Villa Solar Observatory

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CAPrI

VILLA SOLAR OBSERVATORY AnACAPrI


informazioni sommarie sulla residenza di Pregio ‘ex’ Osservatorio astronomico Damecuta _Via Grotta Azzurra 1 _Isola di Capri

ESTATE_ damecuta srl INFORMATION_ kurt@baumgartner.it; thomas@gatterer.it PROJECT_ studio arch. massimiliano fuksas in collaboration arch. gennaro della rocca


The excellence of a building project is based exclusively on the respect of nature and the people who live it. [massimiliano fuksas]

INDEX architect _massimiliano fuksas introduction _general overview _capri: image of a dream _anacapri: a place of exceptional treasures project area _philosophy: the damecuta astronomical observatory project _villa solar observatory anacapri _plot 1 // the professor’s house _plot 2 // the house of the scientists _plot 3 // mediaroom & guest room _plot 4 // the water room _plot 5 // hammam or the house of the blue grotto _plot 6 // the guest house materials _construction plans furnishing & preparation _proposal for furnishing

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ARCHITECT MASSIMILIANO FUKSAS

Figlio di un medico lituano e di una italiana, Massimiliano Fuksas si è laureato in architettura all’Università La Sapienza di Roma nel 1971, ma già due anni prima aveva aperto uno studio nella capitale, cui faranno seguito quelli di Parigi (1989) e Vienna (1993). Dal 1994 al 1997, anno della sua elezione a consigliere di amministrazione dell’Institut Français d’Architecture, è stato membro delle commissioni urbanistiche di Berlino e di Salisburgo e Visiting Professor presso l’École Spéciale d’Architecture di Parigi, l’Academy of Fine Arts di Vienna, la Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda e la Columbia University di New York. Nelle sue realizzazioni Fuksas cerca sempre di creare un nesso tra la costruzione ed il contesto in cui essa si trova ed il suo modo di progettare si evolve da una serie di modelli bidimensionali trasferiti poi in tridimensionale ed infine realizzati. Ha ricevuto numerosi premi internazionali tra cui il Vitruvio Internacional a la Trayectoria (1998), il Grand Prix d’Architecture (1999) e l’Honorary Fellowship dell’American Institute of Architects (2002). Nel 2010 è stato insignito della Legion d’onore. Il 17 giugno 2011 è stato insignito del Premio Ignazio Silone per la Cultura.

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INTRODUCTION GENERAL OVERVIEW

“Vorrei che tutti guardassimo il mare, il tramonto camminando sui tetti sinuosi delle nostre case. Vorrei che la casa fosse un luogo protetto e aperto verso l’orizzonte, con il caldo del camino, perché - anche l’inverno la casa è una casa – e di giorno la forte luce dell’ Isola di Capri immersa nel Mediterraneo sia filtrata ma non nasconda troppo i cieli alti, tersi, di un azzurro simile al colore dei ghiacciai. Ma non si tratta del freddo, anzi, di un caldo e di un tepore che ci prepara alla lunga stagione della luce che va oltre i confini del giorno. In altre parole vorrei che questo angolo di Capri fosse per il piacere dell’esistenza, la voglia di incontrare gli altri e quella di una felice solitudine. Camminare a piedi, lunghe passeggiate per andare dove pochi altri vanno, ma sicuramente per dividere il tempo insieme verso la visione del domani. Geografia e paesaggio sono l’essenza del progetto, l’architettura ne accompagnerà soltanto i suggerimenti.”

Il nostro intervento si propone di riqualificare una delle aree piu’ naturali di Capri partendo dal completo recupero dell’ area dell’ Osservatorio Astronomico Damecuta attraverso il riutilizzo di alcuni edifici ormai in disuso cercando di interpretarli con una visione strategica, complessiva e puntuale nel contesto, con un linguaggio che assume carattere di assoluta contemporaneità nella reinterpretazione di caratteristiche più che di caratteri, di volume come massa più che del costruito tipicamente caprese. La maggior fonte di ricchezza dell’ isola di Capri resta il paesaggio e il progetto punta sulla capacità di porre il costruito al centro di una strategia in cui il territorio sia l’elemento primario, infatti le costruzioni preesistenti si sviluppano in relazione all’ ambiente naturale che si intende conservare senza interventi che modifichino l’andamento del terreno. L’intervento riguarda la riqualificazione di un vecchio complesso astronomico situato in Anacapri, nell’isola di Capri (NA). I volumi sono inseriti all’interno di un parco del quale verranno rispettate le essenze e valorizzati gli spazi comuni. I padiglioni esistenti verranno restaurati e riconvertiti per attività residenziali o per attività legate agli spazi comuni, in particolare i lotti ospiteranno: Lotto 1: LA CASA DEL PROFESSORE Lotto 2: LA CASA DEGLI SCIENZIATI // suite con bagno turco // la torre dei sogni Lotto 3: MEDIATECA & GUEST ROOM // lo specchio degli astri Lotto 4: LA STANZA DELL’ ACQUA Lotto 5: 1 // HAMMAM 2 // LA CASA DELLA GROTTA AZZURRA Lotto 6: LA CASA DEGLI OSPITI // Fitness room // il giardino degli intrecci

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CAPRI: IMAGE OF A DREAM

Scrivere oggi di Capri, quando se n’è scritto all’infinito e in tutte le lingue; parlare di quest’isola, definita la più bella fra tutte le bellezze del creato; parlare degli uomini di primissimo piano che vi sono approdati per pochi giorni, o per mesi, o per restarvi tutta la vita e che, ammaliati dal suo fascino, hanno fatta diventare il salotto culturale ed esteta del mondo; parlare dell’indole dei suoi abitanti, gentili e tenaci lavoratori, ha, oggi, il solo significato di trascrivere il vissuto umano di un secolo e mezzo di storia, in base alle testimonianze di migliaia di scrittori. I moderni vacanzieri che approdano oggi, restano a bocca aperta davanti al profilo dell’isola e alla coloratissime casette di Marina Grande, la celebre piazzetta “il salotto del mondo”, o alle spiagge. I turisti di oggi sono affascinati dal paesaggio o dal canto delle sirene come i primi visitatori del ‘700 e specialmente dell’800, che hanno creato il mito del celebre scoglio. Questa, che Norman Douglas definì “La terra delle Sirene”, offre dei vividi colori e il sogno della sua immagine. Le sue verdi pendici sono state immortalate, alla fine del ‘700, dal tedesco Jacob Philipp Hackert e, nella prima metà dell’800, dal nostro Giacinto Gigante. A loro fece seguito, per tutto l’800 e la prima metà del ‘900 una generazione di pittori che hanno amato e valorizzato l’isola, e che rispondono ai nomi di Witting, Carelli, Lanza, La Volpe, Smargiassi, De Gregorio, Casciaro, Diefenbach, Migliaro, Coleman, Pratella, Viti e tanti altri i cui dipinti abbelliscono le sale del Museo Nazionale di Capodimonte e il Museo Nazionale di San Martino. A metà ‘800 arriva a Capri la fotografia e materializza il sogno dell’isola in bianco e nero, moltiplicandola all’infinito e diffondendola in tutto il mondo: James Gralham, Robert Rive, Giorgio Sommer e poi i nostri Alinari e Brogi. L’isola viene fotografata in tutti i suoi angoli, fotografano la vita dei pescatori e dei contadini, i matrimoni, le feste di piazza e l’architettura delle case. Pittori, scultori, poeti, musicisti, intellettuali, scienziati, politici, e poi, regnanti, principi, sceicchi, nobili: tutti sono rimasti ammaliati dalla bellezza dolce e nello stesso tempo aspra dell’isola e dalla cortesia dei suoi abitanti. Capri è stata sempre sinonimo di trasgressione e di eccentricità. Anche in epoca più vicina a noi, mettere il piede nell’isola, non si sa perché, metteva addosso un’euforia, una voglia di distinguersi dagli altri con qualcosa di originale, di unico, per la sola gioia di stupire. Negli anni sessanta, settanta, molti camminavano scalzi perché Jacqueline Kennedy aveva lanciato questa moda, nonostante l’isola fosse famosa nel mondo per i suoi sandali di corda, chiamati appunto “capresi” Si sfoggiavano le toilette più stravaganti, i gioielli più vistosi; era molto chic per le signore portare in testa una paglia a grandi falde e, sotto di essa, un foulard. Si faceva l’alba nelle ville private e a gara a chi organizzava la festa più spettacolare. Le signore uscivano sempre in lungo la sera, mentre i loro accompagnatori sfoggiavano elegantissime camicie e pantaloni scuri. Ogni epoca ha avuto i suoi personaggi, rimasti nella memoria per la loro simpatia, per la loro classe ed anche per le loro stranezze. Chi non si ricorda l’epoca “Mare Moda”, la bella manifestazione che si svolgeva nel chiostro della Certosa di San Giacomo e che vedeva i più grandi sarti di tutto il mondo presentare, in scenografie meravigliose, i costumi e i vestiti estivi che da Capri inondavano il mondo? Chi può dimenticare i mantelli da gran sera, dal taglio impeccabile, del grande sarto, il marchese Emilio Pucci? O i copricostume coloratissimi e gli originali accessori del grande amico Livio De Simone? Erano inconfondibili per essere dipinti a mano, per l’accostamento dei colori e per il gusto del loro creatore. Capri è sempre li, con i suoi paradisiaci panorami e basta allontanarsi dalle strade del centro, prendere la via di una qualsiasi delle sue romantiche passeggiate per trovarti a tu per tu con la natura, bearti dei profumi delle fiori e delle erbe selvatiche o dei gelsomini, di cui è impregnata l’aria. Il suo mare è sempre azzurro; il tramonto inonda di luce ramata il monte Solaro e Villa Iovis; i gabbiani danno la buona notte agli abitanti dell’isola con le loro stridenti urla, quasi umane, volteggiando da una roccia all’altra. E la luna, quando si affaccia inondando d’argento lo specchio d’acqua della Piccola Marina, costituisce sempre uno degli spettacoli più belli che occhio umano abbia mai visto.

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_vista panoramica _i faraglioni di Capri, sono tre picchi rocciosi posizionati a sud-est dell’isola, famosi in tutto il mondo


INQUADRAMENTO TERRITORIALE

LA GROTTA AZZURRA

isola di capri _perla del mediterraneo

VILLA DAMECUTA Su uno sperone roccioso posto sopra la Grotta Azzurra, si trova Villa Damecuta, una delle dodici ville imperiali romane volute dall’imperatore Tiberio che si trova ad Anacapri. La torre di guardia fu costruita nel Medioevo ed in seguito fu fortificata l’area circostante.

grotta azzurra

Ovvero una delle attrazioni più famose dell’Isola di Capri. Posta in corrispondenza della villa imperiale di Damecuta, che la sovrasta, questa spettacolare cavità naturale era conosciuta fin dai tempi dei romani che nella Grotta Azzurra hanno lasciato una piattaforma di cemento che fungeva da approdo interno, oltre che delle statue di divinità pagane ritrovate sul fondo (una di Poseidone, l’altra che rappresenta un tritone, sono entrambe conservate nel Museo della Certosa di San Giacomo). Si racconta che l’imperatore Tiberio ne fece suo ninfeo personale. ANACAPRI

anacapri

ovvero Capri di sopra, così come l’avevano soprannominata i greci. Questo splendido borgo abitata fin da epoca romana, oggi costituisce un comune a sé stante ed è parte integrante dell’isola.

osservatorio damecuta

POSIZIONE GEOGRAFICA DELL’ISOLA DI CAPRI fra i paralleli 40°30’40’’ e 40°30’48’’ N // fra i meridiani 14°11’54’’ e 14°16’19’’ Est di Greenwich // volume dell’isola: km cubici 2.242 // superficie: Capri ettari 400; Anacapri ettari 636; totale ettari 1.036 // Altezza massima mt 589; media mt 206 // lunghezza mt 6.170 // larghezza massima mt 2.750; minima m 1.200 // distanze in miglia marine: Napoli 17; Sorrento 7,7; Castellammare 13; Amalfi 17,5; Salerno 25; lschia 16; Positano 11 // giro dell’isola in terra km 17; in mare 9 miglia.

capri

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Capri is famous for the beauty of its flora which converts the isle into a paradise on earth. There is much more however that contributes to make it into one of the most beautiful places in the world; its unique history that goes back to Roman times.

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_panoramic view of the damecuta estate


ANACAPRI: A PLACE OF EXCEPTIONAL TREASURES

Nella zona, denominata Capodimonte, c’era la porta d’accesso medievale di Anacapri. Questo infatti era il punto d’arrivo degli interminabili gradini della Scala Fenicia, la strada che collegava La Marina Grande di Capri con Anacapri. La spettacolare scalinata ha origine greca, ed è stata realizzata in parte scalpellata nella roccia e in parte con riporti in pietra viva. Poco distante, Villa San Michele, dimora dell’illustre medico svedese Axel Munthe dal 1896 al 1910. Situata a 327 metri sul livello del mare, domina la costa regalando delle visioni indimenticabili. Sorge sui resti di una villa romana e, a ricordare questa origine, è stata trasformata in museo di arte antica e oggi custodisce importanti reperti di epoca romana, etrusca ed egizia. Più visibili i resti di un’altra residenza romana, Damecuta. Voluta dall’imperatore Tiberio, è stata riportata alla luce proprio grazie all’interessamento di Axel Munthe. Anche all’interno della meravigliosa Grotta Azzurra si trovano i segni del passaggio dei romani. LE DIFFERENZE TRA CAPRI E ANACAPRI La diversa origine urbanistica dei comuni di Capri e di Anacapri ha determinato una diversa espansione edilizia nei due comuni. Capri nasce come “polis”, circondata da mura. La sua espansione viene condizionata da questa struttura, e procede nel tempo in modo relativamente più “ordinato”. La sua espansione viene condizionata dalla struttura della città, e procede in modo relativamente più “ordinato”. SuI territorio di Anacapri, è costituito prevalentemente da terreni storicamente destinati all’ agricoltura, per cui le costruzioni sono largamente rappresentate prevalentemente da case coloniche. Il paese non si è sviluppato attorno ad un nucleo principale, ma risulta composto da un insieme di nuclei. Gli agglomerati si sono evoluti intorno alle case coloniche distribuite sul territorio. L’attuale paese risulta dunque dall’unione di un insieme di agglomerati, in parte ancora riconoscibili da una lettura della planimetria.

la quale si snodano i tornanti della strada che porta ad Anacapri. Altri due frammenti meno estesi di lecceta si trovano l’uno a circondare Villa Fersen all’estremità nordorientale dell’isola, mentre l’altro occupa alcuni settori delle ripide pendici che congiungono l’Arco Naturale alla Cala di Matermania. La fisionomia di questi boschi è condizionata dalla pendenza delle superfici su cui si sono sviluppati. Qui essi sussistono o perchè queste aree non sono mai state coltivate o pascolate o perchè su di esse l’agricoltura e la pastorizia non sono state più esercitate da qualche tempo. LA FAUNA Le piccole isole del Mediterraneo, biota estremamente peculiari, sono dei veri e propri laboratori dell’evoluzione. Le loro faune sono, spesso, peculiari ed estremamente interessanti per l’alto grado di endemicità. Qui sono proprio i piccoli invertebrati a rappresentare la componente dominante e maggiormente diversificata. Infatti, si possono osservare, data la diversificazione degli ambienti, numerosi gasteropodi terrestri, insetti ed aracnidi, di cui alcuni anche endemici. Più facili da osservare, nei periodi di passo, gli uccelli, principalmente i piccoli passeriformi, sono gli ospiti più “rumorosi” della vegetazione. I loro canti, insieme al rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, rendono estremamente suggestivi i versanti dell’Isola. “E proprio sul finir del giorno, ecco apparire il falco pellegrino mentre, per fame o per amore, volteggia sull’isola”. Le migrazioni. L’Italia, e Capri in particolare, per la sua particolare posizione geografica al centro del Mediterraneo rappresenta un ponte verso il continente africano per tutti gli uccelli che due volte l’anno si spostano in massa per trovare condizioni climatiche e trofiche migliori. Durante il periodo primaverile è facile osservare un gran numero di piccoli uccelli. Infatti, l’Isola, al pari di tutta la fascia costiera tirrenica, è interessata dal passaggio di tutti quegli uccelli, in primis i Passeriformi transahariani, che dai quartieri di svernamento a sud del Sahara, dove hanno passato l’inverno, raggiungono l’Europa Centrale. Le stesse specie si possono osservare anche nel mese di settembre, quando con l’arrivo della stagione invernale ritornano nei paesi caldi. In autunno il flusso è minore sia per una diversa rotta (attraverso la penisola iberica o balcanica) che molte specie intraprendono, sia perché altre specie ritornano nelle zone di svernamento senza soste intermedie. Nei mesi di ottobre e novembre, in concomitanza della maturazione delle bacche di mirto, lentisco e olivo, si osserva un flusso migratorio su piccole distanze (all’interno stesso dell’Europa) di alcune specie che svernano sull’Isola.

LA CASA TIPICA Nel corso dei secoli si sono così definite le tipologie ricorrenti di quelle che oggi sono le case di Capri. La prima forma di abitazione è riconoscibile, come ritenuto dagli storici, in un’architettura “cubiforme” con copertura a volta. Al piano inferiore erano il cellaio e la cucina, e al piano superiore un unico ambiente: “la casa”. Mutando le necessità vengono richieste abitazioni di maggiore superficie e la composizione si complica, con semplici collegamenti le stanze si affiancano una all’altra. L’esaltazione dei volumi, il predominio dei pieni sui vuoti, ci porta ad aggiungere che l’architettura caprese ha subito l’influenza formale non solo delle tipologie napoletane ma anche di quelle islamiche del vicino ducato di Amalfi. LA MACCHIA MEDITERRANEA NELL’ ISOLA La macchia mediterranea rappresenta indubbiamente il tipo di vegetazione spontanea più diffuso su Capri. Le sue caratteristiche formazioni si incontrano infatti in molti settori dell’isola. Dove sono presenti, questi popolamenti conferiscono all’ambiente l’unica nota di verde. Il colore generalmente cupo delle chiome e la ricchezza in specie arbustive sono tra i tratti più salienti di queste formazioni. Le piante che entrano nella costituzione di questi tipi vegetazionali, oltre che legnose ed a portamento arbustivo, sono, inoltre, in massima parte, sempre verdi e sclerofille, cioè a foglie persistenti coriacee e spesso di ridotte dimensioni. A tale struttura piuttosto costante, può però far riscontro una notevole diversità della sua flora e le specie che la compongono possono essere quindi differenti a seconda del variare delle condizioni ambientali. Sono perciò definibili più tipi di macchia, in ognuno dei quali predominano una o più entità rare, se non del tutto assenti, in altre situazioni. Lungo tutto il perimetro dell’isola, ma anche verso l’interno, appare abbastanza di frequente un aspetto piuttosto diradato di macchia bassa costiera nel quale subentra in maniera massiccia l’euforbia arborea. Questa specie, accompagnandosi in particolare al lentisco ed al rosmarino, riesce a colonizzare fin le pendici rocciose più inospitali, i ghiaioni, le pietraie più aride ed i terreni piu impoveriti di sostanze nutritive. La si incontra proprio lungo le pendici più assolate e sassose dei versanti meridionali dell’isola ed in particolare tra l’Arco Naturale e Punta Tragara. Essa cinge poi quasi da tutti i lati i ruderi di Villa Jovis e, sebbene meno diffusa, compare a tratti anche sulla costa settentrionale, dove è localizzata prevalentemente in corrispondenza delle aree più sassose tra la Punta del Capo e Marina Grande. Dove questo tipo di macchia è presente essa è facilmente individuabile anche da lontano quasi in tutti i periodi dell’anno: in primavera essa infatti spicca per il colore verde tenero dei giovani germogli dell’euforbia, mentre in estate essa si staglia sulle chiome più scure degli altri arbusti che l’accompagnano con il rosso brunastro dei suoi rami e delle sue foglie. E’ interessante notare il particolare comportamento di questa specie che perde le foglie nel periodo estivo per limitare i danni dell’aridità dei mesi più caldi. I principali e più estesi boschi di Capri sono le selve di leccio ed in particolare quella attravers

_Grotta Azzurra, una delle attrazioni più famose dell’Isola di Capri

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PROJECT AREA PHILOSOPHY: THE DAMECUTA ASTRONOMICAL OBSERVATORY


Il sito di progetto si trova ad Anacapri, in località Damecuta, proprio a ridosso della villa Imperiale di Tiberio e a un passo dagli scavi archeologici romani. A Capri lo chiamano “l’Osservatorio tedesco”, voluto dall’ astrofisico Karl Otto Kiepenheuer, proprio per distinguerlo da quello del Cnr e poi perche a farlo costruire nel dopoguerra in uno dei siti più belli dell’ isola con il parco di circa un ettaro e mezzo è stata la ex Repubblica Federale di Germania, come risulta agli atti del Comune di Anacapri. La proprietà è infatti dell’amministrazione della regione tedesca che ha ospitato per oltre venti anni, fino al 1988, il Fraunhofer Institut. Il professor Kiepenheuer, fondatore dell’istituto e quindi originario proprietario dell’osservatorio, è deceduto nel 1975. Dopo di lui è stata poco alla volta abbandonata l’attività scientifica e ogni attrezzo tecnico può considerarsi del tutto obsoleto. Rimane comunque la particolarità di alcune strutture ed oggetti che con un accurato intervento conservativo possono ritornare all’originaria bellezza: tutti i lavori in ferro battuto, le ceramiche, i lavori in legno, e soprattutto i lavori in cemento armato, dove la struttura esterna protegge una struttura interna, e questa a sua volta funge da involucro per lenti e filtri, eliminando ogni possibile fibrillazione atmosferica. Siamo a metà degli anni ’50, con una economia tedesca all’inizio di uno forte sviluppo, pronta a raggiungere la supremazia nella produzione di tecnologia, soprattutto quella di estrema precisione. E con degli istituti universitari non solo ricchi, ma liberi, indipendenti, autonomi. E’ in questo contesto che una delle massime autorità mondiali nel campo della fisica solare, il prof Kiepenheuer, vivendo personalmente sull’area realizza questo suo gioiello con l’appoggio di scienziati, ricercatori e studenti provenienti da tutte le parti del mondo. Karl-Otto Kiepenheuer (10 novembre 1910-23 maggio 1975) è stato un astronomo e astrofisico tedesco. La sua ricerca si è focalizzata sul Sole, e a tal fine ha iniziato la costruzione di diversi telescopi solari e fondò l’Istituto Kiepenheuer per la fisica solare. Kiepenheuer è nato nel 1910 a Weimar, in Germania. Nel 1929, ha iniziato gli studi di fisica, astronomia e matematica presso l’Istituto di Tecnologia di Berlino e l’Università di Berlino. Ha trascorso un semestre a Parigi, dove ha visitato l’osservatorio di Meudon. Successivamente ha lavorato presso l’Osservatorio di Gottinga, dove ha cercato di sviluppare un metodo per misurare la radiazione UV del sole. Kiepenheuer ha anche migliorato le telecamere aeree e testato durante la Seconda Guerra Mondiale in voli ad alta quota sopra il Regno Unito. L’effetto dell’ attività solare sulle onde corte delle comunicazioni ha stimolato le osservazioni sul sole. A tal fine, Kiepenheuer costruito una rete di osservatori solari. Nel 1942, questa rete si è sviluppata dalla Crimea fino alla Norvegia e poi fino alla Sicilia. Dopo la guerra, Kiepenheuer ha beneficiato della sua stretta connessione con i ricercatori in tutta Europa e grazie a questo è riuscito a stabilire lentamente una rete scientifica per l’osservazione solare. Insieme ai telescopi solari ha stabilito il Fraunhofer Institute vicino a Friburgo nel 1943. Nel 1954, ha aperto un nuovo telescopio solare sull’isola italiana di Capri. Ha contribuito a instaurare una collaborazione tra diversi paesi europei nella costruzione di un osservatorio europeo solare ed e ‘stato anche attivo nello sviluppo dei nuovi telescopi. Dopo la sua morte, un nuovo telescopio è stato costruito sull’isola spagnola di Tenerife, e quindi, l’osservatorio ormai datato di Capri è stato chiuso nel 1988.

La stazione per l’osservazione del sole dotata di un telescopio Zeiss e di uno spettrografo di alta risoluzione. Il telescopio era stato disegnato per la latitudine di Anacapri. Nel complesso la strumentazione fù considerata la migliore in Europa.

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Vista panoramica su Ischia, la più grande delle isole del Golfo di Napoli, soprannominata “L’isola della salute” o “dell’eterna giovinezza”.

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Sulle rovine della dimora romana, nel Medioevo, fu costruita una torre di vedetta che affaccia sul mare e nel XIX secolo fu fortificata la zona circostante. Oggi risplende come casa degli scienziati e biblioteca dei vini.

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L’architettura di tutto l’intervento, dalla piccola scala delle residenze alla grande scala del parco della proprietà Damecuta è un insieme fatto di “frammenti” di costruito, solidi, storici, massivi, collegati tra di loro da ampie percorsi continui completamente immersi nel verde, rievocando a tratti un sistema di rovine archeologichetecnologiche recuperate e rese fruibili. Il masteplan è caratterizzato da “sacche” di edificato al cui interno si inseriscono parti verdi. Tutto perfettamente inserito nel contesto paesaggistico, aperto al dialogo con la luce del Mediterraneo e le tracce delle sue civiltà. Le ville sono costruite prevalentemente con materiali di origine naturale e di produzione locale, infatti è stato eseguito uno studio cromatico necessario per il corretto inserimento nel paesaggio degli edifici; il trattamento delle superfici è stato progettato nell’ottica di renderle quanto più possibile confrontabili con le terre e le pietre circostanti, con intonaci “grezzi”, con pigmenti naturali e rivestimenti in lastre di pietra e bollettonato in pietra locale, che richiama la tipicità dell’architettura caprese. Il sistema prevede due tipi di viabilità: una dorsale principale già esistente che distribuisce tutte le zone del complesso, ed una secondaria di distribuzione alle ville e ai lotti.

PROJECT VILLA DI PROPRIETA’ DAMECUTA

Lotto 1: LA CASA DEL PROFESSORE Lotto 2: LA CASA DEGLI SCIENZIATI // suite con bagno turco // la torre dei sogni Lotto 3: MEDIATECA & GUEST ROOM // lo specchio degli astri Lotto 4: LA STANZA DELL’ ACQUA Lotto 5: HAMMAM o LA CASA DELLA GROTTA AZZURRA Lotto 6: LA CASA DEGLI OSPITI // Fitness room // il giardino degli intrecci

Il nuovo insediamento prevede la reimpostazione di quanto ad oggi ereditato, nella lottizzazione prevista, reinterpretando quanto il meraviglioso paesaggio in cui si insedia offre. La proprietà Damecuta si trova nella parte Nord – Ovest dell’ Isola di Capri, vicino al sito della Grotta Azzura, alla Villa Imperiale di Damecuta e ai Fortini. L’accesso alla proprietà avviene tramite un ingresso principale pedonale e carrabile con vicino un parcheggio da 4 posti per le auto dei residenti e 3 ingressi pedonali secondari che permettono la piena permeabilità del luogo, per mantenere inalterata la situazione preesistente e lo stato paesaggistico. Un sistema di strade primarie e secondarie di distribuzione alle ville si ramifica all’interno della proprietà in modo da collegare tutti gli elementi presenti in essa. Sono previsti varie tipologie di residenze che derivano dal recupero di alcune costruzioni già presenti nell’area che sono sottoposte a vincoli paesaggistici ben definiti tra cui: the house of the scientist LA CASA DEL PROFESSORE, LA CASA DEGLI SCIENZIATI, HAMMAM o LA CASA DELLA GROTTA AZZURRA, LA CASA DEGLI OSPITI oltre a spazi particolari come LA STANZA DELL’ ACQUA, LA SUITE CON BAGNO TURCO, LA TORRE DEI SOGNI, LA MEDIATECA + GUEST ROOM e LA FITNESS ROOM. Inoltre troviamo degli spazi ad alto rispetto ambientale, di fusione con il paesaggio come IL GIARDINO DEGLI INTRECCI, uno spazio all’ interno della vegetazione costituito da un sistema di percorsi e terrazze in legno coperte dalla vegetazione e da pergolati in legno, che permette di incontrarsi e rilassarsi e LO SPECCHIO DEGLI ASTRI, una piscina a strapiombo sul mare con una roccia che entra all’interno in modo da ricreare una situazione totalmente naturale. L’elemento caratterizzante del progetto è il recupero degli edifici preesistenti che hanno un grande valore storico e culturale: erano parte integrante dell’ osservatorio tedesco. Infatti ritroviamo una vera e propria stazione per l’osservazione astronomica dotata di telescopio Zeiss e di uno spettrografo ad alta risoluzione ed alcuni edifici residenziali legati a queste funzioni. Il progetto è stato pensato come un’oasi di silenzio ed esclusività in cui ampie dorsali verdi regolate da muretti di pietra, costruiti a secco, si estendono sino ad arrivare nell’ area a strapiombo sul mare, sopra il sito della grotta azzurra, in un continuum di natura e residenze. E’ fondamentale il rispetto del contesto paesaggistico basato su grande presenza di tipologie autoctone di piante, tra cui: Albicocco, Fico, Mimosa, Quercia, Pino, Pittosforo, Ulivo, Mandorlo, Ginestra, Carrubo, Cactus, Oleandro, Mirto, Limone, Oleandro, Noce; che vengono rispettate e inserite all’ interno del progetto in modo da permettere alla natura di essere parte integrante e funzionale di questo.

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the professors

grotta azzurra

VEDUTA AEREA

isola di capri _villa osservatorio solare Anacapri


KEYPLAN

isola di capri _ villa osservatorio astronomico Anacapri

parcheggio

servizi la casa del professore

spazio attrezzato per ricevimenti la casa degli ospiti solarium fitness room

stanza dell’acqua suite con bagno turco la torre dei sogni la casa degli scienziati

mediateca & guest room

Hammam o la casa della Grotta azzurra

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VIEW from the estate Damecuta _island of capri

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SCHEMA VERDE ESITENTE

isola di capri _ villa osservatorio astronomico Anacapri

Ulivo

Pino

Mandorlo

Ginestra

Carrubo

Cactus

Pittosforo

Oleandro

Pino

Mirto

Quercia

Limone

Mimosa

Oleandro

Fico

Fico

Albicocco

Noce

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concept e schizzo

THE PROFESSORS’S HOUSE DAMECUTA ESTATE_PLOT 1 A timeless dream: getting away from everyday life to immerse oneself in a reality still to discover.

The house of the professor is a villa with two bedrooms, two bathrooms, a kitchen, dining-room and a big living-room opening on to an outside space with ‘pergola’ from where on can see the island of Ischia. Characteristic of this building is the arched vault in the sitting room. Beautiful glass doors open up into the garden, thus permitting a fusion of inside - outside.

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PLOT 1

KEYPLAN _PLOT 1

b

b

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT bedroom 27.28 m² second bedroom 16.47 m² connecting room 14.00 m² bathroom 8.20 m² second bathroom 6.49 m² toilet 3.37 m² kitchen 11.73 m² tv room 17.33 m² living-room 18.00 m² dining-room 12.06 m² total surface 134.93 m²

a

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a

FEATURES: 2 bedrooms 3 bathrooms 1 tv room 1 living-room 1 dining-room MEASUREMENTS _OUTSIDE UNIT pergolato 17.42 m² arched arcade 11.93 m² pavement 61.5 m² total surface 35.50 m² ESSENZE ARBOREE olivo / sorba / quercia / oleandro / cipresso / pino / mirto / cespuglio / carrubo fabacea / mandorlo

pianta scala 1:100

b

b

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view south

sezione aa scala 1:100

view north

view west

sezione bb scala 1:100 17

view east


front view of the professor’s house with a panoramic view of the isle of Ischia.

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Inside view of the professor’s house with a view of the surrounding areas and the mediterranean sea


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concept e schizzo

THE HOUSE OF THE SCIENTISTS DAMECUTA ESTATE _PLOT 2 Architecture is a science of manifold knowledge whose work pertains to all arts. [vitruvio]

The house of scientists comprehends various buildings: the villa, the tower of dreams and the suite with the turkish bath.

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PLOT 2

KEYPLAN _PLOT 2

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT bedroom 9.62 m² closet 3.59 m² turkish bath 9.62 m² bathroom 6.00 m² total surface 28.80 m²

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT ground floor 7.13 m² first floor 3.12 m² total surface 10.25 m²

THE HOUSE OF THE SCIENTISTS _SUITE

turkish bath / bedroom / bathroom

THE HOUSE OF THE SCIENTISTS _TOWER OF DREAMS

the tower of dreams

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT living-room 22.55 m² corridor 6.23 m² kitchen 6.35 m² dining-room 12.76 m² bedroom 17.73 m² bathroom 2.90 m² second bathroom 4.04 m² total surface 72.56 m² MEASUREMENTS _OUTSIDE UNIT pergolato 26.48 m² total surface 26.48 m²

THE HOUSE OF THE SCIENTISTS _VILLA

living areas / corridor / bedroom / bathroom

pianta scala 1:100

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THE HOUSE OF THE SCIENTISTS

The main villa includes a bedroom, a kitchen, a dining room and a living area divided into two smaller spaces; all of it enclosing an open space with a pergola made of chestnut.

b

b

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT living-room 22.55 m² corridor 6.23 m² kitchen 6.35 m² dining-room 12.76 m² bedroom 17.73 m² bathroom 2.90 m² second bathroom 4.04 m² total surface 72.56 m² FEATURES: 1 bedroom 2 bathrooms 1 dining-room 1 kitchen 1 living-room MEASUREMENTS _OUTSIDE UNIT pergolato 26.48 m² total surface 26.48 m²

a

a

a

a

ESSENZE ARBOREE olivo / mandorlo / quercia / pino / cespuglio cipresso / oleandro / b

b

23

pianta scala 1:100


view east

view north

view west

view south

sezione aa scala 1:100

sezione bb scala 1:100

pianta copertura scala 1:100 24


25

Front view of the house of scientists


26


THE HOUSE OF THE SCIENTISTS _SUITE WITH BATHROOM

a bedroom with a bathroom and a small secret underground: a turkish bath

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT bedroom 9.62 m² closet 3.59 m² turkish bath 9.62 m² bathroom 6.00 m² total surface 28.80 m²

b a

FEATURES: 1 bedroom 1 closet 1 turkish bath 1 bathroom

a

pianta quota +0.00 scala 1:50

b

sezione aa scala 1:50

b a

a

27

pianta quota -2.55 scala 1:50

b

sezione bb scala 1:50


view east

view north

view west

view south

b

b a

a

a a

b b pianta quota +0.00 scala 1:50

pianta quota -2.55 scala 1:50

28


Architecture is a kind of oratory of strength through form. [friedrich nietzsche]

view east

29

Inside view of the house of scientists _the tower of dreams

view north


THE HOUSE OF THE SCIENISTS _THE TOWER OF DREAMS

The original observatory is converted into a bedroom with a special characteristic, namely the blending of nature, industrial archaeology and man. Thanks to the mechanical opening of the roof the bedroom opens up into the sky.

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT ground floor 7.13 m² first floor 3.12 m² total surface 10.25 m² FEATURES 1 bedroom

a

a

a

pianta quota +0.72 scala 1:50

a

pianta piano terra scala 1:50

a a

sezione aa scala 1:50

a

pianta quota +4.07 scala 1:50

a

pianta 1°piano scala 1:50 30


MEDIA ROOM & GUEST ROOM DAMECUTA ESTATE _PLOT 3 Change of perspective.

The media room & guest room can be said to be the most characteristic and interesting part of the estate: an astronomical observatory which is transformed into a guest room and a projection room and which by keeping the flavor of its original destination, becomes an important example of the recovery and reconversion of a bygone scientific and industrial area.

pianta piano terra scala 1:100

pianta 1째 piano scala 1:100

31


PLOT 3

KEYPLAN _PLOT 3

a

a

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT media room 25.10 m² projection room 32.00 m² total surface 57.10 m²

MEDIA ROOM

FEATURES 1 media room 1 projection room MEASUREMENTS _INSIDE UNIT bedroom 17.09 m² bathroom 6.07 m² total surface 23.16 m²

GUEST ROOM

FEATURES 1 bedroom 1 bathroom

a

a

ESSENZE ARBOREE olivo / quercia / pino / pittosforo / mirto

pianta quota -0.34 scala 1:100

pianta quota +2.40 scala 1:100

32


sezione aa scala 1:100

33

sezione aa scala 1:100


view north view east

view west view south

34


What interests me most is the relationship between architecture and environment. [massimiliano fuksas]

Inside view of the media room

35


36


Exterior view of the media room _view of the astronomical observatory and the mirror of constellations.

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THE MIRROR OF THE CONSTELLATIONS

The pool, a mirror of water which juts out to the sea, surrounded by nature and formed by natural rocks, becomes a gathering place for all residents of the astronomical observatory. The form of the pool follows the morphology of the grounds. Built of natural stone and the same materials as the surrounding area, the pool’s border is level with the ground in order to create a sense of continuity with the surrounding landscape.

PLOT 3

KEYPLAN _PLOT 3

lounge

pool

a

a sezione aa

b

b solarium

existing rock open living-room media room & guest room

sezione bb

38


a

a

pianta scala 1:50

THE WATER ROOM DAMECUTA ESTATE _PLOT 4 Architecure is not an art form, since anything serving a purpose is excluded from the sphere of art. [adolf loos]

The house of water is built in stone, hiding in its interior a precious resting place, a water basin.

a

a

pianta scala 1:50

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT water room 7.98 m² total surface 7.98 m² FEATURES 1 water basin MEASUREMENTS _OUTSIDE UNIT total surface 8.13 m²

39

ESSENZE ARBOREE olivo / mandorlo / quercia / oleandro / cipresso

sezione aa scala 1:50


PLOT 4

KEYPLAN _PLOT 4

view east

view west

view north

view south

40


c

b a

1 // HAMMAM or 2 // THE HOUSE OF THE BLUE GROTTO

b

c

a

pianta scala 1:100

DAMECUTA ESTATE _PLOT 5 An advanced and civilized way of living.

Variation 1 // Hammam, Built on the edge of the property overlooking the sea, the hammam consists of a water basin and a bathroom. The peculiarity of this building consists in its access: coming up through the surrounding gardens a stone staircase leads inside. Variation 2 // The house of the blue grotto, built on the edge of the property overlooking the sea, the house includes a bedroom, a livingroom, a small space for cooking and a bathroom.

sezione aa scala 1:50

VARIATION 1 // HAMMAM

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT water basin 8.61 m² bathroom 3.2 m² total surface11.81 m²

41

FEATURES 1 water basin 1 bathroom

sezione bb scala 1:50

sezione cc scala 1:50


VARIATION 2 // THE HOUSE OF THE BLUE GROTTO

MEASUREMENTS _INSIDE UNIT bedroom/living-room/cooking area 22.35 m² bathroom 3.00 m² total surface 25.35 m² FEATURES 1 bedroom/living-room/cooking area 1 bathroom

PLOT 5

a

KEYPLAN _PLOT 5

view east

b

b

a

view west

view north

sezione aa

sezione bb

view south

42


THE GUEST HOUSE DAMECUTA ESTATE_PLOT 6 Architecture is the skilful, rigorous and magnificent play between volume and light. [le corbusier]

The guest house consists of two bedrooms, two bathrooms, a big livingroom, a kitchen and open spaces covered by pergolas that offer moments of relaxtion in the midst of a splendid natural setting. The fitness room, a space to be used by all the guests of the estate, consists of a structure which allows for outdoor (under a pergola), as well as indoor activities (a small building with big glass doors that permit the view of the surrounding garden).

pianta scala 1:100

pianta _fitness room scala 1:100 43


PLOT 6

MEASUREMENTS _INDOOR UNIT dining-room 13.70 m² kitchen 9.51 m² bedroom 15.81 m² bedroom 13.03 m² bathroom 4.95 m² bathroom 4.76 m² total surface 48.73 m²

b

KEYPLAN _PLOT 6

THE GUEST HOUSE

FEATURES 1 dining-room 1 kitchen 2 bedrooms 2 bathrooms

sezione bb scala 1:100 a

a

MEASUREMENTS _OUTDOOR UNIT pergola 99.67 m² total surface 99.67 m² ESSENZE ARBOREE olivo / albicocco / quercia / mandorlo / mimosa / limone / fico / noce MEASUREMENTS _INDOOR UNIT fitness room 11.94 m² total surface 11.94 m²

sezione aa scala 1:100 FITNESS ROOM

b

MEASUREMENTS _OUTDOOR UNIT solarium 33.62 m² pavement/terrace 18.69 m² total surface 52.31 m²

pianta scala 1:100 44


view south

view north

view west

view east 45

The interlaced or intertwined garden _outside area with a view of the guest house


46


PLOT 6

THE INTERLACED OR INTERTWINED GARDEN

The intertwined garden is a hidden space in the middle of the grounds, consisting of a system of terraces and pergola divided by low stone walls which separate living areas, a lounge area, a bar and a multi-purpose space which maybe used as an openair dance floor under Capris starry sky.

KEYPLAN _PLOT 6

MEASUREMENTS _OUTDOOR UNIT bancone 36.00 m² bar 36.00 m² lounge 24.00 m² living area 48.00 m² relax 36.00 m² dance 72.00 m² privè 48.00 m² total surface 300.00 m² FEATURES 1 bancone 1 bar 1 lounge 1 living area 1 relax 1 dance 1 privè

b

privè living area

c

c bancone lounge

dance

a

a bar relax

b 47


sezione aa

sezione bb

sezione cc 48


MATERIALI CHIAREZZA COSTRUTTIVA

Le ville sono costruite con materiali per la maggior parte di origine naturale e di produzione locale. I materiali utilizzati sono di diversa natura, per i rivestimenti interni sia verticali che orizzontali verrà utilizzato un rivestimento in intonaco rustico. La muratura esterna degli edifici verrà riqualificata e i colori saranno di tonalità pastello light. La caratterizzazione degli intonaci storici,in particolare la conoscenza della natura dei materiali adottati e della loro provenienza non è solo importante dal punto di vista storico, archeologico e/o artistico ma riveste anche un ruolo fondamentale, nell’ottica di una progettazione d’intervento di restauro, compatibile con la situazione attuale degli edifici. L’identificazione del tipo di legante e del tipo di aggregato, oltre alla sua distribuzione granulometrica, è di fondamentale importanza nella scelta dei materiali idonei da impiegare per il restauro dei manufatti, intendendo, con il termine idonei, materiali con proprietà chimico-fisiche simili ai materiali originari e che siano in grado di riproporre gli effetti estetici dei materiali antichi. La lavorazione ad intonaco rustico verrà estesa anche ai mobili in muratura con l’inserimento delle piastrelle capresi come elemento di decoro. Per la pavimentazione saranno utilizzati diversi materiali a seconda della destinazione d’uso, per gli esterni è prevista la posa di lastre di pietra locale oppure elementi in cotto in base al materiale preesistente, invece per gli interni un pavimento in resina oppure costituito da piastrelle di carattere caprese.

ARREDAMENTO & ALLESTIMENTO PROPOSTA DI ARREDO

L’arredo proposto per questi edifici rispecchia in parte le caratteristiche dell’ isola e in parte si distacca completamente cercando di proiettarsi nell’ hi-tech con complementi di arredo dei grandi maestri dell’architettura. Per quanto riguarda i rimandi verso l’architettura caprese ritroviamo le splendide ceramiche che diventano ornamento per i tavoli, per le sedute in muratura e le pavimentazioni. Invece per quello che riguarda l’arredo più moderno ritroviamo divani come l’ EXTRA WALL di PIERO LISSONI, ISLAND di PAOLA LENTI, SWAN SOFA di ARNE JACOBSEN e PURE SOFA di TRIBU. Per le sedute sono stati scelte sempre di Jacobsen la famosa EGG, la CITE ARMCHAIR di JEAN PROUVE, la NEUTRA ARMCHAIR di TRIBU, la BKF e la SURF di PAOLA LENTI per gli esterni; inoltre viene proposto oltre al set tavolo e sedie di SAARINEN anche tavolini bassi come quello di ISAMU NOGUCHI e quello di TRIBU. Per l’ area della piscina invece troviamo un sistema di arredo di GANDIA BLASCO che comprende daybed, lettini e puff chill. Per i corpi illuminanti sono stati scelti quelli di IGUZZINI e di EILEEN GRAY con la sua TUBE LIGHT.

49


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