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L‘altra informazione ANNO 10 - N.02/2012 - 15 FEBBRAIO Periodico di informazione del Fermano - Distribuzione gratuita
Eccellenze e carenze
Oncologia Dall’Unità Medica del “Murri” di Fermo all’Hospice di Montegranaro. E poi tanto volontariato 6 Il Fatto
9 Sociale
Campagna contro l’omofobia
Attivo il servizio Filo d’Argento
10 Ambiente Riciclaggio e riuso Provincia virtuosa
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Inchiesta/Oncologia 15 febbraio 2012
Mancano le strutture di assistenza alle famiglie
Sanità massacrata a colpi di bisturi Siamo vittime di un sistema che basa tutto (o quasi) sul volontariato di Daniele Maiani
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a vita si è fatta dura per gli italiani, e ogni giorno che passa le prospettive peggiorano. I costi che aumentano, una morsa fiscale che stringe sempre di più asfissiando l’economia, con i piccoli imprenditori che non riescono più a tirare avanti, e via col tango. Stanno male tutte le categorie di lavoratori, tutti in braghe di tela meno, naturalmente, quelli che nella crisi continuano a sguazzare. E in questo sgretolarsi di certezze e di conquiste che ci avevano reso, almeno sulla carta, uno degli Stati più avanzati nel mondo, il nostro paese cede e perde i pezzi anche e soprattutto in settori importanti: primo fra tutti, quello della Sanità. Saccheggiato dalla “mala politica” e dalla “peggio amministrazione” che salvaguarda privilegi ai soliti noti e taglia sui servizi essenziali alla collettività, la Sanità offre a oggi un servizio a macchia di leopardo sul territorio nazionale, mettendo a serio rischio eccellenze e approfondendo abissi di barbarie sociale di cui fanno le spese i cittadini, specie quelli più deboli e bisognosi di cure e di assistenza. E se l’assistenza all’interno delle strutture sanitarie diventa sempre più difficile a causa della scarsità di spazi, di mezzi e di personale, quella domiciliare è praticamente inesistente. Quel poco che c’è, spesso lo si deve alla solidarietà e all’abnegazione delle organizzazioni di volontariato: senza di loro, la Sanità rischierebbe la paralisi del sistema. Nel nostro civilissimo Stato, nella maggior parte dei casi le famiglie vengono lasciate da sole ad affrontare i problemi relativi all’assistenza sanitaria dei congiunti malati: fino ad ora, ci si è arrangiati, facendo i salti mortali e cercando di conciliare gli impegni lavorativi, che spesso vedono
impegnati tutti i membri adulti della famiglia, con l’arduo compito di assistere i propri congiunti malati, magari avvalendosi di aiuti esterni (leggi “badanti”) decisamente onerosi. Ma con la situazione economica in picchiata discendente, la disoccupazione o, nel miglior caso, il precariato e la cassa integrazione, le entrate tracollano e un aiuto a pagamento è un lusso che sempre meno ci si può permettere e il sistema rischia il collasso. E allora come fare ad assistere adeguatamente un malato grave in casa? Lungodegenze? Scordatevele: gli ospedali non vedono l’ora di dimettere per effettuare risparmi e guadagnare posti letto che, come si sa, sono insufficienti. Il “racket” delle badanti straniere, nella stragrande maggioranza dei casi, è simile all’usura per prezzi e metodi e come contraltare da parte delle istituzioni c’è una enorme carenza di strutture e personale adeguato che affianchino le famiglie in queste situazioni. L’idea di un’assistenza diversa, costante, qualificata ed adeguata è oramai un sogno lontano. E torniamo al volontariato: ultima, se non unica, frontiera di speranza e di solidarietà concreta che con abnegazione fa oramai una onorevole battaglia di retroguardia in una ritirata di civiltà che, specie in campo sanitario, è una specie di Caporetto. E mentre sul ponte sventola bandiera bianca, giù i telegiornali ad ammannirci la favola dello Stato poverino che con le lacrime (da coccodrillo) agli occhi chiede “i sa.. i sa.. crifici” di tutti (ma che tutti non sono…) e che quindi va piatto a tagliare sulla Sanità, sulla scuola e su tutto quello uno Stato onesto dovrebbe rendere a quella onesta collettività che paga le tasse, oltretutto anche per chi vigliaccamente le evade. E la collettività si sacrifica, si fida, sperando che ne valga la pena e che il risultato sia davvero una situazione sociale
migliore. Insomma, ci aspettiamo tutti che almeno venga fatto un uso oculato del frutto dei nostri sacrifici, che servano a migliorare almeno i servizi essenziali come la Sanità: e invece loro ci comprano aeroplani da guerra, che la gente ce la mandano in ospedale, non la curano di certo. E citando il detto di un vecchio cronista sportivo fermano: “Dal marasma generale si salva solo il portiere, bene tutti gli altri”. Per fortuna esistono delle lodevoli eccezioni, ma ancora una volta sono dovuti al merito, alla professionalità e all’abnegazione di persone speciali, che pur operando in condizioni di grande ristrettezza e difficoltà, riescono a fare miracoli e a supplire, per quanto possibile alle carenze di Stato e Regioni. Che non se lo meritano di certo e, magari, hanno pure la sfacciataggine di farsene un vanto. Ma meno male che certa gente esiste. E resiste, nonostante tutto.
Come è stato riconvertiro l’ospedale di Montegranaro
Un Hospice oncologico attrezzato e confortevole di Loredana Tomassini
Purtroppo a tanta gente capita di incappare in quello che, fino a non molto tempo fa, neppure si osava pronunciare: il “brutto male”, quello che non ti lascia speranza. Adesso la speranza c’è, grazie alla ricerca che è andata avanti e che permette in moltissimi casi di guarire o almeno di allungare notevolmente la sopravvivenza in condizioni accettabili. Però c’è chi non è così fortunato, e dal “brutto male” non esce più e percorre un cammino ineluttabile e doloroso: sono i cosiddetti malati terminali, che hanno diritto a un’assistenza qualificata sia dal punto di vista medico che psicologico. Una situazione che spesso vede i malati e le famiglie lasciati soli, col loro problema e il loro dolore. Qui da noi, un raggio di speranza, dovuto all’impegno, alla sensibilità e alla determinazione dei dirigenti della nostra ASL e, nello specifico, del dottor Lucio Giustini, direttore del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Fermo. Ed è così che è nata un’eccellenza: l’Hospice oncologico di Montegranaro. E’ difficile per una famiglia accompagnare un malato oncologico nel suo triste percorso finale, far fronte a cure mediche, assistenza qualificata a tempo pieno: un calvario che può durare mesi. Un’eternità di disagio e dolore. Per questo l’Hospice Oncologico rappresenta un punto di riferimento importante per
chi purtroppo vive questa triste condizione. La sua realizzazione ha preso l’avvio da un sopralluogo della commissione tecnica regionale all’interno della struttura territoriale di Montegranaro in base al quale la Regione ha dato il nulla osta all’attività di assistenza ai malati oncologici terminali, con cure specifiche per migliorarne per quanto possibile la qualità di vita. E così, dopo anni di ipotesi e incertezze, nel 2009 il presidio sanitario di Montegranaro ha trovato una riconversione consona e di estrema utilità. Tecnicamente si tratta di un centro residenziale che può contare su personale esperto formato in ambiente oncologico: 6 infermieri, 7 operatori socio- sanitari e 1 coordinatore infermieristico, che operano sotto la guida dell’unità operativa di Oncologia di Fermo. La struttura può accogliere un massimo di 10 pazienti in camere singole, con la possibilità per i familiari di pernottare col loro congiunto. L’Hospice occupa circa 1000 mq. ed è dotato di uno spazio riservato alle terapie specialistiche e di supporto. Altre presenze importanti, quelle di uno psicologo e di consulenti anestesisti per quanto riguarda la terapia del dolore. L’Hospice si trova al terzo piano della struttura ed è stato pensato anche visivamente e a livello di comfort per evocare quanto più possibile un ambiente caldo e familiare: a questo concetto risponde la scelta degli arredi, i
colori pastello delle pareti, come pure particolare cura è stata posta nella scelta dei letti, che sono ortopedici e studiati in modo da prevenire ferite da decubito. Non mancano neppure quadri alle pareti e piante. Insomma, questa volta è proprio il caso
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di dire: chi ha detto che la Sanità non funziona? Un grazie di cuore a chi ha voluto e realizzato quella che è a tutti gli effetti un’eccellenza quasi unica a livello regionale, supplendo con un impegno costante e generoso agli scarsi mezzi a disposizione.
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Inchiesta/Oncologia 15 febbraio 2012
Il dottor Giustini e l’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica del “Murri”
Come ti creo un’Eccellenza di Loredana Tomassini
Si occupa di umanità dolente, quella più bisognosa non solo di cure adeguate, ma anche di empatia, se non addirittura di affetto, di umana pietas: e ciò è difficile. Lavora in un ospedale vecchio e che oltretutto all’origine fu concepito come struttura alberghiera: e ciò è difficile. Da quando è in azione l’accetta selvaggia della manovra, i mezzi a disposizione sono ancora più scarsi: e ciò è difficile. Nonostante tutto, però, è riuscito a mettere in piedi un servizio efficiente e adeguato nel suo campo. Chi è questo mago? E’ il dottor Lucio Giustini, direttore e primario dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Ospedale di Fermo: un’eccellenza (l’Uomo e il suo reparto) unica nelle Marche e che tutte le Marche
ci invidiano. Possibile? Possibilissimo. E come fa? Con tanta professionalità, tanta buona volontà, tanta determinazione e, quando serve, magari tanta fantasia che poi si concretizza in azioni e virtuose. Ma l’è dura, come dicono al Nord: spazi limitati, personale scarso: insomma, parola d’ordine “inadeguatezza”. Anche perché nel tempo “noi siamo cresciuti moltissimo e quindi l’attività in termini numerici è grossa”. Eh, già, non è facile essere il punto di riferimento di un bacino di utenza decisamente vasto. Che si può fare? Nell’immediato, continuare così, cercando di fare di necessità virtù e di inventarsi quello che manca a colpi di “boia chi molla”. In attesa del nuovo ospedale, che serve, perché il Murri “è un ospedale costruito con vecchi criteri, mentre occorre che ci siano spazi soprattutto per quei servizi
aperti all’esterno, come il nostro…”. Però, nel frattempo… “Se in questo ospedale venisse operata una ristrutturazione programmata in maniera adeguata, visto che ci sono diversi piani vuoti…”. Già, come dire: se mio nonno avesse le ruote sarebbe una carrozza. E il personale? Non si può aumentare? Macché, è un’equazione geometrica: “La Sanità sta navigando in pessime acque, nel frattempo noi siamo cresciuti molto e l’organico invece è rimasto praticamente lo stesso”. Per non parlare del “fuori ospedale”: vedi la situazione tragica di chi ha un malato grave in casa e non è supportato adeguatamente nell’assistenza. E qui il dottor Giustini ha un sussulto di giustificato orgoglio per il miracolo che è riuscito a compiere: l’Hospice, “una struttura che si è aperta dal luglio 2009 e che ci invidiano, perché pochissimi ce l’hanno nelle Marche”. E in questo caso stiamo parlando di un compito specifico, difficile: l’assistenza al malato nella fase terminale, negli ultimi mesi di vita in cui le terapie non servono, ma servono le cure palliative. Altro giustificato sussulto d’orgoglio: “A fronte di una generale carenza, noi ci abbiamo pensato per tempo, vedi appunto l’Hospice e l’assistenza a domicilio: a Fermo c’è una collaborazione tra l’Oncologia dell’ospedale e le associazioni di volontariato, quindi abbiamo quasi chiuso il cerchio”. Il che significa riuscire a far fronte alle cure per il malato che può guarire, alle cure per quelli a lunga degenza e alle cure al malato terminale, volte a togliere almeno il dolore e i sintomi. Insomma, una rete
per le terapie palliative che ancora non è completa, ma che si cerca di concretizzare sempre di più. Benedetto sia il volontariato, ma occorre saperla mettere in piedi, questa rete, questa sinergia: “Anche Ancona ha un Hospice, ma è scollegato da Oncologia, per cui il malato si sente quasi abbandonato. Invece qui il malato si vede sempre seguito da figure familiari, perché il discorso della continuità assistenziale è importantissimo”. Alleluja: finalmente un medico che non si limita pedissequamente alla cura, ma che si preoccupa del malato anche da un punto di vista psicologico. E non è facile: “In questi giorni stiamo presentando un progetto alla Direzione per creare una rete di cure palliative che comprenda Hospice, ospedale e domicilio: se avessimo personale, potremmo andare ad assistere i malati a casa, perché quando è possibile il malato sta meglio a casa sua”. Il dottor Giustini ha l’anima del pioniere, “ho cominciato a fare l’oncologo quando l’oncologia iniziava, dal ’76, e da allora ci sono stati grandissimi progressi, ogni anno c’è una speranza in più per i nostri pazienti”. Soprattutto, se aumentasse gente come lui: complimenti, dottore. Ma lui è schivo, dice che da solo non potrebbe fare niente: “Ci tengo a dire che ho un gruppo di infermieri capaci, molto amato e apprezzato dai pazienti, nonché un’équipe di medici che hanno tutti contribuito alla crescita del reparto di oncologia di Fermo”. Indubbio, ma un buon capitano fa la differenza. Andatelo a chiedere a quelli del Concordia.
Gli obiettivi della LILT di Fermo
90 anni di informazione e prevenzione Il prossimo 22 febbraio ricorreranno i 90 anni della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), una realtà consolidata nel panorama nazionale e presente nel Fermano dalla fine del 2009, con la nomina a Commissario della sezione di Fermo del Dottor Lucio Giustini, primario del reparto di oncologia dell’Ospedale “Murri”. Alla presenza del Presidente nazionale Francesco Schittulli e dei massimi rappresentanti di Regione, Provincia e Comuni del territorio, lo scorso mese il neo Presidente della sezione di Fermo Luciano Achilli ha presentato pubblicamente il Consiglio di Amministrazione, illustrando anche alcuni tra i principali obiettivi della sezione. “Il 16 dicembre 2011 si è tenuta l’Assemblea elettiva - ha affermato Achilli - che ha indicato i membri del CdA: si tratta di Giuseppe Barbarella, Maria Antonietta Di Felice, Francesco Giacinti, Cinzia Giorgetti, Umberto Marconi, Mauro Marzoni, Annalina Zengarini e Lucio Giustini, iniziatore di questa sezione insieme alla Dott.ssa Rosa Brunori, Presidente del Comitato regionale Marche LILT.” Sulle linee guida del suo mandato, lo stesso Achilli ha sottolineato come la prima necessità sia quella di ampliare la base associativa. “Ad oggi abbiamo 259 soci sparsi in circa 30 Comuni sui 40 della Provincia di Fermo, grazie ad un lavoro costante portato avanti in questi due anni con il Dottor Giustini e con Umberto Marconi. Saremo la cassa di risonanza a livello locale di tutte le iniziative regionali e nazionali che, di volta in volta, verranno proposte”. Per Achilli questa avventura, da lui definita altamente impegnativa, permette di riprendere un discorso avviato durante il suo mandato di Sindaco a Montegiorgio e legato all’istituzione di un registro tumori in questo territorio. “Crediamo che la prevenzione sia da perseguire sempre, ma ancora prima occorre capire cosa prevenire. Ecco, quindi, l’importanza delle casistiche. E’ uno degli obiettivi che ci poniamo con maggiore forza, del quale ho già discusso con il Direttore dell’Area Vasta n.4 anche se in maniera informale. Inoltre, vogliamo avviare una forte collaborazione con gli Istituti scolastici, anche in relazione al primo approccio al fumo e a vizi in generale, senza escludere una sinergia con i locali notturni per raggiungere con maggiore efficacia i ragazzi. Riguardo alla miriade di voci e risorse umane disperse nel territorio, spesso in conflittualità tra loro, credo sia necessario avviare un percorso per la creazione di una consulta delle associazioni impegnate in questo ambito, in raccordo con le Amministrazioni comunali che, da parte nostra, troveranno sicuramente una porta sempre aperta”. (Andrea Braconi)
Inchiesta/Oncologia 15 febbraio 2012
L’Istituto oncologico offre assistenza gratuita ai malati terminali di cancro
Lo Iom di Fermo è vicino a chi soffre di Francesca Pasquali
Partendo dal presupposto che quasi tutti oggi sanno cosa significa avere in casa una persona malata di cancro, allo stesso modo si conosce l’importanza di poter contare sul sostegno e sulla competenza di personale specializzato in grado di aiutare malati e familiari a vivere momenti così delicati. A Fermo lo Iom (Istituto oncologico marchigiano) da dieci anni mette a disposizione dei pazienti giunti alla stadio terminale della malattia un servizio gratuito di assistenza domiciliare. Un’oncologa, due psicologhe, tre infermieri professionali, due operatori socio sanitari e diversi volontari formano l’équipe che, trecentosessantacinque giorni all’anno, offre assistenza ai malati che abitano in 29 comuni della provincia. Se il medico di base constata che la malattia è giunta alla fase terminale, contatta l’Adi (Assistenza domiciliare inte-
grata), che a sua volta avverte lo Iom. Una commissione, di cui fanno parte un infermiere dell’Istituto oncologico, il medico dell’Asur e a volte l’oncologo, si riunisce e viene definito tutto ciò di cui il paziente ha bisogno. Da questo momento è lo Iom a prendere completamente in carico il malato, per un periodo di tempo che può andare da alcuni mesi a pochi giorni. E’ noto che, nella fase terminale del tumore, i pazienti accusino forti dolori. Ecco allora che l’Istituto mette a disposizione cure palliative che consentono di arrivare alla morte senza soffrire troppo. Il servizio offerto dallo Iom è completamente gratuito, essendo il risultato di una convenzione annuale con l’Area Vasta 4. Una convenzione che adesso sta per scadere e che, finché non sarà rinnovata, non consentirà all’Istituto di prendere in carico altre persone. Da un paio d’anni, inoltre, lo Iom ha dato vita ad un servizio di supporto rivolto
alle donne malate di tumore al seno. Entro febbraio inizierà un nuovo ciclo di incontri. Si tratta di un aiuto psicologico individuale e di gruppo realizzato in collaborazione con l’Unità di Oncologia dell’Ospedale Murri di Fermo. Attraverso la partecipazione di donne che vivono stadi diversi della malattia e la creazione di percorsi di sostegno personali, si cerca di ridare fiducia alla donna e di reinserirla nel circuito della sua famiglia e della società. Negli ultimi tre anni lo Iom di Fermo ha effettuato circa seimila trattamenti domiciliari, soprattutto da parte del personale infermieristico. A tanto impegno non sembra, però corrispondere particolare riconoscenza. “Si fa – spiega il presidente dello Iom di Fermo Antonio Mocchetti – un gran parlare di volontariato come spina dorsale della società, ma a parole sono buoni tutti. Spesso si sceglie di offrire denaro ad associazioni che si trovano lontano e ci si dimentica di quelle sotto casa. Di quelle ci si ricorda
solo quando se ne ha bisogno, per poi dimenticarsene di nuovo”. Una consapevolezza che però non spegne lo spirito solidale dei volontari che, tra i nuovi progetti, hanno la realizzazione, con il sostegno della Regione, di un registro dei tumori. Chi volesse devolvere il proprio 5 per mille allo Iom di Fermo può farlo indicando il seguente codice fiscale: 0169 529 0443. Tel. 0734.621680
Lo IOM DAL 2009 AL 2011 6.009 accessi domiciliari, di cui: 4.403 del personale infermieristico 287 dell’oncologo 391 dello psicologo 640 degli operatori socio-sanitari 288 dei volontari 151 pazienti assistiti, di cui 79 uomini e 72 donne 450 familiari assistiti
Incontro con l’associazione che assiste a domicilio i malati oncologici
Con l’Ant non si è più soli di Federica Balestrini
La Fondazione ANT (Associazione Nazionale tumori) Italia ONLUS si occupa dal 1978 di assistenza domiciliare gratuita ai sofferenti di tumore, di ricerca, di prevenzione e di formazione rivolta ai volontari e ai professionisti. Fino ad oggi ANT ha assistito, gratuitamente e a domicilio, oltre 75.000 sofferenti di tumore e le relative famiglie in tutta Italia, 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana ed oggi questo servizio è presente anche qui, a Porto Sant’Elpidio e nella Provincia di Fermo. Cosa fa l’ANT ? ”L’ANT porta assistenza medica e psicologica, che siamo abituati a trovare all’interno di un ospedale, nelle case dei sofferenti di tumore, permettendo loro di ricevere le stesse cure specialistiche pur rimanendo tra i propri affetti”, spiega la Dottoressa Loretta Carpececi, Presidente dell’Associazione. “E’ anche grazie al supporto di cittadini comuni che può reggersi e mantenersi questa catena di solidarietà a favore dei malati
oncologici, che si distingue per la qualità di servizi, la delicatezza e l’efficienza negli interventi di personale specializzato; il tutto senza alcun onere per chi ne faccia richiesta.” Come si svolge l’assistenza e come si ottiene? “Per ottenerla ci si può rivolgere presso la Sede dell’ANT di Porto Sant’Elpidio e sarà effettuata al domicilio del Sofferente in modo gratuito da un’équipe costituita da Medico, Infermiere, Psicologi, Fisioterapisti e Specialisti (Oncologi, Nutrizionisti, Cardiologi, ecc.), garantendo oltre alle visite programmate una reperibilità per le urgenze 24 ore su 24. A domicilio del Sofferente è possibile effettuare anche esami diagnostico-strumentali (prelievi ematochimici, elettrocardiogrammi, ecc.) ed eseguire prestazioni sanitarie (visite, medicazioni, emotrasfusioni, cateterismi, paracentesi, toracentesi, nutrizione artificiale, terapia del dolore, chemioterapia orale e parenterale, ecc.).” Quali sono i vostri principali obiettivi? “Innanzitutto è quello di divulgare i Valori Morali dell’ANT, d’insediare ed organizzare l’Associazione nei comuni della Provincia
di Fermo, di portare avanti gratuitamente la prevenzione oncologica sul territorio, di allargare l’assistenza aumentando con un medico ed un infermiere il personale del nostro ODO-ANT (Ospedale Domiciliare Oncologico) ed infine promuovere la ricerca di nuovi volontari.” Come si diventa Amico dell’ANT e in che modo si può sostenere l’Associazione? “Si può diventare socio dell’ANT, versando un contributo direttamente presso la nostra sede ANT di Porto Sant’Elpidio (c/o Casa del volontariato via del palo n.10), oppure rivolgendosi direttamente ai volontari che incontrerete nelle piazze e nelle manifestazioni. Inoltre il cittadino potrà sostenerci nei vari periodi dell’anno con le nostre innumerevoli iniziative (Serata dialettale, Ballo di Beneficenza, Notte Bianca, Cena Sotto le Stelle, Tombole ecc...) e comprando i nostri prodotti (Ciclamini, Stelle di Natale, Uova di Pasqua e Mimosa-Day).” Tel. 348.0800715 – 0734.900264 delegazione.pselpidio@antitalia.org
L’attività dell’Associazione Raffaello per il Salesi
Sentirsi semplicemente bambini di Andrea Braconi
Un neuroblastoma, tumore tra i più diffusi per quanto concerne l’infanzia, si è portato via nel maggio 2007 il suo secondogenito Raffaello, di soli 4 anni. Come ha scritto sul sito dell’associazione dedicata al figlio, Nazzarena Barboni è ripartita da quel dolore per “usare la mia energia per i bimbi, per dargli la possibilità di sorridere, di divertirsi anche tra quelle mura strette”. Quelle mura strette sono le stanze del Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, dove Raffaello ha trascorso quasi 10 mesi della sua breve vita. E così pochi mesi dopo Nazzarena e il marito, insieme ad alcuni volontari, hanno iniziato a costruire quella che oggi è una realtà attiva in tutte le Marche
attraverso progetti, iniziative ed eventi. Un’attività, come ribadito più volte dalla Barboni, volta “a portare dentro al reparto degli scorci di quel mondo che i piccoli pazienti hanno lasciato fuori”. Ed in tanti, lo scorso dicembre a Porto San Giorgio, hanno raccolto l’invito dell’Associazione Raffaello per una cena di beneficienza presso Villa Bonaparte. Tante persone pronte a sostenere concretamente il reparto del Salesi, i suoi operatori e quella dimensione ludica capace di alleviare le sofferenze e le attese dei bambini ricoverati. Perché è proprio attraverso la musicoterapia, l’arteterapia, le varie feste che si susseguono durante l’arco dell’anno come i viaggi in luoghi come Eurodisney, che si riesce ad aiutare i pazienti e le famiglie a sopportare il peso dell’isolamento, unito a quello
delle cure necessarie come ad esempio la chemioterapia o la radioterapia. “Anche un sorriso può essere terapeutico - scrivono dall’associazione -, la visita di un animatore, la possibilità di giocare e disegnare e festeggiare un carnevale sono occasioni in cui i bambini possono smettere di pensare almeno per un po’ alla malattia e tornare a sentirsi semplicemente bambini”. tel. 333.3481124 www.associazioneraffaello.org c.c. postale n. 85041705 intestato a “Associazione Raffaello” Località Arcofiato n.24 - 62032 Camerino (MC) Bonifico Bancario coordinate: IBAN: IT 45 C 07601 13400 000085041705
Una parte dell’equipe del reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Salesi di Ancona. In alto a sinistra il Responsabile del Centro dott. Paolo Pierani
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Il fatto/News 15 febbraio 2012
L’associazione Diritto Forte promuove una campagna contro l’omofobia e il pregiudizio
Anche “Qui non fa differenza” di Francesca Pasquali
“Con il termine omosessualità si intende l’attrazione sentimentale e/o sessuale fra individui delle stesso sesso. Non si tratta di un orientamento puramente sessuale ma coinvolge anche la sfera affettiva, sentimentale ed emotiva. Si tratta quindi di una condizione esistenziale, un comportamento naturale con contenuti psicologici, di affettività, relazionalità e progettualità. L’omosessualità, quindi, non è una malattia, non è una perversione, non è una trasgressione e non è una scelta”. Comincia con queste parole lo spot della campagna “Qui non fa differenza” promossa da Diritto Forte, l’associazione che si batte contro ogni forma di discriminazione di tipo sessuale e che da un paio di mesi ha aperto una sua sede a Fermo, in via Paccarone. Poco più di due minuti durante i quali, anche nel linguaggio dei segni, è spiegato il significato delle parole “omosessualità”, “transessualità” e “omofobia”. Promossa con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche, delle Provincia di Fermo e Pesaro Urbino, dei Comuni di Fermo, Civitanova Marche e Macerata, dell’Osservatorio antidiscriminazioni della Provincia di Pesaro Urbino ed in collaborazione con le società di trasporto pubblico Steat e Contram e della Cgil, la prima campagna antiomofobia della regione è partita lo scorso ottobre, proprio quando il Parlamento italiano ha affossato la proposta di legge della deputata del Pd Paola Concia, che prevedeva l’aggravante per i reati con movente omofobo. “L’eterosessualità – ci spiega Alessandro Paternesi, presidente di Diritto Forte – continua ad essere trasmessa come qualcosa di normale e comune, mentre tutto ciò che non è eterosessuale è percepito come sba-
gliato”. Quindi, chi è omosessuale o transessuale si sente “anormale” in partenza, già etichettato e stigmatizzato da quelli che gli stanno intorno. Infatti, a differenza di quanto si potrebbe pensare, pregiudizi e discriminazioni sessuali sono lontani dall’essere superati. Lo dimostrano gli episodi di violenze verbali e fisiche di cui continuano ad essere vittime omosessuali e transessuali. E parliamo solo di quelli denunciati o resi pubblici. Molto più numerosi sono quelli che rimangono sommersi nel silenzio, per la paura o la vergogna di chi li subisce. Da qualche mese sugli autobus della Steat e della Contram sono state affisse, in italiano, cinese, arabo, serbo, rumeno, albanese, inglese, tedesco, spagnolo e francese, locandine contro l’omofobia e il pregiudizio. “Si tratta – precisa Alessandro – di luoghi in cui i ragazzi si incontrano. Speriamo che, leggendo il nostro messaggio, che è forte ma espresso in modo non aggressivo, qualcuno di loro si sentirà meno solo”. Depliant in cui sono spiegati i termini “omosessualità”, “omofobia” e “transessualità” vengono poi distribuiti nelle scuole, nelle aziende, negli istituti di credito, nei negozi e nelle agenzie del lavoro delle cinque province marchigiane. Nella maggior parte dei casi è nel periodo dell’adolescenza che un ragazzo o una ragazza prende appieno coscienza della propria omosessualità. Ecco allora che le scuole superiori assumono un ruolo determinante in quella che è a tutti gli effetti una fase di auto-accettazione per l’omosessuale e di accettazione per i suoi compagni. Per questo motivo l’associazione ha deciso di organizzare una serie di incontri nelle scuole, nel corso dei quali una psicologa spiega ai ragazzi cos’è l’omosessualità, facendoli riflettere sulle gravi conseguenze dei comportamenti omofobici. Non sempre, però, si incontrano persone pronte a
capire l’importanza di simili iniziative e la resistenza si fa sentire. “Abbiamo incontrato – ci dice il presidente di Diritto Forte – alcuni problemi nell’organizzazione delle conferenze e questo perché, purtroppo, omosessualità ed omofobia sono argomenti di cui nelle scuole si parla ancora poco e male”. Anche se di rado alla luce del sole, il luogo di lavoro è una delle realtà in cui di più si fa sentire il peso della discriminazione e del pregiudizio sessuale. Magari non in modo diretto ed esplicito, ma con comportamenti che possono arrivare al mobbing. A chi pensa di essere stato vittima di discriminazioni legate al proprio orientamento sessuale l’associazione mette a disposizione un servizio di consulenza legale gratuita. Avvalendosi della competenza e della professionalità di una psicologa, Diritto Forte ha inoltre attivato il servizio “Psicologo on line” che, sempre in modo gratuito, aiuta chi sente di averne bisogno a comprendere meglio i motivi del proprio disagio. Tel. 349.2313403 www.dirittoforte.com www.quinonfadifferenza.it
Economia/News 15 febbraio 2012
Marche/Tra il 2009 e il 2011 1.750 lavoratrici hanno lasciato il lavoro per la nascita di un figlio
Donne, lavoro e maternità: dati preoccupanti Millesettecentocinquanta: è questo il numero delle mamme lavoratrici che nel triennio 2009-11 hanno lasciato il lavoro nel primo anno di vita del bambino nelle Marche, di cui 620 nel 2011. Sono passati più di 40 anni dalla Legge 1204/71 sui diritti e le tutele delle lavoratrici madri (oggi Legge 151/01) e altrettanti dalla Legge 1044/71 sugli asili nido, ma ancora le donne sono costrette alle dimissioni per mancanza di asili o per le difficoltà a conciliare lavoro e maternità. Dati preoccupanti soprattutto in questo momento di crisi economica e occupazionale. Secondo i dati forniti dalla Direzione Regionale del Lavoro e rielaborati dalla CGIL Marche, nel 2011, 620 lavoratrici si sono dimesse “volontariamente” nel primo anno di vita del bambino andando a convalidare le proprie dimissioni alla Direzione Provinciale del Lavoro. Ad esse si aggiungono le mamme lavoratrici che si dimettono dopo i 12 mesi di vita del bambino, non tenute alla convalida alla DPL, difficili da quantificare. Per non parlare delle tante lavoratrici precarie per le quali la maternità significa spesso la perdita di ogni speranza di rinnovo del contratto. Un fenomeno quello delle dimissioni che torna a crescere sia rispetto all’anno precedente quando le dimissioni sono state 578 (+7.3%) che rispetto al 2009 quanto se ne sono convalidate 552 (+12,3%). Si tratta di dati preoccupanti soprattutto in questo momento di crisi che penalizza particolarmente le donne. Infatti, anche nella nostra regione permane una situazione di forte incertezza nel mercato del
lavoro; secondo i dati dell’Istat, nel terzo trimestre del 2011, il tasso di disoccupazione femminile torna a crescere prepotentemente raggiungendo l’8,4%: il valore più alto degli ultimi 15 anni, con 26mila donne in cerca di lavoro (5mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Nelle Marche, nei primi 10 mesi del 2011, a seguito di crisi aziendali, sono state licenziate e iscritte nelle liste di mobilità 3.789 donne, pari al 43,9% del totale. Ma chi sono le lavoratrici che lasciano il lavoro alla nascita di un figlio, soprattutto in questo momento nel quale un posto di lavoro è tanto prezioso? Età. La maggior parte delle donne è abbastanza giovane: il 60,5% di loro ha un’età compresa tra 26 e 35 anni e il 12,3% ha dai 19 ai 25 anni. Figli. La maggior parte delle lavoratrici ha almeno un figlio o comunque presenta le dimissioni dopo la nascita del primo bambino (59,4%); significativo anche il numero delle donne che hanno due figli (32,1%) o più (5,0%). Più limitato il numero di coloro che lasciano il lavoro durante la gravidanza (3,5%).
lamento e la solitudine della lavoratrice: i due terzi delle aziende che le donne lasciano quando nasce un figlio ha meno di 15 dipendenti (67,3%)e il 17,3% ha tra 16 e 50 dipendenti. Settore produttivo. Le donne dimissionarie provengono principalmente dai settori del commercio (32,7%) e dell’industria (22,7%), seguiti dai settori del credito e assicurazioni (1,8%) e dall’agricoltura (1,5%); per un significativo numero di lavoratrici non viene specificato il settore produttivo di provenienza. Motivazioni. Tra i motivi della scelta di lasciare il posto di lavoro prevalgono le difficoltà connesse alla presenza, agli orari e ai costi e ai servizi: per la maggior parte delle donne la mancanza di posti nell’asilo nido, o comunque il mancato
accoglimento del neonato al nido, rende incompatibile l’occupazione lavorativa e l’assistenza al bambino (25,2%). Di poco inferiore la percentuale di coloro che lasciano il lavoro non potendo contare sull’assistenza al neonato neanche da parte di una rete parentale di supporto (23,7%). Significativo anche il numero delle donne che lascia il lavoro a causa degli elevati costi dei servizi di assistenza al bambino per asili nido, baby sitter, ecc. (6,9%) o per la mancata concessione del part time da parte dell’azienda (6,8%). Il 13,4% delle lavoratrici si dimette per passare ad altra azienda. Ma poi c’è anche un 20,0% di donne che lascia il lavoro per dedicarsi interamente alla famiglia e in particolare alla cura dei figli.
La Giostra
Anzianità lavorativa. Le donne che lasciano il lavoro hanno generalmente una breve anzianità lavorativa: quasi il 90% di loro ha un’anzianità inferiore a 10 anni di cui la metà inferiore a 3 anni. Dimensione aziendale. Le imprese dalle quali le lavoratrici provengono sono prevalentemente di piccole e piccolissime dimensioni, quasi sempre non sindacalizzate e dove è maggiore il senso di iso-
Parola di esperto/Il commercialista NEL DECRETO MONTI LE SOCIETÀ SEMPLIFICATE: ECCO COME FUNZIONANO Con un intervento al codice civile, attraverso l’articolo 2463 bis, viene introdotta la società semplificata a responsabilità limitata, un nuovo istituto fra le varie tipologie societarie già previste. Infatti l’obiettivo che ci si propone è quello di far nascere nuovi imprenditori, che senza troppi vincoli burocratici ed amministrativi, possano lanciare le proprie idee imprenditoriali e permettere un forte arricchimento creativo e ideale nel mercato delle imprese. La prima semplificazione sarà nella costituzione, che non avrà bisogno di atto pubblico, e quindi non sarà necessario il Notaio. Sarà sufficiente procedere alla comunicazione unica dell’atto costitutivo sottoscritto dalle parti, al registro delle imprese, in esenzione di diritti di bollo e di segreteria. Il capitale sociale potrà essere simbolicamente di un euro e non sarà necessario procedere al versamento della quota in banca. Ma quali sono le principali differenze fra una srl “normale” e quella nuova? Quest’ultima è aperta esclusivamente a soci persone fisiche (escluse quindi totalmente le persone giuridiche) con età inferiore ai 35 anni: il requisito è talmente forte che non solo deve essere rispettato da tutti i soci ma anche per tutta la durata della società. Infatti, basta che
anche un solo socio, indipendentemente dalla quota spettantegli, compia 35 anni perché la ssrl debba provvedere a ritornare nella condizione richiesta escludendo il socio. Qualora siano tutti i soci a non essere più under 35, la ssrl deve obbligatoriamente trasformarsi in altro tipo societario o, in mancanza, sciogliersi. Il requisito di età non è richiesto né agli amministratori, né ai sindaci. Per le srl “normali” il capitale minimo è di 10.000 euro, conferibile anche in natura con perizia di stima per valutarne la consistenza. Per le ssrl invece, come detto, il capitale minimo previsto è di appena 1 euro, è quindi ammessa una ssrl con 100 soci ognuno dei quali titolare di una quota di un centesimo. E deve essere conferito esclusivamente in denaro. La nuova S.s.r.l. potrà essere costituita anche da un unico socio. Sarà possibile comunque attivare anche l’istituto della trasformazione in un’altra società di capitali, per come previsto dal codice civile. In tutti gli atti societari, nella corrispondenza e pure nell’eventuale sito web devono inoltre essere sempre indicati la denominazione di ssrl, l’indicazione del capitale sottoscritto e versato, la sede e il Registro delle Imprese d’iscrizione. Dott. Roberto Cippitelli Dottore Commercialista – Revisore Contabile tel e fax 0734.225175 robertocippitelli@studiocippitelli.it
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Sociale/News
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15 febbraio 2012
Fermo/Competenza e professionalità
P.S.Giorgio/Attivo il servizio Filo d’Argento
L’Asilo Nido Sagrini si presenta Gli anziani non sono più soli Il 1° febbraio ha aperto i battenti il nuovo Asilo Nido Sagrini. La struttura sorge all’interno della palazzina Sagrini ubicata in Viale Trieste 39 a Fermo, nel quartiere di Santa Caterina. Il servizio nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Il Faro” di Macerata e la Fondazione “Sagrini” di Fermo ed è volta all’erogazione di alcuni importanti servizi socio assistenziali ed educativi nel territorio fermano. La cooperativa Il Faro, che gestisce da oltre vent’anni strutture per l’infanzia (attualmente 6 asili nido e 1 scuola materna), pone tra i suoi primari obiettivi il sostegno al cammino educativo della famiglia anche all’asilo: la stretta collaborazione fra genitori ed educatrici fa si che il bambino affronti la realtà in modo omogeneo aiutandolo a sviluppare gradatamente e serenamente tutte le caratteristiche della sua personalità. Il bambino viene accolto con tutto il patrimonio e le esigenze che gli derivano dalla sua esperienza familiare: la presenza di ognuno di loro rappresenta un contributo per una reciproca educazione all’accoglienza e alla valorizzazione della personalità, dentro una regola comune. Al Nido il bambino incontra altri bambini: sperimenta così che anche il “fuori della casa” può essere un ambiente accogliente e familiare, dove dar forma al proprio naturale desiderio di scoperta.
Questo lavoro viene svolto da educatrici qualificate ed esperte, sostenute dal supporto tecnico ed organizzativo della cooperativa Il Faro. La sede, di recente ristrutturazione, gode di un facile accesso e di un ampio spazio esterno. È dotata di elevati standard di qualità, sicurezza e igiene secondo le norme previste. I responsabili e lo staff educativo del Nido sono disponibili ad organizzare visite in struttura secondo le esigenze delle famiglie, al fine di far conoscere approfonditamente l’ambiente e l’organizzazione del servizio. Un Asilo Nido come quello “del Sagrini” con alla base un importante progetto educativo è sicuramente un servizio innovativo per diversi aspetti e può rappresentare una risposta professionale e concreta alle esigenze delle famiglie e dei bambini per un corretto sviluppo della loro individualità. Per maggiori Informazioni è possibile contattare i recapiti indicati nel box sottostante.
Nelle Marche gli anziani sono il 21,8% della popolazione. Cifra che nel territorio fermano arriva al 25%. Questo significa che in provincia una persona su quattro ha più di 65 anni. L’età media si è allungata, lo sappiamo, e oggi capita sempre più di frequente di raggiungere il traguardo dei novanta. Ma i ritmi della vita quotidiana sono cambiati. E spesso gli anziani, cinquant’anni fa colonne portanti delle famiglie, sono colpevolmente messi da parte. Per gli impegni che riempiono la vita di figli e nipoti, per il corri corri generale che ci fa sembrare formichine impazzite alla ricerca di non si sa che. Allora può capitare che questi anziani si sentano inutili, addirittura un peso, quando invece hanno ancora molto da dire. Ma a chi? Per esempio a dei volontari, pronti ad ascoltarli, a consigliarli e a dare loro le informazioni di servizio di cui hanno bisogno. Da fine gennaio a Porto San Giorgio è attivo il Filo d’Argento, un servizio di ascolto e compagnia telefonica gestito dall’Auser (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà) e attivato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e la collaborazione di Spi-Cgil e del Csv Marche. 0734.677257 è il numero (nei prossimi mesi dovrebbe essere attivato un numero verde gratuito) a cui sedici volontari, formati attraverso un corso specifico, rispondono ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18 nella sede dell’Auser di Porto San Giorgio. Per ora il servizio riguarda i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio, ma l’intenzione è di estenderlo a breve anche a Porto Sant’Elpidio. Entro l’anno, poi, dovrebbe essere a disposizione dell’associazione un mezzo di trasporto con cui accompagnare gli anziani nei centri ricreativi ed attivato il servizio di consegna della spesa a domicilio. “Non si tratta – spiegano i promotori del servizio – di offrire un supporto psicologico, per questo ci sono gli specialisti. Noi vogliamo creare un collegamento tra le risorse esistenti, fungere da ponte tra questa e quell’associazione che potrebbe essere utile o di aiuto ai nostri anziani”. fermo.auser@marche.cgil.it Francesca Pasquali
Fondazione Sagrini Onlus US NL O
in collaborazione con
S OCIETÀ C OOPERATIVA S OCIALE
Staff
Coordinatrice, educatrici, cuoca specialisti (es. nutrizionista, pediatra), inservienti
Attività e peculiarità del nido
Inserimento personalizzato e in stretta collaborazione con la famiglia, gioco musicale, gioco con la carta, gioco di manipolazione e travasi, lettura delle immagini, gioco con il colore: motricità e gioco simbolico
Servizi offerti dalla direzione compresi nella retta Pannolini, lenzuola, merenda orari 07.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì iscrizione a fasce orarie - menù personalizzato in base all'esigenza della famiglia - max flessibilità
Ambienti Aule didattiche, laboratori attività, stanze sonno, servizi igienici distinti per bambini e personale, zona fasciatoio, cucina e dispensa, refettori, ampio spazio esterno, direzione e segreteria
Rapporto continuo col nucleo familiare del bambino Colloqui iniziali, colloqui durante l'anno, annuali appuntamenti con i genitori (es. riunione con personale ed esperti)
fermo - Viale Trieste, 39 per info tel. 0734.228740 - Cell. 339.2259723 faro.coop@mercurio.it
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Ambiente/News 15 febbraio 2012
Discariche: una miniera di materiali da recuperare
La Provincia di Fermo virtuosa nel riciclaggio e nel riuso di Daniele Maiani
Sarà che il periodo delle vacche grasse è finito, ma forse finalmente il mondo sta riacquistando la consapevolezza che le risorse a disposizione non sono inesauribili, che Madre Terra sta esaurendo le proprie ricchezze e che se si vuole evitarne il collasso e continuare una vita all’insegna di quel benessere cui l’attuale tecnologia ci ha abituato occorre rispettare l’ambiente ed evitare sprechi dissennati. Il che significa fare come i nostri vecchi d’una volta: sfruttare ogni manufatto fino al suo completo esaurimento, e poi riciclarne il riciclabile per produrre altri oggetti, limitando al minimo l’acquisto di materie “fresche” di estrazione. Non è un discorso nuovo, ma finora sono pochi gli esempi in cui si è davvero passati dalla teoria astratta alla pratica intelligente. Da qualche anno, il verbo recuperare lo si è attuato specialmente con gli acciai, ma ora è conveniente farlo anche con altri materiali. La Regione Marche si è dimostrata molto sensibile a questo aspetto del risparmio attraverso il riciclo e il riuso dei mate-
riali conferiti in discariche e a questa sensibilità ha fatto da contraltare la lungimiranza della Provincia di Fermo, nelle figure del suo Presidente Fabrizio Cesetti e dell’Assessore all’Ambiente Renato Vallesi, che hanno fatto sì che, nel nostro ambito, venissero messe in atto prontamente tutte le iniziative che la Provincia aveva auspicato per arrivare a una corretta gestione delle risorse conferite in discarica: parliamo di Ecocentri, di Centri del Riuso, dei centri CONAI e RAI. La Provincia di Fermo, in sintonia con la Regione Marche, ha già finanziato due Centri del riuso in due importanti comuni che hanno immediatamente aderito: Porto Sant’Elpidio e Fermo. Quello di Porto Sant’Elpidio è in avanzata fase di realizzazione in prossimità dell’Ecocentro e verrà gestito dalla Protezione Civile cittadina. La funzione di queste strutture è quella di mettere a disposizione di tutti quei materiali ancora in discreto stato e quindi passibili di riutilizzo che, conferiti in discarica come esauriti, possono avere invece una ulteriore vita, e nel contempo diminuire i conferimenti di materiali difficilmente smaltibili in discarica. Si tratta,
ad esempio, di rimettere in circolazione piccoli elettrodomestici, vecchie biciclette, attrezzature che con un minimo di manutenzione possono continuare a svolgere la loro funzione ancora per anni. “In pratica, - ci spiega l’Assessore Provinciale all’Ambiente RenatoVallesi - è un passo per introdurre un sistema di economia non monetaria e nel frattempo per produrre un risparmio virtuoso nel ciclo di smaltimento dei materiali”. Anche se ancora questa iniziativa non è completamente a regime, c’è già un certo interesse da parte della popolazione: a servizio non ancora avviato, c’è già un via vai di persone che si recano in discarica per chiedere agli addetti di mettere da parte oggetti di vario tipo. Insomma, si sta mettendo in atto una operazione culturale nuova che vede nell’utilizzo totale degli oggetti, allungandone al massimo la vita operativa, un richiamo della vecchia cultura contadina, che del “riuso” e del “riutilizzo” aveva uno dei punti di forza. E se per adesso sono solo due i comuni che stanno mettendo in funzione nei loro Ecocentri queste “isole del riuso” in prospettiva, come ci conferma l’assessore
Vallesi, l’auspicio è che ogni comune della Provincia faccia propria l’iniziativa in modo da realizzare un modello economico virtuoso su scala provinciale. Chiaramente questo percorso si integra con quello del consorzio obbligatorio del CONAI per il riciclaggio di carta, vetro, ferro e legno, già avviato in Provincia, e con l’altro dei RAI, ovvero i centri per il recupero e il riutilizzo dei materiali elettrici ed elettronici. Per quanto riguarda questo ultimo aspetto in particolare, oltre la metà dei comuni della Provincia del Fermano sono forniti di Ecocentri coordinati dal centro nazionale del RAI per il recupero su scala dei materiali “estratti” da manufatti elettrici ed elettronici dismessi. E tutto ciò trascende l’ambito puramente locale: il recupero e il riutilizzo di questi materiali si traduce in un risparmio sulla bilancia dei pagamenti nazionale, abbattendo la necessità di ingenti importazioni da paesi di produzione che ne detengono il monopolio mondiale (vedi la Cina per le terre rare, o la Russia per il titanio), e dunque limitando l’imposizione arbitraria di prezzi salati ai paesi importatori.
Legambiente/Dati allarmanti dal rapporto ONRE
Regolamenti edilizi, il Fermano non brilla “A Comuni e Regione chiediamo più coraggio e convinzione nella regolamentazione edilizia, così non va”. È questo il commento di Luigino Quarchioni e Franca Poli, rispettivamente presidente e responsabile scientifico di Legambiente Marche alla presentazione del rapporto Onre di Legambiente e Cresme. Appena venti, infatti, i comuni marchigiani inseriti nello studio che racconta gli 855 regolamenti edilizi virtuosi, cioè quelli che prevedono nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali per favorire le prestazioni delle abitazioni e la qualità del costruito. E tra questi venti non ne figura nemmeno uno della provincia di Fermo! Nell’elenco possiamo trovare Ancona, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Falconara, Osimo, Polverigi e Senigallia per la provincia di Ancona, Barchi, Fano, Isola del Piano, Mercatello sul Metauro, Mondavio,
Pesaro, Urbania e Urbino per la provincia di Peasaro; Macerata, Recanati e Tolentino per Macerata. Zero assoluto per le province di Fermo e di Ascoli. Un dato questo che deve far riflette, e molto, i nostri amministratori. La Regione Marche, con legge regionale n.14 del 17/6/2009, ha infatti adottato il Protocollo Itaca e la rispettiva certificazione energetico-ambientale volontaria. Ha emanato le linee guida per l’edilizia sostenibile, misure che non essendo obbligatorie, sul territorio non hanno evidentemente comportato un rinnovamento tangibile delle’edilizia locale e non hanno trascinato le amministrazioni pubbliche ad adattarsi. “Le Marche non spiccano – continuano Quarchioni e Poli-, dimostrando un ritardo nella normativa in materia di rendimento energetico degli edifici, di normative vincolanti in materia di fonti rinnovabili in
edilizia e in materia di certificazione energetica. Elementi, questi, che dovrebbero accompagnare l’innovazione energetica, economica e ambientale in campo edile e che il settore delle rinnovabili ha messo in atto. Ed è per questo che chiediamo alla Regione di avere fiducia e credere nel cambiamento energetico in atto e di integrare, quindi, la propria normativa adottando il regolamento edilizio tipo che a trainerà e guiderà i comuni”. Per la cronaca i parametri della ricerca sono: isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica degli impianti, orientamento e schermatura degli edifici, materiali da costruzione locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero delle acque meteoriche, isolamento acustico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore. Robetta da niente…
Terra nostra/News 15 febbraio 2012
Lapedona/L’esperienza dell’associazione La Maesa
Tutto il buono della nostra terra “Magari le nostre biete avranno qualche buchetto e le nostre piante di insalata non saranno alte come quelle del supermercato, ma almeno sappiamo quello che mangiamo”. Più diretta e pratica di così non avrebbe potuto essere Ida Romagnoli, presidente dell’associazione La Maesa. Già il nome la dice lunga. Maesa significa maggese, cioè quella parte di terreno lasciata a riposo per un certo periodo di tempo. E proprio a maesa era il campo che, circa un anno e mezzo fa, insieme ad un piccolo gruppo di persone, Ida ha preso in comodato d’uso. 2.000 metri quadri in zona Madonna Bruna nel Comune di Lapedona. “Abbiamo imparato tanto – spiega la
Romagnoli – i primi periodi mangiavamo sempre zucchine, ma già adesso i nostri raccolti sono variegati e sempre di stagione”. Niente finocchi e cavoli a primavera, insomma, ma verdure fresche e naturali. Si diceva dei buchetti negli ortaggi. Per evitare che insetti e parassiti rovinino il raccolto, nel campo di Madonna Bruna si utilizzano solo rimedi naturali come infusi di cipolla, decotti di tanaceto, calce o cenere di legna, perché coltivare biologico significa anche trattare terreno e piante in modo biologico. E la soddisfazioni di seminare, veder crescere e raccogliere i frutti dove la mettiamo? “Ci piace sporcarci le mani nella terra e lavorare insieme”, racconta la presidente di La Maesa. “E visto il periodo di crisi il risparmio economico
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Sociale
Fermano
L’arte non ha mai pareti
Mancati aiuti post alluvione
Roberta Fonsato, dramma-terapeuta. Sabrina Lupacchini, art-counselor e documentarista sociale. Dietro (e dentro) Artesociale. it ci sono loro due, le loro esperienze e soprattutto la loro voglia di lasciar incrociare arte e sociale attraverso un magazine online. “ARTeSOCIALE è prioritariamente uno spazio di condivisione. Nasce in modo molto spontaneo, ma con un tempo di incubazione lungo, maturato negli anni, attraverso personali sperimentazioni artistiche nell’ambito sociale e non solo. L’esigenza è quella di riflettere sul ‘senso sociale’ dell’arte, sul suo significato e sull’importanza dei possibili impieghi nella forma terapeutica ed espressiva. Temi di rilievo mai come oggi così ricercati e approfonditi, attraverso i quali si possono esperire valori, riscoprire i piaceri del fare, recuperare il bisogno di cultura e di incontro. ” www.artesociale.it
Ad un anno dalla devastante alluvione che ha sconvolto il territorio fermano, causando due morti ed ingenti danni all’economia locale, il Comitato Aziende Alluvionate 2 Marzo 2011 del Fermano ha indetto per lunedì 27 febbraio, alle ore 17, un incontro-dibattito sul tema “quando arrivano i risarcimenti per noi alluvionati delle Marche?”. All’appuntamento, in programma presso la Sala Congressi della Camera di Commercio di Fermo, sono stati invitati il presidente ed il vice presidente della Regione, i consiglieri regionali, il presidente della Provincia di Fermo, gli onorevoli ed i parlamentari della Regione, i sindaci dei Comuni di Fermo e Sant’Elpidio a Mare, il prefetto di Fermo, il responsabile della Protezione Civile regionale, le associazioni di categoria, le forze politiche in genere e l’arcivescovo di Fermo.
Francesca Pasquali
(intervista completa su www.corrierenews.it)
non guasta”. Sì, perché a coltivare un orto in prima persona si risparmia, dato che si saltano tutte le fasi intermedie della filiera, che dalla produzione portano gli ortaggi sul banco del supermercato. L’idea è piaciuta alle famiglie della zona, al punto che in pochi mesi quelle iscritte all’associazione sono passate da cinque a tredici. Certo, è necessario avere un po’ di tempo a disposizione, ma quello richiesto è un compromesso più che accettabile. Ogni socio deve infatti garantire almeno sette giornate di lavoro all’anno. Poca, anzi pochissima cosa, se pensiamo che si tratta di trascorrere qualche giorno all’aria aperta, nel verde e di fare un po’ di salutare attività fisica. Per diventare soci dell’associazione è necessario versare una quota annuale
più una mensile di 50 euro. Dopodiché ognuno può prelevare un paniere di ortaggi alla settimana. www.lamaesa.it
I numeri delle Marche Nella nostra regione i terreni biologici nel 2009 rappresentavano il 12% della superficie agricola, pari a 57.060 ettari. Di questi 10.730 sono coltivati a cereali, 563 a colture proteiche, 18 a piante da radice, 2.374 a colture industriali, 7.706 a foraggio e altri seminativi, 2.738 a ortaggi, 426 a frutta, 299 a frutta secca, 27 ad agrumi, 3.393 ad uva, 1.684 ad olive, 12.359 ad altre colture permanenti, 14.315 a prati permanenti (prati e pascoli), 462 a terreni incolti.
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Terra nostra/News 15 febbraio 2012
Storie di ordinaria amministrazione
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La Repubblica delle Banane
Porto Sant’Elpidio
a cura di Loredana Tomassini
Omaggio a Jannacci. Ovvero: tutto e il contrario di tutto. Quelli che… questa Giunta è incapace e noi commercianti siamo costretti a chiudere per l’immobilismo e la mancanza di iniziative, oh yes. Quelli che… i commercianti di Porto Sant’Elpidio chiudono lo stesso, ma danno la colpa agli ipermercati e alla crisi e non all’assessore incompetente, oh yes. Quelli che… finalmente l’assessore al commercio ne ha fatta una giusta e ha fatto nevicare così che la città è piena di gente, oh yes. Quelli che… meno male che l’assessore ha fatto nevicare così usciamo volentieri a piedi, non andiamo agli ipermercati e facciamo la spesa dai commercianti cittadini, oh yes. Quelli che… commercianti, avete visto che la colpa non è dell’assessore e che quando la gente non può spostarsi per andare agli ipermercati vi riempie i negozi?, oh yes. Quelli che… Comune di Fermo, il sale lo butti solo per la pasta o anche quando nevica?, oh yes. Quelli che: meno male che non buttano il sale perché Fermo è ancora più bella con tutta questa neve, oh yes. Quelli che… non hanno più il didietro sulla poltrona di comando, ma tutti i santi giorni si inventano pretesti per continuare a stare sui giornali, oh yes. Quelli che… voi alla Provincia fate i concorsi truccati e irregolari e adesso la Procura vi fa vedere i sorci verdi, oh yes. Quelli che… il Tar ha decretato che non era vero niente che i concorsi non erano truccati e irregolari e adesso quelli che tutti i santi giorni dicevano il contrario sui giornali locali se la prendono in quel posto, oh yes. Quelli che… voi fate i clientelismi e assumete i parenti, oh yes. Quelli che… voi non assumevate parenti, ma intere dinastie e le piazzavate nei posti più succulenti con stipendi astronomici, o yes.
INRCA di Fermo
Quelli che… si credono di avere ancora l’addetto stampa e in effetti sotto sotto ce l’hanno ancora, oh yes. Quelli che… non sono più gli addetti stampa, ma si credono di esserlo ancora, oh yes. Quelli che… adesso il sindaco sono io e certi ex addetti stampa non voglio vederli nemmeno pitturati, oh yes. Quelli che… questa Giunta è immobile, non fa altro che portare avanti i nostri progetti, o yes. Quelli che… questa Giunta è costretta a portare avanti i vostri progetti e i vostri appalti anche se sono delle gran cavolate, ché sennò le penali ci si mangiano vivi, o yes. Quelli che… guarda che casino stanno facendo in Viale Ciccolungo, sbancano una ripa ripida che fra un po’ frana sui palazzi di sotto, che franeranno su Fughetta, che franerà sul Parco della Mentuccia, oh yes. Quelli che… faremo gli impianti di risalita fino al Duomo, oh yes. Quelli che… si credono che agli impianti di risalita ci attaccano gli skilift, mi compro gli sci così quando nevica faccio lo slalom gigante dal Duomo alla Carriera, oh yes. Quelli che… qui a Porto Sant’Elpidio ci impediscono di fare alla ex Fim una succursale di Dubai, oh yes. Quelli che… prima di pensare a fare una succursale di Dubai alla ex Fim, diteci quali e quante zozzerie avete già trovato e quante ce ne sono ancora e piuttosto sbrigatevi a finire la bonifica, oh yes. Quelli che… che male c’è a fare delle case ipogee attaccate alle vecchie mura del Borgo, tanto con l’aria che tira tra poco torneremo all’età della pietra e trovarsi delle grotte già bell’e pronte farà comodo, o yes. Quelli che… gli hanno bruciato il cinema, l’hanno lasciato scoperchiato così si trasforma in una piscina e fra un po’ crollano i portici di San Rocco, oh yes. Quelli che… il sindaco gli ordina di coprire il tetto crollato del cinema e loro fanno gli offesi e tornano al paesello, oh yes. Oh yes, oohh yeess, ooohhh yeeesss! (ad libitum)
Al lavoro per il calendario estivo L’Assessorato al Turismo del Comune di Porto Sant’Elpidio intende come gli altri anni redigere il calendario delle iniziative estive con largo anticipo al fine di promuovere quanto più possibile, e in sedi differenti (fiere turistiche, manifestazioni regionali e nazionali, ecc.), le diverse manifestazioni organizzate nel territorio. Per tale motivo è stato richiesto, a ciascuna associazione culturale turistica e sportiva e ai comitati di quartiere, di inviare la propria proposta completa di: nome dell’organizzazione, nome e cognome del referente, con indirizzo e numero di telefono per eventuali comunicazioni urgenti, nome e descrizione dell’evento, giorno mese e ora dell’evento; luogo della città in cui si dovrebbe tenere l’evento; eventuale richiesta di patrocinio da parte della Città di Porto Sant’Elpidio. Dette informazioni dovranno pervenire entro e non oltre il 20 marzo 2012 al fine di poterne verificare la fattibilità logisticoorganizzativa e di esaminare tutte le proposte che saranno soggette a patrocinio comunale. E’ intenzione dell’Amministrazione Comunale pervenire alla stampa dell’opuscolo “La Città dell’Estate” prima di martedì 1° Maggio 2012, data in cui avrà luogo la grande manifestazione “Primo maggio a Porto Sant’Elpidio”. Tel. 0734.908263 - 908317 www.elpinet.it
Multidisciplinarietà nella Riabilitazione Cardiologia
Spesso dopo un infarto il cuore recupera prima della mente. (P.D.White) Le parole di White esprimono bene il concetto di quanto sia difficile il recupero psicologico della persona colpita da infarto. Scopo della riabilitazione cardiologia, che sta sempre più acquistando importanza, è quello di portare il paziente ad un rapido ritorno al benessere fisico e psichico. Da almeno duecento anni l’esercizio fisico è unanimemente riconosciuto utile nella terapia dei pazienti cardiopatici sin dal 1700, infatti, si vide che alcuni pazienti con probabile angina stabile, miglioravano dopo un ora e mezza di esercizio fisico giornaliero. Il miglioramento non deve essere solo fisico, ma anche psichico. Sappiamo che eventi coronarici, e non solo, implicano situazioni emotivamente complesse che possono amplificare una pre-esistente situazione psicologica del soggetto (depressione, ansia, stress, nervosismo, condizionamento sociale, abuso di farmaci, disordini alimentari, ecc..) influenzando lo stile di vita del paziente e modificando i ruoli delle interazioni intrafamiliari e sociali. La Riabilitazione Cardiologica ha lo scopo fondamentale di correggere o limitare le reazioni avverse di tipo fisiopatologico e le conseguenze emozionali, dopo un evento coronarico o altro evento cardiovascolare. Negli ultimi quaranta anni c’è stato un profondo mutamento, passando dall’approccio conservativo che scoraggiava l’attività fisica, ad un approccio che incoraggia l’attività fisica per quanto le condizioni generali e la sintomatologia dei pazienti lo consentono. Per quante possano essere le perplessità su tale metodo, quello che è indiscutibile è il suo effetto sulla qualità della vita; anche un evento cardiaco in tarda età o il perdurare da anni di problematiche cardiache possono essere benissimo trattate e migliorate in tutti i pazienti senza un limite di età. Ecco che presso l’INRCA di Fermo, da diversi mesi oramai, oltre alla U. O. di Cardiologia è attiva anche l’Unità di Cardiologia Riabilitativa, suddivisa in: · Degenziale, con attualmente quattro posti letto dedicati e con la presenza di una equipe dedicata composta da: medici cardiologi, infermieri, psicologo, dietista, caposala.
traumatico come l’infarto può rivelarsi inizialmente una operazione relativamente facile perché supportati e rinforzati dal timore di poter ripetere la stessa brutta esperienza. Ma non è su queste basi che si costruisce una corretta alimentazione! E’ necessario “saperne di più”, e su tali conoscenze avviare cambiamenti dello stile di vita in modo da poter prendere le decisioni di tipo nutrizionale più consone allo stato di salute attraverso semplici indicazioni quali: - riduzione del peso corporeo in caso di obesità, - riduzione dell’assunzione di grassi, colesterolo e sale da cucina,. - assunzione giornaliera di fibre alimentari, - astensione dal fumo, - svolgere una regolare attività fisica. · Ambulatoriale, presso una stanza dedicata, con due cyclette e la centrale di monitoraggio, donate dalla fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, dove i pazienti afferiscono, previa valutazione dei requisiti e tramite impegnativa del MMG e dove anche li è presente una equipe dedicata composta da: medici cardiologi, infermieri, dietista, fisioterapiste, psicologo. In un discorso di multidisciplinarietà, ognuno dei professionisti sopra menzionati, per il ruolo che hanno, “curano” e “si prendono cura ” della persona, sia che si trovi in regime degenziale sia che partecipa in regime ambulatoriale alla riabilitazione cardiologica. La Riabilitazione Cardiologica comprende il training d’esercizio fisico ed un ampio spettro di modifiche fisiche, mediche, psicologiche - comportamentali e nutrizionali. Per quanto riguarda l’alimentazione, essa costituisce uno dei bisogni primari per l’uomo: con gli alimenti si forniscono all’organismo i principi nutritivi che ne consentono la vita, pertanto la scelta degli alimenti non deve essere legata all’istinto o alle abitudini acquisite, ma alla consapevolezza che ciò che si mangia può influire notevolmente sullo stato di salute e sull’efficienza fisica. Dover variare la propria alimentazione dopo un evento
Un intervento multiplo sui fattori di rischio (stress, fumo, dieta, ma anche su ansia e depressione, che incidono per il 10/20%, sull’attività sessuale, dove 1/4 dei pazienti non la riprende e circa metà la riduce, sull’aumento dell’autostima e la riduzione di alcune caratteristiche del cosiddetto Tipo A cioè ostilità, rabbia) favorisce una diminuzione della morbilità e della mortalità. Un buon successo della riabilitazione dipende da quanto il soggetto operi una ristrutturazione del proprio comportamento, inteso, non come un cambiamento per imposizione, ma come apprendimento a re-interpretare il significato e la rilevanza sia dei fattori di rischio tradizionali, sia di quelli insiti nel proprio modo di essere e nel proprio ambiente. Dr. Sandro Castelli Psicologo-Psicoterapeuta Tra gli obiettivi primari dell’INRCA di Fermo c’è sicuramente la necessità di aumentare a 13 posti letto la disponibilità del reparto di Cardiologia Riabilitativa, essendo questa l’unica struttura pubblica della regione Marche a vantare il reparto di Riabilitazione Cardiologica. Tale servizio è assolutamente necessario per assicurare un’assistenza globale ed anche preventiva ai pazienti con malattie cardiovascolari e ai loro familiari, pazienti complessi, che presentano spesso diverse patolgie, e per i quali necessitano dunque particolari attenzioni.
Terra nostra/News 15 febbraio 2012
Enti privati di poteri e competenze
Che futuro per le Province? di Francesca Pasquali
Torniamo a parlare di Province. Troppo lungo e macchinoso il percorso per arrivare ad un’eliminazione “per legge” degli enti, tra le pagine del Decreto legge n. 201 dello scorso 6 dicembre è arrivata la cancellazione “di fatto”. Il DECRETO L’articolo 23, commi 14-21, del Decreto 201 stabilisce che “spettano alla Provincia esclusivamente le funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività dei Comuni nelle materie e nei limiti indicati con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze”. Che significa? Che sulla carta le Province così come le conosciamo resteranno, mantenendo immutati i propri confini geografici. A cambiare sarà il “contenuto” dell’ente che verrà “svuotato”. In pratica, la Provincia si troverà a svolgere il ruolo di genitore premuroso ma rispettoso delle idee dei figli (i Comuni). Anche la composizione delle Province non sarà più la stessa. Il Decreto prevede Consigli provinciali “composti da non più di dieci componenti eletti dagli organi elettivi dei Comuni ricadenti nel territorio della Provincia” e un “Presidente della Provincia eletto dal Consiglio provinciale tra i suoi componenti”. Ciò vuol dire che i cittadini non potranno più votare i propri rappresentanti, ma se li troveranno lì, scelti per loro. Una situazione tutta in divenire, con una legge che dovrebbe essere varata entro l’anno, stabilendo le modalità di queste “elezioni tra simili”. Una situazione che ha trovato l’assoluta contrarietà di tutte le Province italiane. Le stesse che lo scorso 31 gennaio hanno convocato un Consiglio aperto con all’ordine del giorno la richiesta, rivolta a tutte le forze istituzionali e sociali, di mobilitarsi per garantire l’esistenza delle Province ed il mantenimento delle loro competenze. I DATI Più di ogni commento, sono i dati a darci la misura dell’inadeguatezza del provvedimento. Partiamo dalla spesa pubblica sostenuta dall’Italia nel 2011: 813 miliardi, di cui 182 per l’apparato statale, 305 per la previdenza, 75 per gli interessi sul debito, 168 per le Regioni, 72 per i Comuni e 11 per le Province. Andando a fare le pulci alle casse delle Province vediamo che 1 miliardo 430 milioni sono stati spesi per la mobilità, la viabilità ed i trasporti, 3 miliardi 200 milioni per la gestione del territorio e la tutela dell’ambiente, 2 miliardi 210 milioni per l’edilizia scolastica, il funzionamento delle scuole e la formazione professionale, 1 miliardo 100 milioni per lo sviluppo economico ed i servizi per il mercato del lavoro, 190 milioni per la promozione della cultura, 210 milioni per la promozione del turismo e dello sport, 180 milioni per i servizi sociali, 2 miliardi 300 milioni per il costo del personale, 750 milioni per le spese generali dell’amministrazione e per le spese di manutenzione del patrimonio (fonti SIOPE - Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici e Decisione di Finanza Pubblica 2010-2013). Facendo due calcoli si arriva alla conclusione che, per l’anno appena trascorso, le Province
hanno pesato sulle casse dello Stato per l’1,35%. Passando al personale politico (consiglieri ed assessori), nel 2010 ammontava a 4.000 unità. Dopo la riduzione del 20%, voluta dal Decreto legge n. 2 del 2010, il Decreto n. 138 del 2011 prevedeva un’ulteriore diminuzione del 50%, per cui una Provincia piccola come Fermo avrebbe potuto contare su 10 consiglieri e 3 assessori. I tagli così effettuati avrebbero portato il personale politico a 1.774 unità. Come prima anticipato, il nuovo provvedimento cancella l’organo esecutivo e riduce al massimo a 10 il numero dei consiglieri (compreso il presidente). Arriviamo ai compensi. Nel 2011 gli amministratori provinciali sono costati complessivamente 111 milioni, di cui 94,7 per indennità e 16,4 per rimborsi (fonte Siope 2011). Questo vuol dire che i compensi della politica rappresentano lo 0,9% della spesa complessiva delle Province. Un rapido confronto con i compensi percepiti, sempre nel 2011, dal personale politico degli altri enti rende evidente lo squilibrio, rendendo molto debole la motivazione del risparmio economico. Per il Parlamento sono stati spesi 459.265.000, di cui 153.215.000 per i Senatori e 306.050.000 per i Deputati, per le Regioni 844.724.998 e per i Comuni 591.232.767. Tra le proposte avanzate dall’Upi (Unione Province d’Italia) c’è l’eliminazione degli “enti intermedi strumentali”, cioè delle agenzie, delle società e dei consorzi i cui presidenti e consigli sono nominati e non eletti. Il risparmio prospettato sarebbe cospicuo visto che questi enti, che in Italia sono oltre 7.000 e che occupano circa 24 mila persone nei Consigli di Amministrazione, nel 2010 sono costati 2,5 miliardi. Anche in questo caso lo squilibrio con le Province è lampante: 5 miliardi 704 milioni è il peso di questi enti sulle casse delle Regioni, 1 miliardo 115 su quelle dei Comuni e 208 milioni su quelle delle Province. Con la crisi che non molla la presa e l’Europa che chiede al Paese sforzi abnormi per contare ancora qualcosa, a finire stritolati non sono stati i Comuni, già mortificati e impoveriti, non le Regioni, i “carrozzoni” d’Italia, non lo Stato con i soliti “intoccabili”. Le Province sono sembrate il capro espiatorio ideale, vie di mezzo tra il grande e il piccolo. Così è stato. La legge prevede il commissariamento degli enti che andrebbero al voto a maggio. Tutti gli altri potranno arrivare a fine mandato, dopodiché il decreto diventerà esecutivo. Seguendo l’esempio della Regione Piemonte, l’Upi, di concerto con le Regioni, ha deciso di fare ricorso alla Corte Costituzionale contro le disposizioni del Governo. L’Upi ha inoltre avanzato una “contro-proposta” per ridurre i costi della politica, che prevede l’istituzione di dieci città metropolitane e l’abolizione delle Province coincidenti, e una razionalizzazione delle altre. Questo riassetto, insieme alla cancellazione degli enti strumentali, genererebbe un risparmio di 5 miliardi. A questo punto non avrebbe più senso svuotare gli enti delle proprie competenze e questi tornerebbero ad avere un Presidente, una Giunta ed un Consiglio eletto direttamente dai cittadini.
Fermo/Assistenza a studenti di ogni ordine e grado
Il Doposcuola, un aiuto serio ed efficace nello studio Il Doposcuola, sito in via Medaglie d’Oro a Fermo, da sette anni offre assistenza quotidiana allo studio a studenti delle scuole elementari, medie, superiori e universitari. Gli operatori sono altamente qualificati e di lunga esperienza. L’offerta didattica è ampia. Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva di latino e greco), linguistica (inglese, francese, spagnolo), economico-giuridica (diritto, economia aziendale, matematica finanziaria), tecnico scientifica (matematica, fisica, chimica, costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti, tecnologia, disegno, sistemi, informatica). Ad ogni ragazzo viene proposto un piano personalizzato per acquisire e migliorare il proprio metodo di studio, per potenziare le capacità cognitive e di apprendimento nelle singole materie. Su richiesta si effettuano consulenze private per la valutazione e il trattamento delle difficoltà e disturbi dell’apprendimento, valutazioni degli aspetti motivazionali, relazionali, psicologici, consulenza genitoriale con la figura professionale del pedagogista clinico. Si offre inoltre aiuto per la preparazione degli esami di maturità e licenza media, anche nella realizzazione di tesine. Per i più piccoli vengono organizzati corsi ludico-didattici come “impara l’inglese disegnando”, con l’assistenza di un maestro di disegno e di una insegnante di lingue. Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche il sabato! Con possibilità di convenienti abbonamenti mensili a partire da 4,5€/h per studenti delle elementari e medie e 7€/h per studenti delle superiori. Sono inoltre attivi corsi serali per attività di bricolage. Da febbraio è ripartito infatti il III corso di decoupage e dai primi di marzo si attiverà il I e innovativo corso di Patchwork: un’antica e preziosa tecnica del cucito, passatempo delle regine inglesi. Il corso si strutturerà in 6 lezioni: sono aperte le iscrizioni. Seguiteci anche nella nostra pagina Facebook. Per informazioni tel.328.0373303; info_ildoposcuola@libero.it.
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Cultura/News 15 febbraio 2012
Fermo/Inaugurazione Anno Accademico, concerti e seminari
Grandi eventi al Conservatorio “Pergolesi” Una stagione di grandi eventi. E’ quanto ha in serbo il Conservatorio di Musica “G.B.Pergolesi” di Fermo dal mese di febbraio con una raffica di iniziative che, oltre ad essere di grande prestigio ed interesse, sono fruibili dal grande pubblico. Momento clou sarà l’Inaugurazione dell’Anno Accademico di venerdì 2 marzo. Due i momenti: alle ore 17.30 nell’auditorium Billè del Conservatorio (a cui è possibile ora accedere anche con ascensore) dopo il saluto delle autorità, prevista la prolusione del grande musicista e musicologo Ferdinando Tagliavini (foto) che terrà una particolare lectio magistralis su “Leggere oltre le note” durante la quale eseguirà in concerto anche brani al pianoforte e al clavicembalo. A seguire alle ore 21 al Teatro dell’Aquila il pubblico potrà “toccare con mano” le eccellenze di questa scuola di alta formazione artistica e musicale, con il grande concerto sinfonico (ingresso libero) diret-
to dal maestro Daniele Giulio Moles, a cui tutta la città è invitata. “Il programma, piacevole e impegnativo – spiega il direttore del Conservatorio Massimo Mazzoni – è stato scelto in modo tale che tutte le componenti del Conservatorio potessero essere ben rappresentate. Dopo la celebre Sinfonia op.40 di Mozart, verrà eseguita infatti la “Fantasia op.80” di Beethoven che, oltre alla nostra Orchestra Sinfonica e al nostro Coro (diretto da Maurizio Terelli), vedrà l’esibizione del pianista Jacopo Umberto Laureti (vincitore delle audizioni) e di quattro voci soliste. La presenza poi nella prima parte della cerimonia, del maestro Ferdinando Tagliavini costituisce un evento di particolare spessore. Personaggio di spicco della musica internazionale degli ultimi 50 anni, insignito più volte di riconoscimenti e Lauree ad Honorem, è universalmente apprezzato per le sue interpretazioni della musica italiana”. Ma ancora grandi progetti stanno pren-
dendo il via in questa prestigiosa scuola musicale che intende aprirsi sempre più al territorio con iniziative aperte anche ai “non addetti ai lavori” o che coinvolgono anche altri Istituti scolastici per offrire un supporto qualificato. I “Concerti dei docenti del Conservatorio” inizieranno giovedì 23 febbraio alle ore 21 nell’Auditorium “Billè” con uno strepitoso Duo di docenti-concertisti quali il violinista Marco Rogliano e il pianista Fausto Bongelli. “Generazioni a confronto, autori italiani del ‘900” il titolo del concerto inserito anche nel progetto “Made in Italy XX-XXI” che si concluderà in Ottobre ideato e coordinato da Nicola Verzina e Fausto Bongelli. Undici appuntamenti di varia natura, dal concerto all’incontro con intellettuali e compositori. Tra questi, anche due grandi artisti come Giacomo Manzoni e Giorgio Pressburger. Nell’ambito degli scambi internazionali, mercoledì 7 marzo alle ore 18 nell’audito-
rium Billè si terrà il concerto del Duo composto da Asu Perihan Karadut (violoncello) e Oytun Eren (pianoforte) docenti del Conservatorio - Anadolu University (Turchia). Il 16 e 17 febbraio partiranno i “Seminari per la didattica musicale” ideati e coordinati dai docenti, Fabrizio De Rossi Re e Nicola Verzina, realizzati in collaborazione con l’Archivio Maderna dell’Universitàdi Bologna. Un Corso di aggiornamento per insegnanti di Educazione musicale, di strumento, operatori di laboratori musicali. Otto incontri da Febbraio ad Aprile con esperti nei vari settori. Tutti i concerti sono ad ingresso libero. Carmela Marani www.conservatorio.net
Servigliano/Entro l’autunno l’area didattica sulla Shoah Fermo e Porto San Giorgio /Iniziativa di Italia Nostra
Per conservare la memoria storica A piedi lungo la vecchia ferrovia Da quando l’ex campo di prigionia di Servigliano è stato ribattezzato Parco della Pace è diventato difficile ricordare che, nel secolo scorso, era un luogo di internamento e raccolta di prigionieri e profughi. C’è anche questa considerazione alla base del progetto che porterà alla riqualificazione dell’ex stazione di Servigliano e alla costruzione di un’area didattica sulla Shoah e sulla storia del campo. A lavori ultimati la cittadina avrà a disposizione un edificio dove fare didattica della storia attraverso strumentazioni tecnologiche. Non una musealizzazione della Shoah, ma un laboratorio di cultura e storia a servizio delle scuole e della popolazione. Una volta ristrutturato l’edificio si costituirà di tre stanze. Una in cui, su quattro monitor, si alterneranno immagini e documenti. Sulle pareti della seconda, una “sala per approfondimenti, saranno appesi monitor in cui passeranno documenti in successione tematizzata e testimonianze storiche. Tutta l’attrezzatura sarà mobile ed il locale potrà essere utilizzato per altri eventi. La terza sarà una “sala didattica”, attrezzata per ospitare conferenze, con un angolo che accoglierà un laboratorio didattico. In fondo alla sala sarà posizionato un monitor touch screen dotato di cuffie con cui i ragazzi potranno realizzare ricerche e giochi didattici. Quanto al costo dei lavori, 130 mila euro saranno a carico della Regione, 30 mila della Provincia e 50 mila del Comune. Alcuni sponsor privati si occuperanno dell’acquisto di parte dell’attrezzatura. A lavori finiti – presumibilmente entro l’autunno – la struttura sarà gestita dal Comune. (Francesca Pasquali)
LM SPORT
Domenica 4 marzo 2012, nell’ambito della V Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate, la sezione del Fermano di Italia Nostra organizza una mattinata “A piedi da Fermo a Porto San Giorgio lungo il tracciato dell’ex Ferrovia Adriatico - Appennino (F.A.A.)”. L’evento nasce per sensibilizzare ulteriormente cittadini e pubblici amministratori sulla opportunità, la necessità e l’urgenza di intervenire per salvare e recuperare il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico della linea che ha collegato, tra il 1908 e il 1956, la montagna e la collina alla costa. È l’ennesimo appello che lancia l’Associazione per ribadire l’importanza dello storico collegamento, utilizzabile come pista ciclopedonale per la mobilità dolce, con prospettiva di riattivare i 57 km della Porto San Giorgio-FermoAmandola come ferrovia turistico-ambientale dall’Adriatico ai Monti Sibillini. Scarponcini, zainetto, macchina fotografica, telecamera, binocolo e… voglia di camminare. Sono questi gli ingredienti per trascorrere una mattinata all’aria aperta, per i nostalgici del Trenino e per i curiosi. E’ un percorso facile, tutto in discesa, adatto a qualsiasi età, lunghezza circa 11 chilometri: sono invitati grandi e piccini, mamme e bambini, anziani e giovani, residenti e turisti. Ritrovo e accettazione partecipanti a Fermo, piazza del Popolo, ore 8. Prenotazioni entro il 27 febbraio (tel. 0734.228628 – 348.8163918 - http://italianostra. fermo.fm). La manifestazione si svolgerà, con formula diversa, anche in caso di maltempo.
PIANE DI FALERONE Tel. 0734.710608
la società del Comune di Fermo per l’energia
www.solgasonline.it
800 055 121 Abbigliamento tecnico per lo sport
Società Linea Gas Attività Servizi S.u.r.l. Unipersonale Piazza Mascagni, 4 - 63900 FERMO Tel. 0734.228154 Fax 0734.217259 info@solgasonline.it
Per la rassegna “Memoria e Storia. Tre libri”, il 16 febbraio alle 21.15, presso la Sala Max Salvadori di Porto San Giorgio, verrà presentato “Senza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascista” di Rosario Bentivegna; il 1° marzo, alle 10, presso l’ISITPS di Porto Sant’Elpidio, si discuterà del libro di Piero Calamandrei “Lo Stato siamo noi” 15 febbraio 2012
Piccola galleria degli “eccellenti” nostrani
Angelo Ferracuti: uno scrittore dalle due vite di Loredana Tomassini
E’ difficile decifrarlo di primo acchito. Lo vedi poco in giro. Qualche volta per strada, qualche volta al bar di Piazzetta per un caffè ma, soprattutto, per comprare il giornale: il Manifesto, sia perché è un “sinistrese” devoto (ma non pedissequo), sia perché lui sul Manifesto ci scrive spesso reportages. Quando lo incontri è gentile ma schivo, di poche parole, ti dà l’idea di uno molto timido o molto assorto. Forse più assorto: nei suoi pensieri, negli argomenti che ha in testa per il suo prossimo libro, come se continuamente prendesse mentalmente spunti e appunti. Insomma, chi è Angelo Ferracuti? A domanda diretta, è costretto a rispondere. Ti aspetteresti che ti dica che è uno scrittore, e invece mette in primo piano l’uomo, i suoi sentimenti, le sue priorità: “Sono una persona normale che, dopo un breve periodo di vedovanza, si è risposato e che insieme ad Alessandra ha rimesso insieme, da pezzi dispersi di due famiglie, una famiglia serena. E questo ha ovviamente condizionato favorevolmente le cose che faccio nella mia seconda vita”. Dice proprio così: la sua seconda vita, quella, appunto, di scrittore. La “prima” vita, quella che gli garantisce il minimo per campare, è cominciata 30 anni fa, quando è stato assunto alle Poste: 15 anni a pedalare da portalettere a tempo pieno; poi, 10 anni fa, “un periodo strano, transitorio: per due anni ho lavorato per
Corrado Passera”. Guarda tu il destino: che ci faceva un tipo così con un Tipo così? Un caso: a Passera non sfuggirono delle pubblicazioni di Angelo, lo contattò alla Feltrinelli e dopo pochi mesi lo ingaggiò per lavorare in una sorta di Centro Studi a Roma, dove preparava Progetti Speciali. Ma l’ambiente non gli si confaceva (ma va?) e quando Passera e i suoi emigrarono in Banca Intesa Ferracuti se n’è tornato in Posta, al paesello. Dove da 10 anni lavora tre giorni la settimana, così ha più tempo per la sua seconda vita. Ma da dove viene Angelo Ferracuti, culturalmente parlando? E da dove vuoi che venga? Sempre da lì, da quegli anni e da quella feconda fucina di idee che produsse gente di vaglio: Musati, Savini, Del Zozzo… Erano tempi eroici per chi cercava di fare e praticare discorsi e percorsi nuovi: i tempi della rivoluzionaria rivista Alias, ad esempio, che arrivava a rompere un silenzio assordante. Ferracuti era il più “piccolo”, la mascotte, e frequentare persone più grandi, più strutturate, più colte fu un’esperienza molto formativa. “C’era Joyce Lussu che ci trattava malissimo, ma che fu anche molto affettuosa. Il primo approccio era terrificante, tornavi a casa con le ossa rotte. Erano vecchi maestri di cui oggi si sente la mancanza: anche se allora ci sembravano ingombranti, occupavano un ruolo che oggi è venuto a mancare”. E come ha cominciato il Ferracuti scrittore? Per caso: lesse sull’Unità il bando di un concorso per un racconto giallo che (si affretta a precisare) è l’unico che ha scritto in vita sua. Il suo fu scelto tra i dieci racconti
che poi furono pubblicati: per uno che era quasi un ragazzino fu un’iniezione di fiducia. Cronologia: prima pubblicazione con Rizzoli, andò malissimo. Poi incontra Mario Dondero che lo spinge ad abbandonare la finzione e a dedicarsi a storie vere. Detto e fatto: racconti dove riecheggiava la fine dell’esperienza politica tra gli Anni ’70/’80 vissuta in provincia. Su consiglio di Joice Lussu e Giovanna Bemporad li presentò a una casa editrice, dopo un paio d’anni uscì il libro, non ebbe troppa fortuna, ma qualcuno ne scrisse. Era intitolato “Norvegia”, un omaggio indiretto a Luigi Di Ruscio che, per gente come il giovane Angelo, era un faro. Dopo arriva “Nafta”, un romanzo breve edito da TransEuropa: ci scrissero un bel pezzo su “Tutto Libri” della Stampa, che suscitò altra attenzione e altri articoli su altri giornali. E il nome di Angelo Ferracuti cominciò a viaggiare: lo cercarono anche grossi editori come Rizzoli e Guanda. Andò a Milano e firmò il suo primo contratto per due libri: un romanzo, non pubblicato, e un’altra raccolta di racconti intitolata “Attenti al cane”, su cui la stampa scrisse molto. “Ci ho vinto un sacco di premi, sono stato finalista anche a un premio negli Stati Uniti…”, ci dice un po’ civettuolo. Nel 2006 pubblica con Feltrinelli altre storie di lavoro in un libro che si intitolava “Le risorse umane” e che è andato molto bene. Poi “Viaggi da Fermo” e, con Daniele Maurizi (altro giovane virgulto di genio, ma nel campo della fotografia), “Il mondo in una regione”, dove racconta
il mondo dei migranti nelle Marche. E adesso cos’è che lo intriga, che lo rende assorto? Un altro libro targato Einaudi, per una bella collana che si chiama Frontiere e tratta di storie vere. Ferracuti ne ha scelta una drammatica: la ricostruzione della più grande tragedia operaia del dopoguerra, che avvenne a Ravenna nel 1987 dentro a una nave gasiera. Vi morirono 13 operai che lavoravano in condizioni disumane, 13 dei tanti che morivano e seguitano a morire a causa della mancanza di sicurezza nei posti di lavoro. Questa è la scelta di Angelo: scomoda, dolorosa, ma importante a livello di denuncia sociale. Meno commerciale, certo: ed è per questo che Angelo è costretto ad avere due vite, ma la coerenza è coerenza. Per il futuro? Un documentario su Luigi Di Ruscio, ma sulla sua vita a Oslo, raccontando di lui quella pagina che molti non conoscono. Insomma, nella sonnolenta cultura fermana, la brace cova sotto la cenere. E c’è da sperare che presto scoppi un falò. Specie finché esiste e resiste gente come Angelo Ferracuti che con modestia, con determinazione, con onestà intellettuale continua a scrivere e descrivere la realtà. Il prossimo libro sarà il decimo. Dal ’93. Non c’è male. Il ragazzo promette bene.
S E RV I G L I A N O
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Cartellone/News 15 febbraio 2012
Gastronomia
AGENDA
Fermano e Ascolano
Tornano i Circuiti delle Cucine Tipiche Lo scorso 29 gennaio, a Marina di Altidona, le province di Ascoli Piceno e Fermo hanno dato il via agli eventi per l’anno 2012 del progetto interprovinciale “Circuito delle Cucine Tipiche Locali”. Un grande impegno che codifica importanti appuntamenti nel corso dell’intero anno, un riferimento su come fare sistema in maniera applicata che oggi assume una rilevanza che supera diversi misuratori, come l’ampio numero di eventi annuali proposti, la prosecuzione nel corso degli anni, la partecipazione del pubblico, la ricaduta economica nel territorio. L’Associazione Chi Mangia la Foglia, che da sempre cura l’organizzazione e la promozione dell’intero sistema, nella sezione Unione Cuochi coadiuvata da alcune aziende locali, ne ha curato l’intrattenimento. I numeri parlano chiaro: anche quest’anno si supereranno ampiamente i cento eventi già programmati, ventuno i Comuni partecipanti più altri rappresentati dall’Unione Cuochi di Chi Mangia la Foglia unitamente a molte delle loro attività ristorative ed agrituristiche. Apre il calendario eventi il Comune di Montefalcone Appennino con l’eccellenza delle peculiarità gastronomiche locali, ossia il Tartufo Nero. A questo si interseca Carassai con un’altra caratteristica invernale: il maiale. A marzo sarà la volta di altri Comuni e di altre proposte: Comunanza (Circuito della Montagna), Belmonte Piceno (Circuito degli Orti) e Monte San Pietrangeli che offrirà un ricco
Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
SAGRE E FESTE 16 Febbraio Giovedì 28° Carnevale de li Paniccià
festa in maschera dedicata ai più piccoli AMANDOLA Scuola Elementare dalle ore 15
Tel. 334.9391777
Dolce Carnevale calendario di iniziative legate alla Cucina delle Erbe Spontanee con incontri, pranzi e cene degustative, percorsi naturalistici e raccolta delle erbe spontanee (per maggiori informazioni contattare l’assessore Piero Bisconti, 333.2680900). Via via gli eventi si snoderanno nell’arco dell’anno in relazione ai circuiti di appartenenza che ricordiamo: Il Circuito della Cucina del Tartufo, il Circuito della Cucina di Montagna, il Circuito del Gusto, Storia ed Arte, il Circuito delle Erbe Spontanee, il Circuito degli Orti, il Circuito Marinaro Adriatico. Al progetto aderiscono, per la Provincia di Fermo, i Comuni di Amandola, Montefalcone Appennino, Belmonte Piceno, Falerone, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Monte San Pietrangeli, Francavilla D’Ete, Petritoli, Moresco, Smerillo, Porto Sant’Elpidio; per la Provincia di Ascoli Piceno, i Comuni di Carassai, Montalto Marche, Rotella, Spinetoli, Arquata del Tronto, Montefiore Dell’Aso, San Benedetto Del Tronto, Massignano, Comunanza. www.chimangialafoglia.it
ballo in maschera FERMO Ludoteca ”Riù Petronillo”, Quartiere Santa Petronilla dalle ore 15.30
Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org
Carnevale per bambini in maschera
serata danzate, premiazione maschere più belle e gruppi più numerosi PORTO SANT’ELPIDIO Palazzetto dello Sport ore 21.30
Carnevale Elpidiense
Serata danzante Orchestra Claudia Flores SANT ELPIDIO A MARE (FM) Bocciofila elpidiense ore 21.30
Tel. Comune 0734.8196204
19 Febbraio Domenica 28° Carnevale de li Paniccià
Asso Show 5...
2012 sarà la fine del mondo MONTE URANO Cineteatro Arlecchino ore 21,30 Tel. 0734.848723
Solenne proclamazione del Regno Consegna delle chiavi delle Città da parte dei sette Sindaci a Re Carnevale, inizio della festa. Carnevale del Fermano SANT ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 10.30
sfilata di carri allegorici e gruppi mascherati. ”Palio de li Paniccià”, premio al miglior gruppo e al miglior carro. In serata musica live in piazza AMANDOLA Da Via Cesare Battisti a Piazza Risorgimento dalle ore 14,30
Tel. 334.9391777
Nel regno di Re Carnevale
Carri Allegorici, Gruppi Mascherati, Animazioni e Musica. 23^ edizione FERMO Piazza del Popolo dalle ore 15
Tel. 0734.8196373 - 902107
Tel. 0734.284343 - 335.5268147
17 Febbraio Venerdì
Carnevale dei bambini
Asso Show 5...
2012 sarà la fine del mondo MONTE URANO Cineteatro Arlecchino ore 21,30 Tel. 0734.848723
Grottazzolina
discoteca in maschera sotto le Logge AMANDOLA ore 23
Tel. 338.4321643 - www.tamfactory.net - www.marchejazznetwork.it
Veglione di Carnevale
Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org
Breve
Quattro musicisti tra i più interessanti e audaci della scena europea si cimentano in un repertorio semplice e diretto, mai banale, dando vita a un caleidoscopio di suoni e soluzioni timbriche che affascina e trascina l’ascoltatore in un continuo gioco di rimandi. Venerdì 24 febbraio, alle ore 21,15, sul palco del TAM Club di Grottazzolina suoneranno Francesco Bearzatti (sax tenore e clarinetto), Mauro Ottolini (trombone, bombardino), Raffaello Pareti (contrabbasso) e Walter Paoli (batteria).
musica, animazione, Re Carnevale, la Regina Quaresima, Mengone Torcicolli e Lisetta MONTE SAN PIETRANGELI dalle ore 20.30 Tel. 0734.969125
FERMO Contrada San Martino ore 16
18 Febbraio Sabato
Quattro musicisti ed un caleidoscopio di suoni
La cena del Re Festoso convivio
28° Carnevale de li Paniccià Tel. 334.9391777
Carnevale dei Bambini
FALERONE Località Piane, Salone ex Gal ore 15,30
3^ Carnevalata Montonese
FERMO Centro sociale Montone dalle ore 16
Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org
Coriandolino festa dei bambini
FERMO Bocciofila Tirassegno ore 15.30
Tel. 0734.902107 - 284343 www.eventiculturali.org
Raduno delle maschere, animazione e dolci SANT ELPIDIO A MARE Contrada San Martino dalle ore 15
Tel. Comune 0734.8196204
20 Febbraio Lunedì Carnevale Elpidiense
Gran Veglione e serata danzante SANT ELPIDIO A MARE Bocciofila elpidiense ore 21.30
21 Febbraio Martedì 28° Carnevale de li Paniccià
falò di Re Carnevale, estrazione della lotteria AMANDOLA Piazza Risorgimento ore 16 Tel. 334.9391777
Carnevale dei Bambini
FALERONE Piazza della Concordia, Salone Comunale ore 15,30
Carnevale al San Carlo
festa mascherata con giochi, balli e premi FERMO Ricreatorio San Carlo dalle ore 16
www.ricreatoriosancarlo.it
Musica leggera Pedaso
Riflessione e spettacolo con Serena Abrami Un pomeriggio dedicato a tutte le persone morte sul lavoro quello organizzato dal Comune di Pedaso ed in programma per domenica 26 febbraio al Cineteatro Valdaso. Si comincerà alle 16.30 con un incontro-dibattito dal titolo “I martiri del lavoro. Da Marcinelle 1956 a Trieste 2011” a cui prenderanno parte le diverse sigle sindacali del territorio ed a cui sono state invitate tutte le istituzioni locali competenti. Alle 17.30 sarà il momento della musica d’autore con uno spettacolo dedicato a Luigi Tenco, che vedrà protagonista Serena Abrami, accompagnata al pianoforte ed alla chitarra. Una voce recitante ripercorrerà i momenti più significativi della breve vita del cantautore piemontese, a quarantacinque anni dalla sua morte, avvenuta a Sanremo durante la diciassettesima edizione del Festival che, nonostante tutto, non venne interrotto. L’ingresso allo spettacolo è ad offerta e l’incasso sarà utilizzato per realizzare una targaricordo in memoria di Francesco Pinna, il giovane triestino morto lo scorso 12 dicembre nel crollo del palco che stava montando insieme ad altri operai e sul quale si sarebbe dovuto tenere il concerto di Jovanotti, poi annullato. Gli organizzatori stanno contattando l’artista romano che potrebbe essere presente con un videomessaggio o una lettera durante l’evento. Comune, tel. 0734.931319
Cartellone/News 15 febbraio 2012
AGENDA
Eventi Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
Carnevale
carri allegorici e gruppi mascherati. Carnevale del Fermano MONTE SAN PIETRANGELI Piazza Umberto I° e vie del centro dalle ore 14.30
Grande festa di Carnevale
SERVIGLIANO Teatro comunale ore 17
Tel. 0734.750583 - 347.4060569 www.eventiculturali.org
Tel. 0734.969125
26 Febbraio Domenica
Carnevale Monturanese
Carnevale Montegranarese
Grande sfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati. 35^ edizione MONTE URANO Via Papa Giovanni dalle ore 14.30 Tel. 0734.848723
Carnevale in Piazza
sfilata carri allegorici e gruppi mascherati PORTO SAN GIORGIO Viali Buozzi e Don Minzoni dalle ore 14.30
Tel. 0734.680263-33
La Mattacchionata
Sfilata e animazione di Gruppi Mascherati e rogo di Re Carnevale PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi dalle ore 14.30 Tel. 0734.9047117
Carnevale dei bambini
SANT ELPIDIO A MARE Bocciofila elpidiense dalle ore 15
Tel. Comune 0734.8196204
29^ Carnevale dei bambini
Sfilata di Carri Allegorici e Gruppi Mascherati. Musica, sfrappe e vino a volontà. Carnevale del Fermano MONTEGRANARO Vie del centro dalle ore 14 Tel. 0734.897932
MOSTRE D’ARTE La luce delle Marche
9 fotografi raccontano il loro territorio. A cura di Simona Guerra. Autori: Guidi, Dondero, Marrozzini, Ferroni, Giacomelli, Carafoli, Gambelli, Cicconi Massi, Coccia FERMO Villa Vitali Fino al 25 Febbraio
Tel. 347.5789593 www.petitemaison.it
Dante Montanari
L’essenziale poesia del paesaggio. Mostra di opere paesaggistiche PORTO SANT’ELPIDIO La piccola, Ex scalo merci. Orario: tutti i giorni ore 18.00-20.00 Fino al 19 Febbraio Tel. 0734.908263
Raduno dei gruppi mascherati, musica, balli, animazione e dolciumi SANT ELPIDIO A MARE Casette d’Ete, PalAzzurra dalle ore 15
24 Febbraio Venerdì
Carnevale dei Bambini
The roar at the door
musica, giochi, ballo con Re Carnevale e ospiti a sorpresa SERVIGLIANO dalle ore 16
Tel. 0734.759119
MUSICA LEGGERA Francesco Bearzatti, Mauro Ottolini, Raffaello Pareti, Walter Paoli GROTTAZZOLINA Teatro Novelli ore 21.15
www.tamfactory.net
Provincia di Fermo
Il Carnevale del Fermano, festival dell’allegria e della partecipazione Un calendario ricco di eventi accattivanti, variegati e, soprattutto, non sovrapposti. E’ il Carnevale del Fermano, contenitore di importanti iniziative organizzate in vari Comuni della provincia di Fermo che, anni or sono, hanno deciso di unire le forze per offrire un’idea nuova di carnevale organizzato e partecipato. “Il Fermano ha dato diverse prove di essere un territorio coeso, - spiega il direttore artistico Marco Renzi - la grande mobilitazione per il ripristino della Provincia ne è stato senza dubbio l’esempio più eclatante, eppure quello che abbiamo costruito per le festività del Carnevale ha un carattere di assoluta novità e contiene elementi di grande interesse. Dopo anni in cui ciascuno è andato per proprio conto, spesso uno contro l’altro, spendendo risorse per primeggiare ed avere più visibilità, siamo di fronte ad una netta inversione di tendenza e il “Laboratorio del Carnevale” ne è una delle prove più evidenti”. Per l’edizione 2012 sette sono i Comuni che sedendosi attorno ad un tavolo hanno discusso di un ampio progetto territoriale legato al carnevale. Sette Comuni in rete, la prima della Regione Marche per il Carnevale, una fitta ragnatela di iniziative che si snodano da sabato 11 fino a domenica 26 febbraio: carri allegorici, gruppi mascherati, spettacoli teatrali, animazioni, musica, gastronomia, giochi in piazza, veglioni, la maschera tradizionale di Mengone Torcicolli e soprattutto tanta voglia di esserci, perché a Carnevale il vero Re è la partecipazione. Dopo la presentazione ufficiale a Fermo, il Re riceverà le chiavi dai Sindaci a Sant’Elpidio a Mare giovedì 16 febbraio (ore 10, Auditorium Giusti), riempirà di risate “l’Arlecchino” a Monte Urano (16 e 17 febbraio), banchetterà a Monte San Pietrangeli (sabato 18 febbraio, Ristorante Pina), ballerà lungo i viali di Porto San Giorgio nel pomeriggio del Martedì Grasso e fin oltre il limite del calendario arrivando a Montegranaro la domenica successiva, poi, come tradizione vuole, sarà l’arcigna Regina Quaresima a bruciarlo a Porto Sant’Elpidio, rimettendo ordine nel tempo e nella vita. “Quando ventitre anni fa cominciai ad occuparmi del Carnevale – conclude Marco Renzi - dissi, e per ogni anno successivo ebbi a ripetere, che il successo delle manifestazioni di Carnevale nell’intero territorio del Fermano non si poteva misurare con l’altezza dei carri allegorici ma con la straordinaria mobilitazione di gente che stava dietro a tutto quello che accadeva, con l’antica voglia collettiva di scendere in Piazza, fare baldoria e dare un calcio ad un inverno sempre e comunque troppo lungo. Il Carnevale del Fermano può essere letto solo attraverso questa lente e solo così lo si può apprezzare per quello che è, una grande festa popolare che unisce gente e territorio, non importa allora se un carro è piccolo o un gruppo è improvvisato, importante è esserci da allegri protagonisti, perché questo è quello che prima di ogni altra cosa Re Carnevale pretende dai suoi sudditi”.
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Teatro Fermano
AGENDA
Teatro per sorridere, teatro per pensare, teatro per emozionare
25 Febbraio Sabato
Questo scorcio di inverno è di certo il momento clou per quanto concerne l’offerta teatrale. Non c’è che l’imbarazzo della scelta nei teatri del territorio fermano tra prosa, classica, cabaret, teatro/canzone, teatro civile e chi più ne ha più ne metta. Di seguito presentiamo una panoramica degli eventi programmati che vedranno protagonisti nomi affermati del panorama artistico nazionale e compagnie locali di sicuro avvenire. Buona lettura.
FERMO Friends pub
L’apparenza inganna di Francis Veber
Con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi. Regia di Tullio Solenghi Sant’Elpidio a Mare, Teatro Cicconi, 16 febbraio Mobbing, Disoccupazione, Discriminazione sessuale, Omofobia, Stalking, sono ahimè argomenti dell’oggi, soprattutto dell’Italia di oggi, e questo restituisce al testo una efficace attualità. La versione teatrale che abbiamo derivato dalla sceneggiatura, pur non tradendone le trame essenziali, tiene conto di una inevitabile “italianizzazione” di ambienti e personaggi. Del taglio cinematografico ho voluto mantenere la frammentarietà del racconto, operando una sorta di montaggio teatrale, con scene che si susseguono a ritmo incalzante . Un racconto che deve essere reale, coinvolgente e al tempo stesso esilarante, come spesso accade nelle scene e nei personaggi de L’apparenza inganna. (Tullio Solenghi)
Nicolò Carnesi
Tel. 339.6533136 www.friendspub.it
26 Febbraio Domenica Serena Abrami
tributo a Luigi Tenco a 45 anni dalla morte. Voce, chitarra, pianoforte e voce recitante PEDASO Cineteatro Valdaso ore 17,30
Tel. Comune, 0734.931319
9 Marzo Venerdì Neri Marcorè incontra Stefano Bollani e David Riondino PORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 21 Tel. 0734.902107
10 Marzo Sabato
Marche Tube - Conoscere le Marche senza capirci un tube!
Rimusicanze
Prima che dal contenuto di Marche Tube (che debutterà il 15 febbraio a Montegranaro), con Piero Massimo Macchini occorre partire dagli esilaranti trailer di presentazione, oramai un vero cult della rete. “Devo dire: io ho messo le idee condivise con i miei colleghi e amici - menziono Michele Gallucci perché altrimenti dice che le idee sono tutte le mie- mentre la realizzazione video è di Giordano Viozzi, un grande professionista” Cosa c’è dentro “Marche Tube”? “Ci sono tantissime idee. C’è una comicità trasversale a 360°, c’è una forte autoironia, c’è la visione del mondo con al centro le Marche. E’ un lavoro in cui credo molto: ho voluto mettere la mia faccia su uno schermo grande e scoprire che effetto che fa. Poi dentro è vorticoso, caleidoscopico e imbarazzante.” Intervista completa su www.corrierenews.it
11 Marzo Domenica
Video live show di e con Piero Massimo Macchini Fermo, Multisala Super8 di Campiglione, dal 16 al 19 febbraio Fermo, Cinema Sala degli Artisti, dal 12 al 14 marzo
L’uomo, la bestia e la virtù Di Luigi Pirandello. Regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Montegiorgio, Teatro Alaleona, 17 marzo
Il nostro lavoro su Pirandello, cominciato con uno studio sulle Novelle e portato avanti con Il berretto a sonagli, giunge adesso alla prova di un testo molto particolare - L’uomo, la bestia e la virtù - quasi un unicum della produzione pirandelliana. Mai come in questo testo infatti la drammaturgia del grande Maestro incontra e si esprime col linguaggio del grottesco e genera una favola allegorica, o meglio un apologo, come lui stesso ha voluto definirlo. La situazione che ci racconta è di quelle al limite del possibile eppure credibili, paradossale risvolto di quella società claustrofobica e piena di convenzioni che Pirandello ha saputo scardinare pezzo dopo pezzo coi suoi affondi letterari e teatrali. Nasce da una novella, Richiamo all’obbligo, e si sviluppa incarnandosi in personaggi/animali immaginati e descritti come maschere grottesche. (Enzo Vetrano e Stefano Randisi)
La mostra
con Simona Marchini. Regia di Gigi Proietti Porto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 20 febbraio Al Teatro delle Api viene proposto il grande successo di Simona Marchini diretta da Gigi Proietti: La mostra. Uno show leggero e divertente, il connubio Marchini-Proietti è al tempo stesso una scommessa e una certezza, ma anche profondo, fatto di musica, rigorosamente dal vivo, di belle immagini, di personaggi esilaranti – Iside Martufoni su tutti – e di parole necessarie. Il tutto sul filo conduttore della vita avventurosa, divertente mai banale di Simona. Sul palcoscenico, trasformato in una Galleria d’Arte, Simona confesserà al pubblico i tanti perché che accompagnano la sua vita: perché non è diventata la più grande ballerina del Bolshoi; perché non è diventata la Callas; perché l’Arte è importante? Cos’è la cultura? Ma soprattutto, perché Don Lurio è un mito!
Non ce ne importa niente Con le Sorelle Marinetti. Regia di Christian Schmitz
Montegranaro, Cine Teatro La Perla, 23 febbraio
“Non ce ne importa niente” non è un semplice concerto, ma una vera e propria pièce di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso negli anni ’30. Anni di grandi inquietudini, ma anni anche di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’Eiar ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore. E pensare che nel ’25 Mussolini disse: “Questa radio non funzionerà mai!”. Interpreti di questo viaggio sono le Sorelle Marinetti, un trio di “ragazze” davvero particolari, che, affascinate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni.
Mattei - Petrolio e fango di e con Giorgio Felicetti Montegiorgio, Teatro Alaleona, 24 febbraio
Questo singolare personaggio di “patriota” prefigura un’ “Italia nazione” che si riscatta da una guerra mondiale perduta, dalla povertà, e trova la sua identità e dignità nel lavoro. Mattei è la storia di un ragazzino nato e vissuto nelle Marche, che parte per Milano a cercare il futuro. Qui fonda una piccola industria chimica e frequenta gli ambienti politici democristiani. Nel dopoguerra fa rinascere l’Agip e fonda l’Eni, rivoluziona la politica energetica nazionale ed internazionale. Teatro d’inchiesta o narrazione civile, Mattei è un racconto di giustizia negata. Il testo dello spettacolo è frutto di una lunga ricerca di testimonianze dirette, interviste e consultazione di libri, foto, film e materiali sulla ricostruzione degli ultimi giorni della sua vita. Lo spettacolo racconta un Mattei di sconvolgente attualità e getta un’inquietante luce su questa morte annunciata. (Giorgio Felicetti)
cinema muto rimusicato dal vivo. ”Charlot ubriaco”, ”La cura miracolosa”, ”La barca”. Con Roberto Piermartire (tromba) e Marco Pierini (batteria e sequenze) e la partecipazione di Piero Massimo Macchini. A cura del Circolo del Cinema Metropolis MONTAPPONE Teatro Comunale ore 21.15 Tel. 0734.760426
De André, da Marinella a Princesa Compagnia di Piero Cesanelli PEDASO Cineteatro Valdaso ore 17
Tel. 0734.931319
MUSICA CLASSICA 19 Febbraio Domenica Concerto
Andrea Oliva flauto solista dell’Accademia di Santa Cecilia, Damiana Mizzi soprano, Costanza Savarese chitarra. Musiche di Rossini, Donizetti, Mozart, Paganini, Villa Lobos. XVI Stagione Concertistica MONTEGRANARO Officina delle Arti, Polo Scolastico di Santa Maria ore 17.15
Tel. Biblioteca Comunale, 0734.890554
23 Febbraio Giovedì Made in Italy XX-XXI
4^ Rassegna di Musica Contemporanea. I Concerti del Conservatorio. Marco Rogliano (violino), Fausto Bongelli (pianoforte) FERMO Auditorium Billè del Conservatorio ore 21.15 Tel. 0734.225495
26 Febbraio Domenica Yulianna Avdeeva pianoforte FERMO Sala dei ritratti ore 17.30
Tel. 0734.284295 - 347.6529970
Recital lirico
con So Eun Jeon (soprano) e Cesarina Compagnoni (pianoforte) MONTEGIORGIO Teatro Alaleona ore 17.30
Tel. 0735.736302 - 0734.952067
2 Marzo Venerdì Orchestra e coro del Conservatorio ”Pergolesi”
direttore Daniele Giulio Moles. Inaugurazione Anno Accademico FERMO Teatro dell’Aquila ore 21.15
Tel. 0734.284295 - 347.6529970
4 Marzo Domenica Trio Ginestra
Nuova Musica Italiana FERMO Sala dei Ritratti ore 17.30
Tel. 0734.284295 - 347.6529970
Cartellone/News 15 febbraio 2012
AGENDA Concerto per chitarra e soprano Annarosa Agostini (soprano) e Matteo Bernetti Evangelista (chitarra). A cura di Perpianosolo MONTEFALCONE APPENNINO Teatro Comunale del Falco ore 17
Tel. 0734.79111
5 Marzo Lunedì Concerto per pianoforte
Nazzareno Carusi pianoforte. MONTEGRANARO Officina delle Arti, Polo Scolastico di Santa Maria ore 17.15
Tel. Biblioteca Comunale 0734.890554
11 Marzo Domenica Armonie d’opera
per soprano, tenore, mezzo soprano e baritono. Con la partecipazione straordinaria di Elizabeth Norberg - Schulz (soprano) e Salvatore Barbatano (pianoforte) FERMO Sala dei Ritratti ore 17.30
Tel. 0734.284295 - 347.6529970
TEATRO RAGAZZI 21 Febbraio Martedì I quattro musicanti di Brema
A cura dellla Nuova Accademia del Teatro d’Arte di Arezzo FERMO Palazzo dei Priori, Sala dei Ritratti ore 17.30 Tel. 0734.902107 - 284343
www.eventiculturali.org
Grande festa di Carnevale
SERVIGLIANO Teatro comunale ore 17
Tel. 347.759657 - 339.8394620 www.eventiculturali.org
25 Febbraio Sabato Il gioco del perché laboratorio ludicodidattico a cura di Liberalibri MONTEFORTINO Palazzo Leopardi ore 15 Tel. 0736.859101
26 Febbraio Domenica La fattoria degli animali
commedia musicale di Tommaso Paolucci, Ada Borgiani e Aldo Passarini. A cura della ”Compagnia delle stelle” FERMO Teatro dell’Aquila ore 17
Tel. 0734.284295 www.fermocultura.it
Il mangiatore di sogni
a cura della compagnia ”Teatro Prova” PORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17
Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org
Sotto la torre
fiabe, leggende e altre storie. Incontri, laboratori, giochi e letture per tutti i bambini dai 5 ai 10 anni TORRE SAN PATRIZIO Teatro comunale ore 16
27 Febbraio Lunedì Il mangiatore di sogni
a cura della compagnia ”Teatro Prova” SANT ELPIDIO A MARE Teatro Cicconi ore 10
Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org
2 Marzo Venerdì L’orco del teatro
Compagnia dei ”Teatri Comunicanti” MONTE URANO Teatro Arlecchino ore 10
Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org
3 Marzo Sabato L’orco del teatro
a cura dei ”Teatri Comunicanti” MONTAPPONE Teatro comunale ore 21
Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org
Bahamut Scritto e diretto da Antonio Rezza e Flavia Mastrella Porto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 25 febbraio
Un uomo steso fa le veci del tiranno. E cede il passo all’atleta di Dio che volteggia sulle sbarre con le braccia della disperazione. E poi un nano, più basso delle sue ambizioni, che usa lo scuro per fare e la luce per dire. Frattanto qualcuno cade dall’alto e si infila i piedi nella gola. Ma si affaccia Bahamut, l’essere supremo, che dopo breve apparizione si sottrae al tempo e al giudizio. Mentre la merce si mescola a corpi fatti a pezzi. Pezzi di uomo ancora da nascere ma già immolati alla meschinità costituita. E viaggiatori dell’anima con il corpo stanco, alloggiati come bestie a copulare nel grande albergo della carne mozza. Intanto le sfilate della vanità su corpi zoppi e deceduti. Ma il senso della vita si incontra solo all’infinito, dove l’uomo fa la fine del capretto da sgozzare. Brufoli e depressioni tristemente accomunati con le bibite a ghiacciare le parole nella gola.
La fattoria degli animali commedia musicale di T. Paolucci, A. Borgiani e A. Passarini Fermo, Teatro dell’Aquila, 26 febbraio
Una commedia musicale tutta nuova, che offre ai giovani un’occasione unica per riflettere sul valore della Natura in una società come quella moderna. Una fattoria soffocata dalla città rischia di essere chiusa. La fattoressa Zia Giò, con simpatica determinazione lotta per resistere alle ingiustizie perpetrate in nome del “progresso”. Sul filo di questa appassionante storia, che ha al centro la lotta della Natura per non essere sacrificata sull’altare dello sviluppo economico, nasce un musical divertente, che vede sulla scena attori, cantanti, burattini, marionette, pupazzi, spaventapasseri ed uccelli di tutti i tipi. Le scene ed i costumi ci riportano in una fantasiosa fattoria anni ’60, che magicamente diventerà anche il palcoscenico del musical finale che verrà rappresentato per far conoscere ai bambini di tutte le età gli animali nella loro bellezza e unicità reale.
Due di noi
di Michael Frayn; con Lunetta Savino e Emilio Solfrizzi. Regia di Leo Muscato Montegiorgio, Teatro Alaleona, 20 febbraio Il titolo racchiude tre atti unici, concepiti per essere recitati da un’unica coppia d’attori che raccontano tre emblematiche e paradossali situazioni matrimoniali. Nella prima, Black and silver, un marito e una moglie, entrambi col sistema nervoso logorato da un pargoletto insonne e urlante, tornano in vacanza a Venezia nella stessa camera d’albergo dove avevano trascorso la luna di miele. Il confronto passato/presente è comico, tenero, con una punta d’amarezza. Nella seconda, Mr.Foot, la comunicazione di coppia è azzerata: la moglie sopperisce dialogando in modo surreale con il piede del marito, l’unica parte del corpo che ne tradisce qualche sprazzo emotivo. Nell’ultima situazione, Chinamen, marito e moglie si ritrovano a dover gestire una cena alla quale hanno invitato, per errore, una coppia di amici da poco separati e il nuovo boyfriend di lei.
Gli ultimi siamo noi
Con Max Manfredi e Alberto Patrucco Pedaso, Cineteatro Valdaso, 4 marzo “Gli ultimi siamo noi” è uno spettacolo che vede impegnati Max Manfredi (targa Tenco 2009) e il “cantattore emergente” Alberto Patrucco nell’interpretazione dell’epopea musicale di quella che viene riconosciuta in tutto il mondo come la “Scuola genovese”. Max Manfredi è un giocoliere ed alchimista del “dire cantando”. Canzoni calibrate e vertiginose, racconti di mare, di viaggi, città e metropoli, storie d’amore e di disincanto, schiaffi e carezze per un poeta della scena. Alberto Patrucco è un comico anticonformista che si presenta in palcoscenico semplicemente con la sua faccia e la sua verve. Classe 1957, abito di scena scuro, in omaggio alla scuola minimalista che imponeva massima attenzione alle mani e al volto. Voce profonda, almeno quanto i temi che affronta con apparente leggerezza, Patrucco rifugge ai travestimenti e ai lazzi pseudoclauneschi.
Non tutto è risolto
di Franca Valeri Con Franca Valeri, Licia Maglietta, Urbano Barberini, Gabriella Franchini Regia di Giuseppe Marini Porto Sant’Elpidio, Teatro delle Api, 6 marzo Non tutto è risolto nasce smontando e rimontando i pezzi della propria esistenza in un caos ordinato e lirico, che coniuga l’eccentricità della scrittura con l’urgenza di dare corpo ai fantasmi, in un’altalena di citazioni e rimandi che creano un cortocircuito vitale tra persona e personaggio. Lo spettacolo affronta il tema di una vecchiaia capricciosa e caparbia, unito a quello di una memoria strumentalmente lacunosa al fine di lenire o differire il sentimento di una possibile fine: una sottile malinconia vela così le trame di una commedia divertente e garbata, sfuggente e ricca di fascino. Protagonista assoluta, Franca Valeri impersona il personaggio chiave della vicenda, dando sul palcoscenico l’ennesima prova della sua grande classe.
Sparla con me
Di e con Dario Vergassola Grottazzolina, Teatro Novelli, 11 marzo Dario Vergassola torna in teatro, con lo spettacolo esilarante “Sparla con me”. Il comico di La Spezia (città dove a suo dire “l’unico locale aperto di notte è il bancomat”) discuterà di tutti gli aspetti della vita, ma più di tutto dei rapporti con l’altro sesso, tanto agognati quanto poco vissuti. Lo chiarisce definendosi come un tronista incompreso, un macho tutto fumo niente arrosto circondato da icone da calendario come vivesse nell’officina di un meccanico. Nello show Vergassola riproporrà i momenti più divertenti della sua esperienza televisiva con Serena Dandini (“Parla con me”), promettendo come sempre di appassionare e far ridere a crepapelle.
Occidente solitario
di Martin McDonagh Con Claudio Santamaria, Filippo Nigro e Nicole Murgia. Regia di Juan Diego Puerta Lopez Fermo, Teatro dell’Aquila, 13 e 14 marzo La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda. Due fratelli in eterno conflitto, la morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Uno dei fratelli pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che c’è in casa per sottolineare al fratello le sue proprietà. L’altro pensa a scroccare cibo partecipando ai funerali solo per i buffet o mangiando i pacchetti di patatine del fratello. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, debole, che beve come una spugna, spesso in compagnia dei due fratelli, di cui cerca invano di appianare la relazione.
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Cartellone/News 15 febbraio 2012
Musica classica
AGENDA
Fermo
Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
Suadenti pagine musicali per la Stagione Concertistica
11 Marzo Domenica
24 Febbraio Venerdì
Grande attesa tra gli appassionati per il concerto che la pianista Yulianna Avdeeva, vincitrice del Concorso Internazionale “Chopin” di Varsavia, terrà alla Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori domenica 26 febbraio alle 17.30. L’evento è inserito nella Stagione Concertistica fermana organizzata dalla Gioventù Musicale e dal Comune. L’intera prima parte è dedicata a Chopin con una summa delle più belle pagine. Si potranno così ascoltare due Notturni, la Ballata op.23 n.1, tre Mazurke, la Barcarola op.60 e lo Scherzo op.31 n.2. Il concerto prosegue con altri brani di grande bellezza come la “Pavane pour une infante defunte” e la Sonatine di Ravel oltre alla poderosa “Sonata n.2” di Prokofiev. La Stagione Concertistica prosegue domenica 4 marzo, sempre alla Sala dei Ritratti con tre musicisti locali, sensibili interpreti della “Nuova Musica Italiana”. Si tratta del Trio Ginastera composto da Paolo Strappa (violino), Giuseppe Franchellucci (violoncello), Andrea Strappa (pianoforte). In programma musiche dello stesso Andrea Strappa, Silvia Colasanti, Giovanni Sollima e Fulvio Delli Pizzi che saranno presenti in sala e illustreranno le loro composizioni. Domenica 11 marzo alla Sala dei Ritratti torna la musica lirica con “Armonie d’Opera” in collaborazione con l’Associazione MarcheMusica. Accompagnati al pianoforte da Salvatore Barbatano, si esibiranno voci (soprano, tenore, mezzosoprano e baritono) di grande rilievo oltre alla partecipazione straordinaria del soprano Elizabeth Norberg-Schulz. (Carmela Marani)
Pulcinella e il mistero del castello
Presentazione del volume
Fermo
16 Febbraio Giovedì Senza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascista
presentazione del volume di Rosario Bentivegna. Intervengono il Presidente dell’ISML di Fermo Sergio Bugiardini e Michela Ponzani, storica e curatrice del volume. PORTO SAN GIORGIO Sala Max Salvadori ore 21.15 Tel. 0734.2321
17 Febbraio Venerdì Un ponte di parole Incontri di lettori.
Esposizione nazionale canina
Sarà visitabile fino a sabato 25 febbraio la mostra “La luce nelle Marche. 9 fotografi raccontano il loro territorio” a cura della petite maison des sons et lumières - centro indipendente di ricerca di studio e di divulgazione della cultura dell’immagine, curata da Simona Guerra e diretta da Lisa Calabrese. Presso Villa Vitali di Fermo sarà possibile ammirare le istantanee di Mario Carafòli, Lorenzo Cicconi Massi, Ignacio Maria Coccia, Mario Dondero, Ferruccio Ferroni, Riccardo Gambelli, Mario Giacomelli, Eriberto Guidi e Giovanni Marrozzini. Alla mostra è inclusa IN-CON-TRAFotografia, una serie di conversazioni curate e condotte dal presidente della petite maison Danilo Cognigni con relatori esperti di linguaggio fotografico. Questi gli ultimi appuntamenti, sempre a partire dalle ore 17.30: 18 febbraio conversazione con Ennio Brilli e Pacifico D’Ercoli (“Metarappresentazione e reportage; ricostruzione o servizio di scrittura documentale oggettiva? I meto-
FERMO Località Girola, Centro Fiere dalle ore 8 Tel. 0734.623009
In con tra conversazioni sulla fotografia con Ennio Brilli e Pacifico D’Ercoli FERMO Cappellina di Villa Vitali ore 17.30
di d’inchiesta, gli strumenti, la direzione ideologicopolitica e l’onestà intellettuale”); 25 febbraio conversazione con Luca Blast Forlani e Monica Caputo (“I processi di rinnovamento della fotografia documentaria. Il paesaggio “reale” , la fotografia intesa come confine limite di una lettura che apre la natura temporale dei luoghi”). In programma anche visite guidate e dedicate agli studenti delle scuole del territorio fermano. tel. 338.3993048 - www.petitemaison.it
NUOVA
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s.a.s.
RISTRUTTURAZIONE EDIFICI
COPERTURE
Via Manlio Massini,13 - 63833 Piane Di Montegiorgio (FM) Tel.: 0734.964149 - Fax: 0734.967196 - www.ferbatsas.it - E-mail: info@ferbatsas.it
”L’autismo a scuola. Quattro parole chiave per l’integrazione” (Carrocci - Editore ) con il Dott. Lucio Cottini FERMO Teatro Luigi Antonini ore 21
25 Febbraio Sabato Scrittori in erba
premiazione dei partecipanti alla IV edizione del Concorso Letterario riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado FALERONE Salone Comunale ore 16
In con tra conversazioni sulla fotografia con Luca Blast Forlani e Monica Caputo FERMO Cappellina di Villa Vitali ore 17.30
Tel. 338.3993048 www.petitemaison.it
26 Febbraio Domenica La musica parla a tutti
concerto conferenza Adrian Vasilache al pianoforte. ”Chopin-Liszt: tempi perduti e ritrovati” MONTE URANO Sala Riunioni del Comune ore 16.30 Tel. 0734.848723
I martiri del lavoro
da Marcinelle 1956 a Trieste 2011. Incontro dibattito. A seguire concerto di Serena Abrami - tributo a Luigi Tenco PEDASO Cineteatro Valdaso ore 16,30
Tel. 338.3993048 www.petitemaison.it
Tel. Comune, 0734.931319
19 Febbraio Domenica
1 Marzo Giovedì
Esposizione nazionale canina
Senza fare di necessità virtù. Memorie di un antifascista
FERMO Località Girola, Centro Fiere dalle ore 8 Tel. 0734.623009
ISO 3834-4 Certificed Quality System
SISTEMI PER BONIFICA AMIANTO
Altri eventi
18 Febbraio Sabato
Che terra, le Marche!
CARPENTERIA METALLICA
Tel. 0734.902107 www.eventiculturali.org
”Lettere contro la guerra” di Tiziano Terzani MONTEGRANARO Biblioteca comunale ore 18.30 Tel. 349.5753241
Mostre d’arte
Member of CISQ Federation
a cura della compagnia ”Teatro Eidos” PORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 17
La musica parla a tutti
concerto conferenza, Adrian Vasilache al pianoforte. ”Beethoven e la rivoluzione senza tempo” MONTE URANO Sala Riunioni del Comune ore 16.30 Tel. 0734.848723
23 Febbraio Giovedì Verità o realtà
Hyeronimus Bosch vs il Surrealismo novecentesco. Con Cesare Catà. Incontri sulla storia dell’arte contemporanea PORTO SAN GIORGIO Teatro comunale ore 18 Tel. Comune 0734.680256
Del libro di Piero Calamandrei ”Lo Stato siamo noi” discutono Giuseppe Buondonno, e Giovanni De Luna, docente presso l’Università di Torino e curatore del volume. Ciclo di incontri ”Memoria e Storia. Tre libri” PORTO SANT’ELPIDIO Aula Magna I.S.I.T.P.S. ore 10
Tel. 0734.2321
4 Marzo Domenica Cuoio e dintorni laboratorio ludicodidattico a cura di Liberalibri MONTEFORTINO Palazzo Leopardi ore 15 Tel. 0736.859101
Sport/News
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15 febbraio 2012
Pallanuota/A 20 anni è già una realtà del movimento nazionale
Luca Marziali, la palombella fermana spicca il volo “Bene Marziali”. Questa la breve dichiarazione del CT della Nazionale maschile di pallanuoto Sandro Campagna alla stampa, al termine della sfida dello scorso dicembre in World League tra Italia e Inghilterra. Il fermano Luca Marziali è una giovane realtà della pallanuoto che a soli venti anni gioca la sua quarta stagione in A1 ed inizia a respirare aria Nazionale maggiore. La recente esibizione in World League gli ha consentito di mettersi in evidenza e, se il buon giorno si vede dal mattino, nel prossimo futuro c’è la concreta possibilità per l’atleta di casa nostra di entrare in pianta stabile nel mitico gruppo del Settebello, recente campione del mondo. Luca è nato e cresciuto a Fermo (i suoi genitori vivono a Montone) ed è proprio con la Idor Pallanuoto Fermo che ha iniziato la sua carriera. “Era davvero piccolo – ci spiegano mamma e papà – quando ha iniziato a frequentare dei corsi di nuoto. A sette anni la svolta: si è innamorato della pallanuoto e l’abbiamo iscritto al corso di mini acquagol”. La Idor lo accoglie e lo cresce ma l’infinito telento del piccolo centroboa non poteva passare inosservato. Ecco allora che l’”enfant prodige” a soli 14 anni viene prelevato dalla Vela Ancona ed inizia a giocare in serie B, misurandosi con atleti dotati sia fisicamente che tecnicamente. Luca tiene il passo, nonostante il fisico ancora acerbo. “El Grinta”, come lo chiamano i compagni per la sua determinazione, segna a raffica (21 gol) e nella stagione 2006/2007 contribuisce in modo determinante alla promozione della formazione dorica in serie A2. L’escalation continua: 28 gol l’anno successivo sempre con Ancona e nell’estate 2008 arriva la prima convocazione con la Nazionale ’91 per gli Europei di Belgrado dove realizza 8 gol in 6 partite. A quel punto iniziano a piovere richieste dalle squadre della massima serie. Luca
debutta in A1 con il Sori a soli 17 anni ben comportandosi, così come l’anno successivo quando va in rete 23 volte. Nel 2009 altra convocazione con la Nazionale ’91 per i mondiali di Sebenico (Croazia) e ottimo risultato: 6° posto assoluto e ben 14 reti in 6 partite per il giovane fermano. Nella stagione 2010/2011 passa al Nervi e con le sue 30 marcature contribuisce alla salvezza della compagine genovese. Durante il campionato arriva la prima convocazione in Nazionale Maggiore e a luglio 2011 conquista il campionato italiano juniores. Questa attuale è la seconda stagione con il Nervi che Luca sta vivendo al solito da vero protagonista. A dicembre, come detto, seconda esperienza con il Settebello a Manchester contro la Gran Bretagna, e primo, agognato gol per Marziali in Nazionale maggiore e il prossimo 21 febbraio nuova convocazione in azzurro per la sfida di World League contro la Russia a San Pietroburgo. Luca, come stai vivendo questo periodo così importante per la tua carriera? “Lo vivo bene, sono sereno e determinato. La società in cui milito non naviga in acque tranquille ma con umiltà e abnegazione ci tireremo fuori. Dal punto di vista personale sto ottenendo degli ottimi risultati e spero in futuro di giocare per altri obiettivi”. Quali sono le ambizioni di un ragazzo che a venti anni è arrivato ormai al top? “L’obiettivo primario è la Nazionale – ci dice Luca - , poi la squadra di club viene da sé”. In tal senso la recente esperienza con il Settebello ti è servita? “E’ un mondo totalmente diverso, un’occasione meravigliosa per mettermi in mostra e confrontarmi con atleti e tecnici di livello assoluto. Ora continuo a lavorare, so che il tempo è dalla mia parte e cercherò in tutti i modi di mantenere e se possibile approfondire questo rapporto con la Nazionale maggiore”. La pallanuoto è uno sport appassionante ma duro, dove
Pallanuoto/Prima convocazione in Nazionale
occorre essere sempre al massimo e dove i contatti fisici non mancano. Contatti con gente forte e d’esperienza. Cosa occorre per arrivare in alto? “Tantissimo allenamento e poi la grinta e la giusta determinazione. Per riuscire in questo sport occorre dare sempre il 100% in acqua”. Energia e determinazione che non mancano a Luca, ragazzo serio ed intelligente che riesce a studiare (frequenta la facoltà di Ingegneria all’Università) e ad allenarsi tutti i giorni, anche due volte al giorno, per poi dare il meglio di sé nel corso delle accese sfide del massimo campionato dove viene impiegato spesso e volentieri tutti e quattro i tempi, realizzando un gran numero di reti. In bocca al lupo Luca, dalla tua Fermo continueremo a seguirti e faremo il tifo per te! Alessandro Sabbatini
Tiro alla fune/Obiettivo: difendere l’argento 2010
Martina, da giovane promessa I Cobra Fermo ai Mondiali a splendida realtà di Perth in Scozia Luca Marziali, ma non solo. Perché il movimento pallanuotistico nazionale ha guardato verso il fermano anche per quanto concerne la nazionale femminile, puntando su di un’altra atleta d’eccellenza, da pochi mesi affacciatasi alla ribalta della convocazione nella nazionale “Setterosa” di coach Conti, recentemente laureatosi campione d’Europa ad Eindhoven. Martina Verducci, nativa di Magliano di Tenna e giocatrice di serie A1 nelle file della Rari Bologna, dopo innumerevoli ritiri e stage con le giovanili della Under 93, poco prima di Natale ha ricevuto la convocazione per la nazionale maggiore ed ha preso parte ad un collegiale che, statene certi e fate tutti gli scongiuri del caso, per l’imminente futuro gli aprirà la porte del “Setterosa” in pianta stabile: “Un’esperienza unica – ha commentato – estenuante dal punto di vista fisico – atletico, ma assolutamente gratificante perché occasione di crescita tecnico – tattica a dir poco notevole”. Sette giorni consecutivi in Nazionale maggiore: “Un ritiro molto meno monastico rispetto a quelli delle giovanili” e la possibilità di allenarsi e crescere all’ombra della sua giocatrice – idolo: Tania Di Mario. “Giocare con lei è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto. Ora sta a me continuare ad impegnarmi al massimo per far sì che possano giungere altre convocazioni, anche se per quest’anno l’obbiettivo principale è disputare gli europei Under 19”. Per Martina sarebbero un bel premio, ma anche un giusto riconoscimento all’impegno assoluto che sta mettendo nella sua esperienza bolognese, in cui deve fare i conti con il non indifferente salto di categoria ed una durissima lotta per mantenere la massima categoria. (u.f.)
Per decenni è stato un gioco a cui giovani e meno giovani si sfidavano in forza e abilità. Un gruppo da una parte, uno dall’altra, agli estremi di una corda, di una fune o di quello che si trovava in giro. La vittoria, con gli avversari a terra trascinati dalla grinta e dall’entusiasmo dei vincitori, aveva un sapore tutto speciale. Che un gioco come il tiro alla fune diventasse uno sport, che se ne disputassero Campionati nazionali ed internazionali e che in Italia la squadra migliore nascesse a Fermo, non era poi così scontato. Da quando è stata fondata nel 2001 l’Asd Cobra Fermo, ha ottenuto ben ventotto primi posti nei Campionati italiani. Nella categoria 720 kg il team è imbattuto dal 2003. Nel 2006 sono arrivati i titoli nelle cat. 680, 720 e Fuori Peso (ultimo anno in cui si e disputata questa specialità), nel 2007 nelle cat. 640, 680 e 720 e nel 2008 nelle cat. 560, 600, 640, 680 e 720. L’anno successivo ancora vittorie nelle cat. 600, 640, 680 e 720, nel 2010 nelle cat. 600, 640, 680 e 720 e nel 2011 nelle cat. 600, 640 e 680. Nell’anno da poco iniziato il gruppo ha già trionfato nelle cat. 600, 680, 720 (la gara dei 640 deve essere ancora disputata). Non solo competizioni nazionali, però. Nel 2010, infatti, ai Campionati del Mondo di Cesenatico i tiratori fermani hanno ottenuto un ottimo bronzo nella cat. 640 e un sorprendente secondo posto nella cat. 680, conquistando così il titolo di vice campioni del
mondo. Un risultato storico per una squadra italiana, visto che nessuna prima era mai riuscita a raggiungere simili traguardi. Il team è ora pronto ad affrontate un’altra competizione internazionale. Dal 23 al 26 febbraio, l’Asd Cobra Fermo sarà infatti impegnata nei Campionati Mondiali che si terranno a Perth in Scozia. I campioni fermani sono intenzionati a mettercela tutta per difendere il secondo posto conquistato due anni fa. E perché no, salire sul gradino più alto del podio. Sul campo di gara si sfideranno le migliori formazioni del mondo. Per l’occasione l’Asd Cobra ha convocato gli atleti più in forma: Maurizio Clementi, Stefano Crosta, Daniele Cugnigni, Cristiano Ferrara, Luigi Luciani, Massimo Luciani, Denis Mancini, Stefano Marcaccio, Enrico Marchionni, Andrea Mignani, Devis Palmieri, Davide Sacripanti e Donato Sacripanti. Ad accompagnarli il coach Luigi Olivieri, l’assistente Graziano Pagliarini ed il presidente Pasquale Del Moro. Francesca Pasquali
La Fabi Shoes Montegranaro, approfittando della pausa dovuta alla Final Eight di Coppa Italia, partecipa ad un importante torneo di basket in Marocco, dal 14 al 19 febbraio, a fianco di squadre dei massimi campionati di Francia, Spagna, Croazia e dei campioni di Marocco, Tunisia, Libia e Algeria
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15 febbraio 2012
Basket/Obiettivo restare in A1 sia sul campo che fuori
Due assist per la salvezza della Sutor La Sutor Fabi Shoes Montegranaro alle prese con il suo 6° torneo nella massima serie di Basket, è impegnata in queste settimane in una duplice battaglia in campo e fuori per poter restare in serie A. La lotta per evitare la retrocessione è sicuramente difficile, ma coach Giorgio Valli sta lavorando bene ed è riuscito a far abbandonare l’ultima posizione in classifica alla propria squadra, che, al momento in cui si scrive, tiene dietro di sé altre tre concorrenti: Cremona, Casale e Teramo. Grazie alle performances di Zorosky, alla crescita del giovane Mazzola, alla conferma di Ivanov sotto canestro ed alle migliori prestazioni dell’ex oggetto misterioso Mc Neal, la compagine calzaturiera sta cercando di costruire partita dopo partita, una salvezza che dopo le prime otto giornate appariva impossibile. Il fatto che in Legadue scenderà solo una
squadra, rende le speranze gialloblù più forti, a condizione che gli uomini di coach Valli negli scontri diretti lottino come avvenuto nel match vinto contro Varese. L’altra battaglia ancora più importante è quella che la società veregrense sta portando avanti, per riuscire a mantenere la squadra ai massimi livelli, nonostante la crisi finanziaria di cui i massimi dirigenti sutorini hanno espressamente parlato nella conferenza stampa, in cui hanno presentato il progetto chiamato: “Il tuo assist per la salvezza”. La cosiddetta triade Basso, Trapè e Cannella da anni al timone della società approdata nel gotha del basket nazionale, ha fatto appello agli imprenditori ed agli appassionati montegranaresi e del territorio, affinché versino almeno 40 quote da € 25.000,00 cadauno, con la possibilità di un finanziamento rimborsabile in
4 anni a costo zero per gli imprenditori, che avrebbero subito la fattura per l’intero importo dalla società gialloblù. Per i privati che volessero aderire al progetto, la quota è di € 5.000,00 da versare al Sutor Special Club. L’obiettivo è di riuscire a raggiungere la somma di almeno un milione di euro entro marzo, per permettere alla squadra di chiudere il torneo, senza accumulare ulteriori passività, con prospettive per poter guardare al futuro con più ottimismo, mentre in caso contrario, i massimi dirigenti montegranaresi hanno paventato anche l’ipotesi della fine del basket a livelli di eccellenza. La situazione è oggettivamente complessa, considerando anche la delicatezza del momento con una crisi che non accenna a diminuire a breve, l’auspicio è che si riesca a trovare delle nuove risorse, facendo
anche dei sacrifici, così come avvenuto con la cessione del forte pivot Brunner, che ha fatto risparmiare alle casse della Sutor Fabi Shoes diversi soldi. Endrio Ubaldi
Ciclismo/Obiettivo giovani
Rapagnanese: ottanta anni e non sentirli Donare sangue. A te non costa nulla, per qualcuno vale molto
Nuovo presidente e nuovi locali per l’Avis Comunale di Fermo Buone notizie per i soci-donatori: dal mese scorso il centro di raccolta sangue utilizzato dai donatori fermani si è trasferito al piano terra della palazzina Ex-Inam, attigua all’Ospedale “Murri”. Locali più funzionali, più accoglienti, più riservati e, secondo le prime opinioni, anche più rilassanti: più ampi anche la zona di attesa e gli ambulatori dove i medici effettuano la prima visita o il consueto check-up pre-donazione. Locali lungamente attesi e finalmente usufruibili. Novità anche per l’organigramma dell’Avis Comunale di Fermo: eletto come nuovo presidente Gianmatteo Donati, che raccoglie il testimone da Giovanni De Minicis, all’inizio di un anno importante per l’associazione, che proprio in questi giorni sta portando avanti la sua azione di sensibilizzazione nelle scuole del capoluogo. Fa sempre bene, infine, ricordare perché esiste l’Avis. Il sangue, infatti, è un farmaco salvavita per molte persone ma non è riproducibile artificialmente, nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della biochimica: ciascuno di noi è la sola ed unica sorgente di sangue. Ma come viene utilizzato il sangue donato? Nei servizi di primo soccorso e di emergenza, in interventi chirurgici e trapianti di organo, nella creazione di farmaci emoderivati, nella cura delle malattie oncologiche, nelle varie forme di anemia cronica. Facciamo degli esempi. Quanto sangue occorre per i trapianti? Rene – 4 sacche di globuli rossi; cuore – dalle 30 alle 40 sacche di globuli rossi; fegato – 2 sacche di piastrine, 12 sacche di globuli rossi, 27 sacche di plasma; midollo osseo – dalle 50 alle 80 sacche di globuli rossi. Ognuno di noi, quindi, può dare il proprio contributo, divenendo nuovo donatore e contattando l’Avis Comunale di Fermo via mail, telefono o Facebook.
Avis Comunale di Fermo - Fermo - Via Sant’Andrea, 21 Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558 info@avisfermo.it - Facebook: Avis Comunale Fermo
Nel quadro del ciclismo marchigiano e dello sport regionale in generale, una delle società più longeve ed apprezzate è senza ombra di dubbio la storica squadra ciclistica della Rapagnanese fondata nel 1932 (nella foto lo storico gagliardetto), che da sempre cura con grande passione e professionalità le giovani leve ciclistiche del territorio, dando l’opportunità ai ragazzi dai 7 ai 18 anni, di conoscere lo sport faticoso delle due ruote, offrendo la possibilità, per coloro che dimostrano maggior impegno ed attitudine, di approdare successivamente sia al dilettantismo che al professionismo. Tanti sono stati i giovani che in questi 80 anni di onorata attività agonistica la Rapagnanese ha visto trionfare sulle strade regionali e nazionali, con diversi tricolori vinti e tanti giovani ciclisti avviati con successo al professionismo. Con il presidente provinciale della Federazione Ciclistica di Ascoli e Fermo Marco Lelli che è di Rapagnano, abbiamo parlato di questa piccola ma grande realtà sportiva, che si avvia verso il secolo di attività: “Il miracolo Rapagnanese ha un nome e cognome ed è quello del ciclo–avvocato Silvio Benignetti, che come la sua “creatura” anch’esso compie quest’anno le 80 primavere. E’ stato grazie all’amico Silvio per tantissimi anni presidente provinciale della Federazione Ciclistica, che mi sono avvicinato alla realtà del ciclismo giovanile, grazie al nostro presidentissimo ho accettato l’incarico di proseguire la sua opera, con una Federazione che raggruppa ben 2 province e che sta svolgendo un notevole lavoro, per stare vicino alle squadre del territorio, a partire proprio dai più giovani”. Non esageriamo, quindi, nel definire Silvio Benignetti come il deus ex machina della Rapagnanese...: “Assolutamente no. Grazie al suo entusiasmo altri collaboratori si sono avvicinati negli anni alla società, Silvio tiene sempre in grande considerazione i suggerimenti di tutti; un occhio va dato al bel sito consultabile all’indirizzo www. usrapagnanese.it, in cui è racchiusa tutta la storia e l’archivio bianconero, frutto di assoluta passione e dedizione”. Quanti atleti ha la società del suo Comune e quale sarà la prima gara stagionale organizzata dalla società del Presidente Benignetti?: “I giovani ciclisti bianconeri sono circa una quarantina e coprono tutte le categorie dai 7 anni dei Giovanissimi ai 18 anni della Juniores, mentre la prima corsa riservata alla categoria “Juniores” sarà in programma per domenica 18 marzo 2012 in località Piane di Rapagnano. L’obiettivo della società sarà come tutti gli anni, di avviare al ciclismo i più piccoli, dando delle belle opportunità per coloro che vorranno proseguire nello splendido mondo delle due ruote”. Endrio Ubaldi
Dal Piceno alle dune del deserto più alte del mondo: un’avventura sportiva straordinaria che ha visto trionfare Fabiola Spinelli, giovane atleta di Montalto delle Marche, nella gara podistica internazionale “100 Km della Namibia”
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15 febbraio 2012
Podismo/L’uomo dei record si racconta
Ferracuti, una vita di corsa In principio fu “Podista…per caso: trent’anni di vita sportiva per il mondo”, datato 2004. Adesso, per il celeberrimo ottuagenario maratoneta fermano Mario Ferracuti, è arrivato il momento di pubblicare una nuova iniziativa editoriale: “Una vita da corsa”. Minimo comun denominatore, appunto, la corsa o più in generale il movimento, che da sempre Ferracuti sbandiera non a torto come elisir di lunga vita. In questa nuova raccolta vanno a confluire quasi mezzo secolo di imprese ferracutiane, che dopo aver dato lustro alla città di Fermo sia sulle strade nazionali, che in quelle internazionali (ricordiamo la doppia partecipazione alla maratona di New York, ma anche in quelle di Praga, Berlino, Mosca, Budapest, Parigi, Amsterdam, Londra, Atene, Stoccolma e la Firenze – Mosca, corsa a tappe di ben 4.219 Km, solo per citarne alcune), alla bella età di 86 anni non sembra ancora assolutamente intenzionato ad appendere le scarpette al fatidico chiodo. Qualche giorno fa, incontrato per le vie cittadine in una delle sue immancabili passeggiate – allenamento, ci confidò la decisa volontà di voler “correre fino a 100 anni”. Quanti titoli, quanti riconoscimenti (da tutte le parti d’Italia e d’Europa: forse solo nella sua città a Ferracuti non vengono pienamente riconosciuti non solo i suoi successi, ma anche la continua opera promozionale a vantaggio di Fermo città stessa. Ma, del resto…nemo propheta in patria. O no?). Eppure tutto ebbe inizio per pura necessità di salute: “Avevo solo 44 anni ed in seguito ad un brutto intervento chirurgico – racconta Ferracuti – il dottore mi
consigliò di percorrere molta strada a piedi. Praticamente, da quel giorno non mi sono più fermato, prendendo parte ad oltre 2000 gare e percorrendo oltre 300 mila chilometri, durante i quali ho sempre testimoniato solo ed esclusivamente i più sani valori insiti nello sport”. “Una vita da corsa” quindi, si propone come il sequel di “Podista…per caso” e, fra imprese sportive compiute qua e là per il mondo e curiosi aneddoti riconducibili a questo o a quel paese, c’è da star sicuri che la lettura scorrerà fluida, suscitando sorrisi di simpatia e sincera ammirazione. Magari, dopo aver chiuso l’ultima pagina, il lettore si porgerà una domanda: perché non riconoscere in Mario Ferracuti “l’atleta fermano dell’anno 2012” o non assegnargli, una volta tanto, il premio “Plauso”? Uberto Frenquellucci
Prossima uscita 15 marzo 2012 È distribuito gratuitamente nei più importanti esercizi commerciali bar e distributori di benzina
ANNO 10 - n.02 - 15 febbraio 2012
Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Vignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Redazione: Mariateresa Ferroni, Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Renzo Ciriaci, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.217470 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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Sport vari/Due paesi e una sola squadra
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Freccette che uniscono
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Da sempre fra gli abitanti di Montegranaro e Monte San Giusto comuni distanti appena 3 chilometri ma appartenenti a 2 province diverse c’è una sana rivalità soprattutto in ambito calcistico, visto che le rispettive squadre negli anni ‘80 e ‘90 hanno dato vita a delle spettacolari sfide, con tanto di spareggi per la serie D, che portarono diverse migliaia di tifosi agli stadi di Civitanova Marche e Macerata. Uno sport abbastanza giovane come quello delle Freccette che negli ultimi tempi ha sempre più preso piede soprattutto fra i più giovani, sta riuscendo in una piccola ma significativa impresa, quello di mettere insieme alcuni giovani veregrensi con altri coetanei sangiustesi, per dar vita ad una squadra, che sta regalando delle belle soddisfazioni. La compagine dei Locos Darts formata da ragazzi e ragazzi di Montegranaro e di Monte San Giusto composta da Nicola Guardiani, Matteo Torresi, Mattia Torresi, Tania Marini, Clara Pazzelli e Valentina Vitali, è riuscita nelle finali nazionali di Bolzano, ad avere la meglio rispetto alle squadre provenienti da ogni parte della Penisola nella categoria Mixed. I giovani che hanno sbaragliato la concorrenza in Trentino Alto Adige, sono quasi tutti campioni provinciali della categoria D, mentre Nicola Guardiani è addirittura campione italiano di questa categoria. Dai giovani e dalle giovani che hanno colto un risultato così prestigioso, è arrivato un bel segnale di unione e di volontà di superare antichi campanilismi, se anche in altri sport più “datati” e tradizionali a partire dal calcio, che in un momento di forte crisi come quello che stiamo vivendo, sta attraversando un periodo di vacche magre, si riuscisse a favorire delle fusioni o delle unioni, magari il nostro territorio riuscirebbe ad avere una eccellenza sportiva in grado di ben figurare anche a buoni livelli agonistici. Endrio Ubaldi
Valorizzando i talenti
Dal 1946 l’A.S.D. Sport Atletica Fermo svolge attività agonistica maschile e femminile sulle piste di tutta Italia, valorizzando i talenti locali per lanciarli nell’Olimpo nazionale dell’atletica leggera. ORGANIZZA:
Centri di avviamento sportivo per bambini delle materne ed elementari (C.A.S.) Corsi di preagonistica per ragazzi delle scuole medie Corsi di ginnastica per adulti, mattutini, pomeridiani e serali, con insegnanti diplomati Isef Corsi di riabilitazione funzionale e post-infortunio Consulenze psicomotorie per ragazzi diversamente abili Preparazione atletica per tesserati di altre discipline, quali calcio, pallacanestro, pallavolo, sci e ciclismo
Sede utilizzata: Fermo - Pista di Atletica- Via G. Leti 82/b Per informazioni: tel. 0734.227314 - sportatleticafermo@gmail.com