Società Solidale - n. 5 settembre/ottobre 2014

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

Anno XII - N. 5 Settembre - Ottobre 2014

Open Day del Volontariato Progettare nel Sociale Testimonianze di volontariato

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GLI SPORTELLI DEL CSV “SOCIETÀ SOLIDALE” CUNEO - (sede) - Via Mazzini, 3 - Orario: Lun. 15-18. Mar-Giov-Ven 8.30-13.00/15-18 CHIUSO mercoledì - Tel. 0171-60.56.60 - Fax 0171-64.84.41 e-mail: segreteria@csvsocsolidale.it ALBA - Corso Europa, 92 - Orario: Lun/Gio/Ven 8.30-13.00; Mart 8.30-13.30, 15-18.30; Merc 15-18; Ven 14.30-18.30. CHIUSO mercoledì mattina, lunedì e giovedì pomeriggio Tel. 0173-36.69.01 - Fax 0173-28.49.42 - Cell. 349-73.07.330 e-mail: alba@csvsocsolidale.it, progettazione.alba@csvsocsolidale.it BRA - Via Magenta, 35 - Orario: Lun 9-13, 15-18.30, Gio 9-13, 15-18.30 Tel. 0172-43.92.36 - Cell. 349-73.07.330 - e-mail: bra@csvsocsolidale.it FOSSANO - Via Roma, 97 - Orario: lunedì e giovedì dalle 9 alle 13 Tel. 339-76.23.653 - e-mail: fossano@csvsocsolidale.it MONDOVÌ - Via Trona, 3/B - Orario: Lun/Mar/Gio 8.30-13. CHIUSO mercoledì Cell. 348-12.87.944 - Tel/Fax 0174-55.47.86 - e-mail: mondovì@csvsocsolidale.it SALUZZO - Piazza Vittorio Veneto, 3 - Orario: Mer 9-13, Ven 15-18.30 Tel/Fax 0175-21.75.32 - Cell. 339-76.23.653 - e-mail: saluzzo@csvsocsolidale.it SAVIGLIANO - Via Garibaldi, 35 - Orario: Lun 15-18.30; Ven 9-13 Tel/Fax 0172-71.66.76 - Cell. 346-14.10.046 - e-mail: savigliano@csvsocsolidale.it

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GIORNO DEL DONO, ma anche della solidarietà

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rocede l’iter parlamentare per l’istituzione del GIORNO DEL DONO, voluto e promosso dall’Istituto Italiano della Donazione. Il disegno di legge, che ha avuto come primo firmatario il Presidente Emerito Sen. Carlo Azeglio Ciampi, era stato avvallato dal Senato lo scorso maggio. Oggi il GIORNO DEL DONO, per il quale il Presidente dell’Istituto Edoardo Patriarca è relatore, è stato approvato all’unanimità in sede legislativa dalla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. Ora il breve articolato di legge, nella sua veste modificata per richiesta della Commissione Bilancio, torna all’esame del Senato.

Festeggiare un giorno dell’anno il DONO è importante, perché può essere uno strumento prezioso per uscire dalla crisi economica, ma anche da una crisi di senso e di valori che investe la nostra Società: gli organizzatori affermano che “è un giorno dedicato a chi, in questo momento così faticoso per il Paese, non si è arreso a sconforto e cinismo, non ha voluto rannicchiarsi su se stesso ma, al contrario, si è posto, ancora una volta, al servizio dell’altro“.

Sono molto lieto di questa proposta ma, come ho detto agli organizzatori che mi hanno chiesto di dare un contributo in tal senso, alla parola “Dono” affiancherei anche quella di “solidarietà”, perché da solo prevarrebbe il riferimento puramente economico del gesto, che invece non va disgiunto dal dono del tempo e di tutto quanto è capace il cuore dell’uomo di esprimersi nella società, con un altro termine importante, che è quello della gratuità.

Oggi, più di ieri il dono e la gratuità sono concetti da riscoprire perché non implicano qualcosa di ovvio. La società moderna non solo rende più misterioso e ambiguo il dono, ma, in parallelo, lo rende un fenomeno complesso, sotto ogni profilo, psicologico, culturale, sociale e anche economico.

Poiché infatti, la gratuità esclude lo scambio, ma è atto disinteressato, per la mentalità corrente ciò non favorisce la relazione dato che la nostra società immersa nell’economia di mercato fa fatica a concepire la gratuità: tutto ha e deve avere un prezzo e costituire uno scambio. Il dono è invece gesto di libertà che ha come interesse proprio quello di suscitare la libertà e il bene del soggetto cui è destinato. Il dono è dunque tale se produce un’attesa di bene e non una passività disinteressata. Questo legame tra chi dona e chi riceve esclude il calcolo e l’obbligatorietà, richiede però il primato dell’etica. Ecco perché la modernità non è ben disposta ad accogliere né il dono, né la gratuità: il dono non è funzionale al mercato, la gratuità non ha prezzo economico né peso giuridico, si chiede il primato della morale sugli imperativi economici e politici della società.

Quanto più si vuole ridurre la legge morale a esercizio della propria individualità – “mi piace”, “mi interessa”, “non mi dà tornaconto”, ecc. – eliminando lo spazio della solidarietà, della generosità, della promozione, dell’altro/a, tanto più è difficile recuperare il valore sociale del dono. Stefano Zamagni, studioso dell’economia sociale afferma che “il volontariato incarna e testimonia con i fatti un valore irrinunciabile: il dono. Senza la cultura del dono, senza azione donativa, una società avanzata come la nostra, basata sul l’economia di mercato, è destinata a disumanizzarsi; quindi l’unico modo per evitare il rischio disumanizzazione è quello di consentire a tutte le strutture della società civile di praticare lo spirito del volontariato”. (…) ma “Il dono come reciprocità non è una virtù che l’uomo porta con se dalla nascita, deve educarsi ad esso, e normalmente lo fa attraverso l’azione volontaria. Dirò di più: l’educazione al dono è il compito principale del volontariato, la sua mission, la sua funzione più importante. Il volontariato è l’unica scuola dove si impara la pratica del dono come reciprocità, che è cosa diversa dalla gratuità. Il volontariato, infatti, è innanzitutto gratuità: è educazione”.

Ben venga una giornata dedicata al Dono, ricordando anche il per - dono, affinché il dono entri in circolo e non si estingua mai, ed anche perché, soprattutto il volontariato, per il valore proprio del gesto, ha anche bisogno, ogni tanto, di riconciliarsi.

Giorgio Groppo Presidente CSV Società Solidale

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ocietà Solidale

Periodico d’informazione del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003

In questo numero

Direttore Editoriale Giorgio Groppo

Sommario .......................................................................... » 4

presidenza@csvsocsolidale.it

Direttore Responsabile Giorgia Barile redazione@csvsocsolidale.it

Coordinamento Redazione Debora Sattamino rivista@csvsocsolidale.it

Direzione, Amministrazione, Redazione Società Solidale Via Mazzini, 3 - Cuneo Tel. 0171-60.56.60 Fax 0171-64.84.41 E-mail: redazione@csvsocsolidale.it Hanno collaborato Cinzia Allocco, Barbara Bedino, Serena Bersezio, Manuela Biadene, Valentina Fida, Elisa Girardo, Paola Isaia, Clara Napoli, Susanna Ruffino, Samanta Silvestri, Noemi Tallone Impaginazione e stampa L’Artistica Savigliano S.r.l.

Gruppo Grafico Via Togliatti, 44 - 12038 Savigliano Tel. 0172-22.361 - Fax 0172-21.601 E-mail: info@lartisavi.it Copertina Immagini dell’Open Day del Volontariato di Cuneo

La rivista è stampata in 3500 copie e viene inviata gratuitamente Questo numero, settembre-ottobre è stato chiuso in redazione il 3 novembre 2014

Editoriale ........................................................................... Pag. 3 Scrivilo a Società Solidale ............................................... » 5 Chiedilo a Società Solidale ......................................... » 7 Open Day del Volontariato in provincia di Cuneo..................................................... » 8 Ehi tu! Hai midollo? - 377 super eroi cuneesi ...... » 11 “Eravamo noi” - Mostra a Dronero ........................... » 13 Testimonianze di volontariato .................................... » 14 Dal fango dell’alluvione al volontariato in provincia di Cuneo ................................................... » 15 Intervista all’associazione La Rondine di Fossano ........................................................................ » 17 Notizie dal CSV................................................................. » 18 Le donne si aiutano attraverso l’ascolto e una comunicazione consapevole ......................... » 22 Scuola e Volontariato..................................................... » 24 Speciale Banche per il Non profit.............................. » 25 Progettare nel Sociale.................................................... » 29 News dalle Associazioni .............................................. » 34 Appuntamenti Solidali .................................................. » 40 Il 2014 si conferma essere l’anno del dono........... » 48 Comunicare nel Sociale................................................ » 49 Libri solidali ...................................................................... » 50

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Scrivilo a Società Solidale “Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazioni di Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze e informazioni.

Per inviare il proprio contributo: redazione@csvsocsolidale.it Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindaco di Santo Stefano Roero scritta dopo “Esplorando il Volontariato”, la manifestazione che le associazioni Gruppo Volontari Monteacutese e Acat Alba-Langhe-Roero, lo scorso 4 maggio, avevano organizzato. L’evento rientrava nel progetto “L’aquilone vola alto nel paese dei bambini che sorridono” realizzato con il CSV Società Solidale. Pubblichiamo anche una lettera di ringraziamento dell’Istituto Comprensivo Statale di Montà.

Egregio Giorgio Occhetti, dopo la ricca e partecipata manifestazione “L’aquilone vola alto nel paese dei bambini che soffrono” sento il dovere e l’esigenza di rappresentarLe il vivo ringraziamento a nome di questa Amministrazione della Cittadinanza e degli insegnanti della Scuola Primaria dell’Infanzia per il successo della manifestazione e per il contributo donato.

Innanzitutto dico e a Lei e a tutti i suoi volontari grazie per avere messo i valori della partecipazione della solidarietà al centro dell’impegno di questa splendida giornata consentendo l’esternazione di principi e valori (quali lo stare insieme e condividere un obiettivo per il benessere di tutti) capaci di segnare positivamente le coscienze, in questa fase storica difficile nella quale anche la vostra partecipazione attiva rende ancora più credibili le idee e i messaggi dati. Grazie per aver saputo parlare soprattutto ai giovani, di averli stimolati alla vita associativa a fare tutto con allegria e gioia, all’importanza del confronto e del dialogo al rispetto dell’altro come persona, alla responsabilità dell’”io” inseparabile dal “noi”, alla socializzazione, all’impegno con e per gli altri, al rifiuto della de-responsabilizzazione per una comunità nella quale il futuro sarà come noi, insieme, lo vogliamo e lo costruiamo con la consapevolezza, l’etica della responsabilità, l’attivismo singolo e associato.

E questi messaggi, forti e coinvolgenti, i giovani santostefanesi li hanno saputi recepire velocemente.

Spero di aver trovato le parole giusto per esprimere a Lei e alla sua Associazione il riconoscimento e la gratitudine personali, dell’Amministrazione comunale della Comunità di Santo Stefano Roero.

Grazie Il sindaco Renato Maiolo

L’Istituzione scolastica, nella persona del Dirigente scolastico, ringrazia l’Associazione per la sensibilità e la generosità dimostrata nei confronti del nostro Istituto.

Le attività svolte hanno permesso ai nostri bambini di avvicinarsi a tematiche molto importanti quali quelle del dono del proprio tempo libero e delle dipendenze in maniera gioiosa e coinvolgente.

Il vostro contributo economico consentirà di rendere migliore la nostra offerta educativa.

A disposizione per eventuali altre collaborazioni.

Piermario Demichelis

16° GIORNATA EUROPEA DELLA DONAZIONE ORGANIZZATA DAL CENTRO NAZIONALE TRAPIANTI Nell’ambito del semestre italiano di presidenza della Unione Europea si è tenuto a Roma l’11 ottobre scorso la sedicesima Giornata Europea della Donazione, organizzata dal Centro Nazionale Trapianti. Padrone di casa il Direttore Generale del Centro, professor Alessandro Nanni Costa. In dieci piazze romane le molte associazioni legate al problema delle donazioni e dei trapianti di organi erano presenti con altrettanti gazebo ove, oltre a distribuire materiale illustrativo, si raccoglievano le adesioni di eventuali nuovi donatori. In quello della Regione Piemonte, a piazzale Ponte Milvio, erano presenti i medici del centro regionale piemontese dei trapianti (dottoressa Guermani e dottor Potenza) ed altre autorità come il presidente e il vice presidente nazionale dell’Aitf (trapiantati di fegato), Marco Borgogno ed Aldo Giacardi (nella foto). Nel momento dell’inaugurazione, all’Auditorium Parco della Musica, alla presenza anche di alcune personalità europee del mondo sanitario, il professor Costa ha elencato alcuni dati significativi di una lenta ma progressiva cultura nel campo della donazione passata dai 329 casi del 1992 ai 1151 previsti nel 2014 (su proiezioni del 31 agosto), che permetteranno trapianti a 3168 ammalati. Un dato significativo pur a fronte di liste d’attesa di 8.937 pazienti. Il continuo progresso delle tecniche chirurgiche e dei nuovi farmaci , consentono una sopravvivenza dei trapiantati dei vari organi (rene, fegato, cuore, polmone, pancreas ed intestino)talvolta superiore al 90% ad un anno dall’intervento. Alla inaugurazione del convegno il momento più toccante è stata la testimonianza di Reginald Green, papà di Nicholas; il bimbo inspiegabilmente ucciso mentre con la sua famiglia, 20 anni fa, transitava sulla Salerno-Reggio Calabria e che la volontà dei genitori permise, con i suoi organi, di salvare la vita ad altre sette persone. A lui la città di Roma ha dedicato un ricordo simbolico. Da notare invece, con rammarico, la totale assenza delle autorità del governo italiano e della Capitale – presenti solamente con un messaggio scritto – e la pochezza degli organi d’informazione. Quasi a dimostrare quanto le cose effimere di questo mondo divengano più importanti di quelle profondamente serie.

Motivo dominante del convegno è stata l’applicazione,

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per lo più disattesa da parte dei Comuni, di adottare l’Albo dei Donatori al momento della consegna o del rinnovo della Carta d’Identità. Presente sul palco la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che – sensibile al problema – ha invitato tutti i Comuni della sua regione ad attuare questa normativa che prevede la immediata comunicazione ad un centro nazionale di raccolta dati. A tal proposito è bene ricordare che anche dal prossimo primo gennaio il Comune di Cuneo sarà in grado di svolgere questa funzione e di rendersi disponibile per fare da capo-fila anche agli altri comuni della nostra provincia.

Marco Borgogno Presidente nazionale Aitf

CARABINIERI E GUARDIE ECOZOOFILE ANPANA TROVANO PRESUNTO BRACCONIERE NELL’ALBESE Armi illegali, pelli e un falco vivo detenuto illegalmente, denunciato il presunto Bracconiere.

Le Guardie Ecozoofile dell’Anpana di Cuneo durante un accertamento in materia di benessere di animali hanno trovano chiuso in una piccola gabbia un piccolo falco (gheppio) detenuto illegalmente, durante l’accertamento sono state ritrovate pelli di tassi, lepri, conigli, nutrie, e numerose tagliole e trappole di vario genere, tutto un armamentario pronto all’uso per la cattura di animali selvatici ovviamente illegale.

Le Guardie Anpana innanzi ad un presunto bracconiere che poteva nascondere armi illecite, hanno richiesto l’ intervento dei Carabinieri della locale stazione di Govone, che sopraggiunti in loco, hanno perquisito l’abitazione, riscontrando diverse armi illegali e modificate, detenute in modo irregolare.

Il presunto bracconiere è stato tradotto in caserma dai militari, e denunciato all’Autorità Giudiziaria, mentre le pelli, le trappole e le armi sono state sottoposte a sequestro penale, il falco è stato portato al centro Lipu di

Tigliole, dove l’animale potrà essere recuperato e successivamente rimesso in libertà.

Il Comandante Provinciale delle Guardie Ecozoofile Anpana Rossano Maria, ha dichiarato: “Questa primavera non lontano da questa zona, abbiamo scovato un altro bracconiere che deteneva illegalmente una volpe, e deteneva numerose trappole, stiamo intensificando i controlli da Cortemilia fino ad Alba, dove diversi cittadini ci hanno segnalato spari notturni e bracconieri che posano sul suolo trappole e lacci per la cattura di ungulati e altri piccoli animali selvatici”.

L’Anpana ringrazia pubblicamente l’Arma dei Carabinieri, il Comandante della Stazione di Govone e tutti i militari intervenuti, per l’intervento eseguito con massima professionalità, e per aver preso a cuore al vita di un povero falco che speriamo possa presto ritornare il libertà.

Per informazioni e segnalazioni cuneo@anpana.piemonte.it, tel. 329-60.20.541.

Ufficio Nazionale Pubbliche Relazioni Anpana Onlus

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Chiedilo a Società Solidale ? ???

Certificato anti-pedofilia per i lavoratori che operano con i minori: aggiornamento Nell’ottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista cartacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggruppa i quesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di volta in volta, a rispondere.

Su questo numero la redazione di “Società Solidale” riprende il tema del nuovo obbligo di richiesta del certificato penale anti-pedofilia per i lavoratori, anche di Organizzazioni di Volontariato, che operino con minori, come introdotto dal Decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39 in attuazione della direttiva europea 2011/93/ UE relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile. A qualche mese dall’entrata in vigore, lo scorso 6 aprile, “Società Solidale” affronta la tematica per precisare qual è la prassi sperimentata ad oggi.

Con la circolare n. 9/2014 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali aveva fornito chiarimenti sul nuovo obbligo di richiesta del certificato penale delle persone impiegate in attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori.

Campo applicativo La circolare ribadisce come la normativa introdotta dal Decreto legislativo n.

39 del 4 marzo 2014 si applichi solo per le assunzioni successive alla sua entrata in vigore (6 aprile 2014) e non ai rapporti già in essere a tale data.

Personale interessato La circolare precisa in modo esplicito che l’ambito applicativo degli obblighi introdotti non è circoscritto alle ipotesi di impiego di lavoratori subordinati, ma si estende anche alle “forme di attività di natura autonoma” che comportino, ovviamente, un contatto continuativo con i minori fra le quali, in primo luogo, eventuali ipotesi di collaborazione anche a progetto, associazione in partecipazione ecc. Resta confermata invece l’esclusione dall’obbligo per i “rap-

porti di volontariato”, nonché per le figure di coordinamento, ossia dirigenti e responsabili, che sovrintendono all’attività svolta dall’operatore e che pertanto possono avere un contatto solo occasionale con i destinatari della tutela. Si aggiunge, inoltre, che l’adempimento di legge vale per le sole attività che abbiano un contatto necessario ed esclusivo con i minori (es. insegnanti, istruttori sportivi, autisti di scuola bus, animatori turistici, ecc.), ma non dovrà estendersi alle attività rivolte ad una utenza indifferenziata, ove pure nella platea dei destinatari sia “possibile” la presenza di minori.

Costi La richiesta del certificato va effettuata dal datore di lavoro presso l’ufficio del casellario giudiziale. I costi attualmente previsti dalla legge sono: • una marca da bollo da 16 euro • una marca per diritti da 3,54 euro se il certificato è richiesto senza urgenza o una marca per diritti da 7,08 euro se il certificato è richiesto con urgenza.

Si ricorda che le OdV iscritte al Registro del Volontariato possono ottenere il certificato senza il pagamento dei 16 euro in quanto esenti per legge dall’imposta di bollo. È il Presidente dell’OdV-datore di lavoro a presentare la richiesta di certificato oppure una persona appositamente delegata con un modello compilato che si può richiedere agli uffici del CSV “Società Solidale”. La richiesta va presentata personalmente. In caso di impossibilità, tuttavia, si può presentarla per posta avendo cura di allegare copia del documento di riconoscimento in corso di vali-

dità e, anche, i francobolli necessari per la spedizione del certificato da parte della Procura. La richiesta non va ripetuta alla scadenza della validità del certificato, sei mesi dalla data di rilascio.

Che cosa fare in caso di dimenticanza?

Lo scorso 15 luglio gli operatori del CSV hanno telefonato all’Help desk del casellario del Ministero della Giustizia chiedendo come comportarsi in caso di mancata richiesta del certificato prima dell’assunzione di un lavoratore. Da legge la richiesta deve essere contestuale all’assunzione quindi: – nel caso in cui il casellario non rilasci immediatamente il certificato, il lavoratore presenta un’autodicertificazione con la quale dichiara di non aver avuto condanne per i reati di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies e 609-undecies del codice penale – nel caso in cui l’OdV abbia dimenticato di richiedere il certificato, occorre comunque sanare la situazione e richiederlo, anche in ritardo. Nel frattempo, il lavoratore dovrà rilasciare un’autocertificazione.

Informazioni

Per informazioni è possibile contattare il servizio di help desk del Ministero della Giustizia allo 06–97.99.6200. Il modulo di richiesta del “Certificato penale” è scaricabile sul sito www.giustizia.it, nella sezione “Come fare per” ed è disponibile presso gli uffici del CSV “Società Solidale”.

Per la provincia di Cuneo, l’ufficio del Casellario – Tribunale di Cuneo è in Piazza Galimberti 7 al piano terra. L’orario di apertura al pubblico è dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. I recapiti telefonici sono: 017160.77.35, 0171-60.77.79, 0171-60.77.34; fax 0171-60.77.35.

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Open Day del volontariato in provincia di Cuneo Le iniziative proposte nella Granda in occasione della giornata regionale interamente dedicata alla solidarietà organizzata.

27/09/2014 AD ALBA Prima del convegno “La Riforma del Terzo settore raccontata dai protagonisti”, ad Alba, dalle 15 alle 17, alcune associazioni hanno aperto le porte delle loro sedi alla cittadinanza, nell’ambito dell’Open day del volontariato piemontese. Hanno aderito: Bakhita (Via pola 12), Cva – Centro Volontari assistenza (Via Pola, 12) Avc – Associazione Volontari cottolenghini (Via Vernazza 10,

c/o Cottolengo), Gira e Rigira (Via Santa Barbara, 8), Avis (Via Margherita di Savoia, 10), Asava – Ass. servizi autisti volontari ambulanze (Via Ospedale 14), Lilt (Via Bertero, 3), Famigliarmente (Via Mandelli, 9), Lucio grillo e la Bottega della cooperativa Alice (Corso Coppino, 48), Cri (Via Ognissanti, 30), In-Flusso nell’ambito di “Restart party” (c/o Centro Giovani H-zone (Piazzale Beausoleil, 1).

Foto dell’Open day di Alba nella bottega “Coccio e la Tela”, una delle sedi presso cui i volontari di Lucio Grillo prestano servizio, in Corso Coppino 48.

27/09/2014 A SAVIGLIANO “Hei tu! Hai midollo? - Un Goal per la vita” organizzata dall’Admo Savigliano. Stand di OdV con presentazione attività e possibilità di prelievo per chi intende sottoporsi alla tipizzazione Hla. Si legga l’articolo a pagina 35.

28/09/2014 A CUNEO Domenica 28 settembre a Cuneo, in Piazza Boves, dalle 9 alle 15, il CSV Società Solidale e le associazioni cuneesi sono scesi in piazza.

Scopo: farsi conoscere, promuovere le buone prassi e trasmettere alla cittadinanza che fare del bene fa stare bene. Porte aperte per conoscere, partecipare e sostenere.

Questo lo slogan dell’ottava edizione della Giornata Regionale del Volontariato, indetta dal Consiglio Regionale del Piemonte, e che quest’anno si è concretizzata con un vero e proprio Open Day realizzato in collaborazione con i CSV. Svariate associazioni il 28 settembre a Cuneo hanno raccontato il loro impegno sociale e civile alla cittadinanza. Si occupano di disabilità, di assistenza ai malati e agli

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uno stand informativo sul prato antistante il Museo medesimo.

28/09/2014 A GENOLA “Volo in arte” a cura dell’associazione Underground - Stand informativo dell’Associazione con laboratori di riciclo creativo, pittura e musica per bambini, laboratori circensi, di graffiti e body painting, convegno dibattito tenuto dai volontari dell’OdV con la partecipazione delle scuole, serata musicale con band giovanili del territorio.

anziani, di sostegno a donne in difficoltà, della donazione di sangue, di affido. Alle 12 si è svolto un flash mob in contemporanea con le piazze delle principali città piemontesi: tutti insieme, i volontari hanno colorato il cielo cuneese lanciando in aria palloncini pieni di “impegno e speranza”. Le Associazioni che hanno aderito all’iniziativa e, insieme al CSV, hanno allestito lo stand in Piazza Boves sono state: Alice Cuneo Onlus, Univoc, Il cammino di Sant’Anna, Telefono donna, Donna per donna, Fidas Provinciale, TeatroEterapia, Lilt, Genitori Pro handicap, Anteas, Intercultura, Anolf, Avis Provinciale, Conivip e Anfaa.

28/09/2014 A MIROGLIO DI FRABOSA SOTTANA L’associazione San Biagio Maria Vergine ha partecipato all’Openday regionale del Volontariato promuovendo l’iniziativa “Porte aperte

al Museo della Montagna e della sua Gente” che è consistito nell’offerta di visite guidate all’interno della struttura museale con l’illustrazione dei vari momenti della vita montanara.

Per divulgare il concetto di volontariato e promuovere l’attività svolta, l’Associazione ha altresì allestito

30/09/2014 A CUNEO CINEMA LANTERI “Dalla parte dei bambini: genitorialità al cinema”.

L’associazione Anfaa si presenta alla cittadinanza con la proiezione del film “Le nevi del Kilimangiaro” su tematiche dell’adozione e affido famigliare con introduzione volta a facilitare la lettura del film e delle tematiche proposte.

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CONVEGNO “LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE RACCONTATA DAI PROTAGONISTI” Il 1° ottobre è iniziata la discussione parlamentare, in Commissione Affari sociali, della Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. Di questa svolta normativa si è parlato ad Alba sabato 27 settembre durante il convegno “La riforma del Terzo settore raccontata dai protagonisti”, organizzato dalla Consulta comunale per il Volontariato e dal Comune di Alba, in collaborazione con CSV “Società Solidale” e Confcooperative – Federsolidarietà. L’onorevole Luigi Bobba, Sottosegretario di stato alle riforme e alle politiche sociali e membro del team di professionisti che si è occupato di stilare il testo di riforma, è intervenuto sulle novità in discussione, introdotto dal presidente della Consulta Sergio Taricco. La riforma mira a semplificare, riordinare e innovare la legislazione in materia arrivando, tra l’altro: alla stabilizzazione dell’istituto della destinazione del 5 per mille, alla semplificazione delle modalità di ottenimento del riconoscimento giuridico, alla creazione di un registro unico delle associazioni del Terzo settore, alla modifica della legislazione fiscale, alla revisione della disciplina che regolamenta l’impresa sociale e alla definizione del servizio civile universale. Anche il sistema dei Centri di Servizio per il Volontariato, nati nel 1991 con la Legge quadro sul Volontariato n. 266 del 1991, saranno rimessi a punto.

Secondo Bobba la Riforma è necessaria anche perché si verifica una distanza, a volte siderale, tra Carta costituzionale, legge fondativa e legislazione ordinaria e secondaria (circolari, decreti ecc.). L’ultimo comma dell’articolo 118 della Costituzione dice: “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

Onorevole Bobba indicativamente quali saranno i tempi di attuazione della Riforma del Terzo settore?

Entro Natale la riforma dovrebbe essere approvata alla Camera. Poi in gennaio al Senato. Seguiranno i decreti legislativi entro i primi mesi del 2015.

La Legge quadro del volontariato n. 266 del 1991, che aveva disciplinato il volontariato in forma organizzata, sarà rivisitata?

Certamente, l’articolo 3 della delega ha l’obiettivo di riordinare in un quadro più unitario le diverse normative di settore e dunque anche la 266/91.

Che cosa cambierà per i Centri di Servizio per il Volontariato? È ancora da definire, certamente statuto, funzioni e destinatari delle attività dei Centri di servizio dovranno essere ripensati.

Quali saranno i cambiamenti relativi al 5 per mille?

Sul 5 per mille si metterà mano sia ai criteri di accesso per i beneficiari che all’introduzione di modalità di totale trasparenza nell’uso dei fondi destinati attraverso questo strumento di sussidiarietà fiscale.

Si prevede anche l’abbattimento del tetto al 5 per mille?

Si procederà sia alla stabilizzazione del 5 per mille, che all’abbattimento del tetto nel 2015.

In che modo cambierà il Servizio civile volontario?

Si chiamerà servizio civile universale. Sarà più flessibile e consentirà una certificazione delle competenze. Entro il 2017 saranno ingaggiati circa 100.000 giovani.

Gli operatori del Terzo settore possono guardare alla riforma con ottimismo?

L’occupazione sarà salvaguardata?

Gli operatori del Terzo Settore stanno guardando con grande attenzione alla riforma. C’è un atteggiamento positivo e propositivo. Sono stati coinvolti fin dal lancio delle linee guida e dovranno essere i protagonisti di uni straordinario cambiamento. È una opportunità che non possiamo sprecare.

IL TERZO SETTORE Il Terzo settore è quel complesso di enti che si colloca tra lo Stato e il mercato. Ad aprile l’Istat ha presentato il censimento sull’azione volontaria nelle istituzioni non profit italiane. I volontari attivi in Italia risultano 4,758 milioni. Gli enti con volontari in organico, tra cui le OdV, sarebbero l’80,8 per cento dell’universo censito.

Il volontariato nel settore non profit italiano (1)

4,758 milioni + 43,5% (2001)

Istituzioni non profit Istituzioni non profit con volontari in organico

301 mila

+ 28% (2001)

243 mila = 80,8% + 10,6% (2001)

ROMA 16 APRILE 2014

STORIA DELLA RIFORMA DEL TERZO SETTORE A maggio, il Governo ha predisposto le Linee guida per una riforma del Terzo settore formulando i criteri per una revisione organica della legislazione riguardante il volontariato, la cooperazione sociale, l’associazionismo non-profit, le fondazioni e le imprese sociali. Dal 13 maggio al 13 giugno 2014, il Governo ha quindi aperto una consultazione pubblica sulle Linee guida, per confrontarsi con le opinioni degli attori del Terzo settore e dei cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del non-profit, di cui sono stati resi pubblici i risultati definitivi nel settembre 2014. Successivamente il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, nel corso della riunione del 10 luglio 2014, ha approvato un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. È composto da sette articoli ed è finalizzato ad operare - mediante il conferimento al Governo di apposite deleghe - una riforma complessiva degli enti privati del Terzo settore e delle attività dirette a finalità solidaristiche e di interesse generale.

Viene disciplinata la procedura di emanazione dei decreti legislativi, che include anche l’espressione del parere da parte delle commissioni parlamentari competenti; con la medesima procedura il Governo può adottare, entro dodici mesi dall’entrata in vigore dei decreti legislativi, disposizioni integrative e correttive dei decreti medesimi.

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Ehi tu! Hai midollo?

Quei 377 super eroi cuneesi Ci sono gesti che possono cambiare la vita: ogni scelta che chiunque decide di portare avanti potrebbe cambiare la strada di qualcun altro e, a volte, modificarne addirittura il destino. È la storia di chi, come Luca, Martina e Andrea e altri tanti, tanti giovani hanno deciso di dire Sì alla vita.

Si sono ritrovati nelle piazze di Alba, Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano, tra sabato 27 e domenica 28 settembre, ad attenderli i volontari dell’Admo, i Clown di Corsia di Vip Italia Onlus (ove presenti), i medici dei Servizi Trasfusionali degli Ospedali locali. E tanti, tanti amici: i volontari delle associazioni di sangue, della Croce Rossa, della Croce Verde, Proteggere Insieme e Asava per Alba, i Nodocomix per Savigliano e molti insegnanti resisi promotori che hanno accompagnato in piazza i propri allievi maggiorenni.

Nell’aria si respirava allegria, entusiasmo, ma soprattutto tanta speranza.

Era questo che, tutti coloro coinvolti nella manifestazione “Ehi, tu! Hai midollo?”, volevano trasmettere: fra tutti questi nuovi iscritti ci potrebbe essere il “donatore giusto” per chi aspetta di sottoporsi a trapianto per guarire dal suo tumore del sangue.

Ehi, tu! Hai midollo? è stata una giornata realizzata in concomitanza in 80 città italiane (e per la quarta volta nel cuneese) il cui obiettivo era informare, dalla piazza, che brutte malattie del sangue possono essere sconfitte, ma a volte la scienza e la medicina non sono sufficienti: occorre un gesto di una persona, che renda disponibile qualcosa di sé, assolutamente senza menomazioni, senza rischi per la propria salute, solo con la consapevolezza che quel gesto può ridare ad uno sconosciuto il bene più prezioso: la salute e la vita!

Si sono presentati 337 SuperEroi, perché in questo modo devono essere definiti, tutti giovani, pronti, anzi ansiosi di sottoporsi a quell’esame del sangue, dal nome un po’ strano “tipizzazione” che, come qualcuno dice ironicamente, serve a capire il tipo del proprio sistema genetico.

Questo è solamente il primo passo per capovolgere un destino, ma fondamentale per dare l’adesione al Registro dei Candidati donatori di midollo osseo.

Molti dubbi e incertezze tormentano ancora i giovani italiani su questa tematica, alcuni di hanno paura, in caso di donazione, rimanere paralizzati. Ma non è così! Lo hanno ben spiegato in piazza tutti gli organizzatori, a chi si avvicinava per domandarsi il perché di tanto entusiasmo. E non c’è emozione più realista e coerente nel chi aspetta un aiuto da un estraneo, che sa che senza quell’ultima speranza, i suoi sogni, le sue aspettative, potrebbero non avere futuro. E sono in tanti: il registro italiano apre la ricerca ogni anno per oltre 1.500 pazienti connazionali, ma solo per la metà di essi viene trovato il “Donatore Giusto”. Nella diffusione della notizia dell’iniziativa, hanno collaborato anche i genitori della piccola Maria (nome di fantasia) attraverso una sequenza di articoli pubblicati su tutti i settimanali del Saluzzese.

Dopo la giornata, sarà ancora il turno dei medici che, una volta estratte le caratteristiche genetiche dei candidati, le inseriranno in un registro consultato giornalmente dai dottori di tutto il mondo che hanno in cura un malato in attesa di trapianto, per vedere se al suo interno c’è qualcuno compatibile, il donatore “giusto”.

Essere chiamati a donare significa, dopo il sottoporsi ai dovuti controlli medici per la valutazione delle buone condizioni di salute, sottoporsi ad un prelievo di cellule staminali emopoietiche del midollo osseo, raccolte in anestesia dall’osso del bacino

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oppure dal sangue periferico, come una donazione di componenti del sangue. Ma non solo. Significa che, dopo la raccolta, forse in provincia di Cuneo, forse in Piemonte, forse in Italia, o in una qualsiasi altra parte del mondo, ci sarà una persona che potrà tornare a vivere e che non smetterà mai di ringraziare quell’anonimo donatore.

L’attività dell’Admo non si conclude con questa giornata ma prosegue in tutto l’anno. Per maggiori informazioni su come rendersi Donatore di Vita o semplicemente per collaborare nelle attività di promozione è sufficiente contattare l’associazione ai recapiti indicati sul sito www.admopiemonte.org.

I DETTAGLI DELLE PIAZZE - Alba: 110, Cuneo 56, Mondovì: 65, Saluzzo: 43, Savigliano: 103 PERCHÉ OCCORRONO I DONATORI? Lo spiegano i genitori di Maria, in un incontro di fine estate con i volontari dell’Admo della Sezione del Marchesato Saluzzese, e i giornalisti locali. Ora loro hanno un obiettivo ben specifico: la loro bambina ha una forma di leucemia, la sua speranza di guarigione è legata alla disponibilità di un donatore compatibile a darle un po’ delle sue cellule staminali emopoietiche, e vogliono diffondere la loro storia affinché sia

di stimolo a molte persone per l’iscrizione al Registro.

“Eravamo una bella famiglia” – esordiscono – “andava tutto per il verso giusto fino a quel giorno in cui abbiamo portato la nostra bambina dal pediatra per il bilancio di salute. Un ingrossamento della milza ha destato subito sospetto, dopo le analisi la terribile diagnosi: leucemia mieloide cronica, che raramente colpisce i bambini al di sotto dei sette anni ed è più frequente negli anziani” Da quell’istante iniziano i continui spostamenti verso il Centro Ospedaliero di Rifermento per i bambini, l’Ospedale Regina Margherita di Torino, per le terapie, le visite, i colloqui, i controlli, sempre contraddistinti dalla grande umanità e dalle attenzioni di tutti coloro che vi lavorano. Passano i giorni, per fortuna Maria accetta tutto quanto al quale è sottoposta, insieme agli altri bambini e aggiungendo quel pizzico di fantasia, lotta a testa alta contro la malattia. “È il gioco a salvarli – dicono i genitori – lei ha perfino dato un nome al suo cvc (catetere venoso centrale) e vuole in tutti i modi lottare contro quelle cellule malate, come al luna park immagina di colpirle con la pistola ad aria”.

Nel frattempo tutti i membri della famiglia si sono sottoposti ai test di compatibilità, purtroppo nessuno di loro è risultato compatibile. Occor-

rerà cercare nel registro dei volontari. Dopo il primo ciclo di cure, la piccola ha il permesso per rientrare a casa, la gioia della famiglia di essere, perlomeno per qualche giorno uniti, fa superare tutte i disagi dell’avere un paziente ammalato in casa: occorre disinfettare costantemente la zona del catetere soggetta a rischio infezioni, la casa deve essere sempre molto pulita. Una cosa difficile è anche gestire la mancanza di Maria verso i compagni dell’asilo: “un giorno quando ci trovavamo ad accompagnare la sorella in zona, lei ha voluto correre verso le sue finestre e guardare se qualcosa è cambiato. Un colpo al cuore”.

Ma poi la bella notizia: durante un controllo al Regina Margherita i medici avvisano i genitori di Maria che il donatore compatibile e disponibile c’è. E’ un sogno che si avvera! È così raro trovarlo e per lei c’è! Ora Maria si dovrà sottoporre a un’altra dura prova: la chemio che le permetterà di ripulire il suo midollo dalle cellule malate per poi infonderle quelle nuove. “Fino ad oggi” dice la mamma “i genitori degli altri bambini ci guardavano in modo strano perché vedevano che la nostra piccola aveva ancora tutti i capelli. Questo perché a Maria sono bastate, per tenere a bada quella malattia, le cure farmacologiche. Erano quasi invidiosi. Ora che si dovrà sottoporre al ciclo nella camera sterile sarà un’altra dura prova. Il nostro pensiero va a tutti quei genitori, a tutti quei pazienti, che invece stanno ancora aspettando che uno sconosciuto dica: sì, ti aiuterò. Che la nostra testimonianza tocchi il cuore di tutti coloro che, in possesso dei requisiti di idoneità, possano riflettere di cosa significa per un genitore dare una speranza per la guarigione del proprio bambino”.

E IN TUTTO IL PIEMONTE? Le iscrizioni nelle piazze piemontesi coinvolte sono state 1.761, le promesse 31. Nelle regioni ove non è stato possibile prelevare il sangue in piazza, si sono effettuate le prenotazioni ai centri trasfusionali. I totali Italiani sono stati: 4.991 iscrizioni, 211 promesse, 411 appuntamenti.

Admo Piemonte

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Voci nel mondo presenta “Eravamo Noi” Una mostra a Dronero dedicata alla nostra emigrazione per capire le esigenze dei migranti dei giorni nostri Due giorni dedicati all’integrazione, una mostra e uno spettacolo teatrale per far riflettere e promuovere il rispetto reciproco attraverso la conoscenza. Questi gli obiettivi che si prefiggeva l’associazione Voci del Mondo con gli eventi realizzati il 24 e 25 ottobre, in collaborazione con il CSV Società Solidale e con il patrocinio del Comune di Dronero.

Obiettivi raggiunti magnificamente attraverso un percorso mirato a superare la paura del diverso e a promuovere la condivisione e la voglia di stare insieme.

“In tutte le nostre famiglie – spiega Elda Gottero, Presidente dell’associazione Voci del Mondo – c’è un antenato che è emigrato in un paese straniero. Per questo motivo abbiamo deciso di affiancare al laboratorio teatrale la realizzazione di una mostra che si propone di mettere a confronto la situazione dell’attuale immigrazione con quella vissuta dai nostri antenati emigrati dalla valle Maira in tutto il mondo. La realizzazione della mostra è stata possibile grazie alle persone che ci hanno regalato un po’ del loro tempo e che si sono impegnate con entusiasmo e dedizione. Siamo certi che per superare la paura del diverso, per riuscire a guardare l’altro senza pregiu-

dizio, sia fondamentale conoscere e informarsi.” Di grande impatto emotivo è stata la rappresentazione teatrale “L’orda – Quando gli albanesi eravamo noi” (tratto dal libro di Gian Antonio Stella) messa in scena da un gruppo di attori droneresi italiani e stranieri. “Il teatro è stata la scintilla che ha permesso di conoscerci meglio e di creare la vera integrazione. – spiega Cristiano Ferrua, registra dello spettacolo – Le prove dello spettacolo non erano solo un modo per fare bene sul palcoscenico ma erano soprattutto l’occasione per passare del tempo insieme divertendoci. Quando abbiamo iniziato eravamo degli sconosciuti, ora siamo compagni, un gruppo di amici.” Il laboratorio teatrale di Voci del Mondo, è la di-

mostrazione concreta che l’integrazione funziona e dà la possibilità di capire che vivere bene insieme, se si superano le paure e i pregiudizi, è bello e arricchente.

La mostra è visitabile fino al 9 novembre, il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 presso il Salone polivalente a Dronero. Per gruppi e scolaresche apertura straordinaria su richiesta. Visitarla non è solo piacevole, ma è anche molto importante perché i pannelli danno la possibilità di conoscere la realtà trascorsa, spesso dimenticata o volutamente ignorata. Attraverso le immagini e i racconti dell’emigrazione dei nostri nonni, si vuole far breccia nel cuore delle persone.

Elisa Girardo

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Testimonianze di Volontariato

di Giorgia Barile

Grazie a coloro che mi rendono felice per il semplice fatto che esisto Da questo numero “Società Solidale” propone una rubrica dedicata ai testimoni della solidarietà in provincia di Cuneo. Per segnalare volontari speciali contattare la redazione via email all’indirizzo redazione@csvsocsolidale.it.

Mi presento così: Mi chiamo Marianna Micheletto sono nata a Torino il 9 giugno 1975 e abito a Fossano in un bellissimo alloggio di residenza popolare adibito per persone diversamente abili.

Diversamente abile perché ho una sclerosi multipla progressiva diagnosticata nel 1995. Non sono né laureata né ho un diploma di scuola secondaria, ma questo non mi ha impedito d’imparare la lezione più difficile cioè vivere rendendo felice il mio prossimo. Ho lavorato per venti anni in diversi settori, poi la salute è peggiorata e mi sono fermata. Adesso faccio quello che ho sempre desiderato cioè dedicarmi a coloro che hanno bisogno. Svolgo diverse attività di volontariato, tre volte alla settimana faccio animazione in una struttura per anziani, un giorno lo dedico al doposcuola per i ragazzi della scuola media e il restante lo dedico all’associazione Alice di Cuneo di cui vado fiera perché mi sento utile con la possibilità di esprimere il mio io. Concludo scrivendo un GRAZIE a coloro che mi rendono felice solo per il semplice fatto che esisto.

Marianna Marianna, nel servizio come volontaria hai mai riscontrato barriere architettoniche o mentali?

Non ti nascondo il fatto che vedere una disabile che fa volontariato destabilizza molto le persone, bisogna avere il carattere per saper porsi e imporsi. Barriere architettoniche all’interno delle strutture dove svolgo tale servizio non ce ne sono.

Su che cosa è più urgente intervenire, secondo te, nella nostra società: sulla prevenzione o sulla cura?

Le persone dovrebbero cominciare a prendere coscienza che non viviamo in una cupola di cristallo e non si rendono conto dell’importanza della prevenzione e preferiscono far finta di nulla. Ho osservato che quando consegniamo opuscoli informativi, il più delle persone non lo sfoglia e lo infila nella borsa come fosse un volantino pubblicitario. Per quanto riguarda la cura, nella nostra società tutto è dovuto e noi dobbiamo cominciare a inculcare nella testa delle persone che se vogliamo migliorare la nostra qualità di vita dobbiamo darci da

fare e in un certo senso non pretendere tutto visto che le risorse diminuiscono. Il messaggio dovrebbe essere: rinunciamo magari a qualcosa di superfluo per un corso riabilitativo o un corso di logopedia o un corso su come e cosa mangiare. Lo so, può sembrare un’utopia, ma secondo me dobbiamo incominciare da qui. Le risorse economiche che vengono devolute sono sempre più ristrette e a questo punto tocca anche a noi come disabili rinunciare a qualcosa. Essere disabile non vuol dire “a me spetta di diritto tutto”.

Se dovessi parlare con i governanti, dato che in questo periodo è al vaglio la Riforma del Terzo settore, che cosa chiederesti o diresti?

Ai governanti chiederei se fosse possibile fare una riforma in cui si obbligano tutte le persone che sono a casa in mobilità, in cassa integrazione, in disoccupazione cioè coloro che percepiscono un sussidio di fare ore di volontariato invece di lavoro in nero. E questo vale anche per un disabile: se ne ha ancora la possibilità e percepisce delle forme pensionistiche è doveroso rendersi utile al prossimo.

Quale messaggio daresti ai giovani per avvicinarli al volontariato?

Il mio messaggio è molto duro, ma a loro direi che la vita è fatta di priorità e che devono imparare a conoscere il valore delle cose non il loro prezzo. Io sono una persona molto estremista e penso che il volontariato dovrebbe essere inserito come una materia scolastica, d’obbligo.

Questo per far vedere in modo tangibile che cos’è il volontariato, in che cosa consiste e la soddisfazione interiore che ti lascia dentro. Forse così si incomincia a entrare nell’ottica di prevenzione.

«Un giorno un uomo ricco consegnò ad un uomo povero un cesto di spazzatura, l’uomo povero se ne andò con il cesto, lo svuotò e lo lavò e poi lo riempì di fiori bellissimi, ritornò dall’uomo ricco e glielo diede, l’uomo ricco si stupì e gli disse: “ Perché mi hai dato fiori bellissimi se io ti ho dato spazzatura?”. E l’uomo povero disse: “Ogni persona dà ciò che ha nel cuore”».

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Dal fango dell’alluvione al volontariato in provincia di Cuneo Vent’anni fa l’alluvione metteva in ginocchio le province di Asti, Cuneo e Alessandria. Da quel tragico evento si riemerse anche grazie ai volontari. Nella Granda nacquero le associazioni di protezione civile. Il CSV Società Solidale, a dieci anni, aveva ricordato la spinta solidaristica scatenata dagli eventi del 1994 con il libro fotografico “I volti della solidarietà: dal fango dell’alluvione 1994 alla nascita del volontariato”. Quest’anno ha dedicato il Bilancio sociale alla rinascita, dopo la tragedia, in occasione del ventennale. Sulla rivista, da questo numero in avanti, si propone una carrellata di iniziative organizzate dalle associazioni per ricordare quel tragico evento. Per segnalare manifestazioni, fotografie o testimonianze scrivere a: redazione@csvsocsolidale.it.

“COME ACQUA CHE SCORRE” Traendo spunto da un celebre libro di Marguerite Yourcenar, quest’anno il programma di Ellisse cultura per il territorio, associazione che riunisce volontari di Bastia Mondovì, Carrù, Castellino Tanaro, Cigliè, Clavesana, Farigliano, Magliano Alpi, Piozzo, Rocca Cigliè, ha avuto come tema “l’acqua” in tutte le sue forme e declinazioni, sia positive che negative.

Ricorrendo, nel 2014, il ventesimo anniversario dell’alluvione tragicamente abbattutasi in questa parte di territorio nel 1994, particolare rilievo è stato dato a questo evento e alla furia devastatrice del fiume Tanaro, che lambisce quasi tutti i paesi che aderiscono al progetto Ellisse. Quel dramma è stato ricordato attraverso racconti, filmati e testimonianze. Il paese che ha pagato di più in termini di vittime e danni è stato Clavesana ed è proprio qui, nel salone recentemente riaffrescato, ora sede del Museo storico-etnografico, che si è svolta la rievocazione di quelle giornate attraverso la lettura da parte di Luca Occelli di articoli tratti dai giornali nazionali e locali come “Paesi tuoi” e le interviste condotte dalla professoressa Elena Sardo.

Toccanti ed estremamente precise sono state le testimonianze dei sindaci di quel periodo di: Carrù,

Piozzo, Farigliano, Bastia Mondovì e Clavesana oltreché del Presidente della locale cantina di vini che era diventata una casa temporanea per chi la aveva persa e un centro per il coordinamento dei soccorsi. Attraverso il filmato del regista Remo Schellino, sono state proiettate le immagini dei paesi distrutti dall’impeto dell’acqua del Tanaro, i racconti dei tanti abitanti colpiti da questa tragedia, i soccorsi che, seppure in ritardo, hanno iniziato a funzionare e poi la grande solidarietà dimostrata dall’Italia intera attraverso il lavoro dei volontari accorsi in questo territorio, con la raccolta di contributi attraverso i giornali, la scuola e le amministrazioni pubbliche. Tutto il racconto che si è svolto, nel pomeriggio di domenica 22 giugno è stato filmato e rimarrà come importante testimonianza di quei giorni. L’acqua e il fiume non sono solo distruzione, ma anche bellezza, luoghi incontaminati sentieri, calanchi, tradizioni e lavori legati alla vita del Tanaro.

Alla scoperta di tutto questo, sono state organizzate due passeggiate, domenica 22 e sabato 28 giugno.

Nella prima si è scoperta la Frazione Viaiano del Comune di Farigliano dove si è anche svolto un laboratorio artistico per i bambini e un piccolo concerto teatrale alla sera; nella seconda i partecipanti sono partiti dalla Frazione Navian-

te e, lungo le rive del fiume, sono arrivati a Clavesana fermandosi ad ascoltare le letture di alcuni brani del libro “Naviante appunti per una storia”. Interessante è stata la dimostrazione dei vari tipi di pesca che da sempre viene praticata nelle acque del fiume; maestri esperti sono stati due persone anziane e un giovane allievo che nell’occasione ci ha fatto vedere che è ancora possibile come tanti anni fa fare una bella nuotata nel Tanaro.

Purtroppo in conseguenza dell’alluvione la spiaggia del Navetto è stata distrutta, ma gli abitanti della frazione pensano di rifarne un’altra, ideale per gli afosi pomeriggi estivi; è un modo per ricordare e vigilare perché insieme alle amministrazioni locali sia posta una sempre maggiore attenzione all’ambiente.

Questo è anche l’obiettivo che si pone l’associazione Ellisse che ha a cuore la tutela e la conoscenza del nostro territorio. .

La presidente Anna Maria Zecchino

ALBA: 20 ANNI DOPO Ad Alba, tra i vari eventi, abbiamo selezionato quelli più direttamente legati ai volontari. S’incomincerà martedì 4 novembre, alle 21, nella sala del Consiglio comunale, con la presentazione del libro “Eroi nel fango”. Sarà presente l’autrice Paola Scola, in collaborazione con il Rotary

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Foto di Severino Marcato

Club Alba. Mercoledì 5 novembre, alle 17, nel Palazzo Banca d’Alba, si inaugura la mostra fotografica “Un fiume di ricordi. L’alluvione del 4-56 novembre ‘94 nelle foto di allora” realizzata dal Consiglio regionale del Piemonte. Seguirà il lancio commemorativo della corona di fiori sul ponte sul Tanaro di Corso Torino, alle 18. Alle 21 si terrà la prima nazionale del documentario “Acqua e Terra”, scritto e diretto da Federico Moznich, nella Chiesa San Giuseppe. Sabato 8 novembre sarà interamente dedicato al volontariato. A mezzogiorno, nel Palazzo Banca d’Alba, verrà realizzato un info point rivolto ai volontari che parteciparono ai soccorsi nel 1994.

Si andrà avanti fino alle 14. Alle 19.30 sarà il momento della condivisione di esperienze, di testimonianze e della cena sociale, riservata proprio ai volontari. Domenica 9 novembre, alle 9, il sindaco di Alba Maurizio Marello consegnerà ai volontari gli attestati. Alle 10.30, nella Cattedrale, sarà celebrata la Messa.

Alle 17.45 si chiuderà con l’arrivo della camminata “AndarTan” e con l’incontro pubblico a cura di Anna Rastello e Riccardo Carnovalini in Piazza Risorgimento. Sul prossimo numero di “Società Solidale” immagini e resoconti con al centro i volontari.

ESERCITAZIONE DEL 1° RAGGRUPPAMENTO PROTEZIONE CIVILE ANA In occasione del ventesimo anniversario dell’alluvione che nel 1994

colpì pesantemente le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria a causa dell’esondazione dei fiumi Po, Tanaro e molti loro affluenti, causando 70 vittime e 2226 sfollati, il 18 ottobre il primo Raggruppamento di Protezione civile Ana ha partecipato con le proprie squadre a un’esercitazione sulle sponde del Tanaro ad Asti. Dalla Sezione di

Cuneo sono intervenute le squadre di Dronero e Caraglio, nella zona di “Trincere”. Il prezioso aiuto dei volontari ha permesso la rimozione della vegetazione presente sulle sponde, pericolosa in caso di esondazione, con la collaborazione delle squadre locali di Protezione civile, la Provincia di Asti e il Corpo Forestale dello Stato. L’impegno dei volontari Ana si è contraddistinto per la collaborazione e il risultato ottimale.

I volontari di Protezione civile Ana di Cuneo, delle squadre di Peveragno, Spinetta-Oltregesso e Madonna dell’Olmo, sono inoltre intervenuti in provincia di Alessandria nelle zone colpite da forti piogge ed esondazioni nelle ultime settimane, collaborando per la rimozione del fango e il ripristino dei luoghi.

Complessivamente l’unità di Protezione cvile dell’Ana Sezione di Cuneo, ha lavorato con i suoi volontari dal 18 al 21 ottobre, nelle diverse zone di intervento, per un totale di 260 ore.

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Intervista all’associazione La Rondine di Fossano

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di Debora Sattamino

La redazione di “Società Solidale” continua l’approfondimento dedicato ai diversi settori del volontariato. Si prosegue con l’esplorazione delle associazioni che si occupano di animali. Su questo numero abbiamo posto alcune domande a Gianni Salzotto, presidente dell’associazione La Rondine di Fossano. Le associazioni interessate a un’intervista possono scrivere all’indirizzo rivista@csvsocsolidale.it.

Come è nata l’Associazione e di che cosa si occupa?

L’associazione è nata dalla volontà di una anziana simpatizzante, che trovandosi impossibilitata ad accudire il proprio gatto, in occasione di un ricovero ospedaliero, costretta a lasciare il proprio amico ad una vicina di casa, lo ritrovava, quando fu dimessa dall’ospedale, messo fuori casa, ammalato e denutrito. Memore di quel trauma, la sig. Blonda, volle che nascesse una struttura in grado di risolvere queste problematiche, gestita da volontari che formarono l’associazione La Rondine, pur continuando a collaborare con la sezione Lida Carrù - Mondovì - Ceva, dalla quale proveniva la maggior parte di essi.

Con un progetto provinciale, nel 2008, venne affittato e riadattato un vecchio fienile e nacque il rifugio per piccoli animali che prese il nome dall’associazione, dove il primo ospite, che ci vive tutt’ora, è un micio di una signora che a causa della sua disabilità, non può gestire al proprio domicilio, ma che mensilmente viene a visitare in struttura, sapendolo protetto ed amato.

Alla morte di Blonda ci trovammo un lascito testamentario che permise all’associazione di acquistare l’immobile e di riattare anche il pianterreno, dotandolo di altre tre camerette per cani, oltre alle otto esistenti al primo piano per i felini e alla cameretta per i conigli e altri roditori.

Quali sono le vostre attività?

In questi anni abbiamo accolto mici di persone che dovevano scontare pene carcerarie, poi restituiti ai proprietari quando rientrarono al loro domicilio, mici di militari in missione in paesi stranieri, i cui parenti erano impossibilitati ad accogliere

presso le proprie abitazioni, coniglietti di persone con problematiche di allergie e ben 11 gatti che per vari motivi la Lida non era riuscita ad affidare, in questa struttura hanno trovato rifugio.

Come viene gestito il rapporto con la società contemporanea e quali sono le problematiche che dovete affrontare?

La maggior problematica da affrontare è la necessità di quotidiana presenza di volontari per accudire gli animali, che essendo abitudinari tollerano poco la presenza di estranei e tendono a legarsi affettivamente a poche persone, pertanto, chi presta la propria opera deve farlo in modo assiduo, per non creare traumi alle bestiole. Fortunatamente, la crescente sensibilità verso gli animali ha portato un maggior interesse verso quelli accuditi da noi, mentre prima suscitava più compassione il cane del canile, ora vediamo un maggior numero di persone disposte ad aiutarci ad accudire gatti e coniglietti, consci che anche loro soffrono del distacco momentaneo dai loro proprietari e necessitano, nel caso di quelli il cui amico umano non potrà far ritorno per lungo tempo, di molte attenzioni ed affetto.

Bisogna, inoltre, mantenere il contatto con la persona che ha dovuto forzatamente lasciare il proprio animale, cercando di rassicurarla, quando è possibile, andando a visitarla portandole foto e notizie, perchè nelle strutture ospedaliere non ci è permesso portare l’animale in visita, nonostante questo potrebbe essere di aiuto al paziente ricoverato.

Le difficoltà maggiori le riscontriamo nel reperire fondi per alimentare gli animali ospitati, per pagare

le spese di riscaldamento, luce ed acqua, affidandoci alle offerte di chi conoscendo il nostro operato, ci ha sostenuto sinora.

Anche i Servizi sociali, i Carabinieri, i Servizi veterinari, che hanno indirizzato persone che necessitavano di aiuto per i loro animali, hanno approvato e gradito l’impegno profuso dai volontari che si sono resi disponibili per situazioni di emergenza, affrontando con tatto e delicatezza momenti di distacco traumatici tra umano ed animale, perchè la preparazione dei volontari è stata fondamentale.

Progetti futuri?

Purtroppo lo spazio di cui disponiamo è poco, rispetto alle esigenze, ma cerchiamo di fare del nostro meglio, garantendo assistenza a chi ne fa richiesta (a breve arriveranno altri mici di una persona in lista per un trapianto, a cui abbiamo almeno dato sollievo garantendole che appena verrà convocata, saremo pronti al ritiro e alla custodia dei suoi affetti).

Aupichiamo la nascita di altri rifugi analoghi, dato il crescente numero di richieste in merito, anche dal di fuori della provincia.

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Scuola e Volontariato

NOTIZIE dal CSV

a cura di Giorgia Barile

NOVITÀ NORMATIVE RIFORMA TERZO SETTORE, COMPARE L’INFOGRAFICA SUL SITO DEL GOVERNO Pubblicata sul sito del Governo “Passo dopo passo” l’infografica relativa alla riforma del Terzo Settore. Buona parte dei temi oggetto di sottolineatura riguardano l’impresa sociale, rispetto alla quale si evidenzia la possibilità di distribuire utili seppur con regole e limitazioni e la possibilità di fruire delle risorse di un apposito fondo di rotazione e di incentivi fiscali. Consulta: www.passodopopasso.italia.it.

IL CONSIGLIO DI STATO: SERVIZIO CIVILE NAZIONALE APERTO ANCHE AI CITTADINI STRANIERI. Un comunicato stampa congiunto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Gioventù e del

Servizio Civile Nazionale e del Ministero del Lavoro e Politiche sociali, del 10 ottobre rende noto che il Consiglio di Stato in data 9 ottobre 2014 ha depositato il parere n. 1091/ 2014, richiesto dall’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, su sollecitazione del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale in vista dell’adozione di bandi straordinari di SCN, in merito alla possibilità di disapplicare l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 5 aprile 2002, n.77, che limita l’accesso al servizio civile ai cittadini italiani, per il contrasto con la normativa comunitaria. L’Alto Consesso ha ritenuto, nel citato parere, che la disposizione sopra richiamata “vada disapplicata in quanto incompatibile con il divieto, sancito dalla normativa europea, per gli Stati membri di prevedere per i cittadini stranieri (siano essi comunitari, extracomunitari lungo soggiornanti o beneficiari di protezione internazionale), anche in ordine alla formazione professionale, un trattamento diverso rispetto a quello stabilito per i cittadini nazionali”.

FONTE: www.serviziocivile.gov.it

NOVITÀ FISCALI AMBULANZE E VOLONTARIATO: CHIARIMENTI SU TRASPORTO MALATI E PEDAGGI AUTOSTRADALI GRATUITI Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emesso, lo scorso 2 ottobre, la Circolare 8 ottobre 2014 “Telepass Esenti – Disdetta Accordo Anpas e Autostrade per l’Italia e nuove procedure per esenzione pedaggio e telepass”, introducendo alcune novità sulla regolamentazione del servizio di ambulanze e trasporto malati in autostrada a cura delle associazioni di volontariato. Il documento risolve il problema del pedaggio autostradale per le ambulanze delle associazioni di volontariato. Le associazioni lamentavano il fatto che l’esenzione dal pedaggio fosse contemplata solo per i mezzi in attività di soccorso o di trasporto di emergenza dei malati di emergenza e che questa limitazione ostacolasse il normale trasporto dei malati non in casi di emergenza come nel caso di chi debba essere trasportato per una dialisi o per cure ordinarie. La nuova circolare estende l’esenzione del pagamento del pedaggio anche a questi casi a patto che il servizio sia gratuito.

Vengono escluse le attività di trasporto malati effettuate

dietro pagamento di un corrispettivo che comprenda anche il rimborso del pedaggio. Nel documento si precisa che nel concetto di “soccorso in emergenza” sono ricomprese le seguenti attività: servizio 118, trasporto organi, trasporto sangue ed emoderivati in condizioni di emergenza, trasporto sanitario assistito (con medico o infermiere a bordo), trasporto neonatale/pediatrico, trasporto di pazienti oncologici, trasporto pazienti dializzati che necessitano dell’utilizzo di ambulanza come da attestazione del centro dialitico. “Veniamo così incontro – dichiara il ministro Lupi – sia alle giuste richieste del mondo del volontariato sia alle esigenze delle società autostradali di garantire l’esenzione solo a chi effettivamente fa un servizio gratuito. In questo senso ho apprezzato la collaborazione che le associazioni di volontariato hanno offerto per eliminare i casi di abusi che in passato, anche se non in modo generalizzato, si erano verificati”. Sul sito di Anpas Nazionale è stata pubblicata una “Guida pratica per l’Adesione al servizio Telepass per i veicoli delle Associazioni di Volontariato adibiti al soccorso, e la Circolare 8 ottobre 2014 “Telepass Esenti – Disdetta Accordo Anpas e Autostrade per l’Italia e nuove procedure per esenzione pedaggio e telepass”. FONTI: http://www.anpasnazionale.org, http:// www.mit.gov.it.

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NOTIZIE dal CSV SOPRA I 1000 EURO F24 SOLO ONLINE Per i contribuenti sarà più complicato pagare le imposte, i contributi previdenziali e i premi assicurativi a partire da mercoledì 1° ottobre 2014. L’articolo 11, comma 2, del Decreto legge 66/2014 (decreto “bonus Irpef”) ha esteso a persone fisiche, non imprenditori o professionisti, l’obbligo dell’invio telematico dei modelli F24 sopra i 1000 euro, già previsto dal 1° gennaio 2007 per i titolari di partita Iva. I pagamenti dovranno essere effettuati tramite i servizi telematici delle entrate (F24 web, F24 online e F24 cumulativo) o delle banche o delle poste.

Le eccezioni Per gli F24 obbligatoriamente telematici sarà possibile solo l’addebito nel proprio conto corrente, con la conseguenza che non si potranno più pagare in contanti, con assegni bancari o circolari (in banca, in posta o presso Equitalia), con vaglia cambiari (Equitalia), con bancomat (in banca o presso Equitalia) ovvero con assegni postali, vaglia postali o carta Postamat (in posta).

Il pagamento con F24 cartaceo, invece, potrà essere effettuato, presso le banche, le poste o uno sportello di Equitalia, unicamente da chi non è titolare di partita Iva se dovrà pagare, senza alcuna compensazione, un modello unificato con un saldo pari o inferiore a 1000 euro. Fonte: www.ilsole24ore.com

CONTINUA LA CAMPAGNA NO PROFIT NO IVA Riceviamo e pubblichiamo Continua l’iniziativa lanciata dal Corriere della Sera e dal Tg La7 per la detassazione dell’Iva sulla beneficenza. Le due testate avevano preso ad esempio il caso che le riguardava in prima persona: i due media, infatti, attraverso il comitato «Un aiuto subito», dopo aver raccolto tra i propri lettori circa 3 milioni di euro, e portato a compimento la ricostruzione del polo scolastico di Cavezzo, andato distrutto nel terremoto dell’Emilia, si sono ritrovati a dover sborsare circa 300 mila euro d’imposta. Un balzello da pagare nonostante la scuola sia un bene che resterà alla comunità locale, con buona pace di uno Stato che addirittura tassa chi prova a sopperire alla sue mancanze. La proposta ha trovato larga condivisione tra associazioni di volontariato, organizzazioni culturali, cooperative, fondazioni, Ong e comitati che in tutti i comparti – dal socio-sanitario ai servizi alla persona passando per la cultura, l’ambiente e la cittadinanza attiva – da decenni s’impegnano per

l’Italia e da decenni si vedono tassati come qualunque altro settore. Mentre nel resto d’Europa si punta sulla defiscalizzazione delle donazioni, il decreto legge per ridisegnare il welfare italiano rischia di essere una scatola vuota, con una copertura finanziaria insufficiente e poco coraggio nell’innovazione. Se questa è la risposta al deficit d’attenzione nei confronti del Terzo settore, la strada da fare è ancora in salita. Invece di spingere il no profit a un salto di qualità per avviare al meglio l’azione di supplenza nei servizi alla persona, nella ricostruzione di scuole e ospedali, nella salvaguardia dei patrimoni artistici, la politica italiana rimaneggia generiche linee guida e rinuncia a responsabilizzare associazioni e cittadini nel volontariato sociale. Un percorso che si può agevolare, come avviene in altri Paesi europei e negli Stati Uniti, dove le donazioni sono deducibili dalle tasse e le Onlus non devono pagare gabelle. L’Iva incassata dallo Stato con l’aliquota al 10 per cento (come nel caso denunciato dal Corriere per il polo scolastico del Comune di Cavezzo, distrutto nel terremoto dell’Emilia) è un’iniquità che scoraggia la generosità. Per questo la campagna no profit no Iva va avanti. Eliminare l’Iva, evitando tassazioni penalizzanti a chi fa del bene è un provvedimento semplice e concreto: non è una perdita, ma un’opportunità. Sostengono la campagna No Profit No Iva (ma le adesioni continuano a crescere): Acli – Associazioni cristiane lavoratori italiani, Action Aid, Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Amnesty International – Italia, Aisac – Associazione per l’Informazione e Studio dell’Acondroplasia, Aitr – Associazione Italiana Turismo Responsabile, Amref Italia, Anpas – Associazione nazionale pubbliche assistenze, Arci – Associazione ricreativa e culturale italiana, A.S.Di – Centro di assistenza alla persona e alla famiglia, Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, Associazione San Antonio Onlus – Verona, Auser, Avis – Associazione volontari italiani sangue, Banca Prossima, Career Day Cattolica, Ciai Onlus, Codacons – Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori, Compassion Italia Onlus, Comunità San Patrignano, Cgm – Gruppo cooperativo, Cnv – Centro nazionale per il volontariato, Cooperativa “Il Samaritano”, Enzo B Onlus, Fai – Fondo ambiente italiano, Fondazione Aiutare i bambini, Fondazione Ant, Fondazione Ariel, Fondazione Cariplo, Fondazione Con il Sud, Fondazione ForTeS, Fondazione Ivo de Carneri Onlus, Fondazione Montalcini, Fondazione San Patrignano, Fondazione Sodalitas, Fvp – Fondazione volontariato e partecipazione, Forum Terzo Settore, Gils – Gruppo italiano lotta alla sclerodermia, Greenpeace, Gruppo Aleimar Onlus, Human Foundation, Il Giornale della Protezione Civile.it, Istituto Fondazione Banco di Napoli, Iid – Istituto italiano della donazione, Italia Altruista, Italia Unica, L’Africa Chiama Ong, Legacoop, Legambiente, Lilt – Lega Italiana per la lotta contro i tumori Milano, LuBeC, Lucana Film Commission, Marevivo, Magicaburla Onlus, Milano Altruista, Movimento MLFM – Movi-

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NOTIZIE dal CSV mento per la lotta contro la fame nel mondo, Peter Pan onlus, Piuculture.it, Pro Loco Muggia, Riso fa buon sangue – Amici del Cabaret, Save the Children, Scuola di Roma Fund-Raising.it, Sinthesi – strategie per l’innovazione sociale, Sos – Villaggio dei Bambini, Spazio Aperto Servizi – cooperativa sociale Onlus Milano, Terre des Hommes, The Children for Peace Onlus, Voce – La casa del volontariato di Milano, Volontariato Oggi, VolontariatOggi.info, Welfareweb, WWF Italia, YouAble. (di: Giangiacomo Schiavi, Luca Mattiucci) FONTE: http:// sociale.corriere.it/2014/09/27; http://sociale.corriere. it/2014/08/3.1

5 PER MILLE 2014: GLI ELENCHI DEI SOGGETTI RITARDATARI Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono stati pubblicati gli elenchi, aggiornati al 30 settembre 2014, degli enti non profit che hanno presentato l’istanza di partecipazione al riparto del cinque per mille dopo i termini previsti per l’iscrizione. Sono disponibili, in tre distinti elenchi, i dati degli enti del volontariato, delle associazioni sportive dilettantistiche e degli enti della ricerca scientifica che hanno presentato la domanda di iscrizione al 5 per mille dopo i termini. I soggetti interessati potevano regolarizzare la loro posizione entro il 30 settembre 2014, ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del Dl 16/2012 inviando la documentazione integrativa e versando una sanzione di importo pari a 258 euro tramite il modello F24 con codice tributo 8115. FONTE: www.agenziaentrate.gov.it.

DICHIARAZIONE IMU PER LE ODV: PROROGA SCADENZA AL 1° DICEMBRE SLITTA AL 1° DICEMBRE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IMU/TASI DEGLI ENTI NON COMMERCIALI RELATIVA AGLI ANNI 2012 E 2013. È stato firmato il 23 settembre il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 23 che differisce

dal 30 settembre 2014 al 30 novembre - o meglio al 1° dicembre 2014 in quanto il 30/11 cade di domenica - il termine per la presentazione della dichiarazione «Imu Tasi Enc» - relativa agli anni 2012 e 2013 - previsto dal comma 2 dell’art. 5 del decreto 26 giugno 2014.

Per gli immobili di proprietà delle Organizzazioni di Volontariato, ad esclusiva destinazione non commerciale, è prevista l’esenzione dall’imposta Imu (pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 26 giugno 2014 con il quale è stato approvato il Modello di dichiarazione ai fini Imu e Tasi per gli enti non commerciali).

Con il modello approvato, le OdV devono comunicare l’esenzione Imu relativamente agli anni 2012 e 2013 ora entro il 1° dicembre 2014. La dichiarazione deve essere presentata per via telematica. Si consiglia di contattare gli uffici del Comune di competenza per ottenere precisazioni su questo e sugli altri tributi locali, come la Tasi.

Si ricorda che, a partire dal 2014, l’esenzione varrà anche per la Tasi. Quest’anno l’esenzione Imu spetta per gli immobili ad esclusiva destinazione non commerciale che siano destinati alle attività elencate dall’articolo 7, comma 1, lett. i) del Decreto Legislativo n. 504/92: assistenziali; previdenziali; sanitarie; ricerca scientifica; didattiche; ricettive; culturali; ricreative; sportive; indicate dall’art. 16, lett. a), della legge 20 maggio 1985, n. 222, vale a dire le attività di religione e di culto, che sono “quelle dirette all’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi a scopi missionari alla catechesi, all’educazione cristiana”.

Dal 2015, la dichiarazione Imu e Tasi sarà presentata, a regime, nello stesso termine di quella “ordinaria”, ovvero entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta.

Si ricorda, qualora le Odv svolgessero attività diverse da quelle per le quali risulta l’esenzione, che l’articolo 21 del Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460 prevede che “i comuni, le province, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono deliberare nei confronti delle Onlus la riduzione o l’esenzione dal pagamento dei tributi di loro pertinenza e dai connessi adempimenti”..

NOVITÀ PER IL NON PROFIT RIAPERTO L’ACCREDITAMENTO DEGLI ENTI DI SERVIZIO CIVILE A decorrere dal 1° ottobre 2014 gli enti di Servizio civile possono presentare istanza di accreditamento/adeguamento agli Albi di Servizio Civile Nazionale, così come

indicato nella Circolare del 15 maggio 2014 del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile recante: “Proroga del termine di presentazione delle richieste di accreditamento e di adeguamento previsto dalla Circolare 23 settembre 2013, concernente: Norme sull’accreditamento degli enti di servizio civile nazionale”. Da

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NOTIZIE dal CSV tale data l’accreditamento resterà sempre aperto e le istanze potranno essere presentate in qualsiasi data, senza alcun vincolo temporale. In previsione della riapertura dell’accreditamento, è stata completata l’implementazione del sistema informatico Helios per la presentazione online delle istanze. La presentazione delle istanze, firmate digitalmente, e la trasmissione di tutti i dati e documenti relativi all’accreditamento/adeguamento degli enti dovrà pertanto essere fatta esclusivamente online. FONTE: www.serviziocivile.gov.it

NASCE LA FONDAZIONE ITALIA PER IL DONO ONLUS Una onlus in grado di offrire servizi filantropici a livello nazionale e internazionale a tutti coloro che vogliono dare concretezza alle proprie donazioni, anche attraverso piccoli patrimoni: nasce Fondazione Italia per il dono onlus, un nuovo strumento di intermediazione filantropica alla portata di tutti, capace di raccogliere e mobilitare risorse per finalità di utilità sociale. Una struttura: al servizio dei donatori, garantendo sicurezza, semplicità, flessibilità, economicità ed efficacia; in grado di assistere i donatori tramite un’attività di fund spending e non di fundraising. Il progetto parte nel 2011 invia sperimentale come Comitato per la promozione del dono onlus, allo scopo di contribuire a superare la crisi del welfare state, promuovendo ed incentivando la cultura del dono in Italia.

La Fondazione promuove la democratizzazione della filantropia attraverso una struttura al servizio di chiunque voglia donare ma non abbia i mezzi, o la volontà, di crearsi una propria fondazione. La Fondazione Italia per il dono si pone infatti come ponte fra chi desidera investire in finalità sociali e coloro che svolgono iniziative di utilità sociale a favore della comunità. La Fondazione permette di soddisfare qualsiasi desiderio filantropico assistendo in ogni suo passo il donatore, sia dal punto di vista gestionale, fiscale e di rendicontazione, che su richiesta nell’individuazione dei progetti da sostenere.

La Fondazione nasce dalla necessità di dotare anche il nostro Paese di una infrastruttura già sperimentata in altri contesti. In particolare, la convinzione nasce dall’osservazione dei successi conseguiti in Italia nei territori serviti dalle Fondazioni di comunità, nate nel 1999 e che hanno già raccolto circa 130 milioni di euro in donazioni, e dall’esperienza di altri Paesi: la Fondatiòn de France, che nel 2013 ha raccolto 141 milioni di donazioni costituendo un patrimonio di oltre 2 miliardi di euro e la King Baudouin Foundation in Belgio, che ha raccolto donazioni per circa 103 milioni di euro nel 2013 e che gestisce fondi filantropici per quasi 400 milioni di euro.

La Fondazione si pone come soggetto sussidiario rispetto il mondo della filantropia istituzionale, soprat-

tutto nei confronti degli intermediari filantropici già esistenti come le Fondazioni di comunità.

Con 13 fondi costituiti, 291 donazioni per un valore complessivo di oltre 530mila euro, 19 erogazioni per finanziare progetti di utilità sociale in Italia per un valore di circa 179 mila euro, in due anni e con il solo passaparola, il Comitato per la promozione del dono onlus, con un costo di gestione di meno di 50mila euro, conclude la sua missione perlustrativa e si trasforma in Fondazione Italia per il dono. FONTE: www.perildono.it.

NOTIZIE DAL CSV NUOVI ORARI A MONDOVÌ Da metà ottobre lo Sportello CSV di Mondovì cambia orari. Gli uffici di Via Trona 3/B sono aperti al lunedì, martedì, giovedì dalle 8.30 alle 13. Restano invariati i recapiti: telefono e fax 0174-55.47.86, cell. 34812.87.944, email mondovi@csvsocsolidale.it.

CORSI DI FORMAZIONE CSV I corsi sono rivolti alle Associazioni di Volontariato della provincia, che operano ai sensi della Legge 266/91.

Gli ultimi corsi in programma nel 2014: Internet e social network per promuovere il Volontariato Sede: CUNEO c/o Enaip – Corso Garibaldi, 13 Date: dal 13 novembre al 16 dicembre 2014 – Giorni: martedì e giovedì (20 – 23) Associazioni di Volontariato & approfondimento aspetti amministrativicontabili, privacy e sicurezza sul lavoro Sede: ALBA c/o Sportello CSV Società Solidale – C.so Europa, 92 Data: sabato 15 novembre 2014 (9-13 contabilità / 14-18 privacy e sicurezza sul lavoro).

Per iscrizioni e/o informazioni è possibile contattare la Referente Formazione Susanna Ruffino tel. 0171-60.56.60, cell. 339-76.23.653, formazione@csvsocsolidale.it.

ASSEMBLEA SOCI CSV PER IL PREVISIONALE Mercoledì 29 ottobre i soci di “Società Solidale”, Centro di Servizi per il Volontariato della provincia di Cuneo, si sono riuniti in assemblea per discutere, in particolare, il Programma previsionale 2015 (Quota Servizi) e il Bilancio Preventivo 2015. Sul prossimo numero della rivista sarà pubblicato un approfondimento in merito.

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Le donne si aiutano attraverso l’ascolto e una comunicazione consapevole

di Serena Bersezio

Il volontariato cerca le parole giuste per aiutare le donne nei momenti di fragilità Il CSV “Società Solidale” in collaborazione con l’associazione Telefono donna, coinvolgendo le volontarie di Donna per donna e Mai + sole, sta portando avanti un percorso di formazione volto a fornire tecniche di accoglienza e di relazione adeguate alla situazione e al contesto in cui operano le volontarie. Tra gli obiettivi formativi ci sono l’aumentare la capacità di ascolto e di osservazione efficaci per individuare le opportune strategie di intervento e l’accrescere nelle volontarie la consapevolezza nell’uso delle tecniche comunicative, sia per l’efficacia operativa, sia all’interno del gruppo di lavoro.

L’associazione Telefono Donna si occupa di donne in situazioni molto complesse e delicate, caratterizzate da relazioni interpersonali problematiche, che sfociano spesso in manifestazioni di violenza fisica, psicologica ed economica ai danni della donna e dei bambini coinvolti. L’attività dell’associazione richiede alle volontarie una buona capacità nell’uso delle tecniche di accoglienza, sia al telefono che di persona, di comunicazione e di gestione dei soggetti vittime di violenza nonché nell’elaborazione di forme di aiuto efficaci. Anche l’associazione Mai + sole è vicina alle donne in analoghe situazioni di difficoltà e opera per fronteggiare situazioni di emergenza.

L’associazione Donna per donna, invece, interviene nel delicato momento della malattia, offendo assistenza e supporto alle donne operate al seno presso i reparti di ginecologia e di chirurgia dell’Aso Cuneo.

Il corso ha una durata di trenta ore, suddivise in dieci incontri; si svolge con la partecipazione attenta, consapevole, numerosa e puntuale delle volontarie. La docenza è a cura della dottoressa Daniela Demagistri (nella foto), esperta di comunicazione, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.

Le parole giuste sono capaci di molte cose. Si può imparare a trovarle?

La necessità di trovare le modalità più efficaci per comunicare è presente in ogni relazione comunicativa, in particolare quando i soggetti interessati sono fragili per le situazioni in cui si trovano a vivere. Le volontarie delle associazioni che partecipano a questo corso hanno scelto di indagare, fra gli altri, questo aspetto della comunicazione: l’analisi delle argomentazioni, delle “parole giuste” da utilizzare con le donne che si rivolgono a loro.

Si tratta di una ricerca che, partendo dalla trattazione degli argo-

menti teorici, si personalizza sulla tipologia di attività svolta dalle associazioni presenti, individuando le criticità da evitare e le argomentazioni, le modalità e le tecniche più utili per l’attività di volontariato.

L’ascolto è la prima risposta ad una richiesta di aiuto. Che cos’è l’ascolto attivo?

Con questa espressione ci si riferisce una tecnica di ascolto più consapevole rispetto a quella normalmente utilizzata; il miglioramento infatti porta il soggetto a comprendere tutti i livelli della comunicazione inviatagli dall’interlocutore e lo aiuta a rispondere in modo più completo ed efficace.

Il presupposto da cui parte l’ascolto attivo è la differenza che esiste fra la pratica dell’udire e quella dell’ascoltare: tutti noi spesso udiamo senza ascoltare e in questo modo perdiamo molte informazioni utili di quanto ci viene comunicato. Ciò diventa estremamente pericoloso in tutti i casi in cui il soggetto che si

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ticolarmente soddisfacente perché mi ha permesso di conoscere più da vicino un aspetto del volontariato non sempre sufficientemente conosciuto anche se di straordinaria utilità sociale; a ciò si aggiunge poi la speranza di aver fornito un contributo all’attività delle volontarie delle associazioni presenti in aula.

relaziona con noi sia in una situazione problematica. Esistono tecniche utili ad aumentare la consapevolezza dell’ascolto e a migliorare la capacità di risposta alle affermazioni ma anche alle situazioni in cui ci troviamo coinvolti.

La comunicazione di un’associazione è davvero efficace, come Lei osserva più volte nel corso delle sue lezioni, se i suoi membri parlano con una sola voce.

L’attività comunicativa svolta da un’associazione è rivolta a diversi interlocutori: le persone che fanno richiesta di aiuto, i volontari, gli altri, cioè tutti coloro che dall’esterno entrano in contatto con l’associazione stessa. Fra questi ultimi esistono potenziali volontari, potenziali utenti, potenziali sostenitori e potenziali partner.

Per ciascuna delle tre categorie e per ciascuno dei gruppi costituenti l’ultima categoria esistono differenze sostanziali per le quali l’associazione deve essere pronta a mettere in atto strategie comunicative appropriate.

In particolare nei confronti di tutti i soggetti esterni è importante che l’associazione si crei un’immagine e uno stile di comunicazione personale, riconoscibile allo scopo di

potersi differenziare dagli altri attori presenti nel territorio di riferimento e riuscire ad assolvere al proprio compito con la massima efficacia possibile.

Sta conducendo lezioni ritagliate sul bisogno comunicativo di associazioni di volontariato che operano con donne in difficoltà. Che tipo di esperienza si sta rivelando per lei?

L’attività di formatore è di per sé strutturalmente complessa perché prevede, oltre al trasferimento di contenuti, anche un grande coinvolgimento personale del docente, soprattutto se l’intervento ha una finalità ben delineata e una platea omogenea.

Dal punto di vista strettamente formativo in questa esperienza ho avuto la fortuna di poter seguire il progetto di formazione dalla fase iniziale, in cui sono stati presentati gli obiettivi delle associazioni, quindi ho potuto costruire il percorso formativo sulle necessità dalle volontarie e ciò è stato per me molto positivo.

Se penso alla particolare finalità delle associazioni coinvolte nel progetto, tutte rivolte a donne sofferenti per situazioni di violenza o malattia, posso affermare che questa esperienza è stata per me par-

Abbiamo chiesto alla Presidente dell’Associazione Telefono Donna, Anna Quagliaroli, di commentare l’avvio del corso e l’occasione che esso rappresenta per l’associazione: “Sulla base della crescente richiesta di intervento da parte di donne in situazioni di difficoltà e di violenza, è nata nelle volontarie di Telefono Donna l’esigenza di dotarsi di strumenti comunicativi relativi all’accoglienza e all’ascolto per offrire un servizio più efficace e mirato. Infatti, pur consapevoli del ruolo di volontarie all’interno della Rete Antiviolenza del Comune di Cuneo, si è ritenuto importante intraprendere un percorso formativo più articolato e funzionale per attivare valide forme di aiuto. In questa ottica è sembrato opportuno offrire la possibilità di frequentare il corso anche ad altre Associazioni presenti sul territorio, come Mai + sole e Donna per Donna, per avviare con loro un confronto sereno e costruttivo, una proficua collaborazione, un supporto reciproco nell’aiuto e nella gestione dei casi con cui si viene in contatto”.

Il percorso formativo intrapreso dalle volontarie coinvolte è una delle tante opportunità formative che il CSV mette in campo nel corso dell’anno volte al potenziamento delle capacità individuali, che fanno crescere e maturale il singolo, rendendo di conseguenza più efficaci le sue azioni di sostegno, assistenza e di soccorso agli altri.

Per info sui corsi attivati Per info sulle attività delle Associazioni: dal CSV con le OdV: CSV Società Solidale via Mazzini 3 12100 Cuneo Tel: 0171–60.56.60 progettazione2@csvsocsolidale.it www.csvsocsolidale.it

Telefono Donna Via Carlo Emanuele 34 12100 Cuneo Tel: 0171-63.15.15 telefono.donna@libero.it www.telefonodonnacuneo.it

Mai + sole Via Beggiami, 7 12038 Savigliano Tel. 335-17.01.008 info@maipiusole.it www.maipiusole.it

DonnaxDonna Via Meucci n. 34 12100 Cuneo Tel. 0171-69.70.57 donnaperdonna.cuneo@libero.it www.donnaperdonnacuneo.it

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Scuola e Volontariato a cura di Valentina Fida

Il progetto “Scuola Giovani e Volontariato” del CSV “Società Solidale” è un percorso educativo finalizzato a stimolare attività di collaborazione tra studenti e volontari, rafforzare e diffondere esperienze di promozione del volontariato per e con i giovani della provincia di Cuneo. Le organizzazioni di Volontariato interessate a candidarsi come partners per progetti o a proporne altri sono invitate a contattare il CSV per valutare percorsi e intrecciare risorse e competenze.

Referente del Progetto Scuola e Volontariato del CSV Società Solidare. Valentina Fida – cell. 339-76.21.726 Riportiamo di seguito la testimonianza di una volontaria dell’associazione Crescendo in merito al progetto “Facciamo la differenza” che il CSV sta attuando presso l’Istituto comprensivo di Fossano. Sei le classi coinvolte frequentanti il secondo anno.

IL VALORE DELLE DIFFERENZE L’associazione Crescendo, nata da tre anni anche con l’obiettivo di fare formazione agli adulti e ai giovani in collaborazione con le agenzie formative-educative del territorio, si è ritrovata a discutere sulla necessità di capire meglio come aiutare i giovanissimi e gli adulti genitori a comprendere l’importanza di non fuggire o temere le diversità, ma di capirne la ricchezza.

Diversità intesa in senso lato, non solo riguardo allo straniero o al ragazzo con handicap o con disturbo di apprendimento, ma ad ognuno di noi diverso dall’altro e per questo unico e importante: non è lo zaino uguale ai compagni o la pettinatura o il telefonino che mi permette di valere e di farmi accettare.

Il mondo dei ragazzi adolescenti cerca l’omologazione nel gruppo e sovente ferisce coloro che faticano ad integrarsi o non corrispondono a parametri pre-decisi dal gruppo stesso…

Genitori ed educatori (all’interno dell’associazione agiscono anche insegnanti) si accorgono della difficoltà nel trasmettere ai propri figli l’importanza dell’integrazione e nell’insegnare loro a non subire i giudizi dei compagni come determinanti della propria identità.

Ai membri di Crescendo è quindi

venuta l’idea di lanciare in quest’anno scolastico un lavoro in collaborazione con gli insegnanti di scuola media, l’educatrice professionale del progetto “Giovani, Scuola e Volontariato” del CSV, ragazzi e genitori per affrontare questo difficile tema della diversità. È parsa bella la proposta di partire con sei classi seconde della scuola che affronteranno il tema con il supporto dell’educatrice che nel mese di ottobre guiderà la discussione dei ragazzi per due ore in ogni classe.

Successivamente gli insegnanti del Consiglio di Classe si faranno carico di approfondire ed interiorizzare le idee scaturite in ogni classe proponendo ai ragazzi di preparare un “prodotto” che potrebbe essere molto vario (canzone o slides o disegni o poesia o…) e che in prima-

vera sarà presentato in una serata aperta a genitori e adulti.

I genitori saranno dunque invitati ad ascoltare il cammino dei ragazzi arrivando a condividerne i pensieri.

Nel corso della serata l’associazione chiederà agli adulti presenti di “chiudere il cerchio” in un successivo incontro: il tema verrà quindi dibattuto con il supporto di un moderatore.

L’iniziativa è resa possibile grazie ai fondi elargiti dal Consorzio Monviso Solidale ed il supporto del progetto “Scuola, giovani e Volontariato” del CSV. Valeria Allamandri

Per informazioni o contatti sul progetto “Scuola, giovani e volontariato”: Valentina Fida Cell. 339-76.21.756 Email: scuola@csvsocsolidale.it

Speciale Banche per il Non Profit “Società Solidale” propone un inserto staccabile come strumento per promuovere o dettagliare, di volta in volta, uno dei servizi gratuiti che fornisce a tutte le Odv della provincia di Cuneo.

Su questo numero, iniziamo un viaggio tra le offerte bancarie dedicate al non profit.

Da questo numero “Società Solidale” propone una carrellata di proposte bancarie che i principali istituti di credito hanno ideato e offerto al settore non profit. L’attenzione del mondo finanziario, infatti, va anche nei confronti del mondo della solidarietà. Si invitano le banche e le associazioni a segnalare proposte o condizioni dedicate al non profit alla redazione di “Società Solidale”: redazione@csvsocsolidale.it. Iniziamo la rassegna di prodotti bancari esplorando quanto Unicredit, Intesa San Paolo e Ubi hanno messo in campo. Sui prossimi numeri si continuerà l’indagine presentando le proposte di tutti i principali gruppi bancari attivi in provincia di Cuneo.

UNICREDIT PER IL NON PROFIT Sulla rivista numero 3 del 2011 avevamo intervistato Enrico Gava, Responsabile della struttura che ha dato vita a “Universo Non Profit” di UniCredit. Consultando oggi il sito www.unicredit.it ritroviamo questa proposta unita ad altre offerte che riportiamo, in modo sintetico, di seguito.

in Italia attraverso l’iniziativa “Your Choice, Your Project”.

Il progetto “Come a casa solo a casa” dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Onlus di Rimini-Forlì-Cuneo ha ricevuto più di 5200 voti e ha vinto un ulteriore premio di 60 mila euro.

Universo Non Profit Per Il Terzo Settore «Il Non Profit ha un nuovo alleato: Universo Non Profit, l’iniziativa di UniCredit a sostegno del Terzo settore e delle Organizzazioni che operano, su territorio italiano e internazionale, nei diversi ambiti del Non Profit attraverso: • prodotti e servizi specializzati per le diverse esigenze • processo di valutazione creditizia dedicato • nuovi strumenti di supporto alle attività di raccolta fondi.

A sostegno del Terzo Settore: Progetto Carta Etica L’iniziativa è finanziata da UniCredit Card Classic E, la carta di credito che, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare, raccoglie una percentuale di ogni spesa effettuata alimentando un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà e supporto a favore di persone in difficoltà. Le emissioni di Co2 emesse nell’aria a seguito dell’evento saranno compensate con uno specifico progetto di forestazione nella Riserva di Albuceto (Comune di Roma).

Premio Universo Non Profit Combattere l’esclusione e l’emarginazione degli anziani, farli sentire una risorsa e non un peso, aiutandoli a rimanere nel proprio contesto di vita. L’evento Premio Universo Non Profit, alla sua seconda edizione, è stato nel 2011 dedicato ai progetti per migliorare la vita degli anziani e combattere quella che è stata definita “l’eutanasia dell’abbandono”. Nell’ambito dell’evento sono stati assegnati i cinque Premi ‘UniCredit Carta E’ alle organizzazioni vincitrici del bando “Strategie di coesione sociale per la Terza età” promosso da UniCredit Foundation.

I progetti per il Terzo settore, che hanno ricevuto un premio del valore di 60 mila euro ciascuno, sono: “Aprire le porte”, della Comunità di S. Egidio di Roma; “I nonni con noi”, della Cisile Società Cooperativa Sociale di Moraro (Gorizia); “Come a casa solo a casa” dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Onlus di Rimini-Forlì-Cuneo; “AggregAnziani”, Associazione Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus di Palermo e “La Tenda” della Fondazione Aquilone di Milano.

Le organizzazioni sono state scelte da un comitato scientifico con il supporto di un team di valutatori. Al termine della selezione, i 5 progetti individuati sono stati sottoposti all’ulteriore voto dei 60 mila dipendenti UniCredit

Agenzia Non Profit Dopo il rilascio dell’offerta commerciale di prodotti e servizi dedicati al Terzo Settore nel novembre del 2009, poi nel marzo 2010 il lancio del sito ilMioDono.it dedicato alle donazioni online e, lo scorso ottobre, la prima edizione del Premio Universo Non Profit a Roma, è ora il momento dell’apertura della prima Agenzia UniCredit dedicata alla clientela Non Profit. L’Agenzia Roma Non Profit, in piazza Barberini a Roma (nei locali precedentemente occupati da un’Agenzia di Banco di Sicilia) è stata avviata operativamente il 21 febbraio 2011.

L’Agenzia Roma Non Profit rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’importanza del settore Non Profit per UniCredit; questa nuova Agenzia nasce sia come struttura dedicata alla gestione della clientela Non Profit, ma anche come vero e proprio punto di incontro per tutte le Organizzazioni d’Italia che si trovano ad operare su Roma. Quest’ultime, infatti, possono disporre di una sala riunioni attrezzata, situata all’interno dell’Agenzia, dove potranno, ad esempio, organizzare i propri incontri o conferenze stampa, ecc. Il personale che accoglie e valuta ogni esigenza delle Organizzazioni è costituito da un Responsabile di Sportello, un Addetto Cassa ed uno Sviluppatore, specificamente formati per garantire il massimo

livello di servizio e di professionalità per la clientela Non Profit. L’allestimento sobrio è in linea con le caratteristiche del Non Profit: le insegne riportano alternati i marchi Universo Non Profit e UniCredit Banca di Roma e gli arredi vetrina negli affacci su piazza Barberini, sono stati realizzati in modo tale da dare il massimo risalto al Brand “Universo Non Profit”». FONTE: www.unicredit.it

INTESA SANPAOLO PER IL NON PROFIT Sulla rivista 6 del 2011 la redazione di “Società Solidale” aveva posto alcune domande a Marco Morganti, Amministratore delegato di Banca Prossima.

Come mai si chiama “Prossima”?

Per dare simultaneamente l’idea della vicinanza (al Terzo settore) e della innovazione a cui tende. Il nome completo è “Banca Prossima per le imprese sociali e le comunità”, che chiarisce che ci occupiamo del terzo settore sia laico che religioso.

Sul sito www.bancaprossima.com si legge oggi che Banca Prossima è la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo dedicata esclusivamente al mondo non profit laico e religioso. Una banca pensata per rispondere meglio alle necessità e ai bisogni delle imprese del Terzo settore, per migliorare la qualità dei servizi bancari e per partecipare alla crescita dell’economia del bene comune.

«Creiamo valore sociale. Per statuto Banca Prossima “ha come obiettivo la creazione di valore sociale e l’ampiamento dell’accesso al credito (...). A tal fine la società fornisce, in particolare, servizi bancari alle organizzazioni e agli enti laici e religiosi che operano, senza finalità di lucro, nell’interesse generale nonché ad altri soggetti pubblici e privati in relazione ad attività e iniziative che creino valore sociale attraverso lo sviluppo del nonprofit” (Art. 4 dello Statuto di Banca Prossima).

Vogliamo assicurare il massimo livello di servizio e una capacità nuova di far crescere le migliori iniziative, spesso penalizzate dai criteri convenzionali di valutazione bancaria: per questo ci siamo dotati di uno strumento innovativo, un modello di rating che considera le peculiarità delle organizzazioni nonprofit.

Abbiamo creato un Fondo per lo sviluppo dell’impresa sociale al quale versiamo ogni anno almeno la metà dei nostri utili*. Il Fondo ci consente di erogare credito ai progetti più belli ma più difficili. Sulle linee guida di utilizzo del Fondo è chiamato a esprimersi un Comitato di Solidarietà e Sviluppo formato da personalità appartenenti al mondo nonprofit: autorevoli, rigorose, indipendenti.

Siamo presenti in tutte le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo e abbiamo filiali dedicate in tutto il territorio nazionale, dove operano oltre 200 specialisti, i nostri Responsabili di Relazione, scelti per le loro competenze professionali e perché nella vita privata operano tutti nel Volontariato. * per i primi dieci anni la totalità degli utili

Terzo Valore Soluzione che aiuta le organizzazioni del Terzo settore ad accedere alle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei loro progetti.

Che cos’è?

Terzovalore.com è il portale realizzato da Banca Prossima dove le organizzazioni clienti della banca hanno la possibilità di pubblicare i propri progetti e rivolgersi alle persone fisiche (residenti in Italia) e giuridiche (con sede legale in Italia) per finanziarli.

A cosa serve Terzo Valore?

L’obiettivo è ridurre i costi finanziari del progetto grazie al coinvolgimento dei sostenitori dell’organizzazione.

Come Funziona?

L’organizzazione nonprofit che partecipa a Terzo Valore ha la possibilità di ricevere credito da Banca Prossima e di rivolgersi contemporaneamente anche ai propri sostenitori, per ottenere finanziamenti, PrestoBene, a tassi che l’organizzazione negozia direttamente con ogni singolo prestatore. Terzo Valore rende semplice l’incontro tra privati “prestatori” e le organizzazioni non profit presenti sul portale: il prestatore valuta e sceglie online il progetto da finanziare, concordando direttamente con l’organizzazione, entro dei limiti definiti, l’importo e il tasso del prestito.

Tutti gli aspetti legali e contrattuali sono predefiniti da Banca Prossima che, oltre a partecipare al finanziamento dello stesso progetto, cura anche la restituzione del capitale e il pagamento degli interessi agli altri prestatori. La partecipazione alla copertura finanziaria dell’operazione può avvenire anche attraverso la modalità classica del Dono.

Come aderire?

Partecipare è semplice, basta contattare un Referente di Banca Prossima o chiamare il numero verde 800.02.01.00. Per informazioni: www.terzovalore.com Tutto 5 per mille Il 5 per mille è un importante aiuto per tutte le organizzazioni non profit. I benefici potrebbero essere ancora superiori se le risorse fossero disponibili sin dal momento in cui è reso noto il numero dei contribuenti che hanno scelto la tua organizzazione. Oggi tutto questo è possibile grazie a Tutto 5x1.000.

Tutto 5x1.000 è Tutto 5 x 1.000 scelte L’apertura di credito il cui importo è in funzione del numero dei contribuenti che hanno destinato il proprio 5 per mille alla tua organizzazione.

Tutto 5 x 1.000 quote L’anticipazione, fino al 100%, dell’importo spettante alla tua organizzazione e pubblicato nelle liste presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tutto 5 x 1.000 campagna Il finanziamento a breve termine per sostenere iniziative di marketing e comunicazione per la raccolta fondi 5 per mille». FONTE: www.bancaprossima.com

UBI PER LA SOLIDARIETÀ

Sul numero 5 del 2011 di “Società Solidale” la redazione aveva intervistato il dottor Guido Cisternino, Responsabile Enti, Associazioni e Terzo Settore di Ubi. Gli avevamo chiesto: “Qual è la Vostra offerta commerciale per il non profit in generale e per il volontariato in particolare?”.

Questa era la risposta: “Il Gruppo Ubi si è posto l’obiettivo di allestire per il mondo non profit un’offerta di qualità con cui rispondere in modo specifico alle particolarissime necessità del non profit, anche di natura creditizia.

L’offerta, oltre a comprendere prodotti e servizi per la gestione dell’operatività bancaria quotidiana, prevede una ampia scelta di linee di credito per supportare sia esigenze di liquidità nell’ambito dell’attività ordinaria sia esigenze di investimento in sostegno di nuove iniziative, anche di natura progettuale. In particolare, per il mondo del volontariato, il Gruppo Ubi mette a disposizione, nell’ambito dei prodotti e servizi per l’operatività quotidiana, soluzioni che includono la possibilità di scegliere – a spese contenute – tra un conto tradizionale comprensivo di un forfait di operazioni annuali gratuite o un conto con operazioni illimitate su internet, per le associazioni che privilegiano l’operatività bancaria a distanza; ad entrambi i conti sono abbinati altri prodotti e servizi a condizioni agevolate (ad esempio carte di pagamento e servizio Pos, anche integrato sul sito internet dell’associazione). È inoltre prevista la possibilità di accedere ad un check-up assicurativo per individuare le coperture assicurative più idonee, sottoscrivibili a condizioni personalizzate.

Per le associazioni di volontariato interessate ad anticipare contributi attesi o maturati (anche relativi al 5x1000) ed altre entrate o che realizzano iniziative progettuali, è a disposizione una gamma di soluzioni finanziarie”.

Riportiamo, di seguito, alcune notizie relative alle ultime offerte di Ubi per il mondo non profit.

Ubi Comunità - Credito e servizi per l’economia sociale e il volontariato «Ubi Banca offre risposte concrete per la gestione quotidiana e per ogni ambito di progettualità attraverso gestori di relazione specializzati, disponibili nelle nostre 1900 filiali. Perché vogliamo contribuire alla crescita di iniziative e progetti che creino valore per la comunità ed essere protagonisti, insieme a voi, dello sviluppo dell’economia del bene comune.

Soluzioni per l’operatività quotidiana Prodotti e servizi per semplificare l’operatività bancaria di base coniugando comodità, sicurezza ed economicità.

• Conto non profit, il conto dedicato alle Organizzazio-

ni con esigenze bancarie connesse ad un’operatività tradizionale, disponibile anche nella versione package per le Organizzazioni che privilegiano l’operatività bancaria a distanza • Gestione della liquidità, il tasso creditore abbinato al conto può essere commisurato al livello delle somme depositate • Bonifico solidarietà, per tutti i clienti delle banche del Gruppo UBI Banca la possibilità di effettuare donazioni online senza commissioni selezionando l’Organizzazione dall’elenco che verrà reso disponibile sul servizio di internet banking Qui Ubi • Pos, per ricevere pagamenti e contributi tramite carte di pagamento, anche via internet • Coperture assicurative, per usufruire gratuitamente della consulenza degli Agenti di Ubi Assicurazioni per valutare ogni tipo di rischio collegato all’attività e per individuare le coperture assicurative più adeguate.

Finanza per la gestione corrente Soluzioni diversificate per l’anticipazione di contributi ed entrate, rivolte in particolare alle Organizzazioni che operano sulla base di accordi e convenzioni con enti pubblici e privati.

• Anticipo non Profit - Entrate enti privati, per far fronte alle esigenze di liquidità corrente anticipando le disponibilità derivanti da crediti, donazioni, quote associative, contributi e altre entrate attese o maturate nei confronti di soggetti privati.

- Entrate enti pubblici, per soddisfare le esigenze delle Organizzazioni che operano con la pubblica amministrazione, anticipando crediti e contributi la cui erogazione è differita nel tempo.

• Fideiussioni non profit, per il rilascio di garanzie richieste da enti pubblici e privati per l’erogazione di contributi concessi a fronte di iniziative e progetti realizzati anche nell’ambito di norme agevolative eventualmente vigenti • Anticipo contributo 5X1000, per disporre in anticipo delle somme derivanti dal 5X1000, sulla base degli importi assegnati da parte dell’Agenzia delle Entrate o stimati in funzione delle scelte effettuate dai contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi.

Finanza per lo sviluppo e la crescita Una gamma di finanziamenti, flessibili e differenziati per caratteristiche e durata, finalizzati a sostenere nuove iniziative, anche di natura progettuale, e per avviare o accelerare percorsi di innovazione sociale e crescita economicamente sostenibile.

• Finanziamento non profit - Sostegno attività, per far fronte alle esigenze finanziarie di breve periodo collegate alla realizzazione di specifiche iniziative e progetti o per l’acquisto di beni e servizi.

- Investimenti, per sostenere nel medio lungo periodo la realizzazione di investimenti per l’erogazione di ser-

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vizi di pubblica utilità in settori quali i servizi sociali, la sanità, la natura, l’istruzione, la ricerca, la cultura.

• Finanziamento enti religiosi, per soddisfare le esigenze di spesa e investimento connesse alla realizzazione, all’adeguamento e alla gestione di immobili dedicati al culto, mense, oratori, impianti sportivi da parte di istituzioni religiose che hanno stipulato accordi con lo Stato Italiano.

Soluzioni dedicate alle persone coinvolte nelle organizzazioni Una gamma di prodotti e servizi a condizioni agevolate è a disposizione di dipendenti, collaboratori, volontari, soci e utenti dei servizi erogati dalle organizzazioni non profit: tra gli altri, un conto corrente “tradizionale”, una carta prepagata ricaricabile dotata di Iban, prestiti personali e mutui.

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII Ubi Banca sostiene l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII per la realizzazione del progetto “Un Pasto al Giorno”, con cui la Comunità fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, provvede al sostegno alimentare delle persone che ogni giorno, a vario titolo, vengono accolte dalle oltre 300 realtà della Comunità in Italia o assistite con mense di strada e con la distribuzione di viveri. Per dettagli sul progetto si può consultare il sito www.unpastoalgiorno.org. Per sostenere l’iniziativa si può scegliere il Social Bond Ubi Comunità per l’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, il nuovo modo di investire i risparmi che consente, fra l’altro, di contribuire a questa esperienza significativa. Se si è cliente si può sostenere la Comunità Papa Giovanni XXIII, soggetto gestore dell’iniziativa, anche direttamente in filiale effettuando un bonifico con azzeramento delle commissioni o, se si ha l’internet banking Qui Ubi, utilizzando la funzione Bonifici Solidarietà. Se invece non si è correntista o aderente a Qui UBI si può fare un bonifico bancario tradizionale in filiale o in contanti (con azzeramento delle commissioni se effettuato in una filiale del Gruppo Ubi) sul conto corrente dell’Associazione, utilizzando l’Iban IT94B0530824203000000003056.

Ubi Banca con Airc corre per la ricerca Roma, 30 ottobre - Ubi Banca, in qualità di partner istituzionale di Airc, partecipa alla conferenza stampa di presentazione de “I Giorni della Ricerca” che, dal 3 all’11 novembre, raccoglie fondi in favore della ricerca oncologica. Ubi Banca ha annunciato le molteplici attività che, attraverso le oltre 1.600 filiali presenti sul territorio e i 18.000 dipendenti, sono state pianificate per coinvolgere i clienti e non clienti per avvicinarli alla missione di Airc e promuovere la raccolta fondi. In particolare i fondi raccolti da Ubi Banca verranno utilizzati da Airc per sostenere la formazione dei giovani ricercatori. Airc si impegna, infatti, ad accompagnare i

ricercatori di talento lungo un percorso virtuoso dai primi passi nel mondo della ricerca subito dopo la laurea in Italia, attraverso periodi di specializzazione nelle più qualificate istituzioni internazionali.

Il coinvolgimento di Ubi Banca si inserisce all’interno della partnership triennale siglata con Airc lo scorso anno che conferma l’impegno del Gruppo nella promozione dei valori di solidarietà sociale. La raccolta resa possibile da Ubi e dai cuoi canali, contribuirà a finanziare i giovani ricercatori di talento dedicati alla ricerca oncologica nel nostro Paese. “Siamo orgogliosi di partecipare anche quest’anno alla maratona Airc – commenta Francesco Iorio, Direttore Generale di UBI Banca – il momento chiave a livello nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica a supportare l’importante impegno della ricerca oncologica. Quest’anno le nostre risorse saranno destinate ad offrire un contributo concreto e sostanziale ai giovani ricercatori di talento, persone con straordinari valori umani e professionali, che rappresentano il vero futuro della ricerca in Italia”. Per sostenere Airc in questa speciale maratona di solidarietà, Ubi Banca scende in campo direttamente con i suoi dipendenti, le sue Banche Rete e i suoi clienti, mediante l’organizzazione di una speciale staffetta, “Ubi Banca corre per la ricerca”, che prevede il coinvolgimento diretto dei dipendenti “runner” del Gruppo. La staffetta è partita da Torino e raggiunge Bari sabato 8 novembre, percorrendo circa millecento chilometri in dieci tappe, toccando durante il percorso 62 filiali del Gruppo e 121 comuni italiani. Ciascun dipendente coinvolto manifesterà così la sua adesione diretta all’iniziativa, portando nei territori di riferimento del Gruppo la vicinanza dell’Istituto bancario ad Airc, consolidando così il ruolo di Ubi Banca come partner di riferimento del Non Profit. Lunedì 10 novembre, in tutte le filiali del Gruppo chiunque può donare 10 euro a favore di Airc ricevendo una confezione di cioccolatini, “I cioccolatini della ricerca”.

Sabato 15 novembre, circa 20 filiali del Gruppo saranno eccezionalmente aperte in occasione di uno speciale Open-Day per raccogliere fondi a favore di Airc. L’evento, denominato “Mamma portami in Ubi” è pensato per coinvolgere i bambini e i loro genitori con attività ludiche e di intrattenimento e con azioni sensibilizzazione sul tema della sana alimentazione. Saranno infatti allestiti corner per i più piccoli dove i bambini potranno imparare le regole della buona alimentazione disegnando su tovagliette che potranno diventare gadget da portare a casa. Ubi Banca ha aperto un conto corrente dedicato per raccogliere i contributi ad Airc (Iban IT23Q0542801602000000009390). I clienti Ubi potranno, inoltre, utilizzare la funzione “bonifico solidale” dell’home banking “Qui UBI” per disporre il proprio contributo senza pagare commissioni».

FONTE: www.ubibanca.com

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Progettare nel Sociale

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di Paola Isaia

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Organizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato mette a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione dei progetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via email all’indirizzo monitoraggio@csvsocsolidale.it o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’interfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare un lavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo, monitorando le varie tappe e documentando le attività effettuate con fotografie ed articoli.

In tal modo si condividono le risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

Con questo numero iniziamo la descrizione di alcuni progetti a scadenza unica presentati in risposta al bando del 2012, svoltisi a partire dalla primavera del 2013 e attualmente ultimati.

FAMIGLIA PER FAMIGLIA Under 99/RIDEMO Il progetto, voluto dall’associazione Famiglia per Famiglia di Busca e dal CSV Società Solidale, si è concluso il 22 settembre 2013.

Obiettivo specifico di questo progetto era di offrire, in termini di esperienze, un’opportunità educativa aperta a ragazzi dagli 11 ai 14 anni, agli anziani ospiti della casa di riposo e a domicilio, ai volontari di realtà differenti. Data la difficoltà nei mesi estivi di creare un gruppo sempre costante nella partecipazione a questa iniziativa, si è scelto di creare gruppi di 40 ragazzi della scuola secondaria, che hanno sperimentato le varie proposte offerte in moduli settimanali. Inoltre, essendo i gruppi così numerosi sono stati sdoppiati dando origine a due laboratori di “Visita in Casa di Riposo” e due di ”Lavoro Socialmente Utile”.

Le azioni svolte sono state: • due incontri formativi per tutti gli

SOMMARIO FAMIGLIA PER FAMIGLIA

“Under 99 / RIDEMO” - Busca

TERRA DEI BAGIENNI

“Strumenti di promozione del territorio a sostegno del volontariato culturale” - Beinette

FUTURO DONNA

“Il linguaggio della non violenza” - Ceva

LA SCINTILLA

“Una scintilla per le donne del mondo” - Saluzzo operatori e volontari coinvolti nelle azioni di realizzazione del progetto; • pomeriggi liberi in oratorio con il coinvolgimento di ragazzi di ogni fascia d’età, anche non iscritti, affiancati da un animatore parrocchiale responsabile e da animatori volontari parrocchiali;

• laboratorio di “Lavoro Socialmente Utile” in cui sono stati coinvolti i ragazzi e gli animatori parrocchiali, un volontario di “Busca è Verde” e alcuni ospiti del Centro Anziani. I ragazzi si sono presi cura concretamente della struttura che li ospita nei vari incontri, tenendo in ordine il cortile, aiutando i soci del Centro anziani nella cura dell’orto e del giardino. Hanno svolto, inoltre, lavori di manutenzione di luoghi pubblici: è stato dato l’impregnante alle panchine presenti sui viali cittadini, sono stati carteggiati e ritinteggiati i giochi per l’infanzia presenti all’interno del Comune, sono stati effettuati i lavori affidati ai ragazzi dall’Ufficio Tecnico Comunale. Per ogni giornata impegnata in questo tipo di attività ad ogni ragazzo è stato donato un gadget (merenda, materiale di cancelleria…) come premio per il “lavoro” svolto. Si è scelto que-

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sto sistema e non la consegna di un qualsiasi gadget, in quanto si voleva che il ragazzo ricevesse qualcosa di concretamente utile nella sua vita e che simbolicamente potesse contribuire (ovviamente in misura decisamente minima) al bilancio famigliare; • laboratorio “Alta intensità Educativo/Espressiva” in cui sono stati coinvolti alcuni ragazzi che vivono un disagio maggiore in carico al Servizio Sociale territoriale, alcuni ospiti della Casa di Riposo, un volontario dell’associazione “Volontari dell’Annunziata”. Il lunedì ed il venerdì mattina questo gruppo (precostituito su indicazione dell’Assistente Sociale di competenza e dalla Presidente de i “Volontari dell’Annunziata”) è stato seguito da un Educatore Professionale. Con tecniche educative, relazionali ed attività espressive si è lavorato per stimolare risorse per alcuni nascoste, per altri residue, in un clima di rispetto e condivisione, favorendo l’instaurarsi di relazioni sane, tra i membri del gruppo e un adulto di riferimento; • laboratorio “Visita in Casa di Riposo”: sono stati coinvolti i ragazzi, gli animatori parrocchiali, i “Volontari dell’Annunziata”, gli ospiti della Casa di Riposo, anziani e caregiver residenti a domicilio. Si sono trascorsi dei bei pomeriggi in casa di riposo, condividendo spazi, attività ludiche, musicali e sportive. I ragazzi hanno preso parte all’ora di ginnastica dolce, ai giochi di carte, all’attività di cartellonistica, ai momenti di canto piemontese. Si è avuto modo di guardare insieme le diapositive recanti le fotografie scattate durante lo svolgimento del progetto, si è passeggiato per le vie del

Progettare nel Sociale

centro, si sono avuti in comune momenti di festa dove condividere merende precedentemente preparate. Si sono svolte tre gite in un parco privato cittadino, dove si è assistito a spettacoli offerti gratuitamente da artisti volontari. Per far sentire i ragazzi più adeguati nel ruolo di volontari, gli educatori li hanno preparati all’attività con tecniche di giochi di ruolo dimostrate già molto utili nell’esperienza degli anni precedenti. Questo laboratorio è stato mediato dalla presenza di 4 volontari dell’Annunziata; • laboratorio di “Teatro” condotto da due operatori dell’associazione culturale “Mangiatori di Nuvole”, che hanno coinvolto i ragazzi, gli animatori parrocchiali, alcuni ospiti della Casa di Riposo, i “Volontari dell’Annunziata”. I ragazzi sono stati protagonisti di “giochi” che li hanno aiutati a prendere coscienza dei propri sentimenti e delle proprie emozioni legati all’esperienza fatta. Il laboratorio ha avuto lo scopo di recuperare ed elaborare le esperienze fatte.

Sono state messe in atto tecniche di comunicazione, espressività corporea e drammatizzazione. Ragazzi ed anziani si sono sperimentati in tecniche che hanno permesso loro di condividere le emozioni e le esperienze.

Durante i laboratori i ragazzi sono sempre stati affiancati da educatori professionali. È stato realizzato uno spettacolo finale dove anziani e ragazzi hanno condiviso le esperienze vissute con la loro comunità di appartenenza. È stata allestita una Mostra Fotografica di sensibilizzazione alla cultura della solidarietà, del dono e al senso civico in occasione della Manifestazione Comunale “Busca in Piazza” e successivamente spostata all’interno dei locali della Scuola Secondaria.

Per maggiori informazioni sul progetto si può contattare il Centro Servizi per il Volontariato al numero 0171-605660. L’associazione “Famiglia per Famiglia” ha, invece, terminato la sua attività dopo la chiusura del progetto.

TERRA DEI BAGIENNI Strumenti di promozione del territorio a sostegno del volontariato culturale L’associazione Terra dei Bagienni di Beinette, in collaborazione con il CSV Società Solidale, ha organizzato un progetto dal titolo “Strumenti di promozione del territorio a sostegno del volontariato culturale”. Il progetto ha ruotato attorno a due realizzazioni concrete: un monografia sulla chiesa “Madonna della Pieve”, partendo da una base documentale già esistente, raccolta da Terra dei Bagienni negli anni precedenti, e dieci pannelli da collocarsi nel territorio circostante la chiesa riportanti, sotto forma di fumetti realizzati dagli alunni della scuola secondaria di primo grado di Beinette, le leggende e le storie legate al sito. Il testo, che ha le funzioni di un manuale a uso del gruppo di Giovani Guide Culturali Volontarie create negli anni precedenti, è uno strumento importante per l’accoglienza dei visitatori da parte dei volontari che già operano presso la cappella dell’Annunziata con un simile strumento. Era, inoltre, fortemente auspicato dalla parrocchia di Beinette, proprietaria del bene culturale, che non aveva altro testo se non un datato volume denominato “Preghiera Dipinta” nel quale la Pieve compare insieme a una quarantina di chiese, in modo però superficiale. La monografia realizzata dall’associazione è stata presentata ufficialmente alla popolazione sabato 26 aprile 2014 presso la chiesa della Madonna della Pieve a Beinette. Anche i pannelli, frutto di una concreta collaborazione tra OdV e scuola secondaria di primo grado, sono diventati un tutt’uno con un ambiente culturale diffuso, una sorta di “giardino delle leggende” nel quale si colloca il monumento artistico, storico e devozionale più importante per la comunità beinettese. L’insieme delle due realizzazioni ha permesso di sviluppare percorsi culturali, ma anche itinerari turistici attorno ai quali avviare l’importante attività di volontariato già sperimentata con la cappella dell’Annunziata, con i sentieri dell’acqua e con le

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Progettare nel Sociale

iniziative che vedono coinvolto il mondo della scuola in una sorta di “formazione continua” che va a incrementare, ogni anno, il numero di giovani guide volontarie.

Il progetto mirava a far conoscere una realtà artistica e pittorica di grande interesse e di grande richiamo per gli intenditori, favorendone la diffusione anche attraverso uno strumento di facile consultazione e duraturo nel tempo. Esso può essere visto anche come un’altra opportunità che viene data al

mondo della scuola, sia quella sul territorio, sia quella delle zone limitrofe, per avviare processi formativi, didattici e conoscitivi utilizzando un patrimonio storico e architettonico unico nel suo genere. Inoltre il progetto ha teso a soddisfare la necessità di avere uno strumento di conoscenza e valorizzazione del sito culturale, peraltro già ampiamente sottolineata dalla Parrocchia, proprietaria dell’immobile nel quale ha investito negli anni passati notevoli risorse finanziarie per il recupero e

Chi è l’Associazione Terra dei Bagienni L’Associazione “Terra dei Bagienni” è nata il 21/05/01; è una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) iscritta al n. 250 del Registro Provinciale del Volontariato, che si distingue per: • la valorizzazione e la promozione delle realtà storiche, artistiche, architettoniche e naturalistiche del Comune di Beinette e dell’ampia area compresa tra i fiumi Tanaro e Stura; • la stampa di monografie e testi su chiese, cappelle e itinerari turistici dei territori di competenza; • le azioni di salvaguardia delle risorgive e delle zone umide caratteristiche dei territori dell’area della Bisalta e della bassa valle che sono a rischio ambientale; • la promozione di itinerari storico-artistici individuati dagli Enti territoriali; • l’organizzazione di eventi culturali e attività didattiche nelle scuole e di corsi formativi per operatori volontari; • il sostegno a studi, ricerche e tesi relative ad aspetti peculiari del territorio; • la collaborazione con enti, istituzioni e associazioni per la realizzazione di progetti culturali, ambientali e turistici con ricaduta sul territorio.

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il restauro del ciclo di affreschi. Con il progetto sono stati raggiunti tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado e primarie del territorio per un totale di 300 ragazzi, i numerosi volontari dell’OdV interessata e delle altre associazioni che operano nel campo della cultura per un totale di 100 volontari, i cittadini beinettesi e gli appassionati d’arte, gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Cuneo e Mondovì (250 alunni) interessate a progetti didattici promossi da Terra dei Bagienni.

Chi desiderasse ulteriori informazioni può rivolgersi alla sede in via Roma n. 24 B a Beinette, telefonare al numero 0171-384282 o scrivere una e-mail a serateo@alice.it

FUTURO DONNA Il linguaggio della non violenza L’associazione Futuro Donna di Ceva, in collaborazione con il CSV Società Solidale, ha organizzato il progetto dal titolo “Il linguaggio della non violenza”.

Il progetto ha perseguito la finalità di promuovere iniziative che andassero a modificare, nel lungo termine, i comportamenti di violenza degli uomini nei confronti delle donne.

In considerazione del fatto che occorre sensibilizzare gli uomini al tema della “non violenza” sin da piccoli e che la famiglia gioca un ruolo fondamentale nella formazione della personalità e del comportamento adulto, tenuto anche conto delle reali possibilità di azione dell’associazione Futuro Donna, sono state svolte le seguenti attività: • rimodulazione di racconti, fumetti e fiabe tradizionali da proporre per immagini a gruppi di bimbi di età compresa tra 3 e 6 anni mediante l’utilizzo di pannelli illustrativi; • rimodulazione o costruzione exnovo di racconti da proporre per immagini e con parole a gruppi di bimbi di età compresa tra 6 e 11 anni mediante l’utilizzo di pannelli illustrativi ma anche in formato cartaceo;

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• rimodulazione di giochi di società tradizionali da tavolo (a partire dal classico gioco dell’oca…).

Tutte queste attività sono state effettuate con l’introduzione di: messaggi (nei racconti) o meccanismi (nei giochi) premianti le occasioni in cui di fronte a situazioni conflittuali si scelga il percorso del dialogo, dell’accordo e della personale rinuncia alla vittoria assoluta; – messaggi o meccanismi di disapprovazione nelle occasioni in cui si ricorra all’uso della violenza in senso lato e alla violenza di genere nello specifico; – messaggi o meccanismi finalizzati a far crescere l’autostima in situazioni di sconfitta e/o di perdita.

Sono stati, inoltre, promossi incontri per genitori, coinvolti attraverso il passaparola, la conoscenza diretta, le associate, la scuola, la parrocchia e altre realtà del territorio, per sensibilizzarli all’importanza del loro insegnamento nell’educazione dei figli sul tema della “non violenza” e del loro esempio di coppia sul tema della “non violenza di genere”.

Il progetto ha individuato un gruppo di lavoro interdisciplinare com-

Progettare nel Sociale

posto dalle figure professionali dello psicologo, dell’educatore, del grafico e da 3 volontari dell’associazione che si sono incontrati con regolarità per lavorare sulla rimodulazione e/o costruzione ex-novo di racconti, fiabe, fumetti e giochi e la costruzione di eventuali schede da utilizzare negli incontri con i genitori. Sono stati svolti 20 incontri di 2 ore ciascuno, distribuiti in un periodo di circa 8 mesi, comprensivi delle interruzioni estive, nel corso dei quali dopo aver condiviso l’obiettivo sono state individuate fiabe, racconti e giochi che si riteneva potessero essere oggetto della rimodulazione o trame intorno alle quali si potessero costruire storie inedite, nonché eventuali schede su cui lavorare con i genitori, e ciascun componente del gruppo ha fornito il proprio contributo per il raggiungimento del risultato, sulla base delle competenze specifiche possedute.

Le bozze dei nuovi contenuti, per immagini e per testi, sono state stampate e sono servite come strumento di sperimentazione.

Si è quindi proceduto alla sperimentazione del materiale prodot-

to in un bimestre, per poi avere il tempo di apportare le ultime modifiche prima di procedere alla stesura definitiva e alla stampa di più copie. Sono stati svolti 4 incontri con gruppi di genitori, e di conseguenza 4 incontri contemporanei con i loro bimbi di età compresa tra 3 e 6 anni e 4 incontri con i loro figli più grandicelli, dai 6 agli 11 anni di età.

Il materiale prodotto è diventato strumento utile per l’associazione, che sta proseguendo nel periodo successivo alla conclusione dell’iniziativa progettuale, ampliando l’area territoriale interessata e anche il contesto: non solo l’organizzazione di incontri con le famiglie coinvolte tramite la rete informale, ma anche interventi formali ed autorizzati in classe, in oratorio, in palestra e in altri ambiti.

Chi desiderasse avere maggiori informazioni può scrivere una e-mail a futuro.donna@tiscali.it.

Chi è l’Associazione Futuro Donna? È un’associazione di volontariato costituitasi il 23/06/2008 dalla volontà di otto donne che hanno condiviso un percorso motivazionale nell’ambito della Consulta delle Donne Elette della disciolta Comunità Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana.

Ispirandosi ai principi di solidarietà sociale, le fondatrici dell’OdV condividono il proposito di attivarsi a favore del mondo femminile in tutte le sue espressioni, come recita lo Statuto all’art. 2, per: 1. promuovere e valorizzare le donne nella società civile; 2. sostenerne l’impegno nella vita sociale, economica, amministrativa e politica; 3. supportarle nell’impegno di fornire aiuto, a livello familiare e comunitario, a soggetti in situazione di bisogno.

Futuro Donna è iscritta nella Sezione Provinciale di Cuneo del Registro delle Organizzazioni di Volontariato dal 20 gennaio 2009.

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Progettare nel Sociale

LA SCINTILLA Una scintilla per le donne del mondo L’associazione La Scintilla di Saluzzo, in collaborazione con il CSV Società Solidale di Cuneo, ha organizzato il progetto dal titolo “Una scintilla per le donne del mondo”.

Il progetto è stato pensato per creare un nuovo spazio di incontro e di socializzazione per le mamme straniere che abitano nel saluzzese. Questo nuovo spazio è stato un’opportunità, soprattutto per le mamme straniere, di avvicinarsi alla realtà dell’associazione iniziando a frequentare il Centro Famiglie.

Per poter raggiungere questo scopo, si sono garantite delle aperture straordinarie del Centro Famiglie in cui i volontari dell’associazione, affiancati da un’educatrice, hanno organizzato laboratori creativi sul tema dell’interculturalità e momenti ludici. Attraverso queste aperture

straordinarie si è potuto, così, affrontare il problema della solitudine che spesso colpisce le mamme, ancor di più se le mamme sono straniere e senza una rete familiare e/o amicale attorno. Per poter agganciare le donne straniere, i volontari della Scintilla hanno contattato l’associazione di promozione sociale “Penelope”, che gestisce a Saluzzo un laboratorio di tessitura per donne straniere.

Con il progetto sono state garantite 38 aperture straordinarie del Centro Famiglie di 3 ore ciascuno.

Sono stati, inoltre, realizzati alcuni laboratori creativi sul tema dell’interculturalità; sono state organizzate merende etniche con il coinvolgimento attivo delle donne straniere e dei volontari dell’associazione; è stato realizzato un evento finale interculturale.

Le azioni del progetto sono state: • promozione dell’iniziativa, con la realizzazione di locandine e

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brochure che pubblicizzassero il progetto; • avvio di aperture straordinarie del Centro Famiglie con realizzazione di laboratori creativi, con la presenza dell’educatrice e materiali di consumo per laboratori interculturali; • aperture straordinarie con preparazione delle merende etniche da parte delle donne immigrate, con la presenza dell’educatrice e materiali di consumo per laboratori interculturali e per la preparazione delle merende; • conclusione del progetto con la realizzazione dell’evento finale.

Per informazioni sull’iniziativa è possibile contattare l’associazione La Scintilla telefonando al numero 0175-44.864 oppure scrivendo una e-mail a valtercolla@tin.it Paola Isaia

Chi è l’Associazione La Scintilla?

La Scintilla è un’associazione di genitori nata a Saluzzo nel dicembre 2009, che ha come obiettivo primario quello di promuovere il ruolo della famiglia nella società. Realizza diverse azioni di sostegno alla genitorialità e diffonde la cultura ludica del gioco, realizzando progetti che valorizzino la partecipazione e la cittadinanza attiva. Organizza con animatori volontari feste di compleanno per bambini da 0 a 8 anni e gite e feste per le famiglie; collabora con agenzie-formative e istituzioni locali per la gestione dei servizi dedicati alle famiglie e ai bambini. Organizza incontri di approfondimento sui temi riguardanti la famiglia. Vive grazie all’impegno libero, volontario e gratuito di un gruppo di genitori di Saluzzo.

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NEWS dalle Associazioni INCONTRAMONDO: UN PUNTO DI INCONTRO MULTICULTURALE Da ottobre nella Biblioteca di Savigliano lo scaffale multiculturale si è ampliato con libri per adulti in lingua albanese, rumena, araba e hindi e con libri bilingue per bambini!

L’iniziativa è stata realizzata dall’associazione “Noi con Voi Onlus” in collaborazione con la Biblioteca civica di Savigliano, nell’ambito del progetto Incontramondo, grazie al contributo del Fondo Speciale per il Volontariato in Piemonte, Centro di Servizio “Società Solidale” di Cuneo.

Il punto multiculturale si rivolge ai cittadini saviglianesi di varie origini per dar loro la possibilità di accedere a libri nella propria lingua madre nella biblioteca della loro città. Inoltre, la presenza di numerosissimi libri bilingue per bambini, costituisce uno stimolo a leggere con i propri figli fin da piccoli. La tessera della biblioteca e il prestito dei libri sono gratuiti. La scelta delle lingue si è basata su un’attenta valutazione delle presenze straniere a Savigliano e dintorni. Per scegliere i libri da acquistare abbiamo collaborato con quattro mediatori culturali delle nazionalità individuate, in modo da coinvolgere direttamente i membri delle comunità fin dalle prime fasi del progetto. Con l’aiuto dei bibliotecari abbiamo predisposto un questionario (poi tradotto nelle varie lingue) da far compilare agli utenti finali. Grazie a questo strumento sono emersi i generi di libri preferiti

e alcuni titoli/autori specifici che le persone avrebbero voluto trovare in biblioteca. I mediatori hanno elaborato e interpretato i risultati, arrivando così a proporci delle liste di libri da acquistare. L’acquisto dei libri è stato effettuato presso la ditta BookBank di Piacenza, che ha provveduto con efficienza e tempestività a rispondere ai nostri quesiti e alla fornitura dei volumi richiesti. I cittadini coinvolti (stranieri e non) e le autorità cittadine hanno espresso un notevole apprezzamento per l’iniziativa, che rappresenta un segno di forte apertura e disponibilità verso le comunità straniere presenti sul territorio saviglianese. Grazie allo strumento del prestito interbibliotecario, la fruizione dei libri acquistati con questo progetto potrà anche andare oltre il contesto cittadino. L’allestimento del punto multiculturale fa parte del progetto Incontramondo, che prevedeva inoltre due altri momenti importanti: una serie di laboratori sul tema dell’intercultura in alcune classi terze delle scuole elementari, gestiti da educatori professionali coadiuvati dai volontari; un corso di ginnastica per donne, straniere e non, che per varie ragioni (economiche o culturali) non possono frequentare una palestra. Obiettivo del corso è stato quello di offrire l’opportunità di migliorare il proprio benessere psico-fisico. Le lezioni si sono svolte nei locali della ludoteca, gentilmente concessi dal Comune, dove i volontari si occupavano dei bambini permettendo così un momento di svago alle mamme.

L’Associazione Noi con Voi, nata nel 2007, è formata esclusivamente da volontari. Si occupa di promuovere e sostenere progetti di sviluppo in Africa, in particolare in Burkina Faso e Tanzania in ambito sanitario, scolastico e sociale. Inoltre, a livello locale, si impegna ad informare i cittadini sulle problematiche riguardanti i Paesi in via di sviluppo attraverso la promozione sul territorio di iniziative di carattere culturale e sociale. A tal fine organizza: serate mirate a far conoscere l’associazione e i progetti della stessa; esposizioni di fotografie e di prodotti artigianali africani finalizzate a far conoscere le realtà dei paesi in cui opera. Un altro obiettivo primario dell’associazione è di favorire e promuovere l’integrazione a livello locale: a tal fine organizza e promuove progetti le cui azioni sono volte a sensibilizzare la popolazione sul tema dell’intercultura ed aumentare le occasioni di incontro tra le diverse comunità presenti sul territorio.

Gabriella Piano

IL CINEMA RACCONTA IL TEMA DELL’ACCOGLIENZA L’Associazione Anfaa, in collaborazione con il CSV, l’associazione Papa Giovanni XXIII, l’Equipe Affidi e con il pa-

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NEWS NEWS NEWS trocinio del Comune di Cuneo, ha concluso da poco il progetto “Accoglienza al cinema” che prevedeva la proiezione di tre pellicole cinematografiche riguardanti il tema della famiglia a porte aperte.

Il progetto ha avuto un grandissimo successo di pubblico tanto da non poter accogliere all’interno del Cinema Lanteri tutte le persone intervenute. In sequenza sono stati proiettati i film: “Le Nevi del Kilimangiaro” (di R. Guèdiguian, 2011) “La ladra di libri (di B. Percival, 2013) e “Ponyo sulla scogliera” (di H. Miyazaki, 2008), quest’ultimo dedicato alle famiglie.

Tutte e tre le pellicole si proponevano di concentrare l’attenzione dello spettatore sul tema dell’affido e dell’adozione andando a sollecitare le corde emotive delle persone. Attraverso il cinema si è voluto allargare il bacino di utenza dell’associazione per cercare di sensibilizzare quante più persone possibili. Le serate hanno poi affiancato alla proiezione momenti di riflessione: le tematiche trattate nei film, infatti, se sorrette da una riflessione che aiutasse a comprendere, andavano a risvegliare il desiderio di accogliere. A tutti gli appuntamenti sono intervenuti i volontari dell’Anfaa, che si sono soffermati sulla mission dell’associazione e sulle motivazioni del progetto e il tecnico del cinema Lanteri, Costanzo Lerda che ha spiegato la scheda tecnica del film proiettato. Fondamentale, inoltre, è stata la collaborazione delle assistenti sociali dell’Equipe affidi Ginetta Bronzetti e Ornella Occelli e di Costanza Lerda dell’Equipe adozioni. L’ultimo appuntamento, che prevedeva la proiezione di un film di animazione, si rivolgeva prevalentemente alle famiglie: un messaggio importante per ricordare che l’accoglienza, l’affido, l’adozione non possono esistere senza il calore che solo l’amore di una famiglia può darti.

“Siamo davvero contente della riuscita dell’iniziativa – spiega Marcella Amerio Presidente di Anfaa – in modo particolare dell’adesione che siamo riusciti ad avere anche da parte dei giovani. La semina è andata alla grande, ora aspettiamo di vedere i frutti del raccolto ma siamo speranzose anche perché siamo certe che un importante risultato sia stato raggiunto: quello di far riflettere le persone e di portarle a conoscenza dell’operato della nostra associazione”.

Elisa Girardo

LA PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO PASSA ANCHE ATTRAVERSO LO SPORT L’associazione Admo di Savigliano il 19 settembre ha organizzato il primo Memorial Diego Tortone, iniziativa mirata a sensibilizzare la cittadinanza alla donazione di midollo osseo, quale speranza di guarigione dalla leucemia. Il torneo notturno di calcetto A5 ha ottenuto

un buon successo e ha attirato tante persone. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Baudracco, volontario di Admo Savigliano.

Come è nata l’idea di organizzare un torneo di calcetto?

L’idea è nata dalla voglia di ricordare il nostro amico Diego, prematuramente scomparso a causa della leucemia, e dalla necessità di fare promozione alla donazione di midollo. Volevamo arrivare alla cittadinanza una settimana prima dell’iniziativa regionale Hei Tu hai midollo, poi mentre stavamo organizzando la cosa ha assunto una dimensione più ampia e siamo riusciti a fare la tipizzazione anche durante il torneo.

Il 19 settembre a Savigliano avete effettuato per la prima volta in provincia di Cuneo il tampone salivare?

Sì, grazie alla preziosa collaborazione di Admo Regionale, che ha trovato il personale sanitario, abbiamo potuto organizzare un punto per la tipizzazione attraverso il tampone salivare, metodo meno invasivo rispetto al prelievo e più idoneo per una manifestazione sportiva. L’esperimento è stato vincente, nel corso della serata abbiamo fatto 37 tipizzazioni che vanno ad aggiungersi alle 66 effettuate nel corso della manifestazione nazionale del 27.

Come avete reclutato i partecipanti?

I partecipanti sono stati reclutati grazie ad una campagna pubblicitaria, specialmente su facebook per attirare ragazzi e grazie ad amici e famigliari di Diego. Proprio per dare un segnale rispetto alla donazione di midollo il torneo era aperto a ragazzi e ragazze tra i 18 e 40 (fascia di età in cui è possibile farsi tipizzare).

Qual è il bilancio della manifestazione?

Siamo molto soddisfatti della riuscita delle due iniziative promozionali. Al di la dei numeri delle tipizzazio-

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NEWS NEWS NEWSN ni, siamo contenti di essere riusciti a sensibilizzare un’ ampia e variegata fascia della cittadinanza alla donazione di midollo e di essere riusciti a far passare il messaggio che farsi tipizzare aumenta le speranze di guarigione per tanti malati.

Elisa Girardo

LA MUSICA DEL CUORE: CONCERTO PIANISTICO DI EKATERINA AFANASYEVA PER PROMUOVERE E SOSTENERE LA LOTTA CONTRO IL CANCRO AL POLMONE Perché sensibilizzare la mission di Alcase di combattere il cancro al polmone attraverso un concerto? Perché la musica mantiene in equilibrio la natura ed è indispensabile alla vita di ogni creatura: grazie al suo aiuto la tristezza non appassisce l’anima (Romano Battaglia, Il Fiume della vita, 1992).

Si sono conclusi da poco i concerti La musica del cuore realizzati dall’ associazione Alcase, in collaborazione con il CSV “Società Solidale. Tutti gli appuntamenti hanno visto l’esibizione di Ekatarina Afanasyeva, pianista russa che da quattro anni vive in Italia. L’artista ha già effettuato numerosi recital pianistici a Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Boves e a Cecina. Insegna alla scuola musicale per bambini “Il Girotondo” di Cuneo.

Le serate, oltre a Chopin, Mozart e Beethoven prevedevano anche brani di Rachmaninov, noto pianista russo deceduto a causa di un carcinoma al polmone.

“L’associazione Alcase ha scelto di sensibilizzare la cittadinanza alla sua mission attraverso la musica – spiega Ekatarina Afanasyeva – perché è un linguaggio universale che arriva direttamente al cuore delle persone. Dopo l’introduzione a cura del Presidente dell’associazione i partecipanti potevano farsi trasportare dalle note del concerto.

Sono certa che abbinare un messaggio importante alla bellezza della musica sia la scelta vincente per far arrivare il messaggio al pubblico presente nel modo giusto.”

Alcase Italia è la prima associazione in Italia esclusivamente dedicata a combattere la più diffusa e mortale delle neoplasie: il cancro al polmone. L’associazione porta avanti la sua missione mediante progetti di prevenzione, supporto e informazione ai malati, oltre ad organizzare periodicamente eventi aperti al pubblico, con lo scopo di sensibilizzare e raccogliere fondi. Alcase opera da oltre 20 anni su tutto il territorio nazionale. La serata si propone di promuovere le iniziative dell’associazione tra cui il progetto Gomitoli bianchi e la campagna di sensibilizzazione per screening con tac a basso dosaggio. Questa procedura è in grado di riconoscere molti tumori al polmone in una fase assolutamente iniziale di crescita, consentendone, di conseguenza, la cura.

Per informazioni e contatti Alcase Italia: 0171-38.09.93 oppure 348-69.55.350, www.alcase.it

E. G.

STRADE DELLE MEMORIE PARTIGIANE. PERCORSI AMBIENTI E TESTIMONIANZE VERSO LA LIBERAZIONE DEL ROERO Nel 2007 Paolo Pasquero, tra gli ultimi esponenti della Lotta Partigiana nel Roero, decise di coinvolgere un gruppo di persone affinché divenissero portavoci della memoria sua e della Resistenza e si facessero carico della sua eredità. L’associazione di volontariato “Franco Casetta” si è formata con l’obiettivo di sostenere, promuovere e proseguire le iniziative degli ultimi rappresentanti partigiani ponendosi l’interrogativo su come comunicare i valori della Resistenza alla cittadinanza e, in particolare, alle giovani generazioni. Dal 2010 l’Associazione si occupa della catalogazione e conservazione dell’archivio personale di Paolo promuovendo iniziative per renderlo fruibile al fine di preservare l’eredità storica dei suoi protagonisti. Questo obiettivo ha portato nel 2012 alla realizzazione della mostra “Non dimenticar le mie parole” che racconta per immagini, attraverso le fotografie e gli scritti raccolti e conservati da Paolo, la storia di Canale durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale. Il movimento resistenziale trova nella mostra il suo spazio attraverso la storia della 23a Brigata Canale e dei suoi spostamenti sul territorio, percorsi che hanno spinto l’associazione a “mettersi in cammino” sulle orme dei partigiani. Un viaggio mentale e fisico verso e attraverso i luoghi nei quali operarono i partigiani per valorizzare e conservare la memoria di quei luoghi e la cultura in essi custodita. L’idea maturata si sta ora concretizzando grazie al progetto “Strade delle memorie partigiane. Percorsi, ambienti e testimonianze verso la Liberazione del Roero, per non dimenticare” realizzato con il contributo del CSV. È iniziato il 1° ottobre 2013 e si concluderà il 31 maggio 2015. Intende ripercorrere i sentieri e i luoghi dei partigiani nel Roero, al fine di contestualizzare un’esperienza spesso dimenticata sebbene alla base della nascita dell’Italia repubblicana. Sono coinvolti numerosi partner tra cui l’Anpi di Alba che da alcuni anni è impegnata nella pubblicazione di percorsi sui luoghi significativi della Resistenza nelle Langhe.

La stretta collaborazione nata nelle prime fasi del progetto porterà alla pubblicazione, come quinto volume della collana edita dalla sezione albese dell’Anpi, degli itinerari roerini. Oltre al percorso automobilistico che tocca luoghi significativi della lotta partigiana in diversi comuni, sono previsti percorsi trekking sulla sentieristica locale, nello specifico quella sui luoghi di intervento

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SNEWS NEWS NEWS L’ASSOCIAZIONE FATE GLI GNOMI SI PRESENTA

della 23a Brigata Canale. I risultati del progetto saranno editati non solo in forma cartacea, ma anche su web, strumento prezioso che permette una maggiore multimedialità, attraverso approfondimenti e successivi aggiornamenti, nonché mezzo tra i più utilizzati dai giovani. Le attività condotte fin dall’avvio del progetto hanno visto la partecipazione sia di soci volontari sia di persone che non conoscevano l’associazione e che costituiscono un buon patrimonio per la prosecuzione delle attività. Alcuni si sono infatti resi disponibili a collaborare nella stesura dei testi, altri alla correzione delle bozze, alla realizzazione delle fotografie o alla verifica dei percorsi sia automobilistico sia trekking. Per quanto il lavoro di contatti e di coordinamento risulti complesso e spesso difficoltoso i risultati finora ottenuti sono incoraggianti e rendono il progetto un lavoro corale che permette di offrire una visione d’insieme della lotta resistenziale nel Roero. Per una maggiore condivisione e socializzazione delle attività nei primi mesi di lavoro è stato creato il blog http://www.ormepartigiani.org attraverso il quale è possibile essere aggiornati sulle iniziative e sullo stato di avanzamento del progetto.

I prossimi mesi saranno decisivi per la buona riuscita del progetto perché si tratterà di dare forma definitiva al lavoro affinché la sua restituzione sia efficace e possa raggiungere un vasto pubblico che attraverso i percorsi proposti si senta parte della Storia e diventi testimone e memoria della Resistenza nel Roero.

Associazione Franco Casetta

Riceviamo e pubblichiamo Buongiorno, siamo l’associazione “Fate gli gnomi”, che si è costituita a Montaldo Roero nell’aprile 2014. Vorremmo spiegare il motivo per cui abbiamo scelto questo nome un po’ particolare. Il fatto è che gli gnomi, nella tradizione, sono legati alla terra e si occupano delle piante, dei fiori, di tutto ciò che è della natura.

Si dice che in ogni giardino, persino in un vaso di fiori, abitino gli gnomi per curare le piante. Ancora, secondo la tradizione, gli gnomi amano tutto ciò che è nella terra, scavano in profondità alla ricerca di pietre preziose e diamanti. Nel nostro statuto è prevista la valorizzazione del territorio e, siccome crediamo che la ricchezza maggiore dei nostri paesi sia proprio la natura, pensiamo che gli gnomi ci rappresentino un poco. Ma...esistono gli gnomi?

A Boves si racconta una storia suggestiva: si dice che un tempo, in montagna, una giovane ragazza avesse un “servitore”, un piccolo omettino alto una spanna che veniva a trovarla e le portava ciliegie fresche in pieno inverno. Per l’uomo moderno, che si è allontanato dalle tradizioni, queste sono solo storie fantastiche, anche se la parte di noi che rimane per sempre un poco bambina ha bisogno ancora di sognare. Nel nostro nome non poteva mancare neppure il riferimento alle fate che compaiono nella maggior parte delle fiabe antiche e aiutano i buoni a compiere le imprese sovrumane necessarie. In un antico castagneto, in agosto, la nostra associazione organizza l’evento “Bosco Fatato”, con spettacoli, opere in cartapesta e figuranti che rappresentano fate, gnomi, maghi, streghe...Siamo contenti perché l’evento è molto seguito e gradito ai bambini e alle famiglie. In questo modo operiamo, secondo il nostro statuto, per far conoscere il nostro territorio, avvicinare la gente alla natura e collaborare, fra di noi e con altre associazioni, in un lavoro di gruppo molto impegnativo, ma gratificante. Ancora frutto di collaborazione e di lavoro comunitario è l’evento “Sogno di Carnevale”, a febbraio. L’associazione segue inoltre il teatro giovanile, con la Compagnia dei Germogli. Chi volesse collaborare con noi può contattarci allo 017240.646 oppure visitare in nostro sito www.fateglignomi. altervista.org.

Vogliamo ringraziare il CSV, per l’assistenza che ci ha sempre fornito, per la collaborazione nella realizzazione del Bosco Fatato e per la stampa di un segnalibro che vi presentiamo qui, che sarà, per le persone a cui

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NEWS NEWS NEWSN verrà distribuito, un promemoria e un piccolo ricordo poetico della nostra associazione. Grazie a tutti quelli che ci seguono e speriamo, nel tempo, di fare sempre del nostro meglio per creare cose belle e portare vita e interessi nuovi nei nostri paesi che non devono morire, ma diventare un punto di riferimento per chi ha bisogno di immergersi nella natura, di far sorridere un bambino, di trovare stimoli alla creatività. Grazie.

Fate gli gnomi

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICI PROPOSTI DALLE ODV CON IL CSV Crescere accanto ai giovani: formazione Associazione Don Giorgio Belliardo L’Associazione Volontari Age Don Giorgio Belliardo - Progetto Portofranco di Costigliole Saluzzo e Cuneo propone ai volontari che si occupano di attività con i giovani un corso di formazione per favorire una conoscenza e coscienza aggiornata delle sfide e dei cambiamenti in atto nel mondo giovanile, una competenza adeguata nell’utilizzo dei linguaggi e della comunicazione odierna e, in particolare, la disponibilità a condividere e ad operare in forma sinergica. Il percorso ha preso il via il 15 ottobre, presso la sala multimediale del Seminario di Cuneo ed è tenuto da Umberto Mosca, docente di “Produzione e Comunicazione Audiovisiva” - Dipartimento di Management della Comunicazione presso l’Università di Torino. Le lezioni, si avvalgono dell’ausilio di proiezioni, laboratori, lavori di gruppo e simulazioni.

Gli incontri successivi si tengono: il 22 ottobre, il 29 ottobre, il 5 novembre e il 12 novembre. Per informazioni: Age Don Giorgio Belliardo (Ida Marengo) 34732.46.723, idamarengo(at)tiscali.it E.G.

Nel cuore della sofferenza psichica L’associazione Diapsi Alba organizza il corso di formazione “Nel cuore della sofferenza psichica” rivolto a chiunque sia interessato a fare volontariato nell’ambito della sofferenza psichica. Il percorso formativo si svolge presso la sede dell’associazione, in Località Toetto 2, a Roddi. Il primo appuntamento è stato il 14 ottobre con la Presidente della Diapsi, Sabrina Borlengo. Gli altri appuntamenti: martedì 21 ottobre con Michele Bolognino; martedì 28 ottobre con Luisa Fontana; martedì 4 novembre con Silvia Calzolaro; martedì 11 novembre conclude Luisa Fontana. Per informazioni: diapsialba@ libero.it, 333-65.02.734.

E.G

L’officina del fare insieme

L’Associazione Insieme per Polonghera organizza il corso di formazione “L’officina del fare insieme”. Il corso si propone di aumentare la competenza dei volontari rispetto ai concetti di partecipazione e cittadinanza attiva, di promuovere un orientamento di investimento comune volto al miglioramento del benessere sociale della città, di favorire l’acquisizione di una politica di lavoro comune e di aumentare la partecipazione attiva dei volontari in fase progettuale e creativa. Gli appuntamenti, con la docenza di Michele Gagliardo, si tengono nella Sala delle Associazioni di Polonghera (Via Fossati, 8) il 14 ottobre, il 28 ottobre, l’11 novembre e il 25 novembre.

Per informazioni: Associazione Insieme per Polonghera 366-29.53.533, insieme.polonghera(at)libero.it.

E.G.

Prossima - mente: formazione per una relazione efficace con chi mi è prossimo L’Associazione Volontari dell’Annunziata e l’Associazione Wanda Meini Meinardi, organizza il corso di formazione “Prossima–mente”, un percorso esperienziale per migliorare le proprie relazioni e ottimizzare il potenziale di aiuto che ne deriva. Il corso prevede cinque incontri da mercoledì 22 ottobre, dalle 20.30, presso la casa di Riposo Santissima Annunziata di Busca. Le lezioni sono tenute da Saverio Laporta, formatore counselor, che attraverso la tecnica del focus group fa emergere gli aspetti indispensabili del processo comunicativo.

Per informazioni: volontariannunziata@libero.it, 017194.54.52.

E.G.

Dall’ascolto all’accoglienza L’Associazione “Amici della Cittadella” di Mondovì, organizza il percorso formativo “Dall’ascolto all’accoglienza” rivolto ai volontari che prestano servizio nel Centro di Ascolto. Il corso è aperto ai volontari e ad aspiranti tali che vogliano avvicinarsi a questa forma di servizio. Il corso inizia martedì 4 novembre presso la sede dell’Associazione (Via della Funicolare 15, Mondovì) e continuerà con cadenza quindicinale (venerdì 21 novembre, 5 dicembre, 19 dicembre, 30 gennaio, 13 febbraio, 27 febbraio) dalle 14.30 alle 17.30. La formazione sarà guidata da Sara Marchisio, formatrice e consulente psicologico educativo. L’obiettivo è di accrescere in tutti i volontari le competenze e gli strumenti di base necessari per operare in un centro di ascolto. Per informazioni: 0174-45.070, amicidellacittadellamondovi@gmail.com.

E.G.

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SNEWS NEWS NEWS Formazione AVO Cuneo

L’Avo di Cuneo organizza il 32° corso di formazione per nuovi “Volontari Avo” finalizzato a dare le nozioni di base per permettere di assistere gli ammalati. Sarà articolato in una fase di studio, una di tirocinio e una di servizio. I volontari Avo Cuneo dal 1982 offrono assistenza all’interno delle strutture convenzionate agli ammalati soli, privi di aiuti famigliari, bisognosi o in grave difficoltà. Il corso avrà una durata di nove lezioni, e inizia lunedì 27 ottobre nel Salone di Rappresentanza dell’ospedale Santa Croce.

Le lezioni forniranno elementi di igiene, di psicologia, di etica, aspetti tecnici dell’assistenza e i Giovani all’interno dell’Avo; due incontri tratteranno il ruolo del volontario che presta servizio in una struttura per anziani e nella Struttura Complessa di psichiatria.

Per informazioni 0171-69.67.29, info@avocuneo.com.

E.G.

Dal disagio alla cura: corso di formazione Associazione Itaca L’associazione Itaca, organizza il corso “Dal disagio alla cura” che ha l’obiettivo di dare strumenti culturali e di buona pratica ai volontari che desiderano far crescere le proprie competenze nel loro servizio in realtà educative-socio-assistenziali (bambini disabili, e adulti con problemi psico fisici) attraverso le tecniche di teatro. Il linguaggio teatrale potenzia l’autostima, la socialità e la capacità di cooperazione: i benefici di un percorso creativo hanno ricaduta sia su chi partecipa, che su coloro che ne beneficeranno di riflesso. Il corso, gratuito, è rivolto ai volontari del territorio e agli aspiranti volontari dell’associazione Itaca. Si prevede un laboratorio teatrale serale tenuto dal formatore Damiano Madia per un totale di 40 ore e di due incontri di formazione teorica sulla tema della cura tenuti da Grazia Isoardi, volontaria di Itaca. La sede degli incontri è a Racconigi, Via Fiume 22, presso la sede di Voci Erranti. Per iscrizioni contattare l’Ass.“Itaca” tel. 340-84.98.872, itaca.racconigi@ gmail.com.

E.G.

Cerchiamo sognatori: volontari per il Castello della Manta L’associazione Amici del Fai e il Fai Fondo Ambiente Italiano propongono ai volontari e agli aspiranti tali presenti sul territorio che si occupano di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale italiano un corso di formazione con l’intento di creare, all’interno del Castello della Manta, un gruppo preparato e motivato di volontari che collaborino alla sua valorizzazione. Il

percorso formativo prende il via sabato 8 novembre e si svolgerà, in parte, presso la Sala incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e, in parte, presso il Castello della Manta. Calendario: sabato 8 novembre, Sala incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; venerdì 21 novembre, Fai - Sala incontri della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; sabato 29 novembre, Fai - Castello della Manta; giovedì 4 dicembre, Fai - Castello della Manta. Il corso di formazione è gratuito. Per informazioni: Associazione Amici del Fai, dottoressa Silvia Cavallero 339-31.07.270,amicidelfai. manta(at)gmail.com.

E.G.

I volontari si riqualificano formazione Granda Ama L’associazione Granda Ama organizza il corso di formazione “I volontari si riqualificano” che si propone di dare al facilitatore dei gruppi di auto mutuo aiuto una formazione adeguata sulla relazione di aiuto, sulla dinamica dei gruppi, sulla comunicazione e sull’ascolto. Il percorso formativo sarà tenuto da Donatella Masante, psicologa e psicoterapeuta e si svolge dall’11 novembre con cadenza quindicinale. Sede del corso: sportello CSV di Mondovì. Il corso di formazione è gratuito. Per informazioni: referente CSV Società Solidale, dottoressa Serena Bersezio 0171-60.56.60, progettazione2@ csvsocsolidale.it. Per iscrizioni: associazione Granda Ama tel. 338-65.38.061.

E.G.

Corso di introduzione alle attività assistite con gli animali L’associazione Recuperamiamoli organizza un corso di formazione introduttivo agli interventi assistiti e riabilitativi con gli animali che si propone di fornire ai volontari un primo approccio alle azioni ludico-terapeutiche ed educative, coadiuvate con l’ausilio dei cani. Il corso ha una durata di 16 ore e si svolge, con cadenza settimanale, la domenica dal 9 al 31 novembre presso la sede di Recuperamiamoli a Roddino (Località Santa Maria 1). Le lezioni saranno tenute da Marco Fontanone, addestratore cinofilo iscritto al Registro Enci ed esperto in Pet Teraphy e da Luisella Canale, psicologa e psicoterapeuta. La parte teorica sarà integrata dalla parte pratica nella qdiuale i partecipanti, con il supporto dei cani già addestrati dall’associazione, dovranno verificare sul campo quanto appreso. Gli iscritti che hanno un cane possono partecipare con il loro animale previa verifica di idoneità del medesimo. Per informazioni: recuperamiamoli@libero.it, 333-98.28.609.

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Appuntamenti Solidali TANTE ATTIVITÀ IN PARTENZA PER L’ASSOCIAZIONE LA GIOSTRA DI CEVA Domenica 21 settembre alla 53° Mostra del Fungo era presente anche l’associazione La Giostra: sotto il porticato comunale le volontarie dell’associazione hanno animato la giornata suscitando la curiosità di molti. Re della giornata il percorso sensoriale “A piedi nudi nel bosco”, realizzato con materiali semplici in tema con la Mostra del Fungo. I bambini ed i ragazzi hanno così provato l’emozione di camminare su castagne, foglie, corteccia, bambolo, sabbia e superare anche un piccolo ruscello. Compagni di avventura l’associazione “I ragazzi di Bagnasco” che hanno allestito due tavoli per la lavorazione della creta richiamando molti bambini, che sotto la guida esperta di Sandra Carnevale, si sono divertiti a modellare delle pignatte. I più piccoli, con l’aiuto del torniello hanno creato oggettini, fieri di poterli portare a casa. L’associazione La Giostra ha affisso un cartello scherzoso per ricordare che “Siamo quelli del Piedibus!”, iniziativa svoltasi nei mesi primaverili volta ad incentivare il modo più economico, salutare e divertente per raggiungere la scuola: andare a piedi. Il Piedibus, ricordiamo, è un vero e proprio autobus che va a piedi: formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti volontari. Come un vero autobus di linea, il Piedibus parte da un capolinea e seguendo un percorso stabilito raccoglie passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario prefissato. Lungo il percorso i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano un po’ di indipendenza. “Con l’inizio della scuola, molte famiglie hanno richiesto il servizio ma dobbiamo fare i conti con la stagione autunnale che incombe. Pertanto ricominceremo il servizio a partire dalla primavera – spiegano i volontari – Abbiamo però ideato un piccolo concorso che abbiamo proposto ai ragazzi delle elementari: hanno tempo fino al 30 novembre per inventare il nuovo logo del Piedibus di Ceva ed i nomi delle fermate. Si accettano volentieri anche disegni, storie, poesie che raccontino una storia a tema Piedibus. Il regolamento sarà pubblicato sulla pagina fb dell’associazione “La Giostra”. Gli elaborati potranno essere consegnati in Biblioteca dal 13 ottobre fino al 30 novembre. Ovviamente ci saranno ricchi premi”. Nell’autunno inoltre ricominceranno gli incontri di attività di promozione alla lettura del progetto Nati per Leggere, molto richiesti dalle famiglie cebane e della Val Tanaro, progetto promosso dall’azione congiunta dell’Associazione Italiana Biblioteche e dall’Associazione Culturale Pediatri. Per informazioni sul Piedibus, Nati per Leggere e sulle attività dell’associazione i riferimenti sono: Mara

380-70.93.063, Caterina 347-16.30.171. Inoltre “La Giostra” sta attivamente lavorando alla promozione di un’iniziativa che coinvolgerà bambini e ragazzi compresi tra i 6 e i 13 anni d’età; si tratta della creazione del “Giornalino dei bambini della città di Ceva”.

La redazione che si occuperà della pubblicazione del giornalino sarà composta da giovanissimi “giornalisti” che cureranno tutti gli aspetti relativi all’uscita del giornale: dai temi trattati, all’impaginazione, alla distribuzione delle copie. “Tutti coloro che fossero interessati a far parte della redazione – sottolinea il presidente dell’associazione La Giostra Elisa Piana – possono iscriversi presso la Biblioteca civica di Ceva oppure contattandoci all’indirizzo email: lagiostra.ceva@libero.it entro il 31 ottobre. Nei giorni successivi a tale data sarà organizzato un mattino di formazione con un giornalista di professione che trasmetterà ai giovani redattori i segreti del mestiere”. Il giornalino sarà distribuito a partire dal mese di Gennaio 2015 e al suo interno saranno trattati temi di attualità, sport, cultura e divertimento, con articoli e rubriche che racconteranno la realtà cebana vista dalla prospettiva dei piccoli giornalisti.

500 EURO CONSEGNATI ALL’ASSOCIAZIONE FIORI SULLA LUNA PER SOSTENERE IL PROGETTO DI MUSICOTERAPIA 1.500 euro devoluti al progetto di musicoterapia dell’associazione Fiori sulla luna: è il ricavato che Monica Prezioso ha ottenuto con le offerte per del suo CD Ricomincio da qui. La somma è stata consegnata mercoledì 8 ottobre, al Presidente di Fiori sulla luna Mario Figoni, al Primario del reparto di Neuropsichiatria infantile Eleonora Briatore e alla Musicoterapista Claudia Pirotti. Per Monica la musica è una passione, incidere un CD era un sogno: il sogno e la passione si sono intrecciati e hanno dato vita a qualcosa di grande che ha permesso di fare del bene ai tanti bambini che usufruiscono del progetto di Musicoterapia a cui la somma è destinata.

“La musica non solo è una passione, è qualcosa che mi fa stare bene – ha dichiarato Monica Prezioso – ho deciso di raccogliere fondi per l’Associazione perché voglio mettere il dono della mia voce a disposizione degli altri. È stata una bellissima esperienza e spero che ascoltando i brani del CD le persone possano ricordare un momento, provare un’emozione, possano stare bene. Ho scelto di destinare il ricavato a Fiori sulla Luna perché conosco l’operato di questa associazione, mio figlio Alessandro ha partecipato alla musicoterapia e voglio che altri bambini possano trarne i benefici che ne ha avuto lui”. Il CD contiene 12 brani, 11 cover italiane e un brano in inglese. Il lavoro è stato realizzato con la collaborazione di Marco Giurisato. Il

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Appuntamenti Solidali titolo del progetto Ricomincio da qui mette in evidenza la voglia di Monica di fare qualcosa di grande con il dono della sua voce e la sua grande passione per la musica. “Il gesto di Monica ci ha commossi. – spiega Mario Figoni presidente dell’associazione – La cosa più bella è sapere che con il nostro operato stiamo costruendo relazioni profonde, che rimangono nel tempo. I nostri bambini, le loro famiglie sono la cosa più grande e importante che abbiamo: sapere che la cosa è reciproca, che riusciamo a creare amicizie mi riempie di gioia e di orgoglio”.

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Sabato 25 ottobre alle 20.30 a Canale d’Alba, nella chiesa del Convento delle Adoratrici Perpetue, l’associazione Don Stefano Gerbaudo Onlus, in collaborazione con Suore Sacramentine ha proposto il Recital del coro Pacem in Terris di Boves dal titolo “L’Amore più grande” dedicata al Servo di Dio don Stefano Gerbaudo.

Il coro, accompagnato da quartetto d’archi e arpa, sotto la direzione del MQ Simone Pellegrino, con un percorso musicale da considerarsi quasi un oratorio, ha messo a confronto scritti di don Stefano, che rappresentano alcune tappe fondamentali della sua vita umana e sacerdotale, con canti che diventano preghiera vissuta e condivisa.

Don Vincenzo Vergano, Delegato Vescovile per la causa i beatificazione di don Gerbaudo, ha invece presentato la santità eroica del Sacerdote.

DUE ASSEGNI DA 2.500 EURO CONSEGNATI RISPETTIVAMENTE ALLA PEDIATRIA DI CUNEO E ALLA SCUOLA MATERNA DI VIA XXVII APRILE Due assegni da 2.500 euro l’uno: è il ricavato dello spettacolo “Tre padri per una sposa” andato in scena al Teatro Toselli di Cuneo venerdì 13 giugno e realizzato dal gruppo “Pazzi di cuore” in collaborazione con l’associazione Fiori sulla luna. Gli assegni sono stati consegnati al dottor Massimo Chiossi Primario della pediatria dell’ospedale Santa Croce e Carle e a Daniela Vanzetti insegnante e rappresentante della scuola materna di via XXVII Aprile del Primo circolo cuneese.

La compagnia Pazzi d’amore è un esempio vincente di un progetto di rete che ha visto coinvolti diversi genitori del I circolo della scuola di via XXVIII Aprile: davanti alla

carenza di risorse a cui le strutture pubbliche devono far fronte nella gestione quotidiana i genitori hanno deciso di organizzarsi per dare una risposta concreta. E da un’idea di un gruppo un piccolo gruppo di persone è nata una vera e propria compagnia che ha visto la collaborazione attiva di tantissimi professionisti che hanno messo gratuitamente a disposizione le loro competenze artistiche (dalla regista, ai coreografi, ai ballerini, ai vocalist fino ad arrivare ai vigili del fuoco che faranno assistenza senza chiedere compenso). “Questa esperienza nasce dal desiderio di fare qualcosa di concreto per le categorie più colpite dalla crisi e dai tagli del pubblico. – ha spiegato Anna Maria Del Grosso, coordinatrice del gruppo Pazzi di Cuore – Realizzare lo spettacolo ci ha permesso di scatenare le nostre energie, energia positiva che volevamo venisse veicolata verso chi ha più bisogno. È stata una bellissima esperienza e siamo felici della somma che siamo riusciti a raccogliere. L’11 ottobre replicheremo a Cuneo e ci stiamo muovendo per portare lo spettacolo anche in altre realtà: a Mondovì il 4 dicembre, a Torino, Asti, Alba e ovunque troveremo qualcuno con cui creare una proficua collaborazione, come è avvenuto con Fiori sulla luna.” “La collaborazione con la compagnia è nata per caso – spiega il presidente di Fiori sulla Luna Mario Figoni – ed è stata un’esperienza davvero bellissima.

Vedere persone che si aggregano con l’unico scopo di fare del bene e di donare a chi ha bisogno è davvero meraviglioso. La gioia del pubblico e di tutti noi alla fine dello spettacolo ci ha allargato i cuori.” Un’esperienza vincente che permetterà di fare cose importanti come ci spiega il dottor Chiossi, primario del reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Croce: “Questo gradito contributo verrà utilizzato per l’acquisto di due monitor per il monitoraggio segni vitali dei nostri pazienti.

Questo consentirà al reparto di avere quattro monitor, di due già disponiamo, e di monitorare quattro letti, così da migliorare il servizio per i bambini ricoverati pediatria cuneese.”

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Appuntamenti Solidali SECONDA GIORNATA DEL VOLONTARIATO A 4 ZAMPE Le associazioni animaliste del territorio si sono date appuntamento in piazza Savona, ad Alba, domenica 21 settembre per la “Seconda giornata del volontariato a 4 zampe”. Erano presenti “Amici di zampa”, “Fido Cerca Casa Lida Cultura”, Anpa (associazione nazionale protezione animali) e associazione Cani Rubini, promotrice dell’evento. È stato un momento di festa e un’opportunità per presentare alla cittadinanza le molte attività e iniziative in cui le associazioni si impegnano da molto tempo.

In particolare vengono seguiti cani randagi (ospitati presso il Canile Comunale di Alba, il canile Dog’s World di Vaccheria d’Alba, il Rifugio Gretel di Santa Vittoria), ma anche gatti ospitati nel gattile attiguo al canile comunale di Alba. I cani abbandonati sono tanti: maschi e femmine, piccoli e grandi, giovani e meno giovani e hanno sicuramente tutti alle spalle una storia triste con, spesso, esperienze di maltrattamento. Ora, chiusi nei loro box, aspettano che qualcuno si accorga di loro. Aspettano di trovare, finalmente, una casa e un po’ di affetto. Per tale motivo le associazioni si impegnano per farli conoscere e per promuovere adozioni serie e consapevoli.

Oltre ai banchetti informativi, su cui ogni associazione ha esposto il proprio materiale ( calendari, opuscoli, locandine, gadget…), in un angolo verde della piazza è stato allestito un vero e proprio set fotografico in cui era possibile far fotografare il proprio amico a quattro zampe da solo o accompagnato dal suo compagno umano. Tali foto, oltre ad essere un bel ricordo della manifestazione, potranno essere usate per partecipare al concorso fotografico a premi “Vi presento il mio cane” che si terrà a Bra, presso il Palazzo Mathis, dal 22 novembre al 20 dicembre.

Il ricavato derivante dalle iscrizioni al concorso servirà per nutrire e assistere i cani anziani del rifugio Gretel.

Quindi forza! Aspettiamo le foto dei vostri “pelosi”: più buffe, simpatiche, divertenti sono, meglio è! Inviatele a infobra@alice.it (maggiori dettagli su Facebook “Canile Rifugio Gretel”).

Infine ringraziamo tutte le persone che si sono fermate

a parlare con noi e ci hanno dedicato un po’ di tempo e ci auguriamo che questa giornata abbia offerto loro l’opportunità di avvicinarsi al mondo del “volontariato a quattro zampe” che, spesso, è poco conosciuto e ha bisogno di sostegno e visibilità.

Solo noi, esseri umani, possiamo “dar voce a chi voce non ce l’ha” per far sì che la sensibilità nei confronti degli animali aumenti e vengano sempre maggiormente tutelati i loro diritti in quanto esseri viventi e coscienti.

Una volontaria

MIROGLIO: FESTE, TRADIZIONE E… PROMOZIONE DEL VOLONTARIATO L’autunno, che per definizione è una stagione ricca di personalità, nella quale la variegata vegetazione della Val Maudagna progressivamente assume aspetti affascinanti che, illuminati dal sole, spaziano nei colori dell’iride e che attraggono e invogliano ad assaporare profondamente la loro bellezza, è anche stagione nella quale, l’associazione San Biagio di Miroglio di Frabosa Sottana, promuove i residui eventi annuali per poi iniziare una riflessione su quanto realizzato e progressivamente organizzare quanto a venire. Parlando di ciò che è stato attuato, può essere fatto riferimento al mese di settembre nel quale, il Borgo, secondo tradizione, ha celebrato la Festa Patronale del Nome di Maria che la Chiesa Cattolica colloca al giorno 12, ma che, per consuetudine, quando tale giorno si colloca nel corso della settimana lavorativa, viene ricordato,

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Appuntamenti Solidali postponendolo - come è stato quest’anno - alla domenica successiva. La festa, ultima di un periodo estivo molto intenso e altrettanto partecipato da residenti e villeggianti con presenze rilevanti di bambini e relativi genitori e nonni, si è svolta sabato 13 e domenica 14 settembre.

Le celebrazioni liturgiche hanno avuto inizio sabato 13 in chiesa, dove, è stato recitato il Rosario, cui è seguita una breve riflessione e la finale benedizione con esposizione dell’Eucaristia; la cerimonia è stata presieduta dal Canonico don Beppe Bongiovanni, Cancelliere della Curia Vescovile e Parroco della Cattedrale di Mondovì. In tale circostanza sono stati premiati – dal Cancelliere e dal sindaco Bertolino presente a Miroglio in entrambi i giorni – Anna Garbarino Catelli e Guido Baracco, rispettivamente quale “promotrice attenta e cordiale di Miroglio in Fiore nel decennale dell’iniziativa” e per “il disinteressato sostegno dato all’associazione San Biagio nel corso del mandato amministrativo nel Comune di Frabosa Sottana”.

Domenica 14, giorno della vera e propria festività, alle 10 è stata celebrata la Messa solenne presieduta dal reverendo don Matteo Vivalda il quale, al termine, ha guidato anche la processione con la cassa lignea di Maria Ausiliatrice, portata a spalla dai fedeli; il percorso, con partenza e arrivo alla Parrocchiale, si è sviluppato lungo le vie dell’intero paese sino alla sua parte estrema, la borgata “Ponte”, dove è edificata da alcuni secoli, la Cappella dell’Annunciazione, presso la quale è stata fatta una breve sosta in preghiera.

Al termine del percorso di rientro, sul sagrato della Chiesa, il Celebrante ha concluso la parte religiosa della festa con la benedizione solenne.

I soci dell’Associazione, mescolati con i partecipanti, si sono alternati nel trasporto della cassa processionale e nel servizio d’ordine. La giornata, promossa e organizzata dall’associazione San Biagio, che racchiude in sé “fede, devozione, cultura, tradizione e svago”, è poi proseguita con i tradizionali intrattenimenti per i bambini e per i grandi, che hanno occupato l’intero pomeriggio.

La visita guidata al Museo della Montagna, è stata possibile effettuarla domenica 5 ottobre nel contesto del primo degli eventi autunnali che abitualmente si svolgono a Miroglio: la giornata dedicata al Ringraziamento.

È infatti tradizione, oramai consolidata, che la prima domenica di ottobre, residenti, villeggianti e ospiti anche occasionali, si ritrovino per chiudere la stagione delle vacanze. La giornata, dedicata alla valorizzazione dei frutti della terra aggrega ad essi il ringraziamento – con la consegna del “Riccio d’Oro” – a persona che ha concorso in passato, concorre nel presente e auspicabilmente concorrerà ancora nel futuro, al buon esito delle attività e delle diverse iniziative socio-culturali promosse annualmente dalla associazione San Biagio. Come avviene da diverso tempo la giornata è stata altresì un importante e gradito momento di incontro con il gruppo famiglie dell’Adso (associazione Down Savona Onlus), che – da Savona – risalgono la Val Maudagna sino a Miroglio per la loro annuale gita sociale; il gruppo, per la locale Comunità, è quello de “Gli amici di Daniele” essendo lui e la sua famiglia villeggianti attivi e partecipi delle iniziative del Borgo.

Iniziata con la celebrazione della Messa da parte del Canonico Antonio Danna, è proseguita, per molti di loro, con la visita guidata al “Museo della Montagna e della sua Gente” per poi concludersi con il pranzo sociale al Ristorante “delle Alpi”. La targa che annualmente assegna il “Riccio d’oro”, per il corrente anno è stata attribuita alla Tekno-Ambiente s.n.c. nella persona del suo Amministratore, dott. Marco Moreschini, con la seguente motivazione “quale riconoscimento per il disinteressato e ripetuto sostegno alle attività promosse dall’Associazione San Biagio”; la formale consegna del riconoscimento, causa improvvisa indisposizione dell’interessato, è stata comunicata ma materialmente post-posta ad altra circostanza.

Nel pomeriggio, i presenti hanno partecipato, con gioia e intensità, ai giochi che sono stati animati da Guido, abile intrattenitore, tornato a Miroglio dopo alcuni anni di assenza, e hanno potuto gustare le castagne arrostite, partecipando alla tradizionale distribuzione di uno dei cibi di stagione più comuni, diventati oggi una leccornia. Il primo degli altri appuntamenti autunnali dell’associazione, ma di questi ne tratteremo nel numero successivo, sarà l’attività promozionale al “Galà della castagna” di Frabosa Sottana del secondo week-end di ottobre.

L’AVC DI BRA AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEI LAGHI DI AVIGLIANA Sabato 6 settembre i Volontari, gli ospiti, le suore e gli amici del Santo Cottolengo sono andati al Santuario della Madonna dei Laghi di Avigliana. Come ogni anno la gita fuori porta è organizzata dall’Associazione di Volontariato Cottolenghino di Bra e si cerca sempre una meta diversa e non molto lontana, semplicemente per stare insieme e trascorrere la giornata con gli ospiti e le Suore della struttura, in serenità ed armonia. La giornata era soleggiata ed il lago sulle cui sponde sorge il

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Appuntamenti Solidali della società “Asd Novara”, stessa società a cui appartiene Anna Xheka, vincitrice nel femminile. Nel mini tennis, invece, si è messa in luce Francesca Mollo del Tc Garlanda.

Un ringraziamento doveroso ad Antonio Puci che allena i ragazzi di Sportiamo con tanto impegno e pazienza e all’organizzazione della Bocciofila braidese che ci ha ospitati per il pranzo.

Asd Sportiamo Onlus

INAUGURAZIONE NUOVA SEDE DEL PICCOLO TEATRO DI BRA Santuario una vera cartolina. Dopo il pranzo, consumato presso la mensa del Santuario, dove ci hanno accolto i sacerdoti salesiani con molta ospitalità, abbiamo partecipato alla Messa celebrata per noi da un loro sacerdote.

Sulla strada del ritorno abbiamo cantato, pregato e sostato presso una gelateria per un piccolo ristoro fresco e gradito. Non resta che ringraziare chi ha partecipato e che sicuramente attende di partecipare alla prossima…

Deo Gratias!

AVC Bra

QUINTA EDIZIONE DEL TORNEO DI TENNIS FISDIR Sabato 7 ottobre a Bra si è disputata la quinta edizione del torneo di tennis Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettiva relazionale). Ad ospitarlo è stato ancora una volta il “Match Ball di Bra” dove si è vissuta l’ennesima giornata di sport e condivisione. All’appuntamento hanno partecipato cinque società: “Polisportiva H Biellese”, “Asdh Novara”, “Tc Garlenda”, “Asd La Marmora Biella” e naturalmente “Sportiamo Bra”, per un totale di 22 atleti iscritti.

Alla presenza del presidente della Polisportiva di Bra Domenico Dogliani, della consigliera comunale Marina Isu, di Cinzia Gandino, presidente dell’associazione “Sportiamo” e Riccarda Guidi Bravi si è conclusa la giornata che ha visto i tennisti affrontarsi in tornei di mini tennis e a tutto campo. Il torneo maschile è stato vinto da Sergio Memmi

Sabato 20 settembre l‘associazione Piccolo Teatro di Bra ha inaugurato i nuovi locali della propria sede di via Cherasco 97 a Bra. Dopo mesi di pulizie e ristrutturazioni, che hanno visto coinvolti i volontari che si sono dati disponibili a trascorrere parte del loro tempo libero per abbellire e rendere agibile la sede, ora il Ptb è pronto ad accogliere attori, ballerini, musicisti scrittori e cantanti e tutti i quelli che lo vorranno in spazi adeguati e abbelliti.

Due sale per i corsi di teatro, un grande salone polifunzionale (teatro, ballo, incontri), una sala prove musicali : in questi ambienti il Piccolo Teatro di Bra si prepara a ricevere gli studenti per il 6° anno del Corso di Formazione Teatrale, i bambini del laboratorio di Teatro e soprattutto si prepareranno i nuovi spettacoli teatrali, primi fra tutti “Se il tempo fosse un gambero” di Garinei e Giovannini, che debutterà nella primavera 2015 ed al recital inedito “P di Pum” con testi, canzoni e musiche scritte dal Piccolo Teatro di Bra. Alla presenza delle autorità civili e religiose, il Coro Multietnico dei bambini ha dato il benvenuto a tutti gli amici e simpatizzanti dell’associazione.

Il vicesindaco Gianni Fogliato ha sottolineato: “l’entusiasmo che si coglie nell’iniziativa, un grande esempio di impresa sociale a servizio della città”. Don Gilberto Garrone, parroco di San Giovanni Battista, sotto il cui campanile è sorta l’associazione, ha condiviso il clima di festa: “Ottimo modo per vivere il tempo libero, senza dimenticare che fare festa è sempre incontrare qualcuno”.

“Questo nuovo traguardo ci stimola a proseguire con coraggio e volontà, per portare avanti i nostri progetti, che si stanno moltiplicando” ha esordito di fronte al folto pubblico la presidente dell’associazione Morena Martino.

La giornata è proseguita con una grande festa fino a notte inoltrata dedicata agli anni settanta, con abbigliamento a tema, musica dal vivo, balli e ristoro. Il Piccolo Teatro di Bra è un’associazione di volontariato che lavora per “gli altri” utilizzando tutto ciò che sa di artistico-culturale. In poche parole: capacità ed ambizioni artistiche messe al servizio di progetti che vedono come destinatari “gli altri”: dagli anziani, ai malati, ai giovani, ai diversamente abili, ai bambini a seconda del progetto stesso.

Sono due le parole chiave che reggono l’idea del PTB: – DARE: verbo fondamentale messo al centro di ogni attività futura.

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Appuntamenti Solidali FINE SETTIMANA DI SUCCESSI PER LA SPORTIAMO DI BRA

– ARTE: quali teatro, musica, canto, audiovisivi, letteratura come strumento per arrivare allo scopo, valorizzando i talenti di ciascun associato e magari realizzandone il sogno nel cassetto.

Il Piccolo Teatro di Bra è un’ associazione Onlus un po’ particolare. Infatti mette a disposizione degli enti che lo richiedono spettacoli ed intrattenimenti teatrali per utilizzarli a fini volontaristici o di raccolta fondi per altre Associazioni del territorio e per promuovere progetti di solidarietà. Gli attori della compagnia hanno tutti esperienza nel settore e la maggior parte ha seguito o segue ancora i corsi di formazione teatrale.

Il Piccolo Teatro di Bra www.piccoloteatrobra.it

SAGRA DELLA FRITTELLA PROMOSSA DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DI CARAMAGNA La più bella festa per l’undicesima edizione della Sagra della Frittella l’ha fatta la grande partecipazione. Gente di tutte le parti che oltre alle frittelle – della tradizione caramagnese e poi aquilonesi, marocchine, senegalesi, indiane, albanesi, quest’anno anche di Castellabate - ha gustato anche le bellezze storiche aperte per l’occasione dalle guide volontarie, assieme all’esposizione, in Biblioteca, dei volumi donati dal cittadino onorario Piero Concio. All’ultimo momento si sono aggiunte le esposizioni, sotto la torre civica delle opere di tre caramagnesi, i modelli in legno di Armando Colombano, i lavori in legno di Antonio Pignata e in ferro battuto di Giovanni Fiorito. Poi tante bancarelle, di cose d’altri tempi, oggettistica, prodotti agricoli e del volontariato. Gli alpini protagonisti con castagne e vin brulè. Anche una piccolo tirasegno. E il Clown Trinchetto ha fatto il pienone, intrattenendo bambini e genitori per tutto il pomeriggio. “Un sentito grazie al centinaio di volontari che hanno collaborato anche quest’anno alla riuscita di una festa che credo utile a promuove la nostra cittadina, attirando sempre più visitatori” ha detto il sindaco Mario Riu.

È stato un inizio di stagione frenetico per gli atleti della Sportiamo che a settembre avevano più appuntamenti in programma. Un gruppo ha partecipato alla gara promozionale di atletica che si è tenuta a Biella, organizzata dai Veterani dello sport. I nostri atleti si sono cimentati nelle discipline della marcia, corsa e lancio del Vortex, confrontandosi con gli atleti delle altre società sportive provenienti dal Piemonte e Lombardia e ottenendo ottimi piazzamenti. Appuntamento ormai consueto vissuto con competizione, ma anche con grande spirito di amicizia. In contemporanea un altro gruppo è partito alla volta di Lentate per partecipare ad un triangolare di Baskin per la 1° Coppa Italia di Baskin organizzata dalla Asd Sport Integrato di Ferrara. Ottima performance della giovane squadra dei Bears di Sportiamo. Purtroppo il punteggio non è stato a nostro favore e non sono passati alle semifinali a Ferrara. Ma abbiamo dimostrato in campo un affiatamento e un rispetto delle regole e ideologia del baskin che possono essere un vero esempio di gioco etico finalizzato ad una reale inclusione.

Il rientro dalle diverse località non ha lasciato tempo ai ns ragazzi di riposare perché li attendeva il palco, allestito in P.zza Caduti per la libertà, in Bra per la manifestazione “ Notte dei Campioni”. Sono stati chiamati a partecipare insieme alle numerose realtà sportive di Bra. A tutti i nostri atleti è stata consegnata una medaglia come riconoscimento per l’impegno e la costanza dimostrata, ormai da vari anni, nello sport. Domenica 21 settembre si è realizzata la giornata dello “Sport in Piazza” unitamente a “Volontariamente”. Questa edizione accompagnata da un tempo meraviglioso ha visto una grande affluenza.

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Appuntamenti Solidali La manifestazione si è aperta con la tradizionale sfilata che ha avuto proprio i ragazzi della Sportiamo come “apripista“. Lo stand della Sportiamo ha proposto l’attività del baskin. Ma non è ancora finita!! Nel pomeriggio sulla piazza di Pocapaglia in occasione dell’inaugurazione della nuova Casa Comunale, si è tenuto uno spettacolo dei “Tre Lilu” organizzato dall’Aido (associazione italiana donazione organi). Una buona affluenza di pubblico e una rappresentanza dell’associazione per ringraziare l’iniziativa che vede la Sportiamo beneficiare del ricavato grazie al grande gesto di collaborazione e aiuto che l’Aido ha deciso di fare nei confronti dei ragazzi disabili.

Asd Sportiamo Onlus

MUSICA AL SANTUARIO DI MONSERRATO Domenica 21 settembre nel Santuario di Monserrato, gremito di pubblico, si è svolto l’ultimo concerto della rassegna estiva di Musica & Musica 2014 organizzata dall’associazione “Musica dei Sylphes” sotto la direzione artistica della Professoressa Rosanna Bagnis in collaborazione con l’associazione Santuario di Monserrato. Il concerto, cameristico per arpa è stato tenuto dalla prof.

Giovanna di Lecce. Durante l’estate, ben quattro concerti si sono svolti nel Santuario con la partecipazione di musicisti internazionali (professoressa Chiara Nicora e la professoressa Angela Lazzaroni al clavicembalo, il professor Enea Leone e il professor Christian El Khouri alle chitarre e la professoressa Helga Katharina Nederward al violino) con un grande numero di spettatori. I concerti – dicono i volontari dell’Associazione Santuario – sono stati un’importante occasione per accrescere la cultura musicale personale e per far conoscere il Santuario e la sua storia soprattutto a persone provenienti dalle città limitrofe di Borgo San Dalmazzo. Un ringraziamento va alla professoressa Rosanna Bagnis che ha scelto come location il Santuario e ci auguriamo che il prossimo anno avremo nuovamente appuntamenti musicali. Per chi fosse interessato, è stata creata una photogallery dei concerti sul sito www.santuariodimonserrato.it.

DANZANDO CON IL MONDO: MUSICA ALBANESE ED OCCITANA IN PIAZZA A BUSCA Domenica 21 settembre, a Busca in piazza della Rossa, si è svolta la manifestazione Danzando con il mondo, organizzata dal gruppo Caritas della Parrocchia e dall’associazione Idee.Comunità. Le due associazioni hanno posizionato i loro stand davanti alla parrocchia sin dal mattino per poter illustrare ai concittadini le loro iniziative. Erano presenti anche gli stand dell’associazione Volontari dell’Annunziata, per promuovere le molteplici attività svolte a favore degli ospiti della Casa di Riposo, e del Presidio di Libera, Mino Geraci, costituto recentemente da giovani buschesi. Nel pomeriggio la piazza è diventata una piccola “isola di mondo”, chiusa al traffico, in cui si sono esibiti la band di Leonard Plumbini,musicista albanese ed i Pitakass (gruppo di giovanissimi, per lo più buschesi, che suonano musiche occitane). La piazza è diventata il luogo di incontro di musiche, balli e culture diverse. Presso gli stand delle associazioni sono stati fatti anche acconciature e tatuaggi del continente nero. Il gruppo Caritas raccoglie anche materiale scolastico (zaini, portapenne, cancelleria..), nuovo o usato, da distribuire alla famiglie di Busca in difficoltà e l’Associazione Idee. Comunità.

L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune e grazie alla collaborazione del Centro Servizi Volontariato di Cuneo e di Busca Eventi.

42ª FESTA DEI DONATORI DI SANGUE PIEMONTE DELLA FIDAS DI BRA Sabato 11 ottobre ha avuto luogo la 42° festa dei donatori Sangue Piemonte della Fidas di Bra; la giornata è iniziata con la Messa officiata dal rettore don Sergio Boarino, nel Santuario in Bra della Madonna dei Fiori, alle 17.30; di seguito nel salone sottostante al Santuario sono sati premiati i donatori che hanno raggiunto nel corso dell’anno 2013 diversi traguardi, per primi chi ha raggiunto le donazioni per il diploma, a seguire tanti altri, sino ad arrivare a premiare il donatore con 175 donazioni raggiunte. La serata si è conclusa con una cena conviviale nella sala Polifunzionale del Comune in via Guala.

Tommaso Allocco - Presidente Fidas di Bra

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Appuntamenti Solidali GEMELLAGGIO ALICE CUNEO E ALICE PIACENZA Gli ottimi rapporti di collaborazione tra le due associazioni consorelle risalgono ad una decina di anni fa allorchè la presidente piacentina, Donata Guidetti, neurologa, fornì il proprio contributo scientifico in un’assemblea di Alice a Cuneo. L’incontro del 25 ottobre ad Alba ha suggellato ufficialmente questa amicizia: i volontari cuneesi hanno accolto calorosamente i colleghi piacentini in occasione della Giornata Mondiale di Lotta all’ictus che si è svolta ad Alba. Mentre in piazza Savona i volontari albesi sotto la direzione dell’impareggiabile Orsola Bonino, del dottor Marco Giraudo e di laureandi in scienze infermieristiche, effettuavano a cittadini e turisti lo screening dei fattori di rischio dell’ictus, il presidente di ALICe Cuneo, il dottor Giuseppe Bonatto e un nutrito numero di volontari hanno accompagnato il gruppo piacentino, guidato dalla vicepresidente Annamaria Barbieri, in visita alle bellezze naturalistiche, storiche, artistiche del territorio di Langa. I volontari di Piacenza hanno così potuto ammirare posti e luoghi panoramici del territorio albese e conoscere la storia, la geografia, l’economia, le tradizioni, l’enogastronomia locale, dalle Tenute di Fontanafredda, al castello di Grinzane Cavour, al museo del vino, a visita ad aziende di prodotti tipici. Al pranzo il Presidente Bonatto ha dato il benvenuto agli amici di Piacenza suggellando il patto di gemellaggio tra le due associazioni con scambio di omaggi. Prossimamente una delegazione cuneese farà visita ad ALICe a Piacenza, condividendo in tal modo momenti di incontro al fine di favorire relazioni culturali, nonché costruire legami e rapporti che promuovano scambi e confronti i sulle iniziative a favore delle persone colpite da ictus, conoscenze scientifiche sulla malattia. Il tardo pomeriggio è stato dedicato alla visita agli stands della Fiera Internazionale del Tartufo bianco di Alba.

ALICe Cuneo alla sera ha proseguito la manifestazione con la Cena della solidarietà presso la bocciofila albese riscontrando una numerosa partecipazione di cittadini che hanno gradito le varie portate e concluso con le danze occitane.

E.G.

FUTURO DONNA INAUGURA IL NUOVO “SERVIZIO ROSA” A MOMBASIGLIO Sabato 25 ottobre a Mombasiglio si è svolta l’inaugurazione del nuovo punto informativo e centro di ascolto denominato “Servizio Rosa” curato dall’associazione Futuro Donna di Ceva in collaborazione con il Comune. I nuovi

spazi si trovano presso il Comune di Mombasiglio al piano terra. Il punto di ascolto è rivolto alle donne vittime di violenza e offre un servizio gratuito per quanto riguarda la prima accoglienza, la consulenza sociale, psicologica e legale. Sarà aperto un giorno a settimana, ovvero il martedì dalle 9,30 alle 10,30. Il “Servizio Rosa” è già presente a Ceva presso la Comunità montana in località San Bernardino.

SEMINARIO DELL’ASSOCIAZIONE IL CERCHIO ALL’INTERNO DEL PROGETTO “IO, TU, NOI, VOI CAMMINO ATTRAVERSO LE RELAZIONI” Venerdì 17 e venerdì 24 ottobre nella sala Vinaj di via Roma 4 a Cuneo, si è tenuto l’incontro “Accompagnare il bambino e l’adolescente nella perdita di una persona cara” organizzato dall’associazione “Il Cerchio” di Cuneo grazie al sostegno del CSV Società Solidale (Il progetto è realizzato con il contributo del Fondo speciale per il volontariato in Piemonte). Gli incontri saranno tenuti da Francesca Ronchetti, Pedagogista, esperta nella rielaborazione del lutto nei bambini. Il seminario affronta il tema della perdita soffermandosi sull’importanza di un clima di reciproca condivisione e sostegno.

Si è partiti dalla consapevolezza che la perdita di una persona cara è un evento complesso a qualsiasi età; questa situazione può avere implicazioni più ampie nei bambini che non sanno esprimere a parole la sofferenza e possono passare dal pianto al gioco portando gli adulti a sottovalutare gli effetti che un lutto può avere sulla psiche infantile. Gli appuntamenti hanno lo scopo di fornire ai genitori ed insegnanti una serie di strumenti di sostegno per quei bambini e ragazzi che purtroppo devono vivere la perdita di una persona cara. La morte, che nella società contemporanea sembra subire o una drammatizzazione o una rimozione, entra con tutti i suoi significati in ambito pedagogico. Per queste ragioni è importante rielaborare rappresentazioni, cognizioni e forme comunicative che possano accompagnare bambini ed adolescenti. Per maggiori info: contattare l’associazione “Il Cerchio” (Tel. 320-45.58.156) - email: ilcerchio@inwind.it.

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Il 2014 si conferma essere l’anno del dono Bilanci 2013 e aspettative 2014: sotto la lente raccolte fondi, strumenti di fundraising e rapporto profit - non profit.

Si è tenuta il 30 settembre presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma, la presentazione dei risultati della 12a edizione semestrale dell’indagine “L’andamento delle raccolte fondi: bilanci 2013 e proiezioni 2014” realizzata dall’Osservatorio di sostegno al Non Profit sociale dell’Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con l’Associazione Italiana Fundraiser (Assif).

La presentazione dei dati è avvenuta all’interno della conferenza stampa di apertura degli eventi di celebrazione del “Giorno del dono 2014”.

Le altre tappe di #donoday 2014 sono state il 2 ottobre a Milano ed il 4 ottobre a Torino. Sottolinea Edoardo Patriarca, Presidente IID: “È nostro desiderio coinvolgere tutto il territorio italiano per far si che il “Giorno del dono” diventi un momento di celebrazione della generosità degli italiani in grado di animare i nostri territori all’insegna del dono. Donare è molto più che un semplice dare ed è un’espressione corale della collettività.

La data fissata per il “Il giorno del dono” è il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia, già giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra culture e religioni diverse”.

Il “Giorno del dono” 2014 è un evento organizzato da IID con il sostegno di Compagnia di San Paolo e Fondazione Cariplo. Corriere Sociale, Tg1 – Fa’ la cosa giusta e Volontariato Oggi sono media Partner.

Numerosi i patrocinatori: Camera dei Deputati, Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia, Comune di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte, Assif, I Cantieri del Bene Comune, Centro Nazionale per il Volontariato, CSVnet (Coordinamento Nazionale

dei Centri di Servizio per il Volontariato), Forum Nazionale del Terzo Settore e Fondazione Sodalitas.

L’obiettivo dell’indagine è delineare l’andamento delle raccolte fondi e delle entrate nel Non Profit, nonché approfondire il comportamento delle varie fonti di finanziamento: il loro apporto è diminuito, è aumentato o è rimasto invariato?

Che dimensione hanno assunto, nel tempo, questi contributi? Quali sono le prospettive future?

I dati raccolti, su un campione di oltre 200 Organizzazioni Non Profit (Onp) – statisticamente non rappresentativo ma significativo dell’intero Terzo Settore italiano – mostrano un trend positivo che rafforza quanto emerso dalla rilevazione di inizio 2014, dove già era stata registrata una ventata d’ossigeno e di speranza per tutto il terzo settore.

Una Onp su tre dichiara di aver aumentato la propria raccolta fondi nel 2013 rispetto al 2012. Inoltre, mettendo a confronto i dati degli ultimi tre anni, aumenta di 9 punti percentuali il numero delle associazioni che migliorano il proprio fundraising e diminuisce di 11 punti il numero di quelle che lo peggiorano.

A migliori performance di raccolta fondi corrisponde un aumento anche delle entrate totali: i dati evidenziano un timido aumento (+3%) di chi dichiara entrate maggiori ma, al tempo stesso, si registra una diminuzione di ben 7 punti percentuali di organizzazioni che dichiarano una contrazione sui proventi totali rispetto all’anno prima.

Più prudenti, ma comunque ottimistiche, le previsioni per l’intero 2014 se confrontate con le stime relative al primo semestre del 2014, segno questo che il periodo

fecondo per tutto il terzo settore risulta sempre essere quello natalizio. Ma quali sono gli strumenti di raccolta fondi più usati? Continua a primeggiare il direct mailing cartaceo, seguito dagli eventi. Poco utilizzati gli strumenti di raccolta fondi online quali donazioni attraverso carta di credito, social media e crowdfunding che, aggregati, rappresentano solo il 7% del campione. Per poco più di una Onp su tre la difficoltà maggiore quando si parla di fundraising è trovare nuovi donatori (35%), mentre per quasi un intervistato su qyattro è il fatto che i donatori donano meno di prima (24%). Tuttavia, se mettiamo questi dati a confronto con l’anno precedente, si registra una diminuzione di entrambe le voci, mentre cresce la percezione di disagio legato alla concorrenza tra le Organizzazioni Non Profit simili.

In questa edizione dell’indagine abbiamo voluto analizzare in modo approfondito il rapporto tra non profit e imprese. L’impatto di queste ultime sulle entrate totali delle Onp è ancora troppo basso: tre intervistati su cinque (quasi il 60%) dichiara che le imprese contribuiscono ai bilanci con un importo che è inferiore al 5% dei proventi totali. Non va poi dimenticato che per il 50% del campione queste erogazioni sono vincolate su progetti specifici mentre solo una Onp su quattro le incassa senza vincoli.

Nelle scelte del profit giocano un ruolo importante le preferenze dei dipendenti: il 44% del campione ha infatti dichiarato che alla «prima volta» con una impresa si arriva attraverso le conoscenze dirette del personale, a cui segue un 28% che indica incontri personalizzati organizzati dall’Onp. FONTE: Istituto Italiano della Donazione (IID)

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Comunicare nel Sociale

a cura di Giorgia Barile

Nel mondo della solidarietà attraverso i media È la rubrica dedicata alla comunicazione sociale, una navigazione nel mondo dei mass media locali, nazionali e internazionali, dal punto di vista della solidarietà. Ciò che qua e là, dunque, il Volontariato propone attraverso i diversi mezzi di comunicazione di massa.

FATE GLI GNOMI È ONLINE

L’associazione di volontariato “Fate gli gnomi” ha realizzato un sito Web visitabile all’indirizzo www.fateglignomi.altervista.org.

Il sodalizio, nato a Montaldo Roero svolge attività, con particolare dedizione al Roero e a Montaldo Roero, per invertire una tendenza del passato a svalutare i piccoli centri che ricchissimi di bellezze naturali sempre più rare e preziose e ugualmente ricchi a livello umano e artistico. Un sito tutto da esplorare per scoprire le incredibili creazioni artistiche realizzate dai volontari del sodalizio. È anche possibile lasciare un commento. Per informazioni: 0172-40.646, 333-65.45.192, associazionefateglignomi@ gmail.com.

BULLISMO E REALITY: ESCE IL CORTOMETRAGGIO “BAD BOY”

Consorzio Agorà di Genova lancia “Bad Boy”, cortometraggio per far riflettere ragazzi e addetti ai lavori sul tema del bullismo con un pizzico di ironia. Partecipano in prima persona educatori e cooperatori che si confrontano ogni giorno con il mondo dei ragazzi. Online dal 10 ottobre. Un cortometraggio stereotipato e pieno di cliché è il linguaggio utilizzato per presentare su web il tema del bullismo, in chiave moderna: un ragazzo un po’annoiato, che lotta contro la sopraffazione all’omologazione, ispirandosi anche ai cattivi del cinema, che hanno fatto costume. Convinti che i servizi sociali oggi debbano usare linguaggi nuovi, adeguati ai tempi e alle sollecitazioni dei media ricevuti dai ragazzi, il gruppo di Agorà si è sperimentato scherzosamente con mostri sacri del cinema e con un tema vecchio come il mondo, per far riflettere il pubblico sul tema con un pizzico di ironia. Il corto è sul sito www.consorzioagora.it e sul canale Youtube di Agorà.

FONTE: Agorà

È ONLINE OPEN AID, PORTALE DELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

ROMA - Il portale Open Aid, iniziativa della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri (Dgcs), mette a disposizione di tutti i dati e le informazioni sull’Aiuto Pubblico dell’Italia ai Paesi Partner proveniente da istituzioni pubbliche (“Aiuto Pubblico allo Sviluppo”), sulla destinazione e l’impiego dei fondi per le diverse iniziative a partire dal 2004. http://openaid.esteri.it. FONTE: Vita.it

LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE AVIS

La commissione di Pubblicità Progresso ha ritenuto idonea ad ottenere il Patrocinio di Pubblicità Progresso, tra le altre, la nuova campagna di comunicazione dell’Avis incentrata sul tema della “prima volta”. Il concept si rivolge soprattutto ai neo donatori, mostrando come ci siano tante “prime volte” nella nostra vita che a volte possono persino spaventarci perché non ci sentiamo in grado di superarle, ma che poi ci regalano emozioni e felicità. La donazione del sangue rientra tra i comportamenti che, quando entrano a pieno titolo in quelli abituali, contribuiscono a definire in maniera significativa la nostra identità. In questo senso, alla prima volta - intesa come prima donazione - ne se-

guiranno moltissime altre. La campagna si rivolge quindi anche a chi è già donatore: la prima donazione diventa così un momento fondamentale che fa parte della nostra storia, come quando abbiamo aperto gli occhi, siamo andati per la prima volta in bicicletta senza rotelle, abbiamo dato il primo bacio… e così via.

La proposta prevede uno sviluppo più tradizionale su campagna stampa e affissione, ma anche più social con video (per campagna TV e web viral marketing), radio e social (blog e social network collegati). Francesco Dolfo è il fotografo della parte a stampa, mentre per la parte spot tv, la regia è di Marco Mucig, direttore della fotografia Marcello Dapporto, Casa di produzione Withstand, executive producer Davide Ferazza e producer Maja Vukomanovic. Per lo spot radio Produzione Push Pull e speaker Omar Maestroni. http://laprimavolta.avis.it. FONTI: “Avis SOS”, n.

2, luglio 2014; www.pubblicitaprogresso.org.

RICONOSCERE GLI STEREOTIPI PER VALORIZZARE LE DIFFERENZE

Quale ruolo gioca la comunicazione per promuovere una cultura più attenta al genere e capace di valorizzare la diversità? Che cosa possono fare i giovani per diffondere messaggi positivi su questo argomento? Quali sono le campagne più interessanti realizzate dalle organizzazioni non profit negli ultimi mesi? Appuntamento il 27 ottobre a Milano con la decima edizione della Conferenza Internazionale della Comunicazione Sociale (Via Romagnosi, 8 - Centro Congressi Fondazione Cariplo). Dopo le tappe di Macerata, Messina, Udine, Trieste e Perugia, l’incontro di Milano è stata l’occasione per fare il punto sul tema della valorizzazione delle differenze e del mainstreaming di genere.

A TRENTO UN CONFRONTO SU COME COMUNICARE IL VALORE

“Comunicare il valore” è il tema della terza edizione del Festival delle Professioni, a Trento dal 17 al 19 ottobre, con il patrocinio di Ferpi. La scelta realizzata da questo appuntamento, che raccoglie Ordini, Collegi e rappresentanze del mondo professionale, è la testimonianza della strada percorsa, in pochi anni, da professionisti e studi. Una prima riflessione nasce dall’osservazione del nuovo modo di concepire il valore dell’expertise: un sempre maggior numero di professionisti considera che la conoscenza tecnica non può essere l’unico elemento sul quale fondare una relazione duratura con il proprio Cliente. Quest’approccio porta a una nuova domanda: “Cosa serve, oggi, per creare valore nella relazione di un servizio e del professionista che lo propone? E come si può comunicarlo?” Siamo dunque a un nuovo punto di svolta dove non si può più prescindere da una visione che allarghi lo sguardo sulla dimensione relazionale. E proprio la dimensione relazionale, oggi, diventa un fattore critico di successo che richiede nuovi approcci e nuovi strumenti. Un fattore critico che, superata l’idea di una mera gestione rivolta all’utilizzo esclusivo di strumenti, si esprime, prima di tutto, in un “atteggiamento” che trova nella comunicazione la chiave capace di generare e sostenere relazioni, sviluppare fiducia, produrre credibilità. A Trento, questi e altri temi sono stati presentati da Amanda Jane Succi, Vice Presidente Ferpi e membro del Gruppo di Lavoro “Comunicare le professioni” nel corso del convegno “Comunicare il valore”. di Roberta Zarpellon. FONTE: www.ferpi.it.

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LIBRI SOLIDALI dal Centro di Documentazione CSV

A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono consultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-60.56.60.

La Biblioteca è consultabile anche online nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it.

Sophie Marinopoulos

NELL’INTIMO DELLE MADRI Feltrinelli Editore, Milano – pp. 177 – euro 13,00

Questo libro nasce da un’esperienza ventennale di ascolto delle donne che si scoprono in attesa di un figlio e delle madri in difficoltà. È un libro rivolto a tutte le madri: quelle che hanno desiderato ardentemente un figlio, quelle che vivono con sofferenza la sua nascita e si colpevolizzano di non amarlo abbastanza, quelle che vi hanno rinunciato consapevolmente. Il libro prende le mosse dalla constatazione dello scarto oggi esistente tra i successi della medicina e la solitudine del vissuto interiore delle madri, ponendo al centro della maternità non un astratto istinto materno ma i difficili percorsi individuali che attraversano la psiche femminile durante la gravidanza. Non si diventa madri perché si concepisce un figlio. Esiste una differenza profonda tra l’atto della filiazione e il sentirsi madre. La maternità “nasce” nel mondo interiore della donna, prende corpo nella sua infanzia, per manifestarsi un giorno come desiderio di un figlio. L’autrice non si sottrae a nessuno dei problemi che ruotano oggi intorno alla maternità: dalle tecnologie di procreazione alla richiesta di genitorialità degli omosessuali, all’aborto, all’abbandono, all’infanticidio. Lo fa con delicatezza e partecipazione, intessendo la sua analisi con le storie delle donne che ha aiutato a chiarire a se stesse cosa per loro significava il desiderio o l’attesa di un figlio.

Indice Introduzione – 1. “Il silenzio è il risultato di una complicità culturale in cui tutti hanno il proprio tornaconto” – 2. “A cosa servono le lacrime[di una madre]? Che importa si va avanti” – 3. “Niente più

John Wayne per i ragazzi e Marilyn Monroe per le ragazze: è finita un’era” Come nascere madre in una società che cambia – 4. “Racconta: com’è mia madre?

– Quale, quella che è qui? – No l’altra!”

– 5. Quante madri sono contenute nella testa di una donna che progetta di diventare madre? – 6. “Voler veder la madre, volersi vedere nello sguardo della madre, voler essere visti dalla madre” – 7. Gli archivi dei pensieri materni conducono al figlio – 8.

Il pensiero della madre è come un organo di cui ci si deve prendere cura – 9. “Ci si può sentire persi nei luoghi più familiari” – 10. Scrivo perché hanno lasciato in me un segno indelebile e la sua traccia è la scrittura – Bibliografia.

L’autrice Sophie Marinopoulos è psicologa clinica e psicoanalista. Esercita a Nantes, presso il reparto maternità del centro ospedaliero universitario e il centro medico-psicologico Henri-Wallon. Partecipa a lavori clinici e di ricerca sulla famiglia e la filiazione a livello nazionale e internazionale. Molto impegnata nel promuovere il riconoscimento della salute psichica come parte integrante del sistema sanitario pubblico, ha fondato un’associazione per la prevenzione e la promozione della salute psichica, di cui dirige a Nantes il centro familiare di accoglienza e d’ascolto.

Oddone Demichelis, Pietro Piumetti, Marco Di Maria

PSICOLOGIA E ALZHEIMER

L’Artistica Editrice, Savigliano – pp. 196 – euro 18,00 La demenza di Alzheimer può essere affrontata da più prospettive: culturali, sociologiche e psicologiche.

La scelta della prospettiva illustrata in questo volume si riferisce al contributo che la psicologia, e in particolare la professione dello psicologo, può apportare alla conoscenza, supporto e aiuto all’anziano affetto da Alzheimer e ai suoi familiari. Il presente lavoro non sarebbe stato possibile senza l’appoggio caloroso e sostenuto dei familiari del paziente Alzheimer, che, attraverso l’associazione AIMA, hanno accettato l’idea di pubblicare l’esperienza che la maggior parte degli autori ha svolto in alcune serate organizzate dall’associazione rivolte ai familiari.

Gli autori fanno parte esclusivamente del mondo degli psicologi per una scelta di «campo»: un modo per richiamare l’attenzione dei colleghi e allo stesso tempo per rammentare ai familiari e ai servizi socio-sanitari di rivolgersi con sollecitudine agli psicologi per ottenere un servizio di aiuto per affrontare l’Alzheimer.

Il presente lavoro è rivolto alle famiglie delle persone con Alzheimer, a coloro che assumono il ruolo di caregiver, agli psicologi che entrano in contatto con il paziente anziano, alle figure sanitarie (medici, terapisti della riabilitazione, infermieri) che si occupano della cura e agli operatori sociali (assistenti sociali, educatori, ADEST, OSS) che sono impegnati nell’assistenza nonché agli amministratori per sensibilizzarli su un tema che assume sempre di più la veste di un costo sociale significativo.

Indice Prefazione – Introduzione – 1. Perché la psicologia si interessa dell’Alzheimer – 2.

Introduzione storica alle demenze – 3.

Classificazione delle demenze – 4. Disturbi cognitivi – 5. Disturbi emotivi e relazionali – 6. Il caregiver – 7. La comunicazione con la persone malata di Alzheimer – 8. Assistere animando nelle strutture per anziani – 9.

L’assistenza psicologica nelle strutture per anziani – 10. La rete sociale intorno all’Alzheimer – 11. Lo psicologo nelle strutture sanitarie - 12. Recenti studi sull’eziologia dell’Alzheimer – Bibliografia Gli autori Oddone Demichelis psicologo psicoterapeuta presso l’ASL 17 di Fossano-Saluzzo-Savigliano, docente in conduzione di gruppi nella Scuola di Specializzazione di Psicologia della Salute dell’Università di Torino.

Pietro Piumetti psicologo psicoterapeuta, funzionario Consorzio Intercomunale Servizi alla Persona «Alpi Marittime» Borgo S. Dalmazzo, coordinatore Commissione Provinciale «Psicologia Gerontologica» Ordine Psicologi Piemonte.

Marco Di Maria progettista di ambienti e architetture per i malati di Alzheimer, Presidente provinciale dell’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer (Aima – Cuneo).

OSTENSIONE SACRA SINDONE 2015 RECLUTAMENTO VOLONTARI Come è noto, dal 19 aprile al 24 giugno 2015 si svolgerà una Ostensione straordinaria della Sindone che porterà a Torino tantissimi pellegrini. Il cuore di questa accoglienza e di tutta l’organizzazione che comporta saranno i volontari.

Chi desidera offrire la propria disponibilità come Volontario della Ostensione deve compilare la Scheda Volontario (scaricabile dal sito www.sindone.org) che costituisce domanda di iscrizione.

La Scheda Volontario deve essere stampata su un unico foglio (fronte e retro) quindi firmata in originale e consegnata assieme a due fototessera presso la segreteria della Ostensione in via Cappel Verde 2/A angolo via XX settembre a Torino.

La segreteria della Ostensione sarà aperta martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 19 con orario continuato.

La presentazione della domanda comporta la accettazione del Patto del Volontario.

I minorenni possono presentare domanda di iscrizione purché abbiano compiuto 16 anni al 31/12/2014 e siano autorizzati da un genitore (Autorizzazione minori)

Per la corretta compilazione della scheda si prega di leggere le Note di compilazione di seguito allegate.

Per ulteriori chiarimenti si prega di inviare una mail all’indirizzo: volontari2015@sindone.org

Per ulteriori informazioni www.sindone.org

UN ANNO DI VITA CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO NEL NUOVO BILANCIO SOCIALE DEL CSV SOCIETA’ SOLIDALE

Richiedilo agli sportelli o presso la sede del CSV oppure consulta il sito

www.csvsocsolidale.it ww w.csvsocsolidale.it

Giovedì Giovedì 20 Novembre 2014 - ore 21,00 Sala Conferenze Palazzo Taffini D’Acceglio Via S. Andrea, 53 – Savigliano

PRESENTAZIONE BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE