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L‘altra informazione ANNO 14 - N.06/2016 - 10 GIUGNO Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita
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Tutti i colori dell’amore
Il “gioco” delle coppie La recente legge Cirinnà regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze. Cosa cambia e come? 8 Economia Il punto dei balneari
11 Sanità Via i rifiuti dalle spiagge
14 Sanità I Distretti si riorganizzano
15 Cultura 19 Cultura Valdaso, la bellezza Capodarco in un e-mail lancia i corti
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10 Giugno 2016
Inchiesta/Unioni civili
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Rispetto degli individui e delle loro libertà, per una società migliore
I diritti del “diritto d’amare” di Daniele Maiani
L’
11 maggio 2016 il ddl Cirinnà intitolato “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, dopo mesi di discussioni e polemiche, ha ottenuto il “sì definitivo alla Camera. Svolta epocale in Italia, rimasta indietro in Europa e nel mondo nel riconoscimento legale delle unioni omosessuali. In realtà, la questione ancora oggi non è del tutto chiusa: le opposizioni, infatti, preparano una battaglia, anche se di retroguardia, molto dura sulle posizioni rimaste in sospeso. Ma andiamo con ordine. Di certo, essere gli ultimi ad accogliere un cambiamento non significa per forza essere dei retrogradi e degli ottusi: potrebbe anche significare che gli italiani si muovono con estrema prudenza su un territorio delicato come quello della famiglia. Può anche significare il rispetto per una cultura di stampo cattolico che esiste nella nostra Nazione, e che interessa una larga parte della popolazione italiana. E se una moltitudine così consistente di persone dice di non essere d’accordo con questi cambiamenti, è giusto non andare giù di falce e martello, ma usare una più consona lima o carta smeriglio. Di fatto, come per altri grandi temi sociali (vedi il divorzio e l’aborto) anche per le unioni civili ci si rifiuta di voler vedere una realtà lapalissiana: siamo un Paese diviso in due, che vede da una parte i progressisti, ovvero gli eredi (passati abbondantemente
sotto candeggina) di una Sinistra che faceva capo al Partito Comunista; dall’altra parte, ci sono i conservatori, eredi a loro volta di quella Destra battagliera dell’MSI e di una congerie di formazione e di ispirazione liberal/liberiste, profughi dello sfaldamento del grande centrodestra della Prima Repubblica. E siamo talmente divisi in due per partito preso che ogni occasione è buona per litigare: come quando moglie e marito non vanno più d’accordo. Che questa sia la politica odierna, ormai siamo rassegnati, e passi; ma sui grandi temi sociali e su questioni di civiltà ritengo che l’approccio debba essere diverso. Confronto di opinioni sì, ma fatto salvo il rispetto della libertà degli individui, quando questa non lede la dignità e il “vivere” in genere degli altri. Quindi, su una situazione come quella delle unioni civili dove agli omosessuali vengono riconosciuti alcuni diritti che possono derivare solo da una unione ufficialmente sancita, è quasi un dovere trovare un accordo e una soluzione. Si pensi alla necessità di poter assistere il proprio convivente in caso di ricovero ospedaliero, o alla reversibilità di una pensione, o al diritto ereditario in genere: sono tutte situazioni che prima di oggi escludevano determinati soggetti da esercizi di diritti solo a causa di un diverso orientamento sessuale, finora stigmatizzato dalla maggioranza della popolazione e, di conseguenza, osteggiato dai nostri rappresentanti politici. Altro discorso, invece, è quello dell’opportunità di prolun-
gare per così tanto tempo la discussione su questo tema che, in un momento di profonda crisi sociale ed economica, era opportuno per lo meno limitare. Ma sulla gestione del tempo, in ordine all’importanza delle questioni da trattare, è meglio non parlare, congedandoci con una celebre frase che Gian Gastone De’ Medici, ultimo della stirpe fiorentina e noto omosessuale conosciuto in tutte le corti d’Europa, disse in punto di morte fissando il crocefisso: “Sic transit gloria mundi”.
La soddisfazione del senatore Verducci per l’approvazione della legge sulle unioni civili
Si è riaperta la stagione dei diritti
Lo stralcio sulla stepchild adoption ha però alimentato polemiche. “Noi abbiamo fatto di tutto per fare in modo che dentro il provvedimento ci fosse anche la questione del figlio del partner, perché consapevoli che questo strumento riguarda i bambini ed il loro diritto ad avere una famiglia. E non invece, come alcuni lo hanno dipinto, il diritto degli adulti ad avere un bambino. In realtà è il contrario. Eravamo ad un passo dal farcela e siamo stati costretti allo stralcio dal voltafaccia dei Grillini. Se loro non ci avessero mollato, saremmo andati avanti. Però, invece che fare un dispetto al Pd, lo hanno fatto
a migliaia di bambini. Oggi l’adozione del figlio del partner è in giurisprudenza una pratica molto accreditata, tanto è che la gran parte dei giudici la concede normalmente perché si tratta di bambini che già vivono in famiglie arcobaleno o in famiglie eterosessuali. Una cosa che manca ancora, però, è un pronunciamento della politica, quindi questo è un limite. C’è un atteggiamento ipocrita da parte della politica, che non è intervenuta in merito lasciando che i giudici interpretino la legge caso per caso. Ma sono ancora fiducioso che si possa comunque arrivare a questo provvedimento”.
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Arriviamo in (grave) ritardo, ma arriviamo. E, soprattutto, nel nostro Paese si riapre la stagione dei diritti. E’ un po’ questa la sintesi di una telefonata con Francesco Verducci a poche settimane dell’approvazione della legge sulle unioni civili. Una data, quella del 12 maggio 2016, che il senatore del Partito Democratico ricorda con orgoglio, anche perché lui stesso, oltre che nell’ambito del dibattito politico, ha contribuito con un emendamento, importante e sostanziale, che di fatto ha tolto i dubbi di costituzionalità al provvedimento. “Abbiamo vissuto un blackout durato più di vent’anni, tante volte i governi di Centrosinistra hanno provato ad introdurre una legge che finalmente estendesse i diritti anche a coppie dello stesso sesso, ma senza riuscirci. Noi ci stiamo riuscendo e questa è una gran-
de soddisfazione, anche politica”. A parte qualche distinguo tra le forze in campo, l’apprezzamento da parte dell’opinione pubblica è stato molto ampio. “Siamo stati ricoperti di messaggi da tantissime persone che ci ringraziavano, che hanno vissuto quella data come una data da cerchiare nel calendario. E per tante coppie omosessuali quella è una data storica. Perché quando tu estendi i diritti significa che siamo tutti più forti ed è più forte l’intera società. Oltre al fatto che, finalmente, si è riusciti a mettere da parte una discriminazione odiosa. Poi i diritti civili sono anche diritti sociali, perché si tratta di inclusione oltre al poter vivere alla luce del sole un rapporto di coppia, anche avendo delle garanzie sociali come la reversibilità della pensione, come l’assistenza sanitaria, come i permessi di lavoro”. Quindi, un primo passo concreto. “Un passo importante, naturalmente non conclusivo. Si riavvia con questo provvedimento la stagione dei diritti civili, che in Italia sono sempre difficili da ottenere. Noi scontiamo un ritardo, oggi in parte colmato, ma siamo sempre indietro rispetto a Paesi più avanzati. Questa scelta, però, ci permette di andare avanti su altri versanti, considerando che poi la cosa bella è che a differenza di altre volte in questo caso c’è stata molta maturità da parte dell’opinione pubblica”.
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10 Giugno 2016
Inchiesta/Unioni civili Il punto dell’Avv. Donatella Sciaressi, Presidente della sezione territoriale fermana dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia
Legge sulle unioni civili: ecco tutte le novità Legge e famiglia, niente di più delicato e di più complicato. Le evoluzioni o le “involuzioni” (a secondo dei punti di vista) sono all’ordine del giorno e seguono i cambiamenti nella società, nelle “percezioni” del fenomeno da parte dell’opinione pubblica. Ne abbiamo parlato con Donatella Sciarresi, avvocato cassazionista con studio legale a Fermo, in Corso Cefalonia 39, nonché Presidente della Sezione territoriale dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, un’associazione di avvocati di famiglia accreditata presso il Consiglio Nazionale Forense tra le associazioni forensi più rappresentative in Italia, strutturata in 70 sezioni territoriali (coincidenti con altrettanti sedi di tribunale) e con oltre 1600 associati. “L’Osservatorio – spiega l’Avvocato Sciarresi - ha come obiettivi la ricerca e lo studio dell’evoluzione e delle tendenze del diritto di famiglia, la promozione di iniziative di studio, confronto, dibattito, formazione e aggiornamento professionale. La sezione territoriale fermana è di recente costituzione, nasce infatti nel febbraio 2014 ed è molto attiva nello studio e nella formazione di alto livello attraverso l’organizzazione di numerosi convegni del diritto di famiglia in tutti i suoi aspetti coinvolgendo giudici, psicologi, docenti universitari. I numerosi eventi che vengono organizzati, sono accreditati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Fermo e patrocinati da “Il Sole 24 ore” che sponsorizza tutte le iniziative fermane. Approfitto per ricordare che il prossimo convegno, aperto a tutta la cittadinanza, sarà per il pomeriggio del 10 giugno presso il Centro Congressi San Martino di Fermo. I temi trattati saranno: “Il Trust nel diritto di famiglia” con il prof. Romolo Donzelli, ordinaria di diritto processuale civile presso l’Università di Macerata; “Le indagini patrimoniali nella separazione e nel divorzio” con l’Avv. Andrea Cavallaro di Macerata”. La recente novità in ambito legale è l’approvazione in senato della nuova legge sulle unioni civili e le coppie di fatto. Quali sono le novità? “Vorrei premettere che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva e dinamica evoluzione del diritto di famiglia che ha investito quei modelli di famiglia non consacrati dal vincolo del matrimonio. L’evoluzione naturale della società, ha segnato la crisi della famiglia tradizionale: il rapporto tra i coniugi non è più stabile come un tempo, assetti diversi dalla famiglia tipo, come le convivenze, i rapporti tra persone dello stesso sesso, il confronto con le normative e le culture straniere, hanno reso necessaria un’apertura da parte del nostro legislatore che ha dovuto fare i conti anche con accesi dibattiti politici. Tale trasformazione culturale, ha determinato una più ampia tutela in favore dell’autonomia privata nel senso che lo Stato lascia una maggiore libertà di scelta ai singoli di decidere come strutturare la loro organizzazione familiare. Si pensi ad es. alla normativa contro gli abusi familiari e al relativo regime di protezione estesa anche ai conviventi (L. 2001), alla possibilità per la persona stabilmente convivente di poter promuovere un giudizio di inabilitazione o interdizione o di poter essere nominato amministratore di sostegno (L. 2004), all’introduzione dell’affidamento condiviso dei figli in sede di separazione e divorzio allargata anche ai procedimenti relativi ai figli di genitori non coniugati (L. 2006), alla riforma sulla filiazione nel 2012 che ha abolito ogni residua discriminazione tra figli “legittimi” e figli “naturali” sino ad arrivare alla recentissima legge sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto. Con la legge sulle unioni civili e sulle convivenze di fatto, l’Italia si colloca nel perimetro degli ordinamenti che nel mondo prevedono una regolamentazione giuridica dei legami affettivi stabili eterosessuali ed omosessuali, adottando tre forme di regolamentazione giuridica della vita affettiva e stabile di coppia: il matri-
monio (cui si accede con la celebrazione tra persone di sesso diverso); l’unione civile tra persone dello stesso sesso; la convivenza di fatto. Per quanto riguarda le unioni civili, le principali novità possono essere così riassunte: Coppie maggiorenni - Possono costituire una unione civile solo coppie maggiorenni dello stesso sesso (non è prevista, quindi, alcuna possibilità di autorizzazione all’unione civile a persone minori di età, al contrario di quanto si prevede per il matrimonio in cui il tribunale per i minorenni può autorizzare il minore che abbia compiuto sedici anni al matrimonio). Dichiarazione - La coppia dovrà dichiarare all’Ufficiale dello stato civile, personalmente e alla presenza di due testimoni, per esprimere la volontà di costituire tra loro un’unione civile Registrazione - L’Ufficiale di stato civile, riceverà la dichiarazione che dovrà essere registrata presso l’archivio informatico dello stato civile all’interno del quale dovrà essere costituita una sezione riservata alle unioni civili in aggiunta a quelle attualmente previste relative alla cittadinanza, alla nascita, al matrimonio e alla morte. Contenuto - Il relativo atto che l’Ufficiale di stato civile deve predisporre, attestante la costituzione dell’unione, deve contenere: i dati anagrafici delle parti, l’indicazione del loro regime patrimoniale e della loro residenza, oltre ai dati anagrafici e la residenza dei testimoni. L’ufficiale di stato civile può rilasciare gli estratti e i certificati che concernono lo stato civile, nonché le copie conformi dei documenti depositati Cognome - Con la dichiarazione all’Ufficiale dello stato civile, le partipossono stabilire di assumere un cognome comune scegliendolo tra i loro cognomi ed inoltre, ciascun partner può anteporre o posporre al cognome comune, il proprio cognome. Diritti e doveri - La legge prevede che “Con la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso le parti acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri; dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione”. Obbligo di fedeltà- Scompare l’obbligo di fedeltà (inizialmente previsto e poi soppresso nel corso dell’esame in Assemblea al Senato) e quello di collaborazione nell’interesse della famiglia Regime patrimoniale - Come avviene per il matrimonio, il comma 13 della legge dichiara come regime legale dell’unione civile il regime della comunione dei beni (“Il regime patrimoniale dell’unione civile tra persone dello stesso sesso, in mancanza di diversa convenzione patrimoniale, è costituito dalla comunione dei beni”). Indennità in caso di morte - Le indennità in caso di morte del lavoratore parte di un’unione civile devono corrispondersi anche alla parte dell’unione civile. Pertanto al partner dell’unione civile saranno dovute sia l’indennità di fine rapporto dovuta dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto per morte del prestatore di lavoro (art. 2118 c.c.) sia il trattamento di fine rapporto (art. 2120 c.c.). Stesso principio per la rendita Inail ai superstiti. Diritti successori - Il partner dell’unione civile (oltre a tutti gli altri diritti previsti nel libro sulle successioni) è passibile di indegnità nei casi previsti dall’art 463 c.c., è legittimario al pari del coniuge, ha la stessa posizione del coniuge nelle successioni legittime, ha certamente titolo per chiedere la divisione della comunione ereditaria, è tenuto alla collazione come il coniuge, partecipa come il coniuge alle operazioni previste in caso di patto di famiglia.
Pensione di reversibilità - Hanno diritto alla pensione: il coniuge superstite – e quindi ora il partner superstite dell’unione civile - anche se separato (se il partner superstite è separato con addebito, la pensione ai superstiti spetta a condizione che gli sia stato riconosciuto dal tribunale il diritto agli alimenti) e il partner divorziato se titolare di assegno divorzile. Scioglimento dell’unione civile - Il legislatore ha previsto per i partners dell’unione civile, come modalità di scioglimento dell’unione quella dello “scioglimento immediato non preceduto dalla separazione”, previa dichiarazione davanti all’ufficiale di stato civile (sia pure con la previsione di un periodo di riflessione di almeno tre mesi). Per quanto concerne la procedura in Tribunale, nei casi in cui è necessario attivarla, lo scioglimento dell’unione potrà essere richiesto, a seconda dei casi, con ricorso giudiziale o su domanda congiunta. La procedura è quella prevista nell’art. 4 della legge sul divorzio e cioè il ricorso unilaterale o il ricorso domanda congiunta. Le parti possono però anche optare, come ora si dirà, per la negoziazione assistita da avvocati. Le parti possono prevedere la corresponsione di una somma a titolo di assegno periodico in favore del soggetto più debole. Cause impeditive alla costituizione dell’unione - la prima causa impeditiva è la sussistenza, per una delle parti, di un vincolo matrimoniale o di un’unione civile tra persone dello stesso sesso. Pertanto, analogamente a quanto previsto per il matrimonio non può contrarre un’unione civile chi è coniugato (ancorché separato e quindi fino al giudicato di divorzio) e chi è parte di altra unione civile. Lo stato libero - e quindi il principio dell’unione monogamica - è presupposto tanto del matrimonio che dell’unione civile. La seconda causa che impedisce l’unione civile è l’interdizione di una delle parti per infermità di mente. Così come i parenti o coloro che sono legati da vincoli adottivi non possono contrarre matrimonio tra di loro (art. 87 c.c.), costituisce causa di impedimento dell’unione civile la sussistenza tra le parti dei medesimi rapporti di parentela o adottivi (con la precisazione di genere francamente superflua che il divieto concerne lo zio e il nipote e la zia e la nipote). L’ultima causa impeditiva dell’unione civile tra persone dello stesso sesso è costituita – analogamente a quanto prevede l’art. 88 c.c. (Delitto) - dalla condanna definitiva di un contraente per omicidio consumato o tentato nei confronti di chi sia coniugato o unito civilmente con l’altra parte (se è stato disposto soltanto rinvio a giudizio ovvero sentenza di condanna di primo o secondo grado ovvero una misura cautelare, la procedura per la costituzione dell’unione civile tra persone dello stesso sesso è sospesa sino a quando non è pronunziata sentenza di proscioglimento)”. Alessandro Sabbatini Articolo completo contenente anche le novità riguardanti la nuova disciplina legislativa sulla convivenza di fatto nel sito www.corrierenews.it
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Inchiesta/Unioni civili
10 Giugno 2016
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Intervista al segretario generale della Curia don Giordano Trapasso
Unioni civili: “Non è più tempo di fare guerre” “Ogni legge è frutto di una difficile mediazione tra situazioni che si creano e valori che sottostanno alla Costituzione e che dovrebbero accompagnare la vita delle persone a livello sia individuale che relazionale, quindi anche sociale”. Non c’è chiusura né delusione nelle parole di don Giordano Trapasso, segretario generale della Curia, sentito sulla legge, di recente approvazione, che regolamenta unioni civili e convivenze. “Da una parte – spiega – posso comprendere l’esigenza di dare una configurazione giuridica a fenomeni che ormai ci sono, dall’altra, però, non va dimenticato che la Chiesa da sempre insegna che al centro della società c’è la famiglia, intesa come unione tra due persone di sesso diverso, regolata da una promessa che impegna per tutta la vita”. Le reazioni della Chiesa alla nuova legge non sono state tenere. “Questa legge può apparire come un segno di civiltà, un passo necessario per regolare alcuni aspetti della vita, come quello patrimoniale. Ma, mi chiedo, per regolare alcuni aspetti della vita è necessario riconoscere
le unioni civili? La questione, in alcuni interventi, è stata presentata in maniera piuttosto forte perché, come ha detto il presidente della Conferenza Episcopale Italiana Angelo Bagnasco, c’è il timore che questa legge sia il primo di altri passi, per ora evitati, come la regolamentazione dell’utero in affitto o del diritto di adozione per le coppie omosessuali”. Eliminare la “Stepchial adoption” dal testo della legge è stato determinante per la sua approvazione. Perché fa tanta paura? “La legge dovrebbe esistere prima di tutto per garantire i diritti dei bambini. La Chiesa crede che il bambino, per avere un’educazione armonica, debba avere due genitori, un uomo e uno donna, e che la sua educazione vada supportata da una comunità di persone di entrambi i sessi. Dal mio punto di vista, non temo tanto che in futuro ci possano essere nuove ‘aperture’, quanto che sia la famiglia ad essere penalizzata. Penso alle adozioni: le famiglie, per adottare un figlio, devono sottostare a calvari infiniti. Non vorrei che iniziasse una discriminazio-
ne al contrario, che si facilitassero altri tipi di unione, a discapito della famiglia tradizionale”. Cosa pensa degli istituti regolamentati dalla legge? “Per me il matrimonio risponde alla verità dell’amore. Con questo non voglio dire che due persone che convivono non si amano, ma il motrimonio va visto come sacramento e come impegno. La Chiesa non mette sullo stesso piano convivenza e matrimonio civile; del matrimonio civile stimo l’impegno che due persone assumono, ma ritengo che il donare la propria vita a un’altra persona e che l’amore tra due persone si faccia carne in un figlio siano verità antropologiche che corrispondono alla verità dell’amore. Tra il matrimonio religioso e quello civile c’è una differenza fondamentale ed è l’indissolubilità: la legge civile, pur prevedendo una riconciliazione tra i coniugi, dà la possibilità di divorziare. Il sacramento del matirmonio è invece indissolubile”. Quanto questa legge è frutto dell’allontamento dei fedeli dalla Chiesa? “È indubbio che negli ultimi anni, anche nella nostra
Arcidiocesi, i matrimoni sono dimuiti. Questo è avvenuto a casua di fattori culturali e sociali, primo fra tutti una crisi generale e specifica del matrimonio come sacramento. A questo proposito, nell’esortazione apostolica “Amoris laetitia”, Papa Francesco ha chiesto alla Chiesa un esame di coscienza sul perché non annuncia abbastanza la fede e la bellezza del matirmonio, dandole per presupposte. Come Chiesa abbiamo sicuramente la nostra parte di responsabilità su quello che sta accadendo. Non è, però, più tempo di fare guerre. Non mi preoccupa una legge sulle unioni civili: come cristiano ripudio l’omofobia e non accetto discriminazioni, ma ritengo che i diritti debbano essere uguali i per tutti”. Francesca Pasquali
Porto Sant’Elpidio primo (e unico) Comune del Fermano ad averlo istituito
Coppie di fatto, il registro non convince E’ stato un suo cavallo di battaglia quando si è candidato alle scorse elezioni amministrative e, una volta eletto in Consiglio,
l’ha portato avanti con grinta e determinazione. Istituire un registro comunale delle unioni civili, per Luca Piermartiri,
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consigliere comunale Pd a Porto Sant’Elpidio, era una questione non più prorogabile. Incontri pubblici, riunioni di maggioranza, commissioni, fino all’approvazione (con quattro voti contrari in minoranza e quattro astenuti in maggioranza) in Consiglio. Così, nel gennaio 2014, Porto Sant’Elpidio è diventato il primo – e per ora unico – Comune del Fermano a dotarsi di un regolamento, scritto dallo stesso Piermartiri, per le cosiddette coppie di fatto. Qual è la situazione a due anni e mezzo dall’istituzione del registro? “Ad oggi non ci sono coppie iscritte. Finora sono state sei le coppie che hanno chiesto di iscriversi, di cui due omosessuali, ma i limiti oggettivi del regolamento, in assenza di una legge statale, le hanno scoraggiate.”. Quali limiti? “Innanzitutto il ‘paletto’ della convivenza. Per iscriversi al registro, la coppia deve aver convissuto per almeno un anno. A volersi iscrivere, però, sono coppie giovani, spesso non conviventi, che perciò devono rinunciare. E l’impossibilità di accedere alle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari, diritto che in un primo momento era stato inserito nel regolamento, ma che poi abbiamo dovuto eliminare perché l’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) regionale non lo consente”. Cosa rimane a chi si iscrive? “Innanzitutto il riconoscimento sociale delle coppie omosessuali equiparate a quelle eterosessuali. E poi l’assistenza sanitaria, cioè la possibilità di assistere il compagno o la compagna in caso di malattia, anche se a Porto Sant’Elpidio purtroppo non c’è l’ospedale e il regolamento si applica solo all’interno del Comune. Penso che tutte queste limitazioni abbiamo scoraggiato le coppie, soprattut-
to quelle omosessuali, che non se la sono sentita di uscire allo scoperto”. Ha senso iscriversi ad un registro che di fatto non dà diritti? “Il registro è stato istituito per sensibilizzare i cittadini sulla questione, per aumentare il numero di Comuni che se ne sono dotati e fare pressione sul Governo perché approvasse una legge nazionale. Il giorno in cui il Consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio ha approvato il registro dissi che, nel giro di un paio d’anni, l’Italia avrebbe avuto una legge nazionale. Ho avuto ragione”. Un giudizio sulla legge Cirinnà. “La condivido e l’ho sostenuta fin dall’inizio. E’ una legge positiva soprattutto perché finalmente vengono riconosciuti diritti alle coppie omosessuali. Mi è dispiaciuto lo stralcio della cosiddetta ‘stepchild adoption’ (l’adozione dei figli del partner, ndr), peraltro già riconosciuta da molti tribunali, a cui ero favorevole e che, secondo me, è stata comunicata e interpretata male. Durante la sua recente visita a Fermo, la senatrice Monica Cirinnà ha assicurato che lavorerà per una legge ‘ad hoc’. Ora, con il referendum costituzionale alle porte, il Governo ha altre priorità e credo che la questione resterà ancora nascosta sotto la sabbia”. (f.p.)
10 Giugno 2016
Inchiesta/Unioni civili I dubbi (e le certezze) dell’associazione Dirittoforte
Aspettando il futuro, in assenza di diritti pieni Il senatore Francesco Verducci parla di una nuova stagione dei diritti. Non la pensa allo stesso modo l’associazione Dirittoforte, impegnata nella promozione dei diritti contro le discriminazioni di tipo sessuale e molto radicata sia nel Fermano che nel Maceratese. “Siamo molto felici per tutte quelle coppie che potranno in qualche modo regolarizzare il loro rapporto, usufruendo di alcuni diritti”, afferma il portavoce Gianni Falzetti. “In realtà è stata un po’ creata una nicchia. Questi non sono diritti pieni. Quindi, se da un lato siamo felici per tutte le persone che aspettavano qualcosa per avere maggiore sicurezza nella loro vita, dall’altro non siamo chiaramente contenti”. Cosa manca? “Manca un riconoscimento pieno. Tutte le associazioni omosessuali in Italia lo dicono e noi rimaniamo su questo punto: quello che si vuole è il matrimonio egualitario. Anche perchè questa è una formazione sociale speciale, come a dire ‘a questi qua qualcosa dobbiamo dargli’. Sembra un po’ una riserva indiana. E non è proprio bello. Concretamente, se non riusciamo a scalfire questa apatia politica...”. E perchè questa apatia, anche in un momento che sembrava essere favorevole, è riemersa? “Perchè fondamentalmente la classe politica italiana non è sensibile ai diritti civili. Il nostro non è un capriccio. Allora se regolarizzare un matrimonio fosse un
capriccio, dovremmo togliere il matrimonio. Quindi, cosa lo regolarizziamo a fare un’unione? Avrà un suo senso sociale? Se sì, attuiamo questo diritto ma per tutti. La cosa che ci piace rimarcare sempre è che siamo cittadini, che paghiamo le tasse, che creiamo ricchezza e benessere in questo Paese e ci aspettiamo che, avendo gli stessi doveri, possiamo avere gli stessi diritti. La cosiddetta pari dignità, altrimenti non ci siamo. A me le tasse le calcolano dalla prima all’ultima, non mi fanno lo sconto perchè sono omosessuale!”. Proviamo ad essere positivi: possiamo dire che il 12 maggio segna l’inizio di un percorso che può finalmente portare a sancire anche i diritti che, giustamente, tu stai rivendicando? [silenzio] Sono troppo ottimista? “Sì. E te lo dico sinceramente. La prima proposta sulle unioni civili fu nel 1986 e sono passati trent’anni. La penetrazione di nuove idee in Italia è lentissima. Voglio essere ottimista: forse la società è più aperta, anche se poi leggi i fatti di cronaca con ragazzi picchiati perchè omosessuali e ti domandi se sono veramente più aperti. I nostri politici, invece, sono molto ma molto più lenti nel recepire l’evoluzione della società italiana. Per non parlare di queste famiglie arcobaleno, questo oggetto non identificato e non pervenuto”. Perchè le definisci in questo modo?
“Nella proposta di legge della Cirinnà c’era la stepchild adoption, che è stata eliminata. Ma ci sono delle famiglie che hanno bisogno di stabilità. Quindi queste famiglie non hanno diritti? I figli di queste famiglie hanno meno diritti di altri figli? Dopo trent’anni siamo ancora qui che arranchiamo dietro a queste cose. Per il futuro io, anzi, tutti noi speriamo in qualcosa di meglio. Ma quando accadrà tutto questo? Dobbiamo aspettare ancora trent’anni per avere qualcosina in più?”. Voi però continuate a lavorare affinché questa distanza con il futuro si accorci, organizzando incontri pubblici e momenti di confronto reale. Ovviamente, insisterete su questo versante. “Sì, altrimenti non avrebbero senso la nostra associazione e le reti con le quali ci siamo impegnati a portare avanti questi temi”. Un valore aggiunto è la vostra capacità di relazionarvi in maniera concreta con il mondo dell’associazionismo. “Su questo abbiamo sempre creduto, siamo convintissimi che se non c’è una sinergia tra le associazioni laiche in questo Paese, che spingono per un miglioramento sociale, diventa tutto inutile. Se la mia battaglia è solo mia e non riguarda anche l’altro, non vado da nessuna parte. Siamo nati proprio perchè ci sia un rinnovato interesse nei confronti delle tematiche laiche e dei diritti civili”. Andrea Braconi
Brevi Porto San Giorgio
Soste a pagamento e mercato La Polizia municipale di Porto San Giorgio comunica che, a partire dallo scorso 1° giugno e fino al 31 agosto 2016 torna in vigore la sosta a pagamento sul Lungomare Gramsci, con orario 9–19. Per quanto riguarda gli spazi blu di Via Veneto, nel tratto compreso tra lungomare Gramsci ed il rilevato ferroviario, sempre dal 1° giugno i parcheggi sono a pagamento tutti i giorni con lo stesso orario. In piazza Mentana e in via degli Oleandri, invece gli spazi sono a pagamento dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Dallo scorso 5 giugno e fino all’ultima domenica del mese di agosto (il 28) si tiene il mercato domenicale nelle consuete vie del centro interessate da quello settimanale.
Fermo
Relazioni familiari sotto la lente Psiche 2000 Onlus, associazione di familiari e volontari per la salute mentale del comprensorio di Fermo, organizza giovedì 30 giugno alle ore 18, presso la Casa delle Associazioni di Via del Bastione 3 a Fermo, un incontro sul tema “Famiglie e relazioni multiproblematiche, tra disperazione e speranza, follia e normalità”. Interverrà il Prof. Renato Vignati, psicologo e psicoterapeuta, docente di Psicologia Clinica presso l’Università di Macerata. Nell’occasione il Prof. Vignati presenterà il suo testo più recente “Lo sguardo sulla persona. Psicologia delle relazioni umane”. Tel. 327.4904472 – www.associazionepsiche2000.it
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Economia/News
10 Giugno 2016
P.S.Giorgio/Il punto di Carlo Iommi
CNA INFORMA
Balneari: che estate sarà?
IMU E TASI 2016: OCCHIO AL CONTRATTO DI COMODATO Tasse su immobili e terreni: tra le maggiori NOVITA’ introdotte dalla Legge di stabilità l’abolizione della Tasi sugli immobili utilizzati dal proprietario come prima casa, l’esenzione dell’Imu agricola e dell’Imu sui macchinari imbullonati. Dal 2016 non si paga la Tasi sull’abitazione principale, l’immobile in cui proprietario e nucleo familiare vivono abitualmente e risiedono anagraficamente. Se i componenti del nucleo familiare risiedono in case diverse nello stesso Comune, solo una avrà l’esenzione; se sono in Comuni diversi, entrambi avranno l’esenzione. Esenti dal pagamento della Tasi 2016 anche le pertinenze dell’abitazione principale: box auto (categoria catastale C6), tettoie e magazzini (C7), locali di sgombero e cantine (C2); solo una pertinenza per ciascuna categoria. L’esenzione NON vale per le case di lusso: case signorili, ville e castelli (A1, A8 e A9) pagano Imu e Tasi 2016 con un’aliquota agevolata al 4 per mille e una detrazione di 200 euro. Abolita la Tasi 2016 per gli inquilini che hanno scelto l’unità immobiliare come abitazione principale, ma i proprietari pagheranno una quota tra il 70 e il 90%; continueranno a pagare gli studenti fuorisede o chi si sposta per lavoro senza variare la residenza. Il CAF CNA ricorda che i proprietari di abitazioni date in comodato d’uso a figli o genitori usufruiscono della riduzione al 50% della tassa, a condizione di non possedere altro immobile ad uso abitativo in Italia e, nell’anno precedente, aver abitato nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato. Il contratto scritto deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula dell’atto, mentre per il contratto verbale non è stato previsto un preciso limite temporale; pertanto i contratti già in essere alla data del 01/01/2016 possono usufruire dell’agevolazione per tutto il 2016, purché si proceda alla registrazione. Il comodante deve attestare il possesso dei requisiti sopra elencati presentando la Dichiarazione IMU entro il 30/06/2017. Entra in vigore l’esenzione dell’Imu per i terreni agricoli, per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali (IAP). Dal 1° gennaio 2016 le imprese possono escludere i macchinari imbullonati dal calcolo della rendita, quindi dalla base imponibile fiscale per il pagamento dell’Imu. Sugli immobili invenduti delle imprese costruttrici si paga l’Imu con un’aliquota agevola dell’1 per mille. Il CAF CNA di Fermo è a tua disposizione per il calcolo dell’IMU dei tuoi immobili e terreni, compila le deleghe bancarie (modello F24) per il pagamento e ti assiste nella predisposizione della dichiarazione IMU. CAF CNA Sede di Fermo Referente: Dott.ssa Sabrina Giusti, tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio) mail: giusti@cnafermo.it Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM) Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello), 63821 Porto Sant’Elpidio (FM)
Dopo un pessimo aprile ed un maggio a singhiozzo, le aspettative per i balneari di Porto San Giorgio sono obbligatoriamente elevate. Perché se ad un meteo avverso si aggiunge anche una Pasqua abbastanza “bassa” - cosi come la definisce il neo presidente dei concessionari di spiaggia di Confcommercio, Carlo Iommi - ecco che gli incassi per la categoria in questa prima parte dell’anno sono ridotti al lumicino. Iommi, ora però si parte. “Sì, o almeno speriamo, sapendo che ci sono comunque diversi problemi ”. Parliamone. “Ad esempio le spiagge del centro di Porto San Giorgio, notevolmente erose. Si deve recuperare la sabbia dragata al porto lo scorso anno per fare un ripascimento sul bagnasciuga. E poi c’è bisogno di quella che dovrebbe essere dragata da metà giugno in poi e immessa fuori dagli scogli per farla rientrare di fronte alle bocche, ricreando il litorale. Purtroppo i tempi sono sempre lunghi, a causa della burocrazia. Inoltre, per evitare i problemi dello scorso anno con quei pessimi odori che venivano fuori tirando su la sabbia del porto e muovendo i sedimenti, questa volta in una riunione in Comune tra le categorie si è proposto di farlo in notturna. Anche perché di notte tira il famoso vento della valle e, quindi, le correnti muoverebbero la stessa sabbia”. La tempistica, proprio perché parliamo di turismo, diventa quanto mai cruciale. “Sicuramente quello via terra dal 6 giugno in poi, dopo che avranno pulito la sabbia del porto, fino al 10 giugno circa, mentre per il dragaggio dovrebbe arrivare l’ultima autorizzazione da una commissione nazionale che si dovrebbe riunire il 9 giugno. Quindi, credo che tra un passaggio burocratico e l’altro si arriverà a fine giugno ”. C’è poi l’incubo Bolkestein. “La spada di Damocle che c’è sulla categoria degli operatori che rappresento è quella di non avere la sicurezza di riottenere la concessione. Di conseguenza, i lavori negli chalet si fanno di ordinaria amministrazione e non più di prospettiva. Non sai se andando all’asta troverai una cordata estera che pagherà 4/5 volte di più il valore della concessione rispetto a te”. Perché questo stallo dal vostro punto di vista? “Non c’è la volontà governativa. Quindi come si può dare un servizio di un certo livello ai turisti se non sai di che morte devi morire? Chi è che investe più? Giusto qualcuno che ha disponibilità economiche fuori dall’ordinario, non il piccolo commerciante che da 35 anni manda avanti quell’azienda con enormi sacrifici. E noi rischiamo di far morire quella classe media che ha tirato avanti questo Paese per cosa?”. Insomma, per voi balneari sarà un’estate piuttosto intensa. “Speriamo lo sia in senso positivo. E speriamo soprattutto nel tempo”. (Andrea Braconi) Offerta valida fino al 30 maggio
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10 Giugno 2016
Economia/News Parola di esperto/Il commercialista BONUS GIOVANI COPPIE PER L’ACQUISTO DI MOBILI La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto a favore delle giovani coppie, un incentivo fiscale per l’acquisto di mobili destinati all’arredo della loro abitazione principale. La detrazione è riservata ai soggetti che possiedono i requisiti di seguito elencati, i quali si considerano soddisfatti se sono presenti nell’anno di vigenza dell’agevolazione, indipendentemente dal giorno o dal mese di realizzazione. La sussistenza di tali requisiti può essere quindi anteriore o successiva alla data di acquisto dei mobili. In particolare è necessario: a) essere una coppia coniugata o una coppia convivente da almeno tre anni. Per le coppie coniugate, non rilevando il requisito di durata del vincolo matrimoniale, è sufficiente che i soggetti risultino coniugati nell’anno 2016. Per le coppie conviventi, la convivenza deve durare da almeno tre anni. Tale condizione deve risultare soddisfatta nell’anno 2016 ed essere attestata o dall’iscrizione dei due componenti nello stesso stato di famiglia o mediante un’autocertificazione (resa ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445); b) non aver superato, almeno da parte di uno dei componenti la giovane coppia, i 35 anni di età. Il requisito anagrafico deve intendersi rispettato dai soggetti che compiono il 35º anno d’età nell’anno 2016, a prescindere dal giorno e dal mese in cui ciò accade; c) essere acquirenti di un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale della giovane coppia. In assenza di diversa prescrizione normativa si deve ritenere che l’unità immobiliare possa essere acquistata, a titolo oneroso o gratuito e che l’acqui-
sto possa essere effettuato da entrambi i coniugi o conviventi o da uno solo di essi. In quest’ultimo caso, nel rispetto della ratio della norma, l’acquisto deve essere effettuato dal componente che caratterizza anagraficamente la giovane coppia e quindi dal componente che non abbia superato il 35º anno d’età nel 2016. La detrazione compete per le spese sostenute dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, per l’acquisto di mobili destinati all’arredo dell’abitazione principale della giovane coppia, ma non per le spese per l’acquisto di grandi elettrodomestici. La detrazione, stabilisce la legge di Stabilità 2016, è pari al 50% della spesa sostenuta su un ammontare complessivo non superiore a 16 mila euro, riferito alla coppia. L’acquisto può essere fatto, indifferentemente, da entrambi i componenti la coppia o da uno dei due, anche se non è intestatario dell’immobile e anche se ha superato i 35 anni. Per la fruizione della detrazione è necessario che il pagamento sia effettuato mediante bonifico o carta di debito o credito. La fattispecie in esame si differenzia, e non è cumulabile, con il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Quest’ultimo, infatti, prevede la detrazione del 50% delle spese sostenute (fino a diecimila euro) per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, di classe non inferiore ad A+, nonché di classe A per i forni e le apparecchiature per le quali è prevista l’etichetta energetica, che sono destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
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Lavoro/Le offerte nel territorio CENTRO PER L’IMPIEGO DI FERMO Info: Centro per l’Impiego - Via Sapri, 65 - Fermo Tel. 0734.232501 - 232502 - Fax 0734.232524 Calzaturificio – pelletteria di Civitanova Marche ricerca 1 orlatrice per borse. Codice offerta: 333397. Scadenza offerta: 30/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Calzaturificio di Civitanova Marche ricerca 1 orlatrice con capacità di realizzare un campione su indicazione del modellista e produzione dello stesso. Codice offerta: 333397. Scadenza offerta: 27/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Calzaturificio di Santelpidio a Mare ricerca 1 addetto/a al finissaggio (applicazioni sottopiedi, applicazione accessori, pulizia, stiratura, applicazione carte e stecche, spazzolatura e controllo finale). Si offre contratto tempo determinato e tempo pieno. Codice offerta: 23712. Scadenza offerta: 26/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Calzaturificio di Montegiorgio ricerca 1 addetto sviluppo fustelle e messa in lavorazione su forma della tomaia con esperienza o apprendista. Si offre contratto a tempo determinato e a tempo pieno. Codice offerta: 375423. Scadenza offerta: 25/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Tranceria di Montegranaro ricerca 1 tagliatore per taglio automatico di pellami con macchinario teseo. Codice offerta: 36759. Scadenza offerta: 24/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Pastificio di Campofilone ricerca 1 impiegato di produzione. Mansioni: effettuare richieste di acquisto, gestione flusso ordini, emissione bolle, registrazione merce, effettuare carico/scarico merce, gestione archivio. Requisiti: diploma di ragioneria, età 20 – 27 anni. Si offre tirocinio. Codice offerta: 48191. Scadenza offerta: 24/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Grande distribuzione di Porto San Giorgio ricerca 1 macellaio con esperienza. Si offre contratto a tempo determinato e a tempo pieno. Codice offerta: 1371. Scadenza offerta: 15/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502. Ditta di protesi e apparecchi odontotecnici di Fermo ricerca 1 odontotecnico. Reqiusiti: diploma odontotecnico. Si offre contratto di apprendistato. Codice offerta: 386029. Scadenza offerta: 10/6/2016. Contatti: tel. 0734.232501 – 232502.
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10 Giugno 2016
Ambiente/News Marche/I risultati dell’indagine di Legambiente
Sulle spiagge un arcobaleno... di rifiuti Una bombola del gas, suole di scarpe, lamette usa e getta e pneumatici: questa è una parte dei rifiuti monitorati nelle settimane scorse dai volontari di Legambiente nelle sei spiagge marchigiane prese in esame dall’associazione ambientalista e che sono raccontati nell’indagine “Beach litter” realizzata e curata per il terzo anno da Legambiente. Marzocca di Senigallia, Marina di Montemarciano, Torrette di Ancona, Porto Sant’Elpidio Faleriense, Lido San Tommaso di Fermo e la spiaggia della Riserva della Sentina di San Benedetto del Tronto per un totale di oltre 30 kmq. Un tappeto multicolore verde, bianco, azzurro e rosa di rifiuti che i volontari di Legambiente hanno trovato al posto delle conchiglie e dove stati monitorati oltre tremila rifiuti spiaggiati di vario genere.
Nelle Marche, in media 517 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia, dato sotto la media nazionale che vede 714 rifiuti. Anche quest’anno regina indiscussa rimane la plastica: l’83,5,3% degli oggetti trovati è infatti di plastica, seguita da metallo (5,5%), mozziconi di sigarette (3,2%), rifiuti di carta (3,1%), vetro/ ceramica (1,7%), tessili (1,5%), gomma (1,4%) e legno (0,1%). A guidare la top ten dei rifiuti spiaggiati più trovati sono piccoli pezzi di plastica e polistirolo fino a 2,5cm che costituiscono il 32% dei rifiuti trovati. Secondo posto per tappi e coperchi, un mix di plastica e metallo per il 10,2%. Medaglia di bronzo per bottiglie e contenitori di plastica per bevande (9,1%). Rifiuti che fanno male all’ambiente, alla fauna, all’economia
e al turismo. Tartarughe marine, uccelli e mammiferi marini possono restare intrappolati nelle reti da pesca e negli attrezzi di cattura professionale oppure morire per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti (in particolare buste di plastica) scambiati per cibo. Tra le tipologie di rifiuti, il dato più consistente è il packaging alimentare con il 31,1% costituto da imballaggi usa e getta di plastica, seguito da residui di attività di pesca e acquacoltura con il 4,7% dei rifiuti monitorati, rifiuti da fumo con il 4,2%, inerti e materiali da costruzioni abbandonati con il 2,8%, il 2,6% è costituito da packaging non alimentare e chiudono i rifiuti da mancata depurazione al 2,5%. “Il problema dei rifiuti in mare e nelle spiagge - dichiarano Francesca Pulcini e
Andrea Bagalini, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Marche – è un problema per il nostro ecosistema, per la pesca, il turismo e quindi in generale per la nostra economia. Vogliamo ribadire quanto sia importante affrontare il problema dei rifiuti abbandonati e puntare l’attenzione sul confezionamento dei prodotti e sul packaging che permetterebbero di ridurre di quasi il 20% i rifiuti marini”. www.legambiente.it/beachlitter
Marche/I dati dell’Istat e le considerazioni di Coldiretti
Aree verdi, una regione tra luci ed ombre È Ancona il capoluogo leader per percentuale di aree verdi, con il 27% della superficie comunale occupato da aree naturali protette o verde urbano, davanti a Pesaro che ne ha il 22% e Ascoli (10%). E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Marche sull’ultimo rapporto Istat relativo ai dati ambientali nelle città, secondo i quali si registra una leggera crescita delle zone “green” nei cinque principali centri della regione. Grazie alla presenza di aree naturali, Ancona e Pesaro Urbino si collocano sopra la media nazionale (19%), mentre restano sotto Ascoli Piceno (1,50) e, soprattutto, Macerata e Fermo (1% per entrambe).
Se si considera il solo verde urbano, la situazione è differente, con i cinque capoluoghi di provincia ancora indietro rispetto al dato generale del Paese. Ancona vanta 2,3 milioni di metri quadri di verde urbano (l’1,9% del totale della superficie, contro una media nazionale del 2,7%), davanti a Pesaro (1,9 mln di mq, l’1,5% della superficie), Fermo (1,5 mln di mq, l’1,2%), Macerata 900mila mq, 1%) e Ascoli Piceno (370mila mq, lo 0,2%). Un dato migliorabile, secondo Coldiretti, attraverso il coinvolgimento delle imprese agricole nella manutenzione, secondo quanto previsto dalla legge di orientamento del
2001 che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori, e con il recupero di essenze autoctone marchigiane, prodotte nei vivai del territorio. Se si passa però a considerare il rapporto tra verde urbano e numero di cittadini, gli abitanti che ne hanno più a disposizione sono i fermani, con 39 metri quadrati a testa. Più staccati anconetani (23 mq) maceratesi (21 mq) e pesaresi (20 mq), mentre per ascolani ce ne sono appena 7 metri quadri. In questo caso solo Fermo supera la media nazionale (31 mq per abitante).
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10 Giugno 2016
Sanità/News Salute e Benessere/Intervista al chiropratico Nazareno Rocchetti
La salute non è un optional! di Agnese Testadiferro
La salute non è un optional! Parola di Nazareno Rocchetti. Chiropratico a cui tanti sportivi e personaggi dello spettacolo si affidano da oltre quarant’anni. Per anni è stato il fisioterapista della nazionale italiana di atletica leggera e sin dall’inizio ha trattato campioni indiscussi che lo hanno portato a conoscere, con un personale spirito di osservazione, i segreti della giusta gestione del proprio corpo. In questi anni di professione ha elaborato un identikit della persona in salute e una sua teoria su come potrebbe essere un anziano felice del futuro se sin dalla tenera età si imparasse, grazie all’insegnamento, a gestire se stessi. Chi è la persona in salute? “Colei che ha imparato a guidare la propria macchina che altro non è che il proprio corpo. Conoscersi equivale ad avere tutto ciò che serve per star bene. Non capisco perché si faccia così poco per “dare una patente” per guidare questa macchina straordinaria che è stata affidata all’uomo”. Quando si può iniziare a conoscerci davvero? “Si deve iniziare a far conoscere ai bambini quello che hanno a disposizione! Riempire il loro serbatoio di buone abitudini e regole di vita. L’importanza della salute e del proprio corpo va inculcata sin da subito perché, c’è da dire, molte patologie si prendono per ignoranza”. E come si fa? “Ovvio che non si nasce imparati. Pertanto è necessario che alle scuole elementari qualcuno ne parlasse di più. Quindi si deve far conoscere il cibo e far capire che l’alimentazione deve essere bilanciata, lo sport equilibrato e la mente non sovraccaricata di stress. Semplicemente bisogna volersi bene”. Quali sono gli errori più comuni? “Si fa esattamente il contrario di quello che si dovrebbe. Non si previene, ma si cura. Non si guarda alla sostanza, ma all’immagine. Non c’è rispetto né si sé né degli altri. E, come ancor più grave, quando si pratica
uno sport o si fa una qualsiasi attività fisica, si esagera e …addio alla salute! Paradossalmente il progresso non ha fatto progredire la qualità della vita”. Importante seguire delle regole di vita? “Fondamentale. Mi vengono in mente personaggi noti, dello sport e dello show che all’apparenza sono molto invidiate e prese a modello, ma in verità in pochi vivono di regole. E le regole sono anche semplici, come non drogarsi, non cercare scorciatoie per arrivare da qualche parte, alimentare e curare il corpo giorno per giorno. Molti sono campioni nello sport, ma non campioni nella vita”. In base ai suoi tanti anni di esperienza a contatto con sportivi, quale è secondo lei lo sbaglio che si fa nel praticare attività sportiva? “Bisogna suddividere due branche: salute e business. Lo sport che rientra nella prima branca è quello che andrebbe insegnato, in cui tutto quello che viene fatto ha equilibrio e deve far star bene il fisico e la mente. Lo sport business, come lo definisco io, è quello malsano: è quando si mette sotto sforzo il fisico e la mente per raggiungere obiettivi che non accontentano mai. Chiedendo al proprio corpo sempre di più si finisce per rovinarlo e invecchiarlo ancor prima del tempo. Conosco sportivi che a 50 anni hanno la cartilagine finita…”. Quotidianamente cosa si potrebbe fare per rimanere in forma? “È necessaria un’ora di camminata, …che a differenza di un’ora di corsa non crea neanche eventuali traumi”. Come dovrebbe essere, nel futuro, l’anziano in salute? “Dovrebbe essere un bambino in salute. Il bambino che viene “costruito” bene, che sa guidare la propria macchina, che mangia bene e non sovraccarica mente e corpo sta delineando già l’anziano che sarà”.
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Alzheimer, prevenirlo si può
Esercizi per la mente che aiutano gli anziani a conservare la memoria senza usare farmaci, efficace anche nel prevenire e ritardare gli effetti di malattie come l’Alzheimer. A metterlo a punto i ricercatori dell’Irccs Inrca - Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani. Lo studio ha coinvolto per un periodo di tre anni più di 300 persone over 65 con l’obiettivo di sperimentare l’effetto di un programma di allenamento mentale su mantenimento e recupero delle abilità intellettive in tre gruppi di anziani con diverso stato cognitivo: persone sane, soggetti con lievi disturbi e malati di Alzheimer. Il programma include l’apprendimento di tecniche mnemoniche, di concentrazione e di orientamento, oltre a strategie per ricordare eventi e appuntamenti, unite a metodi per utilizzare la scrittura in modo da memorizzare più efficacemente e alla creazione di brevi racconti. Fanno parte del programma anche alcuni dei passatempi come parole crociate, carte o sudoku. Al termine delle attività, il 70% dei soggetti con Alzheimer ha avuto un significativo miglioramento delle performance e dello stato psicologico. Un dato che sale all’81% sui soggetti sani. Effetti positivi sono stati riscontrati anche sull’umore, il livello di stress e il benessere percepito.
Sanità/News
10 Giugno 2016
Fermano/Nuovi orari per Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e Monte Urano
I Distretti sanitari si riorganizzano Dal 30 maggio è entrata in vigore la riorganizzazione funzionale e operativa delle attività nei presidi distrettuali di Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e Monte Urano. Presidio distrettuale Sant’Elpidio a Mare (ex ospedale) Segreteria cure domiciliari: lunedì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato; mercoledì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato, supporto alla medicina fisiatrica e riabilitativa per attività correlata alle visite specialistiche domiciliari; venerdì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato Distribuzione presidi e farmaci: martedì 15-17.30 e venerdì 11.13 distribuzione e consegna agli utenti di presidi
(cateteri, sacche, placche per stomie, medicazioni, cannule tracheostomiche, ausili per incontinenza), farmaci, nutrizioni artificiali. Segreteria ausili esterni per incontinenza (pannoloni, traverse, ecc.): primo, secondo e terzo martedì del mese 15-18 autorizzazioni e revisioni di ausili per incontinenza Presidio distrettuale di Porto Sant’Elpidio Segreteria cure domiciliari: lunedì 13-15 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio; martedì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato; mercoledì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato; giovedì 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri
per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato; sabato 9.30-12 apertura al pubblico e distribuzione di farmaci e presidi di primo approccio, 12-13 apertura ai medici generici e ai pediatri per stesura o revisione del Piano assistenziale individualizzato. Distribuzione presidi e farmaci: lunedì 15-17.30 e giovedì 11-13 distribuzione e consegna agli utenti di presidi (cateteri, sacche, placche per stomie, medicazioni, cannule tracheostomiche, ausili per incontinenza), farmaci, nutrizioni artificiali. Segreteria cure domiciliari: secondo e quarto mercoledì del mese 10-13 autorizzazioni e revisioni di ausili per incontinenza. Sede distrettuale di Monte Urano Distribuzione presidi e farmaci: primo e terzo sabato del mese 10-13 distribuzione e consegna agli utenti di presidi (cateteri, sacche, placche per stomie, medicazioni, cannule tracheostomiche, ausili per incontinenza), farmaci, nutrizioni artificiali.
Brevi P.S.Elpidio Incontri di informazione sanitaria Amandola Nell’ambito degli incontri di informazione sanitaria, venerdì 10 giugno alle ore 21,15, presso la Sala conferenze della Croce Verde di Porto Sant’Elpidio il Dott. Gabriele Corradini (direttore del reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale Murri di Fermo) e il Dott. Lucio Giustini (direttore del reparto di Oncologia dell’Ospedale Murri di Fermo) si confronteranno sul tema “Prevenire per vivere più a lungo e meglio”. Con loro il Prof. Guido Tascini, Presidente del Centro Studi G.B. Carducci di Fermo.
Novità per la Rsa
Il Rotary Club Alto Fermano Sibillini ha donato un sollevatore elettrico alla Rsa (Residenza sanitaria assistita) di Amandola. Si tratta di uno strumento di ultima generazione per assistere le attività quotidiane dei degenti della struttura che, funzioante da due anni al primo piano con tutti i venti posti occupati, attende il decreto della Regione per l’attivazione di altri venti posti al secondo piano. Nodo ancora da sciogliere quello dell’anestesista: dall’Area Vasta 3 arriveranno specialisti per coprire i turni.
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Falerone Prevenire le cadute nell’anziano Proseguono a Falerone gli incontri della rassegna “Movimento e Natura – Lo stile sano di vita”, organizzati dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Poliambulatorio Afrodite. Venerdì 24 giugno alle ore 21.30 l’ortopedico dr. Umberto Di Castri affronterà il tema della prevenzione le cadute nell’anziano. L’incontro si terrà nell’Aula consiliare “C. Marcucci”, in piazza della Concordia. Gli altri appuntamenti in programma sono per il 29 luglio, il 26 agosto e il 30 settembre.
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10 Giugno 2016
Terra nostra/News Valdaso/Fondo per i luoghi culturali dimenticati
Civitanova Marche/Le attività dell’Anvolt
Una email per rifarsi il look Mano tesa ai malati oncologici
Un’iniziativa lanciata dal Presidente del Consiglio lo scorso 8 maggio mira a recuperare i luoghi culturali dimenticati e per far questo il Governo ha messo a disposizione 150 milioni di euro, da assegnare entro il 10 agosto. Per partecipare bastava inviare una email, entro il 31 maggio, all’indirizzo bellezza@governo.it. Al 30 maggio il numero dei luoghi segnalati da tutta Italia raccolti è stato di 2.519 con 15 mila email ricevute l’ultimo giorno utile e verranno valutati da una commissione creata ad hoc. In Valdaso non hanno perso tempo, nel giro di pochi giorni in almeno tre comuni stavano già inoltrando le email: Monte Rinaldo con Palazzo Giustiniani, edificio rappresentativo del borgo nel cuore della Valdaso che ambirebbe ad essere trasformato in un Centro per la valorizzazione territoriale, Monterubbiano con la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e Ortezzano con la casa di Giuseppe Carboni. Abbiamo parlato con il sindaco di Monterubbiano Maria Teresa Mircoli, che aveva invitato i cittadini a spedire la email in merito all’ottenimento del finanziamento per il recupero della Chiesa Santa Maria del Soccorso (foto), un’inestimabile bene di proprietà del comune, sita in via Porta Marina. Dichiarata inagibile, al suo interno, fra le campate del soffitto crollate a terra, si trova anche un rarissimo organo di origine barocca che andrebbe restaurato. Al momento la chiesa non è accessibile, alcune foto sono state scattate dal buco della serratura e mostrano la bellezza di un luogo dove “è sepolta viva anche la fede dell’antico popolo dei monterubbianesi - afferma il sindaco Mircoli -, è un mio cruccio da quando sono diventata sindaco, purtroppo fino adesso non c’è stata altra possibilità. Si tratta di una chiesa che vale la pena di considerare. Il bene è di tutti, la bellezza è di tutti, è interesse di tutti muoversi. Non possiamo lasciare questi gioielli dell’arte nel dolore”. Anche il Comune di Ortezzano ha accolto con entusiasmo la sfida via email e non ha avuto nessun tipo di dubbio sul bene da segnalare al Governo: la casa di Giuseppe Carboni. L’Amministrazione ha da tempo in programma di trasformarla in un centro studi e per il momento, grazie ad un finanziamento regionale di 130 mila euro, è almeno riuscita ad effettuare i lavori per il recupero del tetto del palazzo di quattro piani. I lavori non bastano, c’è da completare la struttura per poterla far diventare un centro studi dedicato all’identità latina che coinvolga studenti e latinisti, dove organizzare iniziative ed eventi come summer school, stage e seminari e studi ad alti livelli che possano accogliere studenti anche dall’estero. Lo scopo è quello di continuare sul filo conduttore della cultura come mezzo di sviluppo anche economico: “Un progetto su cui noi puntiamo tanto - ha spiegato Giusy Scedoni, sindaco uscente di Ortezzano - si tratta di una cosa abbastanza sentita, anche perché ce l’abbiamo solo noi. Soprattutto, si tratterebbe di un contributo economico vero e proprio quindi speriamo che le email inviate vadano a buon fine”. (Serena Murri)
Fermano/Celebrazioni il 19 e il 20 giugno
La nostra Liberazione, che non vogliamo dimenticare Ci avviciniamo agli anniversari della Liberazione di Fermo e del Fermano, che portano le date del 19 e del 20 giugno 1944. Ricorrenze che - Anpi, famiglie dei partigiani e istituzioni pubbliche a parte sembra scaldare poco i cuori dei cittadini. “Magari passano in sordina perché si fa più attenzione al 25 aprile e poi al 2 giugno”, sottolinea Carlo Bronzi, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Tra Fermo e Sant’Elpidio a Mare furono 6 le persone uccise. “Il 19 giugno a Fermo ci sarà la tradizionale commemorazione della strage di Caldarette d’Ete, dove si ricorderanno Serafino Santini ed i fratelli Giuseppe e Luigi Fortuna. E’ una qualcosa di ancora vivo ed è un momento al quale le famiglie tengono molto. Poi c’è la storia del voto che i fermani fecero per la liberazione della città e c’è, quindi, questa messa che viene celebrata ogni 20 giugno alla Madonna del Pianto. Due tappe fisse, sempre rispettate. Il 18 giugno avremo anche la presentazione del libro sulla Resistenza di Max Salvadori, di nuovo disponibile al pubblico, un ricordo importante rispetto ad un protagonista naziona-
le. Nelle prossime settimane, inoltre recupereremo l’iniziativa dedicata a Umberto Cerretani, con l’intitolazione di un piazzale a Lido di Fermo, rinviata lo scorso 22 maggio. Per quanto riguarda il territorio elpidiense, il 20 giugno verranno ricordati Vincenzo Borraccetti e Silvano Mecozzi.” Cosa può essere messo in atto - ed in questo l’Anpi gioca una funzione determinante - per sensibilizzare la comunità, soprattutto le generazioni più giovani, a quella che è stata la storia di quegli anni non solo nel Fermano ma nell’intero Paese? “Stiamo facendo un certo lavoro in questa direzione. Quest’anno nei periodi tra marzo e inizio maggio siamo stati in diverse scuole medie (tra queste Falerone, Servigliano, Montegiorgio, Grottazzolina e Porto San Giorgio), sia come incontro diretto con gli alunni e con un’illustrazione della storia locale della Resistenza e della Liberazione, sia attraverso la partecipazione dei ragazzi a concerti con il Battaglione Batà. E’ uscito fuori un buon lavoro di diffusione della consapevolezza di quella che è stata anche la partecipazione locale al movimento della Resistenza.” Andrea Braconi
L’Associazione Nazionale Volontari Lotta contro i Tumori nasce a Milano nel 1984, come sostegno per i malati e lo loro famiglie. A Civitanova Marche approda nel dicembre 2004 in un territorio, al tempo, “carente di questo tipo di assistenza”, afferma Christian Friscolanti, responsabile della sede locale. Le richieste arrivano sia dagli utenti, che dai loro familiari, dai medici, dalle strutture di cura o dagli assistenti sociali dei Comuni. Tra i servizi c’è l’accompagnamento per day-hospital e ambulatori: in questo caso i volontari aiutano “chi ha difficoltà nel deambulare nel salire in auto, accompagnando i malati a effettuare la radioterapia e chemioterapia”, spiega Friscolanti. Tra le altre cose “offriamo assistenza domiciliare, anche per mansioni domestiche o di semplice compagnia”, continua. L’Anvolt di Civitanova Marche ha anche uno sportello informativo sia a livello generale che in merito ai diritti della persona. A tutto ciò si somma un servizio di assistenza psicologica rivolto ai malati come ai familiari, anche a coloro che hanno perso un proprio caro. “Si tratta di un servizio gratuito, come tutti quelli che offre Anvolt. Qui c’è la dott.ssa Giovanna Manfredi, con cui si può prendere appuntamento in sede o, nei casi in cui la persona abbia difficoltà di deambulazione, anche a casa propria”. Si può prenotare chiamando l’associazione, la quale riesce a coprire un territorio che comprende le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. “Stiamo cercando di arrivare anche fino all’Abruzzo, nel Teramano, per coprire la zona”. Perché non aprire una sede in loco? “Purtroppo con la crisi economica, anche le associazioni sono in difficoltà. Speriamo di poterlo fare in futuro”, commenta il responsabile civitanovese. È possibile aiutare l’Anvolt di Civitanova Marche donando “beni strumentali come carrozzine per esempio, con un finanziamento o la prestazione d’opera, cioè diventando volontari”, spiega Friscolanti. Per ciò che riguarda le donazioni in denaro è possibile effettuarle attraverso questi dati: IT 11 C 01030 68872 000000196843 (Ag: M.P.S. AG.4992), mentre per dare la propria disponibilità come volontario o per avere ulteriori informazioni è possibile contattare l’Anvolt di Civitanova Marche telefonando allo 0733.773900 e scrivendo a civitanova@anvolt.org - www.anvolt.org. Silvia Ilari
Monte Urano e Montegiorgio/Cantieri in estate
Scuole: lavori in corso Cinquecentomila euro: è questa la cifra assegnata al Comune di Monte Urano attraverso un bando della Regione Marche, con fondi provenienti dalla Protezione civile nazionale. Destinataria dei fondi è la scuola primaria “Don Lorenzo Milani”, già sede dell’Istituto comprensivo di Monte Urano. A occuparsi del progetto di adeguamento sismico e rafforzamento della struttura è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Giacomozzi. Gli interventi verranno effettuati tra il mese di giugno e la fine di agosto, così da terminarli prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. Durante i lavori, gli uffici della segreteria e della direzione saranno spostati in un’altra area non coinvolta negli stessi. I fondi ottenuti verranno utilizzati per rinforzare i tramezzi e per inserire una rete in fibra di carbonio all’interno del muro
esterno di ogni piano. Il tutto contribuirà a un ridimensionamento degli spazi e a una maggiore resistenza in caso di terremoti. Inoltre, verrà realizzata una nuova classe che comprenderà sia l’attuale sede dei bidelli che lo spazio attualmente aperto tra le colonne, cambiando così la modalità di accesso alla scuola. Adeguamenti strutturali avverranno anche a Montegiorgio, anche in questo caso con l’intenzione di terminarli prima del suono della campanella di settembre. Saranno ampliate le aree dedicate all’indirizzo di Agraria, negli stessi spazi in cui è già collocato il Liceo Scientifico “Enrico Medi”. È prevista infatti la realizzazione di quattro nuove aule, grazie allo sblocco di 170 mila euro, fondi facenti parte dei complessivi 280 mila già stanziati. Silvia Ilari
Breve Capodarco
Al Cine Teatro Nuovo il film lo scegli tu
Il Cine Teatro Nuovo di Capodarco, diretto da Andrea Cardarelli, è la prima sala marchigiana ad aderire alla piattaforma web italiana Movieday che permette a chiunque di organizzare proiezioni cinematografiche in sala. Grazie al servizio offerto da Movieday. it, lo spettatore può scegliere da un vasto elenco quali film proiettare nel cinema (cult, classici, indipendenti, novità). Una volta registrati sul sito www.movieday.it, basta scegliere il film, il giorno, l’ora e selezionare il cinema Cine Teatro Nuovo di Capodarco; in automatico si saprà il numero di persone minime che devono partecipare affinché la proiezione sia confermata. Un modo nuovo di utilizzare internet che consente al pubblico di organizzarsi online per poi incontrarsi fisicamente al cinema e vivere un’esperienza condivisa e speciale. Info: 347.5706509 - circolometropolis@gmail.com - info@movieday.it
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10 Giugno 2016
Cultura/News Breve
Una ricetta al mese RICETTA DI GIUGNO di Chi Mangia la Foglia!
riferimento la cucina tradizionale tipica locale.
OCA DOMESTICA ARROSTO CON PATATE
Ricetta per quattro persone Ingredienti: un’oca di 4 Kg. circa, trito di lardo o meglio guanciale, aglio, salvia, rosmarino, maggiorana, timo, olio di extra-vergine di oliva, un bicchiere di vino bianco Falerio, sale q.b. pepe q.b., patate.
Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Siamo in uno dei mesi più belli, con il clima più equilibrato ed il giorno più lungo dell’anno. Le attività agresti si caratterizzavano con la mietitura e la battitura del grano. Momenti di “festa”, per i ragazzi che, finita la scuola si godevano questo periodo di spensierata libertà all’aria aperta, per chi partecipava a questi momenti senza lavorare, un po’ meno per chi sosteneva questo iter attraverso il proprio duro lavoro. Ma la sera arrivava per tutti, e così la cena con i tipici menù, uno dei piatti forti era l’oca arrosto, un piatto che ancora oggi chiede il dovuto rispetto e la valorizzazione per la sua potente espressione. L’Oca è il simbolo del viaggio, del volo come e sopra l’aquila, uccello solare, associato alla maternità, alla vita, alla creazione ed alla rinascita. L’Oca mitologica era un attributo di molti dei: Afrodite, Apollo, Hermes ed anche Eros, il dio dell’amore. Se pur importante l’innovazione gastronomica, che fa tendenza e moda, con numerosi nuovi mix, proposte e performance gastronomiche, resta altresì punto di
Procedimento Pulire l’oca come dovuto delle interiora e delle piume, bucherellare la carne dell’oca in particolare nei punti più spessi petto cosce ecc. Preparare un fine battuto con il guanciale e tutte le erbe aromatiche in elenco sale e pepe, amalgamare il tutto, cospargere tutte le parti dell’oca e inserire nei fori. Disporre l’oca in una teglia, contornarla di patate a pezzi preventivamente sbucciate, spruzzare di olio e cuocere a fuoco moderato per circa due ore in forno. A metà cottura circa bagnare con il vino bianco e ultimare la cottura. Spezzettare l’oca e servire con le patate. Note Dietetiche a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa Premesso che, secondo noi, la “quotidianità nutrizionale” va curata di più perché, poi, si possano ammettere “le scappatelle”, l’oca arrosto rappresenta appunto “la scappatella alimentare” soprattutto per chi sta seguendo un regime dietetico ipocalorico. L’oca purtroppo è
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Musica
Capitan America si aggiudica il Premio Donida una discreta fonte calorica, rappresentata dai grassi(1g=Kcal 9) che sono circa 34g/100g.(*) di parte edibile (mangiabile). Non consideriamo olio e lardo battuto che verrà aggiunto per la cottura! C’è una sorpresa: più della metà dei grassi sono monoinsaturi, cioè grassi che, al contatto con il calore (cottura arrosto) hanno una sola possibilità di produrre sostanze nocive alla salute. Qualcuno può optare per la eliminazione del grasso (pelle) scegliendo solo il “magro” visibile. Inoltre la “carne scura” dell’oca denota la presenza di “purine” cioè precursori dell’acido urico. Consigliamo quindi di limitarne la quantità, in una parola “sobrietà”, ricordando comunque che l’oca ha un buon contenuto di vitamina B3 o PP che contribuisce a ridurre il senso di stanchezza, fatica e assicura il normale funzionamento del sistema nervoso. I nostri avi avevano capito tutto: l’oca arrosto era riservata a momenti come la “mietitura a mano” che, è risaputo, comportava un grande dispendio energetico. (*) Banca Dati Composizione degli Alimenti I.E.O.
Grande successo per Andrea Chiarini, in arte “Capitan America”. Il giovane musicista fermano si è infatti aggiudicato la settima edizione dell’ambito Premio Donida, dedicato al grande compositore Carlo Donida, autore di canzoni del calibro di “Vecchio scarpone”, “La spada nel cuore”, “La compagnia”, solo per citarne alcune. Il Premio Donida viene assegnato ad un giovane compositore che si distingue per qualità, ricerca e originalità dell’opera. La finale, svoltasi al Teatro di Vetro di Milano, ha visto Capitan America primeggiare con il brano inedito “Aria”, i cui singolo e videoclip usciranno dopo l’estate, per la Universal Music. “Sono felicissimo per questo nuovo inizio – dichiara Capitan America – dopo dieci anni da indipendente. Ora continuerò a lavorare sodo come sempre ho fatto, con forza e umiltà, pronto ad affrontare nuove e stimolanti sfide”. Intanto fioccano gli appuntamenti per il giovane cantautore di casa nostra che, già sabato 18 giugno, sarà ospite al Festival della Musica di Mantova.
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10 Giugno 2016
CulturaNews Capodarco di Fermo/La rassegna torna dal 19 al 26 giugno
Film, corti, musica e buon cibo per “L’Altro Festival” Cinque personaggi tra i più interessanti del cinema e della televisione italiana, una ventina dei migliori autori di cortometraggi sui temi sociali, una rock band amatissima, un generoso campionario di bontà enogastronomiche locali. Il tutto vissuto in un meraviglioso scenario all’inizio dell’estate. È ciò che promette il programma del Capodarco L’Altro Festival, che torna dal 19 al 26 giugno nella terrazza sul mare della Comunità di Capodarco di Fermo (ingresso gratuito, inizio ore 21.15). Si parte domenica 19 con la proiezione di “Un bacio”, film sull’omofobia e il bullismo, ma soprattutto sull’adolescenza, realizzato da Ivan Cotroneo - tra i più importanti sceneggiatori per cinema e fiction tv - e già diventato un caso per l’altissimo numero di scuole in cui è stato proiettato e discusso. Cotroneo sarà il primo dei quattro ospiti intervistati da Dario Zonta, il critico e produttore cinematografico che da 3 anni collabora con il festival. Lunedì 20 arriva Claudio Giovannesi, uno dei registi italiani più sensibili e competenti sui temi sociali: presenterà il suo “Fiore”, già apprezzato all’ultimo festival di Cannes, sull’amore tra due giovani detenuti di un carcere minorile. Martedì 21 giugno sarà la volta di Luca Marinelli, fresco vincitore del David di Donatello come miglior attore non protagonista per “Lo chiamavano Jeeg Robot”, ma soprattutto mattatore nel capolavoro postumo di Claudio Caligari
“Non essere cattivo”, che appunto sarà proiettato a Capodarco. Una promessa mantenuta a Valerio Mastandrea, ospite del festival lo scorso anno e produttore del film incentrato sulle vite tragiche e violente di un gruppo di giovani di una borgata romana negli anni 90. Mercoledì 22 una serata dal programma insolito: gioca l’Italia contro l’Irlanda nel terzo turno degli europei e lo schermo cede il passo alla partita di calcio. Ma resterà il tempo per il “Dopopartita fiction”, un’ora di proiezione di straordinari cortometraggi provenienti da vari paesi del mondo. Il tutto con l’aiuto di snack, panini e birra (ovviamente irlandese). Giovedì 23 serata-omaggio dedicata a Jasmine Trinca, una delle attrici italiane più originali e intense. Scoperta a 19 anni da Nanni Moretti, Trinca ha già al suo attivo quindici film importanti: attraverso la proiezione di alcuni brani delle pellicole in cui ha recitato scopriremo la sua personalità e il suo rapporto con il cinema. Venerdì 24 torna la “Notte dei corti”, maratona di quasi 4 ore di proiezione dei video cortometraggi (e di incontri con gli autori) finalisti del X premio internazionale L’Anello debole, il riconoscimento assegnato dalla Comunità di Capodarco alle migliori opere brevi sui temi sociali e ambientali. E sabato 25, dopo il voto di una giuria popolare formata da circa 200 persone, serata di premiazione dei
19 Brevi Valdaso
Donate opere di Valentino Ricci
vincitori presentata dal direttore artistico del premio Andrea Pellizzari; ospite d’onore il popolarissimo Pif, riferimento per molti video-maker con “Il testimone”, autore e oggi presentatore de Le Iene, regista cinematografico alla vigilia della sua seconda opera dopo il pluripremiato “La mafia uccide solo d’estate”. Si chiude in musica domenica 26, con il concerto Marlene Kuntz, raffinato gruppo piemontese di progressive rock, sulla scena italiana ed europea da oltre un ventennio. Ad eccezione delle ultime due, tutte le serate saranno concluse dalla degustazione di specialità di produttori locali selezionati da Tipicità. Il Capodarco L’Altro Festival è infatti una tappa del suo “Grand tour delle Marche”. La manifestazione è resa possibile anche dal contributo economico di Coop Alleanza 3.0, della Regione Marche, della Fondazione Carifermo e della Camera di Commercio di Fermo.
Aumenta il patrimonio culturale della Valdaso. Da maggio infatti le biblioteche di Pedaso e Altidona si sono arricchite di due opere del poeta ortezzanese Valentino Ricci. Classe 1938, per gli amici Vittorio, Ricci ha donato alle due amministrazioni comunali le sue opere “Sulle labbra, dal Cuore” e “Tracce della mia Anima”. Il Comune di Pedaso rappresentato dal vice sindaco Paolo Concetti e quello di Altidona guidato dal sindaco Enrico Lanciotti si sono impegnate a valorizzare queste raccolte rendendole fruibili all’interno delle loro biblioteche comunali.
Porto San Giorgio
Verifica scenica della Scuola “Vitali” Domenica 26 giugno, alle ore 21, al Teatro Comunale di Porto San Giorgio, avrà luogo la verifica scenica finale dell’intero anno della Scuola di dizione e recitazione “Acruto Vitali”, che accoglie allievi dai 5 ai 70 anni, direttore artistico Sergio Soldani, coadiuvato da Gaia Dellisanti e Elisa Ravanesi. Lo spettacolo toccherà quattro punti: teatro di declamazione di grandi poeti italiani e spagnoli (Dacia Maraini, Pedro Solinas), un riadattamento dal film “L’intelligenza artificiale” di Steven Spielberg, un riadattamento da “Il piccolo principe” di Saint-Exupéry e un breve atto unico scritto da Soldani “Fidanzati o no?”. Tel. 338.8628807
Cartellone/News Feste popolari
Feste popolari
Capparuccia di Ponzano di Fermo
Piane di Falerone
Dal 16 al 19 giugno è festa a Capparuccia! Le sue origini ormai trentennali provengono dall’istituzione della parrocchia intitolata al Sacro Cuore di Gesù nel 1986. Da allora la comunità ogni anno ricorda questo evento festeggiando con iniziative di carattere religioso e civile e per la prima volta quest’anno con la “Sagra del Gusto a km 0 “. L’idea nasce per valorizzare la dedizione e la passione dei produttori locali: un incontro di sapori e profumi che daranno vita ad un appuntamento esclusivo dove la tradizione si fonde con l’innovazione. Con l’apertura degli stand gastronomici, dal 17 giugno si potranno gustare cibi prelibati come la tagliata di scottona, salsicce casarecce e hamburger con carne di manzo, primi piatti succulenti accompagnati a sfiziosi contorni ripresi dalle ricette della tradizione contadina locale. Giovedi 16 i ragazzi dell’azione cattolica di Capparuccia presentano “Serata a Teatro”; venerdi 17 vedrà protagonisti Compagnia Teatrale Li Rmasti di Falerone con la commedia dialettale “Ve juto io ”; sabato 18 si esibiranno i S.O.N. Tribute, Band ufficiale dello storico gruppo dei Nomadi; infine domenica 19 andrà in scena “Naftalina”, uno spettacolo di
Fervono i preparativi per i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista che nell’edizione di quest’anno si svolgeranno dal 10 al 19 giugno prossimi a Piane di Falerone con un programma denso di eventi e spettacoli. Appuntamenti con la commedia dialettale, sportivi, folcloristici e serate danzanti con prestigiose orchestre spettacolo. Non mancherà la presenza della banda cittadina inoltre stands gastronomici accoglienti e in ambienti coperti. La cornice è quella degna di nota della piazza, di recente costruzione adiacente alla chiesa CristoRe opera realizzata dal compianto don Elio Iacopini, dove per l’occasione verrà installata un’ampia pista da ballo tutta in legno che consentirà di danzare agevolmente. All’interno del ricco cartellone dal 15^ edizione della “Sagra della Pappardella co’ la Papara” che ogni anno richiama appassionati della buona gastronomia da tutto il territorio provinciale ed oltre. Vi segnaliamo i due menù speciali dedicati all’agnello e al pesce! Il Comitato organizzatore capitanato da Mauro Vitali da lunghe settimane sta lavorando per la buona riuscita della manifestazione che nel tempo ha raggiunto livelli altissimi sia sotto il profilo organizzativo che sotto quello artistico. Fondamentale l’apporto operativo dei numerosi collaboratori del comitato stesso a partire dall’instancabile Mario Antinori, gli irriducibili Gaetano Romanella, Franco Giammaria, Enzo Pierfederici, Graziano Mannozzi e tutti coloro che alle cucine, agli allestimenti, ai vari giochi popolari o in diverse vesti spendono energie e tempo in un’importante attività: quella di fare aggregazione, incentivare l’economia locale e dare il giusto esempio ai più giovani che in un numero sempre maggiore vengono coinvolti nella manifestazione. Importantissimo il sostegno spirituale e non solo di don Leandro Nataloni parroco di Piane di Falerone che ha visto nascere la manifestazione molti anni fa e ne ha seguito la crescita sollecitando i suoi parrocchiani a non mollare mai neanche quando gli inevitabili imprevisti si sono presentati e tempestivamente sono stati superati. Anche il programma religioso è stato ben articolato ponendo attenzione ad ogni dettaglio, momento particolarmente significativo e partecipato quello della celebrazione della Santa Messa e processione previste nel pomeriggio di domenica 19 giugno. Il successo sempre crescente della festa di San Giovanni Battista ha permesso al comitato organizzatore di contribuire economicamente ad alcuni interventi necessari per il mantenimento strutturale della parrocchia ed apportare innovazioni alle strutture degli stands gastronomici e della cucina e di integrare il programma con servizi ogni anno migliorativi come l’area intrattenimento per i più piccoli e i giochi gonfiabili. Grandi sorprese dunque dal 10 al 19 giugno a Piane di Falerone per i festeggiamenti di San Giovanni Battista. Un sentito ringraziamento da parte del comitato organizzatore viene rivolto all’amministrazione comunale, alla polizia municipale ed alla protezione civile locale che consentono il regolare svolgimento del programma ed uno specialissimo grazie a tutte le aziende sostenitrici.
Festa del “Sacro Cuore di Gesù”, prima Sagra del Gusto a km 0
Piero Massimo Macchini. Durante la festa potrete partecipare ad altri eventi come la fiera mercato, la cicloturistica in notturna, la gara di briscola, la gara di bocce, giochi per bambini, music in progress, esibizioni di palestra cinofila, Nosework e lavoro da Retriever, ed infine il concerto bandistico che accompagnerà la Solenne Processione con esposizione del SS. Sacramento per le vie di Capparuccia . Il programma completo è disponibile sul sito www.ponzanodifermo.org; per foto, curiosità ed anteprime https://www.facebook. com/Comitato-FesteggiamentiCapparuccia-953990171374495. A fine festa saranno pubblicati sulle stesse pagine anche i numeri dei biglietti vincenti della nostra sottoscrizione a premi. Buon divertimento e buon appetito. Vi aspettiamo!
Tutto è pronto per celebrare San Giovanni Battista
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Cartellone/News Eventi Montegranaro
Un viaggio lungo otto giorni nella capitale dell’arte di strada Dal 18 al 25 giugno 2016 si svolge la XVIII edizione del Veregra Street Festival, uno dei più grandi ed importanti festival italiani di arte di strada che porta nel centro storico di Montegranaro magia, meraviglia e divertimento, i profumi ed i sapori del cibo si strada con la sezione “Veregra Street Food” e tante possibilità di vivere esperienze creative e coinvolgenti per un pubblico di tutte le età. Organizzata dal Comune di Montegranaro con direzione artistica di Giuseppe Nuciari ed il sostegno di MiBACT, Regione Marche, Provincia di Fermo, Camera di Commercio di Fermo e Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, la XVIII edizione propone otto giorni fitti di eventi con più di 100 spettacoli a rappresentare le numerose espressioni dell’arte urbana: teatro di strada, musica, danza, teatro di figura, circo contemporaneo, clown, maghi, fachiri, ventriloqui, spettacoli itineranti, ecc... GLI SPETTACOLI IN STRADA Le compagnie sono tutte professioniste e provenienti da molte parti del mondo, alcune delle quali invitate nel quadro del progetto di cooperazione europea “OpenStreet”. Tra gli artisti internazionali, alcuni presentano spettacoli in prima nazionale come gli acrobati Duo Un Pie dall’Argentina, i poliedrici ed eccezionali Five Foot Fingers dalla Francia, i magnifici clown della Companya La Tal, i Debote Enbote e Gromic dalla Spagna, i Witty Look dal
Giappone, e la compagnia Strong Lady Production & Reuben Dotdotdot dall’Australia. Oltre a loro ci saranno molti altri artisti e compagnie straniere provenienti da Argentina, Belgio, Israele, Messico, Paesi Bassi, Senegal, Svizzera e Ungheria. Tra le numerose compagnie italiane verranno presentati tre nuovi spettacoli coprodotti dal Festival con le compagnie Abbanda Marching Band, Giulio Lanzafame/Compagnia On Arts e con una nuova compagnia formata da artisti marchigiani selezionati nelle serate “Dopo Festival” della passata edizione nell’ambito di Marche in Strada, il progetto di promozione dell’arte di strada regionale ideato dal Festival, che presenteranno uno spettacolo con regia di Domenico Lannutti. La storica Compagnia dei Folli presenterà un grande spettacolo-evento di inaugurazione dal titolo “Volta Celeste” con vertical dance, circo acrobatico aereo, trampoli, fuochi d’artifici e musica che verrà integrato da proiezioni di Video-Mapping a cura del Veregra Lab. Uno fra i vari eventi del festival che rientrano in un’ottica di arte diffusa e condivisa tra artisti professionisti, giovani creativi e spettatori. Così come l’anteprima del 18 giugno che propone una serata-evento organizzata da numerose associazioni locali che mettono in mostra le loro competenze, idee, abilità e passioni per una grande festa di benvenuto alla XVIII edizione del festival con spettacoli, animazioni e attività varie.
IL TEATRO NELLE FABBRICHE Una novità assoluta dell’edizione è il “Teatro nelle fabbriche”, iniziativa che nasce con l’intento di legare, in un’ottica di promozione turistica, l’arte di strada all’arte della scarpa, espressione produttiva per eccellenza del territorio. Alcune aziende accoglieranno nei loro outlet i colori e la creatività dell’arte di strada mostrando al contempo le tecniche e le modalità di lavorazione di un prodotto che è il simbolo per eccellenza del territorio. Il pubblico verrà accompagnato con un variopinto VeregraBus e da un cicerone d’eccezione. IL CIBO DI STRADA CON IL “VEREGRA STREET FOOD” Dal 2013 il Festival propone anche con successo la sezione “Veregra Street Food” dedicata ad eccellenze enogastronomiche nel campo del cibo di strada regionale, nazionale e internazionale. Oltre ai consueti spazi nel centro storico in cui diverse associazioni proporranno i piatti della tradizione locale, viene riservata una grande area al “cibo di qualità su ruote”, con van, truck e furgoni provenienti da diverse regioni d’Italia ed attrezzati per il confezionamento e la vendita di tante specialità. La sezione ‘StreetFood’ è stata creata con l’intento di ampliare il concetto di ‘Cultura di strada’ al quale il festival si ispira e nel quale rientra a pieno titolo anche il cibo come elemento fondamentale nell’esprimere lo spirito dei luoghi e delle persone.
GLI EVENTI COLLATERALI l Veregra Street Festival coinvolge sempre tante persone, associazioni culturali e commercianti che propongono numerose iniziative collaterali quali mostre, attività ed intrattenimenti per bambini e ragazzi, workshop, flash mob, mercatini artigianali, visite guidate, ecc. Il Veregra Street Festival ed il Comune di Montegranaro allestiscono anche la Mostra ”Mario Dondero, Il Gran Teatro del Mondo” per ricordare ed onorare la figura e l’arte del grande fotoreporter Mario Dondero, fermano di adozione, a pochi mesi dalla sua scomparsa. Molti sono stati negli anni i legami di Mario Dondero con la città di Montegranaro, frequentazioni, amicizie e collaborazioni. Montegranaro lo ha sempre accolto con grande rispetto e ammirazione accompagnandolo anche nei suoi ultimi giorni di vita. La mostra verrà allestita in collaborazione con la fototeca provinciale di Altidona e l’associazione Philosofarte. Tutti gli eventi sono gratuiti e per avere maggiori informazioni si può visitare il sito www.veregrastreet.it, seguire il Festival su Facebook e Twitter o telefonare all’Ufficio Cultura del Comune al numero 0734.897932
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Cartellone/News
10 Giugno 2016
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Eventi
Feste popolari
Civitanova Marche
Monte Urano
Artisti della nuova scena, uomini e donne della società civile, della cultura, del pensiero e delle arti approdano alle RIVE di Civitanova Marche, per quattro giorni, 1-2-3 e 5 luglio. Venticinque appuntamenti tra spettacoli teatrali, concerti, incontri con scrittori, artisti, progetti speciali, laboratori, workshop, mercatini e cena sul porto, per approfondire i temi dell’ambiente, dei beni comuni, delle culture, del mare. Molti gli ospiti per ogni giorno, da venerdì 1 luglio, giornata interamente dedicata alla “famiglia”, con scrittori artisti, e personaggi della società civile, si interrogheranno nel tradizionale forum di apertura, quest’anno ironicamente chiamato “Happy family”. Sabato 2 luglio, il festival approda al Lido Cluana. Sin dal mattino ci saranno laboratori, spettacoli ed incontri. E poi la sera, primo appuntamento con la musica, il concerto dei Radiodervish, gruppo che più di ogni altro ha definito una poetica e una visione di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo. Domenica 3 luglio le RIVE sono quelle dell’Area portuale. Il pomeriggio è dedicato ai bambini, con escursioni, laboratori e spettacoli. Dal tramonto a notte il festival prosegue con Gli Approdi, dedicati quest’anno al Porto di Napoli: cena sul porto a base di pesce, di prodotti biologici e di piatti vegetariani, bancarelle e mercatini, esposizioni di librai, di artisti e di associazioni. Doppio il concerto della sera sul palco di fronte al porto: aprirà la musica Maldestro, l’artista rivelazione della scena cantautorale degli ultimi anni. E poi, gran finale di giornata con l’anteprima del concerto di Teresa De Sio, che offre al suo pubblico un ricco programma eclettico. Tutti gli eventi del week end sono ad ingresso gratuito. Gran concerto di chiusura della quarta edizione, martedì 5 luglio: Francesco De Gregori. Teatri di Civitanova, tel. 0733.812936 – www.rivefestival.it
Gastronomia e tradizione si incontrano a Monte Urano in occasione della Festa di San Giovanni Battista ambientata, dal 22 al 26 giugno, nelle adiacenze della Parrocchia di San Giovanni Battista, amena oasi di serenità e pace sita a metà costa tra il centro calzaturiero di Monte Urano e il fondo valle di Campiglione di Fermo. Saranno giorni ricchi di eventi, spettacoli, balli accompagnati da prestigiose orchestre e giochi popolari. “Piatto forte” (è il caso di dirlo) della manifestazione sarà costituito dai prelibati “vincisgrassi cotti su lu furnu a legne”, pietanza amata e rinomata di cui non si conosce con certezza l’origine del nome. Per alcuni deriva dal generale austriaco Windsch Graetz che nel 1799 cinse d’assedio Ancona attribuendone la paternità al suo cuoco personale. Altri sostengono che già nel 1781 la ricetta compaia in un libro di cucina del cuoco maceratese Nebbia. Quel che è certo è la fama che li accompagna fin dai primi anni ’30, periodo in cui la pietanza divenne molto popolare anche sulle tavole modeste. Per assaporare appieno la gustosità della pietanza saranno aperti stand gastronomici la sera di venerdì 24 e sabato 25 giugno, mentre domenica 26 sarà possibile degustare i vincisgrassi a pranzo e a cena (con possibilità di asporto la mattina dalle ore 11 alle 12,45 previa prenotazione al 338.4823546). Tel. 0734.841295 – 338.4823546
Con il Rive Festival il mare incontra le arti
Il gusto inimitabile dei vincisgrassi
Rime “nostre” (Riccardo Manzini) Libburu Basta, famme jì vvia deqquà! Via da sta jende che parla senza di’ che fa tandi cumplimendi, ma ppo’ de te no’ gne ‘nderessa gnende.
Basta, fammi andar via da qui! Via da questa gente che parla senza dire che fa tanti complimenti, ma poi di te a loro non interessa nulla.
Vojo sindì mmoccó de acqua pulita e stacca’ da l’arbiri frutti senza tembu.
Voglio sentire un po’ di acqua pulita e staccare dagli alberi frutti senza tempo.
Famme leva’ ‘st’armatura faza che me metto pe’ paura de lu munnu e ‘sta mascara pe’ cuprì la curiusità de jende co’ la ‘ita svota
Fammi togliere quest’armatura falsa che mi metto per paura del mondo e questa maschera a bloccare la curiosità di gente dalla vita vuota.
Via da ‘stu postu pinu de ódî e de temenze ddo’ quillu che te pista pò esse un pé d’amicu. Famme fugghià da ‘stu munnu ddo’ la ‘ecchiaia nisciù la pò rguarì e ddo’ nte poi svejà da lu sognu de lo camba’ !
Via da questo posto pieno di òdî e di paure dove quello che ti calpesta può essere un piede amico. Fammi fuggire da questo mondo dove nessuno può guarire la vecchiaia e dove non ti puoi svegliare dal sogno della vita!
Via da ‘sta rrecita, cunzumata spettenne che Issu te chiama.
Via da questa recita, consumata aspettando che Lui ti chiami.
Segnalazione letteraria di Sergio Soldani
Londano famme jì londano, famme volà pe’ mmaro, londano pe’ pósti che nisciù conóscia.
Lontano, fammi andare lontano, fammi volare attaverso i mari, lontano per posti che nessuno conosce.
POESIE (Herman Hesse - Guanda editore)
Famme jì ddo’ mora li cucà…
Fammi andare dove muoiono i gabbiani
Eventi Fermano
“Farfa e il Piceno”, focus sulla nostra storia “Farfa e il Piceno” è il titolo di un interessante convegno che si articolerà in due giornate. Venerdì 24 giugno, alle ore 16.30, presso la Sala riunioni della Cassa di Risparmio di Fermo in Via Don Ernesto Ricci 1 a Fermo, introdurrà l’incontro Carlo Verducci. Si proseguirà con i vari interventi: Tersilio Leggio “Farfa e le periferie, tra efficienza e pragmatismo. Sperimentazione di forme di governo, di sistemi di controllo, di modelli di gestione (secoli VIII-XIl); Sofia Boesch Gajano “Dalle passiones vitae dei confessori: gli spazi della santità nel Piceno”; Maria Elma Grelli “L’imperiale abbazia di Farfa: strutture insediative e sistemi di potere nel territorio ascolano tra VIII e XII secolo”; Giulia Spina “Il «Cappellone» di Santa Vittoria in Matenano: gli affreschi dell’oratorio degli Innocenti”; Adolfo Leoni “Il cammino dei Benedettini: da Santa Vittoria a Farfa”. Sabato 25 giugno, ore 9, ci si sposterà nella Sala del Municipio di Santa Vittoria in Matenano. Interverranno gli esperti: Roberto Bernacchia “Gli Offonidi sulle terre farfensi delle Marche meridionali (secoli X-XII)”; Valter Laudadio “XI secolo: Ascoli, Farfa e la gestione del cambiamento”; Francesco Pirani “Un’eredità distrettuale: il Presidato farfense”. La mattinata si concluserà con una visita guidata al «Cappellone» e agli affreschi dell’oratorio degli Innocenti a cura di Giulia Spina. Conclusioni di Tersilio Leggio. Per informazioni: Andrea Livi Editore, tel. 0734.227527 - info@andrealivieditore.it
Le poesie di Hermann Hesse stabiliscono questo prolifico e mitico autore svizzero-tedesco di narrativa, vendutissima nel secolo scorso, come poeta, appunto, di enorme capacità lirica e raro eclettismo stilistico. Assurto probabilmente al massimo della sua popolarità con il romanzo Siddharta, icona del banale populismo dei figli dei fiori degli anni Settanta, aggiunto a un ribellismo senza precisa progettualità, Hesse, in realtà, in tale componimento narrativo, presenta sostanziose considerazioni sulla meditazione, riguardante vere idee orientali, utilissime a riflessioni di carattere psicoanalitico, che comunque furono molto importanti nella prospettiva dell’eliminazione di intolleranti atteggiamenti reazionari fini a se stessi. Egli ora, con i suoi versi, dimostra una ferratezza lirica eccezionale, un saper parlare di qualsiasi argomento, spingendo anche su sperimentazioni che propongano passioni cocenti come naturismi magnifici e sereni, ispirandosi a solidi riferimenti e scuole che sono assi portanti della storia della poesia mondiale. In brani come “Alla malinconia”, che recitano nelle prime righe, “Nel vino e negli amici ti ho sfuggita poiché dei tuoi occhi cupi avevo orrore”, è presente uno specifico riferimento allo smarrimento interiore e fa pensare alle prelibate evasioni del francese Baudalaire, vessillo dei poeti maledetti europei, così come nella “Canzone di Lorenzo”, si avvicini ai “Canti Pisani” del potente autore americano Ezra Pound, ambedue folgorati, in questo caso dalle bellezze del rinascimento italiano.
10 Giugno 2016
Sport/News
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Basket/L’Icubed tra le prime squadre in classifica nel campionato di Serie C Silver
Pedaso centra l’obbiettivo e resta protagonista Un altro importante traguardo per l’Icubed Pedaso. La squadra ha chiuso il campionato arrivando formalmente quinta nella classifica finale del campionato di Serie C Silver, in realtà è stato il sesto posto della fase regolare a cambiare l’esito del campionato, permettendole di accedere alla Coppa Marche (trofeo dedicato alle prime sei squadre in classifica) dove Pedaso è arrivata terza. Durante la fase regolare l’Icubed è riuscita a piazzarsi sesta su 20 squadre aggiudicandosi 15 vittorie in casa su un totale di 28 partite a testimonianza del fatto che a Pedaso l’avversario non passa. Ripercorriamo il campionato con il presidente, Paolo Lanciotti, quali sono state le partite da ricordare? “Le più belle sono sempre quelle con avversari storici come Tolentino, Osimo, Matelica, si tratta di società blasonate e di partite di un livello più elevato, sono quelle che ci danno più soddisfazione nel giocare”. Come commenta gli esiti finali della classifica? “Quest’anno c’è stata una formula di
campionato inedita, però dopo tutte le fasi finali siamo arrivati sesti su venti squadre, poi nella Coppa Marche immediatamente a ridosso delle prime due che si sono giocate la serie B (dalla quale Pedaso era esclusa). Siamo soddisfattissimi anche perché abbiamo sopravanzato formazioni con budget molto superiori ai nostri”. Qual era l’obbiettivo di quest’anno? “Arrivare tra le prime otto per poterci giocare questo famoso trofeo che è la Coppa Marche, pur sapendo che a gareggiare per i primi due posti c’erano compagini con giocatori più importanti. Sapevamo bene che il raggiungimento dei primi due posti sarebbe stato più complicato, il nostro obbiettivo era fra quinto e ottavo posto, siamo arrivati sesti nella stagione regolare e terzi in Coppa Marche quindi non poteva andare meglio”. Qual è la caratteristica dell’Icubed che è emersa più di altre? “Un dato molto interessante è che quando giochiamo in casa, dove abbiamo perso una partita in due anni, siamo quasi imbattibili, il dato
Bocce/Ora si pensa al mercato
che è mancato quest’anno, oltre ad un pizzico di fortuna, è quel qualcosa in più per vincere fuori casa che ci avrebbe garantito un posto un po’ più alto in classifica. L’Associazione legata alla squadra come procede? “Sta andando bene, il pubblico affezionato è sempre lo stesso ma ci segue sempre. L’idea per il futuro è quella di cercare di allargare la società, far entrare altri dirigenti a darci una mano a livello d’impegno, di lavoro, attività esterna, seguir le giovanili, la squadra che abbiamo nella serie D. Quanto alla serie D, la squdra è partita molto bene anche se scesa un po’ in classifica a causa della defezione di un paio di elementi per motivi lavorativi. Alla fine con il cambio di allenatore siamo riusciti a ricompattare il gruppo, l’allenatore Matteo Ionni che è poi il vice della serie C. Dopo varie vicissitudini l’obbiettivo era mantenere il campionato di serie D e ce l’abbiamo fatta e questo ci dà la possibilità in cui poter far giocare anche giovani che non trovano spazio
nella serie C”. Del resto il basket a Pedaso è sempre stato di casa e negli ultimi anni l’Icubed è diventato un punto fermo, per sportivi e tifosi che probabilmente per la prossima stagione verranno accolti in una struttura rinnovata, per il palazzetto sono previsti: nuovo parquet, manutenzione degli spogliatoi e realizzazione di nuovi spazi, nuovi infissi. “Noi auspichiamo il termine lavori entro fine agosto perché altrimenti ci toccherebbe andare a cercare una palestra in sostituzione. A breve inizieremo già a lavorare per l’anno prossimo”. Serena Murri
Kung Fu/Vittoria nella specialità sandà
Stagione positiva in serie A Oro mondiale per Bottoni e Donnari onorato l’Italia e la nostra provincia, per la Bocciofila Montegranaro Hanno il montegranarese Andrea Donnari, 33 anni È terminata poche settimane fa il campionato di serie A di Bocce specialità Raffa, con la Bocciofila Montegranaro che ha recitato un ruolo di primo piano, occupando per un paio di settimane anche la testa della classifica, per poi concludere al quinto posto nella classifica finale. Rispetto alla precedente stagione in cui la compagine calzaturiera riuscì a salvarsi solamente ad una giornata dal termine, è stato compiuto un notevole passo in avanti per la gioia del confermato Presidente Giampietro Catini e del commissario tecnico Antonio Di Chiara, accompagnati nelle trasferta in ogni parte d’Italia dal sempre presente Vincenzo Pantanetti. Il quinto posto finale con 21 punti realizzati, costituisce una buona base di partenza per il prossimo torneo, sebbene resti un pizzico d’amaro in bocca per la seconda parte del torneo, in cui i gialloblù hanno avuto un rendimento ben al di sotto delle loro capacità. Se si pensa che i campioni d’Italia dell’Alto Verbano città del Lago Maggiore del Comitato di Varese, alla prima di campionato rimediarono una sonora sconfitta proprio a Montegranaro con un perentorio 6-2, il valore della squadra veregrense è ben noto a tutti gli addetti ai lavori, rendendo la vita difficile alle formazioni ben più quotate soprattutto nel girone d’andata. Il campionato è stato sempre in equilibrio, alla fine lo scudetto è andato all’Alto Verbano per via della classifica avulsa, visto che anche gli ex campioni d’Italia, i romani del Boville Marino, e L’Aquila hanno chiuso a pari merito a quota 35 con i lombardi, ad ulteriore testimonianza del livellamento del torneo. Non va dimenticato, inoltre, che tre giocatori calzaturieri nell’autunno scorso si sono aggiudicati il tricolore nella specialità della “Terna” in quel di Brescia. Ora per la società veregrense è tempo di pensare al mercato, valutando i giocatori da confermare e quelli eventualmente da ingaggiare. Montegranaro, con tanti anni di serie A sulle spalle, è diventata una delle piazze più apprezzate, anche per la rinomata serietà della società. C’è da scommettere che i dirigenti gialloblù faranno del loro meglio per allestire una squadra altrettanto competitiva anche per la stagione 2016/17. Endrio Ubaldi
Atletica/67,21 metri per il martellista sangiorgese
Giorgio Olivieri ai Campionati Europei Allievi in Georgia Metro dopo metro, Giorgio Olivieri e il suo inseparabile martello si proiettano con decisione verso i Campionati Europei allievi, in programma la prossima estate a Tbilisi, in Georgia. Il sedicenne lanciatore sangiorgese del Team Atletica Marche ha debuttato quest’inverno nella categoria allievi, superando subito i 60 metri con l’attrezzo da 5 Kg. Gara dopo gara, Giorgio è cresciuto, migliorandosi continuamente fino ad uno strepitoso 67,21 metri, ottenuto a fine maggio in quel di Pescara. Grazie al suo talento e alla sua determinazione Olivieri, abituato fin dalla categoria cadetti a titoli e primati, è il miglior lanciatore italiano del 2016 ed ha abbondantemente superato il minimo di partecipazione per gli Europei.
e il fermano Roberto Bottoni, 31 anni che alla Iska Sanda’ World Championship, il campionato del mondo di kung fu, specialità sandà (combattimento del Kung Fu con KO, full contact, che si combatte con caschetto, guantoni come nella Box), svoltosi a Stoccarda (Germania) lo scorso mese di maggio in una competizione in cui erano presenti tutte le discipline degli sport da combattimento da ring, si sono laureati campioni del mondo. Bottoni e Donnari hanno fatto parte della squadra nazionale italiana PWKA (Professional Kung-Fu Wu-Shu Association), ma militano nella scuola Kung Fu vietnamita “M° Jang”, allenati da Sergio Ciccoli, 42 anni, insegnante di kung fu dal 1996, che nella edizione dei campionati del mondo 2009 a Taiwan ha vinto un oro nelle esibizioni con armi e un bronzo nelle forme a mano nuda. A curare la loro preparazione atletica l’istruttore Emanuele Mezzadonna. Donnari, è stato già due volte campione del mondo di Sandà (2007 e 2009 a Taiwan), Bottoni invece, quattro volte campione italiano.
ANNO 14 - n.06 - 10 Giugno 2016
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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