OTTOBRE 2015
incontri
Imparare giocando Il giardino d’autunno
il Notiziario dell’Operatore Sociale
INGRESSI SOLIDALI I tanti volti dell’accoglienza
C
counseling
L’esperta di Counseling educativo
ANIMATORE
Voglio continuare su questa strada, mi piace troppo
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Editoriale Tutti coloro che hanno a che fare con il sociale sanno bene quanto siano importanti la formazione e l’aggiornamento in questo settore in continua evoluzione. L’Istituto Cortivo, che in questo senso ha sempre offerto molto ai propri allievi ed ex allievi, per gli ultimi mesi del 2015 ha messo a punto un ricchissimo programma: vario, coinvolgente, perfetto per chi vuole apprendere o intraprendere, offre occasioni di alta qualità a tutti coloro che vogliono crescere assieme agli altri. Si inizia a Monteortone, Abano Terme, con il seminario “Aiutare nel Benessere”: condotto da Attilio Piazza e Marco Marson dal 24 al 26 settembre ha l’obiettivo di offrire strumenti concreti per avviare relazioni di aiuto ed efficace sostegno alla persona con maggior forza, competenza, consapevolezza delle proprie risorse. Sabato 3 ottobre sarà invece la volta di Monica Colosimo che, presso il Centro Didattico di Via Clerici, a Milano, proporrà un affascinante viaggio fra i segreti della scrittura autobiografica e creativa. Quindi, il 16 ottobre, Gabriella Degrandi e Luciana Rossi Un autunno gestiranno a Villa Ottoboni, Padova, la terza edizione di a tutta formazione “Assistere, Accompagnare, Aiutare”, questa volta dedicata alle nuove tecnologie intese come prezioso supporto nelle attività educative e assistenziali. Il 17 ottobre, sempre nella stessa, suggestiva cornice, sarà Clara Galetto a condurre “Imparare a Studiare”, incontro dedicato all’acquisizione di un metodo di studio finalizzato ad aumentare negli allievi il livello di comprensione e utilizzo efficace del materiale di apprendimento. A novembre, nel fine settimana del 13 e 14, si terrà ancora a Villa Ottoboni il tradizionale seminario sull’impresa sociale, questa volta però sdoppiato in due giornate: nella prima è prevista l’approfondita esplorazione dei passaggi finanziari, organizzativi, progettuali, burocratici e legislativi necessari per aprire una struttura assistenziale mentre nella seconda, dal significativo titolo “Imprenditore sarai tu!”, il tema sarà l’autoimprenditorialità, ovvero come valorizzare le proprie capacità sul mercato del lavoro e imparare a promuoversi, a coinvolgere altri, ad analizzare un territorio per proporre un progetto d’impresa, un’attività o un servizio innovativi… Stesso luogo, stesso mese e altro giorno, il 21, per l’ultimo appuntamento: “Parole leggere come nuvole”. Dopo il successo dello scorso anno Cristina Zuppel vi riporterà nel mondo delle parole del cuore e della memoria, quelle che raccontano la nostra storia, intime evocatrici della nostra identità perché ricordare è rivivere, in un altro tempo e da un’altra prospettiva. Ce n’è davvero per tutti i gusti e tutti gli interessi: vi aspettiamo!
INCONTRI Ottobre 2015
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Sommario
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04 14 01 EDITORIALE
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ingressi solidali Dentro le strutture
I tanti volti dell’accoglienza
06 ARRIVANO I NOSTRI
Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini. (Dante Alighieri)
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Parla la squadra Cortivo Dalla segreteria didattica dell’Istituto Cortivo empatia e… passione per lo Shiatsu
COUNSELING
L’esperta di Counseling educativo
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In pratica: Stimoli, conferme, svolte lavorative
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infanzia
Tirocinio con sorpresa finale
14 animatore
Voglio continuare su questa strada, mi piace troppo
16 animatore
Due diverse esperienze e una riflessione… Istituto Cortivo Editore Stampa Litocenter srl - Zona industriale nuova 35016 Piazzola sul Brenta (PD) Progetto grafico e impaginazione: immagina.biz
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“CHE LAVORO FAI?”: EX ALLIEVI RACCONTANO
27 22 educ’AZIONI
Il sociale in rete
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26 27
www.dongnocchi.it www.operasanfrancesco.it
26 A PESCA DI SITI
Imparare giocando
Il giardino d’autunno
Passione e formazione, il binomio vincente
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chi semina raccoglie: Speciale seminari
· Aiutare nel benessere · Autobiografia dell’essere · Assistere, accompagnare, aiutare · Imparare a studiare · Fare l’impresa nel sociale · Imprenditore sarai tu! · Parole leggere come nuvole
24 IL SOCIALE TRA
carta e pellicola Il libro
Nel mare ci sono i coccodrilli
Il film
Stelle sulla terra
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segnalazione allievi Opportunità, indicazioni, soluzioni.
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Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale. Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati. Mare nostro che non sei nei cieli all’alba sei colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia, ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste. Mare nostro che non sei nei cieli, tu sei più giusto della terraferma, pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto. Custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro, da carezza, da abbraccio e bacio in fronte di padre e di madre prima di partire. 4 INCONTRI - Ottobre 2015
ingressi solidali dentro le strutture
I tanti volti dell’accoglienza Sono intense le parole scritte da Erri De Luca nell’ottobre del 2015 a Lampedusa, isola di frontiera al centro del Mediterraneo che, dopo essere stata per millenni luogo di scambio proficuo fra popoli, è diventato oggi il mare in cui migliaia di profughi spesso perdono la vita in nome di una mercificazione dei corpi che ha tutte le caratteristiche della tragedia epocale. L’Europa non pare aprirsi all’accoglienza: preferisce far circolare le merci piuttosto che gli uomini sconfessando così quel senso di fratellanza che in una civiltà evoluta si dovrebbe dare per scontata. Il nostro Paese ha ancora per molti disperati il sapore della speranza: il nostro suolo rappresenta il loro primo approdo sicuro dove, per fortuna, trovano non solo chi li vorrebbe respingere a tutti i costi, ma anche persone e realtà che, come afferma De Luca, operano generosamente secondo una “economia del dono che, a tempo debito, soppianterà quella del profitto” (da intervista su Vita n° 06 2015). Vediamo allora chi sono queste persone che testimoniano il valore dell’accoglienza attraverso azioni umanitarie poco “megafonate” ma molto attive e presenti. Il loro modo di agire non è “buonismo” ma consapevolezza che un fenomeno complesso come quello della fuga dalla povertà e dalla guerra va comunque gestito salvaguardando la vita e la dignità di chi in questo momento subisce
senza colpe il peso feroce della Storia. Un ruolo centrale lo svolgono da sempre i Lampedusani, accoglienti e sempre pronti ad offrire soccorso così come stabilisce l’etica del mare. Lo fanno da oltre vent’anni con grande senso di responsabilità, pur chiedendo alla UE politiche d’intervento più efficaci e generose. Intanto, anche al nord i volontari non mancano come testimonia la Cooperativa Ruah di Bergamo (cooperativaruah.it) che ospita circa 500 migranti in strutture capaci di accogliere dalle 35 alle 90 persone. Ultimamente è stata promotrice di un progetto che prevede l’impiego dei giovani migranti in attività socialmente utili, iniziativa partita nel 2014 in convenzione con Comuni, Prefetture e Sindacati. A Biella, invece, il Consorzio Filo da Tessere (ilfilodatessere.com) ha preso in carico 21 persone, tutte di età inferiore ai 25 anni, e le ospita in appartamenti e presso una struttura della comunità San Filippo. Ma il Consorzio non si limita a garantire un tetto, cerca anche di favorire momenti di socializzazione, organizza corsi di italiano e si spende per offrire inserimenti lavorativi attraverso tirocini e formazioni professionali. Il Ciac di Parma (ciacolus. org) non è da meno: qui è attivo il progetto “Rifugiati in famiglia” e attualmente sono circa venti i nuclei familiari che hanno accolto un rifugiato in casa e, attorno a questa
forma di solidarietà, si aprono nuove disponibilità, dalla professoressa che offre la sua esperienza di insegnante per l’apprendimento dell’italiano al falegname che si propone per eventuali tirocini. A Padova c’è chi invece mette a disposizione la seconda casa sfitta ai richiedenti asilo, naturalmente a prezzi più che modesti. L’idea è coordinata da Percorso Vita (percorsovitaonlus.it) i cui operatori, grazie anche al lavoro dei volontari, fanno miracoli con i fondi erogati dal Governo per l’Emergenza Profughi garantendo un modello d’accoglienza sostenibile a un numero cospicuo di rifugiati. A Gassino, appena fuori Torino, ad accogliere i migranti è la Comunità Famiglie. Il suo progetto si chiama Rifugio Diffuso e ha come ente di riferimento l’Organizzazione Non Governativa Cisv (cisvfraternita.it). Il tutto è iniziato nel 2011 con l’accoglienza di tre rifugiati dell’Africa Subsahariana a cui sono seguite numerose donne con bambini. Gli esempi sono tantissimi, sparsi in tutta Italia. Insomma, per chi attraversa indenne il Mediterraneo, la speranza ha il volto di operatori, famiglie e volontari motivati e organizzati, consapevoli delle difficoltà ma pronti ad accogliere in modo strutturato chi ha bisogno. Il resto lo deve fare l’Europa, mettendo al centro delle sue scelte l’uomo, i suoi bisogni e il suo inalienabile desiderio di un futuro migliore. INCONTRI Ottobre 2015
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Dalla segreteria didattica dell’Istituto Cortivo empatia e… passione per lo Shiatsu Susanna Longhi lavora all’Istituto Cortivo dal 1997 in stretta sinergia con la Direzione Didattica. Il suo compito è assicurare agli allievi un servizio informazioni attento e dettagliato sull’intero svolgimento dell’attività formativa, soprattutto per quanto riguarda la fase relativa al tirocinio. Un lavoro di relazione il tuo… “Sì, richiede non solo competenze specifiche ma anche la capacità di instaurare rapporti significativi con le persone, sia con i colleghi, sia con gli allievi. Comunicare entusiasmo e valorizzare l’impegno sono due aspetti del mio lavoro che considero molto importanti”. Ti senti in sintonia con il clima collaborativo che da sempre contraddistingue l’Istituto Cortivo? “Certamente, anche nella vita privata coltivo interessi affini… Da sempre mi interesso di storia dell’arte e da anni mi dedico alla pittura figurativa. Inoltre, da circa trent’anni, mi interesso di vari ambiti connessi allo studio della dimensione psicologica dell’esistenza e alle attività umane nel ciclo di vita”. 6 INCONTRI - Ottobre 2015
Ti riferisci al fatto che è possibile evolvere a qualsiasi età? “Proprio così. La crescita, infatti, è un processo articolato e continuo, spesso gratificante e portatore di gioia. Con il trascorrere degli anni sorgono sempre nuove possibilità per realizzarsi e sperimentare le proprie abilità”. E in questa tua ricerca quali talenti hai scoperto di avere? “Non mi manca certo la capacità di mettermi in gioco: nonostante gli impegni familiari e l’età non più giovane ho pensato di approfondire i miei interessi personali e mi sono iscritta a un corso professionale per diventare operatore Shiatsu. L’ho considerato un ulteriore passo verso lo sviluppo personale”. Raccontaci… “Pochi mesi fa ho ottenuto il titolo di Shiatsuka, con risultati eccellenti. Questo però è uno di quei percorsi che non hanno mai fine. Lo Shiatsu è una forma d’arte, una disciplina evolutiva che valorizza le risorse naturali delle persone coinvolte nella pratica, ovvero l’operatore e il ricevente. Genera una migliore qualità della vita a prescindere dall’età, dalla condizione e dallo stato di
arrivano i nostri Parla la squadra cortivo
benessere o di disagio dei soggetti. In quest’arte, la relazione autentica è un vero e proprio strumento di lavoro, essenziale per ottenere un buon risultato. Un bravo Shiatsuka deve essere capace di stare con la persona trattata, di farla sentire accolta e accettata per ciò che è. Richiede calma, serenità e capacità di accettare e affrontare con pazienza le difficoltà”. La relazione al centro del trattamento, quindi, in puro stile Cortivo... “Si tratta di una relazione olistica: anche agli allievi che si apprestano a svolgere il tirocinio sottolineo sempre l’importanza di considerare l’utente come persona nella sua interezza, non va mai identificato solo con il suo malessere. Un atteggiamento, questo, che anche nello Shiatsu, consente all’operatore di entrare profondamente in contatto con i pazienti. Aiutare la persona che chiede aiuto significa accompagnarla, saper applicare la tecnica con il cuore e con autenticità. Le qualità positive del cuore che vanno coltivate sono la gentilezza, il rispetto, la sincerità, la considerazione, la gratitudine, l’attitudine al sorriso, la generosità”.
affettiva tra madre e bambino. Le mani, come gli occhi e la voce, sono in grado di esprimere tutta l’amorevolezza dell’attenzione. Ho imparato quanto sia importante porsi in modo empatico con il paziente, instaurare un dialogo non solo fatto di parole ma anche di gesti manuali. La comunicazione corporea è comunicazione non verbale: con le parole trasmettiamo contenuti, ma la sostanza della relazione, in tutte le sue sfumature, è rivelata dal linguaggio del corpo. Toccare, quindi, è comunicare a tutti gli effetti, è accogliere l’altro riconoscendolo nella sua individualità e nell’unicità della sua esistenza”. Una riflessione finale? “L’impegno e la costanza sono i criteri di base per realizzare qualsiasi progetto di crescita personale ma è la passione a fare la differenza. È la passione che mi dà la carica per proseguire con interesse, curiosità e amore il mio percorso di sviluppo, un viaggio alla scoperta dei tanti tesori nascosti dentro me stessa e negli altri”.
Quale aspetto della pratica Shiatsu ti ha maggiormente coinvolta? “L’importanza del ‘con-tatto’; il tatto, infatti, è per eccellenza il senso della realtà. La pelle svolge un ruolo primario nelle esperienze del bambino, nel suo rapporto di scoperta del mondo. Durante il corso ho approfondito il tema dell’arte del tocco e la sua efficacia nel rafforzamento della relazione INCONTRI Ottobre 2015
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L’esperta di counseling educativo Formatasi alla scuola di Attilio Piazza, Donatella Celli insegna, conduce laboratori teatrali, si occupa di formazione in ambito educativo, racconta… I suoi punti di forza sono l’approccio sistemico, le Costellazioni Familiari e il Somatic Experiencing, strumenti metodologici finalizzati allo sviluppo armonico del bambino e al superamento di eventuali traumi.
Laureata in Pedagogia e Filosofia, Donatella Celli è Counselor sistemico con master sul Disagio Preadolescenziale, diploma in MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi e formazione in Comunicazione e Somatic Experiencing. Non solo: è anche insegnante elementare e organizza da anni laboratori teatrali e artistici in diversi contesti educativi. Conduce inoltre percorsi di formazione per insegnanti ed educatori, seminari e sessioni individuali di Costellazioni Familiari ed è anche autrice di numerosi testi. Lo scorso luglio ha condotto un seminario di approfondimento nell’ambito del Counseling educativo organizzato dall’Istituto Cortivo per gli iscritti al corso triennale di Counselor e per chiunque lavori in campo educativo. 8 INCONTRI - Ottobre 2015
“È stata la mia prima volta all’Istituto Cortivo e devo dire che ho trovato una platea attenta e sensibile e un’atmosfera di grande energia: è stato un piacere condividere con un gruppo così motivato la mia esperienza di formatrice ed educatrice. Ho parlato del mondo dei bambini, dei loro disagi, di come si possono aiutare a ritrovare il loro posto in famiglia attraverso uno sguardo sistemico, e a favorire il loro benessere aiutandoli a crescere in modo sano e completo”.
saperli ascoltare e offrire loro delle possibili soluzioni. Ho cercato di porre l’attenzione su ciò che può aiutare gli educatori e i genitori a sostenere i bambini lungo un percorso di crescita personale e relazionale ma ho anche dato spazio all’osservazione dei processi d’insegnamento-apprendimento nei diversi contesti in cui vive e si muove il bambino, dalla scuola alla famiglia alle varie associazioni e su come tali contesti possono interagire tra loro”.
Un seminario che traccia interessanti orizzonti di senso per chi si occupa di educazione ed assistenza all’infanzia… “Sì, chi lavora con l’infanzia e l’adolescenza si confronta spesso con il disagio dei bambini e le insicurezze dei genitori: è necessario
Quale obiettivo ti eri posta? “Focalizzare l’attenzione dei corsisti sulle modalità e gli ordini che permettono di creare relazioni salutari all’interno di sistemi diversi e in che modo aiutare i bambini a sciogliere disagi e malesseri derivati da eventi difficili. L’intento è di
counseling
aiutare il bambino ad essere sereno e a sentirsi accolto in un posto sicuro mentre scopre se stesso e il mondo”. Come è andata? “Più che bene. Sono stati molti i corsisti che a fine seminario mi hanno avvicinato chiedendomi informazioni e consigli su come risolvere alcune situazioni sia personali sia professionali”. Quali difficoltà incontri più spesso nella tua professione? “Dal punto di vista sistemico le difficoltà che spesso i bambini incontrano sono legate al loro essere ‘fuori posto’. A volte è difficile per i genitori essere adulti e quindi per i bambini essere bambini. Questo genera confusione, senso di ina-
deguatezza, difficoltà relazionali. Può anche succedere che il bambino assuma il ruolo di qualcuno che nell’ambito familiare è stato escluso, allontanato, dimenticato, una posizione che gli richiede così tanta energia da compromettere seriamente l’evolversi di un’infanzia serena. Ricordiamoci che un bambino farebbe qualsiasi cosa per garantire il benessere dei genitori ma può succedere che i suoi tentativi falliscano provocando malessere e stress. È importante che madri e padri diventino consapevoli delle dinamiche relazionali sistemiche che si instaurano in famiglia e dei disagi personali che il bambino potrebbe vivere quando viene esposto a eventi difficili questo li potrebbe aiutare a ristabilire un certo ordine e a sostenere
il bambino lungo il percorso della propria crescita”. Lei ha scritto alcuni libri, tra l’altro disponibili anche online, che potrebbero essere utili per chi si occupa di Counseling educativo, ricchi di approfondimenti teorici ma anche di tanti esempi pratici… “Con la casa editrice Tecniche Nuove ho pubblicato ‘I bambini, le relazioni, i traumi - Costellazioni Familiari e Somatic Experiencing’ e ‘Il Sentire dei bambini’. Con l’editore Magi è invece uscito ‘Oltre il limite’. Sempre con Tecniche Nuove è infine in via di pubblicazione un nuovo libro, a cui tengo in modo particolare: ‘Genitori imperfetti, bambini felici’”.
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: A C I T A IN PR onferme, c stimoli, e v rati o v svolte la
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Tirocinio con
sorpresa finale “Come ho già letto nelle interviste di altre allieve pubblicate su Incontri o sul sito dell’Istituto Cortivo - commenta Martina Piffer di Trento - anche per me l’esordio nel mondo del lavoro è stato per un po’ a zig zag sino a quando ho imboccato la direzione che meglio rispondeva alle mie inclinazioni e aspirazioni”. Raccontaci… “Mi sono diplomata all’istituto socio psicopedagogico della mia città e già mentre studiavo avevo avuto i miei primi contatti con il mondo dell’infanzia, come baby sitter e come animatrice nei campeggi estivi organizzati dalla parrocchia. Poi avrei voluto continuare con l’università ma non mi è stato possibile a causa di problemi familiari insorti nel frattempo. Così ho cominciato a cercare una qualsiasi via d’uscita verso un’occupazione e ho frequentato un corso per segretaria di studio legale alla fine del quale sono stata in effetti assunta da un avvocato, ma non riuscivo proprio a ingranare: ho resistito per nemmeno un anno e poi ho lasciato, decisamente non era la vita che faceva per me”.
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E hai ricominciato daccapo… “Sì, ma stavolta ero più sicura di sapere cosa volevo e cosa no e, quando alcuni amici mi hanno parlato favorevolmente dei corsi dell’Istituto Cortivo, che peraltro già conoscevo perché una ragazza mia coetanea l’aveva frequentato, ho preso seriamente in considerazione questa opportunità di formazione professionale. Mi sono messa in contatto e mi sono iscritta alla specializzazione Assistente all’infanzia”.
INFANZIA Racconti degli allievi
Dritta all’obiettivo! “Ho capito subito che avevo fatto la scelta giusta. Ho frequentato la sede di Trento e gli studi sono andati bene. Alcune materie erano per me un ripasso di quelle che avevo fatto alle superiori, altre invece erano nuove, ma tutte avevano un taglio interessante, professionalizzante, di immediata utilità: per esempio le nozioni che ho appreso studiando ‘Alimentazione, cucina e dieta’ mi sono state preziose nella vita di ogni giorno. Ottimo è stato anche il rapporto con gli insegnanti che, oltre ad essere una fonte infinita di chiarimenti e consigli, mi hanno dato una grossa mano nella messa a punto della relazione finale”. Nella quale hai raccontato del tuo tirocinio. Come è andato? “Dopo aver fatto una ricerca territoriale grazie alla quale ho conosciuto buona parte dell’universo infanzia della città di Trento e dintorni, sono stata accolta nella Kinder House, un asilo a breve distanza da dove abito gestito da una signora calabrese che quando viveva in Calabria aveva un altro asilo nel quale aveva già inserito delle tirocinanti dell’Istituto Cortivo. È stato tutto perfetto, i miei piccoli timori all’inizio sono stati immediatamente spazzati via dalle altre ragazze dell’équipe che mi hanno dato fiducia e, quando necessario, suggerimenti e stimoli. È stato un inserimento felice, stavo con i bambini più grandicelli, da un anno e mezzo a tre anni, e tutto è filato via liscio come l’olio con gradita sorpresa finale”.
Quale sorpresa? “Dopo aver concluso il tirocinio alla fine dello scorso febbraio ero stata chiamata qualche volta per delle sostituzioni ma non avrei mai potuto immaginare che, a maggio, sarei stata convocata dalla responsabile per dirmi che se mi andava bene potevo immediatamente cominciare a lavorare lì, con contratto part-time a tempo indeterminato. Mi sembrava impossibile, invece era tutto vero, un sogno che continua ancora adesso…”. Lavori di mattino o pomeriggio? “Di pomeriggio dall’una e mezza alle cinque e mezza. Seguo i più piccolini, da tre mesi a un anno e mezzo: mi piacciono un mondo, tante coccole e sorrisi a tutto spiano. In pratica controllo il momento del risveglio dalla nanna, gli do la merendina e poi sto con loro facendo vari giochi e attività sino a quando arrivano i genitori per riportarli a casa. Una vera gioia, un successo che devo al Cortivo, un Istituto che mi sento di consigliare a chi leggerà queste righe perché ti forma, ti aiuta, ti indirizza, ti fa scoprire molto di te stessa e ti mette in grado di impegnarti, di percorrere una strada e di cogliere opportunità e soddisfazioni”.
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Voglio continuare su questa strada,
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animatore Racconti degli allievi
“Dopo essermi diplomata al Liceo Scientifico indirizzo linguistico - racconta Cristina Furtuna di Orvieto avrei voluto continuare a seguire questo percorso di studi anche all’Università ma non mi è stato possibile e così ho deciso di cambiare strada. Da sempre facevo la baby sitter, mi piaceva molto stare con i bambini, con loro mi sentivo a mio agio, ricambiata di tutto l’affetto che gli dimostravo, era un’attività che sentivo giusta per me. È stato così che mi sono iscritta all’Istituto Cortivo per conseguire le due specializzazioni di Assistente all’Infanzia e Animatore”. Come mai hai scelto il Cortivo? “Nel momento della decisione ho rispolverato un quadernino che già ai tempi della scuola riempivo di indirizzi utili per il futuro e lì ho ritrovato l’Istituto Cortivo. Poi sono andata in internet, ho trovato tutte le conferme che cercavo, ho fatto il grande passo e devo dire che mi sono trovata benissimo”.
cui non ho avuto particolari problemi a socializzare con i piccoli”. In cosa consisteva la tua attività lì? “Seguivo un programma ma con una certa libertà. Iniziavo alle nove di mattina con lavoretti manuali, tennis, piscina e giochi in spiaggia. Poi, dopo il pranzo e il riposino, caccia al tesoro e altre attività e quindi, dopo la cena alle sette, uno spettacolino sempre diverso e a nanna. Ma per noi dello staff non era finita perché la sera partecipavamo alle attività di animazione per gli adulti, musica, ballo e show organizzati da noi e supervisionati da una brava coreografa”.
A che punto sei arrivata? “Mi manca qualche esame. Il tirocinio l’ho fatto presso il Villaggio di Napitia del Club Méditerranée a Pizzo Calabro, dove sono rimasta anche al termine del tirocinio”.
Insomma si correva… “È stato impegnativo, ma molto divertente e professionalizzante. Ho imparato molto, ho seguito anche i corsi di formazione che il villaggio organizzava al suo interno, per lo staff grazie ai quali ho imparato le mie mansioni e l’organizzazione della struttura nonché la storia del Club Med. Del resto c’erano più di mille ospiti e noi Animatori eravamo solo una decina. Sono stata molto aiutata dall’ambiente, che è magnifico, e dall’atmosfera di grande famiglia che ho percepito sin dal primo giorno, subito accolta e integrata nel gruppo”.
Sei rimasta lì? “Sì, mi hanno fatto un contratto di due mesi e ne ero felicissima. Quando sono arrivata mi hanno detto che se mi fossi impegnata avrei avuto una possibilità di essere assunta, ed io non mi sono certamente tirata indietro. Ho dato il massimo, seguendo i bambini del mini club dai quattro ai dieci anni. Ho appreso il francese a scuola e, essendo di origini moldave, conosco anche il russo, per
Cosa speri di fare da qui in avanti? “Vorrei continuare a studiare le lingue e poi partire, magari per fare l’animatrice in villaggi turistici in giro per il mondo. Adoro viaggiare, a casa mi annoio, e adesso che ho verificato che ce la posso fare non smetterei più. E pensare che ero venuta qua per fare un mese di tirocinio… Ho cambiato idea, voglio continuare su questa strada, mi piace troppo”. INCONTRI Ottobre 2015
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Due diverse esperienze e una riflessione‌ Shiva Villano ha vissuto nel suo tirocinio situazioni estremamente diverse: un centro per disabili e un villaggio turistico.
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animatore Racconti degli allievi
“Quando ho lasciato la scuola avevo diciotto anni - racconta Shiva Villano di Capriate San Gervasio in provincia di Bergamo - e mi sono messo subito alla ricerca di un’alternativa più motivante che mi permettesse di entrare in un mondo che da sempre mi attraeva: quello dell’assistenza”. L’hai trovata? “Sì, nell’Istituto Cortivo. Mi sono iscritto al corso di Animatore e adesso, conclusi gli esami e il tirocinio, sono a un passo dall’attestato. Ho frequentato la sede di Milano ed è stato tutto molto bello, interessante e coinvolgente. Mi sono trovato in un ambiente diverso da quello delle scuole superiori: non mi sono sentito un ragazzino ma una persona adulta e responsabile delle proprie azioni. Questo mi ha molto stimolato a studiare, a darci dentro, e quando non capivo qualcosa sapevo che avevo a mia disposizione le lezioni online e le consulenze dei docenti, e questo mi tranquillizzava molto. Poi è venuto il momento del tirocinio, che è stato un’esperienza sul campo diversificata e professionalizzante e che mi ha dato una visione più ampia e precisa su cosa potrei fare in un futuro prossimo”. Da come parli mi sembri molto maturo per i tuoi diciannove anni… “In effetti ho già accumulato varie e significative esperienze di vita. Sono nato in India, a Bangalore, e quando avevo quattro anni sono stato adottato dai miei genitori italiani: sono cose, queste, che fanno maturare in fretta per quanto positive possono essere state”.
contatto con disabili adulti, che accoglievo, assistevo e seguivo sia durante il lavoro di assemblaggio che facevano per conto di una ditta esterna, sia nel corso delle diverse attività ricreative, l’orto, la piscina, le visite al maneggio di asini…”. E la seconda? “Tutto in un altro mondo, un mese presso il Villaggio di Napitia del Club Méditerranée, a Pizzo Calabro. Un luogo straordinario, dove mi sono dato molto da fare ma sempre con entusiasmo e divertimento. Il mio compito era di seguire i ragazzini del mini club da otto a dieci anni. Quasi tutti parlavano francese e io, che non conosco quella lingua, tentavo di farmi capire a gesti e con un linguaggio maccheronico che li faceva ridere. Erano simpatici, mi correggevano, mi aiutavano e devo dire che qualcosa di francese l’ho imparato grazie a loro”. Ormai hai quasi l’attestato in mano: cosa ti piacerebbe fare dopo? “In futuro mi piacerebbe lavorare anche con i disabili, ma adesso per qualche anno avrei voglia di continuare con l’animazione nei villaggi. È una realtà estremamente dinamica che mi attrae molto!”.
Torniamo al tirocinio. Dove l’hai svolto? “In due diverse realtà. La prima è stata con la Cooperativa Sociale Onlus Castello presso il Centro Socio Educativo della cittadina dove vivo. Qui ero in INCONTRI Ottobre 2015
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“Che lavoro fai?” Ex allievi raccontano Questa rubrica è dedicata alle esperienze e alle testimonianze di ex allievi dell’Istituto Cortivo. Storie in presa diretta di persone in cammino verso la piena realizzazione personale e professionale.
Passione e formazione, il binomio vincente Dagli studi di Economia al lavoro con i bambini “Avevo scelto di iscrivermi alla facoltà di Economia e Amministrazione delle imprese - spiega Marta Ceccarelli di Terni - un po’ perché mi ero diplomata in ragioneria, un po’ per soddisfare i miei che volevano vedermi laureata in un settore che fosse spendibile sul mercato del lavoro. Dentro di me, però, continuavo a sentire la passione che avevo sempre provato per il lavoro con i bambini. E non era solo l’istinto
che mi guidava verso l’educazione dell’infanzia, ma anche la pratica che continuavo a fare da tempo. Sin da quando avevo otto anni, infatti, ho coltivato l’arte della danza e, appena sono stata un po’ più grandicella, ho iniziato a fare l’insegnante a tanti piccoli allievi con i quali mi trovavo benissimo. Ecco, diciamo che a partire da questa esperienza ero sicura che avrei potuto dare molto in quell’ambito ottenendo maggiori soddisfazioni personali di quelle che avrebbe potuto riservarmi una carriera da contabile”. Come hai risolto la situazione? “Dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Ovvero ho concluso gli studi di Economia e subito dopo ho iniziato Scienze dell’Educazione. Dal dovere al piacere, potrei dire, e non solo: nel 2013 mi sono iscritta anche alla specializzazione infanzia dell’Istituto Cortivo. Avevo deciso di intraprendere quella
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strada e volevo dotarmi di vari titoli in modo da poter cogliere tutte le occasioni che mi si potevano presentare in futuro”. E adesso a che punto sei arrivata? “Ho conseguito l’attestato dell’Istituto Cortivo e sto concludendo il secondo anno all’Università. Ho fatto anche il tirocinio per l’attestato di Assistente all’infanzia presso l’Albero in Fiore di Terni. È un asilo nido e baby parking nel quale ho vissuto un periodo molto positivo: alla fine mi avevano anche chiesto la disponibilità a sostituire una collega andata in maternità ma non me la sono sentita di accettare, avevo troppe altre cose in ballo e non potevo permettermi di aggiungere un altro impegno che mi avrebbe preso tempo per mesi ma sono rimasta in eccellenti rapporti con l’équipe, ogni tanto vado da loro per salutarle e scambiare quattro piacevoli chiacchiere”.
“che lavoro fai?” ex allievi raccontano
Stai facendo tirocini anche sul fronte universitario? “Sì, ne ho fatto un primo da ‘Papaveri e Papere’, una buona struttura ben gestita da una cooperativa, e poi un secondo presso ‘Io Bambino’, una vera e propria istituzione ternana, attiva da 35 anni, con asilo e scuola materna. È stato proprio qui che mi è capitata un’altra occasione che ho pensato bene di non perdere: un’assunzione con contratto di apprendista per tre anni”. Stai lavorando? “Certo, e sono davvero felice di farlo in un luogo così bello e così ben organizzato. Mi sono inserita perfettamente sin dai primi momenti, senza problemi. Con le colleghe, tutte brave e preparate, il rapporto è ottimo e con i bambini è una festa tutti i
giorni. La mattina sto con i piccoli da sei mesi a tre anni, seguo il programma che prevede varie attività, disegno, manipolazioni, stimolazioni sensoriali e giochi di ogni genere. Fuori c’è un grande giardino attrezzato dove d’estate vengono installate anche delle piccole piscine e il divertimento è assicurato. Nel pomeriggio, invece, gestisco il servizio doposcuola per bimbi dai sei ai dieci anni e anche in questo caso si fanno tante cose utili non solo per il successo scolastico ma anche per la loro armoniosa crescita”. Cosa offre la struttura ai suoi piccoli ospiti? “Per favorire i genitori l’orario è flessibile: l’entrata va dalle 7.45 alle 9.30 mentre l’uscita è dalle 16.30 alle 17.00 con possibilità di prolungamento sino alle 18.30.
Il pranzo viene cucinato da una cuoca interna molto abile nel preparare cibi leggeri e nutrienti mentre le attività sono le più diverse grazie alla disponibilità di una palestra dove si fa anche il kung fu e di un teatro dove si fanno non solo spettacoli teatrali ma anche danza e musica”. Cosa pensi di fare da qui in avanti? “Continuare questo lavoro, certo, ma proseguire anche con la mia formazione. Quando finirò il corso universitario di Scienze dell’Educazione ho l’intenzione di intraprendere quello di Scienze della Formazione per poter coronare il mio sogno di diventare educatrice di scuola materna. So che ce la posso fare, sto bene e intendo stare sempre meglio facendo ciò che più mi piace: stare con i bambini”. INCONTRI Ottobre 2015
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Seminari d’autunno Da settembre alla fine dell’anno, i seminari si susseguono a ritmo serrato con una serie di proposte che spaziano tra argomenti e temi diversi e tutti interessanti.
Aiutare nel Benessere
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo condotto da Attilio Piazza e Marco Marson Il seminario fa parte del primo anno del Corso di Counseling ma è aperto agli allievi di tutte le specializzazioni
a Monteortone, Padova, dal 24 al 26 settembre 2015 Evento accreditato Synesis: 20 crediti ECP
Autobiografia dell’essere
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo condotto da Monica Colosimo Un viaggio affascinante tra i segreti della scrittura autobiografica e creativa, per farci capire quanto le parole possano aiutarci a comprendere meglio noi stessi, le nostre potenzialità, i nostri talenti. La giornata è aperta a tutti
a Milano, presso il Centro Didattico di via Clerici 10, il 3 ottobre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
Assistere, Accompagnare, Aiutare
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo condotto da Gabriella Degrandi e Luciana Rossi
Seminario sull’utilizzo delle nuove tecnologie intese come strumento prezioso, spesso insostituibile, anche nell’attività educativa e assistenziale
a Villa Ottoboni, Padova, il 16 ottobre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
La partecipazione ai seminari è come sempre gratuita. Per iscriverti, compila i form che trovi in fondo alle pagine dedicate nel nostro sito. Per informazioni: Istituto Cortivo, Centro di Formazione - Via E. Ramin, 1 - 35136 Padova Tel. 049 8901222 - Fax 049 8901213 - www.cortivo.it/seminari - e-mail: seminari@cortivo.it 20 INCONTRI - Ottobre 2015
chi semina raccoglie Speciale seminari
Imparare a studiare
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo condotto da Clara Galetto Il seminario vuole fornire ai partecipanti strumenti pratici di aiuto nello studio, utili per aumentare il livello di comprensione e di memorizzazione dei testi
a Villa Ottoboni, Padova, il 17 ottobre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
Fare l’impresa nel sociale
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo in collaborazione con la Cooperativa Progetto Now Seminario sull’apertura di una nuova struttura assistenziale; verrano esplorate le varie necessità finanziarie, organizzative, progettuali, burocratiche e legislative.
a Villa Ottoboni, Padova, il 13 novembre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
Imprenditore sarai tu!
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo in collaborazione con la Cooperativa Progetto Now Seminario su come valorizzare le proprie capacità sul mercato del lavoro.
a Villa Ottoboni, Padova, il 14 novembre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
Parole leggere come nuvole
Seminario di formazione organizzato dall’Istituto Cortivo condotto da Cristina Zuppel
una giornata di gioco e divertimento, in cui si lavorerà con carta, forbici, penna, colori, immagini, post-it e tanta fantasia, per scoprire tecniche autobiografiche di base, applicabili nei luoghi di lavoro, dall’asilo nido alla residenza per anziani
a Villa Ottoboni, Padova, il 21 novembre 2015 Evento accreditato Synesis: 6 crediti ECP
Per i Seminari del Corso di Counseling e Mediatore Familiare puoi trovare il calendario completo nell’Area Allievi del sito www.cortivo.it La partecipazione ai seminari è come sempre gratuita. Per iscriverti, compila i form che trovi in fondo alle pagine dedicate nel nostro sito. Per informazioni: Istituto Cortivo, Centro di Formazione - Via E. Ramin, 1 - 35136 Padova Tel. 049 8901222 - Fax 049 8901213 - www.cortivo.it/seminari - e-mail: seminari@cortivo.it INCONTRI Ottobre 2015
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Il giardino d’autunno Le emozioni di una dolce stagione
Arriva l’autunno con i suoi colori accesi, i frutti saporiti, le foglie che scricchiolano sui viali… Lasciati la luce e il calore estivi, il clima si fa più mite e la terra regala gli ultimi bagliori prima del riposo invernale. Un periodo ricco di pathos che può essere festeggiato dedicando alla natura un angolino della struttura dove lavorate con i bambini (ma lo potete fare anche a casa se avete a che fare con figli e nipoti o, perché no, anche in una RSA per rievocare con gli anziani emozioni e ricordi autunnali). Come fare? - Anzitutto individuate un angolo giusto, ben illuminato, dove sia possibile l’accesso a un ripiano non troppo alto o l’inserimento di un piccolo tavolo. - Trovate dei ritagli di stoffa dai colori autunnali: verde marcio, marroni, aranci accesi. Se andate in un negozio di scampoli, ottimi sono i tessuti utilizzati per le fodere degli abiti, lucidi e setosi. Drappeggiateli sul ripiano, magari mettendoci sotto qualcosa di morbido (un vecchio maglione o quant’altro) per simulare l’andamento mosso del terreno. - Coprite il ripiano con un grande telo creando così nei bimbi curiosità e aspettativa. - Date vita a un’atmosfera raccolta e, con voce sussurrante e un po’ misteriosa, avvicinate i piccoli all’angolino. Chiedete di fare silenzio assoluto e accendete una candelina (che naturalmente non lascerete poi accesa e incustodita).
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educ’azioni IMPARARE GIOCANDO
- Coinvolgeteli raccontando una storia un po’ fantasiosa (ad esempio, gli gnomi hanno chiesto il vostro aiuto per il loro giardino d’autunno, la mamma Terra sarebbe felice che l’aiutaste a raccogliere i frutti e le foglie dell’autunno, il signor Autunno è lieto che vi ricordiate di lui e allora faremo così e così, ecc.) e spiegate ai bambini cosa si potrebbe fare per riempire l’angolino con i segni dell’autunno. - Ognuno di loro, nei giorni a venire, potrà portare una fogliolina caduta, un rametto secco, una ghianda, un frutto… Potrete iniziare con un giro in giardino, alla ricerca di qualche primo contributo autunnale. I bambini si scateneranno alla ricerca e saranno ben lieti di posare il loro raccolto nel magico angolino. - Pian piano arriveranno castagne, nocciole, ghiande, semi di mais, melograni, cachi… - Per lo sfondo potrete usare del cartoncino bristol dove disegnerete sagome di alberi a cui i bimbi potranno incollare foglie ritagliate e colorate da loro. A fine autunno il giardino si trasformerà in un paesaggio diverso, in un presepe o in un bianco manto di neve dove poserete un ramo nudo non privo di gemme… - Potrete tenere vivo l’interesse decidendo un appuntamento fisso tutti i giorni o una o più volte la settimana durante il quale leggerete una storia o una filastrocca o canterete insieme qualche canzone autunnale. È un bel modo per vivere insieme il trascorrere di questa meravigliosa stagione.
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Il libro Oltre i confini È una storia esemplare sulla fuga dalla guerra e dalla violenza quella narrata da Fabio Geda in “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Racconta la vicenda di Enaiatollah Akbari, partito dall’Afghanistan a soli dieci anni e approdato in Europa a quattordici. È la madre a cambiargli il destino: per salvarlo dall’indottrinazione forzata dei talebani lo conduce attraverso un viaggio avventuroso fino in Pakistan, dove lo lascia abbandonato a se stesso facendogli promettere tre cose e cioè che non avrebbe mai rubato, usato armi e assunto droghe. Enaiatollah inizia così il suo percorso di sopravvivenza che lo vede attraversare in quattro anni il Pakistan, l’Iran, la Turchia e la Grecia, un viaggio all’insegna dell’infanzia negata durante il quale svolge lavori pesanti e vive momenti
Lo scrittore Fabio Geda con Enaiatollha Akbari, un incontro che si è trasformato in un’amicizia profonda e solidale. 24 INCONTRI - Ottobre 2015
molto drammatici ma trova anche persone di buona volontà che lo aiutano a superare numerosi ostacoli. Giunto in Turchia, il ragazzo riesce ad approdare in Grecia attraversando con terrore un mare in cui pensa “nuotino pericolosi coccodrilli”. Lavora inizialmente ad Atene alla costruzione del villaggio olimpico ma decide poi di partire nuovamente. Si nasconde su un traghetto di cui ignora la destinazione e al momento dello sbarco, scopre di essere a Venezia. Raggiunto un amico a Torino, viene infine adottato da una famiglia che gli permette di frequentare le scuole e di mettersi finalmente in contatto con la madre. La sua è una moderna Odissea, in cui Itaca si configura come la terra della speranza e della realizzazione. Oggi Enaiatollah lavora nell’ambito della mediazione culturale… Fabio Geda
Nel mare ci sono i coccodrilli Storia vera di Enaiatollah Akbari Ed. Baldini Castoldi Dalai - 160 pagine
IL SOCIALE TRA CARTA E PELLICOLA
Il film Dall’India un film sulla dislessia
Con “Stelle sulla terra” Bollywood ci ha regalato una piccola perla di saggezza pedagogica, una pellicola diventata un cult fra insegnanti, educatori e genitori che per professione o per destino si sono trovati a confrontarsi con il problema della dislessia. La storia è quella di Ishaan (Darsheel Safari), un ragazzino gioioso e vivace bravissimo nel disegno ma piuttosto scoordinato nel movimento e con gravi difficoltà scolastiche, preso in giro dai compagni e poco considerato
dai maestri. Il padre, competitivo e autoritario, fiero del primogenito, bravissimo scolaro e atleta, non nasconde invece la sua delusione per gli insuccessi di Ishaan e decide di mandarlo in collegio, convinto che la soluzione sia una ferrea disciplina lontano dalla sollecita e trepidante protezione della madre. Ishaan, lontano da casa e dall’affetto materno, si intristisce isolandosi e chiudendosi in se stesso. Per sua fortuna arriva un nuovo insegnante d’arte (Aamir Khan, noto attore indiano e regista del film). Sensibile e attento, è l’unico ad accorgersi che i problemi del ragazzino sono causati dalla dislessia. Con amorevole sollecitudine lo aiuta a riguadagnare la fiducia in se stesso confessandogli che anche lui, da piccolo, soffriva dello stesso disturbo. Poco alla volta Ishaan si apre, partecipa a un concorso pittorico e stupisce tutti con il suo talento. Ishaan ritorna pian piano a essere il bambino pieno di vita di un tempo e anche il padre inizia a guardarlo con occhi nuovi, pieni di affetto e ammirazione. Un film da vedere insieme, adulti e bambini, per imparare a conoscere e gestire meglio la dislessia, un problema più che risolvibile se affrontato nel giusto modo.
Stelle sulla terra
regia di Aamir Khan
2007
Diretto da Aamir Khan e uscito nel 2007, “Stelle sulla Terra” è stato estromesso dalle nomination finali agli Oscar come miglior film straniero solo per la lunghezza del film (165 minuti) e il formato musicale della pellicola.
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Due storiche realtà al servizio dei più deboli
www.dongnocchi.it La Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, meglio conosciuta come la Don Gnocchi, gode di larghissima e meritata fama a livello nazionale e internazionale. Tutti abbiamo sentito parlare di questa importante organizzazione, ma entrando nel suo sito si capisce meglio cosa rappresenta, la sua storia, i progressi, la situazione attuale… Nelle righe che seguono troverete una sintesi dei contenuti più importanti ma vi invitiamo comunque a visitarlo per saperne di più e per approfondire direttamente i tanti temi che tratta, tutti molto interessanti. Iniziamo dalla storia, che prende avvio nel 1945 per iniziativa di Don Carlo Gnocchi. Cappellano militare reduce dalla tragica ritirata di Russia, decide di dedicare la propria vita a una missione: partire dagli ultimi, riscattare il loro “dolore innocente” e costruire una speranza per il loro futuro. Guadagnato sul campo il titolo di “padre dei mutilatini” per le sue iniziative a favore degli orfani di guerra e dei bambini mutilati, nel 1951 crea la Fondazione Pro Juventute, un progetto di rieducazione integrale dell’individuo che pone l’uomo al centro del processo terapeutico con il quale lotta contro la poliomielite e fonda i collegi per la riabilitazione dei giovani e la loro formazione come operai qualificati, meccanici, radiotecnici, tipografi, tecnici agricoli, cartotecnici, ceramisti, sarti… Don Gnocchi muore nel 1956 di26 INCONTRI - Ottobre 2015
cendo ai suoi successori “Amis, ve raccomandi la mia baracca…”, è una parola d’ordine, e la sua creatura continua a crescere. Dal 1963 estende le attività riabilitative a ogni forma di disabilità e collabora al livello scientifico con varie Università sino a diventare una struttura pilota completa e autonoma sul piano della ricerca e delle terapie. Dal 1981 espande la propria azione di assistenza alle persone anziane e, dagli anni 2000, anche ai malati oncologici in fase terminale e alle persone con gravi cerebrolesioni acquisite o in stato vegetativo prolungato. Nel 2001, riconosciuta come Organizzazione Non Governativa, porta il suo intervento diretto nei Paesi in via di sviluppo. Oggi la Fondazione Don Gnocchi conta su oltre 5.700 operatori, svolge le proprie attività in 29 centri accreditati con l’SSN e in una trentina di ambulatori territoriali in nove regioni italiane offrendo oltre 3.600 posti letto e cure di alta qualità ad anziani, disabili, bambini, adolescenti e malati terminali. Un universo all’interno del quale ancora risuonano le parole del fondatore: “Sogno, dopo la guerra, di potermi dedicare a un’opera di Carità, quale che sia, o meglio quale Dio me la vorrà indicare. Desidero e prego dal Signore una sola cosa: servire per tutta la vita i suoi poveri. Ecco la mia “carriera”… Purtroppo non so se di questa grande grazia sono degno, perché si tratta di un privilegio”.
A PESCA DI SITI IL SOCIALE IN RETE
www.operasanfrancesco.it Siate egoisti, fate del bene! L’esortazione viene dall’ultima campagna promozionale dell’Opera San Francesco per i Poveri finalizzata a chiedere ai lettori contributi in beni, denaro e lavoro volontario per poter continuare a dare una mano all’uomo, tutti i giorni. Ed è dal 1959 che i frati Cappuccini di Viale Piave a Milano portano quotidianamente avanti questa realtà per dare alle persone bisognose di tutto, vitto, vestiti, igiene personale e cure mediche, un sostegno capace di restituire dignità e speranza attraverso la condivisione e la solidarietà. Quindi servizi di mensa, cure igieniche, ambulatorio medico e non solo: l’Area Sociale, infatti, quando la situazione di emarginazione lo richiede, si occupa dell’accoglienza, dell’orientamento e dell’accompagnamento verso percorsi di inclusione sociale. Il tutto con grande attenzione alla persona, ottima organizzazione e alta professionalità, attraverso gesti gratuiti che trovano origine nell’enunciato evangelico “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Un principio che coinvolge non solo gli ospiti destinatari dell’accoglienza ma anche i benefattori, gli operatori e i volontari. Qui si cerca sempre di dare il massimo a chi ha il minimo, perché nutrirsi, coprirsi, lavarsi, curarsi e parlare con qualcuno che ti ascolta sono i bisogni primari di ogni uomo,
necessari affinché l’essere umano possa definirsi tale. Come potrete vedere voi stessi il sito riserva un forte riconoscimento all’azione dei volontari, definiti come le vere colonne dell’Opera San Francesco. Oggi sono oltre 700, di cui circa 200 medici. Ricchi di entusiasmo e spirito di fratellanza, sono considerati collaboratori e amici, capaci di portare all’interno della struttura quella nota di freschezza che aiuta lo spirito di chi vive a contatto con la povertà e la sofferenza. Disponibili e propositivi, pronti a dare consigli e suggerire soluzioni, hanno consentito all’Opera San Francesco di alleviare la situazione dei sempre più numerosi poveri della metropoli milanese raggiungendo numeri davvero impressionanti: nel 2014 hanno accolto 26.495 persone alle quali hanno fornito 869.516 pasti, 66.895 ingressi alle docce, 12.597 cambi d’abito e 40.188 visite mediche. E la statistica non racconta delle tante parole, degli aiuti, delle consolazioni, degli sguardi di gratitudine e dei sorrisi di ringraziamento. Milioni di emozioni che durano un attimo ma riempiono la vita, perché ogni minuto passato ad aiutare chi è povero e solo non è mai un minuto perduto, anzi, perché donare se stessi è il dono più grande che un uomo possa fare a un altro uomo.
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SERVIZIO SEGNALAZIONE ALLIEVI
Opportunità, indicazioni, soluzioni.
La storia di Donatella Bibi, residente a Roma, si snoda fra il sociale e altri contesti: esperienze e contatti diversi, fra cui anche quelli con l’Istituto Cortivo. “In effetti - spiega ho vissuto vari passaggi, dagli studi linguistici a un corso regionale per operatore turistico sociale che mi ha aperto una finestra sul mondo dell’assistenza. Poi sono stata vice supervisore per Alitalia e Meridiana, ho lavorato in uno studio legale e in una casa farmaceutica. Nel frattempo mi sono sposata e ho avuto una bambina prematura: è stato grazie a lei che ho conosciuto anche la realtà dell’infanzia. In tutte queste situazioni ho potuto verificare la mia vocazione per l’ascolto e la mia capacità di risolvere le difficoltà, doti che nel 2005 ho messo a frutto aprendo una struttura dedicata all’assistenza di anziani e bambini. All’inizio è andato tutto bene, per la terza età organizzavo viaggi a tema spirituale mentre per bimbi e ragazzini tenevo corsi di inglese con un metodo ludico/sportivo che dava splendidi risultati. Mano a mano, però, l’aspetto linguistico e in particolare le attività di traduzione hanno preso il sopravvento e attualmente ci occupiamo per la gran parte di questi aspetti ma non solo: supportiamo anche i giovani che desiderano andare all’estero a lavorare dandogli maggiore conoscenza della lingua e aiutandoli nell’inserimento lavorativo”.
Un punto di riferimento per un’assistenza di qualità
Un punto d’incontro tra domanda e offerta Attraverso il Servizio Segnalazione Allievi le strutture possono chiederci – per tirocini o impiego – i nominativi degli allievi che hanno concluso il percorso formativo, mentre gli allievi possono conoscere le richieste pervenute e segnalare il loro interesse e la loro disponibilità. 28 INCONTRI - Ottobre 2015
Nel 2011 ti sei iscritta al Cortivo e recentemente hai contattato il suo Servizio Segnalazione Allievi. Per quale motivo? “Sono diventata Assistente all’infanzia con il Cortivo nel 2014 e così ho potuto conoscere la serietà e l’affidabilità dell’Istituto. Mi sono rivolta al SSA per due ragioni. La prima è che i miei genitori vivono a 250 chilometri da me, in Umbria, e hanno bisogno di assistenza. è per questo che ho pensato di affidarmi alla serietà e alla competenza degli allievi ed ex allievi del Cortivo. La seconda invece è che vorrei provare a impegnarmi come assistente in un asilo o in una scuola materna. So che potrei essere molto utile nella formazione dei bambini e avevo bisogno di qualche buon indirizzo a cui inviare il mio curriculum.”.
Servizio Segnalazione Allievi Istituto Cortivo Centro di Formazione Via E. Ramin, 1 - 35136 Padova Tel. 049 8901222 - Fax 049 8901213 e-mail: ssa@cortivo.it
ISTITUTO CORTIVO:
diventa protagonista nel sociale. Dal 1984 progettiamo attività formative nel sociale, un mondo ricco di umanità che è da sempre il nostro esclusivo e coinvolgente orizzonte di impegno. Trent’anni di esperienze, scelte e fatti concreti hanno dato vita ad una struttura forte e dinamica che forma professionisti motivati e competenti. Perché l’assistenza alla persona non è mai un lavoro qualsiasi. Con i nostri Centri Didattici siamo presenti in tutte le principali città italiane. La nostra sede centrale è a Padova.
Scuola accreditata da
Rif. RT/2 del 22 Maggio 2013 (Prot. n. 0030291)
Corsi di formazione per: Assistenti all’Infanzia, agli Anziani e ai Disabili; Operatore per le Dipendenze e Operatore Multiculturale; Assistente Turistico per Disabili, Amministratore di Sostegno, Animatore; Counselor; Mediatore Civile e Commerciale; Mediatore Familiare. Istituto Cortivo - via Padre E. Ramin, 1 - 35136 Padova www.cortivo.it
T I FI C A ER
ONI S.R.L ZI .
★★
Rating di legalità: AGCM - Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
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Accreditamenti e certificazioni
SGQ certificato a fronte della norma ISO 9001:2008
SA8000
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Synesis è un’Associazione Europea di Professionisti del Benessere e dell’Assistenza alla persona nata per applicare concretamente la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013 che riconosce le professioni non organizzate in ordini. Propone soluzioni di Welfare privato efficiente e flessibile a Enti, strutture, famiglie che sempre di più cercano risposte assistenziali di alta qualità. Synesis ti offre formazione e aggiornamento continui; valorizza e riconosce le tue competenze; ti dà visibilità e distinzione come professionista attraverso l’iscrizione al R.E.P.A.B. (Registro Europeo di Professionisti del Benessere e dell’Assistenza). Associati subito e diventa un professionista apprezzato e riconosciuto, anche sul piano giuridico. E se hai completato un corso di formazione dell’Istituto Cortivo puoi iscriverti a Synesis a condizioni agevolate. Synesis, il welfare del futuro passa di qui. Per maggiori informazioni vai su www.assosynesis.com
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