PORTFOLIO DANIELA MORPURGO
L.M. in Pianificazione Urbana e Politiche territoriali
daniela.morpurgo@gmail.com
CANDIDATO NUMERO
SOMMARIO
01.
CURRICULUM
02.
TESI. Il Valore della bellezza
03.
TIROCINI. Acqua
04.
WORKSHOPS. Memoria
05.
LAB. ACCADEMICI. Riuso
06.
FOTO. Colori e Prospettive
01.
CURRICULUM
IDENTITÀ e RECAPITI DANIELA MORPURGO daniela.morpurgo@gmail.com
Trieste; 25/01/1991 3478317225
ESPERIENZE RECENTI _01/2015 - 03/2015 Collaborazione con “Ciclostile Architettura”, Bologna ATTIVITÀ: analisi Territoriale per la Val diSetta e concorso “le porte del Po” per il parco del Delta del Po
_06/2014 - 07/2014 Tirocinio presso “Yellow Office Landscape Studio”, Milano ATTIVITÀ: analisi Territoriale del corso del fiume Adda (Ecomuseo di Leonardo)
_09/2013 - 06/2014 Volontariato presso Ufficio Paesaggio, FAI (Fondo Ambiente Italiano),Milano TITOLO DI STUDIO 27/05/2015
LAUREA MAGISTRALE PIANIFICAZIONE URBANA E POLITICHE TERRITORIALI 110 e LODE
titolo della tesi: IL VALORE DEL CENTRO STORICO ARTISTICO. PRZZI EDONICI A PERUGIA; BOLOGNA E TRIETSE http://issuu.com/danielamorpurgo/docs/2015_04_morpurgo
22/07/2012
LAUREA TRIENNALE URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE 110
titolo della tesi: LA GESTIONE dei BENI COMUNI. casi delle Regole d’Ampezzo, della Magnifica Comunità di Fiemme e l’università agraria di Allumiere
ALTRE ESPERIENZE _04/2013 - 06/2013 Tirocinio con “Black in Green”, Chicago ATTIVITÀ: anlalisi socio-territoriale per la formazione di un “quartiere a km0” _01/2012 - 06/2012 Tirocinio presso “Lab. di Cooperazione
Internazionale, DASTU”, Milano
ATTIVITÀ: Participazione al bando Europeo COST- CARIPLO per la ricerca di metodi di pianificazione dei territori Peri- Urbani
_04/2012 - 06/2012 Collaborazione con la ricerca “ Plan Urbanisme Constuction” per il progetto “Urbanisme de project en chantier”,Milano
ATTIVITÀ LAVORATIVE _09/2014 - 01/2015 Centro Orientamento Studenti, Politecnico di Milano ATTIVITÀ: segreteria, relazioni con il pubblico _01/2012 - 06/2012 InfoPoint; Politecnico di Milano ATTIVITÀ: Segreteria, relazioni con il pubblico
INFORMATICA
Pacchetto Office: World_Power Point_ Excel Pacchetto Adobe: Illustrator_Photoshop_InDesign Sistemi Gis: ArcGis_QuantumGis statistica_STATA cad_Autocad base Disegno tecnico e a mano libera
PERCORSO FORMATIVO
_08/2014 Genoa Summer school, progetti per le aree dei due manicomi dismessi; GENOVA TEMA: il riuso degli ospedali psichiatrici dismessi _10/2013 - 06/2014 Workshop/concorso Villard 15; gruppo vincitore TEMA: La memoria della linea gotica _01/2013 - 06/2013 Erasmus mundus presso la University of Illinois at Chicago _09/2012 Inizio Laurea Specialistica _07/2012 Conseguimento Laurea Triennale in Urbanistica, Politecnico di Milano _10/209 Inizio Laurea triennale
Anni precedenti: _Diploma scientifico.tecnologico, ITAS G. Bruno, Perugia _Anno studio presso la LLanishen High School di Cardiff (Galles) _Vincitrice regione Umbria oimpiadi della Filosofia, 16” posto Nazionale
ATTIVITÀ/INTERESSI Sport_ Danza classica (livello 7 Royal Acadey of ballet) contemporanea, tradizionale; circo aereo; escursionismo Attività_Volontariato con Legambiente Altro_Buone capacità organizzative e di lavorare in gruppo, buona adattabilità a contesti internazionali
DANIELA MORPURGO
LINGUE Italiano_ prima lingua Inglese_certificazione TOEFL 100/120 Spagnolo scolastico
CANDIDATO NUMERO
02.
TESI. Il valore della bellezza 02.1.Abstract 02.2. Indice analitico e Anteprime 02.3.Mappe/ l’esempio di Trieste
TESI DI LAUREA 02.1 ABSTRACT. IL VALORE DEL CENTRO- STORICO ARTISTICO. Prezzi edonici a Perugia; Bologna e Trieste Il lavoro parte da una domanda fondamentale che guida tutto il percorso di ricerca: quanto vale il centro storico- artistico, ed in particolare quanto vale per la residenza? Porsi questo interrogativo significa da un lato esplorare l’universo disciplinare riguardante la gestione del patrimonio costruito, dall’altro assumere consapevolezza sulle diversità territoriali che segnano ogni specifico contesto, ed è proprio per questo che sono stati scelti tre casi studio così diversi tra loro come Perugia, Bologna e Trieste, per poi acquisire conoscenze e competenze riguardo alle tecniche e agli strumenti che permettono di poter rispondere al quesito. La tesi, dopo aver approfondito la storia della tutela a livello nazionale e aver ripercorso le vicende urbane, antiche e recenti, delle tre città, applica a queste il metodo dei prezzi edonici, metodo econometrico che si basa sulla rivelazione dei valori impliciti attraverso l’utilizzo di mercati surrogati, in questo caso il mercato surrogato al quale si fa riferimento è il mercato immobiliare utile per capire il valore della componente storico-artistica che permette di comprendere quanto una data variabile scelta (in questo caso l’appartenenza o meno al centro storico) conti sul totale. Il mercato immobiliare è utile per comprendere il valore del centro storico per la proprietà degli immobili, e degli stessi centri storico- artistici, di essere dei beni compositi: cioè non utili in quanto tali ma grazie alle loro caratteristiche. Comprendere il valore del centro storico- artistico non significa solo attribuire un numero ma associarvici una molteplicità di significati; il centro storico artistico: per chi? Quale la gestione migliore? Quale tipo di tutela? Quale futuro? Quale identità?
http://issuu.com/danielamorpurgo/docs/2015_04_morpurgo
02.2 INDICE ANALITICO E ANTEPRIME
02.3 MAPPE/L’ESEMPIO DI TRIESTE
La tesi si organizza in una parte teorica ed una di ricerca, in entrambe le sezioni (rispettivamente capitoli 1-2 e 3-4) la relazione tra le immagini e il testo è ritenuta fondamentale, di particolare importanza sono le mappe che per ognuna delle tre città aiutano a comprendere la struttura dell’urbanizzato, contestualizzano il centro storico all’interno della città, aiutano nell’orientamento e nella lettura restituendo gragicamente la localizzazione dei siti ai quali ci si riferisce nel testo. Per ognuna delle città le mappe elaborate servono anche a localizzare con precisione i campioni utilizzati per l’analisi così che sia immediatamente visibile la loro distribuzione.
03.
TIROCINI. Acqua 03.1.Le porte del Parco (con Ciclostile Architettura) 03.2. Val di Setta a Bassa velocitĂ (con Ciclostile Architettura) 03.3.Adda Poliedrica(conYellowOffice Landscape studio)
03.1 LE PORTE DEL PARCO Concorso di Idee per la Progettazione delle Porte del Parco del Delta del Po’ (parte Emiliana). Con ciclostile architettura
Il progetto proposto comprendeva una mappa generale in cui veniva indicata la localizzazione delle porte e sei tavole dove si approfondivano le peculiarità di ognuna di esse: localizzazione, rispetto al contesto specifico, forma, attività. L’idea che lega tutti e sei i progetti è quella di concepire una porta non solo come ingresso o passaggio, ma come luogo di sosta che possa assolvere ad esigenze di tipo educativo o ricreativo. Dal punto di vista architettonico si è voluta richiamre una delle principali caratteristiche del territorio del delta: quello di essere un territorio basso, è per questo che le sei porte non si stagliano in alto come land-marks ma piuttosto si radicano nel terreno comunicando direttamente con i luoghi.
03.2 VAL DI SETTA A BASSA VELOCITÀ Per un nuovo Parco Fluviale (con CicloStile Architettura)
La val di Setta passa spesso inosservata, eppure tutti la percorriamo. La Val di Setta è quella attraversata dall’A1 subito a Sud di Bologna. Con la costruzione della Variante di Valico la società autostrade ha stanziato una somma per il Comune di Marzabotto da utilizzare per opere di mitigazione e compensazione. È da qui che nasce l’idea di realizzare un parco fluviale lungo il fiume che sappia quindi coinvolgere anche i comuni adiacenti e che si trovano anch’essi a dover fronteggiare i disagi dovuti alla costruzione della nuova grande opera. Le analisi condotte sono ad un livello preliminare ed indagano le potenzialità dell’area soprattutto da un punto di vista ambientale ma anche delle regole e dei vincoli, di svago e culinarie.
03.3 ADDA POLIEDRICA
Ecomuseo di Leonardo e La porta di Cassano d’Adda (con Yellow Office Landscape studio)
Il fiume Adda si trova ad Est di Milano, facilmente raggiungibile dal capoluogo lombardo e ancor più da Bergamo e Brescia eppure, nonostante le numerose attrattive pochi lo considerano una meta turistica. Leonardo da Vinci ha lavorato e risieduto lungo le sue sponde, le grandi centrali e industrie ottocetesche si allineano lungo il suo corso come anche le residenze signorili. Adda Poliedrica perchè si indagano le tante faccie di questo luogo: dalla presenza di strutture ricettive alle valenze naturalistiche, a percorsi ciclopedonali che legano acqua ed energia. Il materiale prodotto sarà utile per giustificare l’apertura di un INFOpoint a Cassano d’Adda.
04.
WORKSHOPS. Memoria 04.1.Oltre la Pazzia(Genova Summer School) 04.2. Linea Gotica Oggi (Villard15)
04.1 OLTRE LA PAZZIA
(Progetti di Riuso per i manicomi dismessi di Genova)
QUARTO DEI MILLE Quarto dei Mille e Prato Zanino erano i due manicomi della città di Genova utilizzati fino al secolo scorso, il loro passato è ricco di ombre... quale il loro futuro? Le due strutture sono estremame differenti, la prima inserita (con discontinuità) all’interno di un ‘area urbana denso è organizzata secondo una griglia regolare che si articola però su più piani e talvolta si rompe. Prato Zanino è invece più lontano dalla città ed immerso nel verde è organizzato secondo padiglioni. I due progetti, elaborati nel corso delle due settimane di Genoa Summer School, esplorano nuove possibilità per questi due luoghi, riscattandoli dalla loro immagine negativa ma lasciandoli comunque a testimoniare.
PRATO ZANINO
04.2 LA LINEA GOTICA OGGI Territorio come luogo della memoria
La coscienza degli avvenimenti che hanno segnato (in senso letterale) il territorio si deteriora con il passare del tempo. La memoria scompare. Il lavoro nell’ambito del Workshop VILLARD15 tenta proprio di restituire la memoria ai luoghi attraversati dalla linea gotica. Il progetto ripercorre le linee di avanzata alleate, riscopre punti strategici e rompe le nuove fortezze costituite dai cluster industriali. Il territorio è composto per strati: la storia del ‘900, ma anche quella antica e le vicissitudini contemporanee sono tutte parte di un unico progetto di paesaggio che va da Castel S.Angelo a Tavullia.
05.
LABORATORI. Riuso. 05.1.Pilsen post Coal (Chicago) 05.2. AA/AreaAlfa (LainateMilano) 05.3.Caserma Montello (Milano)
05.1 PILSEN POST COAL
cosa c’è dopo la conversione industriale?
Pilsen è un quartiere operaio principalmente abitato da popolazione di orgine ispanica nella prima fascia Ovest di Chicago. Una delle principali industrie fino ad oggi è stata la centrale di energia elettrica a carbone che sta però chiudendo insieme a molte altre della zona. Diventa quindi impellente trovare una nuova vocazione per un quartiere che se da un lato ha le sue basi nel proletariato operaio d’immigrazione dall’altro è anche ricco di movimenti culturali e artistici che si esprimono sulle mura del quartiere o nella recente apertura del museo di arte messicana. Il progetto dopo aver condotto analisi socioeconomiche, aver considerato le potenzialità del quartiere al suo interno e in relazione alla città nel suo complesso propone un nuovo assetto per il lungo-fiume basato su una nuova industria culturale.
05.2 AA-AREA ALFA
Ex stabilimento dell’Alfa Romeo
L’area Ex Alfa è un enorme spazio industriale dismesso localizzato nella cintura nord di Milano a cavallo dei comuni di Lainate, Arese e Garbagnate Milanese. Questi comuni hanno stipulato un accordo di programma per una sua parziale riconversione ad area commerciale con conseguente nuova edificazione di un centro commerciale. Preso atto di questa realtà, delle necessità economiche, dei vincoli dei PGT in vigore e della realtà urbanistica del territorio milanese nel complesso, il progetto cerca di prevedere uno sviluppo anche per le altre parti dell’area trasferendovi il CERBA (nuovo centro per i tumori in relatà previsto tra mille polemiche all’interno del Parco Sud Milano) e prevedendo la costruzione di un nuovo quartiere residenziale con un mix di residenze stabili e temporanee da attuarsi in tre fasi, ognuna delle quali potrà iniziare solo a vendita completata delle residenze delle fasi precedenti.
Il progetto proposto comprendeva una mappa generale in cui veniva indicata la localizzazione delle porte e sei tavole dove si approfondivano le peculiarità di ognuna di esse: Localizzazione, rispetto al contesto specifico, forma, attività. L’idea che lega tutte e sei le porte è quella di concepire una porta non solo come ingresso o passaggio, ma come luogo di sosta che possa assolvere ad esigenze di tipo educativo o ricreativo. Dal punto di vista architettonico si è voluta richiamre una delle principali caratteristiche del territorio del delta: quello di essere un territorio basso, è per questo che le sei porte non si stagliano in alto come land-mark ma piuttosto si radicano nel terreno comunicando direttamente con i luoghi.
05.3 CASERMA MONTELLO Un nuova vita per la Caserma
La Caserma Montello è, come molte altre, in via di dismissione, si trova in prossimità del centro storico di Milano, lungo l’asse del Sempione in un quartiere ad alta densità e vicino al nuovo progetto CityLife. Il progetto cerca una nuova vocazione per questo spazio in modo che possa non solo diventare una nuova area a disposizione del quartiere ma che possa attivamente contribuire a migliorare le prestazioni energetiche dell’area. Per verificare questo verranno calcolati una serie di indicatori riguardanti quattro temi principali (Persone, Energia, Ambiente, Accessibilità) ovviamente tra loro interconnessi. Il progetto prevede il riutilizzo dell’area verde già esistente ma anche il ripensamento della viabilità adiacente secondo un “complete street approach”. Si prevede il mantenimento della maggior parte degli edifici esistenti migliorandone però le prestazioni energetiche, presumibilmente passando da una classe G ad una E e l’edificazione di un nuovo edificio residenziale e commerciale utile anche a coprire parte delle spese pubbliche grazie agli oneri di urbanizzazione
06.
FOTO. Colori e Prospettive 06.1.Bologna in Bianco e Nero 06.2. Una Sicilia Complessa
BOLOGNA in BIANCO E NERO
Bologna è la città che mi ha accolto immediatamente al termine del mio percorso di studi ed è allo stesso tempo uno dei casi studio utilizzati per la tesi. Bologna è una città per la quale ho provato veloce ed irrazionale affetto ma che ho anche dovuto osservare con sguardo critico, talvolta anche attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica.
UNA SICILIA COMPLESSA
Tre settimane nell’ isola più contesa del mediterraneo
Il nostro è il periodo della mobilità, la mobilità facile e veloce anche su grandi distanze. Scendiamo in un aeroporto dall’altra parte del globo come se nulla fosse ma spesso non conosciamo la nostra stessa terra. Queste foto sono state scattate durante un viaggio più lento in Sicilia, una delle mete predilette dai grandi viaggiatori dell’800, e terra stupenda che si esprime però in mille contraddizioni: una natura che toglie il fiato, una storia millenaria di contaminazioni culturali e un’incuria già visibile dai particolari; da una porta, da uno scalino.
MAROCCO, UN DESERTO ANIMATO
Cosa rende un alto piano desertico fertile? risposta immediata: l’acqua. Ma l’acqua va incanalata, va utilizzata, va conservata e per questo servono le persone. Sono i volti, le espressioni, le parole, il lavoro che rendono un deserto vivo, abitabile, visitabile. Il viaggio in Marocco è statoun viaggio per spazi enormi e piccolissimi, per vie contorte e strade sterminate, ma soprattutto è stato un viaggio tra le persone.