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L’attenzione sui diritti per i disabili, sull’assistenza didattica domiciliare e sugli effetti dello stress da lavoro
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A Sant’Elpidio a Mare appuntamento con la diciassettesima edizione del Jazz Festival 18
L‘altra informazione ANNO 14 - N.07/2016 - 8 LUGLIO Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
Il nostro verde
La cura degli spazi pubblici Parchi, pinete, aree fluviali: facciamo il punto tra regolamenti e opportunità non sfruttate 6 Politica Parlano i nuovi sindaci
7 Ambiente La differenziata che cambia
8 Economia Il progetto Città Sicura
12 Sanità 14 Terra nostra Il servizio di guardia Altidona si rifà medica turistica il look
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20 Cartellone 22 Sport Grottazzolina Fischietti fra storia e Irlanda in rosa
8 Luglio 2016
Inchiesta/Verde pubblico La vittoria (nonostante tutto) della natura sul vil denaro
Verde speranza di Daniele Maiani
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a rilevazioni statistiche, sembra che quanto a “verde” pro-capite stiamo messi piuttosto bene. Tranquilli, che non si sta parlando del “verde” delle nostre tasche: lì, ce n’è in abbondanza, anche se chi governa tenta di convincerci del contrario, contro ogni evidenza. Parliamo del “verde verde”, quello delle piante, il colore più diffuso in questo mondo dopo l’azzurro del cielo e del mare. Insomma, da questa statistica risulta che ognuno di noi, in questo territorio, ha potenzialmente a disposizione una buonissima quantità di verde, ovvero di terre vergini da urbanizzazioni selvagge e spesso orribili e inutili (o utili solo a chi ci guadagna). Un po’ di più ne hanno quelli che vivono fuori dalle città, come è ovvio, e meno quelli che vivono in città: che, spesso, hanno come unica risorsa quella di tinteggiare le stanze di questo colore. Comunque, teoricamente, come già detto, ognuno, secondo le statistiche, ha la sua percentuale di verde. E se anche Fermo centro soffre di questa penuria di verde, bisogna a sua discolpa dire che la morfologia del suo terreno non aiuta; comunque la natura è benigna e ha fatto crescere nei secoli magnifici tratti di macchia mediterranea sui dirupi che lo caratterizzano, che sono un vero balsamo per gli occhi e per il
cuore. Certo poi l’uomo, o meglio l’amministratore (che appartiene, sì, anche lui alla razza umana, ma vive e percepisce una vita del tutto diversa dagli altri), negli anni ha fatto di tutto per erodere quel verde: costruendo, potando selvaggiamente con la scusa di abbellire o sradicando quelle piante che “disturbavano” certe smanie costruttorie. Certo, i manufatti di cemento rendono di più. Ora, da un punto di vista filosofico, sostituire vita (le piante) con qualche cosa di inanimato (il cemento) a mio parere è come affermare la supremazia della morte sulla vita. È vero che tutti dobbiamo morire, ma è altrettanto vero che la vita la dobbiamo vivere bene, pensando anche a lasciare un mondo bello ai nostri figli. Mi diceva un amico a me molto caro, Alessandro, che secondo lui la strada della vita non doveva essere necessariamente lunghissima, ma che era veramente auspicabile che fosse larga. Uomo di grande saggezza Alessandro, che mi onora della sua amicizia, e vive immerso nella campagna vicino a Monterubbiano. Quando lo vado a trovare, ad accoglierti prima del padrone di casa, sono le sue piante: ospiti severe perché belle, ma incuranti di esserlo: è l’ineffabile semplicità della Natura. Bene: questa statistica, che fa percentualmente mia, anche se piccola, una quota dei pini
e dei cipressi di Alessandro, vale una serie di ore felici al solo pensiero. In fondo anche agli uomini maturi basta veramente poco per godere la vita. Anche se sono al verde.
Nessun problema per Girfalco e Villa Vitali, progetti in vista per Mentuccia e Ruzzodromo
A Fermo, tra parchi di serie A e di serie B
Anche il Ruzzodromo non se la passa bene. “Anche in questo caso abbiamo un progetto che, se si concretizzerà, sarà enorme. Si tratta della realizzazione di un parco fluviale che collegherà l’area del Ciip (la società che gestisce il servizio idrico fermano, ndr) al Ruzzodromo. Per ora possiamo realizzare interventi palliativi per consentire una migliore fruizione del parco da parte dei cittadini che comunque già lo frequentano molto, ma l’obiettivo è un altro: abbiamo risorse importanti dal settore Lavori Pubblici da investire in questi quattro anni e le useremo anche per questo. Anche per il Ruzzodromo stiamo pensando di affidare la gestione del verde a un privato, che sia un’associazione, un centro sociale o un comitato costituito ad hoc”. In attesa dell’adozione, da parte del Comune, del regolamento regionale del verde urbano, è in programma una mappatura degli alberi della città. “Il regolamento regionale sarà approva-
to, con alcune modifiche, entro luglio. Per quanto riguarda la mappatura sarà un lavoro che riguarderà l’intero patrimonio arboreo comunale che verrà monitorato per capirne lo stato di salute e gli eventuali interventi da effettuare”. Francesca Pasquali
Un campo per gli arcieri È stato inaugurato nei giorni scorsi il primo campo da tiro con l’arco della provincia di Fermo L’area (nella quale ci si potrà allenare con la distanza olimpica di 70 metri) si trova a Girola e permetterà agli iscritti dell’associazione sportiva “Arcieri del Girfalco” di poter effettuare gli allenamenti. Sul terreno, oltre alle loro attività sportive, gli Arcieri hanno provveduto agli interventi di adeguamento per consentire la pratica di questa disciplina sportiva e provvederanno alla manutenzione e cura del verde dell’area.
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abbiamo incontrato in questi mesi sono dovute al fatto che per l’Asite è il primo anno di affidamento di questo servizio e alle particolari condizioni climatiche che si sono avute”. A fronte di parchi ben gestiti e frequentati, ce ne sono altri che vivono situazioni di degrado. Uno fra tutti quello della Mentuccia. “A Fermo ci sono aree enormi destinate al verde. La Mentuccia è una di queste. Fino a poco tempo fa, della cura del verde di questo parco si occupava l’Asd Campiglione Calcio che aveva una convenzione con il Comune. L’idea di demandare ad associazioni e centri sociali la cura del verde pubblico, fornendo loro i mezzi per farlo, è vincente. L’unico problema è la difficoltà per il Comune di controllare l’esecuzione dei lavori, come invece avverrebbe se fossero realizzati da dipendenti comunali o dell’Asite. Per il parco della Mentuccia comunque abbiamo un progetto insieme all’Assessorato allo Sport: la realizzazione di un percorso per mountain bike che dovrebbe realizzarsi entro un paio d’anni. Questo ci permetterà di mettere mano all’intera area per un intervento complessivo di riqualificazione”.
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Fermo è il capoluogo marchigiano con il più alto rapporto tra verde urbano e numero di abitanti (39 metri quadrati a testa). A dirlo è un rapporto dell’Istat, divulgato da Coldiretti Marche. Analizzando da vicino i parchi pubblici della città emergono però luci ed ombre, con aree curate e ben tenute – Girfalco e Villa Vitali (foto a sinistra) gli esempi più evidenti – ed aree in stato di abbandonato e degrado – parco della Mentuccia e Ruzzodromo (foto a destra) i casi più eclatanti – dove passeggiare sta diventando ormai un’esperienza “into the wild”. Perché questa disparità di trattamento? L’abbiamo chiesto all’assessore all’Ambiente del Comune, Alessandro Ciarrochi. “Villa Vitali, Girfalco e Cimitero sono situazioni particolari che, vista la loro collocazione e funzione, esigono un costante monitoraggio. Per questo sono gestite da tecnici e giardinieri comunali. Del decoro urbano delle altre aree verdi, dallo scorso anno, si occupa la Fermo Asite (società partecipata del Comune, ndr). Questo affidamento ci permetterà di beneficiare di eventuali introiti, di non disperdere le somme investite e di programmare gli interventi prima che diventino emergenze. Le difficoltà che
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Inchiesta/Verde pubblico Porto Sant’Elpidio, il punto a due anni dalla riqualificazione
Cara pineta, come stai? Polmone della provincia di Fermo e patrimonio arboreo con più di sessant’anni di età, la pineta di Porto Sant’Elpidio, nel settembre del 2014, è stata protagonista del progetto di riqualificazione e implemento grazie alla messa a dimora di 250 piante. I lavori sono stati seguiti dal dott. Marco Cardinali, agronomo che ha redatto il progetto di manutenzione e piantumazione. In quale stato si trova attualmente la pineta? “Quella di Porto Sant’Elpidio è una pineta anziana”, spiega Annalinda Pasquali, assessore all’Urbanistica e all’Ambiente del Comune. “I pini sono stati piantati tutti nello stesso anno, oltre sessant’anni fa e, come gli individui, c’è chi è più longevo e chi lo è meno. Tra l’autunno 2014 e l’inverno 2015 abbiamo effettuato una massiccia potatura con l’abbattimento dei pini secchi, sostituiti con un’importante piantumazione di oltre 250 nuovi alberi. Il ciclo vitale delle piante è in evoluzione e quindi richiede l’attenzione dell’Amministrazione. La pineta demaniale di Porto Sant’Elpidio è un luogo curato e per questo devo un pubblico ringraziamento a un gruppo di amanti della pineta e della città che si prende cura ogni giorno della pulizia dei viali ed è
sentinella vigile della qualità del luogo”. Sarà necessaria un’altra opera di implemento? “Grazie all’opera trascorsa, le prime due file arboree esterne verso il mare sono state rinfoltite (prevalentemente con tamerici e lecci), così come la sottopiantagione nelle radure interne con conifere autoctone. La potatura del secco, la rimozione delle branche di circa 70 piante e la rimozione di circa 350 ceppi di piante morte ha concesso la messa a dimora delle nuove. Ad oggi, come tutti gli spazi alberati, la pineta ha bisogno che vengano sostituiti i pini che hanno concluso il loro ciclo vitale con giovani piante. Lo stato generale, dopo l’importante intervento fatto, è più che buono ed evidente”. Quali i progetti e le attività futuri da attuare? “Abbiamo un importante obiettivo da raggiungere: ottenere dal demanio marittimo la concessione di tutta la pineta. Questo ci consentirebbe iter più veloci per la sua cura e ci permetterebbe di investire i soldi che spettano al demanio nella cura della pineta stessa. Nell’immediato non è prevista un’implementazione dell’illuminazione esistente”. La pineta è fruibile a tutti e sicura per i bambini? “La
pineta è fruibile a tutti e ha spazi dedicati ai bambini e spazi che sono molto amati dagli anziani che vi giocano a bocce e che, durante il giorno e durante tutte le stagioni, ne sono sentinelle. La pineta è anche lo spazio più intergenerazionale della città: bambini sui passeggini, studenti e anziani si incontrano quotidianamente all’ombra degli alberi”. Federica Balestrini
Destini diversi per i parchi fluviali di Monte Urano e di Sant’Elpidio a Mare
Vicini, eppure ancora lontani Due realtà simili ma allo stesso tempo diverse, soprattutto, al momento, con due destini diversi. Se il Parco fluviale “Alex Langer” di Monte Urano – nato con risorse economiche del Comune e regionali – è stato
inaugurato il 28 aprile del 1998, il Parco fluviale sul Tenna di Sant’Elpidio a Mare sembra non riuscire a vedere la luce. “A livello di classificazione, si tratta di un’opera idrologica, per via della pre-
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senza della vasca di laminazione”, spiega Roberto Clementi, assessore a Bilancio e Finanze di Sant’Elpidio a Mare, che per anni ha lavorato nel tentativo di valorizzare l’area. “Dallo scorso anno – continua – siamo a un punto di stallo. Il nostro principale interlocutore è stata sempre la Provincia, anche quando c’è un confronto con la stessa su altre tematiche, in realtà se ne parla. Con il depotenziamento delle Province, però, ora passa tutto in mano alla Regione. Ancora non sappiamo quale sarà l’ufficio preposto a occuparsene. Noi comunque continuiamo a spingere per capire come poterci muovere. Abbiamo a cuore la questione, però ormai mi sento come uno che dice troppe parole su questo tema ma non riesce a fare i fatti. Dopo tanti anni dobbiamo parlare concretamente e non buttare fumo negli occhi ai cittadini di Luce (Cretarola n.d.r.) e agli elpidiensi”. In passato era stata fatta una consultazione con le associazioni di Luce Cretarola che avevano chiesto di quell’area: “La disponibilità delle associazioni per delle convenzioni c’è stata, ma in quel caso vennero fuori problemi legata alla responsabilità, mentre si stava parlando di vigilanza”, afferma Clementi. Anni fa un pescatore morì vicino alla vasca di laminazione e gli attori in campo si sono mostrati più timorosi in merito a quest’aspetto. “Ad oggi sviluppi concreti non ce ne sono stati, si era parlato di un progetto più ampio con Monte Urano e Porto Sant’Elpidio, con la creazione di strutture sportive e piste ciclabili. Ovviamente tutto questo è soggetto a finanziamenti soprattutto europei”, conclude l’assessore. “In passato – dice Federico Giacomozzi, assessore a Lavori Pubblici, Sport e Politiche Comunitarie del Comune di Monte Urano – anche l’ex assessore Renzo
Offidani si era interessato per dare una veste provinciale a un’eventuale area vasta. C’era stato un incontro pubblico a Sant’Elpidio a Mare. Le due zone hanno specificità diverse, la parte di Monte Urano è meno esposta al fiume, mentre a Sant’Elpidio a Mare c’è la vasca di laminazione. Inoltre, c’era l’idea era di creare una striscia che comprendesse anche il comune di Porto Sant’Elpidio. Il progetto non andò in porto, ma è un sogno che ci piacerebbe realizzare”. “Voglio sottolineare – continua – che la mia visione sul ‘parco di rete’ è positiva, possibilistica, con un approccio teso alla costruttività. Il tutto chiaramente va commisurato con le risorse a disposizione per la realizzazione, non solo positive ma anche umane”. Al parco “Alex Langer” di Monte Urano le maggiori visite si hanno da marzo a ottobre, periodo in cui si concentrano manifestazioni e attività. “Per questo parco – spiega Giacomozzi – si è spesa molto l’associazione ‘L’Alveare’ che è stata la prima a interessarsi e a parlarne con l’Amministrazione comunale dell’epoca. Ancora oggi Comune e associazione organizzano insieme la manifestazione del 25 aprile. Inoltre, molto si fa con le scuole. Per esempio, quest’anno gli alunni di scuola media sono stati varie volte al parco. Guidati dalla professoressa Giacopetti, hanno scoperto flora e fauna del posto che a loro volta l’hanno fatto conoscere ai loro genitori l’ultimo giorno di scuola. Hanno poi disegnato piante e animali del parco, riportati su delle piastrelle dai ragazzi del Liceo Artistico ‘Preziotti’ di Fermo. Alla fine, queste hanno contribuito alla decorazione di un tavolo, messo a disposizione dal Comune, che è l’ente che effettua la manutenzione del parco”. Silvia Ilari
8 Luglio 2016
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8 Luglio 2016
Inchiesta/Verde pubblico Memoria, sport, cultura ed eventi tutti in uno stesso luogo
Il Parco della Pace di Servigliano tra passato e presente A vederlo così, una distesa di verde punteggiata di panchine e lampioni, non verrebbe da pensare che, fino a sessant’anni fa, è stato uno dei luoghi più tristi e cupi del Fermano. Ma il Campo di prigionia di Servigliano – oggi Parco della Pace – ha una lunga storia alle spallea. Una storia che, negli anni, le amministrazioni che si sono succedute hanno cercato di accantonare
senza però perderne la memoria. Oggi il Parco della pace è un luogo di aggregazione, ben tenuto, frequentato da giovani e meno giovani. Negli ultimi anni sono stati realizzati importanti lavori, come la sistemazione della parte alta della cinta muraria, la realizzazione di un’area polivalente, di campi da tennis e basket, di una palestra e, ultimo in ordine di tempo, di un campo da calcetto in erba sintetica e della relativa illuminazione. Dallo scorso anno, poi, il parco ospita anche concerti importanti. Dopo il “pienone” di Caparezza, il 15 luglio arriveranno i Deep Purple. Il parco di sviluppa su più di dieci ettari di terreno. Ad occuparsi della sua manutenzione è un dipendente del Comune. “Turismo scolastico, sport, eventi e cultura sono le principali destinazione del Parco della Pace”, spiega
il sindaco Marco Rotoni. “Le visite delle scolaresche alla Casa della Memoria (l’aula didattica inaugurata nel 2013 all’interno dell’ex stazione ferroviaria, ndr) si concludono sempre con un giro nel parco, che è a tutti gli effetti un sito storico, per permettere agli studenti
di prendere coscienza di quello che è stato. Altre funzioni del parco sono quella sportiva e quella, nuova, degli eventi culturali e musicali. Sono usi diversi ma sovrapponibili”. Francesca Pasquali
La storia del Parco della Pace Ora di proprietà comunale, quello che oggi è il Parco della Pace fu costruito nel 1915 poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. All’interno furono realizzate circa quaranta baracche, di cui due ancora in piedi. All’esterno fu costruito un muro di cinta che circondava – e circonda ancora – il terreno. Il campo di prigionia poteva ospitare fino a diecimila prigionieri. Alla fine del conflitto fu sgomberato e chiuso. Nel periodo tra le due guerre, il campo fu usato come deposito di armamenti. Poco dopo l’ingresso dell’Italia nella Seconda guerra mondiale, tornò ad ospitare prigionieri, fino alla fine delle ostilità, quando le circa trentamila persone che si trovavano all’interno riuscirono a fuggire, accolte e aiutate da molte famiglie di Servigliano e dei paesi vicini. Gli ultimi prigionieri che arrivarono al campo furono i profughi sloveni e quelli delle ex colonie italiane. Si stima che, dal 1945 al 1955 – anno in cui venne definitivamente chiuso – per il campo passarono oltre quarantamila persone.
Approvato dalla Regione, deve essere recepito dai Comuni
Verde pubblico, un regolamento ne uniforma la gestione Anche se è passato un anno dall’approvazione, da parte della Regione, dello Schema di regolamento del verde urbano e rurale, sono ancora pochi i Comuni marchigiani che hanno fatto propria la normativa. “Il prossimo 7 agosto – spiega Marco Menghini, presidente dell’Ordine regionale dei Dottori Agronomi e Forestali – è la data fissata dalla Regione entro la quale i Comuni si dovranno adeguare. Ad oggi siamo parecchio indietro e molti Comuni, soprattutto i più piccoli, sanno poco o nulla a riguardo. C’è stato un problema di comunicazione da entrambe le parti, che ha portato a un netto ritardo nel recepimento del regolamento”. Cosa accadrà ai Comuni che non si adegueranno in tempo? “Ancora non è chiaro. Non credo siano previste sanzioni, ma la Regione assicura che, entro due mesi dalla scadenza, solleciterà i Comuni che non si sono ancora adeguati a farlo”. Il regolamento è arrivato dopo dieci anni di attesa, come lo giudica? “Positivo è il fatto che sia stato approvato subito dopo
l’insediamento della nuova Amministrazione regionale. In realtà il documento era pronto da diversi anni, ma per motivi credo di ordine politico si è arenato. Nel complesso, il regolamento non è da buttare, però su alcuni punti è già superato, essendo stato recepito sulla base di uno schema vecchio. Penso ad esempio alla parte che riguarda la difesa delle piante e la lotta ai parassiti, dove ci sono riferimenti a normative che erano valide quando lo schema è stato elaborato ma non più adesso. Il problema è che, se i comuni adottano lo schema così com’è, adottano un regolamento in alcuni punti già vecchio. La Regione dovrebbe aggiornarlo, anche sotto la spinta degli addetti ai lavori”. Molti Comuni hanno chiesto di intervenire sul regolamento, per renderlo più adattabile alle singole situazioni. “Gli aspetti essenziali non possono essere modificati, per altri è possibile apportare modifiche, purché restrittive rispetto al regolamento. E’ qui che entra in gioco la figura del dottore agronomo e forestale che può fungere da supporto ai Comuni, consigliando caso
per caso i punti da modificare e supportando la progettazione e la gestione del verde”. Guardandosi intorno, ci si accorge di come sia diverso il modo di trattare il verde da Comune a Comune o da zona a zona di uno stesso Comune. “Non esiste un obbligo per i Comuni di avere cura del verde, ma esiste un obbligo di sicurezza pubblica che impone di mantenere le aree pubbliche in buono stato. Il decoro dipende dalle singole Amministrazioni e dai fondi che hanno a disposizione. Di solito Comuni più grandi non hanno particolari problemi perché possono disporre di somme sufficienti. Stesso discorso per quelli più piccoli che devono occuparsi di aree limitate. Il problema riguarda soprattutto quelli mediograndi. In generale, i parchi e i giardini marchigiani sono messi bene. Certo, si può fare di meglio e questo dipenderà dall’adozione dello schema di regolamento e dalle somme che i Comuni decideranno di destinare al verde”. Francesca Pasquali
Per la Coldiretti serve un maggior coinvolgimento delle imprese
Quello che gli agricoltori possono fare di Andrea Braconi
Lo scorso maggio la Coldiretti Marche aveva presentato un’analisi su un rapporto Istat inerente i dati ambientali nelle città. Per Fermo era emersa una valutazione positiva, con il capoluogo in testa a livello regionale per la percentuale di verde per abitante, attestatasi a 39 mq (con una media nazionale di 31), anche se spiccava l’umiliazione dell’ultima posizione come presenza di aree naturali e quell’1% distante anni luce dal 19% della media italiana. In quella nota informativa, però, c’era un ulteriore passaggio di estrema importanza: la Coldiretti, infatti, nel sottolineare come i dati regionali fossero ovviamente migliorabili, invitata
ad un “coinvolgimento delle imprese agricole nella manutenzione, secondo quanto previsto dalla legge di orientamento del 2001 che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori, e con il recupero di essenze autoctone marchigiane, prodotte nei vivai del territorio”. A distanza di qualche settimana, ne abbiamo discusso con Paolo Mazzoni, Presidente della Coldiretti Ascoli Fermo. “In agricoltura quello che guida questo aspetto è la legge sulla multifunzionalità, che ha permesso alle aziende agricole di fare tante altre cose, tra cui gli agriturismi e gli agrinido. E tra queste possibilità c’è anche quella di partecipare agli appalti pubblici per la gestione del verde, oltre che per
spalare la neve”. E’ una grande opportunità, che andrebbe colta con maggiore incisività. “Certamente, lo è per le aziende che, oltre ad una professionalità, possiedono mezzi e possono sfruttarli anche in periodi duranti i quali li tengono inutilizzati perchè non impegnati con il lavoro sui terreni. C’è da dire che il discorso degli appalti è complesso e per la singola azienda agricola non è semplice partecipare”. In questo voi potete essere, anzi, siete già a tutti gli effetti un punto di riferimento. “Sì, lo siamo e cerchiamo di organizzare la parte burocratica relativa alle domande, dando supporto alle aziende. Inoltre, non perdiamo mai
occasione di ricordarlo durante gli incontri che organizziamo perché c’è anche chi non conosce ancora questi aspetti. Soprattutto vanno stimolate le aree montane, dove ci sono mezzi utili per dare un ulteriore reddito all’azienda agricola. Insomma, è un’attività consigliabile sulla quale puntiamo molto”.
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Politica/News
8 Luglio 2016
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Petritoli/Alle elezioni amministrative scelta la continuità
Luca Pezzani pronto a guidare la città dei matrimoni La competizione elettorale che si è svolta a Petritoli per le elezioni amministrative ha visto vincere Luca Pezzani, ex capogruppo di maggioranza dell’Amministrazione Tomassini, che si è presentato con la lista “Insieme per Petritoli” e che aveva come avversario Guido Monaldi, petritolese ex sindaco di Pedaso a capo della lista “Solidarietà, turismo e coesione sociale”. Una sfida elettorale rivelatasi meno difficile del previsto visto l’ampio consenso ottenuto da Pezzani (64% di voti), subito diventato il sindaco della continuità, con una lista di centro destra, pronto a prendere il testimone da Tomassini. Dopo l’euforia per la vittoria e il risultato conseguito le aspettative nei confronti del gruppo neoeletto sono forti. “Un risultato che va al di là delle nostre aspettative – commenta Pezzani – e allo stesso modo ci responsabilizza ancor di più perché quando si vincono le elezioni con certi margini e numeri si sa che l’elettorato ha fatto una scelta precisa. Noi pensiamo
di aver dato le giuste risposte ai cittadini, certamente la nostra proposta è stata accettata e condivisa da gran parte della popolazione petritolese che con il suo assenso ci legittima a fare quello che serve”. Com’è avvenuta la presentazione del vostro progetto politico che puntava a commercio, attività produttive, turismo e cultura? “Attraverso degli incontri con la cittadinanza, nel capoluogo e nelle frazioni, per parlare delle nostre linee programmatiche e delle prospettive per Petritoli e attraverso degli incontri nelle contrade per parlare di singole problematiche e per prendere in considerazioni eventuali provvedimenti da applicare. Ho trovato persone disponibili al dialogo, con le quali ho scambiato idee e punti di vista, persone che non sempre si sono dette soddisfatte dell’operato dell’Amministrazione di cui ho fatto parte ma che hanno capito i motivi per i quali queste cose non sono state fatte. Non bisogna andare dalle persone e raccontare che va tutto bene, quello credo sia stato il nostro
punto di forza: abbiamo ammesso i nostri sbagli dove ce ne sono stati”. Qualche esempio di problematiche emerse dagli incontri nelle contrade? “Petritoli ha 35 chilometri di strade rurali, durante molti incontri ci siamo trovati a parlare di quella strade specifiche, abbiamo chiesto ai cittadini una maggiore collaborazione con l’Amministrazione in fatto di monitoraggio, per riuscire a prevenire i problemi facendo più manutenzione ordinaria e meno straordinaria”. Altri problemi emersi? “Il servizio porta a porta, istituito da 18 mesi, ha eliminato cassonetti e campane, ha cambiato le abitudini della cittadinanza portando la raccolta differenziata al 66%. Al porta a porta va affiancata l’isola ecologica, un servizio che ha bisogno di essere migliorato, reso più funzionale con l’automazione, per permettere il conferimento anche fuori dall’orario di apertura”. Giovedì 23 giugno si è riunito il primo Consiglio comunale, durante il quale sono stati attribuiti solo gli assessorati
più importanti. “Gli assessorati sono stati ridotti da 3 a 2, scelta miope perché in un Comune come il nostro un assessore prende praticamente zero. Le deleghe più importanti sono state attribuite ai due assessorati, per gli altri consiglieri ci soffermeremo sul discorso degli incarichi. Bilancio, lavori pubblici e personale restano al sindaco. Vice sindaco è Marco Vesprini con delega a turismo, politiche sociali, politiche giovanili e associazionismo. Gabriele Sabbatini si occuperà di ambiente, viabilità, attività commerciali e produttive”. (Serena Murri)
M.S.Pietrangeli/Risoluzione del debito relativo alla casa di riposo tra i primi obiettivi
Paolo Casenove, chi è il nuovo sindaco di Monte San Pietrangeli Dopo più di due anni di commissariamento, Monte San Pietrangeli ha di nuovo un sindaco. Eletto nella recente tornata elettorale, Paolo Casenove, imprenditore edile della lista civica “Insieme”, ha strappato
il 55,43% delle preferenze, raggiungendo quel quorum che, mancato nel 2014, non aveva permesso l’elezione di Kety Cudini. Sindaco, qual è stata la vostra ricetta per riportare i cittadini alle urne? “Abbiamo
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scelto di fare una campagna trasparente, organizzando solo assemblee pubbliche, senza alcuna riunione di quartiere. Abbiamo cercato di trasmettere alla cittadinanza il pensiero che occorre essere compatti davanti a determinate problematiche. Tornando alle scorse elezioni, credo che il mancato raggiungimento del quorum sia stato un fatto ‘tecnico’: con una lista unica è improbabile riuscire ad arrivare ad amministrare Monte San Pietrangeli essendo il quorum richiesto alto, così come lo è ottenere un plebiscito. Io ho sempre ringraziato anche l’altro candidato, Lorenzo Bracalente: con due liste siamo riusciti a scongiurare l’ennesimo commissariamento per Monte San Pietrangeli”. La vostra lista ha portato avanti la campagna elettorale anche attraverso un blog e il social network Facebook, perché questa scelta? “Per avvicinare un po’ quelle fasce d’età che storicamente non si avvicinavano all’interesse pubblico. A buona ragione è stata vincente l’idea di testare i media e i social per questo motivo”. Avete dichiarato di non avere esperienza politica, ma di essere andati in altri Comuni, durante la campagna, per conoscere le soluzioni adottate, le attività intraprese, è così? “Sì, siamo andati in Comuni come Montegiorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano. In quest’ultimo caso siamo andati a vedere com’era gestito il volontariato civico. A Monte San Pietrangeli finora non sono state prese iniziative di alcun genere, dovremo partire da zero, il volontario civico sarà una di quelle che verranno attivate. Inoltre, abbiamo intenzione di far sì che sia possibile effettuare i pagamenti online di alcuni servizi. Ci stiamo muovendo, ma prima dobbiamo fare i conti con la situazione finanziaria in cui versa il Comune...”. La situazione finanziaria di cui parla il neo sindaco è dovuta al contenzioso con la
società cooperativa “Aurora” per i debiti accumulati collegati alla casa di riposo San Francesco, oggi pari a 559 mila euro. “Per la metà di agosto dovremo presentare il piano per la procedura di riequilibrio finanziaria pluriennale. Ci stiamo lavorando quasi dieci ore al giorno. Lo presenteremo al Ministero degli Interni attraverso la Corte dei Conti, in concertazione con Equitalia che ora è l’ente di cui il Comune è creditore”. Spesso questi piani portano a un aumento delle tasse, voi ci state pensando? “Non posso escludere degli aumenti, ma al momento non è sul tavolo, non è nelle nostre intenzioni. La tassazione è già al massimo, ma è previsto che in casi eccezionali si può essere autorizzati ad alzarle ulteriormente. Attualmente tutto ci fa pensare che non toccheremo il livello di tassazione”. Avete parlato, in campagna elettorale, anche della riapertura del teatro. “Sì, salvo impedimenti, la riapertura avverrà in autunno. I lavori da fare sono di poco conto e molte risorse sono già state donate da cittadini”. Dovrete anche lavorare con l’opposizione. “Sì, durante la campagna il confronto è stato sempre leale e corretto, mi auguro di continuare in un clima di serenità”. Silvia Ilari
8 Luglio 2016
Ambiente/News Fermo/Operativa la prima isola ecologica informatizzata
Raccolta differenziata, a Lido Tre Archi si cambia Lo scorso 23 giugno a Lido Tre Archi è partito il servizio di raccolta differenziata con le isole ecologiche mobili itineranti informatizzate. Dopo essere stato testato all’Asite, il primo modulo è ora attivo in via sperimentale e lo resterà fino ad agosto. Prima di diventare unico, il modulo “convivrà” con i sistemi di raccolta tradizionali. Le altre due isole ecologiche informatizzate saranno posizionate successivamente. Video sorvegliata, dotata di otto bocchette automatiche per il conferimento di rifiuti urbani (vetro, carta-cartone, plastica, umido, indifferenziato, olii vegetali, pile, RAEE R4: apparecchiature elettriche ed elettroniche, informatiche, piccoli elettrodomestici, ecc.) l’isola ecologica informatizzata è stata collocata a Lido Tre Archi a causa della particolare conformazione urbanistica della zona e per la presenza di agglomerati condominiali di grandi dimensioni che rendono difficile applicare un sistema di raccolta porta a porta. L’isola ecologica sarà rimossa dopo 6/8
ore in orario diurno. Il modulo scarrabile vede per ora la presenza di un operatore che, oltre a coadiuvare e accompagnare i cittadini nei primi conferimenti, funge anche da deterrente per scoraggiare chi vorrà farlo in modo improprio. “L’azione dell’Amministrazione comunale, di questo Assessorato e dell’Asite nella direzione del miglioramento e dell’efficentamento del servizio di raccolta differenziata e di contrasto del turismo indiscriminato dei rifiuti prosegue in modo determinante e il posizionamento di queste isole ecologiche per favorirne la familiarità con gli utenti lo sta a testimoniare”, spiega l’assessore all’Ambiente Alessandro Ciarrocchi. “Con l’Asite – continua – avvieremo inoltre progetti di educazione e sensibilizzazione ambientale insieme ad associazioni ambientaliste, di volontariato e coooperative onlus per aumentare comportamenti virtuosi, anche nelle scuole, sulla raccolta differenziata, sul riciclo e sul riuso dei rifiuti con la formazione, fra gli altri,
di tutor ambientali a difesa del territorio e del decoro urbano”.
S.Elpidio a Mare/Rinnovato il protocollo
Marche/Pedaso regina delle spiagge fermane
La cura del verde e il benessere di tutti
Guida Blu 2016, promossi e bocciati
È stato rinnovato il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale di Sant’Elpidio a Mare, l’associazione La Speranza onlus e l’Ecoelpidiense per il progetto “Foce bis”. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di mantenere pulite le aree vicine ai corsi d’acqua. Con l’accordo, l’associazione La Speranza – realtà che da tempo opera nel territorio comunale – continuerà l’impegno già avviato lo scorso anno per realizzare percorsi riabilitativi specifici, i cui frutti potranno essere messi a disposizione per la promozione del benessere dei suoi ospiti, ma anche di tutto il comprensorio. “Curare l’ambiente per curare meglio
Tre vele su cinque: sono quelle assegnate a Pedaso da Legambiente e Touring Club Italiano. Due vele sono andate Porto Sant’Elpidio, una a Porto San Giorgio. E’ quanto emerge dalla Guida Blu 2016 (www.facebook.com/ilmarepiubello), la pubblicazione che segnala le località marittime italiane particolarmente meritevoli di essere frequentate. Pregi naturalistici, gestione del territorio, stato dei servizi, manutenzione dei centri storici, offerta enogastronomica: sono i principali aspetti che vengono analizzati per l’attribuzione delle vele. Nelle Marche nessuna località è stata premiata con cinque vele, il massimo riconoscimento previsto. Portonovo e Sirolo ne hanno ottenute quattro, Fano, Senigallia, Porto Potenza Picena, Pedaso e Grottammare tre, Porto Sant’Elpidio e Cupra Marittima due, Gabicce Mare, Numana, Porto Recanati, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto una. Nella sezione dedicata alle località regine del turismo lacustre, per le Marche compare la località di Fiastra con tre vele. Accanto alle classifiche delle località costiere, Legambiente ha accorpato le località in comprensori turistici, sulla base di aree geografiche definite più da un’offerta omogenea che da confini amministrativi. Nella Guida blu, per le Marche,
le persone”: è questo infatti lo slogan del programma terapeutico-riabilitativo del progetto “La Foce bis”. Occupandosi della pulizia e del decoro dell’area compresa tra la sede della comunità di Via Lungo Chienti e l’Abbazia Imperiale Santa Croce al Chienti, vivono infatti un’esperienza terapeutica e riabilitativa che si concretizza nell’attività a vantaggio dell’ambiente, della collettività. Dal punto di vista operativo, i ragazzi della comunità saranno formati e dotati di specifici strumenti per le piccole operazioni di cura e posizionamento di nuovi totem informativi, raccolta dei rifiuti abbandonati lungo la strada, e abbellimento e cura del percorso.
Marche/C’è anche Torre San Patrizio
Comuni Ricicloni, premiati i “magnifici sei” C’è anche Torre San Patrizio tra i sei Comuni marchigiani incoronati “Comuni Ricicloni 2016”. Quest’anno, infatti, oltre a premiare l’alta percentuale di raccolta differenziata (almeno il 65%), sono state segnalate e riconosciute come virtuose le realtà che producono meno di 75 chilogrammi annui per abitante di rifiuto secco indifferenziato. Castelfidardo, per la categoria sopra i diecimila abitanti, e Folignano, per quella sotto i diecimila abitanti, sono i vincitori assoluti di questa edizione con, rispettivamente, 74,7 kg all’anno per abitante e 49,1 kg. Seguono Torre San Patrizio con 60,1 kg, Ripe San Ginesio con 66,3 kg, Camporotondo di Fiastrone con 72,6 kg e Appignano con 74,1 kg. “Dopo aver raggiunto grandi risultati di raccolta differenziata in regione – commenta Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche – ora bisogna puntare alla riduzione della frazione indifferenziata che finisce in discarica e accompagnare la nuova fase della gestione dei rifiuti che ci permetta di dire definitivamente addio alle metodologie utilizzate negli anni ’90 e 2000, come le discariche e gli inceneritori. Per realizzare questo, accanto alla prevenzione della produzione dei rifiuti, dobbiamo continuare a lavorare nei territori che sono in ritardo con la raccolta differenziata, accompagnare l’introduzione del sistema di tariffazione puntuale su larga scala e puntare sulla qualità di quanto viene differenziato. Solo così riusciremo a dare forza e a far vincere l’economia circolare che tanto può dare al nostro territorio in termini di innovazione, sana economia e prospettiva sociale”.
è segnalata la Riviera del Conero come un vero e proprio gioiello naturalistico. “Con la Guida Blu - spiega Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche - ogni anno vogliamo valorizzare la bellezza e le potenzialità delle Marche dando spazio alle buone pratiche di gestione del nostro territorio. L’attenzione all’ambiente, come la pulizia del mare e delle aree balneabili, ma anche la qualità ambientale e dei servizi ricettivi, l’adozione di politiche di sostenibilità, l’attenzione al consumo del suolo e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, testimoniano come sia possibile soffrire meno della crisi ed essere località sempre più competitive. Nelle Marche c’è ancora grande potenzialità di crescita investendo sulla valorizzazione e la buona gestione dell’ambiente e del territorio”.
Breve Fermo Bando europeo per la piscina comunale Sarà affidata con bando europeo la gestione della piscina comunale di Fermo. Il bando è stato presentato per la pubblicazione sulla GUCEE (Gazzetta Ufficiale della Comunità Economica Europea) e successivamente in ambito nazionale come previsto dalla normativa vigente. Il bando prevede oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario, quali la realizzazione di opere essenziali e indispensabili per l’efficientamento e la riqualificazione energetica e per il maggiore sviluppo funzionale della struttura, pari a 700 mila euro e un affidamento per un periodo di 16 anni. L’impianto è in funzione dagli anni ’80; negli anni 1999-2000 sono stati realizzati dal Comune interventi di manutenzione straordinaria che hanno permesso l’utilizzo della struttura fino al 2013, anno in cui con il nuovo affidamento in gestione sono stati eseguiti altri lavori sui diversi ambienti.
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Economia/News Fermo/Per difendersi da furti e rapine
8 Luglio 2016
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Marche/Primato dei vegetali
Città Sicura, accordo tra Cna e Axitea Agricoltura, non si ferma la crescita delle produzioni
Da una parte c’è il questore di Ascoli e Fermo Mario Della Cioppa che parla di una diminuzione dei reati nel territorio dovuta al fatto che non sempre i crimini vengono denunciati. Dall’altra c’è la crescente sensazione di insicurezza dei cittadini che chiedono alle istituzioni di fare di più. A fare questa analisi è il direttore della Cna di Fermo Alessandro Migliore che ha presentato il progetto “Città Sicura”, iniziativa che coinvolge gli installatori e gli impiantisti dell’associazione di categoria e la società di vigilanza privata Axitea. “La questione sicurezza – spiega Migliore – è sempre più sotto osservazione. I dati del questore dicono che reati e criminalità sono in calo, ma questo accade perché non tutti denunciano e perché in questo territorio furti e rapine rappresentano ancora l’eccezione e fanno notizia. Alcuni Comuni hanno messo a bilancio un fondo specifico per questi scopi.
Il nostro progetto, oltre ad aumentare il numero dei tesserati Cna, vuole sensibilizzare gli enti locali a costituire questi fondi e ad impegnarci più risorse”. Che prevede di preciso “Città Sicura”? Un accordo tra Cna e Axitea in base al quale la società di vigilanza offre i suoi servizi (pattugliamento e dispositivo personale antirapina) scontati del 30% per gli associati Cna. L’installazione dei dispositivi di allarme e di videosorveglianza e l’assistenza post installazione saranno realizzati, a prezzi competitivi, da dieci aziende di settore della Cna. Il progetto si rivolge sia a ditte che a privati che potranno scegliere tra tre kit. “Abbiamo interessato anche la Prefettura di Fermo – conclude Migliore – che ci ha dato il suo avallo. Oltre alla sua indubbia utilità, il progetto fornisce anche opportunità di lavoro per i nostri associati”. (f.p.)
Torna a crescere l’economia agricola marchigiana che nel 2015 fa segnare un incremento del 7%, valore aggiunto rispetto all’anno precedente, salendo a quota 617,8 milioni di euro, per una produzione che si attesta complessivamente su 1,33 miliardi di euro. I dati vengono dalla Coldiretti sulla base dei numeri diffusi dall’Istat sui conti nazionali del settore primario che evidenziano un incremento più pronunciato per la nostra regione rispetto al dato nazionale, anch’esso comunque in salita. A fare la parte del leone sono le produzioni vegetali, per un valore complessivo di 575 milioni di euro, seguite dagli allevamenti con 388 milioni di euro, mentre le attività di supporto all’agricoltura valgono 246 milioni di euro. Tra le singole produzioni si conferma il peso del grano duro che da solo fa segnare oltre 204 milioni di euro, piazzandosi al vetrice di una top ten che vede a seguire pollame (106 milioni), pro-
dotti vitivinicoli (90 milioni), carni suine (73 milioni), uova (51 milioni), carni bovine (47 milioni), latte (29 milioni), olio (25 milioni), girasole (20 milioni) e foraggi (17 milioni). “La crescita del valore aggiunto – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Tommaso Di Sante – testimonia la rinnovata centralità del settore agricolo sul quale è oggi possibile costruire il rilancio dell’economia regionale, a patto però di superare le distorsioni oggi presenti all’interno delle filiere che sottopagano il lavoro delle nostre imprese”. A minacciare la ripresa è il problema dei prezzi all’origine, che nei primi mesi del 2016 hanno fatto registrare un crollo, tanto che, per molte produzioni, non riescono neanche a coprire i costi, anche sotto la pressione delle importazioni di prodotti dall’estero poi spacciati per italiani. Costi che nel 2015, denuncia Coldiretti, sono nel frattempo aumentati del 2%, con punte fino al 10% per energia e concimi.
Breve Marche La campagna “salva” l’occupazione regionale Nelle campagne marchigiane, nel primo trimestre del 2016, i lavoratori sono aumentati del 12%, rispetto allo stesso periodo del 2015. Ad affermarlo è la Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat, secondo i quali la prima parte dell’anno vede un calo, negli altri settori, di oltre settemila addetti. Male soprattutto l’industria che perde circa ottomila posti (3%) a causa del crollo delle costruzioni (-7.500 lavoratori, 18%), quasi marginale quello dei servizi, dove si segnala l’exploit di ristorazione, alberghi e commercio (+3mila addetti, crescita del 3%).
8 Luglio 2016
Economia/News
Lavoro/Le offerte nel territorio
Parola di esperto/Il commercialista LA RIFORMA DELLE SANZIONI TRIBUTARIE DAL 2016 Il D.Lgs. n. 158/2015 ha riformato il sistema delle sanzioni amministrative tributarie, la cui efficacia è stata anticipata dalla legge Stabilità 2016 al 1° gennaio 2016. Le nuove disposizioni saranno applicabili da quest’anno, con piena operatività del favor rei. Il nuovo regime prevede una riduzione del carico sanzionatorio fino alla metà del minimo della sanzione in presenza di circostanze che la rendono spropositata rispetto al fatto commesso. Di fatto non è più richiesto che le circostanze siano eccezionali. All’opposto, la sanzione è aumentata sino alla metà nei confronti di chi, nei 3 anni precedenti, è recidivo nel aver commesso violazioni della stessa indole, a meno che le stesse siano state oggetto di accertamento con adesione, mediazione o conciliazione giudiziale. Analizziamo le principali novità, partendo dalle imposte sui redditi e dall’Irap. In caso di omessa dichiarazione la sanzione varia dal 120% al 240% delle imposte dovute, con un minimo di € 250. In assenza d’imposte dovute la sanzione varia da € 250 a € 1.000. In presenza di redditi prodotti all’estero permane la consueta maggiorazione di 1/3 della sanzione. Se la dichiarazione è presentata entro il termine per l’invio di quella per l’anno successivo e comunque prima dell’inizio di un accertamento, la sanzione è dimezzata, e varia quindi dal 60% al 120% delle imposte, con un minimo di € 200. In assenza di imposte, la sanzione andrà da un minimo di € 150 ad un massimo di € 500. Le sanzioni fisse applicabili quando non sono dovute imposte, possono essere aumentate fino al doppio nei confronti dei soggetti obbligati alla tenuta delle scritture contabili. In presenza di dichia-
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razione infedele se è indicato un reddito o un valore della produzione imponibile inferiore a quello accertato o un’imposta inferiore a quella dovuta o un credito superiore a quello spettante, si applica la sanzione dal 90% al 180% della maggiore imposta dovuta o della differenza del credito utilizzato. Analoga sanzione si applica se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni d’imposta ovvero indebite deduzioni dall’imponibile, anche se attribuite in sede di ritenuta alla fonte. La sanzione è aumentata dal 135% al 270% quando la violazione è realizzata mediante l’utilizzo di documentazione falsa o per operazioni inesistenti, mediante artifici o raggiri, condotte simulatorie o fraudolente. Per l’omessa indicazione dei redditi prodotti all’estero si applica ancora l’aumento di 1/3. In assenza di documentazione falsa o raggiri, la sanzione è ridotta di 1/3 quando la maggiore imposta o il minor credito sono complessivamente inferiori al 3% dell’imposta e del credito dichiarati, e comunque complessivamente inferiori a € 30.000. In presenza di canone di locazione immobiliare a uso abitativo non dichiarato o dichiarato in misura inferiore a quella effettiva, se si è optato per la cedolare secca, le sanzioni per omessa o infedele dichiarazione sono raddoppiate, potendo variare dal 240% al 480% dell’imposta in caso di omessa dichiarazione del canone oppure dal 180% al 360% in caso di infedele dichiarazione del medesimo. L’omessa denuncia delle situazioni che danno luogo ad aumenti del reddito dominicale e del reddito agrario dei terreni è punita con una sanzione da € 250 a € 2.000. Tale regime sanzionatorio non è applicabile alle locazioni stipulate nell’esercizio d’imprese, arti e professioni, riguardando esclusivamente i redditi fondiari.
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Marche/In sei anni 283 nuove imprese on line
E’ boom di negozi su internet Borse, cosmetici, accessori, gadget, abbigliamento, articoli per bambini e per la pesca. Ma anche auto e moto, casalinghi, vino, scarpe, biciclette, parquet, prodotti elettronici e farmaceutici, libri, occhiali, giocattoli fino alle “piante di acqua dolce”, ai sistemi di allarme e ai servizi di pompe funebri. E’ solo una piccola frazione di quello che si può comprare sul web attraverso le 463 imprese marchigiane operanti nel settore delle vendite online che, a fine 2015, risultavano iscritte al Registro delle imprese delle Camere di Commercio. Il ritratto del fenomeno emerge dai dati elaborati da InfoCamere per Unioncamere, secondo i quali il “boom” delle imprese di vendita via internet ha visto negli ultimi sei anni una crescita continua, mentre le imprese tradizionali del commercio stentavano. “Nella nostra regione – commenta il presidente di Unioncamere Marche Graziano Di Battista – le imprese che vendono esclusivamente on line i loro prodotti sono passate dalle 180 del 2009 alle 463 del 2015, con un aumento di 283 imprese pari al 157,2%. Si tratta di attività che hanno registrato in questi anni di crisi un’espansione del loro fatturato e della produzione, riuscendo a raggiungere, grazie al web, i loro clienti in ogni parte del mondo e a conquistarne di nuovi sia in Italia sia all’estero”.
CRESCIAMO INSIEME FAMIGLIE Finanziamento a condizioni agevolate rivolto alle famiglie residenti nel territorio fermano Mentre le imprese di commercio on line crescono, quelle che vendono i loro prodotti attraverso i canali tradizionali scendono: in sei anni sono passate da 21.049 a 21.186, con la perdita di 55 aziende. La provincia marchigiana con il maggior numero di imprese commerciali on line è quella di Ancona (129), seguita da Pesaro Urbino (111), Macerata (90), Fermo (72) e Ascoli Piceno (61). In Italia le imprese di commercio al dettaglio via internet, tra il 2009 e il 2015, sono aumentate da 5.933 a 14.927, con un saldo di 8.994 aziende , pari al 151,6 per cento. A guidare la corsa nazionale del commercio virtuale sono gli imprenditori abruzzesi (+260%), seguiti da quelli pugliesi (+218%) e da quelli campani (+202%). In termini assoluti, la crescita più consistente si registra in Lombardia (+1.694), in Campania (+1.069) e nel Lazio (+983).
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8 Luglio 2016
Sociale/News
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Porto San Giorgio/L’attività dell’associazione Zero gradini per tutti
Liberi di muoversi in città L’attivo gruppo sangiorgese che lavora per ottenere parità di trattamenti e diritti delle persone con disabilità, con un occhio di riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche, è ora riconosciuto giuridicamente. “Zero gradini per tutti” è ufficialmente un’associazione e ha anche una sede in via Martiri di Cefalonia 9, a Porto San Giorgio. “È stata costituita un mese fa circa – spiega il presidente Saverio Verone – ma operavamo già, in maniera informale. È stata installata una pedana per permettere di entrare in carrozzina all’Arena Europa. Alla Chiesa di San Giorgio è stato fatto il marciapiede e verrà messo anche un corrimano. Poi ancora a Rocca Tiepolo, dove, fino all’anno scorso, non era possibile arrivare per chi era in carrozzina per partecipare agli eventi. In concerto con l’amministrazione, è stato deciso di installare una passerella e, attraverso una convenzione con l’Unitalsi, dare la possibilità di essere accompagnati fino in cima”. Una convenzione che verrà rinnovata anche per il 2016/2017 ma che l’associazione preferirebbe avere quinquennale e ne farà richiesta. L’Unitalsi è solo una delle associazioni che sostiene “Zero gradini per tutti”, altre sono l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), l’AISA (Associazione per la Lotta alle Sindromi Atassiche), l’AISM (Associazione Italiana
Sclerosi Multipla), la Voce del Cuore per la Chirurgia, la Fondazione Paladini, la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), le Croci Azzurra e Verde. Proprio con quest’ultima verrà attuata una convenzione per offrire un servizio per disabili anche al Teatro dell’Aquila di Fermo: “C’è stata l’approvazione in Consiglio comunale – specifica Savone – anche in questo caso ci sarà una pedana all’entrata. Due volontari accompagneranno il disabile fino all’interno del teatro, attendendo fino al termine dello spettacolo”. Proprio da una serata a teatro è venuta l’“ispirazione” per superare un altro limite: “Durante il convegno con l’avv. Angelo Marra a Porto San Giorgio ci siamo accorti che potrebbe essere utile inserire un bagno all’entrata e mettere sulla destra una pedana. Inoltre, si pensa di riservare ai disabili, su prenotazione almeno uno o due palchetti”, continua Verone. “A Porto San Giorgio, la realtà ha superato le nostre aspettative. Quando al suo insediamento il sindaco ci ha chiamati, manifestandoci l’idea di costituire un’associazione per ascoltare dalla nostra viva voce quali fossero le problematiche, vivendole noi stessi o attraverso familiari, non nascondo che fossimo scettici. In tanti inseriscono questi temi nella campagna elettorale, avevamo paura che se ne sarebbe parlato, ma, all’atto pratico, non si sarebbe visto nulla. Invece, devo dire che le cose con
questa Amministrazione sono state fatte. Il sindaco (Nicola Loira n.d.r.) si è impegnato e ogni volta che andiamo in Comune è disponibile ad ascoltarci”. Con questa energia il gruppo è riuscito a “conquistare” anche Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche, Antonio Matrovincenzo, presidente del Consiglio regionale, Piero Fassino, (l’ancora, per ora) presidente Anci Italia ed ex sindaco di Torino, strappando loro un sostegno basato sulla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, perno dell’associazione. Uno degli scopi di “Zero Gradini per tutti” infatti è la diffusione di una cultura del fare su pari opportunità e abbattimento delle barriere architettoniche. Silvia Ilari
Marche/Per assistenza didattica domiciliare e adattamento dei testi scolastici
Per gli alunni disabili sensoriali contributi dalla Regione 460 mila euro: è la somma messa a disposizione dalla Giunta regionale e destinata alle famiglie degli alunni disabili sensoriali per l’assistenza didattica domiciliare e per il servizio di adattamento dei testi scolastici. Il provvedimento riguarda le due tipologie di intervento, con modalità diverse, in attesa di predisporre una programmazione omogenea e organica su tutto il territorio regionale a partire dal nuovo anno scolastico 2016/2017. A segui-
to della riforma Delrio, molte funzioni delle Province sono state trasferite alla Regione. Tra queste anche quella della disabilità sensoriale. In particolare, lo scorso anno la Regione ha assegnato 425 mila euro alle Province che già segnalavano difficoltà finanziarie per garantire i servizi. La Giunta riconoscerà i contributi relativi all’assistenza didattica domiciliare per il periodo gennaio-giugno 2016 (esami inclusi), con gli stessi criteri vigenti in
ogni Provincia, che hanno assicurato il servizio fino al termine del 2015. Per quanto riguarda l’adattamento dei testi scolastici, dal prossimo anno scolastico le famiglie riceveranno un contributo diretto, mentre dall’anno scolastico 2017/2018 si procederà con un bando di gara per l’affidamento del servizio. “La Regione – spiega il presidente Luca Ceriscioli – ha ritenuto doveroso continuare a garantire l’assistenza didattica agli alunni sensoriali in attesa
della nuova programmazione dei servizi. Garantiremo lo steso livello di assistenza fornito dalle singole Province negli anni precedenti, con le modalità proprie di ciascuna di esse per non creare disagi. Questa strategia d’azione, condivisa dalle principali organizzazioni che tutelano i disabili sensoriali, è necessaria per scongiurare problemi agli alunni e alle loro famiglie, vista l’oggettiva difficoltà sopraggiunta con il trasferimento delle funzioni dalle Province alla Regione”.
Fermo/Un aiuto per i professionisti della sanità
Stress da lavoro, accordo tra psicologi e infermieri Ci sono lavori diversi dagli altri. Lavori che richiedono un carico emotivo particolare, che possono mettere a dura prova l’equilibrio psicologico di chi li fa. Se n’è accorta l’Asur di Fermo che di recente ha siglato un protocollo tra l’Ordine regionale degli Psicologi e quello degli Infermieri. Alla base dell’accordo ci sono i numeri. Da un’indagine statistica è emerso infatti che il 50% delle assenze da lavoro in alcuni ambiti sanitari è dovuto allo stress. Un fenomeno che riguarda soprattutto chi, tutti i giorni, lavora in ambienti e situazioni particolarmente difficili (il reparto di Oncologia, l’Hospice o chi si occupa di cure domiciliari). “Lavorare in certi reparti – spiega il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini – è particolarmente difficile perché si creano empatie con situazioni sanitarie che possono avere anche risvolti di disagio. Grazie a questo accordo
Concorso per infermieri
Si terrà i primi di settembre al PalaSavelli di Porto San Giorgio il concorso per infermieri dell’Area Vasta 4. La prima prova si svolgerà in due giorni per dare modo a tutti i 3.700 partecipanti di prendere parte all’esame. Chi supererà la prima prova passerà all’orale. Il concorso serve per creare una graduatoria a cui attingere in caso di necessità.
saremo in grado di fornire supporto specialistico a chi pensa di averne bisogno”. A breve sarà creata una lista di psicologi che hanno aderito al progetto. Gli infermieri che aderiranno non pagheranno la prima seduta, mentre per le successive avranno un prezzo di favore. “Spesso – dice Luca Pierucci, presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche – ci si rivolge allo psicologo quando la patologia è conclamata. La prevenzione è fondamentale per evitare spese di terapia e impatti negativi sulla propria vita. Finché non avremo dati ufficiali è difficile capire le ragioni dell’assenteismo, per questo il protocollo servirà anche per mappare il fenomeno dello stress da lavoro a livello territoriale, consentendo interventi più puntuali e mirati”. Una situazione, quella dello stress da lavoro, che il presidente del Collegio di Fermo dell’Ipasvi (Infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici di infanzia) Adoriano Santarelli adduce alla riduzione del personale e al conseguente aumento del carico di lavoro. “A livello locale – spiega – si può fare di più, in accordo con le organizzazioni sindacali: turn over e accordi interni, relativi a queste unità operative, aiuterebbero ad evitare situazioni di disagio più importanti”. Obiezioni rigettata da Livini, secondo il quale, al momento, il nu-
mero degli infermieri è sufficiente a gestire la mole di lavoro e il turn over difficilmente attuabile a causa delle diverse professionalità impiegate e delle predisposizioni personali. Resta indubbio che la serenità lavorativa del professionista ha ricadute positive anche sui pazienti. Per questo, se la sperimentazione andrà a buon fine, si pensa di estenderla ad operatori di altri settori, primi tra tutti quelli del 118 e del pronto soccorso. Francesca Pasquali
Sanità/News
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Salute e Benessere/Intervista al dottor Carlo Sprovieri
Gli occhi al sole di Agnese Testadiferro
Proteggiamoli i nostri occhi! Scegliamo gli occhiali migliori, con le lenti adatte alle nostre esigenze senza farci guidare troppo dalle mode. E poi, le lenti a contatto iniziamo a indossarle con moderazione se andiamo una giornata intera in spiaggia, perché tanti possono essere i pericoli per le nostre cornee. Importante conoscere dove sono nascosti per renderci più attenti e ...oculati. Abbiamo incontrato l’oculista dr Carlo Sprovieri per capire come comportarsi nelle giornate di solleone e in quelle che iniziano presto al mare e terminano fino a notte inoltrata. Quanti e quali sono i maggiori pericoli per i nostri occhi? Tre: lenti a contatto, disidratazione e allergie. I problemi per i portatori di lenti a contatto sono aumentati perché si calcola un incremento di gravi ulcere, lesioni e cicatrici alla cornea dovute all’abuso e soprattutto alle troppe ore continuative di utilizzo. Consiglio a chi frequenta la piscina di attrezzarsi con gli occhialini ad hoc graduati perché molti sono i germi che, nonostante gli antibiotici, possono entrare a contatto con la cornea; inoltre se l’occhio diventa rosso e in 24 ore la situazione non passa …farsi controllare tempestivamente. Per evitare la disidratazione, soprattutto nei miopi over 60, è importantissimo bere molta acqua al fine di proteggere il vitreo dell’occhio. Oltre 35 milioni di italiani soffrono di allergie e tra questi molti sono i bambini: necessario quindi ricorrere al proprio medico se si notato rossori e fastidi agli occhi, in particolare in primavera ed estate. Tra la lente a contatto e l’operazione al laser che consiglia? Per chi può è consigliabile l’operazione, ma non dopo i 40 anni perché diventerebbe inutile. Mi preme sottolineare che noto molta superficialità soprattutto nei giovanissimi, perché non si rendono conto dei danni, che anche solo dormendoci, possono provocare le lenti a contatto se non si ha attenzione.
Brevi Falerone
Make up e creme: come sceglierli per evitare irritazione causa sudore? Occorre fare dei test sia di trucchi sia di creme per verificare eventuali allergie ai principi dei prodotti. Fare prove, magari richiedendo i campioncini in farmacia o profumeria, fino a quando non si è certi che il prodotto sia quello giusto per sé. Collirio e lacrime artificiali: consigli per l’uso? Spesso si usa il collirio, che è un medicinale, quando l’occhio è arrossato, ma sarebbe opportuno capire se l’arrossamento in questione sia tipico e caratteristico del proprio occhio o anomalo. Il collirio va scelto e usato con il consiglio della specialista perché va individuato quello più vicino alla propria lacrima, quindi o oleoso o acquoso. La lacrima, che anch’essa si deve avvicinare alla tipologia della lacrimazione, serve per idratare in caso di secchezza oculare e se si indossano lenti a contatto. S.o.s. sabbia o corpi estranei negli occhi: che fare? Lavare energicamente l’occhio, tenendolo bene aperto. Se si hanno a disposizione le lacrime artificiali si possono fare i bagni oculari con l’aiuto di qualcuno. Il bagno oculare si fa o sulla cornea o sulla parte superiore della palpebra tenendola ben aperta. In questi modi il corpo esterno andrà via da solo ...ma se in un’ora non si hanno risultati, raggiungere il Pronto Soccorso. L’occhiale da sole come preferirlo? Scegliere l’occhiale con la certificazione CEE è il primo passo da compiere. Per essere ben protettivo il modello ideale è quello fasciante, mentre tra una lente chiara e una scura è meglio farsi consigliare dal medico perché l’indice di protezione e schermatura non dipendono dal colore ma dalle qualità intrinseche della lente stessa. Le lenti nere sono adatte per coloro che hanno subito operazioni recentemente.
Fermo/Operativo nel mese di agosto
Obesità infantile e attività ginnica Continuano a Falerone gli appuntamenti dedicati alla salute e ad uno stile di vita sano. Venerdì 29 luglio alle ore 21.30 nell’aula consiliare “C. Marcucci”, in piazza della Concordia si terrà l’incontro “Obesità infantile e attività ginnica”. La tematica sarà trattata da Elio Restuccia (pediatra), Elisa Muti (nutrizionista) e Sergio Maria Brunamontini (medicina dello sport). Gli incontri sono organizzati dal Comune in collaborazione con il poliambulatorio Afrodite.
Fermo
Il Ponte rinnova il direttivo
E’ stato rinnovato il Consiglio direttivo de Il Ponte, l’associazione di Fermo che aiuta i meno fortunati fornendo pasti, cambi d’abito e altri servizi. Silvano Gallucci è stato confermato presidente. Maurizio Alberti è il vice presidente, Angela Romagnoli Zanni, Nella Brambatti, Bruna Giusepponi, Arcangelo Massi e don Alfredo Giordani i consiglieri. “Per non spegnere i riflettori sulla povertà manifestata dalle persone che arrivano da noi – l’appello dell’associazione – per poter assicurare un pasto giornaliero, per fornire le borse alimentari, per il servizio delle docce e per i cambi d’abito, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti ed in particolare dei nostri volontari che sono il vero patrimonio della nostra associazione”
S.Elpidio a Mare/Servizio martedì e giovedì pomeriggio
A Lido Tre Archi arriva Pronta la Moc all’ex ospedale la guardia medica turistica “Un passo avanti importante”. Così il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha definito l’arrivo del servizio di guardia medica turistica a Lido Tre Archi. Il servizio sarà attivo dal 2 al 31 agosto, dalle 16 alle 19, nei locali comunali di via Aldo Moro e sarà gratuito per i residenti nelle Marche, mentre chi proviene da fuori regione, per usufruirne, dovrà pagare 25 euro per la visita a domicilio e 15 euro per quella in ambulatorio. L’attivazione del servizio a Lido Tre Archi porterà, per il periodo in questione, ad una riduzione di orario a Porto San Giorgio che però vedrà raddoppiato quello del medico di guardia. “L’obiettivo – spiega il direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini – è garantire assistenza con pari dignità e servizi al territorio. Se a Lido Tre Archi andrà tutto bene nei prossimi anni il servizio potrebbe essere reso più stabile”. Sempre lungo la costa, per l’estate sono confermati i due mezzi di soccorso medico di base: quello della
È partito nelle scorse settimane il servizio di Moc (Mineralometria ossea computerizzata) nell’ex presidio ospedaliero di Sant’Elpidio a Mare. Il servizio sarà effettuato il martedì e il giovedì pomeriggio. Potenziato, inoltre, il servizio di radiologia che sarà garantito dal lunedì al sabato mattina e dal lunedì al venerdì pomeriggio. “L’attivazione della Moc – commenta il sindaco Alessio Terrenzi – è un altro obiettivo raggiunto con Sant’Elpidio a Mare che diventa punto di riferimento per la radiologia periferica. Si va sempre più
Croce Azzurra a Porto San Giorgio sul lungomare Gramsci, nei locali dell’Avis, e quello della Croce Verde a Porto Sant’Elpidio nella sede dell’associazione. Confermata anche la postazione del 118 dell’Area Vasta 4. E’ inoltre possibile rivolgersi ai medici generici e ai pediatri nelle ore di attività. Gli elenchi sono disponibili negli uffici anagrafe di Fermo (tel. 0734.6252573) e di Porto Sant’Elpidio (tel. 0734.6257049), pagando le tariffe previste per le visite occasionali domiciliari e ambulatoriali.
Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio
A Porto San Giorgio la guardia medica turistica sarà operativa fino al 1° agosto dalle 9 alle 19 e dal 2 al 31 agosto dalle 9 alle 16 presso il presidio distrettuale di via della Misericordia, tel. 0734.6252633. A Porto Sant’Elpidio fino al 31 agosto dalle 9 alle 19 presso la sede della Croce Verde in via del Palo 10, tel. 0734.909030.
concretizzando ciò che è stato deciso nel primo anno della mia amministrazione: oltre alla Moc, si va verso la casa della salute con le cure intermedie, la potes e poi la casa di riposo. Ricordiamo anche che abbiamo trovato una nuova sede per la Croce Azzurra e che si avrà la potes h12 con punto di primo intervento all’interno dell’ospedale. La radiologia, come da accordi, è stata realizzata e credo che si tratti di un altro tassello importante, verso la riqualificazione del nostro ex presidio ospedaliero”.
Marche/Approvato il regolamento regionale
Curarsi con la cannabis ora si può Nelle Marche sarà possibile utilizzare i derivati della cannabis a scopo terapeutico. La Giunta ha approvato il regolamento attuativo della legge regionale n.1/2013 che prevedeva l’impiego di questa sostanza nell’ambito del Servizio sanitario regionale. Il regolamento disciplina gli aspetti organizzativi che coinvolgono gli operatori sanitari nella gestione dei farmaci contenenti cannabis. Questi medicinali saranno a carico del Servizio sanitario regionale (Ssr) solo per i pazienti residenti nelle Marche. Saranno forniti dai centri autorizzati dalla Regione (le farmacie degli Enti del Ssr,) per il trattamento di alcune patologie, per via orale o inalatoria. Gli impieghi medici della cannabis sono finalizzati all’analgesia con spasticità dolorosa (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale), alla gestione del dolore cronico (in particolare quello neurogeno), al controllo degli effetti indesiderati della chemioterapia (nausea e vomito) e alla stimolazione dell’appetito nella cachessia e anoressia nei pazienti oncologici o affetti da Aids e nell’anoressia nervosa. Altre applicazioni terapeutiche sono quelle legate all’effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alla terapie convenzionali, oltre che nei casi di riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali presenti nella sindrome di Gilles de la Tourette, non ottenibile con i trattamenti standard.
8 Luglio 2016
Terra nostra/News Provincia/Prosegue il procedimento di VIA
Monte Rinaldo/Agevolazioni per Tari e Imu
Centrale a biomasse, Powercrop Missione: ripopolare il paese e cittadini attendono una risposta Della riconversione dell’area dell’ex Sadam e dell’ipotesi di realizzazione di una centrale a biomasse a Campiglione di Fermo si è discusso relativamente poco nelle ultime settimane. Dopo la Conferenza dei Servizi dello scorso 7 giugno, convocata dalla Provincia a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 14 aprile, fatta eccezione per qualche sporadica dichiarazione, l’unico atto formale è stata la mozione presentata da Giambattista Catalini, approvata all’unanimità nella seduta del 30 giugno del Consiglio comunale della città capoluogo. E non poteva essere altrimenti, considerato che quello del procedimento di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) è un passaggio tecnico che richiede estrema cautela e un grande lavoro sottotraccia. In tanti, infatti, dalle Amministrazioni pubbliche più direttamente coinvolte (da Fermo a Monte Urano, da Ponzano di Fermo a Grottazzolina) ai cittadini riuniti nel Comitato Citasfe e non solo, stanno operando per portare sul tavolo documenti che dimostrino inequivocabilmente la nocività dell’impianto proposto dalla Powercrop di Bologna. Un passaggio importante, per quanto di carattere politico, è stata la convocazio-
ne dell’Assemblea dei Sindaci richiesta al Presidente Aronne Perugini da alcuni primi cittadini, svoltasi il 6 luglio. Nella mattinata di venerdì 15, poi, si ritornerà in Conferenza dei Servizi. Restano aperti alcuni nodi sui quali sta lavorando chi, sin dalla presentazione del progetto, si è opposto fermamente alla sua realizzazione. Saranno diversi, perciò, i pareri che verranno presentati nei prossimi giorni, accompagnati da relazioni tecniche aggiornate. Ma il ruolo più rilevante, come affermato più volte dai Comuni e dal Citasfe (che rimangono moderatamente fiduciosi sull’esito del procedimento), rimane quello dell’Asur, il cui giudizio potrebbe far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Servono posizioni chiare e concrete, si rimarca tra una riunione e l’altra. La Powercrop, legittimamente, attende una risposta. E anche il territorio fermano. Andrea Braconi
Riduzione della Tari e dell’Imu per ripopolare il centro storico di Monte Rinaldo. E’ il piano messo in atto dall’amministrazione comunale con lo scopo di rivitalizzare il cuore del paese. Nel dettaglio, sono previsti l’azzeramento della Tari per quattro anni per chi trasferisce la residenza a Monte Rinaldo a partire da quest’anno. Stesso vantaggio, ma per tre anni, per chi da quest’anno avvia nuove attività nel centro storico. Altre novità riguardano l’azzeramento della tassa sui rifiuti per gli immobili posseduti o detenuti da associazioni o enti che svolgono attività nel territorio comunale e la riduzione del 30% per agriturismi e b&b. Per quanto riguarda l’Imu, chi possiede fabbricati in centro storico, concessi in locazioni a nuove attività dal 2016, avrà una riduzione del 50%, sconto che arriva al 70% se gli immobili sono posseduti o detenuti da associazioni o enti che svolgono attività nel territorio comunale. Alla luce delle ultime modifiche normative, i terreni agricoli presenti nel territorio comunale sono tornati ad essere esentati dall’Imu, in quanto Monte Rinaldo è stato riconosciuto come comune montano. Soddisfatto per i risultati ottenuti il sindaco Gianmario Borroni. “Tutto ciò
– spiega – è fondamentale per quanto l’amministrazione sta facendo in tema di riduzione dell’imposizione fiscale, visti i continui tagli ai Comuni e le sempre più ridotte risorse a disposizione. Mantenere i servizi e diminuire la tassazione è un percorso intrapreso con coraggio da tempo, ora cerchiamo di unirlo al grande lavoro di promozione territoriale che stiamo svolgendo per riportare qui le famiglie, agevolare le giovani coppie a trasferirsi qui e, perché no, ad avviare qui nuove attività. Cerchiamo di fare la nostra parte, seppur piccola, per rilanciare questa zona e questo territorio, perché crediamo che oggi, come non mai, dare dei vantaggi economici a chi vuole investire e vivere nei piccoli centri è uno stimolo in più, che si somma a tutto quello che una zona come la nostra può dare in termini di qualità della vita”.
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Terra nostra/News Altidona/Nuovi progetti per l’estate
Centro storico e spiaggia: Altidona si rifà il look Grazie ai fondi provenienti dallo sblocco degli avanzi di bilancio, prima vincolati al Patto di Stabilità, l’impegno dell’Amministrazione altidonese si è indirizzato su tre fronti: centro storico, zona industriale e zona di accesso al mare. Il riammodernamento dell’illuminazione pubblica che prevedeva lavori inerenti ai lampioni e alla centralina della zona artigianale è ormai ultimata così come il marciapiede della circonvallazione nord del centro storico. Anche i lavori di riqualificazione e manutenzione del lungomare di Marina di Altidona sembrano essere a buon punto e dovrebbero essere in dirittura di arrivo: in programma è prevista la rimozione della piattaforma di legno ormai usurata che verrà sostituita dal marmo, oltre alla riqualificazione del trampolino che guarda verso il mare e ha funzione di belvedere. Prevista anche la piantumazione, nuove panchine, aggiustamento dell’altalena, qualche gioco in più, un’area con prato e ciottolato dove verranno piantate delle palme, siepe a ridosso della ferrovia e a ridosso della scarpata. Anche l’illuminazione subito dopo l’attraversamento del sottopassaggio sarà migliorata con un faro più alto posto alla destra dell’ingresso, che illuminerà dall’alto anche in vista degli eventi estivi serali che si terranno in spiaggia.
Allo scopo d’integrare l’offerta di servizi sportivi e ricreativi in ambito comunale e di promuovere lo svolgimento di attività rivolte a ragazze e ragazzi, Altidona ha pensato alla realizzazione di un progetto di valorizzazione territoriale che coinvolge l’area destinata all’attività sportiva. In fase di partenza infatti il progetto che tra qualche mese permetterà a Marina di Altidona di avere un campo da beach volley coperto e riscaldato. In questa fase dei lavori, l’amministrazione si sta avviando alla firma della convenzione con la società sportiva aggiudicataria a conclusione di una procedura pubblica di selezione avviata da parte della Stazione unica appaltante della Provincia di Fermo. L’obbiettivo è naturalmente quello d’incentivare e promuovere la diffusione della pratica sportiva, intesa anche come azione educativa e formativa in particolare nei confronti dei giovani. A tal proposito l’amministrazione comunale di Altidona ha da tempo avviato uno studio per valorizzare l’area di proprietà comunale sita in prossimità del campo da tennis/calcetto di Marina di Altidona, area attualmente solo parzialmente utilizzata e attigua ad altre strutture con vocazione sportiva. L’intervento dovrebbe prevedere, oltre alla realizzazione di due nuovi campi per il beach volley
Brevi Fermano
Istituito il fondo per le povertà
e beach tennis (coperti e riscaldati), anche l’installazione dell’impianto d’illuminazione per il campo da tennis/ calcetto preesistente in modo da portelo utilizzare anche nelle ore serali, nonché la copertura del campo nei mesi invernali tramite una struttura riscaldata ed il contestuale utilizzo dello spogliatoio prefabbricato recentemente acquistato. L’offerta prevede anche di concedere l’utilizzo gratuito del campo da calcetto per quattro ore settimanali nel periodo invernale, alla vicina società sportiva per gli allenamenti dei calciatori più piccoli. Il tutto a costo zero per l’amministrazione che con questo tassello è riuscita a riqualificare un’area dedicata all’attività sportiva di cui non tutti i comuni dispongono. Serena Murri
Marche/Riguardano soprattutto rifiuti e abusi edilizi
In aumento i reati ambientali Sono state 767 le illegalità ambientali accertate nelle Marche nel 2014 da forze dell’ordine, capitanerie di porto e polizie provinciali. Un dato in crescita rispetto ai 668 illeciti scoperti nel 2012. La classifica regionale dell’illegalità ambientale, stilata da Legambiente, vede le Marche all’undicesimo posto in Italia. Molto lontane dalle 4.499 infrazioni accertate in Puglia, dalle 3.797 della Sicilia e dalle 3.725 della Campania. Ma lontani anche dalla virtuosa Valle D’Aosta con soli 45 ecoreati accertati e dalla vicina Emilia Romagna, dove le infrazioni ambientali sono state 743 con 813 persone denunciate, un arresto e 263 sequestri. Complessivamente in Italia, secondo il Rapporto 2015 di Legambiente, nel 2014 sono stati commessi 29.293 reati ambientali. “Oggi – spiega il presidente di Unioncamere Graziano Di Battista – sono perseguibili per legge nuovi reati come l’inquinamento ambientale, il disastro ambientale, il traffico e l’abbandono di materiali radioattivi, l’impedimento del controllo ambientale e l’omessa bonifica. Si tratta di un cambiamento culturale e di civiltà che tutela la salute dei cittadini e gli interessi
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delle imprese marchigiane oneste, che subiscono la concorrenza sleale di chi abbatte i costi aziendali violando le norme sull’ambiente e la sicurezza”. Smaltimento illegale dei rifiuti industriali, abusivismo edilizio, incendi dolosi dei boschi, traffico illegale di opere d’arte e razzie nei siti archeologici, bracconaggio e reati ai danni di animali. Sono questi i reati ambientali più diffusi. Nelle Marche in un anno sono state 183 le illegalità accertate nel ciclo dei rifiuti e 129 gli abusi edilizi. Inoltre sono stati accertati 40 furti di opere d’arte, sette incendi dolosi e 339 infrazioni contro il patrimonio faunistico.
Il Comitato dei Sindaci dell’Ambito 19 ha approvato il “Piano dei Progetti – Servizi per il 2016”, finanziati con fondi d’Ambito, tra cui anche un fondo straordinario di interventi per le povertà di 30 mila euro. Destinatari di questa azione sono i cittadini, i domiciliati e gli apolidi la cui condizione economica può essere definita di povertà, siano essi nuclei o singoli che si trovano in una situazione di marginalità e fragilità sociale ed economica: persone di mezza età; separati o divorziati; disoccupati o precari; famiglie monoreddito; donne sole con figli; stranieri a basso reddito. La priorità per l’erogazione, che avverrà in collaborazione con le associazioni del Tavolo delle Povertà, sarà data dalla definizione dell’emergenza: morosità (pagamento utenze); emergenza abitativa (sostegno per l’affitto o sfratto); trasporto socio/sanitario e farmaci.
Sant’Elpidio a Mare
Torna l’isola pedonale in centro Torna l’isola pedonale nel centro storico di Sant’Elpidio a Mare. L’ordinanza – dalle ore 20.45 alle 24 di tutti i giorni feriali e festivi nell’area compresa tra piazzale Manlio, corso Baccio, piazza Gramsci, piazza Battisti, largo Brancadoro e piazza Matteotti – resterà in vigore fino all’11 settembre. Il divieto di sosta e di transito riguarda tutte le categorie di veicoli, eccetto quelli in dotazione alle forze di polizia, i mezzi di soccorso, i veicoli a servizio degli utilizzatori dei garage posti all’interno dell’area interessata, muniti di apposito pass, e quelli dotati di apposita autorizzazione. Nel tratto iniziale di corso Baccio è stato attivato un dispositivo automatico per il controllo degli accessi irregolari all’area pedonale.
Fermo
Servizi demografici, in vigore gli orari estivi Sono entrati in vigore gli orari di apertura degli sportelli dei servizi demografici di Fermo. Fino al 15 settembre quelli del Capoluogo seguono i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e martedì e giovedì dalle 16 alle 18 per Carte d’identità, Stato Civile e Residenze anagrafiche; sabato dalle 9.30 alle 13 per Carte d’identità e Stato Civile. Quelli di Capodarco saranno aperti da lunedì a mercoledì dalle 9.30 alle 13; quelli di Torre di Palme mercoledì dalle 8.30 alle 10.30
Brevi Montegranaro Riapre l’ecocentro
Porto San Giorgio Alt con il rosso, occhio alla linea bianca
E’ stato riaperto lo scorso 27 giugno l’ecocentro di Montegranaro. “Finalmente – commenta l’assessore all’Ambiente Roberto Basso – siamo riusciti a ridare alla cittadinanza questo importante spazio con un look completamente rifatto, bitumato e con percorsi più agevoli per gli utenti, ordinato e pulito, ma soprattutto sempre sorvegliato da personale preparato”. All’ecocentro non potranno essere conferiti i rifiuti indifferenziati, mentre le utenze commerciali dovranno accedere con mezzi legati a partita Iva iscritti all’apposita sezione attraverso la Camera di Commercio. Questi gli orari di apertura: lunedì 8.30 -12.30, martedì 8.30 - 12,30 e 15 - 18, mercoledì 8.30 -12.30, giovedì 8.30 - 12.30, venerdì 8.30 - 12.30, sabato 8.30 - 12.30 e 15 - 18.
E’ attivo da poche settimane il sistema di rilevamento delle infrazioni ai semafori di due incroci sulla Statale Adriatica (quello della chiesa di San Giorgio e quello di piazza Torino). “Oltre ai segnali stradali d’avviso già presenti – spiega il comandante della Polizia municipale Giovanni Paris – ne saranno posizionati altri specifici: gli utenti della strada non dovranno oltrepassare la striscia bianca d’arresto quando il semaforo sarà di colore rosso”. Per l’infrazione è prevista una sanzione di 41 euro (ridotta a 28,70 euro se il pagamento avverrà nei cinque giorni successivi la notifica, con la decurtazione di 2 punti dalla patente). “Gli utenti – aggiunge l’assessore alla Viabilità Valerio Vesprini – dovranno fare attenzione alla norma. I cartelli ricordano agli utenti il rispetto del Codice della strada che vieta di oltrepassare la riga di arresto quando la lanterna semaforica è rossa”.
8 Luglio 2016
Cultura/News Moresco/Jacopo Casadei espone al TOMAV
L’immaginario tra pittura e disegno
Verrà inaugurata il 10 luglio la mostra Veduta a margine, personale di Jacopo Casadei nella Torre di Moresco Centro Arti Visive che sarà visitabile fino al 31 luglio con orario venerdì, sabato e domenica dalle ore 18 alle 20. Le opere di Jacopo Casadei percorrono il margine tra la pittura e il disegno, oltrepassano una sottile linea di confine per unire, confondere i piani strutturali, le valenze e i significati. La pittura diventa spazio vuoto sopra il quale tracciare una scrittura fatta di segni, di tracce che vanno a concatenarsi fino a costruire l’opera finale. Questo vuoto è pulsante, magnetico, supporta il segno e si muove con esso. In alcune opere conserva la trasparenza della tela, in altre si fa liquido, in altre sfumato, in altre ancora diventa sfondo piatto di colore uniforme per evidenziare il tratto che lo solca e lo attraversa. Il quadro si costruisce da questo vuoto che è “memoria e desiderio, a cui succedono l’immaginazione e il piacere” (G. C. Argan in Roland Barthes. Intermezzo, a cura di A. Bonito Oliva, 2004). In Casadei l’immaginazione prende corpo sulla tela attraverso il segno, a volte è scrittura che scivola leggera, senza sbavature in una perfezione meticolosa,
altre volte si getta su ogni parte dello spazio a piccoli tratti serrati che aumentano o rallentano in un vibrato continuo. Inizialmente avviene una sorta di scrittura automatica, visioni che si rincorrono sul vuoto della tela, ricordi e sensazioni interiori affiorano, apparizioni immaginarie prendono forma, ma c’è un momento in cui questo libero meccanismo viene indirizzato dalla volontà dell’artista che interviene collegando e armonizzando le percezioni segniche. Una traccia, un gesto che nelle opere di Casadei ha una valenza temporale, è il percorso della memoria che sviluppa le figure nel tempo, visioni sedimentate su diversi piani compositivi che si sovrappongono l’uno sull’altro, una “sorta di leggera cicatrice tracciata nel tempo” (R. Barthes, L’impero dei segni, 1970). Strati opacizzati di ricordi, una mappa di immagini che lentamente si deposita formando spessori di consistenze differenti, dall’impalpabile del fondo al tracciato sottile delle linee in superficie, fino alle piccole macchie grumose di colore in rilievo. (Monica Semprini) Tel. 0734.259983 www.comune.moresco.fm.it
Da questo numero presentiamo una nuova rubrica firmata dallo scrittore, poeta e insegnante di recitazione sangiorgese Sergio Soldani e dedicata al micro micro racconto, un genere letterario d’avanguardia nel quale Soldani è maestro e che si sposa perfettamente con la struttura snella ed elastica del Corriere News. Ai nostri affezionati lettori auguriamo buona lettura!
Il micro micro racconto di Sergio Soldani “Reazioni di notte in pineta” Decise di uscire verso mezzanotte, non riusciva decisamente a dormire, eppure si era stancato durante la giornata, lavorando duramente al banco carni di un centro commerciale che distava circa quindici chilometri dalla sua modestissima abitazione, un monolocale di non più di trentacinque metri quadri vicino al mare, trovatogli da un cugino, il quale mediante un’influente conoscenza, gli consentì di pagare un affitto molto accessibile. Viveva solo, si era separato legalmente da sua moglie, soffriva parecchio per la scarsa frequentazione dei suoi due figli che ora avevano dodici e dieci anni, teneva con se due deliziose tartarughine d’acqua che sovente lo distoglievano dai cattivi pensieri! Nonostante la situazione climatica non così clemente, insistette nel voler uscire per arrivare alla pineta che non distava più di cinquecento metri, Indossò un impermeabile, calcò sulla testa un cappellaccio, afferrò l’ombrello e scegliendo scarpe idonee alla pioggia partì. Aprì il portone: la solita automobile, posteggiata maleducatamente, quasi gli impedì di aprire più agevolmente il portone, però cominciò la sua breve passeggiata notturna. Tentò un passo veloce, ma scoprì un eccessivo affanno, rallentò e arrivò con facilità in pineta. La panchina che preferiva era bagnata, ma lui si sedette lo stesso, tanto l’avrebbe protetto l’impermeabile! L’acqua che veniva giù non era poi così tanta, cercò una possibile compagnia umana, ma a quell’ora di una notte feriale e con quel tempo… Si riuscì comunque a distendere, perché il suo progetto era trovare una sufficiente serenità che lo riportasse sul suo letto a dormire! Con sorpresa, durante la sua ricercata sosta, si accorse che le sue gote e l’intero suo viso erano invasi da copiose lacrime che si mischiarono alla pioggia e ancor più sorpreso al momento, si sentì tranquillissimo. Passò appena un minuto e si ritrovò a ridere convulsamente, a causa degli errori frequenti e grossolani di calcolo della cassiera Gilda ,che lavorava nel suo supermercato e alla banale, rozza battuta del direttore, Dottor Magnani, che le urlò con accento piuttosto dialettale: “Oh Gilda, ma quanto tuo padre ti congebiva, penzava all’asino della sctalla???”. Le due reazioni emotive, l’una dopo l’altra , col cielo che pur nella notte, si era sgombrato un po’ dalle nuvole, lo predisposero a una reale, concreta sonnolenza. Tornò soddisfatto in casa e dopo pochissimo si addormentò.
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Fermo/Mostra alle Piccole Cisterne
Uno spiraglio di luce nei Luoghi del Silenzio 29 fotografi da tutto il Fermano, la fattiva collaborazione degli assessorati alla Cultura e Patrimonio del Comune di Fermo, edifici in gran parte chiusi o poco visitabili dai comuni cittadini. E’ iniziato a ottobre 2015 il progetto “Luoghi del Silenzio”, coordinato da Marilena Imbrescia e nato da un’idea di Cristina Donati e Simona Fioravanti che si sono impegnate lavorando per la sua corretta riuscita. Un lavoro culminato in una mostra allestita fino al 17 luglio alle Piccole Cisterne di Fermo, in largo Calzecchi Onesti, all’ingresso di Piazza del Popolo. L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 18 alle 20, sabato e domenica anche dalle 11 alle 13. Orario più ampio in occasione del mercatino del giovedì quando si potrà visitare dalle 17 alle 24. Il titolo intende sottolinearne sia l’attuale stato di non utilizzo che il fatto che siano poco noti. Dopo aver scelto un luogo, ciascun fotografo con il suo punto di vista, la sua tecnica e sensibilità personale ne ha realizzato un reportage attraverso le immagini. E proprio le foto permetteranno a quanti visiteranno la mostra di entrare, anche solo con il pensiero in ciascun edificio esplorandone la conformazione e soffermandosi sui dettagli colti dall’obiettivo fotografico. I fotografi partecipanti sono: Roberto Landi, Sara Campetelli, Antonella Simoni, Sebastiano Del Gobbo, Federica Moretti, Mary Della Giovanna, Marilena Imbrescia, Andrea Ponticiello, Andrea Braconi, Paola Felicetti, Alessandro Giacopetti, Giovanni Marrozzini, Michela Sollini, Giacomo Bucci, Angelo Pastocchi, Ludovico Vallasciani, Lisa Calabrese, Rodolfo Marziali, Fabio D’Agostino, Marina Andrenucci, Alessio Cimadamore, Alessio Beato, Emanuele Zoppo Martellini, Vissia Lucarelli, Gianluca Ciarpella, Alberto Mancini, Marco Cruciani, Gianfranco Mancini, Alessandro Miola.
Fermo/Seconda mostra di Sandro Trotti
Roma, Venezia, l’Oriente “Roma, Venezia, l’Oriente” è il titolo e l’oggetto di indagine della seconda delle quattro mostre delle opere donate dal Maestro Sandro Trotti alla città di Fermo, in programma alla Sala degli Incontri di Palazzo dei Priori fino al 17 luglio. Dopo la “Misura dei Sensi”, prosegue il percorso conoscitivo dell’arte del Maestro che ha dato in dono a Fermo oltre cento opere, tra dipinti e disegni, che egli stesso ha realizzato nel corso della sua brillante e prestigiosa carriera, in particolare fra gli anni ’50 e ’70, e che andranno a costituire un fondo museale di grande valore artistico e culturale. Un ricco patrimonio di dipinti che è stato suddiviso in quattro mostre tematiche, tutte curate dal prof. Nunzio Giustozzi, che verranno esposte al primo piano ed
al piano terra di Palazzo dei Priori, recentemente restituito alla fruibilità. “La suggestione di scenari urbani – spiega il curatore Nunzio Giustozzi – persi nella luce all’orizzonte, ispira le tele in cui le cupole di Roma, impastate in lontananza, trasfigurano in pura visione mentre preziose cromie bizantine invadono di riflessi spettrali le acque, squadrate in diagonale dalle briccole, e i cieli evanescenti delle ‘Venezie’, caleidoscopiche come un sogno che si invera nelle accese, fascinose vedute orientali, rese con un misterioso ma consapevole grado di immedesimazione”. Orario: da giovedì a domenica 10.30-13 e 14.30-19 Tel. 0734.217140
Fermo/Grazie al contributo del Lions Club
Restaurato il portone della chiesa di San Filippo Neri Alla fine di luglio termineranno i lavori di recupero e ristrutturazione all’interno della Chiesa di San Filippo Neri, in Corso Cavour a Fermo, che verrà così restituita alla città dopo circa trent’anni. La messa a regime è prevista per la primavera-estate 2017. Un risultato ascrivibile ad una sinergia di azioni e contributi propri impegnati negli ultimi dieci anni da parte di soggetti pubblici e privati, come la Soprintendenza, la Regione Marche, il Comune di Fermo, il FAI (che ha contribuito al restauro del portale esterno in pietra d’Istria), al Rotary (che ha finanziato il restauro della tempera grassa alla destra dell’altare, il “Battesimo di Cristo” di Cesare Biscia) e al Lions Club, grazie la quale è stato possibile restaurare il portone in legno di noce della chiesa (realizzato dall’ebanista fermano Giovanni Mestichelli alla fine del ‘600), restauro che in un mese è stato eseguito da Pierluigi Nardinocchi. “È emozionante - ha detto il vice sindaco e assessore alla cultura Francesco Trasatti - aver visto l’interno di San Filippo senza impalcature e avere il portone, il portale e la tempera restaurati, segno che lentamente ricominciamo a riprendere questo spazio. La navata centrale del tempio verrà destinata a spazio espositivo, implementando quanto abbiamo a disposizione per le mostre”.
Cultura/News
8 Luglio 2016
Una ricetta al mese RICETTA DI LUGLIO di Chi Mangia la Foglia! SPAGHETTO DI MARE D’ALTRI TEMPI Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Anche se, all’apparenza potrebbe sembrare; Non sono trascorsi secoli da ciò che vado a raccontare, ma solo alcuni decenni da quando, terminate le scuole si andava e si va, al mare. Al mare non c’erano le scogliere, meglio definiti come frangiflutti, e lo sguardo, ininterrotto, correva dalla battigia all’orizzonte. Entrando in acqua c’era la “scagnosetta” dove l’acqua era bassissima, poi in funzione della marea, quasi toccando si arrivava al primo scagno, a seguire c’erano il secondo ed il terzo scagno, poi il mare aperto. Per i ragazzini oltre al bagno c’era la “pesca”, ma era un tutt’uno. Armati di scolapasta o rudimentali rastrelli (portati da casa o reperito in loco), individuata la preda, rastrellandola dalla sabbia del basso fondale tra scagnosetta e primo scagno, si pescavano grachi, telline, vongole, crocetti, qualche zanchetta e raramente pesceragno, inoltre i cannelli che, dopo i primi tagli sulle dita si imparava subito il verso per prenderli, poi si vedevano anche stelle marine e cavallucci, ma nello
specifico non sono utilizzati. A volte il pescato, veniva direttamente cucinato dalla bagnina, altre volte si portava a casa, comunque utilizzato per condire un ottimo spaghetto che sapeva veramente di mare. RICETTA X 4/6 PERSONE Ingredienti: ½ kg. di spaghetti poroso che trattenga il condimento, circa ½ kg. di grachi, telline, zanchette, ragno, vongole e cannelli, 1 pomodoro semi maturi, (o alcuni pomodorini), prezzemolo tritato, olio extrav. 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, sale qb. peperoncino, (o in alternativa pepe facoltativo). Mettere in una padella l’olio, aglio e cipolla tritari, a seguire peperoncino e lasciar soffriggere a fuoco lento, aggiungere il pomodoro a fette, poi il pesce lavato e sfumare con vino bianco, un una pentola far bollire l’acqua e cuocere la pasta. A cottura scolare e ripassare gli spaghetti in padella amalgamare, una bella spolverata di prezzemolo e poi servire. Note Salutistiche a cura della Dott.ssa Paola Palmieri Che bontà “spaghetti con il sugo di pesce”, semplice e appena pescato. Noi però ci soffermeremo sul pomodoro, verde o rosso, succoso e genuino. Il pomodoro è il re degli orti, infatti è ricco di proprietà benefiche. Innanzitutto è povero di calorie, adattandosi perciò
alle moderne diete ipocaloriche, è vitaminizzante, mineralizzante, diuretico, digestivo, ma soprattutto gustoso. Stimola la diuresi, (proprietà diuretica), ed è per questo utile per eliminare le tossine, disintossicando il corpo. Stimola la digestione, salivare e gastrica attraverso la diminuzione del ph dello stomaco ed è, per questo stesso motivo, sconsigliato a chi soffre di bruciore di stomaco. Le fibre, cellulosa e emicellulosa, concentrate sulla buccia, favoriscono la motilità intestinale, contrastando la stipsi. Può essere tranquillamente utilizzato dai diabetici essendo povero di zuccheri e dagli ipertesi perché povero di sodio. Seppur ricco di effetti benefici, il pomodoro ha anche delle controindicazioni: no a chi soffre di acidità di stomaco, ed essendo molto ricco di istamina, può scatenare reazioni allergiche. Note Dietetiche a cura della Dott.ssa Maria Preziosa Del Papa Mare...sapore di mare......viene proprio in mente la canzone.... e alle narici arrivano quei profumi tradizionali del pesce appena pescato misto alla cipolla.. pomodoro..ecc... Insomma una boccata di salute!!..Un
primo piatto farinaceo arricchito dalle proteine del pesce...anche se i molluschi che prevalgono non ne hanno tante. ma comunque sufficenti per avere un piatto,alla fine,” qualitativamente completo” (eccezione fatta per le fibre!). Tra i minerali..spiccano il ferro , lo iodio...fosforo..e tra le vitamine del gruppo B si nota particolarmente la B12 che facilita l’utilizzo del ferro stesso! Il neo che purtroppo stona..in questo insieme..sarebbe “ il colesterolo”..ma come sempre facciamo appello alla “sobrietà”...e naturalmente alla “varietà”.per es. nella scelta anche del pesce azzurro. NOTA: ci auguriamo che i nostri lettori provino a realizzare le ricette proposte e ci comunichino le proprie esperienze, i pareri e le varianti personali. Scrivete a: info@chimangialafoglia.it o info@corrierenews.it
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8 Luglio 2016
Cartellone/News Musica
Mostre mercato
Monte Urano
Fermo
Ancora TAM Tutta un’Altra Musica. Ancora Monte Urano. Ancora una rassegna tematica, questa volta dedicata ai nuovi talenti femminili. Saranno infatti Elisabetta Antonini (foto), Debora Petrina e Sara Loreni le protagoniste dei tre concerti che, alla fine di luglio, torneranno a riaccendere i riflettori sulla suggestiva Piazza Marconi del centro calzaturiero. Si comincia martedì 26 con la Antonini ed il suo progetto discografico “The beat goes on”, un omaggio alla Beat Generation e ai suoi padri fondatori, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti promotori di un movimento poetico e letterario che riuscì ad influenzare i nascenti movimenti di controcultura di giovani in ribellione contro il conformismo. Con lei ci saranno Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto), Luca Mannutza (pianoforte), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Marcello Di Leonardo (batteria). La poliedrica Debora Petrina, invece, salirà sul palco giovedì 28 per presentare “Be blind”, un’esortazione provocatoria ad essere ciechi nella comprensione di una realtà sempre più complessa, sia nelle relazioni personali mediate da strumenti/schermi/barriere, sia nella lettura confusa o distorta delle vicende politiche e sociali che determinano la nostra vita. A Monte Urano la cantante, pianista, compositrice e danzatrice calamiterà l’attenzione del pubblico con le sue sperimentazioni tra rock, jazz e avanguardia elettronica. Gran finale sabato 30 luglio con Sara Loreni, che presenterà il suo album “Menthra”. La Loreni - vincitrice nel 2010 del Premio Ciampi e del Premio MEI - strizza l’occhio alla Fitzgerald e Stratos, ma si apre alle sonorità elettro e dream pop di St Vincent, Stereolab e Broadcast. La sua scrittura evoca il simbolismo di Rimbaud, poi si fa lieve e giocosa, profuma d’Eau de Violette e di dadaismo, in una sensibilità che è femmina e che tiene per mano Merini e Spaziani. Per ogni concerto l’orario di inizio è fissato alle 21.45 ed il biglietto d’ingresso avrà un costo di 10 euro (8 euro per i possessori della Marche Jazz Card).
La Mostra-Mercato si svolge nel centro storico della città di Fermo, tutti i giovedì di luglio agosto e 1 settembre dalle ore 17 alle ore 24. Essa ha conseguito, dal 1983 in poi, sempre maggiori successi e consensi da parte dei molti espositori, venuti da ogni parte d’Italia, ma ancor più da tutto quel pubblico che affolla le spiagge. Gli articoli esposti, tanti e diversi e molto interessanti, riguardano per l’antiquariato l’oggettistica in genere, i mobili, le stampe, i libri, le monete, i preziosi ecc. e, per l’artigianato, le ceramiche, le terrecotte, i merletti, gli oggetti lavorati in legno, in ferro, in rame, vetro e paglia. Durante le ore del Mercato sarà possibile visitare i musei.
Antonini, Petrina e Loreni per una SummerTAM al femminile
Tel. 338.4321643 - www.tam.it
Eventi Fermo
Un caleidoscopio di colori per l’estate fermana Dodici colori per dodici zone della città. Non cambia la grafica dell’estate di Fermo nella brochure in distribuzione con gli eventi della stagione. Confermati alcuni degli appuntamenti di successo dello scorso anno: il cabaret in Piazzetta, il jazz in piazzale Azzolino, il cinema all’aperto a Capodarco, il teatro per ragazzi in Piazza del Popolo, il Festival di chitarra a Torre a Palme. “Dopo i fasti del centro storico, tutti i quartiere vogliono ospitare eventi estivi”, commenta soddisfatto il vice sindaco e assessore a Turismo e Cultura Francesco Trasatti presentando il cartellone delle iniziative. Circa 100 mila euro la somma investita, esclusi gli eventi della Cavalcata dell’Assunta. Molti le iniziative che vedranno protagonista il centro storico: si partirà l’8 luglio con il T-Day che quest’anno trasloca al Girfalco, per proseguire il 17 con La lunga notte del saltarello, in collaborazione con i Mazzamurelli dei Sibillini, il 21 con il Festival del folklore fermano e il 30 con la Notte delle meraviglie. Come ormai da 34 anni, tutti i giovedì di luglio e agosto torna l’appuntamento con la Mostra mercato dell’antiquariato e dell’artigianato. Nutrito anche il calendario degli eventi culturali, dove a farla da padrone saranno le mostre d’arte, con l’esposizione di Sandro Trotti al piano terra di Palazzo dei Priori e quella sulla figura femminile con opere provenienti da Milano e da alcuni musei delle Marche. Grande movimento anche nei quartieri costieri: a Lido di Fermo confermati i mercatini, l’area “Lidolandia” e lo street food, a Lido Tre Archi arriva il Carnevale del mare, mentre a Marina Palmense la Settimana della danza. Spazio anche agli eventi sportivi nell’estate fermana. Dal torneo di mini basket a Capodarco a una tappa del Campionato italiano di beach volley al Ricreatorio San Carlo, dal pugilato in Piazza del Popolo alla finale del torneo di basket tra scuole superiori, in programma il 10 luglio: sono tante le occasioni per assistere ad appuntamenti sportivi all’aria aperta. Per venire incontro alle esigenze di turisti e vacanzieri saranno proposti pacchetti turistici e biglietti “one day”. Grazie alla collaborazione con il Comune di Porto San Giorgio, torna inoltre il trenino che di giorno transiterà per il capoluogo per spostarsi sulla costa – tra Porto San Giorgio e Lido di Fermo – la sera. Un trenino collegherà anche Marina Palmense e Torre di Palme, dove i martedì di luglio e agosto si terrà il consueto mercatino dell’artigianato.
Finalmente è giovedì! Torna il Mercatino, un successo lungo 34 anni The Market-Fair is held in the old town centre of Fermo every Thursday of July and August and the 1st of September from 5 p.m. to midnight. It was started in 1983 and each year has been more succesful and popular among the many stallholders who come from every part of Italy and even more among the holidaymakers all along the coast . The objects exhibited are numerous and varied and all of them particularly interesting - from antique ornaments, furniture, prints, books, jewellery and coins to handmade pottery, earthenware, lace and articles made of wood, wrought iron, copper, glass and strawwoven. On market evenings it wili also be possible to visit the local museums.
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Cartellone/News
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Musica leggera Sant’Elpidio a Mare
Una città che torna ad immergersi nel jazz “Se il linguaggio della musica è universale, quello del jazz lo è ancora di più. Nel jazz, in ogni momento, il musicista è libero di esprimersi al meglio, senza barriere, arrivando a tutti”. Emerge con forza tutto l’amore per questo genere e per la sua diffusione nelle parole di Alessandro Andolfi, direttore artistico del Sant’Elpidio Jazz Festival, la rassegna giunta alla diciassettesima edizione, quest’anno in programma a Sant’Elpidio a Mare dal 17 luglio al 7 agosto.
Negli ultimi anni si sta assistendo ad una vera e propria esplosione del jazz, con la nascita di vari festival dedicati al genere. Cos’ha di diverso il Sant’Elpidio Jazz Festival? “Da diciassette anni, nei giorni del festival, la città si immerge completamente nel jazz. L’idea del festival è nata nel 2000 a seguito di un mio viaggio a Boston e di contatti presi con alcuni insegnanti del Berklee College of Music. Con pragmatismo e senza preconcetti hanno sposato il
nostro progetto che, nei primi tre anni, ha portato a Sant’Elpidio a Mare lezioni, masterclass e concerti con grandi insegnanti e musicisti. A causa di alcuni problemi logistici abbiamo dovuto interrompere le lezioni che speriamo di riprendere il prossimo inverno con corsi dedicati al gospel. Se l’attività didattica ha subito uno stop, quella concertistica si è evoluta. Non si tratta di un festival qualsiasi, ma di una vera e propria immersione nel mondo jazzistico. Musicisti e pubblico, proveniente da
luglio 17agosto 7 17^ e
zion
edi
Città di Sant’Elpidio a Mare ass.to alla Cultura e al Turismo
In collaborazione con:
associazioneSYNTONIAJAZZ
Ass. Turistica PRO LOCO città di Sant’Elpidio a Mare
Regione Marche
ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
SANT’ELPIDIO A MARE domenica 17 luglio
www.jazzdimarca.it
mercoledi 3 agosto
Rosario Giuliani & Luciano Biondini Quartet
Luciano Biondini accordion Rosario Giuliani sax alto e soprano Enzo Pietropaoli contrabbasso Michele Rabbia batteria, percussioni, effetti “The great italian film master” La musica di
Nino Rota e
Ennio Morricone
Richard BONA & Mandekan Cubano
SANT’ELPIDIO A MARE (FM) Piazza Matteotti (centro storico) in caso di maltempo Auditorium G. Giusti via Aldo Moro (zona uff.postale)
Richard Bona basso & voce - Ludwig Alfonso batteria - Osmany Parede piano - Luisito Quintero percussioni Roberto Quintero percussioni - Rey Alejandro trombone - Dennis Hernandez tromba
ore 21,15 ingresso € 15,00
sabato 6 agosto
SANT’ELPIDIO A MARE (FM) Piazza Matteotti (centro storico)
Mirko FAIT Quintet Special guests
in caso di maltempo Auditorium G. Giusti via Aldo Moro (zona uff.postale)
ore 21,15 ingresso € 15,00
Al termine degustazione di prodotti tipici locali e di vini d.o.c. a cura della FORNERIA TOTO’ , della casa vinicola MARIA PIA CASTELLI di Monte Urano e dell’A.I.S. Associazione Italiana Sommeliers, Delegazione di Fermo-Porto San Giorgio
ROBERTO PIERMARTIRE ANTONIO ZAMBRINI
sabato 23 luglio
presentazione nuovo cd produzione Jazz di Marca Mirko Fait sassofono Roberto Piermartire tromba Antonio Zambrini pianoforte Rodrigo Amaral basso & voce Roby Giannella batteria
SANT’ELPIDIO A MARE (FM) Piazza Matteotti (centro storico)
domenica 7 agosto
in caso di maltempo Auditorium G. Giusti via Aldo Moro (zona uff.postale)
ore 21,15 ingresso libero
Simona MOLINARI
Cyrus Chestnut Baster Williams Lenny Withe Cyrus Chestnut pianoforte - Baster Williams SANT’ELPIDIO A MARE (FM) Piazza Matteotti (centro storico)
contrabbasso - Lenny Withe batteria
in caso di maltempo Auditorium G. Giusti via Aldo Moro (zona uff.postale)
ore 21,15 ingresso € 15,00
“Loving ELLA FITZGERALD” voce Simona Molinari batteria Fabio Colella pianoforte Claudio Filippini contrabbasso Fabrizio Pierleoni Giampiero Lo Piccolo sax clarinetto
SANT’ELPIDIO A MARE (FM) Piazza Matteotti (centro storico) ore 21,15 ingresso € 15,00
info: uff.Turistico 0734-8196407 uff.Cultura 0734 8196372 - www.jazzdimarca.it
tutta Italia, vivono insieme nel centro della città, respirano la stessa aria e le stesse emozioni”. Arriviamo all’edizione di quest’anno, quali sono i punti di forza? “Tutti. La partenza è col botto: il 17 luglio a salire sul palco sarà il grande Richard Bona. Da anni seguivamo questo musicista e cantante, bambino prodigio che viene dal Camerum, ora personaggio di rilievo mondiale. Bona arriverà direttamente dalla Bielorussia dove sarà impegnato in un altro concerto. Insieme a lui i Mandekan Cubano, musicisti di estrazione caraibica, per una serata che vedrà protagonista la musica cubana. La tensione non calerà il 23 luglio quando al Sant’Elpidio Jazz Festival arriveranno Lenny White, batterista che ha suonato con tutti i più grandi artisti del mondo, Buster Williams, contrabbassista di fama internazionale, e Cyrus Chestnut, pianista, il più giovane del trio di eccellenze americane. I tre musicisti porteranno con loro la migliore tradizione jazz e il miglior livello qualitativo possibili. Tutte italiane le eccellenze del 3 agosto: Rosario Giuliani e Luciano Bianchini si cimenteranno in una grande esperienza musicale, proponendo musiche da film di Nino Rota ed Ennio Morricone. Si tratta di un esperimento che cercherà di avvicinare l’ascoltatore ad un linguaggio, quello jazzistico, che forse non conosce ancora bene. Il 7 agosto sarà la volta di Mirko Fait, Antonio Zambrini e Roberto Piermartire che, con “Jazz Vibration”, presenteranno il nuovo cd di produzione Jazz di Marca. Chiusura in bellezza il 7 agosto con Simona Molinari. Voce moderna, giovane e nota al grande pubblico, in questa occasione volgerà lo sguardo alla tradizione con un concerto tutto incentrato sui brani di Ella Fitzgerard. Un abbinamento tra modernità e stile musicale del passato”. Nel tempo, il jazz sta diventando sempre più genere da grande pubblico. Come giudica questa evoluzione? “Se l’apertura al grande pubblico corrisponde a un trampolino di lancio verso una conoscenza più personale del genere, va più che bene. Portare il jazz nelle piazze con linguaggi più comprensibili significa creare quell’educazione all’ascolto che permette di sviluppare il gusto a livelli successivi. Quella jazz è una musica che si apre molto alla comunicazione perché è basata sull’improvvisazione; il musicista, giocando liberamente sul tema, riesce a entrare in comunione con chi ascolta. In questo modo si crea una sinergia tra l’esecutore e il fruitore, con una crescita reciproca”. www.jazzdimarca.it FB Sant’Elpidio Jazz fun page
8 Luglio 2016
Cartellone/News Eventi
Eventi
Fermo
Marche
L’iniziativa socio culturale, sponsorizzata da Modaitaly e dalla Cassa di Risparmio di Fermo, è volta a promuovere la valorizzazione e la conoscenza del Distretto del Cappello con la presenza di esperti artigiani - aziende del settore - allievi dell’IPSIA “O. Ricci” di Fermo, esposizione di pittura sul tema ”Il Cappello” e la presenza di pubblico esclusivamente con cappello. L’evento, in programma per sabato 16 luglio, partirà da largo Alvaro Valentini con un simbolico taglio del nastro alla presenza di autorità civili e poi proseguirà lungo il percorso prestabilito, per Corso Cavour o via Lattanzio Firmiano verso via XX Settembre per arrivare infine in Piazza del Popolo dove il pubblico potrà assistere e partecipare attivamente agli eventi che gli organizzatori hanno preparato. Saranno presenti stand informativi sulla storia del Distretto del Cappello, la sua evoluzione nel nostro territorio e nel mondo. Durante la manifestazione, in collaborazione con Sistema Museo sarà possibile, previa prenotazione, effettuare visite guidate a musei e beni culturali. Sarà presente anche una mostra espositiva di pittura, dove gli artisti creeranno dipinti a tema “il cappello” e dove sarà possibile su richiesta la personalizzazione di cappelli di paglia e la realizzazione di dipinti personalizzati. Showroom di esperti artigiani daranno la possibilità al pubblico di ammirare i prodotti presenti in esclusiva. Gli allievi dell’IPSIA “O. Ricci” di Fermo riproporranno una selezione di abiti e cappelli realizzati durante l’anno scolastico, sfilando in mezzo al pubblico. Arianna Sartoria Teatrale (Corridonia) vestirà giovani e famiglie con abiti e cappelli di inizio ‘900. I modelli e le modelle ModaItaly indosseranno abiti della stilista Federica Bellesi e della sartoria Buschi di Fermo ed anche loro sfileranno nella piazza tra il pubblico visitando le attività commerciali. Saranno presenti punti ristoro. La manifestazione proseguirà fino a tarda notte.
Cultura e turismo insieme in una rassegna, il TAU/Teatri Antichi Uniti che per il diciottesimo anno consecutivo in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali offre l’opportunità di fruire i magnifici luoghi di interesse archeologico grazie a un cartellone di spettacoli di grande richiamo. L’edizione 2016 – dal 28 giugno al 10 agosto – presenta quattordici appuntamenti ospitati in luoghi suggestivi di grande fascino. Un avvincente viaggio nell’Odissea di Omero, affidato a straordinari interpreti come Moni Ovadia e Teresa Mannino è quello proposto in tre tappe con il progetto di Sergio Maifredi Odissea un racconto mediterraneo prodotto dal Teatro Pubblico Ligure. La narrazione orale di questa affascinante opera è affidata il 27 luglio a Urbisaglia (Anfiteatro Romano) a Teresa Mannino con il Libro XII Le sirene, Scilla e Cariddi. Il 14 luglio a Falerone al Teatro Romano (foto) debutta in prima nazionale Agamennone con Paolo Graziosi e Daniela Poggi diretti da Alessandro Machìa. La riscrittura di Fabrizio Sinisi sceglie di focalizzare l’azione sulle conseguenze del ritorno di Agamennone, dilatando il tempo che intercorre tra questo ritorno e la sua morte. Un coinvolgente racconto teatrale Supplici a Portopalo. Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati, basato sul dramma Le Supplici di Eschilo, è in scena all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia il 20 luglio grazie alla maestria interpretativa di Vincenzo Pirrotta e Gabriele Vacis che firma anche la regia. Può una tragedia di Eschilo, un’opera di 2500 anni fa, raccontare il nostro presente? Il testo di Eschilo si intreccia e si confonde con le
A spasso, con il cappello in testa
Quando l’archeologia “fa” spettacolo
tragiche testimonianze dei migranti che giungono sulle coste del Mediterraneo a chiedere asilo, a cercare una nuova patria. Così il racconto teatrale si fa orazione civile e riflessione collettiva. Due le tappe nel Fermano/Maceratese per Miles Gloriosus interpretato da Ettore Bassi, Corrado Tedeschi e Justin Mattera: il 3 agosto a Falerone (Teatro Romano) e il 4 a Urbisaglia (Anfiteatro Romano). Il TAU non è solo una rassegna di spettacoli ma vuole offrire un’occasione privilegiata per la scoperta di luoghi di grande fascino. Ad arricchire la proposta per il pubblico, prima di molti spettacoli tornano per il terzo anno consecutivo gli AperiTAU. Sorsi e passeggiate di storia, visite guidate gratuite alle aree archeologiche e ad altri luoghi di grande interesse culturale accompagnate da un brindisi finale. TAU in collaborazione con IgersMarche rinnova per l’edizione 2016 il contest #instaTAU per un’archeologia social. Con l’hashtag #instatau in palio biglietti gratuiti per tutti gli spettacoli. Regolamento su www.nuovascenamarche.it. AMAT, tel. 071.2072439, www.amatmarche.net
International Cultural Club Sezione Marche
COMUNE DI MONTAPPONE
ASCOLI PICENO e FERMO
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2016 Associazione “Ente Rievocazioni Storiche I Giorni di Azzolino”
Consorzio
A.M.R.S.
Comune di Grottazzolina
Provincia di Fermo
Regione Marche
Regione Veneto
XVIII ne Edizio
Regione Emilia Romagna
Grandi Notti di Medioevo
SABATO 30 LUGLIO
30-31 LUGLIO 1 AGOSTO
"NOTTE DE LA RESA DEI CANONICI"
Menù delle Taverne per le Cene Medievali Itineranti
DOMENICA 31 LUGLIO
Taverna della Fortuna Cuori De Dama “Sole e Luna”
BATTAGLIA
e corteo del Trionfo di Azzo VII d’Este
"NOTTE DE LA GIOSTRA DE LO MONACO" Disfida equestre con mazza ferrata
LUNEDÌ 1 AGOSTO
Taverna del Falco Tagliatelle de Farro macinato in su la pietra Taverna dell' Aquila Gran Grigliata de Lo Marchese Misticanza de Farro
"NOTTE DE LA RIVOLTA DEL PANE"
Taverna dell' Oca Oca Grassa Rostita Maialino all'Agrodolce Stinco alla Cervogia
Teatro medioevale e Contesa di Arco storico
Taverna del Tau Trionfo de Dolci et Leccornie Vin cotto Lacrima de Drago Taverna de le Terre et Castelli Estensi Trippa Bona de la Marca Fettunte de Chichibio
L’unico festival Irlandese delle Marche
Musica, Cultura e gastronomia dell’Isola di Smeraldo
2-3 AGOSTO 2016 2 Agosto
Notte d'Irlanda Irish Five - Mortimer Mc Grave
Ingresso Libero
Sophie Liebregts & Valerio Vettori
3 Agosto
Notte Celtica Etnoarmonia - Finnegans Wake - Irish Five Sophie Liebregts & Valerio Vettori
S.r.l. CAPPARUCCIA - PONZANO di FERMO - Via Torino, 28 Tel. 0734.632054 - Fax 0734.636385 - E-Mail: suolificioburatti@virgilio.it
Osteria de lo Pellegrino et de lo Templare Cervogia (Birra Celtica) Zipfer - Bock - Guinnes - Kilkenny Vinum Bonum - Rubio et Albio (Riserva de Lo Marchese) Acqua de La Sibilla
Solo per il Marche Irish Festival Taverna dell’Angus (Specilità Irlandesi) Maxi steak Angus Irlandese (Bistecca di Angus) Onion Rings (Anelli di cipolla) “Farfalle” with salmon (Farfalle al salmone)
8 Luglio 2016
Cartellone/News Musica classica
Eventi
Marche
Fermo e Ortezzano
A regalare nuove emozioni è pronto il festival di musica da camera armonie della sera, ideato e diretto da Marco Sollini e giunto alla sua dodicesima edizione. Un programma molto bello quello del 2016 con ventuno concerti diffusi in lungo e in largo per le Marche, dal 13 luglio al 20 agosto. Venendo al territorio fermano, il 19 luglio appuntamento a Fermo, nella Chiesa di San Domenico, con l’ensemble orchestrale de I Solisti Marchigiani diretti dal francese Amaury Du Closel e un bel gruppo di solisti, incluso Luca Vignani, primo oboe del Teatro dell’Opera di Roma, ed un programma che spazia da Haydn a Elgar. Ancora a Ponzano il 21 luglio, con il fantastico Schwingungen Piano Trio e musiche di Glinka, Beethoven, Arenskij ed il 22 luglio a Torre San Patrizio, nella Chiesa di San Francesco, nuova al festival, e protagonista il grande duo violino-pianoforte Guido Rimonda e Davide Cabassi interpreti di Tartini, Mozart e Brahms. Ritorno a Porto San Giorgio, Rocca Tiepolo, il 24 luglio col duo Sollini-Barbatano, pianoforte a 4 mani, in compagnia di Liszt e Ciaikovskij. Segue il 28 luglio a Piazza Castello di Moresco, straordinario antico borgo, con il violino di Marco Bronzi e l’arpa di Davide Burani. New entry per Pedaso, il 29 luglio, con il grande chitarrista Aniello Desiderio. Il 2 agosto sarà la volta del pianista francese Bertrand Giraud a Fermo, Chiesa di San Zenone, in un programma che accosta brani insoliti di Françaix e Chabrier a celeberrimi capolavori di Chopin. Ancora a Ponzano di Fermo il 7 agosto con il grande clarinettista Piero Vincenti, assieme alla pianista albanese Marsida Koni ed un variegato programma di “Non solo Klezmer”. Torre di Palme ospita l’11 agosto la voce del soprano coreano Kyunghye La in duo con la pianista marchigiana Cecilia Airaghi e significativi cicli liederistici di Schumann e Brahms. A Ponzano ancora una volta, il 18 agosto, è il giovane olandese Aidan Mikdad, vincitore del Concorso Pianistico “A. Scriabin” di Grosseto a cimentarsi con opere di Beethoven, Scriabin, Rachmaninov e Stravinsky. A chiudere la lunga carrellata estiva, il 20 agosto, sempre a Ponzano, il duo Sollini e Barbatano assieme ad alcuni “friends” in un programma a sorpresa e in un’atmosfera piacevole che lascerà spazio anche ad ottime degustazioni enogastronomiche.
L’asino sempre più protagonista di Somaria! Venerdì 15 luglio infatti sarà dedicato quasi esclusivamente al quadrupede che ha incantato il cuore delle migliaia di visitatori che, nel corso dei primi tre anni di Somaria, sono venuti a Ortezzano per scoprire un animale dalle caratteristiche uniche, troppo spesso bistrattato o semplicemente ignorato. Adesso è il tempo della rivincita! Latte d’asina, trekking, psicologia e salute, esperienze di vita e lavoro con il “somaro” raccontate da chi questo animale lo conosce davvero bene. Ecco, dunque, Somaria: una tre giorni con gli asini protagonisti, assurti a simbolo del buon vivere e di un rapporto equilibrato e consapevole con la natura, con il tempo e con il mondo intorno a noi. Si respira un’aria diversa durante la festa, quasi un tuffo in una dimensione “altra” dove l’ascolto e la narrazione, il gioco e la manualità divengono esperienze da esplorare e condividere. Musica, spettacoli, mercatino, giochi, convegni, laboratori e tanti tanti asini! Questo è Somaria, dal 15 al 17 luglio in quel di Ortezzano, nella Val d’Aso, con un preludio molto interessante giovedì 14 luglio a Fermo, alla Sala dei Ritratti, con un incontro sul tema “TTIP: Cosa mangiamo oggi? Cosa mangeremo domani?” Insomma, Somaria cresce ed affronta nuovi argomenti legati all’agricoltura, alle produzioni locali, al futuro di un comparto così strategico per il nostro Paese. Spazio anche allo sport con un torneo di “calcio camminato”, nuova disciplina sportiva per gli over 50 dove si gioca a pallone ma… senza correre! E poi ancora l’investitura a Grande Ammi-Raglio di Paolo Restuccia, “the genius” per gli appassionati della trasmissione cult di Radio 2 “Il ruggito del coniglio”, lo stone balancing, il gioco dei semi, l’adunata degli scout, il concerto d’archi, un mondo di emozioni genuine, fresche, sorprendenti… Chi vive Somaria torna perché si è divertito, in modo intelligente, nella consapevolezza che scoprirà sempre cose nuove e interessanti. Con un occhio al rispetto degli animali, a cominciare da quelli erroneamente considerati gli “ultimi” per antonomasia, gli asini appunto, che invece divengono per Somaria gli araldi di una nuova idea di vita e di futuro. Per informazioni e aggiornamenti, pagina FB Somaria
La suggestione di un festival che non finisce di stupire
www.armoniedellasera.it
Teatro ragazzi Porto Sant’Elpidio
“I Teatri del Mondo” torna dal 10 al 16 luglio Il 10 luglio 2016 si aprirà la 27^ edizione de “I Teatri del Mondo – Festival Internazionale del Teatro per ragazzi”, una manifestazione tutta dedicata ai giovanissimi e alle loro famiglie, un Festival in rete che, oltre a Porto Sant’Elpidio, coinvolge altre tre location: Perugia, Formia, e Abor, in Ghana. Cuore pulsante della manifestazione resta Porto Sant’Elpidio, che ospiterà il Festival da domenica 10 a sabato 16 luglio nei luoghi storici e turistici della città. Sei giorni di spettacoli, laboratori, mostre, letture e iniziative che animeranno villa Murri, villa Baruchello, piazza f.lli Cervi (faleriense), la pineta nord e il Parco della Resistenza quartiere San Filippo. La giornata inaugurale si apre con la Festa della Lettura, trenta lettori e mille storie da scoprire nel parco, a villa Baruchello, per poi continuare con uno spettacolo serale di circo acrobatica nella cornice storica di villa Murri. Dal lunedì mattina prendono il via i laboratori a villa Baruchello: manualità, teatro, creatività, educazione alimentare e giochi, sei offerte stimolanti per i ragazzi dai 5 ai 13 anni, un’occasione per sperimentare idee, capacità e attitudini. Dall’11 al 15 il Festival offre ogni giorno cinque spettacoli, tre pomeridiani e due serali, burattini, giocoleria, clownerie, teatro d’attore, di figura, musica, canzoni, disegni, effetti speciali, in tutto circa trenta compagnie provenienti da tutta Italia e da Spagna, Messico, Kenya e Guatemala. La serata finale è ospitata dal quartiere San Filippo; a chiusura, un suggestivo spettacolo di ombre cinesi della compagnia spagnola Sombras Chinas. Tel. 0734.902107 (ore 9-14) - www.eventiculturali.org
Somaria, e l’asino diventa protagonista
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Sport/News
8 Luglio 2016
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Basket/Intanto la squadra ha già cambiato allenatore
Poderosa, l’attesa per il ripescaggio La Poderosa Dino Bigioni Shoes Montegranaro, dopo aver brillantemente vinto il proprio girone nel campionato di serie B, sconfiggendo in gara 5 una forte Amatori Pescara davanti ad oltre mille appassionati, in una Bombonera tornata ai fasti della Sutor, non è riuscita a conquistare sul campo la promozione in serie A 2. E’ tornata infatti dalle Final Four di Montecatini con una doppia sconfitta, contro le più forti Eurobasket Roma e Unieruro Forlì. Il rammarico in casa calzaturiera è veramente grande, visto l’eccellente torneo disputato dalla squadra del presidente Bigioni, culminato con la vittoria finale del Girone D. Un regolamento veramente assurdo, che impone alle quattro vincitrici dei rispettivi gironi di incrociarsi, per decidere le tre squadre che saliranno di categoria, ha precluso alla Poderosa Montegranaro di salire direttamente in serie A 2. Al tempo stesso,
la squadra veregrense è in pole position per un eventuale ripescaggio, vista la solidità economica del sodalizio ed i meriti sportivi acquisiti sul campo. A Montecatini, sede delle Final Four, capitan Gatti e compagni si sono presentati stanchi, essendo stati costretti alla “bella” nella finale di girone. A differenza delle altre finaliste, inoltre, le due avversarie erano oggettivamente più forti, cosicché gli oltre 20 punti di scarto rimediati in entrambe le sfide, non lasciano grossi rimorsi. In serie A 2 sono andate delle società dal grande blasone come la stessa Forlì, Udine e l’Eurobasket Roma. Il ripescaggio non è un miraggio ed entro il mese di luglio si saprà con esattezza, visto che ci sono un paio di squadre fra la serie A 1 e la serie A 2 in grosse difficoltà per l’iscrizione. La società calzaturiera non è assolutamente ferma sul mercato, anche se si trova
ad operare nell’incertezza della serie che disputerà. Una prima decisione è stata presa, l’allenatore per la stagione 2016/17, a prescindere dalla serie che i gialloneri disputeranno, non sarà più Furio Steffè. La dirigenza veregrense ha individuato un giovane coach di appena 30 anni Gabriele Ceccarelli, nell’ultima stagione vice di coach Reggiani in serie B nell’Amatori Falconara. Al bravo tecnico triestino Steffè è andato il più sincero ringraziamento della proprietà, con i fratelli Riccardo e Ronny Bigioni che così lo hanno salutato: “Non possiamo negare che il legame che si è instaurato con Furio vada oltre le semplici e innegabili qualità tecniche: a sua esperienza e le sue capacità sono state fondamentali per la crescita di questa società nel corso degli anni, anche fuori dal rettangolo di gioco. Furio ci ha aiutato con suggerimenti e proposte a strutturare nel
modo migliore la crescita della Poderosa. E non parliamo solo di prima squadra. ma anche di tutto il settore giovanile ed oltre. Il suo contributo è stato fondamentale per instradarci nell’evoluzione in una società che ora ha tutte le carte in regola per stare in serie A. Quando arrivò, probabilmente, solo lui era davvero pronto per un salto del genere. Non possiamo poi dimenticare lo splendido rapporto umano che è nato con noi, con tutto lo staff e con la città. È stata una decisione sofferta, ma che abbiamo voluto prendere, per dare una svolta netta dopo un percorso bellissimo di grandi successi, ma che necessita di nuovo slancio. Siamo intenzionati a voltare pagina, ma non per questo a cancellare quanto di buono è stato fatto in questi anni insieme. Furio sa che sarà sempre un amico della Poderosa e di Montegranaro”. Endrio Ubaldi
Basket/Nuovo coach della Ecoelpidiense Stella Nuoto/Virtus e Anthropos ancora in vasca
A Porto Sant’Elpidio arriva mister Domizioli Oltre alla Poderosa Montegranaro che ha ufficializzato l’addio di coach Furio Steffè con l’arrivo del giovane Ceccarelli, l’altra compagine fermana della serie cadetta, l’Ecoelpidiense Stella, che vanta una lunga tradizione e militanza nel torneo di serie B, ha ufficializzato la risoluzione consensuale del rapporto di collaborazione con l’ottimo coach Schiavi, annunciando l’arrivo di coach Massimiliano Domizioli. La società rivierasca ha espresso la propria gratitudine a Schiavi per gli ottimi risultati conseguiti nelle stagioni all’Ecoelpidiense. A Porto Sant’Elpidio, in una piazza dove il basket ha un largo seguito, coach Domizioli ha una grande e bella opportunità, da sfruttare nel migliore dei modi. L’allenatore maceratese di scuola sutorina è abituato a lavorare molto e bene con i giovani. Negli ultimi tre anni è stato infatti responsabile del settore giovanile della Scuola Basket Montegranaro gestita dalla Poderosa, mentre prima ha guidato per quattro anni, di cui ben tre stagioni in serie B, la Supernova Montegranaro, dopo essere stato anche assistente di coach Stefano Pillastrini nella massima serie con la Sutor Premiata. A Montegranaro Domizioli ha lasciato una parte del suo cuore, con tantissimi ringraziamenti da parte di tutti e attestati d’enorme stima, che la dicono lunga sullo spessore umano del neo coach bianco-azzurro. “Ho già – commenta Domizioli – avuto modo di ringraziare di persona la famiglia Bigioni per questi ultimi tre anni alla Poderosa, ma colgo l’occasione per dire grazie a tutti coloro con i quali ho condiviso questa splendida esperienza. Lascio Montegranaro dopo 23 anni, i ricordi sono tanti e quasi tutti molto molto piacevoli. Devo ringraziare tutta la città, dato che ho lavorato in diverse società cittadine, partendo dal gruppo Propaganda con i bambini dell’annata ’81 e arrivando fino al ruolo di assistente in serie A con la Sutor, passando per la panchina di capo allenatore in B con la Supernova e il ruolo di responsabile del settore giovanile della Poderosa. Auguro alla società di essere ripescata in A2, perché se lo merita. Anche perché, se ci incontreremo da avversari in futuro, sarà davvero strana come sensazione”. (Endrio Ubaldi)
Calcio/Michela Pietracci nuovo presidente degli arbitri fermani
Fischietti in rosa
Nuovo presidente per la Sezione A.I.A. di Fermo. Ad Andrea Bracalente succede Michela Pietracci. Quello di lunedì 13 giugno dunque, sarà ricordato come un giorno storico per la Sezione fermana e per il C.R.A. Marche. Eletta a larghissima maggioranza per ricoprire l’importantissimo incarico di Presidente di Sezione nel quadriennio olimpico 2016/2020, la Pietracci risulta essere la prima esponente del gentil sesso a ricoprire la massima carica sezionale all’interno dell’ intero panorama marchigiano. Già Vice Presidente e Segretario Sezionale, ha subito illustrato quelle che saranno le linee guida che caratterizzeranno il suo operato: lavoro incentrato sulla continuità rispetto a quanto fatto dal suo predecessore, dando rilevanza all’aspetto associativo, vero motore di una Sezione che funzioni. Successivamente, si è registrata anche l’elezione di Davide De Luca a Delegato Sezionale, che si è detto onorato di poter rappresentare gli associati fermani in un momento molto importante qual è sicuramente l’elezione del Presidente Nazionale. Rallegramenti e buon lavoro ad entrambi. (u.f.)
Instancabili campioni di volontà Dopo aver conquistato il primo posto regionale nella categoria S14, i ragazzi della Virtus Nuoto Buonconvento di Fermo (Associazione Sportiva affiliata alla Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale - foto) non hanno “staccato la spina”. No. Anzi, di più: hanno continuato a darci dentro di gran lena, a tuffarsi in vasca ed a nuotare. Per divertirsi, innanzitutto, ma anche per preparare al meglio una tre giorni in Trentino Alto Adige dove si è svolto il Campionato Italiano Assoluto di Nuoto Fisdir e durante il quale Mirco, Romeo, Gabriella, Vinicio, Lorenzo, Samuele, Matteo, Marco, Simonetta, Francesco, Nadia, Michele e Giulio, sia nelle gare individuali che di staffetta hanno ben figurato strappando applausi, superando ancora una volta i limiti con fatica, tenacia e grande passione. Allenati dal Professor Cosimo Crucinio, i ragazzi praticano tutti e 4 gli stili del nuoto e si preparano per quattro volte a settimana nella Piscina Comunale di Fermo. Così come non hanno ancora “staccato la spina” nemmeno i ragazzi della Anthropos. A Bressanone c’erano ed hanno mietuto successi anche loro. Alessandro Paglialunga si è classificato al 2° posto nei 100m farfalla ed è giunto in finale nelle altre 2 gare con il 5° posto nei 50m farfalla ed il 7° posto nei 200m stile libero; Cristiana Cicconi terza sia nei 100m dorso che nei 200m dorso, mentre nei 50m stessa specialità si è fermata al 5° posto; Priscilla Schteingara ha centrato 2 finali su 3 gare giungendo 7ª nei 50m stile libero, e 9ª nei 50m dorso; bene anche Michela Luciani e l’esordiente Leonardo Mei con il 4° posto nei 50m dorso, il 5° posto nei 100m dorso ed il 9° posto nei 50m rana. Ora di nuovo tutti in vasca per chiudere la stagione natatoria con i Campionati Italiani di Nuoto FINP in programma a Bergamo. In ogni caso, questi ragazzi sono già campioni, a prescindere dai risultati che in gara riescano o meno a raggiungere. (Uberto Frenquellucci)
Atletica/Giorgio Olivieri si conferma re del martello
Non si ferma la corsa della TAM
La TAM Porto San Giorgio – Osimo - Corridonia conquista Jesolo, sede di una memorabile edizione dei campionati italiani Allievi: oltre 1.500 iscritti, provenienti da 310 società. L’armata del Team Atletica Marche, composta da dieci atleti, è partita agguerrita alla volta della cittadina veneta ed è tornata a casa da trionfatrice. Il primo nome da segnalare è sicuramente quello di Giorgio Olivieri. Ormai non ci sono più aggettivi per descrivere le imprese del lanciatore sangiorgese, incoronato re del martello al termine di una gara di elevato spessore tecnico. Già in qualificazione Olivieri, oro alla rassegna tricolore cadetti del 2015, aveva fatto capire agli avversari di essere l’uomo da battere, con la miglior misura, 62,83 m. In finale il primo lancio di 67,24 m ha consegnato a Olivieri la medaglia d’oro e la certezza della convocazione per i Campionati Europei di Tbilisi, località che Giorgio raggiungerà l’11 luglio, dopo il ritiro con la nazionale a Grosseto. Alla finale del martello è approdato anche Matteo Paci, nono con 55,07 m. Nikita Lanciotti ha confermato di essere una migliori saltatrici con l’asta in Italia e, dopo aver superato tutte le misure al primo tentativo, ha chiuso la sua gara in quinta posizione, a 3,30 m. La staffetta 4x100 m con Francesco Zallocco, Matteo Bernocchi, Fabio Santarelli e Michele Diletti, ha corso in 43’’66, centrando la vittoria in batteria e l’ottavo posto complessivo. Si è qualificato per la finale, che ha concluso al decimo posto, anche il giavellottista Cristian Prioteasa, grazie ad un lancio di 51,14 m, record personale. Unico rammarico del fine settimana per Fabio Santarelli, che è rimasto fuori dalla finale del salto in lungo per 4 centimetri; ma la misura di 6,52 m è stata determinata dal continuo e fortissimo vento contrario nel suo gruppo di qualificazione. (u.f.)
8 Luglio 2016
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ANNO 14 - n.07 - 8 Luglio 2016
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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