CORRIERE NEWS FEBBRAIO 2014

02 Terra nostra

Ecco Valdasiamo, il ciclo di appuntamenti promossi dal Gruppo Giovani Valdaso

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Sport

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DBC Ascoli Piceno.

Riflettori accesi allo stadio “Recchioni” di Fermo per la sfida tra Italia e Germania Under 19

L‘altra informazione ANNO 12 - N.02/2014 - 14 FEBBRAIO Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita

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Rifiuti, come li gestiamo?

Dentro la differenziata Recupero dei rifiuti, salvaguardia dell’ambiente, nuove fonti di energia pulita, ritorno economico.

Come l’immondizia viene gestita in un territorio virtuoso 7 Economia

9 Sociale

10 Sanità

13 Terra nostra 16 Cartellone

17 Cartellone

18 Sport

Tra impresa e occupazione

Correre per l’autismo

Uniti contro l’Alzheimer

Cucine tipiche in rete

Il Carnevale batte la crisi

Cobra Fermo, e sono 35

Mercatone fallimenti & stock

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Inchiesta/Rifiuti 14 febbraio 2014

Rifiuti da recuperare e da trattare per evitare le speculazioni e preservare salute e ambiente

“Monnezza”? Un bell’affare… di Daniele Maiani

N

essuno avrebbe mai pensato, cinquant’anni fa, che la raccolta dei rifiuti sarebbe diventata, nell’ordine: un’emergenza addirittura mondiale, un affare miliardario su cui si sono buttate anche le mafie, una fonte di energia, con tanto di studi da parte delle università tra le più prestigiose del globo, eccetera eccetera. Per rimanere in tema, sembra che il famoso detto dell’imperatore Vespasiano, “pecunia non olet”, non sia mai passato di moda, anzi, sia oggi ancora più attuale di allora. E pensare che, fino ai tempi dei nostri genitori, gli scarti del nostro vivere quotidiano erano considerati “immondi”, da cui “immondizia”, appunto. Robaccia, scarti davvero inutilizzabili, perché si buttava via ben poca roba, specie se edibile: c’era più oculatezza nei consumi, le famiglie erano numerose, la fame tanta e dunque si comprava solo il necessario, roba da mangiarsi praticamente tutta, torsoli compresi, come le famose pere di Pinocchio. Inoltre, non c’erano certo le confezioni “plasticose” di cui oggi si abusa, quasi tutto era venduto sfuso.

Comunque sia, anche allora l’immondizia, benché poca, era roba di cui disfarsi quotidianamente, raccolta da personale addetto, ovvero da semplici “scopini” (o spazzini che dir si voglia), muniti di bidoni con le rotelle e ramazze di saggina, mica di mezzi meccanici semiautomatici come oggidì. Compiuta questa incombenza giornaliera, ovvero svuotato il nostro bidoncino nel bidone dello scopino, la nostra coscienza atavica era accontentata. In che senso, direte voi? Semplice: i rifiuti, stanno all’uomo come i reperti archeologici stanno alla civiltà che li ha prodotti.

Il rifiuto è lo specchio cristallino di quello che consumiamo, usiamo e, troppo spesso, sprechiamo anche; parla della vita dell’uomo all’interno della sua casa, della sua intimità e per questo, in un certo senso, è

tabù. Lo si produce, ma poi lo si deve distruggere subito, perché contiene anche parte della nostra cattiva coscienza.

Ed è così che fino a un certo punto del secolo scorso i rifiuti venivano ritirati dalle case e bruciati o sotterrati senza riguardo alcuno per l’ambiente, in discariche spesso improvvisate. Era, in pratica, il trionfo dell’antropocentrismo ecologico: la coscienza dell’uomo era tranquilla e appagata, il rifiuto non c’era più o, almeno, non lo si vedeva più, e della natura che veniva offesa chissenefregava... Stranamente attuale, con la differenza che adesso i rifiuti sono diventate colline, poi montagne, poi cave sotterranee, poi discariche a cielo aperto, poi “corredo” urbano stabile, perché non si sa più dove metterli. Ed è da questo dualismo cosmologico, relativo all’immondizia, tra uomo e natura (entità che sembrano entrambi avere esigenze inconciliabili, riguardo questo problema) che si sviluppa e cresce lo studio dell’ecologia del pianeta Terra.

Siamo in un mondo dove la società dei consumi ha raggiunto ritmi sia di produzione che di consumo, appunto, talmente elevati che il trattamento e il recupero degli scarti della produzione e del consumo sono un problema globale: un gatto che si morde la coda e non sa che la coda è sua (eh, Signor G.?).

La natura da sola, nonostante le sue capacità di autorigenerarsi, non riesce a sopportare questo ritmo di consumo/distruzione. È malata dai fumi delle ciminiere degli impianti industriali, degli scappamenti delle auto nelle città, del petrolio riversato in mare dalle navi, è malata dall’inquinamento dei fiumi e dei laghi riempiti di scarichi industriali tossici. Ma soprattutto è malata dalle montagne dei nostri rifiuti che si accumulano vicino alle città e addirittura dentro, sopra e sottoterra.

Una tragedia, questa sì immonda, che è arrivata pericolosamente vicina a un punto di “non ritorno”: perché, oggi, se c’è chi di “monnezza” si arricchisce, c’è anche

chi (tanti) di “monnezza” muore. Nel frattempo, si litiga sul modo di trattare i rifiuti senza pericolo per gli umani e l’ambiente, o ci si scervella sul modo per ricavare da essi fonti ulteriori di energia utile.

E torniamo daccapo: all’affare miliardario citato all’inizio; all’uomo, pericoloso, avido e ottuso abitante di questo povero mondo sull’orlo del collasso che persiste a voler guadagnare carta (moneta) cavalcando il business dell’ecologismo. Flussi di denaro immensi serviti su un piatto d’argento a gente di malafede o malaffare (leggi: industriali, politici e mafiosi di pochi scrupoli e tante connivenze in alto e basso loco). Ma “loro”, che mangiano? Che bevono? Noi lo sappiamo bene, purtroppo, cosa ci tocca mandar giù: cibi ed acqua più velenosi della mela di Biancaneve. Tornando al buon Vespasiano, ne deriva che, in quest’ottica, “pecunia olet”. E “olet” pure parecchio.

Entro il 2014 porta a porta in tutta la città

Asite, l’anno delle novità Raccolta differenziata porta a porta in tutta la città. Un ecocentro più grande e un centro del riuso tutto nuovo. Impianti per il trattamento di carta e plastica e per la produzione di biometano. Se tutto andrà come da programma, quello da poco iniziato, per l’Asite, sarà un anno da ricordare. A spiegarci queste novità è Roberto Cippitelli, presidente della società partecipata del Comune di Fermo.

“Proprio in questi giorni – dice – siamo partiti con il porta a porta a Campiglione. Entro febbraio sarà la volta di Santa Petronilla e a marzo di Santa Caterina.

E così fino a coprire tutta la città. Per ultimo toccherà al centro storico per il quale stiamo pensando ad una modalità di raccolta alternativa che a breve sperimenteremo a Lido Tre Archi e a

Casabianca. In entrambe le zone, per qualche ora al giorno, sarà posizionato un grande contenitore coperto, all’interno del quale si trovano i cassonetti per la raccolta differenziata. Ad ogni famiglia sarà consegnata una chiave elettronica che consente l’apertura del cassonetto, che poi viene prelevato da un apposito mezzo per essere riposizionato nello stesso punto il giorno dopo”.

Nelle ultime settimane la discarica di Fermo è stata al centro di accese polemiche. A quale futuro va incontro?

“La Provincia sta approntando il nuovo piano dei rifiuti che prevede una maggiore specializzazione delle discariche. In quella di Fermo saranno conferiti i rifiuti urbani di tutta la provincia; quella di Torre San Patrizio accoglierà i rifiuti speciali, mentre quella di Porto Sant’Elpidio pian piano andrà ad esaurirsi. La diffusione della raccolta differenziata e delle politiche di riuso e riciclo, comunque, porteranno le discariche ad avere un ruolo sempre più marginale nel ciclo di vita dei rifiuti. Sarà perciò necessario specializzarsi nel recupero dei materiali e in quello energetico. Il nostro obiettivo è di dotarci, entro il 2015, di un impianto che ci consenta di trattare in discarica carta e plastica.

Questo ci permetterà di rivendere direttamente questi materiali, aumentando il nostro fatturato.

Per quanto riguarda il recupero energetico, l’attuale impianto non ci consente di produrre un prodotto finito di alta qualità, quindi spendibile sul mercato.

Abbiamo perciò approvato il progetto preliminare per la costruzione di un ‘digestore’ che produrrà biometano e che contiamo di inaugurare a metà del prossimo anno. Una volta attivato, saremo i primi in Italia ad esserci dotati di un impianto che depura il metano, per poi immetterlo in rete o venderlo, come previsto da un recente decreto ministeriale”.

La diffusione di una cultura del riutilizzo porta in primo piano la necessità di avere a disposizione luoghi dove poter portare quello di cui vogliamo disfarci, senza che questo finisca in discarica.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rapida diffusione degli ecocentri.

Nel Fermano quasi ogni paese ne ha uno, quando a mio parere sarebbe più opportuno che ogni comune si dotasse di un centro di ‘trasferenza’. Per servire un territorio come il nostro sarebbero sufficienti tre ecocentri: uno per la zona della montagna, uno per la media collina

e uno per Fermo e la costa. Nei prossimi mesi interverremo sul nostro ecocentro ampliandolo e creando degli appositi percorsi per i nostri mezzi. Contemporaneamente attiveremo un centro del riuso dove sarà possibile portare oggetti ancora funzionanti ma non più utilizzati che potranno essere messi a disposizione di chi ne ha bisogno”.

Francesca Pasquali

I Comuni Ricicloni Pedaso, Altidona, Torre San Patrizio, Porto San Giorgio: sono i comuni della provincia di Fermo che nel 2012 hanno superato il 65% di raccolta differenziata, ottenendo per questo il riconoscimento di “Comuni Ricicloni” 2013. Il primato spetta a Pedaso con il 71,03%, seguito da Altidona (65,80%), Torre San Patrizio (65,33%) e Porto San Giorgio (65,23%).

Le Marche si confermano la regione più riciclona del centro e del sud Italia, con 74 comuni che hanno superato quota 65%. In provincia di Fermo, nel 2012, la percentuale media di raccolta differenziata si è attestata al 42,75%, con un incremento del 5,99% rispetto al 2011. I dati fermani restano comunque inferiori a quelli della media regionale, in base alla quale la percentuale di raccolta differenziata è del 56,11%, con una crescita, rispetto al 2011, del 7,23%.

Inchiesta/Rifiuti 14 febbraio 2014

In un anno raggiunto un livello di raccolta differenziata soddisfacente

Porta a porta, trend in crescita per Porto San Giorgio di Serena Murri

A quasi un anno dall’inizio del porta a porta, dopo il consueto periodo di assestamento, Porto San Giorgio giunge ad un punto di svolta, grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti e in seguito alla rimozione di tutti i cassonetti rionali e alla concessione, in determinate zone, di raccolta per vetro, lattine, metalli e oli da cucina. Sebbene fino ad aprile 2013 mostrassero tendenze in calo, i dati percentuali di differenziata sono rassicuranti per quanto riguarda gli ultimi mesi dello stesso anno, attestandosi al 67%, con una media complessiva annuale del 66,4% (dato stimato e non ancora ufficiale), contro il 65,12% del 2012.

A detta dell’assessore all’Ambiente Umberto Talamonti, “con la procedura della differenziata, prima di tutto ab-

biamo risolto quello che era il problema diffusissimo dei cassonetti rionali che sovente diventavano ricettacolo di materiali ‘altri’ abbandonati a mo’ di ‘discarica’”. C’è ancora da lavorare su alcuni punti della città – facili da individuare poiché l’azione viene reiterata – in cui avvengono degli abbandoni incivili ed è compito dell’amministrazione monitorare le zone per reprimere certi comportamenti anomali”.

Quali sono le altre peculiarità della zona?

“Una delle particolarità di tutti i comuni rivieraschi riguarda le seconde case, delle quali i proprietari usufruiscono durante l’estate o nei weekend. Una problematica che comporta modalità diverse per il deposito dell’immondizia, in questo caso prevede l’isola ecologica alla quale si può accedere anche in orari diversi – a prescindere

da quelle che sono le disposizioni per il porta a porta – che si trova a sud, nell’ex area Cossiri”.

Sempre dalla collocazione a carattere balneare, che soprattutto durante i mesi estivi vede abbassare drasticamente la soglia di differenziata, si aggiunge un ulteriore problema, quello della raccolta dei relitti di mare, questione comune a tutte le città della riviera.

“Si tratta di un quantitativo indifferenziato che, per la maggior parte, risulta composto da detriti di legno in mezzo ai quali possono esservi vetro e plastica. È un problema complesso perché quantità e volumi sono abbastanza elevati e in più ci ritroviamo ad avere anche rifiuti che non provengono direttamente dal nostro territorio”.

Cosa può dirci, invece, sulle quantità di rifiuti “normali” prodotti?

“Avendo una condizione pro-capite

altissima, siamo sopra alla media di produzione del rifiuto a fronte di una città molto piccola ma densamente abitata. Questo vuol dire che ad un territorio molto compresso, di densità abitativa notevole, andiamo in qualche modo ad aggiungere la problematica della quantità del rifiuto e, tutto considerato, ci troviamo a gestire discretamente la situazione. L’obbiettivo ultimo resta comunque la riduzione delle quantità di rifiuti prodotti e, stando alle statistiche, dal 2012 al 2013 c’è stata una riduzione significativa, segno che il lavoro fatto e le politiche ambientali di sensibilizzazione adottate sono stati efficaci. In collaborazione con l’Ufficio ambiente, ad esempio, diamo vita ad iniziative di educazione nelle scuole, con l’obiettivo di sviluppare nei giovani una cultura della responsabilità e della consapevolezza”.

Il porta a porta a Monte Urano, Montegranaro, P.S.Elpidio e S.Elpidio a Mare

Quattro comuni che fanno la differenza Dal 2013, i Comuni che entro l’anno precedente non avevano raggiunto il 65% di raccolta differenziata sono stati costretti a pagare delle sanzioni.

Nell’ultimo biennio si è assistito quindi a una vera e propria “corsa al porta a porta”, con l’obiettivo di evitare le poco gradite ammende.

Tra i comuni in cui il servizio è partito in quel periodo ci sono Montegranaro e Monte Urano. Nel primo il nuovo sistema raccolta dei rifiuti è entrato a regime all’inizio del 2013 e, dopo il picco raggiunto ad agosto (76,66%), il dato medio della differenziata si è assestato intorno al 70% (70,38% a dicembre).

A Monte Urano il porta a porta è stato avviato a metà dello scorso anno e ha fatto segnare da subito un trend positivo (si è infatti passati dal 47,79% di maggio al 76,12% di giugno, fino ad arrivare al 78,65% di dicembre).

Pioniere della raccolta differenziata porta a porta in questa fetta di territorio è il comune di Porto Sant’Elpidio, dove il servizio è stato attivato già a partire dal 2005 e dove, a ormai nove anni di distanza, la percentuale è del 67,78 (dato aggiornato a settembre 2013).

Nel 2013 sfiorato il 70%

Differenziata record a Civitanova Costanza e persistenza stanno dando i loro frutti. Così, a Civitanova Marche, lo scorso anno si è chiuso con un risultato di raccolta differenziata senza precedenti per la città: 68,98 è la percentuale raggiunta a dicembre 2013. Un dato molto incoraggiante, soprattutto se si considera che, nel corso dell’estate dello stesso anno, non si è riscontrato il calo “fisiologico” dovuto alla presenza di turisti.

Risultati che fanno ben sperare per il futuro, ottenuti anche grazie all’introduzione, nel centro della città, dei sacchetti dotati di microchip, che consentono al Cosmari di verificare il corretto conferimento dei rifiuti.

Paragonando i dati del 2013 con quelli dell’anno precedente si nota un aumento della raccolta differenziata del 2,6% (dal 66,31% al 68,98%). Nel 2012 sono stati raccolti complessivamente 23 milioni 821 mila chili di spazzatura, contro i 23 milioni 896 mila chili del 2013. Di questi, circa 16 milioni e mezzo vengono differenziati, mentre 7 milioni e mezzo finiscono in discarica. Tra i rifiuti riciclati, a primeggiare è l’organico con 7 milioni 359 mila chili, seguito da carta, cartone, vetro e multimateriale (plastica e scatolame), rispettivamente con 1,6, 1,6, 1,5 e 1,2 milioni di chili.

Il 2012 è stato l’anno dell’avvio del porta a porta a Sant’Elpidio a Mare. Con l’eliminazione dei cassonetti, nel comune, la percentuale di raccolta differenziata è andata progressivamente aumentando, fino ad arrivare al 70,57%

la giostra SERVIGLIANO

dello scorso dicembre.

In tutti e quattro i comuni il servizio è svolto dalla Ecolpidiense S.r.l. che si è anche occupata della distribuzione dei sacchetti e dei “bidoncini”.

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Inchiesta/Rifiuti 14 febbraio 2014

L’orgoglio del sindaco per aver raggiunto il traguardo del 65%

Anche a Campofilone il rifiuto è risorsa di Serena Murri

In una vallata dove il rispetto per l’ambiente è diventato priorità oltre che esempio da seguire – avendo Altidona e Pedaso fra i comuni “ricicloni” – le buone abitudini si diffondono come le buone tradizioni. E mentre i singoli campanili raggiungono piccoli traguardi, nuove alleanze da stringere sono già all’orizzonte.

Una realtà come quella di Campofilone è senz’altro da citare, se non altro viste le difficoltà iniziali.

“Siamo partiti – spiega il sindaco Ercole D’Ercoli – da un sistema tradizionale con i cassonetti che ci davano dei risultati pessimi sulla raccolta differenziata. Avevamo infatti delle percentuali inferiori al 10%, al giorno d’oggi inaccettabili per un paese civile che mira alla tutela dell’ambiente. Così abbiamo fatto una scelta drastica ma efficace”.

Cioè? “Abbiamo eliminato totalmente i cassonetti per evitare che diventassero il luogo dove andare a lasciare rifiuti di qualsiasi tipo. Una scelta che sembra aver dato i suoi frutti perché. Così facendo, nel 2012 siamo passati al servizio di raccolta differenziata porta a porta, togliendo tutti i cassonetti dal territorio comunale. L’unico elemento che raccogliamo ancora su strada è il vetro tramite le campane, per il resto plastica, carta, umido e indifferenziato passiamo con il porta a porta anche nelle case più periferiche e isolate, campagne comprese”.

I primi dati positivi e in controtendenza rispetto al passato risalgono ai primi sei mesi del 2012. “Quando la raccolta differenziata era parziale, avevamo raggiunto una percentuale che era intorno al 34%. Un segnale incoraggiante, al quale seguono i dati del 2013 che si basano su un intero anno di raccolta porta a porta. Si tratta di numeri che non possono ancora essere considerati ufficiali in quanto manca il dato di dicembre, che dovrebbe aggirarsi intorno al 65%”.

Come vanno invece le cose d’estate?

“Avendo un chilometro e mezzo di costa, il nostro comune viene penalizzato dal punto di vista dei rifiuti, con tutte le problematiche che ciò comporta. Difatti, durante la stagione estiva si fa fatica a tenere sotto controllo il litorale che è quasi interamente spiaggia libera. Prova ne è che in quel periodo le percentuali di raccolta differenziata diminuiscono sensibilmente”.

Estate a parte, ormai riuscite a coprire in maniera omogenea tutta la zona?

“Restano solamente due punti critici che purtroppo riguardano due zone di grande transito: lungo la strada statale e lungo la strada provinciale Valdaso, che sono le arterie principali. Nei pressi delle campane ancora permane qualche problema di controllo. Ultimamente sono stati installati dei sistemi di videosorveglianza per cercare di debellare questo problema e ostacolare questa prassi di abbandonare i rifiuti al di fuori dei giorni stabiliti dal calendario e con modalità incivili”.

Come siete riusciti a sensibilizzare i cittadini?

“All’inizio del percorso è stata fatta una serie di riunioni in tutte le zone del territorio comunale, dopo aver fornito a tutti un piccolo manuale con elencate le modalità di

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Primi piatti: Risotto al cedro, pappardelle al ragù di salsiccia.

Secondo piatto: Reale al forno con patate.

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riferimento: giorni, orari, tipologie di rifiuti che potevano essere lasciati nei singoli giorni, una sorta di vademecum con tutti i suggerimenti del caso. C’è stato anche l’ausilio della Polizia municipale con la puntuale comunicazione e informazione alla cittadinanza, una fase di prevenzione alla quale è seguita una fase ‘repressiva’ con verbali in materia ambientale”.

Vero è che il rispetto per l’ambiente è dettato anche dall’esigenza di contenere i costi. Come vi muoverete in futuro in questo senso?

“Abbiamo iniziato un discorso con Pedaso e Altidona per uniformare il servizio su una modalità di raccolta unitaria per tutti e tre i comuni con la realizzazione di un unico ecocentro – peraltro già esistente a Pedaso – e di un centro del riuso che sarebbe baricentrico rispetto a tutti e tre i comuni. Diventerebbe ancor più nodo strategico perché vorrebbe dire servire un territorio di oltre ottomila abitanti, garantendo efficienza e qualità del servizio offerto con un’ottimizzazione dei costi non indifferente”.

I dati 2013 della Valdaso I comuni della Valdaso in cui è stato attivato il servizio di raccolta differenziata porta a porta, alla fine dello scorso anno hanno raggiunto le seguenti percentuali: Altidona 69% Campofilone 65% Montefiore dell’Aso 69% Pedaso 74% * Nei comuni di Lapedona e Monterubbiano il servizio di raccolta differenziata porta a porta non è ancora stato attivato

Massa Fermana e Montappone avviano il porta a porta

Insieme. E sostenibili di Federica Balestrini

La raccolta differenziata con il sistema “porta a porta” si sta dimostrando, in molti Comuni delle Marche e della Provincia di Fermo, molto efficace al fine di sensibilizzare e responsabilizzare direttamente gli utenti alla gestione “sostenibile” del ciclo dei rifiuti. Attraverso tale modalità è possibile recuperare al riciclo, o comunque al trattamento differenziato, una frazione maggiore di rifiuti solidi urbani. Anche il Comune di Massa Fermana ha intrapreso la strada della raccolta “porta a porta”.

Quando ha preso il via e quali sono le modalità di funzionamento della raccolta differenziata nel Comune di Massa Fermana?

“Nel corso degli anni – spiega il sindaco Giampiero Tarulli – abbiamo incrementato la raccolta differenziata dotando il territorio comunale di 15 nuove isole ecologiche (carta, vetro, plastica, abiti usati), oltre ad aver allestito un centro raccolta per rifiuti, interessando vecchi elettrodomestici e materiali ingombranti, grazie anche al contributo della Provincia”.

Quali i problemi riscontrati e quali i risultati?

“E’ chiaro che tale modalità di funzionamento per la raccolta differenziata non poteva raggiungere le percentuali che la normativa impone. Passare da soli al “porta a porta” sarebbe stato un salas-

so per i nostri cittadini. A tal proposito abbiamo deciso, assieme al Comune di Montappone, di incaricare un esperto del settore al fine di redigere un piano che tenesse conto sia del territorio dei due comuni che della spesa. Da ormai qualche settimana una commissione sta valutando i risultati del progetto e a breve inizieremo un percorso per concretizzare il “porta a porta” nei due comuni. Mi auguro che tale progetto possa attuarsi anche prima dell’estate. Tra i problemi che sono stati affrontati, non si poteva non tener conto del fatto che vi sono numerose aziende che si occupano della produzione di cappelli e per loro dovrà essere predisposto un piano di intervento per la specificità dei rifiuti prodotti. Ulteriore criticità sono le molte famiglie che abitano nelle zone lontane dal centro o in case isolate e raggiungerle con il porta a porta potrebbe rappresentare un problema. Altro aspetto importante sarà la formazione dei cittadini che rappresenta, probabilmente, il problema maggiore”.

Come ha risposto la cittadinanza? Avete altri progetti?

“Speriamo che la cittadinanza sappia comprendere l’importanza di questo progetto e che collabori nel migliore dei modi anche perché in futuro, con tale modalità di raccolta rifiuti, si potranno ottenere non solo benefici ambientali, ma anche economici”.

Inchiesta/Rifiuti 14 febbraio 2014

La sfida del Circolo Legambiente fermano

Il rifiuto migliore? Quello che non viene prodotto La produzione dei rifiuti, negli ultimi anni, ha mostrato una crescita tale da farne uno dei problemi più gravi per il futuro del pianeta. Ancora oggi la maggior parte di essi finisce in discarica e solo nel nostro territorio ne sono presenti tre: a Fermo, Torre San Patrizio e Porto Sant’Elpidio. Il basso costo di conferimento fa della discarica il principale sistema di smaltimento, ma è il più obsoleto e il meno sostenibile. Infatti, i residui dei rifiuti restano attivi per molti anni e producono numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e per le falde acquifere. Poiché i tempi di degradabilità di molti materiali indifferenziati sono lunghissimi, tracce di queste sostanze saranno presenti per molti anni e, ancora peggio, alcune tipologie di rifiuto sono causa di emissioni di pericolosi gas serra.

Una moderna discarica, oltre alle dovute misure di sicurezza ambientale, deve quantomeno assicurare la presenza di sistemi di captazione, come gli impianti a biogas presenti a Torre San Patrizio e nel sito di San Biagio a Fermo, dove solo in quest’ultimo caso, grazie al recupero e alla trasformazione in Kwh di 91 milioni di metri cubi di metano che si sarebbe disperso inquinando l’atmosfera, nei prossimi 15 anni si potranno coprire le esigenze di 62.000 famiglie, evitando circa 780.000 tonnellate di anidride carbonica e risparmiando l’equivalente di 35.000 tonnellate di petrolio.

Ma il conferimento in discarica deve diventare un’op-

zione sempre più residuale. La raccolta differenziata è il primo passo che ci consente di ridurre la quantità dei rifiuti, diminuendo il consumo di materie prime e dando anche un contributo importante alla lotta ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria.

Secondo stime di Legambiente, riciclare solo la metà dei propri rifiuti riduce la CO2 e i gas climalteranti emessi in atmosfera di una quantità tra i 150 e i 200 Kg all’anno.

La normativa nazionale individua precisi obiettivi per quanto riguarda la raccolta differenziata, con un minimo da raggiungere fissato negli ultimi anni al 65%. Valori ancora lontani nella Provincia di Fermo, che si è attestata nel 2012 solo al 43 % ma con un incremento significativo rispetto al passato, dove è stato più che raddoppiato il dato del 2008. Un territorio che sta migliorando ma che ha ancora molta strada da fare.

Ormai non devono esserci più indugi: il sistema di raccolta differenziata porta a porta spinto è quello che garantisce la miglior gestione dei rifiuti per quantità e qualità, oltre che generare sul territorio un ciclo virtuoso e una sana economia. Ed è per questo che sosteniamo tutti i Comuni del territorio fermano che hanno già avviato questo sistema di raccolta e stimoliamo quelli che ancora non sono riusciti a partire.

Un altro passo per una gestione efficiente dei rifiuti è il Riuso. Riutilizzare gli oggetti prima che diventino rifiuti allunga il suo ciclo di vita e riduce il consumo

di materie prime per la produzione di un bene nuovo.

Ma dopo aver Riciclato, Recuperato e Riusato, il passaggio fondamentale e più importante è quello della Riduzione. Solo se fondato su una seria politica di prevenzione, il ciclo dei rifiuti sarà davvero integrato, virtuoso e sostenibile. In molti casi, i rifiuti hanno un ciclo di vita brevissimo, ad esempio gli imballaggi dei prodotti acquistati, appena dopo aver fatto la spesa, finiscono subito nell’immondizia. Prima dei consumi la riduzione dei rifiuti riguarda, quindi, gli aspetti della produzione, della distribuzione delle merci ed il loro confezionamento. Ma è necessario anche modificare il nostro stile di vita e promuovere la riduzione dei rifiuti attraverso comportamenti virtuosi da parte di ciascuno di noi, come utilizzare le borse di tela al posto degli shopper in plastica tradizionale, acquistare alimenti sfusi, bere l’acqua del rubinetto, evitare i prodotti usa e getta o scegliere detersivi e detergenti alla spina utilizzando lo stesso contenitore.

E’ questa la nuova prospettiva e un nuovo modo di concepire i rifiuti che noi di Legambiente vogliamo e sosteniamo, un cambiamento culturale lungo difficile ma obbligato e che in un momento così delicato assume un valore sociale, economico e ambientale elevatissimo.

Andrea Bagalini (Presidente del Circolo Legambiente fermano)

IoRiciclo viene utilizzata dai Comuni di Monte Urano e Pedaso

Come differenziare? Te lo ricorda una app! di Andrea Braconi

La xTreme software è una piccola realtà di 10 persone con sede in Abruzzo, nell’immediato entroterra di Roseto. Nata negli anni ‘80, ha seguito tutta l’evoluzione dell’informatica: dagli albori di Unix alle soluzioni gestionali per aziende, fino alle attualissime app per dispositivi mobili. Tra queste c’è IoRiciclo, scaricabile gratuitamente da qualsiasi smartphone ed utilizzabile nei Comuni che hanno aderito alla proposta lanciata dalla stessa ditta. Come Monte Urano e Pedaso, che ne hanno prima testato la validità e poi formalizzato l’utilizzo.

Perchè un’applicazione dedicata al servizio di raccolta differenziata?

“L’idea nasce da una collega – spiegano i responsabili della xTreme software – che, vivendo in una località marina, ha pensato: se un turista prende una casa in affitto qui da me in estate, come fa a sapere cosa buttare e quando? La stessa collega è ipertecnologica, un po’ smemorata e ha pure smarrito la sua copia cartacea del calendario di raccolta; quindi, senza pensarci due volte, ha creato una app per il suo telefono che le ricordasse giornalmente quale secchio mettere fuori dalla porta. Ha portato l’idea in azienda e abbiamo sentito che poteva nascere qualcosa di più grande e che potesse essere veramente utile a tutta la popolazione coinvolta nella raccolta differenziata”.

Quale metodo avete scelto per sperimentare IoRiciclo?

“Siamo andati alla ricerca di un buon bacino di utenza per far partire la spe-

rimentazione. Abbiamo trovato terreno fertile attingendo alla classifica dei Comuni Ricicloni della provincia di Fermo, agganciando il Comune di Monte Urano (il primo a partire) e il comune di Pedaso (vincitore del premio Comuni Ricicloni della Provincia di Fermo del 2013). Nei colloqui con le autorità comunali competenti è venuto fuori che la app era utilissima per stimolare l’interesse di una fetta di popolazione che era ancora poco coinvolta sul tema della raccolta porta a porta: i giovani! Abbiamo capito che la vera forza del servizio è la creazione di una comunità di utilizzatori, per questo stiamo partendo con una campagna di comunicazione a tutti i Comuni d’Italia per farli aderire al progetto. Gli utenti interessati avranno la possibilità di iscriversi sul nostro sito e di compilare il calendario di raccolta del proprio Comune. Fatto questo, potranno poi avvisare la cittadinanza che IoRiciclo è attivo anche nel loro Comune e che potranno scaricarlo da Apple store o GooglePlay”.

In quanti Comuni è attualmente operativo e con quanti avete avviato contatti?

“Monte Urano e Pedaso sono i primi due Comuni che hanno aderito ma, visto l’entusiasmo dei primi due pionieri, ci aspettiamo una massiccia adesione anche perché IoRiciclo è totalmente gratuito!”.

QUI MONTE URANO Difficile ripercorrere in poche righe le numerose scelte fatte in tema di differenziata dall’Amministrazione guidata dal Sindaco uscente Francesco Giacinti

nell’arco di due mandati. “Nel 2005 abbiamo attivato la raccolta differenziata spinta – spiega l’Assessore Moira Canigola – attraverso l’istituzione delle isole ecologiche e dei cassonetti di vicinato per l’umido. Abbiamo lavorato moltissimo, la cittadinanza ha capito e abbiamo raggiunto il 40% di differenziazione. Nel 2013 abbiamo voluto fare il salto di qualità ed iniziare con il porta a porta, arrivando a risultati veramente importanti: siamo partiti con un 70% circa di differenziazione toccando in 9 mesi quasi l’80% (dato dello scorso mese di dicembre). Si sono registrati pochissimi casi di abbandono di rifiuti sul territorio e l’ecocentro lavora tutti i giorni a pieno ritmo. Da due anni, inoltre, facciamo progetti di servizio civile affinché siano i giovani stessi a gestire e pensare in maniera innovativa questo settore del rispetto dell’ambiente come scelta culturale”.

E arriviamo all’app della xTreme software. “Può essere scaricata gratuitamente dal sito del Comune e fornisce un servizio in più, ricordando ogni sera che cosa deve essere messo fuori casa e come differenziare. Tutto ciò costituisce una parte, importante, delle nostre politiche di rispetto del territorio, di risparmio energetico e di valorizzazione delle energie rinnovabili”.

QUI PEDASO Dell’attenzione all’ambiente e della sostenibilità il Comune di Pedaso (che nel 2013 ha raggiunto il 71% di raccolta differenziata) ha fatto un cardine della proprio azione amministrativa, affian-

cando una comunicazione innovativa ed efficace nei confronti della cittadinanza.

Quasi scontata, quindi, la collaborazione con la eXtreme software.

“L’iniziativa propone un metodo facile e veloce – rimarca l’Assessore Paolo Concetti – per ricordare gli appuntamenti con il calendario della raccolta differenziata. La app, infatti, segnala giornalmente quando e quale tipologia di rifiuto posizionare fuori dalla porta d’ingresso. Basta scaricare gratuitamente l’applicazione da App store o da Google Play Store e selezionare il Comune di Pedaso, quindi la zona A (lato est della statale, mare) o la zona B (lato ovest della statale, Valdaso). Con il proprio smartphone, quindi, il cittadino viene quotidianamente informato sulla tipologia di rifiuto da smaltire nel giorno corrente e nei giorni immediatamente successivi. Un passo avanti, in pratica, nell’attuazione del percorso di miglioramento dell’Amministrazione con l’obbiettivo di rendere questa comunità una smart comunity. Si tratta di un modo utile e intelligente di utilizzare la tecnologia e di metterla a supporto di quella che è la cultura ambientale, campo in cui il nostro Comune da anni sta focalizzando l’attenzione”. www.iriciclo.it www.xtremesoftware.it

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Economia/News 14 febbraio 2014

Fermano/Partito il progetto Reti d’Impresa

L’unione fa la forza La Cna ha proposto il progetto alla Camera di Commercio. La Camera di Commercio se n’è fatta promotrice e ha coinvolto l’Università Politecnica delle Marche. L’Università ha chiesto alla Cna di dar vita all’iniziativa. E’ nato così Reti d’Impresa, il progetto rivolto alla piccole e medie aziende del Fermano.

Il primo passo è stato l’organizzazione di quattro seminari formativi che hanno visto la partecipazione complessiva di oltre cento imprese. Di queste, circa cinquanta si sono dette disponibili a passare alla fase due. Le aziende sono state così suddivise in tre gruppi – calzaturiero, casa e altro – in base al settore di produzione. Il primo settore è, per ora, quello che sta procedendo in modo più spedito, con otto aziende che hanno sottoscritto un accordo di rete. L’obiettivo finale è quello di realizzare uno showrooom permanente a Villa Baruchello di Porto Sant’Elpidio, in cui saranno esposte calzature da uomo, donna e bambino, e di creare un sito di e-commerce dedicato ai buyers.

“Tutte le imprese che hanno aderito al progetto – spiega il preside delle facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, Dario Amodio – hanno compilato un questionario da cui sono emersi i loro punti di forza e di debolezza. Le informazioni che abbiamo raccolto ci dicono che queste aziende realizzano prodotti di qualità ma non sempre sono capaci di venderli bene. In sostanza, sono carenti nella parte commerciale, del marketing e della comunicazione”.

Il contributo dell’Università si inserisce proprio in questo ambito. “Bisogna far capire alle imprese – continua Amodio – che quello che si fa nelle nostre aule non è fine a se stesso, ma che può essere applicato in modo concreto alle loro produzioni. Il nostro è soprattutto un ruolo formativo, ma resteremo a disposizione per offrire consulenze, qualora in futuro ce ne fosse bisogno”.

Per chiarire dubbi e ricevere indicazioni le aziende potranno inoltre contare su uno sportello di consulenza che sarà attivato presso la Camera di Commercio di Fermo.

Un’iniziativa importante, dunque, avviata in un momento storico che vede le piccole e medie imprese arrancare in un mercato in mano a, pochi, grandi. “Oggi più che mai – dice il direttore provinciale della Cna di Fermo, Alessandro Migliore – per le imprese è necessario essere competitive. Aggregarsi in rete è uno dei modi per non correre il rischio di perdere commesse importanti per la loro sopravvivenza”. (Francesca Pasquali)

Provincia/Domande entro il 28 febbraio

Borse di studio per diplomati e laureati Sono 51 le nuove borse di studio attivate e finanziate dalla Provincia di Fermo nell’ambito di un ulteriore piano di interventi per sostenere lo sviluppo nel territorio. Di queste, 33 sono rivolte a diplomati inoccupati/disoccupati da almeno 6 mesi per la realizzazione di esperienze lavorative, da svolgersi presso imprese e studi professionali del territorio provinciale, della durata di 6 mesi; 18 riguardano laureati inoccupati/ disoccupati per la realizzazione di progetti di ricerca per innovazione tecnologica, da svolgersi solo presso le imprese del territorio provinciale.

Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è venerdì 28 febbraio.

Possono accedere alle borse di studio per diplomati soggetti che siano in possesso di: diploma di scuola superiore che permette l’accesso all’Università; in stato di inoccupazione o disoccupazione da almeno 6 mesi, come risultante da autocertificazione, ai sensi dei D.lgs 181/2000 e 297/2002; che abbiano la residenza nella Provincia di Fermo. La borsa di studio è di 650 euro mensili lordi e ha una durata 6 mesi, con una presenza presso il soggetto ospitante di

30 ore settimanali.

Per le borse di studio per laureati il progetto di ricerca da realizzare deve prevedere interventi nell’ambito dell’innovazione tecnologica sia in termini di ricerca, sviluppo o trasferimento dell’innovazione in impresa e essere corredato da una certificazione rilasciata da un organismo di ricerca o Università. Sono ammissibili le domande presentate da soggetti che siano in possesso di: laurea specialistica, magistrale o vecchio ordinamento, attinente al progetto di ricerca; in stato di inoccupazione o disoccupazione, come risultante da autocertificazione, ai sensi dei D.lgs 181/2000 e 297/2002; che abbiano la residenza nella Provincia di Fermo. La borsa di studio è di 750 euro mensili lordi e ha una durata 6 mesi, con una presenza presso il soggetto ospitante di 25 ore settimanali.

Info: Settore Politiche del Lavoro e Formazione Professionale, Via Sapri, 65 - Fermo Tel. 0734.232522 - 232557 - 232530 sostegno.occupazione@provincia.fm.it www.provincia.fm.it/bandi

Breve Fermo Uno sportello per la gestione ex Inpdap Dal 3 febbraio, presso la sede Inps di Fermo, è aperto uno sportello dedicato alla gestione ex Inpdap. Assicurati e pensionati ex Inpdap residenti nel Fermano potranno rivolgersi allo sportello per richiedere informazioni su pensioni, posizioni assicurative, riscatti e ricongiunzioni. Per tutte le altre prestazioni la sede farà da tramite inoltrando le domande alle sedi competenti per tipologia di richiesta.

Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e il giovedì dalle 9 alle 15.

Info: urp.fermo@inps.it

Lavoro/Le offerte nel territorio Aziende del distretto calzaturiero del Fermano ricercano le seguenti figure: 1 operaio addetto all’applicazione di forti e puntali; 1 operaio addetto al montaggio delle calzature; 1 orlatrice; 1 cucitore di fondi a cassetta; 1 addetto all’applicazione del tacco alto alle calzature (calzature da donna).

Azienda produttrice di articoli da regalo cerca 1 operaio esperto nel colaggio e rifinitura di oggetti in resina. Sede di lavoro: Porto San Giorgio. Contratto a tempo determinato e pieno.

Azienda di Monte San Pietrangeli ricerca 1 geometra neodiplomato per pratiche interne. Contratto a tempo determinato e pieno.

Azienda calzaturiera di Recanati ricerca 1 operaia addetta alle seguenti mansioni: verifica e controllo qualitativo e quantitativo dei componenti della tomaia, lettura dei documenti tecnici di accompagnamento, scarnitura dei pellami e cucitura della tomaia. Contratto a tempo determinato e pieno.

Azienda produttrice di articoli e accessori moda di Falerone ricerca 1 impiegato commerciale con eccellente conoscenza della lingua inglese. Si propone il contratto di apprendistato.

Impresa di Fermo ricerca 1 elettricista addetto all’installazione e realizzazione di impianti elettrici civili e industriali, impianti fotovoltaici, impianti di allarme ed antincendio. Si propone il contratto di apprendistato.

Azienda di Falerone ricerca 1 operaia addetta al rammaglio. Esperienza nell’utilizzo della macchina taglia e cuci e macchina piana. Possibilmente con agevolazioni.

Agenzia assicurativa di Civitanova Marche ricerca junior sales professional – account per la gestione e lo sviluppo del portafoglio clienti della società.

Istituto di Bellezza di Porto Sant’Elpidio ricerca 1 estetista qualificata con esperienza.

Azienda metalmeccanica di Monte Urano ricerca 1 impiegato per il settore commerciale che abbia ottima conoscenza della lingua inglese e in possesso del diploma di ragioneria o laurea in economia e commercio.

Pizzeria di Fermo ricerca 1 pizzaiolo/a anche con mansione di assistente alla cucina. Proposta di contratto di lavoro a chiamata.

Azienda di Grottazzolina (settore progettazione e costruzione macchine industriali), ricerca 1 tecnico d’officina addetto alla programmazione delle macchine a controllo numerico.

Conoscenza del programma CAD-CAM. Esperienza nel settore.

Info: Centro per l’Impiego, Via Sapri, 65 - Fermo Tel. 0734.232501/232502 Fax 0734.232524 E-mail: centroimpiego@provincia.fm.it

Maceratese/Per neolaureati disoccupati

Tirocini formativi all’estero Promuovere la competitività e l’occupabilità dei giovani, sviluppando in particolare competenze nel campo delle risorse naturali, dei prodotti tipici e dell’agricoltura. A questo punta il progetto “Chain”, promosso dalla Provincia di Macerata nel quadro del Programma europeo di apprendimento permanente “Leonardo da Vinci”, che darà la possibilità a 42 giovani neolaureati disoccupati o in cerca di prima occupazione di svolgere, tra aprile e dicembre, tirocini formativi di 14 settimane in Austria, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Portogallo, Regno Unito e Spagna, partecipando, inoltre, ad attività seminariali, formative e di rete prima e dopo l’esperienza all’estero.

“Col progetto Chain - spiega il presidente della Provincia Antonio Pettinari - la Provincia pone attenzione alla valorizzazione del territorio e delle sue giovani risorse, che hanno l’opportunità di migliorare le proprie competenze in campo agricolo, conseguire certificazioni riconosciute e rendersi attori consapevoli e competitivi sul mercato del lavoro locale, nazionale e comunitario”.

Il bando Chain è scaricabile dal sito istituzionale della Provincia di Macerata (http:// istituzionale.provincia.mc.it/) alla sezione “Concorsi”. E’ possibile candidarsi entro le ore 13 del 21 febbraio.

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Economia/News 14 febbraio 2014

Porto Sant’Elpidio/Adottati i Piani sulla trasparenza e sull’anticorruzione

Verso una cittadinanza più consapevole Consentire ai cittadini di esercitare un maggiore controllo sulle attività della pubblica amministrazione e garantire correttezza e celerità nell’adempimento delle pratiche burocratiche.

Con questi obiettivi il Comune di Porto Sant’Elpidio ha di recente approvato il Piano triennale della trasparenza e dell’integrità e il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e dell’illegalità.

Il primo riguarda la pubblicazione, entro la fine del 2016 all’interno del sito del Comune (www.elpinet.it), di tutti gli atti adottati dall’amministrazione.

Delibere, ordinanze e comunicazioni saranno perciò disponibili ai cittadini per essere consultate. Non solo. Con il piano, gli atti riguardanti l’urbanistica e i lavori pubblici saranno pubblicati on line prima di essere discussi in Consiglio comunale. Questo permetterà ai cittadini di entrarne a conoscenza in anticipo,

potendo così esprimere eventuali dubbi e perplessità. Con lo stesso obiettivo, nel sito saranno pubblicati l’organigramma dei dipendenti comunali e le loro funzioni, le consulenze affidate a personale esterno, gli incarichi dirigenziali e altre informazioni relative alla strutturazione dell’ente.

Il piano per prevenire la corruzione, invece, individua cinque aree “a rischio” e una serie di attività da tenere sotto controllo per il possibile verificarsi di comportamenti illeciti da parte dei dipendenti comunali. Per questo motivo, il personale incaricato di adempiere determinate pratiche dovrà essere appositamente formato e dovrà comunicare l’esistenza di eventuali incompatibilità, nel qual caso potrà essere destituito dall’incarico.

Responsabile dell’attuazione dei due piani è il segretario generale.

I testi e i relativi allegati sono consultabili nella sezione “Albo pretorio” del sito del Comune.

Brevi Maceratese

Zafferano, a marzo un corso Promuovere la coltivazione dello zafferano marchigiano come opportunità di sviluppo economico per le aree interne. È l’obiettivo di un progetto promosso dalla Coldiretti Macerata e dall’Associazione Zafferano Italiano, in collaborazione con l’Università di Camerino. Si stima che il 70-80 per cento dello zafferano consumato in Italia sia importato e spacciato per nazionale.

A fronte di un consumo consolidato, ci sarebbe notevole spazio per questa coltivazione. Da qui l’impegno di Coldiretti e Zafferano Italiano per sviluppare una filiera locale. Il primo passo sarà l’organizzazione di un corso di formazione professionale, rivolto alle aziende agricole e a chi vuole intraprendere questa attività.

L’iniziativa si svolgerà il 28 e il 29 marzo in provincia di Macerata. www.zafferanoitaliano.it

Fermano

Autocertificazione impianti termici Prorogata al 30 giugno 2014 la scadenza dell’autocertificazione degli impianti termici “Bollino Verde 2013-2014”. Per fare l’autocertificazione, il responsabile dell’impianto termico (proprietario/occupante) deve rivolgersi ad una ditta abilitata e accertarsi che al termine del controllo il manutentore compili il rapporto di controllo tecnico completo del Bollino Verde. Per gli impianti termici autocertificati l’ispezione della Provincia è gratuita. Per gli impianti termici non autocertificati, l’ispezione della Provincia è a pagamento e i relativi costi sono a carico del responsabile dell’impianto termico.

Info. http://provincia.fm.it/servizi-online/ambiente-ed-energia/controllo-impianti-termici

Marche

Contributi per nidi domiciliari La Regione Marche ha approvato il bando rivolto alle famiglie che intendono usufruire del servizio “Nidi Domiciliari”. Si tratta di contributi regionali destinati alle famiglie con figli da 0 a 36 mesi, che usufruiscono del servizio Nidi Domiciliari e che possono richiedere all’Ambito Territoriale Sociale di residenza un contributo che verrà erogato sotto forma di voucher.

La domanda per ottenere la concessione del contributo deve essere presentata all’Ambito Sociale di riferimento, utilizzando l’apposita modulistica. La documentazione va presentata entro il 31 marzo.

Fermano

Comitato contro l’abusivismo

SERVIGLIANO - Via Garibaldi, 8 - Tel. 0734.750986 - info@fotoottica2f.it

La Confcommercio della Provincia di Fermo ha costituito il Comitato Provinciale antiabusivismo, con lo scopo di fare da collettore delle denunce di abusivismo commerciale del territorio, vagliarle e portarle all’attenzione delle forze preposte al controllo. Il Comitato agirà anche in maniera preventiva, denunciando alle autorità quanto ritiene dannoso per la categoria rappresentata.

Presidente del Comitato è Giuliano Parlatoni di Fermo. Gli altri membri sono Orazio Capasso di Porto San Giorgio e Lino Nasini di Porto Sant’Elpidio.

Sociale/News

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14 febbraio 2014

Fermo/Le lezioni si terranno da marzo a giugno

Fermo/Seminario di formazione sabato 15 febbraio

Al via il corso “Correre per l’Autismo” I “nostri” sud Partirà il 27 marzo il corso “Correre per l’Autismo” organizzato dall’associazione Filippide del Fermano e rivolto a coloro che vogliono saperne di più su questo disturbo dello sviluppo. Ideato in collaborazione con le associazioni Liberi nel Vento e Ottavo Giorno, il corso, gratuito, è il risultato di un progetto presentato al Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, è finanziato con i fondi del cinque per mille delle fondazioni bancarie e vede come partner il Comune di Fermo, l’Ambito Sociale XIX e il Centro di riabilitazione “Montessori”.

Gli incontri saranno articolati in sedici appuntamenti, da marzo a giugno, e tenuti da esperti del settore. Accanto alle lezioni teoriche, che si svolgeranno al teatro Antonini di Fermo, ampio spazio sarà dato a quelle pratico-esperenziali, in programma al campo di calcetto del quartiere Santa Caterina.

Il corso è rivolto sia a chi è già volontario di Filippide del Fermano, sia a chi voglia acquisire conoscenze e competenze su questo disturbo dello sviluppo. Al termine delle lezioni, a chi avrà frequentato il 75% delle ore, sarà rilasciato un attestato di frequenza spendibile in ambito lavorativo. Per iscriversi al corso è necessario inviare una mail a filippidedelfermano@gmail.com.

Il progetto Filippide, nato nel 1983 su iniziativa di Nicola Pintus, è affiliato alla Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale) e riconosciuto dal Comitato italiano paralimpico. L’associazione promuove attività sportive – in modo particolare la corsa di lunga distanza – rivolte ai ragazzi autistici.

Filippide del Fermano è attiva dal 2011. Ragazzi e volontari si allenano tutti i martedì e i venerdì dalle 15.30 alle 17 al campo sportivo di Santa Caterina e hanno già partecipato a diverse manifestazioni sportive sia locali che nazionali. http://fdf.ilbello.com

Valdaso/Iniziativa in favore della Croce Arcobaleno

Quando il cibo fa davvero bene L’idea è nata quasi per caso. Ma in poco tempo si è trasformata in un’iniziativa in grado di coinvolgere diverse realtà della Valdaso. Marcello D’Erasmo, titolare a Ortezzano della pizzeria Mamma Rosa, è tra i soci fondatori della Croce Arcobaleno di Petritoli. Una sera, ad uno dei suoi tavoli, chiacchierava con alcuni volontari dell’associazione. Argomento della conversazione: come resistere a questo difficile momento di crisi. Ad un tratto l’idea, partita da una domanda: quali indiscusse qualità hanno i marchigiani? Risposta: la passione per il buon cibo e lo spirito di solidarietà.

Come unirle? Con un progetto che lega gli esercizi commerciali del territorio all’associazione di volontariato. Detto, fatto. Nasce così Gusto e Solidarietà, l’iniziativa che per ora vede coinvolte cinque attività di ristorazione (Mamma Rosa, il ristorante I Piceni, l’osteria La Rosa dei Venti e l’agriturismo Vecchio Gelso di Ortezzano e Tipicosì Korcaffè

che si trova a Porto San Giorgio, ma il cui titolare è di Petritoli), ma che – ne sono convinti gli ideatori – in breve tempo abbraccerà un numero sempre maggiore di realtà.

Funziona così: ogni attività crea un piatto “speciale” dedicato all’iniziativa (Mamma Rosa ha inventato una pizza chiamata “Solidarietà” a base di mozzarella di bufala e lonza). Ogni volta che questi prodotti vengono acquistati, due euro del prezzo sono devoluti alla Croce Arcobaleno.

L’iniziativa sarà segnalata, nelle attività commerciali che aderiscono, attraverso locandine, espositori ed appositi segnaposto. Ogni cliente che acquisterà questi prodotti riceverà un biglietto con un codice alfanumerico. Collegandosi al sito dell’associazione (www. crocearcobaleno.org) potrà verificare se le donazioni, che contribuiranno all’acquisto di un mezzo di soccorso avanzato, sono andate a buon fine. (f.p.)

L’AINRaM Marche - Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo Onlus organizza un seminario di formazione dal titolo “I tanti sud del mondo. I giovani per una nuova cooperazione”. L’iniziativa - rivolta principalmente ai giovani ed organizzata in collaborazione con il CIPSI - è programmata per sabato 15 febbraio, dalle ore 17 alle 19 presso la Cappellina di Villa Vitali a Fermo. “La necessità di aprire l’azione di AINRaM Marche ai temi della lotta alla disoccupazione e all’emarginazione giovanile - viene evidenziato nell’invito - è funzionale alla più vasta volontà di immaginare per le nostre società un futuro inclusivo. Molti giovani decidono di reagire e di assumersi la responsabilità di un impegno responsabile: al loro fianco AINRaM Marche presterà competenze, energie e idee al fine di costituire un fronte unitario, consapevole e costruttivo. Per tanto s’intende organizzare una mobilitazione sulle tematiche della lotta ai razzismi e alle discriminazioni, del contrasto alla violenza di genere, della battaglia a difesa dei diritti civili e a favore della giustizia ambientale; s’intende promuovere, inoltre, una presa di posizione collettiva nel contrasto alla criminalità organizzata (che sta aumentando le proprie adesioni tra i giovani e non solo al sud), al disvalore della corruzione, allo scandalo dello sfruttamento minorile (che anche in molte aree del nostro paese rappresenta una questione ineludibile)”.

Sono previsti gli interventi di Don Franco Monterubbianesi (fondatore della Comunità di Capodarco), Ilaria Signoriello (portavoce nazionale AINRaM e membro del direttivo CIPSI), Rosanna Vittori (Assessore al Lavoro della Provincia di Fermo), Giorgio Paterna (CGIL Marche), Valentina Sguigna (portavoce Forum Agricoltura Sociale Marche), Marco Marchetti (direttore del Centro di riabilitazione “M. Montessori” di Fermo) ed Andrea Braconi (giornalista). Modera Jonata Sabbioni, referente dell’AINRaM Marche. tel. 340.7624389

Breve Porto Sant’Elpidio

Il primo registro delle unioni civili

Il Comune di Porto Sant’Elpidio è il primo nel Fermano ad aver adottato il registro delle unioni civili. Al registro possono iscriversi le coppie eterosessuali e omosessuali formate da maggiorenni non legati da vincoli giuridici, che convivano e risiedano da almeno un anno a Porto Sant’Elpidio. Per iscriversi al registro è necessario recarsi all’Ufficio anagrafe del Comune, dove alla coppia saranno consegnati l’attestazione, il modulo di iscrizione e quello di cancellazione, nel caso in cui il rapporto si interrompa.

Con l’iscrizione al registro delle unioni civili la coppia convivente acquisisce gli stessi diritti riconosciuti dalle leggi comunali alle coppie sposate.

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Breve Porto San Giorgio

Quale rapporto tra genitori e figli? È partito lo scorso 29 gennaio il ciclo di incontri organizzati a Porto San Giorgio con lo psicologo esperto in logoterapia e analisi esistenziale Marco Ceppi, denominato “Famiglie Insieme”, gestito dal Centro Ricreativo Don Bosco e patrocinato da Regione Marche, Ambito XIX, Comune di Porto San Giorgio, ISC Nardi e CSV Marche. L’iniziativa è rivolta a genitori, operatori e insegnanti e avrà per tema la ricchezza della relazione interpersonale nel rapporto tra genitori e figli; gli incontri si terranno nella Sala Castellani, dalle ore 18 alle ore 20. Prossimi appuntamenti mercoledì 19 febbraio con “Testimoniare valori: centro della relazione educativa” e mercoledì 12 marzo con “Educazione al progetto esistenziale di vita”.

...COME VUOI TU !

Orari News

7,30

9,00 13,30 18,30 20,30 23,30 FERMO - Largo Fogliani, 8 0734 620759

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Sanità/News 14 febbraio 2014

Fermano/Le iniziative dell’A.F.M.A.

Marche/Nel Fermano arriva Alberto Carelli

Uniti contro l’Alzheimer

Nuovi nomi della sanità regionale

L’A.F.M.A. (Associazione Familiari Malati Alzheimer) è un’associazione che riunisce i familiari dei malati di Alzheimer. La sede è a Fermo, in Via Graziani 71 e l’attività si svolge da anni nei territori fermano, ascolano e maceratese, con un bacino di pazienti pari circa alle 1.500 unità.

L’obiettivo dell’associazione è quello di migliorare la qualità della vita dei pazienti e di alleviare psicologicamente il peso del carico assistenziale alle famiglie, per questo vengono organizzate diverse iniziative, ultima delle quali un ciclo di incontri aperti a tutti i cittadini, familiari, pazienti, volontari, assistenti, medici di famiglia, operatori di settore, al fine di informare su varie tematiche inerenti la malattia e le sue implicazioni sanitarie, sociali, psicologiche, economiche. Gli undici appuntamenti, organizzati dall’A.F.M.A. in collaborazione con A.L.I.Ce. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale) hanno preso il via lo scorso 8 gennaio e si stanno sviluppando in varie località della provincia di Fermo, da Altidona, a Sant’Elpidio a mare, da Santa Vittoria in Matenano a Montegranaro, Porto Sant’Elpdio, Petritoli, Montegiorgio, Fermo.

Il prossimo incontro avrà luogo mercoledì 19 febbraio presso il Cineteatro Comunale di Amandola mercoledì 19 febbraio alle ore 17, tema “Il sostegno alla famiglia”, interverrà il Dott. Sandro Castelli, psicologo. Mercoledì 26 febbraio, alle ore 17, all’Auditorium della Scuola Media “Rosselli” di Porto San Giorgio si parlerà di “Tutela individuale: i diritti dei pensionati e le nuove leggi in materia previdenziale”. Relazionerà Kety Cotechini dell’INCA CGIL. In ultimo mercoledì 5 marzo presso nella Sala Consiliare del Comune di Servigliano (Piazza Roma), alle ore 21, l’incontro verterà su “L’Alzheimer: il punto della ricerca”, relatore Vincenzo Cestarelli, presedente dell’A.F.M.A. Per maggiori informazioni è possibile contattare Sandra Mattetti, segretaria A.F.M.A., al numero 331.3161215, email mattettis@virgilio.it Per coloro che volessero essere informati in su Alzheimer e demenze, per chiedere un aiuto, sapere a chi rivolgersi, conoscere servizi, supporti, sotegni o avere una consulenza psicologica, è inoltre aperto il Centro di Ascolto: giovedì dalle ore 17 alle 19 a Montegranaro, presso il Distretto n.2 (ex ospedale), tel. 0734.6255263; il martedì dalle ore 17 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12 a Sant’Elpidio a Mare, Palazzo Servizi Sociali, Punto Accoglienza Territoriale (PAT), tel. 0734.6255263. Personale qualificato è a disposizione dei familiari per momenti di accoglienza, orientamento e ascolto, nel tentativo di trovare le soluzioni più appropriate per il congiunto e la sua famiglia. Il servizio è gratuito e, a richiesta, è itinerante (tel. 331.3161215).

Enrico Bordoni è il nuovo direttore dell’Agenzia regionale sanitaria delle Marche (Ars). Lo ha nominato la Giunta regionale che ha anche formalizzato la nomina di Pietro Ciccarelli alla direzione del servizio Salute.

“Si completa così la squadra che proseguirà la partita del riordino sanitario, con un modulo nuovo e maggiormente ispirato al dialogo con la comunità regionale”, evidenzia l’esecutivo regionale.

“Dalla fase difensiva, di salvaguardia degli equilibri economici ottimizzando i servizi - continua la Giunta regionale - si passa a una fase dove i sacrifici fatti verranno capitalizzati e rappresenteranno la base per completare il riordino del sistema sanitario, interpretando le nuove esigenze che vengono dai territori. Il processo di riforma della sanità marchigiana procede, dunque, nella direzione indicata dalla Giunta regionale e recepita dall’Assemblea legislativa. Gli uomini chiamati a interpretare la riforma hanno dimostrato competenza, capacità, predisposizione a lavorare in squadra. Una garanzia perché il risultato finale possa essere un successo pieno, nonostante le pesanti penalizzazioni che le difficoltà economiche del Paese stanno causando ai territori e a chi amministra le comunità locali”.

Si delinea così la nuova squadra della sanità marchigiana che vede Gianni Genga a capo dell’Asur Marche, Maria Capalbo direttore dell’Area Vasta 1 (Pesaro), Giovanni Stroppa dell’Area vasta 2 (Ancona), Pierluigi Gigliucci dell’Area vasta 3 (Macerata), Alberto Carelli dell’Area vasta 4 (Fermo), Massimo Del Moro dell’Area vasta 5 (Ascoli). Confermati Paolo Galassi alla direzione dell’Azienda ospedalierouniversitaria Ospedali Riuniti di Ancona e Aldo Ricci alla guida degli Ospedali Riuniti Marche Nord. Insieme a Giuseppe Zuccatelli (Inrca) e a Genga (Asur), Galassi e Ricci formano il Comitato di coordinamento della sanità marchigiana.

Terra nostra/News 14 febbraio 2014

Storie di ordinaria amministrazione La Repubblica delle Banane a cura di Loredana Tomassini

Prima c’erano solo le cinte, nel senso di “murarie”, ovvero quei meravigliosi contrafforti turriti che circondavano paesi, paesoni e paeselli costruiti per lo più in cima ai cocuzzoli delle nostre colline. Una meraviglia: niente orride periferie fatte di palazzoni che sono cresciuti come male piante a coprire le splendide mura se non, addirittura, a mangiarsele. Tanto, a che servivano quei mattonacci decrepiti? E si continua a pensarla così, visto che quei pochi tronconi di mura antiche e gloriose che sono rimasti vengono lasciati al degrado e al crollo. E con l’aumentare delle orride periferie di casone e casette, con l’espandersi dei nuclei abitativi e industriali a cavolo di cane, è ovvio che si sono dovuto incrementare pure le reti viarie. Per forza: bisognerà pure collegare ciò che si costruisce al resto del mondo, no? Non fa una piega. E se devi raggiungere casa tua o il tuo capannone dall’altra parte del paese che fai, attraversi ogni volta il paesone o il paesello infognandoti negli angusti centri storici? E giù con le circonvallazioni. Che, però, hanno il vizio di incocciarsi con le strade che escono dal paesone o il paesello e se aspetti la precedenza stai fresco: e via con le rotonde, i triangoli e gli ovali. Poi, se riesci a farti fare il casello dell’autostrada sotto casa, non vuoi fare anche gli svincoli, le sopraelevate, i sottopassi? Insomma, una rete intricata

che quella dei ragni gli fa un baffo.

E fin qui, a parte il consumo del territorio da parte dell’asfalto, andrebbe ancora bene: strade a scorrimento veloce che servono a scavalcare i centri, collegare i luoghi decentrati e farti risparmiare tempo. Poi succede che le terre agricole ai lati di queste strade passino di categoria: da agricole ad edificabili. Con somma gioia dei proprietari delle terre medesime e dei soliti noti. Tra cui qualche costruttore danaroso e con parecchi appoggi che ci ragiona su: guarda quante belle strade in mezzo al verde, perché non costruirci ai lati? E giù con nuove cementificazioni: altri palazzoni, casone e casette tanto brutte a vedersi ma, vuoi mettere?, con una bella strada tanto comoda già bell’e fatta. E quando ci hai fatto nuclei abitativi, non ci vuoi fare anche dei bei negozi, dei begli ipermercati, delle zone commerciali, artigianali e industriali? E costruisci oggi e costruisci domani, quelle che avrebbero dovuto essere solo delle strade a scorrimento veloce e di collegamento diventano bolge di traffico e case e siamo daccapo.

E allora? Allora èccoti la super idea, la genialata, la panacea: la bretella! Sì, signori, altri chilometri di asfalto deputati a scavalcare quelle strade che erano nate per scavalcare. E si continua a cementificare ed affettare malamente il territorio che spesso si vendica colando allegramente su bretelle, strade e stradone costruite, oltretutto, senza

Provincia/Le iniziative dell’Associazione Marca Fermana

tener conto dei già fragili assetti idrogeologici causati da una agricoltura intensiva che ha pelato le nostre colline da ogni tipo di vegetazione atta a trattenere il terreno.

Finita qui? Macché, la sarabanda costruttiva continua pure sulle bretelle e si ricomincia daccapo: serve un’altra bretella per scavalcare la bretella. Insomma, è come la favola di Sherazade delle Mille e una Notte: “C’era una volta un Re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva: “Raccontami una storia”, e la serva incominciò: “C’era una volta un Re, seduto sul sofà, che disse alla sua serva: “Raccontami una storia”, e la serva incominciò: “C’era una volta…”, ecc. Una storia infinita che è sotto gli occhi di tutti e riguarda tutto il territorio dai Monti Azzurri al mare.

Una paroletta speciale spetta alle strade a scorrimento veloce: bypassando territori ricchi di attività agricole, turistiche, agroalimentari eccetera, rischiano di far cadere nell’abbandono quei territori medesimi e relative attività, portando alla lunga crisi e disoccupazione. Oltre che morti ammazzati, perché se uno ha a disposizione una strada a scorrimento veloce è portato a pigiare sull’acceleratore e, di quando in quando, a spiaccicarsi contro qualcosa: altre auto, alberi, incauti pedoni. Circa le bretelle delle bretelle delle bretelle verrebbe da dire: “Ma co’ tutti ‘ssi straccali, comme d’è che a lu territoriu je sse cala le caze? Vòj mette quant’era mejo quanno ci stava solo le cinte?”.

Porto Sant’Elpidio/Incontri informativi per i cittadini

Dal Fermano alla terra dei tulipani Il Comune adotta il Piano di Protezione Civile Con il nuovo anno ricomincia la promozione del territorio fermano in vista della scelta delle vacanze per la prossima stagione estiva e non solo. Il 2014 dell’Associazione Marca Fermana si è aperto con la promozione in Olanda alla fiera Vakantiebeurs di Utrech che si è tenuta dal 14 al 19 gennaio presso il moderno centro espositivo della cittadina che dista solo 40 km da Amsterdam.

Grazie alla posizione strategica e agli ottimi collegamenti, la fiera di Utrecht richiama buona parte del pubblico olandese e si pone come evento di riferimento sia per i cittadini sia per gli operatori turistici e, come dichiarato dagli stessi visitatori, Vakantiebeurs è il momento ideale per scegliere la proprio vacanza e iniziare a farsi un’idea sulla destinazione da raggiungere per godersi al meglio le ferie e gli altri momenti di tempo libero che riescono a ritagliarsi durante l’arco dell’anno. Importante è stata dunque la partecipazione in collaborazione con la

Regione Marche all’interno del più grande spazio allestito dall’Enit. Nei giorni di fiera sono state organizzate conferenze stampa e incontri b2b durante i quali è possibile diffondere le proprie iniziative; da non sottovalutare anche i contatti che si è riusciti a prendere con gli altri operatori italiani presenti in fiera.

La promozione dell’Associazione Marca Fermana si è quindi spostata dall’Olanda al Belgio e poi in Italia, con la partecipazione al Salon de Vacances a Bruxelles dal 6 al 10 febbraio, e alla Bit di Milano dal 13 al 15 febbraio che da quest’anno ha cambiato format rivolgendosi principalmente al pubblico degli operatori turistici. Dei tre giorni di fiera, due sono interamente dedicati agli operatori di settore con i quali è già stato possibile prendere degli appuntamenti.

Consolidare e conoscere nuovi mercati sarà l’ottica di promozione che l’Associazione Marca Fermana porterà avanti per tutto il 2014.

Fermano/In programma dodici cene

Menù d’Autore per i dieci anni dell’Accademia di Cucina Dodici artisti locali e un tema da interpretare e rielaborare: sono gli ingredienti di Menù d’Autore, il progetto ideato dalla delegazione di Fermo dell’Accademia Italiana di Cucina per festeggiare il decennale della sua fondazione.

L’iniziativa, realizzata con il sostegno della Provincia di Fermo e promossa in collaborazione con il Centro Studi “Osvaldo Licini”, vedrà impegnati dodici artisti del territorio – Vivianne Bou Kheir, Agostino Cartuccia, Sauro Cecchi, Grazia Cicchinè, Raffaele Iommi, Cristina Lanotte, Sandro Pazzi, Ciro Stajano, Piero Pricipi, Marilena Sutera, Teo Tini e Corrado Virgili – che illustreranno i menù di altrettante cene da organizzare in diversi comuni del Fermano. Tema delle “creazioni” sarà la figura del cuoco, inteso come custode dell’arte della trasformazione dei cibi ed inventore di tecniche, ma anche come portatore di memoria e tradizioni.

Gli incontri sono rivolti ai soci dell’Accademia e si concluderanno a dicembre, quando sarà allestita una mostra in cui verranno esposti gli originali dei dodici menù artistici. www.accademiaitalianacucina.it

Gli eventi calamitosi degli ultimi mesi non hanno risparmiato il litorale. A Porto Sant’Elpidio mareggiate e inondazioni hanno seminato paura e distruzione. La preoccupazione di chi teme nuovi disastri va di pari passo con quella di chi sa di poter fare ben poco per impedirli.

Nonostante i limiti oggettivi davanti alla forza della natura, i volontari della Protezione Civile hanno avuto un ruolo di primo piano nel fronteggiare queste emergenze. Anche i cittadini, però, devono fare la loro parte, informandosi su come ci si deve comportare in certe situazioni. Per questo il Comune ha deciso di dotarsi di un Piano di Protezione Civile. Nel piano, la città è suddivisa in sei zone: Centro, Marina Picena, Fonte di Mare, Corva e Cretarola, Faleriense. Per ogni zona sono stati individuati uno o più punti di ammassamento, che saranno appositamente segnalati, dove ci si dovrà recare in caso di emergenza. Qui, i volontari della Protezione Civile spiegheranno cosa fare, offrendo, se necessario, un primo ricovero.

Sempre con l’obiettivo di informare i cittadini, nelle prossime settimane ad ogni famiglia elpidiense sarà spedita una brochure informativa con la cartografia della città divisa per aree. Per ogni area saranno indicate le principali vie ed i punti di ammassamento, i numeri utili da chiamare in caso di emergenza, la descrizione dei principali eventi calamitosi ed i consigli su come comportarsi nel caso si verifichino. Per far conoscere il piano di Protezione Civile al maggiore numero di cittadini possibile sono stati organizzati una serie di incontri. Dopo quelli nei quartieri di Marina Picena e Corva, martedì 18 febbraio toccherà alla Faleriense (Centro sociale anziani di via Pesaro), giovedì 20 a Cretarola (Centro sociale di via Mameli), lunedì 24 a Fonte di Mare (ex scuola elementare di via Tirreno), martedì 25 a San Filippo (Torre ottagonale) e venerdì 28 al Centro (Centro sociale anziani di via Montegrappa). Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 21.15. Chi non riuscirà a partecipare potrà comunque contattare la sede della Protezione Civile per ricevere informazioni sul Piano. (f.p.) http://procivpselpidio.altervista.org

Fermo/La Corte ospita una serie di cene a tema

La cultura sposa il buon cibo Buon cibo e cultura. Un binomio vincente apprezzato dai clienti della Country House La Corte di Fermo e riproposto quest’anno con una serie di cene a tema iniziate a febbraio.

Presentazioni di libri e spezzoni di film, incontri con esperti di cibo e alimentazione, il tutto degustando prelibati piatti cucinati dallo chef Fabrizio Donati. Dopo la cena texana ispirata a Tex Willer e quella a base di stoccafisso, il 14 febbraio innamorati e non potranno festeggiare San Valentino brindando con speciali “bollicine”. Il 28 febbraio La Corte ospiterà una Cena con delitto dal titolo “Che fine ha fatto il direttore”? I commensali, insieme agli attori di Partinquinta, saranno coinvolti in un festoso convivio dai contorni misteriosi. Venerdì 21 marzo La cena dell’Anello farà immergere i partecipanti in atmosfere tolkieniane, tra pan di via e zuppe degli hobbit. Altri appuntamenti: 29 marzo, 4 e 11 aprile, 23 maggio e 6 giugno.

In programma, inoltre, un appuntamento speciale (data da definire) con una cena siriana ispirata al libro “La Gazza ladra” di Abdulghani Makki. Tel. 339.4557545 - 339.5909537

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Terra nostra/News 14 febbraio 2014

Valdaso/Ciclo di appuntamenti promossi dal Gruppo Giovani Valdaso in collaborazione con diverse realtà locali

Valdasiamo, ovvero come promuovere la partecipazione giovanile Promuovere lo sviluppo del territorio attraverso la partecipazione delle nuove generazioni. Una bella sfida. Come riuscire a far in modo che l’impegno dei giovani abbia un ruolo determinante e attivo sull’assetto organizzativo e di governance territoriale?

“Grazie al cofinanziamento della Regione Marche – spiega Paolo Concetti, vice sindaco di Pedaso con delega alle Politiche Giovanili – ottenuto tramite il bando al quale ha aderito il Gruppo Giovani Valdaso che ha sede a Valmir di Petritoli ed è formato da ragazzi tra i sedici e i trentacinque anni”.

Quali sono i partner di questo progetto?

“I Comuni di Pedaso e Petritoli, Legambiente Circolo Fermano, Consultagiovani di Pedaso, Associazione Tarassaco, in collaborazione con le cooperative Capitani Coraggiosi e l’Associazione Millennium”.

Un ciclo di quattro incontri dal titolo Valdasiamo. Perché questo nome?

“Perché ci siamo, dunque, Valdasiamo e vogliamo dare il nostro contributo. Non a caso, protagonista degli eventi in calendario è la partecipazione attiva dei giovani che può voler dire anche interazione con gli altri gruppi giovanili ma anche con gli adulti al governo. Nella società odierna diventa fondamentale non solo interfacciarsi con associazioni e dinamiche più ampie legate alla gestione vera e propria del territorio, ma anche con la consape-

volezza degli spazi urbani che attraverso processi partecipativi stimolano responsabilità e attenzione da parte del cittadino sulla riappropriazione di quegli spazi, con l’obbiettivo di renderli più vivibili e funzionali alla comunità”.

Queste le tematiche, come si è svolto il primo appuntamento di Valdasiamo in quel di Montefiore?

“Era incentrato sull’evoluzione dei social network come nuovi esempi di partecipazione attiva alle dinamiche sociali (foto). I social media rivestono ormai un ruolo strategico nella comunicazione e condivisione di idee e argomenti. L’incontro si è svolto presentando il fenomeno e addentrandosi nelle dinamiche che contribuiscono, tramite i social network, a veicolare le notizie”.

Quale sarà il prossimo appuntamento in agenda?

“Il secondo appuntamento teorico dal titolo ‘Open source’ ci sarà venerdì 7 marzo alle 21.15 presso l’edificio del vecchio Comune di Pedaso. Sarà incentrato sugli strumenti e sulle nuove tecnologie d’informazione e comunicazione basate sull’uso di free-software basati sui processi collettivi di condivisione e conoscenze che indagheranno i nuovi modelli di sviluppo open”.

Che altro prevede il programma?

“Venerdì 21 marzo presso la sala Ramazzotti di Petritoli si svolgerà ‘Siamo e

partecipiamo’. Durante la serata verrà illustrata la necessità di un rinnovato protagonismo dei giovani che, con le loro competenze, possono prendere parte alla società partecipando alla vita politica, cosicché la partecipazione sociale e civile diventi impegno per trasformare la realtà in cui si vive. Per finire, venerdì 30 maggio, ‘Governance del territorio’ presso il vecchio Comune di Pedaso: un osservatorio sulla partecipazione e programmazione sulla discussione pubblica, sull’uso e difesa del territorio come risorsa comune e sul diritto del cittadino di esprimersi sulle politiche di trasformazione del tessuto urbano, salvaguardia del paesaggio e pianificazione territoriale”.

Vi sarà poi la possibilità di ulteriori approfondimenti attraverso eventi collaterali fuori calendario (con date ancora da definire) all’insegna della formazione. Previsto infatti. per il mese di aprile, un seminario sui metodi di partecipazione attiva con conseguente applicazione degli strumenti appresi in quella sede e realizzazione di un plastico virtuale. L’idea di base è quella di riuscire, attraverso momenti di “form-azione”, a trovare modalità alternative per proporre argomentazioni inerenti alla governance territoriale e all’uso degli spazi comuni con laboratori e workshop di autocostruzione e realizzazione di un progetto di ecodesign urbano in una specifica location per migliorarla.

Territori in via di sviluppo grazie ad una piccola bottega di idee fresche, volte alla partecipazione alle politiche di sviluppo socio-ambientale della vallata e delle sue realtà locali.

Serena Murri

Brevi Fermano

Montagna, che passione! È attivo il sito dedicato ai prodotti naturali della montagna, raggiungibile attraverso la pagina web della Provincia di Fermo www.provincia.fm.it. Realizzato dalla Tuber Communications, il sito contiene indicazioni utili come le normative relative alla raccolta dei funghi e dei tartufi, le informazioni per ottenere il tesserino di raccoglitore, le tipologie di funghi e tartufi presenti nelle nostre zone di montagna e gli ambienti di raccolta.

Giunge all’11^ edizione il corso di formazione gratuita “Il Senso del Partire”, organizzato dall’associazione missionaria ALOE, in collaborazione con il Centro servizi per il volontariato. Le lezioni si terranno a Fermo il sabato pomeriggio, dall’8 marzo al 31 maggio. www.aloemission.org 14 febbraio 2014

Fermano e Ascolano/ Tante proposte di qualità e progetti su cui puntare

Cucine tipiche in rete, il volto “buono” del territorio Torna nel 2014 il Circuito delle Cucine Tipiche Locali, organizzato dall’Associazione “Chi Mangia la Foglia”. Tanti e diversificati gli appuntamenti per scoprire gli aspetti gastronomici e culturali del nostro territorio, mettendo in rete 24 Comuni del Fermano e dell’Ascolano e più di 70 ristorazioni. Una proposta ampia e articolata, dunque, un modo di “fare sistema” che fa scuola in tutta Italia. “Abbiamo ultimato l’opuscolo 2014 della rassegna – ci spiega il coordinatore Noris Rocchi - che uscirà a breve con un numero di copie elevato e che verrà distribuito nelle ristorazioni aderenti, nei Comuni che fanno parte del circuito, e nell’ambito di fiere ed eventi esterni al territorio per veicolare l’informazione e determinare processi di incoming”.

Quest’anno sono cinque i circuiti che caratterizzano il territorio: si parte con il Circuito della Montagna (Amandola, Arquata, Comunanza, Montefalcone Appennino) che a febbraio focalizza la cucina del tartufo con due appuntamenti a Montefalcone Appennino i prossimi 23 febbraio (Agriturismo La Conca) e 2 marzo (Ristorante La Sfinge), proseguendo poi nel corso del 2014 con altre tipicità dei Monti Sibillini e con le tipicità dei prodotti della montagna.

Passiamo al Circuito degli Orti (Massignano, Montalto Marche, Ortezzano, Sant’Elpidio a Mare, Spinetoli): dopo il successo del corso effettuato a Fermo sull’orto che

ha prodotto l’apertura degli orti urbani nel capoluogo di provincia (sono in previsione nuovi corsi in altri comuni), viene riproposto un percorso gastronomico basato sulla particolarità dei prodotti e sulla stagionalità.

Il Circuito delle Erbe Spontanee (Francavilla d’Ete, Montefiore dell’Aso, Moresco, Offida, Petritoli, Smerillo) che ha dato ampia visibilità al sistema, è entrato nella sensibilità della comunità perché ricorda un passato legato alla civiltà contadina, la cucina delle erbe “trovate”, ancora vivo nella memoria.

Tradizione, dunque, ma anche innovazione perché i cuochi del circuito iniziano ad utilizzare aromi e piante singolarmente, producendo una cucina rinnovata e di grande qualità.

Molto interessante il Circuito del Gusto, della Storia e dell’Arte (Carassai, Falerone, Fermo, Lapedona, Massa Fermana, Monte Vidon Corrado, Montedinove, Rotella): si recuperano e si valorizzano non solo le tradizioni enogastronomiche locali ma in particolare le caratteristiche migliori di ogni paese dal punto di vista artistico, storico, letterario, tanto che è ormai da due anni che si sta creando una rete di mostre estemporanee di pittura collegate alla gastronomia del momento. Tutto parte dal comune di Monte Vidon Corrado che i una delle passate edizioni proposero un menù liciniano, strutturato attraverso lo studio delle abitudini alimentari dell’artista. Un binomio tra arte, gastronomia e territorio

Fermo/Entro l’anno il film con Fresu e Di Bonaventura

La musica di qualità si fa cinema A volte il caso ci mette lo zampino. Capita così che un incontro fortuito in aeroporto diventi la premessa per realizzare un film. E’ quello che è capitato al musicista Paolo Fresu e al regista Fabrizio Ferraro che, incontrandosi al check-in di un volo per Parigi, hanno posto le basi per una pellicola unica nel suo genere. Si intitola “Figure musicali in fuga”, è prodotta da Run to me e sarà in distribuzione nei cinema entro il 2014.

Realizzato con il sostegno di Media (programma culturale dell’Unione Europea), Marche Film Commission, Solgas, Fondazione Carifermo e Camera di Commercio di Fermo, il film ruota attorno al tema della fuga, reinterpretata in chiave jazz e contemporanea. La celebre Fuga di Bach dà infatti avvio al lungometraggio, nel quale i due protagonisti – Paolo Fresu (tromba e filicorno) e Daniele Di Bonaventura (bandoneon, piano e clavicembalo) – ripercorrono le tappe che hanno portato alla realizzazione del loro ultimo disco insieme.

Fermo, città natale di Di Bonaventura, Parigi, luogo dove vive Fresu e Lugano, sede dell’incontro tra i due musicisti e il produttore musicale della ECM Manfred Eicher, fanno da scenario alla pellicola.

“E’ stato un film difficile da realizzare – ammette il regista Fabrizio Ferraro – che ci ha impegnati per oltre due anni, durante i quali abbiamo ‘inseguito’ Paolo e Daniele per giare pezzi di scene. Il nostro obiettivo era quello di rendere la musica protagonista e non semplice commento alle immagini, come in genere accade”.

“Nel film – hanno spiegato Fresu e Di Bonaventura durante la presentazione della pellicola (foto) – viene mostrata la complessità della vita dell’artista: l’intensità del momento creativo, ma anche la solitudine del musicista, che lo spettatore difficilmente percepisce quando lo vede e sente esibirsi. Si tratta di un’opera in cui ognuno ha fatto il suo mestiere e il risultato è qualcosa che potremmo definire arte”. (Francesca Pasquali)

Porto Sant’Elpidio/Nuova rassegna della Petite Maison

Pellicole che parlano e raccontano se stesse Torna il venerdì a Villa Baruchello il cinema della Petite Maison de Son et Lumières con una rassegna - questa volta incentrata sul Metacinema - dal titolo “Effetto Notte -- il cinema & cinema”. Quattro appuntamenti in cui stavolta il protagonista è il cinema che parla e racconta se stesso. Tra i tanti, più o meno famosi, film da poter proporre, sono stati scelti, sotto la super visione di Manuel Devenuti, Petra Felizani e Simone Paglialunga, titoli particolari, al di fuori di quelli che hanno fatto la storia del cinema; film recenti, innovativi nello sguardo e disillusi nella concezione filmica della finzione.

Dopo l’apertura del 7 febbraio con “Ed Wood”, la rassegna proseguirà con i seguenti titoli: - 14 febbraio “Si gira a Manhattan” - 21 febbraio “Lost in La Mancha” - 28 febbraio “Le cinque variazioni” Le proiezioni (tutte con inizio alle ore 21.30) saranno precedute da presentazioni a scopo didattico, che si avvalgono della consulenza dei curatori della rassegna. L’associazione, il cui scopo è la diffusione della cultura fotografica, svolge numerosi corsi che spaziano dalla fotografia al compositing (www.petitemaison.it/camerascuola.asp).

A breve sarà pubblicato il programma della quarta edizione di “Anima”, una rassegna di animazione curata da Corrado Virgili. www.petitemaison.it/metacinema/index.html

che sta caratterizzando l’immagine di questo circuito senza dimenticare le inclusioni di carattere letterario e delle migliori peculiarità storiche e architettoniche dei Comuni aderenti.

In ultimo il Circuito Marinaro Adriatico (Porto San Giorgio), con una cucina fortemente caratterizzata dai sapori tipici del “mare nostrum”, che ci riporta alla grande tradizione del lavoro dei nostri pescatori, alla grande varietà e prelibatezza del pescato, varietà che sfocia nel brodetto De.co. sangiorgese, un progetto realizzato nell’anno 2013 e che è stato reso disponibile dai ristoratori sangiorgesi creando grande interesse. Per l’anno 2014 si rafforza il progetto riguardante la caratterizzazione dei prodotti De.co comunali (denominazione comunale d’origine). L’idea è di creare un legame forte e uno scambio biunivoco di visibilità: il territorio al prodotto e il prodotto al territorio.

“Il concetto che caratterizza l’associazione “Chi Mangia la Foglia” – conclude Rocchi - è il valore di aver creato un sistema di promozione in rete, un compito non facile dalle nostre parti. Inoltre, lasciando spazio alle creatività dei nostri cuochi, sono nate ricette che, se incontreranno il favore del gusto, nel tempo potrebbero entrare a far parte della tradizione di domani”. Nuove sfide e nuovi progetti, dunque, che vanno sostenuti con coraggio.

Alessandro Sabbatini

Breve Fermo I primi 20 anni del Museo Polare Continua fino al prossimo 2 marzo l’esposizione “Al soffio gelido del vento. Le spedizioni artiche di Silvio Zavatti 1961-1969”. Allestita a Villa Vitali a Fermo, la mostra, organizzata nell’ambito delle Celebrazioni per il Ventennale del Museo Polare “Silvio Zavatti”, è anche l’occasione per presentare al pubblico il bassorilievo dedicato a Silvio Zavatti, realizzato e donato dallo scultore fermano Massimiliano Petrini.

La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (chiusa il martedì e giovedì pomeriggio, sabato, domenica e festivi apertura dalle 15.30 alle 19).

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Cultura/News

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14 febbraio 2014

Piccola galleria degli “eccellenti” nostrani

Davide Giusti: da Porto Sant’Elpidio ai templi della lirica di Loredana Tomassini

Se comincio col corposo curriculum artistico di Davide Giusti non mi resta spazio per altro. Preferisco conoscere meglio da un punto di vista umano un talentuoso fiore fiorito nella nostra terra.

Condensando: questo giovanissimo tenore, a 27 anni già si è fatto apprezzare nei maggiori luoghi deputati alla lirica della Penisola e dell’Antico Continente, ha fatto incetta di premi prestigiosi e ha stuzzicato l’interesse di mostri sacri del Bel Canto. Basti dire che è appena reduce dal Teatro Regio di Parma, dove ha interpretato le parti di Peppe e Rinuccio nei “Pagliacci” e nel “Gianni Schicchi”; e ha appena sostenuto al Teatro delle Muse di Ancona la parte di Nemorino nell’ “Elisir d’amore”.

Ma, oltre che bravo, Davide Giusti è anche un gran bel pezzo di figliolo, riccioluto come un cherubino, proprio un gran bel vedere. E anche un gran bel sentire: oltre ai riccioli, del cherubino ha anche la voce. Lo raggiungo telefonicamente: è in macchina, sta tornando a casa, a Porto Sant’Elpidio, perché lui non è mica come certi che si fanno venire subito la puzzetta al naso: “Provo un profondo amore per la mia terra e qui torno ogni volta che posso, perché dove sono piantate le mie radici c’è la mia forza. Ho bisogno di que-

sta forza, di questa aria, per volare anche al di là dei nostri confini”. Vivaddìo, speriamo che non “sderazzi”. A proposito, in famiglia c’è una tradizione d’arte, o lei è la splendida “anomalia”? “No, no, nella mia famiglia sono stato l’unico ad aver intrapreso la strada artistica”.

Domanda retorica: la sua famiglia di cosa si occupa? “Naturalmente di scarpe! Abbiamo un tomaificio!”. E’ proprio vero: ha “sderazzato”. “Assolutamente sì, siamo andati fuori del binario!”, ride divertito. Ma lei la “chiamata” l’ha avuta fin da piccolo? “No. Fino all’età di 17 anni le mie aspirazioni erano diplomarmi in Agraria e poi prendere la mia strada nel settore enogastronomico”. E poi, che è successo? E’ stato incoraggiato?

“Bè, noi, come è nell’indole marchigiana, siamo molto pragmatici e concreti…”.

Capito: ma da dov’è scappato fuori ‘sto figlio strano?, dev’essere stata la prima reazione di babbo Giusti: “Si punta molto alla concretezza e, ahimè, le strade musicali e artistiche in genere in Italia non sono considerate una valida scelta in funzione di una vita concreta, della riuscita di un figlio nella vita. Io sono stato sostenuto, ma sempre con oculata osservazione oggettiva del più indeterminato avanzamento…”. Nel senso di “stémo a vedé ‘ssi fòchi”, insomma!

“Esattamente, osservando con un oc-

chio sempre molto vigile per vedere se questa grande passione o dote avessero potuto seriamente costituire un motivo vero di vita e di sbocchi professionali”.

Praticamente, un inizio da “sorvegliato speciale”. Poi, la svolta: arriva la persona che per prima ha creduto in lui, e cioè il M° Graziano Monachesi: “Mi accolse sotto la sua ala e mi preparò totalmente gratuitamente all’inizio, nel momento in cui c’è più bisogno di un aiuto: io avevo appena 17 anni”.

Da qui in poi, una galoppata: prima il Conservatorio Pergolesi di Fermo, poi studi di perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’incontro “fatale” con Renata Scotto, altra ala d’angelo a coccolare Davide e quel tesoro che aveva in gola. “Da lì sono stato avviato alla carriera lirica, sono iniziati gli step dei vari concorsi nazionali ed internazionali e piano piano…”. Altro che “piano piano”: 27 anni e già il Regio di Parma!

Ed è lecito pensare in grande: chissà, da San Lupiju al Metropolitan! Ride di gusto: “Ora, nell’immediato futuro, vedo senz’altro una fortissima motivazione allo studio e alla preparazione con la mia attuale guida che è Raina Kabaivanska ”. Hai capito, il cherubino, che asso di bastoni ti cala giù? “Meritare le attenzioni delle più grandi personalità liriche è un grandissimo onore, è rendere sacro il proprio

tempo all’insegna del raggiungimento di sempre maggiori obiettivi”. Sa che succederà, Maestro? Che arriverà il tempo in cui un altro giovane “Davide Giusti” verrà da lei a chiederle di essere il suo maestro.

Ride di cuore: “La vedo ancora mooolto lontana questa eventualità! Per ora siamo umili allievi!”.

Che dire, ancora? Niente, si può solo concludere alla nostra maniera: “Gnenòccia, coccu!”. Faremo una novena di ringraziamento a San Lupiju.

Fermo/Tra gli iscritti anche 25 allievi cinesi Breve

Un Conservatorio sempre più internazionale

Erano oltre 200 sul palcoscenico del Teatro dell’Aquila per dar vita, il 31 gennaio scorso al Teatro dell’Aquila, al momento clou dell’Inaugurazione dell’Anno Accademico del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Pergolesi” di Fermo. Allievi grandi e piccoli insieme ai loro docenti diretti da Daniele Giulio Moles, l’orchestra sinfonica, la junior, i solisti, il coro principale e quello di voci bianche insieme a collaborazioni esterne. Un momento corale per il Conservatorio ma anche un grande abbraccio con i cittadini di tutto il territorio che erano invitati a partecipare al Concerto sinfonico in cui si hanno potuto “toccare con mano” le eccellenze di questa scuola di alta formazione artistica e musicale. E l’invito è stato accolto appieno dai cittadini come dalle autorità, a partire dal Prefetto Angela Pagliuca.

Colmo in ogni ordine di posti, il bellissimo Teatro dell’Aquila ha fatto da degna cornice ad un momento così importante per la vita culturale dell’intera Regione.

“Il Conservatorio di Fermo è una realtà artistica di grande pregio, patrimonio di arte e cultura – ci conferma il direttore Massimo Mazzoni - Punto di riferimento qualificato per l’intera Regione, ma anche fuori fino a varcare i confini nazionali ed arrivare in Cina.

Il Conservatorio fermano sta diventando infatti sempre più internazionale. Lo confermano le provenienze e il numero degli iscritti per l’Anno Accademico 2013/2014. Il totale degli iscritti per il nuovo anno accademico sfiora le 500 unità divise tra i corsi tradizionali, i pre-accademici, il biennio e il triennio universitario e i corsi speciali per l’abilitazione.

Fermani doc sono 51 mentre oltre 300 arrivano dalla Regione, quasi 60 da fuori regione e altrettanti stranieri di cui ben 25 dalla Cina. Da tutta Italia arrivano invece i 74 docenti.”

“Il nostro compito ora – assicura il Presidente Verducci – è quello di potenziale e qualificare ulteriormente queste caratteristiche oltre a far sì che il nostro Conservatorio venga sentito sempre più come patrimonio comune per tutto il territorio. Questa è l’unica scuola universitaria completamente fermana, le altre sono legate ad altri Atenei, ma questa è autonoma ed erede di una tradizione ultracentenaria.”

Un Anno Accademico importante questo per il “Pergolesi”, anche perchè vi cade il 25° anniversario dalla sua fondazione ad opera, ci piace ricordarlo, dello scomparso professor Annio Giostra, allora Sindaco di Fermo. E l’inaugurazione è stata significativa con manifestazioni di spessore al pari dell’importanza di questo Conservatorio, unico nelle Marche con quello di Pesaro, assurto al rango di Università.

Carmela Marani

Maceratese

Corso visual e architectural mapping

Scade il 28 febbraio il termine per presentare le domande per partecipare al corso di visual e architectural mapping che si terrà da aprile a giugno a Macerata, Loro Piceno e Serrapetrona. Le lezioni – 60 ore suddivise in tre moduli – tratteranno i seguenti argomenti: introduzione al mondo della comunicazione visiva, dell’elaborazione grafica e video, studio e visione di lavori di videomapping sia per scopi artistici che pubblicitari; tecnica per i rilievi strutturali, utilizzo del software per la riproduzione dei filmati video, generazione di materiale video/grafico bidimensionale; elaborazione avanzata video e implementazione nelle strutture 3D; elaborazione 3D e render finale. La partecipazione è riservata ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti nella regione Marche. Il bando di ammissione può essere scaricato dal sito www.risorsecoop.it. La documentazione dovrà essere inviata in formato PDF unicamente all’indirizzo di posta elettronica: youngvision@risorsecoop.it.

Segnalazione letteraria di Sergio Soldani L’ODORE DEL FIENO (Giorgio Bassani - Feltrinelli) Il volume di narrativa di Giorgio Bassani “L’odore del fieno”, uscito nell’ormai lontano 1972, è la dimostrazione di come un nutrito gruppo di scrittori e poeti in Italia nel primo e secondo dopoguerra, siano stati di elevatissima qualità, pari alle letterature americane, agli autori del nord Europa e dei paesi satelliti dell’Unione Sovietica. Purtroppo, con l’avvento, nel pieno degli anni Ottanta, della dittatura dell’apparire e della superficialità mentale, questa valente e potente tradizione si è tragicamente sfaldata, dando posto all’attuale ridicola e pessima produzione, schiava delle demenziali programmazioni televisive pubbliche e private.

Il libro di cui si vuole parlare, comunque, è, per i suoi tempi, una raccolta di racconti di linguaggio altamente sperimentale, caratterizzato da una scrittura levigata, nonostante le descrizioni di avvenimenti schiettamente popolari e di angoli urbani di città come Ferrara, Ravenna, Napoli, Roma, che l’autore fa respirare e arrivare al lettore in maniera fluida, quasi liquida! Un’operazione di enorme abilità semantica, saldo valore morale, capacità non comune di rendere liriche le cose e la materia che la vita quotidiana propone irriducibilmente. Gli stessi personaggi umani presenti, trattati ognuno con precisione, come fossero familiari, sorprende per dolcezza e commovente solidarismo umano.

Vi è, ne “L’odore del fieno”, un avanzamento avvincente della lingua che propone certezze nei contenuti che passano da punti autobiografici a un naturalismo idilliaco, fino al benefico trionfo dell’ideologia.

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Cartellone/News 14 febbraio 2014

Eventi

Eventi

Fermo

Fermo

Tipicità: uno spettacolo del gusto “per tutti i sensi”

A piedi, lungo la vecchia ferrovia

Dopo l’ennesimo risultato positivo con gli oltre 10.000 visitatori della passata edizione, Tipicità si riconferma il prossimo 15, 16 e 17 marzo l’appuntamento portante del 2014 all’insegna del cibo, del fashion, dell’arte e dell’artigianato di tradizione. Ben Essere e Buon Vivere saranno i fili conduttori di un intrigante viaggio tra prelibatezze enogastronomiche e percorsi turistici inediti, con la possibilità di conoscere anche le griffes del fashion e scoprire paesaggi e borghi “segreti”. È questa l’esperienza Marche che Tipicità, organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con un pool di entità marchigiane, propone per la sua ventiduesima edizione. L’originale formula del Festival, con aree espositive specializzate ed un ricchissimo programma di eventi, propone un vero e proprio spettacolo del gusto, spalmato su un weekend, per foodies, slow-trotters ed amanti del “turismo esperienziale”.

I diecimila metri quadrati di superficie dell’innovativo centro fieristico Fermo Forum vedranno protagoniste, per tre giorni, le squisite tipicità marchigiane divise per aree dedicate alla birra agricola, alle produzioni biologiche, al cioccolato e con possibilità di degustare ed acquistare esclusive specialità, direttamente dai produttori: olive ascolane, formaggi pecorini e caprini, ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, vino cotto, salame di Fabriano, mela rosa dei Sibillini, miele, marmellate, tartufi, legumi e cereali, vino, olio extravergine d’oliva, ma anche il buon pesce

Domenica 2 marzo, nell’ambito della VII Giornata nazionale delle Ferrovie Dimenticate promossa dalla Confederazione per la Mobilità Dolce (Co.Mo.Do.), la sezione provinciale di Fermo di Italia Nostra “V. Vallerani” organizza la terza edizione della camminata “A piedi da Fermo a Porto S. Giorgio lungo la vecchia ferrovia”, manifestazione che ha riscosso un notevole successo nel 2013, con oltre 150 partecipanti. L’evento nasce per stimolare il recupero del patrimonio storico, architettonico e paesaggistico della Ferrovia Adriatico - Appennino (F.A.A.), che ha collegato, tra il 1908 e il 1956, la montagna e la collina alla costa. L’Associazione vuole ribadire l’importanza della linea, da riutilizzare come via verde per il turismo, soprattutto delle zone interne, ma anche come percorso a mobilità dolce tra Fermo e Porto San Giorgio.

Una Camminata Ecologica e Culturale, della lunghezza di circa 11 chilometri, per trascorrere in compagnia una mattinata all’aria aperta, per i nostalgici del Trenino e per i curiosi. Animazione con canzoni popolari e folk del gruppo “Tanto pè cantà”.

Per facilitare la registrazione è consigliata l’Iscrizione anticipata, con l’indicazione del nominativo e recapito telefonico dei singoli partecipanti, ai riferimenti di Italia Nostra: fermo@italianostra.org - Telefono e fax 0734.228628 - mobile 348.8163918

dell’Adriatico. Le diverse aree in questione permetteranno difatti al visitatore di scoprire e immergersi completamente in degustazioni e incontri tematici che metteranno in risalto gli eccellenti prodotti del territorio come la birra agricola e altre specialità gastronomiche a base di malto, una vasta selezione enologica della regione e le migliori produzioni certificate biologiche.

Tuttavia, a Tipicità non c’è soltanto il cibo, ad accogliere il visitatore curioso di scoprire l’Italia nascosta ci sarà anche un Salone del Turismo, all’interno del quale paesi e comprensori delle Marche presentano prelibatezze enogastronomiche accanto ad attrattive storico-artistico-culturali, naturalistiche e paesaggistiche. Non solo, in vista di Expo 2015, spazio riservato anche alle seduzioni di altre realtà italiane, spesso a torto considerate minori, con il circuito dedicato alle “Piccole Italie”.

Per gli amanti del “gusto”, in tutti i sensi, la Made in Marche Gallery, suggestivo percorso attraverso le icone più rappresentative della creatività della nostra splendida regione, ed il Salone dell’Artigianato, autentica novità che vede la luce in questa edizione. In mostra pregiate produzioni, simboliche di una realtà manifatturiera pienamente fruibile dal visitatore, grazie alla ramificata rete di outlets e spacci aziendali diffusa sul territorio.

Ad animare questo viaggio tra Gusto, Ben Essere e Buon Vivere, un ricchissimo palinsesto di eventi che rendono il visitatore

protagonista attivo del Festival: intriganti incontri con il re del grande nord, “lo stoccafisso”, confronti golosi tra storia della pasta e tradizione del riso, un’arena tutta dedicata al Cibo degli Dei, coinvolgenti cooking-show con prestigiosi chef e personaggi mediatici, ma anche approfondimenti su sana alimentazione e corretto stile di vita.

Da non perdere il confronto con la cultura e la cucina di altre realtà italiane e straniere: Repubblica del Sudafrica e Salento settentrionale, rappresentato dalla Camera di Commercio di Brindisi, saranno gli ospiti d’onore di questa ventiduesima edizione, che approfondirà anche il nuovo scenario della macroregione adriatico-ionica.

Tel. 0734.225237 - www.tipicita.it

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Cani in mostra al Fermo Forum sabato 15 e domenica 16 febbraio in occasione del Dog Show.

Una commissione di 30 giudici da tutta Europa valuterà almeno 3000 esemplari. In programma esibizioni, dimostrazioni, sfilate e molto altro (www.dogshow.it) 14 febbraio 2014

Carnevale Fermano

Una rete più forte della crisi Crisi o non crisi si va avanti. Nuova edizione (la decima!) e nuove proposte per il Carnevale del Fermano, l’iniziativa che coinvolge da anni vari Comuni della provincia di Fermo nell’organizzazione di un unico, articolato cartellone di eventi legati alla festa più allegra e pazza dell’anno. “Andiamo avanti nonostante tutto e tutti – spiega al Corriere News l’organizzatore Marco Renzi -, certo se avessimo avuto una Provincia in grado di sostenere adeguatamente la rete, come nei primi anni, avremmo fatto sicuramente di più, tirando fuori dai cassetti progetti importanti, lavorando alla realizzazione di un Carnevale unico per tutti i Comuni, basato su iniziative itineranti. Ma la situazione è questa: una Provincia svuotata di funzioni e budget e una crisi che morde alle cavi-

glie le realtà che ogni anno ci sostengono.

Il Fermano comunque non si fa trovare impreparato alla grande kermesse del carnevale, con i sei Comuni più importanti della provincia che confermano la loro presenza in rete e con il Carnevale del Fermano che offre dieci giorni di iniziative a tutto campo e per tutte le età e questo, visti i tempi, è già un grande successo”.

Budget ridotti, dunque, ma non viene meno la voglia di fare, di partecipare, di rendersi protagonisti degli eventi proposti, magari con uno sforzo maggiore di fantasia e con gioia e disponibilità inalterate. E così piovono le adesioni di gruppi mascherati e di carri allegorici da tutto il Fermano e oltre alle sfilate programmate a Fermo (2 marzo), Porto San Giorgio (4 marzo), Monte Urano (4 marzo), Porto

Sant’Elpidio (4 marzo). Riconfermati gli spettacoli a teatro, i tanti veglioni e le feste nelle bocciofile e nelle palestre e poi, interessante novità, il “Carnaval Street” di Montegranaro di domenica 9 marzo, sulla scia dell’evento estivo di successo “Veregra Street”, con gruppi mascherati, animazione, stravaganze, scherzi & lazzi, fritelle e la musica itinerante dell’”Abbanda”.

Una festa per tutti gusti, dunque, che ha inizio sabato 22 febbraio, ore 11, a Villa Murri di Porto Sant’Elpidio con la presentazione del Carnevale alla presenza dei Comuni aderenti: Fermo, Montegranaro, Monte Urano, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare.

Re Carnevale bisboccerà poi per più di una settimana prima di venire processato,

condannato e bruciato nel grande rogo organizzato in Piazza Matteotti di Sant’Elpidio a Mare martedì 4 marzo alle ore 19.

Il programma completo dei sei Comuni aderenti alla rete è pubblicato nel sito internet www.eventiculturali.org Tel. 0734.902107

Musica

Musica

Fermo

Monterubbiano

Brad Mehldau, un maestro della sorpresa

Con MusArT arriva la Bottega del Jazz

TAM Tutta un’altra Musica propone un evento eccezionale: Brad Mehldau al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 1° marzo alle ore 21,15. Con lui, Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria.

Nessuno come Mehldau negli ultimi anni ha rivoluzionato il mondo del pianismo jazz. Nessuno come lui riesce a condensare in un unico, inimitabile stile, la storia della musica afroamericana. La sua tecnica formidabile crea costantemente spunti sempre nuovi che poi prendono vita propria e danno un senso polifonico alla composizione. La personalità musicale di Mehldau è duplice: è prima di tutto un improvvisatore, maestro della sorpresa, delle idee musicali spontanee che si espri-

Giunto al quarto anno di vita, il progetto MusArT (Musica, Arte e Territorio) assume quest’anno una connotazione particolare legata ad una tematica musicale molto sentita da un folto pubblico di appassionati: il jazz.

Nasce così MusArT – Bottega Jazz, progetto che lega il Jazz, forma di espressione musicale raffinata e al tempo stesso popolare, e la Bottega, termine scelto perché vicino alla cultura popolare e presente nelle origini del territorio a cui si rivolge. La prima fase di Bottega Jazz, da considerarsi come un vero e proprio format, si svolgerà a Monterubbiano tra marzo e maggio e si comporrà di un concorso jazz, concerti ed eventi formativi. Il concorso, totalmente gratuito e rivolto ai giovani fra i 18 e i 35 anni, sarà presieduto da un commissione di esperti che effettueranno le selezioni preliminari presso la sede della Società Operaia. I migliori cinque interpreti avranno la possibilità di esibirsi sul palcoscenico del Teatro Pagani durante l’evento finale in programma per il 26 di aprile.

L’occasione della serata sarà quella di assegnare importanti premi.

Ma il contest non è l’unico contenuto di questa iniziativa, grazie alla collaborazione con alcune tra le più importanti associazioni musicali del territorio, il cartellone di Bottega Jazz potrà vantare due serate speciali che vedranno esibirsi, sul palco del Pagani, artisti di rilievo nazionale ed internazionale. (Tel. 0734.259980 - www.comune.monterubbiano.fm.it)

mono in tempo reale. Allo stesso tempo il suo approccio è anche profondamente affascinato dall’architettura formale della musica: tutto viene plasmato partendo da questi presupposti estetici.

Tel. 338.4321643 - www.tam.it

Musica classica

Breve

Fermo

Servigliano

Leone e Milenkovich per la Concertistica fermana È marchigiano di Tavullia, non ha ancora compiuto 23 anni ed è considerato uno dei più qualificati giovani pianisti del panorama concertistico internazionale.

Si chiama Rodolfo Leone ed ha vinto nell’ottobre scorso uno dei più blasonati concorsi pianistici al mondo, il “Busoni”, classificandosi al secondo posto (primo non assegnato) e vincendo anche il Premio speciale del Pubblico. Un talento straordinario che il pubblico degli appassionati potrà apprezzare domenica 16 febbraio a Fermo, alle ore 17 nella Sala dei Ritratti, nel concerto organizzato dalla Gioventù Musicale e dal Comune.

Rodolfo Leone (foto) si è diplomato nel 2009 al Conservatorio “Rossini” di Pesaro con il massimo dei voti e la lode. Ha seguito le masterclasses con i più grandi maestri. Sotto la guida di Pier Narciso Masi, ha conseguito il diploma triennale di alto perfezionamento all’l’accademia “A. Corelli” ed attualmente si perfeziona presso la Hochschule für Musik Hanns Eisler di Berlino, con Fabio Bidini. È stato premiato in numerosi altri concorsi internazionali ed ha suonato per decine di associazioni musicali riscuotendo ampi consensi di pubblico e critica. Poderoso il programma che suonerà a Fermo, che apre con Tre Sonate di Scarlatti per proseguire con il Preludio Corale di Bach-Busoni, la Sonata “Appassionata” di Beethoven, Gaspard de la Nuit di Ravel per concludere con Albeniz e il suo Iberia.

Domenica 23 febbario al Teatro dell’Aquila si esibirà il violinista Stefan Milenkovich che interpreterà Brahms accompagnato dalla FORM diretta da David Crescenzi.

Dopo la pausa di Carnevale, giovedì 13 marzo riprendono i Concerti del Conservatorio in programma alle ore 21 nell’Auditorium Billè mentre domenica 23 marzo alle ore 17 al Teatro dell’Aquila si terrà l’appuntamento Sinfonico dei Solisti e Orchestra del Conservatorio “G.B.Pergolesi”. (Carmela Marani)

È tempo di Carnevale

Il Carnevale Serviglianese, dal curioso nome di Mascherante-Fritto-Vale, si svolgerà quest’anno presso la sala verde del cinema Multisala Moderno che da dicembre ha riaperto le proiezioni al pubblico. Questi gli appuntamenti: 1 marzo serata danzante in maschera con “Vincenzo Macchiati Group”, 3 marzo veglione con “Il Massimo del Liscio” e 4 marzo nel pomeriggio “Gran Carnevale dei bambini” con mascherine, giochi, baby-dance e con la partecipazione straordinaria del “Clown Burlone” e di “Re Carnevale”.

Informazioni, Comune e Pro Loco: 0734.750583

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Sport/News 14 febbraio 2014

Calcio/Al “Bruno Recchioni” interessante sfida tra Italia e Germania under 19

La maglia azzurra è di casa a Fermo Ancora una volta, le gloriose maglie azzurre di una rappresentativa nazionale giovanile si esibiranno sul manto erboso dello stadio “Bruno Recchioni” di Fermo. Perché dopo le quattro uscite (condite da altrettante vittorie su Georgia, Azerbaijan, Ungheria e Turchia) della Under 21 ed il sonante “pieno” ottenuto l’anno scorso dalla Under 20 (ai danni della Polonia), stavolta arriveranno, alle pendici del Girfalco, gli ancor più giovani virgulti della Under 19 allenata da mister Alessandro Pane. L’appuntamento è di quelli da non mancare: ww infatti, gli azzurrini se la vedranno contro i sempre ostici pari età della Germania (inizio ore 17,30) e, considerata la tradizionale rivalità che intercorre fra le due nazioni (per altro non solamente sportiva…), c’è da scommettere che ci sarà da divertirsi. Perché la “nostra” è squadra tosta e recentemente è volata alla seconda fase dell’Europeo. Lo ha ufficializzato la UEFA, che ha reso noto come la nostra Nazionale

si sia classificata come migliore terza in assoluto dopo la conclusione delle gare dei tredici gironi della prima fase. Gli Azzurrini, avevano chiuso il proprio girone a quota sei punti insieme a Danimarca e Israele, classificandosi terzi per via di una peggiore differenza reti.

Dopo l’importante test-match di Fermo, i ragazzi di mister Pane a maggio saranno impegnati nella Fase Elite del Campionato Europeo e sfideranno Repubblica Ceca (24 maggio), Svezia (26 maggio) e Bulgaria (29 maggio). Successivamente, nel mese di ottobre, “via” alla prima fase di qualificazione al Campionato Europeo (Slovenia, San Marino e Serbia le nostre “compagne di viaggio”).

“Sono molto contento per i ragazzi e per lo staff – ha dichiarato il tecnico Alessandro Pane - è il giusto premio per quanto abbiamo fatto. Sarebbe stata una beffa uscire dopo due vittorie, anche perché la squadra dopo la sconfitta con

Israele aveva fatto vedere buone cose.

Siamo un gruppo in crescita e adesso avremo un po’ di tempo a disposizione per preparare nel migliore dei modi i prossimi importanti impegni”. Questo l’elenco dei giocatori solitamente impiegati dal tecnico toscano: portieri: Falcone (Sampdoria), Maniero (Inter), Scuffet (Udinese) e Gollini (Manchester United); difensori: Ballarini (Verona), Barlocco (Juventus), Barreca (Torino), Costa (Chievo Verona), Ceccaroni (Spezia), Del Fabro (Cagliari), Iotti (Milan), Placido (Sampdoria), Somma e Romagnoli (Roma), Venuti (Fiorentina); centrocampisti: Bellemo (Padova), Calabria (Milan), Capezzi (Fiorentina), Castelletto (Sassuolo), Crecco (Lazio), Cristante (Milan), Grassi (Atalanta), Piccinocchi (Milan), Pinato (Milan), Falsaperla (Anderlecht), Mazzitelli (Roma); attaccanti: Cerri (Parma), Ciurria (Spezia), Gliozzi (Sassuolo), Lombardi (Lazio), Valotti (Brescia) e Voltan (Padova).

L’ennesimo arrivo di una rappresentativa nazionale a Fermo è anche un importante riconoscimento alla neonata Fermana Football Club del Presidente Maurizio Vecchiola: “Siamo onorati di poter ospitare una gara così importante – ci confida Fabio Massimo Conti, dirigente canarino – e siamo sicuri che anche questa volta il grande cuore del pubblico di Fermo risponderà presente, assiepando le scalee del nostro stadio e dando una grossa mano ai ragazzi della Under 19”.

Uberto Frenquellucci

Tiro alla fune/Dallo scudetto ai Mondiali

Ciclismo/Inizia una nuova stagione agonistica

Cobra Fermo, e 35!

Triade e Calzaturieri si presentano

Con gli ultimi due titoli nazionali conquistati in quel di Lucca (categorie 600 e 680 Kg), i pluri titolati campioni della Cobra Fermo di tiro alla fune hanno inanellato il 35° scudetto tricolore.

Tutti in fila gli altri contendenti: da Cuneo a Spinetta, da San Rocco di Faenza allo stesso Lucca, passando per San Severino, Isera e Mantova. Soliti, oramai, i forzuti “cavalieri che fecero l’impresa”: Lorenzo Rogante, Andrea Mignani, Davide Sacripanti, Denis Mancini, Francesco Belà, Stefano Marcaccio, Cristiano Ferrara, Stefano Cintio, Paolo Giacomozzi, Massimo Luciani, Marco Rutkowsky, Daniele Cugnigni, Davis Palmieri, Enrico Marchionni e Maurizio Clementi.

“E con gli ultimi due “arrivi” – ammette con grande soddisfazione il Presidente della Cobra Fermo Pasquale Del Moro – tocchiamo quota 35 titoli italiani vinti. Sono molto contento: i nostri ragazzi potranno vestire la maglia azzurra della nazionale e partecipare al Campionato del Mondo”. E’ proprio così: grazie agli strabilianti risultati ottenuti, dal prossimo 20 al 24 febbraio 12 tiratori della Cobra Fermo (su un totale di 25) prenderanno parte ai Mondiali di Tiro alla Fune sia come squadra di club che come Nazionale Italiana.

La rassegna iridata (che si svolge ogni due anni ed è organizzata dalla Tug of War International Federation) si svolgerà a Castelbar, in Irlanda, ed i virgulti fermani giurano di puntare a qualcosa di più che fare la classica comparsata: “Attraverso le iniziative delle rievocazioni storiche – ha proseguito Del Moro – il nostro club è cresciuto molto. Sono in tanti, adesso, ad appassionarsi a questa disciplina che, al di là dell’aspetto storico, è da considerare e riconoscere come uno sport a tutti gli effetti”.

Per carità: le squadre provenienti dai paesi anglosassoni hanno ancora una marcia in più (Inghilterra, Scozia e la stessa Irlanda saranno le formazioni da battere, al pari di Belgio e Paesi Baschi), ma l’obbiettivo del ben figurare appare francamente alla portata, per un club che affonda le sue radici sin dal lontano anno 2000: “L’Italia negli ultimi anni si è sempre piazzata al terzo posto ed anche per questa rassegna spirito di squadra, compattezza e solidarietà saranno le caratteristiche che, per prime, metteremo sul campo di gara. Per il resto, sì la Cobra Fermo è nata ad inizio nuovo millennio. Sino al 2006 erano stati vinti solo 3 titoli tricolori. Sotto alla nostra gestione, che conta un centinaio di soci, siamo arrivati a tagliare il traguardo dei trentacinque titoli: non è poco”. Ed allora…ad maiora, Cobra! (u.f.)

Ultimi giorni di lavoro per l’allestimento degli organici per le squadre ciclistiche dilettantistiche del nostro territorio, fra queste due dei sodalizi con maggior tradizione come i Calzaturieri Montegranaro giunti alla 45^ stagione agonistica e la Triade Monte Urano – Cascinare e Civitanova Marche con oltre 15 anni di sodalizio in comune, presenteranno i nuovi atleti e gli staff tecnici e dirigenziali entro il mese di febbraio, per iniziare le gare agonistiche già i primi giorni di marzo.

Per quanto concerne i Calzaturieri il prossimo 23 febbraio a Montegranaro si svolgerà la tradizionale presentazione del team giallo – rosso e blù, anche se non ci sarà la presenza dell’indimenticato Presidentissimo Pietro Sesto Strappa venuto prematuramente a mancare 4 anni fa. Ma la società veregrense è in mani ben solide, con il fido “scudiero” di Strappa Giuseppe Viozzi ed il nipote dell’ex Presidente Cristian Acciarini, che in questi anni ha già maturato una buona esperienza, dopo i tanti anni già trascorsi in ammiraglia con l’appassionato zio.

Per quanto concerne la società di Monte

Urano – Civitanova Marche e Cascinare comunemente denominata la “Triade” pronta alla 17^ stagione insieme, il vernissage si svolgerà a breve e vi sono già delle indicazioni su quelli che saranno i portacolori della squadra arancio–blù.

Confermato e granitico il direttivo con il Presidente Marco Moretti, coadiuvato da Blandino Trocchianesi, Giuseppe Bellabarba, Franco Moretti, Cesare Lattanzi e Andrea Strada. Fra i ciclisti di punta c’è l’esperto Gianmarco Di Francesco come capofila degli elitè under 23, fra i confermati ci sarà Edoardo Mincarelli, unitamente a dei giovanissimi diciannovenni al debutto nella categoria. Non ci saranno invece, Davide Censori, Matteo Ciavatta e Graziano Di Luca che hanno deciso di chiudere con l’agonismo.

Già delineato il calendario delle corse cui parteciperà la Triade, che prenderà parte a tutte le gare regionali, nazionali ed internazionali di cartello.

Il primo impegno sarà a Corridonia domenica 9 marzo con il Trofeo Meccaniche Lucani – Ristorante Dal Marchigiano.

Endrio Ubaldi

A Fermo sono partiti i lavori per la realizzazione del percorso salute lungo l’anello esterno al campo di atletica di via Leti. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di illuminazione a led, di attrezzi in acciaio disposti su tre piazzole in gomma colata e di una rampa per lo skateboard 14 febbraio 2014

Basket/Risultati altalenanti per le nostre formazioni Atletica leggera/Momento d’oro per la velocista elpidiense

Alla ricerca della continuità Chiara Natali… e chi la prende più!

Se nel massimo campionato nazionale di basket la Sutor Montegranaro sta cercando in tutti i modi di trovare la salvezza sul campo e fuori, facendo salti mortali nel reperimento delle risorse necessarie per portare a termine il torneo, evitando la retrocessione sul campo, nel basket minore le squadre fermane cercano di guadagnare posizioni nei rispettivi campionati, anche se sono quasi tutte alla ricerca di una maggior continuità di rendimento. Nel torneo di Divisione Nazionale B l’Ecoelpidiense Porto Sant’Elpidio e la Poderosa Dino Bigioni Shoes Montegranaro dopo 17 giornate sono appaiate al 6° posto con 16 punti in coabitazione con Roma e Giulianova. Per quanto concerne l’Ecoelpidiense la squadra rivierasca è una neo promossa che punta ad una salvezza tranquilla, con uno sguardo attento ai play off.

Peccato per i tristi episodi riguardanti il derby contro la Poderosa, dove nei secondi finali del match con la squadra di casa oramai sicura della vittoria, i tifosi biancoazzurri aggredivano un supporter giallonero e gli arbitri non facevano finire la partita. Il giudice sportivo decretava la sconfitta a tavolino per 20-0 e 3 giornate di squalifica al campo con tantissimi disagi. In casa Poderosa dopo il cambio di allenatore con l’arrivo di Furio Steffè (foto) sono subito arrivati dei risultati positivi che hanno consentito il raggiungimento momentaneo del 5° posto, anche se nelle ultime 2 giornate sono venute altrettante sconfitte dalle trasferte di Palestrina e Vasto, con la classifica che è andata peggiorando, anche se il raggiungimento dei play off è un obiettivo sicuramente alla portata dei veregrensi.

In serie C Dilettanti la Virtus Civitanova Marche alle prese con un girone molto difficile dove oltre a nobili decadute come la Robur Osimo ci sono agguerrite squadre toscane ed umbre, sta cercando di tirarsi fuori dalla zona pericolosa, attualmente è al quartultimo posto con 12 punti su 17 partite, la squadra rivierasca ha le sue possibilità di salvarsi, anche se dovrà lottare sino alla fine. La situazione migliora nel torneo di serie C Regionale con Pedaso sugli scudi e brillantemente al 2° posto ad appena 4 lunghezze da Falconara con interessanti prospettive, abbastanza bene la Virtus Porto San Giorgio a metà classifica con 18 punti, mentre per il Porto San Giorgio attualmente al terzultimo posto urge invertire la rotta, per poter conquistare la salvezza. In serie D molto bene la Polisportiva 5 Fonti Amandola in testa al torneo con 2 lunghezze di vantaggio sull’accoppiata Victoria Fermo e 88ers Civitanova Marche, in un torneo molto avvincente e dall’esito incerto.

Endrio Ubaldi

Gareggia per i colori del Cus Pisa Atletica Cascina e poco tempo fa ha conquistato il terzo posto alle finali Serie A Oro di atletica di Rieti, specialità 200, 400 metri piani e staffetta 4 x 400. Stiamo scrivendo di Chiara Natali, velocista elpidiense classe 1990, ultimamente premiata dal C.O.N.I. per meriti sportivi. Un riconoscimento che non ha potuto che inorgoglire ulteriormente l’atleta di Sant’Elpidio a Mare: “L’anno appena trascorso – ammette la Natali – mi ha riservato belle soddisfazioni.

A partire da questo riconoscimento, giunto davvero inaspettatamente, che mi ha dato nuovi stimoli per affrontare il domani e da dedicare completamente ai miei genitori che da sempre mi permettono di seguire i miei sogni senza mai ostacolarli. Ma anche a mia sorella Giada, a Lord, che crede in me e mi sprona a non mollare mai in pista. Tornando al memorabile 2013, è proseguito con l’approdo in una nuova società che mi ha portato a svolgere la preparazione lontana dai miei luoghi abituali. Inserirsi in questo progetto è stato entusiasmante: giungere subito dopo a società come la Bracco Milano e l’Acsi Italia Atletica ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta. Una grande esperienza: confrontarsi con le migliori atlete italiane risulta davvero stimolante”.

Dopo Clarissa Claretti e Paolo Ottavi, la disciplina regina degli sport trova ancora nel Fermano un atleta su cui puntare: Chiara Natali. (u.f.)

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ANNO 12 - n.02 - 14 febbraio 2014

Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni, Fabio Scatasta Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Vignette: Daniele Ripani Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Simone Accattoli, Federica Balestrini, Andrea Braconi, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Serena Murri, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it

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Prossimo numero in distribuzione dal 14 marzo al 10 aprile

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