il confronto luglio

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SI RAS OG M A ROL a GE 88 d 9 1 nel dato Fon

Anno XXIV n. 7/231 - Agosto 2011 Editore: Coop. Radio Terlizzi Stereo - Direttore Responsabile: Maria Teresa De Scisciolo n. 239 reg. stampa Tribunale di Trani - Spedizione in Abbonamento Postale 70% autoriz. Filiale di Bari

Al Comune si riparte con numeri e idee giuste editoriale/Vito De Leo

Dopo una lungo dibattito consiliare, realizzato in un’insolita giornata festiva, domenica 3 luglio, per la discussione di importanti punti già iscritti all’o.d.g. della seduta precedente, tenutasi il 29 giugno, tra i quali il tanto atteso “Bilancio di previsione 2011”, approvato a maggioranza, è opportuno esprimere alcune riflessioni. Al di là delle importanti deliberazioni assunte dalla maggioranza di governo, che può di nuovo contare sull’adesione dei dissenzienti Paolo Ceci e Michele Grassi, e delle dichiarazioni del sindaco Vincenzo Di Tria orientate a dare una svolta al percorso amministrativo, così come richiesto da tutti gli intervenuti nel dibattito preliminare, per dare un’idea del clima esistente, basta riferire alcuni termini usati da una parte e dall’altra, che danno un’idea delle valutazioni contrapposte delle diverse parti in causa e che alcune volte hanno riscosso anche l’applauso di qualcuno dei presenti tra il numeroso (fino all’ora di pranzo) pubblico. Da una parte abbiamo sentito citare i termini “transumanza”, “mercato delle vacche”, “pecorelle smarrite”, “gambe sghembe”, in alcuni casi conditi con citazioni storiche ed evangeliche, dall’altra, l’appello a fare la politica con la “P” maiuscola, e l’impegno a cambiare passo, a favorire la partecipazione, il dialogo e il confronto, all’essere chiari, trasparenti, efficienti, legali, aperti alla città, ammettendo – bontà loro – anche di aver commesso degli errori. Si vuole realizzare così – è stato ripetuto all’unisono dagli esponenti della coalizione di centro-sinistra - quella sinergia operativa, stabile e di lungo respiro, che possa rappresentare, da una parte il più efficiente modo di lavorare insieme, dall’altra, un più evidente punto di riferimento per quanti chiedono, in misura crescente, al centrosinistra di Terlizzi, segni tangibili di unità e di capacità propulsiva. La coalizione di governo – ci permet-

Carro Trionfale

tiamo di aggiungere - non deve essere solo espressione di un partito, né una somma di partiti; essa, nell’ottica della semplificazione ed ottimizzazione dell’agire politico, deve proporsi come organismo aperto e flessibile, proiettato verso auspicabili forme di allargamento della propria compagine e, in ogni caso, verso sempre più costruttivi rapporti con ogni altra forza politica che si riconosca nel centrosinistra, inteso come luogo politico di proposta, crogiuolo di chiare ed organiche progettualità sociali, economiche e culturali. Si deve essere tutti impegnati a creare un soggetto politico che sia in grado di stimolare e favorire la genui-

na volontà di partecipazione democratica espressa dai cittadini che, in massa e slancio, hanno contribuito al successo dei concittadini Nichi Vendola alla presidenza della Regione Puglia e di Gero Grassi alla Camera dei deputati. Si deve essere tutti impegnati a costruire un partito che sia in grado di sostenere ed alimentare le speranze dei tanti giovani che, manifestando il loro consenso per il SI’ ai recenti referendum abrogativi, hanno esercitato il diritto di essere protagonisti del loro futuro, anche attraverso l’impegno politico, per favorire non solo il ricambio generazionale delle classi dirigenti, ma il rinnovamento profondo dei metodi di ge-

stione e di stile di governo della nostra città. Si deve essere tutti impegnati a realizzare un partito, una coalizione ed un’amministrazione comunale che sappiano guardare ai bisogni dei più deboli, degli anziani, dei bambini, degli emarginati, che sappia valorizzare e raccogliere la grande testimonianza umana e sociale di quanti, giornalmente nei sindacati dei lavoratori, nelle associazioni, nei movimenti, nel mondo del volontariato laico e cristiano, dedicano la loro vita al servizio degli altri ed alla soluzione dei loro, talvolta dolorosi problemi di vita. Il valore della solidarietà sociale sarà, infatti, la pietra miliare del Partito Democratico perché ad esso dovranno concorrere non solo i consiglieri comunali, che ne rappresentano la struttura portante, ma tutti i cittadini che vorranno partecipare a creare un grande partito di massa, che restituisca fiducia e speranza al nostro amato paese. La rinnovata ricostituzione del Gruppo consiliare del Partito Democratico ci induce a rinnovare, con animo costruttivo, la proposta, già avanzata da queste colonne, di costituire un laboratorio politico, inteso come cuore pensante della nostra comunità, organizzato e strutturato in forma dipartimentale e formato da giovani, professionisti ed esperti nei vari settori della vita culturale, sociale, economica, politica e amministrativa…

Buone vacanze! Eccoci giunti alla tanto attesa pausa estiva. Avremo giorni per riposare, viaggiare, visitare…riflettere. La vacanza serve a staccare con il quotidiano. Aiuta a tornare a lavoro con più grinta e motivazione. Viaggiare aiuta a conoscere, a fare parallelismi con il proprio territorio, a stimolare la creatività. Auguriamo a voi tutti vacanze serene. Torneremo in edicola a settembre, per accendere ancora i riflettori sulla nostra città. MTDS


Franco: 348.5123152 Armando: 347.1946350 Agenzia: Piazza IV Novembre, 20 - Tel. 080.3517049 Abitazione: Via Genova, 26 - Tel. 080.3517932 T E R L I Z Z I (Bari)

ilmensile confronto delle idee di informazione fondato nel 1988 da Gerolamo Grassi Corso Dante, 31 - Tel. 080.3513871 (c/o Studio Berardi) - Registro Stampa n. 239 del Tribunale di Trani

Anno XXIV - numero 7/231 - Agosto 2011 Società Editoriale: Cooperativa Culturale R.T.S. fondata nel 1978 e titolare: · di Testata Giornalistica “Paese vivrai” - Locorotondo, · di Testata Giornalistica Radiofonica registrata al n. 221 del Tribunale di Trani, anno 1978.

Direttore Responsabile: Maria Teresa De Scisciolo Caporedazione: Antonio Gattulli Presidente: Cav. Vincenzo Colasanto Consiglio di Amministrazione: Michele Grassi, Renato Berardi Cultura: Paolo De Ruvo, Giuseppe Grassi, Pietro Porfilio, Adriana Gesmundo, Michelangelo Bellomo, Giacomo Angarano, Vincenza Urbano, Giorgia Tricarico, Sara De Bartolo, Klara Valente.

Politica: Nicolò Ceci, Barbara De Robertis, Paolo Alessandro Grieco Sanità: Pasquale De Palma, Giuseppe Gragnaniello Sesto San Giovanni: Michele Vino Sport: Antonio Gattulli Sociale: Brigida Saltarelli, Anna Dicanio Architettura: Francesco Marzulli Servizi fotografici: Michelangelo Vino, Vincenzo Vino Grafica e Impaginazione: CREO adv di Nicola Cantatore (www.creoadv.com) Fotolito e Stampa: Centro Stampa - Litografica La collaborazione al giornale è gratuita. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si resti-tuiscono. Tutti i diritti sono riservati. Gli articoli pubblicati riflettono il pensiero dei singoli autori e non vincolano in alcun modo la linea di condotta della società editrice e del direttore respon-sabile di questo periodico. La direzione si riserva la facoltà di condensare e modificare, se-condo le esigenze e senza alterarne la sostanza, gli scritti a sua disposizione. Per eventuali recensioni, inviare i volumi in duplice copia. Senza il consenso scritto dell’Editore è vietato riprodurre, con qualsiasi mezzo, il giornale o sue parti.


comune

agosto 2011

Paolo Ceci

Pubblica affissione datata 21 giugno 2011 I Consiglieri Comunali Michele Grassi e Paolo Ceci, eletti nelle liste del Partito Democratico, alla

Michele Grassi

luce del particolare momento di grave difficoltà dell’Amministrazione Comunale ed alla vigilia del voto sul bilancio, evidenziano la necessità che - all’interno della

coalizione - si possa e si debba ritrovare la volontà di operare sinergicamente, affinchè Terlizzi cresca in un clima di serenità e di convivenza civile. Anzitutto, è opportuno che si ricerchi, all’interno della maggioranza, la volontà di rilanciare il paese, attraverso l’approvazione di provvedimenti che diano alle imprese locali la possibilità di ripresa e sviluppo economico, al fine di creare nuova occupazione. È importante che Terlizzi sia un paese aperto al confronto e che venga anteposto l’interesse generale - finalizzato alla crescita culturale, sociale ed economica - ai diversi particolarismi. Chi ritiene che il centrosinistra possa continuare ad amministrare

Terlizzi nei prossimi anni, deve dichiararsi disponibile, a prescindere da ogni ulteriore considerazione, a percorrere insieme ed uniti la strada della buona amministrazione, attraverso il civile confronto delle idee e la sana partecipazione democratica. Ed è proprio per amore di Terlizzi la comunità nella quale siamo nati e viviamo - e per la grande responsabilità civica e morale che contraddistingue il nostro agire politico, che i sottoscritti si rendono disponibili - sin dal prossimo Consiglio Comunale - a condividere ed accogliere percorsi amministrativi qualificanti. Pur nelle diversità, il Centrosinistra ha le potenzialità, l’esperienza e la forza di continuare ad amministrare Terlizzi per il bene comune, recuperando anche ulteriori movimenti politici importanti.

/Michele Grassi e Paolo Ceci

/Maria Teresa De Scisciolo e Nicolò Ceci

Vito Bonaduce

Cambia la geografia politica del Consiglio comunale di Terlizzi dopo l’approvazione del ‘bilancio’. I consiglieri comunali Ceci e Grassi per lungo tempo critici con l’Amministrazione di Tria, hanno teso la mano al centrosinistra, di cui sono parte, per il bene e la crescita della città. I cittadini, ora, si aspettano un’attività amministrativa meno rallentata e più capace di dare risposte concrete ai bisogni. Abbiamo raccolto qualche parere a caldo per aver il polso della situazione. Abbiamo chiesto: Quale novità nel consiglio comunale che ha approvato il bilancio? "Il ritorno di Ceci e Grassi al Pd fa chiarezza sul quadro politico cittadino. Ed evita altri inciuci già pronti per salvare un'ammini-

Pasquale Vitagliano

strazione morente. Certo qualcuno dovrà spiegare come mai uno scontro durato tre anni, si sia risolto in 48 ore. Cittàcivile continua comunque ad essere riferimento per tutti coloro che vogliono una politica migliore". Pasquale Vitagliano Tutta la polemica che si è creata ha distratto l’attenzione dal vero problema: il Bilancio di previsione. La situazione è infatti peggiorata rispetto al Bilancio dell’anno scorso, per una serie di motivi: 1- Nonostante il personale sia diminuito ( l’organico comunale è insufficiente), le spese sono aumentate a causa di una pessima programmazione delle prestazioni di servizio; 2 - Questione rifiuti: l’appalto per l’azienda deputata allo smaltimento doveva essere rinnovato entro il 30 giugno e invece il con-

tratto è stato prorogato ancora alla “Tradeco” (questo porterà ad uno scostamento sensibile della spesa); 3 - Riscossione Ici: il dato di aumento di recupero dell’evasione del 2011 è stato stimato a 250 mila euro rispetto al 2009. Ma abbiamo accertato effettivamente che la gente ha evaso o si tratta di una semplice previsione? “Cartelle pazze” docent! Questo bilancio è una bolla di sapone, uno specchio per le allodole, un Bilancio formale. 4 - Entro il 30 giugno non è stato approvato il Rendiconto del 2010, perciò queste previsioni di entrata o di spesa per l’anno prossimo non hanno come parametro di confronto il Rendiconto del 2010, ma quello del 2009. Più scassata di così un’Amministrazione, non può essere. Alla vigilia di questo Consiglio Comunale c’è stata una turbativa numerica e cabalistica e il carrozzone dei faccendieri, il nerbo della politica del paese, si è rimesso in moto. Che alcuni consiglieri comunali abbiano deciso di ripensarci rispetto alle loro precedenti dichiarazioni è un problema antropologico terlizzese: nel ’93 il Consiglio Comunale fu sciolto a causa di problemi interni allo stesso centrosinistra; sui palchi si dissero parole di fuoco; ma oggi offesi ed offensori stanno tutti insieme a banchettare. L’unica cosa che mi colpisce è che

un consigliere, per tatticismo, non voti il Bilancio di Previsione. Questo voto è un atto fondamentale della funzione di indirizzo e di controllo della vita amministrativa e il 3 luglio ci sono purtroppo stati consiglieri che non hanno votato. Però non tutto il male viene per nuocere. Finalmente si distingue tra opposizione e quelli che oppositori dovrebbero esserlo ma non lo sono: e così i faccendieri ‘l’hanno presa in saccoccia’. Vito Bonaduce L’Amministrazione di Tria risulta più rafforzata, autorevole e credibile. Con il cambio di passo - come affermato dal Sindaco – questa compagine amministrativa può rilanciare con compiutezza la realizzazione del programma sulla base del quale ha ricevuto i consensi dei terlizzesi. Fino ad oggi tale piattaforma programmatica è stata a tratti sviluppata e fattualizzata in maniera contratta ed asfittica e con prospettive non sempre rispondenti alle attese dei cittadini. Ciò che tutti si aspettano è un percorso più partecipato ed un deciso cambiamento di rotta. Paolo Ceci

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comune

Per l’approvazione del Bilancio ha prevalso il buon senso

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Tutti sanno che il PD di Terlizzi /Ing.Vincenzo di Tria SINDACO ha attraversato una lunga fase di contrapposizione al suo inter- Bilancio per esporre il meno no, che ne ha compromesso l’u- possibile la nostra Nazione ai rinità fin dai primi passi mossi schi finanziari. dall’amministrazione in carica, Tra i banchi dell’opposizione gli dal maggio 2008. unici che hanno avvertito il peso Sappiamo anche quanto sia della responsabilità sono stati i stato difficile, e quanto lo sia tuttora, amalgamare le varie consiglieri Francesco Amendolasensibilità politiche confluite gine e Michelangelo De Chirico, nel Partito Democratico, a Roma astenendosi o non partecipando come in periferia, perché ognu- al voto. na ricca di una sua storia, di suoi Ma è nel PD che è avvenuto il valori e aspirazioni non sempre passaggio più significativo, con facilmente negoziabili con le il prevalere del buon senso, della altre componenti approdate nel responsabilità e con la linearità nuovo soggetto politico. delle scelte politiche, senza i “riA Terlizzi la componente di Quarta Fase, con i suoi due con- catti” e “i prezzi da pagare” dei siglieri comunali Michele Grassi quali ha vaneggiato un centroe Paolo Ceci, ha a lungo assunto destra oramai alle pezze e conun atteggiamento politico di sapevole delle sue prossime netto contrasto, sia con il partito sconfitte. che con il governo della città a La ritrovata unità del gruppo guida PD, fino a vedere confusa consigliare del PD, con il reinla sua azione con quella di un gresso di Grassi e Ceci, è un opposizione di centrodestra buon viatico per l’auspicata sempre in cerca di una rivincita unità del partito, con il consedelle sue disfatte politiche del guente rafforzamento della coa2003 e del 2008. Ci hanno provato fino all’appro- lizione di centrosinistra e della do in consiglio comunale del Bi- sua azione di governo della città. lancio di Previsione 2011, che il Il partito più grande del centroGoverno Berlusconi ha fatto slit- sinistra ha un dovere morale tare ripetutamente per le diffi- verso Terlizzi, che intende mancoltà connesse all’attuazione tenere fino in fondo, consapevodel federalismo municipale, ap- le del travaglio che sta attraverprovato domenica 3 luglio con sando la Nazione, delle difficoltà dodici voti a favore e con la nonelle quali si dibattono i Comuni vità di un gruppo PD nuovae del momento, per certi versi mente compatto. È così sfumato l’insano proposi- esaltante, che sta vivendo la noto di far mancare i voti al Bilan- stra città in questo ultimo scorcio di Previsione con conse- cio di mandato amministrativo. guente scioglimento del Consi- Si sta lavorando a punti del proglio Comunale e commissaria- gramma estremamente qualifimento del Comune di Terlizzi. Le canti (Teatro, Polo Sociale, Scuovere vittime non sarebbero stati le, reti stradali e fognarie, riqualii politici, ma i cittadini, privati ficazioni di spazi pubblici, ecc.) e dello strumento fondamentale nei prossimi due anni verranno per la vita amministrativa della città, che consente l’erogazione ultimati importanti progetti ed dei servizi ai cittadini, la pro- altri ne verranno avviati per dare grammazione delle opere pub- a Terlizzi il volto nuovo, umano, solidale e sostenibile che il cenbliche, e tanto altro ancora. Quello che il centrodestra citta- trosinistra ha promesso di darle. dino ha tentato di porre in atto Questi temi devono tenerci uniti è stato un atto di incoscienza, e sollecitare altre forze politiche totalmente privo di buon senso sensibili ad interrogarsi sul loro e di acume politico, in controruolo nel contesto politico cittatendenza rispetto a ciò che sta avvenendo a Roma per l’appro- dino, nella consapevolezza che vazione della manovra finanzia- la stabilità è fonte di una crescita ria, dove maggioranza e opposi- e di uno sviluppo di cui tutti poszione hanno cercato linee di in- siamo essere protagonisti. tesa per approvare la Legge di Abbiamo il dovere di crederci.

/Ing.Vincenzo di Tria SINDACO

Fin dal 1994 il Piano Regolatore Generale della nostra città ha previsto nei pressi del Campo Sportivo un sottopasso che eliminasse il passaggio a livello, deviando il traffico di viale dei Lilium su viale Roma. Questa amministrazione comunale ha avuto il merito di far stanziare dalla Regione Puglia ben 7,5 milioni di euro di fondi comunitari per dare attuazione alle previsioni di PRG, pure in questo caso senza attingere dalle casse comunali (così come già fatto per il cavalcavia di prossima inaugurazione). Anche quest’opera pubblica verrà eseguita dalla Ferrotramviaria spa, che realizzerà altresì la rete viaria ad essa collegata. Nei giorni scorsi è montata la polemica su quella parte di progetto che, prevedendo su viale Roma un rondò con il compito di meglio canalizzare il flusso veicolare proveniente dal sottopasso, ritaglia di circa 200 m2 il Parco Comunale. Ne è scaturita persino una raccolta di firme, su iniziativa del locale circolo di Legambiente e del PDL terlizzese, che ha visto molti cittadini esprimersi contro questa previsione e chiedere la revoca della deliberazione del Consiglio Comunale, avente per oggetto l’approvazione del progetto esecutivo del sottopasso. È da premettere che il nostro Parco ha una superficie di ben 35.000 m2 ed il modesto intervento che ne sottraeva 200 m2 su viale Roma, non ne avrebbe certamente compromesso la funzionalità. Conveniamo comunque con Legambiente sulla necessità di ridurre al minimo l’impatto dell’opera pubblica sulla città e restiamo convinti della bontà del percorso attivato per la realizzazione dell’opera, concepita per risolvere problemi e non per crearne di nuovi. Tutti, infatti, sappiamo quanto complicata sia diventata la ge-

stione dei passaggi a livello cittadini da quando è stato ampliato il servizio ferroviario ed il traffico dei treni è diventato più intenso. Le lunghe code di auto e mezzi pesanti che si formano alle barriere, oltre a rendere difficile il collegamento alla zona artigianale, arrecano un danno all’ambiente con i grandi volumi di gas di scarico immessi in atmosfera ed impediscono ai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine di transitare rapidamente da una parte all’altra della città. Siamo perciò sicuri che la realizzazione del sottopasso nonché della nuova viabilità di collegamento renderanno più moderna, funzionale e sostenibile la nostra Terlizzi. Così come ci si era impegnati a fare, subito dopo la tavola rotonda promossa da Legambiente, l’Amministrazione Comunale unitamente alla Ferrotramviaria spa (progettista dell’intervento), ha avviato ulteriori verifiche, constatando che: • il tracciato del sottopasso è corretto e non potrà essere variato così come incautamente proposto da uno dei relatori nell’incontro pubblico; • apportando modeste modifiche sarà possibile arretrare il rondò in questione, facendo in modo che non venga intaccato il Parco Comunale. Riteniamo anche che l’intera vicenda del rondò del sottopasso sia stata utilizzata ad arte da alcuni per una mera speculazione politica che poco ha a che fare con la tutela dell’ambiente e che nasconde l’insano ed infausto proposito di vanificare l’operato della pubblica amministrazione, annullandone gli atti e facendo perdere il relativo finanziamento pubblico. I cittadini che hanno sottoscritto la petizione lo hanno fatto per migliorare la nostra città e non certamente per danneggiarla sottraendole opere pubbliche importanti e necessarie. Alle loro legittime aspettative abbiamo già dato una risposta facendo modificare il progetto originario ed evitando il ritaglio di un’area del Parco Comunale.


Intervista all’assessore Gianna Spada

Alla luce dell’adesione nel 2006 da parte del comune di Terlizzi al progetto ‘Pit2- programma Integrato Territoriale’ finanziato dalla Comunità Europea , comprendente 14 Comuni del nord barese , intervistiamo l’assessore alla Legalità e Sicurezza Giovanna Spada circa i problemi legati alla viabilità, che assillano la nostra città e a riguardo l’annoso grattacapo della carenza di agenti di Polizia Municipale. Il Comune ha aderito al programma PIT2 L’obiettivo è lo sviluppo di un sistema wi-fi per mettere in relazione i Comuni interessati dal progetto, grazie a sistemi di videoconferenze condivise; ma non solo: a Terlizzi il sistema PIT2 prevede l’utilizzo di strumenti quali sei telecamere, pc, palmari e telefoni VOIP. L’obiettivo di questa videosorveglianza non è sanzionare, ma utilizzare le registrazioni per pubblica sicurezza, che vengono così inviate alla Polizia Municipale per sopperire alla mancanza del vigile. I cittadini lamentano l’utilizzo della pista ciclabile come parcheggio e scarsa presenza di Vigili… Non è assolutamente vero, perché dal quadro sanzionatorio del 2010 emerge che il più alto numero di sanzioni deriva da infrazioni riguardanti

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/Anna Maria Grieco il mancato rispetto della pista ciclabile. Dove la pista ciclabile non è particolarmente visibile, per evitare contenziosi, le sanzioni sono state alleggerite; ma specifico che il sanzionamento continua a essere posto in atto. Non nascondo che i vigili non sono numerosi (vi sono 16 unità tra cui 5 agenti motociclisti) ed hanno un numero elevato di funzioni. Come sopperire alla mancanza di Agenti? Purtroppo la normativa di riferimento per l’assunzione è di livello nazionale e con il Decreto Brunetta si impone un rapporto di 1 unità nuova assunta a 5: cioè per 5 pensionamenti vi è una nuova assunzione. Quando piove nel centro di Terlizzi il traffico diventa ingestibile… Abbiamo 15.000 auto su 27.000 abitanti cioè una media di 2 macchine per famiglia: un numero spropositato! Cerchiamo di minimizzare il problema evitando di chiudere le aree pedonali come Viale Roma e il centro, quando piove, per rendere il traffico più fluido. Mi duole dirlo, ma non siamo un Comune che ha capito l’importanza della mobilità alternativa, cioè quella ciclo-pedonale e quella

/Maria Teresa De Scisciolo Oltre alla articolata conferenza, organizzata presso il chiostro delle Clarisse, il Circolo terlizzese di Legambiente ha promosso una raccolta di firme, per sollecitare l’interesse dei cittadini verso il Parco Comunale e scongiurare il previsto taglio, per far spazio al rondò. A tal proposito riportiamo uno stralcio dell’articolo pubblicato su Terlizzilive il giorno 28 Giugno 2011 ‘Venerdì 24 giugno il Presidente del Circolo Legambiente di Terlizzi Giovanna de Leo accompagnata da alcuni soci dell’associazione, ha depositato presso il Segretario Generale del Comune di Terlizzi la petizione popolare pro -parco, di cui primo firmatario lo stesso Presidente del Circolo legambientino. Sono state raccolte 1542 firme di cittadini residenti nel Comune di Terlizzi. Soddisfazione da parte dei promotori dell'iniziativa: «La raccolta delle 1542 firme da parte del Circolo di Legambiente è il chiaro segno che i cittadini terlizzesi giu-

stamente rivendicano un ruolo sempre più attivo quando si tratta di assumere decisioni interessanti beni comuni appartenenti a tutti, qual è, nel caso specifico, il parco comunae. Un ruolo che può essere svolto, di fatto, solo con la partecipazione ed il coinvolgimento della cittadinanza su temi di interesse generale. Il Circolo Legambiente esprime piena gratitudine verso tutti coloro che hanno condiviso e sostenuto la petizione popolare promossa a difesa del Parco Comunale di via Sovereto ed a salvaguardia di criteri di sostenibilità ambientale interessanti la nostra cittadina. Il Circolo legambientino continuerà a mantenere alta l’attenzione sull’intera vicenda, finchè non giungeranno dall’amministrazione comunale risposte convincenti, dirette verso scelte oculate e soprattutto ad esclusiva tutela degli interessi collettivi ed a salvaguardia della sostenibilità ambientale nel nostro Paese».’

comune dei mezzi pubblici - che copre tutte le zone cittadine ad un costo altamente sostenibile. A Ruvo l’Amministrazione ha eliminato le strisce blu per far posto agli stalli di parcheggio gratuiti. Lei pensa che ciò sia possibile a Terlizzi? Non è possibile. Innanzitutto le strisce blu a pagamento mantengono il 50% degli stalli liberi e sono 120 in tutto; e sono sparsi per la città, non concentrandosi così esclusivamente su un’unica zona. C’è stato un periodo in cui, finita la fase di sperimentazione e prima di avviare l’affido contrattuale, le strisce blu non funzionarono e molti commercianti ne chiesero il ripristino perché i residenti vi sostavano per l’intera giornata, con un abbassamento dei fruitori degli esercizi commerciali. Alcuni genitori preoccupati dell’elevata velocità a cui transitano le automobili nei pressi delle villette di via Ruvo chiedono l’installazione di dossi artificiali. Seguirà il consiglio? I dissuasori di velocità o passaggi pedonali rialzati non possono essere installati nei pressi delle villette di via Ruvo perché il Codice della Strada impone che vengano posti in zone in cui non vi siano situazioni di passaggio di mezzi di soccorso e via Bovio essendo una via prossima all’Ospedale è spesso percorsa da ambulanze che hanno la necessità di transitare velocemente, ma al contempo in piena sicurezza. Le telecamere e i foto r&w installati a Terlizzi sono mai entrati in funzione? Bisogna fare una distinzione tra il progetto PIT2 e le telecamere in prossimità di Piazza Cavour e Piazza IV Novembre, che invece vengono gestite con un sistema di Z.T.L., consentendo l’accesso al centro esclusivamente agli autorizzati individuati dalla lista bianca - residenti, disabili, soccorsi. Questo sistema non è in funzione perché il contratto di istallazione risale al 2007, quando vi era una normativa differente da quella

Il PDL e la Giovane Italia di Terlizzi hanno indetto una petizione popolare, con richiesta di revoca della famigerata Delibera di Consiglio Comunale n. 09 del 15 aprile 2011 che prevede la realizzazione di una rotatoria in viale Roma che – si sottolinea - comporterà: il sacrificio di centinaia di metri quadri del Parco Comunale; la presenza di due rotatorie distanti tra loro poche decine di metri con immaginabili conseguenze sul traffico veicolare; il conseguente aumento dei gas di scarico in un'area adibita al verde e al passeggio. Nei primi due giorni e mezzo

L’assessore Gianna Spada

attuale, entrata in vigore dopo una sentenza della Cassazione. In particolare quest’ultima ha stabilito che la clausola che prevedeva il versamento del 50% del sanzionamento da parte del Comune alla ditta installatrice, era inapplicabile ed eccessiva perché provocava un indebito arricchimento delle ditte stesse. Ma anche se la ZTL non è in funzione dal punto di vista del controllo remoto tramite telecamere, essa è attiva a tutti gli effetti perché sono comunque presenti le segnaletiche verticali e le transenne che impediscono l’accesso. Qual è stata la spesa per la loro installazione? Zero! Perché nel contratto era prescritto che l’impianto fosse a costo zero e che sarebbe stato ripagato attraverso il sanzionamento. Quindi sanzionamento non attivo - sistema non pagato. In questo momento a Terlizzi si stanno celebrando 3 processi per usura. Perché il Comune non si costituisce parte civile? I tempi per la costituzione di parte civile non sono ancora maturati e Terlizzi non avrà alcun problema a farlo. Intrattengo ottimi rapporti con il presidente dell’Associazione anti-racket Renato De Scisciolo e il Comune sta sottoscrivendo il protocollo di intesa con la stessa Associazione. Terlizzi fa inoltre parte dell’associazione ”Avviso Pubblico”.

/Maria Teresa De Scisciolo sono state raccolte 618 firme, depositate in Comune. Ma la voglia di partecipazione è tanta e le firme continueranno a crescere. Un’iniziativa che la cittadinanza ha accolto con favore, dichiarando di voler partecipare alle scelte importanti che riguardano la città. E’ positivo che la politica si metta a servizio dei cittadini, informandoli e coinvolgendoli. Ci auguriamo che l’informazione prosegua a 360 gradi e coinvolga sempre più i cittadini nelle decisioni importanti che riguardano il futuro di Terlizzi.

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comune/città

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Da sempre critico verso l’Amministrazione di Tria, Franco Amendolagine è stato posto – ad inizio anno – a capo della Commissione d’indagine in merito alla nota vicenda delle ‘cartelle pazze’. A distanza di alcuni mesi ne abbiamo discusso per fare il punto della situazione. Cosa può dirci della vicenda ‘cartelle pazze’? Si è trattato di ventimila avvisi di accertamento – l’avviso di accertamento è un atto amministrativo con il quale la Pubblica Amministrazione dice al contribuente che è probabilmente debitore di un dato importo di euro, dandogli la possibilità di poter spiegare, rivolgendosi agli uffici preposti, le proprie ragioni o meno – inviati a quasi 7 mila contribuenti terlizzesi. Come mai questo numero esorbitante? Il numero sembra eccessivo perché non si è tenuto conto delle annualità interessate dagli avvisi di accertamento: nel 2009 sono partiti circa 6 mila avvisi di accertamento che riguardavano una sola annualità, il 2004. L’anno scorso ci sono stati 20 mila avvisi – inviati tutti nel dicembre 2010 - perché il controllo ha inte-

ressato ben tre annualità, cioè gli ani 2005, 2006 e 2007. Confrontando quindi i 6 mila avvisi per una sola annualità e i 20 mila per tre annualità, ci si accorge che il numero non è così esorbitante. Ma allora come mai tanto scalpore? Non bisogna scandalizzarci del numero; dobbiamo verificare la bontà del lavoro svolto dalla “Censum”. Quindi è stata istituita la Commissione d’indagine. Lei ne è Presidente; di quali poteri è dotato? La Commissione – composta da 6 membri, 3 di maggioranza e 3 di minoranza - è stata istituita nel gennaio 2010. Il mandato datomi dal Consiglio Comunale è - secondo la delibera n.2 del 26 gennaio 2011, avente ad oggetto accertamenti Ici anni 20052007 e Tarsu 2005-2007 - verificare la regolarità delle procedure adottate dell’Ufficio Tributi e riassumere la casistica degli errori rilevati; verificare se è stato rispettato il capitolato d’appalto da parte della “Censum” e riconoscere se ci sono state eventuali responsabilità. A che punto è l’inchiesta? Quando potrà definirsi concluso il

suo mandato? Ci sono anche stati una serie di eventi poco piacevoli, esterni e distinti dall’attività politica ed amministrativa – che hanno frenato un po’ i lavori. Ritengo che potremmo chiudere i lavori entro Luglio. Non posso anticipare nulla sull’esito, perché il lavoro è ancora in fase conclusiva. Stileremo una relazione che consegneremo al Presidente del Consiglio, il quale convocherà il Consiglio Comunale. Il dibattito che seguirà stabilirà se ci sono responsabilità da imputare a qualcuno. Qual è il gettito complessivo che il Comune di Terlizzi ottiene dalla riscossione delle cartelle Ici e Tarsu? 678 mila euro. Alla luce di quanto accaduto a che punto è la riscossione di questi tributi oggi? E’ un dato che potremo avere solo a conclusione dei lavori di accertamento tutt’ora in corso. Purtroppo bisogna prendere atto che c’è una fascia di evasione che non può essere tollerata. Cosa può ancora fare il cittadino che voglia contestare l’avviso di accertamento ricevuto? Questi avrebbe già dovuto attivarsi,

/Giuseppe Gragnaniello Inaspettatamente, dato che c’era ancora memoria della volta precedente, lo scorso anno venne rifatto il manto stradale di Viale dei Garofani. Non che non ve ne fosse bisogno, vista la gran mole di traffico che ogni giorno deve sopportare, ma senza dubbio in giro c’era e ancora c’è di peggio. Subito dopo furono sistemati due attraversamenti rialzati, le strisce pedonali di nuovo tipo che servono anche da rallentatori. Quanto mai utili, in una via dove spesso si corre anche troppo e talvolta qualcuno finisce col farsi male. Ma, mentre il primo è in direzione della scuola elementare, l’altro è praticamente sul nulla, cioè in corrispondenza di quell’ampio spazio di solito inutilizzato, salvo quando non viene occupato temporaneamente dalle giostre o dai circhi di passaggio. Tra l’uno e l’altro c’è una bella distanza, tale da consentire comunque ad auto e moto di riprendere velocità e poter creare qualche problema, anche perché altri attraversamenti pedonali tradizionali prima esistenti, almeno un paio, ora non vi sono più e non si può pretendere che chi deve passare da un lato all’altro della strada debba fare un lungo giro per non

Foto di Giuseppe Gragnaniello

rischiare. O almeno tentare, considerato che persiste l’invalsa abitudine di buttarsi al sorpasso quando la strada si slarga mentre qualche stupido incosciente continua a lanciare la moto per dimostrare chissà che cosa. Allora, se proprio vogliamo farle le cose, facciamole bene! Di attraversamenti ce ne vorrebbe almeno un altro, più o meno a metà, all’altezza dell’ex-professionale. E’ pur vero che a breve tutta la zona dovrebbe essere interessata da un intervento di riqualificazione urbana che per una città come la nostra è al tempo stesso faraonico quanto caratterizzante per un’Amministrazione che vuol lasciare un segno. Il condizionale è d’obbligo in quanto della sistemazione della strada sentii par-

lare da quando arrivai a Terlizzi, ormai più di trent’anni fa. Tra l’altro conservo ancora le planimetrie, ormai ingiallite dal tempo, di come si dovevano raccordare i giardini delle ultime costruzioni con quelli preesistenti, con qualche ragionevole dubbio riguardo alle possibilità di realizzazione pratica, per il solo fatto dei dislivelli tra le varie superfici, andando via Sarcone, che, abolendo i muretti di separazione, perderebbero l’azione di contenimento verso l’acqua piovana, con prevedibili grossi problemi al primo scroscio un po’ più violento. Progetto, l’attuale, che ha già sollevato non poche perplessità e critiche. Da cittadino e non da esperto, mentre mi alletta l’idea di un mini-

/Nicolò Marino Ceci chiedendo un appuntamento con l’Ufficio o presentando una domanda di annullamento in autotutela dell’atto o anche facendo un’istanza di accertamento con adesione. Tutto questo andava fatto entro 60 giorni dalla notifica dell’atto. Poi a Terlizzi si è verificato un fatto strano: una sospensione dei termini, che non è possibile giuridicamente. Parla del manifesto a firma del Sindaco di Tria? Si: è stata una forzatura; la legge fissa in 60 giorni il termine per ricorrere e non può essere prorogato. Tutto questo ha messo un po’ fuori strada il cittadino non in possesso delle nozioni giuste. Come si concluderà questa vicenda? Secondo le buone norme amministrative. Cosa chiedono maggiormente i terlizzesi oggi? Due sono le cose importanti in questo momento. Avere un settore degli interventi produttivi più efficiente ed efficace, creando le condizioni per cui uno possa lavorare. E rispondere alle esigenze dei giovani.

parco urbano, dall’altra condivido le riserve riguardo all’eccessivo restringimento di via Torino, ma anche di via Alessandria e dello stesso viale dei Garofani, che verrebbero a togliere aria in una delle poche zone, anche di nuova urbanizzazione, belle proprio per gli spazi ampi ed il verde. Forse si dovrebbe convincere qualcuno a rinunciare a un po’ di cubature, cosa che comprendo difficile, se vengono anche a mancare gli introiti di uso come “piazza dei divertimenti”, comunque una vera infamia per gli abitanti del circondario. Si aggiunga che non mi è facile comprendere lo spreco di denaro per l’abbattimento di una palestra non molto vecchia (l’ho vista nascere!) e per la perdita definitiva del fabbricato del vecchio magistrale, con tutti i presumibili problemi di inquinamento da amianto collegati all’abbattimento, se non altro per l’epoca in cui è stato costruito. Come già dissi, al suo posto avrei visto bene una piscina, conservando la suddetta palestra e lasciando a verde tutto il restante spazio tra queste strutture e le elementari. Considerata l’annosa storia precedente e i probabili contenziosi futuri, anche in questo caso pare calzar bene la citata esortazione: se proprio vogliamo farle le cose, almeno facciamole bene!


Diamo voce ai diretti interessati….

Spesso si sente affermare che nel nostro paese l’economia è poco florida, che non va al passo con i tempi, che non si adegua alla prospettiva di un mercato nazionale e ‘globalizzato’. A tal proposito abbiamo pensato di porre la questione ad alcuni commercianti di Corso Dante e Corso Garibaldi. Abbiamo chiesto loro: “Cosa pensa dello stato di salute del commercio a Terlizzi e come si può rivitalizzare?”. Di seguito le risposte che abbiamo ottenuto. Pasticceria Ducale, Corso Garibaldi - Per parlare dello stato di salute del commercio, bisogna guardare al luogo e agli spazi in cui esso trova sfogo. Iniziamo dalla questione ‘pista ciclabile’: tutto è tranne che una pista ciclabile. Essa alle volte non viene percorsa nemmeno dalle biciclette e nella maggior parte dei momenti è sempre intasata di macchine e questo fa sì che un potenziale cliente non trovando posto per l’auto, non si ferma ma preferisce andare altrove. Il mio desiderio è stato sempre quello di vedere valorizzato lo ‘stradone’ ma ho l’impressione che non ci siano idee per farlo. Non si creano i presupposti per portare avanti una rivitalizzazione del commercio: anzi, si fa di tutto per portare la gente fuori Terlizzi, perché non si crea la situazione adeguata per invogliare le persone a passeggiare e fer-

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città

/Vincenza Urbano marsi ai negozi, come quella di chiudere il traffico e permettere che sia zona pedonale. Boutique Guastamacchia, Corso Garibaldi - La salute del commercio a Terlizzi è ‘pietosa’. Per incentivare il commercio è necessario che ci sia una sinergia tra le istituzioni, quali i sindacati Confcommercio, Confartigianato, e anche Istituzioni pubbliche, perché noi da soli non riusciamo ad incrementare l’economia.. Siamo circondati da centri, piazze che attirano gente, ma per noi commercianti terlizzesi oltre l’offrire il prodotto c’è bisogno di un aiuto concreto che provenga dall’ alto. Boccadillos paninoteca, Corso Garibaldi - La sistemazione del paese non dipende da noi commercianti ma occorre che intervenga il Comune per risolvere alcuni problemi da cui è afflitta Terlizzi, per dare una spinta al commercio e per progredire. Ad esempio, la pista ciclabile rappresenta una questione di non poco conto: è difficile trovare posto per parcheggiare le auto e se lo si fa sulla pista ciclabile, intervengono giustamente i vigili con le multe e allora le persone vanno via. Noi come paese siamo indietro rispetto ad altre città. Sarebbe meglio se questo Corso diventasse zona pedonale per passeggiare in modo tranquillo e per permettere ai bambini di giocare senza rischi. Tuttavia per quanto riguarda

il mio esercizio, non riscontro alcun tipo di problema, la mia attività va molto bene perché lavoro preparando le pietanze nel modo più naturale possibile e questo è apprezzato non solo dai terlizzesi ma anche da persone che vengono da Ruvo, Corato, Molfetta. Colorificio Cantatore, Corso Dante - La situazione sarebbe migliore se non ci fossero i vigili che vengono chiamati non appena si vede un’auto parcheggiata sulla pista ciclabile. I vigili fanno le multe, giustamente, ma forse il loro agire non è del tutto coerente con quello che si manifesta dopo le 22, quando la pista ciclabile diventa un parcheggio per tutti. Le persone sono ‘terrorizzate’dall’arrivo dei vigili e di conseguenza non parcheggiano e se non possono sostare non entrano nel negozio. Forse occorrerebbe che la pista ciclabile sia diversamente posizionata, in modo da evitare impedimenti che ostacolino il parcheggio e il conseguente accesso ai negozi. Bar Marinelli, Corso Dante - Il commercio terlizzese ha dei grandi problemi. Per gli esercizi commerciali come il mio, ci sono molte limitazioni: ad esempio non viene permesso di “sforare” l’orario in alcune serate, non ci è stato al momento concesso uno spazio coperto all’aperto durante l’inverno. Riguardo la rivitalizzazione, credo che per promulgarla occorre andare a coprire i settori di attività non presenti o poco diffuse sul territorio come cinema, piscina, disco pub. Ottocento, Corso Dante - Lo stato di salute non è molto buono perché la crisi è generale e quindi non dipende dal piccolo paese poter fare qualcosa. E’ un discorso a livello nazionale e internazionale, quindi trovare delle soluzioni è difficile in questo momento, è arduo trovare la possibilità di far qualcosa che muova e spinga il mercato a causa della mancanza di “liquidità”. Iguà, Corso Dante - Come si fa a inculcare ai Terlizzesi che devono rimanere a Terlizzi? Innanzitutto dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che la gente ha bisogno di gentilezza, disponibilità, cortesia. I clienti hanno bisogno di un negozio ben assortito, ma una

buona educazione da parte dei commercianti, è importante per farli sentire a loro agio. Nonostante si dica che è un periodo di crisi, a parte alcuni momenti in cui ci riesce difficile la vendita, tutto sommato il mio esercizio non può lamentarsi. Caffetteria e Gelateria De Napoli, Corso Dante - Per quanto riguarda Corso Dante, secondo me il sabato e la domenica dovrebbe diventare zona pedonale perché un corso come questo può dare una forte spinta al commercio. Bisognerebbe però creare dei ‘comfort’ come un’illuminazione adeguata e una migliore sistemazione della pavimentazione sconnessa. Vanilla, Via Poerio - Lo stato di salute del commercio a Terlizzi può diventare buono e anche ottimo in base alla voglia del commerciante di investire nella città e noi ci crediamo fermamente, in maniera determinata. Il Comune deve aver voglia di rivitalizzare, cioè è auspicabile che nei confronti dei commercianti abbia un atteggiamento più attento, che può consistere nell’abbellire l’urbanistica, migliorare la circolazione dei veicoli e promulgare iniziative e manifestazioni interessanti, che possono vivacizzare la dinamica della città, così da comportare ampliamento del commercio, pubblicità del paese, nuovi posti di lavoro. Inoltre anche il cliente deve avere voglia di far ‘circolare il denaro’ per incentivare il commercio locale. Queste sono solo alcune delle possibili valutazioni che possono essere effettuate da molti altri esercizi commerciali. Invitiamo le istituzioni a prendere atto di tali testimonianze e di fare quanto è nelle loro possibilità per incentivare il realizzarsi di una visione commerciale più prospera.

NUMERI UTILI Carabinieri : 112-3510152 Polizia Municipale: 3516014 Comune: 3517099 Enel: 5414009 Acquedotto: 3516973 Guasti Gas Metano: 3518574 Stazione Ferroviaria Bari-Nord: 3512424 SANITÀ Pronto Soccorso: 3516024 Guardia Medica: 3510042 Pubblica Assistenza: 3513838 Protezione Civile: 3513838 VIGILANZA NOTTURNO Centralino: 3517139 Pronto Intervento: 340.9778861 Vigilanza Campestre: 3516197

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Un operatore economico che sempre piu’ spesso si fa carico di dinamiche culturali è, in questa fase congiunturale, particolarmente raro.

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Ancora una volta IME SpA, ad un anno dall’ apertura dei nuovi show room a Bari, interviene da protagonista, questa volta nel dibattito che avvince istituzioni, enti, architetti, urbanisti, economisti e sociologhi, sul “Piano di Rigenerazione Urbana” altrimenti detto di “Riammagliamento” della città di Bari. Lo fa organizzando il 07 luglio presso il recuperato Teatro Margherita ( e probabile nuovo Museo di Arte Contemporanea) un convegno sul tema con la contestuale presentazione di Progetti 4, rivista di architettura sul territorio edita e coordinata da IME. Alla presenza di oltre 250 professionisti, sono intervenuti il prof. Dipak R. Pant, antropologo dell’economia, il prof. ing. Martinelli, prorettore del Politecnico, Vito Signorile, critico di architettura e giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, l’ing. Labarile, consigliere del Comune di Bari per le Arti Visive, l’ing. Sannicandro, assessore all’urbanistica. Un occasione di riflessione per tutti gli operatori per ripensare il territorio e le sue trasformazioni nel rispetto del tessuto, del suo ordito piu’ profondo senza traumi e rotture, recuperando quel “.........telaio che è nella cultura italiana e che tesse la sua essenza piu’ profonda, generata dalla piega d’un paesaggio o dalla facciata di un palazzo.....”(Brodskij). Che l’architetto sappia “....di lettere, sia perito nel disegno, erudito nella giometria, conosca molte e molte istorie, diligente ascoltatore di filosofi, s’intenda di sentenze giureconsulti, non

IME SpA e la Rigenerazione Urbana

/La Direzione sconosca l’atrologia e le leggi del cielo...” scriveva Vitruvio; ma oggi si progetta, si costruisce e si recupera senza regole, l’architettura tende ad autorappresentarsi, incurante dell’integrazione con l’identità urbana nell’assurdo principio che laddove la politica ha rinunciato a definire le regole l’invenzione e la creatività ne risultino favorite. Ma è vero il contrario poiche’ “........la regola severa costringe all’essenza.....” mentre l’architettura sembra virare in decorazione ed autocmpiacimento, senza piu’ “..............una sola linea retta...” (Gae Aulenti). La rivista Progetti, presentata durante la serata, e giunta ormai al 4° numero, rappresenta una sorta di agorà nella quale tornare ad incontrarsi per fare il punto sullo stato dell’arte sul territorio in architettura, urbanistica, design e recupero; spunto di riflessione e volano di idee, la rivista è destinata a crescere per diventare edizione nazionale, perche’ anche nelle estreme e remote periferie dell’Italia si prova a fare buona architettura con “...sapidi accenti regionali.” Il prof. Dipak R. Pant, nepalese, antropologo dell’economia, docente della LUIC di Castellanza e guru dello sviluppo sostenibile, con sapiente arte oratoria, ha sorpreso l’uditorio esasperando un concetto (apparentemente vetero/legnista) per cui il “localismo è un valore” e da questo valore bisogna partire; scettico sulle soluzioni globali che producono visioni assolutamente genraliste, racconta che il “...locale è globale...” e che le azioni globali, appunto, devono partire dal locale per un nuovo rinascimento italiano.

Piatti da assaporare e verde da respirare

Oscar Wilde affermava: ‘a tavola perdonerei chiunque, anche i miei parenti.’ James Joice invece affermò ‘Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi’. Due mostri sacri della letteratura inglese, in modo diverso, ribadiscono lo stesso concetto: un’ottima cucina riesce a catturare l’attenzione, a far dimenticare una brutta giornata, a regalare un piacere straordinario. Il cibo è nutrimento, è vita, è attenzione per la propria salute, è cura per il proprio corpo, è fonte di piacere per lo spirito, è altresì fonte di socialità e convivialità. Cucinare è, quindi, un atto profondamente creativo. E’ insieme ricerca e sperimentazione che si affiancano ad esperienza e competenza. Chi riesce ad esprimere se stesso attraverso quest’arte, non è semplicemente un cuoco, ma un punto di riferimento per moltissime persone. Il ristorante ‘Il Vicolo’ a Terlizzi da 7 anni, è punto di riferimento per terlizzesi e non, grazie alla sapiente guida di Ciccio Delle Fontane e Paolo Giangregorio. Presso ‘Il Vicolo’ ogni ricetta è frutto di creatività, condita con esperienza e grande attenzione nella ricerca di ingredienti freschissimi, che rappresentano la nostra terra. Dal 1 giugno il ristorante Il Vicolo si è trasferito nella sede estiva delle ‘Camarelle’. A pranzo resta aperta anche la sede in centro paese. Alla buona cucina si affianca il fresco venticello di campagna, con il verde lussureggiante di

Il Vicolo ‘pizzeria e...’ in contrada Camarelle a Terlizzi

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/Maria Teresa De Scisciolo

piante secolari ed il profumo del prato circostante. La pizzeria è allocata in giardino, il ristorante in terrazza. L’accoglienza è quella delle grandi occasioni. Al giovedì sera è prevista cena a tema con grigliata. In prossimità della Festa Maggiore si sta pensando di estendere la grigliata all’intera settimana. Un’iniziativa che sposa il desiderio di chi fa tappa a Terlizzi per assaggiare la rinomata carne arrostita e la possibilità di degustarla all’aperto senza respirare il fumo che si addensa, quando la brace è all’interno delle mura cittadine. La sede estiva de Il Vicolo in Contrada ‘Camarelle’ non ha di certo problemi di parcheggio e regala serate serene e spensierate. Possibilità di trascorre piacevoli serate quindi, ma anche di organizzare feste e banchetti per ogni occasione. Ci piace concludere questa nostra breve nota sulla buona cucina terlizzese con un pizzico d’ironia ed un proverbio che mette d’accordo tutti: ‘Quando arriva la minestra non c'è più sinistra o destra!’.


Caffè e gelato artigianale della migliore tradizione

Giovedì 7 luglio, in Viale Roma, è stata inaugurata la gelateria ‘la dolce vita’, luogo di ristoro dove è possibile assaporare gustosissimi gelati artigianali, ma anche cocktail, soft drink, caffè e liquori di vario genere. La benedizione è stata impartita dall’arciprete don Michele Cipriani, circondato da moltissimi cittadini curiosi ed interessati. Un bagno di folla, gelati per tutti e tanto buon umore, gentilezza e cortesia. Pare quasi di stare in una città turistica e si respira aria d’estate, aria di festa. Terlizzi ha un nuovo esercizio commerciale, che si presenta accogliente e si lascia mangiare con gli occhi, con l’olfatto... La gelateria è di Mariangela Gesmundo, una giovane donna che ha deciso di fare impresa nella città natia, perché mossa da affetto e da un sentimento che la lega ai luoghi che l’anno vista nascere e crescere. Per cimentarsi nell’impresa si è preparata, ha frequentato un corso per poter offrire ai terlizzesi gelato della migliore tradizione artigianale. I pareri che abbiamo raccolto in occasione dell’inaugurazione, intervistando i primissimi consumatori, sono più

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/Maria Teresa De Scisciolo che lusinghieri. Il gelato viene considerato sia dal punto di vista calorico che nutrizionale un alimento completo e sano, tanto che molti nutrizionisti lo consigliano, soprattutto nel periodo estivo, come un valido sostituto del pasto. Il gelato contiene percentuali di proteine, carboidrati, grassi, fosforo, calcio e vitamine A, B1 e B2. Ovviamente l'apporto calorico varia, a seconda della tipologia e del gusto. I sorbetti e i gelati alla frutta presentano minori calorie, rispetto alle varianti a base di crema, cacao o panna. Esiste un'importante distinzione tra il gelato artigianale e quello industriale. Il primo è migliore perché nella preparazione vengono utilizzati alimenti freschi. Il gelato è uno degli alimenti preferiti dagli Italiani tanto che, secondo un sondaggio commissionato all'Eurisko dall'IGI (l'Istituto del Gelato Italiano), piace al 95% della popolazione. Non solo, tra gli estimatori di questo alimento il 39% dichiara di mangiarlo spesso, il 37% qualche volta, mentre solo il 19% se lo concede raramente. Auguriamo a Mariangela Gesmundo e alla gelateria ‘la dolce vita’ un futuro dolce e speziato come nella migliore tradizione terlizzese.

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Una società consortile a responsabilità limitata, a capitale sociale maggioritario privato ma con la partecipazione pubblica, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche nei territori di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi. Da quando il Gruppo di Azione Locale (GAL) “Fior d’Olivi” è nato nel gennaio 2010, esiste un ente in più sul territorio in grado di poter aiutare a progettare il futuro e a sviluppare il territorio. Oltre al raggiungimento degli scopi previsti dal Piano di Sviluppo Locale, il GAL si propone come Agenzia di Sviluppo capace di interfacciarsi con tutto il settore sociale ed economico per segnalare opportunità, per facilitare l’utilizzo di finanziamenti, per accompagnare le imprese nello sviluppo. Terra e mare, imprenditori e lavoratori, giovani ed anziani, tradizione ed innovazione uniti in un’unica veste, in grado di trasformare in opportunità tutto il patrimonio di Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi. Così, ad esempio, anche grazie ai contributi a fondo perduto elargiti dal GAL, sarà possibile nei prossimi anni usufruire di agriturismi, masserie didattiche e fattorie sociali, utilissimo connubio tra la formazione delle nuove generazioni e lo sviluppo delle attività produttive tradizionali. Attraverso i finanziamenti delle azioni 2 e 3 della misura 311 sarà possibile ricevere aiuti per investimenti funzionali alla fornitura di servizi educativi e didattici alla popolazione, con particolare riferimento a quella scolare e studentesca, in sinergia con il sistema nazionale di formazione. Inoltre, sovvenzionamenti possono arrivare anche per investimenti funzionali alla fornitura di servizi sociosanitari a vantaggio delle fasce deboli della popolazione. La commercializzazione e la promozione dell’offerta di turismo rurale e la creazione di strutture di piccola ricettività sono le mission delle azioni 4 e 5 della misura 313. L’Azione 4, in particolare, prevede l’acquisto di arredi e attrezzature, comprese quelle informatiche, per l’organizzazione di spazi destinati alla divulgazione ed esposizione, le spese di natura immateriale per le attività di consulenze specialistiche, progettazione e realizzazione di strumenti espositivi e divulgativi, ideazione e realizzazione di allestimenti, e le spese per l’esposi-

/Oronzo Amorosini Direttore Tecnico in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione del GAL FIOR D’OLIVI

zione, l’illustrazione e la divulgazione, ideazione, produzione, stampa e diffusione di materiali informativi e divulgativi (opuscoli, brochure, manifesti). L’importo massimo di spesa ammissibile ai benefici sarà di Euro 15.000,00. L’Azione 5, invece, prevede la riqualificazione e l’adeguamento di immobili, nonché l’acquisto di arredi e di attrezzature per lo svolgimento di attività ricettive di piccole dimensioni non classificate come strutture alberghiere e organizzate in forme innovative di ospitalità. Le strutture ammesse a finanziamento devono avere caratteristiche compatibili con le specificità del patrimonio edilizio storico dei territori rurali interessati. Tutte le strutture di piccola dimensione, non classificate come strutture alberghiere (Legge Regionale n. 11 del 11 febbraio 1999, agli artt. 41 e 46) sono ammesse a finanziamento. I beneficiari finali, la cui spesa massima ammissibile all’aiuto è di Euro 100.000,00, si impegnano anche partecipare alle modalità organizzative per la gestione di tale ricettività, adottate dal GAL, improntate a criteri innovativi. La scadenza di entrambi i bandi è prevista per il 15 settembre ma la formula scelta dalla Regione Puglia, “lo stop and go”, permetterà la riapertura dei termini di presentazione dei progetti qualora i finanziamenti non fossero del tutto esauriti. Il GAL “Fior d’Olivi”, infine, ha attivato un servizio di consulenza finanziaria aziendale gratuita, in collaborazione con CreditAgri Puglia, che accompagni le imprese nella definizione del fabbisogno finanziario. Contattando telefonicamente il numero 080-3512534 o scrivendo all’indirizzo mail info@galfiordolivi.it, sarà possibile fissare un appuntamento presso la sede del Gruppo di Azione Locale (c/o Mercato dei Fiori di Terlizzi, via I.Balbo, s.p Terlizzi – Mariotto) per ricevere l’assistenza necessaria sia per la partecipazione ai bandi, sia per l’ottimizzazione della finanza aziendale e la valutazione di sostenibilità degli investimenti ai vari tassi di interesse.


città

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Si avvicina l’appuntamento estivo della Festa Maggiore, momento importante per i terlizzesi attualmente in sede e per quelli che tornano nel paese natio per le vacanze estive. Una festa che racchiude in sé la storia di un paese, la religiosità tramandata di generazione in generazione, la spensieratezza di momenti ludici, il senso di appartenenza di una comunità religiosa che vive guidata da Maria SS. di Sovereto. Abbiamo incontrato il Presidente del Comitato Festa Patronale 2011, dott. Francesco Barile per avere qualche anticipazione sul programma di quest’anno. Presidente, quali appuntamenti per la Festa Maggiore 2011? Il programma di quest’anno, in linea di massima, segue a grandi linee quello dello scorso anno. Abbiamo constatato che è piaciuto e in termini organizzativi ripercorreremo la falsa riga del 2010. In termini concreti? Mi piace ricordare alla cittadinanza che la Festa è principalmente religiosa, pertanto gli appuntamenti religiosi sono confermati come da tradizione terlizzese. Gli appuntamenti civili che completano la festa religiosa prevedono: la sagra della carne arrostita per tutta la settimana dal giovedì 4 al 10 agosto 2011 in zone dedicate, anche quest’anno al Parco Comunale; la fiera anche quest’anno situata nel tratto che va dalla vecchia chiesa della Stella al parco comunale. Tengo a precisare che lo scorso anno questa ‘location’ è stata molto apprezzata, poiché ha consentito una migliore gestione dell’affluenza delle persone durante la sfilata del Carro trionfale. Quale la risposta dei macellai all’iniziativa dell’arrostire in aree dedicate? Inizialmente è stata una risposta timida, quest’anno alla luce del successo dello scorso anno l’interesse è maggiore. Nelle giornate in cui ci sarà la sagra ci saranno spettacoli e serate a tema, per consentire ai cittadini di trascorrere serate piacevoli, gustando ottima carne arrostita. Ricordo che i macellai che non partecipano alla sagra potranno arrostire all’interno dei loro laboratori. Quali le novità di quest’anno? Quest’anno la Festa inizia giovedì 4 agosto e si conclude mercoledì 11 Agosto, nel tentativo di allungare il periodo di festa nel paese. Altra novità importante è il Carro nella nuova veste. Abbiamo ristrutturato la parte pittorica grazie

alla collaborazione di Giuseppe Vallarelli e Antonio Gesmundo. Anche l’impianto elettrico è stato adeguato alla normativa vigente. Quest’anno il Carro trionfale sarà completamente ristrutturato. Ci auguriamo di riuscire anche a riorganizzare il Lamione (luogo in cui viene conservato il Carro smontato) in modo che durante tutto l’anno sia le scolaresche e chiunque ne abbia voglia, possano visitare questo luogo che conserva un pezzo di storia locale. Ci sarà anche un momento di festa il 21 Agosto, giorno in cui il Carro trionfale ritorna al Lamione. E’ un

/Anna Dicanio ‘location’ nel paese delle attività commerciali, una festa di paese non è mai una festa di una via, di una piazza, è un momento che coinvolge tutti. A che punto siete nell’organizzazione? Questo è il momento della raccolta fondi, della pubblicizzazione. Quest’anno oltre che su facebook , sito web, l’iniziativa sarà pubblicizzata sulle radio locali. Anche quest’anno ci sarà la lotteria con estrazione il 14 Agosto. Questo è il momento di diffusione

Sovereto. Un video professionale da pubblicizzare per divulgare la nostra Festa oltre regione. Il regista Notarbartolo ritrovatosi a Sovereto per caso, si è appassionato alla nostra storia e si è documentato rivelando immagini e particolari interessanti per noi cittadini terlizzesi. Nel video è documentata oltre alla storia, la Festa nei suoi momenti salienti. Un tassello importante per far crescere la nostra Terlizzi. Coniugare l’aspetto religioso e civile della Festa. Come vive questa esperienza, ormai al terzo anno? E’ un’ esperienza forte dal punto di vista umano. L’impegno richiesto è notevole e credo che la coesione del gruppo, del Comitato sia il punto di forza di questa “macchina

Sul prossimo numero del giornale abbiamo uno speciale sulla Pinacoteca De Napoli, con intervista al Direttore Dr. Picca, a cura di Giacomo Angarano e Nicolò Ceci.

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Il Comitato Festa Patronale 2011

momento che è sempre passato inosservato. Ci è sembrato giusto valorizzarlo come momento conclusivo della Festa. Quali gli appuntamenti musicali? Giovedì 5 Agosto ci sarà uno NO STOP musicale in viale Roma, manifestazione con la Municipale Balcanica e altri gruppi giovanili locali. Uno spazio ad hoc per i giovani musicisti. Lunedì 8 Agosto in piazza Cavour ci sarà il concerto di Enrico Ruggieri. Martedì 9 Agosto saliranno sul palco i Tiromancino. Un paese in festa è sinonimo di movimento, allegria. E’ un appuntamento importante per le attività commerciali? Certo indipendentemente dalla

dei biglietti della lotteria. Quali altri progetti legati alla Festa? La Festa sarà data in diretta ‘streaming’ sul sito della Festa, www.festamaggiore.it, in modo che, chi per tanti motivi non potrà essere in strada con noi, seguirà la sfilata del Carro trionfale da casa. Quest’anno ci sarà anche un telecamera sul carro che offrirà la visuale dal carro. Quest’anno ricorre il ventennale della ricostruzione del carro… All’uopo abbiamo intenzione di organizzare un evento pubblico in cui premiare manovalanze, timonieri e benefattori significativi per la ricostruzione del Carro, oltre che presentare il video documentario che il regista toscano Paolo Notarbartolo ha realizzato sulla storia di

organizzativa”. La fede è il motore di tutto. La festa civile è importante, ma la priorità è data ai momenti religiosi. Quotidianamente mi misuro con realtà nuove, sto conoscendo il paese e i cittadini da un’ottica diversa rispetto a quella che professionalmente ho sempre vissuto. Riscopro il piacere di vivere la città e i cittadini in modo nuovo. Ringraziamo il presidente Barile. Auguriamo a lui e a tutti i componenti del Comitato buon lavoro. Invitiamo i cittadini terlizzesi a contribuire alla buona riuscita della Festa e li esortiamo a tentare la fortuna con una lotteria, che può regalare il sogno italiano: una macchina fiammante.


Intervista a Cristina Tajani

politica

/Maria Teresa De Scisciolo

Assessore a Milano: il peso di una grande responsabilità

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Nonostante ‘Pontida’ il ponte nord/sud c’è e funziona. Cristina Tajani, 33 anni, ha unito Terlizzi a Milano. Dapprima gli studi universitari, poi il dottorato di ricerca, l’impegno nell’attività sindacale ed ora l’incarico di assessore alle politiche del lavoro, allo sviluppo economico ed all’università, al Comune di Milano. A lei la responsabilità di guidare uno dei più importanti assessorati della Giunta Pisapia, riuscita a mandare a casa il centrodestra, là dove il ‘berlusconismo’ sembrava inespugnabile. Le abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerla meglio e mantenere vivo il ponte nord/sud. Quando nasce la passione per la politica attiva? Da quando ho cominciato a ragionare consapevolmente ho nutrito interesse per la dimensione pubblica e per lo studio della storia. Credo siano queste le premesse per l’impegno politico. I primi passi li muovi a Terlizzi… invogliata da chi… da cosa… Terlizzi e Molfetta, dove ho frequentato il liceo, sono stati i luoghi della mia prima formazione culturale, politica e umana. In quegli anni noi più giovani abbiamo avuto la fortuna di poter guardare a molte figure positive, non solo nella politica in senso stretto, ma nella sfera pubblica in generale: penso a Don Tonino Bello. Per una donna è più difficile farsi apprezzare? Ti rispondo con un dato relativo al

mondo da cui provengo, quello dell’università. Le donne laureate e quelle che conseguono un dottorato di ricerca, primo gradino della carriera universitaria, sono più della metà del totale. Ormai è conclamato il fatto che le donne studiano più degli uomini. Eppure le donne che occupano un posto da professore ordinario sono appena il 18%, per non parlare delle donne che ricoprono il ruolo di Rettore… Vivere a Milano è una scelta o una necessità? Sono arrivata a Milano nel 1997 per frequentare l’università, i primi tempi ho sofferto la solitudine e lo spaesamento. Ma questa non è una storia solo mia. Sono circa 150 mila all’anno i giovani diplomati e laureati che lasciano le regioni del mezzogiorno per andare a studiare e lavorare al nord o all’estero. Nell’ultimo decennio, come sanno i sociologi ed i demografi, le migrazioni interne sono riprese con ritmi impressionanti. Milano è sempre stata una meta per i pugliesi in cerca di lavoro, tanto che quella pugliese è oggi la comunità regionale più popolosa della città. Una comunità che ha sempre mantenuto forti legami con la Puglia, legami economici e commerciali, oltre che affettivi, che hanno giovato alla nostra regione. A nessuno che lo volesse Milano ha negato possibilità e integrazione. Per quanto mi riguarda il fatto di aver sposato un milanese ha rinforzato il mio legame con la città.

Cosa ti appassiona oltre la politica? Prima della nomina nella Giunta Pisapia lavoravo in università e nell’ufficio studi di una grande organizzazione sindacale, entrambe attività che mi appassionavano molto. Dunque la politica non è mai stata per me un’attività a tempo pieno. Molto più importante è stato il mio percorso di studio e professionale. L’ultimo libro letto? Per il mio lavoro leggo molti più saggi che romanzi. L’ultimo libro è quindi un saggio: ‘Guasto è il mondo’, di Tony Judt, uno dei più influenti intellettuali della sinistra americana. Cosa ti manca della tua terra? Ovviamente gli affetti familiari, poi la luce e il mare. Cosa apprezzi di più della città di Milano? È una città che ti mette alla prova e poi ti giudica per quello che sei… Assessore alle politiche del lavoro... Cosa vuol dire nella concretezza? Non sono solo assessore alle politiche del lavoro ma anche allo sviluppo economico ed all’università e ricerca. Da subito ho proposto una interpretazione unitaria delle deleghe: le politiche del lavoro devono essere inserite nel quadro di un ragionamento unitario che parte dall’intervento in materia di università e ricerca come motore per lo sviluppo economico. In questo quadro vanno agganciate le politiche del

Cristina Tajani

lavoro. Non esistono infatti politiche del lavoro buone per ogni contesto produttivo. Milano è una città eminentemente terziaria, con una forte presenza di lavoratori cognitivi inquadrati in forme contrattuali assai differenti. A livello di amministrazione comunale, non potendo intervenire sugli aspetti legislativi, è necessario infrastutturare il mercato del lavoro metropolitano con strumenti che agevolino le transizioni da posizioni lavorative, offrano possibilità di formazione in anticipo sui cambiamenti, consentano ai lavoratori di gestire in maniera dignitosa i periodi di intermittenza lavorativa. Così si spiega la proposta da me avanzata di un salario di intermittenza, la cui formulazione sto affidando ad una commissione composta da studiosi di differenti orientamenti, tecnici del mio assessorato e parti sociali. Quanta soddisfazione c’è per l’incarico appena ottenuto? Più che soddisfazione avverto il peso di una grande responsabilità e il dovere di onorare le aspettative che la città, e non solo, nutre verso la nuova giunta. A chi dedichi, se pur idealmente, la conquista politica raggiunta? Ad un terlizzese di cui sento molto la mancanza: mio nonno materno Antonio La Tegola.


religione

agosto 2011

‘Casa Betania’ ci rende famosi oltre le mura …succede anche questo a Terlizzi

/Michele Cipriani

In Italia e fuori, Terlizzi è “famosa” per i fiori, per l'addobbo alla prima della Scala, per il concerto di Capodanno a Vienna, l'addobbo floreale per la canonizzazione di Padre Pio e di Giovanni Paolo II, per gli alberi di ulivo (trapiantati poi nei giardini vaticani) ed i rami di ulivo a Piazza San Pietro per la Domenica delle Palme ... La nostra città è nota fuori (ne ho avuto prova diverse volte) anche per Casa Betania, il prolungamento del Convento dei Cappuccini.

Noceto (Parma), Roma, Loreto, Partanna (Trapani), Monte S. Savino (Arezzo), Wurzuburg (Germania) e ultimamente, al Barrio Sao Cristovao Salvador (Brasile). Il 25 giugno scorso, 11 giovani hanno fatto la professione religiosa solenne, cioè si sono messi a disposizione a tempo pieno, senza riserva alcuna e per sempre, in assoluta libertà verificata e gioia a servizio di Cristo per la felicità degli uomini. Sì, per la felicità degli uomini; alla maniera di Gesù di Nazareth che

piego da una vita grigia e qualunquistica ad una vita tranquilla e senza problemi. All'ufficio del lavoro risultano tre studente universitari, due docenti, due impiegati a tempo indeterminato, un prete, una laureata in legge e due in scienze dell'educazione. La nuova giornata è poi talmente compressa tra preghiera, lavoro e accoglienza, che spesso ti senti dire: Sì, appena mi è possibile ... Non saprei, francamente in che misura viene rispettato lo statuto dei lavoratori, ma il loro Padrone

ti dall'affetto e dalla gioia di parenti, amici e simpatizzanti venuti da ogni dove. Come si vede, Casa Betania, è una fucina sempre attiva che non conosce ferie, mancanza di ... commesse apostoliche e di manodopera. Anche questo avviene a Terlizzi, oltre le solite beghe tra politici, lamentele per le cose che non vanno, la precarietà diffusa non solo tra i giovani, la cronaca più nera che bianca che ci riporta la Gazzetta di Bari e/o Terlizzilive, le

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Qui è la Casa Madre della Fraternità Francescana di Betania fondata dal Cappuccino P. Pancrazio Gaudioso: un'oasi accogliente di fraternità, un luogo vivo dello Spirito, un faro per dare chiarezza alla propria vita, un luogo per 3040 poveri di diversa provenienza e povertà dove trovano una mano amica ed un pasto caldo a mezzogiorno e sera, una struttura per iniziative religiose e culturali: un vero dono per Terlizzi e oltre. Sono passati dalla nostra città, dimorandovi per qualche anno, oltre 200 uomini e donne, diffusi: in Italia, a San Quirino (Pordenone) a Rovio (Svizzera), Cella di

disse: ”Son venuto perchè la mia gioia sia in voi, la vostra gioia sia piena e nessuno ve la possa togliere”. Prolungano la missione di Gesù, semplicemente testimoniando con la propria vita lo stile, i gusti, le preferenze del Maestro: è la nuova evangelizzazione di Giovanni Paolo II, richiamata da Papa Ratzinger. Dopo anni di doverosa preparazione spirituale per un scelta pienamente consapevole e libera, l'età media è tra i 30 e 35 anni; sono sette maschi e quattro donne provenienti da diverse regioni d'Italia. La loro scelta è tutt'altro che ri-

Casa Betania vista dall’alto

Supremo, segue statuti e norme ... di ordine superiore! lI 2 luglio poi, due sono diventati Sacerdoti: Minosini della Sicilia e Pesce di Bari, 4 ordinati Diaconi, tutti circonda-

realizzazioni che pure avvengono. Uno spaccato di vita terlizzese che integra semplicemente la vita del paese e la rende piena e aggiunge un'ala alla speranza.


ricordi

/Gero Grassi

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Carissimo Ciccio, ti chiamo come ho sempre fatto. Ci siamo conosciuti in occasione del Levantflor del 1968. Avevo appena dieci anni, tu diciassette. Non ti ho mai chiesto il motivo, ma avevi grande affetto e simpatia nei miei confronti. Mi invitasti prima a frequentare la Gifra, associazione della Gioventù francescana, allora ubicata presso il Convento Cappuccini. Erano gli anni settanta ed iniziai a frequentare il Liceo Classico. La Gifra era una fucina di giovani che giocavano, facevano teatro, condividevano un percorso di gioventù operosa. Tu eri un maestro. Nel 1975, si votò per la rielezione del Consiglio regionale della Puglia. Mi invitasti a partecipare al Movimento Giovanile della DC, gruppo di ragazzi politicamente impegnati. Ero il più giovane e tu mi accompagnasti in un percorso difficile, ma esaltante. In quel Movimento Giovanile c'erano alcuni dei protagonisti della politica locale: Nino Giangaspero, Renato Brucoli, Cosimo Urbano, Michele Marella, Nicola De Leo, Nunzio Vitagliano, Dino Gemmato, Vito Piacenza e tanti altri ancora. Erano anni di dibattiti appassionati e di politica militante nella quale tu ed io eravamo contro il potere che gestiva la DC e per questo guardati a vista, in qualche occasione anche discriminati...come quando qualcuno ti invitò a non assumere posizioni oltranziste, perché altrimenti avrebbero danneggiato tuo fratello che era dipendente comunale. Assorbisti il colpo, ma continuasti ad essere te stesso. Inventasti il giornale dei giovani democristiani 'Le dieci P'. Un titolo impossibile, difficile da spiegare. Nessuno capiva cosa volesse dire e tu ci dicesti che le 'Dieci P' erano abbreviazione per 'Prima pensa poi parla, perché parola poco pensata, porta pentimento'. Il giornale fu ben accetto nell'ambiente giovanile, fortemente osteggiato dal potere democristiano perché rappresentava e auspicava una DC diversa, alternativa, giovane, aperta e con programmazione. Il partito ci taglio' i fondi, ma tu non demordesti e grazie ad un tuo zio commerciante, facemmo il giro di commercianti suoi amici e chiedemmo l'oblazione volontaria. Così continuammo a stampare e a fare proposte per aggregare i giovani. Tu eri Direttore della testata. La redazione era composta da Ciccio De Chirico, Nicola De Leo, Angelo De Sario, Michele Marella, Luigi Rotondo ed io stesso. Eri fidanzato con Emilia, la tua dolce Emilia che la sera andavi a

prendere per passeggiare sul lato destro di viale Roma, allora destinato ai fidanzati. Oppure, quando faceva freddo, stazionavamo nella tua Fiat 500 bianca, nei pressi della chiesa dell'Annunziata e progettavamo un futuro migliore. Tu ed Emilia, io e Rosa. Caro Ciccio, poi nel 1977 ti inventasti 'Voce Terlizzi', una autentica follia, ma una esperienza bellissima. Grazie all'imprenditore locale Francesco Vino, detto 'Srrod’, piazzammo sui pali della pubblica illuminazione che vanno dalla chiesa di Santa Maria sino alla Scuola elementare 'don Pappagallo', altoparlanti collegati via cavo alla sede centrale di via Carellario da dove trasmettevamo. Tu, come al solito, guidavi un gruppo formato da Angelo De Sario, Franco Mangiatordi, Gioacchino Altavilla, Ciccio De Chirico, poi morto prematuramente nel 1981, a soli 30 anni, io stesso. Non mancarono le difficoltà e i soldi erano sempre pochi. Le trasmissioni si tenevano la sera, mentre i terlizzesi passeggiavano e qualche politico locale si disse infastidito. Andammo avanti fino a quando un giorno dovemmo chiudere, anche perché decidesti di emigrare in cerca di lavoro, essendo ormai laureato da anni. Mi comunicasti che con Emilia andavi a Castelfranco Veneto ad insegnare. Mi sentii solo, capii che il destino dei meridionali è sempre quello di emigrare o di fare i briganti. Mantenni sempre con te una fitta corrispondenza. Con le lettere mi raccontavi le difficoltà di ambientamento in una terra bella, ma difficile. Poi l'annuncio del matrim-

monio e la nascita di Marina, della quale minuziosamente e con grande amore mi dicevi tutto. Marina minuto per minuto...l'ho vista crescere tramite le tue lettere che arrivavano puntuali a scadenza fissa. Era un modo per te di mantenere il legame con Terlizzi. Io contraccambiavo raccontandoti la vita in un luogo amato, ma spesso ostico. Poi la famiglia si arricchì con Alessandra e Cristina...le tue donne cui eri legatissimo. Suggellai la mia grande amicizia con te chiedendo, in occasione del battesimo di mio figlio Giuseppe, nel lontano 1985, di esserne il padrino. Ovviamente fui contentissimo della tua presenza. Dopo anni, il ritorno a Terlizzi e la scelta della pace soveretana con l'insegnamento umano e altamente professionale all'Istituto magistrale dove, in una occasione, mi invitasti a parlare di un tema insolito per la nostra società 'Il valore dell'amicizia'. In quella occasione parlai di te ai tuoi ragazzi, facendoti commuovere ed arrossire. Hai sempre seguito il mio impegno politico incoraggiandomi. Lo facevi quasi sottovoce, in una società dove le urla coprono il raffinato ragionamento e la voglia di confrontarsi. Fosti felicissimo quando approdai in Parlamento e non nascondesti la grande gioia. Ultimamente i tuoi sms avevano sostituito le vecchie lettere ed arrivavano puntuali. Era il tuo modo silenzioso di comunicare. Mi raccontavi tante cose. Non dimenticherò la tua gioia per essere diventato nonno. Il penultimo sms a Pasqua per gli auguri, l'ultimo in maggio.

Mi salutavi ed abbracciavi lasciando presagire la tua fine e mi invitavi a tirare avanti, non curandomi delle difficoltà e della gelosia che spesso mi circonda. Domenica 26 giugno ci hai lasciati per sempre, attorniato dai tuoi cari ai quali mai hai fatto mancare una parola di sollievo. Vai via in silenzio ed in punta di piedi, quasi chiedendo scusa per averci creato qualche problema. Quando la dolcissima Emilia e Rino, tuo fratello, in chiesa mi hanno chiesto di ricordarti con un pensiero, ho accettato con immensa gioia, ma tanta sofferenza. Mai avrei immaginato di svolgere questo ruolo. Credimi, nonostante la grande commozione, ti ho parlato certo che tu mi ascoltassi. Ti ho parlato, consapevole che tu stessi con noi. Perchè, in realtà, per chi ti ha conosciuto ed amato, è difficile immaginare che il tuo volto sorridente, mite e buono non ci sia più. Credo che tu resterai sempre nel cuore di chi ti ha conosciuto. Ciao Ciccio, un abbraccio sincero ed affettuoso. Ciao Ciccio...ci ritroveremo. Lassù...sperò. E continueremo a parlare della nostra amata Terlizzi che vorremmo diversa e migliore.


agosto 2011

sottile filo dei ricordi

/Maria Teresa De Scisciolo e Gero Grassi

Bari 19 novembre 1904 – Milano il 22 Marzo 1963 Il barone Gennaro de Gemmis, discende da una antica e nobile famiglia di Terlizzi. I suoi avi ricoprono incarichi di prestigio negli alti gradi dell'amministrazione borbonica. Si distinguono nella cultura, negli studi giuridici, economico-politici, nella gerarchia ecclesiastica. Il nonno, Nicola de Gemmis, è stato un giurista e patriota del Regno d'Italia, nominato primo Sindaco di Bari da Giuseppe Garibaldi. Gennaro si laurea nel 1928 in ingegneria e poi in chimica. Negli anni 30 apre a Budapest un ufficio di importazione dall’Italia di pietra di Trani. Si interessa anche di arte e cultura, passione, questa ereditata dalla madre, la nobile Teresa SylosLabini. Colleziona carte e libri antichi, oggetti d’arte, cimeli, reperti ed antiquariato in genere, reperiti presso archivi, famiglie nobili decadute e soprattutto chiese. Inizialmente conserva le sue collezioni a palazzo de Gemmis a Bari, in piazza Garibaldi, ma nel dicembre 1943 il palazzo è requisito per uso militare. Gennaro de Gemmis è così costretto a trasferirsi in una villa a Trani. La collezione la porta in una villa nei pressi di Terlizzi, Villa San Giuliano, conosciuta anche col nome di "villa dei porci" per via delle statue rappresentanti scrofe, poste in uno dei viali di accesso. La Villa è costruita nel Settecento sulle rovine di un preesistente casale nelle immediate vicinanze di Terlizzi, dove sorgeva una antica chiesa dedicata a San Giuliano martire, con annesso insediamento monastico. Una iscrizione marmorea incastonata sopra il pilastro della cancellata d’ingresso ricorda il breve soggiorno nella villa di un antenato di Gennaro de Gemmis, Gioacchino de Gemmis, vescovo di Melfi e Rapolla, che vi si rifugiò con tre suoi discepoli: Luca de Samuele Cagnazzi, Vitangelo Bisceglia e Michele Continisi, al tempo della restaurazione borbonica. Gennaro sottopone la villa ad una radicale ristrutturazione, trasformandola in una struttura modellata su stilemi architettonici romanici. (Dal 1989 la villa è sede dell'Istituto Professionale per l'Agricoltura a lui intestato.) Nonostante il forzato trasferimento, Gennaro continua i suoi studi e le sue ricerche per arricchire le collezioni. Frequenta aste, mercatini, e contatta nobili decaduti e non,

istituti religiosi. Ricerca in Puglia, in Italia, ma anche all’estero, come negli Stati Uniti. Numerosi studiosi si interessano alla sua raccolta, tanto che Terlizzi negli anni dell’immediato dopoguerra, è conosciuta dagli studiosi sia italiani che stranieri. Tutti si interessano alla raccolta bibliofila ed artistica di Villa San Giuliano. Un assiduo frequentatore è Benedetto Croce. Accanto a questa passione per le cose belle e di cultura, il barone de Gemmis amministra il suo patrimonio fondiario, che conta diverse migliaia di ettari di terra, tra Bari e Taranto. Crea anche, a Terlizzi, un laboratorio sperimentale specializzato nella floricoltura, che vanta tecniche avanzate e serre attrezzate. Pratica numerosi esperimenti di botanica, studia alberi di pere a sviluppo orizzontale, allo scopo di ridurre: la distanza tra le piante, i tempi ed i costi di raccolta dei frutti. Per primo sperimenta metodi alla base della floricultura, sperimenta la modificazione genetica delle piante, per permetterne la coltivazione in latitudini diverse da quelle dove le piante solitamente vengono coltivate. Le sue serre hanno piante grasse tra le più rare al mondo e duecento bulbi di tulipani rarissimi, acquistati nei viaggi all’estero. Il 18 febbraio 1952 il barone de Gemmis dona alla Provincia di Bari ventimila libri e centomila documenti pergamenacei e cartacei. Il 15 maggio 1960 è inaugurata la Biblioteca Provinciale ‘de Gemmis’, (oggi ospitata nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi), diretta dal barone fino alla sua morte. Con decreto 13 Marzo 1947 firmato dal capo dello Stato, è nominato Deputato della Deputazione di storia patria per la Puglia, oggi Società di Storia Patria per la Puglia. Il 29 marzo 1947 l’Accademia Pugliese delle Scienze gli conferisce il titolo di ‘Accademico per la classe di Scienze naturali’. Il decreto 2 giugno 1957 firmato dal Presidente della Repubblica gli rilascia la medaglia d’oro per i benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. E’ Cavaliere di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta. Muore in circostanze tragiche e misteriose a Milano, celibe, il 22 marzo 1963.

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Un filo invisibile di solidarietà

solidarietà/cultura

Per gentile concessione dell’associazione Accoglienza Senza Confini

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Come ogni anno la solidarietà delle famiglie pugliesi, prevalentemente di Terlizzi ma anche di Bari, Palo del Colle, Bitritto, Adelfia, Cassano, Sannicandro e Lecce torna ad allietare l’estate dei bambini della Bielorussia. Sono 40 le famiglie che hanno aperto le loro porte ai piccoli, che sono giunti all’aeroporto di BariPalese il 20 giugno e altri che arriveranno il 28 luglio con ripartenza per tutti il 29 agosto. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Accoglienza Senza Confini Terlizzi Onlus, a cui va il plauso di essere riferimento nel nostro territorio per questo progetto dal 2007.

Paolo Leovino, presidente dell’Associazione Accoglienza Senza Confini Terlizzi Onlus è stato nominato referente della sezione pugliese dell’UPI (Unione Province d’Italia) nel Coordinamento Regionale per l’Adozione. L’organismo sostiene il piano e i percorsi di adozione nazionale e internazionale dei minori accolti da famiglie pugliesi. Il riconoscimento istituzionale è del tutto consono all'intensa attività svolta dall’Associazione a partire 2007: nove progetti pienamente riusciti, preparati e seguiti con grande serietà da valide equipe di professionisti. Ai bambini senza riferimento pa-

/Anna Dicanio

rentale nel proprio Paese, e come tale costretti a vivere in istituto o in case-famiglia, viene offerta la possibilità di trascorrere una vacanza sul nostro territorio, con la possibilità di consolidare il legame affettivo e di reciprocità con le famiglie ospitanti e con il vantaggio di sottrarsi agli effetti deleteri della contaminazione ambientale nella terra d'origine, che accentua il rischio di mali gravi. A questo fiume di umanità in crescita verrà anche offerta, in futuro, la possibilità di frequentare la scuola in Italia. La novità si chiama “progetto scuola” e rinviene dal fatto che il 10 giugno scorso è stato firmato un accordo intergovernativo di cooperazione nel settore istruzione fra il Ministro degli Esteri Franco Frattini e l’omologo bielorusso Martynov. Permetterà permanenze ampie di studenti bielorussi in Italia, a livello di media superiore e universitario, probabilmente dall'anno scolastico 20122013. Al momento è in corso la definizione e il perfezionamento delle procedure per accedere all'opportunità. Un traguardo tanto desiderato quanto ambito si delinea all'orizzonte. La rete di solidarietà che si “tesse” introno a questo progetto coinvolge più settori, a partire dal coinvolgimento dell’Esercito nell’attività

/Maria Teresa De Scisciolo La galleria Omphalos giovedì 7 luglio ha tenuto a battesimo la prima mostra italiana dello scultore argentino JUAN ANTONIO SITRO cofondatore del GRUPPO Si di La Plata. Samuel F. Oliver, direttore del Museo Nazionale di Belle Arti di Buenos Aires cosi

parla del suo lavoro: “L'intenzione è quella di costruire la Forma esclusivamente con gli attributi formali che la definiscono, eliminando tutto quello che potrebbe interferire nella captazione della pura struttura visiva, da origine ad un nuovo ordine. La rappresentazione, l'illusione

sono peccati per questo artista che proclama il suo ascetismo formale. I volumi semplici, di facile percezione, ed i colori di tinte pure sono le potenti basi sulle quali poggiano la sua teoria e la sua realizzazione. Volumi che sono corpi geometrici o sezioni e combinazioni di questi corpi geometrici; colori esatti in accordo con il loro nome primario, espressi con la loro massima purezza e brillio -verde, azzurro, rosso-, la cui variazione cromatica sorge dalle superfici che coprono. Nulla rimane abbandonato alla libera interpretazione dello spettatore, in questa mistica della forma pura. Il sentimento e le forme naturali sono esclusi come elementi spuri da questa creazione. Solo la forma deve imporsi per le

di trasporto dei minori, al Comune di Terlizzi per l’accoglienza istituzionale, e alla Scuola di Danza “Danzarte” di Anna Mezzina che offre gratuitamente lezioni di danza ai ragazzi che vorranno usufruirne. Ho rivolto una domanda al presidente Paolo Leovino: Quale emozione provi quando arrivano i bambini? “Chissà se ci sono parole che possono spiegare ogni volta le emozioni che si provano quando vedi scendere questi bambini dalla scaletta dell'aereo. Mi permetto di farti una provocazione..."vieni con me quando arrivano, cosi ti rendi conto"!!!! Le emozioni cambiano ogni volta, perchè ogni progetto racchiude in se una sua particolarità. Bambini che ritornano e ti abbracciano, bambini nuovi che ti guardano perchè magari pensano che sei tu, la persona che li accoglierai!!!,o anche bambini impauriti.... Questa volta l'emozione è stata più forte, sai perchè? Perchè quando è scesa dalla scaletta dell'aereo, Natallia, una bimba con un vissuto particolare, ospite di una fam. di Terlizzi, è corsa subito da me, perchè aveva in mano un quadretto con un fondo di stoffa celeste, e sopra cucita a rilievo una rosa rossa, ....... “Paolo questo è per te!!!! grazie!” Ci sarebbero da aggiungere solo le lacrime se si potessero raccoglierle e scriverle, per capire quanta sofferenza c'è nel mondo., a discapito soprattutto dei più indifesi i BAMBINI.!!!!” Anche noi della redazione del Confronto delle Idee, diamo il benvenuto ai nostri piccoli amici bielorussi, augurando loro una felice estate!

sue qualità immanenti. Come oggetti isolati, la sua semplicità ci libera da un'attenzione continua perchè il riconoscimento dei suoi volumi è rapido e diretto. Per questo è necessaria la sua adesione al muro o al pavimento, solo così si integrano architettonicamente al piano completando una unità di spazio volume colore. Allora si, la sua presenza è permanente e la forma abitabile. Perciò il sensibile, in queste opere è definito dalle stesse leggi che reggono l'architettura: la proporzione, il ritmo, il colore, il gioco cangiante di luci ed ombre e l'integrazione o la concezione di uno spazio. Nasce un nuovo ordine formale: le forme abitabili.” Per visitare la mostra è possibile fissare un appuntamento contattando la Galleria di Cinzia Cagnetta: OMPHALOS CONTEMPORARY ART via toselli 21, 70038, terlizzi (Ba) +39 0803512203 +39 3397313644 omphalosconteporaryart.wordpress.c om - cinziacagnetta@gmail.com


Anche quest’ anno il maestro Volpe ci stupirà con una nuova collezione di opere d’arte. Il 31 luglio, otto giorni prima della Festa Patronale, l’on. Gero Grassi inaugurerà la mostra: Chi siamo? Quali le nostre origini? L’appuntamento è presso la “Saletta delle Esposizioni” sita in Corso Vittorio Emanuele n. 5 alle ore 19,30. Il pubblico potrà visionare le opere realizzate con la consueta, ma sempre innovativa, tecnica dell’olio su tela. Il tema di quest’ anno sembra ripercorrere la vita e la carriera artistica di Antonio Volpe, ricca soddisfazioni, di mostre e svariati premi. Ho avuto l’onore di fare una chiacchierata con lui, per avere qualche informazione sull’evento. Mentre i suoi occhi pieni di storie da raccontare mi accoglievano, la mia curiosità mi ha spinta oltre. Gli ho chiesto da quanto dipinge e lui ha

iniziato a raccontare.. “La mia dedizione all’arte è cominciata negli anni tra il ’46 e ‘47. Questa mostra annuale, è il mio tributo all’amata Terlizzi. Non ho mai voluto allontanarmi dal mio paese. Ricordo quando, circa cinquanta anni fa, mi recai a Molfetta per una mostra. Venne il Ministro dei Beni Culturali e Ambientali del governo Fanfani… Nicola Vernola. Quel giorno accorsero più di 300 persone. Il giorno successivo ci fu la visita di Vincenzo Zagami, grande cultore d’arte, che mi offrì l’opportunità di avere la cittadinanza di Molfetta. Io rifiutai, nonostante la profonda gratitudine e la grande emozione, perché non avrei mai potuto sostituire la mia Terlizzi con un altro paese.” Vedendo i miei occhi curiosi, il professore continua dicendomi così: “Sai.. Terlizzi ha bisogno di arte, ha bisogno che l’arte venga

EDICOLA RARA 7° edizione

Nel centro storico di Terlizzi, in via De Cristoforis, ex strada della Macinella, adiacente al palazzo medievale Sangiorgio, c'è una porta arabo-normanna. Lì c’è l’Edicola RaRa, spazio dedicato all’arte contemporanea, organizzato dal gruppo Ad Meridiem (Ra comunicazione totale, Ricerca & Qualità, Horus multimedia) sotto la direzione artistica di Paolo de Santoli, ed in collaborazione con l'Amministrazione comunale. La linea del progetto vede periodicamente l'alternarsi di artisti italiani ed esteri sotto l’etichetta della ricerca e della militanza. La regola non scritta di non far esporre artisti locali è diretta all'intento di creare un ponte tra Terlizzi e realtà di respiro nazionale e internazionale. Il 21 giugno si è inaugurata la 7° edizione, che vedrà esposta fino al 20 settembre 2011 l'installazione dell'artista materano Dario Carmentano SIAM PRONTI ALLA

cultura

/Sara De Bartolo

Saletta delle Esposizioni il 31 luglio a Terlizzi

agosto 2011

MORTE, una riflessione sull’italianità al suo 150º anniversario. L'installazione consiste in un immagine di una testa che ha infilata nella bocca la bandiera tricolore appallottolata, e una altra bandiera tricolore stesa per terra con su stampata la scritta SIAMO STATI UNITI, accompagnata da due stelle una ad inizio e una a fine frase. ‘Siamo stati uniti’ può alludere a molte cose. Può richiamare una bandiera a stelle e strisce e il nome di una super potenza mondiale. Può richiamare il Risorgimento. Può voler dire che siamo stati uniti fino al presente dato, del futuro che verrà non ne conosciamo il destino. La questione di peso che l'artista vuol porre attraverso questa immagine è il senso del concetto di identità. Che senso ha l'identità come appartenenza oggi, nell'era del bio-potere, quello oscuro, quello globale? Che cosa significa essere italiano? Europeo? Terlizze-

Antonio Volpe nel suo studio di Via Mameli

aiutata. Perché l’arte è il vero biglietto da visita di una città.” Speriamo che questo ‘ritorno nel passato’ non solo aiuti ciascuno a ritrovare la propria identità di uomo, ma inauguri anche un più consapevole percorso di vita. Ho scoperto che nel 1975 gli è stata conferita la medaglia d'oro dall'Accademia Tiberina di Roma e il premio del 1990 assegnatogli presso la Biennale di Venezia. E

/Francesco Bonaduce

se? Cantare un inno? Seguire le solenni celebrazioni al Quirinale, e i lunghi discorsi sul senso dello Stato, della Giustizia, sul valore della moneta, sotto il segno della croce o della mezza luna? Sin dalla notte dei tempi sono stata fondate città e composti poemi per gli eroi. Sono stati innalzati monumenti ai

Terlizzi: il centrostorico si colora di vita

sfogliando i volumi d'arte italiana, a Volpe è dedicato uno spazio importante accanto a nomi come Renoir, Van Gogh e De Chirico. Un uomo che ha molto da raccontare, che ha ancora tanto da insegnare e che dedica da sempre la sua vita a disegnare. La mostra resterà aperta per tutto il mese di agosto, visitiamola e cerchiamo di capire chi siamo e quali sono le nostre origini. caduti, ai patrioti. Ne abbiamo uno noi in piazza, con l’erba e le palme. Ma come rappresentare l’eroe di oggi? Confuso, anonimo, disperato, destabilizzato dall’incertezza. Dalla perdita di senso del concetto di amore, di pace. Che eroe è, se ha senso esserlo, e per chi? Arruolato senza saperlo, nell'armata delle tenebre, che progetta l'assedio per l'apocalisse. Tornano al ricordo i versi di uno scrittore napoletano, Erri De Luca, con i quali vi auguro una buona estate: La bandiera è uno straccio di nessuno / l'unico panno appeso a infradiciare quando piove e le mani delle donne / corrono al soccorso del bucato.

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A colloquio con la gallerista Cinzia Cagnetta

Esuberante, magmatica, sulfurea, innamorata di Terlizzi e del suo antico borgo maltrattato. Sono tanti gli aggettivi con cui si potrebbe descrivere Cinzia Cagnetta, intraprendente gallerista di Terlizzi. “Omphalos” è il nome della galleria che gestisce ormai da anni; puntuale è il suo contributo al dibattito culturale cittadino. Un buon motivo per conoscere il suo punto di vista in merito al Teatro “Vito Giuseppe Millico” - prossimo all'apertura – e alla sua futura gestione. Un merito di Vito Giuseppe Millico. Millico é andato via giovanissimo, la sua crescita artistica si è svolta altrove; certo la sua carriera non ci sarebbe stata se si fosse fermato a Terlizzi. Cosa è cambiato dopo quasi 3 secoli? Forse è nell'ordine naturale delle

cultura

/Nicolò Marino Ceci

una attenta ricognizione delle più interessanti produzioni al mondo di docu teatro, musica contemporanea, proiezioni ... Emanuele Arciuli - per esempio - sta incidendo un repertorio di musica contemporanea composta per lui da autori Nativi d' America. Retrospettive: si potrebbe attingere dalle teche Rai documenti preziosi: interviste e reportage di Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Giuseppe De Sanctis. Il motto è essere contemporanei. Gestione pubblica o privata? L'onda del momento è l'ipotesi mista! L'industria culturale ha preso esempio dalla Fiat (100 anni passati a succhiare dalla tetta di Stato).

citori di verità, detentori di cultura tuttologa, autonominatosi intellettuali facitori di verità sempre pronti a puntare il dito, sterili critici isterici . Millico scompare nel 1802; De Napoli nasce pochi anni dopo, nel 1808. Vede possibili interazioni tra le due strutture a loro dedicate? Le interazioni tra Pinacoteca e Teatro e non solo si creerebbero spontaneamente se fosse garantita una normale vivace vita culturale partecipata da tutti. Un appello all'Amministrazione Comunale. Tutto lamento e sofferenza anche solo andare a camminare a Sovereto! Si commissionano, pagando, ricerche per “laboratorio partecipato di

Secondo i più, i tagli alla cultura avrebbero prodotto la crisi di teatri, orchestre, musei, mostre e cinema convinti come sono - che lo Stato debba finanziare progetti a gogò, tanto l'arte è soggettiva. Ci si interroga mai sugli sprechi prodotti dal “culturame”? Esistono regole precise e parametri di qualità che vanno seguiti e rispettati. Nei meravigliosi anni 60 /70 si è prodotto il meglio con pochissimi quattrini, grazie a gente che ha rischiato in proprio, anche la vita. Affiderei quindi la gestione del teatro ad imprenditori privati a condizione che offrano un progetto credibile ed interessante e che usino solo i loro quattrini. Il punto di forza del Teatro “Millico”. Essere piccolo e godere di una potenziale buona posizione geografica. E la fragilità? I tempi e i modi della politica saranno purtroppo il grande tallone d' Achille del Teatro, così come lo sono della Pinacoteca. Il competente direttore è senza un minimo di fondi per garantire una ovvia, normale attività. Non mancano poi gli esperti fa-

rigenerazione urbana”, basterebbe attraversare il paese da parte a parte, avere occhi per vedere ed orecchie per ascoltare. Tutto il tempo a ricamare alleanze bizantine, lontane dai reali bisogni dei più…Ci sono cose non più tollerabili. Cosa si chiede, solo di vivere in un paese civile, emancipato e culturalmente accettabile. La nostra bellissima piazza, ne fotografa l'immagine, uno slalom tra scatarranti ed incontinenti, bivacchi, baracchette/bar, vorrei ma non posso, brutti e scomodi arredi urbani, dama scivolosa (qualcuno ci ha mai giocato?), diurno sepolto e su tutto gli untori del borgo. Nutriamo passione per i monumenti, ne abbiamo di tutti i tipi: ai Caduti di guerra, ai Caduti della strada, alle Madonne, a San Francesco, a San Pio, ora anche a don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo, persino ai Marinai; anch'io ne voglio uno: alla Sopportazione. Sono orgogliosa di essere nata qui, è il mio grande serbatoio, ma ci sono giorni in cui mi è difficile respirare. ORA E QUI (è tardi, il futuro è già arrivato).

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Cinzia Cagnetta

cose, l'essere contemporanei in ogni tempo obbliga ad un nomadismo stanziale. Lei è una gallerista. Se dovesse allestire un'esposizione sul Millico, cosa farebbe? Presentare tutti i suoi documenti (li abbiamo?) partiture, carteggi ..., con una sezione dei bozzetti del De Napoli (li abbiamo tutti?) e i documenti del Teatro Millico. L'Amministrazione vuole inaugurare il Teatro quest'anno. Che ne pensa? La vera domanda è: vogliamo veramente un Teatro, una Pinacoteca, una Biblioteca, un Museo? L' accumulo compulsivo di beni faticosamente e costosamente recuperati si allunga. Contenitori culturali dove non si può piantare un chiodo, con luci che quasi mai illuminano nel posto giusto, pannelli inospitali, arredi inutili o inappropriati, scaffalature inadatte a contenere libri... mai pensato di chiedere prima consulenze tecniche agli addetti ai lavori? Se lei ne fosse il Direttore, quale linea seguirebbe nella gestione? La programmazione dovrebbe venire solo dopo una lunga ricerca ed

Perielio & Afelio SOLSTIZIO D’ESTATE /Francesco Bonaduce Nella stesso giorno, 21 giugno 2011, come prolungamento dell'Edicola RaRa si è tenuta la manifestazione 'perielio&afelio' SOLSTIZIO D’ESTATE, che ha coinvolto più ampiamente il centro storico con un programma di creatività totale abbinata all’offerta commerciale presente sul luogo. Ad allietare la serata con performance, bancarelle, installazione sono state coinvolte diversi esercizi commerciali ed artisti singoli. Per rigore di cronaca citiamo tutti i presenti : Rita CATALDO SCULTURE IN MOTION Coreografie di Donatella Di Bisceglie, musica Antonella Lops dj Enzo, costumi Rita Cataldo, ornamenti Leonardo Fiore, Marte Gianluca Pellegrino, Venere - Nelli Savina, Eros - Micaela Ardito; Valentina CHIAPPERINI VALENTINA #003 PARALLELLLIFE happeningperformance con Elio Colasanto, Ylenia Tattoli, Marta De Gennaro, Simona De Lucia e Luca De Nicolo ph; Pasquale D'ELIA LA SOCIETÀ HA PERSO LA TESTA installazione; Aldo D'INTRONO GRAVITÀ ALLA ESCHER 1952 scultura polimaterica; Riccardo DE FEO- Mariella CAPOBIANCO ITINERARI D'ARTE 2 con il gruppo Art-Apulia-Amo del Liceo Artistico Corato; Danillo DELUCIA MONILI RAKU ornamenti; Silvana DE PALMA UN VIAGGIO E UNA VALIGIA installazione; Paolo DE SANTOLI BANDA ADRIATICA, PUGLIA VENEZIA A/R pitture ; Donatella DI BISCEGLIE - Giovanni STRAGAPEDE APOTROPAIKOS bestiario di sculture in terracotta benevolenti; Leonardo FIORE ARGENTO NATUR-CREANDO gioielliscultura; Antonio LAURELLI PAESAGGIO IN VALIGIA installazione; Terresa MARZIALE – Gianfranco STRAMAGLIA MONILI ornamenti polimaterici; Città Domani periodico SABINO GESMUNDO omaggio all'artista terlizzese; Monia QUATELA PERCORSI DI VETRO arredi e ornamenti con lavorazione tiffany; Monia QUATELA PER LE VIE DEL TANGO esibizione col maestro di tango argentino Gaetano Donatone;Gaetano VALLARELLI - Horus Multimedia CREATURE video-happening; Giuseppe VALLARELLI L'IOCOMEVIRUS sculture polimateriche; Antonia ZAZA MACCHIE DI COLORE acquerelli. DEGUSTAZIONI a cura di Gioacchino TRICARICO e il comitato d'accoglienza Strada Della Macinella; Macelleria Del Duomo carne alla brace; Vintage Kantina Bar bevande; Caminito Tango Bar prodotti tipic.


cultura

agosto 2011

Libro Bianco della Gastroenterologia Giovedì 14 Luglio, presso la Sala del Mappamondo a Palazzo Montecitorio, è stato presentato il Libro Bianco della Gastroenterologia. Dopo l’intervento introduttivo del Vice Presidente della Camera dei Deputati Leone, sono seguiti gli interventi di altre personalità. Sono intervenuti tra gli altri: Ferruccio Fazio Ministro della Salute, Giuseppe Palumbo Presidente della XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, Gero Grassi Vice Presidente della XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, Stefano Caldoro Presidente della Regione Campania, Angelo Michele Iorio Presidente della Regione Molise, Guido Costamagna della Federazione Italiana Malattie dell’apparato digerente, Gianfranco delle Fave della Società italiana di gastroenterologia.

Venerdì 15 Luglio don Michele Marella ha impartito la benedizione al Nuovo Laboratorio di Anatomia Patologica, allocato presso l’Ospedale Michele Sarcone. Sono intervenuti tra gli altri: il dott. Angelo Domenico Colasanto Commissario dell’Asl Bari, l’on. Gero Grassi Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, il dott. Franco Bux Direttore dell’Ares Pugli ed il dott. Giuseppe Rella Dirigente del Reparto. N.d.R Su prossimo numero un articolo a tal proposito.

Poesia Caro studente… Se sfogli piano il libro di storia Ti accorgi che i momenti di gloria Di ogni paese e di ogni nazione Non sono solo frutto di ragione, ma di un sentimento interiore che prorompe dal fondo del cuore di coloro che hanno creduto all’unità, nell’indipendenza e nella libertà. Se leggi le pagine con consapevolezza Puoi scoprire di ogni stato la grandezza, le tradizioni, la lingua e la religione e le caratteristiche di ogni nazione. Se hai voglia di fare un tuffo nel passato Puoi scoprire da vicino ciò che è stato E rivivere le vicende del tuo Paese Che ha dato i natali a “gente cortese”. Se vai indietro nel tempo e stai più attento Ti accorgi che l’Ottocento è Il secolo del nostro Risorgimento: “Bisogna liberare l’Italia dallo straniero”, ed ecco Mazzini infuoca col suo pensiero

giovani arditi pronti a morire per la Patria: la bella dolce e cara Italia. Per le piazze, per le vie di ogni rione In tanti chiedono la Costituzione: Piemontesi, lombardi, toscani, siciliani, veneti, pugliesi… tutti si sentono italiani! Per l’indipendenza, l’unità e la libertà Si sventola il tricolore in ogni città. Uomini coraggiosi ora son pronti a morire, lasciano madri, mogli e figli per seguire il generale Garibaldi con gli altri Mille che dovunque vada fa scintille. Con le camicie rosse al suo seguito Egli elude gli ordini e segue l’intuito, abbraccia l’Italia forte forte al grido di. Roma o morte! Pur tra tante difficoltà Conquista dell’Italia la metà E, come un soldato fedele, la consegna al re Vittorio Emanuele (II). Tra moti di indipendenza e annessione Dell’Italia finalmente si fa l’Unione; e dal Parlamento di Torino si diffonde lo Statuto Albertino:

addì 17 marzo milleottocentosessantuno è un giorno speciale per ognuno. “Abbiamo fatto l’Italia, ma non gli italiani” Si grida dai monti ai piani, l’Italia è ormai unita, ma la guerra non è finita, manca ancora la capitale e il 20 settembre 1870 è il giorno speciale: i bersaglieri al suon della fanfara conquistano la Città Cara, ma… il Papa e il mondo cattolico si allontanano dal caos diabolico. Caro studente, sappi che la tua libertà È nata dal sacrificio e dalla bontà Di coloro che cedettero nell’ideale Di un’Italia unita e liberale. Ama la tua patria e sii orgoglioso E guarda al futuro fiducioso. Anna De Sario

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politica

/Vincenza Urbano

Da sinistra: Vincenzo Colasanto e Gero Grassi

Domenica 3 luglio, in Piazza Cavour ha avuto luogo la trentesima edizione della manifestazione canora Il Garofano d’oro. Era stato previsto che essa si svolgesse in due serate, a partire da Sabato 2 luglio, ma a causa delle sfavorevoli condizioni meteorologiche, il tutto è stato ri-

scelta nel nominare i vincitori ha visto la presenza di Luciano Tarricone, editore di Radio Selene, Patrizia Camassa, telegiornalista di Teleregione, Luigi Loperfido, presentatore Rai International Odeon Tv, Dino Rubini, bassista componente ‘La fame di Camilla’, Giovanni Di Benedetto, telegior-

mandato al giorno successivo. Lo staff composto da eccellenti professionisti, ha garantito la presenza di sponsor di qualità, artisti talentuosi, ospiti affermati e una giuria molto preparata. Ringraziamenti speciali vanno riservati a tutti coloro che si sono impegnati nell’organizzazione dell’evento e in particolare all’on. Gero Grassi ideatore della manifestazione, al Cav. Vincenzo Colasanto Presidente della Cooperativa Culturale R.T.S. e dell’Associazione Culturale ‘Il Garofano d’Oro’, a Francesco Scagliola che si è occupato della direzione artistica, a Horus di Pasquale Guastamacchia. A condurre la serata sono stati i bravi e simpatici Alfredo Guastamacchia e Maria Rita Minoia, due speaker di lunga esperienza radiofonica . La giuria che ha espresso la sua

nalista di Telenorba, Enzo Colasanto di Eurokids Festival.. A partecipare alla gara sono state due categorie di giovani artisti, la prima comprendente 8 bambini dai 5 agli 11 anni e la seconda composta di 8 ragazzi dai 12 ai 16 anni. Della categoria 511 anni ha conquistato il podio il piccolo Giuseppe Lorusso di 7 anni con “Grazie, prego, scusi” di Adriano Celentano; seconda classificata è stata Conny Petronella di 10 anni che ha cantato “Cabaret” di Liza Minelli; il terzo posto è spettato a Marika Priore di 7 anni con “Que sera sera” di Doris Day. Della categoria 12-16anni il primo posto se lo è aggiudicato Francesco Bruno di 14 anni interpretando“Sono già solo” dei Modà; il secondo posto è stato raggiunto da Francesco Samarelli di 14 anni con “Feeling Good”

di Michael Bublè; al terzo posto Ilenia La Tegola di 15 anni con “The show must go on” dei Queen. La manifestazione ha rappresentato pure l’occasione per rendere effettivo il gemellaggio del Garofano d’oro con i festival internazionali dell’“Euro kids”e del “Pulcinella d’oro” le cui finaliste italiane sono rispettivamente Ilenia La Tegola e Conny Petronella. Nel corso della serata, sono intervenuti ospiti acclamati per allietare e divertire il pubblico: Leonardo Manera comico di Zelig e Gianni Ciardo: gli scketch divertenti, le battute spiritose e la verve creativa ed ironica hanno intrattenuto gli spettatori con momenti di divertimento ed ila-

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rità. L’evento è stato animato anche da Michelangelo e Ilaria, una coppia di ballerini che hanno dato prova della loro grazia e maestria nel tango e nel “cha cha cha”. Ma questa edizione ha visto anche la partecipazione della vincitrice del Garofa-

no d’oro 2010 Alessia Camisa con “Mi sei scoppiato dentro il cuore” di Mina,di Elisabetta Ramunno con “Il mio mondo” di Gino Paoli e di Nancy Pepe che ha interpretato “Libertango” di Kirsty MacColl. (Grace Jones). Durante l’esibizione dei piccoli artisti, sono stati distribuiti fra il pubblico biglietti per partecipare all’estrazione dei premi la quale è stata realizzata grazie alla Barclays Bank . ‘Il Garofano d’Oro’ si mostra attento e vicino ai cittadini, tanto che è stata promossa una campagna di sensibilizzazione dell’ANT “Associazione Nazionale Tumori” per promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica, la solidarietà e il sostegno che tutti noi possiamo dare a coloro che sono affetti da queste patologie di forte impatto sociale e alle famiglie coinvolte. A Terlizzi, la sede ANT è in Corso Vittorio Emanuele n 6 ed è intitolata a Getrù, un ragazzo che ci ha lasciati in giovane età vinto da un male incurabile. L’entusiasmo di quanti hanno reso possibile il realizzarsi dello spettacolo, le capacità meritevoli dei giovani concorrenti e il calore del pubblico sono stati la formula del successo con cui si è conclusa questa trentesima edizione. Bambini e ragazzi si sono messi in gioco cantando brani di una certa complessità ed evidenziando quindi una notevole preparazione alle spalle per poter qualificarsi al concorso. Ciò che ci si augura è che tale manifestazione rappresenti non solo un momento di competizione con gli altri concorrenti, ma soprattutto sia un modo per acquisire esperienza e nel contempo intrattenere piacevolmente quanti si appassionano a simili iniziative culturali.

Da sinistra: Rita Minoia, Vincenzo Colasanto, Gero Grassi, Enzo Colasanto, Franco Scagliola, AlfredoGuastamacchia


I Mammasantissima: ‘il meridione non macina a causa del meridionale…’

agosto 2011

I MAMMASANTISSIMA IN AMMERIKA

Produzione: Ass. Cult. TRA IL DIRE E IL FARE - Comp. Teatrale LA LUNA NEL LETTO Con la collaborazione alla produzione del FESTIVAL INTERNAZIONALE CASTEL DEI MONDI DI ANDRIA Con il sosteno della Comp. Teatrale GRAMMELOT Ricerca, progetto e direzione musicale: TOMMASO SCARIMBOLO Regia: MICHELANGELO CAMPANALE Musicisti e interpreti: ANGELO MANICONE, DAMIANO NIRCHIO, FRANCESCO DE FELICE, LORENZO ZITOLI, TOMMASO SCARIMBOLO, SALVATORE MARCI Arrangiamenti: ANGELO MANICONE, FRANCESCO DE FELICE Assistente alla regia, costumi, Group Trainer: RAFFAELLA GIANCIPOLI Cura del testo: DAMIANO NIRCHIO Scene e luci: MICHELANGELO CAMPANALE Direzione Tecnica: SEBASTIANO CASCION Salvatore Marci si esibirà in “Caligolab” il 31 Agosto al Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi.

Ventitre giugno, è sera, è appena mitigato il caldo giallo accecante del sole, siamo seduti ai tavolini di Caminito Tango Bar. C’è molta gente, d’estate i tavoli dei pub si riempiono, in casa fa caldo. L’estate odora di sudore la mattina, di venticello la sera. L’estate si è schiusa da appena due giorni, stasera si respira aria sottile con una bibita in mano…si ascolta musica jazz anni ’50. I Mammasantissima in Ammerika, questa volta in versione concertistica, hanno cantato le canzoni di Fred Buscaglione in piazza Largo Lago Dentro, grazie all’invito del nuovo gestore del Caminito, Massimo Cipriani, che ha organizzato un’ottima rassegna musicale per solleticare le nostre orecchie per tutta l’estate. Intervistando Salvatore Marci, attore e cofondatore dell’associazione teatrale Grammelot, possiamo capire l’idea alla base di questo spettacolo musicale: ‘I Mammasantissima in Ammerika’ tanto divertente, quanto profonda-

mente amaro, specchio del nostro Sud ‘genio pigro’. La storia racconta di un gruppo di sei ragazzi che si rinchiudono in uno stanzino del Circolo culturale del paese di Minervino Murge e mettono su un gruppo : I Mammasantissima. Strimpellano i brani che sentono alla radio: Carosone, Buscaglione e altre canzoni che arrivano da lontano. Si suona per spezzare la catena della routine, per darsi l’aria di esser grandi jazzisti agli occhi delle ragazze, agli occhi del paese. Questi ragazzi in una mano hanno uno strumento e nell’altra il loro destino. Provano a sognare, vedono già L’Ammerika, lontana con i suoi grattacieli, il blues, il benessere. Sperano in fondo al cuore di poter guardare negli occhi la statua della Libertà. L’opportunità di andare in America arriva davvero. A poche ore dalla partenza con l’aria di chi deve partire e andare lontano il viaggio si interrompe, il gruppo si scioglie, il sogno si vanifica.

cultura

/Giorgia Tricarico

Dei sei ragazzi rimane uno solo a voler cambiare la sua vita. Solo il batterista ha il coraggio di tuffarsi nel nuovo mondo. Dopo tanto ritmo, musica, risate lo spettacolo si conclude con il batterista solo sul palcoscenico. Rivede se stesso bambino ballare felice il twist, con in mano le sue bacchette ferme, simbolo di un gioco rotto, di un sogno spezzato, di ali tarpate. E gli altri del gruppo dove sono finiti? Gli altri non hanno avuto il coraggio di lasciare la propria quotidianità: c’è chi ha preferito sposarsi, c’è chi ha preferito ‘un pezzo di carta’ conseguito al Conservatorio. Il finale amaro di ‘I Mammasantissima in Ammerika’ è un sogno che non si concretizza. E’ una storia del Sud, del pensare ‘meridiano’ che altro non è se non: rimanere eternamente sulla soglia, vedere da spettatore i grandi eventi della vita, non lasciare le proprie certezze, rinunciare al proprio sogno davanti a un ‘che cosa andate facendo?’. Oggi, invece, partire è la soluzione, non solo per far l’artista, ma per trovare lavoro. Ho 23 anni, la mia generazione non credo abbia questo punto di vista, si forma professionalmente fuori, con la speranza di trovare un lavoro dignitoso in Italia, nel proprio paese, per apportare la sua competenza qui: tra le stradi-

ne e le piazze, come Largo Lago Dentro. La mia generazione spera di trasformare questo torpore in laboriosità, creatività, attività! Da quasi due anni vedo Terlizzi pullulare di associazioni giovanili che organizzano tantissimi eventi. Non è un caso che Massimo Cipriani abbia ospitato questa compagnia nel suo pub, ubicato in una piazza storica di Terlizzi che, prima di esser un luogo di aggregazione è, purtroppo, un parcheggio di macchine. Registro la difficoltà burocratica ed amministrativa di evitare questo colpo d’occhio, ma si sa che la preoccupazione più grande o l’interesse primario da tutelare sia dove poter parcheggiare… A questo punto, hanno ragione i Mammasantissima: ‘il Meridione non macina a causa del meridionale che, nonostante i suoi sogni di anarchia, finisce con rassegnazione ad uniformarsi alle logiche ataviche del suo paese’. Sono sicura che noi ragazzi non rimarremo come le lucertole sotto il sole impietoso del Sud ad aspettare un pezzo di mondo, costruito secondo le nostre esigenze. Non aspetteremo il lavoro di nome Godot, la forza di un sogno realizzato non sarà solo per pochi. In una situazione fortemente critica come quella attuale, questa riflessione può apparire utopistica, invece credo sia il pungolo per stimolarci affinché possiamo crescere come persone e come paese.

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…Speciale per la polisportiva Nike!

Come è ormai tradizione, al termine della stagione sportiva 2010-11 la Polisportiva Nike si è svolta la “Festa sotto il canestro”, che quest’anno ha acquistato un valore molto speciale per lo storico traguardo raggiunto dalla squadra maggiore BARILE FLOWERS SERVICE NIKE TERLIZZI con la promozione in SERIE C regionale. E’ stata una promozione meritata perchè la squadra è riuscita a formare gruppo, superando con grande volontà e impegno le difficoltà derivanti sia dal valore degli avversari (il Lucera indubbiamente era composto da atleti di altra categoria, attrezzata con stranieri per affrontare serie superiori), sia la prolungata assenza di atleti fondamentali fuori squadra. Ciò nonostante al termine della stagione regolare la squadra ha terminato il campionato a pari punti con il Lucera, promossa direttamente per la differenza di quattro punti negli scontri diretti, mentre nei play-off la squadra ha fatto valere la propria forza sconfiggendo con un duplice 2-0 prima il Cisternino e poi il Lecce. Merito ai ragazzi, che hanno creduto nel progetto, ma merito indubbiamente ai tecnici, coach Bruno De Nicolo e coach Nicola Catalano, coadiuvati dal preparatore atletico Valerio Di Liddo e dal fisioterapista Luca Mangiatordi. Un ringraziamento al medico sociale Luigi Rutigliano per la sua costante presenza nelle gare ufficiali e all’addetto stampa Antonio Gattulli per i suoi servizi stampa e l’aggiornamento del sito internet www.terlizzibasket.it. La promozione in SERIE C è storica per il basket terlizzese perché per la prima volta una squadra locale parteciperà al massimo campionato regionale, formato da 16 squadre di tutta la Puglia, che rappresentano il meglio della pallacanestro a livello regionale. Il passaggio in SERIE C è avvenuto al termine di un piano quinquennale che il Consiglio Direttivo aveva programmato nell’anno 2006 per portare la società dalla Prima Divisione attraverso i campionati di Promozione e Serie D fino alla SERIE C. Un bel traguardo raggiunto dal Presidente Vito Altieri, dal Vice Presidente Mimmo Vendola, dal Dirigente Responsabile Pinuccio Colasanto, dal consigliere Bruno De Nicolo e, per un tratto del percorso, dal consigliere Ottavio Rutigliano. Un ringraziamento per l’impegno e la professionalità con i quali hanno condotto la società per tutti questi anni. Ma un grande ringraziamento va a tutti gli sponsor che in questi anni hanno reso possibile questo traguardo con il sostegno finanziario, a cominciare dagli sponsor principali: +GF+, EDILPUGLIA e, negli ultimi due anni, BARILE FLOWERS SERVICE, per finire a tutti i piccoli ma importanti finanziatori. Senza il loro sostegno difficilmente sarebbe stato raggiunto tale traguardo! Un ringraziamento finale va espresso ai tifosi e sostenitori che in tutti questi anni sono aumentati sempre più, facendo sentire il loro caloroso tifo ai ra-

sport

gazzi in campo! Una bella soddisfazione e un orgoglio per la società sportiva portare il nome della nostra città nell’elite regionale della pallacanestro! Certamente ora iniziano i problemi grossi, ma questa è un’altra storia e la società se ne occuperà a breve: ma per ora è festa! Nel corso della manifestazione sul parquet del Palachicoli si sono esibiti gli atleti del mini-basket: a cominciare dai PULCINI e SCOIATTOLI, che hanno frequentato il corso presso la palestra

composizione di Vincenzo Vino

/Vito Altieri Presidente

di Viale Pacecco con l’istruttore Tommaso Altieri, per passare agli AQUILOTTI, che sotto la guida degli istruttori Nicola Catalano e Tommaso Altieri, hanno partecipato al campionato provinciale ben figurando, per finire agli ESORDIENTI, che agli ordini degli istruttori Nicola Catalano e Antonio Malerba, hanno superato la prima fase del campionato e si sono arresi nel girone finale solo ad una forte Olimpia Corato A. Un bravo a tutti! Si sono esibiti altresi gli atleti dell’ATTIVITA’ GIOVANILE: l’UNDER 14 (1997-98)

ha superato la prima fase del campionato, sconfitta poi nello spareggio, l’UNDER 17 (1994-95-96) ha disputato un ottimo campionato classificandosi alla fine al 5° posto su 16 squadre, tenendo conto che in squadra era presente un solo elemento del 1994! Le squadre giovanili sono state allenate da coach Nicola Catalano, al quale va un grande ringraziamento per il lavoro svolto durante l’anno su molti fronti: dalla squadra maggiore, alle giovanili, al mini-basket ed infine all’attività di affiancamento mattutino presso la scuola elementare “Pappagallo”, coadiuvato dagli istruttori Altieri e Malerba. La manifestazione si è svolta alla presenza dei genitori degli atleti, tifosi, sostenitori, soci, dirigenti, tecnici, sponsor e autorità cittadine. Sarà premiata la squadra maggiore che ha raggiunto la SERIE C.


cultura

agosto 2011

Danzarte come Seneca dà valore al tempo Seneca nelle Epistulae morales ad Lucilium invita l’amico a ritrovare se stesso, ad impadronirsi del tempo che ha a disposizione, impiegandolo per studiare e riflettere, per ricercare la virtù, unico vero bene della vita. Lo esorta a non sprecare il tempo in attività inutili. Seneca scrive all’amico, consapevole di aver sprecato gran parte della sua vita. Esorta Lucilio a non commettere lo stesso errore. Spinge l’amico a non dipendere dal domani, dal futuro incerto, ma ad impadronirsi dell’oggi, a vivere il presente intensamente nella ricerca della virtù. La sua concezione filosofica della

giorno nella stessa maniera, sempre con il limite nella mente, quella stessa che ci guida verso il nulla. Il cuore, invece, illumina la nostra mente e senza limite cerchiamo di coltivare le nostre passioni, i nostri amori, i nostri sogni, la nostra fede, ormai anche quella limitata da noi stessi, da ciò che ci sta venendo incontro, un tempo nullo che va assolutamente svegliato. Noi siamo qui per questo, per dare il nostro contributo. Crediamo in un sentimento e per un po’ di tempo vi vorremmo togliere da qualsiasi tormento. Noi svegliamo il tempo”. Si alza lo splendido telone del teatro Politeama, la vita prende forma. I gesti quotidiani scandi-

/Maria Teresa De Scisciolo temente non riuscirebbe ad afferrare. Quando una vita prende forma, la sua prima espressione è data da un battito, che scandisce il tempo. Senza quel battito ritmico, costante, eppure soggetto a mille variazioni, determinate dalle emozioni, non c’è tempo. Ecco che tutto ritorna in maniera ciclica, come le lancette di un orologio che ruotano disegnando sempre lo stesso cerchio, ma indicando un tempo sempre nuovo. Anna Mezzina direttrice di Danzarte, regista straordinaria dello spettacolo Sveglia il tempo, ha portato in scena un centinaio di aspiranti ballerine. E’ riuscita a regalare emozioni e a far riflettere sulla qualità del tempo vissuto. Il messaggio è assolutamente positivo: dobbiamo liberarci dai pre-

sente. C’è un tempo per tutto quindi, anche per vincere seguendo i valori positivi dello sport. C’ un tempo per la condivisione. C’è un tempo per credere. C’è un tempo per recuperare la fiducia. C’è un tempo per emergere, un tempo per la spensieratezza e per proteggere i più piccoli, gli indifesi… “Il bene porta bene – afferma Anna Mezzina – non dobbiamo aver paura di fare del bene. Dobbiamo aiutarci l’un l’altro e cancellare l’egoismo”. È il momento del Flamenco con coreografie di Daniela Mezzina. Il ballo proposto Por alegrìas, bailando a compàs scandisce il tempo con forza, determinazione, facendo palpitare il cuore che corre veloce dietro e dentro le note suonate e cantate dal vivo. Tre ore di spettacolo son volate via veloci, a dimostrazione che il

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Foto di Michele De Scisciolo

vita spesa bene, è simile al ‘carpe diem’ oraziano. La differenza sta nel fatto che Orazio, epicureo, invita a cogliere l’attimo, mentre Seneca, stoico, esorta a perseguire istante per istante il dovere morale, vivendo bene tutto il tempo. Dovremmo far tesoro dei consigli di Seneca, non sciupando il nostro tempo, perché passa e non ritorna. Spesso, invece, ci lasciamo inghiottire dalla fretta, pensando al domani, senza vivere l’oggi. Lo spettacolo portato in scena da Danzarte di Terlizzi Sveglia il tempo domenica, 19 giugno al teatro Politeama di Bisceglie, ha voluto dire proprio questo: “cerchiamo attraverso l’arte di svegliare il tempo, un tempo che osserviamo ogni

scono il tempo: il risveglio, un sospiro, i muscoli si tendono, è un nuovo giorno. Ciò può apparire banale, frutto della consuetudine, è invece perfezione umana che si esplica nella semplicità di un gesto armonioso, conquista del corpo sul mondo che lo circonda. Il tempo è il regista, l’uomo è l’attore. Questo connubio dura da sempre. L’uno si appoggia all’altro e nel rispetto reciproco corrono verso il futuro. All’uno è stata concessa l’eternità, all’altro l’intelligenza di vivere con intensità il suo essere uomo. Il tempo è un regista severo, non fa sconti a nessuno. Proprio per questo induce l’uomo a godere delle gioie della vita, che differen-

giudizi, dai condizionamenti, che ci allontanano dal tempo speso bene. Il percorso giusto passa anche attraverso la fede, la contemplazione della natura, che poi esplode nell’arte. La danza libera il cuore e la mente. Nella vita c’è un tempo per tutto, per: l’amicizia, il gioco, la grinta, la dolcezza… per sognare. I martelletti del pianoforte scandiscono il tempo. Anche le percussioni, che ci riportano alle origini ancestrali, scandiscono il tempo. Il ballo segue la cadenza ritmica degli strumenti. C’è un gioco di luci e suoni e danze, che penetrano l’anima e si fondono con il battito del cuore. C’è pathos nel teatro, impalpabile, eppure così pre-

tempo speso bene, appaga e non pesa. Il merito va ai piccoli e grandi ballerini di Danzarte: Anna Mezzina organizzazione tecnica e coreografie; Annamaria De Paolo, Alessandra Rubini, Francesca Palmiotto, Marinella Turturro insegnanti di danza moderna e classica metodo ISTD; Daniela Mezzina Flamenco; Max Campagnani danza contemporanea; Marco Cagnetta break dance; Francesca Palmiotto ginnastica dolce e pilates; Ilaria Rubini balli di coppia; Gecky Dell’Acquila arrangiamenti musicali; Cinzia Cipriani coordinatrice ed assistenza tecnica.


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politica


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