Committente Responsabile Andrea Agostini
PORTO SAN GIORGIO ELEZIONI COMUNALI 6-7 MAGGIO 2012
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Inchiesta/Memoria 15 aprile 2012
Il patrimonio storico e culturale: un tesoro da sfruttare
L’importanza di recuperare la Memoria di Daniele Maiani
L
a civiltà di ogni popolo si sviluppa con l’aggregazione delle persone in comunità sempre più complesse e con lo sviluppare e il coltivare la memoria del passato. “Historia magistra vitae”, dicevano i Latini che di civiltà se ne intendevano assai. Il problema è capire il linguaggio con cui la Storia ci parla, farlo nostro, metterlo a sistema e dai documenti che ne ricaviamo fare un’analisi che permetta in ogni momento di ricostruire il passato, non perdere conoscenze che potrebbero diventare desuete ed evitare di ricommettere errori che, sulla base dell’esperienza, funzionano come monito per il futuro. E qui sorge il problema primo: come parla la Storia? Diciamo che non esiste un unico linguaggio, ma una molteplicità di canali di comunicazione che vanno dalla tradizione orale alla scrittura, dall’architettura alla musica, alla pittura e così via: tutte capacità ed arti via via acquisite che afferiscono informazioni dal passato al presente e permettono una ricostruzione abbastanza fedele del periodo che si intende esaminare. Naturalmente, più informazioni giungono a noi più sarà facile ricostruire e studiare chi eravamo. La conservazione dei manufatti che sono la Memoria della nostra civiltà, quindi, è essenziale e qui comincia il secondo dei problemi: lo sforzo, spesso costoso e arduo, di conservare il patrimonio culturale in nostro possesso per lasciarlo intatto ai nostri figli e ai figli dei nostri figli, come un’eredità preziosa e indispensabile a una corretta ed armonica propagazione della specie e del mondo che la ospita. E non parliamo di conservare intatti solo quadri e antichi documenti, ma bisognerebbe svolgere la stessa operazione anche per strade, palazzi e quant’altro parli del passato in termini di Storia. Cosa desolantemente sempre più trascurata: un’operazione che spesso non è alla portata dei bilanci delle amministrazioni, che devono affrontare altri problemi di natura più pressante e contingente. Questa la scusa più frequente.
La realtà è che è venuta meno la cultura della Cultura, che la cultura è cambiata, è degenerata in quella di un Potere che bada più al profitto che alle necessità dell’anima. Naturalmente, se si sovvertisse il modo di concepire la Cultura considerandola non come un fardello da portare sulle spalle con fatica, quando non con fastidio (specie se rischia di ostacolare scempi lucrosi), ma come un’opportunità oltre che di arricchimento umano ed intellettuale anche economico, l’andazzo distruttivo di patrimoni culturali e coscienze potrebbe arrestarsi. Ovvero: ammesso che si voglia far cassa, perché non scegliere un modo meno scellerato? Perché invece di trascurare e distruggere il “vecchio” non si praticano un’intelligente sfruttamento e una consona fruizione dei beni culturali, artistici, storici? E’ innanzitutto una questione senz’altro di Civiltà, ma con un interessante risvolto anche in termini di danaro fresco da far entrare in cassa: non è forse vero che la vera ricchezza dell’Italia, e dunque anche del nostro territorio, risiede nel fatto di possedere circa l’80 per cento del patrimonio artistico e storico mondiale? Sfruttiamolo, dunque, senza cedere a tentazioni palazzinare mentre Pompei crolla. Ovvero: mentre da noi crollano vecchi palazzi, sprofondano antiche vie, ammuffiscono reperti preziosi, da anni oramai, nelle nazioni del nord dell’Europa, il concetto di museo è un qualche cosa di radicalmente diverso dal nostro. Là sono luoghi di incontro con tanto di bar e ristoranti, dove si prende spunto da eventi espositivi per costruirvi intorno tutto un fruttuoso circuito virtuoso, che va da una comoda fruizione al merchandise. Da noi, quel poco che si fa è merito di uno sparuto manipolo di gente che quotidianamente lotta contro la frustrazione e ciononostante si adopera eroicamente per quello che può. Triste, ma vero. Nella città capoluogo, fondi importanti come quello archeologico giacciono dimenticati, negletti e non visibili dal pubblico per scelte di un passato recente che ha privilegiato più l’apparato digerente che il cervello. E allora cominciamo questo viaggio nella Memoria con la
speranza che qualcosa cambi nelle coscienze di chi può e deve preservarla e diffonderla: piantiamola di litigare su “parcheggio in Piazza sì, parcheggio in Piazza no” e in Piazza scendiamoci, ma perché è il simbolo di tutto ciò che stiamo perdendo. Scendiamoci, ma per rivendicare e difendere un patrimonio che è di tutti, che è la nostra vera ricchezza, che vale più della vendita di un cappuccino in più o di un capo firmato. La Memoria è necessità, è orgoglio, è consapevolezza di sé e dei Luoghi in cui si vive. Se la riacquisteremo, forse cominceremo a smetterla di trascurare le testimonianze della nostra Storia, a insultarle: lasciando che crollino, che si deteriorino, che spariscano, costruendo orrori, imbrattando mura e, perché no?, consentendo a chicchessia di apporre statue orribili accanto ad antiche mura.
L’attività della Casa della Memoria, in attesa della medaglia d’oro per il territorio fermano
Una grande storia di resistenza civile di Andrea Braconi
L’obiettivo era e resta quello di recuperare la lunga storia del campo di Servigliano. Campo che nel secondo dopoguerra, dal 1945 al 1955, venne utilizzato come centro di raccolta dei profughi. E così, dal 2002, l’associazione Casa della Memoria lavora ininterrottamente per raccontare una parte fondamentale della storia di questo territorio. “In questi dieci anni - spiega il presidente Filippo Ieranò - abbiamo cercato di raccontare temi relativi alle vicende accadute nel campo. In modo particolare abbiamo proposto da subito un momento di riflessione nel Giorno della Memoria, invitando testimoni e soci, coinvolgendo le scuole della media Valle del Tenna e non solo; abbiamo intrattenuto rapporti di collaborazione e di scambio con queste realtà di formazioni, con gli stessi Comuni. Accanto al Giorno della Memoria, a partire dal 2006 abbiamo cominciato a proporre anche occasioni di incontro per il Giorno del Ricordo”. Proprio l’elemento della testimonianza ha sempre caratterizzato le vostre iniziative. “Ovviamente non è possibile recuperare tutto perché il tempo passa. Però riusciamo a trovare testimoni in grado di raccontare, facendo anche un lavoro di trasmissione dei valori. Quando raccontano le vicende più terribili, descrivono anche il coraggio
che hanno avuto nell’affrontare le avversità o nell’aiutare le persone in difficoltà”. E qui emerge un valore altissimo, che è quello della solidarietà umana. “Il campo di Servigliano durante la guerra era un elemento del sistema concentrazionale tedesco, funzionale ad Auschwitz. Il 4 maggio del 1944, quando il campo sta per essere chiuso perché i tedeschi si ritirano ma soprattutto perché la popolazione ha manifestato una chiara ostilità nei loro confronti, gli ultimi ebrei internati vengono deportati a Fossole e da qui ad Auschwitz. Quindi, c’è un legame diretto tra Servigliano e i campi di sterminio. Ma nonostante questo orrore, noi abbiamo sempre cercato di associare a questa denuncia la testimonianza del bene, di coloro che hanno avuto il coraggio di opporsi, specie se questa opposizione avveniva in modo non violento. Ed è in questi anni che si è lavorato per il recupero della memoria del giusto, non solo verso gli ebrei ma anche verso altre tipologie come partigiani e soldati alleati. Per questo nel Giorno della Memoria del 2012 è stata lanciata l’idea di realizzare a Servigliano un Giardino dei Giusti, che diventerà un Giardino dei Giusti e dei Benemeriti. Servigliano deve entrare a far parte di quel grande impegno che sta muovendo alcune città italiane ed anche europee, e cioè realizzare in maniera chiara un luogo dove
ricordare tutti coloro che si sono distinti per coraggio, dedizione, bontà e solidarietà umana. Sarà un luogo aperto, all’interno dell’ex campo di concentramento, per il quale si dovrà fare un grande lavoro di organizzazione insieme al Comune, con il quale stiamo definendo un progetto.” Altro elemento di grande valenza è la struttura didattica che verrà realizzata insieme alla Provincia. “Apprezziamo moltissimo il lavoro che è stato svolto, in particolare dall’Assessore Buondonno e anche dal Sindaco Marinozzi. Gli Enti locali si sono spesi per un progetto in grado di favorire sia il lavoro di raccolta di documentazione, già in corso e da organizzare in modo da renderlo fruibile, sia un luogo in grado di accogliere gruppi e scolaresche. Perché l’accoglienza oggi è ancora occasionale, fatta utilizzando la disponibilità di alcuni soci della Casa della Memoria. Ma questo progetto è straordinario e permetterà al lavoro fatto da noi di crescere in qualità e in quantità”. Quante persone fanno parte dell’associazione? “Siamo circa 60 soci, ma molte persone negli anni si sono avvicinate a noi o hanno collaborato pur non avendo fatto la tessera. Il nostro è un problema che vivono tutte le associazioni, quella difficoltà di avere una collaborazione o un impegno stabile. Non è sempre facile, ma nonostante questo
si va avanti, anche di fronte alla scarsità di risorse economiche”. L’ultimo progetto che state sostenendo è quello della richiesta della medaglia d’oro al merito civile per attività di resistenza non armata al nazifascismo per la Provincia di Fermo. “E’ stata una nostra iniziativa, sentita come importante sia per la Provincia di Fermo, che staccandosi da Ascoli non ha portato la medaglia d’oro al valor militare, sia perché la resistenza nel Fermano è stata più civile che militare. Ci siamo confrontati con alcuni storici ed alcune realtà che hanno vissuto esperienze analoghe. Sulla base di quanto avvenuto a Massa Carrara, insignita da Ciampi come città che ha difeso i suoi abitanti attraverso forme di lotta non violenta, abbiamo così documentato una richiesta alla Presidenza della Repubblica. In questi due anni per ci sono giunte sollecitazioni ad integrare la richiesta con l’impegno esplicito e formale dei 40 Comuni e della stessa Provincia, e devo dire che qualcosa si sta muovendo. La memoria di tutti coloro che hanno contribuito alla difesa e alla salvezza di migliaia di persone durante i mesi dell’occupazione nazifascista non deve essere perduta definitivamente, ma piuttosto va ricordata e valorizzata. Quindi, questa medaglia la aspettiamo e sono convinto che, prima o poi, arriverà.”
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Inchiesta/Memoria 15 aprile 2012
Il pensiero di Giuseppe Buondonno, Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo
La memoria, un investimento rivolto a futuro Si può investire sulla cultura in periodo difficile come quello che stiamo vivendo? Si può lavorare compiutamente sul recupero della nostra memoria e sulla fruizione di quel vasto patrimonio di arte, ingegno, sapere di cui il nostro territorio dispone? Certo, di questi tempi e con i pochi soldi che girano l’impresa sembra ardua ma la Provincia di Fermo, nella persona dell’Assessore alla Cultura Giuseppe Buondonno, non si tira indietro e ribadisce un’importante sfida di lungo periodo. “Soprattutto in questo difficile momento – spiega Buondonno - occorre investire sulle strutture e sui sistemi culturali che costituiscono non solo depositi di memoria, ma anche ausili fondamentali per la formazione scolastica. Per quanto riguarda le strutture, molti sono stati gli interventi della Provincia. Abbiamo attivato, presso la sede del Conservatorio “Pergolesi” di Fer-
mo, l’Audioteca Provinciale, spazio aperto al pubblico che costituisce un polo per la fruizione di documentazione musicale, per l’informazione e la guida all’ascolto, allo scopo di porre a disposizione dei giovani e dell’intera collettività un vasto materiale documentario riguardante la musica di ogni epoca e genere. Abbiamo dato vita ad Altidona alla Fototeca Provinciale per la fruizione di documentazione fotografica che raccoglie archivi e donazioni di opere e per l’ulteriore diffusione della cultura legata alla fotografia; stiamo sviluppando costantemente la Biblioteca di Storia Contemporanea, porteremo a termine entro il 2012 l’Aula Didattica sulla Shoah a Servigliano, la Casa Museo “Osvaldo Licini” a Monte Vidon Corrado e il Museo dell’Innovazione Tecnologica presso le Officine dell’Istituto Montani a Fermo. Strutture concrete, che lavorano su diversi aspetti della memoria.
Il lavoro non si fermerà alla catalogazione delle opere e quindi alla “restituzione” della memoria. Fondamentale sarà l’impegno propulsivo: la memoria è un reagente fondamentale con il presente, coscienza e interpretazione del mondo contemporaneo. Si tratta dunque di un investimento nel futuro, non di un tributo al passato. Metteremo in campo attività informative, formative, didattiche; in tal senso a maggio con la Fototeca presenteremo uno dei volumi più interessanti sulla fotografia, “Storia culturale della fotografia” di Antonella Russo, uscito di recente. Sempre in fototeca realizzeremo laboratori di ricerca attraverso la fotografia, analizzeremo problemi e contraddizioni sociali del nostro mondo mettendo insieme, attraverso dei worshop, grandi figure della fotografia con nuovi fotografi del territorio. Queste strutture dovranno essere terreno di riflessione culturale: una su tutte la Casa Museo Osvaldo Licini avrebbe molto meno senso se a fianco ad essa non insistesse da decenni il Centro Studi Osvaldo Licini che promuove, stimola e ricerca”. La Provincia sta anche svolgendo una funzione sistemica, di rete. “Si, abbiamo trasformato, grazie anche alla Regione Marche, una legge di spesa, la n.75 in una legge di programmazione e di rete, la n.4, utilizzando una parte consistente di questi soldi per far partire nuove reti provinciali: la Rete dei Musei e la Rete dei Teatri che si aggiungono ad una già esistente che è quella delle Biblioteche, laddove la parola rete sta a significare formazione e informatizzazione, collegamento effettivo.
Ora stiamo per varare in accordo con i Comuni, con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università e con la Soprintendenza, un protocollo per la costituzione della Rete degli Archivi storici della nostra provincia, per mettere in sicurezza e catalogare progressivamente gli archivi e costruire un portale. Anche in questo caso non si tratta solo di salvaguardare la memoria, ma di renderla fruibile, perché un archivio oltre ad essere conservato bene si deve utilizzare per produrre attività didattiche, organizzare mostre, convegni, approfondimenti”. Queste operazioni hanno dei costi che riuscite a sostenere? “Noi abbiamo fatto questo grande sforzo in meno di tre anni e in un momento difficile per la Pubblica Amministrazione, perché convinti che l’identità di un territorio si misura anche e principalmente con l’identità culturale che consideriamo fattore essenziale di sviluppo e qualità della vita. Per portare avanti questi progetti è servita una disponibilità complessiva dell’Amministrazione provinciale, sacrificando altre iniziative (la coperta è corta…), il sostegno di altre realtà e il dialogo con i Comuni che non è venuto mai meno. Tutto questo è stato fatto in controtendenza rispetto al panorama nazionale e con risorse limitate. Abbiamo lavorato con una prospettiva di lungo periodo, ora la speranza è che il soggetto che dovesse eventualmente nascere dalla riforma istituzionale, di cui si sta discutendo, sia in grado di consolidare e sviluppare questo patrimonio che abbiamo messo in campo”. Alessandro Sabbatini
AUDIOTECA PROVINCIALE Sita a Fermo presso il Conservatorio statale di musica “G.B. Pergolesi” Protocollo d’intesa stipulato tra Provincia di Fermo, Comune di Fermo, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Conservatorio statale di musica “G.B. Pergolesi” di Fermo e Rodolfo Dini Elenco materiali messi a disposizione da Rodolfo Dini SUPPORTO Dischi Dischi Dischi Dischi Dischi Dischi Dischi Video Video Video Libri Libri Libri Riviste Riviste Riviste TOTALE
TIPOLOGIA Classica Lirica Jazz Popolare Colonne Sonore Cofanetti Allegati alle riviste Classica & Lirica Jazz & Popolare Film sul Jazz Classica e Lirica Jazz Miscellanea Classica (8) – Fascicoli Jazz (7) – Fascicoli Varie (4) - Fascicoli
QUANTITA’ 2.618 738 4.068 741 73 210 1.036 133 181 68 670 313 219 593 521 38 12.220
FOTOTECA PROVINCIALE Sita ad Altidona in via Bertacchini (ex Ospedale) Protocollo d’intesa tra Provincia di Fermo, Comune di Altidona e Associazione AltidonaBelvedere. L’Associazione AltidonaBelvedere mette a disposizione gratuitamente per 3 anni il proprio patrimonio di fotografie e negativi, così composto: - circa 4.000 files di immagini storiche di personaggi, fatti e avvenimenti di pubblico interesse, databili a partire dalla fine dell’800 fino a circa il 1970; - circa 35.000 immagini digitali più recenti, archiviate in circa 100 CD e DVD che documetano la vita del nostro territorio; - circa 150 ore di registrazioni audio di avvenimenti, interviste ad anziani, conferenze e dibattiti relativi alla storia, alla letteratura, alle tradizioni popolari, all’ambiente e alla vita sociale in genere. - circa 50 ore di riprese video e filmati riguardanti sempre interviste, fatti e avvenimenti di interesse sociale, storico e culturale; - archivio del fotografo Elio Quintili di Grottazzolina (di particolare interesse le fotografie di modelli di calzature realizzate negli anni ‘60/’70 per importanti aziende del territorio) - archivio del fotografo fermano Vittorio Gioventù (circa 30.000 scatti) ricco di immagini e riproduzioni riguardanti la storia di Fermo - circa 160 dia di scorci della città di Fermo realizzate dal poeta e scrittore Luigi Di Ruscio Attualmente la Fototeca sta lavorando su un archivio di Montefiore dell’Aso (già digitalizzate più di 300 foto) e ha avviato contatti con diversi collezionisti ed associazioni del territorio.
Sabato 21 aprile verrà inaugurato a Montemonaco l’archivio comunale nell’ambito del progetto di recupero degli archivi storici promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno che ha già portato alla riapertura degli archivi di Castel di Lama, Cupra Marittima e Massignano
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15 aprile 2012
L’ISML di Fermo e l’obiettivo di un centro di studi e documentazione politico sociale del Fermano
La memoria storica, tra documenti e fonti di Andrea Braconi
Il Fascismo ed il territorio fermano degli anni ’70 raccontato sotto il profilo economico, sociale e politico saranno i temi al centro di un ciclo di incontri (vedi box) organizzato dall’Istituto per la storia del movimento di liberazione Alto Piceno Fermo e dalla Fondazione Cesare Marcucci. Proprio dell’ISML e delle sue numerose attività abbiamo parlato con il presidente Sergio Bugiardini. “Siamo nati nel 2003 quando siamo usciti dall’istituto provinciale di Ascoli Piceno e abbiamo fondato un istituto che all’epoca era solo territoriale. Tra i fondatori c’eravamo io, Paolo Concetti, Giuseppe Buondonno ed altri. Poi abbiamo aderito alla rete nazionale, nata con Parri negli anni ’60. All’inaugurazione della nostra sede era presente anche Oscar Luigi Scalfaro”. Quali sono le vostre prerogative? “Manteniamo una specificità antifascista ma con fini scientifici. Abbiamo aderito all’Istituto regionale delle Marche, tra i più attivi in Italia, e collaboriamo con gli altri istituti provinciali. Diciamo che rispetto agli altri istituti siamo una realtà ‘leggera’, tutta basato sul volontariato. Tuttavia, ce la caviamo egregiamente, con un Direttivo composto prevalentemente da insegnanti di storia delle scuole superiori ma aperto
a tutti, senza formalismi. Abbiamo oltre 150 iscritti e una serie di attività importantissime. Ci occupiamo di una biblioteca provinciale in convenzione con la Provincia, molto cospicua e specifica con diverse migliaia di volumi. Poi facciamo attività a tutto campo, perché collaboriamo con le amministrazioni locali, anche fuori provincia. Collaboriamo con tutte le scuole e con le associazioni culturali, come ad esempio la Società Operaia di Fermo e di Porto San Giorgio, l’ANPI, la Sala degli Artisti, con la quale facciamo anche iniziative legate al cinema, il Centro Studi Osvaldo Licini, il cui presidente è nostra associata e membro del Direttivo, la stessa Fondazione Marcucci, con la quale oltre al ciclo di incontri è in via di pubblicazione un libro. E poi il Tavolo della Legalità, l’Università di Macerata ed altre ancora. Siamo membri attivi del Premio Volponi, dove proponiamo iniziative specifiche. Un discorso a parte è quello relativo alla Casa della Memoria di Servigliano, un ente iscritto all’istituto e con il quale c’è una perfetta simbiosi. Insieme stiamo lavorando alla realizzazione di questa struttura multimediale e di un centro studi sulle persecuzioni a Servigliano, dopo aver fatto diverse pubblicazioni, anche di rilevanza nazionale. Un esempio è il volume scaturito da un convegno nel 2005 a
vegno nazionale, che faccia il punto storiografico sul maggiore partito che ha governato questo Paese, la Democrazia Cristiana. Anche qui, come avvenuto con Salò, lo faremo attraverso verifiche sul territorio. Altro progetto è quello del recupero della memoria storica di Fermo, soprattutto con interviste video di quelli che sono stati i protagonisti negli anni ‘60 e ‘70 delle mobilitazioni giovanili e collettive; sarà un’iniziativa a tutto campo, dall’estrema destra all’estrema sinistra. Anche questo rientra nel recupero della memoria, che non è fatta solo di documenti ma di fonti diverse.”
Fermo, che in qualche misura ha segnato la storia degli studi sulla Repubblica di Salò riunendo quelli che erano i maggiori studiosi nazionali. Pubblichiamo anche storiografia locale e siamo arrivati a circa 20 volumi, a cui si aggiungerà quest’ultimo su Marcucci”. Note dolenti? “Siamo più scoperti sulla ricerca. Insomma, ricerchiamo ricercatori! Oltre ad essere un problema dell’Università in generale, da un punto di vista storiografico di giovani che si laureano e poi continuano la ricerca ne troviamo veramente pochissimi.” La vostra è però una realtà molto attiva e dinamica. “Tra i fini statutari c’è il recupero del materiale archivistico relativo al ‘900 ed al territorio fermano. Abbiamo dei problemi di spazio, in via di risoluzione grazie al Sindaco Brambatti che ci ha assicurato una sede più ampia. In questo modo potremo recuperare molti dei fondi di associazioni, partiti e strutture sindacali che già con noi hanno ottime relazioni, ma soprattutto i fondi privati che senza di noi potrebbero perdersi. Questa è la nostra sfida futura: creare un centro di studi e documentazione politico sociale del Fermano che raccolga tutto questo patrimonio enorme.” Prossime iniziative? “In prospettiva c’è un nuovo grande con-
Gli appuntamenti Sabato 21 aprile ore 17 Fermo, sede Contrada Molini-Girola (ex stazione ferroviaria) “Il Fascismo” con Sergio Bugiardini Venerdì 25 maggio ore 18 Porto Sant’Elpidio, Sala Conferenze di Villa Baruchello “Economia, società e politica negli anni Settanta. Approfondimenti sul Fermano” con Ugo Ascoli
Le strutture museali di Fermo gestite dalla cooperativa Sistema Museo
Come valorizzare un patrimonio straordinario Per Sistema Museo, Lucia Medei è la responsabile di gestione dei musei di Fermo e del Teatro dell’Aquila. Una società cooperativa con esperienza ventennale, che si occupa di servizi per la cultura, principalmente come sottolinea la stessa Medei - accoglienza, biglietteria, visite guidate e sorveglianza. “A questi - spiega al Corriere News - si aggiungono ulteriori servizi legati a musei o mostre, come ad esempio i bookshop. E quindi da qui partono servizi come organizzazioni di eventi espositivi e quello che forse è il servizio più importante, legato alle attività didattiche ed educative. Insomma, si tratta di una vasta gamma di servizi in tutto quello che è il campo museale e culturale”. Come una realtà come la vostra gestisce e cerca di valorizzare le strutture museali? Attraverso quali tipi di interventi o azioni? “La valorizzazione viene effettuata attraverso l’ideazione di attività che possono il più possibile far conoscere il patrimonio e le opere ad un pubblico sempre più vasto. Quindi, possono essere attività dedicate ai bambini, ai ragazzi, alle scuole, oppure all’organizzazione di eventi. Ad esempio, partecipiamo ad iniziative di carattere nazionale ed internazionale come la Notte dei Musei, la Settimana della Cultura, le Giornate Europee del Patrimonio ed altre ancora, che permettono di realizzare eventi dedicati ad un pubblico sia di famiglie che di adulti, oltre che di focalizzare l’attenzione su una determinata opera o tema. Tutto questo facilità la valorizzazione del patrimonio e la sua conoscenza. Le azioni principali sono attività di promozione diretta, a cui si aggiungono tutti i servizi ordinari. Dobbiamo cercare sempre di individuare quelle che sono le esigenze di
un turista e cercare di proporre in maniera accattivante una visita alle strutture museali. Inoltre, è necessario cercare di lasciare un buon ricordo della struttura che il turista ha visitato.” Veniamo ai dati di Sistema Museo. “Per la città di Fermo ci occupiamo della gestione delle strutture museali da circa 10 anni e con noi lavorano complessivamente 30 persone: una decina turnano per il comparto musei, una ventina turnano per il comparto teatro. A secondo del ruolo ci sono professionalità diverse. Ovviamente, tutto il personale ha una laurea, con un corso di specializzazione o un master, unito alla conoscenza di una lingua straniera.” Altra attività importante è la quantificazione dei flussi. “Da parte nostra c’è un monitoraggio continuo, sia per acquisire dei dati funzionali ad una valutazione di bilancio annuale, sia perché questo ci permette anche di indirizzare le nostre attività per gli anni successivi, attivando una programmazione mirata. Questo rilevamento è ad ampio raggio, va cioè dall’acquisizione del dato delle presenze a questionari di gradimento per la valutazione dei nostri servizi e di come questi sono percepiti dal pubblico.” Quante persone frequentano in media annualmente le strutture museali del Capoluogo? “Siamo intorno alle 38.000 persone l’anno. Il dato, ovviamente, aumenta in presenza di eventi particolari o di mostre di alto livello. I musei hanno una buona attrazione per il pubblico che frequenta il territorio fermano, sia durante l’estate, sia per quelle persone che si recano a Fermo per una gita culturale in qualsiasi periodo dell’anno. Di solito chi viene qui
una capatina in qualche struttura la fa, anche perché rimane piacevolmente colpito e sorpreso. La cosa che gioca a favore dei nostri musei è l’effetto sorpresa: nessuno si aspetta di trovare tutto il patrimonio che poi visita, in particolare le piscine romane. In alcuni casi, dopo questo riscontro iniziale, si tende a visitare altre strutture. Sulla promozione occorre continuare ad insistere e lavorare bene, perché questo effetto sorpresa aiuta, e molto. A livello di proposta,
quando un visitatore vuole visitare le nostre strutture ha possibilità di fare biglietti integrati che valgono o 3 o 7 giorni, a seconda della scelta, e questo favorisce il flusso degli stessi visitatori. E’ un modo concreto per facilitare la conoscenza di un patrimonio straordinario.” (Andrea Braconi) Punto informativo Musei di Fermo tel. 0734 217140 fermo@sistemamuseo.it
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Inchiesta/Memoria 15 aprile 2012
Patrimonio immenso bisognoso di più risorse
La “Biblioteca R. Spezioli”: una Memoria ultramillenaria di Loredana Tomassini
Ci sono luoghi che, più di altri, sono deputati alla conservazione e alla diffusione della Memoria. Il più importante del nostro territorio, e tra i più importanti d’Italia, è senz’altro la Biblioteca “Romolo Spezioli” di Fermo. Chi ci lavora ne è ben consapevole, ma altrettanta consapevolezza si ha delle pastoie, soprattutto economiche, che limitano le grandi potenzialità di questa struttura. Insomma, si fa quel che si può, con grande e quotidiano rammarico e un sacco di sogni nel cassetto. Dunque, la Biblioteca come custode della Memoria storica? La dottoressa Natalia Tizi non può che assentire, con tutto l’entusiasmo di chi crede nell’importanza del lavoro che svolge. La Biblioteca, ci dice, è sì un luogo di conservazione della Memoria, ma anche di diffusione e di circolazione della stessa. E il materiale in essa contenuto è talmente vasto da coprire un arco di tempo ultramillenario: “Noi possiamo quasi scriverla una storia della cultura, oltre che della civiltà: la Biblioteca apre nel 1688, sulla base di donazioni importanti che vengono da patrizi fermani e soprattutto dal medico Romolo Spezioli. Il primo codice manoscritto è un insieme di opere di retorica da Cicerone in poi ed è di epoca caloringia, la scrittura è carolina. Quindi noi possiamo raccontare la storia della civiltà, della scrittura, della civiltà, del sapere attraverso i documenti che conserviamo: i primi testi a stampa, quelli un po’ più tardi, fino alle banche dati recenti, attraverso un arco di tempo veramente molto ampio che sopravanza la data dell’apertura”. Verrebbe da dire che si tratta di tesori forse misconosciuti, forse mai esposti al pubblico, ma non è proprio così, non del tutto: “Abbiamo avuto modo in alcune occasioni particolari di esporli, anche se non così frequentemente. Ma raccontiamo e mostriamo queste straordinarie testimonianze durante le visite guidate al Fondo Antico, in particolare alle scuole, ai bambini, ai ragazzi”. Già, il Fondo Antico, il vero tesoro della “Spezioli”: dov’è, come viene
conservato, gli interventi di manutenzione sono frequenti e adeguati? Fortunatamente la dottoressa Tizi ci rassicura: ad esempio, proprio l’anno scorso, di concerto con l’Istituto di Patologia del Libro, è stata fatta una grossa opera di disinfestazione e trattamento, anche con un procedimento col gas, delle scaffalature e dei libri in tutta la Sala del Mappamondo. Il restauro conservativo invece è fatto ciclicamente, a seconda delle disponibilità economiche, su alcuni volumi che vengono di volta in volta selezionati tra i più pregevoli e in peggiori condizioni. E purtroppo in lista d’attesa ci sono anche altri depositi che dovrebbero essere trattati ugualmente. Insomma, ci vorrebbe un progetto di restauro librario che fosse ciclico, metodico, completo. Un’altra grande esigenza sarebbe quella di poter continuare sempre una politica degli acquisti molto ampia, ma sappiamo tutti che per quanto riguarda la Cultura in particolare il piatto piange, anzi, si dispera. Anche lo stesso Fondo Antico per poter circolare ha bisogno di tutta una serie di cose: indispensabile, ad esempio, la catalogazione informatizzata. “Abbiamo cominciato a catalogare con un progetto finanziato dalla Regione quasi tutto il nostro patrimonio delle edizioni del ‘500. L’ipotesi e la progettualità grande sarebbero quelle di poter inserire tutto nel nostro catalogo in rete. Il che significa che tutto finirebbe in un Opac condiviso con le altre biblioteche del sistema, ma soprattutto visibile a livello mondiale. E’ in corso un progetto molto bello col Ministero, si chiama Biblioteca Digitale Italiana: le nostre schede antiche, manoscritte, sono state tutte fotografate e immesse in una banca dati e si possono consultare in tutto il mondo”. Dunque, per quel che si può la Biblioteca si apre al mondo e ne riceve un’adeguata attenzione, soprattutto per quanto riguarda la qualità del Fondo storico-medico: “E’ quello che ci dà una grande specificità e che per una città tutto sommato neanche così grande è una vera eccellenza mondiale. Oltre a questo abbiamo un patrimonio di opere grafiche: si tratta di 3000 disegni e 6000 stampe
Ricchezza straordinaria Il ricchissimo patrimonio culturale della Biblioteca di Fermo è al centro di richieste continue per mostre ed esposizioni provenienti da vari enti ed istituzioni. La famosa lettera autografa di Cristoforo Colombo, ad esempio, sarà a Parigi in occasione della mostra sui beni culturali recuperati dall’Arma dei Carabinieri programmata presso il Palazzo dell’Unesco nel periodo 18 giugno - 6 luglio 2012. “È una disponibilità che abbiamo confermato” sottolinea il Sindaco Brambatti “per una mostra più volte rinviata e che ora si terrà a Parigi in concomitanza dell’Assemblea Generale degli Stati e della 18° Sessione del Comitato intergovernativo per promuovere il rientro dei beni culturali nel loro paesi di origine o la loro restituzione in caso di appropriazione illecita.” La lettera, che fu trafugata dalla Biblioteca Civica e poi recuperata, dovrà essere assicurata per un valore pari a 2 milioni di euro. Dal Ministero per i Beni Culturali, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, arriva invece la richiesta di tre volumi che fanno parte delle collezioni bibliografiche della civica Biblioteca e precisamente l’opera di Andrea Fulvio intitolata Imagines illustrium (Roma, 1517), quella di J. J. Winckelmann, Opere/Atlante (Prato, 1830) e soprattutto quella di Andreas Cellarius, Harmonia macrocosmica (Amsterdam, 1661). I tre antichi volumi saranno esposti presso l’Antiquarium di Villa Adriana (Tivoli) dal 5 aprile al 4 novembre 2012 nell’ambito della mostra “Antinoo. Il fascino della bellezza”.
che esponiamo ciclicamente con mostre a tema e che sono conosciuti anche per lavori fatti nel tempo da storici dell’arte”. Insomma, c’è bisogno di ossigeno (leggasi: vil danaro) per fare cose di grande respiro: perciò, finché il vento non cambia, ci verrebbe da dire che nella “Biblioteca Spezioli” si cerchi di risparmiare il fiato, ma cercando di restare sempre all’altezza della grande tradizione culturale che rappresenta. Speriamo che non si sia costretti ad andare in apnea…
Riaprono in alcuni piccoli comuni e si rivolgono soprattutto ai giovani
Seconda vita per le biblioteche Quando pensiamo alle biblioteche, quasi sempre ci vengono in mente grandi stanze polverose, con all’interno scaffali ricolmi di libri. Spesso, soprattutto nelle grandi città, questi luoghi esistono davvero. Mantenerli in vita e soprattutto fare in modo che pos-
sano essere “vissuti” dalle persone è difficile. Per cui, in certi casi, l’unica soluzione è chiudere le porte di queste stanze per non riaprirle. Nei piccoli paesi questa estrema soluzione, negli ultimi anni, è diventata sempre più diffusa. Tagli sciagurati e ripe-
tuti ai Comuni rendono a questi enti difficile garantire ai cittadini i servizi essenziali, figurarsi tenere aperto un posto che, c’è da ammetterlo, non attrae più come un tempo. E allora bisogna ingegnarsi, adeguarsi e rinnovarsi. E’ quello che ha fatto il Comune di Torre San Patrizio prendendo parte ad un progetto insieme a Monterubbiano, Monte Vidon Corrado ed Ortezzano. Attraverso dei fondi regionali, il Comune è riuscito a sistemare la stanza dove si trovava la biblioteca fino alla chiusura ed acquistare più di trecento libri. Così, lo scorso novembre, la biblioteca di Torre ha finalmente riaperto. Una sala non molto grande ma luminosa e piena di libri (foto): da quelli per ragazzi, suddivisi per fasce d’età, alle enciclopedie e monografie da utilizzare per le ricerche, dalla saggistica alla narrativa, alla sezione interculturale, con testi sulle usanze e sui costumi dei vari popoli. In biblioteca si organizzano laboratori e visite e, il lunedì, alcune volontarie ed ex maestre aiutano i bambini stranieri a fare i compiti. La biblioteca è aperta il lunedì dalle 15 alle 17 e il mercoledì, dalle 15 alle 18, e, oltre ai servizi di consultazione e prestito, consente anche richiedere un libro che si trova nelle biblioteche dei Comuni delle Province di Fermo ed Ascoli e ritirarlo gratuitamente. Sembra che per adesso le persone apprezzino, e parecchio, questo servizio. I prestiti settimanali sono infatti circa cinquanta. La biblioteca di Grottazzolina è nata per
volere dell’allora sindaco che, negli anni ’80, aveva raccolto circa cinquecento libri donati dalle case editrici della zona. È rimasta chiusa per diverso tempo, poi, nel 2006, la riapertura. Oggi sono oltre cinquemila i volumi presenti. Di questi, circa mille fanno parte del Fondo Catalini. Si tratta di testi antichi (il più datato risale alla fine del 1500), opere religiose e letterarie donate dagli eredi della famiglia del noto intellettuale grottese. Nella biblioteca sono inoltre presenti molti volumi di saggistica, narrativa, diverse enciclopedie ed una sezione dedicata ai testi per ragazzi. La biblioteca, aperta il martedì, giovedì e venerdì, dalle 15.30 alle 18.30, effettua il servizio di prestito interbibliotecario gratuito ed organizza visite e laboratori per gli studenti. (Francesca Pasquali)
Inchiesta/Memoria 15 aprile 2012
L’esperienza della Contrada Fiorenza
Approfondire e riproporre la storia di Fermo di Federica Balestrini
Un affascinante tuffo nel passato è stato reso possibile nel centro storico fermano grazie al ciclo di conferenze “Fermo alla scoperta del XV secolo”organizzato dalla Contrada Fiorenza, grazie al quale è stato possibile approfondire alcuni temi importanti relativi al periodo storico di riferimento della Cavalcata dell’Assunta. Chiediamo agli organizzatori in che modo sono stati strutturati i seminari e quanta ricezione hanno avuto. “Il ciclo di conferenze è stato strutturato in cinque appuntamenti che si sono tenuti tutti i venerdì del mese di marzo presso la sede della Contrada Fiorenza – spiega il giovane Priore di Contrada Lorenzo Giacobbi -. C’è stata una buona affluenza di pubblico in tutte le serate e visto il successo riscontrato, abbiamo l’intenzione di mettere in programma per l’avvenire altri cicli di conferenze per approfondire determinati argomenti sempre relativi alla Nobile Contrada Fiorenza ed alla Cavalcata”. Come mai voi ragazzi avete avvertito l’e-
sigenza di documentarvi sulla storia e le tradizioni del Palio? “A mio avviso non c’è limite alla conoscenza e al sapere, e credo sia molto importante, soprattutto quando ti impegni a rievocare un periodo storico di così grande interesse come è stato il XV secolo in Italia, conoscere approfonditamente i motivi e le caratteristiche di quello che si sta riproponendo. Conoscere nel dettaglio gli usi ed i costumi dell’epoca ti permette di affrontare con una consapevolezza ed una conoscenza diversa la grande mole di lavoro che come Contrada devi svolgere durante tutto l’anno in preparazione della Cavalcata dell’Assunta. Inoltre, come non sottolineare l’importanza della riscoperta della storia di Fermo, delle vicende che hanno caratterizzato la vita politico - amministrativa della nostra Città in quel periodo? Sono iniziative che andrebbero riproposte più spesso a mio avviso, aperte a tutta la cittadinanza (proprio come lo è stata la nostra) e con un occhio di riguardo rivolto anche agli Istituti Scolastici (Primarie e Secondarie) di Fer-
mo che potrebbero/dovrebbero inserire nei loro programmi dei percorsi formativi sostenuti dal Comune di Fermo e dalla Cavalcata dell’Assunta volti alla riscoperta delle nostre antiche tradizioni”. Hanno partecipato anche le autorità ai seminari? “Sì. Hanno partecipato alcuni Priori delle altre Contrade ed il Presidente di Italia Nostra Sezione del Fermano, Elvezio Serena, mentre non sono stati presenti le autorità amministrative locali (Comune e Provincia) nonostante il grande apprezzamento fatto per l’iniziativa proposta. Tra gli Enti patrocinanti l’iniziativa ci terrei a ricordare il Comune di Fermo, la Provincia di Fermo, la Cavalcata dell’Assunta, la Facoltà di Beni Culturali di Fermo, Italia Nostra Sezione del Fermano”. I seminari serviranno ad apportare dei miglioramenti nell’organizzazione del Palio di quest’anno? “Non posso dire che le tematiche affrontate porteranno mutamenti nell’organizzazione del Palio 2012, sicuramente porteranno ulteriori miglioramenti all’interno del corteo della Nobile Con-
trada Fiorenza che già da diversi anni ha iniziato un percorso di rinnovamento del proprio guardaroba riproducendo, con la maggiore veridicità possibile, abiti, costumi, utensili ed armi dell’epoca. Ci sarà sicuramente qualche novità in occasione della sfilata, soprattutto in virtù del fatto che sfileremo per primi vista la vittoria del Palio 2011. La mia speranza è che iniziative, come questa proposta da noi, suscitino in tutte le Contrade la voglia di riscoprire la nostra storia per riproporre, nel giro di qualche anno, una Cavalcata dell’Assunta curata nei minimi dettagli e di alta qualità, che possa paragonarsi e mettersi sullo stesso livello, senza alcun timore riverenziale, di tante altre Rievocazioni più blasonate a livello nazionale ed internazionale”.
Parte il festival nazionale post-moderno per una Sant’Elpidio a Mare 2.0
Historica, un punto nella storia di Paolo Galletti
“Historica è un vettore. Ha direzione futura e verso uguale e contrario: si sposta di binario, fa due passi avanti, butta lo sguardo indietro. Trapassato futuro”. E’ questo lo slogan che riassume l’attesa serie di eventi elpidiensi dell’anno. Sono 60 gli anni dalla fondazione della Contesa del Secchio, la celebre rievocazione storica (la più antica delle Marche) e l’occasione è propizia per celebrarenarrare una lunga tradizione con il “1° Festival Nazionale Post-Moderno della Storia”. Historica è dunque un , un segmento orientato con quattro determinati elementi, che si poggia su di un piano, Sant’Elpidio a Mare in questo caso: - il punto di applicazione (l’inizio): il , giorno inaugurale del festival, dove l’allestimento di tre distinte mostre permetterà ai visitatori di rivivere la Contesa del Secchio e il suo parallelo storico.
- la direzione (lo spazio): il centro storico elpidiense. La prima mostra si presenterà con un volume espositivo creato appositamente e denominato Mo.Ca. (modern cave), collocato al centro di Piazza Matteotti, dove si ripercorreranno mediante touch screen sapientemente coadiuvati da giochi di luci e immagini, i momenti salienti di questi sessant’anni della Contesa del Secchio. La seconda mostra sensoriale e multimediale sarà collocata nella cornice della Chiesa di Sant’Agostino. Le voci e le riprese video dei protagonisti della rievocazione storica del “pozzo” rivivranno parallelamente agli eventi salienti dello sport nazionale. In ultimo la mostra “I volti del Capitano” presso la Chiesa della Misericordia, un percorso dedicato interamente alla figura dei “Capitani del Popolo” con un focus sulla figura del prof. Alessandro Piani, fondatore della Contesa del Secchio. - il modulo (la lunghezza nel tempo): le , mentre nel corso di questo lasso temporale si potrà assistere alla serata
del 15 giugno con un musical sulla figura del bandito Giuliano e partecipare, il giorno successivo, 16 giugno, a 60 distinti eventi con altrettanti personaggi di spicco della storia, della società e della cultura italiana. Fra questi Gian Marco Tognazzi con un workshop sul cinema, il giornalista Vincenzo Mollica e il critico musicale Dario Salvatori. Un’occasione di che si riproporrà con nuovi ospiti e argomenti anche il 5 ottobre, giorno di chiusura del festival. - il verso (l’obiettivo): Historica punta al futuro senza omettere il passato, con l’intento di preservare la tradizione promuovendola con tecnologie e spirito innovativo. Si racconterà di Sant’Elpidio a Mare, del suo divenire, di chi lo ha vissuto e chi lo vivrà. Il passato presenta il futuro, un modo concreto per saper intrattenere, divulgare e informare senza contraddizioni e anacronismi. www.historicaweb.it
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Inchiesta/Memoria 15 aprile 2012
Luigi Maria Musati, Maestro di Memoria
Molto di più che ricordare di Loredana Tomassini
Memoria: una parola che citiamo spesso, ma deprivandola del suo significato profondo, confondendola banalmente con l’azione di “ricordare”, ma solo l’attuale, il contingente, come la lista della spesa o le bollette in scadenza. Ma cos’è, invece, la “Memoria”? Chi meglio di Luigi Maria Musati per risponderci? “Rispondo con una citazione dei Frammenti Orfici: “Sono là due cipressi. Lì c’è la sorgente di Mnemosine: chi ne beve ricorda la sua vita precedente e di conseguenza, quando ridiscende per la porta degli uomini e si reincarna, ricordando la sua vita precedente sarà libero e non si reincarnerà”. Come racconta il mito di Er nella Repubblica di Platone, le anime che vengono fuori dall’abisso ed estraggono le loro sorti possono scegliere: i più accorti sanno che dietro le sorti apparentemente più belle ci sono tragedie terribili, come mangiare i propri figli, morire assassinati… Quelli che hanno acquistato consapevolezza sanno scegliere e scelgono di diventare un umile artigiano, un comune cittadino. La Memoria è saggezza, l’uomo si muove dalla Memoria, che è il passato, verso il desiderio che è il futuro: la Memoria è un ponte quindi che congiunge non soltanto il nostro destino individuale ma,
cosa molto più importante, congiunge i nostri destini collettivi. In verità il mondo, come noi chiamiamo la realtà, è una rete di connessioni: la Memoria è ciò che è capace di coglierla e fa sì che noi non ci sentiamo soli, individui, isolati, in preda di un destino ignoto o addirittura malvagio, ma ci sentiamo parte di un insieme molto più grande di noi, che è la nostra comunità, la nostra umanità in generale. Cioè la Memoria è quello che trasforma l’individuo in persona: l’individuo non è niente, la persona è, l’individuo è una pura entità numerica, la persona è invece una energia che agisce. Attraverso la Memoria noi abbiamo dunque la possibilità di agire. Senza Memoria non ci sarebbe linguaggio, non esisterebbe l’umanità. Il nostro essere uomini si fonda sul fatto che noi abbiamo una memoria molto estesa, i pesci rossi ce l’hanno di pochi secondi. Ora, certo, i pesci rossi sono facilmente governabili, ecco perché è opportuno fare sì che gli uomini abbiano memoria molto corta: ne consegue che per taluni è preferibile allevare dei pesci rossi piuttosto che educare gli uomini…”. Adesso l’uomo non beve più alla fonte di Mnemosine, la Memoria sta decadendo, si ha molta poca cura per ciò che contiene, o esprime o testimonia la Memoria. Quindi, senza Memoria, l’uomo non ha più destino?
“Coloro che lavorano per la distruzione della Memoria lavorano per una umanità senza destino, perché il loro progetto è l’immobilità, è la conservazione perpetua dell’ordine costituito, cioè la morte, la pace dei cimiteri. Per Sant’Agostino, la Memoria è concatenata col desiderio, e il desiderio porta all’azione: elimini la Memoria, elimini anche il desiderio”. E’ per questo che hai pensato, voluto e realizzato il progetto teatrale “I Luoghi La Memoria”, che dal 1995 al 2002 hai portato avanti con “La Camera Chiara”? “Sì, ma sia il nome che il delineare il progetto sono stati fortemente voluti e sentiti da Sandro Del Zozzo e da me condivisi. L’amore per il Luogo e per le persone nasce dalla Memoria: se ami un luogo è perché si associa in qualche modo alla tua memoria. Se avessimo Memoria, non potremmo costruire e progettare gli orrori odierni, non li permetteremmo. Quindi la Memoria è un fatto anche molto pratico, non solo estetico, è una cosa che ci consente di immaginare di vivere bene. Io sono rimasto sempre molto colpito dal fatto che noi vivessimo in una città molto particolare di cui apparentemente non si ricordava nulla. Ho appreso dell’esistenza di Oliverotto da Fermo al Liceo perché lessi il Principe di Machiavelli: caspita, c’è un capitolo dedicato a un fermano! I Fermani ignorano la propria Storia, quella
che fa del Luogo in cui vivono una Città e non un paesotto. Aver perso questa Memoria ha trasformato Fermo e il suo territorio in modo devastante. Chi disprezza la Memoria, disprezza il futuro, non solo il passato, perché disprezza la capacità di progettare il cambiamento in modo armonico e rispettoso”. Vediamo se ho capito, caro Luigi Maria: la Memoria è salvezza dalla morte e recupero del tempo. Solo una Cultura che sappia abbeverarsi al “profondo pozzo del passato” può essere capace di riconoscere il senso profondo dell’esistenza nella totalità del Cosmo. La Memoria rende possibile la creazione di un Futuro che, proprio nella continuità con il Passato, supera la sterilità dell’avvenimento circoscritto al presente e permette il progetto, il desiderio, la speranza e dunque nuove e armoniose possibilità creative. Bravina, Maestro, eh?
Scuola/News
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Fermo/Studenti vicini alla Costituzione
Fermo/Educazione ambientale
All’Itcgt si adottano princìpi L’orto arriva nelle scuole Libertà, Repubblica, Democrazia, Uguaglianza, Lavoro, Cultura, Diritti e Doveri, Unità, Pace, Bandiera: sono i dieci princìpi costituzionali scelti dagli studenti e dagli insegnanti dell’Istituto tecnico commerciale per geometri e per il turismo “Carducci – Galilei” di Fermo nell’ambito del progetto “Toponomastica costituzionale”. Dopo diversi lavori svolti nel corso dell’anno scolastico, il progetto si avvia ora ad una nuova fase che riguarda la realizzazione, da parte di una ditta di Rapagnano, di dieci moduli in legno, ognuno dedicato ad un principio della Costituzione. Insegnanti e studenti stanno individuando gli spazi più adatti per ospitarli. Cinque saranno posizionati nella sede dell’Istituto commerciale e cinque in quella dei Geometri. Tutti avranno dei cassetti colorati all’interno dei quali i ragazzi potranno custodire le loro riflessioni. Dato che l’Istituto, da solo, non è in grado di sostenere le spese per la realizzazione dei moduli, si è deciso di promuovere l’iniziativa “Adotta un principio”. Enti pubblici ed atti-
vità private sono state invitate a finanziare la realizzazione di uno o più moduli, adottandolo e adottando così di fatto anche il relativo principio. Come segno di riconoscenza, sul modulo adottato verrà apposto il logo dell’ente o dell’azienda che, in questo modo, si impegnerà anche a garantirne la manutenzione e a rispettarne appieno il principio. Se tutto andrà come previsto, la cerimonia di inaugurazione si dovrebbe tenere il primo giugno, a ridosso della Festa della Repubblica. Alla manifestazione è stato invitato anche Carlo Azeglio Ciampi, convinto sostenitore del progetto. Gli insegnanti delle due scuole si sono detti disposti ad andare a Roma per raccogliere la testimonianza dell’ex Presidente della Repubblica. “La scuola – ha spiegato la preside dell’Itcgt Anna Maria Vecchiola – è il luogo naturale dove i valori della Costituzione si edificano e si sviluppano. Questo suo ruolo insostituibile deve essere sostenuto anche attraverso la collaborazione con le istituzioni e le aziende del territorio”. Francesca Pasquali
Montegiorgio/Iniziativa dell’Istituto comprensivo
Il diritto ad un futuro migliore Due ragazzi appartenenti a famiglie mafiose rivali e, per questo, destinati a farsi la guerra. Un escalation di violenza che sembra non avere fine. E, sullo sfondo, la vita di un piccolo paese che costeggia il mare. Ma, come in un modernissimo Romeo e Giulietta, i due giovani si oppongono a un futuro scelto per loro, vi avvicinano, si innamorano e, alla fine, riescono ad avere la meglio su quell’ambiente negativo e distorto che li circonda. Non si può uccidere il futuro - Graziella e Roberto si battono per un futuro libero da odio e violenza è il titolo del libro scritto nel 2008 da Gina Basso e Riccardo Medici, ma è anche il nome dell’iniziativa che, martedì 24 aprile, vedrà protagoniste le terze medie delle scuole di Montegiorgio e Grottazzolina. Ospiti della mattinata, al Teatro Alaleona di Montegiorgio, saranno don Luigi Ciotti, sacerdote da sempre attivo nella lotta alla mafia, ed il giudice Fabio Regolo, originario di Porto Sant’Elpidio, magistrato presso il tribunale di Vibo Valentia. L’incontro è il risultato del lavoro svolto dalle sei classi coinvolte nel “Progetto Lettura”, che da anni l’istituto comprensivo porta avanti con la supervisione dell’insegnante di lettere Vittoria Cardarelli. Il libro da cui è nata l’iniziativa è stato letto in classe durante l’anno scolastico. Ora i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con chi conosce da vicino gli argomenti trattati, di fare domande, esprimere dubbi e perplessità, ma anche di suggerire idee e spunti di riflessione. (Francesca Pasquali) Member of CISQ Federation
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Stupirsi e meravigliarsi nel veder nascere e crescere una piantina. Rendersi conto delle attenzioni e del tempo che richiede prendersene cura. Capire, così, che è sbagliato sprecare il cibo o lasciarne nel piatto una parte. Il tutto con l’allegria e la spensieratezza dei bambini. “L’orto in vaso a scuola” è il nome dell’iniziativa promossa dall’Emporio Verde Sollini, in collaborazione con la ditta Dolci Enrico di Monte San Giusto, e patrocinata dal Comune di Fermo. Subito dopo Pasqua, alle scuole materne ed elementari della città hanno iniziato ad essere consegnate delle vasche – una per ogni scuola – di terriccio biologico e semi di
vari ortaggi. I bambini, aiutati dalle maestre, potranno così vedere con i propri occhi, e giorno dopo giorno, la crescita delle piante, imparare a riconoscerle in base alla forma e al colore delle foglie, dei fiori e dei frutti. Un progetto che alle scuole non costerà niente, ma che permetterà di colmare almeno in parte quel vuoto che, a causa dei frettolosi ritmi giornalieri, fa sì che per molti bambini un pomodoro o un peperone siano soltanto dei cubetti colorati e congelati. In questo modo i piccoli potranno riscoprire o scoprire per la prima volta la forma e la consistenza di alcuni cibi e fare anche un po’ di salutare movimento. (f.p.)
Assistenza quotidiana allo studio
Doposcuola per tutti
A meno di due mesi dal termine dell’anno scolastico in corso IL DOPOSCUOLA offre assistenza quotidiana allo studio e il recupero di tutte le discipline scolastiche. L’offerta didattica è ampia. Vengono curate diverse aree: umanistica (comprensiva di latino e greco), linguistica ( inglese, spagnolo, francese), economico-giuridica ( economia aziendale, matematica finanziaria, diritto…), tecnico-scientifica( matematica, fisica, chimica, costruzioni, estimo, topografia, architettura, meccanica, impianti,tecnologia, disegno, sistemi, informatica…). In vista degli esami di maturità e III media si organizzeranno simulazioni delle prove d’esame e delle prove INVALSI oltre all’assistenza nella realizzazione di tesine. Il Doposcuola resterà aperto tutta l’estate per il potenziamento, il recupero e lo svolgimento di compiti per le vacanze. Si offre anche assistenza per gli studenti che devono affrontare i test di ammissione alle facoltà universitarie. Per i bambini delle elementari vengono organizzati corsi ludico-didattici. Verrà riproposto il corso “impara l’inglese disegnando” con il maestro di disegno e l’insegnante di lingue. La novità di quest’anno sarà “la scienza al Doposcuola”, per scoprire in maniera facile e divertente i principi della fisica e della chimica. Il Doposcuola è aperto tutti i giorni, anche il sabato! Con possibilità di convenienti abbonamenti mensili a partire da 7€/h per studenti degli istituti superiori e 4,5€/h per studenti delle elementari e medie. Il Doposcuola è anche su Facebook. Per informazioni tel. 328.0373303; mail : info_ildoposcuola@libero.it
Politica/News 15 aprile 2012
Elezioni Amministrative/I nomi e le liste dei candidati
Al voto tre Comuni del Fermano il 6 e 7 maggio PEDASO Candidato sindaco MARIAGRAZIA D’ANGELO INSIEME PER PEDASO: De Carolis Maura, Galasso Giuseppe, Iorio Salvatore, Roscioli Eleonora, Rossi Roberto, Turecki Massimo Candidato sindaco BARBARA TOCE PROGETTO PEDASO: Ciribè Stefano, Concetti Paolo, Partesani Claudia, Ramini Loris, Stortoni Elisabetta, Verdecchia Emily
PORTO SAN GIORGIO AL CENTRO - PORTO SAN GIORGIO SI MUOVE: Adriano Bagalini, Barbara Capriotti, Tania Carlini, Giuseppe Catalini, Giuseppe Pio Ciarpella, Emanuele Concetti, Luigi Costantini, Rosella Cruciani, Anna Maria Del Gobbo, Simone Di Ruscio, Giammatteo Donati, Gianfranco Lattanzi, Nicola Marziali, Angelo Fabrizio Pistilli, Fabio Ruggeri, Simona Fioravanti Candidato sindaco ROBERTO MANDOLESI
Candidato sindaco ANDREA AGOSTINI
POPOLO DELLA LIBERTÀ: Giorgio Cognigni, Carlo Del Vecchio, Diletta Di Battista, Roberto Di Martino, Paolo Eugeni, Paolo Fattenotte, Alfredo Gattafoni, Marco Marinangeli, Roberto Pompei, Anna Rita Quondamatteo, Carlo Renoglio, Giuseppe Ripà, Maria Luisa Romagnoli, Loredana Urbani, Gualberto Vitali Rosati, Maria Lina Vitturini
NUOVA PROSPETTIVA: Giuseppe Amici, Diego Ascani, Marco Ciarrocchi, Maria Adelaide Colombo, Gloria Crescenzi, Cristian Cudini, Stella Di Stefano, Maurizio Corinzi, Nunzia Eleuteri, Betty Fiori, Carlotta Maria Iommetti, Roberto Lupetti, Carlo Enrico Mancini, Chiara Marzan, Barbara Rogani, Romina Stella
LISTA CIVICA MANDOLESI: Gabriele Basili, Giuseppe Ciccarelli, Nicolò Claretti, Benedetta Cossignani Veronesi, Jonathan D’Ambrogio, Cristina Del Gatto, Marco Ferroni, Marcello Longhi, Stefania Medoro, Cristina Mignini, Anna Claudia Montesanto, Federico Paci, Cristiana Renzi, Loredana Santini, Clara Vinciguerra, Pasquale Virgili
LA CITTÀ CHE AMI: Giacomo Bazzani, Marisa Bracalente, Laura Cifola in Mandozzi, Carlo Iommi, Massimo Lattanzi, Gianluca Marcoaldi, Antonella Rossella Martinoni, Fabrizio Mecozzi, Massimo Mignani, Attilio Panichi, Pietro Petruzzi, Paolo Pompei, Luigi Ricci, Andrea Rogante, Loris Salvatori, Ilaria Volta
SAN GIORGIO LIBERA: Lavinia Barconi, Antonino Basile, Ylenia Esposito, Elisa Virginia Greguoldo, Maura Imperatori, Giambruno Iulitti, Anastasia Lanciotti, Renzo Paccapelo, Simone Pallotti, Stefano Paniccià, Benito Pantaloni, Paolo Piergentili, Alberto Testoni, Stefano Tomassini, Monica Vallesi, Guerriero Zocchi
SENSO CIVICO PSG: Eleonora Belà, Claudio Biondi. Marco Bordò, Costantino Calcinari, Selene Capancioni, Zekaria Carminati, Francesco Colella, Elisabeta Violeta Crisan, Giacomo De Angelis, Carmina De Mingo, Mariola Lola Kuqo, Giorgio Nardoni, Anna Rita Polzoni, Alberto Ragaini, Lauro Salvatelli, Giorgio Tombolini
DEMOCRAZIA CRISTIANA: Adelmo Alessandrelli, Saverio Boccolini, Dario Bolzan Ruben, Andrea Cipriani, Pietro Cisternino, Daniela Donzelli, Chiara Felicetti, Giorgio Fiorimanti, Alessandra Giusta, Leonardo Ladowski, Fabio Leoni, Giovanni Mazzuferi, Marialuisa Milone, Andrea Papetti, Marta Sbrascia, Enzo Tarantini
PORTO SAN GIORGIO
UNITI PER LA CITTÀ: Alberto Alunno, Aleandro Biondi, Giovanni Conte, Monica Ferracuti, Cristian Iachini, Giampiero Marcattili, Alessandro Mostrato detto Maratona, Giovanni Nicolai, Pietro Paci, Laura Properzi, Filippo Ramini, Chiara Simoni, Roberto Tascini, Mauro Tosoni, Valerio Vagnozzi, Isabella Vasco VIVA SAN GIORGIO: Arturo Andrenucci, Carlo Angelini, Fabio Bragagnolo, Lucio Brunelli, Orazio Capasso, Daniele Mario Capriotti, Roberto Carpani, Enrico Gibellieri, Andrea Luciani, Pierpaolo Mazzaferro, Cosimo Nesca, Renzo Petrozzi, Rossano Romagnoli, Maria Adele Tomassini, Gianluca Tulli, Gianluca Zamboni Gattafoni Candidato sindaco ANTONELLA CAPRIOTTI MOVIMENTO CINQUE STELLE: Fabiano Caporaletti, Marco Costi, Silvia Fasino, Giacomo Fileni, Mauro Lancellotti, Vittorio Luciani, Francesco Maggi, Luca Maria Mancinelli, Leonardo Minnozzi, Eva Martina Moriconi, Francesco Maria Moriconi, Claudio Rongoni Candidato sindaco FRANCESCO DELLA BARCA RINASCITA ITALIANA PER PORTO SAN GIORGIO: Stefano Baleani, Giuseppe Boccolini, Florindo Bracalente, Mario Bracci, Mariano Cognigni, Carla Delavigne, Giuliano Mannucci, Massimo Medori, Vincenzo Monterubbiano, Paolo Quondamatteo, Enrico Sonaglioni, Vittorio Spagnolini, Natale Spicocchi, Carlo Tiberi Candidato sindaco NICOLA LOIRA PARTITO DEMOCRATICO: Elisabetta Baldassarri, Stefano Cencetti, Catia Ciabattoni, Domenico Cognigni, Elena Marcela Coman, Antonello Cossiri, Federico D’Annunzio, Robertais Del Moro, Andrea Di Virgilio, Francesco Gramegna, Dario Laurenzi, Domiziana Matteucci, Daniela Minnetti, Giovanni Niccià, Renata Romagnoli, Massimo Silvestrini SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ: Halima Ajrhourh, Kaoutar Benyadou, Paolo Biscioni, Marco Broccoletti, Sonia Capeci, Giancarlo Gioventù, Catiuscia Luciani, Sauro Nataloni, Stefano Polimanti, Linda Rosettani, Daniele Rossini, Micaela Santarelli, Stefano Scatasta, Luigi Silenzi, Claudio Speranzini, Umberto Talamonti PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI: Guido Agostini, Renato Bisonni, Fabiola Fioravanti, Luigi Fioravanti detto Gigino de lu mungu, Francesco Interlenghi, Enrico Malavisi, Davide Marinelli, Francesco Marinozzi, Andrea Matè, Bruno Montani, Nicola Nuzzolese, Catiuscia Paci, Daniel Palladio, Federico Quondamatteo, Giorgio Raccichini, Marco Vesprini
Candidato sindaco PAOLO PENNENTE RIFONDAZIONE COMUNISTA: Paolo Cinti, Gianluca D’Annunzio, Rosanna Galvani, Elviana Graziani, Anna Marzioli, Tiziana Mazzatenta, Giacomo Piergentili, Alessandra Remia, Michele Rubicini, Stefano Rubino, Simone Tizi, Norina Vitali Candidato sindaco DANIELE STROVEGLI CITTÀ SOLIDALE ITALIA DEI VALORI: Franco Bianchini, Mattia Fabrizio Camarri, Luigino Catini, Daria Cavallera, Silvano Ciccalè, Daniele Cinti, Alessandro De Carlonis, Maurizio Di Nicola, Simone Ercole, Fausto Ferranti, Alessio Giammarini, Vincenzo Pesce, Gianni Quadrini, Emiliano Rocco, Paola Santarelli, Ivan Vidau ART.1 LAVORO: Antonella Bosi, Mariella Ciccalè, Devid Del Papa, Francesca Marilungo, Ezio Pecorari, Roberto Postacchini, Silvana Postacchini, Fabio Quadrini, Devid Ripa, Stefano Rossi, Ubaldo Rossi, Annamaria Rucchi, Claudio Strovegli, Alessandro Testini, Jacopo Tiberi, Alessandro Tomassini
pini, Gianluca Raparo, Valentina Rubino, Damiano Torretti, Francesco Ulivello, Sara Viozzi, Gianluca Volunni, Emanuele Zoppo Martellini Candidato sindaco ROBERTO SABBATINI MOVIMENTO CINQUE STELLE: Simone Assillo, Simone Borgarelli, Matteo Cesetti, Marco Del Medico, Rocco Detto, Stefano Di Clementi, Carlo Mazzanti, Andrea Maurizi, Daniele Menconi, Marco Mignani, Paolo Spagnolini, Patrizio Vitali Candidato sindaco ALESSIO TERRENZI PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: Elisa Antonelli, Rocco Berdini, Andrea Calvigioni, Gianfranco Campanari, Emanuela Lattanzi, Dalmazio Montemaggio, Manola Perticarini, Alessio Pignotti, Raika Rossi, Sibilla Sagripanti, Simone Scalella, Monia Tomassini, Paolo Torretti, Lorenzo Tortoni, Matteo Verdecchia e Roberto Viozzi DEMOCRATICI E POPOLARI: Silvano Amaolo, Flavio Ciucani, Fabio Conti, Pasquina Della Valle, Marcello Diomedi, Franco Egidi, Giovanni Eleuteri, Massimiliano Gabrielli, Gianmarco Governatori, Franco Lattanzi, Luigi Mattiozzi, Paride Pennente, Gianluca Regoli, Luigi Rotaro, Antonella Torretti, Cristiana Tosoni ITALIA DEI VALORI: Maurizio Battilà, Marco Betti Guidotti, Maurizio Cambiotti, Massimo Cognigni, Raffaella Del Vecchio, Simone Diomedi, Alice Ferretti, Josef Giandomenico, Gianluca Marcotulli, Giordano Montanari, Paolo Pelloni, Giuseppe Perini, Stefano Ravagnani, Luciano Verdecchia, Domenico Verdicchio, Ciro Volpicelli Candidato sindaco ALBERTO VALENTINI POPOLO DELLA LIBERTÀ: Giovanni Catini, Gabriele Ceteroni, Andrea Cicconi, Agnese Del Moro, Attilio Fedeli, Pompeo Frenquelli, Alessandro Giorgio Loddo, Eleonora Maggi, Jessica Marcozzi, Andrea Morlacco, Michele Reschini, Roberto Rotili, Giuseppe Salvucci, Antonietta Schipani, Daniele Scriboni, Andrea Totò UNIONE POPOLARE: Renzo Biancucci, Vittorio Biancucci, Samuele Brasili, Danilo Del Medico, Fabio Formica, Giorgio Giorgi, Lucia Isidori, Michela Marziali, Ennio Orsetto, Simonetta Romanelli, Serafina Toscanella, Simone Trasarti VOLTIAMO PAGINA: Barbare Belletti, Giovanna Gaetani, Emma Giuggiolini, Alberto Lauri, Benito Macerata, Vincenzo Mandozzi, Paolo Marziali, Mirco Moretti, Stefano Moscoloni, Mariano Mosconi, Simone Pirro, Francesco Scarpetta, Alberto Silenzi LEGA ELPIDIENSE: Paolo Bruschelli, Tonino Bonifazi, Marisa Bracalente, Eliseo Buratti, Enrico Dari, Luciana Ferroni, Silvana Iachini, Nazzareno Iacoponi, Enzo Luciani, Tommaso Mazzanti, Riccardo Properzi, Saimir Qarri, Domenico Renzi, Simone Renzi, Valentino Straccia Candidato sindaco PARIDE ZALLOCCO
SANT’ELPIDIO A MARE Candidato sindaco MARCO MARIANI L’AURORA A SETTE STELLE: Danilo Antonelli, Morris Antonelli, Marco Galli, Alessandro Lombardo, Claudio Mecozzi, Salvatore Nicotra, Stefano Pezzola, Michele Polini, Danilo Rossi, Sergio Silenzi, Gabriella Tomassini, Roberto Turtù Candidato sindaco ROSSANO ORSILI ALLEANZA COMUNALE: Gionata Calcinari, Silvia Carboni in Acciarrini, Marco Cardarelli, Anna Di Maio, Andrea Gnocchini, Alessandra Gramigna, Matteo Luzi, Floriana Martufi, Marcello Meconi, Vittorio Moreschini, Riccardo Pallotta, Elisio Quadrini, Giuseppe Romagnoli, Giuditta Rotili detta Tina, Rodolfo Santandrea, Nazzareno Tirabassi FORZA GIOVANI: Daniele Basili, Matteo Benni, Laura Cammoranesi, Giacomo Catalino, Giulia Ciarapica, Fabrizio Coscia, Manuel Curella, Lucia Della Valle, Vincenzo Ferraro, Roberto Greci, Annalisa Mancini, Marco Ripani, Filippo Rossi, Francesco Sagripanti, Matteo Ulivello, Marco Valori
PARTITO DEMOCRATICO: Marco Amaolo, Nadia Bastarelli, Giuseppe Colantonio, Danilo Concetti, Diego D’Ercoli, Caterina Granatelli, Gianluca Lattanzi, Pamela Malvestiti, Elena Pompa, Mirco Romanelli, Valentina Rossi, Loriano Santandrea, Sacha Scolpito, Ilenia Testella, Anna Maria Torretti, Silvano Valori ALLEANZA PER L’ITALIA: Loris Basili, Emanuela Caporossi, Caterina De Angelis, Eusanio Di Francesco, Erica Fantuzi, Rosanna Giorgetti, Roberto Leoni detto Fischio, Romualdo Malaspina, Maria Migliore, Fabrizio Sabbatini, Luca Terenzi, Andrea Veroli, Daniele Vitali UNIONE DI CENTRO: Gilberto Belleggia, Vittorio Bosco, Emanuele Cappella, Lucia Di Donato, Giuseppe Granatelli, Luisa Iommi, Emiliano Lattanzi, Simona Martini, Patrizio Micozzi, Alessandro Nataloni, Livia Paccapelo, Maria Concetta Riccardo, Carmela Romano, Fabio Torretti, Giacomo Cognigni, Mirella Gallucci
Candidato sindaco RICCARDO PLATANO
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO: Francesca Marianna Accardi, Monica Chiarastella, Giuliano Cicchinè, David Cimadamore, Lorena Cozzi, Gioia Di Chiara, Simone Di Rosa, Elisabetta Ficiarà, Assunta Graziuso, Giulia Mezzanotte, Vittorio Macerata, Lucio Perticarini, Rossano Presenti, Rossano Ripa, Sebastiano Russo, Surinder Singh
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ: Giuseppe Amati, Monia Bassetti, Antonio Garreri, Said Jamil, Valentina Mazza, Laura Perugini, Giuliana Piaggesi, Daniela Piergallini, Martina Pom-
Elenco delle liste e dei relativi candidati al momento di andare in stampa (10 aprile 2012)
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Politica/News
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15 aprile 2012
Pedaso/Ricordi e future aspirazioni di Guido Monaldi
Un primo cittadino sempre a disposizione di Andrea Braconi
L’ultima intervista da Sindaco. Ci tiene, Guido Monaldi, a lasciare al Corriere News un ricordo dei suoi due mandati come primo cittadino. Nonostante l’emozione e nonostante la fretta: nel momento in cui si svolge questa chiacchierata telefonica, Pedaso si appresta infatti ad ospitare l’incontro tra Marche e Sicilia per il Trofeo delle Regioni di basket giovanile. “Perché lo sport, insieme alla cultura, è il collante che tiene unite le generazioni”, ripete uno dei suoi mantra più gettonati. Sindaco, il momento più esaltante di questi 10 anni? “Sicuramente la vittoria del 2002, per certi versi storica. Non era assolutamente prevista, rispetto invece al 2007 dopo aver governato 5 anni.” Quello più difficile? “La mareggiata del novembre 2003 e l’incendio al Monte Serrone nell’agosto del 2007. Sono state situazioni particolari e complesse da affrontare.” Pedaso è cambiata tanto. In cosa soprattutto? “Dal punto di vista dei lavori pubblici sono stati fatti interventi importanti nel centro storico, nel parcheggio della stazione, al porticciolo e sulla passeggiata a mare, allungata e migliorata. E poi c’è quella che viene definita Pedaso 2, la parte nuova dopo il ponte che non esisteva e dove oggi risiedono circa 1.000 persone. Ma forse la cosa che emerge maggiormente è la vivacità culturale. Prima dicevano tutti che Pedaso era solo un’uscita autostradale, mentre oggi gli viene riconosciuta una presenza tangibile. Sono state fatte cose che prima non venivano considerate, a partire dall’attenzione per gli anziani: problemi sfiorati ma mai affrontati veramente. Penso alle feste dei nonni, alle settimane d’argento e a tanto altro
ancora. E tutto questo verrà ricordato.” L’esplosione urbanistica ed edilizia ha sollevato però diversi mugugni. “Ne sono consapevole, ma l’impatto è stato comunque contenuto. E poi entro il 2012 dovrebbero fare queste famose barriere lungo il tratto di A14, risolvendo così un problema sentito dai cittadini. Certo, ci sono anche alcune strutture invadenti, altre sfitte, ma ricordiamoci che siamo nel pieno di una crisi che tocca direttamente l’edilizia.” Saltiamo alla cultura. “Oggi ce ne sono tanti di motivi per venire a Pedaso. Pensiamo alle stagioni teatrali oppure ai sottopassi: ecco, questa è stata una cosa che non è costata praticamente nulla. Oltre a questi medaglioni in argilla con i nomi di grandi cantautori, ci siamo inventati concerti sul molo, al faro ed al Giardino della Cultura. L’altra cosa importante a cui tengo particolarmente sono le quattro sculture, ognuna rappresentante un valore: quella del 2007 sull’umiltà, del 2008 sul pescatore e sulla musica del mare, del 2011 sulla pace e la non violenza e quella delle 4 arti presso il Giardino della Cultura. Insomma, quattro sculture, quattro valori. E poi la toponomastica educativa, con vie dedicate a Peppino Impastato, Sacco e Vanzetti, Joyce Lussu, Sandro Pertini, Giovanni Spadolini, fino a Placido Rizzotto ed alla scuola elementare dedicata a Don Milani. Qualcuno ha protestato, ma sono convinto che abbiamo dato un segnale importante ricordando figure che hanno fatto la storia di questo Paese. E poi le iniziative per ricordare la memoria, da Hiroshima a Ustica, dalla strage di Bologna alla tragedia di Marcinelle, fino all’11 Settembre statunitense e allo sterminio nazifascista durante la seconda Guerra Mondiale.” E dopo il 7 maggio Guido Monaldi cosa farà?
“Si dedicherà al tempo libero, al riposo, alla cultura e (la moglie, da dietro la cornetta, lo richiama all’ordine, ndr)… alla famiglia. Ho tre figli abbastanza grandi di 30, 23 e 21 anni.” Nipoti in arrivo? “No no, ancora niente” Quindi c’è tempo per allenarsi a fare il nonno? “Sicuramente, farò passeggiate, bicicletta, tennis, me ne andrò a teatro. E poi, se dovesse capitare di aiutare la sinistra, io sono sempre a disposizione.” Riferiremo, allora. “Si, ma non per il centro-sinistra! Come ha detto un mio assessore, la nostra è stata un’Amministrazione di sinistracentro e non di centro-sinistra, una delle poche delle Marche insieme a quella di Grottammare. D’altronde, se
un Sindaco è espressione di un’area politica specifica, io lo ero sicuramente per la mia amata sinistra.”
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Economia/News 15 aprile 2012
Fermano/Il progetto che aiuta le aziende a diventare competitive
Innovarsi per non smarrirsi In tempo di crisi, quando a sopravvivere sono i più grandi, i più forti, quelli che hanno guardato lontano prima, è vietato rimanere indietro. È necessario essere competitivi per potersi muovere in un mercato che non guarda in faccia nessuno. Con una concorrenza estera che di fatto gambizza l’imprenditoria locale, l’unica possibilità per salvarsi è puntare sulla qualità dei prodotti e sulla capacità di sapersi innovare e rinnovare. Facile a dirsi, meno a metterlo in pratica: perché le innovazioni costano e non tutte le imprese riescono a sostenere le spese necessarie. Se a questo si aggiunge che la maggior parte delle attività locali è guidata da chi quelle attività le ha fondate, quindi il più delle volte persone di una certa età, va da sé che, per le imprese
del Fermano, la situazione non è delle più semplici. In loro aiuto arriva un progetto ideato dalla Provincia di Fermo, in collaborazione con TecnoMarche (Parco scientifico e tecnologico delle Marche), Lineapelle (rassegna internazionale di pelli, accessori e componenti per calzature e abbigliamento) e Material Connection (centro di ricerca su materiali e processi produttivi innovativi e sostenibili). Il progetto si svilupperà in tre fasi successive e sarà finanziato con fondi europei: 1,4 milioni in tutto (50 mila per la prima fase, 700 mila per la seconda, 650 mila per la terza). Obiettivo della prima fase sarà un censimento delle piccolo e medie imprese innovative presenti sul territorio, per
valutarne l’effettiva necessità di innovazione. Attraverso seminari ed incontri mirati con le associazioni di categoria, le attività sensibili al discorso dell’innovazione saranno individuate e suddivise in base alle rispettive esigenze. Durante la seconda fase le imprese saranno messe in contatto con giovani laureati del settore che, attraverso assegni di ricerca di un anno a costo zero per l’impresa, potranno iniziare a fare esperienza sul campo, mettendo a disposizione dell’impresa le proprie competenze. La terza fase del progetto permetterà alle imprese di usufruire di un consulente esterno che le aiuterà a posizionarsi in modo efficace nel mercato e ad avviare strategie di innovazione. Al progetto è collegata la realizzazione
di un’esposizione permanente aperta al pubblico. In un luogo messo a disposizione per due anni dalla Provincia, con probabilità a Sant’Elpidio a Mare, saranno mostrati materiali innovati relativi al settore “moda-fashion”. Quanto ai tempi, nell’arco di un paio di mesi dovrebbero essere raccolte le manifestazioni di interesse, cioè la volontà di partecipare al progetto da parte delle aziende. Dopo la selezione e l’individuazione di quelle ammesse, entro giugno si dovrebbe arrivare al clou della prima fase e nello stesso periodo dovrebbe essere inaugurato il centro espositivo. Francesca Pasquali
Fermano
Novità per i cappellifici Buone notizie per le aziende del Distretto del Cappello. Da quest’anno, per chiedere l’autorizzazione per le emissioni in atmosfera basterà presentare una richiesta in Provincia. Con una delibera, infatti, lo scorso 24 gennaio, l’ente ha inserito le fabbriche che producono cappelli tra quelle che possono usufruire dell’autorizzazione generale. Vediamo che significa. Quando un’azienda, durante il ciclo di lavorazione dei materiali, produce sostanze inquinanti, deve ottenere un apposito permesso per poter svolgere queste attività. L’autorizzazione può essere generale se la quantità di sostanze emesse rimane al di sotto di una certa soglia; specifica se supera i limiti imposti dalla legge. In questo secondo caso, per essere a norma, l’azienda deve avviare una lunga trafila burocratica, con dispendio di tempo e denaro da parte degli imprenditori. Le fabbriche di cappelli del Distretto, fino a qualche mese fa, non erano tra le attività che potevano usufruire dell’autorizzazione generale. Viste le piccole dimensioni degli stabilimenti interessati e la scarsa quantità di sostanze inquinanti emesse nell’aria, la Provincia ha stabilito che possono di diritto farne parte. Infatti, nella produzione di cappelli, sono le fasi dell’apprettatura e della pressatura a comportare l’emissione di sostanze inquinanti. Queste, però, vengono captate, cioè passano attraverso una cappa che ne trattiene una parte, prima di entrare in atmosfera ed essere respirate.
Economia/News
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15 aprile 2012
Professionisti del Fermano al Professional Day
Grottazzolina/Importante progetto
Professionisti, all’Ordine!
Luce sul futuro dell’imprenditoria
di Daniele Maiani
Resistere alla crisi e, se possibile, superarla facendo rete. Ultimamente se ne parla spesso, nella consapevolezza che da soli non si va più da nessuna parte. Discorso valido soprattutto per i piccoli, che siano enti o imprese. Discorso che però stenta a decollare, continuando ad incontrare le solite difficoltà da parte di chi pensa ancora solo al proprio orticello. Lo sa bene il Comune di Grottazzolina che conta ben 280 tra fabbriche e attività commerciali, quasi tutte piccole e piccolissime. Realtà in crisi a cui il Comune, con il sostegno del Cosif e della Provincia, ha deciso di tendere la mano. In che modo? Mettendo in piedi un progetto, denominato “Sicurezza nel futuro”. Una serie di seminari, tre per la precisione, a cui seguiranno incontri con gli imprenditori. Dopo l’appuntamento del 23 marzo, incen-
Tempi difficili per la nostra Nazione, stretta tra un travaglio sociale ed economico generato da terremoti nei mercati mondiali. Da una parte l’economia mondiale, con i suoi meccanismi più o meno palesi che condizionano pesantemente la vita di intere nazioni e dei suoi abitanti, e dall’altra l’inerzia che rende refrattari a forme di cambiamento sistemi sociali oramai collaudati da anni ed anni di funzionamento. Ma come si sa una piccola rivoluzione ogni tanto non è sempre una cosa deleteria, le manovre prospettate dal governo Monti nei riguardi di un nuovo assetto degli ordini professionali hanno mosso le acque e, come gli stessi rappresentanti degli Ordini hanno detto, hanno avuto per lo meno il pregio di aprire proposte di evoluzione degli assetti per il futuro. Quello degli Ordini Professionali era per antonomasia un mondo chiuso che veniva spesso accusato di corporativismo e, quando si fa quadrato intorno a qualche cosa per difenderla, normalmente lo si fa per conservarla, per non volere un cambiamento. È un mese circa che si dibatte in Italia sul problema delle liberalizzazioni degli Ordini, il Governo ha rilanciato la questione che in verità aleggiava da qualche anno nell’aria e gli Ordini hanno risposto col “Professional day” dei primi del marzo scorso. Quello che dalle prime schermaglie sembrava preannunciarsi come uno scontro duro tra gli ordini professionali e Governo con l’iniziativa del “Professional day” è divenuto più una piattaforma di discussione
e di confronto per poter gettare le basi di un moderno assetto degli Ordini professionali, anche in vista delle ineluttabili liberalizzazioni che gli attuali indirizzi di politica economica chiedono. E allora confronto sì, ma costruttivo, di dialogo dove con le liberalizzazioni si parli anche di innovazione, semplificazione e razionalizzazione delle procedure informative. E sul piatto ci sono problemi non da poco come ad esempio quelli sul fronte fiscale. A Fermo, il “Professional Day” si è svolto presso la sede dell’Ordine dei Dottori commercialisti: nel dibattito è emersa anche la preoccupazione per la possibilità di svolgimento di attività professionali da parte di società di capitali con soci non professionisti, che potrebbe produrre a detta di alcuni uno scadimento degli attributi di indipendenza e qualità delle attività inerenti le professioni. Insomma, dopo l’evento anche nel nostro territorio il fermento continua e dovrebbe essere varato a breve un comitato provinciale unitario dei professionisti del nostro territorio per monitorare la situazione in ambito locale e nazionale e fungere da interlocutore per la risoluzione delle problematiche che ineriscono i professionisti del Fermano.
Parola di esperto/Il commercialista Già in Unico 2012 il Premio fiscale per la capitalizzazione L’aiuto alla crescita economica introdotto dall’art.1 del Decreto 201/2011 (Decreto Monti) decorre già da quest’anno. Lo sconto sull’incremento di capitalizzazione si può applicare sui versamenti di giugno di UNICO 2012. Si tratta dell’agevolazione fiscale prevista appunto all’art.1 del Decreto che consta in una deducibilità dall’imponibile di parte dell’incremento di capitale proprio dell’impresa, calcolato rispetto al patrimonio netto alla chiusura dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2010, moltiplicato per un coefficiente fissato annualmente dal Governo e che si applica sulle ricapitalizzazioni realizzate in tutto il 2011, quindi retroattivamente, con lo scopo di rafforzare il patrimonio delle imprese. L’agevolazione spetta a società di capitali, enti commerciali, cooperative e società non residenti con stabile organizzazione in Italia; è estesa anche a società di persone e alle imprese individuali in contabilità ordinaria, per le quali si attende ancora uno specifico Decreto che ne determini le modalità di calcolo. Per le società che scontano l’IRES lo sconto fiscale derivante dall’applicazione dell’agevolazione è pari al 27,5% sul 3% del capitale conferito, da usufruire dal primo anno di applicazione
ed in quelli successivi; eventuali ulteriori aumenti di capitale andranno ad incrementarne l’importo. L’aliquota, che dovrà essere annualmente fissata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il 31 gennaio, è applicata quale coefficiente di riduzione del capitale proprio reinvestito e determinato alla chiusura dell’esercizio come differenza sull’anno precedente. Per il primo triennio (2011-2012-2013) per società di capitali e enti commerciali tale percentuale è pari al 3% . L’incremento di capitale su cui è applicata equivale al risultato della somma algebrica di variazioni in aumento e in diminuzione di capitale proprio rispetto a quello esistente al 31 dicembre 2010. Non rientrano tra le variazioni in aumento i conferimenti in natura dei soci (es. aumenti di capitale sociale, utili non distribuiti ma accantonati a riserva); vi rientrano, invece, i conferimenti in denaro dei soci, dalla data del versamento effettivo. Per le nuove imprese si considera incremento l’intero patrimonio conferito con l’inizio attività. Le variazioni in diminuzione (es. acquisti di aziende o da partecipazione) rilevano dal 1 gennaio dell’anno in cui sono effettuate . Dott. Roberto Cippitelli Dottore Commercialista – Revisore Contabile tel e fax 0734.225175 robertocippitelli@studiocippitelli.it
trato sui cambiamenti climatici e l’antropizzazione, venerdì 20 aprile al Teatro Novelli si parlerà di dinamiche economiche. Il terzo ed ultimo incontro riguarderà alcune tematiche sociali, in primis l’immigrazione. Durante i seminari, rivolti a tutti, ma in particolare agli imprenditori di Grottazzolina, si cercherà di tracciare un filo conduttore che colleghi cambiamenti climatici, economici e sociali, individuando possibili scenari futuri ai quali bisognerà necessariamente prepararsi. I seminari informativi sono solo la prima fase di un progetto pilota che, dopo l’estate, prevede un incontro tra Comune e imprenditori, nel corso del quale questi ultimi esporranno le loro esigenze, alle quali il Comune cercherà di rispondere. Francesca Pasquali
Ambiente/News 15 aprile 2012
Tutela delle acque: il servizio idrico integrato della Provincia di Fermo
Bevete più acqua. E bevetela dal rubinetto di Daniele Maiani
È il bene strategico del futuro, tutti sanno che per l’acqua in futuro si prefigurano scenari che potrebbero portare addirittura alle guerre. È un bene talmente prezioso e importante che lo si cerca perfino nello spazio. Viviamo in un posto che da questo punto di vista è un paradiso, tutto il territorio marchigiano è ricco di acque spesso dotate anche di particolari specificità. Un patrimonio che alla luce della situazione attuale va conservato e utilizzato con cura e particolare attenzione. Passato il referendum, che ha visto il massiccio “no” degli italiani alla brutta deriva della privatizzazione dell’acqua, tutti si sono sentiti sollevati, ma noi nella provincia di Fermo lo dobbiamo essere ancora di più: un principio sancito nello Statuto della Provincia “riconosce l’acqua quale diritto umano primario, bene comune inalienabile del quale mantenere la proprietà e la gestione pubblica”. Un concetto forte e chiaro ribadito anche nel programma di mandato 2009 – 2014 che esplica l’impegno politico a far sì che venga sancito il riconoscimento dell’acqua “bene pubblico” a livello locale e nazionale. E questi principi sono stati fatti propri dalla Regione Marche nella deliberazione legislativa del 20 dicembre 2011 avente ad
oggetto “Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato”. All’articolo 1 si apre con una forte dichiarazione di principio dell’acqua come bene pubblico primario essenziale e indispensabile alla vita, per poi all’articolo 2 dettare i criteri generali di utilizzo delle risorse idriche disponibili sotto la guida degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali). Nei fatti, la gestione del sistema idrico integrato del nostro territorio avviene attraverso due società, completamente pubbliche: il CIIP e il Tennacola che traducono, e lo fanno anche bene, le linee guida che i legislatori hanno tracciato. La qualità delle nostre acque è unanimemente riconosciuta come eccellente anche quando, raramente però, per motivi di carenza quella di sorgente non basta e si deve ricorrere alle falde. Si sta tornando sempre più a bere acqua di rubinetto, e grazie anche alle campagne di sensibilizzazione messe in atto dalle società gerenti, come ad esempio ha fatto l’acquedotto del Tennacola attraverso il suo sito internet, è in atto una controtendenza nel consumo delle acque minerali in bottiglia. Nel 2009 una ricerca conoscitiva nella Provincia di Fermo aveva stimato che solo il 35% delle famiglie beveva acqua di rubinetto, mentre il 65% ricorreva al mercato delle
acque imbottigliate. Ora, complice una congiuntura economica non favorevole, vista la disparità di prezzi per generi di prodotti equivalenti dal punto di vista organolettico e qualitativo, (considerato un consumo medio, una famiglia che beve acqua di rubinetto spende circa tre volte di meno) e vista la qualità molto alta di quello che il rubinetto ci fornisce, la linea in controtendenza è facilmente spiegata. Di certo il discorso sui servizi idrici integrati non finisce qui. Ci sarebbe da parlare della depurazione delle acque e di molte altre questioni che ogni giorno vengono affrontate e risolte senza clamori e fanfare da un piccolo ma agguerrito esercito di tecnici, ma ci piace concludere con le parole dell’assessore provinciale all’ambiente Renato Vallesi: “L’acqua, finché ci saremo noi, sicuramente rimarrà un bene pubblico, ma in più abbiamo creato anche le condizioni per un eventuale “dopo di noi”, assegnando il servizio fino al 2029 al CIIP e un servizio assegnato al Tennacola per altri decenni. Dal momento che queste società sono a capitale completamente pubblico e la responsabilità della loro gestione sta in buona parte in mano ai Comuni, la maggior parte di essi è fermamente convinta a proseguire su questo percorso: cioè la qualificazione
del servizio e degli investimenti, perché i gestori stanno facendo investimenti meglio del privato nell’interesse pubblico”. In questo caso è vietato dire che “la classe non è acqua”.
Nuove energie/Rapporto di Legambiente
Marche/Coinvolti ristoranti e pizzerie
Le Marche, una regione “rinnovabile”
Lotta alle polveri sottili
Sono 236, su un totale di 239, i comuni marchigiani che hanno installato sul proprio territorio almeno una tecnologia da fonti rinnovabili. Di questi comuni, 234 hanno installato complessivamente 785 MW di solare fotovoltaico. Questo il risultato del rapporto Comuni Rinnovabili, lo studio condotto da Legambiente con il contributo di Gse e Sorgenia, che scatta la fotografia dell’energia verde in Italia. Da evidenziare tra tutte l’esperienza del comune di Ascoli Piceno che, in pieno centro storico, ha installato un impianto da 5 kW formato da particolari tegole fotovoltaiche piatte in resina riciclabile che permettono non solo di ridurre l’inquinamento e i costi in bolletta ma anche di mantenere integre le caratteristiche architettoniche della struttura. L’impianto occupa una superficie di 50 metri quadri e copre integralmente il fabbisogno energetico dell’abitazione. Grazie alla particolare tariffa incentivante riconosciuta per gli impianti cosiddetti a “caratteristiche innovative” sarà possibile rientrare dei costi in meno di 10 anni. Per restare in tema di fotovoltaico, sono 37 i comuni che possiedono impianti fotovoltaici installati su proprie strutture edilizie con una potenza complessiva installata di 1.615 KW. Ottimo il dato che riguarda la rimozione di eternit e la sostituzione con il fotovoltaico. Sono infatti 33,1 MW il risultato di questa operazione. In questo scenario, sono 98 i comuni marchigiani che producono più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie residenti.
Per quanto riguarda l’eolico sono 6 comuni che hanno installato piccoli e piccolissimi impianti eolici, spesso ad uso dimostrativo o sperimentale. Oltre al già premiato comune di Peglio (PU), fanno girare piccole pale i comuni di Saltara, Monte Cerignone nel Pesarese, Recanati, Porto San Giorgio e Ascoli Piceno. Complessivamente sono 127 i comuni che grazie ad una o più fonti rinnovabili producono più energia di quella necessaria alla famiglie residenti. Sono 43 quelli che invece producono dal 99% al 50% del fabbisogno elettrico delle famiglie. “Lo scenario energetico è radicalmente cambiato in questi anni e i dati di Comuni Rinnovabili 2012 confermano l’inarrestabile cambiamento del rapporto tra i cittadini e l’approvvigionamento energetico – commentano Luigino Quarchioni e Franca Poli, rispettivamente presidente e responsabile scientifica di Legambiente Marche -. La generazione inizia ad essere realmente distribuita sul territorio e nelle nostre case ma il Rapporto ci dice che possiamo fare ancora meglio e crescere ancora. I numeri e le esperienze presentate dimostrano come gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per l’energia e il clima al 2020 siano assolutamente raggiungibili, ma anche come la green economy rappresenti la chiave più efficace per uscire dalla crisi. Le rinnovabili, infatti, hanno permesso di creare nuovi posti di lavoro, portato servizi, riqualificato edifici e creato nuove possibilità di ricerca applicata oltre a maggiore benessere e qualità della vita”.
“Era ormai realisticamente impossibile chiedere a centinaia di panetterie, pizzerie, e ristoranti marchigiani, che usano legna per la cottura dei cibi e che sono ubicati nelle zone urbane a rischio, di adeguare il proprio forno a legna entro il 31 marzo”. Così ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Sandro Donati promotore della proroga dei termini attraverso un atto di giunta regionale. “Certo – continua l’assessore - considerando che la prima delibera regionale risale al 3 ottobre 2011, se tutti i sindaci avessero emesso le ordinanze nei tempi giusti, le condizioni per adeguarsi alla data prevista ci sarebbero state tutte. Mi è sembrato, tuttavia, doveroso venire incontro a quei panificatori e ristoratori che intendono rispettare questo provvedimento a tutela della salute pubblica ed è per questo che, avendo sentito il parere dell’Arpam, ho portato in giunta una modifica all’Accordo di Programma che rinvia fino al 14 settembre 2012 questo termine”. “Lo slittamento però – ha concluso Donati - vale solo per quei panificatori e ristoratori che si sono già palesati al proprio Comune nel termine stabilito dalle ordinanze. Infatti, trattandosi di spedire una lettera con poche informazioni, il termine stabilito per la comunicazione è stato più che sufficiente. Per gli altri il termine generale è stato prorogato al 30 aprile 2012”.
Brevi Fermo
Defibrillazione Precoce Domenica 1 aprile si è concluso il periodo di formazione relativo alla “Rianimazione cardio-polmonare di base associata alla Defibrillazione Precoce”. Ben 13 operatori, già formati precedentemente, hanno effettuato il re-training annuale con istruttori qualificati, mentre altri 12 hanno partecipato al nuovo corso e conseguito l’abilitazione. Complessivamente, la Protezione Civile Comunale di Fermo dispone di 25 operatori addestrati e certificati all’uso del defibrillatore. Essi verranno impiegati, prevalentemente nel periodo estivo, in postazioni di primo soccorso dislocate nei punti sensibili.
Porto San Giorgio
Nuovo inno per la città Grande attesa per la presentazione ufficiale dell’Inno di Porto San Giorgio al Concerto del 23 aprile in occasione della ricorrenza del Santo Patrono. L’Inno commissionato in esclusiva al famoso Maestro Compositore Belga Bert Appermont per la Città di Porto San Giorgio, sarà presentato e diretto, unitamente al Maestro Mirco Barani, e al Gran Concerto Municipale, dall’autore stesso. Nel corso della serata, che si terrà al Teatro Comunale, verrà inoltre presentato in anteprima un brano per oboe dello stesso Maestro Appermont, eseguito dal solista dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Francesco Di Rosa.
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Sanità/News 15 aprile 2012
Fermano/Partita l’iniziativa Scout in corsia negli ospedali
Porto Sant’Elpidio
A servizio dei malati
Dipendenza dal gioco
È partita a fine gennaio l’iniziativa “Scout in corsia”, che coinvolge i gruppi scout di Fermo e Porto San Giorgio e l’Area vasta 4. Dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 17, ragazzi dai 17 ai 20 anni si recano negli ospedali della zona e si mettono a disposizione degli utenti per innalzare il livello di accoglienza delle strutture. Orientamento, indicazione dei percorsi ospedalieri, compagnia ed intrattenimento sono i servizi offerti da questi giovani che, con l’obiettivo di “umanizzare” alcuni ambienti degli ospedali, svolgono un’utile attività di volontariato. La sosta nei corridoi e nelle sale d’attesa è infatti spesso vissuta dagli utenti come un momento di solitudine e smarrimento. Per
questo motivo, una parola di conforto, un aiuto pratico come fare la fila al posto di un malato per pagare il ticket o semplicemente ascoltare le parole di un anziano, in certe situazioni può significare molto. Nelle prossime settimane il servizio “Scout in corsia” sarà esteso anche ad alcuni reparti sensibili, come pediatria ed oncologia, nei quali una figura di sostegno e supporto è particolarmente significativa. I ragazzi, che a gennaio hanno frequentato uno specifico corso di formazione, saranno presenti, tre per ogni turno, nelle strutture ospedaliere con la loro tipica uniforme, fino a giugno.
Avevamo analizzato il fenomeno in una recente inchiesta del Corriere News e avevamo denunciato tutti i rischi derivanti dal gioco d’azzardo. Il territorio ora si sta muovendo: l’Associazione di auto-mutuo-aiuto (Ama) di Macerata ha da poco aperto un nuovo gruppo di auto-mutuo-aiuto per dipendenti dal gioco d’azzardo, a Porto Sant’Elpidio, in collaborazione con il Servizio Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 4 di Fermo. Gli incontri, che si svolgono di venerdì alle 21 nei locali della Croce Verde, in via del Palo, 2, sono aperti ai giocatori e ai loro familiari e sono in assoluto anonimato. Il gruppo nasce per una precisa esigenza del territorio, dati i numeri crescenti di persone che si rivolgono alle strutture della Asur per quella che la stessa Organizzazione mondiale della sanità, ha riconosciuto, quest’anno, come una vera e propria “dipendenza patologica”. Gli appuntamenti sono guidati da un facilitatore: non si tratta di un gruppo terapeutico, ma di un’occasione, per i partecipanti, di parlare di se stessi e del loro problemi e di trovare solidarietà e condivisione. L’Ama gestisce già due gruppi di automutuo-aiuto, a Macerata, per persone con questa dipendenza, uno nato nel 2008 e l’altro nel 2010, tuttora attivi. “La crisi ha aggravato il problema – sottolinea Mirella Bellesi, presidente dell’associazione – e se non hai lavoro provi con la fortuna. C’è poi la pubblicità martellante, l’apertura continua di nuove sale slot e le possibilità offerte dal gioco on-line”. Nei gruppi già attivati non esiste un giocatore tipo, ma arrivano uomini e donne di tutte le età: Samule Lampa, uno dei facilitatori, nota che “li aiuta molto fare insieme i percorsi” e avere un contesto in cui “parlare, sfogarsi e trovare persone che li capiscono”; molti sono riusciti a tirarsi fuori dalla dipendenza e continuano poi a frequentare i gruppi a scopo “preventivo”. Tel. 349.8264230
Brevi Fermo
Bus, nuovo tragitto per l’ospedale Da aprile il bus navetta da e per l’Ospedale “Murri” cambia percorso. Via Murri, via Beni, via Flaiani, via Cardarelli, via d’Azeglio, via Speranza, via Marchionni, sono le zone percorse dal mezzo, permettendo così ai cittadini di usufruire dei parcheggi presenti nelle aree circostanti. In via Speranza, ad esempio, è stata allestita una pensilina: le persone che lasciano la propria auto nel parcheggio “Tomassini” possono così utilizzare il servizio. Stesso discorso per chi parcheggia nei pressi della piscina e, una volta realizzati, per chi si servirà dei parcheggi dell’ex palestra dell’Itis “Montani”. Il servizio di bus navetta si effettua nei giorni feriali dalle 8.30 alle 10.30.
Lunedì 16 aprile alle 21.15 prenderà il via il corso gratuito di primo soccorso organizzato dalla Croce Verde di Fermo. Le lezioni, aperte a tutti e gratuite per tutti i partecipanti, si terranno presso la sede della Croce Verde, in Piazzale Tupini (0734.229980 - www.croceverdefermo.it)
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Porto Sant’Elpidio/Prende il via il progetto biennale
Missione benessere per i cittadini del Fermano Il Progetto biennale “Missione Benessere”, ideato dal Coordinamento Provinciale Ancescao di Fermo e da realizzare in collaborazione con l’Inrca, L’Asur, la Federazione Farmacisti, gli Ambiti Territoriali Sociali, la Provincia di Fermo, la Regione Marche e altre Associazioni locali che operano in ambito sociale, ha avuto inizio, dopo un’intensa fase di programmazione congiunta. Da oggi, tutta la cittadinanza del territorio fermano potrà usufruire di importanti servizi assistenziali, informativi e socio-ricreativi gratuiti. Unico a livello regionale, dato l’ampio raggio di intervento (40 Comuni della Provincia di Fermo) e il suo carattere scientifico e socio-sanitario, il progetto coinvolgerà i
soci dei Centri Sociali Anziani e tutta la cittadinanza del Fermano in attività formative, culturali e socio- ricreative che favoriscono il raggiungimento dell’equilibrio psico-fisico, perchè importante è ridare fiducia e dignità alle persone, in particolar modo a quelle anziane, valorizzare le loro potenzialità, dare gli strumenti necessari per invecchiare bene, in salute, inseriti nel tessuto sociale e migliorare la qualità della vita di tutti, sia giovani che anziani. Tante le attività previste, come i Corsi gratuiti di “Arte della Memoria”, “Yogaterapia”, “Teatro-terapia” “Danza-Terapia”, “Naturopatia” che inizieranno nella seconda metà di aprile e dei quali la cittadinanza potrà avere notizie, tramite
cartellonistica o rivolgendosi direttamente presso i Centri Sociali Anziani o i Servizi Sociali del proprio Comune di riferimento. Tante le iniziative, come l’apertura di sportelli di consulenza legale, gli incontri nelle scuole e i convegni informativi su diverse tematiche d’interesse comune, che avranno luogo nei Comuni fermani. Il 28 aprile alle ore 10, presso la Sala Convegni Villa Barucchello di Porto Sant’Elpidio, avrà luogo il primo Convegno informativo della serie prevista dal progetto “Missione Benessere”. Il Convegno, denominato “Il piacere di saper invecchiare”, dopo un’iniziale introduzione della Coordinatrice Daniela Perticarà che si preoccuperà di comunicare le date inerenti ai
Fermano/Due incontri per presentare il progetto “Filippide”
Di corsa verso la “normalità” Lo scorso dicembre è stata ufficialmente formalizzata la nascita dell’Associazione di volontariato sportiva “Filippide del Fermano”. Un’idea che “girava” da diverso tempo nella mente e nel cuore di persone di diversa provenienza e approccio, ma tutte con un’attenzione particolare alla “galassia” dell’autismo: operatori sanitari e sociali appassionati di corsa e maratona, genitori e associazioni di familiari alla ricerca di attività “normali”, oltre la presa in carico dei servizi e le terapie. Un’idea che si aggancia ad una realtà ormai consolidata, quella del “Progetto Filippide”, che ha sperimentato come lo sport, ed in particolare la corsa, sia un efficace strumento riabilitativo e terapeutico per tutti i disabili intellettivi e relazionali. A Fermo il progetto ha già preso piede e gli allenamenti si svolgono
INRCA di Fermo
tutti i martedì e venerdì dalle 15.30 alle 17.00 presso il campo di calcio a 5 “Sandro D’Addio” gestito dall’ “U.S.A. Santa Caterina”. Ora il “Progetto Filippide” verrà presentato al territorio attraverso due appuntamenti organizzati degli Ambiti Territoriali XIX e XX. Il primo si terrà mercoledì 18 aprile alle 21 al Teatro “Antonini” di Fermo; il secondo venerdì 20 aprile, sempre alle 21, presso la “Casa del Volontariato” di Porto Sant’Elpidio. Agli appuntamenti saranno presenti la presidente di “Filippide del Fermano” Cinzia Spataro ed i coordinatori degli Ambiti Territoriali XIX e XX Daniela Alessandrini e Alessandro Ranieri. http://fdf.ilbello.com
Invecchiare senza dolore
Il 20 e 21 Aprile, presso l’auditorium San Martino a Fermo, la società italiana di geriatria e del territorio (SIGOT) insieme all’INRCA con la collaborazione con L’area Vasta 4 e l’ordine dei Medici, realizzeranno il congresso “Invecchiare senza dolore”. Il presidente e organizzatore del Convegno e consigliere Nazionale della SIGOT, dr. Demetrio Postacchini ci spiega che questo appuntamento sarà un momento scientifico e culturale di confronto tra le diverse figure professionali ospedaliere e territoriali che dovranno occuparsi della gestione della malattia “dolore”. Purtroppo è stata necessaria una legge per sensibilizzare tutti gli operatori sanitari al problema “dolore”, infatti l’Italia è stata, fino ad oggi, uno degli ultimi paesi in Europa ad occuparsi di questo problema, sottostimandolo, non diagnosticandolo e utilizzando prevalentemente terapie non appropriate (l’Italia fa scarsissimo utilizzo di oppiodi e molto uso di antinfiammatori). Il dolore cronico è estremamente frequente specialmente negli anziani ed è fonte di disabilità, morbilità, mortalità e riduzione della qualità della vita e aumento della spesa sociale e sanitaria. In un Paese con molti anziani come l’Italia controllare il dolore cronico è doveroso. Oggi la legge 38 del 15 marzo 2010 rappresenta la legge più interessante e esaustiva in Europa per gestire “il dolore” in tutti i pazienti. Questa legge ha apportato delle sostanziali modifiche al vecchio modo di procedere: 1) facilita la prescrizione degli oppiacei indispensabili nella gestione del dolore moderato severo; 2) obbliga i sanitari a misurare e monitorare il dolore a livello ospedaliero e territoriale; 3) crea una rete con centri integrati: AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) dei medici di famiglia, centri Spoke e Hub specializzati per la gestione più complessa del dolore; 4) coinvolge tutte le figure professionali: geriatri, neurologi, fisiatri, psicologi, oncologici, anestesisti, ecc., specialisti necessari per la multidisciplinarietà della gestione; 5) stanzia fondi per la formazione e informazione per tutte le figure professionali; 6) crea un Osservatorio Ministeriale che monitorizza tutte le azioni sanitarie e anche i Governi regionali sull’applicazione della Legge (le regioni che non si attivano per il rispetto della legge possono essere addirittura commissariate). Ora è importante conoscere, riconoscere e gestire il dolore (dolore considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS non più un sintomo ma una vera e propria malattia). Il corso si propone di illustrare le linee guida regionali e di proporre modelli operativi di gestione. Saranno presenti personalità famose dal punto vista scientifico che hanno collaborato a livello ministeriale e regionale a sviluppare la legge e le linee guida; inoltre saranno presenti illustri professionisti nazionali, regionali e locali esperti nel settore. Con questa nuova legge che farà cambiare il modo di pensare e l’approccio verso il dolore, fra qualche anno, l’Italia si farà apprezzare anche per aver sconfitto il dolore cronico. Dott. Demetrio Postacchini
corsi gratuiti a disposizione dei cittadini del territorio fermano e l’accessibilità agli altri servizi, verterà sulla presentazione del libro “La Longevità Attiva” , opera dell’emerito primario Inrca di Ancona, Enrico Paciaroni, che con la sua professionalità e conoscenza, potrà apportare un significativo contributo al miglioramento della qualità di vita dell’anziano. Vivere attivamente la terza età, avere gli strumenti e le attenzioni necessarie al raggiungimento del benessere psico-fisico, questo l’obiettivo principale dell’intera progettualità che intende avviare una nuova fase in grado di avere continuità ed essere quindi punto di riferimento per gli anziani e per tutti i cittadini del Fermano. Tel. 0734.991791 – 338.1757363
Brevi Monte Rinaldo
Le prossime iniziative Un periodo intenso quello che si apre a Monte Rinaldo. Mercoledì 25 aprile, dalle 15 alle 18, sarà aperta l’area archeologica “La Cuma” e il relativo museo archeologico. L’iniziativa sarà ripetuta martedì 1 maggio con orario 10/12 e 15/18. Sempre il primo maggio, alle 10.15, in centro storico, raduno di Fiat 500 d’epoca con aperitivo per i partecipanti per poi proseguire la sfilata verso l’area archeologica dove verrà effettuata una seconda sosta.
Sociale/News 15 aprile 2012
Le tante difficoltà dei profughi del Nord Africa
Fermano/Tanti appuntamenti in calendario
Immigrati regolari a tempo determinato Aloe, un mese di solidarietà Stanno ancora aspettando di essere convocati a Caserta gli otto immigrati arrivati a Porto San Giorgio dalla Libia lo scorso giugno. Vorrebbero farsi ascoltare, spiegare perché non possono tornare nei loro paesi di origine, sapere cosa ne sarà di loro una volta terminata l’ “emergenza Nord Africa”. E invece niente. Continuano ad essere ignorati, vittime di un sistema lento, approssimativo e sprecone. “E’ assurdo il modo in cui il governo italiano sta gestendo questa situazione. Si continua a pensare al presente e a spendere soldi pubblici, senza progettare una realistica soluzione per il futuro”. A parlare è Alessandro Fulimeni, coordinatore del Servizio Rifugiati di Porto San Giorgio, che ha aderito all’appello lanciato dal Tavolo Nazionale Asilo. Di che si tratta? “Abbiamo inoltrato al governo una richiesta in cui chiediamo che venga concessa a questi profughi una forma di protezione provvisoria. Il rilascio di questo documento consentirebbe loro di avere una prospettiva futura, di trovare un lavoro e di ottenere un permesso di soggiorno. Quanto dovranno aspettare ancora? “Ci hanno detto che forse saranno chiamati a maggio, ma la notizia non ci rassicura. Alcuni giuristi italiani hanno definito fuori legge la commissione di Caserta. Sappiamo che lì vengono espressi giudizi sommari, non si approfondisce la storia personale di chi chiede asilo e non si valuta il danno che la persona potrebbe subire nel caso tornasse in patria. Non possiamo più tollerare certi trattamenti, per questo, insieme ai nostri colleghi abruzzesi, abbiamo
chiesto che venga aperta una sede della commissione territoriale ad Ancona”. Se la richiesta di asilo viene rifiutata, quali scenari si prospettano per questi immigrati? “Chi ha la possibilità fa ricorso, ma deve aspettare tempi molto lunghi. Se perde il ricorso, la persona entra in clandestinità e può essere espulsa in qualsiasi momento. La legge prevede la possibilità di un rientro volontario assistito attraverso microprogetti per il reinserimento nel paese di origine. Ancora una volta, però, è tutto molto complicato: ad ogni immigrato che accetta di tornare nel suo paese vengono dati solo 250 euro, oltre al biglietto aereo. È chiaro che, a queste condizioni, quasi nessuno accetta di fare ritorno”. Come sono trascorsi questi mesi? “Attraverso corsi di alfabetizzazione e di informatica e tirocini formativi abbiamo cercato di fornire loro gli strumenti che un domani potrebbero consentirgli di essere autonomi ed inserirsi nel tessuto socio-lavorativo. L’incertezza verso il futuro, i lunghi tempi di attesa e l’inattività hanno però forti ripercussioni psicologiche su chi è abituato a guadagnarsi da vivere. Inoltre, il fatto di avere una famiglia in patria fa sì che queste persone si sentono in dovere di mantenerla. Qui da noi un ragazzo ha deciso di uscire dal progetto perché nel suo paese ha una figlia a cui non riusciva a mandare soldi. Ha scelto di cercare un lavoro, anche in maniera illegale, piuttosto che aspettare i tempi di una legge che invece di disincentivare l’irregolarità la alimenta”. Francesca Pasquali
L’associazione ALOE Onlus si appresta a vivere un mese denso di eventi nel territorio, a partire da sabato 14 aprile alle ore 21.15 quando al Teatro Comunale di Porto San Giorgio andrà in scena il concerto delle Tracce d’Autore, insieme a Piergiorgio Cinì, “A guardare nei ricordi”, il cui ricavato sarà destinato interamente al progetto ALOE in Togo. Due incontri di fine aprile saranno particolarmente importanti per il coinvolgimento della cittadinanza che è invitata a partecipare numerosa. Sabato 21 aprile alle ore 17.00 presso l’auditorium G. Franceschetti di Fermo (Seminario) si terrà il convegno “Passione Amazzonica”, con la presenza straordinaria di padre Mario Bartolini, che si trova in Italia per un periodo di riposo. Una grande occasione per conoscere una persona che si è messa a servizio del popolo peruviano, a difesa della loro terra e della foresta amazzonica. Al convegno interverranno le autorità che hanno sostenuto la campagna di solidarietà promosso da ALOE Onlus in suo favore negli ultimi due anni: il presidente della Provincia Cesetti, il consigliere regionale Ortenzi, la senatrice della Repubblica Magistrelli, il giornalista Maurizio Blasi e l’arcivescovo di Fermo Mons. Luigi Conti. Sabato 28 aprile alle ore 16.30, presso la Sala dei Ritratti del Comune di Fermo, si terrà un incontro con Flavio Lotti, coordinatore nazionale degli Enti Locali per la Pace e i diritti umani, che interverrà su “Gli enti locali per la pace ed i diritti umani: per uscire dalla crisi”. La Tavola della Pace organizza ogni anno la Marcia Perugia-Assisi che vede la partecipazione di decine di migliaia di persone provenienti da tutta l’Italia, e non solo. Domenica 6 maggio, infine, torna il consueto appuntamento con la Marcia per la Solidarietà Smerillo - Montefalcone (foto), giunta alla sua nona edizione. Ritrovo come al solito a Smerillo alle ore 9.00, per poi proseguire nel percorso suggestivo nel bosco. La marcia sostiene tre progetti in tre continenti: la costruzione e l’avviamento di un centro di fisioterapia per bambini disabili a Fiatà, in Togo; la riattivazione di scuole rurali nelle province di Tanchi e Ruma, in Bangladesh; una casa famiglia per bambini abbandonati ad Esmeraldas, in Ecuador. Per maggiori informazioni sugli eventi in programma www.aloemission.org
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Terra nostra/News 15 aprile 2012
Storie di ordinaria amministrazione La Repubblica delle Banane Che scassacavoli la gente del Fermano: ci fosse qualcosa che gli va bene. Per non parlare dei Campiglionesi: ottusi, retrogradi, guerrafondai, quando si mettono una cosa in testa non li smuove nessuno, peggio dei somari. E adesso se la prendono col Progresso, quello con la P maiuscola. Oooh!!! Ci fate o ci siete? Ma come: ti capita la fortuna che una ditta all’avanguardia come la Powercrop si degni benignamente di risolverti il problema della ex Sadam e tu che fai? Ti opponi, protesti, manifesti, scendi in piazza, esponi lenzuola, fai le barricate? E che diavolo, manco si trattasse di Chernobyl! Gente, si tratta solo di una innocua Centrale a biomasse, che produce energia pulita pulita usando cose buonine buonine: splendidi girasoli, olio di palma… Per non parlare poi del risvolto umanitario: con la centrale a biomasse, infatti, finalmente ci
libereremo una volta per tutte del temibile “cippato”, ovvero quel legname di scarto che altrimenti non sapresti dove smaltire, lo sappiamo tutti che siamo sommersi dal cippato. Il quale già nel nome tradisce tutta la sua malvagità: contiene infatti la radice “cippa” che, si sa, è una cosa subdola, che vola basso e colpisce a tradimento quando meno te lo aspetti. E invece no: martedì 3 aprile, tutti lì, al Cinema Super 8 di Campiglione, compatti come blocchi di cemento, a dire “no”. Pensate che spregevoli: si sono portati pure i bambini con le magliettine stampate “No alla Centrale”, sfruttando biecamente l’innocenza delle creature per fare del patetismo, per buttarla sul sentimentale. Hanno addirittura addestrato una pargoletta affinché gridasse al momento giusto: “Perché alla ex Sadam non ci fate Mirabilandia?”. Incredibile: roba da Telefono
a cura di Loredana Tomassini
Azzurro, da assistenti sociali. Ma come si fa a dubitare di un’azienda che invece, già nel nome, promette il paradiso in terra? Sillabate: “P-o-w-e-r-c-r-o-p”, ovvero: “Potenza del raccolto”! Ma non vi evoca il paradiso in terra, il ritorno dell’Eden? Pensate quanto sarebbe bello: 120 mila ettari (ma pare che ne basteranno 20 mila) coltivati a girasoli, milioni di testine gialle in fila come soldatini a seguire l’astro fulgente dalla mattina alla sera! Che tenerezza: un susseguirsi di colline dorate a perdita d’occhio, una natura ordinata ed armonica al posto del caos delle solite e stantìe coltivazioni tradizionali. Rimpiangete forse i tempi della Sadam, quando tutto era coltivato a rozze barbabietole che, oltretutto, crescono sottoterra e non danno niente a livello paesaggistico? Dice: sì, ma il girasole non è mai stata la vocazione naturale del territorio, e a
lungo andare porterebbe all’inaridimento del suolo e alla desertificazione. Ebbè? Meglio, così dopo ci coltiviamo le palme e per la Centrale non si dovrebbe nemmeno importare l’olio. Ancora con ‘ste idee retrograde! Basta con le colture variegate, se volete le verdure fresche fatevi l’orto, che diamine! Dice: ma per Campiglione passeranno 2600 Tir da 27 tonnellate all’anno: i tubi di scappamento, le polveri sottili degli pneumatici… Ebbè? Almeno Campiglione si vivacizza un po’ visto il mortorio che è. E poi, la meraviglia negli occhioni dei vostri bambini nell’ammirare simili mostri che vanno e vengono non vale niente per voi? Dice: ma anche la Centrale avrà ciminiere alte 30 metri che vomiteranno fumi pieni di acroleina, diossina, formaldeide, tutta roba che ti massacra, ti fa venire asma, bronchiti, enfisema, allergia, tumori, mutazioni genetiche trasmissibili… Sì, ma ci saranno anche gli idrocarburi policiclici aromatici: oooh, testoni, a-ro-ma-ti-ci, mica fetidi! Roba da deliziare l’olfatto e i polmoni, mica la puzza stomachevole della Sadam! E poi parlate proprio voi, brutti scarpari, che non fate altro che mastriciare dalla mattina alla sera? Quello non puzza? E le sigarette? Pure sulle scatole di sigarette c’è scritto che fanno morire, ma voi mica smettete di fumare. Inutile, predicate bene e razzolate male. Dice: ma la differenza tra la potenza termica in ingresso e quella in uscita sarà elevata e dunque l’energia non utilizzata si disperderà nell’ambiente sotto forma di calore. Ebbè? Meglio: così il clima sarà più caldo, d’inverno non dovrete accendere i termosifoni e risparmierete sulla bolletta del metano. Dice: ma noi abbiamo paura del particolato. Il particolato?! Ah, ma allora siete proprio ignoranti: “nomen omen”, mai sentito? Ovvero: anche in questo caso, la parola contiene il suo destino, il suo senso. Analizziamo, come nel caso del cippato: “particolato” contiene la radice “Particola” che, come si sa, è una cosa santa, anzi, sacra e dunque buona e giusta: non vi evoca il giorno della vostra Prima Comunione? Dice: ma chi ci dice che la Centrale non cominci a bruciare biomasse e poi non troverà più conveniente passare a bruciare rifiuti industriali, tipo oli esausti? Eh, no, questa è cattiveria! Allora, se proprio lo volete sapere, la Powercrop è talmente sensibile alle iniziative umanitarie che, con la discrezione dei veri benefattori, finanzia segretamente le Case di Riposo proprio per i poveri oli esausti. Vergognatevi, dunque, e piantatela con l’ostacolare il progresso del territorio.
Brevi Montegiorgio
Nuovo libro di Liana Cognigni Sabato 21 aprile alle ore 18, presso Palazzo Passari a Montegiorgio, verrà presentato il libro di Liana Cognigni intitolato “Due maestre di vita, Albertina Lelli e Rita Bonfiglioli – Armonie di luoghi e ricordi”. Altra presentazione il 26 maggio a Fermo, nella Libreria Ferlinghetti.
È attivo il sito web www.protezionecivilecomunale.fermo.it. Il portale verrà aggiornato periodicamente con l’inserimento di notizie riguardanti attività o situazioni di emergenza
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15 aprile 2012
Fermo/Ritrovo dei diplomati all’ITI Montani
P.S.Giorgio/Lettera al Presidente della Provincia
I dolci ricordi di 300 ex allievi
In arrivo l’Ufficio Circondariale Marittimo
Ricordi … ed altri amabili pensieri saranno presenti domenica 29 aprile tra i numerosi “giovani sempreverde Studenti” Diplomati all’ITI Montani nel 1952 e 1962 che si ritroveranno a Fermo per festeggiare il loro “Sessantesimo o cinquantesimo anniversario”! L’Associazione ex Allievi dell’ITI Montani ha invitato per l’occasione circa 300 ex Allievi rintracciati, con notevole sforzo ed impegno nelle varie Regioni italiane o in alcuni Stati europei. Con questo appuntamento, l’Associazione ex Allievi dà inizio alla serie di incontri programmati per quest’anno con gli studenti che vorranno rivivere una “giornata insieme” nella loro benamata Scuola; un secondo incontro è atteso per il 10 giugno con i Diplomati del 1972 ed infine il 23 settembre si accoglieranno festosamente gli ex Allievi del 1982 per il loro “trentennale”. Notevoli e di grande interesse sono le “storie di vita” vissute nelle aule scolastiche da tutti i partecipanti a questo straordinario incontro e che saranno raccontate nell’Aula Magna durante il convegno del mattino: tra gli ottantenni diplomati nel 1952 mi piace ricordare due “Personaggi autorevoli fermani”, assidui frequentatori del Ricreatorio San Carlo del memorabile Don Celso: il Perito Elettrotecnico Bruno Donzelli ed il Perito Chimico Elio Mezzabotta. Il Prof. Bruno Donzelli appassionato atleta in molte discipline sportive con eccellenze nell’Atletica Leggera, punto di forza della squadra del Montani nei campionati studenteschi locali e regionali non ha mai svolto attività professionale nell’Elettrotecnica, ma ha proseguito gli studi dopo il Diploma frequentando l’ISEF e conquistando il titolo di Professore di Educazione Fisica. Ha insegnato in molti Istituti scolastici compreso l’ITI Montani. Il Perito Elio Mezzabotta, fermano di Viale Ciccolungo, terminati gli studi e il servizio militare nel “Corso specialistico dei Topografi” di Bracciano, tornò a Fermo come Istitutore nel Convitto Montani. Nel 1956 fu assunto insieme ad un altro Perito Chimico Fermano, Marcello Dolciotti, alla Buitoni di San Sepolcro (AR) come Responsabile della Programmazione. Tra i quasi settantenni Diplomati nel 1962, torneranno a Fermo per festeggiare il “cinquantennale” gli ex Allievi Alessandrini, Gabellini, Micchi, Ottaviani, Venieri e Virgili che insieme ai più giovani atleti Caimmi, Cancian e Corbelli vinsero il Campionato Regionale di basket 1961 – ’62 aggiudicandosi il diritto di iscriversi al Campionato Nazionale di Serie D. (Carlo Giuli)
Con lettera pervenuta in data 30 marzo 2012, il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pierluigi Cacioppo, ha riscontrato le note del Presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, inoltrate in data 10/03/2010 e 15/02/2012, con le quali veniva richiesta l’elevazione ad Ufficio Circondariale Marittimo dell’Ufficio Locale Marittimo di Porto San Giorgio. Il Comandante Generale, con la citata lettera, ha rappresentato al Presidente Cesetti che il “Comando Generale, dopo aver posto in essere le occorrenti attività istruttorie finalizzate a valutare l’elevazione di rango dell’Autorità marittima in argomento, ha predisposto ed inoltrato, in data 13 maggio 2011, il necessario schema di Decreto del Presidente della Repub-
blica all’Ufficio Legislativo del Dicastero in intestazione. Seguendo un regolare iter procedurale in data 28 dicembre 2011 il predetto atto normativo è stato già oggetto di deliberazione da parte del Consiglio dei Ministri e la relativa emanazione, con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, è in fase di prossimo perfezionamento”. “Si sta per conseguire un risultato molto importante per il territorio e per la città di Porto San Giorgio - afferma Cesetti - che ha da sempre una tradizione ed una vocazione marittima di primo piano ed il suo porto è, di fatto, il porto della Provincia di Fermo. Con l’elevazione ad Ufficio Circondariale Marittimo, verrà garantita al Fermano una giurisdizione anche sul mare, paritariamente a tutte le altre realtà provinciali”.
Montegiorgio/Nuova linfa dagli antichi mestieri
Un comitato per ridare vita al paese È partita dal basso, dai cittadini che, stanchi di vedere in centro le solite file di serrande abbassate e di locali vuoti dove qualche anno fa c’erano negozi e attività commerciali, si sono dati da fare. Per agire in modo più concreto hanno costituito il comitato “Montegiorgio Vivo”, nome che esprime appieno la volontà del gruppo di risollevare quello che un tempo è stato uno dei centri più attivi e vivaci della media Valtenna. In poco tempo il comitato ha ottenuto l’appoggio del Comune e sviluppato una serie di idee che vanno dall’utilizzo di questi locali per ospitare mostre permanenti, all’organizzazione di laboratori, durante
i quali maestri liutai, orafi e ciabattini potranno insegnare, soprattutto ai giovani, la loro arte, tramandando così mestieri che rischiano di scomparire. Il comitato ha già contattato i proprietari dei locali e, ci ha detto Ivo Alessandrini, presidente di “Montegiorgio Vivo”, alcuni di loro ci sono detti d’accordo a metterli a disposizione gratuitamente per due anni. Buone notizie quindi per gli artigiani e gli artisti del territorio: nel cuore di Montegiorgio potranno trovare un luogo accogliente dove dare sfoggio di tutta la loro maestria, contribuendo anche a rivitalizzare il centro storico del paese. Tel. 335.7797795 (Ivo Alessandrini)
Donare sangue. A te non costa nulla, per qualcuno vale molto Bisogna cominciare fin da piccoli
Anche quest’anno l’Avis Comunale di Fermo è andata tra gli alunni delle scuole superiori del capoluogo per sensibilizzarli all’importanza della donazione del sangue. In particolare è stato L’Istituto Tecnico Statale “Montani” ad ospitare una settimana di incontri con le quarte classi, in cui sono stati delineati il profilo dell’associazione, le finalità e i diversi usi che il sangue può avere, sia nella ricerca medica e farmaceutica, sia in ambito chirurgico. Oltre a componenti del Consiglio Direttivo, anche alcuni donatori hanno voluto portare la loro esperienza personale e la loro testimonianza di volontari, cosa che ha generato una positiva accoglienza da parte degli studenti. L’elevato interesse per l’associazione e per l’utilizzo del sangue donato, si è concretizzato nelle numerose domande poste dagli studenti, che hanno altresì potuto visionare immagini e filmati esplicativi. Mostrare concretamente cosa si fa col sangue donato e quali sono gli usi più frequenti è la miglior maniera di convincere quanti ancora non donano a spendere pochi minuti della giornata ogni tre mesi per recarsi al Centro Raccolta Sangue di Fermo, al piano terra della palazzina ex-Inam, in via Gigliucci. Inoltre delegati della comunale fermana hanno anche partecipato a Volontaria...Mente, un progetto del Centro Servizi Volontariato, sempre all’interno delle scuole superiori. Uno degli obiettivi dell’Avis Comunale Fermo è, infatti, coinvolgere i neomaggiorenni nell’esperienza della donazione, volontaria, anonima e gratuita, affinchè possano costituire un naturale ricambio generazionale di quei donatori costretti a smettere per motivi di salute o di età. Per ogni informazione su come e perchè donare le mails info@avisfermo.it, avisfermo@gmail.com, e la pagina Facebook: Avis Comunale Fermo sono a disposizione.
Avis Comunale di Fermo - Fermo - Via Sant’Andrea, 21 Tel. 0734.229200 - Cell. 338.3347558 info@avisfermo.it - Facebook: Avis Comunale Fermo
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Cultura/News 15 aprile 2012
Piccola galleria degli “eccellenti” nostrani
Alfredo Luzi: ambasciatore della Cultura nel mondo di Loredana Tomassini
È uno di quelli che fanno la disperazione di chi vuole parlare esaurientemente di loro senza dover “commissariare” tutto il giornale. Prima di contattarlo, ho dato una sbirciatina su Internet: un massacro, da che parte comincio? Allora gli ho chiesto di raccontarsi da solo, confidando in una certa sobrietà: un massacro lo stesso, un fiume in piena. Ma chi sarà il Desso? Il desso è Alfredo Luzi, e se volete sapere chi è veramente andatevene su Internet o accontentatevi del riassunto della conversazione che ho tenuto con “la belva” o “la ruspa”: così lo chiamavano quando giocava a calcio. Perché fino alla tenera età di circa 36 anni ha giocato prima nella Sangiorgese e poi all’Urbino. E non doveva essere un tipino tenero sul campo, a giudicare dai vezzosi nomignoli. Egli stesso mal cela l’orgoglio quando ancor oggi ti dice che aveva “una castagna mica male!”. A ben vedere, non deve essere stato un tenerone manco nella sua seconda natura: quella dell’intellettuale, studioso matto ma non disperatissimo, perché tanto gli piaceva calciare quanto studiare. Singolare, no?, quasi da personalità multipla. Ai tempi del Liceo era uno scavezzacollo sempre al limite del 7 in condotta, ma con voti stratosferici nelle altre discipline. Non c’è dubbio: personalità multipla. Padre maestro, ma più appassionato di materie tecniche: e da ciò la concretezza di Alfredo, la sua capacità
di inquadrare logicamente le cose. Madre maestra, raffinata umanista: da lei, l’amore viscerale per le discipline letterarie. Altro accadimento importante: al Liceo gli capita di avere come insegnante il mitico Alvaro Valentini, il quale gli trasmette l’amore per la letteratura moderna e contemporanea. Perciò, se aveste chiesto all’imberbe Luzi cosa voleva fare da grande non vi avrebbe risposto: “Il pompiere”, bensì: “Il docente universitario di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea”. Idee chiare, il pargolo. Perciò, dopo gli esami di maturità, valige in mano e pallone sottobraccio, emigra nella ducale città di Urbino, dove continua ad esercitare la sua doppia vocazione: studio e pallonate. “Tante volte mi sono addormentato sulla scrivania, perché tornavo dall’allenamento e dopo cena mi mettevo sui libri…”: Leopardi gli fa un baffo, e non ha preso neppure la gobba. Comunque: finisce l’università, ci resta per un po’ come assistente volontario, torna a Fermo ad insegnare al Liceo Scientifico e a Ragioneria fino al ’70, quando vince il concorso da assistente ordinario e comincia la sua carriera universitaria, prima a Urbino, poi a Macerata. Dove è restato fino al 31 dicembre scorso quando, “per evitare che qualcuno mi mettesse l’ombrello da qualche parte”, se n’è andato in pensione. Il resto ho paura a chiederglielo: “E quand’è che hai cominciato a scrivere?”. Che domanda: subito. Per la tesi di laurea gli chiesero di lavorare su Mario Luzi. Risultato: un volume, anzi, un tomo di 550 pagine. E chi lo
aiutò? Nientepopodimeno che il “gruppo dei Fiorentini”, gli Ermetici: Geno Pampaloni, Oreste Macrì, Carlo Bò che lo chiamava Alfredino... Pampaloni, putacaso, era il direttore della Vallecchi e lo chiamò: era il ’68, il Nostro aveva 23 anni, se la faceva sotto dall’emozione e quasi svenne quando si sentì dire che la sua tesi gliel’avrebbero pubblicata. Ed è così che quella di Alfredo Luzi fu e resta la prima monografia su Mario Luzi, che ancora oggi gli studiosi considerano una pietra miliare. E dico cotica. E mentre il suo nome prendeva il volo a livello internazionale, anche a livello locale Alfredo Luzi è diventato un punto di riferimento perché si è dato molto da fare molto per la cultura della sua amata terra. Non a caso dirige da oltre 25 anni la Società Operaia ed annessa Biblioteca. E cominciò a studiare i letterati di casa nostra: “Non hai idea di quanta letteratura sommersa abbiamo:ho lavorato su Betti, Bigiaretti, Acquabona, Volponi, Di Ruscio, Matacotta…”. Ma non gli bastava, era troppo curioso: all’estero che cosa fanno, quali sono le idee che circolano, gli autori più importanti? Consequenziale: nel ’75 cominciò un nomadismo intellettuale che non si è più fermato. Ad esempio, poteva capitargli di fare il “visiting professor”, ovvero insegnare magari per otto nove mesi alla Sorbona, a Nancy, Bordeaux, Melbourne, Toronto, Montreal, Amsterdam… Per non parlare del resto. E veniamo alla domanda più pericolosa: quanto, cosa e su chi hai scritto? “Prima di
tutto Mario Luzi, che mi ha aperto la carriera universitaria; poi Slataper, perché ho scritto di lui in un momento in cui la mia crescita sociale e intellettuale corrispondeva proprio alle sue tematiche. Sono molto legato a un volume su Sereni, pubblicato da Laterza, poi a tutti gli studi e i libri di sociologia della letteratura perché sono stato uno dei primi a studiare questa disciplina in Italia. E poi i libri che riguardano la letteratura regionale: “Marche. Poeti oggi”, Bigiaretti, Matacotta…”. Stop, Alfredo, please. Solo un’ultima concessione, dedicata all’ultima creatura, ovvero un volume di saggi intitolato “La siepe e il viaggio” e che già nel titolo identifica l’autore: la siepe, ovviamente, è quella leopardiana che “de l’ultimo orizzonte il guardo esclude”. E questo già si capisce che gli dà fastidio: dietro la siepe Luzi scalpita perché, si sa, “sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella (…) io nel pensier mi fingo”, e gli spazi lo attraggono. E adesso che un vulcano come Alfredo Luzi è in pensione che fa, si spegne? Macché: seguita a leggere, studiare viaggiare… Eh, sì, per fermarlo bisognerà proprio sparargli a pallettoni.
A Porto Sant’Elpidio due seminari dedicati alla fotografia: sabato 28 e domenica 29 aprile “La Storia della Fotografia”, sabato 12 e domenica 13 maggio “Le fotografe del ‘900”. Info su www.petitemaison.it/fotografe900.asp
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15 aprile 2012
Fermano/Appuntamenti dal 14 al 22 aprile Libri/Il nuovo racconto di Marco Renzi
La cultura apre le porte “La cultura è di tutti: partecipa anche tu”. E’ questo il tema conduttore che da qualche anno anima la Settimana della Cultura. Otto giorni, dal 14 al 22 aprile, per scoprire, ammirare e godere gratuitamente del patrimonio storico e culturale italiano. Di seguito gli appuntamenti relativi alla provincia di Fermo: Fermo: - Mostra “Dall’Archivio al Museo, una Storia tra documenti e opere” Museo Diocesano, dal 14 al 21 aprile, info 0734.229350 - Libri da cogliere - Incontri con gli autori, Biblioteca Comunale “Romolo Spezioli”, dal 14 al 21 aprile, info 0734.217140 - Visita guidata “La regina e il cardinale” - Polo museale di Palazzo dei Priori, 21 aprile, info 0734.217140 Montegranaro: - Apertura straordinaria della Cripta di Sant’Ugo, dal 14 al 22 aprile, info 0734.890554 - “Montegranaro e il Santuario di San Serafino” - Visita libera al Santuario di San Serafino e alla Chiesa di San Pietro, dal 14 al 22 aprile, info 0734.890554 - Mostra fotografica sui beni culturali di Montegranaro - Bibioteca comunale e Chiesa di San Giovanni Battista, dal 14 al 22 aprile, info 0734.890554 - Montegranaro. Visita e concerto a Palaz-
zo Cruciani,14 aprile, info 0734.890554 - Concerto nella chiesa di San Pietro a Montegranaro, 22 aprile, info 0734.890554 Monterubbiano: - Visite guidate gratuite “Alla scoperta del borgo” - Centro storico e Polo culturale San Francesco, dal 14 al 22 aprile, info 0734.257396 (venerdì, sabato e domenica) - Visita guidata gratuita al centro storico (ritrovo presso il palazzo comunale), 14 e 22 aprile - Alla scoperta del Museo, visita guidata al plastico della Valle dell’Aso, 15 aprile, info e prenotazioni 0734.257396 Sant’Elpidio a Mare: - Concerto di musica classica “Musica negli scrigni dell’arte - Galà Premio Giordaniello 2012” Chiesa San Filippo Neri, 21 aprile, info 0734.8196372 –8196373 - 859279 - Inaugurazione “Tavolozza musicale” Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, 21 aprile, info 0734.8196372 – 8196373 - 859279 - Convegno “Note d’archivio: Tito Rosati, un violoncellista elpidiense nell’Italia del XX secolo” - Contrada San Martino, 21 aprile, info 0734.8196372 - 8196373 859279 Per ulteriori informazioni visitare il sito www.beniculturali.it.
Fermo/Laboratorio di lettura
“Il libro parlante” di Luana Trapè Il laboratorio di lettura “Il libro parlante” curato da Luana Trapè è sostanzialmente un percorso di avvicinamento all’Altro, l’estraneo, lo sconosciuto, attraverso l’indagine di tematiche diverse. Prima di tutto l’Altro che si può ritrovare dentro di noi e poi l’Alterità che l’lo incontra nei momenti risolutivi dell’esistenza (adolescenza, innamoramento, dolore, il tempo che passa); nelle persone più vicine e conosciute (i rappresentanti della propria famiglia, dell’altro sesso, l’altra metà di una coppia già formata o da formare, i bambini, i vicini, i concittadini ...); e infine nello straniero vero e proprio. Tutto questo attraverso la lettura ad alta voce e la riflessione letteraria, estetica, storica ed esistenziale. Negli incontri precedenti, frequentati da un nutrito gruppo di appassionati, sono stati affrontati autori come: Lewis Carroll, Ortese, Ulhman, Bourdouxhe, Alighieri, Transtromer, Buzzati, Rilke, Kafka. Szymborska. Negli ultimi due appuntamenti di sabato 21 e sabato 28 aprile al Buc machinery di Fermo (Conservatorio), dalle ore 18 è in programma una riflessione sul pluralismo e la tolleranza: dalla conoscenza del Diverso da Sé, al rispetto e alla convivenza
Un gommone carico di europei Da qualche settimana è disponibile e direttamente scaricabile in formato digitale dal sito www.amazon.it il libro “E’ arrivato un gommone carico di europei”, il racconto pensato e scritto da Marco Renzi. E’ la storia di un mondo capovolto, di flussi migratori e rivoluzioni industriali invertite, di nuove speranze, dove idee e persone viaggiano al “contrario” diretti verso un “sud del mondo” rinato. In questa situazione globale a ruoli sovvertiti nel sud della Sicilia due migranti italiani si incontrano nell’attesa di un gommone che li porti in Tunisia insieme ad altri dieci persone. Questo incontro sarà l’occasione per far nascere un amore tra Gessica, una ragazza romagnola e il giovane milanese Giorgio, entrambi disposti a mettersi in gioco nel nome di un destino oscuro tra speranze, paure, rancori e una destinazione finale incerta. È anche la cruda storia di una rete internazionale che adesca ragazze nei paesi occidentali oramai allo sbando, portandole con l’inganno a vendersi sui marciapiedi delle avveniristiche città della Nigeria, che nel frattempo è diventata la nazione più potente e ricca del mondo. Da Abuja, centro della politica e della finanza, a Benin City, capitale della moda e del glamour, la funambolica storia di una liberazione, con l’augurio che un giorno questo riscatto possa davvero diventare realtà, per tutti. Nella sua drammaticità un invertito e spiritoso contrappasso dell’odierna situazione mondiale.
Brevi Fermo
Fermo
Al Museo con la famiglia
Nasce l’emeroteca sul web
Prosegue il calendario di iniziative organizzato dal Comune di Fermo e dalla Cooperativa Sistema Museo e dedicato alla scoperta dei musei della città per tutta la famiglia. Domenica 15 aprile ci si sposterà al Museo polare Silvio Zavatti per un incontro con il popolo e le tradizioni Inuit, per poi realizzare un oggetto tutto “polare”. Domenica 13 maggio, per la festa della mamma, un pomeriggio dedicato alle coccole in compagnia della mamma per scoprire i tesori dei musei e realizzare tanti bei regali. Domenica 20 maggio, accompagnati da una guida d’eccezione, sarà possibile fare una bella passeggiata nel suggestivo bosco di Cugnolo, alla scoperta di un luogo unico e pieno di storia. Il costo di ogni attività è di 10 euro per famiglia. tel. 0734.217140 - www.sistemamuseo.it
Si chiama MagHunting e porterà una vera rivoluzione nel mondo delle pubblicazioni on line. Nato da una felice intuizione di alcuni esperti fermani, il social network è stato sviluppato come un contenitore di quotidiani, riviste e fumetti. Ci si può iscrivere al sito come utente o come impresa/ente, creare un profilo e una rete di contatti. Con la funzione “cerca” è possibile selezionare i testi che ci interessano. Con MagHunting si possono creare gruppi in cui gli appassionati di un certo argomento possono scambiarsi pareri e mettersi in contatto. Scuole, case editrice, enti pubblici, aziende e tutti coloro che hanno i diritti d’autore di una pubblicazione possono inserirla in pdf. Tutti gli altri possono pubblicare le foto delle copertine. www.maghunting.com
CICLOMOTORI
NOTIZIE FLASH SUI CICLOMOTORI DA NEW AGENCY Si rammenta a tutti i possessori di ciclomotori ancora muniti di contrassegno di identificazione (cd. targhino) e certificato di idoneità tecnica, che dal 13 febbraio 2012, per poter circolare su strada, si dovranno dotare delle targhe e del certificato di circolazione previsti dall’art. 97 del codice della strada, sono esclusi dall’obbligo di ritargatura i ciclomotori immessi in circolazione dopo il 14 luglio 2006. Per chi circola con un ciclomotore senza aver provveduto alla sua preventiva regolarizzazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 ad euro 1.559. Per maggiori informazioni potete rivolgervi direttamente alla nostra agenzia.
FERMO - Via A. Diaz,289 - Tel. 0734.600686 - 327.7181697-8 - n.agency@libero.it
Cartellone/News 15 aprile 2012
AGENDA
Eventi Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
Feste popolari
23 Aprile Lunedì
21 Aprile Sabato
Festa di San Giorgio
Festa di San Giorgio
stand con ”Caciu’ co’ la fava” e spettacolo di giocoleria e sketch MONTAPPONE Piazza Roma sera
Tel. 0734.760777
Festa di San Giorgio
apertura stand gastronomici e spettacolo di cabaret con Dado MONTEGIORGIO Piazza Matteotti dalle ore 19
Festa grande di San Marco
intrattenimento per bambini con il luna park, stand e musica dal vivo con la cover band ”Per colpa di Sugar” SERVIGLIANO Piazza Roma dalle ore 15
Tel. 0734.750583
22 Aprile Domenica Festa di San Giorgio
stand con ”Caciu’ co’ la fava”, ore 15 esibizione gruppo Ape Car di Carpegna, in serata ballo liscio con orchestra ”Una Tantum” MONTAPPONE Piazza Roma sera
Tel. 0734.760777
Festa di San Giorgio
stand gastronomici e discoteca in piazza MONTEGIORGIO Piazza Matteotti sera
Festa grande di San Marco
luna park, animazioni per bambini, stand e musica con il gruppo folklorico ”La mannola” SERVIGLIANO Piazza Roma dalle ore 16
Tel. 0734.750583
stand con ”Caciu’ co’ la fava”, e fiera mercato tradizionale con merceologia varia MONTAPPONE Piazza Roma dalle ore 8 alle 19
Tel. 0734.760777
Festa di San Giorgio
apertura stand gastronomici e ballo con l’Orchestra Genio e Pierrot MONTEGIORGIO Piazza Matteotti sera
Festa grande di San Marco
animazioni per bambini, stand e luna park SERVIGLIANO Piazza Roma ore 16
24 Aprile Martedì Festa di San Giorgio
apertura stand gastronomici e ballo liscio con orchestra Mister Domenico MONTEGIORGIO Piazza Matteotti sera
Festa grande di San Marco
luna park, stand gastronomici, fiera ”De lu pià” e gran gala della fisarmonica e dell’organetto SERVIGLIANO Piazza Roma dalle ore 16
Tel. 0734.750583
25 Aprile Mercoledì Grande festa-merenda
Passeggiata nel parco, intrattenimenti musicali e laboratori didattici MONTE URANO Parco Fluviale intera giornata
Festa di San Giorgio
apertura stand gastronomici e anteprima in piazza di ”Montegiorgio in musica” rassegna gruppi musicali montegiorgesi, lotteria MONTEGIORGIO Piazza Matteotti sera
Fermo
Tipicità compie venti anni Detto, fatto. Gli organizzatori avevano promesso un’edizione speciale per festeggiare il ventesimo compleanno di Tipicità e hanno mantenuto la parola. Partendo da una campagna pubblicitaria innovativa, incentrata sulle nuove tecnologie e con la creazione di un’applicazione dedicata da scaricare sul proprio cellulare. E come ogni festeggiato che si rispetti, Tipicità ci tiene a presentarsi al pubblico nella maniera migliore. Per questo dalla stilista maceratese Ivana Maiolati è stata realizzata un’elegante divisa impreziosita dalle “calzature gioiello” di Loriblu e da un copricapo firmato Cappellificio Icas. Tutte le novità di Tipicità potranno essere apprezzate dal 21 al 23 aprile a Fermo in località Girola. 6.000 metri quadri di superficie espositiva, 1.500 operatori professionali, 4 padiglioni tematici, oltre 300 realtà marchigiane dei settori enogastronomico e turistico, 3 aree di animazione e un’area meeting per oltre 50 eventi in programma, più di 40 produzioni simbolo delle Marche, esposte in MadeinMarche Gallery, 2 territori ospiti ufficiali – la Repubblica di Serbia e la Provincia di Gorizia – e altre delegazioni straniere, oltre 30 partner tra enti organizzatori e sponsor privati: sono questi i numeri del Made in Marche Festival 2012. Per un compleanno così speciale lo spazio espositivo è stato raddoppiato ed organizzato in modo più razionale. La novità più significativa riguarda gli espositori che, oltre al consueto spazio, avranno a disposizione un punto vendita. Il pubblico potrà visitare diverse aree tematiche: TipicitàMarche Expo, il salone dei prodotti enogastronomici, Il Mercatino, la mostra mercato delle specialità, MarcheTourEXperience, Expo-turismo del Prodotti Marche, un circuito espositivo nel quale paesi, città e territori presenteranno i loro tesori, Enoteca delle Marche, un’area dedicata alla produzione vinicola marchigiana, MadeinMarche Gallery, una galleria riservata alle produzioni che rendono famose le Marche in Italia e nel Mondo, Teatro dei sapori, show event allestiti al centro del padiglione, Accademia, un laboratorio di tradizioni per un grande show-cooking multimediale. Tipicità è inoltre un grande contenitore di eventi, con un programma che prevede una serie di iniziative speciali: Tipicità in blu, spazio dedicato ai sapori del mare, con i protagonisti della filiera ittica, Verdicchio & Co, il Verdicchio incontra altri vini europei, Nel piatto degli altri, incontro con l’enogastronomia di territori italiani e stranieri, Stoccafisso senza frontiere, che vedrà ai fornelli cuochi provenienti da diversi territori del Paese, E inoltre…, iniziative per la stampa, laboratori per i più piccoli, workshop, talk show e convegni a tema. I padiglioni di Tipicità saranno aperti al pubblico sabato 19 e domenica 20 dalle 9.30 alle 23. Lunedì 21 dalle 10 alle 21 l’ingresso sarà riservato agli operatori. Il costo del biglietto è di 8 euro. Tel. 0734.225237- www.tipicita.it
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Cartellone/News 15 aprile 2012
Breve Sant’Elpidio a Mare
Serata dedicata a Tito Rosati
Prosegue l’attività di valorizzazione del patrimonio documentario conservato nell’archivio storico comunale di Sant’Elpidio a Mare. Venerdì 20 aprile, alle ore 21, la sede della contrada San Martino di Sant’Elpidio a Mare, in Via Boccette, farà da splendida cornice ad una serata interamente dedicata al violoncellista elpidiense Tito Rosati (1881-1954), compositore e apprezzato esecutore, figura di primo piano nel panorama concertistico italiano del ‘900. Tel. 0734.8196375 – 858494
Feste popolari Porto Sant’Elpidio
L’Estate inizia il 1° maggio Da quando, nel 2005, la Festa dei Lavoratori a Porto Sant’Elpidio ha iniziato ad essere festeggiata in grande stile, il numero dei visitatori è aumentato vertiginosamente, passando in pochissimi anni da trentamila a centomila presenze. Anche quest’anno per il “Primo Maggio” a Porto Sant’Elpidio, il lungomare cittadino farà da scenario a moltissime iniziative variegate e dedicate ad un pubblico di ogni età. La prima grande novità di questa edizione, pensata dall’Assessorato al Turismo del Comune di Porto Sant’Elpidio, è l’anticipo dei festeggiamenti al 30 aprile con la serata “Aspettando il Primo Maggio”. Dalle ore 18, all’Orfeo Serafini, andrà in scena la musica, che avrà il suo apice con il gran concerto ad ingresso gratuito della famosa Bandabardò, introdotta dalla perfomance del cantautore Peppe Voltarelli. Per la notte del 30 aprile, nelle strutture ricettive convenzionate di Porto Sant’Elpidio si potrà dormire a soli 19,00 euro. Tra le nuove attrazioni del Primo Maggio verrà allestito il bagjump: una struttura per sportivi professionisti, appassionati, principianti e bambini. Questa è un grande materasso di 15x15 m di superficie che fa da cuscino ad ogni tipo di atterraggio, testato fino a 50 metri di caduta libera. Inoltre saranno presenti il toro meccanico, il lancio del telefonino, gli artisti di strada, il tarzaning sugli alberi della pineta, spettacoli di ballo, e tre street band: “la Racchia di Sarnano”, la “Dixieland Brass Band”, e la “Bandita” che percorrendo il lungomare da nord a sud allieteranno tutto il pomeriggio. Come nelle precedenti edizioni, per i bambini, saranno installati grandi giochi gonfiabili che trasformeranno il lungomare in un vero parco divertimenti. Giochi della memoria, canti, balli, danze, animazione “street painting”, coloreranno l’intero lungomare. Lungo la passeggiata dalla Quadrata Centro alla Rotonda, come ospiti d’eccezione, i Comuni marchigiani esporranno i prodotti tipici del proprio territorio; i nostri produttori locali venderanno tipicità della terra e manufatti artigianali. Sempre alla Quadrata, dalle 15 alle 19, i maestri scacchisti dell’associazione L’Avamposto metteranno a disposizione i loro pezzi giganti per giocare sulla scacchiera pavimentata; contemporaneamente su tavoli predisposti verranno giocate partite dimostrative. Di fronte al piazzale a sud dell’ex Orfeo Serafini, dalle 10 alle 20, un elicottero sarà a disposizione di tutti coloro che vorranno sperimentare l’emozione del volo sulla costa ad un prezzo vantaggioso. Sul Lungomare Sud, quattro cavallini, con i relativi istruttori, saranno a totale disposizione dei bambini e delle loro famiglie. Alle 19 scenderanno i paracadutisti offrendo uno spettacolo davvero emozionante. Ad arricchire l’offerta gastronomica, oltre agli stabilimenti balneari e ai ristoranti che per l’occasione metteranno a disposizione un menù convenzionato, l’Associazione Storica San Crispino proporrà la terza edizione della “Sagra del maialino alla brace” che ha già riscosso notevole successo negli anni passati. Al mercato dell’antiquariato e dell’artigianato tipico si scoveranno vere chicche per intenditori. A disposizione di tutti ci sarà un trenino che darà la possibilità di andare da una parte all’altra del lungomare e punti di noleggio di biciclette e risciò. Ufficio Turismo, tel. 0734.908263 www.facebook.com/ufficioturismoportosantelpidio
AGENDA
Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
Festa di San Marco
picnic nel parco circostante, animazione, stand gastronomici e giochi tradizionali PONZANO DI FERMO Chiesa S. Marco
Festa grande di San Marco
luna park, stand gastronomici e gran finale musicale con ”Cinzia Paoletti” SERVIGLIANO Piazza Roma dalle ore 16
Tel. 0734.750583
28 Aprile Sabato Sagra degli gnocchi
stand gastronomici, musica e giochi MONTE URANO Quartiere 167 dalle ore 15
4 Maggio Venerdì Festa di San Michele Arcangelo
stand gastronomici e musica con ”Il Branko” MONTE URANO Giardini pubblici dalle ore 20
Tel. 0734.848723
5 Maggio Sabato Festa di San Michele Arcangelo
stand gastronomici e serata musicale con ”Cover di Zucchero” MONTE URANO Giardini pubblici e Piazza della Libertà dalle ore 20
Tel. 0734.848723
Tel. 0734.848723
6 Maggio Domenica
Festa di San Giorgio
Festa di San Michele Arcangelo
ore 8 Maratonando, corsa per bambini, ore 16 convegni sullo Sport e attrazioni, ore 21 concerto in piazza con Riccardo Fogli, ore 23.30 spettacolo pirotecnico musicale sul mare PORTO SAN GIORGIO
tradizionale fiera, stand gastronomici, intrattenimenti musicali e commedia dialettale ”La fabbrichetta” MONTE URANO centro intera giornata
dal 29 Aprile al 1° Maggio
8 Maggio Martedì
Sagra degli gnocchi
Festa di San Michele Arcangelo
stand gastronomici, musica e giochi MONTE URANO Quartiere 167 intera giornata
Tel. 0734.848723
1° Maggio Martedì Sagra delle Nutella
stand gastronomici, bancarelle ed intrattenimenti musicali BELMONTE PICENO Largo Baglioni intera giornata
Tel. Comune 0734.771100
Festa del Primo Maggio
concerti, spettacoli, giochi, esibizioni, ballo, mercatini, pic nic, gastronomia, gonfiabili per bambini PORTO SANT’ELPIDIO Lungomare Nord, Centro e Sud intera giornata
Tel. 0734.908263
Scampagnata a Villa Zara
Ore 11 Santa Messa presso il parco comunale, ore 12 apertura stand gastronomici; nel pomeriggio intrattenimenti vari per bambini e giochi TORRE SAN PATRIZIO Parco Comunale Villa Zara
Tel. Comune, 0734.510151
Tel. 0734.848723
spettacolo ”Ciao Darwin”, estrazione della lotteria e fuochi d’artificio MONTE URANO Piazza della Libertà ore 21.30
Tel. 0734.848723
Mostre Mercato 21 Aprile Sabato Tipicità
Made in Marche Festival, 20^ edizione FERMO Fermo Forum, località Girola dalle ore 9,30 alle 23
Tel. 0734.225237 www.tipicita.it
Fiera di Primavera
degustazione prodotti biologici SANT’ELPIDIO A MARE Contrada Sant’Elpidio
Tel. Comune 0734.8196204
22 Aprile Domenica Tipicità
Made in Marche Festival, 20ª edizione FERMO Fermo Forum, località Girola dalle ore 9,30 alle 23
Tel. 0734.225237 www.tipicita.it
Fiera di San Giorgio
P.S.GIORGIO Vie del centro intera giornata
Domenica 22 aprile alle 17,45 è in programma a Pedaso lo spettacolo “Aspettiamo un’altra generazione di italiani”, incentrato sulla figura di Romolo Murri. In scena Cesare Bocci e Giovanni Moschella (Tel. 0734.931319 - 932548)
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AGENDA
Musica Leggera Tutti gli eventi del Fermano e delle Marche ogni mese in edicola
Fiera di Primavera
degustazione prodotti biologici SANT’ELPIDIO A MARE Contrada Sant’Elpidio
Tel. Comune 0734.8196204
28 Aprile Sabato Ortensia gruppo folklorico
PETRITOLI Teatro dell’Iride ore 21
Riccardo Fogli
23 Aprile Lunedì
P.S.GIORGIO Piazza della Stazione ore 21
Tipicità
Made in Marche Festival, 20ª edizione FERMO Fermo Forum, località Girola dalle ore 10 alle 21
Tel. 0734.225237 www.tipicita.it
Fiera di San Giorgio
merceologia varia MONTAPPONE Piazza Roma dalle ore 8 alle 19
Tel. 0734.760777
30 Aprile Lunedì Aspettando il Primo Maggio
pomeriggio e serata in musica, gran concerto della band Bandabardò PORTO SANT’ELPIDIO Spazio ex Orfeo Serafini, lungomare centro dalle ore 18
4 Maggio Venerdì Nadir Daniele Di Bonaventura e Band’Union AMANDOLA Teatro La Fenice ore 21.15
24 Aprile Martedì
Tel. 334.9101625
Fiera de lu pià
SERVIGLIANO Piazza Roma intera giornata
Enchanted - Tributo a Nino Rota
27 Aprile Venerdì
Fabrizio Bosso quartet e Orchestra Filarmonica Marchigiana PORTO SANT’ELPIDIO Teatro delle Api ore 21
Expo Marche
11 Maggio Venerdì
Tel. 0734.750583
mostra mercato sport e tipicità PORTO SAN GIORGIO Arena Europa dalle ore 18
Taranta Social Club pizzica salentina RAPAGNANO Piazza Siccone ore 21.30
6 Maggio Domenica
12 Maggio Sabato
Tradizionale Fiera di San Michele
Le Vibrazioni
MONTE URANO vie del centro intera giornata
Tel. 0734.848723
RAPAGNANO Piazza Siccone ore 21.30
Musica Leggera
Brevi
16 Aprile Lunedì
Ponzano di Fermo
Cristina Donà ”Torno a casa a piedi”
La musica che muove i cuori
MONTE URANO Cine Teatro Comunale Arlecchino ore 21.15
Tel. 0734.848723 - 338.4321643
22 Aprile Domenica Chitarreto dei Jazzemani
di Roberto Zechini FERMO Teatro Nuovo di Capodarco ore 21.30
info@fiorenzajazz.it www.robertozechini.it
24 Aprile Martedì Noemi
Rosso Noemi tour 2012 FERMO Teatro dell’Aquila ore 21.30
www.bookingshow.it
“La musica che muove i cuori” è un’iniziativa di solidarietà promossa dai Gruppi Corali di Ponzano di Fermo, Monte Giberto ed Ortezzano, organizzata dalla Pro Loco di Ponzano di Fermo e patrocinata dal Comune di Ponzano. Il concerto, ad ingesso libero, si terrà il 22 aprile alle ore 17 presso la suggestiva Chiesa di San Marco di Ponzano di Fermo. Nel corso del pomeriggio sarà promossa una sottoscrizione a premi il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Famiglie SMA (genitori per la Ricerca sull’Atrofia Muscolare Spinale) e all’Associazione Azione per Famiglie Nuove (sostegno asilo “Chiara Luce” in Africa).
OFFIDANI
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Fermo
La musica giovanile promuove il territorio Nel gennaio del 2011 nasce il “Chitarreto dei Jazzemani” grazie ad una brillante idea del maestro Roberto Zechini, fondatore e presidente dal 1992 della Scuola Popolare di Musica di Fermo (SPM). Si tratta di un workshop con cui Zechini ed i migliori allievi della sua scuola girano le Marche per esibirsi. Il workshop dura due giorni e ogni volta il tutto si conclude con un concerto dal vivo. Lo scopo è quello di
realizzare un laboratorio permanente di studio e ricerca per soli chitarristi improvvisatori, ovviamente accompagnati dalla ritmica (batteria). L’ultimo concerto che si terrà a conclusione del workshop sarà quello primaverile del 22 aprile presentato da “Fiorenza Jazz Fermo” presso il Teatro Nuovo di Capodarco di Fermo. Ingresso gratuito. (Federica Balestrini) www.fiorenzajazz.it
Mostre d’arte Porto San Giorgio
Li “Rustichi” e li rretratti de Gigino de lu Mungu Quel mare che nel marzo 2011 ha allagato la nostra costa, provocando danni enormi, si era ripreso anche quello che, in tanti anni, Luigi Fioravanti aveva raccolto e trasformato artisticamente nei Rustichi, esposti al pubblico in una fortunata mostra nel 2008. Ma Gigino non è tipo da farsi sconfiggere: lungo la spiaggia ha di nuovo raccolto quello che il mare depositava, indifferente, sulla sabbia. Ed ecco pronto il nuovo materiale per la mostra numero 2, così come il mare lo ha consegnato alla sua sensibilità di uomo estroso, che lo ha solo ripulito, lucidato e intitolato secondo la sua fantasia vivida, ridandogli anima e vita. Domenica 22 aprile, alle ore 18,30 verrà inaugurata presso la Sala Castellani a Porto San Giorgio la mostra “L’espressione del mare 2. La vendetta. Li Rustichi e li rretratti di Gigino de lu Mungu”, visitabile fino al 3 maggio. In esposizione non solo un centinaio di realizzazioni artistiche di Fioravanti ma anche venti ritratti che altrettanti artisti suoi amici hanno realizzato per lui e con lui come modello.
Feste popolari Servigliano
Festa di San Marco, tra musica, ballo e animazioni Torna a Servigliano l’atteso appuntamento con la festa del patrono San Marco che si svolgerà dal 21 al 25 aprile e prevede, oltre al programma religioso, un ventaglio di spettacoli di vario genere: sabato 21 debutta nel Fermano la cover band “Per colpa di Sugar” dedicata a Zucchero, mentre domenica 22 ampio spazio verrà riservato al folklore nostrano con il gruppo folklorico “La Mannola”che nel pomeriggio farà animazione itinerante e la sera si esibirà in un vero e proprio spettacolo. Martedì 24 sarà la volta del liscio con il Gran Galà della fisarmonica e dell’organetto con la presenza di tantissimi artisti e virtuosi locali. Gran finale mercoledì 25 con Cinzia Paoletti in concerto, una artista di grande talento, reduce dai successi di “Mezzogiorno in famiglia” in cui è stata portacolori della plurivincitrice squadra di Servigliano. Tante le iniziative complementari: domenica e lunedì giochi, animazione e truccabimbi, martedì “Fiera de lu Pià” e per tutto il periodo sarà presente il luna- park. Tel. 0734.750583
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Sport/News 15 aprile 2012
Ciclismo/Appuntamento con i campioni delle due ruote
Il Giro d’Italia fa tappa a Porto Sant’Elpidio L’ultima volta fu il 28 maggio del 1992. Allora, sulla pianura di un lungomare di Porto Sant’Elpidio affollato come non mai, il velocista Cipollini piazzò uno dei suoi tanti sprint vincenti e si aggiudicò la tappa. L’11 maggio prossimo, dopo venti anni esatti, proveniente da Urbino la carovana del Giro d’Italia tornerà a far tappa proprio a Porto Sant’Elpidio, per l’immensa soddisfazione del comitato organizzatore, di tutto il movimento ciclistico regionale e del gran numero di appassionati presenti nella quinta provincia delle Marche. “Sì, aspettiamo l’11 di maggio con grande trepidazione - ci confida Piero De Santis, presidente del Comitato Organizzatore dell’evento - Dopo 20 anni il Giro d’Italia torna nella nostra città e, grazie anche all’Amministrazione Comu-
nale che ha sostenuto la candidatura, la proposta è stata accettata. Inutile nasconderlo: l’evento che stiamo cercando di organizzare nella maniera migliore è di quelli importantissimi, sia per la nostra città, ma anche per la provincia e per la regione”. Già, perché la carovana dei ciclisti attraverserà anche i comuni di Montegranaro e Sant’Elpidio a Mare, prima di entrare a Porto Sant’Elpidio per quello che si presume sarà ancora un arrivo allo sprint: “I ciclisti - prosegue De Santis - entreranno in città e percorreranno un circuito cittadino attraverso il quale attraverseranno tutti i quartieri di Porto Sant’Elpidio. Se pensiamo che molti canali televisivi diffonderanno l’evento per un’ora e trenta minuti praticamente in tutto il mondo, beh…crediamo che anche la promozione turistica territo-
riale ne trarrà grande beneficio”. Ecco, appunto. Cosa si aspetta dalla città e dal territorio? “Il massimo. Tutti stanno già collaborando alacremente. A cominciare dalle aziende, che nonostante il momento di grande difficoltà ci sono vicine in tanti modi. Ma anche Regione, Provincia, associazioni sportive e semplici collaboratori ci sono e ci saranno vicini per organizzare al meglio questa tappa, per quello che possiamo tranquillamente affermare sarà l’evento clou dell’anno 2012”. Uberto Frenquellucci
Urbino – Porto Sant’Elpidio Tappa n.6 – 11 maggio 2012 Percorso di media montagna Lunghezza 207 Km
Breve Grottazzolina
Videx Scuola Pallavolo sugli scudi È iniziata col botto la doppia fase finale, valida per i titoli provinciali Under 16 e 18, in casa M&G Videx Grottazzolina. L’Under 16 si è laureata campione provinciale aggiudicandosi le finali a quattro disputate a Servigliano. Nell’impianto di Piane di Falerone, i giovani grottesi hanno superato con il punteggio di 3-1 i pari età della Pallavolo Ascoli. A Servigliano, la sfida finale contro Samb Volley: gara intensa e chiusa con il punteggio di 3-0 in favore dei giovane grottesi. Prosegue intanto il “tour” di “Ragazzi di classe”, iniziativa voluta dalla M&G Videx Scuola Pallavolo in collaborazione con le Scuole Medie di Grottazzolina e Montegiorgio. Avvicinare i ragazzi al mondo della pallavolo è l’obiettivo che la Scuola intende portare avanti.
Podismo/Appuntamento il 29 aprile
Lo spettacolo della maratona L’A.S.D. Valtenna, in collaborazione con Confidustria Fermo e con i Comuni di Porto San Giorgio, Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano, organizza la XXX edizione della “Maratona del Piceno Fermano”. La gara, inserita nel calendario internazionale FIDAL, si disputerà Domenica 29 Aprile con partenza unica alle ore 8,30 (inclusa la 34^ stracittadina di 10 km, che percorre le vie della Città di Porto San Giorgio). La Maratona del Piceno Fermano è l’evento podistico più importante della regione Marche. La competizione si svolge sul lungomare che collega Porto San Giorgio a Porto Sant’Elpidio, passando per Lido di Fermo. Il percorso è interamente pianeggiante e chiuso al traffico. Una competizione da non perdere per tutti gli appassionati di running. Il tempo limite per concludere la gara è fissato in 6 ore. La maratona è valida anche come Campionato Italiano Maratona UISP. Tante le iniziative collaterali all’evento: su tutte il concerto di Riccardo Fogli sabato 28 aprile alle ore 21 in Piazza della Stazione a Porto San Giorgio e “Maratonando”, corsa per bambini delle scuole elementari e medie, in programma sempre il 28 aprile. Informazioni e Iscrizioni: Associazione Podistica Valtenna – via Capparuccia, 28 63020 Ponzano di Fermo, ufficio e fax 0734-632578. (u.f.)
Si terrà la mattina di domenica 6 maggio la granfondo ciclistica “7 Muri Fermani” alla quale seguirà nel pomeriggio la gara per donne professioniste “Muri Fermani – Forza Marina”. Ricco il programma di eventi collaterali alla giornata sportiva
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15 aprile 2012
Basket/Salvezza ipotecata con sei giornate di anticipo
Breve
Gran finale per la Fabi Shoes La Sutor Fabi Shoes Montegranaro con 10 punti di vantaggio e con il saldo positivo negli scontri diretti contro la Novi Più Casale Monferrato quando mancano appena sei giornate al termine della stagione regolare, ha oramai conquistato per il sesto anno consecutivo il diritto di disputare anche per la prossima stagione il campionato di basket nella massima serie professionistica italiana. Le sei salvezze conquistate sul campo dalla società veregrense equivalgono a sei scudetti, considerato che il centro calzaturiero rappresenta da anni la realtà più piccola nel panorama sportivo professionistico nazionale e che Montegranaro di fatto gioca sempre in trasferta, non avendo la struttura idonea per la serie A. Ebbene, nonostante i mille problemi di questa stagione, con un periodo in cui i gialloblù sono stati anche all’ultimo posto con il necessario cambio d’allenatore, preceduto dalle dimissioni del General manager Vacirca, la Sutor grazie alla sapiente guida di coach Giorgio Valli è riuscita a risollevarsi, cosicché, quando mancano sei giornate al termine la squadra calzaturiera oramai certa della salvezza potenzialmente, è rientrata anche in corsa per la conquista di un posto nei play off, sebbene ciò sarà molto difficile a meno di clamorosi crolli di Varese ed Avellino.
Le ultime giornate hanno visto i gialloblù protagonisti con delle belle vittorie, che hanno consentito a capitan Di Bella e compagni di togliersi delle soddisfazioni, fra queste l’ennesima vittoria nel derby contro Pesaro e, nell’ultima giornata disputata la sera di Pasqua, il testa a testa contro la corazzata Emporio Armani Milano salvata solo da una superlativa prova dei suoi tiratori che da 3 punti hanno fatto registrare un eccellente 10 su 19. Conquistata oramai la salvezza sul campo, la dirigenza montegranarese dovrà programmare la prossima stagione, partendo da una certezza, che è quella rappresentata da coach Giorgio Valli, che con un organico ridotto ha saputo affrontare e vincere sfide molto difficili, valorizzando dei giocatori come il lungo Valerio Mazzola, che fino al suo arrivo era stato pressoché dimenticato, unitamente a degli stranieri che hanno dimostrato attaccamento alla maglia in un momento delicato sia dal punto di vista sportivo che economico come Zorosky, Ivanov e Sean May. Gli imprenditori del Fermano ed i tanti tifosi che si stanno auto finanziando con il Comitato spontaneo “Pro – Sutor”, debbono continuare a stare vicini ad una società, che nonostante le mille difficoltà del difficile momento economico sta riuscendo a mantenere il sogno di una squadra ai massimi livelli cestistici. (Endrio Ubaldi)
Ciclismo/Iniziativa riservata ai giovani
Quando Pinocchio va in bici Continua a raccogliere favorevoli consensi l’iniziativa della Federazione Ciclistica Italiana denominata “Progetto Pinocchio in bicicletta”, attuata ormai da alcuni anni dal Comitato interprovinciale di Ascoli Piceno e Fermo guidato da Marco Lelli e da alcune Società affiliate nelle scuole primarie del territorio. Circa 800 i ragazzi impegnati finora in tale progetto. Ecco l’elenco delle scuole primarie e delle società che realizzeranno i progetti: FERMO Scuola Primaria “Molini di Tenna” seguiti dal Pedale Fermano amatori di Alessandro Fasciani (58 alunni); FERMO Scuola Primaria “Tirassegno” e scuola dell’infanzia San Salvatore dove sarà impegnata direttamente la giovane Professionista donne elite Capodarchese Sara Grifi (75 alunni); PORTO SANT’ELPIDIO Direzione didattica 2° circolo nei plessi scolastici “Rodari” , “Martiri”, “Cretarola” con la scuola di ciclismo San Filippo della Presidente Debora Bassi (234 alunni);
Fermo
MONTEGRANARO nei plessi scolastici “Santa Maria” , “Via Marconi” e “San Liborio” seguiti dai Calzaturieri Montegranaro e da Sauro D’Ambrosio (286 alunni); SANT’ELPIDIO A MARE Plesso Via Marconi con le lezioni del G.C. La Montagnola Porto Sant’Elpidio di Gianfranco Doria (56 alunni); PETRITOLI Via Agelli con il CAS Ciclistico Rapagnanese del tecnico Samuele Forò MONTOTTONE scuola primaria sempre col CAS Ciclistico Rapagnanese e protagonista il giovane D.S. bianconero Massimiliano Valeri (insieme circa 100 alunni). Le lezioni nei plessi scolastici svolte dagli addetti ai lavori hanno la duplice finalità teorica e pratica, avviando i più giovani alla miglior conoscenza dei pericoli che incontreranno in bicicletta sulle strade. La Federazione Provinciale ha inoltre avviato i contatti con la scuola primaria di Grottazzolina da parte della “Mario Pupilli” di Giampiero Conti. Endrio Ubaldi
Il 21 aprile il Premio Don Celso Un premio che esalta la figura di don Celso Giardinà e il suo ruolo di educatore. Un riconoscimento all’atleta che si è distinto per risultati agonistici e sportività, relativamente all’attività svolta nel corso della stagione 2010-2011. Il Premio Don Celso quest’anno sarà consegnato presso la Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori sabato 21 aprile dalle 18. Al vincitore sarà assegnato anche un prestigioso Premio Speciale da parte dell’Assessorato allo Sport del Comune di Fermo. All’iniziativa, promossa dall’A.S.D. Firmum Azzurra e dal Comune, in collaborazione con l’Associazione “Don Celso Pallavolo”, parteciperanno gli atleti di tutte le società sportive fermane, selezionati attraverso una candidatura proposta delle società stesse.
Breve Motocross
I centauri del fango scaldano i motori
Tornano ad accendersi i riflettori sul circuito di Monterosato. Sabato 28 e domenica 29 aprile il tracciato fermano ospiterà la terza giornata del Mondiale di Motocross. Invariata la formula rispetto allo scorso anno. Si inizierà con le prove libere (sabato dalle 8), per proseguire con le qualificazioni che porteranno ai nastri di partenza i primi quaranta piloti. Domenica, dalle 11, il warm up e poi tensione alle stelle con le finali delle classi MX1, MX2 ed Europeo 125. L’evento promette di non deludere le aspettative e regalare grandi emozioni, proprio perché, a differenza dello scorso anno, quando i centauri arrivarono a Fermo a fine campionato, quest’anno siamo appena all’inizio. I piloti saranno a Monterosato dopo aver affrontato i Gran Premi di Olanda (9 aprile) e di Bulgaria (22 aprile).
Prossima uscita 15 maggio 2012 È distribuito gratuitamente nei più importanti esercizi commerciali bar e distributori di benzina
ANNO 10 - n.04 - 15 aprile 2012
Editore: Edizioni Fisal, Dir.Responsabile: Alessandro Sabbatini P.R.:Patrizia Scaloni Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Vignette: Daniele Ripani, Stampa: Bieffe industria grafica - Recanati Redazione: Paolo Galletti, Francesca Pasquali Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Federica Balestrini, Andrea Braconi, Mariateresa Ferroni, Uberto Frenquellucci, Daniele Maiani, Carmela Marani, Loredana Tomassini, Endrio Ubaldi Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini Webmaster: Aranea (tel. 0734.776001) CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.217470 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
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