Montessori Lab Guida per accompagnare il bambino verso una vita felice e appagante
Da zero a 3 Come applicare la pedagogia Montessori al nido
Indice Questa guida è per te Maria Montessori Uno spazio a misura di bambino
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Cosa occorre? 1. Gli arredi 2. I giochi 3. Organizzare gli scaffali 4. Preparare le attività 5. Assecondare l’autonomia 6. Osservare
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Il dodecalogo dell’ educatrice Il nostro progetto
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Questa guida è per te Organizzare gli spazi educativi seguendo il pensiero montessoriano si può! In questa guida troverai come, attraverso semplici e indispensabili regole di base, è possibile applicare la pedagogia montessoriana per accompagnare la crescita dei bambini al nido. Iniziamo dall’organizzazione dell’ambiente e delle attività e facciamo sì che l’adulto si ponga, nei confronti del bambino, con un atteggiamento di osservatore attento, consapevole. e rispettoso dei tempi naturali di apprendimento.
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Maria Montessori Maria Montessori, medico, antropologa e grande ricercatrice fonda i suoi studi sull’osservazione e sulla sperimentazione elaborando un metodo pedagogico che unisce e mette in evidenza le principali componenti dell’educazione: l’ambiente, i materiali, l’adulto e il bambino. La Montessori elabora una pedagogia scientifica nuova, basata sull’osservazione psicologica e antropologica del bambino “naturale”. Scopre così un bambino che si apre alla vita con energia creativa. Si batte contro i pregiudizi che considerano il bambino incapace di darsi delle regole e di concentrarsi in attività di apprendimento e che si pensa possa imparare e crescere sano solo mediante condizionamenti costrittivi.
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Uno spazio a misura di bambino Per il bambino che deve nascere il mondo non è totalmente sconosciuto: si prepara, già nel ventre materno, all’incontro con le persone che si occuperanno di lui. Ed ecco che già appena nato si tranquillizza al suono della voce della madre. Seleziona con abilità sorprendenti i suoni a lui noti. La sua mente è una mente assorbente capace di comprendere e apprendere velocemente le azioni e le emozioni degli adulti. Quando sarà in grado di muoversi vorrà esplorare l’ambiente, vorrà conoscerlo sperimentando le sue capacità percettive. Il nido, la casa, la scuola saranno per lui luoghi di crescita se risponderanno, con competenza e amore, ai suoi bisogni emotivi, relazionali e cognitivi.
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Cosa serve? 1. Gli arredi 2. I giochi
3. Ordine – Gli scaffali 4. Le attività 5. L’autonomia 6. L’osservazione
1. Gli arredi Preparare l’ambiente, curarlo nei minimi particolari significa pensare con amore a chi lo abiterà. I mobili dovranno essere dimensionati in funzione del bambino e delle sue forze. L’ambiente dovrà essere ordinato, ogni cosa dovrà avere un posto non casuale ma pensato in base all’età e alle competenze del bambino. Per il bambino questo vuol dire poter conoscere la disposizione degli oggetti nell’ambiente, e quindi avere la possibilità di ritrovarli: il fatto di avere punti di riferimento non discontinui ma rassicuranti e certi, crea nel bambino una maggiore stabilità psichica ed emotiva.
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2. I giochi Colori tenui, legni di buona qualità, carta, cartone e materiali naturali, queste sono le caratteristiche che devono avere i materiali per i bambini da zero a tre anni. Le sfumature del legno, la morbidezza del cotone o la semplicità dei disegni della carta di Varese rendono i giochi molto adatti a sviluppare le competenze cognitive dei bambini nonché la loro sensibilità estetica. L’esplorazione nei primi anni di vita è essenzialmente sensoriale, e questi materiali favoriscono esperienze positive proprio per la loro naturale consistenza. I giocattoli di plastica a lungo andare non risultano così attraenti per il bambino. Molto spesso i giochi in commercio contengono numerose proposte di attività in un solo oggetto, come infilare, aprire, chiudere, attivare un suono spingendo un pulsante ecc, e questo può creare, nel bambino, molta confusione e poca concentrazione. 8
3. Organizzare gli scaffali Dedichiamo un po’di tempo all’organizzazione degli scaffali. Abbiamo tante attività da proporre? Bene, organizziamole per argomento, per esempio “aprire e chiudere” oppure svitare e avvitare ecc. I bambini scelgono cosa li attrae di più, quindi le attività dovranno competere tra loro per bellezza e interesse. Se le attività saranno posizionate in un vassoio o dentro un grazioso cestino sicuramente saranno più affascinanti. Uno dei compiti degli adulti è quello di dare valore alle cose, anche le più semplici.
Il segreto è utilizzare scaffali con due o tre ripiani poco profondi. Facciamo in modo che ci sia una sola fila di oggetti esposti; e decidiamo quale gioco posizionare in basso e cosa in alto e quali oggetti possono stare vicini oppure lontani tra loro.
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4. Preparare le attività Le attività montessoriane hanno degli obiettivi superiori evolvendosi in azioni sempre più complesse. Per questo l’adulto organizza lo spazio e l’ambiente nel modo migliore, facendo sì che questi obiettivi possano essere gradualmente raggiunti; propone lavori né troppo semplici, né troppo difficili: ciò permette di bilanciare e tenere a mente la possibilità che se, l’attività è troppo semplice il bambino ne potrebbe essere annoiato, o viceversa, se troppo difficile il bambino potrebbe avere l’ansia di non riuscire. La soddisfazione e lo stato massimo di concentrazione sono sempre presenti quando il bambino riesce a portare a termine l’esperienza, se questa corrisponde ai suoi bisogni di apprendimento ed è adatta alle sue competenze.
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5. Assecondare l’autonomia Il bambino non ha solo il bisogno di toccare, o sperimentare la relazione tra gli oggetti, ma desidera imparare ad usarli, desidera compiere azioni con un fine specifico e reale: per esempio vestirsi da solo, mangiare da solo o utilizzare gli utensili della cucina per preparare qualcosa, oppure pulire con uno straccino. Verso i due anni è molto interessato alle azioni che fanno gli adulti nella quotidianità e desidera imitarli per imparare. Organizziamo attività che possano aiutarlo a sperimentare queste competenze. Imitare gli adulti non è un’azione fine a se stessa, non è un’imitazione senza senso. Il bambino fa qualcosa che ha visto fare in precedenza, che ha immagazzinato nella memoria guardando il mondo intorno a sé. Le azioni dell’adulto sono lo stimolo esterno a fare altrettanto, se vedrà compiere un certo lavoro, avrà il desiderio di farlo anche lui.
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6. Osservare I bambini molto spesso sanno cosa desiderano, occorre quindi dare loro il tempo di scegliere da soli cosa fare o cosa prendere dagli scaffali. È molto importante non mettere fretta, la concentrazione che ogni bambino mette in atto è indispensabile per la sua crescita. Se pensiamo sia il caso si può incoraggiare la ripetizione dell’esercizio. Al bambino piace ripetere più volte una stessa attività. Ricordiamoci che, se proprio non è necessario, non bisogna interrompere il bambino mentre è concentrato in un’attività neanche per lodarlo e tantomeno per correggerlo.
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Il dodecalogo dell’educatrice montessoriana • • • • • • • • • • • •
Preparare e curare l’ambiente. Indicare in modo chiaro ed esatto l’uso degli oggetti e del materiale. Essere attiva quando si mette il bambino in rapporto con l’ambiente, divenire passiva quando questo rapporto è avvenuto. Osservare i bambini affinché non sfugga lo sforzo di chi cerca gli oggetti nascosti, di chi ha bisogno di sostegno. Accorrere e ricambiare laddove si è chiamati. Ascoltare laddove si è invitati. Rispettare chi lavora senza interrompere né interrogare. Rispettare chi sbaglia senza correggere direttamente. Rispettare chi si riposa e guarda gli altri lavorare senza richiamare e senza obbligare al lavoro. Essere instancabili nel ritentare di offrire un lavoro a chi lo respinge. Fare sentire la presenza a chi cerca, nascondersi a chi ha trovato. Apparire a chi ha finito il suo lavoro ed ha esaurito liberamente il suo sforzo.
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Il nostro progetto Il progetto Montessori Lab nasce per avvicinare chi si occupa di bambini alla pedagogia montessoriana. Il nostro desiderio è quello di diffondere tra i genitori, le educatrici e le insegnanti un pensiero per progettare spazi educativi e attività di qualità . Ci occupiamo di design di interni per spazi nido e spazi scuola, progettazione di giochi, laboratori e seminari tematici per la formazione di insegnanti, educatori e genitori.
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