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S P A Z I O
R E I N V E N T AT O
Progetto di interni della sede della SocietĂ Italiana di Gerontologia e Geriatria
ALIAS
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R E I N V E N T AT O
Progetto di interni della sede della SocietĂ Italiana di Gerontologia e Geriatria
ALIAS
SOCIETÀ ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA
Consiglio Direttivo 2009-2011 Presidente Niccolò Marchionni (Firenze) Past-President Roberto Bernabei (Roma) Presidente Eletto Giuseppe Paolisso (Napoli) Segretario Generale Nicola Ferrara (Napoli) Tesoriere Alberto Cester (Dolo)
Sezione Clinica Coordinatore Massimo Calabrò (Treviso) Coordinatore Vicario Gianluigi Vendemiale (Foggia) Membri Gian Paolo Ceda (Parma) Alberto Cester (Dolo) Antonio Cherubini (Perugia) Andrea Corsonello (Cosenza) Walter De Alfieri (Grosseto) Gianbattista Guerrini (Brescia) Alberto Pilotto (Padova) Gianfranco Salvioli (Modena) Sezione Socio-Comportamentale Coordinatore Luigi Ferrucci (Baltimore/USA) Bruno Bernardini (Rozzano) Sezione di Biogerontologia Coordinatore Luigi Fontana (Roma) Patrizio Odetti (Genova) Sezione Nursing Coordinatore Ermellina Zanetti (Brescia) Damasco Donati (Firenze)
Presidenti Onorari Pier Ugo Carbonin (Roma) Gaetano Crepaldi (Padova) Francesco Saverio Feruglio (Milano) Mario Passeri (Parma) Alessandro Ventura (Perugia) Ex Presidenti Pier Ugo Carbonin (Roma) Gaetano Crepaldi (Padova) Francesco Saverio Feruglio (Milano) Giulio Masotti (Firenze) Franco Rengo (Napoli) Umberto Senin (Perugia) Marco Trabucchi (Brescia) Giornale Gerontologia Editor in Chief Mario Barbagallo (Palermo) Responsabile Bollettino SIGG Vincenzo Canonico (Napoli) Responsabile Sito Web Nicola Bonaiuto (Roma) Responsabile Area Formazione Giovanni Gelmini (Fornovo Taro)
Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Nel segno del rinnovamento
La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) fu
La prima sede sociale era a Firenze in via dei Malcontenti,
fondata a Firenze il 28 aprile 1950 su iniziativa del prof. En-
nel palazzo della storica istituzione di Montedomini, oggi
rico Greppi, allora Clinico Medico dell’Università di Firen-
residenza sanitaria assistenziale del Comune. Dal 1982 la
ze, che ne è stato presidente sino alla sua morte nel 1969.
SIGG si è trasferita all’attuale indirizzo di via Giulio Cesare
Nell’atto di fondazione si legge che aveva lo scopo di
Vanini 5, una sede definitivamente acquistata il 29 dicem-
«promuovere e coordinare gli studi sulla fisiopatologia della vecchiaia, nonché quello di affrontare anche nei suoi aspetti di ordine sociale il gr ave e complesso problema della vecchiaia».
bre 1988, durante la presidenza del prof. Giuseppe Barbagallo Sangiorgi. Era – ed è – un ufficio di ampiezza limitata, acquisito con sacrificio e solo grazie alla oculata capacità
C’era dunque già, in quell’atto, la chiara consapevolezza
amministrativa del tesoriere di allora, prof. Alessandro Ven-
che la medicina del futuro avrebbe dovuto superare i ri-
tura, ma che dette a tutti noi soci quella sensazione di soli-
stretti confini del modello biomedico, proiettandosi verso
dità e stabilità che solo una sede fissa e “di proprietà” è in
un modello bio-psico-sociale: in embrione, un primo indi-
grado di garantire.
rizzamento a quella che oggi tutti noi conosciamo come
Grazie all’impulso di una successione di presidenti e di
valutazione multidimensionale. A quell’epoca, solo il lun-
consigli direttivi colti, attivi e intraprendenti, in quella sede
gimirante intuito di Enrico Greppi e Francesco Antonini
sostanzialmente modesta sono state progettate ricerche
poteva anticipare che, molti anni dopo, il tumultuoso
ambiziose che hanno fatto grande – possiamo dirlo con le-
invecchiamento della popolazione avrebbe portato quel-
gittimo orgoglio – la storia della geriatria italiana, attual-
la disciplina – allora assolutamente pioneristica e quasi “di
mente ai primi posti del mondo per produttività scientifica.
nicchia” – in posizione di primo piano nella ricerca, nelle at-
Oggi la SIGG è una realtà consolidata nel panorama del-
tività di prevenzione e cura del sistema sanitario naziona-
le società scientifiche italiane. L’ottenuto riconoscimento
le, e nella didattica delle facoltà di Medicina e Chirurgia. A
giuridico nazionale, la creazione di SIGG-Servizi s.r.l., il po-
questo proposito basti pensare che, mentre negli anni
sizionamento di soci in importanti organismi regolatori
Settanta la Geriatria rappresentava ancora nel piano di
quali l’Agenzia Italiana del Farmaco e la European Medici-
studi del Corso di Laurea una “materia complementare”, da
nes Agency, la realizzazione di un intero numero dei «Qua-
oltre dieci anni essa costituisce un corso integrato che, in
derni del Ministero della Salute» dedicato alla definizione
molti atenei, è posizionato a valle di quello di Medicina In-
degli standard assistenziali in geriatria, l’incremento del
terna, e da esso indipendente. Segno che si è compreso
numero di contratti di specializzazione conseguito dalla
come la nostra disciplina sia qualcosa in più, che va oltre la
Geriatria in assoluta controtendenza rispetto alle altre
Medicina Interna.
Scuole di Specializzazione, la risonanza ottenuta sui media
laici nazionali sono solo alcune delle più recenti acquisizioni che – ovviamente con diverse declinazioni e gradazioni di valore – testimoniano della vitalità della nostra Società. Nel corso della mia presidenza ho cercato di rinnovare anche l’immagine formale della SIGG, a partire dalla grafica delle copertine dei programmi del congresso nazionale, ora certamente più moderna, vivace e densa di valenze simboliche. Al termine del triennio nel quale ho avuto l’onore e il privilegio di presiederla, ho voluto lasciare anche il segno tangibile e duraturo di un profondo e radicale rinnovamento della immagine architettonica della SIGG, illustrata da questa piccola pubblicazione. Un “percorso verso il nuovo” nel quale non potevamo trovare partner migliore di Promo Leader Service Educational: un compagno di viaggio che, in un rapporto di collaborazione e reciproca stima che ha trasceso sempre più i confini di rigidi rapporti contrattuali, ci ha accompagnato e sostenuto con costante passione e generosità, consentendo in larga misura di conseguire anche quest’ultimo obiettivo, del radicale rinnovamento della sede. È per questo che ho voluto che questa pubblicazione avesse, oltre al marchio SIGG, anche quello di coloro che, da società di servizi e provider, della SIGG sono divenuti amici fidati. Il Consiglio Direttivo 2009-2011 ed io lasciamo dunque ai nostri successori una sede radicalmente rinnovata, di design assolutamente peculiare e contemporaneo, con l’augurio che i suoi colori chiari e la sua luminosità contribuiscano a dare costante illuminazione al futuro, ulteriore percorso della geriatria italiana.
Niccolò Marchionni Firenze, 29 novembre 2011
LO S PA Z I O R E I N V E N TATO
Lo spazio reinventato. Progetto di interni della sede della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria
Tanti progetti appuntati, tante annotazioni trascritte attra-
un tavolo di relatori, che, in occasione degli incontri del
verso sketch, note a margine, pensieri per non dimentica-
Consiglio Direttivo, deve potersi trasformare in “sala riu-
re l’idea e che rappresentano quella numerosa, ansiosa ed
nioni” per venticinque persone attorno ad un grande tavo-
emozionante quantità di ore passate su una nuova archi-
lo centrale.
tettura d’interni.
La scelta è stata quella di scomporre il grande tavolo in
Il progetto è continuo, c’è una sorta di collante, di con-
quattro elementi modulari in Corian bianco, da affiancare
nessione che tiene insieme tanti progetti, creati per perso-
lungo l’asse longitudinale per ottenere la sala riunioni e da
ne ed esigenze diverse ma, alla fine, riconducibili ad un
allineare perpendicolarmente ad esso, con precisa distri-
unico pensiero personale.
buzione delle sedie, per ottenere la disposizione a sala
Questo è ciò che corona e ripaga di tanta fatica.
congressi, lasciando alle spalle dei relatori il grande scher-
E poi, i disegni esecutivi discussi con il team di artigiani
mo da proiezioni, a scomparsa nel controsoffitto.
nei particolari minuti, alla ricerca di una soluzione ideale che rappresenti l’emozione del dettaglio che accompagna, con virtuosismo tecnico, la sua fattibilità. La scommessa per riuscire ad ottenere la dilatazione
Il numero di uffici ha dovuto essere mantenuto, come in precedenza, corrispondente a tre work areas definite. È stata scelta una sorta di operazione di “sottrazione fisica” delle pareti che, in alcuni punti, suggerisce solo l’idea
dello spazio, leggermente sottodimensionato per le esi-
degli ambienti. Così, i setti murari sono stati sostituiti da
genze della Società, cercando anche di catturare una luce
contenitori attrezzati per “classificare, contenere e nascon-
importante che, prima della ristrutturazione, era sfuggen-
dere” realizzati in legno bianco, laccato con vernice goffra-
te e lontana. Rispettare la struttura esistente, per necessità
ta. Questi accolgono, in fughe predisposte che celano i
obbligata, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità
profili in acciaio, i vetri extra-chiari a tutta altezza, pareti a
dell’ambiente.
tutti gli effetti, di un acquario in grande scala.
La progettazione comincia con la precisa richiesta da
La percezione è curiosa; gli arredi sono come tagliati, at-
parte della Società di rinnovare gli ambienti della sede,
traversati da superfici vetrate in un gioco dinamico. I con-
non più adeguati a rappresentare i concetti innovativi e
trosoffitti ospitano a scomparsa i binari delle sliding doors,
l’approccio contemporaneo del pensiero da essa espresso
le canalizzazioni lineari della climatizzazione ed i faretti a
sul tema dell’invecchiamento.
bassa tensione ad incasso in profili continui o puntiformi.
La Società chiede anche di risolvere il problema della
Il bianco dilata, apre, fa respirare l’ambiente e lo proietta
meeting room troppo angusta, e di ottenere un layout ver-
verso la luce, lo libera dalla cupezza e dalla chiusura. Il
satile a “sala congressi” per trentacinque posti a sedere ed
bianco è la volontà personale di controllare tutto.
L’aspetto che più voleva essere centrato è quello del-
Corian®-DuPont, meravigliosa superficie resistente a tutti
l’open space, una sensazione, perché di fatto non lo è, che
gli attacchi, ma con touch morbido e accattivante. Le do-
si percepisce per l’introspezione visiva da un ambiente
ghe a terra, in legno di rovere vivo, naturale e cerato, me-
all’altro e la compenetrazione degli spazi, superando la ve-
diano con la durezza di certe sezioni degli arredi, con i tagli
tusta concezione di ambienti scanditi e separati.
a 45° delle superfici che si incontrano, rappresentando un
Anche la luce, nel suo attraversamento da una parete all’altra, corre libera, senza trovare barriere che ne ostacolano il percorso. L’illuminazione artificiale è morbida, non aggressiva; anzi, lusinga con effetto accuratamente studiato. Così, i faretti puntiformi producono frange di luce estetica dall’alto verso il basso ma anche, viceversa, da terra verso l’alto con gli incassi a filo pavimento. L’adulazione avviene con la fuga luminosa che, generata dal mobile, prosegue con un’accennata interruzione nel controsoffitto, a dare il benvenuto a chi varca la soglia. Il piccolo bagno ri-
tentativo di controllo totale e perfezione algida. Le tende a listelli di legno laccato, bianche, come superfici continue, filtrano la luce attenuandone la violenza in certe ore del giorno e, al tempo stesso, mascherano dell’esterno ciò che non si deve vedere, focalizzando l’attenzione sui grandi vasi in terracotta grigia che accolgono sfere di bosso sagomate.
Credo che un ambiente luminoso, bian co e attento ai dettagli, abbia il potere di cambiare il nostro modo di rivolgerci agli altri. Ci aiuta a sviluppare uno sguardo amorevole. Marta Sansoni, architetto
sente positivamente della retroilluminazione del suo mobile-lavabo con specchio free-standing. Gli apparecchi di illuminazione, arretrati nei profili neri delle fughe lineari, rilasciano una luce modulata da dimmer, sopra il grande tavolo riunioni. La scelta è stata di personalizzare tutto al massimo livello, rendere unici gli ambienti attraverso una progettazione che va dalla fuga nel controsoffitto ai maniglioni in acciaio satinato, alla fresatura sulle ante che seguono nella boiserie, alle relative maniglie-nicchia incassate, lasciando ai “produttori top” – Kreon, Viabizzuno e Artemide per gli apparecchi di illuminazione, Boffi per il piccolo bagno, Dorma per i bilici in acciaio delle ante vetrate, DePadova per le sedie – ciò che ha rappresentato un limite per essere realizzato artigianalmente. Il materiale scelto per i tavoli, per le scrivanie sospese in una sorta di levitazione e per il mobile totem del bagno è
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Progetto architettonico e direzione lavori Marta Sansoni, architetto via Luigi Carlo Farini, 10 Firenze +39 055 2342127 martasansoni@yahoo.it
Fotografie Lorenzo Nencioni www.lorenzonencioni.com info@lorenzonencioni.com Coordinatore sicurezza Stefano Pittalis, ingegnere s.pittalis@ps2progetti.it Falegnameria RGL di Leonardo Giovannetti rgl2004@libero.it
Impianti idraulici Balzanti e Lentini snc balzanti.lentini@libero.it Giardini Giorgio Corda giorgio.corda@wind.it Progetto grafico, redazione e impaginazione Alias
Finiture d’interni A.B.C. Applicazioni srl info@abcapplicazioni.it Ristrutturazione edile Regi & Figli simoneregi@libero.it Impianti di climatizzazione B.F. Servizi srl bfservizi.srl@libero.it Impianti elettrici Duepi snc dittaduepi@libero.it
Sponsor
Stampato in Italia da Alpilito, Firenze
www.promoleader.com
Š 2011 Alias Mandragora s.r.l. piazza del Duomo 9, 50122 Firenze www.mandragora.it isbn 978-88-96532-28-7