Ingombri - Utile Inutile

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Con il contributo del cOMUNE DI mONTE pORZIO cATONE

LAR LEGNO di rOMA

EcoOA TESTiUTILE -iNUTILE,DZ ONLUS

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pUbblicazione 2008

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paolinellifrancosap@libero.it

ecocity@libero.it Rifiutare l‘ inquinamento MARCO CAPONERA

SU CARTA RICICLATA daLUM paPIR

artwork daniela zannetti

flaviobarbaro@libero.it

mODULUS RICICLA.TV

A proposito di Utile ed inutile non dovrebbe esserci bisogno di una mostra come Ingombri. Ma se mettiamo al suo interno un minuto di silenzio sui Mineros del Guatemala forse abbiamo una possibilità di perdono. E' vero, giochiamo.. .Possiamo permetterci di riflettere sull'utile inutile cercando di richiamare ad una etica dei rifiuti o di esprimerci attraverso l'arte. Allestiamo performances, dibattiti ed abbiamo cura di documentare girando riprese, di mostrare video, di guardare Napoli e tutte le nostre discariche vicine in una continua dialettica con tutto l'orrore gestibile. Ma l'orrore non ha fine ed è capace di superare sempre se stesso. Una notizia, quella dal Guatemala, in particolare mi affonda durante la settimana di allestimento di Ingombri. Le discariche ingoiano...le tonnellate di rifiuti in cui si mescolano anche corpi smaltiti dai cimiteri vicini smottano, i cumuli franano come colline alluvionate e mobili trascinando i mineros, in cerca dell'oro sui cadaveri, nei buchi neri dell'aberrante ingombro da cui non riemergeranno mai più. E noi affrontiamo il problema rifiuti con il "lusso" della società a cui apparteniamo, lentamente e pigramente, in qualche modo fortunati, come se in fondo non fossimo toccati troppo dai fatti messi sempre più in evidenza. Dovrebbe esser tutto chiaro.

UTILE

IN

cITTA’ di mONTE pORZIO cATONE Sindaco di Monte Porzio Catone Roberto Buglia. Responsabile settore Socio Culturale Maria Cherchi, Progetti Associazioni. Artisti. Spettatori in Transito. Sostenitori di Ecocity onlus. Report, Rai tre.

frANCESCOgiUBILO,Discarica vicina . crISTIANroMEI,La stagionatura della plastica . frANCOpaOLINELLI,Serbatoi di carbonio. daNIELA zaNNETTI, Tubi, cubi e Fili di terra . maRIAviTTORIAdaDDI,My week . maRCO CAPONERA,Rifiutare l’inquinamento . moDULUS,Obras . OMAGGIO A:geRARD gaRTNER A nous deux, les matières plastiques . maRCELLO muRTAS, Monili.

INGOM

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Ringraziamenti

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EMMEZETA STAMPA

BRI1

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La casa editrice ha in phase out l’uso di carta cellulosica a favore della carta riciclata, presenta Sans Papiers la nuova collana di ebook gratuiti che ospiterà brevi testi in formato elettronico, scaricabili direttamente dal suo sito.

Aperitivo faBIO caMILLI

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------------marco----caponera -------------------- filosofici---------------------------------------------------------------------------------e sui mass -----Filosofo, scrittore, autore di numerosi saggi ------media.------Ha pubblicato nel 2000 “Transgenico NO”, Malatempora ------- ------------- ------------di Roma. LA SPARIZIONE DEL REALE, 2006. del linguag----------------------------------critica ------------------------Lettura gio dei mass media per le Nubi edizioni.

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PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com

Lester Brown, Plan B 3.0 – Mobilizing to save civilization introduzione B.Grillo Edizioni Ambiente - Versione online: Meetup Amici di Beppe Grillo di Roma. Insieme lo abbiamo tradotto gratuitamente per rendere possibile l'edizione cartacea italiana e per metterlo online a disposizione della collettività. Dario Tamburrano

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conservazione della specie e del pianeta, contempla soltanto un parametro, il parametro della ricchezza e purtroppo sono proprio i paesi più ricchi quelli che stanno riempiendo i paesi poveri di rifiuti.

Guido Zingari, Ontologia del rifiuto - le nubi edizioni. L’origine, le accezioni , i significati del termine e della nozione di “rifiuto”, dei “rifiutati”... nella prospettiva di una riflessione sui resti e sui frammenti di verità.

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NON

Bibliografia:

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manodopera a bassissima retribuzione siamo in grado di distruggere scientificamente il nostro territorio inondandolo di ogni tipo di rifiuto immaginabile, dal tossico al radioattivo, senza distinzione, senza criterio, senza morale. Il tutto con l'avallo delle istituzioni che chiudono gli occhi, della gente che se ne frega (sempre memori degli insegnamenti del ventennio) e della malavita che si arricchisce. Di contro abbiamo costruito una cultura demagogica della pulizia, della purezza, dell'igiene. Pulizia e purezza della razza come delle strade. Evidentemente certe idee erano più forti di quanto sembrassero all'epoca se ancora oggi sono in piedi vive e vegete in tutta la loro pericolosità. Così in epoca globale la migrazione dei popoli (noi siamo un popolo di migranti!) alla ricerca di un futuro si è trasformata nel dramma della clandestinità, in un mondo che vuole pagare poco il lavoro e le merci ma non comprende che ciò ha un costo anche se espresso in una moneta diversa: la vita. I rifiuti generati dalla nostra società sono eccessivi per le capacità di smaltimento a disposizione perché nel costruire la società dei consumi non ci si è preoccupati anche di un sistema che la rendesse compatibile con il pianeta. Ma in fondo chi è responsabile? Chi avrebbe dovuto vigilare? Nessuno. Le colpe non ci sono, perché l'ambiente come la conservazione della vita non sono responsabilità di alcuno. DIPENDE TUTTO DALLE MIE BOTTIGLIE DI PLASTICA... di alcuno. Ora trovo ridicola la vulgata opprimente dei mass media che ci impongono una condotta ecologica individuale, come se il problema ambientale dipendesse dalle mie bottiglie di plastica o da come riutilizzi la carta su cui scrivo queste righe. Tutto ciò è ridicolo e demagogico, ci si vuol nascondere dietro un dito, ci si vuol illudere che differenziando l'immondizia il mondo tornerà pulito, profumato e bello. Al contrario non è possibile risolvere la questione dei rifiuti solidi se non si cambia mentalità nei confronti delle nocività immesse nel pianeta. "Scartare" non significa liberarsi dei rifiuti, significa anzitutto "rifiutarsi" di consumare l'effimero. "Riciclare" non significa creare profitto anche nella fase di distruzione dei rifiuti, perché ciò è del tutto sbagliato in un sistema che prevede la crescita dei rifiuti e non la loro drastica riduzione. Siamo in una fase storica nella quale non è più sufficiente lavarsi la propria coscienza ecologica con qualche cestino in più o con la differenziazione perché il problema va allargato a tutto il sistema inquinante. Perché non sono certo le bottiglie di plastica ad aver inquinato le nostre acque, le nostre terre e la nostra aria, ma sono state aziende immorali che non hanno esitato un momento ad inquinare per sempre l'ambiente pur di risparmiare qualche centesimo per uno smaltimento "decente". Il dio del profitto e del risparmio in questo paese può più del buon senso e della logica. I mass media ci hanno fatto credere che il problema dei rifiuti a Napoli sia un fatto tipico della maleducazione dei campani (luogo comune molto forte già nel ventennio), ma studiando il fenomeno si scopre che la maggior parte degli interramenti di sostanze nocive in territorio campano provengono dal nord Italia, e che lì, nel prosperoso e pulito nord, ci sono una quantità di discariche abusive contenenti materiali alta- Uscire dal pensiero unico dell‘economia significa abbracmente tossici da far accapponare la ciare altri punti di vista, e perché no il punto di vista delpelle. Se guardiamo vicino a noi scol'arte. L'artista lavora con le idee ma soprattutto con la priamo che a due passi dai Castelli Romani, nella "Valle del Sacco" (dietro materia, la plasma, la modifica, la abbellisce, la utilizza Colleferro) i contadini si stanno mobili- e la riutilizza, senza mai perdere di vista il messaggio tando per difendere il proprio territorio, che intende dare, senza mai venire meno all'impegno e al martoriato dall'inquinamento causato rispetto nei confronti della natura. L'artista è in grado di dalle fabbriche che rendono l'aria irre- aprire prospettive e scenari diversi, utilizzare l'arte per creaspirabile e immettono nelle falde e nei re una cultura differente è una strada percorribile, certo corsi d'acqua sostanze difficili soltanto questa mostra non risolverà il problema dei rifiuti ma da pronunciare, e capaci di provocare potrebbe fornire a più di qualcuno uno spunto, una spindanni ambientali per le coltivazioni e l'alta per agire in prima persona con gesti che abbiano un levamento da qui ai prossimi cento senso profondo, radicale, e che non servano soltanto a dare anni. Purtroppo essere in mano all'economia significa essere spacciati, perché un colpetto di sapone sulla propria coscienza martoriata. l'economia non fa piani a lungo termine Mi auguro che terminata la visita di "Ingombri" gli ospiti, i e non contempla tra i suoi obiettivi la visitatori, si sentano un po' più sporchi...MC sovrapposizione di atteggiamenti nei confronti di rifiuti solidi e di "rifiuti umani" (che sarebbe meglio definire "rifiutati"). Assonanza che stupisce, e stupisce ancora di più perché arriva di nuovo a distanza di 50 anni in un paese che sembrava aver imparato la lezione e non intendesse più macchiarsi di crimini contro l'umanità. Purtroppo la lezione non l'abbiamo imparata ma ne abbiamo imparata un'altra: quella del profitto oltre ogni logica di conservazione della specie.

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Esiste al giorno d'oggi una strana nalizzare coloro che sfruttiamo come

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caponera scrittore

Rifiutare l‘inquinamento

Oggi, oltre a discriminare e a crimi-

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UTILE -INUTILE BRI marco

Spettatori in Transito

BIBLIOTECA COMUNALE M. ALBERTAZZI pALAZZO bORGHESE

Monte Porzio Catone 27 -28 -29 giugno


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