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La Guida ai Mondiali di Russia 2018: calendario, date e orari

Al via la 21^ edizione dei Mondiali di calcio FIFA. Si partirà il 14 giugno con la gara d’apertura tra i padroni di casa e l’Arabia Saudita... PAG. 03 Settimanale sportivo Mercoledi 30 Maggio 2018 Numero 16 - Anno 01 www.football-magazine.it redazione@football-magazine.it pubblicita@football-magazine.it

Moto GP: Al Mugello tutti contro Marc Marquez

Il GP del Mugello è solitamente territorio favorevole alle Yamaha: negli ultimi 14 anni la M1 ha trionfato per 10 volte... PAG. 15

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Russia 2018: La guida completa

Ci siamo pochi giorni e poi il tanto atteso Mondiale di Russia penderà il via. La partita inaugurale di Russia 2018 sarà l’inedito match tra Russia - Arabia Saudita in programma giovedì 14 giugno alle 17:00 ora italiana, gara tutta da seguire non solo perché quella inaugurale, ma sarà un match totalmente inedito, visto che le due selezioni neanche in amichevole si sono mai affrontante. La prima gara del “Gruppo A” sarà preceduta dalla tradizionale cerimonia d’apertura e verrà disputata al Luzhniki Stadium di Mosca, stesso stadio che domenica 15 luglio ospiterà la gara conclusiva, ovvero la finale della Coppa del Mondo. Ben 32 le squadre qualificate alla fase finale, oltre alla Russia qualificata d’ufficio in qualità di paese ospitante, saranno presenti Brasile, Iran, Giappone, Messico, Belgio, Corea del Sud, Arabia Saudita, Germania, Inghilterra, Spagna, Nigeria, Costa Rica, Polonia, Egitto, Islanda, Serbia, Francia, Portogallo, Uruguay, Argentina, Colombia, Panama, Senegal, Marocco, Tunisia, Svizzera, Croazia, Svezia, Danimarca, Australia e Perù. Degne di nota saranno le partecipazioni di Islanda, che conferma l’ottimo momento che sta vivendo il calcio nordico, dopo la prima storica qualificazione al Campionato europeo 2016, e Panama all’esordio assoluto nella fase finale della manifestazione . Ma quella russa sarà anche l’edizione dei grandi ritorni, infatti dopo un’assenza di 16 anni, 20 anni, 28 anni e 36 anni, Senegal, Marocco, Egitto e Perù, tornano al Mondiale, che mai come quest’anno vedrà una folta rappresentanza del continente africano, con ben 5 selezioni. In contrasto però sarà anche il Mondiale delle grandi escluse, nazionali blasonate che hanno clamorosamente fallito la qualificazione, mancheranno infatti: Italia (quattro volte iridata), Paesi Bassi (tre volte finalisti), Cile (detentore della Copa América e Coppa del Centenario ), Camerun (detentore della Coppa d’Africa) e Stati Uni-

ti (detentore della Gold Cup). La mancata qualificazione degli azzurri, impedirà a Gigi Buffon di centrare un altro record difficilmente eguagliabile, ossia diventare il primo giocatore al mondo ad aver disputato 6 edizioni consecutive dei Mondiali. Le 5 presenze di fila dell’ex Capitano azzurro restano comunque un grandissimo traguardo, attualmente condiviso col messicano Antonio Carbajal (1950; 1954; 1958; 1962; 1966) e con Lothar Matthäus (1982; 1986; 1990; 1994, 1998). L’ex centrocampista tedesco è il calciatore col maggior numero di partite giocate nelle fasi finali della Coppa del Mondo (ben 25), ma in termini di minuti giocati il primato spetta a un’altra icona della nazionale italiana e nonché anche lui ex Capitano, Paolo Maldini, in campo per 2.216 minuti tra il 1990 e il 2002. Ma al tempo stesso, Russia 2018 potrebbe consegnare alla storia l’egiziano classe ’73 Essam El Hadary. Il sempre vedere e fino ad oggi eterno portiere dei Faraoni, già titolare nella Coppa d’Africa 2017, potrebbe scendere in campo all’età di 45 anni, diventando il giocatore più vecchio di sempre a disputare una partita della fase finale di un Mondiale. Record conquistato appena 4 anni fa da un altro storico portiere, il colombiano Faryd Mondragon tra i pali fino a 43 anni, ma grandi veterani saranno presenti anche in mezzo al campo e non solo tra i pali, come Rafael Marquez (39 anni) e Tim Cahill (38 anni). Per il difensore messicano si avvicina il quinto Mondiale in carriera, mentre per l’attaccante australiano si avvicina il quarto di fila, e nel mirino ha un singolare obiettivo: diventare il quarto giocatore della storia ad aver segnato per quattro edizioni di fila, eguagliando Uwe Seeler, Pelé e Miroslav Klose. Al tempo stesso però il mondiale russo oltre che a grandi veterani, potrà vantare di aver lanciato anche giovanissimi talenti, agli occhi ovviamente salta subito l’attaccante del


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PSG Kylian Mbappé, nato il 20 dicembre 1998, ma altri due colleghi però potrebbero soffiargli tale primato ossia: Sebastian Szymanski centrocampista del Legia Varsavia e Daniel Arzani attaccante del Melbourne Victory, entrambi classe ’99. Se i tre giocatori dovessero giocare, per loro sarebbe un piccolo grande record sulle orme di illustri predecessori del calibro di Norman Whiteside, Eto’o e Pelé, convocati per la prima volta ad appena 17 anni. Al tempo stesso il mondiale russo potrebbe arricchirsi di altri dati importanti, infatti se il tedesco Thomas Müller dovesse essere convocato, con ben 10 reti messe a segno nelle fasi finali di Sudafrica 2010 e Brasile 2014,ad oggi sarebbe il miglior marcatore presente a Russia 2018. L’attaccante del Bayern Monaco insegue il primato di un altro leggendario Müller: il bomber Gerd Müller a quota 14 reti, ma il record assoluto di gol segnati ai Mondiali spetta a un altro grande centravanti della Germania, ossiaMiroslav Klose a quota 16 gol, uno in più di Ronaldo. Un altro record che la Germania vorrebbe infrangere nella terra che un tempo fu degli Zar, è quello tutt’ora detenuto dall’Italia targa Pozzo, record stabilito nel lontano 1938 quando gli azzurri centrarono due vittorie consecutive della Coppa del Mondo, record che resiste ancora oggi a distanza di 80 anni. Tra gli allenatori presenti in Russia l’unico a poter eguagliare il primato di Pozzo è il tedesco Joachim Löw, qualora riuscisse nella difficile impresa di bissare il successo del 2014 in Brasile. Record importanti sono anche quelli che porterà in dote proprio la nazionale verdeoro, cominciando con quello stabilito da Pelè, essendo ad oggi il giocatore che ha vinto più volte i Mondiali con ben tre successi da vero protagonista, in Svezia nel 1958, in Cile nel 1962 e in Messico nel 1970 (edizione che portò il Brasile a conquistare la Coppa Rimet). Alle spalle della stella brasiliana spiccano:Giuseppe Meazza vincitore di ben due titoli consecutivi, ( 1934 e 1938), Daniel Passarella (1978 e 1986), Cafu e Ronaldo (1994 e 2002). Ma il Brasile in Russia arriva con un altro importante record, ossia è la selezione che ad oggi, ha partecipato a tutte le edizioni dei Mondiali di calcio, e l’unica ad averne vinte ben 5: Svezia 1958, Cile 1962, Messico 1970, USA 1994 e Corea del Sud 2002.

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Appaiate al secondo posto di questa speciale classifica i campioni in carica della Germania e l’Italia con 4 edizioni vinte; sul terzo gradino del podio Argentina e Uruguay con 2 titoli a testa; mentre Francia, Inghilterra e Spagna vantano una sola Coppa del Mondo nel proprio palmares. La squadra col maggior numero di piazzamenti è invece la Germania: 4 volte prima, 4 volte seconda e 4 volte terza. Intanto ancor prima di cominciare il Mondiale, la Nigeria che senza dubbio non parte tra le favorite per la vittoria finale, ha stabilito però un singolare record, grazie alla nuovissima maglia che utilizzerà proprio durante il Mondiale. QUOTE MONDIALI - Chi sarà il vincitore dei prossimi Mondiali di calcio di Russia 2018? Quale squadra aggiungerà al suo palmares il titolo di vincitore della Coppa del Mondo di calcio? I pentacampeones del Brasile o i campioni in carica della Germania, che hanno puntato tanto sui giovani? Oppure sarà il momento per i cugini di Francia o per la Spagna di alzare la seconda coppa mondiale della loro storia? Secondo i bookie, la squadra favorita per il trionfo di Russia 2018 è il Brasile, con Neymar e Coutinho pronti a trascinare la Seleçao verso il sesto titolo iridato. Ma attenzione ai tedeschi, che si presenteranno in Russia con una rosa, sulla carta, ancora più forte rispetto a quella che ha trionfato a Rio de Janeiro quattro anni fa. Il movimento calcistico teutonico ha puntato ulteriormente sui giovani e i successi ottenuti nell’Europeo U21 e in Confederations Cup sono un segnale a dir poco evidente del potenziale della Die Mannschaft. Da monitorare con attenzione anche la Francia di Deschamps, squadra dal potenziale offensivo elevato, e la Spagna, che seguono nelle quote del vincente Mondiale 2018. Come abbiamo già anticipato tra le nazionali presenti al mondiale in prima fila nelle quote dei bookmaker troviamo il Brasile pentacampeone a 5.00. Seguono, a breve distanza nelle lavagne dei bookie, i campioni in carica della Germania nel quotare la vittoria dei tedeschi a 5.50. Appaiate nelle quote la vittoria della Francia e della Spagna, che variano tra 7 e 7.25. La vittoria dell’Argentina di Messi, che ha rischiato di non qualificarsi, è pagata invece a 11 sulla lavagna dei bookmakers.

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GRUPPO A

PADRONI DI CASA E SALAH... Il gruppo A dei Mondiali Russia 2018 è quello

GRUPPO B

DERBY IBERICO DI LUSSO Il gruppo B è forse il girone più spettacolare, Cristiano Ronaldo, Iniesta, Sergio Ramos, tutti in un unico girone. Molta attesa c’è nel derby iberico, tra Spagna e Portogallo. La Spagna di Lopetegui ai Mondiali andrà con due squadre di club alle finali delle competizioni europee con alcuni uomini chiave all’ultimo ballo ma anche con esclusi eccellenti, su tutti Morata. Sarà importante dare a calciatori al top da un decennio nuove e forti motivazioni, riuscendo a sfruttare l’intera rosa. A Lopetegui l’arduo compito. Il Portogallo, vincitrice degli europei, dalla sua ha forza e talento da vendere. Il suo attaccante Ronaldo darà filo da torcere agli avversari. Secondo i bookmaker le favorite di questo girone sono proprio la Spagna e il Portogallo, per svariate ragioni,

GRUPPO C

FRANCIA SUPERSTAR La Francia è sicuramente la squadra favorita

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che comprende la nazione che ospita questo mondiale, ovvero la Russia. Le altre tre squadre sono l’Egitto, l’Arabia Saudita e l’Uruguay. L’Egitto di Hector Cuper (che torna a giocarsi un mondiale dopo ben ventotto anni di assenza) si è classificato battendo il Congo 2-1 e vincendo il gruppo E della zona africana. A decidere la qualificazione è stata una doppietta di Mohammed Salah, attaccante di punta della squadra africana che ha seriamente rischiato di non poter partecipare al mondiale. La Russia, è la squadra padrone di casa, in patria c’è un discreto ottimismo nei confronti della squadra e delle sue possibilità di superare il primo girone. I test amichevoli dello scorso autunno contro Spagna e Argentina si sono rivelati positivi, nonostante qualche bruciante sconfitta successiva. Da quando non esiste più l’Unione Sovietica, la Russia ha avuto accesso solo a tre Mondiali, nel 1994, nel 2002 e nel 2014. L’Uruguay

potrebbe essere la mina vagante di questo girone. Si è aggiudicata il posto ai Mondiali 2018 sconfiggendo di misura (con un bel 4-2 che ha visto una rete dell’ex del Napoli Edison Cavani, capocannoniere delle qualificazioni con dieci goal, e una doppietta di Suarez) la speranzosa Bolivia. E questa è la prima dopo ventotto anni che l’Uruguay si classifica senza dover giocare uno spareggio. Questo dato, assieme alla presenza di due campioni internazionali come Cavani e Suarez, rende la nazionale uruguayana la più pericolosa di questo girone assieme alla Russia. Infine, l’Arabia Saudita, reduce da un periodo particolarmente difficile. Dopo aver iniziato al meglio il suo percorso per la qualificazione ai mondiali, la nazionale araba ha collezionato una serie di cocenti sconfitte (contro Australia ed Emirati Arabi) che l’hanno messa nuovamente a rischio. La nazionale ha partecipato per l’ultima volta ai Mondiali nel 2006 in Francia.

ma essenzialmente per il loro passato calcistico, esse sono in grado di non disattendere le speranze calcistiche sia delle nazioni di appartenenza che dei numerosi tifosi sparsi nel Mondo. Tra le altre squadre del gruppo c’è il Marocco che manca dai Mondiali da 20 anni e vede in questa opportunità la possibilità di farsi notare in una realtà calcistica monopolizzata da grandi squadre Nord-Occidentali. Giocatori importanti come Obbadi e Banatia sono determinati a portare in alto la bandiera africana, anche se poi devono fare i conti con un girone proibitivo. Infine c’è l’Iran, una squadra forte, con un passato segnato da 4 qualificazioni ai mondiali e con sconfitte già nella fase iniziale di ogni anno. Certo non è facilitata dal girone in cui si trova, almeno sulla carta non è considerata la favorita, ma come spesso accade ai Mondiali, è sempre possibile sorprendere e compiere un’azione

indimenticabile. Un asso nella manica è l’allenatore, il portoghese Carlos Queiroz, CT della stessa nazionale portoghese, ma anche di team football blasonati della penisola iberica.

del gruppo C: i giocatori che possono fare la differenza nel team sono davvero numerosi e c’è da aspettarsi spettacolo e divertimento con il passaggio del turno che, almeno sulla carta, sembra essere scontato. Eppure non è solamente il livello dei giocatori chiamati, ma soprattutto l’incredibile quantità di talento che il commissario tecnico ha deciso di lasciare a casa, a cominciare da Karim Benzema. L’attaccante del Real Madrid non viene certo da una stagione positiva (appena 11 reti segnate in 45 presenze fra campionato, coppe e supercoppe) ma il franco-algerino è pur sempre il centravanti titolare della squadra Campione d’Europa per la terza volta consecutiva. Ma Benzema, non presente nemmeno nella lista dei sostituti, è in buona compagnia: con lui c’è anche Dimitri Payet, che si è infortunato durante la finale di Europa League fra Olympique Marsiglia e Atletico Madrid, saltando quindi la campagna in Russia

Tra le altre squadre, il Perù è la vera sorpresa del girone in quanto torna a giocare un Mondiale dopo 35 anni di assenza. Ricardo Gareca ha comunicato la lista dei pre-convocati del Perù per il mondiale in Russia. Inizialmente, il selezionatore argentino aveva chiamato 25 giocatori ma dovrà fare a meno di Paolo Guerrero. Il Tas, infatti, ha annullato la riduzione della squalifica per doping riportandola ai 14 mesi iniziali. Anche la Danimarca ritorna dopo ben 8 anni, grazie alle prodezze del fantasista Eriksen che ha saputo trascinare la squadra verso quest’importante traguardo. La quarta squadra del girone C è l’Australia che ha partecipato agli ultimi quattro mondiali e che proverà a superare la fase a gironi con i suoi atleti migliori. Particolare attenzione va puntata sulla Francia che rientra tra le squadre più accreditate per la vittoria non solo del girone C ma anche del Mondiale.


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GRUPPO D

MESSI, OCCHIO ALLA CROAZIA L’Argentina è sicuramente la squadra favori-

GRUPPO E

BRASILE SUPER FAVORITO Dopo la cocente delusione del Mondiale perso in casa con il tremendo 1-7 contro la Germania, sembra essere giunta l’ora del riscatto Brasiliano. Stella indiscussa del Brasile è Neymar Jr, punta di diamante del PSG; il numero 10 è ben supportato da una squadra tecnica, con esperienza e varie eccellenti individualità, da Coutinho a Firmino, passando per Casemiro, Thiago Silva e Alisson Becker. Per il secondo posto, che vale l’accesso agli ottavi, l’aspra lotta sarà tra la Svizzera e la Serbia, con la Costa Rica, vera rivelazione del 2014, a fare da outsider. Gli elvetici presentano una rosa nel complesso buona, seppur non completa in tutti i reparti: le stelle giocano tutte dalla cintola in su, con i vari Shaqiri, Seferovic e

GRUPPO F

GERMANIA SENZA AFFANNI Il gruppo F vede protagonista una delle for-

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ta, tuttavia l’Albiceleste potrebbe incontrare non poche difficoltà ad avere ragione delle avversarie, in particolare della Croazia guidata da un Modric in grande spolvero. Nella nazionale finalista dell’ultima edizione del Mondiale, fanno discutere molte delle scelte fatte dal CT Jorge Sampaoli, che lascia a casa il capocannoniere della Serie A Maurito Icardi per portare a Mosca solo 4 attaccanti puri: Messi, Higuain, Dybala e Agüero. Se dalla cintola in su l’Argentina è un team da sogno, lo strano 2-3-3-2 annunciato da Sampaoli lascia aperti molti interrogativi sulla tenuta difensiva della squadra; un punto debole che potrebbe essere sfruttato dalle concorrenti. per l’Argentina il primo pericolo per la vittoria del gruppo D è la Croazia, dove il dogma è rappresentato dal 4-2-3-1 del CT Dalic. Il punto forte della nazionale balcanica è senza dubbio il centrocampo, un misto di geometria e fantasia affidato ai piedi di Brozovic e

Rakitic davanti alla difesa e dalle giocate offensive di Perisic, Modric e Kramaric dietro all’unica punta Mandzukic, con la possibilità di dirottare lo juventino verso la fascia sinistra lasciando il posto da centravanti a Nikola Kalinic. Le speranze di fare lo sgambetto ad Argentina e Croazia da parte della Nigeria sono riposte nella corsa e nella fisicità dei propri atleti, qualità che hanno contraddistinto la nazionale africana fin dalla prima partecipazione alla fase finale di un Mondiale, quando nel 1994 arrivarono a soli 2 minuti dall’eliminare clamorosamente l’Italia di Roby Baggio, che poi risolse l’incontro. Seppure l’Islanda sia arrivata prima nel girone di qualificazione ai Mondiali proprio davanti alla Croazia, pare improbabile che la nazionale guidata dal CT Heimir Hallgrímsson possa clamorosamente piazzarsi tra le prime due del girone guadagnando il passaggio agli ottavi, vista la scarsa esperienza internazionale dei propri calciatori.

Xhaka che garantiscono tecnica ed esperienza europea; la difesa non sembra irresistibile, con i portieri Sommer e Burki, rispettivamente del Borussia Mönchengladbach e del Dortmund, che proveranno a sopperire alle amnesie di un reparto arretrato non di prima fascia. Principale ostacolo degli Svizzeri sarà probabilmente la Serbia: i balcanici hanno dalla loro la maggiore qualità, ma dovranno stare attenti ad evitare la proverbiale mancanza di continuità delle compagini ex jugoslave. Proveranno ad illuminarne il cammino in Russia la classe di Ljajic, il fisico di Milinkovic-Savic e l’esperienza del capitano Kolarov; entrambi i “capitolini” sono reduci da un’ottima stagione e cercheranno conferma nella terra degli Zar. Outsider del gruppo è la Costa Rica: meno quotata delle altre in quanto a individualità, i centroamericani punteranno sul

carattere e la coesione del gruppo, confidando nei leader Keylor Navas, Joel Campbell e Bryan Ruiz, oltre che nella grinta di Celso Borges.

mazioni non solo favorita al passaggio del turno, ma anche alla vittoria finale, ovvero la Germania, che dovrà affrontare Messico, Svezia e Corea del Sud. Gruppo F che non sembra avere molte variabili presenti nello stesso per quanto riguarda il passaggio della Germania alla fase ad eliminazione diretta. I tedeschi, campioni del mondo in carica, dovranno vedersela con un Messico che potrebbe creare qualche grattacapo ma che, alla fine, dovrebbe soccombere grazie ai vari talenti che verranno schierati in campo dal CT della nazionale tedesca. Germania che potrebbe avere qualche piccolo problema solo contro la Svezia, seconda favorita per il passaggio del turno, che senza Ibrahimovic ma con qualche giovane giocatore spesso sottovalutato può avere una voce in capitolo durante la sfida diretta coi campioni del mondo uscenti. Il Messico, nel turno di qualificazione al Mondiale ha concluso al

primo posto davanti a Costa Rica, Panama e Honduras, mentre gli USA hanno mancato la qualificazione dopo trentadue anni dall’ultima volta. Il bilancio finale recita sei vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta, peraltro arrivata a qualificazione e primo posto già acquisiti. Possiede una rosa di tutto rispetto, il valore della rosa raggiunge i 165 mln con calciatori del calibro di Hirving Lozano, astro nascente dei messicani ed attualmente in forza al PSV Eindhoven, il Chicharito Hernandez, attaccante del West Ham, Jesus Corona e i fratelli scuola Barcellona Giovani e Jonathan Dos Santos. Infine la cenerentola del Gruppo, la Corea del Sud del tecnico Shin Tae-Yong ha conquistato la qualificazione al Mondiale soltanto grazie ad uno 0-0 nell’ultimo match contro l’Uzbekistan. Ha ottenuto quindici punti nel suo girone con quattro vittorie, tre pareggi e tre sconfitte piazzandosi al secondo posto dietro la prima classificata Iran.


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GRUPPO G

BELGIO E INGHILTERRA Il Gruppo G dei Mondiali 2018 è uno dei più

GRUPPO H

POLONIA PROTAGONISTA Il Gruppo H è senza ombra di dubbio uno dei più equilibrati tra gli otto gironi della fase finale dei Campionati di Calcio di Russia 2018. Praticamente tutte e quattro le nazionali che lo compongono possono aspirare concretamente al passaggio agli ottavi di finale. Il livello medio del raggruppamento non è eccelso e proprio per questo motivo l’incertezza, in fase di pronostico, regna sovrana. Partiamo dalla Colombia che in quanto a tecnica pura sembra attrezzata meglio delle avversarie. I sudamericani presentano un buon collettivo intorno ai tre assi dai quali, probabilmente, dipenderà il cammino dei Cafeteros in questo Mondiale: Rodriguez, Falcao e Cuadrado. Sono giocatori in grado di piazzare la giocata vincente in qualsiasi momento, abituati ai

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prevedibili della competizione, almeno sulla carta: in questo girone troviamo infatti due squadre di alto livello, ovvero Inghilterra e Belgio, e due “sorprese” che non vantano certo dei nomi altisonanti nelle loro rose, ovvero Tunisia e Panama. Finendo il girone di qualificazione imbattuto il Belgio si è guadagnato la partecipazione alla Coppa del Mondo. Nel girone, la squadra belga ha raccolto 9 vittorie e un pareggio e nessuna sconfitta. La squadra sarà guidata da Roberto Martinez che dispone di una rosa estremamente competitiva. In porta si farà affidamento a Courtois, uno dei migliori in circolazione. La difesa è targata Spurs, con Vertonghen e Alderweireld. Spostandoci nella mediana non c’è Nainggolan ma spicca Kevin De Bruyne. Tuttavia il vero “problema” per il CT sarà capire chi schierare in attacco con Hazard, Mertens e Lukaku. L’Inghilterra di Gareth Southgate ha scelto di puntare su una li-

nea giovane e su giocatori funzionali al suo classico 3-5-2. Se in porta manca il veteranissimo Joe Hart, che ha pagato una stagione non proprio esaltante nelle fila del West Ham, sono a centrocampo le assenze destinate a far storcere più il naso ai tifosi: Southgate ha, infatti, scelto di lasciare a casa il jolly Adam Lallana e, soprattutto, Jack Wilshere (40 presenze con in luogo della freschezza atletica di Loftus-Cheek, 22enne centrocampista del Crystal Palace (ma di proprietà del Chelsea) che aveva ben impressionato nell’amichevole contro la Germania, lo scorso novembre. Le due sorprese del Gruppo saranno Panama e Tunisia. La prima è sicuramente la più grande sorpresa delle qualificazioni di Russia 2018, qualifica grazie alll’eliminazione degli Stai Uniti, la seconda invece ha centrato la sua quinta partecipazione alla fase finale di un Mondiale, torneo dal quale mancava dal 2006. Belgio e Inghilterra super favorite!

ritmi di gioco europei visti i club di appartenenza. La Polonia, dal canto suo, si presenta come formazione ostica da affrontare e favorita al passaggio del turno. La stella indiscussa è Robert Lewandovski, attaccante principe dei campioni di Germania del Bayern, il destino dei biancorossi è legato indissolubilmente ai suoi guizzi. Intorno a lui troviamo una squadra combattiva, coesa e votata al sacrificio, povera comunque di mezzi tecnici. Eccoci al Senegal, degno rappresentante dell’atletismo africano applicato al gioco del calcio. Fisicamente ben messa, la rappresentativa del Continente Nero coniuga al meglio la tattica di stampo europeo con l’entusiasmo segno distintivo delle nazionali africane. Infatti quasi tutta la rosa proviene dai massimi campionati d’Europa con due eccellenze: Sadio Manè e Kalidou Koulibaly. Chiudiamo con il Giappone che nella scaletta delle preferenze

occupa l’ultima posizione. I nipponici sono ormai diventati una presenza fissa nella fase finale dei mondiali di calcio, infatti si qualificano ininterrottamente da Francia 1998.


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GIOVEDÌ 14 GIUGNO: 17.00 RUSSIA - ARABIA SAUDITA (Gruppo A, Mosca) VENERDÌ 15 GIUGNO: 14.00 EGITTO - URUGUAY (Gruppo A, Ekaterinburg) 17.00 MAROCCO - IRAN (Gruppo B, San Pietroburgo) 20.00 SPAGNA - PORTOGALLO (Gruppo B, Sochi) SABATO 16 GIUGNO: 12.00 FRANCIA - AUSTRALIA (Gruppo C, Kazan) 15.00 ARGENTINA - ISLANDA (Gruppo D, Kaliningrad) 18.00 PERÙ - DANIMARCA (Gruppo C, Saransk) 21.00 CROAZIA - NIGERIA (Gruppo D, Kaliningrad) DOMENICA 17 GIUGNO: 14.00 COSTA RICA - SERBIA (Gruppo E, Samara) 17.00 GERMANIA - MESSICO (Gruppo F, Mosca) 20.00 BRASILE - SVIZZERA (Gruppo, Rostov) LUNEDÌ 18 GIUGNO: 14.00 SVEZIA - COREA DEL SUD (Gruppo F, Nizhny Novgorod) 17.00 BELGIO - PANAMA (Gruppo G, Sochi) 20.00 TUNISIA - INGHILTERRA (Gruppo G, Volgograd) MARTEDÌ 19 GIUGNO: 14.00 POLONIA - SENEGAL (Gruppo H, Mosca) 17.00 RUSSIA - EGITTO (Gruppo A, San Pietroburgo) 20.00 COLOMBIA - GIAPPONE (Gruppo H, Saransk) MERCOLEDÌ 20 GIUGNO:

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14.00 PORTOGALLO - MAROCCO (Gruppo B, Mosca) 17.00 URUGUAY - ARABIA SAUDITA (Gruppo A, Rostov) 20.00 IRAN - SPAGNA (Gruppo B, Kazan) GIOVEDÌ 21 GIUGNO: 14.00 FRANCIA - PERÙ (Gruppo C, Ekaterinburg) 17.00 DANIMARCA - AUSTRALIA (Gruppo C, Samara) 20.00 ARGENTINA - CROAZIA (Gruppo D, Nizhny Novgorod) VENERDÌ 22 GIUGNO: 14.00 BRASILE - COSTA RICA (Gruppo E, San Pietroburgo) 17.00 NIGERIA - ISLANDA (Gruppo D, Volgograd) 20.00 SERBIA - SVIZZERA (Gruppo E, Kaliningrad) SABATO 23 GIUGNO: 14.00 BELGIO - TUNISIA (Gruppo G, Mosca) 17.00 GERMANIA - SVEZIA (Gruppo F, Sochi) 20.00 COREA DEL SUD - MESSICO (Gruppo F, Rostov) DOMENICA 24 GIUGNO: 14.00 INGHILTERRA - PANAMA (Gruppo G, Nizhny Novgorod) 17.00 GIAPPONE - SENEGAL (Gruppo H, Ekaterinburg) 20.00 POLONIA - COLOMBIA (Gruppo H, Kazan) LUNEDÌ 25 GIUGNO: 16.00 URUGUAY - RUSSIA (Gruppo A, Samara) 16.00 ARABIA SAUDITA - EGITTO (Gruppo A, Volgograd) 20.00 SPAGNA - MAROCCO (Gruppo B, Kaliningrad)

20.00 IRAN - PORTOGALLO (Gruppo B, Kaliningrad) MARTEDÌ 26 GIUGNO: 16.00 DANIMARCA - FRANCIA (Gruppo C, Mosca) 16.00 AUSTRALIA - PERÙ (Gruppo C, Sochi) 20.00 NIGERIA - ARGENTINA (Gruppo D, San Pietroburgo) 20.00 ISLANDA - CROAZIA (Gruppo D, Rostov) MERCOLEDÌ 27 GIUGNO: 16.00 COREA DEL SUD - GERMANIA (Gruppo F, Kazan) 16.00 MESSICO - SVEZIA (Gruppo F, Ekaterinburg) 20.00 SERBIA - BRASILE (Gruppo E, Mosca) 20.00 SVIZZERA - COREA DEL SUD (Gruppo E, Novgorod) GIOVEDÌ 28 GIUGNO: 16.00 GIAPPONE - POLONIA (Gruppo H, Volgograd) 16.00 SENEGAL - COLOMBIA (Gruppo H, Samara) 20.00 INGHILTERRA - BELGIO (Gruppo G, Volgograd) 20.00 PANAMA - TUNISIA (Gruppo G, Samara) SABATO 30 GIUGNO: 16.00 OTTAVO DI FINALE 1: 1° C - 2° D (Kazan) 20.00 OTTAVO DI FINALE 2: 1° A - 2° B (Sochi) DOMENICA 1° LUGLIO: 16.00 OTTAVO DI FINALE 3: 1° B - 2° A (Mosca) 20.00 OTTAVO DI FINALE 4: 1° D - 2° C (Nizhny Novgorod) LUNEDÌ 2 LUGLIO: 16.00

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OTTAVO DI FINALE 5: 1° E - 2° F (Samara) 20.00 OTTAVO DI FINALE 6: 1° G - 2° H (Rostov) MARTEDÌ 3 LUGLIO: 16.00 OTTAVO DI FINALE 7: 1° H - 2° G (Mosca) 20.00 OTTAVO DI FINALE 8: 1° F - 2° E (San Pietroburgo) VENERDÌ 6 LUGLIO: 16.00 QUARTO DI FINALE 1: OTTAVO 2 - OTTAVO 1 (Nizhny Novgorod) 20.00 QUARTO DI FINALE 2: OTTAVO 5 - OTTAVO 6 (Kazan) SABATO 7 LUGLIO: 16.00 QUARTO DI FINALE 3: OTTAVO 7 - OTTAVO 8 (Samara) 20.00 QUARTO DI FINALE 4: OTTAVO 3 - OTTAVO 4 (Sochi) MARTEDÌ 10 LUGLIO: 20.00 SEMIFINALE 1: QUARTO DI FINALE 1 - QUARTO DI FINALE 2 (San Pietroburgo) MERCOLEDÌ 11 LUGLIO: 20.00 SEMIFINALE 2: QUARTO DI FINALE 3 - QUARTO DI FINALE 4 (Mosca) SABATO 14 LUGLIO: 16.00 FINALE 3/4° POSTO (San Pietroburgo) DOMENICA 15 LUGLIO: 17.00 FINALE


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METRAGGI CARTA EFFETTIVI - LE IMMAGINI SONO PURAMENTE INDICATIVE


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FINLANDIA

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UCRAINA

REP. CECA

ROMANIA

POLONIA

UNGHERIA

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F1 A Monaco vince Ricciardo, Vettel 2° L’australiano della Red Bull si conferma dopo la pole. Secondo il tedesco di Maranello, che rimonta tre punti al britannico della Mercedes, terzo. Ricciardo:”Come Schumacher a Barcellona? Una grandissima sensazione”

Daniel Ricciardo vince il Gp di Monaco 2018, sesto appuntamento del Mondiale di Formula 1. L’australiano della Red Bull dopo aver conquistato la pole position, si è confermato in gara nonostante un problema di potenza al motore. Secondo un Sebastian Vettel che ha esitato nel tentare di passare Ricciardo, e si è accontetato. Terzo il campione del mondo Lewis Hamilton, in ritardo con la sua Mercedes. Quarta l’altra Ferrari condotta da Kimi Raikkonen. Ricciardo era partito dalla pole, e nonostante un problema al motore della sua Red Bull, Daniel è riuscito a tenere dietro la Ferrari di Sebastian Vettel, staccato di circa un secondo. Il tedesco forse poteva fare di più, ma una bloccaggio ruote e una virtual safety

car nei giri finali, lo hanno fatto desistere. Per Ricciardo si tratta del secondo successo stagionale, dopo quello in Cina e del settimo in carriera. Quinto dietro a Kimi Raikkonen, il connazionale Valtteri Bottas su Mercedes. Bella prestazione di Esteban Ocon con la Force India, sesto al traguardo. Settimo Pierre Gasly con la Toro Rosso. Seguono nella top ten la Renault di Nico Hulkenberg e la Red Bull di Max Verstappen. Decimo Carlos Sainz con la Renault. Daniel Ricciardo travolto dalle emozioni: “Credo che oggi provo più emozioni rispetto a ieri. La preparavo da due anni e il riscatto per me è arrivato. Abbiamo avuto dei problemi, parecchio filo da torcere. Ho accusato una perdita di

potenza, pensavo la gara fosse finita e siamo arrivati al traguardo con sole 6 marce. Come Schumacher a Barcellona? Si abbiamo dovuto gestire tante cose, una bella sensazione, vedo tante bandiere australiane grazie a tutti”. Sebastian Vettel commenta: “Credo che il passo lo avevamo ma la gara è stata complicata. Nel primo stint riuscivo a seguirlo, poi le gomme si consumavano rapidamente. Nello stint successivo lui ha avuto un problema al motore, poi si è ripreso. Avrei provato alla fine, ma è comunque un buon risultato per noi”. Lewis Hamilton la prende con filosofia: “Congratulazioni alla Red Bull sono stati più veloci per tutto il week-end. Per quanto mi riguarda sarebbe stato bello arrivare secondo”.

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Resta sempre Hamilton il favorito numero uno alla vittoria finale

Vettel infiamma il mercato piloti della Formula 1: “Hamilton alla Ferrari non mi dispiacerebbe” Sebastian Vettel infiamma il mercato piloti della Formula 1: “Hamilton alla Ferrari? Non mi dispiacerebbe”. In conferenza stampa alla vigilia del GP di Monaco, il ferrarista ha servito un assist al Cavalinno e a Lewis:

“Non si può sapere cosa accadrà, ma sono certo che ha una priorità sulla Mercedes e un cambio sarebbe una sorpresa. Sono contento di essere dove sono e vedremo. Sono felice anche del rapporto con Kimi”.

Al termine della sesta gara del mondiale, i bookmaker hanno aggiornato le quote relative alla vittoria di Vettel per il Mondiale di F1 2018. Dopo i primi due successi, l’ottavo posto in Cina, i due quarti posti a Baku e in Spagna e il secondo posto a Monaco, i bookie non sono più convinti di ritenere Vettel il favorito per il Mondiale. La classifica attuale e gli ultimi risultati vedono ancora Hamilton il favorito alla vittoria finale a quota 2.00, mentre si alza a 2.70 il trionfo del Ferrarista. Molto indietro Verstappen e Ricciardo.

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MOTO GP Al Mugello tutti contro Marc Marquez Il GP del Mugello è solitamente territorio favorevole alle Yamaha: negli ultimi 14 anni la M1 ha trionfato per 10 volte. Marquez è alla ricerca di conferme per allungare il passo iridato, Andrea Dovizioso ci crede, Rossi c’è

Dall’1 al 3 giugno il Motomondiale sbarca in Italia per la sesta tappa stagionale sul circuito del Mugello, uno degli appuntamenti più attesi del campionato. Anche stavolta la festività del 2 giugno concorrerà a far arrivare tanti tifosi sin dal venerdì con flotte di appassionati che si accamperanno sulle colline circostanti per trascorrere notti di veglia, musica, grigliate e allegria. Il GP del Mugello è solitamente territorio favorevole alle Yamaha: negli ultimi 14 anni la M1 ha trionfato per 10 volte. Nel 2014 ci ha pensato Marc Marquez ad interrompere la scia trionfante in sella alla Honda, nella scorsa stagione Andrea Dovizioso si è imposto in una gara a dir poco spettacolare, che ha dato il via alla corsa iridata che si è interrot-

ta nell’ultimo GP a Valencia. Lunga 5,2 km, larga 14 metri, 6 curve a sinistra e 9 a destra, con uno dei rettilinei più lunghi del calendario (1.141 metri), la pista toscana è una delle più impegnative dal punto di vista tecnico, ma sicuramente una delle più apprezzate dai piloti delle tre classi, complice anche un’atmosfera unica nel suo genere e una calorosissima cornice di pubblico. Sarà un appuntamento molto atteso anche dai big che scalpitano per un posto sul podio. Marc Marquez è alla ricerca di conferme per allungare il passo iridato, Andrea Dovizioso deve archiviare le due cadute consecutive di Jerez e Le Mans, Jorge Lorenzo reclama un buon risultato per cacciare via le nubi grigie dall’orizzonte, Valentino Ros-

si ha sete di vittorie e sentirà l’obbligo morale di regalare una gioia al popolo giallo, Vinales e Pedrosa attendono il week-end ideale per lasciare lo zampino vincente. QUOTE - I tre successi ottenuti da Marquez negli Stati Uniti, in Spagna e in Francia hanno convinto i bookmaker a delineare nitidamente le gerarchie delle quote sul vincente della MotoGp 2018. Il talento spagnolo è bancato a 1.25 e sembra avere la strada spianata verso il quinto successo nella classe regina. Alle sue spalle troviamo Andrea Dovizioso sulla lavagna dei bookmaker nonostante sia scivolato addirittura all’8° posto dopo la caduta a Le Mans a quota 6.50. Gli altri outsider sono Vinales e Pedrosa.

Classifica

Ducati: Andrea Dovizioso:”Credo ancora nel Mondiale”

La Suzuki ha scelto Mir, Iannone ai saluti. Dal prossimo anno correrà in coppia con Alex Rins La Suzuki pesca dalla Moto2. Il prossimo anno la scuderia giapponese correrà con due piloti giovanissimi: Alex Rins, 22 anni, fresco di rinnovo, e Joan Mir, spagnolo di soli vent’anni, che è stato campione del mondo

di Moto3 nel 2017. Per lui sarebbe pronto un biennale. D’altronde Suzuki non è nuova a queste iniziative, come dimostrano, in passato, i contratti siglati con Aleix Espargarò e Maverick Vinales. Niente Lorenzo, dunque.

Alla presentazione del suo nuovo libro “Asfalto”, Andrea Dovizioso ha parlato sulle proprie possibilità di rimanere in lotta per il Mondiale:”Il GP del Mugello quest’anno sarà diverso perché ci sono più moto competitive, ma noi possiamo dire la nostra. Nelle ultime due gare, nonostante fossero due piste poco favorevoli per noi, andavo comunque forte. Peccato per come è andata, credo ancora nel Titolo Mondiale”. Chi preferisco tra Petrucci e Miller? Non mi cambia niente, sono due piloti molto forti e talentuosi.

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I

l campionato mondiale di calcio 1934 o Coppa del mondo Jules Rimet del 1934 fu la seconda, del massimo torneo calcistico organizzato dalla FIFA, organizzato e disputato in Italia dal 27 maggio al 10 giugno 1934 . La situazione sociopolitica nel mondo era in forte fermento, Mao Tse-tung stava compiendo la rivoluzione cinese, in Germania Adolf Hitler proclamava le leggi in difesa della razza ariana, in sud-America Bolivia e Paraguay erano impegnate nella Guerra del Chaco (si contendevano il territorio sui loro confini dove si pensava dovesse esserci un giacimento di petrolio). Negli Stati Uniti morivano Bonnie e Clyde in un agguato organizzato dalla polizia, mentre l’ Italia attraversava un fiorente periodo culturale grazie a personaggi come Carducci e Pirandello,scoprendo passioni per sport come l’automobilismo, grazie alle gesta di Tazio Nuvolari, e soprattutto per il calcio. In questo scenario viene organizzato in Italia il secondo campionato mondiale di calcio, il regime di Benito Mussolini, voleva sfruttare l’evento in modo da dare maggior spessore internazionale all’immagine dell’Italia, creando un maggior senso di coesione nazionalista nel paese. Il regime supportò l’ evento con sgravi fiscali per opere pubbliche, costruzione di nuovi stadi e potenziamento dei trasporti, anche perché, tutti i principali paesi europei presero parte all’evento ad eccezione di quelli britannici, che continuavano a ritenere di avere il diritto di organizzare il torneo in quanto inventori del gioco del calcio. L’8 ottobre del 1932, a Zurigo, la Federazione accolse la richiesta del governo italiano e affidò l’organizzazione del secondo Campionato mondiale di calcio all’Italia. Mussolini sin dagli inizi del regime aveva promosso lo sport, e in particolare il gioco del calcio, anche a scopi propagandistici e nazionalistici, in un’Italia rurale e caratterizzata ancora dal campanilismo, il calcio era visto come strumento per favorire l’unità nazionale. Le città scelte per ospitare l’evento furono 8: Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Oltre ad essere il primo campionato del mondo disputato in Europa, quello del 1934 fu anche il primo torneo in

Road to Russia 2018

Italia 1934 Tra le mura amiche impera il nazionalismo fascista ma l’azzurro brilla... Italia campione di Davide Piteo cui si disputarono delle qualificazioni, alle quali prese parte anche il paese ospitante, gli azzurri per staccare il pass che apriva le porte del secondo mondiale della storia, A Milano superarono 4-0 la Grecia. Alla fase finale presero parte 16 nazioni, ben 12 europee, 3 americane e, per la prima volta, un’africana, l’Egitto, già protagonista elle Olimpiadi del 1920. Nessuna squadra extra-europea, comunque, superò gli ottavi di finale, l’Uruguay campio-

ne uscente rifiutò di partecipare in risposta a quanto avvenuto nel campionato mondiale di calcio 1930, quando molte delle nazionali europee, tra cui l’Italia, avevano declinato l’invito alla competizione per spese di viaggio e di soggiorno ritenute troppo alte,mentre l’Argentina inviò una rappresentativa minore. Nella prima partita l’Italia, il cui asse portante era costituito da giocatori della Juventus (Combi, Monti, Bertolini, Orsi, Ferrari, Borel II), sconfisse senza


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problemi gli Stati Uniti per 7-1. Nella seconda gara giocata contro la Spagna, il match si concluse 1-1, al momentaneo vantaggio spagnolo,risposte Ferrari, con una rete facilitata da Meazza (o Schiavio) che ostacolò l’intervento del portiere spagnolo Zamora. In caso di parità dopo i tempi supplementari, era previsto che la partita venisse rigiocata, sicché le due nazionali si incontrarono di nuovo il giorno successivo, con molti giocatori sostituiti per entrambe le squadre a causa di stanchezza e infortuni (l’Italia era rinnovata per quattro giocatori su undici, la Spagna sette). La partita, descritta dalle cronache del tempo come decisamente dura e violenta, vide la vittoria dell’Italia per 1-0 e le proteste degli spagnoli per una loro rete annullata. Si giunse quindi in semifinale contro l’Austria, la quale proveniva anch’essa da un incontro con l’Ungheria che il Commissario tecnico austriaco Hugo Meisl aveva definito “Una rissa, non una partita di calcio”. La semifinale venne vinta dall’Italia nuovamente per 1-0, grazie a un contestato gol di Guaita. Le opinioni, in proposito, sono discordi, alcuni ritengono che in occasione del gol azzurro Meazza avesse fatto fallo sul portiere austriaco Platzer, altri che fosse stato invece il portiere a gettarsi su Meazza, finendo per restarne travolto. Tuttavia l’assenza di filmati non può fugare i dubbi. C’è anche chi sostiene che le dicerie sui presunti aiuti che avrebbero favorito l’Italia sarebbe-

ro frutto di propaganda anti-regime, e che gli azzurri vinsero grazie ai prorpi campioni, certo è il fatto, che l’Italia vinse anche le Olimpiadi del 1936 in Germania e il Mondiale 1938 in Francia (i tornei successivi al Mondiale casalingo 1934). In finale contro la Cecoslovacchia furono poi proprio gli italiani a vincere, dopo che gli avversari si erano portati in vantaggio con Puč a un quarto d’ora dalla fine della partita, arrivò il pareggio di Orsi sei minuti dopo e la vittoria nei tempi supplementari grazie a un gol di Schiavio. Le successive vittorie nelle Olimpiadi del 1936 e nei Mondiali del 1938, confermarono il valore della nazionale azzurra di quegli anni. L’Italia non era partita tra le favorite, e il calcio, almeno in Italia, ancora non aveva raggiunto all’epoca quella

popolarità che avrebbe assunto dal dopoguerra in poi, prova ne è il fatto che in finale gran parte del tifo organizzato proveniva dalla Cecoslovacchia. L’incasso totale per l’organizzazione fu di oltre un milione e mezzo di lire. Dopo la vittoria, i giocatori italiani ricevettero come premio-partita 20 000 lire a testa.

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Pronostici Pronostici L’OROSCOPO DELLA SETTIMANA - 30 Maggio - 6 Giugno

ARIETE

TORO

VOTO 5. I pianeti in posizione nervosa potrebbero rendervi nervosi ed insofferenti, stentate a mettere a fuoco degli obiettivi importanti e questo potrebbe irritarvi. Impegnatevi di più in amore.

VOTO 7. Urano nel vostro segno vivacizza il vostro temperamento, la voglia di cambiare quello che non va si manifesta con impeto, valutate con la mente. Fidatevi di più del vostro istinto.

LEONE

GEMELLI VOTO 7. Mercurio entra nel vostro segno regalandovi finalmente il riscatto sul lavoro. Bel cielo anche per chi cerca l’anima gemella. Sarete tentati da avventure e tradimenti.

VERGINE

VOTO 6. Finalmente si muove qualcosa soprattutto in amore. Guardatevi intorno, Cupido potrebbe farvi un regalo inaspettato. Non forzate gli eventi per sbloccare una situazione lavorativa.

VOTO 7. Mercurio e Saturno in Toro vi suggeriscono che è arrivato il momento di aprirsi sorridendo ad un destino positivo sia nei rapporti di lavoro che in amore. Ritagliatevi uno spazio per voi.

SAGITTARIO

CAPRICORNO

VOTO 5. Settimana in calo, siete nervosi ed insoddisfatti. Non peggiorate le situazioni amorose mostrandovi aggressivi, valutate bene la situazione prima di farvi coinvolgere.

VOTO 8. Settimana di scelte importanti dopo i momenti di riflessione avuti nei giorni precedenti. Valutate quello che vi circonda con attenzione. La vita di coppia sarà armoniosa.

PronosticiDAL

CANCRO

SCORPIONE VOTO 7. Con Venere e Nettuno in trigono la sensibilità e la creatività saranno amplificate per sbaragliare tutti con autentici colpi da maestro. Settimana buona per l’amore.

ACQUARIO VOTO 7. Approfittate ancora del transito di Marte nel segno per stringere accordi che potrebbero rivelarsi positivi soprattutto nel lavoro. I pianeti in trigono vi regalano una splendida energia.

ROAD TO RUSSIA 2018: MESSICO 1970

VOTO 6. State ritrovando la serenità e la fiducia in voi stessi, con entusiasmo vi state rimettendo in gioco. La strada è ancora lunga ma riuscirete a percorrerla con tenacia e passione.

BILANCIA VOTO 8. Marte in trigono vi regala energia e determinazione, avete mille idee per la testa dovete solo scegliere quella più adatta. Gli astri in buon aspetto vi regaleranno una buona settimana.

SITO

In Messico il Brasile conquista il terzo titolo della sua storia superando in finale l’Italia di Gigi Riva, portando cosi a casa definitivamente...

GRANDI STORIE: IL BORUSSIA DORTMUND

PESCI VOTO 6. Portate avanti le vostre idee con determinazione e tenacia anche a costo di non tener conto del parere degli altri. La stanchezza si farà sentire in modo impegnativo.

Il Ballspiel-Verein Borussia 09 e. V. Dortmund viene fondato il 19 dicembre del 1909; i membri... fondatori sono dei giovani...

FM SUDOKU

FM METEO

MERCOLEDI 30

GIOVEDI 31

VENERDI 1

FM QUIZ Quale nazione ha vinto il primo campionato mondiale nel 1930? A) Argentina B) Uruguay C) Italia La risposta esatta del numero precedente era la C

mag

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