacciù e la valle dell’Ete, la seconda doveva seguire l’attuale superstrada fino al bivio di S. Petronilla, per proseguire poi sul crinale della collina verso il mare. Le Cisterne romane sono una delle opere di questo genere meglio conservate nell’Italia centrale. Formate da trenta sale sotterranee coperte a volta comunicanti tra di loro e distribuite su tre file coprendo una superficie di oltre 2.200 mq., esse raccoglievano le acque captate dalle viscere della collina e le distribuivano in città attraverso tubature. Le Cisterne costituivano anche un sostegno per il piano del forum, la piazza leggermente inclinata che si trovava poco più a est della piazza attuale.
4 agosto 2017
Cultura/News
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Montegiorgio/Testi vagliati e selezionati attentamente Fermo/Campagna pubblicitaria
Arriva la “biblioteca della solidarietà”
Turismo: Fermo e Macerata in Umbria
Successivamente agli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia, sono diversi i privati e le associazioni che si sono attivati per donazioni. Così è stato per il progetto de “La biblioteca della solidarietà”: ActionAid Italia, in collaborazione con le biblioteche civiche torinesi e le scuole elementari “San Salvario” di Torino e l’Associazione “Nessuno” ha raccolto e distribuito libri per tre Istituti comprensivi: Pieve Torina, Camerino e, in provincia di Fermo, Montegiorgio per l’appunto. Dal 2016, ActionAid- che è un’organizzazione internazionale che lotta contro la povertà- è impegnata anche nel progetto SIS.M.I.CO - Sistema di Monitoraggio Informazione Collaborazione, attraverso cui ci si vuole assicurare che la risposta all’emergenza sia conforme ai bisogni delle comunità colpite. Tutti i libri sono stati raccolti presso il Polo culturale Lombroso 16 di Torino, dove ha sede l’associazione “Nessuno”. “Avevamo voglia di renderci utili nel nostro piccolo e dar valore al nostro dono” afferma il presidente Alessandro Mercuri, assicurando che tutti i testi sono stati vagliati e selezionati con attenzione dagli operatori del polo culturale. Per Mercuri, un libro può distrarre dai brutti ricordi: “Abbiamo fiducia nel potere della lettura: una fiaba letta ai bambini potrà arricchire la loro mente di immagini positive e allegre”. (Silvia Ilari)
L’Umbria nelle Marche. Non è uno slogan ma una realtà. Da quando il collegamento viario della superstrada è stato prolungato, per numerosi residenti umbri arrivare in vacanza, a vedere uno spettacolo, mangiare in un ristorante o semplicemente fare acquisti nella limitrofa terra marchigiana è molto più facile, anzi più veloce. E per promuovere le loro eccellenze, due grandi città di turismo, arte e cultura come Fermo e Macerata hanno unito le forze per far conoscere in terra umbra quanto di meglio si possa trovare nei loro territori. E’ stata avviata così una campagna promozionale congiunta nelle strutture ricettive e negli uffici turistici dell’Umbria per presentare il litorale fermano e l’edizione 2017 della stagione d’Opera. Per la costa fermana sono i numeri a parlare: 8.200 metri di litorale, 82% di spiaggia libera, parcheggi totalmente gratuiti, 16 chalet, 14 fra camping e aree camper, 24 fra hotel e strutture ricettive. Un litorale di sabbia finissima adatta alle vacanze ed al relax per le famiglie, un lungomare che sa offrire tante opportunità:
Breve Montegranaro
Si restaura il Crocefisso
È stata deliberata dalla Giunta comunale di Montegranaro l’approvazione del “Progetto di restauro del Crocefisso del Civico Cimitero”, proposto dall’associazione culturale Arkeo.Dopo la necessaria autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Marche di Ancona, è arrivata quindi la decisione da parte dell’Amministrazione guidata da Ediana Mancini di sostenere il recupero del crocefisso, visibilmente compromesso, dando la disponibilità ad operarne il restauro.
da Marina Palmense con i suoi campeggi e il suo mare dove praticare kitesurf e windsurf alla spiaggia di Lido di Fermo fino ai tanti eventi di musica, sport, spettacoli, senza tralasciare i tesori d’arte del centro storico di Fermo e del borgo di Torre di Palme poco lontani dalla costa. “Una campagna improntata a promuovere la nostra costa, invogliare cittadini e visitatori ad attraversare l’Appennino e, con “un attimo di superstrada”, godersi una giornata nella nostra città” spiega il Sindaco Paolo Calcinaro. “Un primo piccolo passo, semplice ma concreto – aggiunge l’assessore al turismo e dalla cultura Francesco Trasatti -, per approfittare di una via di comunicazione diretta tra Umbria e Marche, accomunate anche dalle conseguenze del sisma ma anche dalla grande voglia di ripartire, che non può non essere sfruttata e valorizzata anche e soprattutto per il nostro territorio”. Ufficio Turismo del Comune di Fermo, tel. 0734. 217140 www.fermoturismo.it
Cultura/News
4 agosto 2017
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Monte Rinaldo/Importanti risultati tra cui la scoperta che il santuario era dedicato a Giove
Conclusa la campagna di scavo nell’area archeologica “La Cuma” Sono stati presentati i risultati della recente campagna di scavi nell’Area archeologica “La Cuma” di Monte Rinaldo. Si è trattato di tre settimane intense che hanno visto la ripresa dell’attività di scavo, documentazione e inventariazione dei resti del grande santuario romano di epoca tardo ellenistica, dopo alcuni decenni di arresto. Per molti versi si tratta di un momento molto atteso per l’archeologia marchigiana. Sino a oggi, infatti, sembra essere stato riportato in luce una ampia parte dell’edificio ma quasi certamente l’antico complesso monumentale era più esteso di quello attualmente visibile. Soprattutto lo scopo principale delle nuove indagini è chiarire gli aspetti ancora poco chiari della ricostruzione architettonica di questo complesso santuariale, unico in area marchigiana. Molti elementi architettonici, ad esempio, sono già noti, ma la loro collocazione originaria è ancora oggetto di studio.
LO SCAVO La ripresa delle attività di scavo è stata un’iniziativa che risale allo scorso anno ed ha avuto origine da una Convenzione sottoscritta tra Comune di Monte Rinaldo, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna. Grazie a questo accordo è iniziata la prima fase di ‘scavo nei depositi e negli archivi’ dove si conservano ad esempio le preziose fotografie e i disegni dei vecchi scavi degli anni Cinquanta e Sessanta. Alle fasi iniziali del progetto, che ha visto una prima campagna di indagini non invasive condotte sul campo la scorsa estate 2016, ha preso parte un team internazionale di ricercatori che comprende anche gli archeologi della British School at Rome. Già la scorsa estate 2016, quindi, ha avuto inizio l’attività di rilievo topografico e geofisico, con l’utilizzo di strumentazioni innovative come
Il micro micro racconto di Sergio Soldani S’INCONTRARONO PER CASO Sauro Rotolo e Carlo Tucci, pescaresi entrambi, s’incontrarono nella loro città, dopo circa sette anni, In Via Ronchi. “Saranno sette anni che non ho più il piacere di vedere il tuo volto Carletto, ma che fine hai fatto?” esclamò il vecchio Sauro uomo di ottantaquattro anni alto un metro e novantatré, dai riccioli dei suoi capelli ormai completamente imbiancati anche se ancora folti! Carlo, leggermente più giovane e di due dita più basso, non disse una parola e lo abbracciò fortissimo con un trasporto quasi smisurato. Un silenzio di due brevi minuti intercorse tra loro. Si guardarono negli occhi intensamente e anche un po’ stupiti! …Sauro propose: “Anche se sono le dieci del mattino, qui ci vuole una bella bevuta!”. “Sono d’accordo.” esordì l’altro. Si fermarono al Gran Caffè Sestilio e ordinarono vermut secco con ghiaccio e fette di limone a volontà. Naturalmente nessuno dei due soffriva di bruciori di stomaco. L’avvenente cameriera, in più, domandò ad essi se avessero gradito della focaccia bianca appena sfornata e delle tartine-fantasia; i due amici ritrovati risposero all’unisono: “Certamente!”, Carlo, Carlo…Certo che me ne fregasti di ragazze, almeno quindici, sai stavo facendo il conto proprio domenica sera mentre vedevo distrattamente la televisione. Gli rispose Carlo: “Cosa vai a rivangare certe antiche storie, sai che invece io ultimamente, anche se sempre anticlericale, mi sono fatto amico di Don Marcello della Parrocchia Cristo Re, e faccio parte della Caritas della nostra Curia. Mi sento utile a qualcuno così….”. “Mi ricordo come adesso di quella bellissima donna, si chiamava Ippolita e proveniva da Pordenone” - lo interruppe violentemente Sauro, alzando molto la voce, con gli occhi iniettati di sangue, proseguendo – “Io ne ero follemente innamorato e tu me la portasti via, maledetto, ora ti uccido!” e cominciò a sferrargli colpi potentissimi al volto, veramente sorprendenti per un uomo di ottantaquattro anni, al quinto colpo, con precisione, gli ruppe il naso dal quale uscì un lago di sangue anni e Carlo svenne al suolo. Il titolare del bar, Mario Sestilio, chiamò immediatamente i carabinieri che arrivarono, ammanettarono Sauro, perché non si dava pace, e soccorsero il povero Carlo che ancora non si riprendeva…
Laser Scanner, georadar e magnetometro, per provare a mappare il terreno e a riconoscere la presenza di strutture sepolte prima di iniziare a scavare, in maniera da orientare al meglio i lavori successivi. Lo scavo di questa estate 2017 ha poi visto il coinvolgimento anche di studenti dell’Università di Camerino e di alcune allieve del liceo classico di Ascoli Piceno “F. Stabili” che hanno parteciperanno alle attività di analisi dei reperti. Così, quest’anno, a sessant’anni esatti dalla prima campagna di scavi archeologici, l’area della Cuma è tornata ad accogliere un gruppo di più di venti persone tra archeologi e studenti impegnati a portare alla luce e catalogare i tanti, nuovi reperti trovati in questi giorni. Proprio per garantire un’efficace attività di studio “sul campo” dei reperti l’amministrazione comunale ha allestito e messo a disposizione degli studiosi un laboratorio collocato negli edifici dell’ex scuola elementare di Monte Rinaldo. LA STORIA E LA SCOPERTA A coordinare e dirigere il progetto è stato Enrico Giorgi, docente di Metodologie della Ricerca Archeologica presso l’Università di Bologna, da anni impegnato nelle ricerche archeologiche di ambito marchigiano nell’ascolano e nell’area di Senigallia. Affascinante la descrizione della Cuma da parte del Prof. Giorgi: “Monte Rinaldo era un importante nodo itinerario nell’antichità romana – spiega Giorgi – qui passava la strada salaria gallica che collegava Ascoli Piceno con il nord delle Marche, attraversando la media collina. Ciò sottintende il fatto che in questa zona circolava gente, c’era fermento, non ci trovavamo di certo nell’isolamento attuale. Ciò dà una prima spiegazione sul perché di un santuario in questo luogo, caratterizzato tra l’altro dalla presenza di acque (l’acqua era un elemento sacro). E’ intuibile che quindi, anche prima dell’edificazione del santuario romano (II-III secolo a.C,) qui insistesse una zona sacra, probabilmente non monumentalizzata. Poi nel periodo romano repubblicano intervenne un personaggio importante della nobiltà romana che, molto probabilmente per fini
politici, finanziò la creazione dell’area deputata al culto ma anche, riteniamo, all’aggregazione sociale, al commercio, all’amministrazione della giustizia, alle scelte politiche che riguardavano la comunità locale dispersa in villaggi e colonie agricole, che qui trovava un punto di riferimento”. Sullo scavo di quest’estate Giorgi è entusiasta per le tante scoperte e i risultati conseguiti. “Abbiamo ritrovato nuovi, importanti elementi che ci raccontano ancor meglio l’area e ci convincono del fatto che il santuario fosse dedicato a Giove”. IL FUTURO La conlusione delle attività di scavi archeologici iniziata lo scorso anno, che ha – di fatto – sancito un rinnovato l’interesse per il sito archeologico di Monte Rinaldo, è solo temporanea. Difatti i risultati ottenuti lasciano senza dubbio intendere che l’area ha ancora tanto da raccontare. “Il lavoro di questi due anni è soltanto un primo step, che ci fa ben sperare per i prossimi anni” – spiega il Sindaco Borroni, la cui amministrazione ha dato fin da subito il pieno appoggio al progetto -. “Già nel 2018 ci si auspica di ampliare l’area dello scavo, al fine di valorizzare a pieno l’importanza archeologica, storica e culturale del santuario della Cuma”. Alessandro Sabbatini
4 agosto 2017
Cartellone/News Rievocazioni storiche Fermo
Tutti pronti per la Cavalcata La 36^ edizione della Cavalcata dell’Assunta è pronta ad infiammare l’estate fermana. Dopo aver festeggiato in piazza del Popolo i 100 giorni al Palio, lo scorso maggio, con il lancio del guanto di sfida tra le contrade e cerimonia di investitura dei priori il 4 giugno nella chiesa di San Domenico, nel mese di luglio si scaldano i motori e si dà inizio alle “ostilità”. Dopo la Contesa del Pallino, sfida per bocciatori, il 4 agosto, in piazza del Popolo, l’appuntamento è con l’ottava edizione del Gallo d’oro, gara di tamburini, mentre il piazzale del Girfalco sarà terreno di scontro il 7 agosto del Tiro per l’Astore (arcieri) e l’8 agosto del Tiro al Canapo (forzuti). Piatti tipici e animazione medievale sono i gustosi ingredienti dei quattro giorni di Hostarie in piazza, dal 6 al 9 agosto; l’11 agosto sempre nella piazza principale si terrà la 3^ Festa della Bandiera, con le esibizioni degli sbandieratori della Cavalcata e delle contrade. La temperatura si alza nei giorni clou della rievocazione: il 12 agosto in piazza la Tratta dei Barberi, sorteggio per l’abbinamento dei cavalli del Palio alle Contrade, seguito dallo spettacolo di alfieri e musici; il 14 agosto magnifico corteo storico in costume del XV secolo e liturgia della parola con benedizione del Palio officiata dall’Arcivescovo di Fermo, a partire dalle 20.45 dalla Chiesa di Santa Lucia fino al sagrato della Chiesa Cattedrale. Il 15 agosto alle 11.30, nella chiesa di San Domenico il Pontificale in onore di Beata Vergine Maria Assunta in Cielo, patrona della città, officiata dall’Arcivescovo Conti, alle 15 da Piazza del Popolo a Viale Vittorio Veneto il corteo storico, alle 17.30 ci si sposta sul campo di Gara per la Corsa al Palio; la giornata si chiude in piazza con la festa della vittoria. www.cavalcatadellassunta.it
Breve Lapedona Musica in Collina, sapori e note Il 6 agosto 2017 alle ore 21.30, si inaugurerà l’imperdibile appuntamento dell’estate lapedonese: il Festival “Musica in Collina”, manifestazione che nel tempo ha confermato e consolidato il suo successo. È un festival musicale “open air” che si svolge nel piccolo borgo medievale di Lapedona, in piazza San Lorenzo, nato da un’idea del M° Walter Daga, che, negli anni ha pensato bene di organizzare il festival in questo suggestivo contesto. La ricca programmazione musicale si articolerà in quattro serate, dal 6 al 12 agosto, con la partecipazione di artisti di altissimo livello, puntando anche su giovani talenti di fama internazionale. Il Dopo-festival “Sapori dopo le Note”, previsto per tutte le serate, arricchirà la manifestazione con un conviviale incontro con musicisti e artisti, offrendo la possibilità di degustare i prodotti tipici dell’enogastronomica. Tel. 0734.936321 - www.festivaldilapedona.it - Fb: Musica in Collina Lapedona FM
Feste popolari Monsampietro Morico
Gusti e tradizioni da scoprire
L’Associazione Culturale e Ricreativa “Le Scalette” di Monsampietro Morico ricorda il consueto appuntamento con la sagra di “Lo magnà de ‘na ota” i prossimi 8 e 9 agosto, in Piazza Roma. Nonostante le difficoltà e i problemi a seguito del sisma del 24 agosto 2016, pur dovendo rinunciare alla piazza centrale inagibile, Monsampietro vuole ricominciare a vivere riportando i turisti sulle proprie strade, richiamando gente da ogni dove in questo meraviglioso borgo, ad una festa che ormai tutti considerano una tappa consueta dell’estate. Un evento importante, dunque, giunto alla diciottesima edizione, che riporta indietro nel tempo il paese che per due giorni fa un tuffo nella sua storia e si mostra con i colori, gli odori e i sapori della tradizione popolare locale. Le mani sapienti ed esperte delle cuoche lavorano con maestria 15 piatti tipici della storia marchigiana, dai frascarelli, ai “moccolotti de lo vatte”, alla trippa e via fino ai ceci e alle lumache, con una varietà di pietanze che difficilmente troviamo in altri eventi della stessa tipologia. Non resta che darci appuntamento a Monsampietro Morico l’8 e 9 Agosto per fare un viaggio nella tradizione culturale ed enogastronomica marchigiana.
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4 agosto 2017
Cartellone/News Feste popolari
Musica classica
Montefiore dell’Aso
Falerone
La Maialata in Piazza di Montefiore dell’Aso festeggia quest’anno la ventunesima edizione e, con il solito grande entusiasmo, i volontari dell’associazione accoglieranno tutti coloro che visiteranno Montefiore dell’Aso dal 15 al 20 agosto. Ebbene si, quest’anno in collaborazione con tutte le associazioni montefiorane si aggiungerà una data, il cui ricavato interamente devoluto ad Arquata del Tronto. Ma perché salire le dolci e colorate colline per giungere in uno dei Borghi più Belli d’Italia? (diciamo che già questo meriterebbe il viaggio). Ad attenderci ci saranno polenta bianca e rossa servita sulla tipica tavoletta di legno ed i tagli di carne di maiale caratteristici della “salata” marchigiana, ovvero la macellazione del maiale (tutti i giorni apertura stand gastronomici dalle ore 18). Gustare i piatti clou della Maialata nei tavoli allestiti nelle due piazze montefiorane per poi perdersi nei vicoli del centro storico curiosando per mercatini e mostre, visitare il Polo Museale di San Francesco con le sue preziose collezioni, godere dei panorami che solo la campagna marchigiana sa regalare all’imbrunire spaziando dal mare Adriatico ai Sibillini e scattare qualche foto per il contest #maialata2017. Infine il Maialata Store dove acquistare simpatici gadget. A “colorare” il tutto il mercatino dell’artigianato e gli spettacoli musicali sempre con inizio alle 21,30 in Piazza della Repubblica: Martedì 15 agosto “A Randerchitte” musica popolare del Piceno, Mercoledì 16 “Outlet live music”, Giovedì 17 “Folkappanka Bifolk Band”, Venerdì 18 “Gli amici dello Zio Pecos”, Sabato 19 “Planet Dance 2000”, Sabato 20 Dj Set. Ma la Maialata in Piazza è anche beneficienza. Infatti con il ricavato della manifestazione viene annualmente acquistata attrezzatura da destinare alla Croce Verde Montefiore-Massignano-Campofilone. Un valido motivo in più per venire a Montefiore! Servizio navetta gratuito dai diversi accessi al paese.
Il 26° Festival Musicale Piceno, dopo il tragico stop imposto all’edizione 2016 dagli eventi sismici, si propone di ridare vita musicale al centro storico di Falerone pur senza la storica sede, la chiesa di San Francesco, inagibile come tutte le chiese del paese. L’aiuto di giovani musicisti e degli amici di sempre, pur nelle ristrettezze, ci consente un piccolo cartellone che mantiene però tutte le energie del Festival insieme al desiderio di fare musica ai massimi livelli. Sabato 5 agosto alle ore 21,15, il grande Marco Fornaciari, con Federico Bracalente come basso continuo, presenterà, nella bella chiesa di San Paolino, un originale programma che spazia dal barocco all’800. Il 9 agosto si va al mare, sulla suggestiva terrazza dello chalet Vela, per un suggestivo concerto all’alba (appuntamento alle ore 5,35) con un Quartetto di Ottoni formato Luca Cognigni, Matteo Giammaria, Martino Torquati e Valerio Del Bianco, che stupirà il pubblico con un programma dedicato alla canzone. Il Quartetto, con lo stesso repertorio, si esibirà la sera di venerdi 18, tornando ad ffollare la tormentata piazza della Concordia di Falerone.
Tutti in piazza per la Maialata, sei giorni di festa e solidarietà
Quando la musica è più forte del sisma
Tel. 0734.710147
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4 agosto 2017
Cartellone/News Feste popolari
Eventi
Monte Rinaldo
Montefiore dell’Aso
La tradizionale Sagra della Bistecca e dello Spiedino di Castrato di Monte Rinaldo si svolge ormai da 50 anni il secondo sabato e la seconda domenica di agosto a Monte Rinaldo. Questa sagra di “nicchia’’ è riuscita a valorizzare un prodotto che sta scomparendo per sempre dalle nostre tavole. La bistecca e lo spiedino di castrato di Monte Rinaldo recentemente sono stati oggetto di riconoscimento De.C.O (Denominazione Comunale di Origine) da parte del Comune di Monte Rinaldo, e vengono proposti in questa sagra con una ricetta che si tramanda oralmente da generazioni, sin dall’anno 1968. Notevole è l’afflusso di visitatori per un’ottima occasione anche per far visita ai diversi luoghi turistici-culturali, come la stupenda Area Archeologica, soggiornando magari nelle varie strutture ricettive del territorio.
Dal 8 al 13 agosto Montefiore dell’Aso respirerà la magica atmosfera del cinema grazie al festival “Sinfonie di cinema” organizzato dal Comune di Montefiore dell’Aso per la direzione artistica di Giancarlo Basili. Durante la diciassettesima edizione, dal titolo “La scrittura cinematografica in rapporto al racconto”, si potrà assistere a proiezioni di film importanti e dibattiti con personaggi illustri del cinema italiano; come tutti gli anni una mostra arricchirà il già intenso programma. L’evento, nato da un’idea di Pepi Morgia, si distingue per essere una delle maggiori rassegne cinematografiche della Regione Marche calamitando ogni anno turisti ed appassionati provenienti da tutta la Regione Marche e dalle regioni vicine. Fabrizio Bentivoglio, Marco Tullio Giordana, Neri Marcorè, Angelo Turetta, Michelangelo Barbieri, Umberto Montiroli, Angelo Barbagallo, Luca Bigazzi, Elio Germano, Giuseppe Battiston, Peppino Mazzotta, sono alcuni tra i volti noti del mondo del cinema italiano, ospiti nelle varie edizioni a Montefiore dell’Aso. La mostra “Attimi di vita” di Rosa Maria Badalini (dal 8 al 20Agosto – Sala Espositiva Partino) sarà una delle iniziative parallele al Festival. Un filo leggero ma tenace lega Rosa Maria Badalini a Montefiore dell’Aso; un filo che racconta oltre cinquant’anni di storia...Una mostra dedicata alla vita dell’artista, insegnante d’arte presso la nostra scuola media, tra maschere fantasiose, uniche, di personaggi onirici e dipinti di scorci dei borghi piceni. E per finire la location…Il suggestivo chiostro del Polo Museale di San Francesco che contribuisce ad aumentare la magia delle serate ed a creare un’atmosfera unica e indimenticabile. All’interno del Polo Museale di San Francesco sotto il vigile e malizioso sguardo della nostra Maddalena Crivellesca, insiste il centro di documentazione scenografica, l’unico nella Regione Marche. Ricostruzioni di scenografie, backstage fotografici, bozzetti e disegni che raccontano decenni di cinema italiano. L’ingresso è gratuito.
Bistecca e spiedino di castrato: cinquant’anni di bontà
Segreteria Pro Loco, tel. 333.4560685 - prolocomonterinaldo@gmail.com Facebook: Pro Loco Monte Rinaldo
Pedaso
Cozze e spaghetti alla marinara per serate indimenticabili La Sagra Nazionale delle Cozze e degli Spaghetti alla marinara è a Pedaso dal 12 al 15 agosto, come sempre da più di 50 anni. La buona riuscita di una delle sagre più longeve delle Marche è affidata a prodotti di qualità, selezionati sul territorio e al lavoro della Pro Loco e di oltre 200 volontari. I 130 quintali di cozze che vengono aperte e servite in guazzetto secondo una “ricetta segreta” (preparata fresca, ogni giorno, così come il sugo degli spaghetti) provengono da allevamenti italiani selezionati e il vino che accompagna l’abbondante pasto è di produzione locale, il tutto per garantire il gusto della tradizione pedasina. Le serate saranno allietate da musica e danza e il 14 agosto aspetteremo insieme l’alba, in una lunga notte di divertimento e spettacoli. L’impegno e la passione profusi nell’organizzazione della Sagra, momento clou dell’estate pedasina, sono premiati dalle numerose presenze che ogni anno si registrano a Pedaso per quattro serate di convivialità e buon cibo.
La scrittura cinematografica in rapporto al racconto
Tel. 0734.939019 – 938743
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Cinquantunesima Edizione
12/13/14/15 Agosto 2017
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Cartellone/News Musica leggera
Musica classica
Sant’Elpidio a Mare
Sant’Elpidio a Mare
Toquinho, nonni calabro-torinesi da una parte e mantovani dall’altra, è un’icona della musica brasiliana. Allievo del virtuoso della chitarra e compositore Paulinho Nogueira, Toquinho intraprende la carriera non ancora ventenne, dopo aver conosciuto Chico Buarque de Hollanda e nel clima che fece nascere la bossa nova. L’artista torna nel Belpaese, per festeggiare mezzo secolo di successi, affiancato da una band strepitosa in cui spicca la bravissima vocalist e percussionista brasiliana Selma Hernandez. Da Aquarela do Brasil a Garota de Ipanema passando per una miriade di successi raccolti in tutto il mondo in cinquant’anni, sul palco di Piazza Matteotti a Sant’Elpidio a Mare, domenica 6 agosto prenderà vita uno spettacolo che è un po’ un’enciclopedia della canzone brasiliana e mondiale, un’emozione unica e irripetibile. Tel. 071.2072439 - www.jazzdimarca.it
L’Accademia Organistica Elpidiense, alla 43^ edizione, presenta il cartellone della stagione concertistica 2017 di Sant’Elpidio a Mare. Sarà sempre la stagione della grande musica, della originalità, e della memoria. Dal concerto d’organo del 4 agosto con Niccolò Sari, giovane promessa del concertismo e promotore della memoria del grande organaro veneto Callido, al repeat dell’evento per organo (Lorenzo Antinori) e corni (Giovanni Punto Horn Quartet) il prossimo 11 agosto, passando per la tradizione del concerto a due organi, un viaggio nella “musica adriatica”, fra Venezia e il Fermano, con Daniele Rossi e Federico Vallini (serata del 18 agosto dedicata alla memoria del M° Luigi Celeghin alla cui scuola si sono formati) e per il concerto per organo e voce, con Luca Scandali e il baritono Daniele Caputo in un repertorio sacro rossiniano, anticipazione del 2018, anno dedicato a Gioachino Rossini (appuntamento del 25 agosto). Infine il 30 agosto il ricordo di Antonio Santori, poeta e scrittore che fu fautore della primavera culturale elpidiense, nel decennale della morte: Gustav Auzinger (Linz, Austria) proporrà un repertorio dedicato alla musica al tempo della riforma luterana, con una introduzione del prof. Diego Poli (Università di Macerata). In concerti avranno luogo nella Basilica di Santa Maria della Misericordia di Sant’Elpidio a Mare, che conserva al suo interno gli organi Nacchini 1757 e Callido 1785. Segreteria, tel. 334.3202625 - Facebook: Accademia-Organistica-Elpidiense
Toquinho, cinquanta anni di successi
Monte Urano
Il ritorno degli Avion Travel, ricordando Mesolella Grazie a TAM Tutta un’Altra Musica, gli Avion Travel tornano nel Fermano, precisamente a Monte Urano dove, mercoledì 9 agosto alle ore 21.45, saliranno sul palco allestito in Piazza della Libertà. Formatisi nel 1980 a Caserta, dopo qualche anno di stop sono tornati a suonare dal vivo nel giugno 2014 con “ReTour”, proseguito nel 2015 e nel 2016 in lungo e in largo in tutta Italia, riscontrando un grande successo di pubblico. Nel febbraio 2017 registrano il tutto esaurito in pochi giorni nel mini tour in Puglia. Il 30 marzo scompare prematuramente il grande Fausto Mesolella. I suoi compagni ed amici di sempre decidono di proseguire. Gli Avion Travel proporranno un concerto che includerà i loro brani più celebri, con cui hanno saputo incantare le platee di tutta Italia, e le sorprese non mancheranno. “Onorare la memoria di Fausto - spiegano - significa per noi restituire l’immagine che di sé egli dava come artista nelle sue canzoni. Da qui la necessità di frequentare il nostro comune repertorio e fondarne uno nuovo lì dove con lui ci siamo interrotti”. Tel. 338.4321643 - www.tam.it
Originalità e memoria per l’Accademia Organistica Elpidiense
Breve Porto Sant’Elpidio Gli incrollabili dell’arte Dal 23 luglio la limonaia di villa Baruchello ospita la mostra “Gli Incrollabili”, una esposizione di quadri e foto dedicati ai luoghi simbolo delle zone terremotate e che sono state protagoniste del sisma. Gli artisti che partecipano alla collettiva sono: Letizia Ciccarelli, Morden Gore, Marco Gentili, Luca tombesi (promotore del territorio Blogger di riparti dai sibillini), Irene Dipré, Alessia Cors. La mostra resterà aperta fino al 28 agosto.
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Cartellone/News Mostre d’arte Monte Vidon Corrado Licini dagli anni Venti agli anni Cinquanta La mostra “Nello studio di Osvaldo – Licini dal lapis alla tela 1926/56”, allestita fino al 5 novembre presso la Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado, propone un itinerario attraverso le forme che nel tempo hanno caratterizzato l’espressione artistica liciniana – dal figurativismo all’astrazione geometrica alle creature fantastiche – coprendo un arco temporale esteso tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta. Orari: 8 luglio-15 agosto: venerdì 21-23, sabato e domenica 17-19,30; 16 agosto-30 settembre: sabato e domenica 17-19,30; 1 ottobre-5 novembre: sabato e domenica 16,30-19. Per info e prenotazioni: tel. 334.9276790
Moresco
Al Tomav le opere di Maurizio Cesarini
Il Tomav - Torre di Moresco Centro Arti Visive, sotto la direzione artistica di Andrea Giusti, continua nella sua attività espositiva nell’ambito dell’arte contemporanea, proponendo come unico evento della stagione 2017 una personale dell’artista Maurizio Cesarini con la presentazione del prof. Gabriele Perretta. “In soggettiva”, così si intitola la mostra, presenta una scelta di opere, video e fotografie digitali, con un taglio temporale che individua sia il contesto storico e originario della sua ricerca sia la produzione recente. La mostra è visitabile fino al 10 settembre con il seguente orario: venerdì 18-20, sabato 18-20 e 21-23, domenica 10-12 e 1820. Comune, tel. 0734.259983
Mostre d’arte Fermo
L’“Adorazione dei Pastori” torna a casa
La Chiesa di San Filippo Neri a Fermo torna al suo antico splendore. Dopo 30 anni è stata restituita alla città lo scorso 29 luglio, al termine di lavori di recupero e ristrutturazione. In particolare, a seguito degli interventi effettuati, la navata centrale, dotata di arredi, potrà essere utilizzata per convegni, conferenze e eventi espositivi. Da qui proviene l’Adorazione dei Pastori del Rubens, ed è proprio questo capolavoro, insieme ad altri dipinti come la Pentecoste di Lanfranco, l’Assunzione della Vergine di Pittore marchigiano del XVII secolo, la Natività del Baciccio, proveniente dalla chiesa fermana di Santa Maria del Carmine, direttamente influenzata dal dipinto di Rubens, e l’Adorazione dei pastori di Pietro da Cortona, proveniente dalla Chiesa di San Salvatore in Lauro a Roma, a costituire il fulcro della mostra dal titolo “Rubens e altri capolavori nella chiesa di San Filippo a Fermo”, che rimarrà aperta fino al 5 novembre, tornando così dopo quasi un secolo nella sua sede naturale, dove fu scoperta.
Fermo Alesiani e Pontin in mostra a Torre di Palme Fino al 15 agosto l’Oratorio San Rocco di Torre di Palme ospita una nuova mostra di pittura curata da Serena Scolaro. “Armonie e suggestioni” - questo il titolo scelto per l’esposizione delle opere dei due grandi maestri: l’artista piceno Giuseppe Alesiani e il veneto Willy Pontin. L’intento è quello di attirare l’attenzione del pubblico sul confronto di due visioni, tecniche e forme di espressione differenti ed originali allo stesso tempo che arricchiscono davvero e in maniera inequivocabile il panorama della figurazione moderna. Orario: tutti i giorni 18-24, ingresso libero. Tel. 0735.72476 – 340-5431654
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Se stai pensando di cambiare auto, pensa a qualcos’altro. 1
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Verticali:
1. La prossima uscita di casa Volkswagen. - 7. Ne avrai molti con Nuova Polo - 8. Li rileva il Pedestrian Recognition sulla carreggiata. - 9. Unità di misura della coppia erogata dal motore. - 10. Nuova Polo supera i 4. - 11. Le ultime lettere della sorella maggiore di Polo. - 13. L’additivo eco-sostenibile che precede “Blue”. - 16. Questa generazione di Nuova Polo. 18. Il Marco partito da Venezia e arrivato in Cina.- 21. Il principio dell’iniezione diretta.- 22. Uno dei due valori del tasso d‘interesse. 25. I sistemi che proteggono il conducente.- 27. Le iniziali del designer che ha progettato Nuova Polo.
1. L‘assistente di parcheggio Volkswagen.- 2. “Go“ al contrario. 3. La R, versione full optional di Nuova Polo. - 4. Il modello dedicato a chi viaggia a suon di beat.- 5. C’è quello del Nord e quello del Sud. - 6. Gas Injection. - 12. L’assist che frena automaticamente evitando le collisioni.- 14. L’estensione del sito Volkswagen tedesco. - 15. La versione sportiva orientata alle performance. - 17. Gli estremi delle prese AUX-IN.- 19. L’inizio del mese che vedrà uscire Nuova Polo.- 20. L'articolo per Nuova Polo. 23. Gestione attiva dei cilindri. - 24. Sistema di illuminazione dei gruppi ottici. - 26. Antilock Braking System, senza System.
Orizzontali: 1. Polo - 7. Agi -8. Pedoni - 9. Nm - 10. Mt - 11. Olf - 13. Ad - 16. Sesta - 18. Polo - 21. In - 22. Tan - 25. Sicurezza - 27. Bk Verticali: 1. Parkassist -2. Og - 3. Line - 4. Beats - 5. Polo - 6. Gi - 12. Front - 14. De - 15. Gti - 17. An - 19. Ot - 20. La - 23. Act - 24. Led - 26. Ab
Resisti. Nuova Polo arriva a ottobre. Scoprila su www.nuovapolo.it
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Sport/News
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Ciclismo/Appuntamento con il Gran Premio di Capodarco
Le due ruote, il sudore, la salita “Quanta strada nei miei sandali/quanta ne avrà fatta Bartali/quel naso triste come una salita/quegli occhi allegri da italiano in gita…”. Nella parte di testo della celeberrima canzone dedicata a Bartali da Paolo Conte, l’essenza agonistica del Gran Premio di Capodarco, corsa ciclistica…non per tutti. Perché ad avere il “naso triste come una salita”, una salita da ripetere ben sette volte sotto al sole ferragostano e cocente, il 16 di agosto saranno in tanti. Anche questo aspetto contribuirà ad innalzare l’indice della spettacolarità del 46° Gran Premio Capodarco – Comunità di Capodarco, corsa per la solidarietà, riservata a ciclisti Under 23 programmata, così come ogni anno
appunto, per il giorno 16 di agosto. “Da appassionato di questo sport – ha dichiarato Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo – non posso che amare profondamente il GP di Capodarco, evento importantissimo. Dopo le emozioni che ci ha dato la tappa fermana della Tirreno/Adriatico, quest’anno...raddoppiamo”. Rai Sport, anche quest’anno coprirà l’evento con un ampio servizio che, con ogni probabilità, il primo cittadino commenterà per la terza volta consecutiva: “Perchè no...è uno spasso, una cosa che mi fa grande piacere per una fantasia che da bambino coltivavo e che adesso posso realizzare”. Ad Adriano Spinozzi, fermano ex cicli-
sta Professionista, il compito di illustrare qualche dato tecnico: “Questa è una gara riservata ai Dilettanti, ma a tutti gli effetti da considerare professionisti. Questi Under 23 che partecipano al GP hanno un sicuro avvenire: partendo da qui, un domani saranno protagonisti assoluti in corse classiche del mondo Pro. Presenti le nazioni di Gran Bretagna, Kazakistan, Russia, Francia, Spagna, Ungheria, Danimarca ed altre ancora, non dimenticando i migliori italiani e le squadre locali invitate. Partiranno, a norma di regolamento, 200 corridori, espressione di ben 42 formazioni. Favoriti? Federico Boschetti, attuale Campione Italiano Under 23,
ma ho visto anche corridori stranieri molto forti. I francesi, ad esempio; gli austriaci, gli svizzeri vanno molto. Questa corsa però, si deciderà come sempre all’ultimo giro. Negli ultimi due anni una squadra ha preso il possesso della gara portando alla vittoria il suo corridore di punta. L’anno scorso, la nazionale australiana ha lavorato in questo senso ed alla fine a vincere fu Jay Hindley”. Uberto Frenquellucci
Beach volley/Spettacolo sotto rete sulla sabbia di Porto San Giorgio
Chi saranno i prossimi King & Queen of the beach? Tutto pronto per la tappa del King & Queen of the beach 2017 che si disputerà a Porto San Giorgio il 10 e l’ 11 agosto prossimi, sulla sabbia della “Tucano’s beach arena” che verrà allestita a sud dell’omonimo stabilimento (previsti 2 lati di tribuna da 700/800 posti a sedere complessivi ed un’area servizi stampa). Potrebbero esserci i vice campioni olimpici Lupo e Nicolai, i nazionali Ranghieri e Carambula e, in campo femminile, la coppia Menegatti/ Perry: il condizionale è d’obbligo
perché per una serie di concomitanze (5 e 6 agosto campionati mondiali di beach volley a Vienna; 12 e 13 agosto, nella località lettone di Jurmala, finali del campionato europeo) il calendario internazionale lascerà poco tempo (una settimana) agli azzurri. Dopo la tappa del Campionato Italiano assoluto di Mondello (Palermo), conosceremo i nominativi degli aspiranti alla vittoria finale. Sin da ora, possiamo comunque tranquillamente affermare che la tappa sangiorgese del
King & Queen sarà altamente spettacolare, perché durante le 14 gare programmate i migliori beachers del momento si impegneranno al massimo per far abdicare il Re e la Regina in carica, Paolo Ingrosso ed Eleonora Gili. L’evento potrà essere seguito attraverso tutti i social ed i canali di Fox Sport trasmetteranno le due finali (differita con numerose repliche, durante le quali verrà – giustamente – proposta una interessante vetrina sulla città ospitante la manifestazione).
Anche per questa 18^ edizione, la formula di gioco è quella in voga negli ultimi 12 anni e cioè secondo la versione americana, che prevede la disputa di una finale. (u.f.)
Calcio/Il classe 2002 Nicola Smerilli va al Parma
Veregrense, risultati di una stagione da incorniciare Quella del 2016/2017 verrà ricordata come una vera e propria stagione di grazia per la Veregrense Calcio Montegranaro. Dopo l’exploit dei Giovanissimi 2002 / 2003 che si sono laureati campioni regionali sconfiggendo squadre blasonate come la Sambenedettese e la Vis Pesaro in finale, è arrivata la grande soddisfazione della Juniores targata Dinamo Veregra, squadra con la quale la società del Presidente Simone Medici è strettamente collegata, che ha vinto il campionato provinciale, la ciliegina
sulla torta l’ha regalata la splendida notizia del trasferimento al Parma Calcio 1913 di Nicola Smerilli (foto). Per il giovanissimo difensore centrale gialloblù classe 2002 il meritato riconoscimento al termine di un’annata veramente positiva. Per la società calzaturiera fondata appena nel 2013 una grande soddisfazione, con il presidente Simone Medici che così ha commentato questa ulteriore gratificazione per il lavoro dei suoi tecnici: “Dire che sono emozionato e contento è riduttivo, vedere un nostro giovane approdare in un club storico militante in serie B, in una piazza che ha già conquistato diverse Coppe Europee, è un sogno che si avvera. Il mio più totale ringraziamento va al nostro Direttore Tecnico Catello Cimmino, unitamente a tutti i dirigenti che mi aiutano quotidianamente ed ai nostri allenatori. La Veregrense è una grande famiglia, che pratica sola-
mente calcio giovanile, con l’obiettivo di far crescere i nostri giovani, con i sani valori umani, quando arrivano queste soddisfazioni, ripagano dei
mille sacrifici, che quotidianamente facciamo, per poter fare tutto nel migliore dei modi”. Endrio Ubaldi
ANNO 15 - n.8 - 4 Agosto 2017
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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Ottici in Servigliano dal... 1450