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Immagini, Tracce, Racconti dei nostri Comuni

ALLEGATO - N.02/2012

Comune di Porto Sant’Elpidio Le chiavi della città Saluto del primo cittadino Mario Andrenacci

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envenuti a Porto Sant’Elpidio, la città con il litorale più lungo dell’intera costa picena. Pur essendo un Comune relativamente giovane, avendo ottenuto l’indipendenza amministrativa dalla vicina Sant’Elpidio a Mare nel 1952, Porto Sant’Elpidio ha origini antiche e da sempre rappresenta per nel territorio un luogo di scambio e di residenza ideale. Ben 7 chilometri di fascia costiera incorniciati da ampi spazi verdi segnano il confine tra la spiaggia e la passeggiata, in cui si affianca una pista ciclabile che attraversa il lungomare da nord a sud. A rendere ancor più suggestivo il paesaggio contribuiscono la pineta demaniale e numerosi stabilimenti balneari che, nel pieno rispetto dell’ambiente circostante, operano non soltanto per i servizi di spiaggia ma anche per quelli di bar e ristorazione, tant’è che la maggioranza di essi è aperto tutto l’anno. La vacanza a Porto Sant’Elpidio è a misura d’uomo: tutto avviene in una sorta di grande villaggio che comprende camping, alberghi, bed & breakfast, country houses e, per la stagione estiva, appartamenti in affitto. Grazie al nuovo casello autostradale, inoltre, è ancora più facile raggiungere i numerosi esercizi commerciali e gli outlet delle più prestigiose aziende calzaturiere che del Made in Italy hanno fatto un punto di forza. E per chi abita questa terra, dai servizi alla cittadinanza, alle nuove aree residenziali sino alle opportunità impiegatizie, con ampi spazi verdi e 34 parchi gioco, questa cittadina fermana soddisfa un tenore di vita per tutte le esigenze di ogni le età. In ogni periodo dell’anno poi a Porto Sant’Elpidio c’è sempre qualcosa da fare, vedere, scoprire e applaudire: mostre, convegni, incontri, rassegne, feste per grandi e piccini. Dalla stagione teatrale nel nuovissimo teatro Teatro delle Api, all’ultraventennale Festival Internazionale del Teatro per Ragazzi, Porto Sant’Elpidio è leader nella programmazione culturale. Buona permanenza a Porto Sant’Elpidio, una città vivace e ricca di tradizione che non mancherà di stupire e emozionare i suoi visitatori.


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Porto Sant’Elpidio

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Storia/Da semplice borgata a cittadina dinamica e vitale

Un porto d’amare

La scoperta negli anni 1917-1919 in contrada Pian di Torre, di una vasta zona archeologica con tracce di capanne abitate nei secoli IX e VIII e di alcune sepolture, rinvenute nelle contrade Corva, Pian di Torre e Pescolla, fanno pensare che già allora, in quella che oggi è Porto Sant’Elpidio, esistesse un centro abitato da alcune migliaia di persone. Nel 1248 Papa Innocenzo IV si “benignò” di concedere ai cittadini di Sant’Elpidio un porto sulla spiaggia del vicino mare. Sorse così un “borgo”, costituito da una piccola chiesa, intorno alla quale gli abitanti avevano costruito le loro case, disposte in più file lungo la fascia costiera. Al di qua della strada costiera la zona era completamente vuota e così rimase per tutto il Medioevo. Man mano che le condizioni politiche cambiarono, il Porto crebbe demograficamente e politicamente. Ciò suscita le invidie dei Fermani che più volte manifestarono l’intenzione di annettersi l’intera fascia costiera. Questa situazione di incertezza e la necessità di rendere più sicuro l’insediamento costiero portarono alla costruzione di una torre difensiva, che permise

FOCUS L’autonomia

agli abitanti del Porto di difendersi anche dall’intensificarsi delle invasioni saracene. Quando la torre fu terminata, la sua gestione e quella del porto furono affidate al generale Virgilio Elisi che riuscì a respingere una flotta di ben 120 navi turche. Per tutto il XVII secolo le informazioni sulle attività del Porto restano scarse, ma già nel 1738, dopo che Papa Clemente XII emise disposizioni favorevoli alle operazioni di carico e scarico, il traffico portuale tornò ad essere consistente, tanto che, nel 1758, il Governo della città richiese la ristrutturazione dell’osteria del porto e, nel 1792, iniziò la costruzione della Dogana. Negli anni successivi, il crescente sviluppo demografico del Porto rese necessaria la costruzione di un edificio per il Deputato di Sanità, per il Capitano delle milizie ed i soldati, di un forno, di un macello e l’ampliamento dell’osteria esistente. Agli inizi dell’800, a causa dell’indebolirsi del movimento commerciale marittimo e della cattiva gestione del lavoro dei campi, le condizioni economiche del Porto peggiorarono. Nonostante questa difficile situazione, il paese crebbe e nel 1821

Storicamente le prime avvisaglie di autonomia presenti nella società portense risalgono al 1902 quando venne effettuata la richiesta di un rappresentante municipale, una sezione di stato civile e la separazione del seggio elettorale dal comune di Sant’Elpidio a Mare. Il passo successivo di questo lungo iter fu fatto nel 1924 dal Comitato Pro Autonomia che, rivolgendosi alle

venne autorizzata l’apertura di una fiera di bestiame e mercanzie, da tenersi il 23 agosto nel I Stradone (via Aprutina) e nei fondi rustici del conte Bernetti. Lo sviluppo del Porto fu favorito anche dal ritirarsi del mare Adriatico, cosa che permise di costruire, oltre alle abitazioni, anche la ferrovia Bologna-Otranto, inaugurata nel 1863. Lo scalo ferroviario rappresentò un incentivo molto forte allo sviluppo, e in poco tempo divenne un punto di riferimento importante per viaggiatori e commercianti del capoluogo, dei comuni circostanti e di tutta la vallata del Tenna. Nel frattempo il comune di Sant’Elpidio collegò il capoluogo al Porto con un servizio di “messaggeria” postale e prese in affitto alcuni locali per insediarvi due scuole elementari. Sul finire dell’800 le cittadine costiere divennero sedi abituali di villeggiatura di famiglie signorili non solo marchigiane, ma anche del centro e del nord Italia, ed il Porto non fece eccezione. Nel 1890 dal capoluogo venne importata l’industria delle calzature economiche che si sviluppò rapidamente, portando benessere al Porto.

Autorità Statali Provinciali e Comunali, volle dimostrare come il consenso della quasi totalità degli elettori dell’allora frazione erano spinti non da rivendicazioni campanilistiche ma bensì da fattori politici ed economici determinanti dettati dal crescente fermento economico e sociale. Sarà solamente dopo la Seconda Guerra Mondiale che, con nuovo vigore e con una coesione identi-

s.r.l.

Nell’ottobre del 1897 una pioggia torrenziale fece straripare i fiumi Chienti, Ete e Tenna. Il Fosso dell’Albero, ingrossato come non mai, ruppe gli argini e sommerse il piccolo borgo marinaro. Non ci furono vittime, ma diciotto case vennero distrutte. Durante la seconda guerra mondiale furono bombardati i ponti Chienti e Tenna ed attaccati la stazione ferroviaria ed ai treni in transito. Nel 1922 gli abitanti del Porto, con una votazione, decisero per l’autonomia dal capoluogo. La ottennero nel 1952, quando a vivere nel Porto erano circa 7.000 persone e quasi tutte risiedevano ai lati della stretta fascia della statale Adriatica. Negli anni ’60, però, a causa della completa saturazione del centro urbano, iniziò a svilupparsi un crescente inurbamento delle zone periferiche.

taria sempre più rafforzata, la tanto agognata autonomia divenne realtà. Il 27 marzo 1952 il Consiglio di Stato respinse il ricorso del comune di Sant’Elpidio a Mare contro la concessione dell’autonomia amministrativa a Porto Sant’Elpidio. Da quel momento il Comune di Porto Sant’Elpidio divenne a tutti gli effetti un organismo vitale, indipendente e autonomo.

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Per saperne di più: Le immagini e la memoria - Porto Sant’Elpidio dalla fine dell’800 agli anni ’60, ideazione e coordinamento A. Marcianesi, Livi Editore, Fermo, 1998 Porto Sant’Elpidio da borgo di pescatori a centro industriale – appunti e immagini per una storia, I. Bianchini, M.Cromeni, A. Marcianesi, Livi Editore, Fermo, 2010

Porto Sant’Elpidio

Servizi e comunità/Vestigia di un glorioso passato

La città delle ville Nonostante il suo breve passato “ufficiale”, Porto Sant’Elpidio ha sviluppato un passato “storico” che la rende un vero e proprio scrigno di preziosi tesori. Simbolo della città è la Torre dell’Orologio, costruita nel 1560 a vedetta delle invasioni dal mare, che insieme a Piazza Garibaldi ed a Corso Cesare Battisti rappresentano il centro della città, l’antico Borgo Marinaro. La Torre, oggi sede dell’Ufficio del Sindaco, ospita il Museo archeologico, dove è allestita una mostra permanente sulle origini della città. Molte e tutte bellissime le ville che, sparse nel territorio, conferiscono a Porto Sant’Elpidio un prestigio ancora maggiore. Situata al centro della città, Villa Murri risale alla seconda metà dell’800. Le prime notizie documentate sull’edificio si rinvengono nel 1874, quando il nobile Francesco Sinibaldi-Errighi cede alla moglie Marietta Frontini un casino con annessi magazzini e scuderia. Nel 1880 la vedova Sinibaldi vende la villa al conte Alessandro Maggiori. Nel 1936 l’edificio è venduto alla Nobil Donna Bonetti Cornelia, vedova di Tullio Murri. Nel 1953 Cornelia Bonetti cede al neonato Comune di Porto Sant’Elpidio la villa, che diverrà sede del Municipio. La struttura è divisa in due parti: il basamento e i due livelli superiori. Al corpo principale è unito un edificio collegato tramite un passaggio soprelevato. Questa costruzione era destinata a magazzino, ricovero per attrezzi e casa del giardiniere. All’in-

terno di Villa Murri oggi sono ospitati la biblioteca comunale, una ludoteca e gli uffici dell’Assessorato alla cultura. Nel quartiere di Marina Picena, tra la statale Adriatica e l’autostrada, campeggia Villa Baruchello o Villa Fonte Serpe. Chiamata dagli abitanti Barucchello per via della dialettalizzazione del nome degli ultimi proprietari, i Baruchello che nel 1980 l’hanno venduta al Comune, la villa è circondato da una folta vegetazione. Il nome Fonte Serpe, che compare sulle colonne di sostegno del cancello d’ingresso, è dovuto alla fonte in pietra che si trova a destra dell’edificio. Ristrutturata nel 2002, al suo interno sono presenti sale di varia grandezza che ospitano seminari, workshop e conferenze. Costruita nella prima metà del ‘600, Villa Maggiori o Il Castellano si erge su una collina con vista panoramica a nord-est della città. Appartenuto alla famiglia Maggiori Colonna, l’edificio nacque sul sito di un avamposto romano e di un successivo castello medievale dal quale deriva la denominazione “Il Castellano”. Nel ‘700 il corpo centrale venne ricostruito e successivamente furono aggiunti altri due corpi, uno adibito a magazzino e ad abitazioni della servitù, l’altro caratterizzato da una stalla e da una cappella con le tombe di famiglia. Il cortile venne poi chiuso da altri due corpi di fabbrica, sempre nello stesso secolo. La villa fa parte del patrimonio tutelato dal Fai, e al suo interno si tengono eventi culturali e concerti di musica

classica. Villa Bezzi è stata edificata nel 1739 e in gran parte ricostruita dopo i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale. L’edificio si trova nella zona nord della città, nel quartiere Fonte di Mare. Il luogo trae il nome da una fontana posta all’inizio del viale che conduce alla villa. Villa Trevisani è stata costruita probabilmente nel 1854 ed è situata nel quartiere Faleriense, nelle vicinanze del fiume Tenna. Tra le altre costruzioni, memoria del glorioso passato di Porto Sant’Elpidio sono da ricordare: Villa Bonafede o Bonaffede, Villa Conte, Villa Leva, Villa Maroni, Villa Pesci, Villa Ridolfi, Villa Cionfrini, Villino Augusta o Zuccheri, Villino Delle Rose, Villetta Rosina e Castel Vecchio o Casino Degli Spiriti.

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Porto Sant’Elpidio

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Economia/Pesca, artigianato e turismo d’eccellenza

Evoluzione di una città sul mare Come per tutte le città costiere, anche lo sviluppo economico di Porto Sant’Elpidio è stato per molto tempo legato al mare, in quanto garanzia di risorsa alimentare e commerciale. La costruzione della ferrovia, inaugurata il 13 maggio 1863, e collegata al capoluogo da un servizio quotidiano di ‘messaggeria postale’ ha sollecitato la ripresa dell’attività del porto e di alcune iniziative commerciali che, a loro volta, hanno tratto vantaggio dalla produzione calzaturiera, avviata tra 1870 e 1880. L’inaugurazione, nel 1911, della Fabbrica interconsorziale marchigiana di concimi e prodotti chimici (Fim) ha consentito di occupare da subito un buon numero di operai stabili e numerosi stagionali. La fabbrica era costituita da una linea di produzione di perfosfati a partire dalla materia prima minerale, la ‘fosforite’ e da un impianto di acido solforico del tipo corrente, a camere di piombo. Durante la prima guerra mondiale l’attività della fabbrica subì un rallentamento che si ripropose anche nel periodo dell’autarchia e del secondo con-

flitto mondiale. Il crollo dei consumi, nel 1931, portò alla chiusura dell’impianto, che riaprì alla fine del 1933 con una sola linea di produzione, fino al 1986, anno in cui la fabbrica cessò ogni attività. Negli anni del dopoguerra, a Porto Sant’Elpidio, la crisi del settore agricolo e della mezzadria rese disponibile un’abbondante manodopera per le manifatture che, per la forte domanda internazionale e i bassi costi di produzione, compirono un forte balzo avanti. La struttura economica così assestata portò ad una crescita impetuosa della città, al punto da non avere uguali nella provincia di Ascoli Piceno. La fase più intensa di questo sviluppo si ebbe nel decennio 1951-1961. Negli anni ’60, però, qualche meccanismo cominciò ad incepparsi. Né il settore commerciale né quello turistico erano in realtà mai decollati in maniera adeguata alle loro potenzialità e l’attività calzaturiera iniziava a mostrare i primi segni della crisi, che si fecero evidenti negli anni Ottanta. Si arriva così ad oggi, quando il turismo è senza dubbio diven-

tato una risorsa economica molto importante. Una risorsa però limitata perché confinata perlopiù nei mesi estivi. A tenere in vita la città e a permetterle di crescere ed affermarsi è allora tutta una serie di attività sorrette e portate avanti da maestranze eccellenti. Il settore calzaturiero continua ad essere preponderante nell’economia di Porto Sant’Elpidio, al punto che la città svolge un ruolo fondamentale all’interno del Distretto Calzaturiero del Fermano-Maceratese. Sono moltissime le realtà, più o meno grandi, più o meno conosciute, presenti sul territorio, molte delle quali concentrate nelle due zone industriali. Negli ultimi anni, inoltre, accanto ai calzaturifici, sono nate una serie di attività che producono accessori per il settore. Il legame tra passato e futuro viene inoltre evidenziato dal moltiplicarsi di studi di grafica e design per modellisti di calzature. Come non parlare poi del fiorente settore della ristorazione che, raggiungendo l’apice nel periodo estivo, durante tutto l’anno riscuote comunque un notevole successo, con ristoranti, pizzerie, pub pieni di

turisti e non intenti a gustare prelibatezze locali. Molto sviluppata poi l’imprenditoria giovanile, non tanto legata al passaggio generazionale, per cui i figli ereditano e portano avanti l’attività dei genitori, quanto piuttosto ad uno spirito propositivo che porta i giovani a puntare ed investire sul territorio, aprendo nuove attività commerciali. La presenza di diverse comunità straniere ha fatto inoltre sì che a Porto Sant’Elpidio si sviluppassero numerosi esercizi commerciali legati alla vendita e alla distribuzione di prodotti “etnici” nel settore alimentare, dell’abbigliamento e dell’oggettistica in genere.


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Per saperne di più: Porto vecchio, pubblicazione semestrale dell’Aula della Memoria, a cura di G. Tobolini e A. Traini, dal 2002 ad oggi Storia dei comuni piceni - Vol.2 Porto Sant’Elpidio, G. Nepi

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Cultura/Dalla prosa, alla musica, al teatro per ragazzi, spettacoli per tutti

Un applauso lungo tutto l’anno A Porto Sant’Elpidio è impossibile annoiarsi: teatro, cinema, musica, danza, manifestazioni culturali, festival, rassegne e quant’altro. Qui chiunque trova soddisfazione, sia da protagonisti che come privilegiati spettatori e tutto il territorio viene coinvolto per ospitare gli innumerevoli appuntamenti culturali che cittadini e visitatori hanno imparato ad apprezzare e seguire nelle varie location d’eccezione. Oltre alle ville storiche ed ai palazzi gentilizi, alle piazze, ai parchi, al lungomare, al borgo storico e alle chiese, tra i luoghi che ospitano l’offerta culturale portoelpidiense, quello più rimarchevole è di certo il Teatro delle Api (foto). Il teatro di Porto Sant’Elpidio ha un nome che deriva dallo stemma del comune che lo ospita, ma soprattutto che racconta l’operato instancabile di tutti coloro che ne hanno realizzato l’apertura e continuano a garantirvi una programmazione completa e ricca di eventi imperdibili e degni di plauso. Grazie alla collaborazione di personalità riconosciute nel panorama artistico nazionale ed internazionale, le stagioni teatrali hanno da subito saputo accontentare i gusti dei più di 400 spettatori, di tutto il territorio fermano ed oltre, per ogni spettacolo proposto, dalla prosa al teatro comico, sperimentale e per ragazzi, dalla musica jazz, classica o contemporanea, alla danza, sino alle rappresentazioni delle compagnie locali. Neri Marcorè, attore e comico di fama nazionale, Battista Tofoni, personalità di spicco nello scenario della musica europea (direttore artistico dello “Europe Jazz

Network”), e Marco Renzi, figura di riferimento a livello internazionale per le attività teatrali, rispettivamente i direttori artistici delle stagioni di prosa, musica e teatro per ragazzi, sono i cittadini che hanno messo a frutto di tutta la comunità la loro decennale esperienza. Un doveroso riconoscimento va infine alle amministrazioni comunali, provinciali e regionali insieme alla Fondazione progetto “Città&Cultura”, che con grande impegno hanno sostenuto l’intero progetto, applauditissimo all’inaugurazione dell’ottobre del 2006, quando un elpidiense doc esclamò orgoglioso e contento: “c’avemo lu teatru!”. Porto Sant’Elpidio accoglie inoltre importanti appuntamenti, come il “Premio Letterario Nazionale Paolo Volponi”, che coinvolge numerosi comuni ed associazioni per la promozione della letteratura di impegno sociale, o come il più longevo festival italiano dedicato al teatro per l’infanzia e la gioventù nel mondo “I Teatri del Mondo”. Il festival internazionale del teatro per ragazzi è stato ideato e curato sino ad oggi da Eventi Culturali che organizza nel mese di luglio un ricco programma tra convegni, incontri, laboratori, eventi e spettacoli di compagnie provenienti dai cinque continenti. Le numerose associazioni culturali poi danno la possibilità a chiunque lo desideri di coltivare la propria passione da veri protagonisti e per ogni arte c’è sempre almeno una doppia scelta. Per il teatro c’è la possibilità di frequentare corsi di avviamento alla recitazione e di dizione, corsi

di teatro per ragazzi, o entrare a far parte delle compagnie di teatro amatoriale. Per il cinema e gli audiovisivi, oltre ad avere la multisala più grande del territorio (9 sale aperte tutti i giorni con spettacoli pomeridiani, serali e notturni) importanti sono le realtà impegnate nella promozione dei linguaggio per immagini, video o fotografico, per la quale vengono organizzate rassegne, concorsi, incontri. Anche gli appassionati di pittura possono trovare soddisfazione a Porto Sant’Elpidio attraverso mostre o associazioni di settore. Due scuole, due corali, due cori, due bande ed altri gruppi culturali operosi, rappresentano il panorama musicale portoelpidiense per imparare, coltivare o potersi esprimersi e a qualsiasi età in quella che viene considerata la prima tra le arti, la musica.

Il “Ristorante Hotel il Gambero” è situato a Porto Sant'Elpidio, una delle perle del litorale marchigiano, vicino alla città storica di Fermo; nasce nel 1975, grazie all'intraprendenza dei coniugi Luigi e Gina De Santis. L'impostazione è di tipo familiare, infatti i figli Piero e Giuliano si occupano degli approvvigionamenti e della clientela, mentre le rispettive mogli Daniela e Moira sono le cuoche in cucina. L'edificio rustico, mattoni a vista in tipico stile marchigiano, sorge a 250 metri dal mare: è completamente ristrutturato ed ampliato, ha intorno un bellissimo ed ampio giardino, la piscina ed il parcheggio privato. Al piano superiore, otto deliziose camere 4 stelle con vista mare.

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Porto Sant'Elpidio è città di mare, quindi il ristorante offre piatti tipici della cucina marinara locale. Pesce delle acque litorali del Mar Adriatico, acquistato direttamente all'Asta del Mercato Ittico di Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto. Tutta la lavorazione del pescato fresco viene effettuata artigianalmente, come la tradizione familiare impone. I piatti tipici regionali più rinomati sono il Brodetto all'Elpidiense, le Olive all'Ascolana ripiene di pesce, la Grigliata di scampi, la Fritturina di paranza. Gentilezza, cortesia, professionalità e l'alta qualità sono le caratteristiche che contraddistinguono questa azienda. L'arredamento è classico, sobrio, che insieme alla nota ospitalità marchigiana danno la sensazione di essere accolti amorevolmente nella propria casa.

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Porto Sant’Elpidio

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Turismo/Divertimento, sport e acquisti convenienti per soddisfare ogni esigenza

Non solo mare Parlare oggi di turismo a Porto Sant’Elpidio vuol dire fare necessariamente riferimento al mare. Quel mare che ha permesso al piccolo borgo di crescere e svilupparsi, di acquisire caratteristiche proprie, così diverse da quelle dell’antico capoluogo da renderne la separazione quasi una necessità. A Porto Sant’Elpidio il turismo balneare si è sviluppato presto. Già sul finire dell’800, infatti, il litorale era meta rinomata per numerose famiglie signorili che lì arrivavano dal centro e dal nord Italia. Con il passare degli anni, lo sviluppo del settore calzaturiero ha fatto sì che il borgo prima, e il paese poi, perdessero quella vocazione. Agli abitanti, dediti al lavoro e alla fatica, poco interessavano svaghi e divertimento, e Porto Sant’Elpidio perse la propria connotazione turistica. La riscoperta del turismo, e di quello balneare in particolare, è un fenomeno abbastanza recente. Frutto di una nuova consapevolezza, quella che ha portato gli abitanti del luogo a comprendere che si può essere operosi e produttivi non solo in un particolare settore. Ciò ha comportato una crescente valorizzazione delle ricchezze naturali del territorio cittadino. A partire dal mare, dove hanno cominciato a moltiplicarsi gli chalet ed i locali che, nel periodo estivo offrono ai turisti e non solo la possibilità di godere di giornate di relax e divertimento: le mattine ed i pomeriggi in spiaggia, coccolati dalle premure dei gestori degli stabilimenti balneari, i pasti

consumati all’ombra dei moltissimi ristoranti, le sere nei locali di divertimento del lungomare, che offrono musica ed organizzano serate a tema. E poi la pineta con la sua frescura e la possibilità di riposarsi e trascorrere del tempo in tranquillità, ed il lungomare che permette di godersi una lunga passeggiata nella suggestione di un tramonto sul mare. Ad essere attratte da queste eccellenze sono soprattutto le famiglie. Nel complesso, circa seicentomila persone ogni anno decidono di soggiornare negli alberghi del luogo, affittare appartamenti o sistemarsi in uno dei numerosi ed attrezzati campeggi, dotati di ogni comfort. Se si chiede ad un turista affezionato perché ha scelto e continua a scegliere di trascorrere le sue vacanze a Porto Sant’Elpidio, con molta probabilità la sua risposta sarà: per il mare, per la possibilità di fare sport e perché si possono fare acquisti a prezzi convenienti. Negli ultimi anni si è infatti sviluppato un fiorente turismo legato agli oulet presenti nella zona, che richiamano in tutti i periodi dell’anno migliaia di turisti. Gli appassionati di attività sportiva hanno invece a disposizione numerosi impianti, a partire dalla pista ciclabile, che consente loro di percorrere un lungo tratto in completa sicurezza, al campo da basket outdoor, a quello da baseball. Che Porto Sant’Elpidio sia un luogo attento alle esigenze di tutti lo dimostrano i numerosi riconoscimenti di cui si può fregiare: la Bandiera Blu

(la città ne ha ottenute quattro negli ultimi quattro anni), un riconoscimento che viene assegnato alle località turistiche balneari che rispettano alcuni criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio, alla Bandiera Verde, con cui si premiano le aziende agricole e gli enti che si sono distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio (in città ad essere insigniti sono stati gli studenti dell’Istituto Alberghiero). Attento a preservare le sue peculiarità, il Comune fa parte del Circuito delle Cucine Tipiche Locali, un sistema interprovinciale a carattere culturale, turistico ed enogastronomico che ha lo scopo di valorizzare le tradizioni gastronomiche del territorio attraverso la riscoperta di antichi piatti e l’utilizzo di materie prime di qualità. Nello specifico, Porto Sant’Elpidio ha aderito al Circuito della Cucina Marinara.

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Porto Sant’Elpidio

Sport/Numerose e variegate le realtà presenti nel territorio

Una città con lo sport nel cuore La vitalità di una città si misura anche dall’attivismo agonistico, dalla quantità e dalla qualità delle società sportive che nascono e si attestano, e dall’importanza che un’amministrazione ed i cittadini attribuiscono allo sport e alla sua pratica. Per questo non ci sono dubbi: a Porto Sant’Elpidio lo sport è molto importante. Lo dimostra l’elevato numero di società registrate ed in attività (83 nel 2011), gli impianti a disposizione dei cittadini ed il numero di iscritti che gareggiano, a livello agonistico o amatoriale, nelle più disparate discipline. In città, se si decide di cominciare a praticare uno sport, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dal calcio al nuoto, dal basket al baseball, dal ciclismo alla pallavolo, passando per attività meno blasonate come gli scacchi, il surf, il judo o il karate. Se per praticare uno sport sono necessarie strutture all’avanguardia, il Palazzetto dello Sport, i campi di calcio e calcetto in erba e sintetico, la pista ciclabile, le palestre, la piscina, i campi da tennis, il bocciodromo, il campo da baseball, la pista da skateboard, i centri sportivi San Filippo e Corva, gli stadi Ferranti e Martellini, le piattaforme polifunzionali Lungomare Nord e Fonte Di Mare, hanno tutti i requisiti necessari. Il futuro è nelle mani, o nei piedi, dei giovani. E’ perciò necessario puntare sulle nuove generazioni, incentivando i vivai delle società sportive o partecipando a progetti di valorizzazione. Tra questi merita di essere menzionato il Progetto Prins (PRogetto INSieme) che, rivolto ai settori

giovani e coordinato dalla Sutor Montegranaro, vede nella Sporting Porto Sant’Elpidio uno dei partner. Si tratta di un programma territoriale che riguarda la preparazione, formazione e valorizzazione di giovani giocatori ed istruttori di basket, la gestione del reclutamento, il marketing, la comunicazione e l’immagine. Da quanto detto si evince come basket in città sia amato, praticato e seguito. Uno sport che ha visto crescere e prolificare le società che lo praticano (Sporting Porto Sant’Elpidio, Porto Sant’Elpidio Basket, Faleriense Basket 2011, San Crispino Basket, Elpidiense Basket ed Azzurra Basket Porto Sant’Elpidio, che partecipa al campionato regionale di Serie B femminile) e che nel 2012 vede Porto Sant’Elpidio ospitare il Trofeo delle Regioni, la più importante manifestazione di basket giovanile a livello nazionale. Non solo basket, però. Porto Sant’Elpidio significa anche Giro d’Italia. Dopo la quarta tappa della competizione del 28 maggio 1992 conclusasi con la vittoria di Mario Cipollini la città torna ad ospitare anche l’edizione 2012. Diverse inoltre, e tutte di prestigio le manifestazioni organizzate in città, a partire dal Torneo Internazionale di Judo “Tre Torri”. Per rendersi conto dell’importanza attribuita alla competizione, basta pensare che nel 2010 sono stata ben quindici le nazioni partecipanti. Il Torneo nazionale di calcio “Trofeo Maurizio Marozzi - Memorial Mariano Martellini”, riservato alla categoria allievi, il Torneo dell’Adriatico

“Memorial Ugo Renzi”, dedicato alle squadre di basket maschili under 13, e il Meeting nazionale di atletica “Città di Porto Sant’Elpidio”, portano ogni anno in città migliaia di appassionati e tifosi. E poi il rugby con la Porto Sant’Elpidio Rugby che milita in campionati di tutto rispetto e vanta un settore giovanile in pieno sviluppo; il baseball con l’importante squadra Porto Sant’Elpidio Baseball; le diverse vittorie del Palio dei Comuni; gli scacchi con L’Avamposto e molte altre realtà, più o meno conosciute, tutte comunque da lodare per i risultati che ottengono, ma soprattutto per la passione e l’impegno che dimostrano.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA IGIENE URBANA

SERVIZI AMBIENTALI

RIFIUTI PRIVATI

BONIFICHE AMBIENTALI

RITIRO MATERIALI INGOMBRANTI

CHI SIAMO La serietà dell'azienda, la passione dei dipendenti e la sensibilità ambientale hanno fatto della Eco Elpidiense s.r.l. una grande famiglia che è cresciuta e si è affermata come leader sul territorio. La società nata nel 1990 dalla lungimiranza dell'amministrazione pubblica ha permesso di affrontare efficacemente ed efficientemente le sfide e le evoluzioni intervenute durante gli anni nel settore. Nel 2010 la società è stata acquisita totalmente dal privato, permettendo alla stessa di operare liberamente nel libero mercato, pur rimanendo un attenzione particolare alla gestione pubblica. Attualmente la società vanta nel proprio organico circa 70 persone con un elevata preparazione tecnica e si avvale di un equipe di professionisti altamente specializzati e fortemente affermati nel proprio settore. MISSION Consolidare il proprio ruolo di principale operatore nel territorio per la gestione integrata dei servizi ambientali, mantenendo un forte orientamento all'efficienza ed all'efficacia delle attività svolte per i propri clienti. Prepararsi alle prossime sfide che si presenteranno a seguito delle liberalizzazioni di mercato. RISORSE UMANE Le risorse umane interne sono formate annualmente attraverso corsi specifici in base all'attività in cui sono impiegate, che permette loro di operare in “autocontrollo” e secondo le diverse procedure previste dalla Eco Elpidiense. SICUREZZA Il rispetto delle normative in materia di sicurezza rappresenta uno degli obiettivi primari della Eco Elpidiense. Tutte le risorse umane interne sono dotate dei più moderni dispositivi di protezione individuale (DPI), così come i macchinari acquistati sono provvisti delle certificazioni richieste (CE).

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Porto Sant’Elpidio

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Servizi e opportunità/Una realtà dove tutto è pensato per tutti

Città dalle grandi possibilità Porto Sant’Elpidio, città sul mare da sempre attenta al miglioramento delle proprie qualità di vita, con il nuovo millennio ha raggiunto livelli incredibili per i servizi a disposizione del cittadino superando oltre modo ogni aspettativa. Dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani tutti a Porto Sant’Elpidio possono trovare la giusta misura per vivere bene e sentirsi a casa. Dalla viabilità ai parchi verdi, dalla spiaggia alla pista ciclabile, dalle scuole ai servizi sanitari, tutto è pensato e si realizza per migliorare la condizione sociale della comunità intera. Porto Sant’Elpidio per la sua posizione è storicamente un territorio protagonista di scambi e relazioni tra comuni limitrofi e dopo il boom economico con l’accrescimento delle imprese calzaturiere e l’incentivazione delle vacanze balneari, è diventato un vero e proprio punto nevralgico. Dal 2011 grazie all’apertura di un nuovo casello autostradale, nonostante il prezzo da pagare per l’occupazione di suolo verde, la migliorata viabilità portoelpidiense ha favorito lo sviluppo di aziende e centri commerciali che hanno portato alla valorizzazione di nuove aree abitative. Una città Porto Sant’Elpidio pronta ad accrescersi senza tregua. Nuovi complessi residenziali stanno dando vita a veri propri quartieri nuovi abitati anche da “forestieri”. Per i giovani o per chi cerca una soluzione stanziale questo è un comune ideale: costi residenziali contenuti, costo della vita oltremodo accessibile ed opportunità lavorative diffuse. Anche per quanto riguarda

L’ottica Felicioni nasce nel 1987 da Viera Dobrovodskà che con passione e costanza si è dedicata allo studio dell’Optometria e Contattologia. Il concetto importante è semplicità e funzionalità, con il desiderio di integrare avanguardia e disigner. Dal brillante passato, l’ottica Felicioni si proietta nel futuro, con autorevolezza e lungimiranza che ne contraddistingue l’origine e lo sviluppo. All’interno del negozio troverete una vasta scelta di occhiali da vista e da sole che fanno circolare grandi energie creative in cui l’esigenza va di pari passo con l’estetica. A S S O C I AT O

l’offerta scolastica è varia e completa: si va dagli asili alle scuole secondarie superiori, sino all’Università del Tempo Libero. Quest’ultima è un’associazione onlus che, svolgendo la sua attività culturale e formativa secondo lo schema tipico delle Università Popolari, persegue come obiettivi la realizzazione e la crescita personale e culturale, la cittadinanza attiva e l’integrazione, la capacità di inserimento professionale attraverso l’educazione continua. Ricca di spazi naturali, tutelati e salvaguardati, Porto Sant’Elpidio non solo con la sua spiaggia di sassi e ghiaia offre un’ottima permanenza, ma anche con le aree attrezzate per il relax o per le attività sportive. Con i suoi oltre sette chilometri di pista ciclabile è stata la prima città del territorio a valorizzare e favorire la mobilità urbana in bicicletta, determinando non solo una tutela maggiore della qualità dell’ambiente, ma anche un accrescimento dell’attrattiva turistica. Corredata di un servizio di noleggio bici inoltre è un’ottima soluzione per tutti i residenti e turisti stagionali. Per i fan degli sport acquatici come il windsurf e il kite-surfing, data la naturale conformazione litoranea, ideali sono gli specchi d’acqua per le loro spettacolari evoluzioni. Molti sono i luoghi verdi riservati a tutti, adulti e bambini, come ad esempio l’ampia pineta a nord del litorale, organizzato nei primo anni ‘50, che offre alla cittadinanza un polmone verde attrezzato per un’ottima alternativa relax in ogni periodo dell’anno. E tutto l’anno si possono gustare le specialità marinare e culinarie

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tipiche presso i numerosi stabilimenti balneari tutti nuovi o completamente rinnovati, deliziarsi con un bel gelato e passeggiare sul lungomare cittadino completamente ammodernato, in cui godere di un tramonto suggestivo o esprimere tutti i desideri del mondo sotto al cielo stellato. Tanti poi sono i servizi alla persona e alla comunità messi a disposizione da questo piccolo ma grande comune fermano grazie all’istituzione di ambiti territoriali sociali al quale Porto Sant’Elpidio è coinvolto insieme ai comuni limitrofi di Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano (Ambito XX), con il quale vengono tutelati i diritti della popolazione attraverso la definizione di un Piano di Zona di interventi sociali e socio sanitari. Dall’anno 2003 il comune ha istituito la Commissione Comunale per le Pari Opportunità composta da 46 donne esponenti di varie categorie che si impegnano per la conoscenza e l’affermazione delle pari opportunità tra uomini e donne e delle pari opportunità per tutti.

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Porto Sant’Elpidio

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Personaggi/I nomi che hanno fatto la storia

Eccellenze divenute immortali Città dalla spiccata sensibilità artistica e culturale, Porto Sant’Elpidio ha dato i natali a molti personaggi illustri. Nel campo delle produzioni artistiche non possono non essere menzionati Dante Montanari e Bruno Rosettani (foto). Affermato pittore, il primo nacque nel 1896 ed imparò a dipingere presso lo studio di uno zio. Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale, Montanari si stabilì a Bergamo e, nel 1939, a Milano dove entrò in contatto con l’ambiente del Premio Bagutta. Nel secondo dopoguerra l’arte sacra andò ad occupare un posto di rilievo nella sua opera. Nel 1954 iniziò la realizzazione delle quattordici tele della ‘Via Crucis’, opera che terminò nel 1960, anche se venne esposta per la prima volta al pubblico solo nel 1981, presso il Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo. L’artista morì a Milano il 16 aprile 1989. Celebre cantatante di fama internazionale, Bruno Rosettani era originario del quartiere ‘Corva’. Giovanissimo, esordì sul palco della ‘Fontanella’, cantando con l’orchestra di “Gigetto”, molto nota in quegli anni. Trasferitosi a Milano

frequentò il giro degli artisti di Galleria del Corso. La sua musica era caratterizzata da uno ‘swing’ di stile moderno, ritmato e brillante e ciò lo rese conosciuto e amato dal grande pubblico. Nel 1955 partecipò al V° Festival di San Remo, il primo trasmesso in tv. Il successo lo portò ad esibirsi a New York, in Canada, in Spagna, Portogallo e Jugoslavia e con il Duo Blengio visse i momenti più significativi della sua carriera. I suoi più grandi successi rimangono ‘Eufemia’, ‘Una casetta in Canadà’,

‘Stupidella’, ‘Ehi Joe’ e ‘Carissimo Pinocchio’. Il forte attaccamento alla terra marchigiana lo portò a trasferirsi, nel 1969, a Civitanova Marche, dove iniziò a lavorare nel settore calzaturiero fino alla sua scomparsa, nel1991. Due vere e proprie eccellenze della terra elpidiense sono Delia Cuini e Franco Mazzoni, entrambi autori dialettali che, con il loro estro e la loro sensibilità, hanno contribuito alla riscoperta delle tradizioni locali. Delia Cuini si è laureata a Roma con una tesi sulla Preistoria nella valle del Chienti e ha scritto due commedie dialettali: ‘Tutti li santi jorni’ e la ‘Divina Seconda’, entrambe rappresentate a Porto Sant’Elpidio dagli alunni della scuola media ‘Galilei’, dove è stata insegnante di lettere. La sua ultima commedia è stata presentata nel 1981 al cineteatro Beniamino Gigli. Poetessa rigorosa nella costruzione metrica, Delia Cuini sa fondere creatività, ironia e bellezza con grande maestria. Disinvolta nella scelta delle tematiche, descrive con passione ogni situazione di vita che stimola il suo animo. Nato nel 1931, Franco Mazzoni per

tutta la vita ha lavorato nel campo della calzatura. Nel tempo libero ha però sempre coltivato le sue grandi passioni: poesia, letteratura, musica, fotografia e il teatro, suo prediletto, che l’ha portato ad esibirsi in molte commedie dialettali presentate dalle compagnie del Porto. Giuseppe Pagliacci nacque nel 1892. Viene ricordato per essere stato il primo aviatore italiano ad atterrare sulla piazza di Trieste il 2 novembre del 1918 a seguito del volantinaggio per l’annuncio della liberazione su Pola, Fiume e Trieste. Nella piazza del capoluogo friulano c’è un monumento che ricorda l’evento. Chi della calzatura ha fatto una vera e propria forma d’arte è stato Salvatore Deodato. Messinese, nel 1972 si trasferì a Porto Sant’Elpidio apportando un contributo determinante alle aziende del territorio. Noto modellista, ha contribuito allo sviluppo del settore nel distretto elpidiense. Inventore delle zeppe ortopediche, con il suo estro, le sue creatività ed inventiva è riuscito ad affermarsi in ambito nazionale ed internazionale, dettando le regole della moda calzaturiera.

PORTO SANT'ELPIDIO Andrea Calcabrina Via Umberto I, 13 tel 0734. 900253 CAMPIGLIONE DI FERMO Leonardo Calcabrina Via G. Orsolini, 35 tel 0734. 605114

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La metamorfosi mi affascina. Amo stupire e sorprendervi. Oggi, domani, sempre.

Andrea Calcabrina


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NUMERI UTILI COMUNE INFORMAZIONI TURISTICHE INFORMA GIOVAN BIBLIOTECA “CARLO CUINI” PALASPORT PISCINA COMUNALE

0734.9081 0734.908263 0734.908200 0734.908311 0734.993655 0734.994946

CARABINIERI POLIZIA MUNICIPALE FARMACIE COMUNALE CROCE VERDE POLIAMBULATORIO SERVIZIO TAXI

0734.992282 0734.902030 0734.993530 0734.909262 0734.900254 0734.6257299 330.938069

Porto Sant’Elpidio

Comunità/Iniziative e progetti di solidarietà caratterizzano la città costiera

Volontariato, associazioni e globalizzazione Lo spirito comunitario di Porto Sant’Elpidio è lampante. Ciò lo si può evincere sicuramente nelle motivazioni aggregative mostrate nel corso del novecento date dalla forte aspirazione autonomistica che ha portato la frazione marinara a diventare importante centro industriale. Indipendenza acquisita da una comunità in costante crescita e caratterizzata da una vita industriale sempre in fermento. Storicamente gli elementi cardine sono stati dettati da importanti fattori rilevanti come la nascita della fabbrica di Concimi Chimici degli Agricoltori Marchigiani e la costruzione della linea ferroviaria. Ciò ha messo le basi per far sì che Porto Sant’Elpidio diventasse scalo naturale e crocevia di merci e persone. E in una comunità in costante crescita ed espansione la solidarietà e l’attenzione nei servizi pubblici è diventato un elemento caratterizzante. Di fatti nel territorio elpidiense, già dal 1910 disponeva della pubblica assistenza “Croce Verde” e successivamente nel 1934 della “Casa del Soccorso”, un ambulatorio medico-chirurgico fortemente voluto dalla popolazione come sede distaccata rispetto all’Ospedale del capolugo. Ad oggi associazioni di volontariato rimangono un’importante punto nevralgico della pubblica assistenza locale. Attualmente ospitate nella struttura della “Casa del Volontariato” continuano il proprio operato capillarmente su tutto il territorio con importanti iniziative e progetti. Nel mantenimento delle origini comunitarie e nella

valorizzazione delle iniziative portensi un posto importante lo ricopre inoltre l’Associazione Turistica Pro Loco di Porto Sant’Elpidio. Da oltre cinquant’anni presente sul territorio ma ufficialmente ricostituitasi dal 2004 l’associazione risponde con una serie di pregevoli iniziative di carattere sociale e culturale. Da ricordare l’ormai consolidata iniziativa “Settembre Incontri”, un’importante rassegna di arti che presenta al suo interno il rinomato Premio Nazionale di Poesia “La Torre dell’Orologio” che ogni anno ospita importanti artisti del panorama artistico nazionale. L’aggregazione oggi a Porto Sant’Elpidio passa dal centro città alla periferia dove commercianti e artigiani si ritrovano in associazioni come “Vivi il Centro” e “Lidi Faleria” mettendo il loro impegno in iniziative mirate quali concorsi fotografici, concerti, mercatini estivi e notti bianche al fine di valorizzare e mantenere vive le peculiarità cittadine. E in un mondo sempre più globalizzato ed integrato anche Porto Sant’Elpidio presenta comunità extraeuropee, in maggioranza Sikh e Cinesi, perfettamente integrate all’interno del proprio tessuto urbano ed economico.

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ViaVai

Appuntamenti Ottobre-Maggio Stagione di prosa, musica e teatro per ragazzi c/o Teatro delle Api 1 Maggio “Primo Maggio”, c/o dal lungomare sud al nord Giugno “Festa della Bandiera Blu”, c/o lungomare Luglio - “I teatri del mondo” – festival internazionale del teatro per ragazzi, oltre due settimane di spettacoli itineranti - “Falerio una doc d’Amare”, con premiazione al miglior produttore vitivinicolo e alla migliore ricetta marinara tra i ristoratori portoelpidiensi, c/o Villa Baruchello Estate Sagre, mercatini, eventi sportivi e di intrattenimento gratuiti per tutti Settembre Premio letterario “La torre dell’orologio”, insieme ad una serie di eventi e di incontri dedicati alle arti musicali, poetiche e pittoriche c/o Villa Murri 25 Ottobre “San Crispino” – festa del patrono con numerosi eventi prima e dopo la data centrale c/o centro storico Novembre “Premio Volponi” serata conclusiva della manifestazione nazionale letteraria c/o Teatro delle Api

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