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CALCIOMERCATO
Il Milan sogna il grande colpo SEGUE A PAG. 12
BENEVENTO
2,25 X
3,10 CARPI
3,35
Il gioco è riservato ai maggiorenni e può creare dipendenza
SETTIMANALE SPORTIVO EDITO DA fct SERVICE srls - ANNO 1, NUMERO 10 - MERCOLEDI 7 giugno 2017 - distribuzione gratuita - DIRETTORE CRISTIANo PECONI
PLAYOFF SERIE B - FINALE DI RITORNO BENEVENTO V CARPI
TOCCA A VOI
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
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L’EDITORIALE - di Cristiano Peconi
P
urtroppo non esiste riconoscenza nel mondo del calcio. Ormai è un mondo che corre troppo velocemente, si dimentica troppo spesso quello che è stato e diventa sempre più importante quello che sarà…sarà appunto…nessuno ancora può prevedere il futuro, eppure sembra che sia la cosa più importante. Luciano Spalletti non è più l’allenatore della Roma. Dopo aver portato i giallorossi al secondo posto, che vale l’accesso diretto alla prossima Champions League e in termini economici 30 milioni nelle casse, chiuso con 87 punti, a -4 dalla Juventus, finalista di Champions, con il record di reti segnati, ben 90, respinto fino all’ultimo minuto la rincorsa di un Napoli magnifico, la società giallorossa ha deciso di interrompere il rapporto con il tecnico toscano. Arrivato nel Gennaio del 2016 dopo l’era Garcia, Spalletti ha ripreso una squadra in condizioni quasi disperate. E’ riuscito a migliorare il risultato dello scorso anno, nonostante le perdite di Pjanic, Digne e Maicon, è riuscito a valorizzare un giocatore come Emerson Palmieri, ha reso Nainggolan uno dei centrocampisti più forti d’Europa, ha recuperato un calciatore come Dzeko portandolo alla conquista del trono dei bomber in Serie e
La Roma ha perso più di tutti in Europa League, eppure tutto questo non è bastato…Non è bastato perché diciamola tutta, è stato anche sfortunato…si perché è stato l’allenatore che ha dovuto gestire il difficilissimo ultimo anno di Francesco Totti. Sarebbe stato così per chiunque, maledettamente difficile per qualsiasi altro allenatore. Non gli sono state però perdonate delle frasi, che francamente poteva evitare sia sul numero 10, “Il mio contratto? Io sono
convinto che Totti debba rinnovare. Io non voglio che smetta con me, e se lo fanno smettere io vado via anche se vinco”, che sul suo futuro “Se non vinco me ne vado” frasi che hanno incrinato il rapporto con i tifosi, la società e non ultimi i suoi uomini. Il trattamento riservato a Francesco non è andato giù proprio a nessuno, per altro nella sua ultima stagione con la maglia giallorossa, era una guerra impossibile da vincere: contro il mito, contro
la storia e contro la memoria di ogni tifoso. Non poteva vincere… Alla fine è arrivato inevitabilmente l’addio, un addio che ha il sapore amaro, perché è da qui che la Roma doveva ripartire, dalle basi solide costruite quest’anno, dalla consapevolezza di essere diventata una squadra vera, una squadra che può lottare con le grandi…invece sia Totti che Spalletti si fanno da parte la stessa sera, forse hanno perso entrambi, ma la Roma ha perso più di tutti…
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QUOTE VINCENTE SERIE A 2018
IPOTESI SUGGESTIVE
Sarà ancora Juve campio- Allenatore ne secondo i bookmaker Roma: la pazza idea dei bookie, c’è anche Francesco Totti Sipario chiuso e verdetti emessi. Riparte più veloce che mai la stagione dei pronostici: dopo il fischio finale della 38esima giornata di Serie A i bookmaker sono già pronti con le previsioni sulla prossima stagione. E non si fidano di chi dice che la Juve, dopo sei trionfi di fila, potrebbe mollare un po’ la presa. Sul tabellone si gioca già sul prossimo scudetto e i bianconeri sono una spanna avanti agli avversari. Il settimo tricolore consecutivo, si gioca a 1,50. Dietro la squadra di Allegri le solite due, ma a posizioni invertite rispetto alla classifica finale di quest’anno: la prima squadra accreditata come “anti-Juve” è il Napoli, dato a 7,00, poi c’è la Roma, che a 8,00, probabilmente, paga
l’incognita allenatore e l’ennesima partenza da zero o quasi. Dopo una stagione tremenda potrebbe reinserirsi nella lotta scudetto anche l’Inter, quarta favorita a 10 volte la posta e messa sensibilmente meglio rispetto al Milan, dato a 16,00. Restano nell’ambito del possibile Lazio e Fiorentina, rispettivamente a 26,00 e 51,00, poi le quote salgono vertiginosamente. Si va a 100 per l’Atalanta, 250 per il Torino e via via a crescere: a 2.000 l’impresa del Verona, appena tornato in A, vale 5000 quella dell’altra neopromossa Spal. Così come cinquemila volta la posta giocata è la vincita per chi crede in un altro miracolo del Crotone, che ha conquistato la salvezza contro ogni pronostico.
Magari è solo una provocazione, di quelle a cui i bookmaker inglesi - dallo humour pronto e tagliente - ci hanno ormai abituato. Fatto sta che nel giorno dell’addio ufficiale di Luciano Spalletti alla Roma, e con i giallorossi ufficialmente a caccia del nuovo allenatore, i quotisti d’oltremanica mettono in lavagna una quota che suggestiva è dire poco. Francesco Totti sulla panchina della Roma nella prossima stagione: difficile (anche tecnicamente, a dire la verità, per via del necessario patentino), ma non impossibile. Un’idea piazzata a 11 volte la scommessa: per dire, a 8 contro 1 si gioca l’arrivo di Unai Emery. I bookmaker, tuttavia, seguono le tracce emerse in questi giorni: frenetici i con-
tatti con Eusebio Di Francesco, che attende solo di liberarsi dal Sassuolo per allenare i giallorossi. È dunque l’ex calciatore romanista il favorito dei bookmaker, piazzato a 1,25, un affare praticamente fatto a giudicare dalla quota. Impossibile l’ipotesi Roberto Mancini, ormai ufficiale allo Zenit e dato a 11,00. A 13,00 il ritorno di Claudio Ranieri, a 20,00 quello di Vincenzo Montella, anche se ha rinnovato per altri due anni con i rossoneri.
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> Andrea RESCALLI
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ccidenti, com’è cambiata l’atmosfera attorno alle “cose” Milan da quando i dubbi e le perplessità si sono diradate, almeno in grossa parte, le situazioni sono state spiegate, le vicende hanno preso una piega più chiara e i progetti assunto una forma più definita. Certo, non è stata una passeggiata di salute giungere alla cessione del club, specialmente per i tifosi; due anni e più di rocambolesche trattative, da Mr. Bee a Mr. Lee, passando per la cordata Galatioto-Gancikof poi tiratasi indietro, dai ripensamenti giornalieri di Silvio Berlusconi alla speranza di scovare un imprenditore italiano pronto ad investire (mai esistito). Ne abbiamo viste e sentite tante, troppe, troppo poche a volte, mentre Montella e i suoi si meritavano sul campo un sesto posto un pò tristino ma importante, sul versante societario regnava il silenzio e un’incertezza inquie-
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China Milan: work in progress La nuova società è già al lavoro, 3 acquisti in un mese e non è finita...il grande sogno resta Alvaro Morata tante. C’era chi: “I cinesi non esistono! Ci stanno prendendo in giro!” (opinione rispettabilissima) e c’era chi: “Se Silvio vende il Milan lo cede in mani sicure, ci fidiamo del nostro presidente”. Alla fine i cinesi esistevano e dopo diversi rinvii del closing si è giunti in primavera al termine dell’operazione; le cifre le sappiamo, sono tanti soldini quelli volu-
ti dal berlusca per staccarsi dal suo grande amore, tuttavia SES, Yonghong Li e il fondo americano Elliott hanno detto ok, ci stiamo. La Cina ha tanti quattrini ma di Management nel mondo del calcio non fa da prima della classe e lo sa bene: ecco quindi la scelta di affidarsi al duo Fassone-Mirabelli per la gestione sportiva e amministrativa del-
la società; decisione di grande intelligenza e serietà; sulla stessa traccia anche i proprietari asiatici dei cugini interisti si sono affidati a chi, si presume, il calcio che conta e le sue dinamiche le mastica da più anni. Si però, alla fine, quello che interessa ai tifosi (l’ingrediente vitale per una squadra di calcio ricordiamocelo) è una cosa soltanto:
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Chi compreranno i cinesi? Terra terra ok, ma la solfa è questa. Beh, il signor Fassone, archiviata la stagione con l’accesso in Europa League, è stato molto chiaro fin dal primo giorno di presentazione circa i progetti tecnici e sportivi in cantiere: il ritorno in Champions League è l’obbiettivo minimo per il 2018 e non a caso il
recente rinnovo di Montella prevede nero su bianco un premio al tecnico napoletano in caso di raggiungimento di questo risultato. Dopo anni di mercati austeri a dir poco, il Milan è vivacissimo sul fronte acquisti, al di là dei già ufficiali Musacchio e Kessiè, il primo è un bravo ed esperto difensore centrale, il secondo una promessa di livello (prestito biennale con obbligo di riscatto a 28 milioni), del quasi arrivo di Lucas Biglia e Ricardo Rodríguez, la società di via Aldo Rossi appare vispa, sul pezzo e soprattutto con idee molto chiare. Si cercano profili specifici e utili alla causa milanista e le frequenti dichiarazioni di Fassone trasmettono sano ottimismo e sicurezza piuttosto che semplice e ritrita propaganda da dare in pasto a giornalisti e sostenitori, sembra proprio si faccia sul serio finalmente. L’era dei parametri zero sembra essere definitivamente tramontata, la voglia e le risorse per investire ci sono e ci saranno, certo non sarebbe sensato attendersi troppo, il Milan è una squadra, ricordiamolo bene, da ricostruire in larga parte e il rafforzamento passerà, ad esempio, anche dal discorso cessioni, dalle quali si potrà fare cassa per l’inserimento di nuove pedine; un nuovo percorso va affrontato senza fretta, con raziocinio e strategia, i tanti soldi (sempre che siano davvero così tanti poi) non sempre portano a grandi risultati,
in parole povere: i bonifici vanno sacrificati usando il cervello. Una campagna acquisti che si rispetti prevede sempre un grande colpo, il top player di turno che ti permette un salto di qualità concreto; da quanto si percepisce Fassone e Co. stanno lavorando per imbastire una rosa di tutt’altro calibro rispetto a quella attuale con rinforzi per ogni reparto; ma la ciliegina sulla torta arriverà probabilmente nel reparto attac-
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canti, dove troppa fatica si è fatta quest’anno, ai rossoneri serve un bomber che la butti dentro, per usare un francesismo, il nome caldo è quello di Alvaro Morata, la punta del Real gioca poco a Madrid e dopo la finale di Cardiff potrebbe decidere di sposare la causa milanista e tornare in Italia, alcuni spifferi ci raccontano di un Morata interessato all’affare ma bisognerà fare i conti con un prezzo di cartellino assai elevato;
08 | football mag Morata è un signor attaccante ma prima di staccare un assegno da 60/70 milioni qualche riflessione è sempre meglio farla: una di queste potrebbe chiamarsi Kasper Dolberg, 19 anni, attaccante danese dell’Ajax finalista di Europa League, prezzo di mercato 15/20 milioni, forte, molto forte; ovvio, ad avere le casse stracolme si potrebbe azzardare la doppietta Alvaro-Kasper, con il danese che potrebbe vivere una stagione di ambientamento affianco al più “esperto” spagnolo; ciò che è certo è l’arrivo di un BIG a Milanello, lo merita Montella e lo merita la piazza. Ma passiamo alla difesa: una certezza: Romagnoli, tante incognite per il resto. È arrivato Musacchio,
MERCOLEDI 7 giugno 2017 sul quale pende l’interrogativo legato ai tanti infortuni che lo hanno accompagnato nella recente carriera, al netto di questo non può di certo bastare l’argentino al fianco di Romagnoli per fare del reparto arretrato qualcosa di sicuro, Abate è uomo spogliatoio ma si aggira ai 35 anni, Paletta è troppo discontinuo e non ha la caratura europea, per non parlare di Gustavo Gomez, tanto entusiasmo ok, ma non è un titolare. Serve come il pane un altro sforzo economico qua dietro, per non trovarsi nel panico al primo raffreddore dell’ex giallorosso. Spostiamoci in mezzo al campo: il ritorno di Riccardo Montolivo, seppure per un breve spezzone finale, ha mostrato quanto il me-
diano ex viola sia mancato, ed è tutto un programma questa affermazione; se il Milan che sogna la rinascita deve sentire l’assenza, con tutto il rispetto, di Montolivo, significa che in quella zona vanno spesi parecchi soldi cinesi. Sono ormai svariate stagioni che la cabina di regia milanista è sguarnita, o meglio, non è mai stata affidata ad un regista vero e proprio, capace di impostare la manovra e usare la testa oltre che la grinta, Montolivo stesso ha mostrato grande attitudine come interditore (e sarebbe lui il playmaker della squadra...), Locatelli è un giovane di grande qualità ma non abbastanza per affidargli il cerchio di centrocampo, forse andrà in prestito. Poi i vari Poli, Kucka, Pasalic; mai fatta una verticalizzazione in vita loro, alla squadra serve un cervello da quelle parti e se non sarà Iniesta a varcare le soglie di Milanello, probabilmente sarà Lucas Biglia, l’argentino già seguito dal Milan ai tempi dell’Anderlecht e ora in rottura con la Lazio, potrebbe essere l’idea giusta, 31 anni, esperienza in serie A e rendimento assicurato. Ma eccoci al caso Donnarumma: dopo una bella stagione, condita da tante parate decisive ma, bisogna dirlo, anche da qualche errorino che, per l’amor del cielo a 18 anni, ci sta, si è giunti a giugno e al tanto sospirato momento del rinnovo, o almeno questo è quello che si augura il Milan, quello che si augura Ra-
iola è il bene del suo assistito (?) o di mettersi in tasca qualcosa? Chi lo sa… l’unico di cui non conosciamo le intenzioni e il pensiero al riguardo è proprio il diretto interessato, il signor Donnarumma; penso che se fossi davvero un tifoso del Milan e giocassi nel Milan e avessi un radioso futuro assicurato nel Milan e potessi guadagnare 3 milioni di euro all’anno nel MILAN, avrei già firmato da 1 mese. Fine. Ma tornando a noi, se il buongiorno si vede dal mattino, quello che sta nascendo è un Milan nuovo di zecca, la marcia ingranata dalla società sembra quella giusta dopo troppi anni di anonimato, anche se i conti si potranno fare soltanto a fine mercato, la partenza è di quelle che fa ben sperare, il diavolo sta tornando.
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Il Carpi per il ritorno, il Ben per una doppia promozione
Sold out al Vigorito. Benevento-Carpi decide la promozione in serie A. Sanniti col gioca a 2,20 il segno 1 contro 3,40 del 2. Emiliani costretti a ripetere l’impresa di > Fabio PARIS
E’
il Benevento di Baroni ad avvicinarsi alla finale di ritorno dei playoff di Serie B con i favori del pronostico. Le streghe ad un passo da una promozione che avrebbe del clamoroso. Mai in B nella loro storia, i sanniti hanno cavalcato la stagione da matricole per imporsi fino all’atto finale della stagione. Un doppia promozione consecutiva avrebbe connotati storici. Dall’altra parte un Carpi arrivato con fatica alla parte supplementare di stagione. Pronto a giocarsi le sue carte come in quel di Frosinone, quando in 9 contro 11, la squadra di Castori ha gettato il cuore oltre l’ostacolo per superare i super favoriti padroni di casa. Lo 0-0 nel march di andata non fa che confermare la pau-
ra che entrambe le squadre hanno di mancare l’obiettivo. Al Cabassi, i biancorossi hanno tentato di approfittare del fattore casa e di uno stadio stracolmo per portarsi in vantaggio ma, a mancare, sono stati la precisione ed un pizzico di fortuna. Forse il dazio per l’impresa compiuta contro il Frosinone? Sta di fatto che il pari fortifica le possibilità del Benevento, meglio piazzato nella regular season e con ben due risultati su tre a disposizione per centrare lo storico traguardo. Una partita, quella di Carpi, in cui gli uomini di Castori hanno tentato di colpire con i loro elementi di maggiore qualità. Di Gaudio e Lasagna hanno provato a bucare Cragno in più occasioni ma mai hanno trovato la giusta mira per centrare almeno lo specchio della porta.
I NUMERI
8
LA SERIE POSIVITA DEL CARPI 5 VITTORIE, 4 PAREGGI
5
LE VITTORIE DEL BENEVENTO NELLE ULTIME 9 GARE
8
NUMERO DI GARE DI IMBATTIBILITA’ DEL CARPI
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nevento e storica
l favore del pronostico, si Frosinone Anche Bianco si è reso pericoloso con un paio di conclusioni dalla distanza ma il copione è rimasto
lo stesso. Segnali di stanchezza che potrebbero questa volta incidere sul cammino eroico degli emiliani in questi playoff. Una porta ‘stregata’ quella di Cragno, con un Benevento che ora gode di un margine di sicurezza importante. La squadra di Baroni, che ha preservato addirittura il bomber Ceravolo fino a 2’ dal termine in ottica del ritorno, si è limitata a contenere gli attacchi emiliani senza esporsi. Una tattica simile a quanto fatto vedere anche dal Frosinone. Nella gara di ritorno le streghe dovranno però evitare di commettere gli stessi errori dei canarini. Il 3-0 inflitto ai biancorossi nella regular season fa propendere l’ago della bilancia verso i padroni di casa anche se stavolta l’Under resta un riferimento. I sanniti ritroveranno anche Puscas autore di un finale di stagione in crescendo e sempre presente nel tabellino marcatori delle ultime uscite giallorosse. La premessa di qualche rete pesante c’è tutta. Ripetersi al Vigorito in una nuova impresa sarà davvero difficile per Castori ed i suoi ragazzi anche se hanno dimostrato di avere coraggio da vendere. Un risultato positivo del Benevento tuttavia è quanto di più probabile. I sanniti sanno giocare a calcio e davanti ai loro tifosi hanno tutta l’intenzione di scrivere un pezzo della loro storia calcistica. 1 e under 2.5, con Ceravolo e Puscas, tenuti a riposo all’andata rispettivamente per scelta e necessità, indiziati principali del gol.
BENEVENTO 4-2-3-1ZIONI
CARPI 4-4-2IONI
SABBIONE
LOPEZ
LUCIONI
CISSE’
JELENIC
VIOLA
LASAGNA ERAMO
CRAGNO CAMPORESE
| 11
LOLLO CERAVOLO
CHIBSAH
VENUTI
POLI BELEC
MBAKOGU
PUSCAS
BIANCO ROMAGNOLI
DEL GAUDIO
All.: BARONI Panchina: Gori, Pezzi, Padella, Gyamfi, Buzzegoli, Del Pinto, Brignola
LETIZIA
All.: CASTORI Panchina: Colombi, Seck, Lasicki, Concas, Pasciuti, Mbaye, Beretta, Fedato, Carletti.
LE STATISTICHE •
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Benevento imbattuto nelle ultime 3 sfide di Serie B giocate contro il Carpi: 1-1 in Emilia, 3-0 al Vigorito. Carpi in serie positiva da 8 partite: 5 successi e 4 pareggi tra stagione regolare e play-off, con soli 3 gol subiti nel parziale. 5 vittorie e 3 pareggi, invece, per il Benevento nelle ultime 8 gare disputate tra regular season e play-off. Dopo 3 sconfitte esterne consecutive, il Beneven-
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to ha ottenuto 3 pareggi e 1 vittoria nelle 3 gare più recenti lontano da casa. In casa, il Carpi è imbattuto da 8 partite (4 vittorie e 4 pareggi) e ha subito un solo gol nel parziale. Benevento sempre a segno nelle ultime 8 gare disputate, parziale nel quale solo due volte ha tenuto la porta inviolata. Fabio Ceravolo ha segnato 3 gol in quattro sfide di Serie B contro il Carpi.
LE QUOTE 1
2,20
X
2
3,05
3,40
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SPECIALE CALCIOMERCATO Estero: Guardiola, 200 milioni per il mercato. Dalla Cina 80 mln per Aubameyang
Milan già pronto Roma e Inter ? La Dea si attrezza in vista della campagna europea; Roma e Torino fanno i conti con la grana portiere. Lazio, valigie già pronte per Biglia e Keita? > Stefano LILLO
N
on è ancora iniziato ufficialmente, in attesa del 3 luglio, ma il calciomercato è già entrato nel vivo. A 26 anni dall’ultima partecipazione l’Atalanta torna in Europa e punta a farlo nel migliore dei modi. C’è stato uno scambio di informazioni con Sassuolo e Fiorentina per rinforzare il reparto offensivo: si punta a Politano e Ilicic, anche in vista di un possibile addio del ‘’Papu’’ Gomez. La Juve cercherà di migliorare una macchina apparentemen-
te perfetta con acquisti mirati: sembra fatta per Keita e Schick mentre per il centrocampo sono pronti 40 milioni per Tolisso del Lione. Lo svincolato Gonzalo Rodriguez è ad un passo dalla Lazio; per l’attacco, per sostituire il partente Baldé, piace Muriel. Il Milan, dopo l’acquisto di Musacchio per 18 milioni e di Kessié per 28, punta al biancoceleste Biglia con un offerta di circa 20 milioni che potrebbe far vacillare Lotito. Per l’attacco il primo nome resta Morata. In uscita Deulofeu (fine prestito) Poli,
in direzione Bologna, e Bacca. In casa Inter, dopo la disastrosa stagione appena conclusasi, sarà rivoluzione: per finanziare il mercato si punta a una cessione eccellente, con Perisic che pare destinato allo United per 60 milioni. Sembra certo l’arrivo di Pepe dal Real; contatti sono stati avviati con la Roma per avere uno tra Rudiger e Manolas. Per il centrocampo piace Nainggolan ma il sogno resta James Rodriguez. Con il ritorno di Hart in Inghilterra il Torino si trova a scontrarsi con la necessità portiere: piace Sirigu - unico nodo da sciogliere è quello relativo all’ingaggio. Per affiancare Belotti Cairo ha messo gli occhi su Falcinelli, protagonista nella salvezza conquistata dal Crotone con 13 reti. La Roma, forte del possibile arrivo di Di Francesco, punta ai gioielli del Sassuolo Pellegrini (su cui vanta un diritto di recompra da 10 milioni) e Berardi. In seguito al ritorno di Szczesny all’Arsenal, i giallorossi dovranno decidere se cercare un nuovo estremo difensore o affidarsi al brasiliano Alisson.
A poco più di un mese dall’apertura della sessione estiva, diamo uno sguardo a come alcuni grandi club europei si stanno muovendo sul mercato. In Premier League il Manchester City si conferma una delle squadre più attive in vista della prossima stagione e piazza un altro colpo, dopo Bernardo Silva: ecco Ederson, portiere in arrivo dal Benfica; affare da 40 milioni. Secondo il Daily Star invece, sarebbero 150 i milioni offerti al Real Madrid dal Manchester United nel tentativo di acquistare sia James Rodriguez che Gareth Bale. Il Chelsea sarebbe disposto ad investire 64 milioni di euro per portare alla corte di Antonio Conte Marco Verratti. Il Liverpool punta forte su Salah, offerta alla Roma di 40 milioni. In Bundesliga invece, il Tianjin Quanjian avrebbe offerto al Borussia 80 milioni per l’acquisto di Pierre-Emerick Aubameyang. Al giocatore, maxi proposta contrattuale da 50 milioni di euro a stagione. Infine, il prossimo futuro di Franck Ribery potrebbe essere in Francia con la maglia dell’OM.
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MERCOLEDI 7 giugno 2017 > Jacopo TREVISANI
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ove eravamo rimasti? Ah, sì, alla doppietta della Ferrari a Montecarlo, un evento che non accadeva dal lontano 2001, quando Lewis Hamilton e Sebastian Vettel avevano rispettivamente 16 e 14 anni, due teenager. Il Gran Premio appena passato ha rimarcato ulteriormente quel cambiamento che sta avvenendo intorno alle gerarchie della Formula 1: la Ferrari è diventata la Mercedes dello scorso anno, ovvero una macchina veloce, competitiva e bilanciata benissimo. Lo si è visto nel Principato, dove la Rossa ha dimostrato un equilibrio pressoché perfetto, frutto di un lavoro eccezionale nel corso del weekend. Dall’altra parte la Mercedes, ridimensionata parzialmente dopo il grande successo in Spagna e la successiva delusione monegasca. In modo parziale, appunto, perché la crescita progressiva di Valtteri Bottas è sotto gli occhi di tutti, in particolar modo del compagno di squadra Lewis Hamilton. Proprio il pilota inglese è stato punzecchiato da Fernando Alonso, che al quotidiano spagnolo AS ha dichiarato: “Il ragazzo l’anno scorso ha gareggiato in un campionato con sole due vetture ed è arrivato secondo”. Una frecciata da chi, l’anno prossimo, potrebbe addirittura ritrovarsi in squadra con lui. Il prossimo appuntamento è previsto in Canada, nel circuito dedicato a Gilles Villeneuve. Lo scorso anno fu proprio Lewis Hamilton a trionfare davanti a Sebastian Vettel e a Valtte-
Gran Premio del C Mercedes o confe
A pochi giorni dal GP intitolato a Gilles Villeneuve il circus menti nelle gerarchie dei leader, con la Ferrari che vuole c
ri Bottas, allora alla guida della Williams. In quel GP il futuro Campione del Mondo Nico Rosberg finì solamente quinto a causa di un errore al primo giro. Quest’anno, come detto, le gerarchie sembrano cambiate, anche se è Lewis Hamilton è oggi il pilota in attività con più vittorie a Montreal, ben cinque, con Vettel e Raikkonen rispettivamente a quota uno.
A livello di costruttori, invece, è la McLaren a contare più successi. La scuderia inglese, in grossa difficoltà anche in questa stagione, ritroverà al volante Fernando Alonso dopo la poco fortunata esperienza di Indianapolis, che si presenterà – così come Vandoorne – con ben 10 treni di gomme ultrasoft, al contrario di Ferrari, Mercedese Red Bull che disporranno rispettivamente di 9, 8 e 7 treni.
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
CLASSIFICA PILOTI
Canada: Orgoglio erme Ferrari ?
s della Formula 1 sta vivendo un momento di cambiaconfermarsi e la Mercedes che vuole ruggire ancora Intanto Wehrlein, che a Monaco si è ribaltato con la sua Sauber, ha superato le visite mediche di controllo e sarà quindi abile e arruolabile nel GP del Canada. Non rimane quindi che aspettare le prime prove libere,
in attesa poi della gara che si disputerà l’11 giugno alle ore 20.00 italiane per una conferma del super stato di forma della Ferrari o del ruggito della Mercedes che, ricordiamolo, è ancora leader del campionato costruttori.
CALENDARIO
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
GP d’Italia: Trionfo azzurro al Mugello, vince Dovizioso Tripletta italiana al Mugello! Dopo i successi di Migno e Pasini, arriva il trionfo di Dovizioso in MotoGP
> Redazione FM
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ris italiano di vittorie nel Gp d’Italia al Mugello. Dopo la Moto 2 e la Moto 3, anche in MotoGp si è imposto un pilota italiano. La Ducati di Andrea Dovizioso ha avuto la meglio su tutti, percorrendo gli ultimi giri in solitaria. Secondo posto per la Yamaha del leader Mondiale, Maverick Vinales. “Negli ultimi giri stavo provando a riprendere Dovizioso, avevo visto che Rossi e Marquez erano molto lontani e non ho voluto rischiare troppo, ho cercato quantomeno di mantenere la seconda posizione che era positiva per noi” commenta Maverick Vinales che, grazie a questi punti, allun-
ga in classifica. “Onestamente Dovizioso era davvero molto forte oggi ed era difficile riprenderlo e mi ha spinto davvero al limite, quindi sono molto contento perché ho evitato una caduta. Ero già caduto nel weekend ed avevo un dolore al braccio che mi ha condizionato durante la gara, ho fatto un ottimo lavoro e mi sento molto bene”, ha aggiunto lo spagnolo. Sul gradino più basso del podio ancora la Ducati di Danilo Petrucci. “E’ incredibile ancora non riesco a capire cosa è accaduto – ha detto Petrucci -, ho cercato di stare con gli altri fin dall’inizio e poi ho cercato di fare qualche sorpasso, sentivo di poter vincere la gara ma quando sono
arrivato vicino a Dovizioso mi è mancato il fiato e poi con la gomma posteriore ero un po’ in difficoltà e mi sono dovuto accontentare di restare con Vinales per cercare di mantenere la posizione sul podio. E’ incredibile vorrei ringraziare tutti i miei amici, la mia famiglia e tutti quelli che lo hanno reso possibile”.
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
CLASSIFICA PILOTI
CALENDARIO
Valentino Rossi chiude al quarto posto e porta a casa il massimo per lui. Le condizioni fisiche non lo hanno certo aiutato, anche se battere queste Ducati, con queste gomme, era co-
munque impresa impossibile. Il lato positivo è che meno di una settimana fa era in ospedale, il lato negativo è che la leadership del mondiale si allontana sempre di più.
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Golden State si prende gara 1 > Davide PITEO
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opo giorni di attesa la finalissima nazionale tra Golden State e Cleveland ha preso il via con gara 1, ma il primo episodio di quella si preannuncia essere una telenovela lunga e spettacolare si è risolto in favore del team di Oakland (113-90), che alla Oracle Arena ha colto il tredicesimo successo consecutivo nei playoff. Il match ha avuto storia solo nel primo tempo, chiuso sul risultato di (60-52) grazie a LeBron James e Kyrie Irving. Subito dopo il team padrone di casa ha preso le redini del match in mano mettendo a referto il primo successo. A fare la differenza per Golden State è stato il terzo quarto, chiuso 33-20. Senza Steve Kerr, in panchina per i noti problemi alla schiena, la formazione padrona di casa ha vinto soprattutto in difesa, dove ha limitato i campioni in carica alla miseria di 38 punti nel secondo tempo, e forzando 20 palle perse, molte delle quali si sono tramutati in facili canestri. Il migliore su tutti è stato senza
dubbio Kevin Durant con 38 punti, 8 rimbalzi, 8 assist, 14/26 dal campo e tre triple. Dopo un avvio di gara un pò in ombra anche Steph Curry ha fatto il suo con la bellezza di 28 punti con 11/22 dal campo, 6/11 dall’arco e 10 assist. Male al tiro Klay Thompson (3/16) ma decisivo in difesa su Irving. Serata da dimenticare per Cleveland, LeBron chiude il
match con 28 punti, 15 rimbalzi e 8 assist ma 9/20 dal campo, Love aggiunge 15 punti e 21 rimbalzi, Irving porta alla causa 24 punti. Senza dubbio l’arma in più dei Warriors è stata l’intensità, che ha permesso a Durant di attaccare di prepotenza il canestro, approfittando del flop della disastrosa difesa di Cleveland e permettendo a Curry di toccare quota 300 triple nei playoff. Ma la vittoria dei Golden State è stata soprattutto di squadra, come confermato dal tecnico di Cleveland:”Sono la squadra più forte che abbia mai visto”. Archiviata gara1, ora l’attenzione vola a Gara2, match che si preannuncia già scoppiettante e molto divertente.
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MERCOLEDI 7 giugnO 2017
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> Redazione FM
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afael Nadal prosegue spedito nella sua marcia vittoriosa al Roland Garros. Il campione spagnolo ha impiegato meno di due ore a sbarazzarsi del connazionale Roberto Bautista Agut, battuto 6-1, 6-2, 6-2, e raggiungere i quarti di finale per l’undicesima volta al Roland Garros, eguagliando il record di Roger Federer. Suo avversario sarà ora il connazionale Pablo Carreno Busta, 20/a testa di serie, inatteso vincitore al termine di 5 set (4-6, 7-6, 6-7, 6-4, 8-6) sul canadese Milos Raonic, n.5 del seeding. Tiene il passo anche Novak Djokovic, che dopo un primo set complicato che lo tiene impegnato per oltre un’ora, ha la meglio sullo spagnolo Ramos (7-6, 6-1, 6-3) e nei quarti, dove si trova anche lui per l’11/a volta, si prepara ad affrontare l’austriaco Dominic Thiem, testa di serie n.6, che elimina Sorpresa della giornata è l’eliminazione della campionessa uscente, la spagnola Garbine Muguruza, per mano della francese Kristina Mladenovic. Nella parte alta del tabellone, il derby francese del Roland Garros va a Gael Monfils che supera senza combattere Richard Gasquet, ritiratosi durante il terzo set, col punteggio in parità (7-6, 5-7, 4-3). Per il n.16 Atp agli ottavi ora toccherà lo svizzero Stan Wawrinka, n.3 della classifica
Nadal e Djokovic volano ai quarti mondiale. E’ agli ottavi anche Kei Nishikori, che si impone solo al quinto set nella sfida tutta asiatica contro il coreano Hyeon Chung, superato 7-5, 6-4, 6-7, 0-6, 6-4. Il match era stato sospeso ieri per la pioggia con Nishikori avanti 2 set a 1. Piccolo dramma per Garbine Muguruza, che lascia il campo
rifiutando gli applausi del pubblico francese, schierato con forza dalla parte della Mladenovic. Gli applausi sono diventati sonori fischi che, aggiunti alla delusione per l’ennesima delusione - dal trionfo 2016 a Parigi non vince un torneo - la inducono ad abbandonare per qualche minuto in lacrime la conferenza stampa.
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
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UN ESEMPIO DA SEGUIRE
L’utopia monegasca diventa realtà vincente Campione di Francia 2017, diciasette anni dopo l’ultima volta. Giovani, programmazione e bel gioco, questo il segreto della squadra del Principato > Nicola CAPRERA
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l Monaco che si è laureato Campione di Francia è una squadra al di fuori dell’elite economica del calcio europeo, come parametri finanziari. Non compare nella Top 30 della Football Money League 2017, che mette in fila i club per fatturato ed è ampiamente alle spalle del Psg e delle grandi della Champions League. Questo non deve sorprendere, ovviamente. Sono però interessanti gli approfondimenti. Perché nonostante le cifre e il bacino d’utenza, Jardim ha costruito un meccanismo in grado di eliminare le grandi d’Europa come Manchester City e Borussia Dortmund. Il sistema Monaco è tornato a lavorare come in passato, prima della grande crisi che è seguita all’avventura terminata con la sconfitta nella finale davanti
al Porto di Mourinho (maggio 2004). Un’era calcistica recente, eppure remota, al tempo stesso. Settore giovanile molto attivo, attenzione al lancio dei talenti, investimenti sul mercato anche grazie a un giro ristretto di procuratori e cessioni multimilionarie per sistemare il bilancio: questi gli ingredienti del rilancio. Dal 2011 - quando la squadra
languiva in Ligue2 - il Monaco è di proprietà del magnate russo Dimitry Rybolovlev che l’ha acquistato e rilanciato non senza errori. All’inizio ha rovesciato una montagna di rubli sul mercato senza ottenere il salto di qualità sperato. Poi è tornato al vecchio sistema e le cose hanno ripreso a funzionare. Oggi nella rosa della prima squadra ci sono ben sei talenti costru-
iti in accademia, pronti ad essere valorizzati economicamente. DAL 2013 INVESTIMENTI E CESSIONI A CICLO CONTINUO Dal 2013, quando il Monaco ha ricominciato a frequentare davvero il calcio che conta, il saldo tra acquisti e cessioni è negativo per 60 milioni di euro (fonte Transfermarkt sui movimenti di mercato 2013-2017). Ma la strategia si è sviluppata in due cicli abbastanza vicini e riconoscibili. Nell’estate 2013 l’arrivo di James Rodriguez (45 milioni), Moutinho (25), Kondogbia(20), Martial (5) e Falcao, poi andato via per tornare ancora. Un anno più tardi la cessione del gioiellino James al Real Madrid e la valorizzazione del primo step completata nel 2015 con l’addio a Martial (60 milioni ma i bonus versati dal Manchester United non sono ancora finiti), Kondogbia (36), Kurzawa (25), Abdennour (22), Carrasco e Ocampos. Quello che interessa e colpisce è il trend, perché si evince da esso una tendenza che, in tempi medi, non può che essere premiante, sul terreno di gioco come in sede di bilancio. Perché i club italiani continuano a non fare tesoro di esempi così virtuosi?
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BUNDESLIGA Bwin sponsor Borussia per prossime 4 stagioni
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win sarà partner del Borussia Dortmund per i prossimi 4 anni: l’accordo durerà fino alla stagione 2020/2021, con il marchio che sarà presente sui cartelloni del Westfalenstadion, nelle pubblicità ai lati del terreno di gioco e negli “interview boards” della squadra otto volte campione di Germania. Bwin fornirà inoltre ai fan del Borussia Dortmund quote aggiornate e speciali sia online che con una app dedicata.
MERCOLEDI 7 giugno 2017
L’ISTANTANEA - di Paolo Marcacci
Formula 1, la variante Red Bull
E’
quando i tuoi avversari cominciano (o tornano) a parlare di te che cominci a destare preoccupazione in loro. Questa è una delle leggi non scritte ma inesorabili dello sport, l’ultimo a ricordarcelo è stato Valtteri Bottas, che dopo il terzo posto di Ricciardo a Monaco si è improvvisamente “ricordato” delle Red Bull, tanto da affrettarsi a dire che per la scuderia del toro rosso sarà dura bissare un piazzamento nel prossimo Gran Premio del Canada. Per noi, appassionati e scommettitori, il fatto che Verstappen e il suo compagno possano cominciare a rappresentare, una volta ritrovata l’affidabilità, un terzo in-
Juventus, lo stadio cambia nome: dal 1 Luglio sarà Allianz Stadium
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ambia nome la casa della Juventus, il fortino inespugnabile dei sei scudetti di fila, delle 156 gare nelle quali i bianconeri ne hanno vinte 124, pareggiate 27 e perse solamente 5. La casa dei bianconeri infatti dal prossimo 1° luglio si chiamerà Allianz Stadium, grazie all’accordo con la compagnia guidata da
Klaus-Peter Roehler che durerà fino al 30 giugno 2023. L’Allianz Stadium di Torino si unisce alla Allianz Family of Stadiums nel mondo, che comprende anche l’Allianz Arena di Monaco, l’Allianz Stadium di Sydney, l’Allianz Park di Londra, l’Allianz Riviera di Nizza, l’Allianz Parque di San Paolo e l’Allianz Stadion di Vienna.
comodo in grado di aumentare il tasso di spettacolarità delle varie gare e di rendere ancora più incerta la ed equilibrata la lotta per il mondiale, non può che rappresentare uno stimolo, un elemento aggiuntivo di interesse. Tanto più che il Mondiale 2017 comincia a connotarsi sempre di più come quello del ritorno all’importanza del “manico”, cioè del talento di guida, in percentuale crescente: in questo senso, i piloti Red Bull,
in quelle gare e in quei circuiti più veloci che si profilano tra estate e autunno, tra i quali quelli delle grandi classiche, se i tecnici e il team li assisteranno in quanto ad affidabilità e strategie di gara, potranno togliersi qualche soddisfazione e far guadagnare bene chi investirà su di loro. Soprattutto da questo momento in poi, non vediamo l’ora che le luci rosse dei semafori si spengano: siamo in gara anche noi.
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MERCOLEDI 7 giugno 2017
L’OROSCOPO DELLA SETTIMANA - 5-11 GIUGNO ARIETE VOTO 7. Si prevede per voi una settimana abbastanza “gestibile”, con la parte iniziale e finale da tenere sotto stretta osservazione. Splendide giornate, 7 e 10 classificate con cinque stelle.
TORO VOTO 8. Settimana più che ottima, segnata dall’arrivo di Mercurio in Toro, giovedì 8 giugno, pronto a dare un aiuto nel comparto sentimentale. Potreste avere delusioni sabato 10 giugno.
LEONE
VOTO 6. Previsioni sostanzialmente giù, con poche giornate veramente belle, in primis quelle interessanti il fine periodo. In generale calma piatta, intanto, e senza picchi positivi né negativi.
SAGITTARIO
CAPRICORNO
VOTO 8. In base ai nostri approfonditi studi sul cielo astrale della settimana in arrivo, dal cielo astrale, il vostro segno sarà favorito sia in campo sentimentale che in quello professionale.
VOTO 6. Plutone è nel segno, favorevoli Nettuno, Mercurio fino al 6 giugno quando è Venere a passare da negativa a favorevole, disarmonici i soliti Giove ed Urano.
DAL SITO GEMELLI
CANCRO
VOTO 9. Molto bene la settimana in esame, pregna di giornate e relative occasioni positive, merito di Mercurio in arrivo nel segno, pronto a regalare, martedì 6, una fantastica giornata.
VERGINE
VOTO 5. Il prossimo periodo è previsto, sotto pessimi auspici da parte degli astri. Dopo un avvio di settimana a dir poco “scoppiettante”, l’andamento generale andrà via via a scemare.
VOTO 6. Vi aspetta una settimana poco performante, sottolineata da continui squilibri sia sul fronte amore che su quello lavoro. Fate attenzione, piuttosto, a venerdì 9 e sabato 10 giugno.
BILANCIA
REAL CAMPIONE D’EUROPA Il Real Madrid per la seconda volta consecutiva è campione d’Europa
SCORPIONE
VOTO 7. Buono il periodo, nettamente superiore alle attese grazie ad un quadro astrologico più che discreto. La settimana vedrà un giovedì 8 ed un altrettanto sabato 10.
VOTO 10. Settimana classificata con il favoloso marchio ‘top’ grazie alla Luna, in appoggio pieno e nel segno. I presupposti ci saranno tutti, poi, molto dipenderà anche da voi.
ACQUARIO VOTO 5. Intoccabili il 6 e 7, con la Luna contro, soprattutto ora che a rompervi le uova nel paniere ci pensa anche Mercurio in quadratura. Tutti rompiscatole, i familiari, i vicini, i partner.
FM METEO
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SPECIALE CALCIOMERCATO Segui in diretta con noi tutte le trattative di calciomercato
PESCI VOTO 9. Stavolta vincerete voi, con la voglia di cambiare ambiente, di incontrare facce nuove e di collezionare nuove esperienze che rimarranno indelebili nell’anima.
GLOBAL DISCOVERY La nuova rubrica targata FM sui talenti del futuro
FM SUDOKU
MERCOLEDI 7
GIOVEDI 8
VENERDI 9
FM QUIZ Qual’è il numero di maglia di Lucas Modric? A) 19 B) 29 C) 8 La risposta esatta della scorsa settimana era la B (16) Hanno collaborato:
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