Rollat sain
BISCHE A RÈCHTER ROLLAT SAIN? Il presente documento codifica il costume e la figura del Rollate (róllat), maschera principale del Carnevale sappadino
(Plodar vosenòcht): nasce dal desiderio di mettere per iscritto e descrivere la relativa tradizione, trasmessa finora solo
oralmente, e di rispettare il valore della maschera, utilizzata anche a scopo turistico. Quella codificata nel seguente documento è una maschera più ricercata che in passato, frutto di un secolo di perfezionamenti. Non è ammessa l’inventiva personale perché il costume è rigidamente codificato, così come il comportamento. ROLLAT SAIN IS AN EARE VER DE PLODAR!
Sappada, 23. gennaio 2013 Plodn, 23. jenar 2013
PASS AUF: 1. ROLLATGEBÒNT
COSTUME
2. PISCHE GROASS GENUI?
ASPETTO E FIGURA
3. GEA NET ALANE! DER PESN IS DAINA KRÒFT! HOB’N DAHEA UNT LÒSS’N ET UMMARLIGN!
PORTAMENTO E GESTUALITÀ 4. TUI DE LÒRVE NET OBE, KANDER MUISS DI KENNIN! IN DE HAISER MUISCHE GOSCHN ET ROLLN! UNT SCHNÈLL IN- UNT AUSGEAN! REIDE PLODARISCH! SAI NET ZE ZICHT! PASS AUF PIT DE ROLLN!
COMPORTAMENTO
5. BÒS TUIT ENN DER ROLLAT?
APPENDICE
1. ROLLATGEBÒNT
COSTUME Il Rollate (róllat) indossa un pellicciotto scuro (pelz) di caprone
che ricorda il manto dell’orso: è ampio e lungo fino alle ginocchia, con un cappuccio che avvolge completamente il
capo ed è ornato da un ciuffo di lana rossa (gormcioff – un tempo di carta) in alto, sul retro. Il pellicciotto può essere
bordato di rosso sulle maniche e lungo la chiusura centrale, costituita da lacci o stringhe annodate, che vengono nascoste dal pelo.
Porta il volto coperto da una maschera in legno (lòrve). La maschera da rollate si deve distinguere da quelle delle altre
maschere: fondamentali sono i baffi (schnuirpòrt) folti e scuri, così come folte e scure sono le sopracciglia; lo sguardo è severo e i lineamenti forti ma mai grotteschi. È sempre il viso di un uomo maturo, pieno di autorità. Il vero Rollate deve incutere timore già solo a guardarlo in volto. È ammessa anche la maschera con la barba.
Prende il nome dalle rolln, i rumorosi campanacci in forma di sfere metalliche che la maschera porta legate in vita con una
catena (kettn) e che fa risuonare al suo cammino. I campanacci possono essere uno più grande (come in origine) o due. I campanacci sferici hanno una fessura e all’interno una pallina sfaccettata che, rotolando, crea il suono caratteristico.
La catena è quella utilizzata un tempo per legare il bestiame in stalla. Il Rollate indossa pantaloni a righe orizzontali bianche e marroni piuttosto ampi, un tempo di lana e lino, ricavati dai
teli (hile) usati in passato per coprire gli armenti in inverno (le strisce scure sono alte dai 3 cm – foggia antica – ai 5 cm – foggia più recente -, alternate a strisce bianche e righe scure).
Porta scarponi di cuoio chiodati (aisnschui), grazie ai quali può camminare sulla neve e sul ghiaccio. Non sono ammessi scarponi di foggia moderna, tantomeno colorati.
Unica civetteria è un fazzoletto (hòntich) al collo, sopra la pelliccia e piegato a triangolo, che varia di colore a seconda dello stato civile di chi lo indossa: rosso per gli uomini coniugati e bianco per i celibi (ma il colore può essere invertito a discrezione del figurante). È solitamente più utilizzato il fazzoletto bianco. Per non mostrare neanche una piccola parte del collo, alcuni portano, sotto il pellicciotto, un fazzoletto da naso rosso usato un tempo per tabaccare: annodato al collo e piegato sul davanti a triangolo, fuoriesce sotto la maschera all’altezza del collo, coprendo il nodo del fazzoletto allacciato sul pellicciotto. Il rollate avanza brandendo una scopa (un tempo di rami di erica - hadratpesn) che, a seconda dei casi, viene usata in
modo minaccioso o piuttosto scherzoso in tempi recenti. Le
scope attuali sono formate da ciuffi di saggina raccolti attorno al manico, acquistate con l’accortezza che siano adatte all’insieme del costume e non abbiano un aspetto troppo moderno. Le mani sono coperte da guanti di lana a manopola fatti a mano, di colore grigio o marrone (hòntschn). 2. PISCHE GROASS GENUI?
ASPETTO E FIGURA
I mascherati sono solitamente ragazzi o uomini alti e robusti, in modo tale che la figura risulti imponente. Per tradizione è limitato l’uso del mascheramento ai soli uomini. È ammesso il mascheramento dei bambini fino a 8 anni compresi; non è in seguito ritenuto opportuno fino al raggiungimento della maturità fisica e coscienza del ruolo. 3. GEA NET ALANE! DER PESN IS DAINA KRÒFT! HOB’N DAHEA UNT LÒSS’N ET UMMARLIGN!
PORTAMENTO E GESTUALITÀ
Il Rollate è sempre presente in tutti i momenti del Carnevale,
sia nelle giornate fisse (Pèttlar sunntach – Domenica dei
Poveri, Paurn sunntach - Domenica dei Contadini, Vaastign
pfinzntòk - Giovedì Grasso, Hearn sunntach - Domenica dei Signori, Vrèssmontach – Lunedì Grasso, Schpaibertach Martedì Grasso con il No Club), sia a discrezione dei mascherati in qualsiasi giorno del periodo carnevalesco compreso tra la Domenica dei Poveri e la mezzanotte di Martedì Grasso. Ai Rollate è permesso uscire anche nella
giornata di Metà Quaresima (Mittavòschte) e in caso di
manifestazione turistica su richiesta del Comune di Sappada / Plodn. È escluso il mascheramento in tutti gli altri giorni dell’anno, specialmente durante la Quaresima. È escluso il mascheramento all’infuori del paese, se non concordato con il Comune di Sappada / Plodn (suo referente alla Cultura). Il Rollate ha una camminata particolare per far risuonare adeguatamente i campanacci e deve sempre procedere con il passo giusto, ad una certa distanza dagli altri. Nelle case e nei locali chiusi i campanacci non devono essere fatti risuonare volontariamente. La scopa va impugnata nel modo tradizionale, di traverso ad altezza del busto o rivolta verso l’alto, tenuta con le due mani; non deve essere trascinata, né portata in spalla. Quando arriva il momento, il Rollate deve essere capace di rivolgerla minacciosamente verso la gente, oppure, spazzare in terra
quando si avvicina a qualcuno che ritiene degno di un tale gesto. La scopa non deve mai essere abbandonata dal Rollate, che non deve neppure mai lasciarsela portare via. 4. TUI DE LÒRVE NET OBE, KANDER MUISS DI KENNIN! IN DE HAISER MUISCHE GOSCHN ET ROLLN! UNT SCHNÈLL IN- UNT AUSGEAN! REIDE PLODARISCH! SAI NET ZE ZICHT! PASS AUF PIT DE ROLLN!
COMPORTAMENTO
Nonostante il ruolo del Rollate sia piuttosto faticoso (sia perché il pellicciotto è molto caldo, sia perché il costume, nell’insieme, è pesante, sia per le tappe in cui viene offerto da bere), esso è rigidamente codificato. Oltre ad intrattenersi con la gente per strada o andando a fare visita in casa o nei locali, il Rollate rincorre i bambini che lo disturbano di proposito. Non è opportuno che il Rollate si tolga la maschera e mostri il suo volto o cammini al buio con la maschera abbassata. Il Rollate deve essere sempre attento a non farsi scoprire e, se necessario per bere o mangiare, si può ritirare in un angolo, sollevando il minimo possibile la maschera. Non si può improvvisare il mascheramento da Rollate: per apprendere il passo giusto e la gestualità corretta ci si può
rivolgere a persone con esperienza, che possono trasmettere le loro conoscenze oralmente. Bisogna conoscere la tradizione e sapere come comportarsi con la gente, rammentando che, con la propria imponenza e autorità, il Rollate non è una maschera qualunque ma è divenuta una delle immagini identificative di Sappada / Plodn e della sua cultura: è fondamentale anche sapere fin dove spingersi con le parole e con i gesti. È inopportuno entrare nelle case ad ora tarda per disturbare le persone o spaventare gli ospiti. È auspicabile non causare danni ai mobili delle case o locali in cui si entra: anche se mascherati e in periodo di Carnevale è buona norma osservare le regole di educazione e civiltà e fare attenzione ai movimenti, ricordando di avere i campanacci legati in vita e gli scarponi chiodati ai piedi.
Un requisito essenziale è parlare il sappadino / plodarisch o, se non lo si conosce, padroneggiare almeno le frasi tipiche del
rollate. Il Rollate deve comunque interloquire con la gente ed è pertanto inadeguato un Rollate muto. Altrettanto importante è parlare in falsetto (goschn).
Il Rollate è il personaggio principale del Carnevale ed è fondamentale la sua presenza nelle giornate carnevalesche. È una maschera-guida perché alla testa del corteo e la sua
funzione è anche di precedere ed annunciare l’ingresso delle maschere in gruppo nelle case nel momento delle visite. Il Rollate è tradizionalmente l’unica maschera protagonista del
Lunedì grasso, Vrèss montach: i gruppi di Rollate si radunano per girare per le vie, visitando case e locali. È buona norma che le maschere non si trattengano ad ora tarda in giro, per evitare inconvenienti spiacevoli, anche dovuti alla poca visibilità causata dal buio e ai possibili pericoli del traffico stradale. Già imponente e vistoso per la sua prestanza fisica, il Rollate deve imporre la sua autorevolezza senza usare violenza con gli interlocutori, che naturalmente devono a loro volta portare rispetto alla maschera, bambini compresi.
5. BÒS TUIT ENN DER ROLLAT?
APPENDICE
Le frasi tipiche del Rollate in sappadino / plodarisch, con cui la maschera interloquisce con la gente, possono
essere:
avvicinandosi ad una persona “Hearsche, pische bo(ll) nutze?” (Senti, hai fatto il bravo?) oppure “Basche, benn de net nutze
pischt, trogidi ins trok!” (“Sai, se non fai il bravo, ti butto nella fontana!”), quando entra nelle case chiede “ Òsche kan aale?” (“Hai un uovo?”) (è abitudine dei Rollate già al mattino prima
di uscire di casa, di bere un uovo crudo perché in questo modo si riescono a sopportare le bevute durante la giornata e rallentare gli effetti dell’alcool). Atre frasi: quando incontra
qualcuno, in casa o in strada “Hearsche, barum òsche hainte
kana lòrve?” (Senti, perché oggi non hai la maschera?), per cercare di coinvolgerlo nel Carnevale: “Hearsche, bo òschen hainte in pelz gelòt?” (“Senti dove hai lasciato oggi il pellicciotto?”), “Hainte is zait, rollat(e) ze gean, et z’orbatn!” (“oggi è tempo di andare rollat, non di lavorare!”), oppure si può rimanere sul generale e chiedere notizie della famiglia o del lavoro. Anche il Rollate, come le altre maschere, deve sapere sempre con quale argomento colpire, se vuole stuzzicare il proprio interlocutore. Il Rollate deve essere abbastanza spavaldo da dare del “tu” a tutti, anche agli anziani e alle persone di riguardo.
In passato il Rollate era una maschera più cattiva, si racconta che vestirsi da Rollate fosse un’occasione per vendicarsi delle offese subite e dissipare vecchi rancori (molti ricordano gli
scontri tra gli abitanti delle borgate “di dentro”, Dinnigar, e quelli delle borgate “di fuori”, Daussigar, nei pressi del ponte sul Mühlbach, il torrente che segna questa divisione
nell’abitato di Sappada; spesso erano i Rollate delle diverse borgate ad affrontarsi).
I Rollate erano preceduti dai pagliacci (pajazn), maschere colorate con un cappello a cono, che saltellavano loro intorno.
Dopo che questi sono quasi pressoché scomparsi, il Rollate ha preso a rincorrere i bambini, ruolo spettante ai pagliacci. In passato, di norma, i Carnevali erano proibiti ai bambini perché si trattava di un rituale riservato unicamente agli adulti; l’esclusione dei bambini comportava anche che venissero spaventati e inseguiti dalle maschere, se si fossero avvicinati troppo. Anche a Sappada i bambini non solo non potevano mascherarsi e partecipare assieme agli adulti ma erano anche minacciati dalle maschere. Soprattutto al Rollate spettava minacciare ed impaurire i bambini che, terrorizzati, scappavano ai piani più alti delle case o si rifugiavano al sicuro, quando sentivano il suono delle rolln avvicinarsi minacciosamente (alcuni Rollate erano particolarmente temuti per la loro cattiveria - il rischio era quello di essere sorpresi ed
essere inseguiti o addirittura anche gettati nelle fontane gelate). Il rapporto del Rollate con i bambini è ora molto diverso: i bambini si permettono degli atteggiamenti con questa maschera un tempo inimmaginabili, si avvicinano molto, gli tirano le palle di neve e lo stuzzicano per farsi rincorrere. Il Rollate, in qualità di maschera-guida perché alla testa del corteo, ha la funzione di precedere ed annunciare l’ingresso delle maschere in gruppo nelle case nel momento delle visite (anche se ora le maschere giungono spesso separatamente dai Rollate – un tempo spettava al Rollate proteggere le maschere e, quando queste entravano nelle case, era suo compito spazzare in terra per “pulire”, prima del passaggio delle maschere). È un detto comune che la ragazza a cui il Rollate spazza i piedi non si possa più sposare. Il prestigio del Rollate non è stato sminuito nel tempo, neppure dal suo ruolo turistico. Quando i sappadini impersonano con passione il Rollate si sentono investiti di un ruolo inconsueto, diversi dalla persona che sono abitualmente e sono capaci di dire e fare cose che normalmente non riuscirebbero. Percepiscono di essere più autoritari, capaci di incutere timore ma anche accettati e ben accolti da tutti i sappadini.