Filippo Michelangelo e Gianluca De Col
CASSANDRA RITRATTA
Galleria Derbylius - Milano
Filippo Michelangelo e Gianluca De Col
Cassandra Ritratta
Galleria Derbylius - Milano
Prima edizione in occasione della mostra “Cassandra Ritratta” dal 17 aprile all’11 maggio 2013 Derbylius Libreria Galleria d’arte di Carla Roncato Milano - Via Pietro Custodi 12 Tel. 02 39437916 - 340/6429760 info@derbylius.it - www.derbylius.com
Progetto grafico Filippo Michelangelo Ceredi
Un ringraziamento speciale a: Jacopo Anti, Marco Bechis, Giulia Castelnovo, Marco Costa, Evelina Carrara, Roberto Ceredi, Emanuele Madini, Marta Netti, Carla Roncato, Claudia Stramentinoli, Ambra Zeni, gli ex abitanti di via Morigi 8 e il pubblico delle Gaudenzie.
© Carla Roncato Derbylius, 2013 © per tutte le immagini, Filippo Michelangelo Ceredi © per tutti i testi in versi, Gianluca De Col Tutti i diritti riservati / all rights reserved
Cassandra Ritratta foto di Filippo Michelangelo testi di Gianluca De Col la ritratta: Cassandra Casbah In Cassandra Ritratta i versi di Cassandra Casbah e gli scatti di Filippo Michelangelo entrano in dialogo per giocare con le verità. Verità ambigue, fraintese, non credute e ritrattate. Cassandra mostra per nascondere, afferma e poi smentisce. La verità è nella parola o nella sua negazione? Nella sua fulgida performance o in ciò che rimane nel camerino? Cassandra dice tutto e ritratta tutto. Ritratta i suoi ritratti. Ritratta il tentativo di dare ordine ai sentimenti. Cassandra ci ha provato a essere geometrica, ma sono meccanismi che non le appartengono e che infine rifiuta. Cassandra è per l’asimmetria. Questo personaggio, risultato di una sofisticata operazione teatrale in cui si attinge all’antichissima tradizione teatrale dell’uomo che interpreta la donna, viene ritratto nei suoi momenti più profondi di grazia e di malinconia, tralasciando l’aspetto comico delle sue performance. I ritratti in bianco e nero immortalano Cassandra in un’altra epoca, quella a cui fa riferimento il suo nome. Casbah di Porta Chica è l’antico nome del quartiere di Milano – nei pressi della Darsena – che fu in epoca romana zona di postriboli, e successivamente legato alle attività illegali e di prostituzione condotte dalla malavita milanese, la “ligera”. È in questo quartiere che il personaggio ha origine, nei suoi locali e nei cortili delle sue case hanno luogo gran parte delle performance en travesti di Cassandra che intrattenengono da diversi anni un pubblico affezionato. L’uso della pellicola, che Filippo Michelangelo ha continuato a coltivare durante gli anni di affermazione della tecnologia digitale, viene valorizzato nei suoi aspetti più originali: sottoposto a un delicato trattamento in fase di sviluppo, il supporto analogico esalta “in camera” i contrasti che promanano dalla presenza scenica di Cassandra Casbah e in fase di stampa manifesta la sua natura grazie a una “grana” molto visibile. L’avvicinamento sensoriale alla materia di cui sono fatte le fotografie analogiche è il punto di partenza per una riflessione sul punctum, il punto di gravitazione inconscio dell’immagine di cui parla Roland Barthes nella Camera chiara. 3
Per questo Cassandra Ritratta propone, prima della visione del ritratto completo, l’immersione in un dettaglio su cui la luce e la composizione dell’immagine hanno formato un punto d’appoggio che può essere fruito anche nella sua autonomia figurativa. Il lettore viene perciò coinvolto in un gioco in cui testi poetici e immagini si richiamano e allo stesso tempo viene invitato a una riflessione sulla “verità” dell’immagine fotografica. Essa è basata in gran parte - come dimostrano i linguaggi pubblicitari e propagantistici - molto più sull’irradiazione di messaggi subliminali che vengono elaborati attraverso l’esaltazione di alcune “forme chiave” interne all’immagine, a volte ritrattate in maniera esasperata attraverso l’uso del fotoritocco digitale. In questo lavoro, invece, il fotografo affronta un percorso di individuazione e ritrattazione del punctum che esclude il ritocco e ricerca la bellezza rimanendo fedele a ciò che la fotografia ha fermato sulla pellicola. Le immagini e i versi contenuti in questo libro cercano di catturare la luce che Cassandra irradia quando è sulla scena.
Cassandra Casbah è un personaggio creato e interpretato da Gianluca De Col. Si esibisce nelle Gaudenzie – bizzarre serate di commistione fra canzoni in play back, letture di annunci matrimoniali e diari segretissimi. Si esibisce in teatri e in ambienti metropolitani underground. Il centro delle performance è la figura longilinea e ambigua, sempre elegante, di Cassandra, in dialogo con il pubblico, lo spazio, il presente. La maggior parte delle parole interpretate, dette, biascicate da Cassandra sono testi originali composti da Gianluca De Col. Filippo Michelangelo Ceredi sviluppa buona parte della sua produzione fotografica sul ritratto. Quando incontra Cassandra Casbah è subito colpito dal fascino delle sue performance, in equilibrio delicato tra comicità cabarettistica e sublimazione poetica. Dopo i primi anni di esperienza con scatti di tipo documentario, trova grazie a questo personaggio la possibilità di esprimere una vena intensamente romantica. È tra i fondatori e co-autore della rivista fotografica MilanoCittàAperta e ha lavorato come assistente alla regìa di Marco Bechis al film Il Sorriso del Capo.
La nostra Cassandra Casbah non è la mitica figlia di Priamo, ma per condanna di Apollo, è destinata a non essere creduta. Carla Roncato con Gianluca De Col e Filippo Michelangelo daranno vita ad una profezia diversa dove l’individuo che, sempre immerso in un cupo pessimismo, che si compiace di pronosticare eventi luttuosi, sciagure, catastrofi, senza che alcuno l’ascolti, sarà ascoltato. Capovolgeremo il pre-detto. Carla Roncato
I L’uomo contemporaneo postmoderno e minimale mi annoia, mi deprime. Preferisco l’uomo animale.
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II Mi squadri con sguardo ermetico; ti squadro, aspettando l’attacco. Che aspetti a saltarmi addosso? Tergiversi. Ti facevo piÚ pratico.
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III Ieri ho capito proprio tutto: la perfezione è nel cerchio, la perfezione è nella durata. E tu, mio caro, sei quasi perfetto.
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IV Tra due punti un segmento. tra me e te punti sospesi... detti punti di sospensione. Prima o poi, un punto e a capo
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V Minimalista e qualunquista... sempre a parlare di progetti: styling, design, inaugurazioni... architetto dei miei coglioni!
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VI Se ti cerco non mi cerchi. Confusi, in labirinti asimmetrici, ci cerchiamo in cerchi concentrici. Quel che vogliamo è solo perderci.
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VII Io, tu e le rose. Io e le mie pose. Io, tu e l’assenza. Tu, io, le distanze.
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VIII Stando allo stato attuale delle cose, ho deciso: come un panno al sole mi stendo ad asciugare che evaporino pianti, umori e paludi. Oppure mi stendo, sĂŹ, ma sui binari di quel tram.
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IX Mi stendo nel mio abito cangiante un po’ troia e un po’ mutante. Che passi il 9, il 14, il 3 per Abbiategrasso. Che passi adesso, che mi passi addosso.
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X Tu intonso – intenso. Io melassa – melensa. Sempre uguale a me stessa. Scuotimi adesso. Scuotimi via questo buio che non passa. Voglio esser bella, non la solita cessa.
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XI Cassandra: profetessa ieratica. Conosco i segreti delle armonie divine, conosco le divine meccaniche geometriche. [...]
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[...] Una cosa mi sfugge: perchĂŠ sono stitica?
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XII L’hai voluto tu. T’avevo avvisato. quel compasso nella schiena... T’avevo detto di non farlo, di non fare un altro passo.
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XIII Geometrie di passioni e passi per seguirti passo dopo passo per raggiungerti adesso e possederti come posso.
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XIV Ora basta, sono stanca. Io ritratto. Ritratto su tutto. Non sono Cassandra. Sono solo uno stupido esperimento di laboratorio. Io sono un ratto.
XV Ritratto le parole che dico, sono ubriaca. Ritratto: non sono mai stata stitica. Ritratto: non voglio possederti adesso. Io voglio solamente amarti come posso.
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Legenda 11 15 19 23 27 31 35 39 43 47 51
Gaudenzia Clandestina #1, via Alessi 11, giugno 2011 OcchioMilano, via Morigi 8 (detta anche Casa Morigi), maggio 2011 Gaudenzia Clandestina #2, via Alessi 11, giugno 2011 Gaudenzia Clandestina #3, via Alessi 11, giugno 2011 Gaudenzia Clandestina #4, via Alessi 11, giugno 2011 Gaudenzia, Gibigiana CafĂŠ, giugno 2011 Trasfigurata #1, Teatro Cucina (ex ospedale psichiatrico Paolo Pini), luglio 2011 Ritratta, via Morigi 8 (detta anche Casa Morigi), maggio 2011 Gaudenzia Clandestina #5, via Alessi 11, giugno 2011 Trasfigurata #2, Teatro Cucina (ex ospedale psichiatrico Paolo Pini), luglio 2011 Processione della Rosetta, giardini di via Conca del Naviglio, luglio 2011
Tutte le immagini contenute in questo volume sono stampate in una tiratura di 1/8 + 3 prove d’artista. per informazioni: info@derbylius.it -ofiloceredi@gmail.com
Finito di stampare nel mese di aprile 2013 da AL Laboratorio, Milano