Fragola: indici merceologici e nutrizionali a confronto

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SPECIALE FRAGOLA ● SPERIMENTAZIONE SU FRAGOLE COLTIVATE NEL CASERTANO

Fragola: indici merceologici e nutrizionali a confronto Aspetto e integrità del frutto, assieme a sapore e valore nutrizionale, sono le caratteristiche più apprezzate al consumo per la fragola. In questo articolo riportiamo i risultati ottenuti su 6 cultivar di E. Cozzolino, L. Zampella, M. Petriccione, C. Coscetta, T. Talento

L

a qualità della frutta ha diverse componenti in relazione alle esigenze di produttori, trasformatori, distributori e consumatori: attraenza, serbevolezza, resistenza alle manipolazioni,caratteri organolettici, aspetti nutrizionali e igienico-sanitari. Le varie componenti ricevono pesi diversi a seconda dell’utente. Per il consumatore contano le caratteristiche organolettiche, dipendenti da cultivar e fattori ambientali, climatici o antropici (Castellari, 2002; Maltoni et al., 2009). Le componenti più considerate per la qualità delle fragole sono l’aspetto e l’integrità del frutto, il sapore (determinato principalmente da zuccheri e acidi organici), il valore salutistico e nutrizionale (Magnani et al., 2000;

Candonga

Alessandro et al., 2011). In questa nota presentiamo una caratterizzazione qualitativa di 6 cultivar di fragola, dell’annata di produzione 2014-2015, in termini di tali componenti.

Come è stata impostata la sperimentazione Le cultivar considerate – Candonga, Fortuna, L14, Rabida, Sabrina e Safari – sono di tipo a giorno corto e le determinazioni sono state eseguite su campioni di prodotto di una coltura intensiva a ciclo annuale di piante fresche, su un terreno a tessitura franco-limosa, mediamente dotato di sostanza organica e azoto, ricco di fosforo e potassio e con pH neutro, presso la Società cooperativa agricola Sole, nel comune di Parete (Caserta). Le piante, provenienti dai vivai d’altura, sono state piantate a radice nuda a metà ottobre 2014 su baulature pacciamate con polietilene nero opa-

co, con disposizione a quinconce, distanziate 35 cm tra le file e 20 cm sulla fi la, per una densità d’impianto di circa 80.000 piante/ha. La coltura è stata irrigata a pioggia fino alla copertura dei tunnel e quindi con doppia manichetta forata posta sotto il telo di pacciamatura. Per concimazione, irrigazione e difesa fitosanitaria sono state seguite le pratiche in uso nella cooperativa agricola Sole, fi nalizzate a produzioni di alta qualità e con bassi livelli di residui di prodotti fitosanitari. Il prodotto è stato raccolto su tre aree di saggio di 20 piante per cultivar, con cadenza approssimativamente settimanale, dal 2 marzo al 25 maggio. Su campioni di 20 frutti maturi delle raccolte del 14 aprile e del 5 maggio, compositi in proporzione delle categorie commerciali extra, prima e seconda, sono state eseguite le seguenti determinazioni: ● residuo secco rifrattometrico, con rifrattometro digitale (Sinergica Soluzioni DBR 35); ● acidità titolabile, espressa come g acido citrico/L succo, mediante titolazione di 10 mL di succo con NaOH 0,1 N fino al raggiungimento del pH 8; ● pH, con pHmetro digitale (Jenway Mod, 3540 Bibby Scientific Limited);

Fortuna 29/2015 • L’Informatore Agrario

© 2015 Copyright Edizioni L'Informatore Agrario S.r.l.

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