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Terra nostra
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Ercole D’Ercoli presidente dell’Ecomuseo, una realtà che vede protagonisti otto Comuni della Valdaso 13
L‘altra informazione
Sport
Grottazzolina pronta alla sfida della Serie A2 e il Fermano è di nuovo protagonista nella pallavolo che conta
ANNO 14 - N.10/2016 - 14 OTTOBRE Periodico di informazione del Fermano e del Civitanovese Distribuzione gratuita
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In cerca di futuro
Prospettive economiche Mentre i comparti tradizionali soffrono, il turismo è in crescita. Facciamo il punto sul sistema economico fermano 7 Sociale A Fermo nuovo progetto Sprar
8 Salute Cardiochirurgia a Di Eusanio
11 Economia 15 Terra nostra 16 Cultura La tutela del I Sibillini rinascono Risorse per tre proprio patrimonio con un media tour Comuni
20 Cartellone Corali da tutta Italia protagoniste
23 Sport L’Unione Fermana resta in A2
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14 ottobre 2016
Inchiesta/Economia Quello che ci raccontano e quello che viviamo: la luce in fondo al tunnel dov’è?
Lezioni di… economia domestica di Daniele Maiani
Q
uando si parla di economia e territorio, confesso, mi trovo in difficoltà. Sarà perché fin dai lontani tempi universitari la trovavo una materia ostica, sarà perché a me le statistiche e le previsioni si rifiutano di parlare, ma proprio è più forte di me e, suppongo, la stessa sensazione la proverà un sacco di gente, bombardata dai media da dati e tabelle spesso oscure e allarmistiche o tranquillizzanti, a seconda dei punti di vista di analisti ottimisti o ingenui ad oltranza o degli imbonitori di regime. Per quanto mi riguarda, e non sono il solo, devo dire che lo stesso effetto me lo fa l’elettronica, ma da quest’ultima sono comunque affascinato, perché mi piacerebbe moltissimo poter capire di transistor, diodi e ammennicoli annessi. Ma per quanto riguarda l’economia, oggi come non mai si ha la sensazione di addentrarsi in un territorio minato e in balia dell’alea dello scoppio improvviso, ma poiché necesse est parlarne, come disse Garibaldi: “Obbedisco”. Perché l’argomento va a toccare corde necessariamente ansiogene, dati i tempi: come tutti sapete, da un po’ di anni a questa parte, non è che le cose vadano bene per quello che riguarda i soldi. Sia per quelli che vengono guadagnati (pochi per i più) sia per quelli che vengono spesi (tanti, sempre per i più). Situazione schizofrenica che i politici si ostinano a chiamare “congiuntura sfavorevole”, ma la cui traduzione in italiano lessicale dovrebbe essere “stiamo raschiando il fondo del barile”. Perché, oltre al “fattivo” aiuto ai lavoratori e agli imprenditori, elargito con sforzo diuturno e costante con parole, esortazioni, frasi roboanti (false come Giuda) che annunciano di una ripresa imminente che proprio non riusciamo a vedere, lo Stato adotta un altro sistema di “aiuto”, meno efficace del primo, ma pur sempre rimarchevole: quello del mantenimento di una pressione fiscale al limite dell’irragionevole e del perverso, con non velate tendenze all’aumento. È ovvio che anche nei nostri amati lidi la popolazione, che di politica ed economia come ben si sa ne capisce poco o niente, trasuda un filino di sconten-
tezza per questo andazzo di cose; scontentezza mista a rabbia quando, ci si rende conto che, per quanti sforzi si possano fare, i conti in rosso restano, granitici e malevoli come l’occhio del semaforo allo stop: suicidi a raffica docent. Non sono disposti alla leggiadria gli imprenditori che adesso (tardi) capiscono che razza di cetriolo vola ad altezza glutei, a causa della globalizzazione dei mercati: tanto amata perché ai miopi faceva balenare l’illusione di guadagni facili. Adesso provate a produrre voi qui, ai costi di chi il welfare non sa neppure cosa significhi! Ma non brillano per allegrezza nemmeno i lavoratori dipendenti in base al principio, mai morto, che se l’economia va male la prima cosa che deve subire tagli è il costo e il numero dei dipendenti (tranne nelle Pubbliche Amministrazioni o nelle Aule che contano, ovvio). Ora, in questa situazione che ha tutta l’aria di una tragedia, c’è sempre un gruppo di allegroni spensierati, pagati profumatamente da noi che, zuzzurelloni, continuano a dire che tutto questo non è vero, che si vive bene, perché i ristoranti sono pieni il sabato sera e poi girano tante macchine e la gente va in vacanza (vi ricorda qualcosa…?). Insomma, come dire, in pratica: vi vogliamo vedere felici… mentre morite di fame. Ma gli italiani, e i marchigiani in particolare, sono gente tosta, di quelli che si inventano la vita e dunque un
lavoro e, in un modo o nell’altro, il pane lo portano a casa, e pazienza per il companatico. Se non funziona più la calzatura, mercato duro oramai, si prova con il turismo o l’accoglienza e se un domani anche questo non funzionerà più ci si inventerà qualche cosa d’altro. Statistiche o no, domani il sole continua a sorgere e tramontare e l’acqua a passare sotto i ponti, e a quelli che raccontano bugie ai poveri cristi si allungherà il naso e passerà il sorriso: perché, dai e dai, poi alla fine la gente si… arrabbia.
Fiere, internet, mercati esteri, costo del lavoro: c’è ancora tanto da fare
La crisi non molla, manifatturiero ancora in difficoltà Tra i primi di settembre e i primi di ottobre, in un mese, si sono giocati buona parte delle commesse del prossimo anno. Lo sanno bene gli imprenditori del calzaturiero che il buon esito di Micam e Obuv – le più importanti fiere di settore – sono determinanti per il loro futuro lavorativo. Un futuro che, stando all’esito delle suddette fiere, non sembra roseo. “Il trend, ormai da diversi anni, è negativo”, dice il presidente della Cna di Fermo Paolo Silenzi. “Le imprese vivono una situazione di stallo che non permette loro di riconquistare quote di mercato e commesse. E’ tutto il sistema fiera, intesa come punto d’incontro tra domanda e offerta, ad essere ormai sottotono. Se fino a qualche anno fa il 70% del fatturato arrivava dalle fiere e solo il 30% dalla rete commerciale, oggi accade il contrario”. Che cosa non funziona più del sistema fiera? “La digitalizzazione ha fatto la differenza. Fin quando non esistevano tutti i mezzi di cui disponiamo oggi, i buyers
erano più propensi a percorrere anche lunghe distanze per vedere di persona le novità e avere sottomano qualcosa di esclusivo e non alla portata di tutti. Oggi non è più così: stiamo andando verso una sempre maggiore digitalizzazione. Il web svolge un ruolo fondamentale nelle ricerche di mercato. I clienti viaggiano meno e, quando lo fanno, vanno alla ricerca di quei prodotti che hanno visto attraverso le piattaforme digitali”. Essere presenti e rintracciabili sul web però non basta. “Bisogna fare i conti con le congiunture economiche negative che il mercato riserva in certi periodi. Per il settore calzaturiero, il mercato russo è stato per molto tempo trainante. La svalutazione del rublo, dovuta alle sanzioni che l’Europa impone alla Russai, sta determinando uno stallo. Nel frattempo, mercanti emergenti come la Turchia stanno approfittando di questa situazione. I buyers russi vanno alla ricerca di prodotti più appetibili e la manifattura turca prolifera”.
L’economia locale è fatta quasi esclusivamente di aziende piccole e piccolissime. Riusciranno a sopravvivere? “Il 95% delle partite Iva del Paese hanno meno di dieci lavoratori. Quella del Fermano è perciò una situazione molto simile a quella del resto d’Italia e il comportato manifatturiero vive le stesse difficoltà di tutti gli altri. Per questo, per migliorare le cose è necessaria una manovra che parta dal Governo centrale. Che l’economia italiana sia in una fase di deterioramento lo si vede anche dal fatto che in questi giorni si stanno rivedendo al ribasso tutte le stime sul Pil, il Prodotto interno lordo”. Come dovrebbe intervenire il Governo? “Dovrebbe sostenere e supportare le imprese nel processo di internazionalizzazione. Da parte loro, le imprese dovranno essere pronte e in grado di viaggiare sulle reti digitali. Il Governo dovrà aiutare le imprese a far conoscere e promuovere, con politiche giuste e mirate, i loro prodotti all’estero. Per fare questo non servono defiscalizzazione e
sussidi, ma un supporto concreto. Lo Stato deve rendere le imprese competitive per lo meno nei confronti degli altri distretti manifatturieri d’Europa. Se in Italia il costo del lavoro è doppio rispetto a quello di altri Paesi europei, è ovvio che i clienti che decideranno di investire in commesse lo faranno nei mercati più convenienti. Il costo del lavoro in Europa deve essere uguale in tutti i Paesi. Solo così si potrà sviluppare una sana competitività e non una concorrenza sleale”. Francesca Pasquali
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Inchiesta/Economia
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Il punto della Confcommercio di Fermo
Estate 2016: aumentano i turisti stranieri, accoglienza da migliorare Il turismo è da sempre uno dei punti cardine dell’economia italiana, ma anche e soprattutto delle piccole provincie, come quella di Fermo. In fatto di economia turistica, pur in una congiuntura economica ancora difficile, la domanda interna della provincia fermana ha manifestato qualche timido segnale di risveglio. Il mercato, però, sembra essere ancora ben lontano dagli indici di redditività auspicati dagli albergatori e ristoratori dell’interno e della costa. A confermare ciò le parole del segretario della Confcommercio di Fermo Basilio Giacomozzi: “In particolare, si registra un aumento di turisti stranieri, a dimostrazione che gli alberghi nel territorio italiano continuino ad essere apprezzati anche grazie ad un buon rapporto qualità-prezzo. Fattiva ed efficacie è stata la collaborazione su più fronti tra le amministrazioni di Fermo e Porto San Giorgio, cosa che ha permesso di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica, accrescere lo sviluppo delle aree, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione di servizi con particolare riferimento alle opportunità di investimento”. Del resto, come confermano i dati comunicati dal sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e dal vice sindaco
Francesco Trasatti, la stessa città capoluogo ha registrato 700 mila persone raggiunte della pagina Facebook Visit Fermo, nel periodo dicembre 2015 - agosto 2016; 17 mila brochure di eventi e cinquemila guide turistiche stampate. Grazie all’efficiente comunicazione, i visitatori nei musei, da gennaio ad agosto sono stati 67 mila, cifra molto più alta dei 39 mila del 2013. “Nonostante ciò – prosegue Giacomozzi – numerosi continuano ad essere i problemi che affliggono la periferia del lungomare sangiorgese e fermano, i quali fanno riferimento alle carenze strutturali della zona come l’illuminazione quasi inesistente”. Promozione e comunicazione, accoglienza, innovazione a cui si aggiunge la riqualificazione delle strutture recettive: sono questi i capisaldi sui quali dover puntare per l’estate 2017. “Condivido le parole di Giacomozzi al 101% – ammette Riccardo Tarantini, presidente della Confcommercio e titolare dello chalet Delfino Verde di Porto San Giorgio – anche se modernizzare il lungomare non è cosa facile, soprattutto per via dello spettro della direttiva Bolkestein. Per quanto riguarda la stagione estiva 2016, invece, numerosi sono stati i turisti stranieri. L’andamento complessivo è stato buono anche se di breve durata, poiché le ferie si sono
concentrate a Ferragosto e di conseguenza le presenze più corpose. C’è da dire che molti stabilimenti balneari sopravvivono grazie alla presenza dei giovani e, a tal proposito, rimarco ancora una volta l’importanza nel prestare maggiormente attenzione nell’attrezzare le spiagge libere delle minime strutture sportive, come i campi da beach volley, che permetteranno ai ragazzi di ritrovarsi assieme per trascorrere il tempo libero. Ciò vale per anche per gli anziani”. Federica Balestrini
Prezzi ai minimi storici per le materie prime e le conseguenze del terremoto
Coldiretti: più vicini (e più risorse) alle nostre aziende Un’analisi circostanziata dello stato del comparto agricolo richiederebbe tempi molto più lunghi di un’intervista. Perché le problematiche sono tante e perché le urgenze si sommano ad altre urgenze. È
diretto Paolo Mazzoni, presidente della Coldiretti Ascoli Fermo, nello spiegare gli effetti di un’annata particolare e fortemente complessa. “Il clima di questo 2016 non ha favo-
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rito le produzioni ed è stato speso di più. Inoltre, si è aggiunto a questo il discorso dei prezzi, che sono ai minimi storici soprattutto per grano, latte e altre materie prime. Tutto questo è sottopagato, sotto i costi di produzione e porta le aziende a soffrire. Da noi c’è sì tanta vendita diretta, ma i numeri li fa chi produce materia prima. E sui prezzi che non vengono fatti dalle aziende, come ad esempio il grano, se te lo pagano 16 euro cosa vuoi fare?”. Come Coldiretti che tipo di iniziative avete intrapreso per far fronte a questa situazione? “Coldiretti ha continuato e continua la sua battaglia sull’etichettatura obbligatoria per il grano, considerando che questa situazione dei prezzi è legata alla grande quantità di materia che proviene dall’estero. In sostanza, il prezzo non si fa più qui, non lo fa la borsa merci di Bologna ma quella di Detroit. Ma nel pacchetto complessivo il consumatore non riesce a capire se quella pasta viene fatta con grano canadese, italiano o magari di Chernobyl. Quindi, ci muoviamo esattamente come abbiamo fatto per il latte e per l’olio d’oliva, e ci sono buone prospettive che l’Europa riconosca quanto stiamo chiedendo. Il Ministro Martina è stato sollecitato e ha già messo disposizione circa 50 milioni, che sono pochi ma che sono comunque un inizio, destinati alla cerealicoltura italiana per aprire un tavolo di confronto e come ulteriore aiuto alle aziende”. In un’annata così complicata, per la nostra area montana è arrivata anche la catastrofe legata al terremoto. Su questo avete fatto un lavoro molto intenso e costante sin dalle ore successive al sisma. “L’impegno della Coldiretti per quelle aree era partito già prima, indipendentemente dal dramma che c’è stato. Le
risorse del PSR che la Regione ha dato, infatti, avevano una priorità per quella zona”. E oggi cosa chiedete? “Che i soldi per sistemare non devono essere presi dal plafond che c’era prima, comunque già pochi e già destinati. Servono invece misure alternative e serve magari utilizzare fondi di altre Regioni che non vengono spesi. Serve soprattutto togliere quei centomila cavilli che ci sono, magari senza graduatoria o con una a parte, e serve far sistemare le strutture a chi ha subito danni. Aggiungo però che quello che abbiamo visto recandoci in zona è che le stalle non sono crollate perché non c’erano già più. Invece, ci sono giovani che vogliono investire in questo ambito e allora dobbiamo aiutarli, semplificando al massimo l’utilizzo delle risorse perché hanno bisogno, più di altri, di liquidità”. Andrea Braconi
14 ottobre 2016
Inchiesta/Economia Impegni ed obiettivi del nuovo coordinamento presieduto da Gismondi
B&B, il “fare turismo” passa anche da qui Turismo e accoglienza si stanno rivelando fattori fondamentali per la valorizzazione, anche economica, del Fermano. I dati parlano chiaro: nei primi sei mesi del 2016 i viaggiatori stranieri nella nostra provincia sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, salendo a 14.000 presenze. Riuscire ad intercettare i flussi turistici è dunque la sfida del prossimo futuro. Turismo e accoglienza, dicevamo, dove “accogliere” significa legare il turista, magari occasionale, al luogo, alla gente, a tutto quell’insieme di colori, sensazioni, emozioni che il Fermano sa dare a chi ha la fortuna di visitarlo. Saper accogliere perché chi arriva dalle nostre parti per la prima volta sia incentivato a tornare e metta in moto quel sistema di “tam tam pubblicitario” diretto o virtuale che contribuisce ad affermare la nostra immagine turistica. Grande importanza hanno dunque le strutture ricettive che possono e debbono essere messe in condizione di dare il massimo in termini di ospitalità e di servizi per favorire la crescita di un settore ormai nevralgico nel nostro futuro economico. E che il futuro sia già iniziato lo stiamo costatando grazie a tante piccole e grandi realtà. Prendiamo l’esempio del coordinamento dei B&B cittadini di Fermo che si è recentemente costituito. I bad and breakfast stanno aumentando vertiginosamente a Fermo e nel Fermano. “Io sono stato il primo ad aprire a Fermo questo genere di struttura ricettiva – spiega il presidente
del coordinamento Francesco Gismondi - quando la legge regionale ne dava la possibilità, nell’ormai lontano marzo 2001. Oggi il territorio comunale di Fermo conta quasi 50 B&B!”. Un aumento esponenziale e la nuova esigenza di organizzarsi insieme. “Per questo è nato il coordinamento – prosegue il presidente - ed il merito va dato anche all’amministrazione comunale nella figura dell’Assessore Trasatti, che crede molto in questo progetto. Attualmente contiamo quindici aderenti ma siamo aperti a tutti e l’obiettivo è di estendere il nostro raggio d’azione all’intera provincia perché è solo ragionando come territorio unito, con la sua offerta turistica variegata ed organizzata, che riusciamo ad essere competitivi sul mercato. Tante sono le finalità del coordinamento fra cui: elaborare i piani per la promozione turistica del territorio, interfacciarsi e interloquire in modo unitario con il Comune e la Regione, monitorare stagionalmente il flusso turistico, favorire l’azione di acquisti centralizzati e servizi dedicati, promuovere e favorire la partecipazione degli associati a fiere nazionali ed internazionali di settore e assisterli nelle loro attività. A proposito dell’importanza dell’interlocutore politico/istituzionale: noi intendiamo offrire un servizio adeguato a chi domanda ospitalità, aumentando, con il coordinamento, la visibilità e la professionalità delle strutture di Fermo e del territorio tutto. Da parte delle istituzioni ci
aspettiamo sempre maggiore attenzione in modo da riuscire ad aumentare il flusso turistico. Apprezziamo gli sforzi messi in atto in tal senso e deprechiamo gli sperperi, quando questi si registrano. Per andare sul pratico, si è fatto un gran parlare del Diamante di Porto Sant’Elpidio, una delle porte dell’Expo nelle Marche. Nessuno sa la ricaduta per il territorio, non se ne parla più e lì sono state spese risorse pubbliche. Attendiamo una relazione dettagliata sui costi e sui benefici in termini di presenze turistiche e movimenti economici registrati”. Qual è la tipologia del fruitore di B&B? “Oggi rispetto a qualche anno fa sono cambiate molte cose: prima il B&B veniva richiesto quasi solo dai turisti, oggi la crisi morde è tra i clienti registriamo anche chi soggiorna per lavoro, per studio o per altro. I costi sono abbordabili, il contatto umano con chi gestisce la struttura c’è”. Cosa serve per aprire un B&B? “La procedura è semplice: basta fare una comunicazione al Comune in cui si rappresenta l’apertura del B&B come da legge regionale, si dichiara di avere quel tipo di immobile agibile. Bisogna adeguarsi ai parametri di legge. Ad esempio non si possono disporre di più di tre camere, per un totale di sei posti letto e occorre risiedere nella stessa abitazione o in prossimità del B&B. Non parliamo di un’attività vera e propria ma di un supporto al reddito familiare, tant’è che il B&B non necessita di partita iva”.
Per la Cgil manca un tavolo di confronto. Intanto l’export non recupera
Una crisi produttiva che non accenna a risolversi di Andrea Braconi
Parte da un recente report di Intesa San Paolo Maurizio Di Cosmo, Segretario della Cgil Fermo, per misurare la temperatura del tessuto economica del territorio. “I distretti marchigiani recuperano nell’export, tranne il sistema moda e il calzaturiero. Noi continuiamo ad essere dentro una crisi produttiva che non accenna a risolversi”. Perché continuiamo a ritrovarci in questo vortice? “Da una parte l’export è ballerino, vedi il mercato russo di cui prima ci facevamo forza e invece oggi è sempre in balia dei cambiamenti geopolitici del pianeta. Dall’altra non c’è la domanda interna. In più non esiste uno strumento di legge che affronti questo problema, non c’è una politica industriale. Noi abbiamo provato anche unitariamente a fare una riflessione con il sistema delle imprese ma non c’è niente da fare, perché una delle grandi difficoltà è l’assenza di rappresentatività unitaria di questo territorio. Avevamo la speranza che la Provincia come ente istituzionale riuscisse a mettere in piedi un tavolo di confronto che rappresentasse le analisi e le istanze del settore produttivo, ma non solo: pensiamo al turismo, al commercio e ai servizi e all’agricoltura”. Ma venendo meno la Provincia è finita anche questa speranza. “Stiamo insistendo da qualche anno con il Sindaco della città capoluogo, Camera di Commercio e associazioni imprenditoriali, Confindustria in testa, per istituire questo tavolo e far capire alla nostra comunità ma soprattutto
all’esterno di cosa ci sia bisogno. Purtroppo non succede nulla, le imprese, e così i lavoratori, sono abbandonate a loro stesse”. E da gennaio ci sarà anche la riforma degli ammortizzatori sociali. “Taglierà drasticamente gli interventi per cassa integrazione, mobilità ed altro, e creerà un ulteriore problema senza sapere come fare fronte a questa situazione. In più, anche nel Fermano agiscono le conseguenze delle normative del Jobs Act: c’è un’esplosione dei voucher che la stessa Inps condanna in maniera irrimediabile perché è la sistematizzazione della precarietà del lavoro. Questo significa che le politiche del Governo non puntano all’innovazione, alla qualità, allo sviluppo tecnologico dei settori economici, ma piuttosto ad innestare di nuovo un processo di competizione con abbassamento del costo del lavoro e dei diritti”. Quindi, come Sindacato da adesso in poi cosa farete? “Stiamo insistendo con le istituzioni per mettere in piedi questo tavolo. Se non ci dovremmo riuscire, come Cgil tenteremo di attivare una mobilitazione, di far vedere che c’è un problema profondissimo che nessuno affronta. Teniamo conto che dai progetti europei sulle aree di crisi siamo fuori, ci sono sì i Comuni dell’area montana ma il Fermano è sostanzialmente fuori nonostante i dati di disoccupazione e livello dei redditi in certi casi siano peggiori di certe aree di crisi. Molto dipende dalle politiche del Governo centrale, ma molto dipende anche dalla Regione con la quale siamo in una fase di mobilitazione. Abbiamo cominciato
con le politiche per le università, dove di fatto non ci sono risorse per borse di studio e ricerca. Continueremo con la
sanità, dove non è stato risolto nulla. Il problema vero, lo ripeto, è che ognuno marcia per conto proprio”.
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Sociale/News Fermo/Trentadue richiedenti asilo nelle famiglie della città
P.S.Elpidio/Cabina di regia total quality
L’accoglienza cambia. E si completa Una città più accessibile “Non è possibile immaginare di stoppare i flussi migratori, soprattutto quelli dei richiedenti asilo che fuggono da situazioni di pericolo. Il successo o l’insuccesso delle politiche di accoglienza è determinato da quanto Stato ed Enti locali sono pronti a mettere in campo per favorire l’integrazione”. Usa queste parole l’assessore alla Cultura di Fermo Francesco Trasatti per presentare il progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) “Era domani”, promosso dalla Cooperativa Sociale Nuova Ricerca Agenzia Res e rivolto ai richiedenti asilo. Come dice il nome, il progetto si pone come fase di passaggio tra il presente e il futuro di queste persone – perlopiù giovani tra i 18 e i 30 anni, tra loro anche alcune ragazze vittime di tratta – scappati dai loro Paesi e arrivati in Italia in cerca di un futuro migliore. Un progetto sperimentale quello di Fermo, unico per ora nelle Marche e con pochissimi analoghi in Italia, finanziato dal Fondo nazionale per le politiche per l’asilo del Ministero dell’Interno. Un progetto che riguarderà 32 persone (18 uomini, 10 donne e 2 nuclei monoparentali), seguite da un’equipe di sei professionisti, e che darà la possibilità a questi giovani di vivere all’interno di alcune famiglie fermane. Un’accoglienza multidisciplinare e integrata, insomma, che
Gli utenti Sprar Quello di Fermo è il quinto progetto Sprar sul territorio provinciale. In totale sono 94 i ragazzi coinvolti: 37 in un progetto della Provincia che riguarda i Comuni di Fermo, Sant’Elpidio a Mare, Porto Sant’Elpidio e Monte Urano, 5 a Porto San Giorgio (progetto rivolto a persone con disagio mentale), 32 a Fermo e 20 a Porto San Giorgio.
prevede per loro un percorso di inserimento lavorativo, sociale e abitativo. “A fare la differenza rispetto agli altri progetti rivolti ai richiedenti asilo – spiega Alessandro Fulimeni, responsabile dei progetti Sprar per la Cooperativa Sociale Nuova Ricerca Agenzia Res – è che, in questo, caso, si va oltre la fase della prima accoglienza. Non si fa assistenzialismo, ma si cerca di dotare queste persone di strumenti che li rendano autonomi e che li aiutino ad inserirsi nel mondo del lavoro”. Le famiglie che accoglieranno i richiedenti asilo saranno scelte in collaborazione con i Servizi sociali del Comune. Ogni famiglia riceverà 500 euro al mese, somma ricavata dai “famosi” 35 euro al giorno che lo Stato versa per ogni richiedente asilo che arriva sul suolo italiano e che, a differenza di quanto molti pensano, non sono a loro diretta disposizione. Quella economica non deve però ovviamente essere la motivazione principale a spingerà le famiglie ad accogliere questi ragazzi. “Le famiglie – dice Maria Jolanda Dezi, dell’equipe di lavoro (gli altri componenti sono Gianluca Del Papa, Marco Milozzi, Michele Marchetti, Cristina Girotti e Cristina Menghi) – saranno selezionate in base alle loro motivazioni, alle reali intenzioni e a criteri logistici di ospitalità”. Nel complesso, l’esperienza durerà circa un anno. Non tutti i richiedenti asilo possono partecipare al progetto. Per farlo devono rispondere ad alcuni requisiti, come il possesso dello status di rifugiato, l’aver iniziato un percorso di inserimento lavorativo e la padronanza della lingua italiana. Prima di entrare in famiglia, il giovane firmerà un contratto “rigoroso”, in base al quale, ad esempio, se si dedicherà all’accattonaggio o salterà le lezioni di italiano sarà escluso dal progetto. (Francesca Pasquali)
Sarà via Principe Umberto il primo banco di prova per la “Cabina di regia per la total quality” formata dal Comune di Porto Sant’Elpidio, dall’associazione Fiaba (Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche) e da La Crisalide. Nata qualche settimana fa, la collaborazione tra queste tre realtà servirà a rendere la città un posto accessibile a tutti. Come? Controllando che tutti i luoghi pubblici siano alla portata di chi cammina con le proprie gambe e da chi, per varie ragioni, si deve servire di una sedia a rotelle. “Il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche – spiega il sindaco Nazareno Franchellucci – è un tema che dovrebbe essere caro ad ogni amministrazione comunale. Per questo, ad agosto, con una delibera di Giunta, abbiamo istituito la Cabina di regia di cui, oltre al Comune, fanno parte due realtà impegnate da anni nella cura e nella tutela dei diritti dei disabili”. Intercettare finanziamenti per abbattere le barriere architettoniche, coinvolgere la Cabina di regia nella realizzazione di nuove opere pubbliche per garantire che siano accessibili, cercare di adeguare quelle già esistenti: queste le linee di indirizzo individuate per Porto Sant’Elpidio. Sotto osservazione, per ora, soprattutto il quartiere Faleriense est – “una delle zone meno accessibili della città”, dice il sindaco – per il quale si sta pensando ad un progetto ad hoc. Soddisfatta della collaborazione la presidente de La Crisalide Morena Pierangeli che sottolinea come questi interventi renderanno la città più fruibile non solo per le persone disabili, ma anche, ad esempio, per gli anziani e le mamme con passeggini. Quella nata a Porto Sant’Elpidio è una delle circa venti cabine di regia presenti soprattutto nel centro e nel sud Italia. Di quella elpidiense fanno parte cinque membri ma, di volta in volta, saranno coinvolte tutte le realtà della città: dagli ordini professionali alle associazioni di categoria all’Asur. “Ogni settore – spiega il presidente di Fiaba Giuseppe Trieste – deve entrare nella cultura che la qualità della vita percepita dai disabili riguarda tutta la collettività. E’ un processo lento ma necessario, importante per chi vive in un luogo ma anche per i turisti. Nel tempo, il mercato premierà chi è a norma”. Nelle prossime settimane si procederà alla mappatura dei punti sensibili, individuando gli interventi necessari. (f.p.)
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Salute/News
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Marche/Giovane e preparato, è il nuovo direttore degli Ospedali Riuniti di Ancona
Cardiochirurgia marchigiana nelle mani del dottor Di Eusanio “Una tappa importante del nostro lavoro, per consolidare il futuro della Cardiochirurgia delle Marche, con un bacino di utenza che coinvolge il medio Adriatico”. Con queste parole il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Michele Caporossi, ha presentato alla stampa il nuovo direttore della Sod (Struttura organizzativa dipartimentale) Cardiochirurgia, Marco Di Eusanio. Nato ad Ancona nel 1973, laureato in medicina e chirurgia a Bologna, vanta un curriculum professionale con oltre 2.500 interventi cardiochirurgici nell’ambito delle patologie cardiache e dell’aorta toracica. L’ultima sede di lavoro è stata l’Ospedale Mazzini di Teramo. “Rafforziamo la presenza dell’Ospedale di Torrette di Anco-
na nella sanità marchigiana – ha detto il presidente Luca Ceriscioli, nell’incontro con la stampa - Torrette è l’ospedale di tutta la regione. Nel momento in cui si è stabilito, anni fa, in maniera intelligente, di mantenere un’unica cardiochirurgia per tutte le Marche, si è fatta una scelta di qualità, di prospettiva che deve essere riconosciuta da tutti i marchigiani come propria. Il valore che dobbiamo aggiungere a Torrette, alla qualità che rappresenta e che rappresenterà grazie alla crescita sulla quale stiamo investendo, è che venga sempre più sentito da ogni marchigiano come il proprio ospedale. Spesso si pensa, invece, che la sanità sia la moltiplicazione dei servizi, quando invece solo la rete può garantire servizi di grande qualità”. Di Eusanio si è detto “contento e orgoglioso di far parte di una squadra che ha una storia consolidata e che guarda con entusiasmo al futuro. Qui ho trovato grande professionalità e questo è un ottimo punto di partenza per il lavoro che ci attende. Aiuterò l’ospedale a crescere, offrendo alle Marche una cardiochirurgia moderna e innovativa”. Tra gli obiettivi indicati, il passaggio dalla chirurgia tradizionale a quella mini invasiva che riduce lo stress chirurgico (incisioni di 4-5 centimetri, invece di 30) e favorisce un rapido ripri-
stino della salute. I settori che verranno valorizzati saranno quelli della chirurgia dell’aorta toracica e dello scompenso cardiaco, “crescente causa di mortalità e di invalidità nei Paesi Occidentali”. Di Eusanio ha evidenziato l’importanza di sviluppare la rete cardiochirurgica: “Le Marche sono invidiate perché sono l’unica regione dell’Italia centrale con una cardiochirurgia unica. Nella nostra unità operativa ospedaliera rafforzeremo anche la produzione scientifica e la ricerca, perché dove c’è più cultura medica, c’è maggiore qualità delle prestazioni”. Michele Caporossi ha presentato alcuni dati relativi alla cardiochirurgia della struttura ospedaliera: la mobilità attiva (prestazioni su pazienti provenienti da altre regioni) è cresciuta dal 15,8% del 2013 al 18,7% del 2015, il numero delle persone operate (dato 2015) è pari a 1.127, con un saldo negativo di 450 casi (marchigiani che, per libera scelta, si curano in strutture extra regionali). Rispetto agli indicatori Pne (Programma nazionale esiti), che misura i risultati ottenuti dalle prestazioni, in termini di salute, l’Ospedale di Ancona ha un valore di 1,91 per quanto riguarda la mortalità da by-pass aortocoronarico isolato a 30 giorni (più basso del 2,31 nazionale) e del 1,74 per quanto attiene la sostituzione della valvola cardiaca (anche qui più
basso, quindi con minore mortalità, del dato nazionale, pari a 2,84). Caporossi ha infine indicato gli obiettivi del 2016: dal 1 ottobre, un incremento di cinque sedute settimanali di chirurgia maggiore e di due sedute per quella minore, con un ulteriore incremento di tre sedute di cardiochirurgia per ridurre le liste di attesa e recuperare la mobilità passiva. Inoltre, dal 23 settembre, è ripreso il programma sperimentale (con apparecchiature funzionanti 12 ore al giorno) sempre per ridurre le liste di attesa. Nel 2017 si prevede di elevare il numero degli interventi di cardiochirurgia a oltre 1.300 e a incrementare di mille interventi quelli di altre specialità.
Brevi Marche
Sanità: ok al piano assunzioni 2016 La giunta regionale delle Marche ha approvato il piano assunzioni delle aziende ospedaliere e dell’Asur. Tremila unità in più di personale che va a sostituire chi è andato in pensione con un saldo attivo di 768 persone. Per l’Area Vasta 4 di Fermo abbiamo un totale di 294 assunzioni (132 assunzioni a tempo indeterminato, 162 assunzioni a tempo determinato) con un 130% di turn over.
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Salute/News
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Tecnologie/Intervista al dr. Guido Sampaolo
Azienda Informa/Ambulatori San Biagio srl
Malanni di stagione, cosa fare
Funzionalità e comfort per il benessere
di Agnese Testadiferro
Si cambia! Nuova stagione e giusto stile di vita per evitare i classici malanni. Il dr. Guido Sampaolo, medico di medicina generale responsabile Marche per la formazione dei medici di medicina generale, ci suggerisce cosa fare per prevenire ma anche curare. Quali sono i malanni di stagione più comuni? “La stagione autunno invernale predispone alle malattie delle vie respiratorie favorite dal clima freddo. Si va dal raffreddore all’influenza fino alle complicazioni con la bronchite e la polmonite. I sintomi dell’influenza comprendono febbre, tosse, mal di gola, naso chiuso, raffreddore, dolori muscolari, mal di testa, brividi e stanchezza e qualche volta nausea, vomito e diarrea”. Come prevenirli e come curarli? “La malattia influenzale dura circa una settimana. Pertanto per una settimana si dovrebbe stare a casa e ridurre al minimo il contatto con gli altri, evitando di andare al lavoro o a scuola; vanno evitati anche i viaggi. In generale, si dovrebbe evitare il contatto con altre persone per non diffondere la malattia. Si è contagiosi dal giorno prima di sviluppare sintomi fino a sette giorni dopo che ci si ammala”. Cure fai da te e visita medica: quando? “La maggior parte delle persone guarisce senza la necessità di cure mediche; quasi per tutti saranno sufficienti i comuni farmaci acquistabili in farmacia senza ricetta per combattere i sintomi come il paracetamolo o l’aspirina (quest’ultima va evitata per i bambini al di sotto dei 5 anni). Il medico di famiglia va consultato se si appartiene alle categorie a rischio (anziani, portatori di malattie croniche, etc.) e può fornire consigli sulla terapia da adottare (terapia sintomatica, antifebbrile, anti tosse), decidendo se sia necessario l’isolamento a domicilio, soprattutto per non trasmettere l’influenza alle altre persone”. La vaccinazione può servire? “Da tempo in Italia viene sottovalutata l’utilità della vaccinazione antinfluenzale stagionale che serve per prevenire le forme gravi e complicate di influenza e ridurre la mortalità nei gruppi a rischio
aumentato. Sono ad alto rischio di gravi complicanze le persone di età superiore a 65 anni, le donne nel 2°-3° trimestre di gravidanza, le persone di ogni età con patologie croniche (come asma, diabete, malattie cardiache, ecc.). Per tutte queste categorie la vaccinazione è fortemente raccomandata”. Consigli pratici per i bambini? “Un atteggiamento responsabile da parte dei genitori è quello di non mandare i bambini a scuola in caso di influenza (e/o di qualunque altra malattia infettiva/diffusiva) per non trasmettere l’influenza agli altri bambini e quindi ai loro familiari. Se il bambino è sano potrà essere sufficiente consultare telefonicamente il pediatra il quale deciderà se fornire consigli o nei casi più gravi visitare il piccolo paziente”. Consigli per gli anziani? “Le persone di età superiore ai 65 anni sono più soggette alle complicazioni, soprattutto se appartengono alle categorie ad alto rischio, come i diabetici, gli ipertesi i cardiopatici, i bronchitici cronici. Tra questi si registrano ogni anno in Italia moltissime complicazioni a seguito dell’influenza e alcune centinaia di decessi. Per tutti gli over 65 è fortemente raccomandata la vaccinazione anti influenzale da ripetere annualmente. Inoltre è raccomandata anche la vaccinazione anti pneumococcica, che protegge dalla polmonite, particolarmente frequente dopo i 65 anni; anche per questa temibile malattia esiste un vaccino, ottimamente tollerato, fornito gratuitamente dal Sistema Sanitario Regionale per il quale è sufficiente una dose singola ogni 10 anni”.
Brevi Amandola L’ospedale torna operativo Stanno tornando pian piano alla normalità le attività dell’ospedale di Amandola, duramente colpito dal terremoto del 24 agosto. Parte degli spazi danneggiati sono stati recuperati: è fruibile il corridoio di uscita d’emergenza nel Corpo A, sono stati completati i lavori fatti sulla prima e sulla seconda stanza (dialisi) nel Corpo B, sono stati completati i lavori di ripristino del piano terra e del primo piano nel Corpo C, sono stati ripristinati gli ambienti del piano terra (punto di primo intervento) e primo piano nel Corpo D. Dal 6 ottobre sono quindi di nuovo funzionanti la piastra ambulatoriale (escluso l’ambulatorio di odontoiatria), il punto di primo intervento nella sua sede originaria e la dialisi.
A Fermo, in via M. Tornabuoni 63-65 – di fronte a un panorama arioso, scolpito dal profilo dei monti e delle colline, solcato dagli invasi di valli, di torrenti e di fiumi –, fornito di dispositivi tecnologici d’avanguardia e provvisto di soluzioni professionali di altissimo livello, si situa il nuovo centro di terapie inalatorie termali “Ambulatori San Biagio srl Fermo”. Se la visuale prossima e lontana suggerisce immagini d’acque salutari, di vapori benefici, di pozioni terapeutiche, il complesso sanitario cattura l’attenzione per una disposizione geometrica e prospettica di assoluta e libera linearità e razionalità. Funzionalità rigorosa e comfort attento garantiscono all’utente tranquillità di accesso e di attesa nel rispetto della riservatezza e del decoro, mentre un sapiente alternarsi e combinarsi di colori e toni rende l’ambiente un luogo in cui ciascuno può trovarsi perfettamente a proprio agio. Strutturalmente attento ad ogni esigenza, il centro gode di una reception competente e cordiale che mette ciascuno nelle condizioni di usufruire al meglio delle prestazioni offerte, e si propone come risposta ad esigenze sempre più ineludibili d’interventi di salvaguardia dell’apparato respiratorio. Attualmente, come è noto, le vie respiratorie sono insidiate non soltanto dai vecchi classici agenti nocivi (batteri, virus), ma da una molteplicità di altri agenti di provenienza ambientale (fumi di sigaretta e non, inquinanti, polveri industriali grossolane e sottili, micro e macroparticelle, microclimi inidonei, macroclimi dannosi ecc.). Se si considera che le mucose respiratorie, oltre a garantire un efficace trasporto dell’ossigeno e un’altrettanto efficiente rimozione dell’anidride carbonica (scambio gassoso), oltre a intercettare gli agenti nocivi esterni (effetto barriera) e ad allontanarli (clearance muco-ciliare), sono anche la sede di essenziali dispositivi di difesa immunitaria, si comprende bene l’importanza della loro integrità. Se questa, infatti, viene alterata, si pongono i presupposti per patologie non solo polmonari, ma anche cardiovascolari, immuno-allergiche e probabilmente persino oncologiche generali (maggiore penetrazione nell’organismo di fattori chimico-fisici oncogeni). Di qui l’importanza di servizi quali il centro “Ambulatori San Biagio srl Fermo”, presso il quale è possibile sottoporsi a tutta la gamma delle più moderne procedure terapeutiche inalatorie, per le quali sono utilizzati impianti centralizzati della TWE Italia certificati secondo le norme iso 9001 e iso 13485, in conformità all’allegato ii della direttiva 93/42/cee. A regime funzioneranno 25 stazioni eroganti, delle quali 5 dedicate ai bambini. Viene utilizzata l’acqua sulfurea di Tabiano Terme insieme ai nuovi Sali di Salsomaggiore 3° Baumé, di cui la società è esclusivista per la provincia fermana. Le prestazioni inizialmente fruibili comprendono: Aerosol, Aerosol Medicale, Humage, Nebulizzazioni, Docce nasali, Insufflazioni endotimpaniche, Politzer crenoterapici. In prospettiva è prevista l’attivazione di: Ossigeno Terapia, Ozono Terapia, Riabilitazione Vestibolare, Pediatria Termale, Centro Sordità Rinogena, Diagnostica e Riabilitazione Cardiovascolare.
Marche/Avviato il percorso diagnostico terapeutico assistenziale
Lotta alla cistite interstiziale: si accellera La giunta regionale ha approvato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la diagnosi e il trattamento della cistite interstiziale. Una risposta alle richieste dei pazienti affetti da questa patologia rara e che si trovano di fronte a problematiche di salute rilevanti ed incidenti nella qualità della vita. Il percorso diagnostico consente di rendere tempestivi ed appropriati gli accertamenti necessari riducendo il tempo per la diagnosi e l’esclusione di patologie confondenti e patologie associate. Allo stesso tempo sono state definite le modalità operative per rispondere con una terapia adeguata a disposizione di tutti i pazienti dando l’opportunità di essere seguiti con qualità e appropriatezza nell’ambito del territorio regionale. Il Coordinamento regionale malattie rare ha attivato il team di lavoro tecnico scientifico al quale hanno partecipato gli specialisti che, con competenze tec-
niche scientifiche, intervengono nella diagnosi, cura e assistenza della cistite interstiziale. Il gruppo tecnico ha fatto riferimento alle “Linee di indirizzo per la predisposizione dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali” e “Piani Integrati di Cura della Regione Marche”. Il documento tecnico prodotto è stato condiviso con il coordinamento regionale malattie rare, con le direzioni sanitarie e con gli specialisti urologi di riferimento degli enti del servizio sanitario regionale.
Economia/News Marche/Meno 43% e ripercussioni sui prezzi
CNA INFORMA MALATTIE PROFESSIONALI: GRADO DI INABILITÀ, DANNO BIOLOGICO E RENDITA La malattia professionale è la patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell’attività lavorativa. E’ bene ricordare che la malattia professionale si distingue dall’infortunio sul lavoro in quanto quest’ultimo si verifica in modo tendenzialmente immediato, incidendo istantaneamente e in modo traumatico sulla salute del lavoratore (quella che viene definita causa violenta), mentre la malattia professionale si sviluppa nel tempo per l’esposizione ad un fattore di rischio presente nei luoghi in cui il lavoratore opera. Per “occasione di lavoro” si intende che tra lo svolgimento dell’attività lavorativa in un determinato contesto e la patologia deve esserci un rapporto di causa-effetto, quello che viene tecnicamente definito come rapporto eziologico o nesso causale. Inoltre, in caso di malattia professionale per ottenere le prestazioni da parte dell’INAIL è necessario effettuare una denuncia. Se la malattia professionale viene riconosciuta e il grado di inabilità accertato è compreso fra il 6% e il 15%, la normativa prevede il risarcimento del danno biologico. In questo caso il lavoratore ha diritto all’indennizzo economico di un capitale calcolato in base al grado di menomazione, dal sesso del soggetto protetto e dall’età dello stesso. In caso di successivo aggravamento, il lavoratore può richiedere alla sede INAIL di appartenenza la revisione del grado di inabilità a scadenza predeterminata. Mentre se il grado di inabilità accertato è compreso fra l’16% e il 100%, in favore del lavoratore viene erogata una rendita composta da danno biologico e ridotta capacità lavorativa. Si ricorda che nessun indennizzo è previsto per danni di gravità inferiore al 6%. Il Patronato Epasa – Itaco di Fermo è a disposizione per la valutazione medica e l’assistenza relativa all’iter di presentazione della denuncia. PATRONATO EPASA - ITACO Sede di Fermo Responsabile: Dott.ssa Sabrina Giusti tel. 0734/600288 (Fermo), 0734/992746 (P.S.Elpidio) mail: giusti@cnafermo.it Via Salvo D’Acquisto n.123, 63900 Fermo (FM) Via Belvedere n.20 (Villa Baruchello) 63821 Porto Sant’Elpidio (FM)
Crolla la produzione di olio di oliva Da qualche tempo se ne fa un gran parlare. Ora arrivano anche i dati ufficiali: crolla del 43 per cento la produzione di olio di oliva nelle Marche. E’ quanto afferma la Coldiretti regionale sulla base dei dati Ismea/Unaprol. A causa delle cattive condizioni meteo, il raccolto 2016 dovrebbe aggirarsi sui 22mila quintali, con effetti inevitabili sui prezzi. Basti dire che alla borsa merci di Bari, che è la più rappresentativa per il settore a livello nazionale, le quotazioni sono in significativo aumento con un balzo nell’ultima settimana del 14% per l’extravergine rispetto all’inizio dell’anno. Ma non sono le sole previsioni produttive a pesare negativamente sul settore. A preoccupare è, infatti, anche la mancata applicazione della legge salva-olio con il moltiplicarsi delle truffe. Secondo un sondaggio Coldiretti, al ristorante sono fuorilegge 3 contenitori di olio su 4 (76%) che non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco entrato in vigore quasi 2 anni fa con la legge europea 2013 bis, approvata dal Parlamento. La norma prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta. Il tutto pena sanzioni che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto. Si tratta, sostiene la Coldiretti, di una tutela per produttori, consumatori ed anche per i ristoratori rispetto dalla concorrenza sleale di chi spaccia come extravergine italiano un prodotto importato di bassa qualità. Misure importanti per difendere un settore che nelle Marche conta 22mila aziende su una superficie di circa 10mila ettari di oliveti, con 80 frantoi attivi. Per quanto riguarda il biologico, la aziende sono 1.000, per una superficie di circa 1.600 ettari. Il valore della produzione olivicola marchigiana è di 25 milioni di euro (2015), mentre quello dell’export ammonta a 2,3 milioni di euro (dato 2015). Le Marche vantano anche due Dop nel settore olivicolo (Olio di Cartoceto Dop e Oliva Ascolana del Piceno Dop).
Parola di esperto/Il commercialista TASSAZIONE DEL CONTRATTO PRELIMINARE DI VENDITA
Nella compravendita di immobili il compromesso o contratto preliminare è quell’accordo con cui il promissario acquirente e il promittente venditore definiscono, impegnandosi, gli elementi essenziali della futura vendita, quali prezzo, anticipazioni, tempi di consegna, ecc. La principale finalità è quella di tutelare l’acquirente, evitando che il venditore si impegni a cedere l’immobile ad altri soggetti. Premesso che la proprietà dell’immobile si trasferisce all’acquirente esclusivamente con la stipula dell’atto di vendita definitivo, è possibile scegliere tra due tipologie di contratto preliminare: quello che definisce solo gli aspetti essenziali della vendita senza trasferire anche il “possesso”, oppure quello con effetti anticipati che consente all’acquirente di entrare in possesso dell’immobile prevedendo anche il pagamento in tutto o in parte del prezzo di compravendita pattuito. Dal punto di vista fiscale si ravvisa un regime di imposizione diverso nei due casi. In linea generale il compromesso è soggetto a registrazione, entro 20 giorni dalla sottoscrizione, con il pagamento dell’imposta di registro in misura fissa (200 euro). Inoltre, se è prevista una caparra confirmatoria e sono previsti acconti si applica un’ulteriore imposta di registro pari allo 0,50% della caparra e al 3% dell’importo degli acconti. Pertanto, se il contratto non prevede nulla ma solo la definizione degli elementi essenziali della cessione, sconterà solo l’imposta fissa all’at-
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to della registrazione. Mentre quando si tratta di preliminare ad effetti anticipati, che prevede cioè il pagamento integrale, o quasi, del prezzo, la consegna del bene e il trasferimento di tutti i diritti e gli obblighi propri della compravendita (tranne ovviamente il diritto di proprietà), l’Agenzia delle Entrate stabilisce che il contratto debba essere trattato come contratto definitivo di compravendita e come tale tassato, con applicazione delle regole previste dal Testo Unico e delle dovute agevolazioni. In tal caso la registrazione del rogito finale sconterà solo l’imposta di registro in misura fissa. Qualora, invece, il preliminare preveda soltanto alcuni degli effetti suddetti, oltre all’imposta di registro in misura fissa per la registrazione dello stesso occorrerà considerare un’ulteriore imposta di registro a seconda dell’effetto prodotto. Ad esempio, se è prevista la consegna anticipata del bene si instaura tra le parti un comodato d’uso, che dovrà essere registrato con versamento dell’imposta in misura fissa ad euro 200; mentre la previsione di un pagamento anticipato di tutto il prezzo, o parte di esso, qualifica una sorta di “mutuo” concesso dall’acquirente al venditore e l’importo pagato sconterà l’imposta di registro al 3%. In tal caso al momento della stipula del contratto definitivo è concessa la detrazione dall’imposta di registro dovuta, di quanto già assolto in sede di registrazione del preliminare per gli effetti anticipati da questo prodotti (escluse le due imposte fisse pagate per la registrazione del preliminare e quella eventuale del comodato). Dott.ssa Cristina Claretti
Gamma Partners Stp Giacinti Cippitelli Claretti – Dottori Commercialisti Piazza C.A. dalla Chiesa n. 41 - 63813 Monte Urano (FM) Tel. 0734-840355- Fax 0734-278017- mail: info@gammapartners.it
Marche/Aumentano terreni e operatori
Biologico: è boom
Non conosce crisi il biologico nelle Marche che continua a crescere in produttori e superfici, al punto che la nostra regione è quella in Italia con la maggiore presenza di aziende bio che fanno vendita diretta rispetto alla popolazione. Secondo un’analisi di Coldiretti sulla base del nuovo rapporto Sinab 2016, gli operatori nella nostra regione sono in aumento del 12 per cento, sfiorando quota 2.500, mentre i terreni coltivati con metodo biologico hanno superato i 63mila ettari, l’11 per cento in più nel confronto con l’anno precedente. Un trend che rende oggi l’agricoltura bio una grande opportunità, un modello vincente che non solo rispetta l’ambiente, tutela la biodiversità e la salute ma che crea nuove prospettive occupazionali per tantissimi giovani, specie nelle Marche. Lo dimostra il fatto, sottolinea Coldiretti, che la nostra regione è anche la terza per numero di agriturismi biologici, ben 165, per densità di gruppi di acquisto e di mercatini bio. Un fenomeno che traina ovviamente i consumi, con l’aumento del 21 per cento degli acquisti di prodotti biologici in Italia nel 2016. Una crescita che dura ininterrotta da oltre un decennio con ben 13 milioni di italiani che portano in tavola cibo bio almeno una volta a settimana. La crescita rapida dei consumi, conclude la Coldiretti, pone però l’esigenza di rafforzare il sistema dei controlli con particolare attenzione ai falsi prodotti biologici importati dall’estero come dimostrano i numerosi casi di frode scoperti dalle forze dell’ordine.
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Economia/News
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Fermo/Il 27 ottobre un importante convegno nella sede di Confindustria
Successioni, come tutelare il proprio patrimonio Tutela del patrimonio (familiare e aziendale) e passaggio generazionale: è il tema del workshop in programma giovedì 27 ottobre, alle ore 17 nella sede di Confindustria Fermo, organizzato da Antonio Annessi, Dottore Commercialista e Revisore Contabile, che al Corriere News spiega le ragioni di un’iniziativa su un argomento ancora poco dibattuto nel nostro Paese. “Siamo di fronte - spiega Annessi ad una nuova esigenza del mercato. Oggi i clienti chiedono di preservare, salvaguardare nel tempo e trasferire il patrimonio familiare e aziendale. In precedenza invece le esigenze dei clienti erano maggiormente focalizzate sulla performance finanziaria e sulla richiesta di reddito. La crisi economica in corso ha modificato lo scenario di riferimento e le conseguenti richieste dei clienti”. Quindi, percepita la richiesta del mercato, cosa cercate di far conoscere? “Le opportunità che ci sono attualmente per una valida pianificazione successoria. Si parla troppo poco dell’argomento per mancanza di informazione (e aggiungerei anche per una questione scaramantica); inoltre, perché manca una figura professionale specializzata nella materia. Ci si rivolge troppo spes-
so in modo sconclusionato alle varie figure professionali classiche, che però non hanno una visione d’insieme della materia e quindi si rischia di prendere delle decisioni senza valutare, in modo coordinato, tutti gli aspetti dell’operazione. In tale ambito si inserisce il Consulente Patrimoniale, figura professionale che è in grado di coinvolgere e coordinare tutti gli aspetti dell’operazione (fiscale, legale, aziendale, ecc.) e che permette di analizzare in maniera esaustiva la situazione patrimoniale e soprattutto le esigenze del cliente fornendo la migliore soluzione sulla base della normativa in vigore”. Chi sono i soggetti interessati? “Direi tutti, dalle famiglie, o meglio i capifamiglia, alle aziende, nelle persone dei soci e degli imprenditori. La platea è vastissima e le esigenze sono le più disparate”. Chi saranno i relatori che interverranno? “Fulcro della giornata sarà l’intervento del Dott. Gianni Fuolega, amministratore delegato della Kleros srl di Milano, società di consulenza specializzata nelle tematiche della pianificazione successoria familiare, del passaggio generazionale aziendale e della tutela patrimoniale. Poi il Dott. Davide Tucci, consulente
Marche/Consentirà l’accesso al credito
Un fondo per le imprese danneggiate dal terremoto La Giunta regionale ha attivato un Fondo di garanzia per favorire la ripresa delle attività economiche nelle zone del sisma. Le aziende interessate potranno accedere a un fondo preesistente per le imprese colpite da calamità naturali. Un milione e 830 mila euro verrà destinato alle garanzie di primo grado a favore degli insediamenti produttivi, commerciali e turistici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, allo scopo di ricostruire le scorte e ripristinare l’agibilità dei laboratori, dei negozi, degli alberghi. “In questa fase di post emergenza, la Regione viene incontro anche alle esigenze del tessuto imprenditoriale delle aree devastate dal terremoto, aiutandole a superare le difficoltà collegate al riavvio delle attività economiche danneggiate – afferma l’assessora alle Attività Produttive, Manuela Bora – Il sisma ha causato, in questi territori, danni non sempre percepiti nella loro devastazione, perché, accanto alle vittime e ai crolli, tutte le infrastrutture, pubbliche e private, sono state azzerate. Quelle economiche, in particolare, scontano i danni diretti e quelli collegati alla ripartenza delle comunità, inevitabilmente scandita dai tempi della ricostruzione che va accompagnata, pena la sua efficacia, da una rapida ripresa del tessuto produttivo, capace di garantire la permanenza delle popolazioni in queste zone”.
L’assessora indica anche altri possibili canali di finanziamento per sostenere le imprese: “Ulteriori risorse, già disponibili, potrebbero derivare dal milione e 900 mila euro previsto per la concessione di garanzie di secondo grado a favore dei Confidi per le piccole e media imprese, da destinare a interventi di adeguamento e di prevenzione del rischio sismico. Entrambe le misure di garanzia, agevolano l’accesso al credito, con un importante effetto moltiplicatore in presenza di misure complementari di contributo a fondo perduto che potranno essere previste nell’ambito delle risorse destinate alla ricostruzione”. Bora segnala, poi, l’imminente operatività di un bando Por Fesr 2014-2020, già previsto, che assegnerà 5,8 milioni per il sostegno delle start up (nuove imprese innovative) che sorgeranno nell’intera provincia di Ascoli Piceno e in parte del Fermano, già classificate come “aree di crisi” con provvedimenti antecedenti al terremoto.
e manager del gruppo Azimut, società internazionale di consulenza leader di mercato nella gestione dei patrimoni, che presenterà brevemente il gruppo Azimut ed illustrerà i servizi offerti a supporto degli imprenditori nella gestione e protezione dei patrimoni familiari ed aziendali. E poi il sottoscritto che, oltre all’attività classica, ha stretto una fattiva collaborazione con le due realtà sopra descritte nell’intento di sopperire alla mancanza nel nostro territorio della figura del Consulente Patrimoniale, offrendo un supporto qualificato e autorevole nella tutela patrimoniale e nel passaggio generazionale”. Quali potrebbero essere gli effetti di un rialzo delle imposte di successione da parte del Governo? “Purtroppo non si parla soltanto di rialzo delle imposte di successione, ma siamo di fronte ad una rivoluzione in materia di imposizione successoria che cadrà come una mannaia sui nostri patrimoni. I principali punti sono: 1) La riforma del catasto, Legge 23/2014, si tramuterà in una variazione delle rendite catastali riferite a tutti gli immobili, con conseguente aumento delle imposte ipocatastali in successione e/o in donazione; 2) Il certificato successorio
europeo è diventato operativo in tutta Europa dal 17 agosto 2015 e potrà modificare sensibilmente la tematica successoria in Italia; 3) Le imposte successorie potrebbero essere soggette a variazioni in aumento (considerando che al momento l’Italia applica imposte sensibilmente minori rispetto alle altre nazioni) e inoltre potrebbero diminuire sensibilmente le franchigie ereditarie a disposizione degli eredi (attualmente agli eredi in linea retta spetta la franchigia di un milione pro capite). 4) Nella prossima revisione volta alla riduzione e/o eliminazione delle esenzioni fiscali potrebbero essere coinvolti anche i prodotti assicurativi ed i titoli di stato (ad oggi gli unici prodotti finanziari rimasti esenti in successione). Quindi, sono molti gli interventi a cui sta mettendo mano il Governo e tutti volti ad una maggiore pressione fiscale sulle proprietà. Da qui l’importanza e l’urgenza di conoscere e analizzare la propria situazione patrimoniale per poter adottare al più presto quelle misure e quegli interventi volti a tutelare e trasferire nel miglior modo possibile il proprio patrimonio”. Andrea Braconi
Brevi Porto Sant’Elpidio Un patto tra Comuni La Giunta Regionale ha approvato il Patto orizzontale regionale 2016 che mette a disposizione una capacità di 3,53 milioni di euro da utilizzare per spese di investimento (conto capitale). Nove Comuni marchigiani cedono parte della loro capacità di spesa per consentire ad altri di investire le risorse, senza violare il pareggio di bilancio tra entrate finali e spese finali. Tra questi figura anche il Comune di Porto Sant’Elpidio. Priorità di spesa viene concessa ai Comuni sotto i mille abitanti e a quelli istituiti per fusione. I criteri sono stati condivisi con il Consiglio delle autonomie locali e con Anci Marche. “Una sorta di gioco di squadra tra amministrazioni comunali per completare interventi che altrimenti rimarrebbero al palo per i vincoli di legge – afferma l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti – Alcuni consentono ad altri di utilizzare la propria capacità di spesa che recupereranno poi nel biennio 2017/2018, mentre chi utilizza ora recupererà spendendo meno nel prossimo biennio. Si tratta di una solidarietà a invarianza zero, utile per rispondere alle esigenze locali sulla base della specifiche necessità dei territori, senza compromettere l’equilibrio dei saldi di finanza pubblica”.
Fermano Bracconaggio, il punto della situazione Nelle Marche dal 2009 al 2015 sono state registrate 1.631 infrazioni contro la fauna selvatica, 1.539 persone denunciate e 594 sequestri. Un quadro a tinte fosche, quindi, è quello che emerge dal risultato di un approfondimento realizzato da Legambiente sul bracconaggio in Italia. In questi 7 anni si contano 762 infrazioni solo nella provincia di Ancona e ben 427 in quella di Ascoli Piceno, che presenta una media di 1 infrazione ogni 6 giorni. Al terzo posto troviamo, invece, la provincia di Pesaro e Urbino con 260 infrazioni e, al quarto, quella di Macerata, con 160 infrazioni. Nella classifica nazionale, maglia nera per procedimenti contro ignoti va alla provincia di Macerata, che si piazza al quinto posto in Italia con un totale di 65 nel quadriennio 2012-2015. Virtuosa, invece, risulta la provincia di Fermo per quanto riguarda le infrazioni, con 22 rilevate in sette anni, dato tra i più bassi a livello nazionale.
Marche Nuove regole per l’apprendistato Alternanza scuola-lavoro. Un modello didattico che si sta radicando sempre più nelle Marche e che ha lo scopo di fornire ai giovani, oltre alle competenze di base, anche quelle utili per inserirsi nel mercato del lavoro. In tale ottica rientrano i due provvedimenti adottati dalla giunta regionale. Il primo perfeziona il quadro dei titoli di studio conseguibili attraverso l’apprendistato cosiddetto di primo livello (qualifiche professionali, certificato IFTS, diplomi di scuola media superiore). In questo modo viene riconosciuto alle aziende che possiedono determinati requisiti, il ruolo di soggetto formatore. Con il secondo provvedimento è stato approvato uno schema di accordo tra la Regione, le associazioni dei datori di lavoro e dei prestatori di lavoro le Università, Fondazioni ITS e l’Ufficio scolastico Regionale, finalizzato alla disciplina dell’apprendistato di alta formazione e ricerca
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14 ottobre 2016
Terra nostra/News Valdaso/Ercole D’Ercoli alla guida del museo diffuso
L’Ecomuseo nasce oggi L’Ecomuseo è nato formalmente con l’atto costitutivo grazie al quale diventa associazione e ha una forma giuridica. Il presidente Ercole D’Ercoli commenta così: “Un riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni”. Adesso sono otto i comuni che ne fanno parte e la sede è quella di Palazzo Morelli a Campofilone, dove si trova il Museo del Maccheroncino. Tutto è iniziato cinque anni fa. Il lavoro finora fatto è stato propedeutico all’atto costitutivo che mette a frutto questa esperienza e dà una forma giuridica a questa entità e alle attività di promozione identitaria del territorio avvenuta tramite la partecipazione a bandi e progetti svolti all’interno delle scuole: dalla realizzazione della Mappa di Comunità, alla Cucina a Regola D’Arte, a Girovallando. Un percorso che parte dall’osservazione delle campagne, cornice ideale per i nostri borghi, delle nostre architetture, dei nostri musei, delle torri, dell’enogastronomia. Da qui il concetto di ecomuseo o museo diffuso, basato sulla condivisione degli obiettivi, sulle prospettive di crescita del territorio e che ha come finalità principale quella di tutelare, valorizzare e promuovere tutto il patrimonio storico-paesaggistico. Il direttivo, oltre al presidente, è formato da due vice, Giusy Scendoni per la parte pubblica e Andrea Bagalini come rappresentante delle associazioni. Gian Mario Borroni è il segretario e tesoriere. Il Consiglio direttivo è composto dai rappresentanti nominati da ogni comune: Ercole D’Ercoli (Campofilone), Gian Mario Borroni (Monte Rinal-
Amandola/La conta dei danni
Sisma, due mesi dopo
A quasi due mesi dal terremoto dello scorso 24 agosto, ad Amandola si fa il punto della situazione. Dei 3.629 residenti, 770 (21,21%) hanno subito danni. Al momento di andare in stampa gli sfollati sono 375 (10,33%), di cui 296 residenti che ora si vivono in sistemazioni autonome (3 in camper) e 79 provenienti da strutture sanitarie. 237 sono i non residenti ma domiciliati e/o continuativamente presenti nell’immobile lesionato, 158 i nuclei familiari con stalle, annessi agricoli, garage, box, ecc. danneggiati. Gli edifici e le infrastrutture comunali con danni sono 18 (più uno di un ente non comunale), 5 le chiese di proprietà comunale con problemi, 13 quelle di proprietà di altri enti. In totale sono state emesse 267 ordinanze di inagibilità, mentre le segnalazioni di edifici privati lesionati sono state 750. Trecentocinquanta le schede Aedes compilate, di cui 2 sulle scuole. Per quanto riguarda l’ospedale civile, unico nosocomio dell’area di crisi reso inagibile dal sisma, i reparti di medicina e chirurgia ed i laboratori annessi sono stati completamente evacuati. Al momento sono disponibili 70 posti letto per eventuali emergenze. Due sono i volontari al momento presenti in zona per dare sostegno e supporto alla popolazione. Si tratta comunque di dati parziali in quanto la Protezione Civile regionale sta ancora effettuando i sopralluoghi.
do), Giusy Scendoni (Ortezzano), Vincenzo Polini (Carassai). Gli altri quattro comuni hanno delegato Lorena Cionfrini (Moresco), Giuliana Porrà (Altidona), Silvia Moreschini (Monterubbiano), Serena Curto (Montefiore dell’Aso). Per quanto riguarda la partecipazione delle Pro Loco, non tutte hanno fatto in tempo a deliberare. Come rappresentante c’è Luigi Calisti (Ortezzano) e per ora sono solo tre: Altidona, Ortezzano e Montefiore. Tre anche le associazioni: Legambiente, Associazione Belvedere, Black Sheep. Almeno per il momento, restano fuori dall’ecomuseo Lapedona, Pedaso, Petritoli e Monte Vidon Combatte. C’è margine per il rientro in futuro di altri Comuni? “Certamente. Io sono fiducioso, d’altronde la geometria dei
progetti è sempre stata variabile”, ha risposto D’Ercoli ricordando che non sempre, anche in passato, tutti hanno aderito ad ogni progetto realizzato. “Non entro in merito alle scelte fatte, le più disparate e rispettabili. Mi adopererò per la promozione dell’ecomuseo, perché continui ad essere un progetto in Valdaso unitario e unito”. Risultati concreti ma non sempre condivisi da tutti. Quali sono stati quelli più significativi ottenuti dall’Ecomuseo? “Su nostra proposta – spiega il presidente – lo scorso 18 marzo la Regione Marche ha approvato un comma specifico, all’interno della legge 4/2010, su beni e attività culturali svolti da entità come quelle dell’ecomuseo. Questo è avvenuto su spinta della Valdaso. Abbiamo
fatto un lavoro importante con le scuole, con le pro loco e anche grazie all’ampia partecipazione dei privati. Questo significa che quando pubblico e privato collaborano funziona. L’ecomuseo non è la panacea universale ma può essere uno strumento per valorizzare e conservare il nostro territorio, non a caso il Ministero delle politiche agricole e la Rete rurale nazionale hanno scelto la Valdaso e le sue aziende per organizzarvi la formazione del Rural Camp (con 46 studenti provenienti da 8 istituti agrari di tutta Italia) che hanno incontrato aziende e imprenditori”. I prossimi obiettivi? “Coinvolgere i comuni mancanti e fare attività costante di monitoraggio dei bandi in uscita ai quali partecipare da qui in avanti”. (Serena Murri)
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città di fermo
27 e 29 ott
Il Flauto MagIco
24 e 26 nov
Nabucco
9 nov 7 dic
di Wolfgang amadeuS mozart di giuSeppe verdi
maSSimo venturiello in
ProFuMo dI doNNa
reSidenza di alleStimento - anteprima italiana
ambra angiolini, franceSco Scianna e franceSco biScione in
tradIMeNtI
7e8 gen
compagnia dell’alba
31 gen
maSSimo ghini in
7e8 feb 8, 9 e 10 mar
S tagi on e t e at r a l e 2016-2017
tuttI INsIeMe aPPassIoNataMeNte uN’ora dI traNquIllItà laura morante in
locaNdIera b&b slava’s sNowshow creato e messo in scena da Slava eScluSiva regionale
28 mar
Silvio orlando e vittoria belvedere in
10 nov
fuori abbonamento
la scuola
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Terra nostra/News
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Fermano/Il punto nelle zone più colpite
Dopo il terremoto, tutti a scuola Il terremoto del 24 agosto nel Fermano ha creato disagi non solo ad abitazioni, luoghi di culto e opere d’arte, ma anche agli edifici scolastici. A Monte Urano, la scuola è iniziata con soli cinque giorni di ritardo, optando per una soluzione provvisoria: gli alunni delle medie, infatti, sono momentaneamente ospitati nello stabile che fino ad ora era stato a totale appannaggio degli studenti delle elementari. Al momento si è cercato di tamponare eventuali disagi causati dall’alto numero di ragazzi, scegliendo di utilizzare due ingressi diversi. Quello che si augura la prima cittadina Moira Canigola, però, è la realizzazione di una sede per la scuola secondaria, magari proprio accanto a quella primaria dove c’è un’area privata utilizzata. O, ancora, accanto ad asilo nido e scuola dell’infanzia. Quel che è certo, è che si studieranno soluzioni per accedere ai finanziamenti o per accendere un eventuale mutuo. Anche a Falerone, dove la scuola media è stata duramente colpita dal terremoto, tanto da essere dichiarata inagibile, il sindaco Armando Altini ha dovuto pensare a una soluzione alternativa: almeno per due mesi ancora gli studenti delle medie resteranno a Piane di Falerone, nell’edificio adibito a scuole elementare. Anche a Belmonte Piceno si è optato per il trasferimento: il polo scolastico
di Largo Silvestro Baglioni 10 è stato dichiarato agibile, ma sono necessari lavori per la messa in sicurezza prima di far tornare gli studenti. Ecco allora che i bambini della scuola primaria sono stati trasferiti nell’istituto pari grado a Monsampietro Morico, mentre quelli della scuola dell’infanzia hanno trovato posto due numeri civici più in là, nella sede dell’edificio comunale “I Piceni”. Come a Monte Urano, anche a Belmonte Piceno le autorità cittadine sono state costrette a posticipare l’inizio dell’anno scolastico fino agli inizi di ottobre. A Montegiorgio nessuno spostamento fuori dalle solite “mura”: i ragazzi delle medie infatti si trovano ancora nello storico edificio ubicato in centro storico, anche se al momento si è preferito svolgere le lezioni al terzo piano. “Il terzo piano è stato risistemato subito, mentre per avere le lezioni al secondo piano si dovrà attendere il termine dei lavori”, afferma David Beleggia, rappresentante dei genitori della prima media e facente parte del nuovo Comitato dei genitori, nato a seguito del terremoto. Ha figli che frequentano o hanno frequentato la scuola primaria a Montegiorgio e si è interessato anche di queste ultime: “Le elementari hanno retto bene, le medie hanno avuto più danni. Alle elementari hanno spostato i bambini in
alcune classi per poi tornare a utilizzare tutte le aule poco tempo dopo l’inizio della scuola. La spinta è stata data da qualcosa di negativo come il terremoto, ma non è l’unica questione di cui si è occupato e vuole occuparsi il comitato. Vogliamo essere di supporto all’amministrazione comunale, a questa e a quelle che verranno”, spiega. Se nei primi giorni dopo il terremoto era girata voce che diversi genitori avessero ritirato i figli dalla secondaria “Giacinto Cestoni” e iscritto questi a Rapagnano e Grottazzolina, a causa di paure legate alla sicurezza, Beleggia precisa che così non è: “la maggior parte dei trasferimenti – una decina – è stata fatta prima del terremoto, ma il tutto è stato reso pubblico dopo”. Le motivazioni quindi sarebbero altre: “Documenti alla mano, ci è stato detto che un’aula non poteva ospitare più di 22 alunni, ma i ragazzi sarebbero stati divisi in un due gruppi da 28 e da 29. Abbiamo chiesto una terza sezione, non ci è stata concessa e allora qualcuno ha deciso di portar via i figli”, continua. Il comitato, oltre ad aver tenuto informati i genitori sullo stato delle strutture scolastiche, sui controlli fatti nei vari edifici (a Montegiorgio i sopralluoghi sono stati tre: da parte dell’ufficio tecnico, di uno studio privato e della Pro-
tezione Civile, n.d.r.), nasce anche per realizzare un sogno. “Ok l’agibilità, ma quello che vorremmo è un nuovo polo. Nel ‘94 sembra ci fosse un progetto, ma nulla ha mai visto la luce. Attraverso finanziamenti europei, l’iniziativa la ‘Buona scuola’ vorremmo avere una nuova struttura idonea, con tecnologie moderne. Anche se ora termineranno i lavori, è un problema nascosto sotto la sabbia, perché c’è una questione sicurezza di fondo. L’ideale sarebbe un polo dove viabilità e sicurezza vadano di pari passo, una struttura simile a quella creata per ospitare il Liceo ‘E.Medi’”. A Montegiorgio sia la scuola primaria che la secondaria si trovano infatti nel centro storico. Intanto i contatti con l’amministrazione ci sono già e si concretizzeranno presto in un incontro. Relativamente al terremoto, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro aperto al pubblico con Emanuele Tondi, geologo e docente di Unicam: “Ci sono rimasto male della scarsa presenza dei genitori. La stessa avrebbe magari dato una maggiore spinta all’amministrazione e, più generale a politici locali: è più semplice parlare nei social network e poi tirarsi indietro”, conclude Beleggia. Silvia Ilari
Turismo/Media tour con bloggers e instagramers Breve
I Sibillini ripartono dalla loro bellezza
Serviva un titolo esplicito per far comprendere le ragioni dietro l’organizzazione di un media tour di cinque giorni (da mercoledì 12 a domenica 16 ottobre) tra i Monti Sibillini a distanza di quasi due mesi dal terremoto. E la scelta è caduta su #ripartidaiSibillini, a testimoniare la volontà di rilanciare il turismo in questa splendida zona del centro Italia da parte di bloggers, instagramers ma soprattutto strutture ricettive, attività di ristorazione e istituzioni. Ideatore del progetto è Luca Tombesi, che cura il blog raccontidellostomaco.it, a cui si sono subiti affiancati Instagramers Italia, AITB (Associazione Italiana Travel Blogger) e Confcommercio e Federalberghi Marche, oltre che i siti web Cronache Maceratesi e Cronache Fermane. Tombesi, come nasce #ripartidaiSibillini? “L’idea nasce dalla volontà di fare qualcosa di concreto per le zone terremotate mettendo a disposizione le nostre capacità. Avendo molti amici che gestiscono strutture in quelle zone so che stanno vivendo un brutto momento per il drastico calo di presenze, fatto che in una zona che vive di turismo rischia di fare danni ben più gravi del terremoto stesso. Perciò noi bloggers vogliamo dimostrare ai nostri lettori che fare una vacanza sui Sibillini non è solamente sicuro, ma può essere un’esperienza meravigliosa”. Bloggers e instagramers insieme: che programma avete predisposto per loro? “Il programma prevede diverse esperienze da vivere in questo territorio. Dall’assaggio di prodotti tipici alla visita a musei, centri storici e chiese fino a brevi trekking in montagna”. Quali ulteriori iniziative potrebbero essere sviluppate per sostenere le strutture ricettive e le attività di ristorazione dell’area dei Sibillini? “Altre iniziative dovranno puntare sulla promozione di un turismo attento e di qualità che sappia apprezzare la natura, l’enogastronomia e la storia di questi monti unici. Per questo ben vengano iniziative che coinvolgano i nuovi media come blog e social.” (Andrea Braconi)
Sant’Elpidio a Mare Nuova rotatoria tra via Tevere e via Angeli La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio tra via Tevere e via Angeli, opera il cui procedimento è stato avviato con l’accordo di programma denominato “Variante parziale al prg 95 per adeguamento e riqualificazione viabilità quartiere Celeste e formazione di un’area commerciale lungo la strada provinciale monturanese” per 200 mila euro. “La rotatoria è un’opera pubblica attesa da tempo in città – spiega il sindaco Alessio Terrenzi – ed abbiamo avviato la procedura per poter arrivare alla sua realizzazione. Approvato il progetto esecutivo, la tappa successiva sarà la pubblicazione della gara a cura del Sua (Sportello unico appaltante) di Fermo per l’assegnazione dei lavori. Siamo consapevoli di quanto sia necessario rendere più agevole la circolazione stradale in quella zona e un intervento di questo tipo andrà a migliorare la situazione. Nostra intenzione è di rispettare i tempi previsti e cominciare i lavori nei primi mesi del 2017”.
ANNO 14 - n.10 - 14 Ottobre 2016
Editore: Edizioni Fisal Dir. Responsabile: Alessandro Sabbatini Art: Marco Borzacchi Imp.: Andrea Ferracuti Pompa Stampa: Tipografia Luce - Osimo Vignette: Daniele Ripani Dir. Amministrativo: Gianfranco Sabbatini CORRIERE NEWS - Viale Trento, 5 - 63900 Fermo tel. 0734.223110 - fax 0734.220161 www.corrierenews.it - info@corrierenews.it
Per la vostra pubblicità: 348.3576685 Autorizzazione Tribunale di Fermo n. 2/2003 del 11/03/2003
Prossimo numero in distribuzione dall’11 Novembre all’8 dicembre
Cultura/News
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Marche/Finanziate Fermo, Grottazzolina e Amandola Fermo/L’esperienza della Junior Band di Fermo
Quasi dieci milioni per il patrimonio culturale Nove milioni e settecentomila euro: è la somma stanziata dalla Regione (risorse POR FESR 2014/2020) per la tutela, valorizzazione e messa in rete del patrimonio culturale delle Marche. “Per la prima volta – spiega l’assessore a Turismo e Cultura Moreno Pieroni – è stato elaborato un progetto organico che si articola su tutto il territorio regionale, finalizzato a migliorare l’offerta turistico culturale e l’accoglienza attraverso una più efficace fruizione dei beni culturali. Si tratta di un importante strumento di programmazione che riguarda misure di valorizzazione integrata tra cultura e turismo già previsto nel Piano annuale della Cultura relativamente alle cinque aree tematiche: Il Rinascimento nelle Marche, la Musica e lo spettacolo dal vivo, La Cultura e l’Arte nei luoghi della fede, Il Contemporaneo, Aree e siti archeologici. La Regione svolgerà anche un ruolo di coordinamento delle reti culturali che dovranno legarsi attorno a obiettivi congiunti: i Comuni dovranno quindi connettersi tra loro per la promozione unitaria della rete tematica. Ciò favorirà non solo la percezione di un’immagine culturale omogenea delle Marche, l’acquisizione di una più consapevole identità culturale, ma accrescerà anche la capacità di dialogo con gli operatori sociali ed economici”. Fermo è stata individuata come capofila dell’area tematica “Il Contemporaneo” e sarà in rete con Amandola, Grottazzolina, Spinetoli, Porto Recanati e Monteprandone, per una dotazione finanziaria di 1 milione e 750 mila euro. Ai tre comuni del Fermano spetterà il grosso della fetta: al capoluogo andrà un milione da usare per la rifunzionalizzazione del complesso monumentale di Fontevecchia e del Terminal, Grottazzolina riceverà 250 mila euro per il recupero e l’adeguamento funzionale del Teatro “Novelli”, Amandola sarà destinataria di 200 mila per il recupero, restauro e adeguamento dell’ex Collegiata e del Teatro “La Fenice”. In base alle indicazioni, i teatri di Grottazzolina e Amandola dovranno diventare “punti di riferimento per lo spettacolo dal vivo contemporaneo”.
Il micro micro racconto di Sergio Soldani QUEL LAMPIONE TANTO ODIATO… Vincenzo si svegliò di colpo alle tre di notte e dalla finestra aperta della sua stanza da letto vide come un mostro luminoso : non era nient’altro che il solito lampione accecante, che dava un finale ancor più orripilante ai suoi frequenti incubi. Egli era soggetto a queste manifestazioni di ansie notturne e di gravi disturbi del sonno che molto lo facevano soffrire. Da bambino riuscì a vivere un’infanzia abbastanza tranquilla, suo padre era il bidello della palestra della scuola media di Ravenna, dove il professore Massimo Gargiulo, di origine meridionale, sapeva far amare il basket come pochi. Vincenzo si avvicinò a quello sport, dapprima con nitidezza, poi attratto e coinvolto dall’entusiasmo dell’insegnante cominciò ad entrare nella società del Ravenna e lì si distinse per quei lontani campionati giovanili nei quali non era stata introdotta, la regola del tiro da tre punti. Smise di gareggiare a causa della maturità classica, che gli procurò i primi incubi : si era convinto di non capire la filosofia, in particolare le varie “Ragioni” del filosofo tedesco Kant. Ricordava appena con piacere Marx e le sue forse consolanti ma violente e omicide utopie! Sviluppò di seguito dentro di sé un eccellente senso della giustizia umana e dell’egalitarismo, comunque accadde che, a 19 anni la filosofia lo traumatizzò, sognò, per esempio, sua madre, bellissima donna di origine svedese che lo frustava molto dolorosamente con un flagello, o che con il suo amico Giampiero a folle velocità, uscissero di strada con il mitico motociclo di quegli anni chiamato “Caballero” e al malcapitato Giampiero gli si spaccasse irrimediabilmente la testa, per poi giungere al decesso. Da quel giovanile periodo della sua vita fino ad ora cinquanseienne, fortunato si potè ritenere se sulle intere sette notti che compongono le settimane, ce ne fosse una almeno senza paurosi, anche se corti, ma veri incubi. Quella notte perse la pazienza e probabilmente il senno! Cominciò a insultare a voce alta il lampione : “Lampione di merda, se ti prendo ti ammazzo con le mie mani, odio tutti i lampioni…tutti i lampioni del mondo!!! Dato che era un bevitore, non esagerato però, di pregiati vini rossi, ne teneva sotto un mobile della sua ampia camera una cinquantina di bottiglie : le tirò tutte fuori con stizza furiosa, dal “Brunello di Montalcino” alla “Lacrima di Morro d’Alba”. Mirando alla lampada del lampione fino a deflagrarla interamente proprio con una bottiglia di “Morellino di Scansano”. I vicini chiamarono , prima la Polizia che a sua volta avvisò poi la Croce Azzurra che lo trasferì ancora urlante, dalla sua abitazione al reparto neuro psichiatrico dell’ospedale di Ravenna.
Giovani e musica si incontrano Tra le realtà musicali giovanili più importanti del Fermano, il giusto spazio va concesso alla Junior Band di Fermo. Ne parliamo con il Maestro Mirco Barani. “La Junior Band Città di Fermo è stata fondata nell’ottobre 2013 su proposta dell’Accademia DAS, - spiega Barani - ed ha preso forma grazie all’interessamento e alla forte volontà dell’Assessore alla Cultura di Fermo Francesco Trasatti. Il progetto Junior Band si chiama “Tutto d’un…fiato!” e prevede che ogni anno scolastico, i ragazzini di quarta elementare dei tre Istituti Compresivi di Fermo, facciano un incontro con i maestri della scuola di musica per conoscere questa realtà. In base ad una prova attitudinale ai bambini vengono assegnati gli strumenti che sono di proprietà del Comune di Fermo. Ogni anno inseriamo 24 bambini che suonano tutti gli strumenti di una banda musicale: flauto, clarinetto, sassofono, corno, tromba, trombone, euhponium, percussioni ed anche una classe di pianoforte. Attualmente abbiamo attivi quattro livelli: la seconda media (i primi che hanno iniziato); la prima media, la quinta elementare e il prossimo ottobre le classi quarte, per un totale di circa 60 bambini”. Lei che ruolo svolge all’interno di questa realtà musicale? “Io sono il direttore artistico dell’Associazione Amadeus che comprende: la Junior Band, la Banda Città di Fermo e l’Accademia DAS di Fermo. Chi segue materialmente l’organizzazione della junior band e della banda è il Presidente dell’Associazione, la signora Arianna Isidori; l’accademia di direzione la seguo io insieme a Gianluca Sartori che è il segretario dell’associazione. A Romina Giommarini va il ringraziamento per l’aiuto che ci dà come consigliere dell’associazione”. Cosa offre una junior band ad un ragazzo che si avvicina al mondo della musica, e cosa chiede in cambio? “Aldilà dei benefici oramai noti che lo studio della musica ha sul cervello umano, esiste il fatto che grazie a questo progetto, già
dalle prime lezioni ragazzini della stessa età possono suonare tutti insieme; inoltre la Junior Band offre una grande opportunità di socializzazione, di coordinarsi con gli altri e con il gesto del direttore, di creare un’occasione unica di empatia capace di abbattere le barriere sociali e razziali; insegna il rispetto del prossimo (nella puntualità, nell’essere responsabili delle proprie parti musicali, della divisa). Credo, infine, che offra una grande occasione di crescita della persona. In cambio chiede serietà e rispetto. Niente di più!”. Quali attività organizzate e quali sono le prospettive future per i ragazzi che suonano nella junior band? “Come dicevo sopra l’Associazione Amadeus organizza, tra le altre cose, anche l’accademia DAS - che si occupa della preparazione di musicisti nella direzione. I corsi sono annuali (da novembre a giugno) quindi, durante l’anno accademico, vengono invitati docenti di fama internazionale, mentre a chiusura dei corsi, nel mese di giugno, viene invitato un compositore e direttore di fama internazionale (gli ultimi sono stati tre compositori americani: Robert W. Smith, Robert Shledon, e Brian Balmages). La Junior Band viene coinvolta in questo progetto, attraverso incontri con i grandi maestri durante l’anno. I più grandi si trovano ad essere diretti da importanti esperti del campo, come Lorenzo Pusceddu, Robert Sheldon, Brian Balmbages. Per esempio il prossimo giugno 2017 sarà ospite dell’Accademia il compositore americano Frank Ticheli e la Junior Band Città di Fermo lavorerà e si esibirà sotto la sua direzione. Il progetto nasce con l’intenzione di preparare musicisti per la Banda Città di Fermo. Quindi il naturale percorso di questi ragazzi li porterà a suonare nella banda della Città. Per i più appassionati, c’è sempre la possibilità di entrare a studiare nel Conservatorio Pergolesi di Fermo con il quale abbiamo intrapreso una proficua collaborazione”.
Rime “nostre” (Riccardo Manzini) Io devo esse propio un gran cocció, in tutti ‘st’anni, ‘nzo capito có. Tutti però m’ha sembre ditto che so’ avutu un gran regalu a vini qquà ci sta la fila, ‘gniunu vo’ bboccà questa è ‘na ‘ita da no’ murì ma’!
Lu Cocciò
Io devo essere proprio un gran testone, in tutti questi anni, non ho capito niente Tutti però mi hanno sempre detto che ho avuto un gran regalo a venir qui c’è la fila, ognuno vuole entrare questa è la vita da non morire mai!
« Nooooo… » te spiega filosofegghienne, « mori llo stesso, lu bonu devi fa’ Berzebù senn’ te ve’ a pijà, che ppo’ co’ quillu ce rragioni male! »
«Nooooo…» ti spiegano filosofeggiando «muori lo stesso, devi fare il bravo, altrimenti ti viene a prendere Belzebù, poi con lui ci ragioni male! »
Comme quann’ eri fricu tu llà ccasa: « Se ‘n fai lu bonu, piji le ttottò! » Addè che sci capito tutto e có, tu po’ dicide co’ libburu arbitriu.
E come quando da bambino, in casa «Se non fai il bravo, prendi le botte!» Adesso che hai capito tutto e niente, tu puoi decidere liberamente.
‘Na voce me rembomma su la coccia: « Allora tu vo’ jì propio all’Infernu! » Io non capiscio ‘ssu gastigu eternu, de’ vinì qquà, ‘n Te la so’ chiesto io!
Una voce mi risuona sulla testa: «Allora tu vuoi proprio andare all’Inferno» Io non capisco questo castigo eterno, non ti ho chiesto io di venire qui!
E sembre quissi ch’ ha capito tutto, dìcia che pinu sci de libbertà. Scì, ma sembre quajó dà caminà, lu cambu certo ‘ntu lu sceji tu!
E ancora questi che hanno capito tutto, Dicono che sei del tutto libero. Sì, ma sempre quaggiù devi camminare, il campo certo non lo scegli tu!
Qquà, jende mia, tanda è la cunfusció, ‘nze sa da ddo’ se vena, che fai qquì, la coccia se cumingia a ‘nnacquarì. Comme te chiami? … Ddio? ... Iudeme tu!
Qui, gente mia, tanta è la confusione, non si sa da dove si viene e cosa fai qui, la testa inizia ad annacquarsi. Come ti chiami?... Dio?... aiutami tu!
In tutti ‘st’anni, ‘nzo capito có, io devo esse propio un gran cocció!
In tutti questi anni, non ho capito niente io devo essere proprio un gran testone!
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Cultura/News
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Una ricetta al mese RICETTA DI OTTOBRE di Chi Mangia la Foglia! TAGLIATELLE DI CASTAGNE, FUNGHI e PANCETTA Note informative a cura del Presidente Noris Rocchi Con l’arrivo dell’autunno, da “chi mangia la foglia” si evidenzia il circuito della cucina di montagna con i suoi prodotti stagionali, che arricchiscono la cucina di profumi intensi e sapori complessi. Da questa ricetta emergono due elementi della tradizione gastronomica, le tagliatelle e le castagne. Le tagliatelle sono una pasta all’uovo tipica del centro nord Italia, Ogni territorio le tira un po’ dalla sua parte. Il loro nome deriva dal verbo “tagliare”. La leggenda ideata dal Maiani nei primi del ‘900 indica la nascita delle tagliatelle nel Rinascimento, in occasione delle nozze tra Lucrezia Borgia ed Alfonso I D’Este Duca di Ferrara. Con questa ipotesi, si ricorda anche le intense relazioni storiche tra il Fermano e Ferrara. L’unità di misura della tagliatella è stata depositata dall’Accademia della cucina italiana nel 1972. L’altro elemento è la castagna ossia Castanea sativa (Mill.) fam. Fagaceae, definita da sempre il pane dei poveri, la dove tradizioni e leggende si intrecciano per tutte le aree montane d’Italia dove il castagno cresce maestoso. Sicuramente è una delle piante più antiche, ne sono stati reperiti resti fossili di circa 20.000 anni fa e i nostri antenati se ne cibavano già nell’anno 1000 A.C. dove la presenza nel centro Italia era dell’8% della flora arborea con ascesa all’epoca della antica Roma. Oggi nelle Marche risultano 3.344,00 ettari pari al 31,78% della attuale superfice boschiva.
Virgilio, nel secondo libro delle Georgiche consiglia d’innestare il castagno sul faggio, inoltre ricorda le castagne cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Il castagno, grande risorsa economica ed alimentare, è già protetto da uno Statuto comunale di Spoleto del 1545 che prevedeva delle norme a tutela del castagno e di altri alberi, ed era prevista una multa di 50 libbre di denari, che poteva variare secondo la pianta e il danno arrecato. Ingredienti per 4/6 persone 300 gr di farina di castagne, 100 gr di farina bianca 00, 4 uova, 300 g circa di porcini (eventualmente misti anche con galletti o altro), 1 spicchio di aglio, un rametto di rosmarino, 1 foglia di alloro, olio extravergine d’oliva q.b., sale q.b., peperoncino (oppure pepe macinato al servizio), formaggio pecorino Procedimento Amalgamare le due farine fino a composto omogeneo di colore e granulosità, disporre a fontana su una spianatoia, mettere le uova e se necessario un po’ di acqua, procedere nell’amalgamare l’impasto, terminata l’operazione lasciarlo riposare per cica 30 min. in frigo poi tirare la sfoglia e tagliare le tagliatelle a misura desiderata. In una padella versare l’olio, l’aglio a pezzetti ed il peperoncino, il rametto di rosmarino e la foglia di alloro, lasciar rosolare, aggiungere la pancetta (se la si vuole croccante tagliarla sottile e farla soffriggere ma non seccare), aggiungere i funghi già mondati e sale q.b. Nella pentola dell’acqua bollente precedentemente salata versare le tagliatelle cuocere per qualche minuto poi ripassatele in padella; servire con una spruzzata
Fermo/Nuova vita per la “Pietra di Mercenario”
Il tesoro ritrovato Tempo fa pubblicammo un articolo nel quale denunciavamo lo stato di semiabbandono di un importante reperto della storia medievale di Fermo. Parlavamo di una pietra (forse architrave o lapide) posta nel giardino di Villa Vitali, tra piante, e giochi per bambini, nella quale ancora si notano uno stemma, una croce (templare?), e si legge il nome di Mercenario da Monteverde, tiranno che ha dominato per parecchi anni Fermo nella prima metà del ‘300. Una testimonianza fondamentale perché di Mercenario, e di altri signorotti che tra il XIV e il XV secolo tiranneggiarono su Fermo e sul suo territorio, non rimane molto, in quanto colpiti quasi tutti da “damnatio memoriae”. Della questione è stato interessato l’Assessore alla Cultura Francesco Trasatti, che, sensibile all’argomento, ha convenuto riguardo all’importanza di trovare una sistemazione più adeguata. Detto, fatto! Oggi la “Pietra di Mercenario” è stata ricoverata all’interno di Villa Vitali, in una nicchia nell’ala ovest, e non è più soggetta alle intemperie, ci
di formaggio pecorino e allegoria di prezzemolo tritato. Note Dietetiche a cura della dott.ssa Maria Preziosa Del Papa Sapori di Autunno... Sapori di montagna: farina di castagne e funghi sono i due ingredienti prevalenti in questa gradevole ricetta ed è di questi che vorrei parlare. La farina di castagne, lo dice la parola, è un farinaceo (glucide complesso) ma di Indice Glicemico medio/alto (Farina bianca- I.G. 85; Farina di castagne-I.G.65) importante questo per chi ha il diabete! La particolarità, inoltre, è la presenza di fibra “insolubile” quella fibra che servirà a dare “volume alle feci”, sarà “spazzino per l’intestino” ma sempre quella fibra che sarà la responsabile di “meteorismo” risolvibile fornendo acqua all’organismo e dosando le tagliatelle!! L’intestino, ricordiamoci, richiede “gradualità”. Come la maggior parte delle farine anche quella di castagne ci apporta Potassio ma in quantità rilevante (847mg/100g). Il Potassio supporta la normale attività muscolare e il funzionamento del sistema nervoso, non solo, contribuisce a mantenere la pressione sanguigna nella norma. I funghi assicurano anch’essi un po’ di fibra, del ferro e dell’Acido folico (vit.B9 di cui abbiamo già parlato). Purtroppo a livello proteico dobbiamo rilevare che l’azoto, pur presente nei funghi, per un 60% non ha potere nella sintesi proteica. I funghi, comunque, completano organoletticamente la ricetta. Non dimentichiamo che le uova per impastare la farina ci riforniranno di Proteine di Alto Valore Biologico. Come sempre non mancano le erbe aromatiche (rosmarino, alloro…) per il “tocco finale” e con i loro “antios-
sidanti” ci proteggeranno da ossidazioni nocive. Note Salutistiche a cura della dott.ssa Paola Palmieri La castagna è un buonissimo frutto autunnale. E’ molto ricco di sostanze amidacee, quindi molto energetico, consigliato nelle astenie fisiche, per chi pratica sport e per chi è stressato. Il potassio in essa contenuto agisce sui muscoli potenziandoli e il fosforo, anch’esso in buone quantità, contribuisce alla formazione delle cellule nervose. Il sodio di cui è molto ricca aiuta la digestione e l’assimilazione dei cibi. L’alta concentrazione di magnesio fa sì che la castagna aiuti la stabilizzazione dell’umore, il calcio alla formazione delle ossa e il ferro a migliorare la circolazione del sangue. La presenza di cellulosa, fibra alimentare, regolarizza l’intestino e aiuta nella stitichezza. Recenti studi hanno dimostrato la sua attività antinfiammatoria in caso di febbre e dolori reumatici. Un decotto da sorseggiare la sera è utile in caso di raffreddamento. Le castagne non contengono glutine, ma essendo ricche di zuccheri attenzione in caso di diabete. NOTA AI LETTORI: auspichiamo che i nostri lettori provino a realizzare le ricette proposte in Corriere News comunicandoci la propria opinione ed eventuali varianti della ricetta info@chimangialafoglia.it info@corriereproposte.it
Brevi Fermo
Mostra dedicata a Luigi Mannocchi
Sabato 15 ottobre alle ore 17,30, presso la Sala lettura della Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo, verrà inaugurata la mostra documentaria“Luigi Mannocchi: un umanista marchigiano tra folklore, poesia e patriottismo”, a cura di Pierluigi Vitellozzi. L’esposizione sarà visitabile nel Gabinetto stampe e Disegni della Biblioteca fino a sabato 26 novembre, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13. Tel. 0734.284310 - biblioteca.centrale@comune.fermo.it
Falerone Torna assicura il Responsabile del Servizio Musei, Francesca Giagni. “A seguito di un sopralluogo con un funzionario della Soprintendenza, abbiamo preso questa decisione vista, tra l’altro, la prossimità dell’edificio e anche per il fatto che la pietra proviene dalla collezione Vitali”. E ora? “Sicuramente andrà restaurata – aggiunge la Giagni – e poi studiata per renderla “viva” e permettere a tutti di essere ammirata e di svelare la sua storia”. Una storia sicuramente interessante che porterà nuova luce in un passato, quello di Fermo e della sua Marca, che ha ancora tanti lati oscuri. Alessandro Sabbatini
la Settimana del libro per ragazzi
Dal 22 al 29 ottobre torna a Falerone la Settimana del libro per ragazzi. Nella sala del Consiglio comunale, in Piazza della Concordia, la mattina si terranno incontri con autori di testi per giovani, a cui prenderanno parte i bambini e i ragazzi delle scuole elementari e medie del paese, e nel pomeriggio sarà possibile sfogliare e acquistare i libri esposti. Il giorno dell’apertura della rassegna, gli alunni delle scuole di Falerone leggeranno alcuni brani su tematiche relative al paese, in diversi punti del centro storico. La manifestazione, giunta alla nona edizione, è organizzata dal Comune. Il programma giornaliero è consultabile su www.comunefalerone.it.
Fermo Orari
dei servizi demografici
Il Comune di Fermo ha disposto di organizzare temporaneamente, con effetto dal 16 settembre 2016 fino a nuova diversa disposizione e comunque in attesa di un più ampio provvedimento riorganizzativo dell’Ente, l’attività degli sportelli dei servizi demografici del Capoluogo e di quelli delle delegazioni di Capodarco e Torre di Palme, prevedendo la seguente articolazione dei servizi al pubblico: capoluogo, dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle ore 13; martedì e giovedì dalle ore 16 alle ore 18: Carte d’identità, Stato Civile e Residenze anagrafiche; il sabato: limitato agli sportelli delle Carte d’identità e dello Stato Civile dalle ore 09,30 alle ore 13; Capodarco nei giorni: lunedì – mercoledì dalle ore 9:30 alle ore 13; Torre di Palme: mercoledì dalle ore 8,30 alle ore 10,30.
Cartellone/News Eventi
Jazz
Fermo
Fermo
Scocca l’ora di “FermoNoir”, nel segno di Diabolik Sarà una prima edizione di FermoNoir con un protagonista d’eccezione: Diabolik! Si, proprio lui, l’uomo in calzamaglia nera, lo stratega dei furti impossibili, il trasformista per antonomasia, appassionato d’arte e collezionista, abile lanciatore di coltelli e cultore della mitica Jaguar E-Type. Il personaggio creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani ha introdotto, con le sue strisce a fumetti, migliaia e migliaia di lettori nel mondo del crimine immaginario. Dal 1962 le sue avventure riscuotono un grande successo editoriale e continuano ad intrigare gli appassionati del genere. Che sono tanti. Ma Diabolik non è solo il “re del terrore”. È un uomo che negli anni ha sviluppato un approccio più complesso alla realtà, lasciando intravedere sensibilità nuove e non consuete per un ladro ed assassino. Sempre però nel solco della tradizione, che lo vuole maestro del crimine ed innamorato di Eva Kant. Diabolik sarà protagonista di una mostra con tavole originali a lui dedicata disegnate da Angelo Maria Ricci, e di un gioco che coinvolgerà chiunque vorrà indossare i panni del suo eterno antagonista, l’ispettore Ginko. Non solo: vi sarà anche la proiezione del film di Mario Bava (1968) con John Phillip Law nei panni di Diabolik e Marisa Mell
in quelli di Eva Kant, colonna sonora di Ennio Morricone. L’altra novità di FermoNoir è che vi saranno soltanto scrittrici a raccontare i loro libri: “abbiamo voluto dare un tocco rosa al festival, con autrici quali Maria Silvia Avanzato, Giovanna Zucca e Paola Rinaldi che rappresentano una interessante novità nel panorama letterario nazionale”. A parlare è Carlo Pagliacci, ideatore del festival GialloMare di cui FermoNoir rappresenta una sorta di gemmazione. “Dopo otto anni in cui abbiamo toccato diversi comuni della provincia, quest’anno ripartiamo dal capoluogo concentrando gli eventi nel centro storico: mostre, cinema, incontri con l’autore, giochi e cene con delitto. Con la certezza di continuare a presentare storie interessanti, che si colorano di sfumature anche ironiche come nel caso di Zucca e Rinaldi, o che s’insinuano tra i meandri della psiche umana come nel caso della Avanzato.” Tre donne che affiancano Diabolik, l’anima nera che tiene le fila di FermoNoir. A chiudere il cerchio poi due inedite cene con delitto, appuntamento oramai fisso e sempre molto partecipato del festival. Maggiori informazioni sul programma: www.festivalgiallomare.blogspot.it.
Dee Dee Bridgewater al Teatro dell’Aquila: il regalo di TAM per i suoi 20 anni Un bellissimo ritorno a Fermo per TAM Tutta un’Altra Musica, che chiuderà al Teatro dell’Aquila l’anno del ventennale della rassegna ideata da Giambattista Tofoni. Giovedì 10 novembre, infatti, la città capoluogo ospiterà, a partire dalle ore 21, un grandissimo evento internazionale: il ritorno di Dee Dee Bridgewater, accompagnata dal trombettista Theo Croker e da una travolgente band di giovani talenti i DRVKFUNK. “Al Teatro dell’Aquila abbiamo portato artisti del calibro di Paco De Lucia, Pat Metheny, Brad Mehldau, Jim Hall - ha rimarcato Tofoni in occasione della conferenza stampa di presentazione – e avere una cantante del calibro della Bridgewater rappresenta il coronamento di una stagione di altissimo livello, l’ennesima per TAM. È una delle artiste che meglio ha reinterpretato la musica afroamericana e per questo confidiamo in un teatro pienissimo ed in una serata straordinaria, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Un evento, questo, che è anche il frutto delle numerose collaborazione che abbiamo attivato a livello nazionale e internazionale nell’ambito delle principali reti jazzistiche”. “Oltre ai sette spettacoli di teatro e prosa in abbonamento - ha spiegato l’Assessore alla Cultura Francesco Trasatti - abbiamo colto l’occasione di inserire questo concerto fuori abbonamento. Con TAM recentemente abbiamo ospitato in Pinacoteca una tappa del tour Europeo “Take the Green Train” con Evan Parker. A TAM abbiamo chiesto di sviluppare una programmazione che possa abbinarsi alle strutture museali della città”. Questi i prezzi: - 30 euro Settore A; 20 euro Settore B (15 euro ridotto per under 25, over 65 e possessori della Marche Jazz Card); 15 euro Settore C La biglietteria del Teatro dell’Aquila (tel. 0734.284295) è aperta dal lunedì al venerdì con orario 9.30-12.30 e 16.30 19.30 ed il sabato dalle 9.30 alle 12.30. È possibile acquistare i biglietti per il concerto della Bridgewater anche attraverso il circuito Vivaticket (www.vivaticket.it). tel. 338.4321643 - www.tam.it
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Cartellone/News Calendario eventi SAGRE E FESTE 14 Venerdì Ottobre Montoktober Fest Festa della birra
MONTOTTONE
15 Sabato Ottobre 27ª Castagnata
e 8ª Sagra de lu polento’ ’ndegghiatu. Stand gastronomici a cena, anche da asporto MONTE URANO Chiesa San Giovanni Battista, quartiere San Pietro
Castagnata e giochi tra contrade MONTEGIORGIO Piazza Matteotti
Montoktober Fest Festa della birra
MONTOTTONE
16 Domenica Ottobre Castagnata
con dolci inerenti e Fiera degli uccelli FALERONE Contrada Madonna del Molino, Piane
27ª Castagnata
e 8ª Sagra de lu polento’ ’ndegghiatu. Stand gastronomici a pranzo e a cena, anche da asporto. Dalle ore 15,30 musica con Giusepe e Monica MONTE URANO Chiesa San Giovanni Battista, quartiere San Pietro
in collaborazione con il Corriere Proposte ogni mese in edicola
Festa della Madonna della Salute MORESCO Tel. Comune, 0734.259983
Castagnata
SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Casette d’Ete
Tel. 0734.8196407 - 372
Castagnata in piazza
stand gastronomici e prodotti tipici SMERILLO vie del paese intera giornata
Tel. Comune, tel. 0734.79124
22 Sabato Ottobre Castagnata a Papa Giovanni tradizionale festa d’Autunno - Pizzica GROTTAZZOLINA Loc. Papa Giovannidalle ore 16
Tipicità & Archeologia
tradizionale festa d’Autunno con prodotti tipici e tesori archeologici MONTE RINALDO dalle ore 19
Tel. Comune, 0734.777121 prolocomonterinaldo@gmail.com
23 Domenica Ottobre Castagnata a Papa Giovanni tradizionale festa d’Autunno - musica folk GROTTAZZOLINA Loc. Papa Giovanni dalle ore 11
Tipicità & Archeologia
Castagnata
MONTEGIORGIO Piazza Matteotti
tradizionale festa d’Autunno con prodotti tipici e tesori archeologici. Gastronomia a pranzo e a cena MONTE RINALDO Dalle ore 12
Castagnata
Tel. 0734.777121
castagne, dolci di castagne, panini, vino cotto, vin brulé e acquaticcio gratis. Ore 14,30 giochi tra contrade MONTEGIORGIO Zona Barricata e Piazza Matteotti intera giornata
Castagnata
SANT’ELPIDIO A MARE Frazione Luce, piazzale Scuole Piane Tenna
Tel. 0734.8196407 - 372
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Teatro Belmonte Piceno
Stagione di prosa e musica: otto spettacoli da ottobre ad aprile Belmonte Piceno ha la sua stagione di prosa e musica. E che stagione! Il direttore artistico è Manu Latini, l’organizzazione è di Progetto Musical. Lo slogan sintetizza il pensiero di Latini e del sindaco Ivano Bascioni: BAT, acronimo di Belmonte ama il Teatro. Otto appuntamenti, dal 15 ottobre al 15 aprile, garantiscono tanta qualità. Una sfida vinta, quella di Latini e Bascioni: anche in periferia si può fare cultura di livello, grazie a competenza e passione. Veniamo ai nomi degli ospiti. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15. Il debutto, sabato 15 ottobre, sarà con Blas Roca Rey e Monica Rogledi (foto) che metteranno in scena “Storie d’amore”, un viaggio appassionante nella poesia, nella letteratura e nel teatro. Sabato 26 novembre sarà la volta del comico napoletano Antonio Fiorillo in “A gamba tesa”, racconto esilarante dei cambiamenti del paese Italia scanditi dalle partite della Nazionale italiana. Poi spazio alla prosa: venerdì 16 dicembre, lo stesso Manu Latini e Rebecca Liberati saranno i protagonisti di “Radice di due”, testo di Adriano Bennicelli vincitore dei prestigiosi premi “Fabbri” e “Oltreparola”. Mercoledì 28 dicembre, spettacolo fuori abbonamento con un importante momento di solidarietà: “Poesia e note” vedrà sul palco Gabriele Mancini, Ilario Damiani, Sonia Trocchianesi e Lucia Marziali; l’incasso a offerta libera sarà interamente devoluto alle popolazioni marchigiane colpite dal sisma il 24 agosto scorso. Quattro le tappe del 2017. Sabato 21 gennaio, Simona Patitucci darà visita al recital “Ah!... l’amore che cos’è?!”. La Patitucci, accompagnata al pianoforte da Emiliano Begni, è nota al grande pubblico quale voce italiana del personaggio Ariel (la Sirenetta di Walt Disney) e per aver recitato con ruoli da protagonista in musical di successo quali “Pinocchio” e “Aggiungi un posto a tavola”. Sabato 18 febbraio, ecco la cantante Cinzia Dominguez impegnata nel concerto “Parterre de Rois”. Poi sarà la volta di Piero Massimo Macchini: il popolare comico fermano sabato 18 marzo metterà in scena “Scherziamo”. Grande chiusura, sabato 15 aprile, con il pianista di fama internazionale Romano Pallottini, da oltre vent’anni residente a Parigi ma fermano di nascita. Il teatro di Belmonte Piceno ha una capienza di 98 posti. L’abbonamento (per 7 spettacoli) è offerto a un prezzo popolare: 50 euro intero, 30 euro ridotto (under 14). Biglietto di ingresso per il singolo evento: 15 euro intero, 8 euro ridotto. Tel. 339.3706029
Comune di Belmonte Piceno
BELMONTE PICENO ROMANO
PALLOTTINI
MANU
REBECCA
PIER MASSIMO
LATINI LIBERATI MACCHINI
MONICA
BLAS
ROGLEDI ROCA-REY
SIMONA
PATITUCCI
ANTONIO
CINZIA
FIORILLO DOMINGUEZ
GABRIELE
MANCINI
STAGIONE TEATRALE 2016 - 2017
SABATO 15 OTTOBRE
SABATO 21 GENNAIO
con Blas Roca Rey e Monica Rogledi
BIGLIETTI Intero: € 15,00 Ridotto (under 14): € 8,00
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ABBONAMENTI Intero: € 50,00 Ridotto (under 14): € 30,00
SABATO 18 FEBBRAIO
PRENOTAZIONI Comune di Belmonte Piceno Via G. Leopardi, 1 ☎ 0734. 771100 (dalle 9.00 alle 14,00) ☎ 328. 4658868
con Cinzia Dominguez
STORIE D’AMORE
SABATO NOVEMBRE
A GAMBA TESA con Antonio Fiorillo
VENERDÌ 16 DICEMBRE RADICE DI DUE
con Manu Latini e Rebecca Liberati
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MERCOLEDÌ DICEMBRE
POESIE E NOTE*
con Gabriele Mancini, Ilario Damiani Sonia Trocchianesi e Lucia Marziali
* Fuori abbonamento
project partner
PIANE DI FALERONE (FM)
INFORMAZIONI 339.3706029 PROGETTO MUSICAL infoprogettomusical@gmail.com inizio spettacoli ore 21,15
AHI!... L’AMORE CHE COS’E’?! con Simona Patitucci
PARTERRE DE ROIS
SABATO 18 MARZO
SCHERZIAMO
con Piero Massimo Macchini
SABATO 15 APRILE
PIANOFORTE SOLO con Romano Pallottini
Cartellone/News
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Musica classica Fermo
VI Concorso Corale Nazionale “Città di Fermo” e II Concorso per cori di voci bianche “In…Canto Piceno” L’edizione 2016 del Concorso Corale Nazionale “Città di Fermo”, organizzato dall’Associazione Musica Poetica di Fermo, conferma un alto livello artistico per cori selezionati con formazioni che già hanno ottenuto risultati di rilievo in analoghe competizioni. Il Concorso avrà luogo presso l’Auditorium San Martino di Via Leopardi a Fermo, con inizio alle ore 15. Si esibiranno: il Coro di Voci Bianche “Nisea” di Teramo - Direttrice: Claudia Morelli; il Coro di Voci Bianche “Akademia” di Fabriano Direttrice: Milly Balzano; il Coro Giovanile “Città di Schio” di Schio (VI) - Direttrice: Stefania Lanaro; il Coro di Voci Bianche “Orlandini - I. C. Scocchera” di Ancona - Direttrice: Laura Ricciotti; il Coro di Voci Banche “I Piccoli Cantori delle colline di Brianza” di La Valletta Brianza (LC) - Direttrice: Floranna Spreafico; il Coro “Voci Bianche del Contrà” di Fontanafredda
Calendario eventi Castagne e dintorni
SANTA VITTORIA IN MATENANO Vie del paese dalle ore 15
29 Sabato Ottobre 24ª Festa del Braciere
Enogastronomia, musica e allegria. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al coperto MORESCO Piazza Castello dalle ore 18
Tel. Comune, 0734.259983
Festa di San Crispino concerto
(PN) - Direttrice: Jessica Lot; il Coro di Voci Bianche “Gli Harmonici” di Bergamo - Direttore: Fabio Alberti. Alle ore 17,30 si riunirà la giuria altamente qualificata, a seguire cerimonia di premiazione e concerto dei cori premiati. Alle ore 21,15, presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio si terrà il concerto dei cori del concorso. Come detto, le fasi concorsuali, con inizio alle ore 15,30, saranno regolate da una giuria, composta da eminenti personalità del mondo corale nazionale (Aldo Cicconofri, Mario Giorgi direttore artistico, Luigi Leo (delegato FE.N.I.A.RE. CO), che dovrà esprimere una valutazione in centesimi. I cori premiati saranno tre ai quali verrà rilasciato il diploma di partecipazione e una targa premio. L’Associazione Regionale Cori Marchigiani, aderente alla Fe.n.i.a.r.co (Federazione Naz. le Italiana delle Associazioni Regionali Corali) che patrocina
in collaborazione con il Corriere Proposte ogni mese in edicola
30 Domenica Ottobre 24ª Festa del Braciere
Enogastronomia, musica e allegria. In caso di maltempo la manifestazione si terrà al coperto MORESCO Piazza Castello dalle ore 12
Tel. Comune, 0734.259983
Antichi aromi d’autunno
TORRE SAN PATRIZIO Centro storico intera giornata
PORTO SANT’ELPIDIO piazza Garibaldi ore 21
Tel. Comune 0734.510151
Antichi aromi d’autunno
6 Domenica Novembre
stand gastronomici TORRE SAN PATRIZIO Centro storico dalle ore 20
Tel. Comune 0734.510151
Castagnata
PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi
l’iniziativa, istituisce un premio speciale da destinare, su indicazione della Giuria, al miglior Direttore del Concorso. La Fe.n.i.a.r.co, Federazione Nazionale delle Ass.ni Corali Regionali, istituisce un premio speciale consistente in materiale scelto dalle proprie Edizioni da attribuire ai Cori che si saranno classificati ai primi tre posti. La manifestazione è patrocinata e sostenuta dalla Regione Marche, dalla Prefettura di Fermo, dalla Provincia e dal Comune di Fermo, dall’Arcidiocesi di Fermo, dal Conservatorio “Pergolesi” di Fermo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo ed ha ricevuto, nelle passate edizioni, la “Medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica”. Un ringraziamento va alla Videx Electronics che sostiene le attività dell’Ass.ne Musica Poetica. Coordinatore Generale del Progetto è il Sig. Claudio Laconi.
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Cartellone/News MOSTRE MERCATO Fiera degli uccelli
bianche ”In... canto piceno”. Ore 15 inizio concorso, ore 17,30 riunione giuria, a seguire cerimonia di premiazione e concerto dei cori premiati FERMO Auditorium San Martino, Via Leopardi
Elpianimalshow
Cori in Canto
Tel. 0734.992081 www.facebook.com/elpidogpse
VI Concorso Corale Nazionale Città di Fermo
16 Domenica Ottobre e castagnata con dolci inerenti FALERONE contrada Madonna del Molino, Piane mostra amatoriale canina e felina PORTO SANT’ELPIDIO Lungomare centro, area ex Orfeo Serafini dalle ore 15
23 Domenica Ottobre Artigiana...ndo
Mercatino di antiquariato, modernariato, collezionismo, artigianato artistico, oggettistica varia e tipicità alimentari CIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre ore 8-20
a cura della Corale Dolce Canto a Leo MONTE URANO Chiesa di San Michele Arcangelo ore 18
e secondo concorso per cori di voci bianche ”In... Canto Piceno”. Concerto dei cori in concorso PORTO SAN GIORGIO Teatro Comunale ore 21,15
27 Giovedì Ottobre Il Flauto Magico
Dal 29 Ottobre al 1° Novembre
di W. A. Mozart. Stagione d’Opera. Anteprima giovani FERMO Teatro dell’Aquila ore 21
Dimmi di sì
Tel. 0734.284295
Tel. 338.4054034 - 347.2365505
CIVITANOVA MARCHE CivitaExpo
Tel. 335.6562081
30 Domenica Ottobre Fiera di San Crispino
merceologia varia, oltre 250 ambulanti PORTO SANT’ELPIDIO Piazza Garibaldi, zone adiacenti intera giornata
MOSTRE ARTE Sotto il segno di Caro
mostra mostra storico-artistica e multimediale su Annibal Caro CIVITANOVA MARCHE Città Alta, Auditorium di Sant’Agostino Orario: sabato e domenica 17-20 Fino al 20 Novembre
29 Sabato Ottobre Il Flauto Magico
di W. A. Mozart. Stagione d’Opera. Serata di gala FERMO Teatro dell’Aquila ore 21
Tel. 0734.284295
MUSICA LEGGERA 29 Sabato Ottobre Festa di San Crispino concerto in piazza PORTO SANT’ELPIDIO
TEATRO
Tel. 0733.891019 - 892650 www.pinacotecamoretti.it
15 Sabato Ottobre
L’anello di Cupra
A cura di Blas Roca Rey. Con Blas Roca Rey e Monica Rogledi BELMONTE PICENO Teatro comunale ore 21.15
Icone della femminilità dalla preistoria a Rubens, da Van Gogh ai contemporanei. Reperti archeologici, dipinti, sculture e installazioni di grandi artisti FERMO Palazzo dei Priori Fino al 23 Ottobre
Tel. 0734.217140 www.sistemamuseo.it
Sandro Trotti. Omaggio a Fermo ”La poesia della natura”. A cura di Nunzio Giustozzi FERMO Palazzo dei Priori Fino al 23 Ottobre
Storie d’amore
Tel. 339.3706029
9 Mercoledì Novembre Profumo di donna
con Massimo Venturiello FERMO Teatro dell’Aquila
Tel. 0734.284295
ALTRI EVENTI
Tel. 0734.217140
Dal 15 al 30 Ottobre
Luigi Mannocchi:
Premio San Crispino
un umanista marchigiano tra folklore, poesia e patriottismo. Mostra documentaria a cura di Pierluigi Vitellozzi FERMO Biblioteca civica, Gabinetto stampe e Disegni Orario: da lunedì a venerdì 9-13 e 16-18, sabato 9-13 Dal 15 Ottobre al 26 Novembre
Tel. 0734.284310
10 anni di Galleria
collettiva d’arte PEDASO Galleria Marcantoni Fino al 16 Ottobre
Tel. 0734.933178 - 349.4306492 www.galleriamarcantoni.it
MUSICA CLASSICA 15 Sabato Ottobre VI Concorso Corale Nazionale Città di Fermo e secondo concorso per cori di voci
8ª Rassegna internazionale d’arte PORTO SANT’ELPIDIO Villa Baruchello ore 9.30 - 11.30 e 15 - 18
Tel. 0734.908263
Dal 22 al 29 Ottobre 9ª Settimana del libro per ragazzi esposizione libri per alunni della scuola dell’obbligo ed incontri con gli autori FALERONE Sala del Consiglio comunale, Piazza della Concordia
Tel. Comune, 0734.710750
5 Sabato Novembre La figura e l’opera dello scrittore fermano Franco Matacotta incontro sul tema FERMO Sala lettura della Biblioteca Civica ore 17
Tel. 0734.284451
Teatro Fermo
“Profumo di donna” inaugura la Stagione di prosa del Teatro dell’Aquila Una residenza di allestimento (anteprima italiana), un’esclusiva regionale, sette titoli, dieci serate di spettacolo, proposte che sono anche interessanti trasposizioni teatrali di note pellicole. Da novembre a marzo una nuova ricca, varia e come sempre curiosa Stagione di prosa attende il pubblico del Teatro dell’Aquila di Fermo. Il cartellone, promosso dal Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo della Regione Marche e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato presentato questa mattina alla Rollina del Teatro. Tanti i nomi della scena italiana, e non solo, che calcheranno il teatro fermano: da Galatea Ranzi a Laura Morante, da Silvio Orlando a Massimo Venturiello (foto). L’inaugurazione il 9 novembre è con Profumo di donna da “Il buio e il miele” di Giovanni Arpino interpretato e diretto da Massimo Venturiello - attore, regista e doppiatore italiano noto al grande pubblico per aver interpretato Cesare Carrano nella serie Distretto di polizia 6 - che debutta al Teatro dell’Aquila in anteprima italiana al termine di una residenza di allestimento in città. “Mi sono innamorato del romanzo di Giovanni Arpino – scrive Venturiello nelle note di regia – e ho deciso di portarlo
in scena come già fece Dino Risi con l’indimenticabile film interpretato da Vittorio Gassman, poi risorto nel remake Scent of a Woman di Martin Brest con Al Pacino. Questo romanzo-film è sicuramente l’emblema della solitudine moderna, della disillusione esistenziale che inevitabilmente conduce al cinismo e alla perdita di umanità e che assume nella figura del protagonista Fausto una dimensione cosmica in cui la disperazione si confonde con l’ironia e il sarcasmo”. Tel. 0734.284295
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Sport/News
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Pallavolo/Squadra potenziata e con tanta voglia di fare bene
M&G Videx alla prova della A2 La M&G Scuola Pallavolo nasce nel 2008 con l’obiettivo di creare una società capace di mettere insieme in unico progetto le eccellenze del panorama pallavolistico fermano, rappresentate da Montegiorgio e Grottazzolina (che poteva contare su una storia trentennale culminata con un decennio di militanza in A2). Nel 2009 iscrive la squadra di punta alla Serie C regionale maschile, ottenendo la promozione in B2. In tale categoria la società milita per cinque anni, fino al passaggio di categoria in B1. Un anno di ambientamento e poi la cavalcata trionfale nella stagione 2015/2016, culminata con l’approdo in Serie A2: “La nuova stagione che andremo ad affrontare sarà senza dubbio difficile perché sarà la prima in Serie A per me come per molti di noi, sia a livello di staff che per i nostri giovani canterani. Da un lato è normale che ci sia un pizzico di timore dettato dall’inesperienza, d’altro canto però la voglia di respirare l’aria di Serie A è enorme e lo stimolo e le motivazioni possono essere il valore aggiunto che deve contraddistinguere ciascuno di noi, soprattutto i debuttanti, insieme ad una buona dose di umiltà. Siamo ben consci che non saranno “rose e fiori” e che rispetto allo scorso anno ci potranno essere difficoltà maggiori dovute al salto di categoria; dovremo abituarci sin da subito alla eventualità che non sempre riusciremo a vincere e che potranno esserci compagini più attrezzate di noi, per cui sarà importante lavorare dal punto di vista psicologico, oltre che tecnico”. Parole e musica del 2° Allenatore Michele Cruciani, che
va poi ad illustrare il roster 2016/2017 della Prima Squadra: “La squadra è stata potenziata con alcuni elementi di valore senza squilibrare un roster già importante. Ad ogni modo l’idea di andare ad affrontare campioni del calibro di Cisolla, Cernic ed altri è sempre un’emozione ed uno stimolo a fare bene”. Questo il Roster della squadra militante in A2: Davide Cester, Luca Girolami, Daniele Tomassetti, Federico Fiori ed Hiosvany Salgado sono i Centrali; nel ruolo di Libero si esibiranno Simone Gabbanelli e Jacopo Brandi, mentre i Palleggiatori saranno Nicola Cecato e Francesco Pison. Schiacciatori Nicolò Brandi, Riccardo Vecchi, Federico Moretti, Claudio Paris e Francesco Sideri. 1° allenatore (nonchè responsabile del settore giovanile) Massimiliano Ortenzi: 2° Allenatore Michele Cruciani (assistente Roberto Tegazi). In ambito societario, la “poltrona” di Presidente è occupata da Manuela Ortenzi (vice Claudio Laconi), mentre il Direttore Sportivo è Rossano Romiti. Ai nastri di partenza anche la Don Celso Pallavolo di Fermo, con le sue ben 17 formazioni pronte a misurarsi nei più svariati campionati e che si presenteranno evidenziando grandi novità sia in campo maschile che in quello femminile. Per quanto concerne i ragazzi, neopromossi in Serie D, confermato alla guida tecnica Coach Franco Nardinocchi (vice Simona Diomedi), mentre la formazione ragazze militanti nella stessa categoria (rinforzate dagli innesti, fra le altre, di Letizia Capancioni e Linda Rastelli)
sarà guidata da Guidomassimo Postacchini. L’Associazione Sportiva ‘Don Celso Pallavolo’ rappresenta oggi una realtà sportiva nel settore della pallavolo sia maschile che femminile. Nata alla fine del 1992 con un gruppo di sole 15 ragazze, dopo che da oltre un decennio, presso il ricreatorio
San Carlo, era cessata quasi del tutto l’attività sportiva. L’associazione conta oggi circa 200 atleti. I più piccoli provengono dalla scuola elementare alla scuola dell’obbligo. Inoltre si esercitano attività agonistica squadre dei settori giovanili maschile e femminile. Uberto Frenquellucci
Breve Fermo Maria Giulia Cicchinè sul tetto d’Italia Stagione sportiva da incorniciare per la velista fermana Maria Giulia Cicchinè. Dopo la medaglia d’argento conquistata a luglio ai campionati europei a Crozon Morgat (Francia) nella categoria under 16 femminile, nei giorni scorsi a Muggia (Trieste) ha ottenuto ai campionati giovanili il titolo femminile. Nelle otto prove del campionato, partecipando alle varie regate miste (maschili e femminili) e su 104 concorrenti, Maria Giulia ha ottenuto ottimi risultati. Quattordici anni, in forza al Club vela Portocivitanova (direzione Sportiva dell’olimpionico Michele Regolo e coach Giacomo Sabbatini), si è avvicinata allo sport della vela all’età di 7 anni, partecipando ai corsi di vela organizzati dalla ASD Nautica Picena di Porto San Giorgio ai tempi della presidenza di Luciano Gaucci.
Calcio/Si riparte dalla prima categoria
Montegranaro al via con qualche ambizione Dopo anni di campionati di Eccellenza ed anche di serie D, a Montegranaro il calcio riparte dalla 1ª Categoria. Forse qualcuno dirà che si è perso le puntate precedenti, ma è proprio così, nella stagione appena iniziata l’espressione calcistica più alta nel popoloso centro calzaturiero è rappresentata dal Montegranaro Calcio che milita nel girone D di 1ª Categoria. Dopo la scelta effettuata nell’estate del 2013 dall’allora patron del Montegranaro Calcio di trasferire la serie D a Fermo con la matricola della società calzaturiera del 1965, ma con la nuova denominazione di Fermana FFC, che oggi è brillantemente impegnata nel torneo di D per una stagione da protagonista, per un anno il nome del Montegranaro Calcio è scomparso dai campi di gioco regionali e provinciali. Nella stagione 2014/15 dopo la promozione in 2ª Categoria della società montegranarese dell’Atletico 99, alla società del Presidente Sauro Di Chiara venne concesso l’utilizzo del nome “Montegranaro Calcio 1965” da parte della dirigenza veregrense trasferitasi a Fermo, cosicché i gialloblù sono tornati a disputare un campionato provinciale, sfiorando subito la promozione in 1ª Categoria, con lo spareggio perso al “Recchioni” di Fermo contro il Santa Caterina. Il traguardo della “Prima” è stato raggiunto la scorsa estate, al termine di un entusiasmante campionato vinto e di un rinnovato entusiasmo, che ha riportato
tanti appassionati sulle gradinate dello Stadio “La Croce”. Sotto la sapiente guida di mister Marco Vecchiola la società ha allestito una valida rosa con quasi tutti calciatori di Montegranaro, insieme a qualche atleta che ha già vestito la maglia del Montegranaro Calcio, con l’obiettivo di disputare una buona stagione, senza disdegnare un bel pensiero per le zone alte della classifica, anche se il campionato di 1ª Categoria, con la presenza insieme alle fermane delle squadre picene è sempre particolarmente difficile. Questa la rosa gialloblù. Portieri: Matteo Gentili, Marco Pierini, Leonardo Basso. Difensori: Edoardo Pierluigi, Denny Paniccià, Fabio Diomedi, Luca Marzetti, Marco Isidori, Matteo Marini, Cristian Acciarrini, Roberto Salvatelli. Centrocampisti: Matteo Magrini, Francesco Medori, Ruggero Montuori, Mattia Petrarulo, Edoardo Marconi, Mirko Moretti. Attaccanti: Matteo Della Valle, Nico Pistelli, Daniele Meschini, Alan Tirabassi, Filippo Quintili, Luca Ferranti. Allenatore: Marco Vecchiola. Collaboratore tecnico: Cristian Canullo. Fisioterapista: Alessandro Boncori. Un’ultima considerazione che è anche una riflessione, sull’attuale momento che le squadre calcistiche del territorio stanno vivendo. A fine anni ‘80 inizio anni ‘90 oltre a Fermo in serie D allora denominata Interregionale c’erano Montegranaro, Porto San Giorgio, Monte Urano, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare.
Attualmente solo la squadra del capoluogo è in serie D, mentre le squadre degli altri cinque centri più popolati della Provincia sono impegnate fra la Promozione e la 1ª Categoria. Questo è inevitabilmente, anche lo specchio della forte crisi che ha colpito il nostro territorio negli ultimi anni, con il mondo del calcio che non poteva rimanerne fuori. Ora i budget delle società si sono ampiamente ridimensionati, con la quasi totale presenza di calciatori delle diverse città, che difendono i colori del proprio centro di appartenenza. Forse, verrebbe da dire, non tutti i mali vengono per nuocere, con qualche categoria importante in meno, ma tanti giovani ed anche meno giovani del territorio in campo, per difendere i colori delle proprie realtà. Endrio Ubaldi
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Softball/Promozione in A1 sfumata per un soffio
Unione Fermana, quanta sfortuna! Quella che va in archivio è una stagione piena di buoni risultati per l’Unione Fermana Guardolificio Diomedi, ma in cui i rimpianti sono sicuramente maggiori rispetto alle soddisfazioni. Purtroppo la squadra del territorio che svolge la propria attività agonistica presso la bellissima struttura del Diamante Verde di Montegranaro, dopo aver stravinto la regular season, conducendo il proprio girone di serie A2 dall’inizio alla fine del torneo, alla vigilia della serie finale dei play off, ha perso per infortunio la propria lanciatrice titolare. Ecco, quindi, che nella sfida decisiva contro la Pro Roma, che nella stagione regolare era finita alle spalle delle ragazze fermane, dopo un buon pareggio nei primi 2 match disputati nella Capitale, le gialloblù davanti al proprio pubblico avevano la grossa chance di riconquistare la serie A1. Così non è stato, con una drammatica gara 5 disputata la domenica dopo la parità raggiunta nelle due partite del sabato pomeriggio fino a tarda serata. Nella partita decisiva l’equilibrio durava fino al termine, con la disputa dell’extra-inning, l’equivalente dei tempi supplementari del calcio. E qui un colpo molto contestato
veniva assegnato alla squadra ospite, sancendo la vittoria della Pro Roma di misura per 1-0, con le fortissime proteste dei dirigenti veregrensi e l’espulsione del coach Escobar. A distanza di due settimane l’Unione Fermana riusciva a conquistare il diritto a giocare la final four per la Coppa Italia di serie A2, che la Federazione sceglieva di disputare proprio a Montegranaro. Ma anche in questa circostanza sulla strada delle gialloblù arrivava la Pro Roma, che infliggeva ancora una sconfitta di misura per 6-5 nella semifinale (nella foto le squadre schierate prima della semifinale). La squadra capitolina dopo aver battuto la squadra montegranarese, ha vinto senza difficoltà la finale, realizzando la “doppietta” campionato e coppa sconfiggendo nella finalissima il Bovisio Masciago per 4 a 1, con ancora tanti rimpianti per le atlete dell’Unione che dovranno rimanere ancora in serie A2 e con la Coppa disputata in casa sfumata di un soffio. Di positivo restano sicuramente tanti risultati, fra questi l’organizzazione del Campionato Europeo di Softball Maschile, che ha portato tanti appassionati
da ogni angolo del vecchio continente a Montegranaro. Inoltre, è proseguita con successo, l’attività di coinvolgimento anche degli altri Comuni del Fermano, con il diamante di Porto Sant’Elpidio che è stato il secondo campo da gioco durante gli europei, unitamente al reclutamento di giovani atlete ed atleti per far crescere la bellissima realtà del softball e del baseball, che accomuna tanti centri del Fermano. Endrio Ubaldi
Nuoto/La Virtus Buonconvento vince il bando e continua nella gestione
Piscina comunale di Fermo: si riparte Mentre riprendono i corsi di acquaticità, nuoto per ragazzi e adulti, acquafitness, nuoto libero e corsi speciali alla piscina comunale di largo Teodori a Fermo (informazioni ed iscrizioni alla segreteria aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20; sabato dalle ore 9 alle ore 13), la Virtus Buonconvento, società sportiva che continuerà a portare avanti attività, servizi e corsi, dopo essersi aggiudicata ad agosto il bando europeo per la gestione per 15 anni della struttura, annuncia i suoi propositi e gli interventi che effettuerà sulla struttura. Il bando, infatti, prevede oneri di manutenzione straordinaria a carico del concessionario, quali la realizzazione di opere essenziali ed indispensabili per l’efficientamento e la riqualificazione energetica e per il maggiore sviluppo funzionale della struttura. L’impianto è in funzione dagli anni ’80, negli anni 1999-2000 sono stati realizzati
dal Comune interventi di manutenzione straordinaria che hanno permesso l’utilizzo della struttura fino al 2013, anno in cui con il nuovo affidamento in gestione sono stati eseguiti altri lavori sui diversi ambienti. Per l’affidamento in concessione della gestione e per la realizzazione degli interventi di manutenzione straordinaria l’Amministrazione Comunale ha scelto di adottare la “concessione mista” di lavori e servizi (il Comune contribuisce in conto capitale e con un contributo per la gestione). “Ottimo esempio di partnership fra pubblico e privato – ha commentato il Sindaco Paolo Calcinaro, presente insieme all’Assessore allo sport Alberto Scarfini alla presentazione delle attività – cui si aggiunge la solidità di una programmazione a lungo termine che con questo bando è possibile fare. Vedo un bel clima anche da parte dei sostenitori, segno dell’attenzione positiva per questa struttura, di cui
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non vedo l’ora di vedere le migliorìe, e per questa gestione”. A proposito di gestione a Fermo Marco Cicconi (docente regionale, allenatore di atleti nazionali, allenatore di quarto livello europeo), sempre della Vurtus Buoncovento, succederà nella direzione dell’impianto al Presidente Gianluca Valeri dopo tre anni di presenza a Fermo, che nel passaggio di testimone dice: “nel gestire questa struttura come questa ci siamo sentiti più fermani di tanti fermani. E’ una scommessa che ci siamo voluti prendere volentieri perché qui ci sono attività importanti e di rilievo. Circa 200
in complesso gli atleti che praticano nuoto a livello agonistico nella piscina, 1.330 quelli che nella scorsa stagione hanno frequentato la struttura a vario titolo non agonisticamente”.
Basket/Gare casalinghe al PalaSavelli
La lotta per restare in C della Virtus Porto San Giorgio Un nuovo coach, Giampaolo Ambrico, già assistente in Legadue Silver con Matera. Poi, incassata l’impossibilità di tesserare i due americani, Allen e Carter, tutte le fiches sono state puntate su Kamren Belin (ex Youngstown State University) che arriva a Porto San Giorgio dopo aver disputato buoni campionati in Romania ed in Portogallo; Giulio Perini, Marco Tombolini e Patrick Belleggia, oltre a garantire quella “continuità territoriale” che nello sport non fa mai male, consentono di guardare al futuro con una rinforzata dose di ottimismo e fiducia. Perché l’obbiettivo principale della Silva Virtus Porto San Giorgio, compagine cestistica militante in Serie C, è quello del mantenimento della categoria: “E’ così, facendo quanto di meglio possibile per entrare fra le prime otto della graduatoria – ha dichiarato Fabio Lanciotti, massimo dirigente del sodalizio rivierasco – Ciò ci consentirebbe di evitare i play out. Inoltre un particolare occhio di riguardo lo riserveremo al nostro florido Settore Giovanile, che vanta quasi 200 tesserati, e che in questa stagione sarà impegnato in ben cinque campionati (Under 13, Under 14, Under 16, Under 16 ed Under 18) ed a tre Tornei di minibasket”. Con la riforma dei campionati, le Società di C Silver dovranno disputare le gare interne in impianti rispettosi delle misure valide per le categorie nazionali: “Disputeremo le nostre gare in casa al PalaSavelli – conclude Lanciotti – e per noi è motivo di grande orgoglio”. (u.f.)