Societa Solidale 4/2015

N. 4 / 2015 | Società Solidale

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DEL CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO SOCIETÀ SOLIDALE Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN - Contiere I.R.

Anno XIII - N. 4 Luglio - Agosto 2015

Le foto vincitrici del concorso fotografico CSV Scuola & Volontariato Progettare nel sociale

UN ANNO DI VITA CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO NEL NUOVO BILANCIO di MISSIONE DEL CSV SOCIETA’ SOLIDALE

Il Bilancio di Missione è disponibile sul sito CSV www.csvsocsolidale.it ww w.csvsocsolidale.it

Martedì 06 ottobre 2015 - ore 21,00

Sala Conferenze Palazzo Taffini D’Acceglio Via S. Andrea, 53 – Savigliano

PRESENTAZIONE BILANCIO DI MISSIONE

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Editoriale N. 4 / 2015 | Società Solidale

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Quando una foto cambia il cuore delle persone

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ylan, morto a tre anni in mare: “Stava fuggendo con la famiglia”.

La foto del bambino trovato senza vita sulla spiaggia turca di Bodrum ha fatto il giro del mondo, tra polemiche e indignazione. Si chiamava Aylan Kurdi, aveva tre anni e veniva da Kobane, la città dell’attuale Kurdistan siriano assediata dai miliziani dello Stato islamico. Questo scatto, diffuso su Twitter, lo ritrae insieme al fratello Galip, di cinque anni, anche lui rimasto ucciso nella traversata tra la costa della Turchia e l’isola greca di Kos. La famiglia del bambino aveva fatto richiesta di asilo in Canada, ma era stata respinta e per questa ragione avrebbe poi tentato il viaggio della speranza affidandosi alle mani dei trafficanti. La stampa inglese spiega come la zia di Aylan, Teema Kurdi, che ora vive in Canada, sia stata contattata dal padre del bambino, sopravvissuto alla traversata, che le ha dato la notizia della morte dei figli e della moglie. Teema avrebbe tentato invano di far ottenere il visto alla famiglia per trasferirsi in Canada, ma la richiesta sarebbe stata rifiutata a giugno.

Il piccolo Aylan – come racconta The National Post – si trovava a bordo di una delle due barche che si sono capovolte nel mar Egeo poco dopo aver lasciato la riva, a poche miglia dalla costa. Erano dirette all’isola greca di Kos. Insieme al piccolo hanno perso la vita almeno altre dodici persone. Tra loro il fratellino di Aylan, Galip, cinque anni, e la mamma, Rihan, 35enne. Il corpo di Aylan, maglietta rossa e pantaloncini, è stato raccolto da un poliziotto turco.

Questa foto, questa notizia, ha cambiato il cuore delle persone: i più sensibili potrebbero dire che il Mediterraneo è diventato un cimitero, pieno di cadaveri, ma forse questi non avevano un volto, questo invece sì, Aylan era un bambino ed i bambini, si sa, nutrono tenerezza e la storia della sua famiglia ha sconvolto il mondo, gli inglesi hanno sconfessato il muro elevato da un suo Ministro e perfino la fredda Germania ha cambiato giudizio.

Chissà perchè solo le tragedie umane riescono a rendere più sensibili le persone: la politica si divide ma le persone quando hanno il cuore libero riescono a fare le cose più impensabili, come in Ungheria, dove, sfidando il Governo della Nazione, rischiano l’arresto per portare in macchina i rifugiati in Germania.

L’amore può tutto, mentre le persone, spesso nella società attuale sono prese dall’insicurezza della quotidianità che genera in loro un senso di precarietà che sfocia nell’egoismo individuale e collettivo.

“Laudato si” l’ultima enciclica di Papa Francesco sulla cura della casa comune, contempla tutto questo, quando afferma che “in questa confusione l’umanità post-moderna non ha trovato una nuova comprensione di sé stessa che possa orientarla e questa mancanza di identità si vive con angoscia. Abbiamo troppi mezzi per scarsi e rachitici fini” .

Dobbiamo ripensare ad un’Europa unita sui valori e non sulla difesa del proprio orticello, perché tutti i muri che vengono elevati per proteggere le proprie paure, vengono sempre abbattuti da quanti hanno il potere di interrogare le coscienze.

Anche solo con la foto di un bambino senza vita, abbandonato dall’egoismo sul bagnasciuga, accarezzato solo dalle onde che hanno l’incomparabile dono del silenzio.

Giorgio Groppo Presidente CSV Società Solidale

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ocietà Solidale

Periodico d’informazione del Centro Servizi per il Volontariato della Provincia di Cuneo Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Cuneo: n. 564 del 6/05/2003

In questo numero Editoriale ........................................................................... Pag. 3

Direttore Editoriale Giorgio Groppo

Sommario .......................................................................... » 4

presidenza@csvsocsolidale.it

Scrivilo a Società Solidale ............................................... » 5

Direttore Responsabile Giorgia Barile

Chiedilo a Società Solidale ......................................... » 7

redazione@csvsocsolidale.it

Intervista all’associazione Arasis di Mondovì ........ » 8

Coordinamento Redazione Debora Sattamino

Le foto vincitrici del concorso fotografico del CSV ........................................................ » 9

rivista@csvsocsolidale.it

Direzione, Amministrazione, Redazione Società Solidale Via Mazzini, 3 - Cuneo Tel. 0171-60.56.60 Fax 0171-64.84.41 E-mail: rivista@csvsocsolidale.it Hanno collaborato Cinzia Allocco, Barbara Bedino, Serena Bersezio, Manuela Biadene, Valentina Fida, Elisa Girardo, Paola Isaia, Clara Napoli, Susanna Ruffino, Samanta Silvestri, Noemi Tallone

Progettare nel Sociale .................................................. » 12 Scuola & Volontariato ................................................... » 16 La compagnia gli Instabili de La Carovana compie 10 anni .............................................................. » 19 Notizie dal CSV ............................................................... » 21 “La musica per ritrovare la parola: quando cantare ridona la possibilità di parlare” .................. » 24 Speciale progetti sperimentali di volontariato ................................................................. » 25 “Se il sogno continua, nonostante tutto…” .......... » 29

Impaginazione e stampa L’Artistica Savigliano S.r.l.

Gruppo Grafico Via Togliatti, 44 - 12038 Savigliano Tel. 0172-22.361 - Fax 0172-21.601 E-mail: info@lartisavi.it Copertina Immagini della partecipazione dell’associazione Amico Sport ai Mondial Olympics 2015 di Los Angeles

Testimonianza: “Quando il volontariato non ha età” ...................................................................... » 32 Comunicare nel sociale ............................................... » 33 News dalle Associazioni .............................................. » 34 “Cogli il dettaglio” con Vivere Cervasca .................. » 40 Amico Sport al Mondial Special Olympics di Los Angeles ................................................................. » 41 Appuntamenti Solidali .................................................. » 43 Libri Solidali ..................................................................... » 50

La rivista è stampata in 3500 copie e viene inviata gratuitamente Questo numero, luglio-agosto è stato chiuso in redazione il 3 settembre 2015

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Scrivilo a Società Solidale “Scrivilo a Società Solidale” è una rubrica di dialogo diretto tra redazione e Organizzazioni di Volontariato, uno spazio aperto per riflessioni, commenti, esigenze ed informazioni.

Per inviare il proprio contributo: redazione@csvsocsolidale.it

UN GRAZIE AL CSV! L’11 giugno i soci e gli utenti dell’associazione Creattività di Mondovì non hanno partecipato alle attività di laboratorio come di consueto; hanno preso parte ad un laboratorio itinerante per stare insieme e vedere nuove cose. L’itinerario comprendeva: la visita a un laboratorio di Centallo dove tra l’altro viene fatta a man della bella carta, a partire dalla cellulosa pure; la sosta al ristorante per un pranzo di lavoro; la ricreazione al parco fluviale di Cuneo.

Lo spostamento dei soci è stato possibile anche grazie al contributo che il Csv eroga per il trasporto nell’ambio della provincia di appartenenza. Il presidente dell’associazione tiene a sottolinerare che non è la prima volta che il Csv è di aiuto nella realizzazione delle sue iniziative e coglie l’occasione per ring razione di cuore del supporto che ha sempre dato spiengo leggi e ricordando scadenze L’associazione Creattività di Mondovì

IL RACCONTO DI UN NUOVO VIAGGIO All’alba di sabato 27 giugno con un gruppo di Avisini, donatori e simpatizzanti, in compagnia di altrettanti viaggiatori provenienti dal territorio piemontese e della Valle d’Aosta siamo partiti per un nuovo viaggio di 8 giorni, meta: la Russia. Dopo qualche ora in aereo siamo arrivati a San Pietroburgo: città di grande fascino. Fu Pietro Romanov, futuro Zar Pietro il Grande, a volerla far nascere, in un posto politicamente strategico, grazie al lavoro dei contadini, servi della gleba, artigiani, soldati su progetti di artisti e architetti non solo russi ma anche stranieri (tra i quali alcuni italiani). La dedicò al santo patrono “Pietro” e la abbellì tanto da farla diventare capitale del suo impero. Nel corso dei secoli attraverso periodi di guerra e di pace, perse il ruolo di capitale, cambiò nome in Leningrado fino a riacquistare la sua denominazione primiti-

va e trasformarsi nella più giovane e settentrionale metropoli europea. San Pietroburgo ci appare come uscita dalle acque, visto che è costruita sul delta del fiume Neva e su isolette collegate da numerosi ponti, riportata alla sua originaria bellezza grazie al restauro di palazzi, musei, chiese e teatri che la rendono sfarzosa, moderna eppure antica affascinante e contraddittoria allo stesso tempo. Durante i primi 3 giorni abbiamo vissuto un tour orientativo della città percorrendo la via principale Prospettiva Nevsky, visto, la Chiesa di San Nicola (l’unica chiesa di San Pietroburgo rimasta attiva nel periodo sovietico); la Cattedrale di Kazan; la Fortezza/Cattedrale di Pietro e Paolo, centro di fondazione della città, in cui riposano le spoglie degli zar; il Palazzo d’Inverno e il Palazzo d’Estate che ospita il Museo dell’Hermitage in cui si trova la più completa collezione d’arte del mondo. A Puskin, così chiamato in onore del poeta, nei dintorni di San Pietroburgo, abbiamo ammirato lo splendido complesso architettonico (detto il Villaggio degli zar) immerso nel suo immenso parco: all’interno del Palazzo voluto da Caterina II si attraversano numerose sale tra cui la famosa sala d’Ambra. Ma la città si vive anche di sera e di notte (anche se le ore di buio erano veramente poche!!!). Superando qualche minimo problema organizzativo (visto che il gruppo superava le 50 persone) con allegria e voglia di muoversi abbiamo fatto una mini crociera serale sul fiume Neva ed un tour tra le vie scoprendo prospettive diverse alla luce dei lampioni che rendevano la città ancora più magica. Il quarto giorno abbiamo lasciato San Pietroburgo e con un viaggio di circa 5 ore su un caratteristico ma veloce treno rosso ci siamo spostati di circa 650 km attraverso paesaggi rurali poco coltivati ma ricchi di verdi alberi per arrivare a Mosca. Cuore della Russia e sua capitale, Mosca ci appare come una città dai contrasti forti: per qualcuno triste e tetra per altri interessante e vivace.

La sua cultura antica è documentata dai monasteri, la modernità dai nuovi palazzi della vita economica globalizzata, mentre la sua popolazione si divide tra chi è ormai avviato allo stile di vita occidentale e chi vive ai limiti della sussistenza. Il secondo villaggio del nostro anello è stata Suzdal: un tempo capitale di un principato oggi è un vero museo all’aperto testimonianza di un glorioso passato. Il suo nucleo più antico è il Cremlino, ma il Monastero di Sant’Eufemia, la cattedrale della Natività, il Museo dell’architettura in legno creano un paesaggio e un’atmosfera che non sembrano turbati dai ritmi della quotidianità.

Il terzo villaggio, del nostro itinerario, è stato Vladimir: a circa 200 km da Mosca e circondata da verdi foreste, in passato fu così potente da essere capitale del Paese. Anche se ha perso quel ruolo preserva tesori d’arte come gli affreschi della Cattedrale della Dormizione. La sug-

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gestiva Piazza Rossa è un enorme rettangolo delimitato da costruzioni civili (Mausoleo di Lenin, Grandi Magazzini di Stato) e religiose (Cattedrale di San Basilio) e al tempo degli zar era un punto di incontro come lo è oggi, per coloro che passano da Mosca. Il panorama moscovita all’aperto si è snodato per le via Tverskaya, la piazza Teatralnaya sfondo per il Teatro Bolshoi, alcuni monasteri/ cattedrali fino a raggiungere la Collina dei Passeri con l’adiacente Università per offrirci uno spettacolare belvedere. Ultima tappa d’obbligo, abbiamo passeggiato per la zona pedonale che si snoda attorno alla via Arbat: un’arteria commerciale in cui girovagare per negozi di classe, di antiquariato, bar e bancarelle dove dare fondo ai rubli rimasti per portare a casa un souvenir come le matrjoske, l’ambra e il caviale. Ormai era sabato 4 luglio ed il viaggio stava per finire così ognuno riempiva la valigia con più ricordi ed impressioni possibili di queste terre appena vissute. Io penso che delle diverse “epoche” della Russia sia rimasta traccia non solo nelle città ma anche nella sua gente che è orgogliosa del patrimonio del proprio paese e consapevole della sua storia. È gente desiderosa di stare al passo con la modernità pur mantenendo un’identità che la rende unica nel panorama mondiale. È stato un “nuovo viaggio” divertente e canterino grazie a tutti noi viaggiatori ma soprattutto alla nostra-super-frizzante-professionale-accompagnatrice Renata che, con la collaborazione delle guide e degli autisti locali, è riuscita a non perdere nessuno di noi ma soprattutto a farci sorridere Luciana Laneri (Avis Bra)

“RIACCENTRARE LA SANITÀ, UNA MAGGIORE EFFICIENZA PER GLI INTERVENTI DEI TRAPIANTATI” Cari lettori, Non è una novità che ad ogni piano programmatico del Governo nazionale si ritorni a parlare di tagli alla Sanità, anche se ogni volta vengono prospettati con terminologie più accattivanti. Ed anche quest’anno è successo all’inizio di agosto! È evidente che questo ripetersi di annunci e di provvedimenti, sinora non abbiano dato risultati sperati. Spesso ci viene riproposto l’ esempio del “costo della siringa” molto diverso da Regione a Regione; quasi che tutto il problema risieda in questi piccoli particolari, che – a quanto pare – ancora nessuno ha risolto. Certamente, come in ogni comparto del pubblico impiego, vi sono aree di spreco, oppure territori in cui la distribuzione del personale operativo non è sempre corrispondente alle reali necessità; ed è sacrosanto intervenire su questi sperperi. Ma è tutto qui il problema?

Non sono un medico e nemmeno voglio ergermi a presuntuoso censore di questioni che conosco superficialmente, ma ricoprendo “pro tempore” un incarico nazionale tra i trapiantati di fegato, mi capita di girovagare tra gli ospedali italiani. E mi sono fatto un’idea che intendo sottoporre come riflessione per comprendere se ciò che andrò a scrivere può essere considerato un utile apporto al dibattito oppure una inutile stupidaggine. La domanda che mi pongo è questa: la “regionalizzazione” della Sanità è stata un grande vantaggio per gli ammalati? Ho potuto verificare, per esempio, la disparità di trattamento in riferimento alla distribuzione del nuovo, e costoso, farmaco anti-epatite C; che potrebbe, come prevenzioni, avere dei rientri economici rilevanti in riferimento ai danni che può provocare questa malattia che spesso conduce al trapianto. Da questa esperienza se ne può dedurre che ogni italiano può avere un diverso trattamento a seconda del suo luogo di residenza e che ogni Regione cerchi il primato per se stessa, a scapito delle altre, ponendo ognuno di noi diverso di fronte alle terapie da applicare. È pur vero che la nostra mentalità di cittadini ci porta spesso a pensare che avere un ospedale vicino a casa sarebbe quanto di meglio si possa pretendere , e su queste basi spesso assistiamo a levate di scudo, a fronte di situazioni che vedono la chiusura anche di una piccola astanteria. Ma è logico il nostro pensiero?

Soprattutto serve allo scopo di una maggiore efficienza e di una equanimità del servizio? Che vi debbano essere strutture di base e di urgenza ad una ragionevole distanza da casa, questo si, può avere un senso. Ma sulla medicina specialistica e sulla chirurgia d’eccellenza, può valere questo ragionamento? I dati del Ministero al 31 dicembre 2014, evidenziano questa situazione: sono 40 i centri di trapianto di rene (1587 interventi annui), 23 di fegato (1057 interventi) e 17 di cuore (227 interventi). Con questi numeri e con l’evidente accorparsi delle operazioni negli ospedali più dotati (quest’anno purtroppo in forte calo), ve ne sono altri che effettuano a mala pena un intervento al mese. A prescindere dai costi, non sarebbe opportuno, come avviene in altri Stati europei, avere una presenza sul territorio più ridotta nella chirurgia d’eccellenza in modo da essere sempre più all’avanguardia con la tecnica che come in ogni parte della società gode di miglioramenti continui? Come possiamo mantenere al passo dei tempi tutte le strutture esistenti? E come possono essere sempre pronti laddove si opera con così tanto lasso di tempo? Oggi, all’estero vi sono ospedali d’eccellenza (purtroppo sempre più nel campo privato) che riescono laddove le nostre strutture pubbliche talvolta si arrendono. Non sarebbe opportuno, soprattutto nell’interesse dell’ammalato, avere pochi complessi perfettamente attrezzati e preparati in ogni momento anziché tanti centri sparpagliati talvolta desueti? Ma per far questo si dovrebbe nuovamente modificare quel titolo quinto della Costituzione e riaccentrare la Sanità sotto un’egida nazionale. Vorrebbe dire rimangiarsi quanto propugnato con clamore con una parola di moda fino a poco tempo fa: “decentramento”. Ma nel settore dei trapianti, e non solo, si otterrebbe una maggiore efficienza ed una più puntuale esecuzione degli interventi. Oltre ad un notevole risparmio. Sbaglio?

Marco Borgogno - Presidente nazionale Aitf (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato)

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Chiedilo a Società Solidale ? ???

La responsabilità degli amministratori di un’Odv

Nell’ottica di privilegiare gli strumenti di dialogo, che anche una rivista cartacea può adottare, si propone la rubrica “Chiedilo a Società Solidale”. Il CSV raggruppa i quesiti più ricorrenti nel periodo di riferimento e lo staff del Centro Servizi provvede, di volta in volta, a rispondere.

“Società Solidale” approfondisce la responsabilità del presidente di un’Organizzazione di Volontariato, il legale rappresentante cioè il soggetto che rappresenta l’Ente-OdV nei rapporti con i terzi e, insieme al consiglio direttivo, lo gestisce. La sua attività è quindi attività dell’Ente e come tale viene ad esso riferita. In generale, la responsabilità può essere penale e civile. Quella penale è personale e non sarà affrontata in questa sede. In questo numero non affronteremo neanche il discorso assicurativo che si intreccia con quello della responsabilità civile dei volontari, né individueremo le varie tipologie di danni, come quelli causati da violazione della privacy.

La responsabilità civile è contrattuale o extracontrattuale. La distinzione non è netta poiché l’attuale giurisprudenza non ritiene più che la responsabilità contrattuale si fondi su di un contratto in senso stretto. Si fa riferimento, infatti, ai cd. contratti di fatto e alla responsabilità da “contatto sociale” (in campo professionale medico, ad esempio). Gli elementi fondamentali per far sorgere la responsabilità extracontrattuale sono: il fatto illecito, il danno ingiusto, il nesso di causalità tra il fatto e il danno (Fonte: www.StudioCataldi.it).

Responsabilità verso l’ente La responsabilità degli amministratori verso l’OdV rientra nella responsabilità contrattuale, trovando il proprio fondamento nel contratto di associazione. Si applicano perciò le regole generali sull’inadempimento contrattuale e sul risarcimento del danno. Il risarcimento del danno da parte dell’amministratore all’ente dovrà comprendere tanto la perdita subita (danno emergente) quanto il mancato guadagno (lucro cessante) che siano la conseguenza diretta ed immediata del proprio agire. Tutta-

via, il presidente non è chiamato a rispondere dell’inadempimento per il solo fatto di ricoprire la carica, infatti sono responsabili verso l’ente solo gli amministratori che hanno partecipato al compimento dell’atto o del fatto che ha causato il danno. Al fine di esimersi da responsabilità, l’amministratore dissenziente dovrà far constare il proprio dissenso nel verbale di adunanza del consiglio direttivo che ha deliberato il compimento di detto atto o fatto o, comunque, in un atto scritto. Nel caso in cui più amministratori si siano resi responsabili verso l’ente per il compimento di atti o fatti che, comportando un inadempimento al contratto di associazione, hanno causato un danno all’OdV, risponderanno nei confronti dello stesso in via solidale. Quando una pluralità di soggetti è tenuta a risarcire il creditore in via solidale, significa che ognuno di essi è obbligato verso il creditore per l’intero ammontare del debito. L’OdV potrà, dunque, decidere quali e quanti amministratori citare in giudizio e valutare, tra l’altro, quale tra essi appaia il più solvibile e pretendere dallo stesso l’intero risarcimento del danno. L’amministratore che abbia risarcito all’ente l’intero danno avrà diritto di rivalersi nei confronti degli altri amministratori affinché gli rimborsino la quota di loro spettanza.

Infine, l’art. 22 Codice civile stabilisce le modalità di esercizio dell’azione: “Le azioni di responsabilità contro gli amministratori delle associazioni per fatti da loro compiuti sono deliberate dall’assemblea e sono esercitate dai nuovi amministratori o dai liquidatori”. L’ente dovrà provare in giudizio l’inadempimento degli amministratori ad un obbligo di legge o dello statuto ed il danno che ne è conseguenza immediata e diretta; spetterà agli amministratori di provare i fatti e le circostanze che possano escludere

la loro responsabilità nei confronti dell’ente. Si applica all’azione un termine di prescrizione quinquennale.

Responsabilità verso i terzi L’ordinamento giuridico riconosce le persone giuridiche (autonomia patrimoniale) e gli enti non riconosciuti (autonomia patrimoniale imperfetta) tra cui spesso rientrano le OdV. Da un lato, l’art. 38 del C.c. stabilisce che “per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano l’associazione i terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune”, ma dall’altro aggiunge che delle obbligazioni “rispondono anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in nome e per conto” dell’ente. All’ente non riconosciuto l’ordinamento giuridico attribuisce un certo grado di soggettività, in quanto ne identifica un patrimonio e dei diritti che sullo stesso possono essere esercitati dai creditori dell’ente: l’OdV risponde direttamente delle proprie obbligazioni nei limiti del fondo comune, pertanto gli associati possono opporre al creditore la limitazione della propria responsabilità.

La norma non si riferisce solo agli amministratori, ma anche ai soggetti che hanno ricevuto un mandato speciale a trattare un determinato affare, infatti, la stessa fa riferimento, in generale, alle persone che hanno agito in nome e per conto dell’ente.

Concludendo l’analisi dell’art. 38, si evidenzia che la responsabilità delle persone che hanno agito in rappresentanza dell’ente è di tipo solidale, pertanto ognuna di esse, in caso di insufficienza del fondo comune, sarà tenuta verso il terzo al risarcimento del danno, salvo il diritto di rivalersi pro-quota sugli altri soggetti obbligati in solido che abbiano agito in nome e per conto dell’ente.

FONTE: collana “Strumenti” CSV Verona.

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Intervista all’associazione Arasis del monregalese e della valle Tanaro

di Debora Sattamino

La redazione di “Società Solidale” continua l’approfondimento dedicato ai diversi ambiti del volontariato. Da questo numero si indaga su un settore delicato e complesso: la tutela dei diritti. Le associazioni iscritte al Registro del Volontariato nella sezione “Impegno civile e tutela e promozione dei diritti” sono una quarantina, meno del 10 per cento, segno che l’ambito raccoglie ancora pochi gruppi, probabilmente perché il bagaglio culturale richiesto per essere attivisti è piuttosto specifico e in continuo aggiornamento.

Su questo numero abbiamo posto alcune domande a Sebastiano Sampò, presidente di Arasis, Associazione Rischio Amianto e Sostanze Inquinanti per la salute.

Com’è nata l’Associazione?

L’associazione è nata per iniziativa di ex-esposti all’amianto dell’indotto (componenti) dell’industria automobilistica: Valeo, Ferodo (oggi Federal Mogul), Payen ma non solo (esempio la ex cartiera di Bagnasco). La consapevolezza dei danni prodotti da questa fibra negli anni ha venire ha spinto queste persone ha organizzarsi per fare informazione e prevenzione sul tema della salute.

Servono particolari competenze per diventare volontari della vostra associazione?

Non servono particolari competenze, ogni cittadino interessato al tema della salute, e non solo legata all’amianto, ma a tutte le sostanze inquinanti per la salute umana Di cosa si occupa la Vostra associazione? E quali sono le maggiori attività che sono state svolte in questi ultimi anni?

La prima attività in assoluto è sta la richiesta di visite preventive al fine di prevenire malattie asbesto correlate, e si era ottenuto un buon risultato con un protocollo di intesa, ma purtroppo questa attività è stata sospesa da amministrazioni regionali poco lungimiranti. Una altra attività è stata la richiesta ai Comuni dell’apertura di uno sportello Amianto, per informare i cittadini sui rischi

all’esposizione anche di manufatti contenete amianto degradato e sulle possibili azioni di bonifica con la conoscenza di incentivi economici (altra attività della nostra associazione).

Come viene gestito il rapporto con la società contemporanea e quali sono le problematiche che dovete affrontare?

Si cura l’informazione utilizzando i mezzi di comunicazione con articoli a cadenza mensili. Le problematiche principali sono la sfiducia delle persone nei confronti del riconoscimento dei loro diritti. Un altro problema è il dialogo con la classe politica, le problematiche e le soluzioni proposte sono all’interno del piano amianto che la Regione Piemonte ha in fase di approvazione. La difficoltà sta nell’attuare queste soluzioni, in tempi in cui i bilanci non hanno grosso margine di manovra, si tratta di scelte prioritarie.

Quali potrebbero essere possibili soluzioni ad eventuali difficoltà che incontra una associazione di volontariato che si occupa di tutela dei diritti?

Una maggiore aggregazione dei cittadini, superando lo scetticismo, sarebbe un incentivo notevole alla classe politica per realizzare delle azioni che non “devono restare solo sulla carta”. L’attività di informazione mediante dibattiti e/o convegni può sensibilizzare i cittadini alla conoscenza dei loro diritti.

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IX Concorso Fotografico Bilancio Sociale e di Missione CSV

SCATTI SOLIDALI CONCORSO FOTOGRAFICO “I GESTI QUOTIDIANI E SILENZIOSI DEL VOLONTARIATO”: GLI SCATTI VINCITORI Il volontariato combatte quotidianamente una sfida importante: contribuire a definire un modello di società basato sulla giustizia sociale, sui diritti e sui doveri per e di tutti, a partire dagli “ultimi”, ma al di fuori di ogni ipotesi di misura riservate ad essi.

Il volontariato si caratterizza principalmente come gratuità, vissuta silenziosamente non solo dal punto di vista economico come lavoro non pagato, ma come scelta di realizzazione personale, in una prospettiva di relazioni solidali con gli altri, di sviluppo di valorizzazione del bene comune, di ben-essere della comunità di cui si è parte. Il Centro Servizi per il Volontariato Società

Solidale ha orientato le proprie attività verso un sostegno sempre più forte a questo volontariato silenzioso: per questo motivo ha proposto, attraverso il concorso, un invito ai volontari ed alle Associazioni di Volontariato della Provincia di Cuneo ad interpretare questo tema tenendo presenti le modalità, l’ambito territoriale ed i settori di operatività del CSV Società Solidale.

Il concorso fotografico, finalizzato all’integrazione iconografica dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione del CSV Società Solidale, si pone tre obiettivi: - Rendere le Associazioni protagoniste dell’edizione annuale del Bilancio Sociale e di Missione CSV

1ª Classificata: “Ice Bucket Challenge per la SLA” Autore Ass. Amici di Villafalletto

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- Stimolare i volontari appassionati di fotografia ad un’osservazione attenta del mondo del volontariato - Creare un ponte tra Associazioni di Volontariato e CSV, sviluppando ulteriormente la collaborazione e la condivisione degli obiettivi e degli strumenti di promozione.

La giuria, formata da un fotografo professionista, due volontari, un operatore CSV e un rappresentante del

2ª Classificata: “Amore in una carezza” Autore: Bartolomeo Costamagna Ass. Ampelos di Alba

mondo delle istituzioni, si è riunita nella settimana dall’8 al 12 giugno 2015; ha valutato i lavori pervenuti e stilato una classifica degli stessi, selezionando gli scatti che sono stati inseriti nel Bilancio Sociale e di Missione.

Ecco le foto vincitrici della nona edizione del concorso fotografico Scatti Solidali “I gesti quotidiani e silenziosi del Volontariato”.

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3ª Classificata: “Piccoli Chef estate 2011” Autore: Ass. Ragazzi di Bagnasco

La giuria ha inoltre deciso di attribuire una Menzione speciale.

Menzione speciale: ”Tutti per uno... in salita” Autore: Ass. Sportiamo di Bra Il CSV ringrazia per la partecipazione tutti coloro che hanno inviato i loro “Scatti solidali”.

I vincitori del concorso saranno premiati, come di consuetudine, nel corso della presentazione del Bilancio Sociale che si svolgerà il 6 ottobre a Savigliano.

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Progettare nel Sociale

di Paola Isaia

La rubrica “Progettare nel sociale” vuole essere una finestra sulle attività che le Organizzazioni di Volontariato svolgono sul territorio. Il Centro Servizi per il Volontariato mette a disposizione delle OdV un servizio di affiancamento nella fase di attuazione dei progetti, seguito dalla Dottoressa Paola Isaia. È possibile contattarla via e-mail all’indirizzo monitoraggio@csvsocsolidale.it o telefonicamente al numero 339-76.20.960. Un’interfaccia, dunque, tra il CSV e le Organizzazioni di volontariato finalizzata a creare un lavoro di rete sul territorio della provincia di Cuneo, monitorando le varie tappe e documentando le attività effettuate con fotografie e articoli. In tal modo si condividono le risorse e le idee, per un volontariato sempre più integrato e diffuso.

In questo numero descriviamo due progetti di formazione presentati dalle OdV e approvati dal Centro Servizi Volontariato Società Solidale nell’ambito degli appositi bandi 2015 - prima sessione, i prossimi corsi di formazione in partenza e le graduatorie dei progetti approvati.

DA ZERO A CENTO Corso per letture animate Il CSV Società Solidale ha organizzato, in collaborazione con l’associazione Da Zero a Cento di Bra, un corso di formazione dal titolo “Corso per letture animate” che si è svolto presso la sede dell’OdV in via Gianolio, 26 a Bra. Vista l’intenzione dell’associazione di proporre una serie di incontri di lettura diffusa (letture ad alta voce) svolte dai volontari, che coinvolgano persone sole, bambini, degenti di ospedali e case di riposo, gli obiettivi del corso sono stati:

SOMMARIO DA ZERO A CENTO

“Corso per letture animate” - Bra

PIEDI PER TERRA

“Percorso formativo - Piedi per Terra” - Bra •• migliorare la capacità dei volontari di leggere in pubblico ad alta voce; •• imparare a rendere la propria lettura più espressiva e coinvolgente; •• fornire spunti e stimoli per proporre al pubblico delle attività

creative e di intrattenimento per concludere gli appuntamenti culturali in modo divertente e intelligente.

Gli incontri sono stati tenuti da Sara Liola, che nel primo incontro dell’11 giugno ha trattato il tema “la voce, la respirazione e giochi all’aria aperta”; il secondo incontro del 15 giugno ha avuto come argomento centrale “gli accenti e la pronuncia – giochi di movimento”; il 17 giugno “le consonanti e il raddoppiamento sintattico – attività creative con la carta”; il 24 giugno “pulizia della lettura, interrogazione ed esclamazione – il riciclo creativo”; il 1 luglio “la chiusura e la lettura in pubblico, modulazione della voce – idee e materiali per il riciclo creativo”; l’8 luglio “gestire le paure, modulare le pause – stimolare la creatività del bambino con materiali diversi”; il 15 luglio “le fasi del discorso pubblico – applicazioni artistiche” e il 22 luglio “il linguaggio del corpo – giochi di prestigio”.

I 12 volontari partecipanti al corso sono stati molto soddisfatti della formazione svolta e hanno subito integrato teoria e pratica, applicando sul campo le nozioni apprese svolgendo degli incontri di lettura ad alta voce.

Chi desiderasse ulteriori informazioni può rivolgersi all’associazione in via Gianolio, 26 a Bra oppure scrivere una email a info@arcibra.it.

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Chi è DA ZERO A CENTO? Da Zero a Cento è un’associazione di volontariato culturale autonoma e pluralista che opera nel campo della cultura, della socialità, della solidarietà, dei diritti, della formazione, per la promozione umana e civile attraverso la forma associativa. Costituiscono principali settori di impegno dell’associazione: - la difesa, la valorizzazione, la promozione del patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed ambientale del nostro territorio; - lo sviluppo culturale e civile dei cittadini e la sempre più ampia diffusione della democrazia delle forme di volontariato, della solidarietà nei rapporti umani fra i popoli, la difesa delle libertà civili, individuali e collettive; - la creazione e la gestione gratuita di attività per l’assistenza e l’educazione dell’infanzia; - lo sviluppo delle iniziative atte a prevenire, combattere e superare le forme di disagio giovanile; - avanzare proposte agli enti pubblici partecipando attivamente alle forme decentrate di gestione democratica del potere locale per una adeguata programmazione culturale sul territorio; - organizzare gratuitamente servizi, attività turistiche, culturali e ricreative atte a soddisfare le esigenze di conoscenza, di svago e di riposo dei soci e dei cittadini.

PIEDI PER TERRA Percorso formativo Piedi per Terra L’associazione Piedi per Terra, in collaborazione con il CSV Società Solidale, ha organizzato il corso di formazione dal titolo “Percorso formativo Piedi per Terra”.

Viste le attività proposte dall’asso-

ciazione (campo estivo, laboratori, domeniche in cascina, etc.) che richiedono la presenza di volontari preparati, dopo i tentativi del passato di una formazione per i giovani animatori curata dai volontari rivelatasi carente, l’OdV ha deciso di programmare un corso diretto da professionisti.

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Gli obiettivi del corso, affidato alla Cooperativa Caracol per una formazione mirata e innovativa, sono stati: •• formare dei giovani volontari e aspiranti volontari consapevoli del contesto educativo agricolo; •• sviluppare lo spirito di gruppo e la corresponsabilità educativa; •• avvicinare giovani aspiranti soci al mondo del volontariato; •• offrire ai giovani volontari gli strumenti adeguati per svolgere attività di volontariato nel contesto educativo dell’associazione (campo estivo, visite al parco didattico, laboratori creativi, ecc); •• stimolare nei giovani interesse per le attività di volontariato affinché la loro partecipazione alla vita associativa diventi strumento costante di un percorso di crescita personale; •• formare un gruppo di giovani volontari coinvolto stabilmente nelle attività dell’associazione.

Le lezioni sono state svolte presso la sede dell’associazione in strada Matrotti - frazione Riva 5 a Bra e sono state svolte nelle date 23 e 30 maggio; 6, 13 e 20 giugno.

Chi desiderasse ulteriori informazioni può scrivere una email a piedixterrabra@gmail.com.

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Chi è PIEDI PER TERRA? Ci spiegano i volontari: «Piedi per Terra è nata dalla situazione di una cascina donata per scopi sociali, in stato di abbandono dopo la morte del proprietario, e dal sogno comune a ogni essere umano di creare una realtà di vita migliore per sé e per chi gli sta intorno: abbiamo raccolto così le nostre energie e ci siamo incamminati insieme per sostenerci su strade giudicate poco praticabili, se non utopiche. All’inizio eravamo in pochi, poi il gruppo è cresciuto, qualcuno si è perso, qualcuno a volte ha la tentazione di desistere, ma il bello di non essere soli sta proprio nell’unione d’intenti, nel sapere che se ci sono momenti in cui per qualcuno l’energia viene meno, qualcun altro supplirà. Con l’idea di creare una realtà di vita più sana rispetto a quella in cui tutti ci troviamo immersi, andiamo avanti basandoci sulle nostre intuizioni più profonde in un percorso tutto da inventare, cercando di riflettere e imparare dalla natura, dall’esperienza, da chi è vissuto prima di noi e da chi sta praticando strade simili da più tempo (Movimenti per la decrescita – Aam Terra Nuova). Nell’attesa che i grandi trovino vie d’uscita ai problemi attuali, noi singoli e piccoli “cittadini del mondo” imbastiamo insieme le nostre soluzioni, sperando di non lasciarci travolgere, ma di contagiare altri che nel profondo del cuore sentono di condividere le nostre finalità e credono che valga ancora la pena impegnarsi per modificare la situazione».

PARTITO IL CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DELL’ASSOCIAZIONE HO CURA Il Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale, in collaborazione con l’associazione Ho cura, organizza un corso di formazione per volontari per migliorare il rapporto tra volontario, malato, familiare e personale sanitario.

Il corso si suddividerà in due moduli: nel primo si parlerà di quale sia il vero ruolo del volontario nell’ambito delle cure palliative, della gestione dell’ammalato e dei suoi familiari e della gestione delle emozioni. Il secondo modulo tratterà invece la gestione delle esperienze, l’analisi e la discussione di situazioni pratiche vissute dai volontari dell’associazione.

Si tratterà inoltre la delicata tematica della morte e dell’etica di fine vita.

CALENDARIO PRIMO MODULO: (le lezioni si tengono presso lo sportello albese del CSV) 5 settembre 9.30 - 12.30 12 settembre 15 - 18 13 settembre 9 - 12 CALENDARIO SECONDO MODULO MODULO: (le lezioni si terranno presso lo sportello albese del CSV) 21 novembre 15 - 18 22 novembre 9 - 12 28 novembre 15 - 18

ALTRI CORSI IN PARTENZA Per informazioni: Referente CSV Dott.ssa Serena Bersezio - 0171-60.56.60 email: progettazione2@csvsocsolidale.it VOLONTARIATO E BIBLIOTECHE: INCONTRO E CONFRONTO TRA SCELTE E PASSIONI Il CSV Società Solidale, in collaborazione con l’associazione culturale Amici delle Biblioteca e della Lettu-

ra, organizza un corso di formazione e aggiornamento per volontari e aspiranti volontari che intendano svolgere il proprio servizio per la promozione della cultura del libro, della lettura e del piacere del leggere. Le tematiche tratteranno la scelta e il significato del volontariato nelle biblioteche, la valorizzazione del lettore, le strategie per l’avvicinamento e la motivazione alle buone pratiche di lettura. Gli incontri riguarderanno sia il coinvolgimento degli utenti nelle attività di condivisione e pratica di lettura che la figura del lettore, il suo ruolo sociale, le strategie utili per l’avvicinamento e la ri - motivazione alle pratiche di lettura da parte degli utenti. Il corso si svolgerà a Cuneo presso i locali della Biblioteca Adolescenti (Largo Barale, 11) nei giorni 23 settembre, 10 e 24 ottobre prossimi. La prima parte sarà tenuta dallo psicologo Edoardo Tallone e da Giovanna Ferro (volontaria fondatrice dell’Associazione) mentre gli altri incontri saranno tenuti dai librai Guido Affini e Giorgio Personelli. Per informazioni: associazione Amici delle Biblioteche email abl. associazione@gmail.com; telefono 320-15.57.429.

STIMOLALAMENTE Il Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale, in collaborazione con l’Associazione Genitori Pro Handicap, organizza il corso di formazione “Stimolalamente” che si propone di fornire strumenti di stimolazione cognitiva, socio emotiva, psicomotoria, mnemotica attraverso voce, ritmo e percussione corporale. Il corso di formazione è rivolto ai ragazzi che abbiano voglia di sperimentare una nuova e coinvolgente esperienza di vita. Il corso di formazione, seguendo la teoria di H. Gardner, si propone di insegnare ai partecipanti le tecniche per stimolare i soggetti colpiti da diverse patologie disabilitanti che si svolge attraverso sequenze motorie e ritmiche basate sulla percussione corporale associate al linguaggio e al canto. Il metodo vuole coinvolgere diverse aree celebrali e sviluppare le intelligenze multiple. Il corso avrà inizio il lunedì 28 settembre e si svolgerà tutti i lunedì fino al 2 novembre con orario dalle 20 alle 22.30.

Il corso, che sarà tenuto da Fabrizio

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Mirra, insegnante, musicista e ricercatore Metodo Bapne®, si rivolge ai giovani e si propone di offrire una valida esperienza di volontariato ai ragazzi degli Istituti superiori. Il percorso formativo offrirà un’esperienza concreta che fornirà ai partecipanti adeguate competenze per svolgere il ruolo di coadiuvatori da affiancare al conduttore nella relazione con il ragazzo affetto da disabilità.

Per iscrizioni rivolgersi all’associazione Genitori Pro Handicap tel.

0171-63.42.30 cell. 348-32.68.765 prohcuneo@gmail.com.

UN PO’ PIÙ DI ATTENZIONE Il CSV in collaborazione con l’associazione Famiglie Adhd Cuneo di Frabosa Sottana organizza il corso di formazione “Un po’ più di attenzione” per trasmettere a volontari e aspiranti tali competenze per organizzare eventi ed attività e diventare moderatori di serate informative. L’associazione si

occupa, infatti, tra l’altro, di: creare una rete di genitori disponibili all’ascolto e all’aiuto di genitori in difficoltà; coordinare e favorire i contatti tra le famiglie con problemi di Adhd; diffondere informazioni e aggiornamenti di carattere scientifico mediante strumenti informatici ed editoriali; favorire la diffusione delle conoscenze scientifiche sull’Adhd e le sue terapie. Il corso si svilupperà attraverso sette incontri, tra settembre e novembre, per un totale di 20 ore di formazione e si terrà presso lo sportello CSV di Mondovì, in via Trona 3b. Docenti saranno le psicologhe e psicoterapeute Donatella Masante ed Elena Moltini. Il primo incontro si terrà lunedì 28 settembre.

Per informazioni: referente.cuneo@aifa.it.

ASPETTI PSICOLOGICI: COME AUMENTARE LA RESILIENZA DEL VOLONTARIATO Il CSV, in collaborazione con il Nucleo provinciale di Protezione qual-

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siasi ragione si trovino coinvolti nella ricerca di persone scomparse su aspetti di carattere psicologico civile Anc Cuneo di Alba organizza il corso di formazione per volontari “Aspetti psicologici: come aumentare la resilienza del volontario”.

Alla fine del corso il volontario sarà in grado di riconoscere le emozioni che si attivano durante le differenti fasi di ricerca di persone scomparse e di conseguenza di gestire con la massima efficienza l’intervento.

Sono previsti lezioni frontali, lavori di gruppo, momenti di debriefing ed una esercitazione finale in quattro weekend a partire dal 19 settembre e si terrà presso la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri del Nucleo Provinciale di Cuneo, corso Enotria 6 ad Alba. La docente sarà Sabrina Montagna.

Per informazioni: 348-39.96.078.

GRADUATORIA 5ª SCADENZA BANDO DI PROMOZIONE PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTO 1 2 3 4 5

ODV

PROGETTO

Noi con Voi di Savigliano AVO di Cuneo L’Airone di Manta V.I.S.M. di Bra AVIS Sezione di Ceva TOTALE EROGATO

Insieme nella solidarietà Giornata Nazionale AVO Volontari al centro Unisciti a Noi Dona con l’Avis Ceva

PUNTEGGIO ASSEGNATO

VALORE SERVIZI EROGATI DAL CSV

69 68 67 58 51

€ 2.035,02 € 1.071,36 € 2.887,58 € 1.278,27 € 2.072,78 € 9.345,01

GRADUATORIA 2ª SCADENZA BANDO FORMAZIONE PROGETTI AMMESSI A FINANZIAMENTO ODV

PROGETTO

PUNTEGGIO VALORE SERVIZI ASSEGNATO EROGATI DAL CSV

1

AVO di Cuneo

33° corso di formazione per nuovi volontari ospedalieri

62

€ 1.467,94

2

LILT di Cuneo

Formazione nuovi volontari in ambito oncologico

60

€ 1.862,95

3

Idee Comunità di Busca

Pronti per una nuova sfida: gli analfabeti

59

€ 1.702,86

4

ANFAA di Cuneo

Auto Mutuo Aiuto: risorsa preziosa per famiglie affidatarie e adottive

57

€ 1.623,94

5

Maria Teresa Ghiglia di Cuneo

Posso amare anch’io: crescere in autonomia tra affetti e sessualità

57

€ 410,60

6

Famigliarmente di Alba

Impariamo ad ascoltare meglio per accogliere

54

€ 2.307,12

7

Genitori pro Handicap di Cuneo

Formazione per volontari e aspiranti: StimoLaLamente

52

€ 1.117,80

8

Ho cura di Alba

Corso di formazione per volontari Ass. Ho Cura per le cure palliative

51

€ 895,97

9

Telefono Donna

L’universo femminile nei mass media

51

€ 1.112,00

10

Amici delle Biblioteche di Cuneo

Volontariato e Biblioteche: incontro e confronto tra scelte e passioni

50

€ 844,94

11

Famiglie ADHD di Frabosa Sottana Un po’ più di attenzione

50

€ 895,96

TOTALE EROGATO

€ 14.242,08

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Scuola e Volontariato a cura di Valentina Fida

Il progetto “Scuola Giovani e Volontariato” del CSV “Società Solidale” è un percorso educativo finalizzato a stimolare attività di collaborazione tra studenti e volontari, rafforzare e diffondere esperienze di promozione del volontariato per e con i giovani della provincia di Cuneo. Le organizzazioni di Volontariato interessate a candidarsi come partner per progetti o a proporne altri son invitate a contattare il CSV per valutare percorsi e intrecciare risorse e competenze.

Referente del Progetto Scuola e Volontariato del CSV Società Solidare: Valentina Fida – cell. 339-76.21.726 AVERE UN ASSO NELLA SCUOLA Da anni il CSV Società Solidale propone, nell’ambito del proprio settore “Scuola & Volontariato”, percorsi che vedono il coinvolgimento delle Associazioni all’interno dei contesti scolastici. In diverse occasioni, i volontari hanno espresso al CSV la difficoltà di reclutare giovani volontari o semplicemente avvicinarli all’ambito dell’Associazione. Quest’anno, tramite il settore “Scuola & Volontariato”, oltre alle normali attività proposte agli Istituti Scolastici del territorio provinciale, il CSV intende quindi proporVi un progetto (percorsi mirati utili all’acquisizione delle competenze trasversali dettate dalle normative europee e alle life’s skill) per dare risposta a tale necessità, cercando di favorire il dialogo tra giovani e volontariato attraverso il coinvolgimento e supporto della scuola e di avvicinarsi sempre di più al cambiamento che la scuola sta vivendo. Il progetto “Avere un Asso nella scuola” (dove per “Asso” si intende un’Associazio-

PROGETTO: “AVERE UN ASSO NELLA SCUOLA” Finalità • Avvicinare gli studenti alle realtà di volontariato esistenti sul territorio.

• Promuovere occasioni d’incontro tra mondo della scuola e mondo del volontariato, in modo da fornire agli studenti un’occasione di crescita personale finalizzata anche ad acquisire un maggiore senso di responsabilità, sviluppare capacità organizzative, rafforzare le proprie capacità relazionali e contribuire all’evoluzione del proprio modo di considerare la vita e il mondo.

• Sostenere le attività delle OdV, aumentare la loro visibilità ed agevolare la diffusione delle loro iniziative presso un pubblico giovane, favorendo – qualora possibile – l’ingresso di nuovi potenziali giovani volontari attivi.

ne di volontariato) nasce dall’idea di trovare un percorso efficace ed efficiente, in termini di partecipazione al mondo del volontariato da parte dei giovani, che sappia collegare i variegati settori di volontariato con il percorso di studi intrapreso dagli studenti, creando quindi un ulteriore interesse per avvicinarsi alle associazioni di volontariato e favorire il loro ingresso nelle scuole. Il percorso promuove quindi l’incontro tra le competenze didattiche e quelle trasversali che si sperimenteranno attraverso le Associazioni. Il CSV intende fissare per l’inizio del mese di settembre un incontro con le OdV per illustrare il percorso in tutte le sue fasi e programmare obiettivi ed interventi.

Vi invitiamo pertanto a segnalare a scuola@csvsocsolidale.it) il Vostro interesse al coinvolgimento nel progetto “Avere un Asso nella scuola” e/o alla partecipazione all’incontro esplicativo.

Analisi di partenza Da anni il CSV Società Solidale propone nell’ ambito del proprio settore “Scuola & Volontariato” percorsi che vedono il coinvolgimento delle Associazioni all’interno dei contesti scolastici.

In diverse occasioni, i volontari hanno espresso al CSV la difficoltà di reclutare giovani volontari o semplicemente avvicinarli all’ambito dell’Associazione. Questo progetto vuole provare a dare risposta a tale necessità cercando di favorire il dialogo tra giovani e volontariato attraverso il coinvolgimento e supporto della scuola.

Quest’anno, tramite il settore “Scuola & Volontariato”, oltre alle normali attività proposte agli Istituti Scolastici del territorio provinciale, il CSV intende quindi avvicinarsi sempre di più al cambiamento che la scuola sta vivendo proponendo dei percorsi mirati utili all’acquisizione delle competenze trasversali dettate dalle

normative europee e alle life’s skill.

Il progetto “Avere un Asso nella scuola” (dove per “Asso” si intende un’ Associazione di volontariato) nasce dall’idea di trovare un percorso efficace ed efficiente, in termini di partecipazione al mondo del volontariato da parte dei giovani, che sappia collegare i variegati settori di volontariato con il percorso di studi intrapreso dagli studenti, creando quindi un ulteriore interesse per avvicinarsi alle associazioni di volontariato e favorire il loro ingresso nelle scuole.

Il percorso promuove quindi l’incontro tra le competenze didattiche e quelle trasversali che si sperimenteranno attraverso le Associazioni.

Obiettivo/Progetto Inserire nel programma curriculare degli Istituti Scolastici selezionati un percorso con le Associazioni di volontariato che entreranno nelle varie

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Ogni Istituto di Istruzione superiore che aderirà avrà, per l’anno scolastico 2015/2016, una o più Associazioni di volontariato di riferimento con le quali svilupperà azioni e collaborazioni nel corso dell’anno, con il coordinamento del Referente Progetto “Scuola & Volontariato” CSV, al fine di instaurare un rapporto di conoscenza e collaborazione utile sia agli studenti (come percorso di crescita personale ed esperienziale), sia alle scuole (come buona prassi formativa/educativa e di responsabilità sociale) e sia alle OdV (come possibilità di avere garantito un anno di collaborazione con i giovani, in termini di possibili tirocini/ stage/aiuto alle attività, promozione delle proprie attività e possibilità di sperimentarsi in nuovi ambiti di promozione/attività).

e concetti volti al raggiungimento di un obiettivo. L’apprendimento esperienziale consente al soggetto di affrontare situazioni di incertezza sviluppando comportamenti adattivi e migliorando, nel contempo, la capacità di gestire la propria emotività nei momenti di maggiore stress psicologico. Consente inoltre di sviluppare le proprie abilità di problem solving, anche attraverso l’abilità creativa, e di far acquisire autoconsapevolezza mediante auto-osservazione ed etero-osservazione al fine di ridefinire eventuali atteggiamenti inadeguati e di valorizzare i comportamenti costruttivi. L’esperienza così acquisita diviene patrimonio di conoscenza del soggetto e costituirà il nuovo punto di partenza di ulteriori evoluzioni”.

In tale progetto, il percorso esperienziale (e quindi formativo) è da riferirsi sia ai giovani studenti che alle Associazioni di Volontariato.

“Avere un Asso nella Scuola” entreranno di fatto nel percorso e inizieranno l’affiancamento con la Referente Progetto Scuola & Volontariato CSV e la collaborazione e programmazione delle attività.

Modello di riferimento “L’apprendimento esperienziale (Experiential Learning) costituisce un modello di apprendimento basato sull’esperienza, sia essa cognitiva, emotiva o sensoriale. Il processo di apprendimento si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto, attivo protagonista, si trova a mettere in campo le proprie risorse e competenze per l’elaborazione e/o la riorganizzazione di teorie

Dichiarazione di intenti Il percorso prevede l’attivazione di una collaborazione formalizzata tra CSV/OdV e Istituti Scolastici.

Acquisita la disponibilità degli Istituti, il CSV provvederà a coinvolgere le Associazioni del territorio, programmando una riunione conoscitiva/ esplicativa con ogni gruppo di OdV suddivise per settore di intervento.

Le OdV che, a seguito di tale riunione e delle informazioni ricevute, intenderanno aderire all’iniziativa

- Individuare un Referente interno per il progetto “Avere un Asso nella scuola” (con il quale il CSV manterrà tutti i rapporti) - Proporre alle scuole un percorso, riferito alle proprie attività tipiche e che verrà progettato e ottimizzato con il sostegno del Referente CSV, che preveda 1. uno spazio di presentazione dell’associazione, 2. un approfondimento di una tematica specifica,

scuole in base al proprio settore di intervento riferito al percorso di studi proposto dall’Istituto.

Nell’ambito del progetto “Avere un Asso nella scuola”, Il CSV di impegna a: - Proporre co-progettare il percorso con le Scuole e le OdV - Attivare, gestire e monitorare il progetto e le sue attività (tra le quali rientreranno anche i “Percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari”) - Verificare in itinere le attività - Relazionare a termine anno scolastico rispetto alle attività poste in essere.

Le Associazioni di Volontariato si impegnano a:

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gimento giovanile». (Andrea Salvini, docente di sociologia all’Università di Pisa, fotografa il rapporto tra giovani e mondo del volontariato in vista di una trasformazione dei modelli organizzativi – 2013).

La scuola contribuisce, parallelamente ed assieme alla famiglia, nel percorso educativo alla solidarietà sociale, orientando esperienze formative verso la migliore conoscenza della comunità e la partecipazione civica e sociale.

Il volontariato rispecchia appieno quanto definito come senso civico e sociale.

3. uno stage di volontariato (durante l’anno scolastico/estivo)

- Da ottobre 2015: avvio attività con i giovani.

- Predisporre di spazi di accoglienza qualora si attivassero dei Percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari.

Volontariato: Competenze civiche e sociali «Quello che è importante sottolineare, dunque, è che per comprendere adeguatamente il rapporto tra giovani e volontariato, si debbano ribaltare i termini con cui esso è posto, cioè non considerare il volontariato come un “contenitore” fissato, con esigenze e bisogni da soddisfare, cui i giovani debbano adattarsi: in questo caso la domanda rischia di essere destinata, per le ragioni viste, a sopravanzare l’offerta. Al contrario, è necessario prendere in attenta considerazione le istanze e le caratteristiche del mondo giovanile (ovviamente per quello che è possibile, data l’estrema differenziazione interna che sussiste anche in questo ambito) e “modellare” ad esse le ragioni organizzative, in un processo di negoziazione continua, sicuramente anche faticosa. Il volontariato può cogliere l’occasione di questa fase attuale di incertezza identitaria e di autoriflessione, per mettere a tema la questione dell’adeguatezza delle proprie forme organizzative rispetto alla capacità di accoglienza delle giovani generazioni, così come di quelle più anziane, il cui peso nella popolazione volontaria – per ovvie ragioni di parallelismi demografici – è destinato ad aumentare. Non è mai stato semplice immaginare, progettare e realizzare percorsi di “approssimazione” ai giovani, e oggi lo è ancor di più, stante il fatto che i meccanismi partecipativi devono fare i conti con la discontinuità e la particolarità delle forme del coinvol-

Gli Istituti Scolastici si impegnano a: - Individuare un Referente interno per il progetto “Avere un Asso nella scuola” (con il quale il CSV manterrà tutti i rapporti) - Stipulare con il CSV, il Forum del Volontariato e la/le OdV la Convenzione per i “Percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari” - Individuare un eventuale ulteriore Referente (nel caso non possa essere la medesima persona riferita ad “Avere un Asso nella scuola”) per i “Percorsi alternativi alle sanzioni disciplinari” - Calendarizzare gli incontri in accordo con le Associazioni - Valutare in itinere e a termine il percorso.

Tempi - Entro agosto 2015: proposta del progetto alle Associazioni e raccolta delle adesioni.

- Inizio settembre 2015: incontri con le Associazioni interessate, divise per settore, per presentazione dettagli del progetto.

- Entro la metà di settembre 2015: definizione delle Associazioni effettivamente partecipanti e inizio programmazione attività.

- Entro settembre 2015: incontro con i singoli Istituti Scolastici per la presentazione delle OdV e delle attività proposte.

Cosa sono le competenze civiche e sociali Le competenze civiche e sociale includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale, in particolare in società sempre più diversificate.

La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture socio-politici e all’impegno ad una partecipazione attiva e democratica. Si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formula- ti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e nella forma in cui sono applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale.

Le abilità in materia di competenza civica riguardano la capacità di: • impegnarsi in modo efficace con gli altri nella sfera pubblica • mostrare solidarietà e interesse per risolvere i problemi che riguardano la collettività locale e la comunità allargata • riflettere in modo critico e creativo • partecipare costruttivamente alle attività della collettività.

Info: Cell. 339-76.21.756 Email: scuola@csvsocsolidale.it.

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Progetto de La Carovana in collaborazione con il CSV

La compagnia gli Instabili de La Carovana compie 10 anni Una mostra fotografica e un convegno sul teatro sociale per festeggiare il decennale di attività La Compagnia teatrale de “gLi InStaBiLi”, nata all’interno dell’associazione di volontariato “La Carovana” di Alba, festeggia i 10 anni di attività.

Per celebrare l’importante anniversario il 5 settembre è stata inaugurata la mostra fotografica “Tutti giù dal palco” ed è stato proposto il Convegno “Il teatro sociale” presso la nuova sala Beppe Fenoglio, nel Cortile della Maddalena. L’inaugurazione dell’esposizione è avvenuta alle 9.30.

Le foto sono di Enzo Massa

La mostra fotografica “Tutti giù dal palco” La mostra è composta da 40 immagini scattate da Enzo Massa, allestite in un percorso che accompagna il visitatore alla scoperta delle emozioni e della espressività degli attori della Compagnia.

La mostra è frutto di un’avventura fotografica realizzata con l’amico fotografo Enzo in quest’ultimo anno di attività; egli ha partecipato al laboratorio teatrale ed ha proposto agli

attori un’avventura fotografica. Enzo racconta «Ho notato la naturalezza con la quale gli attori si sono rapportati davanti alla macchina fotografica, mi ha stupito la loro spontaneità, l’espressività dei loro visi e dei loro gesti, frutto del loro percorso teatrale maturato negli anni.

L’attività fotografica ha permesso a me e al gruppo di mettersi in gioco, di divertirsi in scenari e atmosfere uniche, e maturare competenze individuali e di gruppo. Tutti hanno

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accolto e seguito con entusiasmo le proposte, vivendo insieme una vera e propria avventura».

La mostra è stata aperta dal 5 al 12 settembre presso il Cortile della Maddalena.

Il convegno “Il teatro sociale” Il Convegno si è proposto di analizzare la valenza educativa del teatro e delle arti drammatiche, attraverso gli interventi dei Regista Enrico Roveris di Monza e Alan Mauro Vai e di fare il punto sul teatro sociale presente sul territorio Albese.

Programma del Convegno: inizio alle 10 presso la Nuova Sala Beppe Fenoglio, interventi dei formatori moderatore Presidente Carovana Francesco Brovia.

Pomeriggio: intervento delle Compagnie Teatrali che operano ad Alba: “Compagnia del Menestrello” dell’Istituto Ferrero, “Compagnia Abrate”, “Compagnia del Cottolengo”, Compagnia “Tutti Insieme” Diapsi Alba, Compagnia “Gli Instabili” de La Carovana - moderatore Dottor Giovanni Chiavazza.

A conclusione della giornata, la

proiezione del film “Io sto bene”.

Il Convegno e la Mostra Fotografica sono state realizzate grazie al contributo e alla collaborazione del Comune di Alba e del CSV Società Solidale di Cuneo.

IL’associazione di volontariato La Carovana dal 1995 opera nella zona di Alba a sostegno delle persone disabili e delle loro famiglie. Nel 2005 per realizzare le finalità di animazione del tempo libero, su richiesta dei soci, si è attivato un laboratorio teatrale e musicale. Nell’anno successivo per dare continuità all’esperienza è nata la Compagnia Teatrale “Gli Instabili” che si avvale del contributo di volontari e di persone diversamente abili, con l’ausilio di professionisti del settore. Dalla sua nascita la Compagnia è guidata da Stefania Borgogno. La sede è in Via Pola 12, ad Alba.

Per informazioni: 335 62.64.910.

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NOTIZIE dal CSV NOVITÀ NORMATIVE APPROVATA IN SENATO LA LEGGE PER IL GIORNO DEL DONO

MESSA ALLA PROVA: IL NUOVO REGOLAMENTO

È Legge della Repubblica Italiana il progetto Giorno del Dono voluto e promosso dall’Istituto Italiano della Donazione (Iid). Si è infatti concluso il 9 luglio, con l’approvazione da parte del Senato, l’iter parlamentare iniziato nel novembre 2013 grazie al sostegno del Presidente Emerito Sen. Carlo Azeglio Ciampi, primo firmatario del Disegno di Legge. La data scelta è quella del 4 ottobre festa di San Francesco d’Assisi patrono d’Italia, già giornata della pace, della fraternità e del dialogo tra culture e religioni diverse. Dichiara Edoardo Patriarca Presidente dell’Istituto Italiano della Donazione «Il Giorno del Dono non è il giorno del buonismo né tanto meno un giorno dedicato alla sola raccolta fondi.

Il Giorno del Dono nasce per celebrare i valori della solidarietà e della sussidiarietà ed è dedicato a tutti coloro che non si sono fatti fermare dalle difficoltà e che ogni giorno lavorano per il bene comune: cittadini, organizzazioni di terzo settore, imprese virtuose. Ricordiamo che in Italia operano quasi 5 milioni di volontari, cittadini attivi che hanno deciso di impegnarsi, di rimboccarsi le maniche per assumersi delle responsabilità, personali o di gruppo, per fare qualcosa per il bene collettivo: questo è un miracolo silenzioso che accade ogni giorno. Noi vogliamo raccontare chi, in questo momento così faticoso per il Paese, non si è arreso a sconforto e cinismo, non ha voluto rannicchiarsi su se stesso ma, al contrario, si è posto, ancora una volta, al servizio dell’altro».

L’articolo 1 della Legge riconosce nel 4 ottobre di ogni anno il giorno dedicato al dono. La Giornata intende offrire ai cittadini l’opportunità di acquisire una maggiore consapevolezza del contributo che le scelte e le attività donative possono recare alla crescita della società italiana, ravvisando in esse una forma di impegno e di partecipazione nella quale i valori primari della libertà e della solidarietà affermati dalla Costituzione trovano un’espressione degna di essere riconosciuta e promossa, anche in modo differenziato e aperto, come emerge dall’esplicito accoglimento del principio di sussidiarietà.

In occasione del Giorno del Dono, l’articolo 2 dà facoltà di organizzare - in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado - cerimonie, iniziative, incontri, momenti comuni di riflessione, presentazioni, affinché la pratica del dono sia oggetto di attenzione in tutte le forme che essa può assumere e soprattutto riceva il conforto di adeguati approfondimenti culturali.

L’appuntamento con #DonoDay2015 è per il 4 ottobre 2015 presso Expo Milano.

FONTE: www.csvnet.it scritto da Federica Gogosi.

Con il decreto del Ministero della Giustizia dell’8 giugno 2015, n. 88, è stato approvato il Regolamento recante disciplina delle convenzioni in materia di pubblica utilità ai fini della messa alla prova dell’imputato, ai sensi dell’articolo 8 della legge 28 aprile 2014, n. 67 (Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili) con cui si amplia la possibilità di far ricorso al lavoro di pubblica utilità. La nozione di lavoro di pubblica utilità, da prevedere per la messa alla prova degli imputati maggiorenni, è data dall’art. 1 del Regolamento, secondo il quale l’istituto consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività, di durata non inferiore a dieci giorni, anche non continuativi, affidata tenendo in considerazione anche delle specifiche professionalità ed attitudini lavorative dell’imputato, da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni, le aziende sanitarie o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria e di volontariato, anche internazionali, che operino in Italia. La prestazione, la cui durata giornaliera non può essere superiore alle otto ore, si svolge con modalità che non pregiudichino le esigenze di lavoro, di studio, di famiglia e salute dell’imputato. L’attività si svolge secondo quanto stabilito con le Convenzioni stipulate con il Ministero della giustizia o, su delega di questi, dal Presidente del Tribunale, pubblicate sul sito del Ministero della giustizia e raggruppate per distretto di Corte d’Appello (art. 5), che regolano gli aspetti organizzativi inerenti gli accertamenti sulla regolarità della prestazione non retribuita, nelle quali sono specificate le mansioni che i destinatari dovranno svolgere nell’ambito delle seguenti tipologie di attività (art. 2): a) prestazioni di lavoro per finalità sociali e sociosanitarie nei confronti di soggetti alcoldipendenti e tossicodipendenti, diversamente abili, anziani, malati, minori e stranieri; b) prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali; c) prestazioni di lavoro per la fruibilità e la tutela del patrimonio ambientale, compresa la collaborazione ad opere di prevenzione incendi, di salvaguardia del patrimonio boschivo e forestale o di particolari produzioni agricole, di recupero del demanio marittimo, di protezione della flora e della fauna con particolare riferimento alle aree protette, comprese le attività connesse al randagismo degli animali;

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NOTIZIE dal CSV d) prestazioni di lavoro per la fruibilità e la tutela del patrimonio culturale e archivistico, inclusa la custodia di biblioteche, musei, gallerie e pinacoteche; e) prestazioni di lavoro nella manutenzione e fruizione di immobili e servizi pubblici, compresi gli ospedali e le case di cura, o di beni del patrimonio pubblico, compresi i giardini, ville e parchi, esclusi gli immobili utilizzati dalle Forze armate o dalle Forze di polizia; f) prestazioni di lavoro attinenti a specifiche competenze o professionalità del soggetto.

Le stesse Convenzioni, secondo quanto disposto dall’art. 3 del Regolamento, si impegnano a mettere a disposizione del soggetto le strutture necessarie all’espletamento delle attività e a curare che le medesime siano prestate conformemente al programma al quale l’imputato è sottoposto. Il lavoro di pubblica utilità inizia il giorno in cui il soggetto si presenta a svolgere l’attività e si conclude nel termine fissato dal giudice, ex art. 464-quinquies c.p.p. La presenza del soggetto sottoposto alla misura è documentata all’interno di un apposito registro o attraverso mezzi di rilevazione elettronica. (FONTE: Altalex, 9 luglio 2015. Nota di Simone Marani).

CONSIGLIO DI STATO: ODV E APPALTI PIENAMENTE COMPATIBILI Il Consiglio di Stato respinge un ricorso contro l’assegnazione di postazioni di servizio di emergenza 118, a seguito di gara d’appalto, a un’associazione di volontariato. Con la sentenza n. 3685 del 27 luglio 2015, rifacendosi anche alla normativa europea (vd. sotto), e dopo aver superato il ricorso davanti al TAR della Campania e quello davanti al Giudice del Lavoro, la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia vede respinto anche il ricorso presentato contto di essa al Consiglio di Stato, chiudendo la partita relativa all’aggiudicazione del servizio 118 in favore della Asl di Benevento.

Di particolare interesse questo passaggio della sentenza in cui si afferma la solidità esegetica delle norme e disposizioni che ha “riconosciuto l’ascrivibilità anche delle associazioni di volontariato, quali soggetti

autorizzati dall’ordinamento a prestare servizi e a svolgere, quindi, attività economiche, ancorchè senza scopi di lucro, al novero dei soggetti ai quali possono essere affidati i contratti pubblici (si veda, in generale per le associazioni di volontariato, Cons. St., sez. VI, 23 gennaio 2013, .387 e, con particolare riferimento alla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Cons. St., sez. III, 5 agosto 2011, n.4692), escludendo, quindi, il carattere tassativo dell’elenco contenuto nell’art.34 d.lgs. n.163 del 2006.

Ne consegue che la previsione della lex specialis che imponeva, per la partecipazione alla gara (e a pena di esclusione), la dimostrazione dell’iscrizione al registro delle imprese non può reputarsi preclusiva della partecipazione alla procedura della Confederazione Nazionale, alla quale, come si è visto, non può negarsi la titolarità di una posizione soggettiva che la legittima a ricevere l’affidamento di appalti pubblici, in ragione della necessità di garantire l’effettiva applicazione del diritto europeo, che non prescrive una peculiare forma giuridica dei soggetti autorizzati ad assumere la veste di contraenti delle pubbliche amministrazioni e che riconosce la qualifica di operatori economici a tutti i soggetti abilitati ad esercitare attività economiche, anche se senza scopo di lucro.”

FONTE: Infocontinua Terzo Settore

SENATO, APPROVATA LEGGE SULL’AUTISMO La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato in sede deliberante la legge sull’autismo.

Di seguito la ricostruzione delle previsioni della legge, tratte dal sito del Ministero della Salute. FONTE: www. infocontinuaterzosettore.it/notizie/attivita/disabili/ senato-approvata-legge-sullautismo.

PROROGATA LA DATA PER LA PRESENTAZIONE DEGLI EMENDAMENTI La data di presentazione in Senato degli emendamenti al Ddl 1870, Terzo settore, impresa sociale e Servizio civile universale, è stata prorogata al 7 settembre.

NOVITÀ FISCALI PROROGATO AL 21 SETTEMBRE 2015 L’INVIO DEL MODELLO 770 Il Governo ha annunciato l’emanazione di un apposito Dpcm che prorogherà i termini di invio del modello 770/2015 al 21 settembre 2015 con riferimento: sia al mod. 770/2015 Semplificato che al mod. 770/2015 Ordinario.

L’adempimento scadrà a ridosso dell’invio degli Unico 2015. È stata inoltre annunciata l’introduzione

di un automatismo nell’introdurre delle proroghe agli adempimenti, a seconda dei ritardi imputabili all’amministrazione finanziaria (es: tardiva predisposizione nella modulistica). FONTE: www. redazionefiscale.it.

SEMPLIFICAZIONI, ONLINE IL NUOVO SITO ISTITUZIONALE È online il sito www.italiasemplice.gov.it dedicato

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NOTIZIE dal CSV all’Agenda per la semplificazione 2015 – 2017. Sul sito è posssibile trovare aggiornamenti sulle novità normative in materia di semplificazione, verificare i risultati raggiunti e contribuire con proprie proposte alla consultazione telematica “Le tue idee per semplificare”.

I materiali sono anche disponibili suddivisi per aree (cittadinanza digitale – welfare e salute – fisco – edilizia – impresa).

NOTIZIE DAL CSV CORSI DI FORMAZIONE CSV A settembre riprendono i corsi di formazione gratuiti organizzati dal CSV e rivolti alle Associazioni di Volontariato della provincia, che operano ai sensi della Legge 266/91.

Di seguito i corsi in programma: Associazioni di Volontariato & comunicazione esterna • Sede: ALBA c/o Sportello CSV Società Solidale Corso Europa, 92 • Data: sabato 19 settembre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18)

Associazioni di Volontariato & aspetti amm.vicontabili • Sede: SALUZZO c/o Sportello CSV Società Solidale Piazza Vittorio Veneto, 3 • Data: sabato 17 ottobre 2015 (orario indicativo: 9-13) Associazioni di Volontariato & People raising • Sede: MONDOVI’ c/o Sportello CSV Società Solidale Via Trona, 3/B • Data: sabato 24 ottobre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18) Aggiornamento Informatico – livello avanzato • Sede: ALBA c/o Forum Formazione Via Acqui, 17 • Date: dal 26 ottobre al 26 novembre 2015 Giorni: lunedì e giovedì (20.00-23.00) Lingua Inglese per le OdV – livello Intermedio • Sede: CUNEO c/o INFOR Piazza Galimberti, 15 • Date: dal 2 novembre al 9 dicembre 2015 Giorni: lunedì e mercoledì (20.00–22.30)

Lingua Inglese per le OdV – livello base • Sede: CUNEO c/o INFOR Piazza Galimberti, 15 • Date: dal 21 settembre al 28 ottobre 2015 Giorni: lunedì e mercoledì (20.00-22.30)

Aggiornamento Informatico – livello avanzato

Aggiornamento Informatico – livello base • Sede: ALBA c/o Forum Formazione Via Acqui, 17 • Date: dal 21 settembre al 22 ottobre 2015 Giorni: lunedì e giovedì (20.00-23.00)

Associazioni di Volontariato & Normativa OdV

Aggiornamento Informatico – livello base • Sede: CUNEO c/o INFOR Piazza Galimberti, 15 • Date: dal 24 settembre al 27 ottobre 2015 martedì e giovedì (20.00-23.00) Associazioni di Volontariato & dinamiche di gruppo • Sede: CUNEO c/o Sede CSV Società Solidale Via Mazzini, 3 • Data: sabato 3 ottobre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18) Associazioni di Volontariato & fund raising • Sede: FOSSANO c/o Consorzio Monviso Solidale Corso Trento, 4 • Data: sabato 10 ottobre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18)

• Sede: CUNEO c/o INFOR Piazza Galimberti, 15 • Date: dal 3 novembre al 3 dicembre 2015 Giorni: martedì e giovedì (20.00-23.00)

• Sede: CUNEO c/o Sede CSV Società Solidale Via Mazzini, 3 • Data: sabato 7 novembre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18) Associazioni di Volontariato & Progettazione approfondimento • Sede in via di definizione • Data: sabato 14 novembre 2015 (orario indicativo: 9-13 / 14-18) Internet e Social Network per promuovere il Volontariato • Sede: CUNEO c/o ENAIP Corso Garibaldi, 13 • Date: da inizio novembre a inizio dicembre Giorni: martedì e giovedì (20.00-23.00) Per iscrizioni e/o informazioni contattare la Referente Formazione Susanna Ruffino tel. 0171-60.56.60, cell.

339-76.23.653 formazione@csvsocsolidale.it.

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La musica per ritrovare la parola: quando cantare ridona la possibilità di parlare Doppia esibizione in Granda ad Alba ed a Fossano del Coro degli Afasici triestino di Alice Italia Ascoltarli ti fa provare emozioni vere ed è qualcosa di veramente magico e unico. È il coro degli Afasici di Trieste di Alice Italia che è ritornato in Granda per esibirsi ad Alba e a Fossano.

Due appuntamenti per promuovere la terapia di gruppo, terapia utile per far rotrovare la parola a chi ha contratto l’afasia dopo l’ictus.

Ad Alba il coro si è esibito venerdì 28 Agosto in Piazza Savona e, insieme alle cheerleader Butterfly di Govone, ha strappato un gran numero di applausi. L’appuntamento, diretto in maniera orchestrale da Orsolina Bonino, referente albese di Alice Cuneo, ha potuto contare sulla partecipazione della campionessa paraolimpica Francesca Fenocchio.

Il coro si è poi esibito a Fossano nell’ambito di Vocalmente, uno dei maggiori eventi europei di canto a cappella. I coristi, visibilmente emozionati, hanno raccolto la standing ovation di un pubblico letteralmente incantato di fronte al miracolo della musica, lo strumento che ridona la parola e la vita ad un paziente afasico grazie alla musicoterapia.

Giuseppe Bonatto, nel ringraziare quanti avevano reso possibile la due giorni di eventi ha così presentato il coro degli Afasici e le Attività dell’Associazione: «Alice è per noi una famiglia, dove si ritrova la forza, la parola, l’amicizia. Senza il volontariato tante cose non sarebbero realizzabili, senza l’amicizia Alice Cuneo, o meglio tutta Alice Italia, non esisterebbe. È l’amicizia che lega tutti noi e ci dà il coraggio e la spinta per realizzare tanti sogni, come quello del coro degli amici triestini».

Elisa Girardo

Tre domande a Loredana Boito, musico terapista maestra del coro degli afasici di Trieste.

Come è nato il coro degli Afasici di Trieste?

Il coro è nato dalla musicoterapia di gruppo che era stata la naturale continuazione delle sedute individuali. La musicoterapia si propone di superare l’afasia e di andare a recuperare il linguaggio verbale lavorando con le emozioni sulle parti del cervello colpite dall’Ictus.

Quali sono gli effetti che il vostro coro ha avuto per i pazienti?

Grazie alla musicoterapia di gruppo queste persone hanno ritrovato una famiglia, abbiamo costruito amicizie. Ci troviamo tutte le settimane per provare le canzoni, facciamo i concerti e poi andiamo a consumare un rebechin (merenda sinoira in triestino), stiamo insieme e… chiacchieriamo.

Alice Italia sta cercando di esportare la vostra esperienza in altre zone di Italia.

Come vi state muovendo?

Esatto, voglio ringraziare Alice Cuneo e Alice Italia perché grazie al loro instancabile impegno stiamo promuovendo la musicoterapia di gruppo. La possibilità che ci ha fornito la sezione fossanese di fare stage nell’ospedale cittadino è stata davvero importante, come anche il corso rivolto a nuovi musico terapisti che abbiamo realizzato lo scorso anno. Tutte le nostre attività vengono svolte nell’ottica di realizzare l’obiettivo principale: ridare a tutti la possibilità di comunicare, nonostante un ictus.

E.G.

Speciale progetti sperimentali di volontariato

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“Società Solidale” propone un inserto staccabile come strumento per promuovere o dettagliare, di volta in volta, uno dei servizi gratuiti che fornisce a tutte le Odv della provincia di Cuneo oppure per approfondire un tema di particolare interesse.

“Società Solidale” dedica lo Speciale al bando per la presentazione di “Progetti sperimentali di volontariato”, pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 6 agosto. Tale opportunità per le Organizzazioni di Volontariato, iscritte però al Registro del Volontariato da almeno due anni, è prevista sin dalla legge n.

266 dell’11 agosto 1991 che ha istituito il Fondo per il Volontariato, all’articolo 12. La richiesta di contributo deve essere effettuata esclusivamente (pena l’esclusione) tramite la piattaforma informatica http://www. direttiva266.it. La scadenza per la presentazione è il 21 settembre 2015.

PROGETTI SPERIMENTALI Annualmente vengono predisposte le “Linee di Indirizzo, per la presentazione di progetti sperimentali di volontariato di cui all’art. 12, comma 1, lettera d) della Legge 11 agosto 1991 n. 266, finanziati con il Fondo per il volontariato istituito ai sensi dell’art. 12, comma 2, della succitata legge.

Possono richiedere il contributo singole organizzazioni di volontariato, ovvero più organizzazioni di volontariato congiuntamente, e regolarmente iscritte nei registri regionali del volontariato, di cui all’art. 6 della legge 11 agosto 1991, n.266.

Non possono essere presentati progetti riguardanti: - le materie/attività della protezione civile; - della cooperazione internazionale allo sviluppo di cui alla legge 49/1987; - del servizio civile sostitutivo di cui alla legge 15 dicembre 1972, n. 772 e successive modifiche.

I progetti devono possedere una o più delle seguenti caratteristiche: a) innovatività sia per il contesto territoriale di riferimento sia per la tipologia di intervento, e realizzazione di attività caratterizzate da una spiccata valenza sociale; b) promozione di collaborazione con enti locali, enti pubblici, soggetti privati, imprese e sindacati; c) creazione di sinergie e costituzione di reti e collegamenti fra soggetti del volontariato e del terzo settore; d) promozione di interventi pilota, sperimentali, finalizzati a mettere a punto modelli di intervento che possano essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali.

Gli ambiti d’azione e gli obiettivi delle Linee di indirizzo, vengono individuati annualmente, anche in base alle emergenze sociali presenti a livello nazionale (art.

12, lettera d), comma 1, legge 266 del 1991).

7 agosto 20015 - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato le Linee di indirizzo relative al 2015 per la presentazione dei progetti sperimentali di volontariato finanziati con il Fondo per il volontariato istituito ai sensi della Legge 266/91.

I progetti possono essere presentati da singole Organizzazioni di Volontariato (OdV) costituite da almeno due anni e regolarmente iscritte ai registri regionali del volontariato.

La presentazione della richiesta del contributo deve avvenire entro le 12 del 21 settembre 2015 esclusivamente (pena l’esclusione) tramite la piattaforma informatica (http://www.direttiva266.it/) realizzata da CSVnet per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Le disponibilità finanziare ammontano a 2 milioni di euro che saranno impiegati per la realizzazione di progetti che dovranno avere un costo massimo di 30mila euro.

Anche quest’anno le Organizzazioni di Volontariato richiedenti il contributo possono inserire come quota parte del costo a loro carico – pari al 10% del costo complessivo del progetto - “la valorizzazione delle attività di volontariato”, quantificabile come la stima figurativa del corrispondente costo reale che può essere soggetta solo ed esclusivamente a valorizzazione.

Ambiti di intervento dei progetti Sono molto ampi gli ambiti di azione su cui è possibile presentare progetti: • promozione della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani;

• attivazione personale e cittadinanza attiva; • non discriminazione e pari opportunità; • accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, anche con riferimento ai migranti, profughi e rifugiati; • fragilità, marginalità ed esclusione sociale; • tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni; • legalità e corresponsabilità; • prevenzione e contrasto delle dipendenze, inclusa la ludopatia; • sostegno a distanza; • volontariato d’impresa.

Le singole attività in cui si articola la proposta progettuale, da realizzarsi negli ambiti prescelti (massimo tre), devono essere finalizzate al raggiungimento di uno o più dei seguenti obiettivi: • coinvolgimento dei giovani nelle scuole, di ogni ordine e grado, di laboratori di cittadinanza attiva e condivisa finalizzati a promuovere la cultura del volontariato, con particolare riferimento ai contesti caratterizzati da condizioni di disagio e di marginalità sociale; • promozione di iniziative di volontariato che prevedano la partecipazione di giovani di età non superiore a 28 anni, anche attraverso il coinvolgimento di altre organizzazioni di terzo settore, di amministrazioni pubbliche centrali e locali e delle istituzioni scolastiche ed universitarie; • sostegno e promozione di misure, anche sperimentali, volte a favorire la creazione di percorsi di attivazione personale dei cosiddetti Neet; • promozione e sostegno del coinvolgimento attivo dei soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di volontariato a fini di utlità sociale, in attuazione della misura sperimentale introdotta dall’articolo 12 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90. Convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 (denominata #diamociunamano); • sviluppo di percorsi di inserimento socio-lavorativo per soggetti detenuti ed ex detenuti, anche in collaborazione con le cooperative sociali di cui alla legge n. 381 del 1991; • sostegno e promozione dei principi di pari opportunità, prevedendo azioni finalizzate alla prevenzione e al superamento di tutte le forme di discriminazione e di intolleranza; • sviluppo di azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto alle forme di dipendenze, inclusa la ludopatia e il gioco d’azzardo; • contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di margina-

lità e di esclusione sociale, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora, ai migranti, ai rifugiati politici, ai profughi e a quelle in condizione di povertà assoluta o relativa; • sostegno e promozione del coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini e delle organizzazioni nella cura e nella valorizzazione dei beni comuni, inclusa la promozione della legalità e della corresponsabilità; • promozione dell’educazione alla relazione e alla prevenzione e al contrasto della violenza e della discriminazione di genere, nell’ambito dei programmi scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di sensibilizzare gli studenti e prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere; • promozione della cittadinanza europea; • promozione della cittadinanza attiva e del volontariato in particolare nei migranti, nei profughi e nei rifugiati politici; • sviluppo e diffusione della pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita; • promozione e valorizzazione – in particolare nelle aree periferiche – di comportamenti ispirati ai temi della sostenibilità ambientale, della tutela del territorio, della mobilità sostenibile, della riduzione dell’inquinamento atmosferico e idrico, del contenimento della produzione dei rifiuti e dell’agricoltura sostenibile; • sensibilizzazione e promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, del sostegno a distanza, da realizzarsi esclusivamente con il coinvolgimento di enti iscritti nell’elenco del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; • promozione, in collaborazione con le imprese, di iniziative finalizzate a sviluppare e diffondere il volontariato di impresa.

Alcune delle principali novità contenute nelle Linee di indirizzo per il 2015: • Alla domanda di contributo dovrà essere allegato il Patto di integrità, di cui all’articolo 1, comma 17, della legge 6 novembre 2012, n. 190.

• Sono stati meglio specificati alcuni Ambiti d’azione (punto 6.1): 1) promozione della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani; 2) accoglienza e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati, anche con riferimento ai migranti, profughi e rifugiati; 3) fragilità, marginalità ed esclusione sociale; 4) tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni; 5) prevenzione e contrasto delle dipendenze, inclusa la ludopatia.

• È stato elevato a 50/100 il punteggio minimo che i progetti dovranno conseguire per risultare ammissibili al contributo (nei limiti delle risorse complessivamente disponibili).

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Per ulteriori informazioni si può visitare il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali www.lavoro.gov. it/AreaSociale/Volontariato/Progetti/Pages/Progetti%20 sperimentali.aspx.

del Ministero. Non saranno ritenuti idonei e quindi ammissibili a contributo i progetti che avranno riportato un punteggio inferiore a 50/100.

Criteri e procedura per la valutazione delle proposte progettuali Il Direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero provvede, con proprio decreto, a nominare una commissione per la valutazione delle proposte progettuali regolarmente pervenute, secondo i criteri e i punteggi riportati nella seguente tabella. La commissione di valutazione, sulla base del punteggio complessivo attribuito a ciascuna proposta progettuale, provvederà a predisporre la graduatoria finale, secondo il criterio dell’ordine decrescente dei punteggi attribuiti, fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili. Al termine delle procedure contabili e delle verifiche da parte degli organi di controllo, la medesima graduatoria sarà pubblicata sul sito internet istituzionale

Per ulteriori informazioni: Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese Divisione III Tel. 06-4683.4046 – 4091; direttiva266@lavoro.gov.it.

Per la presentazione dei progetti le OdV possono, come di consueto, usufruire della consulenza gratuita dei Centri di Sevizio per il Volontariato presenti in tutta Italia. Le associazioni della provincia di Cuneo possono rivolgersi agli uffici del CSV Società Solidale, presso la sede di Cuneo o agli Sportelli territoriali (Alba, Bra, Fossano, Mondovì, Saluzzo, Savigliano).

Criteri di valutazione

Punteggio massimo attribuibile

Congruità e coerenza della proposta progettuale rispetto all’ambito d’azione individuato tra quelli indicati 6.1. delle presenti Linee di indirizzo

0 - 12

Coerenza tra ambito d’azione, obiettivi e metodologie descritti nella proposta progettuale, come indicati rispettivamente ai punti 6.1, 6.2 e 6.3. delle presenti Linee di indirizzo

0 - 10

Congruità della proposta progettuale rispetto ai fabbisogni identificati e ai relativi obiettivi che si intendono realizzare, in rapporto alla rispondenza e coerenza con il contesto sociale e territoriale in cui saranno realizzate le attività progettuali

0 - 10

Coerenza tra le attività descritte nella proposta progettuale e il piano economico

0-8

Corrispondenza tra le tipologie di spesa indicate e le corrispondenti macrovoci e/o voci di spesa del piano economico

0 - 12

Coerenza tra la proposta progettuale e le attività stabilmente svolte dall’organizzazione di volontariato, tenuto conto delle finalità e dell’identità dell’ente come rilevabili dallo statuto e dalla sintesi del curriculum

0 - 10

Modalità di individuazione e di coinvolgimento dei destinatari dell’intervento

0 - 10

Accordi in rete con altre organizzazioni di volontariato e di terzo settore

0 - 12

Accordi con altri soggetti pubblici e privati (comprese le scuole e le università) e gruppi informali

0-8

Attività di promozione e comunicazione pubblica sulle iniziative realizzate, anche con riferimento alla valutazione e alla diffusione dei risultati finali conseguiti

0-8

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE

100

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Di seguito il nuovo “Patto di integrità” che dev’essere allegato alla domanda di contributo PATTO DI INTEGRITÀ Relativo alla procedcura per la presentazione e la selezione di progetti sperimentali di volontariato di cui all’articolo 12, comma 1, lettera d), della legge 11 agosto 1991, n. 266, finanziati con il Fondo per il volontariato. Linee di indirizzo per l’annualità 2015.

Il presente documento deve essere obbligatoriamente sottoscritto e presentato insieme alla richiesta di contributo e alla relativa proposta progettuale da ciascun partecipante alla procedura innanzi richiamata e resterà in vigore sino alla completa esecuzione delle attività progettuali eventualmente ammesse a contributo, comprese le verifiche amministrativo-contabili. La mancata consegna del presente documento, regolarmente sottoscritto, comporterà l’automatica esclusione dalla procedura.

TRA Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in persona del dott.

Romolo de Camillis, nella sua qualità di Direttore Generale protempore del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese, con sede in Roma (00192), via Fornovo n. 8, codice fiscale 80237250586; E L’organizzazione [………], rappresentata dal sig./dott. [………], nella sua qualità di [………], con sede legale in [………] (cap), via [………] n. […], codice fiscale /P.IVA [………], VISTI • la legge 6 novembre 2012, n. 190, “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 1, comma 17; • il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) emanato dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT), Autorità nazionale anticorruzione, con delibera 11 settembre 2013, n. 72, che approva la proposta di Piano Nazionale Anticorruzione elaborata dal Dipartimento della funzione pubblica in attuazione della legge n. 190 del 2012; • il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, adottato con decreto ministeriale del 30 gennaio 2014; • il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2014, n. 62, “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”; SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 Il presente Patto di integrità stabilisce la formale obbligazione di [indicare il nome dell’organizzazione come riportato in premessa] (di seguito l’Organizzazione) ai fini della partecipazione alla procedura per la presentazione e la selezione di progetti sperimentali di volontariato di cui all’articolo 12, comma 1, lettera d), della legge 11 agosto 1991, n. 266, finanziati con il Fondo per il volontariato.

Linee di indirizzo per l’annualità 2015. A tal fine la stessa Organizzazione si impegna: 1. a conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza, a non offrire, accettare o richiedere somme

di denaro o qualsiasi altra ricompensa, vantaggio o beneficio, sia direttamente che indirettamente tramite intermediari al fine dell’attribuzione del contributo pubblico e/o al fine di distorcere la corretta esecuzione della proposta progettu ale presentata; 2. a segnalare all’Amministrazione procedente qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione nelle fasi di svolgimento della procedura di selezione e/o durante l’esecuzione delle attività progettuali da parte di ogni interessato o addetto o di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla procedura di selezione di cui al presente Patto; 3. ad assicurare di non trovarsi in situazioni di controllo o di collegamento (formale e/o sostanziale) con altri concorrenti e che non si è accordata e non si accorderà con altri partecipanti alla procedura di cui al presente Patto; 4. ad informare puntualmente tutto il personale di cui si avvale del presente Patto di integrità e degli obblighi in esso contenuti; 5. a vigilare affinché gli impegni sopra indicati siano osservati da tutti i collaboratori e dipendenti nell’esercizio dei compiti loro assegnati; 6. a denunciare alla Pubblica Autorità competente ogni irregolarità o distorsione di cui sia venuta a conoscenza per quanto attiene l’attività connessa alla procedura in questione.

Art. 2 L’Organizzazione sin d’ora accetta che, nel caso di mancato rispetto degli impegni anticorruzione assunti con il presente Patto di integrità, comunque accertato dall’Amministrazione, dovranno essere applicate le sanzioni della esclusione dalla procedura di selezione o della risoluzione del contratto nel caso di avvenuta concessione del contributo pubblico.

Art. 3 Il contenuto del Patto di integrità resterà in vigore sino alla completa esecuzione delle attività progettuali ammesse a contributo, comprese le verifiche amministrativo-contabili. Il presente Patto dovrà essere richiamato dal contratto quale allegato allo stesso, onde formarne parte integrante, sostanziale e pattizia.

Art. 4 Il presente Patto deve essere obbligatoriamente sottoscritto, in calce ed in ogni sua pagina, dal legale rappresentante dell’organizzazione partecipante ovvero, in caso di consorzi o raggruppamenti temporanei, dal rappresentante degli stessi e deve essere presentato unitamente alla proposta progettuale per la quale si richiede il contributo. La mancata consegna di tale Patto, regolarmente sottoscritto, comporterà l’esclusione dalla procedura di selezione.

Art. 5 Ogni controversia relativa all’interpretazione e all’esecuzione del Patto di integrità fra l’Amministrazione ed i concorrenti e tra gli stessi concorrenti sarà risolta dall’Autorità Giudiziaria competente.

Roma,

Per il Ministero

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Per il Ministero [indicare il nome dell’Organizzazione]

Il legale rappresentante

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Se il sogno continua, nonostante tutto…

L’estate appena trascorsa ha messo a dura prova la pace tra Israeliani e Palestinesi: infatti si sono verificati alcuni episodi di intolleranza gravi, da ambo le parti, che hanno rischiato di innescare nuovamente i germi della violenza che potevano portare ad una nuova Intifada.

GLI INCENDI E GLI ATTENTATI Il 17 giugno, nel cuore della notte un incendio doloso è stato appiccato alla Chiesa della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, sulla riva nordoccidentale del lago di Tiberiade, in Israele: i vigili del fuoco sono accorsi sul posto intorno alle tre e trenta e quando sono riusciti a domare il rogo, le fiamme avevano già causato seri danni al chiostro del Santuario, che è uno dei luoghi cari ai gruppi di pellegrini cristiani che si recano in Terra Santa. Due persone che si trovavano nell’attiguo

monastero – un anziano monaco e una giovane volontaria – sono state affidate alle cure dei medici per un’intossicazione causata dall’inalazione dei fumi dell’incendio.

Su uno dei muri dell’edificio sacro è stata tracciata con uno spray rosso una frase in ebraico («Annienterai i falsi idoli»), tratta dalle preghiere recitate ogni giorno dagli ebrei osservanti. Il che fa pensare che l’incendio sia stato volutamente appiccato da qualche estremista appartenente a quegli ambienti.

Il 27 luglio un diciottenne palesti-

nese rimane ucciso nell’ennesimo raid notturno dell’esercito israeliano all’interno del campo profughi di Qalandiya – Ramallah e due giorni dopo la Suprema corte israeliana decide per la demolizione di due case di coloni costruite illegalmente su terra palestinese nella colonia di Beit El. Scontri tra nazionalisti israeliani e polizia.

Netanyahu approva la costruzione di altre 300 case nella stessa colonia.

Il 30 luglio un ebreo ultraortodosso ferisce sei persone al Gay Pride di

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Gerusalemme, era appena uscito dal carcere per un attacco analogo nel 2005.

Una ragazza sedicenne muore pochi giorni dopo per le ferite riportate e il giorno seguente, il mese si chiude con un evento tragico nella Cisgiordania occupata: Ali Saad Dawabsha, un piccolo palestinese di appena 18 mesi, muore bruciato vivo nell’incendio della propria casa provocato da coloni israeliani.

Accade nel villaggio di Duma, vicino a Nablus. I genitori e il fratellino di quattro anni rimangono in gravi condizioni. L’accaduto è solo l’ultimo di una escalation di eventi che vede protagonisti i coloni israeliani.

Nella Striscia, il 6 agosto a Gaza è stato impiccato un palestinese accusato da Hamas di aver “collaborato con Israele”.

IL RICONOSCIMENTO DEI PRODOTTI DELLA CISGIORDANIA Sul fronte Europeo 16 ministri propongono all’Ue di “Etichettare i prodotti dei territori occupati” della Cisgiordania.

Afferma la nota che “Bisogna accelerare l’introduzione di un sistema di etichettatura che identifichi i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani nei territori occupati per fare sì che i consumatori non siano “ingannati da false informazioni”.

A sostenerlo sono i ministri degli Esteri di 16 Paesi Ue, che hanno indirizzato una lettera all’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, chiedendole di spingere in questa direzione.

A sottoscrivere l’appello i rappresentanti di Italia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Svezia, Malta, Austria, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Ungheria, Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Lussemburgo.

Solo la Germania tra i grandi Paesi Ue si è astenuta.”

I ministri ricordano a Mogherini che una simile richiesta è già stata indirizzata nell’aprile 2013 a Catherine Ahston che l’ha preceduta nella carica di capo della diplomazia europea. L’ex Alto rappresentante aveva iniziato a lavorare in questa direzione interrompendosi però nell’estate dello stesso anno su richiesta

del segretario di Stato generale degli Stati Uniti, John Kerry che stava cercando di fare ripartire il dialogo di pace tra Israele e Palestina. “Rimaniamo dell’idea che questo sia un passo importante per la piena attuazione della politica dell’Unione europea, in relazione alla conservazione della soluzione dei due Stati”, insistono ora i ministri nella lettera pubblicata dal quotidiano israeliano Haaretz.

“La continua espansione degli insediamenti illegali di Israele nei territori palestinesi occupati”, scrivono i sedici, “minaccia la prospettiva di un accordo di pace”. Giusto dunque fare sapere ai cittadini Ue se i prodotti che acquistano nei supermercati d’Europa possono provenire da questi territori: “I consumatori europei – continua la lettera – devono avere fiducia nel sapere le origini dei prodotti che stanno acquistando”. E anche i produttori della cosiddetta “Linea Verde” tra Israele e Palestina, sono convinti i 16 responsabili delle diplomazie Ue, “ne trarranno beneficio”. La richiesta dei governi a Mogherini è di “prendere l’iniziativa all’interno della Commissione al fine di completare questo importante lavoro”, noi, assicurano i 16, “rimarremo naturalmente pronti nell’aiutarla a farlo”.

Potrebbero metterci sopra “una stella gialla…”, ovvero quella che i nazisti usavano per identificare gli ebrei nei campi di sterminio, è stato il caustico commento del ministro

degli esteri israeliano, Avigdor Lieberman, falco della destra secondo cui etichettare i prodotti degli insediamenti in Cisgiordania sarebbe una mossa “ipocrita e cinica”.

MURO DI CREMISAN Sconcerto e imbarazzo in tutta la Cisgiordania, dalle strade di Betlemme ai palazzi del Patriarcato Latino, in quanto a soli tre mesi dallo storico verdetto finale con cui la Corte Suprema israeliana, il 2 aprile del 2015, dopo nove anni di battaglia legale, rinunciava al progetto del Muro, giudicato dalla stessa Corte come “dannoso per la popolazione locale e i monasteri della valle” è arrivata la doccia fredda di una decisione opposta.

Un pronunciamento incredibile quello del 7 luglio che ha dato il via libera alla costruzione del Muro di apartheid in una delle ultime aree verdi rimaste a Betlemme.

«Siamo sorpresi per l’incredibile decisione della Corte che autorizza i lavori senza più ammettere ricorso – commenta all’Agenzia Fides il vescovo William Shomali, vicario patriarcale del Patriarcato latino di Gerusalemme – e cerchiamo di capire le ragioni di questo fatto. Il drastico cambiamento rispetto al pronunciamento precedente può essere una reazione davanti al recente riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte della Santa Sede. Non c’erano state grandi reazioni formali a quel riconoscimento. Adesso abbiamo la

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sensazione che, come in altri casi, la risposta sia arrivata con la politica dei fatti compiuti».

Il vicario patriarcale per la città di Gerusalemme avanza anche altre considerazioni: «L’impressione è che non si sia mai davvero rinunciato ad appropriarsi di quei terreni di Cremisan, per avere un’area in cui poter allargare gli insediamenti israeliani di Gilo e Har Gilo, costruiti anche essi su terre sottratte alla città palestinese di Beit Jala. Questa era l’intenzione fin dall’inizio, l’obiettivo a cui si mirava e a questo si vuole arrivare a ogni costo».

Il processo di isolamento fisico di Betlemme subisce così un altro passo in avanti. Nell’area fra Gilo e Har Gilo, risiede anche una comunità cristiana che fa riferimento al monastero di Cremisan, dove viene prodotto uno dei vini più buoni della Palestina e Cremisan è anche una zona di grande rilevanza archeologica. Entrerà adesso a far parte del territorio illegalmente occupato da Israele.

IL SOGNO DELLA PACE CONTINUA, NONOSTANTE TUTTO L’odio verso gli israeliani viene insegnato ai bambini palestinesi fin da piccoli, addirittura in alcune scuole, mentre i coloni israeliani nei territori occupati danneggiano le coltivazioni e gli ulivi dei palestinesi, unica fonte di reddito e molte Associazioni di Volontariato e Ong li accompagnano nei terreni con

situazioni più difficili ed i bambini – nelle zone con situazioni più esasperate - devono essere “scortati” dalla polizia, addirittura per andare a scuola!

L’odio moltiplica l’odio e solo l’amore può tutto!

Perché non si può vivere in pace nella terra benedetta da Dio ma lasciata agli uomini?

Qualche spiraglio di luce si intravede. È partita in Israele la macchina della solidarietà per restaurare la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, in Galilea, sul lago di Tiberiade: una raccolta fondi per ricostruire in particolare l’ala maggiormente danneggiata del luogo di culto, il suo cortile.

Ad appoggiare l’iniziativa – definita di “Restoring Friendship” – sono i più importanti rabbini del Paese, come testimonia il promotore, il rabbino Alon Ghosen, direttore dell’Istituto Eliahj di Gerusalemme, già autore di iniziative di solidarietà e amicizia verso le comunità cristiane locali.

A sostenerla anche lo speaker della Knesset, Yuli Edelstein. Della raccolta fondi dà notizia anche il Patriarcato di Gerusalemme, che riporta la ferma condanna all’incendio da parte del rabbino Alon Ghosen: «L’ebraismo che brucia chiese e moschee - sottolinea - non è il nostro; questo – aggiunge riferendosi alla campagna di solidarietà – è un modo per esprimere il nostro sostegno concreto all’amicizia

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tra le religioni». Negli ultimi quattro anni, ben 42 tra chiese, moschee e monasteri sono stati fatti oggetto di atti vandalici. Nei giorni scorsi i sospetti dell’incendio alla Chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci sono stati ufficialmente accusati dalle autorità giudiziarie di Nazareth. È necessario che ognuno faccia uno sforzo per portare la pace nella “terra promessa” che deve diventare la “permessa” per tutti. È una rinuncia per ciascuno stare insieme ed è un dovere vivere in pace.

Ben Gurion il padre dello Stato d’Israele, nel corso del XVIII Congresso del Movimento sionista affermò che «sappiamo bene che la Palestina non è deserta. Centinaia di migliaia di arabi abitano sulle due rive del Giordano, e non da ieri. Il loro diritto a vivere in Palestina, a svilupparla e a ottenervi la loro autonomia nazionale è altrettanto incontrovertibile del nostro diritto di ritornarvi e di raggiungere l’indipendenza nazionale con i nostri mezzi e con le nostre forze. Le due mete possono essere conseguite. Nel nostro lavoro i Palestina dobbiamo rispettare i diritti arabi», ecco, oggi che i rapporti di forza si sono invertiti, questo potrebbe essere nuovamente un punto di partenza per la pace e per il dialogo.

Dev’essere fatto, senza chiedere all’interlocutore da dove viene, ma dove vuole andare e la quantità di amore è disponibile scommettere per il processo di pace, ognuno dimenticando le proprie ferite.

Ho letto recentemente il libro di Paul Glynn “Pace su Nagasaki”, sul medico che guariva i cuori: il Dottor Nagai avrebbe potuto odiare gli americani, che con la loro bomba avevano distrutto tutto quanto aveva di più caro, invece non permise all’odio ed alla vendetta di prendere possesso della sua vita, scrivendo centinaia di migliaia di parole per la pace e quando la malattia causata dalle radiazioni lo consumò completamente, prese il pennello e scrisse le sue ultime parole Heiwa-wo, “sia la pace”.

Sia la pace per tutti gli uomini del buon volere.

Giorgio Groppo

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Testimonianze di Volontariato

a cura di Giorgia Barile

Il volontariato non ha età !

Isidoro Rossotti è un volontario ottantenne cortese e attento. Giovane dentro, senza dubbio, per la cordialità e l’entusiasmo. Adulto per i modi sempre garbati. È facile incontrarlo in ospedale, intento ad intrattenere qualcuno con il suo sorriso. Nato a Perlo il 15 maggio 1934, quart’ultimo di dieci fratelli, si è trasferito ad Alba nel 1957. È sposato con Teresa da 55 anni, tre figli e cinque nipoti. Da trent’anni è volontario del Centro Volontari Assistenza – Cva di Alba.

Ho iniziato a fare volontariato nel 1985 con il Cva di Alba e sono andato avanti sempre lì. Inoltre, mi dedico molto a un gruppo di persone cieche, andiamo a passeggio o li accompagno a visite mediche in Alba.

Mi sono avvicinato al volontariato perché ho conosciuto suor Maria Carla Rovei (storica presidente del Cva, ndr) nel negozio di abbigliamento di mia moglie. Il Cva era nato nel 1981.

Ho iniziato a svolgere il servizio di autista e quello di imboccare i malati in ospedale. Lavoravo e nel tempo libero facevo i trasporti. In quegli anni ero responsabile dell’economato alla Ferrero e avevo un negozio di fiori al Gallo, gestito con una commessa.

Avevo già i tre figli. Nel 1989 sono andato in pensione e nel 1990 ho aperto l’enoteca “Peccati di gola”, ma pur con i numerosi impegni ho sempre continuato a fare volontariato. Mia moglie si concentrava invece completamente sulla famiglia, ma mi sosteneva. Al Cva sono stato anche presidente per sei anni. Ora sono vice.

Che cosa mi ha spinto a fare volontariato? Ho sempre sentito la necessità di aiutare il prossimo e la sento ancora adesso. Mia moglie scherzando ogni tanto dice: «Mi trascuri per gli altri». In realtà, ad esempio, una di queste sere siamo andati tutti e due a giocare a carte con una ragazza cieca che ha le carte segnate in braille.

Attualmente al Cva continuo a fare volontariato e mi occupo di trasporti, servizi in ospedale, come l’assistenza ai pasti o il portierato in chirurgia, copro momenti in segreteria al Cva. Inoltre faccio parte della Pastorale della salute.

In questi trent’anni di volontariato ho

visto aumentare le necessità e le richieste. Il nostro volontariato è assistenza alla persona a 360 gradi: c’è chi accompagna a visite mediche, chi va a fare la spesa.

Purtroppo sono aumentate le richieste mentre è diminuita la disponibilità dei volontari. Abbiamo tanti tesserati, ma pochi attivi che, nel tempo, sono invecchiati. È difficile rinnovare le risorse umane.

Oggi c’è tanta richiesta di compagnia da parte degli assistiti.

Il Cva ha aperto tre ambulatori infermieristici, ad Alba, a Mussotto e a Montaldo Roero, una volta ce n’erano due. Abbiamo anche una sottosezione a Canale che si occupa, in particolare, del servizio di sgombero mobili vecchi dagli appartamenti.

Li distribuiamo soprattutto agli extracomunitari. Forniamo anche legna da ardere.

Sono albese come tanti assistiti, ma

questo non rappresenta un problema. Anzi mi piace incontrare le persone per strada.

Penso di fare appena quello che chiunque farebbe e mi crea disagio ricevere elogi. Tra volontari e assistiti si costruisce una sorta di comunità: le persone che aiuti sono molto riconoscenti. I nostri volontari sono umili, non abbiamo divise. Soltanto in ospedale è obbligatorio per via della convenzione stipulata. In giro per Alba, però, non vogliamo divise.

Chiunque, a qualsiasi età, se vuole fare volontariato al Cva, anche soltanto per poche ore, può rivolgersi alla sede di via Pola 12, tutte le mattine.

Il poco di molti vale più del molto di pochi. Non servono competenze particolari. Facciamo appello ai giovani perché il volontariato è estremamente gratificante. Ma anche a volontari di qualsiasi età, c’è sempre bisogno.

Il nostro motto è: “Tu anziano pensionato puoi fare volontariato!”.

Isidoro Rossotti

Per informazioni e contatti: Centro Volontari Assistenza, via Pola 12 - 12051 Alba (Cn); tel/fax 0173-34.063; info@cva-alba.com; www.cva-alba.com.

Aperto tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle 12

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Comunicare nel Sociale

a cura di Giorgia Barile

Nel mondo della solidarietà attraverso i media È la rubrica dedicata alla comunicazione sociale, una navigazione nel mondo dei mass media locali, nazionali e internazionali, dal punto di vista della solidarietà. Ciò che qua e là, dunque, il Volontariato propone attraverso i diversi mezzi di comunicazione di massa.

AL VIA LA CAMPAGNA #ILDONOXME Dal 9 luglio 2015 il Giorno del Dono è legge della Repubblica Italiana: grazie a questo importate traguardo fervono i preparativi per il Giorno del Dono 2015, la prima vera giornata nazionale dedicata al dono, che avrà luogo il 4 ottobre 2015 presso Cascina Triulza, nella speciale cornice di Expo Milano 2015.

Per celebrare al meglio questo appuntamento l’Istituto Italiano della Donazione ha lanciato la campagna #ilDonoXme, grazie al contributo dei Soci Iid, che stanno realizzando video dedicati al Giorno del Dono, con il coinvolgimento di donatori e volontari.

Per partecipare alla campagna basta scattare una foto che rappresenti la propria idea di dono e postarla con l’hashtag #ilDonoXme sui canali social. Le foto più belle verranno presentate il 4 ottobre e andranno a comporre una mostra itinerante che accompagnerà l’Iid nei suoi momenti pubblici. Il vero successo della campagna sarà decretato da quante più persone vorranno testimoniare cosa significa la parola dono per ritrovare, insieme, la sua originale natura di gratuità e attenzione all’altro.

Per maggiori informazioni: www.istitutoitalianodonazione.it.

GREEN DROP AWARD: PER UN’ECOLOGIA NEL CINEMA Presentata a Roma l’edizione 2015 del Green Drop Award, il riconoscimento dedicato ai film in gara alla 72esima Mostra del Cinema di Venezia, promosso dalla Città di Venezia e da Green Cross Italia. Il premio viene assegnato al film che “meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli”.

Il focus per questa quarta edizione sarà la risorsa idrica.

Il favoloso manufatto che si porteranno a casa i vincitori è proprio la Green Drop, vetro soffiato dal maestro vetraio Simone Cenedese di Murano a forma di goccia d’acqua al cui interno giace una manciata di terra, quest’anno proveniente dal Senegal. Il simbolismo è forte, e rappresenta lo stretto legame tra acqua e terra: si richiamano così due elementi essenziali per la vita, la fertilità; ma anche la forza di una piccola goccia d’acqua sulla pietra, che crea cambiamento così come si intende fare con un film.

Il cinema intrattiene, emoziona e documenta allo stes-

so tempo; oggi più che in passato vuole anche essere strumento di conoscenza e divulgazione delle problematiche ambientali. Attori e registi, grazie alla loro polarità possono così diventare ambasciatori della sostenibilità ambientale.

Secondo Bertrand Tavernier, critico e cineasta, il primo film ecologista della storia fu girato nel 1899 dai fratelli Lumiere che ripresero gli incendi dei pozzi petroliferi a Baku, in Azerbaigian: “Puits de pétrole à Bakou.

Vue d’ensemble”. Sono definiti ambientalisti “quei film che hanno come soggetto centrale della narrazione l’ecologia, l’uso delle risorse naturali, l’inquinamento, il cambiamento climatico e tutti i problemi riguardanti i diversi aspetti del rapporto dell’uomo con il mondo che lo circonda”.

Di Eleonora Cerulli – FONTE: www.envi.info.

IL PREMIO AICA ALLA 18ESIMA EDIZIONE DI CINEMAMBIENTE Anche quest’anno, come consuetudine, si terrà il Premio Aica. A ospitarlo sarà la prestigiosa rassegna Cinemabiente, l’appuntamento italiano centrale per gli appassionati di cinema ambientale che si terrà a Torino dal 6 all’11 ottobre. Il Premio Aica, istituito nel 2004, si pone l’obiettivo di premiare chi, attraverso campagne di comunicazione, porta all’attenzione dei cittadini i problemi ambientali, contribuendo alla creazione di una coscienza e di una cultura ambientale.

La comunicazione ambientale riveste infatti un ruolo spesso sottovalutato: mentre il dibattito solitamente si sofferma sui contenuti di azioni volte a tutelare l’ambiente, troppo poco si enfatizza l’importanza di comunicare in maniera appropriata tali azioni ai cittadini, che in ultima battuta, comprendendo e sposando o meno tali azioni diventano i veri protagonisti di un cambiamento ambientale possibile.

Cinemambiente e il Premio Aica si pongono quindi entrambe questo obiettivo: la prima rassegna, incentrandosi sul cinema, mentre il Premio spazia per passare al setaccio campagne provenienti dalle più svariate fonti.

Il Premio Aica si articola in tre categorie: Comunicare ai cittadini fa bene all’ambiente - Questa categoria viene declinata ogni anno in un sottotema specifico.

Quello di quest’anno è “Comunicare lo spreco alimentare attraverso i media, tradizionali e new media”; Comunicare il protocollo di Kyoto; Premio alla carriera Beppe Comin.

Di Francesca Davoli FONTE: www.envi.info.

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NEWS dalle Associazioni NUOVE ROTTE PER NAVIGARE IN COMUNITÀ E NON PERDERE LA BUSSOLA. LO SPAZIO AGGREGATIVO SOTTOSOPRA

Con la fine dell’anno scolastico si è chiuso il progetto Nuove rotte: per navigare in comunità e non perdere la bussola attraverso il quale è nato il Centro Aggregativo Giovanile “Sotto Sopra” di Verzuolo. Il centro inaugurato a gennaio 2014, dopo la collaborazione tra giovani e adulti per risistemare i locali, ha mantenuto due aperture a settimana (lunedì e giovedì 16.30/18.30) grazie all’impegno dell’Associazione Segnal’etica in collaborazione con il Comune di Verzuolo, l’Avis, le parrocchie e sostenuto dal Centro Servizi per il Volontariato.

Il Centro nasce come spazio per gli adolescenti gestito da volontari e da due educatori, in cui ciascun ragazzo può esprimere le proprie potenzialità, mettendo a disposizione i propri talenti. È uno spazio che permette di trovare stimoli per la realizzazione di una propria identità personale e di gruppo, promuove la partecipazione attiva dei giovani e crea alternative per il tempo libero.

I giovani tra gli 11 e i 16 anni sono stati coinvolti in alcuni laboratori dalla giocoleria, al parkour fino al Mu-

rales, attraverso il quale si è data vita ad un coloratissimo disegno sulle pareti del Teatro di Santa Maria della Scala, spazio che è stato gentilmente offerto dai due sacerdoti del territorio, Don Marco Testa e Don Marco Gallo. Si è inoltre portato avanti un corso di RAP e alcuni ragazzi hanno anche partecipato alle giornate organizzate presso il Centro Aggregativo Ex-Gil di Racconigi con la presenza del Rapper “Principe” che ha permesso ai ragazzi di potenziare la loro arte.

LE ASSOCIAZIONI NOI CON VOI E MANKO INSIEME PER LA SOLIDARIETÀ Sabato 22 agosto a Savigliano presso l’area Madonna della Sanità, l’Associazione Noi con voi ha organizzato una cena Afro – Piemontese insieme all’associazione senegalese Manko e il grande aiuto del circolo “Amici della sanità”. L’iniziativa si propone di affiancare la cultura italiana con quella senegalese a tavola per promuovere momenti di aggregazione e integrazione.

La serata si è conclusa con il concerto del gruppo senegalese Baye for Fall di Torino che ha eseguito musica tradizionale senegalese affiancata da uno spettacolo di danze afro.

Il menu aveva previsto due piatti piemontesi, due piatti senegalesi e un dolce.

La manifestazione aveva l’obiettivo di promuovere e raccogliere fondi per progetti importanti: Noi con voi opera per sostenere i bambini africani sia in Africa (Tanzania, Kenia, Burkina Faso) sia in Italia, dove l’affluenza di migranti di quest’ultimo periodo ha visto crescere in modo esponenziale la presenza di minori africani sul territorio. L’Africa vede impegnata l’Associazione nel sostegno alimentare nelle scuole, assistenza a bambini di strada, costruzione di un asilo. L’Italia invece presenta una sfida ben maggiore e complessa: quella di creare

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NEWS NEWS NEWS Il cineforum è realizzato in collaborazione con il CSV Società Solidale, il S. S. Mentale di Cuneo, il Comitato di Quartiere Donatello, la Cooperativa Momo, le Acli e la Cooperativa Proposta ’80.

Per ogni serata, i volontari hanno allestito un banchetto promozionale con materiale informativo sull’attività dell’Associazione ed il volontariato ed accoglieranno con particolare attenzione gli utenti del Centro Diurno e della Comunità “La Rocca”. Gli scorsi anni il cineforum era arrivato a coinvolgere anche 300 persone a serata: un’occasione importante per far conoscere le attività di Menteinpace e offrire un’occasione di socializzazione e confronto agli utenti del centro diurno.

progetti ad hoc per i bambini dei migranti, che oltre ad una realtà povera e difficile alle spalle, hanno anche vissuto il trauma del viaggio della speranza e delle sistemazioni precarie in cui si trovano. Noi con voi già da anni affianca le amministrazioni comunali e le associazioni attive nell’assistenza agli ingenti nella gestione dell’emergenza migranti, adesso è il momento di fare un salto di qualità e di affiancare alla sensibilizzazione iniziative di integrazione volte soprattutto ai bambini, avvalendosi dell’ausilio di educatori professionali.

CINEMA SOTTO LE STELLE: INSIEME PER IL BENESSERE PSICOFISICO CON L’ASSOCIAZIONE MENTE IN PACE L’Associazione MenteInPace ha organizzato un cineforum rivolto a tutta la cittadinanza e volto a promuovere il benessere psicofisico e le attività che l’associazione realizza sul territorio in collaborazione con enti e istituzioni.

MenteInPace ha proposto pellicole che trattano ed approfondiscono i rapporti all’interno della famiglia, la loro capacità di essere fonte di sofferenza e difficoltà o, al contrario, essere in grado di proteggere e di aiutare.

Venerdì 21 agosto è stato proiettato il film “La Famiglia Berlier” di Eric Lartigau Venerdì 28 agosto è stata la volta del film “Quell’idiota di nostro fratello” di Jesse Peretz.

Le serate, a ingresso gratuito, si sono svolte presso il parco La Pinetina. Il Cineforum prevede un ciclo di proiezioni anche nel corso dell’autunno.

L’iniziativa tiene in dovuta considerazione gli utenti del servizio di salute mentale e dei loro familiari. Gli utenti del Centro Diurno e gli ospiti della Comunità Psichiatrica “La Rocca” sono stati accompagnati alle proiezioni da personale dei servizi, queste iniziative sono senza dubbio occasioni per non cadere nell’isolamento, per incontrare persone e socializzare.

DIECI ANNI MONDOVIP A giugno l’Associazione Mondovip di Villanova Mondovì ha organizzato una serata di festa in occasione del decimo anno della sua fondazione. L’Associazione, che si occupa di clownterapia, ha voluto festeggiare, ma nel

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NEWS NEWS NEWSN contempo organizzare una raccolta fondi per acquistare materiale che serva a portare ulteriormente il sorriso negli Ospedali: due televisioni nuove da porre nelle camere. La serata ha visto l’esibizione dei “Money for Nothing” per un tributo ai Dire Straits e poi divertimento e buon cibo le tigelle preparate per tutti.

APPUNTAMENTI PER I VOLONTARI DELL’ANNUNZIATA DI BUSCA Ultime novità alla Casa di Riposo di Busca: a settembre ricomincia la ginnastica il lunedì e il giovedì alle 14.30 primo turno e alle 15.30 secondo turno. È in programma invece una grande polentata martedì 22 settembre presso il centro anziani. Prenotazione obbligatoria telefonando al mattino allo 0171-94.54.52 oppure passando direttamente in ufficio in via Massimo D’Azeglio, 29 a Busca. Inoltre stiamo preparando il calendario 2016. Quest’anno l’argomento è: “Ricordi di gite vicine e lontane”. Portateci le vostre foto di gruppo scattate in occasione di qualche gita fatta in passato, o recente e magari in Paesi lontani.

Volontari SS. Annunziata

SPORTIAMO: UNA GIORNATA “DIVERSA” A ACQUI TERME Sabato 29 agosto un folto gruppo di ragazzi dell’associazione Sportiamo onlus, accompagnati da alcuni volontari e genitori, si è riunito per un’escursione giornaliera ad Acqui Terme, non con finalità sportive come solito per le nostre “uscite, ma culturali nel senso più ampio. Alla partenza del pullman abbiamo avuto l’augurio di buona giornata da parte del Sindaco di Bra Bruna Sibille, dell’assessore Massimo Borelli e di Federico Converso.

Proprio quest’ultimo, titolare del noto bar Converso di Bra, è stato uno dei due ideatori e sponsorizzatori di questa giornata. Ad attenderci a destinazione nella stupenda cittadina a sud di Alessandria, c’erano il dottor Francesco Negro, l’altro sponsorizzatore, mezzo Braidese e mezzo Acquese perché vive ad Acqui ma lavora a Bra, e il Signor Sindaco Enrico Silvio Bertero che ci ha fatto visitare il palazzo comunale con le sue innumerevoli stanze.

Poi una guida ci ha accompagnati nel bellissimo e raccolto centro storico, dove si trova una fontana di acqua veramente calda, denominata appunto “la Bollente” (questo è il nome con cui Acqui Terme è infatti conosciuta) e l’antico duomo.

La mattinata è proseguita con la visita alla mostra del celebre pittore Pablo Picasso, nella quale alcuni nostri ragazzi si sono rivelati molto interessati e addirittura intenditori di arte.

Usciti dalla mostra ci siamo diretti a un’altra meraviglia di Acqui Terme: l’Acquedotto Romano con i suoi resti ben conservati e ben visibili che ci hanno affascinati.

Nel giardino circostante siamo stati ospitati in un chiosco per un rinfresco all’aperto, anche questo offerto dai due già citati organizzatori di questa gita.

Rinnoviamo a loro un sentito grazie, soprattutto per averci dato l’opportunità di fare qualcosa di diverso dal solito, e a noi “diverso piace”.

Associazione Sportiamo Bra

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SNEWS NEWS NEWS sultavolontariato@comune.alba.cn.it, www.comune. alba.cn.it.; Sportello CSV Alba tel. 0173-36.69.01, www. csvsocsolidale.it.

SE N’È ANDATO ADRIANO, DONATORE GENEROSO ED ENTUSIASTA

SABATO 12 SETTEMBRE VOLONTARIATO IN PIAZZA AD ALBA DALLE 16 ALLE 19 La Consulta Comunale del Volontariato di Alba ed il Centro Servizi per il Volontariato Società Solidale di Cuneo organizzano l’edizione 2015 di “Volontariato in piazza”: una giornata per sensibilizzare la cittadinanza all’azione solidaristica, promuovere le associazioni del territorio e far conoscere le diverse attività che vengono svolte dai volontari.

L’appuntamento è ad Alba, sabato 12 settembre, dalle 16 alle 19. Quest’anno si è scelto di dislocare gli stand delle associazioni in piazza Savona, piazza Risorgimento e via Vittorio Emanuele. Questo il programma della giornata: •• Piazza Savona: stand delle associazioni di volontariato delle aree socio-assistenziale, culturale, della cooperazione internazionale e dei diritti umani. Animazioni per bambini e famiglie condotte dalle associazioni di volontariato partecipanti.

•• Piazza Risorgimento (Piazza Duomo): stand delle associazioni di volontariato dell’area protezione civile, con esibizioni di unità cinofile di soccorso. In chiusura, aperitivo.

•• Via Vittorio Emanuele (Via Maestra): punti di animazione condotti dalle associazioni di volontariato e visite alla sede dell’Associazione Alec.

Le Associazioni partecipanti: Donne in nero - Misericordia s. Chiara - Presenza Amica - Ampelos - ANPA – Associazione Nazionale Carabinieri – Centro Volontari Assistenza - Associazione Volontari Cottolenghini - La Collina degli Elfi - Arcobaleno VIP - La Carovana - Bakhita - Lucio Grillo - I Lupi; Lilt - Aquiloni - Sandro Toppino - Famigliarmente - Andos - Movimento Consumatori - Acat - Alec - Arcobaleno - Perfetta Alchimia e Croce Rossa Italiana. Per informazioni: Comune di Alba Ripartizione Servizi Sociali, tel. 0173-29.23.57 con-

Adriano Vaschetto di Corneliano è morto a 74 anni mercoledì 22 luglio, in seguito a una caduta accidentale avvenuta alcuni mesi fa. I suoi amici e colleghi dell’Avis l’hanno ricordato così ai funerali celebrati nella parrocchia di Corneliano venerdì 24 luglio.

“Caro Adriano. Hai sofferto per tanti mesi. Ora sei volato in cielo per la giusta ricompensa per tutto il bene che hai fatto come donatore di sangue e come responsabile del gruppo dell’Avis di Corneliano-Piobesi per una ventina di anni. Un gruppo che hai fatto crescere sino a diventare il più grande e attivo tra i 18 gruppi avisini dell’albese. Noi donatori te ne siamo grati. Il tuo entusiasmo era incredibile. Donavi sangue e invitavi tutti a una donazione, specialmente nei mesi estivi, li accompagnavi e li accoglievi con tua moglie Albertina nella sede nuova che tu hai voluto. Ora il destino ha voluto diversamente. Ma il Signore ti avrà già ricompensato di tutto il bene che hai fatto per gli ammalati con il tuo dono e con quello dei tanti amici che hai portato alla donazione. Noi tutti dell’Avis, donatori, capigruppo, presidente e consiglieri, e i moltissimi ammalati ai quali abbiamo ridato speranza di vita, ti vogliamo ringraziare per la tua generosità. Che il Signore te ne renda merito. Ciao Adriano, oscar della generosità dell’Avis albese”.

Avis Alba

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NEWS NEWS NEWSN I NONNI CIVICI DI CANALE COMPIONO DIECI ANNI

BORSE DI STUDIO AVIS PER I DONATORI DI DOMANI

L’associazione di volontariato Viva i Nonni di Canale, di recente, ha festeggiato i dieci anni di attività. Si legge sul loro depliant informativo: “Il nonno vigile è un normale cittadino che, spesso, ha raggiunto l’età pensionabile. È un volontario che dedica un po’ del proprio tempo alla propria città e, in particolare, rende più sicuri gli attraversamenti pedonali negli orari di entrata e di uscita delle scuole elementari e medie e controlla il territorio attorno per prevenire brutti incontri o problemi. Il nonno vigile è una persona che partecipa attivamente alla vita della città, arrivando ad essere una presenza rassicurante e familiare per i bambini e per i genitori che possono così gestire in modo più sicuro e sereno il tragitto casa-scuola dei loro figli. Diventare nonno vigile fa bene anche a se stessi: si impegna, infatti, il proprio tempo per un servizio prezioso, si ha la possibilità di fare nuove amicizie con persone animate dagli stessi valori e dalla stessa voglia di fare. Si domostra, inoltre, che ad ogni età si può essere attivi, capaci ed attenti”. Il presidente e fondatore è Tonino Murru. Per informazioni: 334-67.78.690 oppure contattare gli uffici comunali allo 0173-97.91.29.

Foto di Severino Marcato/Gazzetta d’Alba.

Da nove anni il gruppo Avis di Canale e Valpone, appartenente alla sezione albese, offre una borsa di studio ai ragazzi della terza media premiando i temi sulla donazione da loro elaborati. La cerimonia avviene sempre ufficialmente, nel 2015 si è svolta il 24 maggio. È la parte conclusiva di un percorso che prevede un incontro in classe con i volontari avisini. I premiati di quest’anno sono sati: Andrea Demarie, Aurora Cerrato e Ludovica Trivellato.

“EHI TU, HAI MIDOLLO?” TORNA IN PROVINCIA DI CUNEO Il 18 settembre alle 21 presso il Teatro Marenco di Ceva attraverso la presentazione ufficiale, prenderanno il via le iniziative organizzate da Admo Piemonte “Ehi tu! Hai midollo?”. Durante la serata sono previsti testimonianze e racconti di donatori e volontari sulla donazione del midollo osseo. Ecco gli altri spettacoli e iniziative della provincia di Cuneo per ““Ehi tu! Hai midollo?”

ALBA 26 settembre

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NEWS NEWS SNEWS CUNEO 28 settembre

CEVA 18 settembre

SALUZZO 26 settembre

Prefettura di Cuneo-Servizio accoglienza profughi.

MONDOVÌ 28 settembre

Si comunica che il termine per la presentazione della manifestazione di interesse da parte di operatori economici operanti nel settore dell’ospitalità e accoglienza per essere invitati a una procedura negoziata indetta dalla Prefettura di Cuneo per l’affidamento del servizio di accoglienza nei confronti di 700 cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, da svolgersi in Comuni della Provincia di Cuneo, è stato prorogato all’8 settembre 2015. I soggetti interessati dovranno compilare il Modello “A” di manifestazione di interesse ed inviarlo alla Prefettura di Cuneo, secondo le modalità indicate nell’avviso pubblicato sul sito, unitamente alla documentazione Mod. “A” predetta, all’indirizzo http://www.prefettura.it/ cuneo/contenuti/174239.htm.

Per informazioni in merito è possibile inviare una mail alla Prefettura di Cuneo all’indirizzo ammincontabile.prefcn@pec. interno.it Il Prefetto di Cuneo

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Cogli il dettaglio Nozioni di fotografia e tanto altro nel workshop organizzato dall’associazione Vivere Cervasca e rivolto ai giovani del territorio Non ha ancora spento la sua prima candelina, ma ha già potuto festeggiare tanti ottimi risultati. È l’associazione Vivere Cervasca che si occupa di realizzare iniziative di carattere culturale sul territorio rivolte a tutte le fasce di età.

Il laboratorio fotografico Cogli il dettaglio, che si è svolto il 18 luglio presso l’azienda I tesori della terra, è stata un’altra gradita sorpresa per i volontari dell’associazione: l’iniziativa è riuscita a coinvolgere un nutrito gruppo di giovani tra i 15 e i 21 anni provenienti da Cervasca, Vignolo, Boves, Verzuolo e Fossano.

Cosa si proponeva la giornata? Innanzi tutto di offrire un’occasione di confronto e crescita ai giovani del territorio, dare un’opportunità per imparare e migliorarsi e, non ultimo, fornire una cassetta degli attrezzi in vista del concorso fotografico Vivere (a) Cervasca, bandito dall’associazione.

Il laboratorio è stato condotto da Mendel Myslabodski, giovane designer appassionato di fotografia, che ha accompagnato i partecipanti nelle diverse fasi della giornata: i ragazzi hanno studiato come scegliere i colori, le linee, le immagini più interessanti, il tutto facendo attenzione a quei dettagli che spesso sfuggono ad un occhio poco attento.

Il laboratorio è stato suddiviso in quattro fasi: dalle nozioni relative al laboratorio fino al confronto per discutere insieme degli scatti realizzati.

«Dirigere il laboratorio fotografico Cogli il dettaglio – spiega Mendel Myslabodski – è stato entusiasmante: innanzi tutto perché è bello mettersi alla prova con un gruppo di giovani, in secondo luogo perché dà soddisfazione vederli cimentarsi e provare a realizzare quello che hanno ascoltato, ma soprattutto per l’entusiasmo e la creatività con cui tutti i partecipanti hanno affrontato la giornata. La scelta della location è stata meravigliosa e non solo per

l’estrema disponibilità di tutti e per la gradita merenda: l’azienda I tesori della terra ci ha offerto buoni spunti per il nostro lavoro, e ci ha permesso di immortalare i suoi tanti inquilini. Che dire ancora: di solito i ragazzi appena finiscono fuggono per viversi la serata estiva con gli amici, da noi sono rimasti ben oltre la fine del workshop e questo ci ha fatto capire che si era centrato l’obiettivo e che avevamo catturato la loro attenzione».

Elisa Girardo

LE IMPRESSIONI DEI PARTECIPANTI Marianna Gaj - Cogliere l’attimo, trovare piccoli particolari in ogni cosa, curare il dettaglio...questo è soltanto un piccolo capitolo di ciò che abbiamo avuto l’opportunità di imparare dal designer Mendel Myslabodski, durante il laboratorio organizzato dall’associazione Vivere Cervasca. È stata una mattinata stupenda, ricca di emozioni e divertimento, in cui abbiamo avuto l’occasione non solo di imparare cose nuove, ma anche di passare del tempo in compagnia, con ragazzi che conoscevo e non conoscevo, tutti per imparare meglio l’arte della fotografia e i suoi segreti. Un’occasione unica dove anche le diversità si sono magicamente risolte in un confronto. È stata un’esperienza interessante e divertente, e per questo ringrazio l’associazione, Mendel ma soprattutto la famiglia Manassero per la “familiare ospitalità”.

Paola Streri - Se devo essere sincera, all’inizio ho accettato di partecipare più per curiosità, perché di iniziative che coinvolgano i giovani non se ne vedono molte, e quindi ho pensato che valeva la pena provare. Dopo, invece, mi sono resa conto di quanto questa esperienza sia stata preziosa... innanzi tutto per l’opportunità di stare a contatto con persone disabili che, al contrario di ciò che sembra, hanno molto da insegnarci; e in secondo luogo perché ho notato tanti minuscoli dettagli a cui non faccio mai caso, ma che hanno il potere di regalarmi un sorriso.

Lorenzo Rosso - Innanzitutto l’esperienza che abbiamo fatto con l’associazione è stata molto utile per apprendere le nozioni base di fotografia. Mendel (il designer che ci ha seguiti con cura) è stato molto disponibile nei nostri confronti, aiutandoci a individuare il particolare e mettere in luce le nostre abilità. Sebbene io non sia un fotografo, mi sono trovato a mio agio. Questa esperienza è parte del mio bagaglio culturale che da diciannove anni mi porto appresso.

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Mondial Special Olympics Los Angeles 2015: “il sogno si avvera” Si è conclusa una settimana entusiasmante, con i Giochi Mondiali Special Olympics svoltisi a Los Angeles dal 25 luglio al 2 agosto che hanno catalizzato l’attenzione dei media a livello mondiale, rendendo protagonisti (in televisione, sulla carta stampata e sui media online) i fantastici atleti del Movimento Special Olympics.

Un’occasione, attraverso lo sport, per celebrare le capacità ed il talento delle persone con disabilità intellettiva.

L’evento è stato davvero memorabile: 7.000 atleti, provenienti da 177 Nazioni, 3.000 allenatori, 30.000 volontari coinvolti e 500.000 spettatori dell’evento, a partire dai 70.000 che hanno gremito il Los Angeles Memorial Coliseum in occasione della Cerimonia d’Apertura, in cui la First Lady Michelle Obama ha ufficialmente aperto i Giochi.

Gli Atleti italiani, tra le 20 discipline olimpiche previste, hanno gareggiato nell’Atletica, Badminton, Bocce tradizionale e unificate, Bowling, Calcio a 5 maschile, Calcio a 7 Unificato, Equitazione, Ginnastica Artistica e Ritmica, Golf, Nuoto, Nuoto in acque libere Tradizionale e Unificato, Pallacanestro Tradizionale e Unificata, Pallavolo Unificata e Tennis. Diverse le discipline sportive che sono state caratterizzate dallo Sport Unificato, attraverso le quali Atleti con e senza disabilità intellettiva giocano insieme, nella stessa squadra, per mirare alla creazione di una nuova visione globale di accettazione, accoglienza ed integrazione.

Tra i 101 atleti della delegazione italiana ben tre rappresentanti dell’associazione Amicosport Libertas hanno brillato per l’impegno, la simpatia… e le medaglie vinte!

• Nella ginnastica ritmica, la venticinquenne Michela Renaudo di Peveragno (che in Amicosport è allenata da Elisabetta Dogliani, Maria Servetti e Giulia Marcello) ha ottenuto:

- una medaglia d’argento nella gara individuale con il cerchio - una medaglia di bronzo nella gara individuale con la palla - un quarto posto con il nastro - un quinto posto con le clavette.

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… e la medaglia di bronzo nell’”all around”, ovvero, il concorso complessivo.

giocare insieme uomini e donne, un vero e proprio inno alle pari opportunità , anche di genere…

• Nel basket, la ventunenne Roberta Battista, di Cervasca, (allenata a Cuneo da Federica Dutto ed Andrea Ruberto) ha conquistato una splendida medaglia di bronzo.

La particolarità del torneo di basket, soprattutto nella squadra italiana, è che nella squadra possono

• Nell’atletica, il trentacinquenne Samuele Borgna, di Borgo San Dalmazzo (che in Amicosport è allenato da Fabrizio Rocchia e Francesca Massa) ha conquistato un sesto posto nei 100m, un quarto posto nel salto in lungo e l’argento nella staffetta 4x400.

Da segnalare che – in occasione

SPECIAL OLYMPICS “Special Olympics” è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva: sono oltre 170 i Paesi nel mondo che adottano il nostro programma! In Italia Special Olympics è stato inserito nell’ambito dell’attività della Federazione italiana Sport Disabili (Fisd) per circa 15 anni. Dal 1° ottobre 2003, Special Olympics ha raggiunto una maggiore autonomia approvando anche un nuovo statuto, con il proposito di dare un maggior risalto a tutto il movimento e una maggiore diffusione del suo messaggio di gioia e di speranza. Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi Mondiali (Invernali o Estivi) o a quelli Europei.

#ioAdottoUnCampione In vista dei “Giochi Mondiali Special Olympics” a Los Angeles,svoltisi dal 25 luglio al 2 agosto, il più grande appuntamento di sport e socialità in programma nel 2015, è stata promossa la Campagna di raccolta fondi “Adotta un campione”. I fondi raccolti hanno contribuito a coprire i costi della trasferta degli Atleti che hanno rappresentato l’Italia all’evento. Anche i tre atleti di Amico Sport hanno partecipato con il sostegno di “Io Adotto un Campione”. Per maggiori informazioni www.ioadottouncampione.it

della preparazione ai mondiali – per Samuele gli allenamenti normali sono stati integrati con allenamenti specifici in collaborazione con la Società sportiva Atletica Roata Chiusani, con Beppe Viale in particolare: un vero esempio di integrazione e collaborazione tra Società Sportive differenti, che ha portato un grande valore aggiunto sia in termini personali che atletici.

«Siamo davvero felici ed orgogliosi – dice Cristina Bernardi, presidente dell’Associazione Amicosport Libertas Cuneo – e dobbiamo ringraziare tutti coloro che, in mille modi diversi, da anni lavorano per far crescere i nostri atleti e la nostra Associazione.

Questa esperienza memorabile è il frutto di grande impegno, collaborazione e voglia di superare i propri limiti, che contraddistinguono tutti gli atleti di Amicosport e che, in questa occasione, hanno permesso a Michela, Roberta e Samuele di ottenere il pass per Los Angeles. La scelta dei partecipanti agli eventi internazionali, infatti, non è solo basata sulle performance agonistiche, ma punta molto l’attenzione sul percorso di crescita, di impegno, di ricerca dell’autonomia.

Le medaglie, ovviamente, sono la ciliegina sulla torta di momenti indimenticabili ma, come dice Paolo Coelho, ne “Il cammino di Santiago”, nello Special Olympics: “Non è importante la meta, ma il cammino».

Amico Sport

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Appuntamenti Solidali AVIS CUNEO PRESENTE IN VIA ROMA A CUNEO PER PROMUOVERE LA DONAZIONE DI SANGUE Avis Cuneo è stata presente con uno stand informativo per promuovere la donazione di sangue da giovedì 16 luglio e per tutti i giovedì del mese in via Roma a Cuneo. L’estate è da sempre un periodo critico per la donazione di sangue: i donatori vanno in vacanza e spesso demandano questo fondamentale gesto salva vita a dopo le meritate vacanze. Quest’anno la situazione è ancora più preoccupante: il centro trasfusionale di Cuneo ha fatto tanti appelli ed è necessario che tante più persone possibili si avvicinino alla donazione. Avis Cuneo porta avanti l’opera di sensibilizzazione con instancabile entusiasmo.

MONFORTE NEL TEMPO L’associazione Monforte Martina Libri ha organizzato la mostra Monforte nel tempo, disegni di Clemente Rovere della prima metà dell’Ottocento a confronto con fotografie attuali. L’inaugurazione è avvenuta domenica 5 luglio alle 10 a Palazzo Martina. La mostra sarà aperta fino al 31 ottobre negli orari del museo e della biblioteca (lunedì 10-12; giovedì 10-12; domenica 10.30-12.30 e 15-18).

MUSICA E TEATRO NEL PAESE DELLA BELA RUSIN L’associazione Centro culturale San Bernardino propone anche quest’anno la rassegna “Musica e teatro nel paese della Bela Rusin” a Sommariva Perno. Da aprile a settembre svariati appuntamenti organizzati in collaborazione con la Pro loco, il Comune e la Biblioteca.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione Crc. Di seguito i prossimi appuntamenti: sabato 12 settembre, ore 21 chiesa di San Bernardino Le chitarre raccontano... La musica popolare dai compositori classici a noi Guitar Trio: Alessandra Allocco, Daniele Giacobbe, Francesca Pasini. Musiche di Grieg, Farkas, Guridi, Dyens, Lennon, McCartney, Simon & Garfunkel; venerdì 18 settembre, ore 21 Palatenda Piazza Europa “Allegro andante con il cont e l’amante”, commedia brillante in tre atti di Secondino Trivero con la Compagnia Il siparietto di Moncalieri; domenica 27 settembre, ore 21 chiesa di San Bernardino “Trio romantico”. Concerto per arpa, violino e violoncello Raffaella Azzario, violino Stefano Pellegrino, violoncello Giovanni Selvaggi, arpa.

Musiche da Vivaldi, Bach, Haendel, Glinka, Tedeschi, Frommer, Pillney, Tournier, Faurè, Suser, Oeleschlegel, Mancini.

MAMME IN CAMMINO L’associazione Famigliarmente propone “Mamme in cammino” ad Alba, presso l’Oratorio di San Cassiano.

Ogni giovedì dalle 10 alle 12 le neo mamme potran-

no incontrarsi per camminate ed esercizi a corpo libero all’aria aperta in compagni del proprio bambino e di un’istruttrice. La partecipazione al corso è gratuita.

Per iscrizioni: sabato 5 e 12 settembre dalle 10 alle 12 presso la sede di Famigliarmente (via Mandelli 9 Alba), tel. 348-12.17.637.

Grande occasione di promozione del Dono del Sangue

LA FIDAS IN PIAZZA GALIMBERTI A CUNEO Giovedì, 9 luglio, la Fidas di Cuneo ha potuto promuovere il Dono del Sangue in modo spettacolare.

Non è un’esagerazione ma una bella realtà infatti per il secondo anno consecutivo l’Ass. Donatori Sangue Michelin, l’Adas Saluzzo, l’Avas Mondovì, l’Ass. Donatori Sangue Intesa-S.Paolo e i Gruppi della Provincia Granda dell’Adsp, tutte federate Fidas, hanno potuto prendere parte allo spettacolo di nuovi talenti, ottimamente organizzato da “Pastà” nella magnifica cornice di piazza Galimberti a Cuneo. La piazza, complice anche l’altro splendido evento, l’illuminazione di via Roma, ha portato in piazza migliaia e migliaia di persone (ne sono state stimate oltre 15.000) e tutti hanno potuto ascoltare

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Appuntamenti Solidali gli slogan pro-donazione che i giovani talenti, prima di esibirsi, annunciavano al microfono tra gli applausi degli spettatori.

Il dinamico presentatore Andrea Caponnetto che non ha mancato di sottolineare a piè sospinto l’importanza di essere Donatori, ha poi dato la parola ad Alessandro Biadene, presidente provinciale della Fidas e dei Donatori Sangue Michelin, che ha potuto “fare il punto della situazione” in merito alle donazioni in Provincia e soprattutto ha lanciato l’appello a tutti i Donatori, di tutte le Associazioni ed ancor più a chi non è ancora donatore, affinché vadano a donare. In questi mesi estivi molti “si dimenticano” di farlo e proprio in questo periodo per molteplici ragioni i Centri Trasfusionali vanno in grave carenza di sangue e di emo-derivati; basti pensare che a partire da metà giugno il Centro trasfusionale dell’Ospedale S. Croce di Cuneo ha lanciato già quattro appelli per avere urgentemente donatori dei Gruppo O-. O+, A- ed A+ . È poi intervenuto brevemente anche Luciano Biadene, Presidente Avas, per stimolare i presenti al senso di responsabilità nei confronti dei malati bisognosi di sangue. Da ultimo si è ribadita, con amarezza, l’incongruenza per la quale proprio al momento in cui si è in carenza di Sangue e si lanciano le campagne nazionali per la raccolta del sangue nei mesi di vacanza estiva, alcuni centri di prelievo e trasfusionali della nostra provincia, adducendo pretestuosi motivi di organizzazione del personale, chiudono nei già pochi giorni disponibili per la donazione e tutto ciò senza che le Autorità sanitarie regionali “alzino un dito”! La serata pro donazione, realizzata anche grazie all’intervento del Centro Servizi al Volontariato di Cuneo ed all’organizzazione di “Pastà”, ha quindi avuto un ottimo successo che si spera possa realizzarsi concretamente attraverso l’incremento delle donazioni nelle prossime settimane.

COMPLEANNO DELL’ASSOCIAZIONE FUTURO DONNA DI CEVA Il 26 giugno associati e simpatizzanti dell’associazione di volontariato Futuro Donna hanno rinnovato la ormai consueta abitudine di ritrovarsi in pizzeria, da Mattia al

Tripoli di Ceva, per festeggiare il compleanno dell’associazione, entrata nel settimo anno di vita. L’occasione è stata gradita per premiare con un attestato di merito i volontari che durante l’anno scolastico appena concluso si sono impegnati attivamente nel servizio di assistenza mensa degli alunni della scuola primaria di Ceva e, per il primo anno, nel servizio di assistenza prescolastica e di accompagnamento dei bimbi delle scuole dell’infanzia e primaria di Niella Tanaro. «Sono servizi molto impegnativi - dice la Presidente dell’associazione Anna Maria Ardissono - che portiamo avanti su richiesta delle famiglie, in accordo con le scuole e i Comuni da ormai più di quattro anni e di cui siamo molto orgogliosi perché ci consentono di perseguire la nostra finalità di aiuto alle famiglie e, in particolare, alle donne che lavorano o che sono in difficoltà nel far rientrare a casa i figli durante la pausa pranzo scolastica o nell’accudirli nell’orario antecedente l’inizio delle lezioni mattutine.

Sono servizi che ci permettono di stare a contatto con i bambini e di trasmettere, con il nostro esempio di volontari, un messaggio di impegno disinteressato verso gli altri e la società civile, con la speranza di far maturare in loro ideali di solidarietà e di aiuto reciproco. Un grazie quindi, a nome mio personale e del Consiglio Direttivo, ai volontari».

FESTA SOCIALE IN MONTAGNA PER LA FIDAS DI BRA Domenica 5 luglio ha avuto luogo la consueta giornata del donatore di Sangue della Fidas di Bra a Frassino, accompagnati da una splendida giornata di sole. Numerosi sono stati i partecipanti con le loro famiglie, è stata servita la polenta con sugo, la salsiccia di Bra alla piastra, patatine fritte, come dolce una gustosa merendina, e frutta. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Bra, il Vicesindaco Giovanni Fogliato, l’Assessore Luciano Messa, il Consigliere Alberto Bergesio.

Al pomeriggio ha avuto luogo il consolidato intrattenimento con i più piccoli mediante rottura delle pignate (di carta) con ricchissimi premi a sorpresa per tutti.

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Appuntamenti Solidali

A FRABOSA SOTTANA IL 2° SALONE DEL LIBRO DI MONTAGNA Una notte piuttosto burrascosa ha fatto da preludio all’apertura della seconda edizione del Salone del libro di montagna di Frabosa Sottana, che è poi proseguita e si è conclusa in un clima tipicamente estivo, con un successo di pubblico inatteso anche se auspicato.

L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione San Biagio che ha germogliato nella frazione di Miroglio di Frabosa Sottana – per poi diffondersi progressivamente in altri luoghi – unitamente all’Associazione culturale Valle Maudagna – di recente costituzione ma già parte integrante e sostanziale della realtà frabosana - ed è stata la prima grande e significativa iniziativa del periodo estivo 2015.

L’evento culturale ha avuto svolgimento sabato 4 e domenica 5 luglio negli spazi e locali messi a disposizione dall’Albergo Italia di Frabosa Sottana ed è stata patrocinata dalla locale Amministrazione civica e ha goduto del sostegno di alcune importanti realtà imprenditoriali.

Per due giorni, la ridente località che annovera tra i suoi territori le località sciistiche dell’Artesina e di Pratonevoso, si è trasformata nella capitale del libro (di montagna) ed è stata al centro dell’attenzione culturale dell’intera area metropolitana.

Per lo svolgimento della manifestazione sono stati installati diversi gazebo assegnati alle diverse Case Editrici ospiti le quali hanno esposto le migliori produzioni librarie aventi come tema la montagna nei suoi vari aspetti.

Corollario promozionale del Salone è stata la presenza dello stand dell’Associazione San Biagio, che ha offerto ai visitatori l’opportunità di conoscere le attività che la medesima offre al territorio in parallelo con quelle che sono le proposte delle altre diverse realtà presenti in Valle che, ciascuna per il proprio specifico ambito di servizio, contribuiscono all’affermazione di sempre

nuove iniziative che sottolineano la vivacità della Valle.

Obiettivo dell’edizione 2015 del Salone è stato quello di effettuare un ulteriore salto di qualità rispetto al già significativo risultato della prima esperienza, riservando adeguati spazi ad alcuni reportage video.

Una cerimonia molto sobria, svoltati alla presenza di numerose Autorità locali, del circondario e dell’Uncem Piemonte, ha dato avvio alla manifestazione che, dopo il taglio del nastro da parte del Sindaco Adriano Bertolino e le sue brevi parole di saluto è subito entrata nel vivo con la visita da parte degli ospiti e dei primi visitatori ai diversi stand.

Evento particolarmente significativo della rassegna è stato l’omaggio, a pochi giorni dal primo anno dalla sua scomparsa avvenuta il 13 luglio 2014 a Johannesburg, a Nadine Gordimer, scrittrice sudafricana nata nel Transvaal nel 1923, premio Nobel per la letteratura nel 1991; alla Gordimer venne anche conferito, nel 2002, il Premio internazionale Primo Levi e nel gennaio 2007 il Premio Grinzane Cavour per la letteratura.

Intervistata da Giuliana Bagnasco, vice Presidente dell’Associazione Gli Spigolatori, la figlia Oriane Gawronsky ha fatto rivivere ai presenti, con semplicità espositiva ma coinvolgente, alcuni dei momenti maggiormente significativi della sua lunga ed eccezionale esistenza.

Frequentatrice occasionale della borgata di Pianvignale ospite della figlia, Nadine trovava in quel luogo pace e serenità anche osservando il silente paesaggio montano spesso caratterizzato dalla nebbia che per Lei rappresentava una novità assoluta.

La scrittrice sudafricana ha altresì pubblicato, nel 2007, per le edizioni dell’Associazione Culturale “Gli Spigolatori” di Mondovì, un breve delicato racconto intitolato “Lucie” ambientato nella frazione frabosana, che è stato presentato con delicati tratti narrativi da Yvonne Fracassetti Brondino sottolineandone il profondo significato legato alla importanza della comprensione della storia delle radici di ciascuno con la capacità di commuoversi e farsi commuovere da questa riscoperta.

Al Salone del Libro di Montagna di Frabosa Sottana si è parlato anche di insediamenti rurali pastorali in alta quo-

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Appuntamenti Solidali

ta, con particolare attenzione a quelli della Valle Maudagna, sui quali ha lavorato, nell’ambito del “Progetto Ethwal”, promosso dal Dipartimento di Archeologia della Università di York, il professor Francesco Carrer.

Nell’ambito di una seguitissima conferenza svoltasi nella sala convegni dell’Albergo Italia, l’illustre ricercatore ha illustrato i risultati dei suoi studi che potranno altresì essere occasione di visite guidate o azioni promozionali.

Una ulteriore occasione di incontro offerta dalle Case Editrici presenti al Salone, è stata quella degli incontri con gli autori che, dopo la loro relazione introduttiva, si sono gentilmente resi disponibili a rispondere alle domande dei presenti.

Non è mancato il legame con il cibo, argomento dell’Expo di Milano.

“Cibo e identità locale – sistemi agroalimentari e rigenerazione di comunità” è stato il tema del breve convegno e titolo del libro edito dal Centro Studi Valle Imagna, che il professor Michele Corti, autore dell’opera con Sergio De la Pierre e Stella Agostini ha sviluppato, sempre al’interno della sala convegni dell’Albergo Italia.

La trattazione ha puntualmente messo in relazione le esperienze raccolte con i sistemi agroalimentari oggi in essere e i diversi prodotti tipici.

Recentemente il Comune di Frabosa Sottana ha riconosciuto tre De.c.o.: il Formaggio Moscon (dell’azienda “Casa Frescu”); i Ravioli Frabosani di castagne (realizzati dallo chef Roberto Ponzo del ristorante “Delle Alpi”) e la Torta di Ramassin (della pasticceria “Doppio Zero”).

A SCUOLA DI LEGALITÀ CON L’ASSOCIAZIONE LIBERAVOCE Il 30 giugno si è concluso il concorso letterario-artistico “La mafia ed io” rivolto a tutti gli studenti delle Scuole secondarie superiori di Cuneo e promosso, nell’ambito del progetto “Scuola e Legalità”, dal Presidio cuneese di Libera “Emanuela Lio-Daniele Polimeni”, in collaborazione con l’Associazione culturale “LiberaVoce” e i Comuni di Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Cervasca, Vignolo e Beinette, rivolto a tutti gli studenti delle Scuole

secondarie superiori di Cuneo. Obiettivo del bando era duplice: da una parte, stimolare un’informata curiosità sul fenomeno (attraverso la produzione di elaborati in varie forme su alcune tematiche di grande rilevanza e attualità, dalla presenza mafiosa al Nord ai rapporti tra mafia e politica e storia d’Italia, passando per il fenomeno delle ecomafie, il ruolo delle donne, il contributo dell’antimafia); dall’altra si è voluto offrire delle concrete occasioni di conoscere e vivere alcune delle forme di contrasto alle mafie che l’Associazione Libera quotidianamente promuove, offrendo come premi per i partecipanti sia buoni per viaggi con “Il G(i)usto di viaggiare”, iniziativa di Libera che promuove il turismo in realtà sane che si sono opposte alle mafie, sia cestini di prodotti frutto del riutilizzo dei beni confiscati, dimostrazione di come la legalità possa pagare.

I premiati sono stati in tutto dieci: Fatna Basso (4° E Liceo artistico “Ego Bianchi”), Eleonora Gallo (4° E Liceo artistico “Ego Bianchi”), Lorenzo Genta (4° E Liceo artistico “Ego Bianchi”) Eliana Giraudo (2° C Liceo linguistico “Edmondo De Amicis”), Giacomo Macagno (Liceo artistico “Ego Bianchi”), Francesca Mattalia (5° E Liceo artistico “Ego Bianchi”), Greta Panero (4° E Liceo artistico “Ego Bianchi”), Stefania Sibona (4E Liceo artistico “Ego Bianchi”), Francesco Simone (3° M Istituto di Istruzione superiore “Sebastiano Grandis”), Fabiola Viale (4° E Liceo artistico “Ego Bianchi). Nel mese di settembre avrà luogo un incontro pubblico con tutti i partecipanti e la presentazione dei loro lavori. Per informazioni scuoladilegalitacn@gmail.com.

FOTOGRAFIAMO L’IPERATTIVITÀ, CONCORSO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE FAMIGLIE ADHD L’Associazione Famiglie Adhd propone il primo concorso fotografico “Fotografiamo l’iperattività”. L’iniziativa si propone di far conoscere l’”Attention Deficit Hyperactivity”, disturbo che si presenta in molti bambini e che, proprio perché spesso misconosciuto, viene sottovalutato creando poi successivi problemi nella sfera sociale ed educativa del soggetto colpito. Il concorso fotografico è realizzata con la collaborazione del comune di Villanova Mondovì, dell’Uif, dell’Anci Piemonte e dell’Aifa Onlus. L’Adhd è un disturbo neurobiologico che ha tra i sintomi iperattività, impulsività e disattenzione. Questi bambini/ragazzi non riescono a stare fermi, agiscono prima di pensare e non riescono a mantenere l’attenzione sulle cose che svolgono. È un disturbo invisibile, ma invalidante se non seguito e curato. L’associazione opera per divulgare e far conoscere questo disturbo a livello sociale, per questo motivo il concorso chiede ai partecipanti di rappresentare l’Adhd attraverso scatti che ritraggano le sue caratteristiche tramite :soggetti naturalistici, appartenenti al regno animale o vegetale, fenomeni atmosferici, acqua (anche se fosse evidente la presenza dell’uomo e il suo intervento); oggetti, si-

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Appuntamenti Solidali tuazioni o luoghi di vita quotidiana, scorci cittadini, in cui però i soggetti predominanti non siano le persone (pena l’esclusione delle opere). Si può partecipare al concorso, entro il 28 settembre, con due modalità: A - Tema obbligato “Iperattività” - Bn/Colore - max quattro opere (è possibile inviare da 1 a 4 opere) oppure “Tema libero” - Bn/Colore - max 4 opere (è possibile inviare da 1 a 4 opere). La partecipazione al concorso è possibile previo versamento di un’offerta (a discrezione della sensibilità dei partecipanti), fondamentale per sostenere i costi di realizzazione e la possibilità di offrire premi allettanti agli scatti vincitori. Tra i premi vi sono infatti cofanetti per un weekend per due persone in Italia, per una giornata benessere, buono pizza per due persone e altre opportunità legate alla giuria popolare che sarà istituita da coloro che visiteranno la mostra con le fotografie dal 12 al 17 ottobre presso la Biblioteca Comunale di Villanova Mondovì. I fondi raccolti saranno devoluti all’Associazione di volontariato Famiglie Adhd - Cuneo e serviranno per la realizzazione di progetti sui bambini/ragazzi affetti da questo disturbo e sulle loro famiglie (Pet-terapy, percorsi cognitivocomportamentali, parent training). Per informazioni e/o iscrizioni contattare l’associazione (referente.cuneo@ aifa.it) oppure chiamare Cinzia (referente.cuneo@aifa. it – cell. 338-44.056.75), Valentina (valentina.galvagno@tiscali.it - cell 339-543.77.42).

Elisa Girardo

A MONTALDO ROERO IL BOSCO È FATATO Nelle sere dell’8 e 9 agosto a Montaldo Roero si è svolto l’evento Bosco Fatato, realizzato dall’associazione “Fate gli Gnomi” in collaborazione con il CSV società solidale. Parla Fiorenza Adriano, presidente dell’Associazione: «Dopo un lungo lavoro di preparazione, abbiamo avuto la soddisfazione, nella serata del sabato, di un notevolissimo afflusso di pubblico. Tante le famiglie con i bambini che hanno particolarmente gradito, tra

le altre cose, la grande Balena all’interno della quale hanno potuto incontrare Geppetto. Infatti quest’anno il tema della fiaba era Pinocchio, rappresentato con spettacoli, opere e figuranti. Il luogo in cui si svolge l’evento non lascia indifferente nessuno per la sua bellezza naturale, resa ancor più preziosa dalle luci che illuminano la notte. Purtroppo domenica la pioggia ci ha rovinato la serata e poca gente ha avuto il coraggio di rischiare di trovarsi in un temporale, ma siamo comunque contenti del lavoro svolto e dell’interesse crescente che questa festa riscuote di anno in anno.

Bosco Fatato è diventato un evento importante e sicuramente ci sarebbe gradita la collaborazione di qualche persona in più, per fare sempre meglio. Chi fosse interessato alle foto dell’evento, le può trovare sul sito www.fateglignomi.altervista.org.

Chi volesse contattarci per proposte e collaborazione, sempre sullo stesso sito può trovare mail e numero di telefono. Colgo inoltre l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutati, le persone che hanno lavorato per noi e a fianco nostro e senza le quali ci saremmo trovati in difficoltà. E naturalmente grazie al numeroso pubblico intervenuto che, ne siamo sicuri, ha recepito il messaggio di amore per la creatività, per la natura, per i nostri posti ricchi di risorse paesaggistiche e umane. Speriamo di aver comunicato anche un messaggio di coraggio: nessuno sforzo, se portato avanti con la mente e con il cuore, manca di dare dei risultati. Grazie a tutti».

Fiorenza Adriano Associazione Fate gli gnomi

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Appuntamenti Solidali STARE INSIEME ALL’ARIA APERTA, INCONTRI PER GENITORI E BAMBINI DA 0 A 8 ANNI Lunedì 27 luglio si è conclusa l’iniziativa dedicata alle letture animate nel parco e alla ginnastica, organizzata dall’associazione “Da zero a cento” , in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato, il Comune e la Biblioteca Comunale di Bra. Ogni sabato mattina dalle 9 alle 10, dal 13 giugno fino al 25 luglio, si sono svolte le lezioni gratuite di ginnastica al parco per mamme e bambini. Una ginnastica facile e divertente, alla portata di tutti che ha visto la partecipazione di numerosissime mamme accompagnate da bimbi dai 12 ai 36 mesi, in passeggino o a piedi. «Un ottimo successo hanno anche avuto le letture animate per bambini dai 3 agli 8 anni accompagnati da genitori o nonni» spiega Clara Arnaldi presidente dell’associazione di volontariato “Da zero a cento”.

“In ogni appuntamento sono stati letti 4 o 5 libri in base ad una scaletta predefinita. I volontari dell’associazione hanno animato le letture tutti i lunedì dalle 17.30 alle 18.30 dal 15 giugno fino al 27 luglio presso il Parco di Viale Madonna Fiori”. Anche questi incontri erano assolutamente gratuiti e gestiti dai volontari

dell’associazione “Da zero a cento”. «Leggere insieme è un dono di reciproco scambio tra lettore e ascoltatore, una condivisione di un tempo e uno spazio concreti e, magicamente, di un mondo narrato, di un universo virtuale costruito dalle parole e dalle immagini del libro.

Regalare del tempo e condividere, attraverso la mediazione di un libro, una storia: conoscete un modo migliore per aumentare la fiducia nel mondo?» conclude Clara Arnaldi. L’iniziativa ha suscitato molto entusiasmo e una notevole partecipazione, pertanto l’associazione attraverso i suoi validissimi volontari, ha deciso di riproporla anche in futuro, coinvolgendo sempre utenti. Per informazioni: “Da zero a cento”, via Gianolio 26, Bra. Telefono 0172-43.12.81.

AGOSTO DI SUCCESSO A MIROGLIO DI FRABOSA SOTTANA Dopo la giornata dedicata al pane, componente semplice e genuina della nostra alimentazione e cibo spirituale simbolo di condivisione e partecipazione per il cristiano, gentilmente offerto dalla Panetteria Ponzo di Pratonevoso, svoltasi a fine luglio a Miroglio, l’agosto mirogliese ha preso avvio con un evento culturale che si ripete da diverso tempo: l’apertura ai visitatori della Cappella dedicata a San Marco Evangelista in località Pellone, sulla strada provinciale che conduce al Mondolè.

L’antica Cappella è stata luogo di culto per lungo tempo in passato e, ancora oggi, è meta di celebrazioni liturgiche in particolari occasioni.

Dipinta nel 1899 con figure e modalità semplici ma genuine da qualche improbabile artista locale, è stata oggetto di una ripresa pittorica nel 1988 ad opera del pittore Cattò, in occasione dell’attribuzione del titolo di “luogo della memoria partigiana” da parte delle competenti strutture regionali.

La Cappella infatti, il 14 gennaio del 1944, fu teatro di un eccidio nazi-fascista che in quel luogo trucidarono un drappello di 11 giovani partigiani.

Promossa dalla locale Associazione San Biagio, giovedì 13 è poi seguita, negli spazi prossimi al parco giochi di Miroglio di Frabosa Sottana, l’iniziativa rivolta a bambini, genitori e nonni, “… di che cibo sei?”.

I bambini partecipanti sono stati chiamati a realizzare su cartoncino colorato immagini curiose e divertenti di frutti e cibo in genere, ricorrendo a qualche “aiutino”, se gradito, da genitori e nonni che prontamente hanno collaborato; i piccoli, utilizzando immagini campione tra le quali scegliere quelle ritenute maggiormente affini e gradite da riportare sui tabelloni messi a disposizione, oppure lasciando libera la loro immaginazione e il loro estro che sempre caratterizza l’agire dei piccoli.

Ogni artista ha disegnato, colorato, allestito su cartoncino, il cibo o il frutto prediletto o nel quale maggiormente si riconosce; l’opera realizzata potrà diventare un simpatico arredo della loro cameretta o del loro luogo

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Appuntamenti Solidali di divertimento o fors’anche mostrare e illustrare il loro lavoro ai propri amici e compagni di classe.

La scelta del tema non è stata casuale; infatti l’Associazione San Biagio ha ritenuto di sostenere, in modo ovviamente simbolico e divertente, l’Expo di Milano “Nutrire il pianeta, energia per la vita” evento mai realizzato prima sulla nutrizione e l’alimentazione.

L’iniziativa ha altresì permesso di svolgere un approfondimento, in tema di cultura alimentare, rivolta a giovani e adulti; ai presenti è stata infatti consegnata una informativa che riporta alcune indicazioni alimentari circa i migliori comportamenti da osservare nel corso dell’estate, ma anche nelle altre stagioni dell’anno.

Se giovedì 13 sono stati i piccoli, ancorchè accompagnati, gli attori principali dell’iniziativa proposta, la sera di martedì 18 il rapporto di Miroglio con il cibo è continuato con il dolce evento delle “Torte in pista 2015”, questa volta la gara è stata dedicata principalmente ma non esclusivamente agli adulti.

L’iniziativa è stata coronata da successo con circa venti torte realizzate da residenti e ospiti, valutate da una qualificata giuria, e … consumate da tutti gli intervenuti dopo la premiazione delle prime tre classificate.

Le belle giornate di sole hanno consentito, il giorno successivo, di effettuare la programmata comminata alla borgata di Crivirola, un borgo di poche case frequentate prevalentemente da villeggianti, ove è presente una antica cappella dedicata Sant’Andrea; gli spazi erbosi che circondano il luogo hanno permesso ai bambini, compresi i locali, di giocare a “fazzoletto”,

“bandiera doppia” e … consumare in compagnia una succulenta merenda al sacco.

Hanno chiuso il ciclo delle principali e significative proposte, venerdì 21 agosto, le ultime iniziative dell’estate mirogliese 2015, coronate tutte da un convincente successo di partecipazione. È stata una giornata intensa dedicata alla realizzazione di affreschi murali da parte dei bambini che hanno partecipato attivamente sostenuti da consigli, pareri e, anche in questo caso, “aiutini” dei loro genitori quando non addirittura dei nonni, primi tifosi e sponsor degli artisti in erba.

Su due muri di contenimento del terrapieno dal parco giochi, opportunamente predisposti a ricevere la varietà di colori che sarebbero successivamente stati applicati, i bambini presenti si sono divisi i compiti e le incombenze che hanno permesso di renderli gioiosi.

Una variopinta scritta “Miroglio 2015” e un paesaggio montano che richiama il logo dell’Associazione San Biagio, il tutto arricchito dalla presenza di fiori, farfalle e altri animaletti volanti, sono stati alcuni dei temi realizzati su una delle murature messe a disposizione; sugli altri spezzoni di muratura, il tema libero del soggetto, ha permesso di dare libero sfogo all’estro e alla fantasia dei pittori che si sono espresso al meglio realizzando soggetti molto colorati che hanno reso vivace il luogo.

Nella serata dello stesso giorno si è invece proceduto alla premiazione di tutti i bambini che hanno partecipato alle diverse attività e, in particolare, sono stati attribuiti i riconoscimenti ai diversi partecipanti all’iniziativa “Vi racconto in un disegno la mia estate”.

Un rilevante numero di “artisti in erba” hanno partecipato in prima persona alla premiazione, altri sono stati rappresentati da un familiare, altri ancora hanno manifestato il loro dispiacere per non poter presenziare a seguito di esigenze di famiglia Impossibile fare una graduatoria tra le opere presentate, tutte molto belle; i piccoli hanno espresso il loro sentire e cercato di trasferirlo nei tratti dei disegni consegnati.

Per questo la giuria che ha preso visione degli elaborati, li ha classificati tutti ex-aequo, giudicandoli meritevoli di apprezzamento anche se con motivazioni differenziate.

A tutti diploma, medaglia ricordo con nastro tricolore e premi vari consoni alla materia; sorteggiate e assegnate anche due coppe gentilmente offerte.

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LIBRI SOLIDALI dal Centro di Documentazione CSV

A cura di Susanna Ruffino

Il Centro di documentazione dedicato al non profit è disponibile presso la sede del Centro Servizi per il Volontariato “Società Solidale” con un’ampia scelta. I libri si possono consultare o richiedere in prestito. Per informazioni: 0171-60.56.60.

La Biblioteca è consultabile anche online nell’apposita sezione sul sito www.csvsocsolidale.it.

Sara De Carli

L’AMORE IN PIÙ

I volontari della Lega del Filo d’Oro si raccontano Vita – pp. 111

Dopo Le mie dita ti hanno detto, sulla vita della fondatrice Sabina Santilli e Le chiavi dello scrigno, sul metodo riabilitativo della Lega del Filo d’Oro, questa terza pubblicazione è dedicata a una componente fondamentale di questa Associazione: i volontari.

I volontari sono una risorsa preziosa e insostituibile, fin dalle origini della Lega del Filo d’Oro. Il nome stesso, spiegava Sabina Santilli quando nel 1964 la fondò, indica «il filo d’oro del buon cuore e dell’amicizia, quell’amicizia che a noi sordociechi serve prima di ogni altra cosa e senza la quale nessuno di noi può quasi muovere un dito».

Sono loro che consentono lo svolgimento di tante attività, da quelle culturali a quelle ludico-ricreative, dai soggiorni estivi ai weekend di sollievo per i familiari, ma soprattutto sono loro che con il loro entusiasmo, la loro idealità e il loro gratuito impegno mantengono vivi i valori fondanti di questa esperienza.

L’attenzione che la Lega del Filo d’Oro rivolge ai volontari è testimoniata dalla presenza all’interno dell’Ente del

Settore Attività Associative e Volontariato che cura la formazione e il coordinamento dei volontari e dalla presenza di un referente per il volontariato in ogni Centro e Sede territoriale. E questo libro, fatto di ricordi, aneddoti e testimonianze, vuole essere un modo per ringraziarli.

Indice Prefazione, di Francesco Marchesi – Il mio ricordo, di Rossano Bartoli – Dono e felicità, di Enrico Finzi – Amati gratis – Nel nostro DNA – Sette case, una sola famiglia – Sapere, saper fare, saper essere – Un battesimo del fuoco – La doppia elica – Esperienze – Ogni giorno è una sorpresa – Una famiglia allargata – La pazienza e la passione – Buongiorno mondo! – Con la chitarra in mano – Dirigenti con il cuore da volontari – Semplicemente amici – 25 anni d’affetto – Galleria fotografica.

Sabrina Lemmetti

FUND RAISING PER IL VOLONTARIATO Quaderni Cesvot, 2013 – pp. 206

Sia per le risorse decrescenti che lo Stato può destinare ad attività sociali, sia per le nuove e pressanti esigenze della società civile, si assiste a una sempre maggiore attenzione da parte del settore non profit alla ricerca di fonti di finanziamento: in aggiunta a quelle pubbliche , ci si rivolge a quelle private, che si manifestano nella forma di erogazioni liberali.

Il volume ha lo scopo di proporre una sintetica introduzione alla raccolta fondi (fund raising) rivolta specificatamente alle organizzazioni di volontariato (OdV), aggiornando le informazioni riportate nei due volumi precedenti e indicando strumenti tecnici e consigli pratici con la consapevolezza che una diversificazione ulteriore delle risorse finanziarie, attingendo a fondi privati, potrebbe apportare benefici persino nella capacità di negoziazione e concertazione con i soggetti istituzionali.

Solo da vent’anni l’attività di fund raising è iniziata in Italia, mentre negli Stati Unito la tradizione è molto più lontana e risale ad un secolo fa. Le organizzazioni non profit (onp) socio-sanitarie sono state le prime a sperimentarla, a introdurla in Italia, a dimostrarne le potenzialità e a offrire dei modelli a cui tutte le altre organizzazioni si sono in

seguito riferite, applicandola nei propri specifici ambiti. Nel corso di questi vent’anni, c’è stato il passaggio da campagne di raccolta fondi che avevano la propria forza nell’essere promosse da un marchio conosciuto, a campagne che hanno spostato l’attenzione sulla validità delle buone cause presentate e infine esclusivamente sui beneficiari e sugli impatti dei progetti. Purtroppo, l’ambito delle attività di fund raising, almeno in Italia, non ha raggiunto, tranne che in alcuni casi, quei livelli di sviluppo auspicabili verso la fine degli anni ’90.

Indice Premessa – Cap. 1 Il ciclo del fund raising 1. Costituzione del gruppo di lavoro 2. Analisi interna ed esterna 3.

Progettazione 4. Implementazione delle decisioni, valutazione dei risultati e aggiornamento – Cap. 2 Etica e fund raising - Considerazioni conclusive – Schede analitiche delle organizzazioni selezionate – Bibliografia.

Mons. FOUAD TWAL

patriarca latino di gerusalemme

SABATO 10 OTTOBRE 2015 sarà in provincia per parlare della situazione in medio oriente ed incontrare la popolazione Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme, sarà in Provincia di Cuneo per parlare della situazione politico – religiosa in Medio Oriente ed in particolare sulla situazione dei cattolici in Terra Santa.

L’incontro, organizzato dal Distretto 2032 del Rotary International e dal Comitato Interpaese Italia – Israele e Territori Palestinesi ed in collaborazione con altre realtà associative, si terrà:

SABATO 10 OTTOBRE 2015 – ORE 17,30 PRESSO L’AUDITORIUM DELLA TENUTA FONTANAFREDDA SERRALUNGA D’ALBA (Via Alba, 15) Proprio per l’eccezionalità dell’avvenimento, si vuole estendere la partecipazione a tutte le persone interessate a capire meglio la situazione in Medio – Oriente , di estrema attualità. L’invito è particolarmente rivolto al volontariato, alla cooperazione internazionale ed al mondo dell’imprenditoria.

La biografia di S.B. Fouad Twal Fouad Boutros Ibrahim Twal nasce il 23 ottobre 1940 a Madaba in Giordania. Entrato nel seminario di Beit Jala nel 1959, è ordinato sacerdote il 29 giugno 1966. Vicario parrocchiale, quindi parroco nella diocesi patriarcale, inizia nel 1972 i suoi studi di Diritto Canonico presso l’Università del Laterano a Roma. Divenuto Dottore in Diritto Canonico, entra al servizio della Santa Sede nel 1977. Fino al 1992 presta servizio in Honduras, a Roma, al Cairo, a Berlino e a Lima. Il 30 maggio 1992 è nominato vescovo di Tunisi. Ordinato vescovo il 22 luglio dello stesso anno, è promosso arcivescovo di Tunisi nel 1994. Nel settembre 2005 Sua Santità Benedetto XVI lo nomina arcivescovo coadiutore del Patriarca latino di Gerusalemme. Succede a S.B. Mons. Michel Sabbah il 21 giugno 2008, divenendo il secondo Patriarca latino di Gerusalemme arabo.

Curriculum vitae di S.B. Fouad Twal 23 ottobre 1940: Nasce a Madaba, in Giordania, da Fouad Boutros Ibrahim Twal; Ottobre 1959: Entra nel seminario di Beit Jala; 29 giugno 1966: Viene ordinato sacerdote; Agosto 1966: Diventa vicario della parrocchia latina della Sacra Famiglia a Ramallah , in Palestina.

Gennaio 1967: Viene nominato parroco nella parrocchia di San Giorgio a Irbid, in Giordania.

Giugno 1968: è parroco della parrocchia Maria Madre della Chiesa a Marka, in Giordania.

Settembre 1972: inizia gli studi di diritto canonico alla Pontificia Università Lateranense a Roma. 1974: viene ammesso all’Accademia Pontificia Ecclesiastica e avviato alla missione diplomatica.

1975: consegue la licenza in Diritto canonico.

1976: ottiene la laurea in Diritto canonico con una tesi sul Diritto tradizionale beduino.

1977: entra nel servizio diplomatico della Santa Sede.

1978: viene nominato Incaricato di Affari alla Nunziatura dell’Honduras.

1982: viene nominato membro del Consiglio per gli Affari Politici della Segreteria di Stato.

1985: diviene primo segretario alla Nunziatura in Egitto (Il Cairo).

1988: è consigliere della Nunziatura in Germania Bonn).

1990: è consigliere della Nunziatura in Perù (Lima).

30 maggio 1992: viene nominato vescovo di Tunisi.

1994: è promosso arcivescovo di Tunisi.

2003: viene nominato presidente della Conferenza episcopale del nord Africa C.E.R.N.A.).

Settembre 2005: Sua Santità papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo coadiutore del Patriarca latino di Gerusalemme.

14 marzo 2006: viene eletto presidente dell’Università di Betlemme.

29 gennaio 2007: viene nominato membro del Consiglio pontificio per il dialogo interreligioso.

21 giugno 2008: succede a S.B. Michel Sabbah come Patriarca latino di Gerusalemme.

8 marzo 2009: viene nominato membro della Congregazione per le Chiese orientali.