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Sicurezza
REINSERIMENTO LAVORATIVO,
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L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere la conoscenza delle misure di sostegno predisposte dall’Istituto per favorire la realizzazione dei progetti per il ritorno al lavoro delle vittime di un infortunio o di una malattia professionale. Previsti finanziamenti fino a 150mila euro
a cura della Direzione Centrale Pianificazione e Comunicazione Inail
Ripartire ricominciando dal proprio lavoro è possibile. “Con Inail, ricomincio dal mio lavoro” è lo slogan che accompagna la nuova campagna di comunicazione dell’Istituto dedicata al reinserimento lavorativo. Nel segno della ripartenza e della resilienza l’Inail, attraverso questa iniziativa, intende promuovere le azioni adottate per fornire nuovo impulso ai progetti di reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro nella stessa mansione svolta prima dell’infortunio e nella nuova occupazione. La Legge di bilancio 2019 e la determinazione presidenziale Inail n. 527 del 19 dicembre 2018 hanno introdotto innovazioni che hanno rafforzato gli interventi a favore degli infortunati e facilitato l’accesso ai finanziamenti per i datori di lavoro: semplificazione degli adempimenti, maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi, rimborso del 60% della retribuzione, ampliamento delle modalità di accesso alle misure di sostegno. Presente con spazi informativi sui canali televisivi e radiofonici nazionali e locali, sulla stampa, sul web e sui social network istituzionali, la campagna è arricchita da due spot di 30 secondi sia audio, sia video con due testimonial, lavoratori assistiti Inail che hanno beneficiato dei progetti di reinserimento lavorativo. L’iniziativa comprende anche una parte narrativa più estesa con prodotti editoriali audio e video di 60 e 120 secondi, in cui le storie degli infortunati sono raccontate in maniera più approfondita sia sui media mainstream, sia sui social media dell’Istituto. Il visual della campagna, composto da immagini dei protagonisti inserite all’interno di post social, evidenzia lo storytelling del percorso di reinserimento socio-lavorativo, sottolineando la capillarità degli interventi posti in essere dall’Istituto in grado di entrare in modo concreto nella vita delle persone rendendola migliore. Oltre a informare i lavoratori sugli interventi di sostegno predisposti dall’Istituto per garantire il reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro, l’iniziativa mediatica si propone anche di evidenziare la convenienza dell’accesso a queste misure per i datori di lavoro, che possono procedere all’adeguamento degli ambienti e delle postazioni di lavoro o attivare processi di riqualificazione professionale, venendo incontro alle esigenze dei lavoratori infortunati e aumentandone allo stesso tempo la produttività.
I TESTIMONIAL
Testimonial della campagna e protagonisti degli spot televisivi e radiofonici sono: Ivana Giancamilli, imprenditrice agricola di Corinaldo località vicino ad Ancona e Christian Casiraghi pasticciere di Villasanta della provincia di Monza e Brianza. Grazie ai progetti di reinserimento lavorativo messi in campo dall’Istituto, i due assistiti Inail hanno ricominciato a svolgere il proprio lavoro con ritrovata passione e rinnovato entusiasmo. L’Inail ha riconosciuto ad Ivana, vittima di una grave patologia alla schiena che l’ha costretta ad un intervento chirurgico, la malattia professionale, realizzando insieme a lei un progetto di reinserimento lavorativo per la conservazione del po-
sto di lavoro. A Ivana è stato fornito un nuovo trattore con cabina ammortizzata e sedile pneumatico, in grado di attenuare le vibrazioni della macchina sulla schiena. Christian Casiraghi lavora, dal 1994, come pasticciere in un’antica caffetteria di Carugate alle porte di Milano. Nel maggio 2017, mentre rientrava a casa dal lavoro, ha subito un infortunio che gli ha causato l’amputazione della gamba destra. Grazie a un progetto personalizzato di reinserimento lavorativo, gli spazi del laboratorio sono stati riadattati per dare modo a Christian di svolgere con maggiore autonomia e facilità il suo lavoro, nonostante l’infortunio. Al centro dei prodotti editoriali più estesi realizzati per la campagna anche altri assistiti Inail che sono tornati al lavoro grazie ai progetti di reinserimento posti in essere dall’Istituto. Ex operaio edile impegnato in lavori in quota, Salvatore Campanella, nel 2012, ha subito un infortunio sul lavoro e da allora è paraplegico. Grazie a un progetto di reinserimento lavorativo, Salvo adesso lavora come cuoco per la cooperativa sociale “Rigenerazioni” in una cucina adattata alle sue esigenze. Operaio specializzato in un’azienda abruzzese del legno e della bioedilizia, Alfonso Assogna, che nel 2017 ha subito un incidente a un piede, ha mantenuto la sua mansione grazie a un progetto di reinserimento con cui è stata riadattata la sua postazione. Ex verniciatore di Trezzano sul Naviglio, Alessandro Stifani, dopo essere stato vittima, nel 2016, di un grave infortunio sul lavoro che gli ha provocato una lesione agli arti superiori, ha seguito un corso di informatica aziendale e dopo l’allestimento della nuova postazione, è stato reinserito in una diversa mansione, nella stessa azienda, come addetto videoterminalista. Oltre alle lavoratrici e ai lavoratori infortunati, nella campagna viene dato spazio ai datori di lavoro e ad altre figure aziendali, come i componenti delle équipe multidisciplinari Inail che hanno seguito i progetti di reinserimento, dando vita a un racconto a più voci in grado di mettere insieme diverse professionalità accomunate dal perseguimento del medesimo obiettivo.
LE MISURE DI SOSTEGNO
La legge di bilancio 2019 ha rafforzato le azioni a sostegno dell’integrazione lavorativa degli infortunati, prevedendo che l’Inail possa rimborsare al datore di lavoro il 60% della retribuzione erogata alla persona con disabilità da lavoro, destinataria di un progetto di reinserimento lavorativo finalizzato alla conservazione del posto, per un periodo comunque non superiore a un anno. Il Regolamento Inail per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro, n. 258 dell’11 luglio 2016, nella nuova formulazione, elaborata in virtù delle modifiche apportate dalla determinazione presidenziale Inail n. 527 del 19 dicembre 2018, ha confermato il tetto di 150mila euro del contributo a fondo perduto erogabile per ciascun progetto personalizzato, eliminando il frazionamento dell’importo complessivo in distinte voci di spesa, lasciando invariato soltanto il limite di 15mila euro per gli interventi di formazione. I restanti 135mila euro potranno quindi essere utilizzati sia per gli interventi di superamento e di abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, sia per quelli di adeguamento e di adattamento delle postazioni lavorative. Per rendere più facile l’accesso ai finanziamenti, l’Istituto ha snellito le procedure a carico dei datori di lavoro: richiesta di un solo preventivo di spesa, per ciascun intervento, in luogo dei tre previsti prima; innalzamento della misura massima di spesa rimborsabile per eventuali consulenze tecniche; eliminazione dell’onere di acquisire le certificazioni riguardanti i requisiti degli operatori economici individuati per la realizzazione degli interventi. Con le nuove disposizioni l’Inail inoltre ha ampliato le modalità di accesso alle misure di sostegno, dando la possibilità al datore di lavoro di proporre un progetto di reinserimento personalizzato condiviso con il lavoratore. Nel caso in cui, per ragioni di necessità e urgenza, il datore di lavoro abbia avviato un intervento, senza essersi rivolto prima all’Istituto, potrà poi chiedere all’Inail (per i progetti realizzati a partire dal 1° gennaio 2015) il rimborso delle spese sostenute, indicando le ragioni e rendicontando le somme erogate.