Sanità Nel Fermano una sanità sempre più vicina ai cittadini
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Cartellone Fermo Forum, un mese tra elettronica e i 25 anni di Tipicità
L‘altra informazione ANNO 15- N.02/2017 - 10 FEBBRAIO
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Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.
Salotti buoni in riviera
Le due nuove piazze Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio: due città di mare, due piazze, due luoghi frequentati. I pro e i contro degli interventi urbanistici in centro 5 Economia La parola al commercialista
7 Salute Denti, le cure per i minori
8 Terra nostra La Tre Archi del futuro
9 Terra nostra Petritoli differenzia
10 Cultura I “Crivelli” da salvare
12 Cartellone Settimane di musica
15 Sport Gobbi, campione su due ruote
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Inchiesta/Le due piazze “Arredare” o “ri-arredare” il centro urbano. Ne vale la pena?
Quando le città si rifanno il trucco di Daniele Maiani
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l salotto buono di una casa, quando le case avevano più di un salotto, era quell’ambiente particolarmente ben arredato che si apriva solo per le grandi occasioni o per ricevere le persone di riguardo. Ora che le case viaggiano su dimensioni sempre più piccole, dove alla cucina si sostituisce l’angolo cottura e il “salotto buono” non si sa generalmente nemmeno cosa significhi, dal momento che spesso sala da pranzo, salotto e soggiorno sono tutti raggruppati in un unico vano, l’espressione “salotto buono” è diventata un qualche cosa di simile ad un “idiom” inglese per indicare uno spazio particolarmente curato non solo della casa, ma anche riferibile a una città, che potrebbe funzionare come una sorta di bel biglietto da visita che descriva piacevolmente quel luogo. Quindi, il restyling di una piazza o la cura di un particolare arredo urbano potrebbero essere considerate nel lessico corrente come l’arredamento del salotto buono della città. Ma a non rendere del tutto piana la questione è un punto sul quale più volte ci siamo soffermati in queste pagine: “il bello” esteticamente non significa, almeno in questo campo, che il luogo sia “agito”. In parole povere, una parte della città può essere nuova, in linea con le tendenze estetiche del momento, ma poi non diventa un “luogo”, le persone non la frequentano, non le danno un’anima. C’è da considerare inoltre che le città sono
un po’ come le signore un po’ datate: più sono “âgées”, meno il fascino è dato dalla bellezza fisica; il loro vissuto le rende affascinanti, hanno bisogno di pochissimi “ritocchi” per essere belle, la vita parla per loro. In pratica, come per le persone, non tutti i vestiti possono essere indossati da chiunque, così per le città non esistono ricette standard nell’arredo e nell’ornato pubblico. E così ci sono interventi urbanistici che piacciono immediatamente, specie ai giovani, e diventano posti di aggregazione veramente belli e vissuti da tutti: perché in genere quello che piace ai ragazzi ha il potere di essere contagioso, immediatamente quel posto comincia a piacere anche agli adulti, col risultato che tutto prende vita e acquista un’anima. Poi ci sono interventi che non piacciono proprio, per quanto uno ci metta la stessa buona volontà non va niente per il verso giusto: come quando nel salotto di casa, nel rifare l’arredamento, si sbagli clamorosamente l’abbinamento dei colori della tappezzeria e delle tende. Oppure non è neppure questo: è una sorta di sensazione istintiva che ti rende un luogo ben accetto oppure no, e vattelappesca quali sono i motivi. Se a questo aggiungi che l’intervento in questio-
ne, puta caso, provochi disagio ai vicini di casa che si arrabbiano, la frittata è fatta: quel luogo sarà sempre oggetto di critiche e non decollerà mai a livello di piacevole frequentazione. Ma in ogni campo della vita le cose vanno così, il rischio e l’imponderabile sono sempre dietro l’angolo. Ma ciò non deve farci astenere comunque dal “fare”: tra un “inerte” puro e un “fattivo” leggermente pasticcione, la mia simpatia va sicuramente al secondo.
A Porto San Giorgio tutto è pronto per inaugurare Piazza Matteotti
Loira: “Il gusto di frequentare il centro” Porto San Giorgio è pronta ad inaugurare la nuova Piazza Matteotti dopo i lavori di riqualificazione. Il Sindaco, Nicola Loira, fa il punto sui lavori che volgono al termine e parla di “un processo di profonda riqualificazione della città a partire dal centro cittadino, ritenuto improcrastinabile e non rinviabile dall’Amministrazione”. Lavori che hanno avuto un costo totale che si aggira sui 500 mila euro che oltre a Piazza Matteotti, hanno coinvolto strade e punti strategici della città, fortemente urbanizzati, dove insistono molti esercizi commerciali e risiedono centinaia di cittadini e. Un progetto complesso che ha rivolto molta attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche, con i percorsi pedonali LOGES che grazie a mattonelle particolari indicano il percorso ai non vedenti. “Per quanto riguarda la piazza si era deciso di fare l’intervento prima dell’estate per la parte a ridosso
della stazione e anche il primo tratto di viale Cavallotti,- afferma il Primo Cittadino che spiega quali tempistiche hanno avuto i lavori per poi rimandare a dopo l’estate la parte del lavoro più importante, che sarebbe dovuto iniziare i primi di settembre. Su richiesta di alcuni commercianti i lavori sono ripresi a fine mese, nonostante questo abbiamo rispettato perfettamente i tempi e siamo addirittura in anticipo”. Grazie alla nuova piantumazione la piazza appare già rinata, anche se non si è trattato solo di un intervento estetico ma di un’occasione per fare manutenzione di tipo straordinario. “Parte del lavoro complessivo - spiega Loira - è stata la rivisitazione di tutti i sottoservizi presenti con un intervento importante del CIIP che ha cambiato le tubature e allo stesso tempo siamo intervenuti e dobbiamo intervenire sui fossi accumulatori presenti in zona. A
breve si concluderanno anche i lavori in via Trevisani, verrà completata la pubblica illuminazione e poi i lavori verranno consegnati, corredati di panchine, cestini e ulteriore verde”. Che ruolo avranno le Ferrovie nella riqualificazione? “Con loro abbiamo intrapreso un accordo inerente alla facciata della stazione che è la “quinta” della piazza, per renderla gradevole e conforme ai lavori fatti. Da parte loro è previsto l’intervento diretto sulla fontana e sulla facciata, noi abbiamo proposto una riqualificazione del muro che dà su Via Cavallotti e Via Crispi, non vorremmo limitarci ad un’imbiancatura, si tratta di un accordo in divenire”. La riqualificazione ha coinvolto inevitabilmente la viabilità. “Si tratta di una città ampiamente urbanizzata, con una viabilità ingessata e compromessa, la stessa di 50/60 anni fa, mentre la città nel frattempo si è ingrandita a dismisura.
Durante i lavori è stata chiusa via Verdi perché il cantiere non poteva essere organizzato altrimenti; il problema ha interessato soprattutto residenti ed esercenti. Non vogliamo ingessare o compromettere la città per sempre, preferiamo applicare il criterio della reversibilità, facendo in modo che le scelte prese siano sempre modificabili, anche se certo, ripristinare il doppio senso non sarà semplice. Per il resto si tratta di spazi che potranno essere tenuti chiusi o aperti”. Qual è l’obiettivo che vi siete posti con la riqualificazione di questa piazza? “Vogliamo far ritrovare ai cittadini il gusto di frequentarla dandogli modo di riappropriarsi degli spazi di una città più bella, cambiata, dove si passeggia con più piacere. Il termine lavori è previsto per fine febbraio poi la inaugureremo, forse nel periodo di Carnevale, ma la data non è ancora certa”. Serena Murri
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Inchiesta/Le due piazze Il punto di Fabio Marini, presidente della Nuova Associazione Commercianti
Porto San Giorgio e la piazza che (non) c’è
Fermo
Nuova sede per il centro Montessori
di Andrea Braconi
Gioca d’ironia, Fabio Marini, titolare della gelatiera Yogorino e presidente della neonata Nuova Associazione Commercianti, alla richiesta di una riflessione sull’effetto dei lavori per la realizzazione della nuova piazza di Porto San Giorgio. “Che bella domanda! Sto per incontrarmi con l’Amministrazione e non vorrei rovinare tutto!”. Ma subito dopo, facendosi serio, aggiunge: “Perché si parla di nuova piazza se ancora non è pronta? Non c’è verso di finirla!”. Che ripercussioni pensate possa avere? “Intanto la viabilità non è cambiata, hanno rifatto la piazza ma non sappiamo come saranno i decori urbani, mancano i vasi, le piantumazioni, le panchine. È ancora un cantiere aperto.” Però qualcuno ha lamentato ripercussioni negative. “Sicuramente i lavori hanno condizionato le attività commerciali. Almeno tre hanno chiuso, Novecento compreso. Il calo c’è stato, non si può negare. Chi ha potuto reggere ha retto, chi non ce l’ha fatta ha dovuto abbandonare. Poi va detto che le colpe sono ben distribuite, ognuno ci ha messo del suo, compresa la nostra categoria. Certo, la piazza sembra si stia rivalutando, almeno da quello che si vede, ma con questi tempi così difficili... diciamo che i commercianti sono stati tutelati troppo poco.” Comunque, come associazione avete dichiarato di essere disposti a collaborare con questa Amministrazione.
Breve
“Certamente. Abbiamo iniziato a confrontarci e per il momento abbiamo uno splendido rapporto. Abbiamo dato delle idee, alcune le stanno valutando, altre ci sono state bocciate, ma non possiamo dire che non ci ascoltano. Vediamo se questo porterà risultati a breve. É ancora troppo presto per fare un bilancio.” La speranza è che finiti i lavori si torni ad una normalità, soprattutto in termini di dialettica. “Ci dobbiamo vedere a breve con l’Amministrazione. Quello che è certo è che tutte le festività ce l’hanno fatte fare in maniera indigesta. Ma speriamo bene per il futuro, vediamo quello che viene fuori anche con il piano dei gazebo.”
Il Centro di riabilitazione Montessori ha una nuova casa. Nei giorni scorsi è stata infatti inaugurata la nuova sede a Campiglione (zona San Claudio). La struttura è composta da un Centro Ambulatoriale di Riabilitazione (CAR) e dal Presidio di Riabilitazione Funzionale a ciclo diurno (PRF). Il CAR segue circa 200 persone da 0 a 18 anni, con disabilità neuromotorie. Il personale è formato da un responsabile scientifico, che è neuropsichiatra infantile, la dott. ssa Antonella Monti, un fisiatra, tre psicologi, un pedagogista, quattro logopediste, quattro psicomotriciste e due fisioterapiste. Il PRF ospita, dalle ore 9 alle ore 16, 16 ragazzi seguiti da educatori professionali, oss e infermieri professionali che creano per loro terapie di psicomotricità, logopedia e possibilità di integrazione scolastica. La direzione sanitaria è affidata alla dott.ssa Verusca Gasparroni, quella amministrativa a Fiorella Traini.
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Inchiesta/Le due piazze Il sindaco Franchellucci rivendica l’utilità dell’accordo col proprietario
Piazza Garibaldi si rifà il look, tra le polemiche (mai sopite) sul Gigli Porto Sant’Elpidio avrà la sua piazza, seppur non esente da polemiche. “In Provincia stanno aprendo le buste in questo momento, nel giro di qualche giorno sapremo qual è la ditta che si è aggiudicata i lavori, che dovrebbero iniziare tra marzo e aprile”. Siamo nei primi giorni di febbraio quando il sindaco Nazareno Franchellucci parla così. “La piazza che andremo a costruire sarà libera da ogni altra costruzione, esclusi il cineteatro ‘Beniamino Gigli’ ristrutturato e il mercato coperto, che verrà anch’esso risistemato”. Già, il ‘Cineteatro Gigli’, il vero pomo della discordia che nei giorni scorsi ha portato a un consiglio comunale infuocato, dove un cittadino è stato
allontanato dai vigili urbani dopo vari richiami. “La questione del cineteatro è vecchia e annosa commenta il sindaco - ed è relativa al fatto che questo è di proprietà privata. L’amministrazione ha trovato un accordo col privato: lui ristruttura, vende al Comune una parte che è pari a due terzi della struttura, dove realizzeremo un polo culturale composto da un auditorium al piano terra e una biblioteca al primo piano. Gli altri 300 metri quadrati restano in mano al privato che li utilizzerà per due attività commerciali. L’obiettivo è duplice: avere da un parte un luogo di aggregazione pubblica, dall’altra avere un movimento costante che il commercio può dare”. Non tutti sono concordi e le prote-
ste giungono da chi quell’immobile lo voleva espropriato e a totale utilizzo pubblico. “Non abbiamo bisogno di un’altra gelateria al piano terra. Abbiamo bisogno di spazi fruibili” aveva reclamato il consigliere di opposizione Antonesio Diomedi in conferenza stampa. “Abbiamo fatto un accordo che ci garantisce tempi, modalità di esecuzione e copertura economica” ribatte il Sindaco. Tra i contrari, afferma, c’è chi “voleva procedessimo con l’esproprio e trovassimo noi i soldi per poi rifare un altro teatro. Due visioni completamente diverse”. Una visione opposta è anche quella che ha contrapposto per diverso tempo la maggioranza a Legambiente, oltre che alle opposizioni, contraria alla strada a due corsie,
dislocata proprio dietro al “Beniamino Gigli” e richiedente interventi meno «impattanti». “Permane – immagino - la contrarietà di Legambiente in merito a quell’opera. Verso la metà di febbraio al massimo verrà inaugurata, credo sia la risposta migliore, ormai i lavori sono conclusi” commenta Franchellucci, come a voler quasi a voler chiudere un capitolo che, c’è da esserne certi, farà ancora parlar di sé. (Silvia Ilari)
I nodi sollevati dal Circolo Legambiente sui progetti dell’Amministrazione
Vogliamo una vera piazza o solo una grande rotatoria? Un progetto urbanistico? Il Circolo Legambiente di Porto Sant’Elpidio non ci sta e ribadisce quanto più volte affermato: “Quello
presentato dall’Amministrazione comunale non è altro che un semplice progetto di arredo urbano che, tra l’altro, si sta attuando a
di Rastelli Isabella
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seguito di un percorso partecipativo riservato solo a commercianti e tecnici, con l’esclusione delle associazioni e dei cittadini”. Dopo l’infuocato Consiglio comunale di fine gennaio, è d’obbligo tornare su alcune tappe di una vicenda che si protrae da tanti anni e che ha visto nascere comitati, raccogliere firme, con una continua frammentazione tra pro e contro. Sull’area della piazza, spiegano da Legambiente, “verranno fatti lavori di pavimentazione e piastrellatura, con l’eliminazione delle piante e del cosiddetto giardino storico che sarà messo a raso”. “Negli anni le varianti al piano di riqualificazione di piazza Garibaldi si sono susseguite fin da quando era sindaco Paolo Petrini - rimarcano -. Se è vero che si è passati da una piazza piena di volumi ad un’altra vuota, nell’ultimo progetto presentato però non si vedono le relazioni con il contesto urbanistico attuale, caratterizzato dalla Torre dell’Orologio, dal giardino di Villa Murri, dalla Chiesa della Madonna della Fiducia e dal sistema di piazzette. Mettere qualche pianta, fare una bella pavimentazione, sistemare cestini più ampi non basta a fare della piazza un luogo di aggregazione. Questo non è sufficiente, non risponde all’idea che Legambiente ha sempre avuto in merito alla
piazza e non siamo soli in questo”. Contestata anche la strada dietro al cinema (la cui riqualificazione passa per un altro iter e senza l’autorizzazione della soprintendenza, ndr). “Ci sono state tante discussioni perché la ritenevamo inutile ed impattante, certi che non avrebbe risolto il problema della viabilità cittadina. Adesso, così come l’hanno realizzata, la riteniamo ancora più inutile e pericolosa. Era stata fatta per pedonalizzare tutta la piazza, ma siccome rimane la percorribilità est-ovest e ovest-est davanti al bar centrale verso il ponte che va al mare e tutto il parcheggio dietro all’edicola, temiamo che la piazza possa diventare una vera e propria rotatoria”. Si poteva avere più coraggio e tentare di fare qualcosa di diverso, dare priorità a certi interventi piuttosto che ad altri, concludono. “Ad esempio si poteva trasferire la viabilità sotto la ferrovia, si potevano realizzare passaggi ciclabili e pedonali verso il mare, ecc. A questo proposito ricordiamo la raccolta firme proprio per dare precedenza a questo tipo di interventi. E l’Amministrazione, con le sue scelte, rischia di complicare la fruizione di piazza Garibaldi ai cittadini piuttosto che facilitarla”. Andrea Braconi
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Parola di esperto/Il commercialista Riaperte le rivalutazioni di terreni, partecipazioni e beni di impresa anche per il 2017 La Legge di Bilancio 2017 ripropone due fattispecie di rivalutazione già previste in passato: la rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni detenuti non in regime di impresa alla data del 1° gennaio 2017 e la rivalutazione dei beni d’impresa iscritti in bilancio al 31 dicembre 2016. Per quanto riguarda i terreni (edificabili ed agricoli) e le quote di partecipazione in società detenute da persone fisiche, società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali (e quindi al di fuori di un’attività d’impresa), le condizioni sono le seguenti: possesso della partecipazione alla data del 1° gennaio 2017, redazione di una perizia giurata di stima, versamento dell’im-
posta sostitutiva dell’8% sull’intero valore risultante dalla perizia entro il 30 giugno 2017, oppure pagamento in tre rate annuali di pari importo di cui la prima entro il 30 giugno 2017. Ciò è finalizzato al calcolo del plusvalore che si genera in caso di cessione, dato dalla differenza tra il corrispettivo ricevuto per la vendita e il costo di acquisto sostenuto. L’effetto della rivalutazione infatti è quello di aggiornare il costo fiscale del terreno o della partecipazione al valore indicato nella perizia, che potrebbe essere notevolmente superiore rispetto al costo all’epoca sostenuto per l’acquisto, specialmente per i terreni posseduti da molto tempo. In tal modo si può contare su un valore più altro da confrontare con il corrispettivo ricevuto per la vendita, generando un risparmio di imposta. L’operazione si perfezio-
na con il pagamento dell’imposta sostitutiva o con il versamento della prima rata, pertanto il maggior valore è utilizzabile immediatamente per la determinazione delle plusvalenze. Il mancato versamento delle rate successive alla prima non fa venir meno la validità della rivalutazione ma comporta l’iscrizione a ruolo degli importi non versati. La rivalutazione dei beni d’impresa, invece, interessa tutti i soggetti (le società) tenuti alla redazione del bilancio i quali possono aggiornare il valore dei beni ammortizzabili, delle partecipazioni e dei terreni iscritti nel bilancio al 31 dicembre 2015 (esclusi gli immobili merce) e che risultino ancora iscritti nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2016, data di riferimento. In tal caso il maggior valore iscritto in bilancio si considera riconosciuto ai fini fiscali a decorrere dal
terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale è stata eseguita la rivalutazione (gli effetti fiscali sono dunque differiti al 2019), ad esclusione degli immobili per i quali gli effetti fiscali si considerano riconosciuti a partire dal 2018. Sull’importo rivalutato deve essere versata un’imposta sostitutiva pari al 16% per i beni ammortizzabili e del 12% per i beni non ammortizzabili, e nel caso in cui i beni siano alienati, assegnati ai soci o destinati a finalità estranee all’esercizio d’impresa prima del quarto periodo successivo a quello in cui la rivalutazione è stata eseguita, la plusvalenza o la minusvalenza deve essere determinata senza tener conto del maggior valore attribuito in sede di rivalutazione. Dott.ssa Claretti Cristina
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10 febbraio 2017
Economia/News
10 febbraio 2017
Salute/News
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Fermano/Nuove strutture, servizi che crescono e nomina di due primari
Una sanità sempre più vicina ai cittadini Quelle appena trascorse sono state settimane di importanti novità per l’Area Vasta 4 di Fermo. Si è partiti lo scorso 25 gennaio con l’inaugurazione a Fermo - alla presenza dei vertici della Regione, della Provincia, del Comune e dell’Asur Marche - della sede del Centro per la diagnosi e trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare, un ambulatorio attivato nel 2004 all’interno del Dipartimento di salute mentale e con un equipe multidisciplinare guidata attualmente dal medico psichiatra Patrizia Iacopini. Con lei operano le dietiste Serenella Vita e Marco Guli, le psicologhe e psicoterapeute Laura Pelliccetti e Annarita Scipioni, l’endocrinologa Paola Pantanetti e l’educatore professionale Filippo Romagnoli. Il centro garantisce un percorso psichiatrico psicologico riabilitativo sviluppato attraverso terapie individuali o di gruppo, colloqui familiari, colloqui di coppia, terapia farmacologica, day hospital terapeutico, visite psichiatriche, attività psicoeducative, a cui si aggiunge un percorso nutrizionale endocrino / metabolico con terapie riabilitative nutrizionali, visite di controllo con valutazione antropometrica e bioimpedenziometrica, visite endocrinologiche. Nella stessa giornata, a Sant’Elpidio a Mare sono stati ufficialmente aperti i locali che ospiteranno il personale medico di una Potes medicalizzata che si aggiunge a quelle già operative ad Amandola e Montegiorgio, oltre alla Potes infermieristica di Petritoli e alle 9 postazioni di soccorso di base presenti nell’intero territorio provinciale. Dagli amministratori, a partire dal primo cittadino Alessio Terrenzi, e dal direttore Licio Livini, è giunto un ringraziamento al sistema del 118 e
in particolare ai volontari della Croce Azzurra, sempre pronti a garantire un servizio efficiente ed altamente qualificato. La settimana successiva, per la precisione il 30 gennaio, è stata la volta della presentazione dei nuovi primari Gualtiero Zega e Mahmoud Yehia, rispettivamente a capo del reparto di Medicina di Amandola (operativo all’interno del “Murri” dopo i danni causati dal terremoto) e di quello di Urologia di Fermo. Due eccellenti professionisti, come rimarcato dallo stesso direttore Livini, che aumentano il livello della sanità fermana anche in prospettiva della realizzazione del nuovo nosocomio di Campiglione. Ultimo tassello in ordine di tempo è il secondo incontro tenutosi a Porto San Giorgio (dove nel frattempo ha tenuto banco la polemica per lo spostamento della Potes nel capoluogo) per la definizione del progetto di riconversione ed adeguamento del Presidio locale in Presidio Riabilitativo di Area Vasta. Un obiettivo contenuto nella programmazione triennale del direttore Livini e che vede un coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di Porto San Giorgio e della Comunità di Capodarco in un’ottica di co-gestione dei servizi relativi. Andrea Braconi L’APPROFONDIMENTO Due nuovi primari per la sanità locale Lunga la carriera medica di Gualtiero Zega (trenta anni di ruolo), costellata di successi, con molte pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, numerosi corsi di alta specializzazione e formativi, la specializzazione in Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Perugia e la specializzazione in Scienza dell’Alimentazione
indirizzo dietetico, presso la stessa università. “La mia esperienza trentennale presso Medicina Interna di Amandola è stata fondamentale per la mia maturazione. Nel tempo, con un importante gioco di squadra, siamo cresciuti, nonostante l’oggettivo isolamento del presidio ospedaliero, maturando esperienza e facendoci conoscere in ambito nazionale e internazionale organizzando incontri di medicina interna. Da sei anni ho l’incarico di Direttore facente funzioni dell’Unità Operativa di Medicina Interna e ho sempre lavorato all’obiettivo di formare un gruppo di lavoro efficiente e preparato. I risultati sono ottimi e direi amplificati dopo la terribile esperienza del terremoto con il trasferimento del personale a Fermo. La squadra è riuscita egregiamente a superare questa situazione particolare, dando sempre il massimo e adeguandosi alla nuova realtà velocemente. Questa è stata la verifica del lavoro fatto fin qui, ma non basta. Ora che rivesto il ruolo di primario, chiederò sempre il massimo sia qui a Fermo sia quando torneremo ad Amandola, speriamo nel più breve tempo possibile. Questo perché tutto il comprensorio montano ha la necessità imprescindibile di avere un reparto di Medicina Interna, sia per la valenza medica sia per la valenza sociale: oggi la popolazione anziana non ha più riferimenti. Comunque nelle prossime settimane ad Amandola verranno riattivati gli ambulatori e il legame con il territorio riprenderà e si rafforzerà. Sarà questo un primo, decisivo passo che ci farà guardare con speranza al futuro”. Anche il nuovo primario di Urologia, dottor Mahmoud Yehia, di origine libanese, ha un curriculum di tutto
rispetto. Laurea in Medicina e Chirurgia (110 e lode) presso l’Università degli Studi di Ancona e poi Specializzazione in Urologia nello stesso ateneo con il massimo dei voti e lode, diversi corsi di perfezionamento, incarico di alta specializzazione in calcolosi delle vie urinarie dal 2010 al 2013, una casistica operatoria che comprende numerosi interventi chirurgici da primo operatore in elezione ed in urgenza mediante chirurgia convenzionale, laparoscopica e robotica, interventi di litotrissia percutanea ed interventi endoscopici su varie patologie urologiche. Dal 2000 è dirigente medico di primo livello presso la Clinica Urologica presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti Umberto I, Lancisi, Salesi di Ancona. Entusiasta del prestigioso incarico il dottor Yehia dichiara: “L’Urologia fermana è sicuramente di buon livello. Ora aggiungeremo due elementi imprescindibili: la laparoscopia e la chirurgia percutanea per la calcolosi renale, basandoci quindi su un approccio mini invasivo. Sono entusiasta di essere entrato a far parte di questa squadra con cui portare avanti progetti importanti e confido nella collaborazione di tutti”. Alessandro Sabbatini
Fermo/Importante accordo tra Comune e ANDI
Cure dentistiche per i minori di 14 anni in difficoltà Un accordo importante quello stretto tra il Comune di Fermo e l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani, sezione di Ascoli Piceno e Fermo. Un accordo che consentirà a tanti bambini che vivono a Fermo e che sono seguiti dai servizi sociali del Comune, di usufruire gratuitamente di cure e terapie odontoiatriche. “Lo scorso 27 gennaio abbiamo firmato un protocollo di intesa con l’ANDI – spiega l’assessore ai servizi sociali Mirco Giampieri – che permetterà a tanti bimbi e ragazzini sotto i 14 anni da noi seguiti e segnalati, di ottenere cure dentistiche primarie gratuite. Ciò nasce dal presupposto che spesso le famiglie in difficoltà trascurano elementi fonda-
mentali per la salute del bambino, come la corretta igiene orale, e ciò va inevitabilmente a riverberarsi sulla crescita e la salute del piccolo”. Interviene sull’argomento anche il presidente dell’associazione Adornino Rossi “Siamo soddisfatti del protocollo d’intesa con il Comune di Fermo. Quelli che andremo ad effettuare sono interventi completamente gratuiti per il paziente, tra l’altro previsti dal nostro statuto. Di certo un occhio andrà dato ai costi che dovremo comunque sostenere, per cui agiremo su tante emergenze andando a risolvere le questioni di stretta necessità e lavorando poi sull’educazione alla prevenzione e all’igiene dentale. Sia ben chiaro: parliamo di cure
importanti e non di interventi di natura estetica, che non sono assolutamente previsti nel protocollo”. Il percorso è questo: i servizi sociali del Comune di Fermo segnalano i casi di minori sotto i 14 anni che hanno bisogno di cure odontoiatriche. A quel punto l’associazione, forte dei circa 30 associati presenti a Fermo, si attiva individuando i dentisti disponibili e interviene, affidando al professionista la diagnosi e la relativa cura. Il protocollo ha una durata di un anno ma sarà molto probabilmente rinnovato e Fermo è stata scelta come città-pilota per cui non si esclude, fanno sapere dall’ANDI, la possibilità di allargare in futuro il servizio ad altre realtà. (a.s.)
Terra nostra/News Fermo/Aggiudicato un importante bando per la riqualificazione
Si disegna la Tre Archi del futuro Forse ci siamo. Dopo anni in stato di semi abbandono, si prospetta un nuovo futuro per il popoloso quartiere di Lido Tre Archi. Il Comune di Fermo ha partecipato ad un bando nazionale promosso dal Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle aree degradate in Italia. Il progetto fermano, sviluppato dall’architetto Giovanna Paci e dall’ingegnere Andrea Paci, ha riguardato appunto Lido Tre Archi ed è stato ammesso a finanziamento per oltre otto milioni di euro. “Una cifra ragguardevole – fa notare il Sindaco Paolo Calcinaro – che ora ci dovrà essere assegnata in tempi brevi per poter iniziare i lavori. Il Governo si gioca tanto in termini di credibilità con questa iniziativa. Riqualificare le periferie del nostro Paese è fondamentale e sul tavolo ci sono due miliardi e cinquecento milioni di euro che dovranno essere ora distribuiti ai tanti progetti che sono stati ammessi. Noi siamo tra questi e aspettiamo un intervento concreto”. Veniamo al progetto: un elaborato complesso che esalta le potenzialità del quartiere, con le sue caratteristiche, i punti di forza e di debolezza, le esigenze. “Tre Archi – spiega l’architetto Paci – ha una popolazione composta da 44 etnie, con tanti giovani. L’isolamento è storico ed è peggiorato nel tempo, vuoi per le caratteristiche
geografiche, vuoi per i problemi di delinquenza. Chi risente di più di questo clima sono i giovani, soprattutto non motorizzati che soffrono la mancanza di scolarizzazione, il degrado urbano, e le donne che spesso vengono emarginate. L’obiettivo del nostro progetto è di dare nuovi servizi e di rifunzionalizzare l’esistente, puntando molto su sport e centri di aggregazione, di ascolto e di mediazione socio culturale e socio sanitario. Fondamentale è anche il ruolo dell’illuminazione pubblica che andrà potenziata per garantire la vivibilità e la sicurezza. Nello specifico agiremo soprattutto nel nucleo centrale di Tre Archi, dove attualmente insistono due campetti da calcio a 5, una pista da pattinaggio e un piccolo centro sociale. L’idea di è creare spazi polivalenti e flessibili per assecondare varie esigenze. Quindi riadatteremo gli spazi esistenti, li miglioreremo puntando sull’accessibilità, e li integreremo con una palestra in cui verranno insegnate arti marziali, molto utili per i giovani, soprattutto in situazioni di tensione ed emarginazione sociale come questa. Nella stessa zona apriremo uno sportello d’informazione socio sanitaria, un’area fitness all’aperto fruibile da tutti, una struttura per l’arrampicata sportiva. Il tutto connesso con il lungomare, che verrà riqualificato, e con il viale centrale. Altre cose da
fare: adibire una spiaggia attrezzata per disabili (un unicum nel territorio) che crei richiamo e attrazione, migliorare il verde pubblico, lavorare sul viale centrale che attraversa tutto il quartiere, andando a realizzare uno spazio di aggregazione nuovo: la Piazza dei Popoli che riassuma un’idea di integrazione tra le varie comunità presenti. Le parole d’ordine saranno permeabilità e invito alla fruizione”. “Da quando arriveranno i soldi, la tempistica per la realizzazione dei lavori è di circa 30 mesi” conclude l’ing. Andrea Paci. Tempi serrati, quindi, tra l’altro stabiliti dal Governo, per dare finalmente un nuovo volto a Lido Tre Archi con gli obiettivi di un ritorno economico e di un riscatto sociale ormai imprescindibili per questa zona. (Alessandro Sabbatini)
S.Elpidio a M./Al posto della SS. Redentore Fermo/Illustrata la nuova rotonda
A Casette d’Ete arriva la Un biglietto da visita scuola materna statale per il territorio Dal prossimo anno scolastico Casette d’Ete avrà una scuola dell’infanzia statale. La scuola prenderà il posto della SS. Redentore che chiuderà alla fine di quest’anno. “Vista la comunicazione di definitiva chiusura della scuola a partire dal prossimo anno scolastico – spiega il sindaco Alessio Terrenzi – siamo riusciti a raggiungere un obiettivo direi epocale per le scuole del territorio elpidiense e, in particolare, per Casette d’Ete. Il servizio finora offerto verrà garantito con tariffe di gran lunga inferiori a quelle che don Iginio era costretto ad applicare. Con l’apertura di questa scuola per l’infanzia pubblica viene completamente ridisegnata la distribuzione dei bambini così come quella dei trasporti scuolabus e della mensa. E’ un discorso complesso che abbiamo affrontato nella certezza di poter dare una risposta importante alle famiglie: ora si potrà eliminare la lista d’attesa attualmente esistente e
che aveva lasciato a casa diversi bambini per mancanza di posti. Poter recepire tutte le iscrizioni ha un significato importante per le famiglie con genitori che lavorano visto che si dà loro la possibilità di lasciare i propri figli in mani sicure”. “L’istituzione dell’infanzia statale a Casette – conclude Terrenzi – comporterà una ridistribuzione dei bambini e questo potrà creare delle iniziali difficoltà. Bambini già inseriti nelle classi del SS. Redentore si troveranno davanti ad un cambiamento, così come coloro che sono stati inseriti a Castellano e che, alla luce della nuova ridistribuzione, potrebbero trovarsi a dover cambiare. Su questo stiamo ancora ragionando e dopo la fine delle iscrizioni, dati alla mano, ci metteremo a tavolino per trovare assieme a docenti e dirigente scolastico, le modalità migliori per un equilibrio anche territoriale nella distribuzione nelle classi.”
Nel corso di una partecipata conferenza stampa, è stata recentemente presentata ed illustrata dettagliatamente l’opera che da qualche mese insiste nell’area antistante il casello autostradale A14 di Fermo – Porto San Giorgio e che valorizza la rotatoria Santa Maria a Mare,. Si tratta di un prato verde che circonda un terrapieno sul quale è posto un altro piano più elevato, sistemato sempre a prato, da cui svettano tre vele che richiamano il litorale della provincia fermana, vocata al turismo ed alla marineria da un lato ed all’agricoltura ed alla manifattura dall’altro. Sul muretto di contenimento del terrapieno sono sistemati i 40 stemmi della provincia di Fermo, realizzati in ceramica policroma dal Maestro ceramista Salvatore Fornarola. Le vele, alte 9, 6 e 4 metri, libere di ruotare sotto la spinta del vento, spiccano con il loro tenue colore sena impattare, anzi inducendo all’osservazione dello storico campanile a vela della chiesa di Santa Maria a Mare. L’opera, nata da un’idea del Maestro Fornarola, è stata progettata dall’architetto Paolo Santarelli con la collaborazione del geometra Monica Belà, ed è ideata per segnare il paesaggio inducendo un impatto ambientale minimo, non solo dal punto di vista visivo, ma anche funzionale. Essa è infatti dotata di illuminazione a led ed ha un dispositivo automatico di irrigazione con solo acqua di falda. La definitiva sistemazione artistica è stata eseguita dal Comune di Fermo per completare lo svincolo di raccordo tra la A14 e la SS16 e finanziata dalla Cassa di Risparmio di Fermo.
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Terra nostra/News Petritoli/Interventi sull’isola Ecologica per un costo di 40 mila euro
Raccolta differenziata verso il 65% A Petritoli la nuova amministrazione comunale targata Luca Pezzani sta investendo decisamente sulla raccolta differenziata dei rifiuti e i numeri stanno confermando questo intervento. “L’obiettivo che ci siamo dati è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata che dal 2015 ha raggiunto il 60,8 %, e di arrivare al 65%. - spiega il sindaco Pezzani -. Dobbiamo necessariamente cercare di aumentare questa percentuale per avere uno sconto sull’ecotassa con conseguente vantaggio della cittadinanza. Stiamo attuando una serie di provvedimenti in questa direzione”. A partire dall’ultimo giornalino locale, è stata allegata una brochure esplicativa, il cui costo era
completamente a carico della ditta che gestisce il servizio, all’interno della quale l’Amministrazione rinfresca la memoria dei cittadini su come si differenzia e su come devono avvenire i conferimenti. Inoltre, è stato istituito il numero verde 800125990 al quale possono rivolgersi i cittadini per segnalare mancati ritiri del servizio di porta a porta. Sono stati inoltre aumentati i mesi in cui la raccolta dell’umido avviene tre volte a settimana, mentre prima avveniva due volte a settimana per il periodo che va da settembre a maggio e da giugno a agosto tre volte a settimana. “Oltre a questo siamo intervenuti presso il centro di raccolta dell’isola ecologica, già esistente -spiega Pezzani - con un intervento
Il micro micro racconto di Sergio Soldani FABIO MOZZI Fabio Mozzi, durante quel periodo di freddo spietato di dicembre, riusciva a sentire il forte disagio che cresceva in lui in modo devastante, in più soffriva di solitudine e non funzionava bene la caldaia per riscaldare il suo appartamentino. Non pagava molto per l’affitto di quei cinquanta metri quadri ma secondo un uomo di quarantacinque anni di formazione anconetana, Fermo, il posto dove gli avevano affibbiato il ruolo di dirigente di una delle tante associazioni sindacali di categoria di lavoratori legati all’agricoltura, era una cittadina morta, con una classe politica che non presentava una adeguata competenza storico-agraria e, non sapeva affatto valorizzare la straordinarietà di un potenziale turismo collinare, tutto da rifondare certo, che sempre secondo lui, avrebbe potuto arrivare a un’espansione economica di proporzioni impensabili: questo ovviamente non lo diceva proprio a nessuno, lo ripeteva molto spesso dentro di sé, implodendo talvolta di rabbia e violenti bruciori di stomaco. Ilenia invece proveniva dalla periferia di Pesaro e lavorava nella stanza accanto al dottore e nel dialetto strettamente locale, era stata definita, da quella schiera di agricoltori e allevatori di maiali di piccola taglia della valle del fiume Aso, che spesso si soffermavano con lei per imprecisate e vaghe domande ”Lu Gnocco’”, dato il suo stupendo volto, il suo corpo sinuoso e forse un po’ burroso e il suo sbattere le ciglia un po’ troppo spesso allorché colloquiasse con un qualsiasi interlocutore; Fabio che dirigeva quella sede del Sindacato in modo severissimo con taluni subalterni al limite della pura crudeltà, era innamorato perduto di lei e la favoriva in tutto principalmente quando lei le chiedeva delle ferie, mai più brevi di un’intera settimana. Accadde un giorno che la ragazza lo chiamò con una dolce sonorità: “Dottore può intrattenersi un paio di minuti nel mio modesto ufficio, senza che alcuno veramente la disturbi ?” Fabio pensò nell’immediato di sognare, ma poi in meno di tre secondi si ritrovò di fronte a lei, a quel volto dalle gote lattee, a degli occhiali dalla montatura con i brillantini che dietro mostravano due occhi inequivocabilmente blu. Lei subito le disse “Senta Fabio proprio ieri ho lasciato il mio fidanzato Lorenzo, avevo prenotato una dozzinale crociera per il Mediterraneo, se la sentirebbe di prendere il suo posto? Per l’ufficio di Fermo chiameremo due sostituti da Macerata, e magari poi lei starà fra due mesi, qualche giorno in più ad agosto? Che ne dice? Gradirà la mia compagnia? O Non le piaccio?” Il Dirigente fu investito da una inusuale freddezza, niente a che vedere coni suoi crampi allo stomaco o i suoi sudori, chiuse a chiave la porta e con la classe di un seduttore navigato, avvinghiò la donna sotto l’ascella sinistra e baciandola profondamente le sussurrò: ”Lunedì alle otto partiremo dal porto di Ancona!”.
che andava a migliorare lo stesso centro di raccolta, provvedendo ad una nuova pavimentazione con una soletta in quarzo, secondariamente abbiamo acquistato nuovi e più capienti cassonetti che in un secondo tempo verranno utilizzati dalle attività commerciali, per un costo complessivo di 40 mila euro. Abbiamo aumentato il numero dei giorni in cui avviene il conferimento passando dalle 2 volte a settimana in cui è aperta l’isola, quindi mercoledì, giovedì e sabato a martedì, giovedì e sabato passando da due a tre giorni di apertura, con conseguente aumento delle ore di apertura da 6 ad 8”. Si tratta di un primo stralcio dei lavori, il resto verrà effettuato durante il corso dell’anno iniziato che consisteranno in un sistema di videosorveglianza, un prolungamento della tettoia già esistente e ulteriori interventi. Il centro di raccolta Isola Ecologica, si trova nella zona degli impianti sportivi, presso Contrada Calcinari, un’area di 5/700 metri quadrati, luogo dove chi non vuole usufruire del porta a porta può conferire
direttamente i rifiuti. Precedentemente il centro di raccolta non aveva pavimentazione vera e propria e con l’avvento delle piogge si formavano degli acquitrini, mentre con la soletta si sopperisce a questo problema, oltre a quello della viabilità all’interno dell’isola ecologica che ha subito un ampliamento interno, con riorganizzazione degli spazi e maggior ordine. Il Comune invita la cittadinanza a cercare di differenziare quanto più possibile, rispettando i giorni di conferimento, come riportato nella brochure sul porta a porta. Ricorda inoltre che il nuovo bidoncino che viene fornito gratuitamente ad ogni famiglia, con chiusura antirandagismo, per il conferimento dell’umido, deve essere tassativamente usato per i conferimenti del servizio di porta a porta. Altra intenzione dell’Amministrazione è di andare a colpire quanto più possibile eventuali conferimenti sbagliati o quei casi di abbandono lungo le vie comunali o le strade rurali. Serena Murri
Brevi Fermo Rinnovata la convenzione tra Comune e carcere È stata prorogata fino alla fine del prossimo anno la convenzione tra il comune e il carcere di Fermo, che prevede l’impegno di alcuni detenuti nella cura delle strade e del verde pubblico nelle vicinanze dell’edificio penitenziario. La convenzione concretizza quanto indicato in un protocollo d’intesa nazionale siglato nel 2012 dal Ministero della Giustizia e dall’Anci del 2012. Nel caso di Fermo prevede che il comune metta a disposizione opportunità per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità all’esterno. I detenuti, vicini alla fine della pena, vengono scelti per i loro comportamenti e la loro condotta e i nominativi individuati e proposti al magistrato di sorveglianza che ne autorizza e approva il coinvolgimento in questo progetto, volto a ridare dignità sociale e favorire il loro reinserimento. Così un detenuto lavorerà gratuitamente quattro ore al giorno per sei mesi, prendendosi cura della zona intorno al carcere.
Fermano Confindustria, Ciccola nuovo presidente dei calzaturieri Enrico Ciccola è il nuovo presidente della sezione calzaturieri di Confindustria Fermo. Ciccola, che è titolare della Romit di Montegranaro, è stato eletto il 23 gennaio durante una partecipata assemblea. Rendere la sezione sempre più aperta al confronto, capace di stare vicino alle aziende, soprattutto alle tante piccole presenti sul territorio, per raggiungere nuovi mercati e migliorare la condizione del credito affidandosi sempre più al Confidi per dialogare con le banche, tra i principali obiettivi del nuovo presidente.
Magliano di Tenna Programmazione Rete scolastica 2017-2018 La Giunta regionale ha approvato la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa 2017-2018. Rispetto al testo inviato all’Assemblea legislativa per il previsto parere, sono state recepite indicazioni della Prima Commissione consiliare coerenti con le proposte delle amministrazioni provinciali. Per la provincia di Fermo riguardano lo spostamento dall’Istituto scolastico comprensivo Cestoni di Montegiorgio a quello di Monte Urano, delle scuole dell’infanzia e primaria di Magliano di Tenna per una migliore organizzazione del trasporto pubblico locale.
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Cultura/News Historia firmana di Pierluigi Cavalieri Teodorico Pedrini, il fermano che portò il Cristianesimo in Cina È ben nota la missione di evangelizzatore della Cina svolta dal gesuita maceratese Matteo Ricci, mentre le vicende del missionario fermano Teodorico Pedrini nel Celeste Impero sono state a lungo dimenticate e solo di recente riportate alla luce. Pedrini nacque a Fermo nel 1670 da una famiglia benestante in una casa situata presso la chiesa di S. Michele Arcangelo. Il padre Giovanni Francesco era un affermato notaio, originario di Servigliano. Compiuti i primi studi presso le scuole dei Gesuiti e dei Filippini, Teodorico si avviò alla carriera ecclesiastica, prendendo gli ordini minori nel 1690 e laureandosi all’Università di Fermo in Diritto civile e canonico due anni più tardi. Ma gli studi, che devono essere stati intensi, si sarebbero protratti per altri cinque anni a Roma, nel Collegio Piceno di S. Salvatore in Lauro, fino al 1697. In questo periodo egli approfondì le proprie conoscenze musicali, che più tardi gli avrebbero permesso di essere accolto alla corte imperiale cinese. Nel 1698 Pedrini entrò nella Congregazione dei missionari di S. Vincenzo de’ Paoli, detta anche “dei Padri Lazzaristi”, diventando sacerdote due anni dopo. In questi anni papa Clemente XI aveva deciso di inviare in Cina e nelle Indie una legazione per risolvere l’annosa questione dei Riti: i Gesuiti tendevano infatti ad accettare il culto dei defunti presente nella tradizione cinese integrandolo nella fede cristiana mentre il pontefice non approvava tale scelta. A tale scopo egli incaricò il cardinale Tournon di recarsi nel Celeste Impero nel 1702. Tournon svolgeva, tra l’altro, la funzione di procuratore a Roma dell’arcivescovo di Fermo Baldassarre Cenci ed è assai probabile che sia stato lui stesso a invitare il fermano Teodorico Pedrini a far parte della sua legazione. La conoscenza della musica e l’abilità nel fabbricare strumenti da parte di Pedrini furono considerati dei vantaggi perché si sapeva che l’imperatore cinese teneva in gran conto gli occidentali che conoscessero la musica e sapessero suonare. Pedrini decise di imbarcarsi in Portogallo e raggiungere la Cina attraverso l’America, ma questo gli comportò una serie di avventure attraverso due oceani che si conclusero con l’arrivo a Macao solo nel 1710, vale a dire otto anni dopo la sua partenza. Dopo il suo arrivo gli scoprì che i rapporti tra il cardinale Tournon e la corte cinese si erano nel frattempo deteriorati al punto che il prelato era stato incarcerato. Nonostante ciò riuscì a ottenere un invito da parte dell’imperatore Kangxi a Pechino, primo sacerdote non gesuita cui fu concesso di stabilirsi in quella città. Il sovrano, appassionato di musica, gli chiese di insegnarla ai suoi figli e di fabbricare egli stesso strumenti musicali. Pochi anni dopo il suo arrivo Pedrini informò l’imperatore Kangxi in merito all’orientamento del pontefice riguardo ai riti cinesi, senza che quest’ultimo mostrasse ostilità. Un’aperta avversione verso di lui nutrirono invece i Gesuiti già presenti a Pechino, i quali riuscirono a farlo cadere in disgrazia con il sovrano e farlo incarcerare. Ma dopo pochi mesi, morto Kangxi, salì al trono uno dei suoi figli che avevano appreso la musica con Pedrini. Il nuovo imperatore lo fece liberare e lo richiamò a corte; gli concesse inoltre di riprendere la propria opera missionaria nella sua chiesa di Nostra Signora dei Sette Dolori. Opera che egli proseguì sino alla sua morte, avvenuta a Pechino nel 1746. Fino all’ultimo giorno aveva sognato di rivedere la sua Fermo.
La Legatoria
di Giuliana Sestili
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Massa Fermana/Pericolo sisma e possibile soluzione
I “Crivelli” da salvare Inagibile dal 24 agosto, con un’inagibilità che prevede provvedimenti di intervento, la Chiesa di San Lorenzo, San Silvestro e Massa Fermana è attualmente chiusa al pubblico. All’interno, tra le altre, sono contenute due opere importanti: il “Polittico” di Carlo Crivelli e “La Madonna della cintola tra angeli musicanti” attribuita al fratello Vittore. “All’indomani della prima scossa, mi sono attivato contattando la Soprintendenza” afferma Gilberto Caraceni, attuale sindaco. “Il funzionario preposto (Claudio Maggini, dell’Unità operativa dei Beni artistici della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche n.d.r) è venuto due volte, ho segnalato la disponibilità del Comune a inserire i quadri nella Pinacoteca, realizzata dalla scorsa amministrazione. Durante queste visite, ha visitato la stessa e ho fatto presente che ci sarebbe la possibilità di avere un finanziamento di 10.000 euro per ampliarla e fare migliorie”. Il Sindaco fa presente che sono in corso degli studi, di cui si sta occupando l’Università di Camerino, sulla climatizzazione dell’area, aspetto da non sottovalutare quando si parla di conservazione di opere d’arte. “Sono venuti verso settembre / ottobre - spiega -hanno messo strumenti per controllare la temperatura e ciclicamente tornano a verificare”. “Quei quadri sono una risorsa per Massa Fermana - ci tiene a sottolineare - pensi che prima del terremoto almeno una volta a settimana arrivavano comitive, anche in bus, per vederli, così come la Pinacoteca. La stessa è aperta, si trova sopra la sede comunale, c’è un signore in pensione che fa da cicerone, sempre disponibile ad aprirla, sarebbe il luogo ideale per la conservazione. Oltretutto la
chiesa è vicinissima al Comune, quindi non ci sarebbero problemi di trasporto. Io ho preferito agire per contatti diretti, ho avvertito anche l’assessore Moreno Pieroni di persona, che mi ha detto di inviargli per email quello che attestasse ciò che avevo fatto e mi ha detto che avrebbe parlato con chi di dovere. Per me l’importante è che i quadri restino alla comunità e soprattutto siano fruibili per chi vuole ammirarli, tutto lì”. A tal proposito, erano state dure le parole dell’ex sindaco Tarulli in merito al fatto che due tele dei fratelli Crivelli, conservate nella chiesa, fossero ancora lì, nell’edificio dichiarato inagibile. “Le opere sono ancora lì, esposte al pericolo e ai calcinacci che vengono giù dalle pareti. Dopo ogni terremoto, le crepe si allargano e aumenta la quantità di materiale ai piedi dei quadri. Perché continuare a lasciarli lì, rischiando che vengano rovinati per sempre? E pensare che a dicembre il centro studi dedicato a Carlo Crivelli ha ospitato un incontro su come recuperare, valorizzare e proteggere le opere d’arte” aveva dichiarato a “Il Resto del Carlino”. Tarulli auspica, come l’attuale sindaco, che le opere siano spostate all’interno dell’attuale pinacoteca comunale, da lui definito un luogo sicuro. Le opere sono di proprietà della Diocesi di Fermo. “Il sindaco e l’ex primo cittadino commenta Claudio Maggini - sono in realtà animati dallo stesso interesse: far sì che le opere restino a Massa Fermana. La pinacoteca potrebbe essere una situazione idonea, la Soprintendenza è fortemente interessata al fatto che i dipinti restino nel territorio comunale, sono un punto di attrazione per Massa Fermana. Si sta lavorando affinché sia possibile”. Silvia Ilari
Brevi Marche Anagrafe antimafia degli esecutori Dallo scorso 31 gennaio, l’iscrizione nell’elenco denominato “Anagrafe antimafia degli esecutori”, previsto dalla legge 15/12/2016 nr. 229 e riservato agli operatori economici interessati a partecipare a qualsiasi titolo e per qualsiasi attività agli interventi di ricostruzione pubblica e privata nei comuni del “cratere” sismico, avviene esclusivamente attraverso il collegamento diretto degli operatori economici interessati ad una specifica piattaforma informatica, accessibile all’indirizzo web https://anagrafe.sisma2016.gov.it. Non sono più possibili domande di iscrizione via pec.
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Cultura/News Un’erba al mese di Chi Mangia la Foglia! FEBBRAIO - BORAGO OFFICINALIS Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Siamo in pieno inverno, e come ovvio, non è questo il periodo d’eccellenza e di migliore crescita e fragranza per le nostre erbette spontanee. Nonostante ciò, insieme a piante erbe ed animali, siamo parte della natura la quale nel suo equilibrio consolidato nei millenni, ha provveduto alle necessità di ogni stagione, sia dal punto officinale, che da quello delle proprietà gastronomiche e nutrizionali. La borragine, originaria del Levante, è da considerarsi una fra le migliori erbe eduli. Ha un aspetto ruvido e richiama nel lessico il basso latino di Burra o burras che indicava una stoffa dalla tessitura grossolana a peli lunghi ed ispidi, usata dai pastori e dalla povera gente e dagli ordini dei frati minori. La fioritura è quasi continua, presentandosi in due colorazioni, fiori lilla e fiori azzurrini, allegorici per la tavola e per le pietanze, non scolorano in cottura. E’ un’erba menzionata da Dioscordide come curativa e guaritoria, definita anche ”padre del sudore” sotto l’aspetto officinale. Pianta interessante sotto molti aspetti, anche attraverso l’uso delle foglie che, se utilizzate sia nel tè freddo che nelle zupppe calde, conferiscono un sapore gradevole e caratteristico. Classificazione: Ordine Solanales, Famiglia Boraginaceae, Genere Borago, specie officinalis. Nomi Comuni: Borraggine, Borra, Vorra, Burage, Buraza Erba d’la Torta Limboina, burraxi, Burrascia, Lingua Rada, Burazen, Cavallina, Napatara. Sp: Borraja. Fr: Bourrache. Td: Boretsch, Gurkenkraut. In: Borace. Chi Mangia la Foglia propone: Frittata invernale di Borrago Officinalis
Ingredienti e procedimento 400g. di borragine, 8 uova, 1 cipollacccio o porro, 1 spicchio d’aglio, 1 grossa patata, 50 g. di legumi già lessati, 2 fettine di pancetta sottili tagliate a striscette, pepe, 80 g. pecorino, olio di oliva extrav., sale q.b. Pulire la borragine e sbollentare per qualche minuto, oppure al vapore. In una padella con poco olio d’oliva rosolare l’aglio ed il cipollaccio, aggiungere poi le patate ed i legumi, a seguire la pancetta ed ancora la borragine sbollentata e tagliuzzata. In un tegame battere le uova con aggiunta di formaggio pecorino grattugiato e pepe macinato fresco, versare in padella e cuocere in entrambi i lati. Disporre la frittata in un piatto da portata, con allegoria di fiori di borragine, e se ce n’è, una lieve grattugiata di tartufo nero a piacere. Note Dietetiche A cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa La frittata” cosi composta è una ricetta nutrizionalmente ricca. Se accompagnata dal pane sarebbe bene mangiarla a pranzo, quindi un pasto veramente completo. Non manca nulla: Amidi (legumi-patata-pane), Proteine di alto valore biologico (uovapecorino), Grassi vegetali ed animali (olio-pancetta) ed infine la” Borragine” un’erba dalla ricchezza di” fibre” prevalentemente solubili con il potere di trattenere l’acqua, tanto importante per le funzioni intestinali. (NB:-la cottura al vapore fa mantenere al meglio i suoi nutrienti!). A qualcuno farà impressione leggere le “otto uova” tutte in una volta, ma il buon senso suggerisce che due uova a persona sono sufficienti. Purtroppo c’è un timore diffuso per la presenza di “colesterolo” nel tuorlo d’uovo. E’ vero, ne basterebbe uno solo al dì per coprire il fabbisogno giornaliero nell’uomo e chi presenta già livelli elevati di colesterolo nel sangue deve fare attenzione. Dobbiamo, però, pensare anche alla compresenza di “lecitina” nel tuorlo. La “lecitina” è l’antagonista più importante del coleste-
rolo! Guarda caso i due convivono insieme! La “lecitina” ci aiuta a prevenire le malattie del sistema cardiovascolare causate da depositi di grasso e l’alterazione dei vasi sanguigni. Una funzione tra tutte è quella di “emulsionante” cioè permette di mescolare tra loro due sostanze altrimenti “non mescolabili”, es. acqua ed olio. Inoltre nel liquido biliare (bile o “fiele”) si crea un armonico equilibrio tra lecitina, acidi biliari e colesterolo e ciò impedisce la formazione di calcoli biliari. Note Salutistiche A cura della dott.ssa Paola Palmieri La Borago officinalis è una pianta che da sempre viene considerata dalla medicina popolare, utile a scopi terapeutici, anche se, per il suo contenuto di alcaloidi tossici, presenta delle controindicazioni. Qui prendiamo in esame l’olio di borragine, estratto dai semi, ricco in acidi grassi polinsaturi: omega-3 e omega-6, con attività antinfiammatoria. Proprio per questa sua attività antinfiammatoria viene usata nelle dermatiti atopiche, seborroiche, anche con componente allergica. Quest’ultima attività è fortemente potenziata dalla presenza degli omega-3 e 6 presenti in grande quantità. In particolare facciamo riferimento all›acido gamma-linoleico (GLA) a cui viene attribuita anche l’azione antipertensiva. Inoltre, sempre nella medicina popolare, la borragine ha attività diuretica, disintossicante e cardiotonica. La Borago officinalis è soprattutto usata in omeopatia perché sembra che stimoli la produzione di adrenalina, sostanza che aiuta l’organismo a combattere lo stress. Nella stessa omeopatia, trova impiego nell’artrite reumatoide, dolori articolari, eczemi ed herpes. Anche per i disturbi di stagione, come faringite, laringite e raffreddamento, si può chiedere aiuto alla borragine.
Sant’Elpidio a Mare/Rinnovata la convenzione per la gestione dell’Osservatorio Astronomico Elpidiense
Si continua a rimirar le stelle L’Amministrazione Comunale elpidiense ha recentemente rinnovato la convenzione all’Associazione di Quartiere Castellano per la gestione dell’Osservatorio Astronomico Elpidiense “Marco Bertini”. Un rinnovo che dà continuità ad una gestione che si è rivelata positiva nel tempo. A conferma di ciò depongono i dati della gestione dell’anno appena concluso. “Sono dati- dice il presidente dell’Associazione Castellano Sandro Birilli – che confermano come l’offerta formativa e di promozione della cultura e della conoscenza dell’Astronomia sia ormai una realtà consolidata in ambito Regionale con circa 2.000 presenze totali in tutti i momenti di apertura al pubblico sia ordinari (tutti i lunedì con cielo sereno) che straordinari, o riservati alle scolaresche e associazioni di volontariato a carattere socio culturale. La presenza sui Social Network, il passa parola, la qualità nell’accoglienza e la professionalità degli Astrofili dell’Associazione Alpha Gemini nella gestione delle visite guidate, ha portato L’Osservatorio Astronomico “Marco
Bertini” ad essere punto di riferimento non solo per l’utenza locale e delle altre province della Regione ma soprattutto, nel periodo estivo, per il turista sia residenziale che di passaggio”. In sintesi i numeri che hanno caratterizzato l’attività del 2016: 35 aperture ordinarie di lunedì dalle 22 alle 24 con una presenza media da 20 a 50 ospiti con punte nel periodo estivo di circa 150; quattro aperture straordinarie per manifestazioni con presenza media da 80 a 100 ospiti in occasione di “Occhi su Saturno”, per la Festa di Quartiere, per la “Notte dei Desideri” in occasione del trentennale, e “La notte della Luna”. Inoltre, dieci aperture riservate alle scolaresche e associazioni con presenza media da 30 a 50 ospiti. Su tale fronte si è consolidata l’accoglienza e l’offerta didattica predisponendo punti multimediali per preparare i visitatori alle osservazioni, allestendo altri telescopi nel prato antistante l’Osservatorio nel periodo primaverile ed estivo, proponendo corsi di orientamento e riconoscimento delle Costellazioni, supportando i visitatori con la presenza di almeno tre Astrofili
(a serata) per guidarli alla visita e soddisfare ogni esigenza di informazione e intrattenimento. “Inoltre - aggiunge Giampaolo Butani, direttore scientifico e presidente dell’Associazione Alpha Gemini - con le ridotte risorse a disposizione, stiamo cercato di rendere più efficiente la strumentazione al fine di proporre progetti strutturati alle scuole di diverso grado, ad appassionati di Astronomia o semplici curiosi, con una particolare attenzione verso i giovani: Fotografia Astronomica, Astro imagining, Spettroscopia stellare, Fotometria, Osservazione e studio del Sole. Nel corso dell’anno dovremmo realizzare le due meridiane (mattino e pomeriggio) in origine presenti nelle due pareti sottostanti la cupola”. “L’Osservatorio Astronomico è un fiore all’occhiello di questo Comune – dice il Sindaco, Alessio Terrenzi – e il numero sempre crescente di visitatori ne è la prova. Già in passato abbiamo investito per potenziare la struttura e, in merito alla necessità di effettuare ulteriori interventi migliorativi, valuteremo il da farsi in base alle risorse disponibili”.
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Cartellone/News Musica
Musica
Fermano
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Dopo un gennaio caratterizzato dalla grande partecipazione ai concerti di Silvia Mezzanotte e Ginevra Di Marco, continua la programmazione nel Fermano di TAM Tutta un’Altra Musica. Domenica 26 febbraio, alle ore 17.15 al Teatro La Perla di Montegranaro, nuovo appuntamento realizzato in collaborazione con l’associazione Amici della Musica. Ad esibirsi saranno I Cameristi di Santa Cecilia (Andrea Oliva, flauto; Francesco Di Rosa, oboe; Elena La Montagna e Ingrid Belli, violini; Raffaele Mallozzi, viola; Carlo Onori, violoncello) su musiche di Mozart, Boccherini e Reicha. L’ingresso è di 10 euro, il ridotto 7 euro (per over 60 e possessori della Marche Jazz Card), 1 euro per gli studenti. Prosegue intanto la prevendita online per lo spettacolo/laboratorio interattivo di Pastis & Irene Grandi, che si terrà il 10 marzo al Teatro comunale di Porto San Giorgio a partire dalle ore 21. Il biglietto di ingresso è di 20 euro, con un ridotto a 15 euro per under 25, over 65 e possessori della MJC.
Il concerto clou del mese di febbraio a Fermo sarà quello programmato domenica 19 alle ore 17 nell’Auditorium “Billè” in via dell’Università dalla Gioventù Musicale e dal Comune. Ad esibirsi sarà un Quartetto di Arpe, “Arpe diem” (foto), straordinaria formazione costituita da quattro arpisti di fama internazionale Donata Mattei, Federica Sainaghi, Duccio Lombardi e Davide Burani. “L’arpa fantastica” è l’eloquente titolo della serata. Il programma prevede infatti l’esecuzione di “Fantasie su arie celebri” da opere di Verdi, estratti dalle “Quattro Stagioni di Vivaldi” nella storica trascrizione per quartetto d’arpe di Anna Pasetti, brani celeberrimi dai balletti più famosi di Ciaikovskij. Completano il programma due stupende composizioni dello spagnolo Ernesto Lecuona, “Malaguena” e “Andalucia”, magistralmente trascritte per quartetto di arpe e che prevedono l’esecuzione arricchita anche da strumenti a percussione suonati dagli stessi arpisti. Spumeggiante conclusione con la “Carmen suite” di Bizet. Un appuntamento davvero da non perdere perché già ascoltare un concerto per arpa ha il suo fascino ed evoca emozioni a non finire ma quando le arpe sono quattro e suonate da artisti di rango, le suggestioni si moltiplicano all’ennesima potenza. Il mese di marzo si apre con l’esibizione di una beniamina degli appassionati fermani, la violinista Jae Hyeong Lee vincitrice, nel maggio 2016, del Concorso Violinistico Internazionale “Postacchini”. Accompagnata al pianoforte da un suo conterraneo, la giovane artista coreana proporrà, domenica 5 marzo alle ore 17 nell’Auditorium Billè, un programma che non mancherà di essere apprezzato. Domenica 12 marzo (sempre alle ore 17 nell’Auditorium BIllè) altra punta di diamante della Stagione Concertistica fermana. Sarà a Fermo il Quartetto d’Archi “Akilone” considerato tra i migliori al mondo, vincitore nel settembre scorso del prestigioso Concorso Internazionale per Quartetti d’archi di Bordeaux. Un quartetto tutto al femminile composto da Elise de Bendelac e Emeline Conce (violino), Luise Desjardins (viola), Lucie Mercat (violoncello). Ispirato dal termine italiano ‘aquilone’, il nome del Quartetto Akilone, evoca un luogo tra cielo e terra, un piacere condiviso e un volo immaginario e colorato. Simboleggia anche il desiderio di creare un ponte tra le differenti arti e le artiste che le rappresentano. Il programma fermano prevede i “Cipressi” di Dvorak, il Quartetto “Lettere intime” di Janacek e il grande Quartetto in re maggiore di Bartok.
Ancora TAM, da Mozart a Reicha, aspettando Pastis & Irene Grandi Arpe… per sognare
tel. 338.4321643 - www.tam.it
Fermano
Samuele Bersani al Teatro dell’Aquila Il Teatro dell’Aquila di Fermo ospiterà, giovedì 16 febbraio alle 21, la data zero del nuovo tour di Samuele Bersani, “La fortuna che abbiamo Tour”. Per il cantautore romagnolo un ritorno live straordinario con tutti i suoi più grandi successi e il nuovo singolo “La fortuna che abbiamo”. Non mancheranno nuovi arrangiamenti e sperimentazioni che daranno una veste inedita ai brani che, in venticinque anni, hanno reso Samuele Bersani uno dei più apprezzati artisti italiani. L’evento è organizzato dall’Elite Agency Group con il patrocinio del Comune di Fermo. Biglietti disponibili presso la biglietteria del Teatro dell’Aquila e sui circuiti TicketOne e CiaoTickets: primo settore platea 40,25 euro, primo settore palco 40,25 euro, secondo settore palco 34,50 euro, terzo settore palco 28,75 euro (diritti di prevendita inclusi). Tel. 0734.284295
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Con più di 200 mila spettatori, oltre mille repliche in tutta Italia in circuiti istituzionali e indipendenti, migliaia di fan, centinaia di articoli sui giornali, il “Cirano” di Corrado d’Elia, arriva venerdì 17 febbraio alle ore 21 al Teatro dell’Aquila di Fermo. (Tel. 0734.284295)
Musica
Teatro
Fermo
Porto San Giorgio
L’appuntamento inizialmente previsto per lo scorso 3 dicembre e poi rinviato a causa degli eventi sismici, è stato riprogrammato per domenica 19 febbraio alle ore 21. Una grande serata al Teatro dell’Aquila di Fermo con il ritorno, per il terzo anno consecutivo, del Gran Galà armonie della sera, dedicato in questa occasione a Johann Sebastian Bach. Inserito come finestra del festival armonie della sera – Winter edition, volto a valorizzare “La Grande Musica nei teatri storici delle Marche” per affiancare il celebre omonimo festival estivo giunto alla tredicesima edizione ed attento a valorizzare, con i concerti di musica da camera, alcuni tra i più suggestivi luoghi delle Marche. Un modo per far meglio conoscere anche i magnifici teatri marchigiani e la Grande Musica. Un’arte che a quanto pare spaventa ancora molti giovani e non nella nostra regione che pur ha dato i natali ad alcuni tra i più grandi compositori degli ultimi tre secoli. La serata fermana, ideata dal pianista e direttore artistico Marco Sollini, prevede l’esecuzione integrale dei Concerti per tastiera e orchestra di Bach con la prestigiosa collaborazione dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, istituzione tra le più accreditate a livello mondiale. I tre giovanissimi pianisti allievi dell’Accademia di Imola Federico Ercoli, Nicola Losito (vincitore, tra l’altro, del Concorso “Coppa Pianisti” di Osimo del 2015) e Francesco Grano affiancheranno quatto pianisti marchigiani dalla consolidata carriera quali Cecilia Airaghi, Gianluca Luisi (vincitore del Concorso Bach di Saarbrucken nel 2001), Salvatore Barbatano e Marco Sollini che aprirà la “maratona” bachiana col celebre Concerto in re minore BWV 1052; il duo SolliniBarbatano aveva già nel 2009 dedicato un CD all’incisione integrale dei Concerti di Bach per due tastiere e orchestra, pubblicato dalla rivista “Amadeus”. Al Teatro dell’Aquila di Fermo si succederanno l’un l’altro sette pianisti per due ore di musica che vedrà, ad accompagnare i pianisti solisti, la celebre orchestra da camera de I Solisti Aquilani, diretta in questa occasione dalla marchigiana Cinzia Pennesi. Un’opportunità unica per ascoltare tutti in una volta i Concerti bachiani, summa dell’arte compositiva classico-barocca, e per apprezzare la bellezza di un teatro storico dalla magnifica acustica.
Sabato 11 febbraio Natalino Balasso porta al Teatro Comunale di Porto San Giorgio “Velodimaya”, monologo teatrale che è una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle nazioni. “Non è difficile notare che ultimamente le società occidentali sono tornate a disparità preottocentesche – spiega Balasso -. Il mito della ricchezza, l’ambizione al matrimonio e alla sistemazione da parte di molte donne, l’assenza di orizzonti non preconfezionati nella testa dei giovani, l’idea del privilegio come effetto fisiologico della gestione del bene pubblico, sono effetti molto presenti, ma che sembravano allontanarsi dalle società evolute. E non solo la sfera occidentale, anche il resto del mondo sembra vivere un’involuzione. Come possiamo raccontarci tutto questo senza cedere allo sconforto? Solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso l’arte della risata”. Tel. 392.3429126
Gran Galà Armonie della sera nel segno di Bach
Tel. 0734.284295 - www.armoniedellasera.it
“Velodimaya”, Balasso indaga il mondo in cui viviamo
Montegiorgio
Alessandro Haber è “Il Padre” Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza. Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita. Ma le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza... Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere e David Sebasti saranno sul palco del Teatro Alaleona con “Il Padre”, di Florian Zeller, venerdì 24 febbraio alle ore 21. www.teatroalaleona.it
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Cartellone/News Eventi
Eventi
Fermo
Fermo
C’è un futuro diverso, ma possibile? Tipicità crede di sì. Al Fermo Forum, si rinnova l’appuntamento con il Festival che propone tutte le sfaccettature del benessere e del buon vivere. Oltre 90 eventi per un weekend da vivere intensamente a contatto con i sapori, le proposte turistico-esperienziali e le grandi griffe del Made in Marche, a confronto con altre comunità italiane ed estere, per la manifestazione proposta dal Comune di Fermo insieme a molti enti locali ed imprese attente al valore delle identità e dei territori. Wine & food al centro della scena, con un padiglione dedicato alle prelibatezze marchigiane, dai monti al mare, passando per i sapori delle colline. Aree espositive, un biogarden con i gusti introvabili della biodiversità e poi vini autoctoni, birre artigianali ed un’area dedicata alle produzioni biologiche. Per gourmet e food lovers, in programma coinvolgenti cooking&talk-show in Accademia, tra personaggi noti e grandi chef, per testare i sapori locali proposti in preparazioni inconsuete. Esperienza Territori: un “Grand Tour” per conoscere luoghi insoliti ed inaspettati, delle Marche in primis, ma anche delle Piccole Italie, quelle al di fuori dei grandi circuiti, ricche di piccoli incanti e grandi sapori, insieme a confronti con altre realtà mondiali, dalla Cina a Dubai. Negli spazi attrezzati dei Teatri dei Sapori un intenso susseguirsi di presentazioni con degustazione per “assaggiare” i territori, narrati in modalità “live” dagli stessi creatori delle prelibatezze. Art&Genius: suggestivo percorso tra le suadenti creazioni del Made in Marche, terra del “saper fare” nella quale la manualità si fonde con un’inesauribile creatività. Ci saranno artigiani depositari e “tramandatori” di sapienze antiche, realtà innovative proiettate nel mondo del 4.0, creatori di moda pronti ad incantare con dimostrazioni in diretta delle produzioni di alta gamma. E la sera il viaggio prosegue con Tipicità in the City, nella stupenda cornice del centro storico di Fermo, con eventi ed animazioni fino a tarda sera. Speciali proposte week end e la possibilità di acquistare direttamente negli outlet, consentiranno a ciascuno di creare la sua personale esperienza di “futuro buono”… tailor made, ovvero su misura. www.tipicita.it
Sabato 11 e domenica 12 febbraio riparte alla grande l’ottava Fiera dell’Elettronica e del Tempo Libero a Fermo, nella splendida location del Fermo Forum. ElectroFiere si espande sempre di più: quest’anno troverete ben due padiglioni per un totale di 8.000 Mq di esposizione per un’esperienza a ancora più incredibile e tantissime le novità. Nel padiglione uno ci saranno computer nuovi e usati, cellulari, sistemi di videosorveglianza, droni, strumenti musicali, piccola ferramenta, assistenza tecnica immediata sugli smartphone, stampanti 3D pronte a produrre qualsiasi oggetto... 6000mq per divertirsi e per acquistare pezzi interessanti a prezzi d’occasione! Il padiglione due è la grande novità di quest’anno: 1800mq interamente dedicati al mondo Games e Cosplay dove il divertimento la farà da padrone. Simulatori di gioco, postazioni 3d, visori VR, 20 postazioni di gioco per partecipare ai tornei giocando ai titoli più in voga del momento. Dieci postazioni e tornei per Xbox. Il sabato sarà la giornata delle formazioni e selezioni delle squadre. La domenica finalissime. Durante tutta la manifestazione grande raduno Cosplay con i migliori cosplayers d’Italia che si esibiranno in fantastiche sfilate, raduno Harry Potter, Star Wars, Pokemon, giochi da tavolo. Nel pomeriggio premi al Cosplay Più bello ed originale! Non poteva mancare l’area fumetti, accessori cos play, softair. Ogni ora verrà estratto un vincitore tra i presenti, in palio buoni spesa offerti direttamente dalle aziende che partecipano a questa edizione! San Valentino è alle porte e per tutti gli innamorati Sabato e Domenica alle ore 18 verrà estratta la coppia vincitrice di una romantica cena per due persone presso L’Agriturismo “Il Pomodoro” di Torre San Patrizio. Orario per il pubblico: sabato dalle 9,30 alle 19,30, domenica dalle 9 alle 19.
Tipicità 2017: il Festival del gusto fa venticinque
Elettronica e tempo libero al Fermo Forum
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Sport/News
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Ciclismo/Fango, fatica, determinazione per arrivare sul tetto d’Italia
Alberto Gobbi, un campione su due ruote Mai facile vincere una corsa. Ancora di più quando questa è di ciclocross, con i funamboli fuoristrada costretti al rigore del freddo, prima ancora che all’appesantimento delle ruote infangate sulle quali affrontare ripetuti saliscendi ghiacciati ed innevati. Sforzo doppio, almeno. Ma è in questi contesti che Alberto Gobbi (nerobianco dell’Abitacolo Sport Club di Rapagnano) si esalta, aggiudicandosi il prestigioso 5° Trofeo Americo Severini, chiudendo in solitudine e collezionando l’ennesimo titolo. “E’ sempre dura – ha ammesso lo stesso Gobbi, recente vincitore anche del titolo italiano – e stavolta lo è stata sin dalle prime battute. Il toscano Baschieri è partito forte, distaccandomi, poiché soffro un po’ le partenze veloci. Sul fango però vado in recupero e dopo una ventina di curve sono stato bravo a rientrare su di lui. Poi break al terzo giro, piccolo vantaggio ed arrivo in solitudine.
Bene così”. C’è stato un momento durante il quale ha pensato di non farcela? “Come dicevo, alla partenza ho temuto di accumulare un ritardo eccessivo. Erano partiti tutti molto velocemente ed avevo accusato il colpo. Poi, arrivata la parte tecnica della competizione (quella dove ci si cimenta nel fango, ndr) tutto ha cominciato ad andare per il meglio”. Adesso? “Come società cercheremo di organizzare nuove competizioni ed a mantenere questa maglia di campione italiano recentemente conquistata sino a Gennaio 2018 quando, molto probabilmente a Forlì, correrò da campione uscente. Nel frattempo, c’è in programma la gara di Valmir e diverse Gran Fondo”. Ma in questi giorni il movimento ciclistico fermano ha fatto registrare anche un altro importante successo, stavolta sul piano organizzativo. Domenica 12 Marzo
infatti, andrà in scena la Rieti – Fermo, 5^ tappa (sulle 7 complessive: ultima corsa 2 giorni più avanti a San Benedetto del Tronto) della storica e sempre spettacolare Tirreno – Adriatico, giunta alla sua 52^ edizione. Nelle parole del primo cittadino fermano, avvocato Paolo Calcinaro, la grande soddisfazione per l’assegnazione di una tappa che gli addetti ai lavori definiscono come altamente spettacolare e, con ogni probabilità, fondamentale al fine della classifica: “Dovremo essere in grado di sfruttare questa prestigiosa vetrina – ha dichiarato il Sindaco, ben sapendo che, da tutto il mondo, saranno 170 i paesi collegati via tv per non perdersi la classica corsa dei 2 mari – e mostrare a tutto il mondo la bellezza di un territorio che non si arrende alla drammaticità degli eventi che lo stanno tempestando”. 180 i corridori iscritti, in rappresentanza di
ben 23 squadre al via. Una volta giunti nel territorio riconducibile alla 5^ provincia delle Marche, dovranno – per due volte – affrontare un circuito che interesserà alcuni celeberrimi “muri” che, con oltre il 10% di pendenza ed uniti alla suggestiva cornice di arrivo della carovana che taglierà il traguardo sul piazzale del Girfalco, garantiranno alla tappa quel coefficiente di difficoltà aggiuntivo in grado di conferire una ancora maggiore spettacolarità all’evento. Il tutto, proprio mentre in questi giorni inizia a prendere corpo l’ambizioso progetto di riproporre il Giro delle Marche, gara professionistica che negli anni ‘70 (9 edizioni dal 1968 al 1976) era inserita puntualmente nel calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale. Uberto Frenquellucci
Basket/Si parte il 3 marzo contro Bergamo Calcio/Ceduta in comodato d’uso gratuito
Poderosa in Coppa Italia La Fermana ritrova la “casetta” Per il secondo anno consecutivo la Poderosa Pallacanestro Montegranaro, quest’anno targata XL Extralight, ha conquistato il diritto a disputare le finali di Coppa Italia. Lo scorso anno la formula era diversa ed era anche molto più difficile qualificarsi, visto che vi prendeva parte solo la prima classificata di ogni girone al termine del girone d’andata, con le Final Four fra le rappresentanti dei quattro gironi che si disputarono a Rimini. L’esperienza romagnola non fu particolarmente positiva sotto l’aspetto sportivo, visto che la squadra calzaturiera venne nettamente battuta dalla bestia nera Eurobasket Roma in semifinale. Molto bene, invece, fu l’aspetto promozionale con lo stand della Poderosa che risultò di gran lunga il più visitato ed apprezzato, dalle migliaia di visitatori, che in quei giorni arrivarono a Rimini. Quest’anno la fase finale coinvolgerà ben 8 squadre (le prime 2 di ogni girone) e si svolgerà dal 3 al 5 marzo, con i quarti di finale ad Ozzano Emilia venerdì 3 marzo, mentre le semifinali di sabato 4 e la finale di domenica 5 marzo si disputeranno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno a Bologna. La Final Eight vedrà la partecipazione delle seguenti squadre: Poderosa Pallacanestro Montegranaro, Lions Bisceglie, Co.Mark Bergamo, Agribertocchi Orzinuovi, Paffoni Omegna, Allmag PMS Moncalieri, Napoli Basket e Virtus Valmontone. I gialloblù scenderanno in campo venerdì 3 marzo ad Ozzano contro la Co.Mark Bergamo per i quarti di finale, squadra molto forte che negli ultimi giorni si è rafforzata con l’innesto della guardia trentottene italo – belga Dimitri Lawers. L’ostacolo già molto impegnativo per la forza del roster lombardo, diventa ancora più duro per la presenza di un giocatore molto forte e di grande esperienza come Lawers. La Poderosa Pallacanestro Montegranaro arriverà all’appuntamento emiliano in ottime condizioni, avendo saldamente il comando del proprio girone con 16 vittorie consecutive ottenute finora, unitamente ad una partita ancora da recuperare, che potrebbe portare addirittura a 6 lunghezze il vantaggio dalle inseguitrici. L’organico veregrense è sicuramente all’altezza di ben figurare nella manifestazione d’inizio marzo, sarà fondamentale per gli uomini di coach Ceccarelli avere l’approccio giusto, ben consapevoli della propria forza e dell’importanza della Coppa Italia, una manifestazione di grande rilevanza nazionale a cui la società tiene moltissimo. (Endrio Ubaldi)
La “casetta rossa” del campo da calcio “B. Recchioni” di Fermo è stata concessa in comodato d’uso gratuito alla Fermana F.C. dal Comune. Il contratto, che riguarda lo stabile “palazzina ex spogliatoi” sito sull’angolo nord-est del complesso sportivo è stata sottoscritto dal Dirigente del Comune Saturnino Di Ruscio e dal rappresentante legale della squadra Fabio Massimo Conti alla presenza del Presidente Umberto Simoni, dell’assessore allo sport Alberto Scarfini e del Sindaco Paolo Calcinaro . In disuso da più di 15 anni la casetta, 350 metri quadrati, su due piani, insistente tra la Curva “Ospiti” e la curva “Distinti mare” del campo da gioco, era stata fatta oggetto alla fine del 2015 di interventi di recupero, lavori di sistemazione del piazzale antistante e all’interno, sulle pareti e nel bagno del seminterrato.
ANNO 15 - n.2 - 10 Febbraio 2017
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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