Relazione annuale Ocf 2016

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Relazione Annuale 2016 Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari

Roma, 6 luglio 2017



Sommario Premessa

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Struttura del documento

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1. L’evoluzione del contesto normativo di riferimento

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1.1 La normativa comunitaria 1.2 La normativa nazionale e la riforma della consulenza finanziaria

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2. L’educazione finanziaria

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3. L’analisi del settore

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3.1 Lo scenario attuale 3.2 I nuovi trend 3.3 La presenza delle donne nella professione 3.3.1 I nuovi mandati 3.3.2 Le prove valutative

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4. La composizione e le attività dell’albo

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4.1 Le caratteristiche e la distribuzione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede 4.2 I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo 4.3 I controlli sui richiedenti l’iscrizione e sugli iscritti all’albo 4.3.1 I controlli sui richiedenti l’iscrizione all’albo 4.3.2 I controlli sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede

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5. La prova valutativa

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5.1 I risultati del 2016 5.2 Le caratteristiche dei candidati alla prova valutativa

6. L’architettura dei sistemi e il portale web 6.1 L’architettura dei sistemi 6.1.1 Il progetto “Agenda Digitale” 6.1.2 La gestione delle prove valutative 6.2 Il portale web 6.2.1 La piattaforma di preparazione alla prova valutativa per gli aspiranti consulenti finanziari

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7. Il 2017: impegni istituzionali e operativi nella transizione verso l’esercizio delle nuove funzioni attribuite a OCF

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Appendice

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Premessa L’anno 2016 è stato caratterizzato da eventi che hanno messo a dura prova la tenuta del sistema finanziario. Si pensi al referendum sulla Brexit, alla crisi che ha coinvolto i mercati cinesi, alle elezioni americane e, guardando all’ambito nazionale, al referendum costituzionale. Le iniziali previsioni negative in merito agli impatti che tali eventi avrebbero potuto produrre sul mercato finanziario dell’Eurozona e, in particolare, su quello italiano, sono state nei fatti smentite o comunque ridimensionate. Prosegue, seppur lentamente, la ripresa iniziata nel 2015 ma la fiducia dei risparmiatori nei confronti del mondo finanziario risulta tuttavia ancora debole. Nell’ambito dell’Unione Europea, l’Italia mostra ritmi di crescita più contenuti, anche in ragione della maggiore profondità e durata che la fase di recessione ha assunto rispetto agli altri Stati membri. Un periodo durato un decennio che si è rivelato estremamente difficile e complesso. Gli operatori economici, infatti, hanno dovuto operare in condizioni di incertezza. In questo contesto, appare fondamentale il ruolo dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e dei consulenti finanziari autonomi che devono riuscire, attraverso l’elevata competenza, la professionalità, l’affidabilità e l’esperienza a indirizzare i risparmiatori verso scelte di investimento adeguate e consapevoli. Un nuovo tema su cui è vivo un forte dibattito riguarda la tecnologia e la digitalizzazione della consulenza finanziaria. I consulenti finanziari, infatti, prestano il servizio di consulenza in un mercato ormai permeato di tecnologia e volto alla digitalizzazione. Anche il Presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel discorso di presentazione della Relazione annuale 20161 ha sottolineato che “la sfida che oggi in tutto il mondo i regolatori dei mercati finanziari hanno davanti a sé si chiama Fintech, ovvero digitalizzazione e disintermediazione dell’industria finanziaria”. Riteniamo che la consulenza automatizzata (robo-advice) rappresenti un supporto ulteriore per l’investitore ma non possa, certamente, sostituire il contatto diretto tra il consulente, persona fisica, e il cliente. Il rapporto “intuitu personae” che intercorre tra l’uno e l’altro è ancora indispensabile nella prestazione del servizio di consulenza. 1. Incontro annuale con il mercato finanziario, Discorso del Presidente, Giuseppe Vegas. Milano, 8 maggio 2017.


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Gli studi di finanza comportamentale2 ci confermano che l’investitore retail italiano è poco preparato, spesso poco interessato, debole e bisognoso di una tutela specifica: per lui ricevere raccomandazioni di elevata professionalità è indispensabile. Se la raccomandazione “adeguata” è fondamentale durante gli shock che colpiscono ciclicamente l’economia, la necessità di una raccomandazione molto sofisticata per soddisfare le esigenze dell’investitore sussiste in ogni fase economica. Si deve, infatti, evitare che i risparmiatori percepiscano il bisogno di una consulenza professionale solo in un momento di crisi, quando qualsiasi intervento per la mitigazione dei rischi non può che essere tardivo e con effetti solo, parzialmente, riparatori. I dati sulla raccolta ci dimostrano che il 2016 è stato un anno molto positivo per l’intera industria del risparmio gestito. Per quanto riguarda la raccolta netta complessiva, nel 2016 le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede hanno realizzato una raccolta netta complessiva pari a 33 miliardi di euro, allineandosi sostanzialmente al risultato record concretizzato nel corso del 2015. Inoltre, i dati dei primi mesi del 2017, indicano una raccolta netta ancora positiva pari a 2,8 miliardi di euro: gli investimenti netti sui prodotti del risparmio gestito ammontano infatti a poco meno di 2,7 e rappresentano quasi il 96% della raccolta netta mensile, mentre il saldo delle movimentazioni sui prodotti amministrati è positivo e pari a 119 milioni di euro. Anche con riferimento ai dati dell’Organismo, presentati con evidenza di dettaglio nella presente Relazione, si sono registrati risultati rilevanti che confermano e migliorano i trend positivi dell’anno precedente. Nello specifico, il numero degli iscritti all’albo a fine 2016 è pari a 55.111 con un aumento rispetto al 2015 dell’1,1%. Tale dato, tuttavia, non viene confermato dalla richiesta di accesso alla professione, infatti le domande di iscrizione alla prova sono state n. 4.947 con un numero di candidati idonei pari a 1.771, inferiori rispetto al record registrato nel 2015 (n. 6.421 domande di iscrizione e 2.145 risultati idonei). I primi sei mesi del 2017 sembrano confermare comunque un trend positivo. I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede risultano complessivamente n. 55.757. 2. Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, Consob, 2016.


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Un dato oltremodo positivo per la prestazione del servizio di consulenza è la presenza delle donne nel settore come dipendenti di banca. Ciò conferma il riconoscimento di questo servizio come professione che ben si adatta alle caratteristiche femminili. Esse sono, però, ancora poco più di 11.000 su quasi 56.000 consulenti iscritti. Bisogna migliorare! Il contesto normativo di riferimento è in evoluzione. È in atto il recepimento della direttiva 2014/65/ UE relativa ai mercati degli strumenti finanziari (MiFID II), attraverso lo schema di decreto legislativo approvato dal Governo. Il legislatore comunitario conferma una particolare attenzione al settore della consulenza finanziaria. Lo scopo delle disposizioni, sotto tale profilo, è assicurare un servizio che non si limiti a rispettare gli obiettivi di investimento del cliente, ma che se ne prenda cura. Si passa, in altre parole, da un controllo esclusivamente volto a verificare che i prodotti consigliati siano adeguati al cliente, ad un servizio che ha come oggetto della prestazione il soddisfacimento degli obiettivi di investimento del cliente stesso. L’obiettivo della MiFID II è, infatti, quello di indirizzare i consulenti finanziari verso una consulenza personalizzata che si prenda cura in modo effettivo delle concrete esigenze del cliente che il professionista deve conoscere rispetto a tutte le sue necessità e ai suoi obiettivi. In tale ottica, le linee guida emanate dall’ESMA impongono agli intermediari che il personale dedicato alla consulenza finanziaria abbia la capacità non solo di mettere a confronto i rischi e le caratteristiche di determinati prodotti e di selezionare quello più adatto al profilo del cliente ma anche (i) di porre allo stesso domande pertinenti al fine di comprendere e valutare i suoi obiettivi di investimento, la sua situazione finanziaria e le sue conoscenze ed esperienza, nonché (ii) di spiegargli le caratteristiche di rischio e rendimento di un particolare prodotto o di una particolare strategia. Tale approccio impone una importante trasformazione anche per gli intermediari che dovranno rivedere le proprie policy, soprattutto quelle di studio del mercato dei prodotti finanziari, di selezione degli strumenti più adatti al target della clientela oltre che l’obbligo di confrontarsi ed interagire secondo precise normative con le società prodotto anche per la compliance alla normativa sulla product governance3. 3. La MiFID II interviene, inoltre, in modo netto sulla vita e l’operatività delle imprese d’investimento con la product governance secondo la quale le imprese d’investimento dovranno, durante la fase di progettazione e offerta, porre in essere misure rigorose per assicurare il perseguimento del miglior interesse dei clienti. In tale ottica le imprese devono progettare e offrire prodotti e strumenti finanziari adeguati alle esigenze della clientela che sono state oggetto di un rigoroso processo valutativo di adeguatezza dell’operazione consigliata.


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Inoltre, gli intermediari, al fine di assicurare una piena compliance alla normativa, dovranno implementare nuovi presidi organizzativi. Si segnalano, in particolare, quelli volti ad assicurare un più alto livello di conoscenze da parte del personale in contatto con la clientela per prestare il servizio di consulenza che, come detto, deve connotarsi per sofisticate capacità di analisi. Per quanto riguarda OCF, con il recepimento della direttiva MiFID II, oltre alla razionalizzazione dell’intera disciplina, si porta a termine il percorso legislativo iniziato con la Legge di Stabilità n. 208 del 2015. Ritengo che con tale legge sia stata scritta una pagina davvero importante per la tutela dei risparmiatori, la razionalizzazione del settore e l’economicità dell’esercizio dell’azione amministrativa. La legge di Stabilità n. 208 del 2015 aveva già modificato il Testo Unico della Finanza (TUF) istituendo il nuovo albo unico dei consulenti finanziari (composto da tre distinte sezioni: quella dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, quella dei consulenti finanziari autonomi e quella delle società di consulenza finanziaria) oltre alla modifica di denominazione sia dell’Ente che degli iscritti. Nell’ambito del decreto di recepimento della MiFID II è confermato che a OCF saranno conferite le funzioni di tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede, dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. Allo stesso Organismo saranno poi trasferite le funzioni di vigilanza sugli iscritti a tale albo. La Consob, a sua volta, vigilerà sull’OCF secondo modalità, dalla stessa stabilite, improntate a criteri di proporzionalità ed economicità dell’azione di controllo e con la finalità di verificare l’adeguatezza delle procedure interne adottate dall’OCF per lo svolgimento dei compiti a questo affidati. L’Organismo, a sua volta, potrà avvalersi della collaborazione della Guardia di Finanza nello svolgimento delle funzioni di vigilanza informative e ispettive, le notizie in possesso dell’Organismo in ragione delle sue funzioni di vigilanza saranno coperte dal segreto d’ufficio, le determinazioni dell’Organismo saranno rese pubbliche, in coerenza con gli obblighi previsti per le altre Autorità del settore. OCF è grato della fiducia riposta dal Legislatore nei propri confronti. Al fine di svolgere in modo efficiente le funzioni di vigilanza allo stesso attribuite, grazie al forte impegno del Vice Presidente


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Marco Tofanelli, OCF si sta già organizzando istituendo uffici dotati di risorse in grado di svolgere le nuove funzioni. L’approccio di vigilanza sarà di tipo “risk-based” e si darà quindi priorità alle situazioni che presentano maggiori profili di rischio, istituendo un sistema di vigilanza preventiva che ci auguriamo consenta di intervenire in modo tempestivo ed efficace. Il Vice Presidente Elio Conti Nibali, con altrettanto impegno, si sta occupando dell’organizzazione delle sezioni del nuovo albo e delle relative modalità di accesso. L’Organismo si sta dotando della struttura organizzativa adeguata allo svolgimento delle nuove funzioni. È previsto quindi un ampliamento dell’organico e importanti investimenti in risorse informatiche a supporto del lavoro degli Uffici. Dopo il recepimento della direttiva MiFID II, si resterà in attesa dell’adozione, da parte della Consob, della regolamentazione attuativa cui dovrà far seguito, entro sei mesi, la stesura di un protocollo di intesa tra la stessa Consob e OCF per il trasferimento delle funzioni che ci auguriamo divenga effettivo nel primo semestre del 2018. OCF è impegnato sul fronte dell’educazione finanziaria. Elemento imprescindibile per la prestazione di un efficiente servizio di consulenza è una cultura finanziaria diffusa che consente al risparmiatore di comprendere correttamente la portata e le conseguenze delle raccomandazioni che riceve. Solo un risparmiatore alfabetizzato finanziariamente può adottare scelte di investimento consapevoli, che gli consentano di identificare non solo i prodotti disponibili sul mercato compatibili con la propria propensione al rischio ma anche le opportunità di investimento, investendo così in modo efficiente le proprie disponibilità. A tal riguardo, si ricorda una Comunicazione della Commissione Europea del 20084 che ha definito l’educazione finanziaria come “un impegno per la vita”. È necessario mirare, quale standard minimo, a un livello di alfabetizzazione in materia finanziaria che consenta ai risparmiatori di approcciarsi al mercato in modo quantomeno “critico” e non meramente passivo (guidato cioè in via esclusiva sulla fiducia nei confronti dell’intermediario).

4. Comunicazione della Commissione Europea sull’Educazione finanziaria n. CE 5250/08 dell’11.01.2008.


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È necessario, però, che il risparmiatore abbia almeno la consapevolezza delle caratteristiche di rischio dello strumento contrattuale con il quale “trasferisce”, a scopo di investimento, le proprie risorse finanziarie nonché del rischio di mercato nell’ambito del quale opera l’impresa in cui si investe. Il ruolo svolto dai consulenti finanziari consiste proprio nel trasferimento delle nozioni e delle capacità che consentono di capire e ponderare il rischio che l’investitore assumerà. L’assenza di una adeguata cultura finanziaria, scelte e abitudini di investimento errate rappresentano un fenomeno trasversale che coinvolge tutte le realtà dei Paesi dell’Unione Europea (e non solo). La soluzione al problema, tuttavia, deve essere ricercata attraverso iniziative calibrate a livello decentrato dai singoli Stati membri. La stessa Commissione Europea ha riconosciuto che in questo settore “spetta agli Stati membri svolgere un ruolo centrale”. In tal senso, meritano massimo apprezzamento alcune recenti iniziative legislative volte a promuovere politiche di alfabetizzazione finanziaria, come il progetto, andato a buon fine, che ha istituito il “Comitato di coordinamento per l’educazione finanziaria” costituito da rappresentanti sia delle Autorità di vigilanza di settore, ivi incluso l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari, sia dei risparmiatori. La “Strategia Nazionale di Educazione finanziaria”, prevista dall’art. 24bis della Legge “salva risparmio” 5, prevede una impostazione della politica nazionale di comunicazione e diffusione delle informazioni per l’educazione finanziaria finalizzata alla promozione dell’educazione stessa. L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo dei Consulenti Finanziari, già attivo nello sviluppo dell’educazione finanziaria6, parteciperà con interesse ai progetti che verranno istituiti e che cercheranno di formare nel migliore dei modi il risparmiatore del nuovo millennio.

5. Legge 17 febbraio 2017 n. 15- Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237, recante disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio. 6. L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari ha aderito già nel 2015, con le maggiori istituzioni e associazioni del settore economico e finanziario italiano, alla Carta di intenti su “L’educazione alla Legalità economica come elemento di Sviluppo e Crescita sociale” del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. L’obiettivo di tale iniziativa ministeriale era quello di favorire la formazione economica del cittadino del futuro, al fine di renderlo attivo e responsabile nell’ambito del sistema economico-finanziario e all’interno della società. La partecipazione di OCF, in seno al Comitato Paritetico appositamente istituito, ha avuto il fine di contribuire a far acquisire ai giovani in età scolare la conoscenza e la consapevolezza dell’agire economico e finanziario e, quindi, la capacità di effettuare le scelte più funzionali alle proprie esigenze e a quelle della collettività. OCF e gli altri firmatari della Carta si sono anzitutto impegnati a definire Linee Guida in grado di offrire un quadro di riferimento di conoscenze e competenze da declinare in obiettivi di apprendimento degli studenti nell’intero percorso scolastico e che siano di ausilio agli insegnati di ogni ordine di scuola per la realizzazione di iniziative di educazione economica. A completamento di tale lavoro i firmatari della Carta si sono impegnati, altresì, ciascun per il proprio campo di attività, ad avviare forme di collaborazione con tutti i soggetti educativi, a partire dalle scuole, attraverso la definizione di un’Offerta Formativa sui temi di cui alla Carta di Intenti. L’Offerta formativa di OCF si rivolge agli alunni delle scuole primarie.


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Struttura del documento La Relazione Annuale approfondisce le principali tematiche che nell’anno 2016 hanno riguardato l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari e le caratteristiche dei suoi iscritti. Fornisce, inoltre, una prima panoramica delle evidenze e dei progetti di OCF per i primi mesi del 2017. In particolare, il primo capitolo declina l’evoluzione del quadro e del contesto normativo di riferimento, sia a livello nazionale sia europeo. Il secondo capitolo illustra il tema dell’educazione finanziaria dando evidenza dell’attuale grado di alfabetizzazione finanziaria dell’investitore italiano e delle principali iniziative, istituzionali e non, di OCF per la promozione sia del ruolo del consulente finanziario sia dell’educazione finanziaria in Italia. Il terzo capitolo offre una sintesi dei principali andamenti consolidati del settore e un dettaglio della presenza femminile nell’albo; inoltre propone una fotografia dell’albo aggiornata fino ai primi mesi del 2017. I Capitoli da 4 a 6 descrivono nel dettaglio: le caratteristiche e la distribuzione della popolazione degli iscritti all’albo; i provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo; gli esiti delle prove valutative di idoneità alla professione di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, nonché l’architettura dei sistemi informatici e il portale web di OCF. Il Capitolo 7, in ultimo, è un focus di dettaglio sulle novità dell’albo a partire dal 2017 con riferimento alle attività istituzionali ed ai progetti di OCF inerenti la categoria dei consulenti finanziari. In appendice, infine, sono riportati, per approfondimenti, alcune informazioni e dati di dettaglio riferiti all’organizzazione interna di OCF e agli argomenti trattati nella Relazione.


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1. L’evoluzione del contesto normativo di riferimento Il 2016 è stato caratterizzato da una numerosa quanto rilevante produzione normativa, tanto a livello comunitario quanto nazionale, particolarmente incisiva per il settore della consulenza finanziaria. Si conferma quindi una significativa attenzione rivolta dal legislatore comunitario e nazionale allo svolgimento di questo servizio finanziario considerato centrale nella prestazione dei servizi di investimento. Il processo di riforma del settore avviato dalla direttiva MiFID II (2014/65/ UE) è avanzato, secondo i nuovi termini stabiliti dalla direttiva 2016/1034/UE, attraverso un’intensa attività “preparatoria” per l’attuazione della nuova direttiva, costituita dagli atti normativi comunitari di secondo livello della Commissione UE e dell’attività dell’ESMA. Parallelamente al processo per il completamento del nuovo quadro di regolamentazione del mercato finanziario comunitario, è stato avviato dal legislatore nazionale il complesso processo di recepimento della direttiva MiFID II e di più ampia riforma del settore attraverso l’avvio della revisione del Testo Unico della Finanza (d.lgs. 28 febbraio 1998, n. 58) con la consultazione pubblica di maggio 2016 della bozza del decreto legislativo modificativo del Testo Unico. Tale schema di decreto è stato poi approvato nel Consiglio dei Ministri del 28 aprile 2017. La riforma comunitaria pone al centro dello svolgimento del servizio della consulenza in materia di investimenti, in qualunque modalità sia prestata – su base indipendente o non –, la tutela dell’investitore, la qualità del servizio prestato e la trasparenza delle informazioni a disposizione dell’investitore stesso, collegando gli investitori alle imprese di investimento e ai mercati finanziari in una efficace logica di sano sviluppo dei mercati. Tali principi costituiscono i perni del nuovo impianto, la cui efficacia dipende non solo dalle imprese d’investimento e dal rafforzamento dei relativi requisiti organizzativi e di prestazione del servizio stesso, ma anche dal grado di conoscenza e competenza (qualifica idonea ed esperienza adeguata) delle persone (soggetti persone fisiche) che in concreto svolgono tale attività di consulenza.


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L’attenzione del legislatore di ogni livello è rivolta, infatti, anche alla particolare professionalità del personale che presta il servizio e viene così a contatto con gli investitori. Per questo, un altro tassello verso il completamento del quadro normativo attuativo della MiFID II è costituito dalla consultazione preliminare svolta dalla Consob il 22 dicembre 2016 per l’attuazione sul piano nazionale degli Orientamenti Esma in materia di conoscenze e competenze del personale (dipendenti e agenti), che fornisce ai clienti consulenza in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti. Nella prospettiva di riforma dei mercati e dei servizi, sono state messe in campo una serie di ulteriori misure normative volte a dare maggiori garanzie all’investitore. In proposito, si ricorda l’emanazione della direttiva Insurance Distribution Directive (2016/97/UE) per quanto concerne la distribuzione assicurativa e l’attenzione delle Autorità di vigilanza comunitarie con riguardo all’impiego di forme di automazione nella consulenza finanziaria (robo advisor). Mentre, a livello nazionale, in aggiunta all’entrata in vigore della direttiva Mortgage Credit Directive (2014/17/UE), il legislatore è stato impegnato nel recepimento della IV direttiva antiriciclaggio (2015/849/UE) con la messa in consultazione della bozza di un decreto legislativo. In tale contesto di ampie riforme avviate a rafforzamento delle tutele per l’investitore e in corso di completamento, si può collocare a livello nazionale, nella logica di razionalizzazione del sistema, la riforma del settore della consulenza finanziaria intrapresa con la c.d. Legge di Stabilità per il 2016 (n. 208/2015) che, nel corso del 2016, ha visto la Consob dare l’avvio all’attività di revisione dei testi di regolamentazione secondaria di competenza per l’adeguamento terminologico alle nuove definizioni e l’OCF approvare le prime modifiche statutarie per adeguare la propria struttura organizzativa alle nuove funzioni. I promotori finanziari sono stati ridenominati “consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede” e l’Organismo per la tenuta dell’Albo unico dei Promotori Finanziari - APF è divenuto l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari - OCF.


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Tale riforma ha posto fine al lungo periodo di attesa per l’apertura del mercato alle nuove figure professionali del consulente finanziario autonomo e delle società di consulenza (previste dagli articoli 18-bis e 18-ter del TUF) e ha creato le premesse concrete affinché il servizio della consulenza finanziaria possa evolversi. Esprime, inoltre, la volontà di tenere nella giusta considerazione le istanze di efficienza dell’azione di vigilanza attraverso una efficace ripartizione di competenze di macro-vigilanza, che rimangono affidate alla Consob, e di microvigilanza, affidate all’Organismo, in un’ottica di migliore razionalizzazione delle finanze pubbliche e di realizzazione degli interessi dei soggetti vigilati e degli investitori.

1.1 La normativa comunitaria Il 30 giugno 2016 è stato pubblicato il testo della direttiva 2016/1034/UE che, prorogando di un anno le date originariamente previste dalla direttiva MiFID II per il recepimento della normativa da parte degli Stati membri e per l’applicazione del nuovo regime comunitario, ha rispettivamente stabilito tali importanti scadenze al 3 luglio 2017 e al 3 gennaio 2018. Nel corso del 2016 la Commissione europea ha adottato parte della regolamentazione delegata di dettaglio di MiFID II, pubblicata poi nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 31 marzo 2017. Per quanto riguarda l’impatto diretto sul settore, in particolare, vengono in evidenza la direttiva 2017/593/UE – contenente la disciplina di dettaglio sulla detenzione da parte degli intermediari dei fondi e degli strumenti finanziari appartenenti alla clientela, sulla product governance e sugli incentivi –, nonché il regolamento n. 2017/565/UE concernente, tra l’altro, le regole di condotta per la prestazione dei servizi di investimento.


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La MiFID II e le Linee Guida Esma una gerarchia delle fonti principali della consulenza finanziaria

MiFID I livello Dir. 2004/39/CE

MiFID II I livello Dir. 2014/65/UE

MiFID II II livello Reg. 2017/565

TUF

MiFID II livello Dir. 2006/73/CE

Regolamenti Consob nn. 16190/07 e 17130/10

Guidelines ESMA

D.M. nn. 472/98, 206/08 e 66/12

Consulente Finanziario

Con riferimento alla product governance, sono stati introdotti specifici obblighi nei confronti delle imprese di investimento (manufactor e distributor), tra cui merita specifica menzione la necessità che il personale impiegato nella produzione o nella raccomandazione o offerta di strumenti finanziari abbia le competenze per comprendere le caratteristiche e i rischi degli strumenti oggetto delle rispettive attività, per garantire la clientela e per l’integrità e la stabilità del mercato in generale (artt. 9-10, cit. direttiva). Viene confermata nella regolamentazione delegata, pertanto, l’attenzione verso la professionalità del personale delle imprese di investimento necessaria sin dalla fase di ideazione dei prodotti. È stata inoltre definita la disciplina degli incentivi per i servizi di investimento e per le attività di ricerca, in particolare, in caso di prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti su base indipendente, sono state declinate le ipotesi in cui un beneficio non monetario minore è considerato accettabile (artt. 11-13, cit. direttiva). Con riferimento alle regole di condotta nella prestazione dei servizi di investimento, la consulenza in materia di investimenti è stata definita più puntualmente come


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una raccomandazione personalizzata, ovvero una raccomandazione fatta ad una persona nella sua qualità di investitore o potenziale investitore o ad un suo agente, presentata come adatta a tale persona o basata sulle sue caratteristiche e avente ad oggetto determinate operazioni relative a strumenti finanziari1 (art. 9, cit. regolamento) con la previsione di specifici obblighi di condotta per la consulenza prestata su base indipendente2. Recependo gli orientamenti espressi dall’ESMA nel Technical Advice to the Commission on MiFID II and MiFIR del 19 dicembre 2014, il regolamento UE ha stabilito i criteri a cui si devono attenere le imprese di investimento che prestano la consulenza finanziaria su base 1. Per operazioni relative a strumenti finanziari si intende: comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare, riscattare, detenere un determinato strumento finanziario o assumere garanzie nei confronti dell’emittente rispetto a tale strumento; esercitare o non esercitare il diritto conferito da un determinato strumento finanziario di comprare, vendere, sottoscrivere, scambiare o riscattare uno strumento finanziario. Una raccomandazione non è considerata una raccomandazione personalizzata se è rivolta esclusivamente al pubblico. 2. Ai sensi dell’art. 24 della direttiva MiFID II la consulenza è prestata su base indipendente in presenza delle seguenti condizioni: i) valutazione di una congrua gamma di strumenti finanziari disponibili sul mercato, tale da garantire l’opportuna soddisfazione degli obiettivi di investimento del cliente e la sufficiente diversificazione degli strumenti finanziari (in termini di tipologia ed emittenti o fornitori di prodotti) che non può essere limitata agli strumenti finanziari emessi o forniti dall’impresa di investimento stessa o da entità che hanno con essa stretti legami (anche di tipo economico o legale) tali da compromettere l’indipendenza del servizio;

Nota 2 continua a pagina seguente

indipendente, precisando che i requisiti organizzativi richiesti agli intermediari che prestano entrambe le forme di consulenza – quella di tipo indipendente e quella di tipo non indipendente – prevedono la necessità di una separazione del personale deputato. La finalità di tale previsione è garantire che la clientela non sia confusa rispetto al tipo di consulenza fornita. Peraltro, in tale contesto di dettaglio viene precisato che, in caso di prestazione del servizio di consulenza attraverso un sistema automatizzato o semiautomatizzato, la responsabilità dell’esecuzione della valutazione di idoneità (i.e. valutazione di adeguatezza) grava sull’impresa di investimento che presta il servizio, volendo evitare che l’uso di un sistema elettronico attenui la responsabilità dell’intermediario (art. 54, par. 1, c. 2, cit. regolamento). Lo svolgimento del servizio di consulenza, abbinato alle nuove forme di tecnologia informatica e all’utilizzo di strumenti elettronici, continua ad essere attentamente monitorato dal legislatore per tutti i settori della distribuzione. A seguito delle iniziative avviate già a fine 20153, è stato reso pubblico il report del Joint Committee dell’ESAS del 16 dicembre 2016 sulla automatizzazione della consulenza finanziaria (robo-advisor) nel quale è manifesta la volontà delle Autorità di vigilanza europee di continuare a monitorare tale fenomeno senza adottare, al momento, iniziative di regolamentazione specifica. Come precisato dal Presidente della Consob Vegas4, “la rete del FinThec si muove in una sorta di limbo regolamentare che ne favorisce l’azione”. Vanno tenuti in stretta considerazione sia i potenziali benefici che gli svantaggi dell’utilizzo di tali strumenti elettronici: se, da un lato, infatti, favoriscono l’accessibilità a una clientela più diffusa e la riduzione dei costi, dall’altro richiedono livelli di consapevolezza elevati in termini di definizione degli obiettivi e controllo


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dell’emotività da parte dell’investitore, gravato dalla carenza di informazioni e dalla difficoltà di comprensione delle stesse. In sostanza, le Autorità di vigilanza europee, consapevoli dei vantaggi provenienti dall’ausilio della tecnologia, considerano importante approfondirne l’impiego, per evitare il diffondersi di fenomeni distorsivi in grado di attenuare il grado di tutela riconosciuto agli investitori dalla regolamentazione. Sempre in punto di iniziative comunitarie di rilievo, il 20 gennaio 2016 è stata pubblicata la direttiva 2016/97/UE (c.d. IDD) sulla distribuzione dei prodotti assicurativi, il cui recepimento è stabilito entro il 23 febbraio 2018 mentre l’effettiva attuazione è prevista a partire dal 23 febbraio 2019. In questa sede si ricorda che la direttiva IDD offre al legislatore nazionale la possibilità di semplificare il regime di iscrizione ai diversi albi e registri nazionali, riducendone i relativi oneri amministrativi e contributivi a carico degli iscritti (art. 3, par. 1, c. 7, cit. direttiva) attraverso la possibilità per gli Stati membri di opt out, in sede di recepimento, dalla previsione dell’obbligo di registrazione per le persone fisiche che lavorano per un intermediario assicurativo o riassicurativo. Le riforme del legislatore comunitario nei vari settori della distribuzione dei prodotti finanziari e assicurativi avanzano secondo una logica di progressiva convergenza di tutele per i consumatori che non può prescindere dalla previsione di un regime per il servizio di consulenza5 e da una disciplina delle conoscenze e delle competenze professionali dei soggetti distributori, degli obblighi informativi e di trasparenza sui conflitti d’interesse nonché da obblighi più puntuali per le imprese nella distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi (non più rientranti nell’abrogato art. 91 della direttiva MiFID II). A un più alto livello, nel 2016 ha registrato una battuta di arresto la realizzazione di una Capital Market Union delineata nel Piano d’azione della Commissione Europea del 30 settembre 2015 quale iniziativa finalizzata allo sviluppo e all’ottimizzazione del mercato di capitali dell’Unione attraverso la eliminazione delle barriere, anche di carattere giuridico, esistenti all’interno del mercato unico, nell’ottica di favorire maggiore concorrenza tra gli operatori anche rispetto ai mercati extracomunitari.

Nota 2 continua da pagina precedente ii) mancata percezione di onorari, commissioni o altri benefici, monetari o non monetari, pagati o forniti da terzi (o da una persona che agisce per conto di terzi) in relazione alla prestazione del servizio, ad esclusione dei benefici non monetari e di entità minima che: a) possono migliorare la qualità del servizio offerto ai clienti e b), per la loro portata e natura, non possono essere considerati tali da pregiudicare il rispetto del dovere di agire nel migliore interesse dei clienti. Tali benefici non monetari sono ammessi a condizione che siano comunicati, in modo chiaro, al cliente. 3. Il 4 dicembre 2015 è stato pubblicato il Discussion Paper del Joint Committee dell’ESAS sulla automatizzazione del servizio di consulenza finanziaria (robo-advisor). 4. Incontro annuale con il mercato finanziario. Discorso del Presidente Vegas al mercato finanziario. Milano, 8 maggio 2017. 5. Al riguardo, si richiama l’introduzione nel settore assicurativo di una disciplina della consulenza fondata su un’analisi imparziale che tuttavia non si identifica, almeno nella definizione comunitaria, con le caratteristiche stringenti previste dall’art. 24, par. 7, MiFID II per il servizio di consulenza in materia di investimenti fornita su base indipendente.


16 Relazione Annuale 2016

1.2 La normativa nazionale e la riforma della consulenza finanziaria Come detto, in attuazione della legge di delegazione europea 2014 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha posto in consultazione la bozza del decreto di recepimento del pacchetto MiFID II nel mese di maggio 2016. Il testo posto in consultazione6, oltre ad introdurre nel d.lgs. n. 58/1998 (TUF) le modifiche attuative del regime comunitario sulla prestazione dei servizi di investimento e quindi di consulenza in materia di investimenti, lo allinea con il nuovo regime di organizzazione della consulenza finanziaria stabilito dalla Legge di Stabilità per il 2016 (l. n. 208/2015). Questo significa integrare il Testo Unico con le previsioni riguardanti la governance, i poteri anche di natura cautelare di OCF estesi ai consulenti finanziari autonomi ed alle società di consulenza, il regime delle sanzioni, l’esercizio della vigilanza da parte della Consob sull’Organismo. L’avvio di OCF sarà stabilito dalla Consob con proprie delibere (in linea con quanto previsto già dalla predetta Legge di Stabilità per il 2016). Non essendo ancora maturi i tempi per delineare il regime definitivo complessivamente risultante dalle modifiche al Testo Unico in corso di recepimento, al momento di redazione della presente relazione si possono richiamare le nuove previsioni volte a: chiarire il ruolo e le attività del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede in qualità di soggetto corrispondente alla figura del tied agent in Italia, riconoscere alcuni importanti obblighi di condotta a livello di normativa primaria – quali quelli di informativa accurata al cliente e del divieto di detenzione di denaro e/o strumenti finanziari per i consulenti abilitati all’offerta fuori sede –, prevedere per i consulenti autonomi e per le società di consulenza la responsabilità solidale in capo alle società di consulenza finanziaria per i danni arrecati dai consulenti di cui si avvalgono, confermare la potestà regolatoria della Consob in materia di: conoscenze e competenze adeguate ed introduzione di ulteriori requisiti di professionalità. 6. Il Consiglio dei Ministri il 28 aprile 2017 ha approvato, in esame preliminare, la bozza del decreto legislativo di modifica del TUF, sottoposto all’epoca in cui si scrive al parere della Camera dei Deputati e del Senato.

Sempre sul fronte del recepimento della direttiva MiFID II, il 22 dicembre 2016 la Consob ha posto in consultazione preliminare il testo di attuazione degli Orientamenti ESMA in tema di valutazione delle conoscenze e competenze delle persone fisiche che, per conto dell’intermediario, forniscono ai clienti consulenza


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in materia di investimenti ovvero informazioni circa gli strumenti finanziari e i servizi offerti. Appare rilevante la proposta di ammettere l’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari ed il superamento della relativa prova valutativa tra le qualifiche che soddisfano i criteri stabiliti dall’ESMA sulla base di una valutazione, senz’altro condivisa, che riconosce alla prova valutativa di OCF ed ai requisiti di professionalità oggetto di controllo in fase di iscrizione il valore di adeguati strumenti di verifica della professionalità (i.e. delle conoscenze) dei soggetti che prestano il servizio della consulenza finanziaria o che comunque forniscono informazioni ai clienti su strumenti finanziari (i.e. prodotti di investimento), servizi di investimento e servizi accessori. In tale contesto, si dà evidenza altresì dell’indirizzo manifestato dalla Autorità di regolamentazione che intende fissare a sei mesi il limite minimo di esperienza professionale in possesso del personale che opera senza supervisione ed a quattro anni il periodo massimo per l’acquisizione dei requisiti richiesti per lo svolgimento del servizio di consulenza (“sotto supervisione”). Sempre con riferimento alle attività svolte dai consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono state inoltre adottate dalla Consob, nel corso del 2016, due Comunicazioni. La prima Comunicazione (n. 0012130 dell’11 febbraio 2016) ha avuto ad oggetto le modalità di effettuazione dei controlli sulle reti dei consulenti finanziari da parte dei soggetti abilitati. Tra i diversi strumenti adottabili, è dato risalto all’uso di indicatori di anomalia che, se inseriti in un contesto ove anche altre forme di controllo sono implementate, consentono agli intermediari di intercettare potenziali condotte anomale dei consulenti abilitati, così da adottare le misure di contrasto necessarie. La seconda Comunicazione (n. 0015155 del 22 febbraio 2016), promanante da una richiesta di chiarimenti formulata dall’Organismo, riguarda l’obbligo di comunicazione per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede del luogo di conservazione della documentazione ai sensi del vigente art. 103, c. 1, lett. a), del regolamento Consob n. 16190/2007, in caso di dematerializzazione di


18 Relazione Annuale 2016

alcune categorie di documenti da parte dell’intermediario mandante. Al riguardo, la Consob ha ritenuto sufficiente che l’interessato comunichi all’OCF il luogo in cui conserva la documentazione cartacea e dove può avere accesso, tramite un collegamento online, alla documentazione digitalizzata. A tal proposito ha precisato che, in forza dell’obbligo previsto dall’art. 109 del medesimo regolamento, al consulente devono essere indicate dalla società mandante le modalità di reperimento della documentazione per consentirgli di ottenerne copia, senza costi aggiuntivi, anche allorquando il rapporto lavorativo con la società stessa sia cessato. Analoghe informazioni sulle predette modalità devono essere fornite ai clienti. Ulteriori modifiche normative di rilievo per il settore della consulenza, nel 2016, sono riconducibili all’entrata in vigore del d.lgs. n. 72/2016 di attuazione della direttiva Mortgage Credit Directive (2014/17/UE) in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali e recante modifiche e integrazioni del TUB e del d.lgs. n. 141/2010 che ha introdotto una ampia definizione di “intermediario del credito”, così da ricomprendere, in ragione dell’attività prestata, “agenti in attività finanziaria, mediatori creditizi o qualsiasi altro soggetto, diverso dal finanziatore, che, nell’esercizio della propria attività commerciale o professionale, svolge, a fronte di un compenso in denaro o di altro vantaggio economico oggetto di pattuizione e nel rispetto delle riserve di attività previste dalla legislazione vigente, almeno una delle seguenti attività: 1) presentazione o proposta di contratti di credito ovvero altre attività preparatorie in vista della conclusione di tali contratti; 2) conclusione di contratti di credito per conto del finanziatore” (art. 120-quinquies, lett. g), TUB). Tale definizione, nella sua formulazione, finisce per ricomprendere il consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, con conseguente necessità di assolvere gli obblighi informativi ivi previsti, in ragione della semplice attività promozionale condotta, prescindendo dal potere di conclusione del contratto.

7. Previsto dall’art. 31, comma 4 del TUF come l’associazione di diritto privato con personalità giuridica riconosciuta costituita dalle associazioni rappresentative degli iscritti all’albo.

In attuazione del percorso di riforma della consulenza finanziaria avviato dalla l. n. 208/2015, entrata in vigore il 1° gennaio 2016, APF - Organismo per la tenuta dell’Albo unico dei Promotori Finanziari7 ha assunto la nuova denominazione di “Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari”, in breve “OCF”, è stato conseguentemente disposto


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dalla Consob e dall’Organismo il necessario adeguamento terminologico nelle rispettive regolamentazioni (per Consob, delibera n. 19548 del 17 marzo 2016). Nel 2016, l’Assemblea di OCF ha adottato le prime modifiche statutarie per adeguare la struttura organizzativa alle nuove funzioni attribuite all’Organismo dalla Legge di Stabilità per il 2016 che saranno esercitate a seguito dell’adozione delle delibere di avvio dell’operatività adottate dalla Consob. In particolare, è stata prevista l’introduzione tra gli organi associativi di un secondo Vice Presidente, è stata ridefinita la competenza dell’Assemblea e del Comitato Direttivo in materia di approvazione delle linee di indirizzo e del regolamento di organizzazione e attività dell’Organismo, nonché adeguato il disposto statutario all’art. 190-ter, c. 2-bis, del TUF. Il percorso avviato dalla citata Legge per la Stabilità 2016 prevede varie “tappe” di adeguamento della normativa primaria e secondaria, già avviate dalla menzionata attività di revisione del TUF. In questa prospettiva, nel corso del 2016, l’Organismo ha comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’opportunità di apportare alcune modifiche alla disciplina vigente dei requisiti di iscrizione all’albo dei diversi soggetti, in modo da garantire un efficiente controllo sui requisiti di iscrizione e maggiore razionalità del quadro normativo. Sempre nel 2016, in attesa dell’adozione della regolamentazione attuativa di competenza della Consob, a cui dovrà seguire, entro sei mesi, l’elaborazione di un protocollo d’intesa tra l’autorità di vigilanza stessa e OCF, l’Organismo ha avviato una importante attività di studio di vari temi collegati alle nuove funzioni. Avuto riguardo alle ulteriori funzioni istituzionali che l’OCF è chiamato a svolgere nei diversi disegni di riforma all’esame del Legislatore, sono da evidenziare quelle delineate dalla nuova disciplina antiriciclaggio e in materia di educazione finanziaria. Con

riferimento

alla

nuova

disciplina

antiriciclaggio,

la

bozza

del

decreto di recepimento della IV direttiva antiriciclaggio (2015/849/UE)8 assegna anche ad OCF un ruolo nell’architettura dei controlli previsti al riguardo in qualità di “organismo preposto alla vigilanza sul possesso dei requisiti di professionalità e onorabilità, prescritti dalla pertinente normativa di settore”.

8. Nel momento in cui si scrive il testo del decreto è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri dopo i necessari pareri parlamentari ed è in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.


20 Relazione Annuale 2016

Rimangono da verificare le modalità d’esercizio concreto ed effettivo di tale ruolo. Nel nuovo quadro risultante dalla riforma della disciplina in esame, i consulenti finanziari autonomi sono annoverati tra i “soggetti obbligati”, in quanto destinatari diretti dell’applicazione della disciplina antiriciclaggio, mentre i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede9 rientreranno nella definizione di “personale” dei “soggetti obbligati” (gli intermediari) ma, in ogni caso, nel novero dei soggetti sanzionabili. L’Organismo parteciperà, infine, al Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria istituito dall’art. 24-bis del decreto c.d. Salva-banche (d.l. n. 237/2016 come modificato dalla l. n. 15/2017), composto da undici membri ed avente il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione ed educazione finanziaria10.

9. I consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono inseriti attualmente tra i soggetti direttamente destinatari della normativa antiriciclaggio (art. 11, c. 3, lett. a), d.lgs. n. 231/2007). 10. Cfr. Capitolo 2.


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2. L’educazione finanziaria Nell’ultimo decennio, nel mercato italiano risulta chiara l’esistenza di un importante gap tra la complessità dei prodotti offerti sul mercato e la capacità di comprenderne le caratteristiche da parte degli investitori attraverso gli strumenti informativi disponibili. Fino ad oggi, l’assenza di un quadro nazionale che definisca in modo unitario fabbisogni formativi, priorità e criteri di intervento ha limitato il coordinamento tra le singole azioni e lo sfruttamento di sinergie tra le istituzioni coinvolte nelle iniziative di educazione. L’alfabetizzazione finanziaria, necessaria a sviluppare conoscenze, capacità e attitudini fondamentali ai cittadini sia per assumere decisioni che per accrescere il benessere individuale e collettivo, permane quindi a livelli molto bassi. Possedere un buon livello di cultura finanziaria aiuta il cittadino ad esercitare i propri diritti avendo piena consapevolezza del proprio “agire economico”. Il panorama italiano, emerso dalle ultime e recenti indagini sul punto, dimostra come l’investitore sia ancora impreparato rispetto alle numerose e complesse scelte che è chiamato ad assumere. Sono diversi gli studi che confermano come la conoscenza economica e finanziaria degli italiani non sia in linea con la media dei Paesi dell’Unione; rispetto alla media europea, pari al 52%, solo il 37% della popolazione adulta comprende adeguatamente i concetti base dell’inflazione o della diversificazione del rischio11. Queste evidenze sono state confermate anche nel 2016 dalla Consob che, nel suo Rapporto annuale12, rappresenta, da un canto, la scarsa consapevolezza e cultura finanziaria dell’investitore italiano rispetto ad altri Paesi, dall’altro, la poca dimestichezza a strutturare un processo decisionale basato su obiettivi, valutazione del rischio e arco temporale di riferimento. Segnatamente, emerge come gli obiettivi vengano presi in considerazione solo dal 18% degli intervistati, la capacità economica di assumere rischi da circa il 15%, l’arco temporale di riferimento dal 24%, mentre quasi il 39% degli intervistati dichiara di non avere nessuna particolare attitudine al processo decisionale di investimento.

11. McGraw Hill Financial, Standard & poor’s rating services global financial literacy survey (2015). 12. Report Consob 2016, Report on financial investments of Italian households-Survey 2016.


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Inoltre, solo il 40% degli intervistati è stato in grado di definire, ad esempio, i concetti d’inflazione e il rapporto intercorrente fra rischio e rendimento, mentre circa il 20% degli intervistati dichiara di non avere familiarità con alcuno strumento finanziario. Persiste, ancora, una percezione distorta delle proprie competenze (over confidence) in quanto la stragrande maggioranza (circa l’85%) degli intervistati ritiene di avere capacità almeno nella media con riferimento alle decisioni di risparmio, amministrazione del bilancio familiare e controllo delle spese inutili. Come evidenziato dalla Consob nel suo studio, il 24% degli intervistati continua a decidere in modo autonomo, il 38% segue i suggerimenti di familiari e colleghi (cosiddetto informal advice), solo il 28% chiede consiglio a un professionista e il restante 10% delega un esperto13. La scarsa preparazione rilevata nella popolazione italiana adulta si riscontra anche nelle fasce giovanili; infatti in Italia, secondo le evidenze dell’ultima indagine OCSE-PISA14, circa il 20% degli studenti italiani non riesce a raggiungere il livello di riferimento per le competenze finanziarie (rispetto al 22% in media dei Paesi partecipanti all’indagine) e solo il 6% raggiunge il livello più alto (rispetto ad una media del 12%). OCF ha rinnovato, anche per il 2016, il suo impegno sui due fronti della divulgazione dell’educazione finanziaria e della conoscenza del ruolo del consulente finanziario. Il consulente finanziario svolge un ruolo di rilievo nel trasferimento delle informazioni necessarie per effettuare consapevoli scelte di investimento; supporta i clienti nella determinazione degli obiettivi; è un canale accreditato di conoscenza ed educazione finanziaria. 13. Ibidem 14. OCSE-PISA 2015, Programme for international student assesment - Results from PISA 2015 financial literacy, Rilasciata il 24.5.2017.

In linea con il quadro normativo di riferimento OCF ritiene che, a fronte di un cittadino “finanziariamente” più consapevole, debba esserci un consulente finanziario sempre più formato e preparato così da rispondere adeguatamente ai bisogni concreti dell’investitore.


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Il primo passo è la preparazione adeguata degli aspiranti consulenti finanziari; a tal proposito si segnala la fruibilità, per tutti gli aspiranti consulenti, della piattaforma informatica eLearning gratuitamente utilizzabile dai candidati al fine di testare le proprie conoscenze per il superamento della prova valutativa. Al fine di perseguire la funzione sociale e la valorizzazione della figura del consulente finanziario e delle sue competenze OCF ha, nel tempo, lanciato annuali campagne istituzionali finalizzate a dare risalto alla funzione del consulente finanziario e al suo ruolo nell’educazione finanziaria15. In particolare per il 2016, alla luce delle importanti modifiche apportate dalla Legge di Stabilità e dei necessari adeguamenti portati avanti da OCF, si è provveduto alla definizione del nuovo logo con caratteristiche di maggiore istituzionalità ed elementi di continuità con APF. marzo 2008-marzo 2016

marzo-luglio 2016

da luglio 2016

Organismo per la tenuta dell’Albo Promotori Finanziari

Per la campagna di comunicazione è stato ripreso il concept creativo della campagna di comunicazione 2015 dando maggior risalto alla nuova denominazione e al nuovo logo. È stata realizzata una landing page ad hoc con l’obiettivo di: dare risalto alla figura del consulente finanziario iscritto all’albo e al ruolo sociale che riveste; dare conto delle novità normative; informare dell’istituzione, a seguito delle novità normative, di un nuovo albo che riunirà tre differenti categorie (consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, consulenti finanziari autonomi, società di consulenza finanziaria); rappresentare come per svolgere la sua attività il consulente finanziario deve essere iscritto all’albo. A tal fine deve superare

15. Cfr AppendiceLe campagne di comunicazione istituzionale.


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una prova di idoneità molto selettiva oppure dimostrare di possedere una qualificazione e un’esperienza adeguate. La permanenza nell’albo è soggetta al mantenimento di specifici requisiti di professionalità e onorabilità.

Le campagne di comunicazione 2015 e 2016

Alla formula “Pf4U” è stata sostituita la formula “CF4U” che richiama la consulenza finanziaria, inoltre è esplicito il richiamo al nuovo logo OCF e alla previsione delle figure professionali della consulenza iscritte al nuovo albo unico. Con riferimento al primo argomento, che è quello dell’educazione finanziaria, è proseguito il proficuo dialogo in seno al Comitato Paritetico istituito per la redazione di una Carta d’intenti su “l’educazione alla legalità economica, come elemento di Sviluppo e Crescita sociale” presso il Miur. Congiuntamente con il Miur e gli altri attori privati e istituzionali, sono in corso di definizione le linee guida, in conformità con gli obiettivi della Carta d’intenti, per pianificare l’offerta didattica in ambito di educazione finanziaria e legalità all’interno delle scuole (di ogni ordine e grado) così da: costruire il percorso educativo; creare strumenti per la formazione degli insegnanti; monitorare e valutare le iniziative realizzate.


25

Il progetto, in un’ottica propositiva e di condivisione, deve considerarsi come uno strumento di ausilio agli istituti scolastici e, quindi, agli insegnanti impegnati nella realizzazione delle iniziative di educazione economica e finanziaria nelle scuole per la presentazione di un’offerta formativa da inserire nel Piano di Offerta Formativa Triennale. La Carta è, quindi, un punto di partenza per un dialogo costruttivo e di condivisione tra le Istituzioni per l’implementazione e l’accrescimento di una proposta formativa continua finalizzata allo sviluppo di nuove generazioni di cittadini responsabili e consapevoli. In linea con tali indicazioni e intenti OCF per il 2016 ha proposto e realizzato con alcune scuole primarie delle proficue collaborazioni. In particolare, OCF attraverso la propria offerta formativa, ha inteso introdurre i temi dell’educazione economica e finanziaria attraverso un approccio didattico rispettoso delle capacità cognitive degli alunni e secondo un approccio ludicoricreativo capace di stimolare alla riflessione, promuovendo un atteggiamento razionale e creativo rispetto agli argomenti oggetto di condivisione. In tale ambito, l’Organismo ha incontrato circa 130 alunni delle scuole primarie (III - V classe) nell’ambito di due iniziative: a Napoli l’11 maggio, durante “La Giornata Nazionale della Previdenza”, e a Campobasso il 29 settembre in una nuova edizione

di

“€cono-mix”

di

Feduf. Tali attività potranno proseguire anche nel 2017 sulla

base

dell’Offerta

formativa elaborata da OCF per l’anno scolastico 2016/2017 sempre per le scuole primarie, in particolare di Roma e Milano.


26 Relazione Annuale 2016

La seconda iniziativa, ultima in ordine di tempo ma non in ordine d’importanza, è la partecipazione di OCF, come membro, al Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria ex d.l.n. 237/2016 (legge di conversione n. 15/17). Grazie a tale previsione normativa l’Italia si è adeguata alle evidenze europee e alla necessità di avere un approccio pianificato e sinergico tra le esperienze maturate, sia in ambito pubblico che in quello privato, nel settore dell’educazione finanziaria. Il Legislatore ha così previsto l’adozione di un vero e proprio Piano per la strategia nazionale per l’educazione finanziaria, allargato anche all’ambito finanziario e previdenziale che dovrà essere realizzato dal Comitato predetto. Il Comitato, composto da 11 membri di rilievo istituzionale16, ha il compito di promuovere e programmare iniziative di sensibilizzazione e di educazione finanziaria in linea con il piano per la «Strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale». Il Piano ha tra i suoi obiettivi primari: la definizione di politiche nazionali; la coerenza delle iniziative già presenti e da pianificare rispetto ai fabbisogni dei cittadini; la continuità dell’offerta; la condivisione delle informazioni tra attori 16. I membri sono designati: uno dal Ministro dell’economia e delle finanze, uno dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, uno dal Ministro dello sviluppo economico, uno dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, uno dalla Banca d’Italia, uno dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (CONSOB), uno dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS), uno dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), uno dal Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, uno dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (OCF) (ex art. 24 bis, comma 8 l. n. 15/17).

pubblici e privati che hanno provveduto nel tempo, attraverso le proprie iniziative, a divulgare l’educazione finanziaria.

.


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3. L’analisi del settore 3.1 Lo scenario attuale Nel 2016 si conferma la lenta ripresa dell’economia italiana con i segnali positivi già apparsi nel 2015. Tuttavia, nell’ambito dell’Unione Europea, il Paese mostra ritmi di crescita più contenuti, anche in ragione della maggiore profondità e durata che la fase di recessione ha assunto rispetto agli altri Stati membri. Un periodo durato un decennio che si è rivelato estremamente difficile e complesso. Gli operatori economici, infatti, hanno dovuto operare in condizioni di incertezza, senza quindi poter associare una probabilità al verificarsi di eventi futuri, anziché nelle già consolidate condizioni di rischio, ove al verificarsi di un evento avevano in passato potuto associare una certa probabilità17. In tale contesto, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, anche in questo ultimo difficile decennio, sono stati al fianco dei risparmiatori svolgendo una funzione di supporto e di riferimento nell’individuazione e soddisfazione dei loro bisogni e quindi nell’analisi e nella scelta delle soluzioni di investimento più adeguate. Nel 2016 la raccolta netta complessiva realizzata dalle reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede è stata pressoché in linea con la raccolta del 2015, attestandosi a 33 miliardi di euro. Il patrimonio complessivo rappresentativo dei prodotti finanziari e dei servizi d’investimento distribuiti dalle imprese aderenti ad Assoreti è stato pari a 471,1 miliardi di euro con un aumento dell’8,5% rispetto al 201518. I primi mesi del 2017 sembrano dare conto di una possibile accelerazione degli investimenti visto il miglioramento delle condizioni macroeconomiche che possono, al momento, registrarsi nel panorama economico italiano19. I piani individuali di risparmio (PIR) a lungo termine (introdotti dalla legge dell’11/12/2016, n. 232), fiscalmente incentivati, hanno già raggiunto una raccolta di ca. 3 miliardi in soli 4 mesi del 2017, inducendo il Governo a incrementare la propria stima fino a 20 miliardi di raccolta all’anno.

17. F. Knight, Risk, Uncertainty and Profit, Boston 1921. 18. Fonte: Assoreti - Relazione Annuale 2016. 19. Fonte: Istat - Relazione annuale 2016.


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Con riferimento ai dati dell’albo, che saranno approfonditi in dettaglio nei capitoli successivi, i risultati registrati si pongono pressoché in continuità rispetto ai trend del 2015: − consolidamento dei nuovi iscritti; − cospicuo numero di aspiranti CF; − prevalenza di attivazione di nuovi mandati in favore di dipendenti bancari; − presenza crescente del genere femminile. Per il terzo anno consecutivo si è registrato anzitutto un incremento, seppur di lieve entità, del numero degli iscritti all’albo; i consulenti finanziari sono circa l’1% in più rispetto al 2015. Il numero complessivo di consulenti finanziari è pari a n. 55.111.

Consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede

Grafico 1 - Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo dal 2002 al 2016 -0,3% -2,5%

60.000

-2,7%

-3,5% +1,0% -0,2% -3,8% -4,5% -3,3% -4,3% -1,8% +3,3% +2,8% +1,1%

45.000 30.000 15.000 0 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Dal punto di vista qualitativo tale risultato è ritenuto da OCF espressione di diversi fattori. Da un lato, il processo di consolidamento della categoria, già in atto negli anni precedenti, come peraltro l’opera di razionalizzazione avviata dagli intermediari, è proseguito anche nel 2016. Se si analizzano i provvedimenti di cancellazione su domanda dell’interessato adottati nel corso dell’anno, pari a n. 1.261, si rileva che solo il 35% ha riguardato consulenti finanziari ancora attivi negli ultimi sei mesi, il 42% ha interessato consulenti finanziari inattivi da più di sei mesi ma con almeno un’esperienza professionale, il 23% consulenti finanziari che non hanno mai avuto mandato.


29

Dall’altro, trova conferma uno dei fenomeni più recenti nel settore ossia il maggiore interesse degli istituti di credito verso il collocamento di prodotti e servizi tramite l’offerta fuori sede, fermo restando un approccio distributivo multicanale. In particolare, il 65,1% dei nuovi mandati si riferisce ad operatori con contratto di lavoro dipendente20. Con riguardo all’accesso alla professione, le domande d’iscrizione alla prova sono state n. 4.947, inferiori rispetto al record registrato nel 2015 (n. 6.421), con un numero di candidati risultati idonei pari a 1.771 (nel 2015 erano n. 2.145). Una flessione si evidenzia anche nei provvedimenti d’iscrizione all’albo, pari a n. 2.443, rispetto ai n. 3.583 deliberati nel 2015, ma complessivamente con un saldo positivo finale rispetto alle cancellazioni. Per quanto riguarda, infine, le caratteristiche della popolazione degli iscritti permane il tendenziale invecchiamento della popolazione, non compensato dall’ingresso di giovani consulenti finanziari, con un aumento progressivo dell’età media. Rispetto ai giovani under 30 si registra un modesto margine di miglioramento. In particolare, la percentuale di iscritti nella fascia indicata è pari al 2% (n. 1.083), rispetto al 2015 quando costituivano l’1,7% della popolazione (n. 930 iscritti). Il marginale incremento è in linea con quello registrato anche nel 2015. Si ritiene in ogni caso prudente attendere ulteriori conferme prima di parlare di un’inversione di tendenza, dopo la flessione iniziata nel 2003 e durata oltre un decennio. Circa la popolazione femminile si evidenzia che le donne rappresentano il 20,5%, in aumento rispetto al 2015 quando erano il 19,8%. Nel paragrafo 3.3 si dà conto, in dettaglio, della popolazione femminile dell’albo.

3.2 I nuovi trend I primi mesi del 2017 sembrano confermare i trend positivi del 2016. Con riferimento alla popolazione complessiva dell’albo, i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede risultano essere n. 55.757 - di cui attivi, cioè con mandato, n. 36.929 (66,2%) - pari all’1% in più rispetto al 201621.

20. Cfr. Cap. 4 per il dettaglio dei rapporti aperti nel 2016. 21. Estrazione dati del 13 aprile 2017.


30 Relazione Annuale 2016

Nei primi quattro mesi del 2017 i provvedimenti di iscrizione adottati sono pari a n. 1.169. Il 44,5 % delle iscrizioni si riferisce a consulenti che sono risultati idonei alla prova valutativa, il 47,6% è relativo a iscrizioni per possesso dei requisiti di professionalità e il 7,9% è costituito da re-iscrizioni22. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (n. 975) si registra un incremento. Inoltre, il saldo tra le iscrizioni e le cancellazioni è positivo (+732), superando quello del 2016 (+427). I nuovi mandati sottoscritti dagli intermediari autorizzati sono n. 406 e la maggior parte di questi continua a essere riferita a professionisti dipendenti23. Nel 2017, in linea con le indicazioni e le soluzioni operative già adottate nel 2016 e finalizzate ad una migliore e attenta pianificazione della prova da parte dei candidati, sono state previste cinque sessioni di esame con appelli mensili alternati nelle sedi di Milano e Roma e un appello annuale nelle sedi di Palermo e Venezia a partire dal mese di marzo24. 22. Dati OCF aggiornati al 20 aprile 2017.

La tabella che segue mostra le iscrizioni pervenute fino all’11 maggio 2017,

23. Estrazione dati del 15 maggio 2017.

pari a n. 2.537, che già includono prenotazioni fino alle tornate previste nel mese di dicembre.

24. Cfr. Capitolo 7.

Sede MILANO ROMA MILANO ROMA MILANO PALERMO ROMA MILANO ROMA VENEZIA MILANO ROMA

Sessione Appello SESSIONE I I Appello SESSIONE I II Appello SESSIONE II I Appello SESSIONE II II Appello SESSIONE III I Appello SESSIONE III I Appello SESSIONE III II Appello SESSIONE IV I Appello SESSIONE IV II Appello SESSIONE IV II Appello SESSIONE V I Appello SESSIONE V II Appello

Prenotazioni Prenotazioni Prenotazioni Totale confermate sospese rifiutate Prenotate

% prenotati/ su posti disponibili

Prov.

Prima data esame

Ultima data esame

N. GG

MI

21/02/17

23/02/17

3

399

0

0

399

55%

RM

15/03/17

17/03/17

3

435

0

0

435

81%

MI

04/04/17

07/04/17

4

669

0

0

669

93%

RM

16/05/17

19/05/17

3

373

0

0

373

52%

MI

13/06/17

16/06/17

3

420

68

0

488

68%

PA

20/06/17

21/06/17

1

56

2

0

58

36%

RM

11/07/17

14/07/17

1

35

15

0

50

7%

MI

12/09/17

15/09/17

1

12

3

1

15

2%

RM

03/10/17

06/10/17

1

6

1

0

7

1%

VE

24/10/17

25/10/17

1

16

7

0

23

6%

MI

21/11/17

24/11/17

1

12

4

0

16

2%

RM

12/12/17

15/12/17

1

4

0

0

4

1%

23

2.437

100

1

2.537

34%


31

Per una valutazione più puntuale dell’andamento sarà necessario attendere il secondo semestre; si può, comunque, già rilevare un lieve aumento degli iscritti rispetto alle iscrizioni registrate nelle prime due sessioni d’esame del 2016. Rimane significativa la partecipazione di candidati dipendenti di banca, che hanno dimostrato di essere complessivamente ben preparati per sostenere la prova. La percentuale di idoneità nelle prove già erogate nei primi 5 mesi del 2017 ha raggiunto la soglia del 47,1% (n. 802 idonei su n. 1.702 partecipanti). I candidati under 30 iscritti hanno costituito il 28,6% del totale dei partecipanti, percentuale che sembra al momento avvicinarsi a quella registrata nelle prove valutative nel 2016 (29,9%). Grafico 2 - Prove valutative OCF - candidati under 30 iscritti alle prove valutative Iscrizioni alle prove valutative OCF 1.800 candidati under 30

1.600 1.400

24,6% 37,6%

34,4% 25,6%

1.200

29,9%

20,7%

1.000 800

28,6%

600 400 200 0 2011

2012

2013

2014

2015

2016

I e II Sessione 2017

3.3 La presenza delle donne nella professione Le donne al 31 dicembre 2016 costituiscono: - Il 20,5% (n. 11.319) dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti all’albo - Il 33,9% (n. 828) dei provvedimenti di iscrizione all’albo - Il 34,2% (n. 1.690) delle iscrizioni alle prove valutative - Il 36,1% (n. 502) dei mandati sottoscritti con i neo-iscritti nel 2016* * Il 70,9% dei mandati a consulenti finanziarie iscritte nel 2016 si riferisce a CF dipendenti


32 Relazione Annuale 2016

Nel 2016 le donne iscritte all’albo sono n. 11.319, numero in crescita del 4,7% rispetto al 2015; in particolare, si conferma un aumento di professioniste dipendenti di banca. I provvedimenti di iscrizione sono stati n. 828, pari al 33,9% del totale, in diminuzione del 30,9% rispetto all’anno precedente. In ogni caso, il saldo tra le iscrizioni e le cancellazioni dall’albo che hanno riguardato le donne è stato positivo. Le CF costituiscono il 20,5 % della popolazione totale degli iscritti (erano il 19,8% nel 2015). La percentuale è lievemente superiore con riferimento alle donne con mandato rispetto al totale dei consulenti attivi (20,9%).

3.3.1 I nuovi mandati I mandati sottoscritti dalle consulenti iscritte nell’anno25 sono stati n. 502 (pari al 36,1% del totale), in diminuzione del 34,6% rispetto al 2015 (n. 767, pari al 37,6% del totale). Il 70,9 % dei rapporti si riferisce a dipendenti come per lo scorso anno. Grafico 3 - Mandati con consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, donne e uomini neo-iscritti nel periodo 2012-2016: distribuzione per tipologia di rapporto Mandati CF donne neo-iscritte

Mandati CF uomini neo-iscritti

700

1.600

600

1.400 1.200

500

1.000

400

2012 2013 2014 2015 2016

300 200 100

800 600 400 200 0

0 Agenzia/Mandato

Dipendenti

Agenzia/Mandato

Dipendenti

Se ai mandati con le neo-iscritte all’albo si aggiungono quelli sottoscritti nel corso dell’anno con le consulenti finanziarie “inattive” (cioè che non hanno mai avuto un rapporto con un intermediario) iscritte prima del 2016, complessivamente i nuovi mandati con le donne sono n. 748, in flessione del 42,6% rispetto all’anno 25. Estrazione dati del 24 marzo 2017.

2015 (n.1.304). Anche con riferimento agli uomini il risultato complessivo (n. 1.469) mostra una contrazione, sebbene più contenuta, pari a -34,4%.


33

3.3.2 Le prove valutative Con riferimento alle prove valutative, il 34,2% (pari a n. 1.690) del totale delle domande di iscrizione pervenute è rappresentato dal genere femminile. Il dato è in diminuzione sia in termini assoluti sia in termini relativi rispetto al 2015 (37,1%, pari a n. 2.380). Iscritti alle prove 2013 Genere

Popolazione albo 2013

Iscritti alle prove 2014

Popolazione albo 2014

Iscritti alle prove 2015 %

Popolazione albo 2015 Numero

%

Iscritti alle prove 2016

Numero

%

Numero

%

Numero

%

Numero

%

Numero

F

1.659

35%

8.951

17%

2.107

38%

9.980

19%

2.380

37% 10.816 20%

1.690

34% 11.319 21%

M

3.037

65% 42.359 83%

3.502

62% 43.046 81%

4.041

63% 43.674 80%

3.257

66% 43.792 79%

Totali

4.696

51.310

5.609

53.026

6.421

54.490

4.947

55.111

Sebbene si riscontri che il 69,1% delle donne risultate idonee alla professione a seguito del superamento della prova abbia provveduto a iscriversi all’albo (il 74,3% nel 2015), ad oggi risulta che solo il 32,1% ha ottenuto un mandato da un intermediario (42% nel 2015). Tale dato va letto, comunque, unitamente agli altri indici ed è mitigato dalle tempistiche correlate alle attività e all’apertura del rapporto (mandato) e agli obblighi di comunicazione da parte degli intermediari. Il genere femminile: dalla prova valutativa all’iscrizione all’albo Iscritte alla prova

Partecipanti

Idonee

Iscritte all’albo

Iscritte con mandato

2012 (Estrazione dati al 6 maggio 2013)

1.270

1.071

406

332

120

2013 (Estrazione dati al 10 aprile 2014)

1.659

1.418

669

564

425

2014 (Estrazione dati al 7 maggio 2015)

2.107

1.891

880

704

379

2015 (Estrazione dati all’8 aprile 2016)

2.380

2.047

864

642

363

2016 (Estrazione dati al 12 maggio 2017)

1.690

1.471

661

457

212

Anno

Anche nel 2017 è confermato l’interesse delle donne verso la professione, tenuto conto che il 37,5% (n. 704) delle domande di iscrizione alle prime due sessioni di prove valutative è pervenuto da candidate donne.

Numero

%

Popolazione albo 2016 Numero

%


34 Relazione Annuale 2016

4. La composizione e le attività dell’albo 4.1 Le caratteristiche e la distribuzione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede I numeri dell’albo - sintesi al 31 dicembre 2016 - N. 55.111 i CF iscritti all’albo: n. 11.319 donne (21%) e n. 43.792 uomini (79%); - N. 36.576 i CF che esercitano effettivamente la professione operando per soggetti abilitati (banche, sim, sgr); - N. 2.443 i nuovi CF iscritti all’albo; - N. 2.224 i CF cancellati dall’albo; - Il 52% dei CF iscritti all’albo ha almeno 50 anni, il 36% ha tra 40 e 50 anni, il 10,5% ha tra 30 e 40 anni, il 2% ha meno di 30 anni; - Il 59% dei CF iscritti all’albo risiede nelle regioni del nord, il 40,9% nel centro, sud e isole.

26. Si rappresenta che il dato per gli anni 2014 e 2015 non include i provvedimenti di cancellazione nei confronti di CF il cui iter non era concluso al 31 dicembre. Per i dettagli si rinvia alle Relazioni degli anni precedenti. 27. Il dato include circa 400 consulenti finanziari soggetti a procedimenti di cancellazione il cui iter non si è concluso il 31 dicembre 2016. Ad esempio, a seguito dell’applicazione delle policy sulla privacy adottate da OCF a partire da gennaio 2014, i provvedimenti di cancellazione per mancato pagamento nei termini dei contributi OCF/Consob acquistano efficacia al momento della notifica al destinatario, con conseguente dilatazione della durata dei procedimenti stessi.

Anno26

N. consulenti finanziari

Variazione %

2000

49.856

2001

59.645

19,6%

2002

66.749

11,9%

2003

66.559

-0,3%

2004

64.871

-2,5%

2005

63.124

-2,7%

2006

60.902

-3,5%

2007

61.531

1,0%

2008

61.429

-0,2%

2009

59.070

-3,8%

2010

56.416

-4,5%

2011

54.581

-3,3%

2012

52.261

-4,3%

2013

51.310

-1,8%

2014*

53.026

+3,3%

2015*

54.490

+2,8%

2016

55.111

+1,1%

* vedi nota n. 26

Al 31 dicembre 2016 il numero degli iscritti dell’albo è pari a 55.11127, di cui attivi (con mandato) 36.576 (66,4%) e non attivi (senza mandato) 18.535 (33,6%) (cfr. grafico n. 4).


35

La popolazione degli iscritti è aumentata rispetto al 2015 dell’1,1%, avuto riguardo delle iscrizioni (n. 2.443) e delle cancellazioni (n. 2.224) deliberate in corso d’anno28. Grafico 4 - Analisi della popolazione degli iscritti all’albo dal 2009 al 2016 Consulenti finanziari attivi Consulenti finanziari non attivi

Consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede 60.000 50.000

36,6%

35,6%

40.000

37,1%

36,8%

37,1%

35,9%

33,4%

33,6%

30.000 20.000

63,4%

64,4%

62,9%

63,2%

62,9%

64,1%

66,6%

66,4%

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

10.000 0

La Sezione territoriale II (nord Italia) ha la maggiore concentrazione di iscritti, con una percentuale pari al 59,1% (n. 32.555). In Lombardia si registra inoltre la più alta presenza di consulenti finanziari, pari al 21,4% del totale della popolazione. Alla Sezione territoriale I (Italia centro-sud e isole) fa riferimento il restante 40,9% degli iscritti. La

Sezione

I

ha

registrato

un

incremento dello 0,3% e la Sezione II dell’1,7%.

SEZIONI TERRITORIALI

Sezione II Milano Sezione I Roma

CF N.

CF %

CF Attivi %

CF non Attivi %

SEZIONE I - CENTRO-SUD

22.556

40,9%

65,2%

34,8%

SEZIONE II - NORD

32.555

59,1%

67,2%

32,8%

TOTALE

55.111

66,4%

33,6%

28. Il dettaglio dei provvedimenti adottati nel corso del 2016 è descritto al paragrafo 4.2.


36 Relazione Annuale 2016

L’incremento degli iscritti ha interessato le fasce di età sopra i 50 anni e i consulenti under 30. Le fasce centrali comprese tra i 30 e i 50 anni sono diminuite. Si conferma anche nel 2016 il graduale processo d’invecchiamento della popolazione iniziato nel 2000 e non sufficientemente compensato dagli ingressi di consulenti dipendenti di banca mediamente più giovani. I consulenti under 30 sono in aumento per il secondo anno consecutivo e costituiscono il 2% del totale. La tabella e il grafico che seguono rappresentano il fenomeno descritto. Fasce d'età

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

∆%

1.892

1.497

1.247

1.027

917

858

930

1.083

16,5%

30-39 anni

14.985

12.625

10.729

8.887

7.582

6.544

6.172

5.762

-6,6%

40-49 anni

22.508

21.976

21.512

20.779

20.588

21.046

20.717

19.775

-4,5%

50-65 anni

17.791

18.344

18.883

19.219

19.735

21.872

23.604

25.103

6,4%

1.894

1.974

2.210

2.349

2.488

2.706

3.067

3.388

10,5%

59.070

56.416

54.581

52.261

51.310

53.026

54.490

55.111

1,1%

<30 anni

>65 anni Totale

Gli iscritti all’albo hanno raggiunto l’età media di 50 anni. L’87,6% dei consulenti ha un’età superiore ai 40 anni. Il 51,7% supera i 50 anni e il 6,1% ha oltre 65 anni. Grafico 5 - Dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016 distinti per fasce di età > 65 anni

6,1%

Fasce d’età

50-65 anni

45,5%

40-49 anni

35,9%

10,5%

30-39 anni < 30 anni

2,0%

0

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede

30.000


37

Dall’analisi dei dati emerge un sostanziale allineamento tra l’età media della popolazione attiva e quella degli iscritti all’albo: • l’82% dei consulenti in attività si concentra nelle fasce di età compresa tra i 40 e i 65 anni, analogamente al 2015; • poco più della metà dei consulenti finanziari attivi (il 51,4%) ha più di 50 anni. % consulenti attivi per fascia d’età

Fasce d’età <30 anni

2,0%

30-39 anni

10,4%

40-49 anni

36,2%

50-65 anni

45,7%

>65 anni

5,6%

L’età media all’interno delle prime 10 reti presenta una significativa oscillazione compresa tra i 47 e i 52 anni, come nel 2015. Età media dei consulenti con mandato al 31 dicembre 2016 nei primi 10 intermediari* Intermediario

N. CF

Età media

A.

4.317

47,2

B.

3.497

52,1

C.

2.632

48,1

D.

2.306

51,9

E.

2.160

50,6

F.

1.846

51,7

G.

1.822

47,2

H.

1.638

51,4

I.

1.388

50,5

J.

1.368

51,7

* Estrazione senza aggregazione per gruppo societario

I consulenti finanziari sono portatori di una significativa esperienza professionale29, considerato che quasi il 50% è iscritto all’albo da non meno di 15 anni e che il 52% dei consulenti che ha avuto un mandato presenta un’anzianità lavorativa superiore a 10 anni.

29. I calcoli relativi alla durata complessiva di iscrizione e di esperienza professionale includono rispettivamente periodi di permanenza nell’albo e rapporti con intermediari anche non continuativi.


38 Relazione Annuale 2016

Con riferimento ai periodi di iscrizione all’albo (cfr. grafico n. 6): • il 77% dei consulenti risulta essere iscritto per un periodo complessivo superiore a 5 anni e il 64% superiore a 10 anni; • i professionisti con un’anzianità inferiore ai 5 anni sono pari al 22,6%. Sebbene l’andamento sia pressoché analogo a quello del 2015, va evidenziato come, rispetto allo scorso anno, il numero degli iscritti da meno di 2 anni risulti dimezzato (dal 15,8% al 7,1%) mentre raddoppiano quelli con iscrizione tra i 3 e i 5 anni (dal 7,2% al 15,5%). Con riferimento ai periodi di anzianità lavorativa: • la netta maggioranza (70%) dei consulenti iscritti all’albo è portatrice di un’esperienza professionale complessiva non inferiore ai 6 anni (cfr. grafico n. 7); • la maggior parte dei n. 18.535 consulenti non attivi al 31 dicembre 2016 (cioè il 61,3%) ha maturato un’esperienza professionale nel settore. Il 13,0% (n. 7.177) degli iscritti non ha mai avuto un mandato con un intermediario. I risultati esposti confermano che i consulenti finanziari hanno una posizione professionale consolidata grazie ad un importante patrimonio di relazioni, esperienza e competenze maturate, indicazione che ben si riscontra osservando anche la durata dei mandati correnti sottoscritti dai consulenti; infatti, il 53,5% dei consulenti finanziari in attività ha sottoscritto il mandato corrente (cioè opera con la stessa azienda) da almeno 6 anni (cfr. grafico n. 8). Grafico 6 - Dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016 distinti per periodo complessivo d’iscrizione all’albo

Durata complessiva di iscrizione

maggiore di 15 anni

49,5%

tra 11 e 15 anni

14,4%

tra 6 e 10 anni

13,5%

tra 3 e 5 anni

15,5%

minore o uguale a 2 anni

7,1%

0

5.000

10.000 15.000 Consulenti finanziari

20.000

25.000


39

Durata esperienza professionale complessiva

Grafico 7 - Dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo al 31 dicembre 2016 distinti per fasce di durata dell’esperienza professionale complessiva superiore a 15 anni

37%

15%

tra 11 e 15 anni tra 6 e 10 anni

18%

tra 3 e 5 anni

18%

minore o uguale a 2 anni

12%

0

5.000

10.000

15.000

20.000

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede

Grafico 8 - Dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo attivi (con mandato) al 31 dicembre 2016 distinti per fasce di durata del mandato corrente

Durata mandato corrente

maggiore di 15 anni

16,7%

tra 11 e 15 anni

14,1%

tra 6 e 10 anni

22,7%

tra 3 e 5 anni

20,9%

minore o uguale a 2 anni

25,5%

0

3.000 6.000 9.000 Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con mandato

12.000

Al fine di una puntuale visione d’insieme dello scenario, giova prendere in considerazione anche la distribuzione dei consulenti finanziari nelle reti. Nelle prime dieci reti opera il 63% dei consulenti in attività e l’80% nelle prime 20. Il settore è caratterizzato da una forte concentrazione; infatti gli intermediari autorizzati e attivi (per attivi si intende con almeno un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede con rapporto aperto) sono n. 287.


40 Relazione Annuale 2016

I mandati (rapporti) aperti nel 2016 sono stati n. 5.346, in aumento dello 0,8% rispetto al 2015. Il 41,5% è rappresentato da nuovi mandati30 (cfr. grafico n. 9) e il restante 58,5% da cambi di rapporto (c.d. “cambi di casacca”). I nuovi mandati sono diminuiti del 37,4%. Per quanto attiene i cambi di rapporto, spostamenti avvenuti internamente ad alcuni grandi gruppi bancari nel 2016 spiegano l’aumento del 77,7% registrato rispetto al 2015. Qualora il dato fosse analizzato non considerando i movimenti “infragruppo”, i cambi di rapporto registrerebbero infatti un decremento del 22,6% e costituirebbero solo il 38% del totale dei rapporti mentre i nuovi mandati si attesterebbero più rappresentativamente al 62%. Grafico 9 - Composizione dei rapporti aperti dagli intermediari nel 2015 e nel 2016 Cambi di rapporto Nuovi mandati

Rapporti aperti dagli intermediari 6000 5000 4000

33,2% 58,5%

3000 2000

66,8% 41,5%

1000 0

2015

2016

Analizzando i nuovi mandati in ragione della tipologia del rapporto, la flessione generale registrata rispetto al 2015 non ha sostanzialmente modificato la loro composizione; infatti, la maggior parte continua a essere riferita ai dipendenti (65%) mentre la restante ai consulenti finanziari che hanno un contratto di agenzia/mandato (35%) (cfr. grafico n. 10). 30. Rapporti aperti dagli intermediari autorizzati con i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede iscritti nel 2016 o prima del 2016 che non hanno mai avuto un mandato.

Il 2012 è stato l’ultimo anno nel quale i nuovi mandati attribuiti ai consulenti finanziari agenti/mandatari hanno superato i nuovi mandati attribuiti ai consulenti dipendenti. Nel grafico sottostante si osserva inoltre come dopo il 2012 risulti anzi invertita la proporzione tra le due tipologie riferite ai nuovi mandati.


41

Grafico 10 - Nuovi mandati con dettaglio della “tipologia di rapporto” nel periodo 2012-2016 CF agenti/mandatari CF dipendenti

Nuovi mandati 4000 3500 24,4%

3000 28,2%

2500 2000

1000 500 0

34,9%

42,5%

1500

71,8% 60,7%

75,6% 65,1%

57,5%

39,3%

2012

2013

2014

2015

2016

4.2 I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo Le istruttorie condotte dall’Organismo nel 2016 sono state oltre 23.600. L’impegno è sostenibile, considerato l’attuale organico31, in virtù dell’elevato livello di informatizzazione dell’albo e dello sviluppo del sito web www.organismocf.it come portale di servizi. Le Sezioni territoriali hanno condotto circa 13.500 istruttorie (escluse le domande di iscrizione alla prova valutativa), costituite per il 65,4% da operazioni di variazione (intermediario, luogo di conservazione della documentazione, residenza) e per la restante parte da iscrizioni e cancellazioni. Alle operazioni di variazione degli elementi informativi effettuate dalle Sezioni territoriali32 si vanno ad aggiungere quelle attive nell’area del portale web riservata ai soggetti abilitati (segnalazioni di inizio/fine rapporto e tipo rapporto), automaticamente elaborate dal sistema, pari a circa 10.20033. Rispetto al 2015 si è registrata una leggera diminuzione delle operazioni di variazione, iscrizioni e cancellazioni dall’albo. I grafici che seguono forniscono un’immediata percezione dell’andamento generale delle istruttorie condotte nell’anno.

31. Cfr. Appendice, Gli uffici e le funzioni. 32. Cfr. Appendice per una descrizione della struttura organizzativa di OCF. 33. Dal 2 aprile 2013 i soggetti abilitati accreditati inseriscono direttamente dal Portale OCF, attraverso l’apposita area riservata agli intermediari, le variazioni del rapporto e della tipologia del rapporto (agenzia, dipendente, mandato) dei propri consulenti aggiornando in modo protetto e controllato i dati di pertinenza. Tale canale di comunicazione integra quelli a disposizione degli intermediari (telefono, fax, indirizzo e-mail dedicato, indirizzo PEC). L’apertura del canale informatizzato, oltre a consentire l’eliminazione di migliaia di comunicazioni cartacee e della gestione manuale nel sistema, ha portato benefici di efficienza organizzativa e, soprattutto, di innalzamento della qualità dei dati stessi inseriti già alla ”fonte”, con riduzione delle tempistiche di aggiornamento dell’albo e pubblicazione dell’informazione. Conseguentemente, le Sezioni territoriali hanno potuto incrementare le attività di controllo e di rettifica delle posizioni dei consulenti finanziari all’interno dell’albo oltre a risultare maggiormente efficaci nel supporto agli stessi intermediari per la gestione delle casistiche complesse (fusioni, incorporazioni, cessioni, contenziosi). Le caratteristiche del funzionamento del canale informatizzato innalzano, inoltre, i livelli di tutela del mercato. Hanno, infatti, eliminato la possibilità che possa essere assegnato un nuovo mandato a un consulente in costanza di mandato con altro intermediario.


42 Relazione Annuale 2016

Grafico 11 - Numero di operazioni di variazione effettuate Area Intermediari Sezioni territoriali

N. variazioni 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Grafico 12 - Numero di provvedimenti di iscrizione e cancellazione adottate dall’Organismo Cancellazioni Iscrizioni Log. (Iscrizioni)

N. iscrizioni e cancellazioni 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

L’Organismo ha complessivamente adottato nel 2016 n. 78 delibere, pubblicate nel bollettino elettronico di OCF sul portale www.organismocf.it. Il quadro dei provvedimenti include n. 2.443 provvedimenti di iscrizione all’albo, così suddivisi: • per superamento della prova valutativa n. 1.580 (64,7%); • per possesso dei requisiti di professionalità (per diritto) n. 863 (35,3%) di cui n. 234 re-iscrizioni. Rispetto al 2015 si rileva una diminuzione dei provvedimenti di iscrizione del 31,8%. Nel dettaglio, le iscrizioni per superamento della prova valutativa sono diminuite del 21,2% e le iscrizioni per possesso dei requisiti di professionalità si sono ridotte del 45,3%.


43

Anno Iscrizioni

2012

2013

2014

2015

2016

∆%*

Iscrizione per superamento della prova

775

1.690

1.523

2.004

1.580

-21,2%

Iscrizione “di diritto”

750

979

3.587

1.579

863

-45,3%

1.525

2.669

5.110

3.583

2.443

-31,8%

Totale * confronto 2016-2015

Nella suddivisione dei provvedimenti di iscrizione all’albo per fasce di età, il segmento compreso tra i 40 ed i 50 anni si conferma essere il più numeroso (pari a n. 830). In generale, si è assistito ad una diminuzione in termini assoluti dei provvedimenti di iscrizione per tutte le fasce, eccezione fatta per quella under 30 che registra un incremento del 17%. N. iscrizioni 2012

Fasce d’età

% per N. fascia iscrizioni di età 2013

% per N. fascia iscrizioni di età 2014

% per N. fascia iscrizioni di età 2015

% per N. fascia iscrizioni di età 2016

% per fascia di età

<30 anni

250

16,4%

260

9,7%

248

4,9%

349

9,7%

421

17,2%

30-39 anni

398

26,1%

610

22,9%

722

14,1%

961

26,8%

620

25,4%

40-49 anni

541

35,5%

1.159

43,4%

2.207

43,2%

1.356

37,8%

830

34,0%

50-65 anni

326

21,4%

618

23,2%

1.901

37,2%

899

25,1%

557

22,8%

10

0,7%

22

0,8%

32

0,6%

18

0,5%

15

0,6%

>65 anni Totale

1.525

2.669

5.110

3.583

2.443

Per quanto riguarda le iscrizioni all’albo per superamento della prova, si rileva lo stesso andamento in diminuzione riscontrato in via generale, salvo riscontrare che la fascia di età più numerosa è quella tra i 30 e i 40 anni. Le iscrizioni per superamento della prova relative ai giovani under 30 sono le uniche in aumento (+21%).

Fasce d’età

Iscrizioni 2012 Iscrizioni 2013 Iscrizioni 2014 Iscrizioni 2015 Iscrizioni 2016 per superamento per superamento per superamento per superamento per superamento della prova della prova della prova della prova della prova

∆%*

<30 anni

246

260

247

346

418

20,8%

30-39 anni

286

465

472

747

523

-30,0%

40-49 anni

189

691

546

622

413

-33,6%

50-65 anni

54

274

258

289

226

-21,8%

775

1.690

1.523

2.004

1.580

-21,2%

Totale * confronto 2016-2015


44 Relazione Annuale 2016

Avuto riguardo alla distribuzione sul territorio dei provvedimenti d’iscrizione si rileva che il 62% ha interessato il nord Italia mentre il 38% il centro-sud e le isole. Emerge, infine, che n. 1.299 consulenti iscritti nel 2016 hanno ottenuto un mandato nello stesso anno (nel 2015 n. 1.958). I provvedimenti di cancellazione dall’albo hanno riguardato complessivamente n. 2.224 consulenti, di cui: − cancellazioni a domanda n. 1.261 − cancellazioni per mancato pagamento nei termini del contributo di vigilanza e/o di tenuta dell’albo n. 884 − cancellazioni per decesso n. 77 − cancellazioni per perdita dei requisiti n. 2 (n. 1 per perdita del requisito di onorabilità e n. 1 per situazione impeditiva). È opportuno evidenziare che ai provvedimenti citati si aggiungono n. 38 provvedimenti di radiazione adottati dalla Consob nel corso dell’anno (nel 2015 erano n. 83). Nel 2016, i provvedimenti cautelari e sanzionatori sono stati complessivamente n. 100 (n. 152 nel 2015) e hanno riguardato un numero esiguo di consulenti finanziari, pari allo 0,3% dei consulenti attivi, agenti o dipendenti34. I provvedimenti di cancellazione sono diminuiti complessivamente di circa il 20% rispetto all’anno precedente; quelli su domanda dell’interessato sono aumentati di quasi il 5% mentre quelli per mancato pagamento dei contributi sono scesi di circa il 40%. Anno Cancellazioni*

2012

2013

2014

2015

2016

∆%**

Cancellazioni a domanda

2.327

1.931

1.768

1.206

1.261

4,6%

Cancellazioni per mancato pagamento dei contributi nei termini

1.382

1.594

525

1.466

884

-39,7%

7

5

2

4

2

-50,0%

3.716

3.530

2.295

2.676

2.147

-19,8%

Cancellazioni perdita requisiti Totale * sono escluse le cancellazioni per decesso ** confronto 2016-2015

Analizzando i provvedimenti di cancellazione in base alla distribuzione sul 34. Fonte: Consob, Relazione per l’anno 2016. Roma, 31 marzo 2017.

territorio si rileva come il 54% dei provvedimenti di cancellazione abbia riguardato consulenti del nord Italia e il restante 46% quelli del centro-sud.


45

Durante l’anno, nessun ricorso giurisdizionale contro i provvedimenti adottati dall’Organismo è stato proposto, mentre sono stati esaminati dalla Consob n. 2 reclami, per i quali l’Autorità si è pronunciata nel senso del non accoglimento oppure della manifesta infondatezza.

4.3 I controlli sui richiedenti l’iscrizione e sugli iscritti all’albo L’Organismo, in attuazione di quanto previsto dal D.M. n. 472/1998 e dal Regolamento di Organizzazione e Attività, provvede attraverso le Sezioni territoriali a effettuare accertamenti sia per l’iscrizione e per il mantenimento dei requisiti di onorabilità (art. 1) e di professionalità (artt. 3 e 4), sia per verificare l’assenza di situazioni impeditive (art. 2). OCF esercita un controllo anche nei confronti dei soggetti che versano in situazioni impeditive previste dal decreto citato; in particolare, l’ipotesi di maggior rilievo riguarda soggetti che hanno assunto in un determinato arco temporale posizioni apicali in imprese operanti nel settore creditizio, finanziario, mobiliare o assicurativo sottoposte ad amministrazione straordinaria o a liquidazione coatta amministrativa. Al fine di uno svolgimento efficace e celere dei propri compiti, l’Organismo, nel corso del 2016, ha continuato a dialogare con le Autorità e le Istituzioni e ha mantenuto la collaborazione con le Amministrazioni, in particolar modo per quanto attiene ai flussi di informazioni necessari per effettuare i controlli sui soggetti iscrivendi e su quelli già iscritti. Rispetto al 2015, OCF ha incrementato il numero di controlli sui requisiti di onorabilità degli iscritti, come dettagliato più avanti. Sintesi dei controlli OCF 2016 Sui richiedenti l’iscrizione

Sugli iscritti

Requisiti di onorabilità

Requisiti di professionalità

Requisiti di onorabilità

Requisiti di professionalità

2.449

435

3.481

126

Rapporti con Verifiche Situazioni Intermediari anagrafiche impeditive 2.468

447

300

Totale 9.706


46 Relazione Annuale 2016

4.3.1 I controlli sui richiedenti l’iscrizione all’albo In occasione della presentazione della domanda di iscrizione all’albo, l’Organismo effettua una verifica, in via generalizzata e preventiva, sui requisiti previsti dal D.M. n. 472/1998 provvedendo, così, ad accertare la veridicità di quanto dichiarato dall’aspirante consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede presso le Autorità e gli Enti competenti. Nell’anno 2016 non si registrano istanze di iscrizione messe agli atti per mancanza dei requisiti di onorabilità, mentre i soggetti non iscritti per insufficienza dei requisiti di professionalità risultano essere stati n. 6. L’esiguo numero di domande di iscrizione messe agli atti è dovuto all’interazione che, anche a livello umano e di prassi, si è sempre più consolidata tra soggetti interessati/intermediari e l’Organismo. Le istruttorie svolte nel 2016 hanno condotto all’accoglimento di n. 2.443 domande di iscrizione.

4.3.2 I controlli sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede Le verifiche sugli iscritti all’albo hanno come principale obiettivo quello di garantire il permanere nell’albo dei soli soggetti in possesso dei requisiti previsti per l’esercizio della professione nel pieno rispetto della disciplina vigente e delle esigenze del mercato. Viene assicurato, inoltre, un continuo e costante impegno per l’aggiornamento dell’albo e per l’applicazione di criteri di trasparenza e di correttezza dei dati a disposizione di tutti i soggetti interessati. Segnatamente, i controlli hanno ad oggetto i requisiti di professionalità e onorabilità, nonché gli obblighi di comunicazione degli iscritti e dei soggetti abilitati, ai sensi degli artt. 103 e 103-bis del Regolamento Intermediari Consob. Attraverso una procedura informatizzata ad hoc vengono selezionati i nominativi da sottoporre a controllo. L’attività di estrazione si fonda su parametri predefiniti e regolati internamente che includono “indicatori di rischio” rivelatisi, nel tempo, efficaci.


47

Nel 2016 sono stati estratti e controllati sulla base di tali indicatori n. 2.924 nominativi (inclusi nella tabella del par. 4.3 “Sintesi dei controlli OCF 2016”) che hanno contribuito alle segnalazioni effettuate alla Consob (riportate nella tabella seguente, “Esiti dei controlli sui requisiti di onorabilità”). L’Organismo provvede ad effettuare i controlli necessari ogni qual volta riceva segnalazioni o venga a conoscenza di presunte irregolarità commesse da iscritti. Le principali fonti di notizie sono indagini di polizia giudiziaria, media e web. Al fine di monitorare la possibile perdita del requisito di onorabilità, ove venga comminata una condanna irrevocabile nei casi prescritti dalla normativa, l’Organismo verifica periodicamente i procedimenti penali in corso per i soggetti già iscritti all’albo. L’Organismo comunica tempestivamente alla Consob, unitamente alla documentazione utile per la valutazione, le informazioni e le circostanze rilevanti, acquisite durante i controlli, ai fini dello svolgimento dell’attività di vigilanza sui consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e dell’eventuale adozione dei provvedimenti cautelari previsti dall’articolo 55, comma 2, del TUF. Per quanto riguarda il requisito di onorabilità, nel 2016 sono stati sottoposti a controllo n. 5.930 soggetti. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento (+54%) delle verifiche sui requisiti di onorabilità dei già iscritti, complessivamente pari a n. 3.481. In ragione dei controlli posti in essere, l’Organismo ha segnalato alla Consob, per l’avvio di eventuali procedimenti di vigilanza, n. 37 consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; alla luce di tali controlli, risultano essere stati attivati n. 2 procedimenti di cancellazione conclusi con l’adozione delle relative delibere di cancellazione dall’albo ex art. 1 D.M. n. 472/1998. Esiti dei controlli sui requisiti di onorabilità

N.

Segnalazioni a Consob

Provvedimenti di cancellazione ex art. 1 D.M. n. 472/1998

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede con carichi pendenti rilevanti

In corso di istruttoria

Inviate

Attivati

Conclusi

37

/

37

2

2


48 Relazione Annuale 2016

Inoltre l’Organismo procede alla verifica del titolo di studio dichiarato dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede. Nel 2016 tali controlli, riferiti a un campione del 5% degli iscritti nei precedenti due semestri, hanno riguardato n. 126 soggetti per i quali non sono emerse criticità. Nell’ambito dei controlli effettuati dall’Organismo si segnala che n. 1 intermediario è stato sottoposto a verifica a seguito dell’adozione di provvedimenti di amministrazione straordinaria e liquidazione coatta amministrativa di imprese operanti nel settore finanziario, creditizio e mobiliare, per un totale di n. 300 soggetti con incarichi di gestione, direzione e controllo; tali controlli sono stati effettuati al fine di verificare se nella composizione degli organi societari vi fossero consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ricadenti nelle situazioni impeditive previste dalla normativa. Nel corso del 2016, non sono stati avviati procedimenti di cancellazione di soggetti esercenti funzioni di gestione. Nell’anno è stato concluso n. 1 procedimento avviato nel 2015 con l’adozione di n. 1 delibera di cancellazione (cfr. tabella riassuntiva sotto riportata). Il provvedimento di cancellazione non è stato oggetto di impugnazione. Controlli ex art. 2 D.M. n. 472/1998 - Sussistenza situazioni impeditive

N.

Intermediari controllati colpiti da provvedimento di gestione della crisi

Consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede

Procedimenti in corso

Procedimenti archiviati

Provvedimenti di cancellazione adottati

1

/

/

/

1


49

5. La prova valutativa 5.1 I risultati del 2016 Nel 2016 è stato definito un nuovo calendario di prove valutative con appelli mensili alternati nelle sedi di Milano e di Roma con l’obiettivo, da un lato, di sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro degli aspiranti consulenti finanziari e, dall’altro, di favorire le esigenze organizzative e di pianificazione degli intermediari autorizzati. Ulteriori due appelli annuali, a Palermo e a Venezia35, sono stati previsti in considerazione dell’importante bacino di utenza costituito dalle due città poste all’estremo sud Italia e al Nord-est. La possibilità di prenotarsi online alla prova valutativa è stata estesa all’intero anno e non più solo alle sessioni temporalmente più prossime. Le prove hanno avuto inizio a marzo e sono terminate a dicembre. Le funzionalità e le caratteristiche di rigorosa selettività della prova valutativa OCF sono state mantenute inalterate. La prova valutativa si è articolata in cinque sessioni a cui hanno partecipato n. 4.307 candidati a fronte di n. 4.951 domande di iscrizione ricevute (di cui n. 4.947 confermate), con una percentuale di successi pari al 41,1%. Gli aspiranti consulenti finanziari idonei alla professione sono stati complessivamente n. 1.771. N. domande di iscrizione

N. partecipanti (A)

% partecipanti

N. abilitati (B)

% abilitati (B/A)

SESSIONE I

506

463

91,5%

213

46,0%

SESSIONE II

1.184

1.070

90,4%

474

44,3%

SESSIONE III

1.168

1.007

86,2%

395

39,2%

SESSIONE IV

889

740

83,2%

258

34,9%

SESSIONE V

1.200

1.027

85,6%

431

42,0%

Totale

4.947

4.307

87,1%

1.771

41,1%

Sessioni 2016

Senza tener conto dei soggetti che hanno ripetuto l’esame in più sessioni, alle prove hanno partecipato n. 3.181 candidati (n. 4.474 nel 2015).

35. Nel 2015, le sedi nelle quali si sono tenute le prove valutative sono state otto con tornate di esame distribuite su tre sessioni. In dettaglio, le sedi sono state: Bari, Bologna, Cagliari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Venezia. Negli anni precedenti anche le città di Ancona, Bolzano, Firenze e Torino hanno ospitato le prove valutative per l’accesso alla professione. A seguito degli approfondimenti condotti negli anni di operatività dell’Organismo sui risultati delle prove, nel 2016 è stato definito il nuovo calendario.


50 Relazione Annuale 2016

Rispetto al 2015 si è registrata una significativa flessione delle iscrizioni alle prove valutative. A tal proposito giova ricordare che lo scorso anno è stato raggiunto il numero record di iscrizioni da quando è operativo l’Organismo (2009), come ben si desume dal grafico n. 13. Per quanto attiene la percentuale di effettiva partecipazione (rispetto al numero di domande presentate), questa si assesta all’87,1%, in aumento rispetto al 2015 (pari all’86,2%). Analizzando l’affluenza alle singole sessioni di prova, la seconda è stata quella con il maggior numero di partecipanti, pari a n. 1.070, nel 2016. La terza sessione di prove del 2015, con i suoi n. 2.427 partecipanti, rimane, comunque, quella con la maggior affluenza dal 2009 a oggi. Grafico 13 - Andamento storico delle prove valutative Prove valutative OCF

Iscrizioni Partecipanti

7.000

6.421

6.000 5.000 4.000

5.609

5.308 4.052

3.586

3.303

2.810

2.000

1.340

888

608

1.000 2009

2010

2011

4.947 4.307

4.005

3.942

4.063

5.535

4.935

4.696

3.000

0

Idonei Lineare (Idonei)

3.361

1.689

1.212

2012

2013

2.094

2014

2.145

2015

1.771

2016

La sede di Milano, anche quest’anno, si conferma quella con il maggior afflusso di aspiranti consulenti, avendo ospitato ben oltre la metà dei partecipanti (il 62,7%, pari a n. 2.700) e ottenendo la più alta percentuale di idoneità (il 44% pari a n. 1.188).


51

Sede

N. iscritti alle prove

N. partecipanti

% partecipanti

N. idonei

% idonei

3.094

2.700

87,3%

1.188

44,0%

101

91

90,1%

24

26,4%

1.563

1.354

86,6%

489

36,1%

189

162

85,7%

70

43,2%

4.947

4.307

87,1%

1.771

41,1%

Milano Palermo Roma Venezia Totale

Il voto medio dei partecipanti alla prova è stato pari a 73/100 mentre quello degli abilitati a 86,6/100. Si ricorda che per il superamento della prova valutativa è necessario conseguire un punteggio minimo pari a 80/100. La prima sessione ha registrato il voto medio complessivo più alto (74,7/100); mentre per la seconda sessione il voto medio più alto conseguito dai candidati idonei è stato pari a 87/100. Negli otto anni di prove valutative OCF, il voto medio dei partecipanti è migliorato significativamente, assestandosi intorno ai 70/100. Il voto medio dei soli idonei, invece, presenta un andamento più regolare oscillante tra 86/100 e 88/100, come si evince dal grafico che segue. Grafico 14 - Andamento storico dei risultati delle prove valutative in termini di voto medio voto medio idonei 100 90

87

80 70

voto medio partecipanti

Poli (voto medio partecipanti)

88

87

88

87

86

67

68

70

72

73

72

73

2010

2011

2012

2014

2015

2016

87

86

59

60 50 40 30 20 10 0 2009

2013


52 Relazione Annuale 2016

I quesiti utilizzati per le prove sono periodicamente oggetto di accurate indagini al fine di verificarne la difficoltà empirica. Dalla tabella che segue si evince come i quesiti somministrati siano ben equilibrati con una percentuale di “Risposte errate” che, in funzione dell’argomento, ha mediamente una bassa oscillazione compresa tra il 26,0% e il 30,5%. La materia più complessa per i candidati si conferma essere, anche per il 2016, “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”. Numero di domande somministrate

% per materia

% risposte corrette

% risposte errate

Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede

103.440

40%

72,6%

27,4%

Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria; finanza comportamentale

81.890

32%

73,3%

26,7%

Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario

25.860

10%

73,8%

26,2%

Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo

25.860

10%

69,5%

30,5%

Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale

21.550

8%

74,0%

26,0%

258.600

100%

Descrizione

Totale

5.2 Le caratteristiche dei candidati alla prova valutativa Al fine di comporre un quadro completo dei candidati iscritti alle prove valutative si fornisce il dettaglio sull’età e sul titolo di studio. L’età media degli iscritti alle prove del 2016 è di 36,3 anni (era di 37,5 nel 2015). L’abbassamento dell’età media, registrato rispetto all’anno precedente, si accompagna ad un aumento del numero di candidati iscritti tra i 18 ed i 40 anni di età, pari al 66%. Quasi il 30% è costituito da giovani sotto i 30 anni, anch’esso in aumento rispetto allo scorso anno quando erano circa il 25%.


53

Fascia d’età candidati iscritti alle prove

2012%

2013%

2014%

2015%

2016%

<30 anni

34,4%

25,6%

20,7%

24,6%

29,9%

30-39 anni

36,3%

32,5%

35,7%

36,4%

36,4%

40-49 anni

22,7%

28,6%

28,0%

25,6%

23,1%

50-65 anni

6,6%

13,2%

15,6%

13,4%

10,6%

>65 anni

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

0,0%

Oltre la metà dei candidati che hanno presentato domanda di iscrizione alla prova valutativa è in possesso di laurea (52%). Il dato sancisce una tendenza in crescita ormai netta. Nel 2015 erano, infatti, pari al 47,5% e nel 2014 pari al 45,2%; mentre nel quinquennio precedente questi si attestavano intorno al 40%. Se si analizza la composizione dei candidati per fasce di età e titolo di studio si rileva che il 60,3% degli aspiranti al di sotto dei 40 anni è laureato. Al contrario, gli aspiranti over 40 sono per il 64,4% in possesso di diploma di scuola secondaria. La selettività della prova ai fini della professione di consulente finanziario è dimostrata anche dalla distribuzione della percentuale dei successi ottenuta dai candidati laureati (pari al 47,6%) rispetto agli aspiranti consulenti in possesso di un diploma di scuola media superiore (pari al 33,7%).

Fascia di età <30 anni 30-39 anni 40-49 anni 50-65 anni Totale

Titolo di Studio

% domande di iscrizione alle prove 2016

DIPLOMA

38,6%

LAUREA

61,4%

DIPLOMA

40,6%

LAUREA

59,4%

DIPLOMA

57,7%

LAUREA

42,3%

DIPLOMA

78,9%

LAUREA

21,1%

DIPLOMA

48,0%

LAUREA

52,0%


54 Relazione Annuale 2016

Il 69% degli idonei 2016 si è iscritto all’albo e di questi il 48% ha ottenuto un mandato da parte di un intermediario. Focalizzando l’attenzione sui neoconsulenti under 30, sono risultati idonei n. 542 giovani di cui il 55% risulta iscritto all’albo, e di questi il 66,4% ha sottoscritto un mandato ad operare. Nel 2015 sono risultati idonei n. 519 giovani under 30 di cui il 63,8% risulta iscritto all’albo, quantificati in termini assoluti in n. 331 soggetti, e di questi il 41,4%, quantificabili in termini assoluti in n. 137 soggetti (ovvero il 26,4% del totale degli idonei under 30), ha sottoscritto un mandato ad operare.

Idonei 2016 Totale Under 30

(B/A)

Idonei 2016 iscritti all’albo con mandato* (C)

(B/C)

(C/A)

1.219

68,8%

588

48,2%

33,2%

298

55%

198

66,4%

36,5%

N. idonei 2016 (A)

Idonei 2016 iscritti all’albo* (B)

1.771 542

(*) Estrazione dati al 15 maggio 2017

Se si analizza il periodo 2009-2016, i candidati che hanno superato la prova valutativa sono stati complessivamente 11.747 di cui risultano iscritti all’albo e con mandato n. 6.736 (57,3%). Gli idonei under 30 con mandato costituiscono il 16,3%.

Anno

Under 30 idonei

Under 30 idonei con mandato attivo al 15 maggio 2017

2009

229

100

2010

515

181

2011

288

123

2012

348

169

2013

332

163

2014

364

191

2015

519

170

2016

542

198

2.595

1.097

TOTALE


55

6. L’architettura dei sistemi e il portale web 6.1 L’architettura dei sistemi L’Architettura dei sistemi OCF si suddivide in servizi “core” e servizi “satellite”. All’area “core” appartiene la piattaforma informativa SAIVAP (acronimo di Sistema Automatico Integrato di Vigilanza e gestione dell’Albo dei Promotori) condivisa con Consob come previsto dall’art. 94, comma 2 del Regolamento Intermediari. Il SAIVAP consente la trattazione delle istruttorie, la predisposizione delle delibere e la registrazione dei provvedimenti assunti. Ferma restando l’univocità del sistema integrato OCF/Consob e, quindi, dei dati dell’albo unico, l’architettura dei sistemi OCF ha continuato a evolversi ed estendersi anche nel 2016. Il sistema OCF, infatti, si compone di varie componenti applicative “satellite” che interagendo con il SAIVAP regolano e governano tutti i processi OCF (amministrativi e non).

Il sistema integrato OCF


56 Relazione Annuale 2016

L’evoluzione della piattaforma informatica procede nell’ottica di un sempre maggior potenziamento della centralità del portale web come punto primario di erogazione di servizi specializzati e distinti per differenti tipologie di utenti: - cittadini; - consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede; - aspiranti consulenti finanziari; - intermediari autorizzati. Con tale prospettiva, e in previsione delle nuove funzioni indicate nella Legge di Stabilità 2016, OCF ha provveduto nel corso dell’anno a pubblicare sul proprio portale anche un questionario, con finalità statistiche, aperto a tutti coloro che desiderassero intraprendere la professione di consulente finanziario autonomo o che già svolgessero attività di consulenza finanziaria in regime di proroga dal 2007. La compilazione online del questionario è stata aperta dal 14 giugno al 31 ottobre 2016. La rilevazione statistica ha costituito un tassello importante della “fotografia” di un settore che sino a oggi non si è potuto sviluppare e quindi confrontare con il mercato. La finalità di questa rilevazione si rintraccia, dunque, nella necessità di conoscere e comprendere l’ordine di grandezza di quanti sarebbero interessati a iscriversi all’albo al momento dell’avvio delle nuove sezioni. Il questionario auto-modulabile, secondo le caratteristiche del compilatore, prevedeva da un minimo di 7 domande ad un massimo di 12 suddivise secondo le seguenti macro aree: dati anagrafici, titolo di studio ed esperienza professionale. Il tempo medio per la compilazione era pari a circa 5 minuti. Nella tabella che segue sono evidenziate le rilevazioni completate suddivise per tipologia di soggetti. N. rilevazioni completate

892 di cui

Persone fisiche Persone giuridiche

824 68


57

Gli esiti possono considerarsi soddisfacenti: si stimano infatti, complessivamente, circa 1.400 nuove iscrizioni all’elenco dei CF autonomi persone fisiche. Di seguito il dettaglio degli esiti della rilevazione. N. persone fisiche

824 di cui

Soggetti in proprio

727

Collaboratori e Ausiliari

60 (di cui n. 22 inclusi anche nelle persone giuridiche)

Soci

37 (di cui n. 11 inclusi anche nelle persone giuridiche)

N. persone Giuridiche

68

hanno indicato n. 590 persone fisiche (esclusi Organi di controllo) n. Esponenti aziendali

166

n. Collaboratori e Ausiliari

217

n. Soci

207

Le novità previste con la Legge di Stabilità 2016 (l. n. 208/2015) hanno, altresì, reso necessario il cambio di denominazione di APF “Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari” in OCF “Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari“. Il legislatore ha, inoltre, previsto che i Promotori Finanziari divenissero “Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede”. Tali modifiche, all’apparenza di basso impatto tecnologico, hanno implicato l’aggiornamento di tutti i sistemi informativi di OCF. Il portale è stato completamente rivisitato per l’adeguamento alla nuova digital identity (nuovo logo, copyright) legata alla ri-denominazione dell’Organismo: l’aggiornamento è stato trasversale, grafico e contenutistico ed ha coinvolto tutti i servizi online e le piattaforme esterne collegate (i.e. eLearning). Analogamente e gradualmente è stata completata la migrazione del dominio da www.albopf.it a www.organismocf.it e dei domini di posta elettronica.


58 Relazione Annuale 2016

Alle attività su elencate, si sono affiancati task di analisi e progettazione per la rivisitazione e il potenziamento delle policy di sicurezza anche in ambito privacy. Sempre in relazione all’attribuzione delle nuove funzioni, già nel primo semestre, sono stati avviati i primi studi di fattibilità e, in particolare, è stato attivato il task di progettazione e impianto dell’architettura applicativa del nuovo sistema integrato OCF (conclusosi, come previsto, a fine settembre) e sono state condotte le prime analisi e pianificazioni per la progettazione del nuovo CED OCF.

6.1.1 Il progetto “Agenda Digitale” Il progetto c.d. “Agenda Digitale”, avviato nel 2014, è un’ampia iniziativa di respiro triennale, finalizzata alla digitalizzazione progressiva dei procedimenti dell’Organismo attraverso un sistema documentale conforme ai più elevati standard stabiliti dalla normativa vigente, all’integrazione di un protocollo informatico e all’apertura di canali di trasmissione interamente digitali con tutti gli utenti di OCF. Ne consegue un ulteriore necessario potenziamento dei servizi sul portale web di OCF. La Soprintendenza archivistica per il Lazio ha autorizzato il progetto, per quanto di competenza, il 28 ottobre 2014. Con nota del 27 gennaio 2016 ha anche approvato il Titolario di classificazione OCF ai sensi del d.lgs. n. 42/2004, Codice dei beni culturali. Nel 2016 OCF ha provveduto alla nomina del dirigente preposto al servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi e al sistema di conservazione dei documenti informatici, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (art. 61, comma 2, D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; art. 44, comma 1-bis, del Codice; D.P.C.M. del 3 dicembre 2013 e D.P.C.M. del 13 novembre 2014). In virtù delle suddette attività, nel 2016 sono andati a regime il sistema di protocollazione informatica a norma integrato con il sistema documentale OCF. L’approccio metodologico utilizzato coinvolge trasversalmente l’intera struttura di OCF e prende in considerazione diverse componenti: normativa, archivistica, organizzativa e tecnologica.


59

Pertanto, parallelamente all’evoluzione tecnologica, è stata erogata nel continuo formazione interna agli uffici (on the job), in linea con lo studio e l’applicazione della normativa di riferimento e la definizione delle relative procedure e regole operative di dettaglio (Manuale di Gestione di OCF).

6.1.2 La gestione delle prove valutative Per quanto riguarda la gestione delle prove valutative, nel 2016 l’intero parco macchine delle sedi di esame è stato rinnovato dopo 7 anni sostituendo i notebook, ad uso dei candidati, con tablet opportunamente cablati per lo svolgimento in sicurezza delle prove valutative di idoneità alla professione. Il rinnovamento non ha impattato solo sulle postazioni dei candidati ma anche in generale su tutti gli apparati di rete e di connettività presso le sedi oltre alle connessioni sedi-CED, tutte convertite in fibra ottica. Agli aggiornamenti HW, pertanto, si sono affiancati adeguamenti di configurazione in ottica di ulteriore potenziamento della sicurezza e della robustezza del sistema nell’intero complesso. La nuova interfaccia grafica (touch) del sistema di gestione delle prove valutative OCF su tablet si è rivelata stabile ed efficace al pari del nuovo sistema online della presentazione della domanda di partecipazione alla prova, reso necessario dalla nuova logistica delle prove valutative con appelli mensili (vs. 3 sessioni di esame nel 2015).

6.2 Il portale web Il portale www.organismocf.it fornisce servizi utili al pubblico, ai consulenti finanziari, agli aspiranti consulenti e ai soggetti abilitati36. Il portale web di OCF, insieme a quello di Consob, è l’unico istituzionalmente preposto alla pubblicazione dei dati dell’albo. Risponde, pertanto, a una logica di servizio e tutela degli investitori. Costituisce, inoltre, un sistema di informazione continuo e aggiornato sull’attività dell’Organismo. Al termine del 2016, n. 55.558 utenti risultano iscritti nelle aree riservate del portale, di cui oltre 32.866 aspiranti Consulenti.37

36. Il portale OCF si suddivide in diverse sezioni di cui alcune riservate a particolari categorie di utenti (consulenti ed aspiranti consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e intermediari) e una pubblica. L’area pubblica del portale consente, ad esempio, di effettuare ricerche online sull’albo (prima fra tutte la verifica dell’iscrizione di un soggetto all’albo e dello svolgimento della professione per conto di un intermediario), consultare il bollettino online e le news, approfondire norme e regolamenti del settore, visionare il bando di indizione delle prove valutative, visionare i bilanci e le delibere OCF, conoscere le norme che regolano il rapporto tra il cliente (anche potenziale) e il professionista. Nell’area riservata ai consulenti finanziari e aspiranti consulenti sono stati creati appositi servizi che agevolano direttamente l’operatività degli utenti (i.e. modulistica precompilata automaticamente, pagamento online della quota dei contributi una tantum, prenotazione online e preparazione alla prova valutativa, stampa visure e attestati, …). Nell’area riservata agli intermediari i soggetti abilitati possono in modo sicuro e controllato adempiere agli obblighi informativi nei confronti dell’Organismo, inviando in via telematica le comunicazioni di inizio/fine e tipologia di rapporto dei propri consulenti. 37. Nel 2015 è stata ultimata un’attività di normalizzazione degli utenti attraverso la verifica dei codici utenti dei soggetti registrati all’area aspiranti CF, all’area CF e ad entrambe le aree.


60 Relazione Annuale 2016

Dall’analisi dei dati disponibili tramite Google Analytics emerge come, a parte la Home Page del sito, l’area più visitata continui a rimanere quella dedicata agli strumenti di studio per aspiranti consulenti che da sola conta nel 2016 quasi un milione di visualizzazioni. Complessivamente, nel 2016 si sono registrati 5.964.000 accessi alle pagine web rispetto ai 6.177.000 del 2015. La flessione, molto ridotta, è dipesa dal calo del numero dei candidati alle prove valutative. Rimane alto l’interesse per la consultazione della pagina relativa alla “Ricerca Consulente” (n. 145.372 visualizzazioni), funzione che consente di verificare l’iscrizione all’albo di ogni professionista e di conoscere l’intermediario con il quale ha un mandato. Tra le aree maggiormente consultate si conferma la simulazione della prova valutativa (“Preparati alla prova”), con oltre 76.000 accessi, e l’eLearning con più di 50.000 sessioni di lavoro. 2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

Visualizzazioni di pagina

%

Pagina

Area

Home page

AREA PUBBLICA

427.018

490.077

510.948

686.574

988.193

1.535.773

1.625.840

27%

Workspace

AREA ASPIRANTI

546.807

479.382

576.641

651.890

617.869

1.304.186

977.091

16%

Home page

AREA ASPIRANTI

493.708

576.799

562.682

419.567

562.385

896.397

755.481

13%

Ricerca Consulente

AREA PUBBLICA

153.091

185.815

162.090

174.601

201.801

190.138

145.372

2%

Preparati alla prova

AREA ASPIRANTI

48.528

97.663

76.334

1%

Campagna di comunicazione 2015

AREA PUBBLICA

Albo statico (elenchi CF)

AREA PUBBLICA

Prenotazione online

AREA ASPIRANTI

eLearning

AREA ASPIRANTI

Materie e quesiti

AREA ASPIRANTI

36.339

35.187

42.400

Modulistica

AREA PUBBLICA

52.156

51.473

51.103

Campagna di comunicazione 2016

AREA PUBBLICA

Altro Totale

www.organismocf.it

84.398 85.342

84.717

73.267

58.238

58.703

79.691

72.341

1%

44.598

61.814

73.870

53.927

1%

30.550

59.371

50.366

1%

38.176

43.188

51.754

39.055

1%

54.793

43.535

40.564

31.941

1%

12.333 824.178

786.832

974.595

1.181.285

1.260.588

1.753.119

2.124.335

2.657.901

2.724.379

2.953.726

3.309.722

3.917.154

6.166.924

5.964.416

36%


61

Il permanere dell’alto numero di visualizzazioni della pagina relativa alla prenotazione e presentazione online della domanda alla prova valutativa, disponibile nell’Area Riservata agli aspiranti, indica l’utilizzo ormai avviato e a regime della funzionalità: già dalla I sessione di prove valutative 2014, i candidati infatti possono prenotare l’esame scegliendo una delle sessioni previste nell’anno e la sede, pagare online il contributo di iscrizione all’esame, finalizzare e trasmettere a OCF la domanda di partecipazione alla prova valutativa e, quindi, accedere alla piattaforma OCF di eLearning loro riservata. Il servizio online ha consentito, ormai, l’eliminazione completa dei flussi cartacei per un totale di n. 4.950 domande di partecipazione alla prova valutativa (incluse le domande rifiutate) verso le Sezioni territoriali OCF nel 2016. L’intervento dell’operatore rimane concentrato esclusivamente sulla gestione delle casistiche più complesse che richiedono un supplemento di istruttoria nella verifica della validità della domanda. Analogamente, nel corso del 2016 gli intermediari (n. 287 soggetti abilitati e attivi) hanno trasmesso a OCF con la modalità online (area riservata intermediari) circa n. 10.196 comunicazioni di inizio/fine e tipologia rapporto, eliminando anche in questo caso le comunicazioni cartacee. Il nuovo canale consente una riduzione anche del numero stesso delle comunicazioni: in modo contestuale, infatti, l’intermediario comunica sia le date di inizio/fine del mandato sia la tipologia del rapporto (agenzia/dipendente di banca). Analogamente, può comunicare l’eventuale cambio di rapporto mentre un servizio ad hoc consente la gestione via e-mail di ogni tipo di richiesta di supporto. Gli unici flussi cartacei in ambito si limitano alle comunicazioni legate alla gestione dei casi particolarmente complessi o anomali da parte delle Sezioni territoriali di Milano e Roma. L’utilizzo delle funzioni di visura della posizione dell’iscritto all’albo e di attestazione dei pagamenti dei contributi dovuti all’Organismo (profilate nelle aree riservate), attive dal secondo semestre del 2015, hanno generato oltre 4.000 protocolli in uscita contribuendo alla dematerializzazione dei flussi cartacei oltre ad abbassare drasticamente il numero di richieste in passato gestite dagli uffici OCF; meritano, infine, di essere segnalate le 12.333 visualizzazioni delle pagine dedicate alla campagna di comunicazione 2016.


62 Relazione Annuale 2016

6.2.1 La piattaforma di preparazione alla prova valutativa per gli aspiranti consulenti finanziari Dalla I sessione del 2014 il candidato alla prova valutativa può usufruire, oltre che di un apposito spazio individuale e personalizzato (workspace) dove effettuare le proprie esercitazioni, anche di una piattaforma eLearning dove studiare in maniera più approfondita le materie di esame. La piattaforma eLearning, sviluppata da OCF in collaborazione con le Associazioni di riferimento (ABI, Anasf e Assoreti), è utilizzabile gratuitamente dai candidati iscritti alle prove valutative con l’obiettivo di supportare non solo la preparazione per il conseguimento dell’idoneità ma anche l’avvio alla professione di consulente finanziario. La piattaforma eLearning consente: - la partecipazione ai corsi (“I miei corsi”); - la consultazione degli aggiornamenti (“News”); - la fruizione diretta di un servizio di supporto per problematiche legate al portale (“Contattaci”). La tassonomia della piattaforma eLearning comprende: cinque materie oggetto della prova valutativa OCF; 10 argomenti e 58 contenuti (“corsi”) complessivi. Nello specifico i corsi sono: - 15 di “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede”; - 15 di “Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria e finanza comportamentale”; - 13 di “Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale”; - 11 di “Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo”; - 4 di “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario”, per un totale complessivo di 89 lezioni (sub-contenuti) e 540 micro-contenuti (schermate). Complessivamente i corsi hanno una durata di circa 80 ore (tempo stimato per l’attività di sola lettura). Sono inoltre previsti 167 test di verifica e un glossario con oltre 500 termini.


63

La prova valutativa: i supporti

Caratteristiche generali del corso

I 58 corsi previsti nella piattaforma di eLearning per materia:

N.

Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività del consulente finanziario

15

15

Schermate

540

Spiegazioni di termini specifici (glossario)

503

Domande di verifica

167

Lezioni (sub-contenuti)

89

Nozioni di matematica finanziaria, analisi di scenario, strumenti finanziari, operatività bancaria e costruzione del portafoglio

Ore di fruizione previste

80 hh

Nozioni di diritto privato e di diritto commerciale

13

Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo

11

Contenuti

58

Argomenti

10

Materie

5

Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario

4

Statistiche di utilizzo della piattaforma eLearning (2016)

N.

Utenti abilitati Tempo totale (in ore) Tempo medio utilizzo per candidato (in ore)

2.184 21.517 9,51

In relazione all’attività di aggiornamento del database dei quesiti svolta nel 2016, è stato monitorato l’intero archivio con il risultato di revisionare il 30% del database con oltre 1.500 quesiti modificati. Gli aggiornamenti sono stati apportati per rendere le domande ancora più aderenti ai requisiti formali ritenuti necessari da OCF. Le analisi statistiche indicano un crescente interesse e utilizzo della piattaforma da parte dei candidati. Nel 2016, infatti, n. 2.184 nuovi utenti hanno acceduto ad almeno un corso su un totale di n. 21.517 accessi complessivi, registrando oltre 21.000 ore totali di studio (20.000 nel 2014) con un tempo medio per candidato di 9,5h. Si dimostra che l’utilizzo della piattaforma è estremamente selettivo, nel senso che ciascun candidato utilizza le unità didattiche dove ritiene di avere maggiori difficoltà.


64 Relazione Annuale 2016

La materia “Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario” risulta quella con il maggior numero di utenti che hanno completato l’intero corso, mentre la materia “Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede” risulta quella con il maggior numero di ore di studio e di utenti abilitati, in linea peraltro con il relativo ed elevato numero di quesiti (40% del database complessivo).


65

7. Il 2017: impegni istituzionali e operativi nella transizione verso l’esercizio delle nuove funzioni attribuite a OCF L’evoluzione degli scenari normativi di riferimento38 e le previsioni di applicazione della Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, pubblicata in G.U. il 30 dicembre 2015) incidono in modo sostanziale e profondo sull’attuale assetto dell’Organismo, assegnando a OCF la funzione di vigilanza sugli iscritti e la gestione di un albo suddiviso in tre sezioni: “consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede” (gli ex promotori finanziari), “consulenti finanziari autonomi” (i consulenti persone fisiche fee only) e le “società di consulenza finanziaria”. OCF, in ragione del nuovo suddetto scenario, nel giugno 2016 aveva avviato una rilevazione preliminare tesa a stimare il numero dei soggetti che, in qualità di aderenti alle due nuove categorie summenzionate, potessero essere interessati ad iscriversi al futuro albo39. La ricerca, conclusa a ottobre 2016, aveva suscitato l’interesse di un potenziale di circa 1.400 operatori. L’adozione di apposite delibere Consob e l’emanazione di normativa specifica di secondo livello costituiscono i presupposti per l’avvio della nuova operatività. Con riferimento alle attività correlate all’assegnazione delle nuove funzioni di vigilanza, con la finalità di definire i primi orientamenti dell’approccio metodologico e organizzativo per la prevenzione e la tempestiva rilevazione di condotte non corrette, OCF ha avviato nel primo trimestre del 2017 un primo tavolo di lavoro volto a fornire, in ottica consultiva e propositiva, utili orientamenti per il futuro esercizio delle funzioni di vigilanza. Tale tavolo ha visto protagoniste, nell’ambito di un quadro di incontri, le principali associazioni di settore, sia lato intermediari sia lato consulenti autonomi e società di consulenza.

38. Esemplificazione dell’iter normativo: 1. Adozione delle modifiche al TUF 2. Adozione dei regolamenti Consob (Regolamento Intermediari/ Regolamento in materia di CF) 3. Adozione dei decreti ministeriali del MEF (requisiti professionali delle persone fisiche e persone giuridiche) 4. Adozione del protocollo d’intesa Consob/OCF entro 6 mesi dall’adozione dei regolamenti Consob (modalità operative, tempi di trasferimento, etc.) 5. Adozione delle delibere Consob di avvio dell’operatività del nuovo albo e delle funzioni da trasferire a OCF. 39. Come rappresentato nel Capitolo 6.


66 Relazione Annuale 2016

Con riferimento, poi, alle attività relative alle nuove sezioni dell’albo (consulenti autonomi e società di consulenza finanziaria) è stato avviato un gruppo di lavoro interno che ha definito: • l’approccio metodologico e di macro-pianificazione delle attività; • il perimetro degli interventi a breve termine, con particolare riguardo al nuovo manuale operativo e al dettaglio dei processi/procedure dei nuovi procedimenti amministrativi di tenuta dell’albo; • le risorse coinvolte nella valutazione e riscrittura dei processi attuali e di quelli relativi alle future competenze; • le necessità di prima integrazione con le attività propedeutiche all’avvio della funzione di vigilanza. Al termine delle suddette attività, OCF ha raccolto numerosi elementi funzionali a: • progettare una nuova architettura applicativa di alta affidabilità e sicurezza; • riscrivere l’attuale sistema informatico di gestione dei procedimenti amministrativi (sia di gestione dell’albo unico sia di vigilanza); • migrare il nuovo impianto architetturale delle “applicazioni satelliti”; • potenziare i canali trasmissivi in banda e sicurezza; • sviluppare ulteriormente il sistema documentale e il Titolario in ottica di digitalizzazione degli archivi e relativi processi formativi del personale; • trasferire e attivare un unico CED OCF centralizzato in una nuova server farm; • realizzare il nuovo portale www.organismocf.it e potenziare i servizi online. Questo percorso richiederà lo studio continuo della nuova normativa di settore e l’attenta cura della regolamentazione interna nella verifica di applicabilità di nuove normative in materia di: (i) Trasparenza di cui al d.lgs. 33/2013, come modificato dal d.lgs. 95/2016, e risultante anche dai chiarimenti forniti dalle Linee guida Anac; (ii) Privacy di cui al regolamento europeo 2016/679 (adeguamento previsto entro il 18 maggio 2018). In questo contesto, OCF ha proseguito nel 2017 l’esperienza e l’attività dei Tavoli tecnici monotematici che, avviati negli anni precedenti, non hanno mai smesso di svolgere una importante funzione propositiva e propulsiva rispetto a molti temi rilevanti sia per gli iscritti sia, soprattutto, per la tutela degli investitori.


67

Nella prima parte dell’anno sono stati avviati diversi Tavoli tecnici. Il Tavolo tecnico Formazione, in ragione del recepimento delle norme di attuazione dei già citati orientamenti ESMA in materia di consulenza finanziaria e della Legge n. 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), ha disposto il completamento della ricognizione delle modifiche alla tassonomia dei contenuti della prova valutativa OCF e la realizzazione del conseguente nuovo set di quesiti. La pubblicazione è prevista tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 e i temi maggiormente impattati sono la product governance, le informative alla clientela e il servizio di consulenza. Inoltre, il Tavolo tecnico ha tra i suoi obiettivi lo studio della prova dedicata agli Agenti iscritti alla sezione A del RUI che vogliano iscriversi all’albo, prevista dalla Legge di Stabilità 2016. Il Tavolo tecnico Comunicazione ha coordinato il lancio della nuova campagna istituzionale di OCF, avvenuto con la conferenza stampa del 7 aprile a Milano. La campagna si rivolge ai cittadini e agli operatori del mercato con contenuti focalizzati sulla tutela degli investitori e sui nuovi temi di financial education. L’obiettivo è mettere in risalto la necessità della consulenza finanziaria e il riconoscimento del valore dell’affiancamento del consumatore e investitore da parte del professionista iscritto all’albo.

La campagna di comunicazione istituzionale OCF 2017


68 Relazione Annuale 2016

Il primo “flight” della campagna si chiude idealmente con la Relazione Annuale di OCF, e non si esclude di avviare un secondo flight nella seconda metà dell’anno qualora si renda necessario comunicare ulteriori messaggi istituzionali e le eventuali modifiche intervenute nelle norme di riferimento. Per una puntuale comunicazione del messaggio istituzionale, e in particolare dei temi dell’educazione finanziaria, OCF ha anche realizzato una landing page a carattere divulgativo.

La landing page della campagna istituzionale OCF 2017

La campagna istituzionale ha avuto una sua diffusione sia sulla stampa (tradizionale e verticale) che su siti specializzati specificatamente selezionati. In particolare, per quanto riguarda la campagna digital si è registrato un crescente interesse degli utenti, come dimostrato dal numero di visualizzazioni presenti online.


69

Prendendo come riferimento il CTR40 si registra come tale indice abbia avuto, dall’attivazione della campagna, un progressivo aumento passando da una media dello 0,40% delle prime settimane di aprile ad un valore stabile nel mese di maggio 2017 dell’1,20%. Il risultato può considerarsi positivamente in quanto il CTR medio applicato al settore finanziario si attesta tra lo 0,30% e lo 0,60%. Tale aumento rappresenta, quindi, il crescente interesse degli utenti a visitare il sito istituzionale di OCF dopo aver visualizzato il banner pubblicitario presente sui siti, come anche riscontrato dal numero di click pari a 42.100 nel periodo dal 10 aprile 2017 al 4 giugno 2017. Nel 2017 OCF ha consolidato il suo impegno su più fronti. Segnatamente continua l’attività per la valorizzazione degli standard di competenza degli iscritti, la partecipazione a iniziative di educazione finanziaria41, l’esercizio di controlli sempre più rigorosi sugli iscritti, l’impulso verso la digitalizzazione e l’ottimizzazione dei servizi, con una ricerca costante di fonti di efficienza operativa. Di seguito il dettaglio delle principali attività svolte nell’anno: - erogazione della prova valutativa secondo il nuovo sistema previsto su base mensile e con l’utilizzo di tablet. Nel rispetto delle attuali funzionalità e delle caratteristiche di rigorosa selettività, il bando annuale 2017, in continuità con la scelta operata per la prima volta nel 2016, prevede un calendario di prove con alternanza mensile per le sedi di Roma e Milano mentre è prevista una prova all’anno per le sole sedi di Palermo e Venezia. Anche per il 2017 si ha un riscontro positivo da parte dell’utenza per quanto riguarda la possibilità di iscriversi online alla prova valutativa;

40. Il Click-through rate -CTR(“percentuale di click” in italiano) rappresenta il numero di clic ricevuti dall’annuncio diviso per il numero di volte in cui l’annuncio è stato pubblicato; si considera quindi un tasso che misura l’efficacia di una campagna pubblicitaria online. 41. Cfr. Capitolo 2, L’educazione finanziaria.


70 Relazione Annuale 2016

La prova valutativa 2017 su tablet

42. Si ricorda che dal 2013 l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” riconosce 6 crediti formativi (CFU) a coloro che superano la prova valutativa per l’idoneità alla professione di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede. Inoltre, Efpa Italia ha previsto un corso dedicato di 3 giornate d’aula, anziché 12, per i consulenti finanziari iscritti all’albo con o senza mandato che hanno superato la prova valutativa OCF ai fini dell’accesso all’esame del I livello della certificazione DEFS (Diploma in European Financial Services).

- monitoraggio e aggiornamento dell’archivio dei quesiti per la prova valutativa in linea con le modifiche normative che interverranno in attuazione della MiFID II e delle Linee Guida adottate dall’ESMA il 17 dicembre 2015 in materia di valutazione delle conoscenze e competenze del personale addetto alla consulenza finanziaria e alla fornitura di informazioni su prodotti di investimento, servizi di investimento o servizi accessori42; - iniziative di educazione finanziaria, per il cui dettaglio si rinvia al Capitolo 2 della Relazione.


71

Appendice La struttura organizzativa dell’Organismo La Governance Gli Organi Gli uffici e le funzioni

72 72 73 75

La composizione e le attività dell’albo Le caratteristiche e la distribuzione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo

78 78 90

La prova valutativa

92

Le campagne di comunicazione istituzionale

95


72 Relazione Annuale 2016

La struttura organizzativa dell’Organismo La Governance L’Organigramma che segue illustra l’organizzazione di OCF43 con la rappresentazione degli: - organi collegiali con poteri decisori (Assemblea, Comitato Direttivo e Comitato Ristretto) e dell’organo di controllo (Collegio Sindacale) - direzione generale - uffici. Assemblea

Comitato Direttivo

Presidente

43. L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari - OCF (già Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari - APF) è stato istituito per effetto delle modifiche introdotte all’articolo 31, comma 4, del d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (TUF) dalla legge n. 262/2005, ed è regolamentato, oltre che dai principi ivi stabiliti, dalle previsioni attuative contenute nel Libro VIII del Regolamento Intermediari adottato dalla Consob con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007. La data di inizio dell’operatività dell’Organismo è stata determinata dalla Consob, con delibera n. 16737 del 18 dicembre 2008, al 1° gennaio 2009. OCF è stato costituito nel luglio 2007 tra l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), l’Associazione Nazionale dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (Anasf) e l’Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti (Assoreti). 44. Decisione del Comitato Direttivo del 23 maggio 2017.

Vice Presidente Collegio Sindacale

Comitato Ristretto

Direttore Generale Segreteria Direzione Generale

Segretario Generale

Segreteria Organizzativa di Vigilanza

Ufficio Vigilanza Albo

Ufficio Sanzioni Amministrative

Gestione Albo & sistemi informativi

Contabilità e bilancio

Amministrazione e contabilità

Procedimenti Albo

Legale

Sistemi e architetture

Sezione I

Manutenzione e sviluppo applicazioni

Legenda: Organi Statutari:

Uffici e funzioni:

Organigramma OCF

44

Dipendenza gerarchica

Sezione II


73

Gli Organi Assemblea:

Dott. Antonio Patuelli (ABI), Dott. Maurizio Bufi (Anasf) e Dott. Matteo Colafrancesco (Assoreti)

Comitato Direttivo45: • Presidente:

Prof.ssa Carla Bedogni Rabitti

• Vice Presidente:

Dott. Elio Conti Nibali46

• Vice Presidente:

Dott. Marco Tofanelli

• Consiglieri ABI:

Dott.ssa Francesca Palisi Avv. Andrea Pepe

• Consiglieri Anasf:

Dott. Alberto Forti Dott.ssa Nakhla Naama Pattaro Dott. Antonello Pillitteri Dott. Guido Rispoli

• Consiglieri Assoreti: Avv. Roberto Brega Dott. Pier Luigi Sappa Collegio Sindacale: Dott. Giuseppe Grazia, Presidente, Dott. Alfonso Falà e Dott. Luigi Vestini, Sindaci effettivi Direttore Generale: Dott. Giuseppe Capobianco

L’Assemblea forma la volontà dell’Associazione nelle materie ad essa attribuite dallo Statuto e, fino alle modifiche statutarie intervenute in data 20 settembre 2016, ha svolto i compiti di direzione e di indirizzo generale e di approvazione del Regolamento di Organizzazione e Attività dell’Organismo, funzioni ora demandate al Comitato Direttivo. Nel 2016 si è riunita n. 6 volte. Il Comitato Direttivo, composto dal Presidente, da due Vice Presidenti e dagli otto membri designati dalle Associazioni di categoria (rappresentative dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e dei soggetti abilitati), ha funzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione. Si è riunito nel corso dell’anno n. 14 volte. I due Vice Presidenti, nominati nell’ultimo quadrimestre 2016, esercitano, secondo le deleghe attribuite il 23 dicembre 2016, un ruolo di coordinamento e di

45. Il 20 settembre e il 10 novembre 2016 l’Assemblea ha provveduto alla nomina delle cariche associative al termine del mandato triennale e a fronte delle modifiche statutarie intervenute che hanno introdotto la figura del secondo Vice Presidente. Sono stati membri del Comitato Direttivo OCF: la dott.ssa Giovanna Giurgola Trazza (ex Presidente), il dott. Vincenzo Bafunno, il rag. Ettore Betti, il dott. Carlo Bagnasco, il dott. Roberto Dilillo, il dott. Albino Esposito, il dott. Gianfranco Galati, l’avv. Enrico Granata, il dott. Francesco Priore, il dott. Domenico Santececca, l’avv. Nicola Serra. 46. Già Vice Presidente dell’Organismo dal 28 aprile 2011 al 3 luglio 2013.


74 Relazione Annuale 2016

sovraintendenza nella definizione del nuovo assetto dell’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari. Il Comitato Ristretto, composto dal Presidente e da quattro membri nominati nell’ambito del Comitato Direttivo, è delegato dallo stesso all’assunzione dei provvedimenti incidenti sull’albo (i.e. iscrizioni, cancellazioni). Tale organo si è riunito mediamente con cadenza quindicinale, per un numero complessivo di 15 sedute nel 2016 al fine di favorire la frequenza delle deliberazioni da assumere. Il Collegio Sindacale è l’organo deputato al controllo contabile nonché alla vigilanza sulla gestione amministrativa e sul rispetto da parte dell’Organismo della normativa. Il suo Presidente, ai sensi dell’art. 14 dello Statuto, riferisce ogni sei mesi sugli esiti delle verifiche di competenza al Comitato Direttivo e all’Assemblea. In caso di gravi irregolarità è inoltre tenuto a darne comunicazione all’Autorità di vigilanza. La solidità della governance è assicurata anche dalle figure previste dallo Statuto dei due Vice Presidenti47 – quali organi associativi nominati dall’Assemblea competenti ad esercitare i compiti sia attribuiti al Presidente in caso di sua assenza o impedimento sia per delega del Comitato Direttivo – e dal Direttore Generale. Con delibera del Comitato Direttivo del 19 giugno 2012 è stato adottato il Modello organizzativo, di gestione e controllo idoneo a individuare e prevenire reati di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 che ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità degli Enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato. Al fine di assicurare la dovuta continuità di azione, lo statuto dell’Organismo di Vigilanza, in forma monocratica, prevede accessi presso gli uffici di OCF almeno una volta ogni 2 mesi ed un’attività di reporting semestrale al Comitato Direttivo. L’attività dell’Organismo, in base all’art. 31, comma 4, del TUF, è sottoposta alla vigilanza della Consob la quale esercita, altresì, la vigilanza sui soggetti iscritti 47. Modifiche statutarie approvate con le delibere assembleari del 26 novembre 2010 e del 20 settembre 2016.

all’albo e sui soggetti abilitati all’esercizio dell’offerta fuori sede. La vigilanza della Consob è assicurata e facilitata sia dall’utilizzo del sistema informatico condiviso sia da periodici incontri informativi con gli uffici preposti.


75

Gli uffici e le funzioni48 Il 22 giugno 2015 Alessandro Paralupi49, che continua a svolgere le funzioni di consigliere giuridico, è stato nominato dal Comitato Direttivo Segretario Generale con delega per i rapporti con Consob, le Autorità e le Istituzioni competenti relativamente all’attribuzione della funzione di vigilanza all’Organismo. Il Segretario Generale sarà preposto agli uffici di vigilanza (Ufficio Sanzioni Amministrative e Ufficio Vigilanza) di cui attualmente lo stesso Segretario ha assunto l’interim50. Gli altri uffici OCF (con indicazione dei responsabili): Direzione Generale: Giuseppe Capobianco Ufficio Gestione Albo & Sistemi Informativi: Maria Antonietta Peluso Sistemi e Architetture: Marcella Ceruti Procedimenti Albo: Maria Antonietta Peluso ad interim Manutenzione e Sviluppo Applicazioni: Fabrizio De Romanis Ufficio Contabilità e Bilancio: Giuseppe Capobianco ad interim Amministrazione e Contabilità: Alessandra Bifolchi Ufficio Legale: Francesca Tartaglia Sezione territoriale di Roma: Assunta Veraldi Sezione territoriale di Milano: Giorgio Furiani Gli uffici OCF complessivamente contano 42 risorse, di cui il 64% appartenenti al genere femminile. Circa il 60% è laureato o in possesso di diploma di laurea. L’età media dei collaboratori, degli impiegati nelle aree professionali e dei quadri è pari a 41 anni. Gli uffici centrali, al termine dell’ottavo anno di operatività, risultano composti da 22 unità, incluso il Direttore Generale, così distribuiti: Contabilità e Bilancio, Gestione Albo e Sistemi Informativi, Legale e una Segreteria. L’intera articolazione riporta al Direttore Generale. Il funzionamento, il controllo e l’evoluzione dei Sistemi Informativi di OCF nonché la gestione del portale web di OCF sono in carico all’Ufficio Gestione Albo e

48. Aggiornamento ad aprile 2016. 49. Dipendente Consob distaccato presso OCF. 50. Decisione del Comitato Direttivo del 23 maggio 2017.


76 Relazione Annuale 2016

Sistemi Informativi. L’ufficio si avvale della collaborazione di partner informatici specializzati sia per quanto attiene l’implementazione di nuovi programmi e loro manutenzione sia per la gestione e il monitoraggio dell’infrastruttura tecnologica proprietaria di OCF. In tale ambito, anche per il 2016 è proseguito il percorso di maggior efficienza e autonomia con l’internalizzazione graduale di ulteriori funzioni specialistiche. In particolare, l’Ufficio include le mansioni di gestione del sistema documentale e di protocollo informatico a norma con nomina del Responsabile della gestione documentale e della conservazione in capo al Responsabile dell’Ufficio. È, inoltre, responsabilità dell’Ufficio Gestione Albo e Sistemi Informativi la gestione dell’aggiornamento del database dei quesiti della prova valutativa e dei contenuti dei corsi di eLearning oltre al presidio tecnico/operativo durante l’erogazione delle prove presso le varie sedi di esame. L’Ufficio Legale, oltre a svolgere l’attività di consulenza legale rivolta a tutta la struttura con la redazione di pareri per l’approfondimento di particolari tematiche e l’assistenza tecnica per la redazione dei contratti con tutti i fornitori, è competente per l’istruttoria di alcuni dei procedimenti amministrativi dell’Albo (a più alto grado di discrezionalità). La Funzione legale ha inoltre avviato lo studio della nuova regolamentazione di settore, fornendo il necessario supporto per l’analisi delle modifiche alla normativa primaria e secondaria e per le modifiche alla regolamentazione interna dell’Organismo (Statuto, ROA, regolamenti interni). In particolare, oltre alla regolamentazione riguardante il settore della consulenza finanziaria, nel 2016 è proseguito il continuo monitoraggio della normativa riguardante l’Organismo e, più in generale, l’osservazione delle materie di interesse per OCF. Nel 2016 si contano complessivamente 4 contenziosi giurisdizionali a fronte di oltre 800 delibere assunte nei 9 anni di operatività dell’Organismo. L’articolazione territoriale di OCF prevede due Sezioni territoriali, site a Roma e Milano. L’organico si compone di 20 unità, inclusi i Responsabili delle Sezioni.


77

La suddivisione delle risorse è funzionale non solo al numero dei consulenti finanziari appartenenti a ciascuna Sezione, ma anche alla centralizzazione di alcune attività presso la sede di Roma. In entrambe le Sezioni è presente uno sportello aperto all’utenza. Le Sezioni provvedono alla gestione e al costante aggiornamento dell’albo, curando tutti i procedimenti di iscrizione nonché di cancellazione dall’albo su domanda dell’interessato, per decesso, per il mancato pagamento nei termini dei contributi annuali e per perdita dei requisiti di onorabilità (ex art. 1, D.M. n. 472/1998) ed effettuando controlli e verifiche sugli obblighi di comunicazione degli iscritti e dei soggetti abilitati (artt. 103 e 103-bis del Regolamento Intermediari Consob) e sui requisiti di onorabilità e professionalità previsti per l’iscrizione all’albo. Provvedono nello svolgimento di tali funzioni ad interloquire con la Consob al fine di consentire un efficiente svolgimento delle attività di vigilanza che, sino alle previste delibere di operatività delle nuove funzioni di vigilanza di OCF, rimangono in capo all’Autorità. Le Sezioni si occupano, inoltre, della prova valutativa, anche sovrintendendo le procedure di svolgimento della stessa. Curano l’attività di coordinamento per le nomine di consulenti finanziari a CTU e Periti presso i Tribunali. Provvedono, infine, a dare informazioni qualificate all’utenza e a supportare i soggetti interessati nell’utilizzo delle aree riservate sul portale web.


78 Relazione Annuale 2016

La composizione e le attività dell’albo Le caratteristiche e la distribuzione dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede Distribuzione geografica (regione, provincia) della popolazione degli iscritti all’albo 201651: Residenza CF

% CF

LOMBARDIA

21,4%

% CF

ASTI

0,4%

BERGAMO

2,5%

BIELLA

0,5%

BRESCIA

2,2%

CUNEO

1,1%

COMO

1,1%

NOVARA

0,8%

CREMONA

0,7%

TORINO

5,2%

LECCO

0,7%

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

0,3%

LODI

0,5%

VERCELLI

0,4%

MANTOVA

1,0%

EMILIA ROMAGNA

9,6%

MILANO

7,8%

BOLOGNA

2,6%

MONZA E BRIANZA

1,9%

FERRARA

0,7%

PAVIA

1,1%

FORLÌ-CESENA

0,8%

SONDRIO

0,2%

MODENA

1,5%

VARESE

1,8%

PARMA

1,0%

VENETO

10,3%

PIACENZA

0,6%

BELLUNO

0,4%

RAVENNA

0,8%

PADOVA

2,3%

REGGIO EMILIA

1,1%

ROVIGO

0,5%

RIMINI

0,6%

TREVISO

1,9%

TOSCANA

7,1%

VENEZIA

1,6%

AREZZO

0,6%

VERONA

1,9%

FIRENZE

1,9%

VICENZA

1,8%

GROSSETO

0,3%

LIVORNO

0,6%

LAZIO

51. I dati dell’albo esposti in Appendice con il dettaglio relativo alle regioni/province includono i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede in cancellazione al 31 dicembre 2016.

Residenza CF

10,0%

FROSINONE

0,6%

LUCCA

0,7%

LATINA

0,8%

MASSA CARRARA

0,4%

RIETI

0,2%

PISA

0,7%

ROMA

7,9%

PISTOIA

0,7%

VITERBO

0,4%

PRATO

0,5%

PIEMONTE

9,6%

SIENA

0,7%

ALESSANDRIA

0,9%


79

segue

Residenza CF

% CF

Residenza CF

% CF

CAMPANIA

5,7%

UMBRIA

1,7%

AVELLINO

0,4%

PERUGIA

1,3%

BENEVENTO

0,3%

CASERTA

0,7%

TERNI

0,4%

NAPOLI

3,3%

CALABRIA

1,6%

SALERNO

1,1%

CATANZARO

0,3%

SICILIA

4,4%

COSENZA

0,7%

AGRIGENTO

0,3%

CROTONE

0,1%

CALTANISSETTA

0,2%

REGGIO CALABRIA

0,6%

CATANIA

1,1%

VIBO VALENTIA

0,1%

ENNA

0,1%

ABRUZZO

1,6%

MESSINA

0,6%

CHIETI

0,4%

PALERMO

1,2%

RAGUSA

0,2%

L’AQUILA

0,4%

SIRACUSA

0,3%

PESCARA

0,5%

TRAPANI

0,4%

TERAMO

0,3%

PUGLIA

3,8%

TRENTINO ALTO ADIGE

1,6%

BARI

1,4%

BOLZANO

0,6%

BARLETTA-ANDRIA-TRANI

0,4%

TRENTO

1,0%

BRINDISI

0,3%

SARDEGNA

1,1%

FOGGIA

0,5%

CAGLIARI

0,6%

LECCE

0,8%

TARANTO

0,5%

CARBONIA-IGLESIAS

0,0%

LIGURIA

3,4%

MEDIO-CAMPIDANO

0,0%

GENOVA

1,9%

NUORO

0,1%

IMPERIA

0,4%

OGLIASTRA

0,0%

LA SPEZIA

0,4%

OLBIA-TEMPIO

0,1%

SAVONA

0,7%

ORISTANO

0,1%

MARCHE

2,9%

SASSARI

0,2%

ANCONA

1,0%

BASILICATA

0,4%

ASCOLI PICENO

0,4%

MATERA

0,1%

FERMO

0,3%

MACERATA

0,6%

POTENZA

0,3%

PESARO-URBINO

0,6%

MOLISE

0,4%

FRIULI VENEZIA GIULIA

2,6%

CAMPOBASSO

0,3%

GORIZIA

0,3%

ISERNIA

0,1%

PORDENONE

0,5%

VALLE D’AOSTA

0,3%

TRIESTE

0,5%

AOSTA

0,3%

UDINE

1,2%

ESTERA

0,3%


80 Relazione Annuale 2016

Distribuzione percentuale geografica per regione della popolazione degli iscritti all’albo 2016 rispetto alla corrispondente distribuzione della popolazione italiana residente (Fonte: Istat - Dati al 1° gennaio 2016):

Residenza CF

% CF

% Popolazione Residente

Popolazione Residente

LOMBARDIA

21,4%

16,5%

10.008.349

VENETO

10,3%

8,1%

4.915.123

LAZIO

10,0%

9,7%

5.888.472

PIEMONTE

9,6%

7,3%

4.404.246

EMILIA ROMAGNA

9,6%

7,3%

4.448.146

TOSCANA

7,1%

6,2%

3.744.398

CAMPANIA

5,7%

9,6%

5.850.850

SICILIA

4,4%

8,4%

5.074.261

PUGLIA

3,8%

6,7%

4.077.166

LIGURIA

3,4%

2,6%

1.571.053

MARCHE

2,9%

2,5%

1.543.752

FRIULI VENEZIA GIULIA

2,6%

2,0%

1.221.218

UMBRIA

1,7%

1,5%

891.181

CALABRIA

1,6%

3,2%

1.970.521

ABRUZZO

1,6%

2,2%

1.326.513

TRENTINO ALTO ADIGE

1,6%

1,7%

1.059.114

SARDEGNA

1,1%

2,7%

1.658.138

BASILICATA

0,4%

0,9%

573.694

MOLISE

0,4%

0,5%

312.027

VALLE D’AOSTA

0,3%

0,2%

127.329

ITALIA

60.665.551


81

Il grafico che segue mostra il rapporto tra la distribuzione percentuale dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e quella della popolazione residente per regione. In particolare, si rileva come l’indice sia prevalentemente >1 (i consulenti sono presenti in misura più che proporzionale rispetto alla popolazione) nelle regioni del nord e del centro e <1 in quelle del sud e delle isole. Grafico 15 - Indice di equilibrio dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede rispetto alla popolazione residente per regione al 1° gennaio 2016 Indice di equilibrio dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede rispetto alla popolazione residente per regione 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4

VALLE D'AOSTA

MOLISE

BASILICATA

SARDEGNA

TRENTINO ALTO ADIGE

ABRUZZO

CALABRIA

UMBRIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

MARCHE

LIGURIA

PUGLIA

SICILIA

CAMPANIA

TOSCANA

PIEMONTE

EMILIA ROMAGNA

LAZIO

LOMBARDIA

0,0

VENETO

0,2


82 Relazione Annuale 2016

La tabella sotto esposta mostra la distribuzione regionale dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede rispetto al PIL. Il prodotto interno lordo può essere assunto come proxy della ricchezza (Fonte: Istat - Dati relativi al 2015).

Residenza CF

% CF

% PIL 2015

PIL 2015 (Mil. Euro)

LOMBARDIA

21,4%

21,9%

359.047

VENETO

10,3%

9,2%

151.791

LAZIO

10,0%

11,1%

182.406

PIEMONTE

9,6%

7,8%

127.443

EMILIA ROMAGNA

9,6%

9,1%

149.313

TOSCANA

7,1%

6,7%

110.380

CAMPANIA

5,7%

6,1%

100.653

SICILIA

4,4%

5,3%

86.759

PUGLIA

3,8%

4,3%

70.099

LIGURIA

3,4%

2,9%

48.008

MARCHE

2,9%

2,4%

40.185

FRIULI VENEZIA GIULIA

2,6%

2,2%

35.681

UMBRIA

1,7%

1,3%

21.196

CALABRIA

1,6%

2,0%

32.502

ABRUZZO

1,6%

2,0%

32.109

TRENTINO ALTO ADIGE

1,6%

2,4%

39.987

SARDEGNA

1,1%

2,0%

32.061

BASILICATA

0,4%

0,7%

11.201

MOLISE

0,4%

0,4%

5.907

VALLE D’AOSTA

0,3%

0,3%

4.384

ESTERO/ EXTRA-REGIO

0,3%

0,1%

1.332

ITALIA

1.642.444


83

Il grafico che segue mostra la relazione esistente, a livello regionale, tra la distribuzione percentuale dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e quella della ricchezza in Italia (Indice di equilibrio). Considerando i dati aggregati relativi alle regioni del nord, centro e sud è possibile rilevare un buon “equilibrio”, tenuto conto che nel nord (dove si concentra oltre la metà del PIL complessivo italiano) l’indice è > di 1; nel centro e nel sud si avvicina all’unità (rispettivamente 0,99 e 0,85). Grafico 16 - Indice di equilibrio dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede rispetto al PIL 2015 per regione Indice di equilibrio dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede rispetto al PIL per regione 1,60 1,40 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40

VALLE D'AOSTA

MOLISE

BASILICATA

SARDEGNA

TRENTINO ALTO ADIGE

ABRUZZO

CALABRIA

UMBRIA

FRIULI VENEZIA GIULIA

MARCHE

LIGURIA

PUGLIA

SICILIA

CAMPANIA

TOSCANA

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE

LAZIO

VENETO

0,00

LOMBARDIA

0,20


84 Relazione Annuale 2016

Analisi storica di dettaglio sulla popolazione degli iscritti all’albo dal 2000 al 2016: • per fasce di età fascia età / anno

<30

30-39

40-49

50-65

>65

2000

14,4%

37,4%

26,8%

20,4%

1,0%

2001

14,4%

37,8%

26,4%

20,3%

1,1%

2002

13,6%

38,1%

26,6%

20,4%

1,3%

2003

10,9%

37,8%

28,1%

21,8%

1,5%

2004

8,1%

36,9%

30,0%

23,2%

1,8%

2005

6,1%

35,1%

32,1%

24,6%

2,1%

2006

4,7%

32,8%

34,1%

26,0%

2,4%

2007

4,5%

30,7%

35,3%

26,9%

2,7%

2008

4,0%

28,1%

36,8%

28,1%

3,0%

2009

3,2%

25,4%

38,1%

30,1%

3,2%

2010

2,7%

22,4%

39,0%

32,5%

3,5%

2011

2,3%

19,7%

39,4%

34,6%

4,0%

2012

2,0%

17,0%

39,8%

36,8%

4,5%

2013

1,8%

14,8%

40,1%

38,5%

4,8%

2014

1,6%

12,3%

39,7%

41,2%

5,1%

2015

1,7%

11,3%

38,0%

43,3%

5,6%

2016

2,0%

10,5%

35,9%

45,5%

6,1%


85

- con dettaglio relativo al 2016 per Regione52:

REGIONE DI RESIDENZA

% CF per regione

LOMBARDIA

21,4%

VENETO

10,3%

PIEMONTE

9,6%

EMILIA ROMAGNA

9,6%

LIGURIA

3,4%

FRIULI VENEZIA GIULIA

2,6%

TRENTINO ALTO ADIGE

1,6%

VALLE D’AOSTA

0,3%

NORD

58,8%

Fascia di età

% CF per fascia di età

<30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni

1,8% 9,9% 35,3% 46,6% 6,3% 1,4% 10,0% 36,1% 47,0% 5,6% 1,6% 9,9% 34,1% 47,6% 6,7% 1,4% 9,5% 34,8% 48,4% 5,9% 1,9% 10,4% 31,2% 47,7% 8,9% 1,1% 7,2% 33,9% 52,3% 5,4% 1,3% 10,3% 35,5% 48,5% 4,4% 1,4% 10,9% 34,1% 47,8% 5,8% 1,6% 9,8% 34,9% 47,5% 6,3%

52. I dati dell’albo esposti in Appendice con il dettaglio relativo alle regioni/province sono al lordo dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede in cancellazione al 31 dicembre 2016.


86 Relazione Annuale 2016

REGIONE DI RESIDENZA

LAZIO

% CF per regione

10,1%

TOSCANA

7,2%

MARCHE

3,0%

UMBRIA

1,7%

ABRUZZO

1,6%

CENTRO

23,5%

Fascia di età

% CF per fascia di età

<30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni

2,2% 11,7% 36,5% 42,3% 7,3% 1,7% 9,2% 34,5% 46,9% 7,7% 2,8% 10,4% 33,5% 46,5% 6,9% 3,0% 10,3% 35,3% 46,1% 5,2% 2,8% 10,8% 34,1% 47,1% 5,3% 2,3% 10,6% 35,2% 44,8% 7,1%


87

REGIONE DI RESIDENZA

% CF per regione

CAMPANIA

5,7%

SICILIA

4,5%

PUGLIA

3,9%

CALABRIA

1,7%

SARDEGNA

1,1%

BASILICATA

0,4%

MOLISE

0,4%

SUD E ISOLE

ESTERA

17,8%

0,3%

Fascia di età

% CF per fascia di età

<30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni <30 anni 30-39 40-49 50-65 >65 anni

3,2% 11,8% 41,2% 39,0% 4,8% 2,6% 13,2% 41,0% 39,0% 4,2% 2,2% 10,9% 39,3% 43,7% 3,9% 3,5% 18,1% 39,2% 34,3% 5,0% 2,9% 10,0% 35,6% 44,0% 7,6% 3,7% 11,9% 37,0% 42,0% 5,3% 2,9% 14,6% 35,6% 42,9% 3,9% 2,8% 12,5% 40,0% 40,1% 4,6% 2,1% 13,9% 44,9% 37,4% 1,6%


88 Relazione Annuale 2016

• per genere

variazione Donne %

Totale Consulenti Finanziari

Anno

Donne

2000

7.433

2001

9.470

27,4%

50.175

18,3%

59.645

2002

11.038

16,6%

55.711

11,0%

66.749

2003

10.888

-1,4%

55.671

-0,1%

66.559

2004

10.438

-4,1%

54.433

-2,2%

64.871

2005

10.035

-3,9%

53.089

-2,5%

63.124

2006

9.609

-4,2%

51.293

-3,4%

60.902

2007

9.846

2,5%

51.686

0,8%

61.532

2008

9.854

0,1%

51.575

-0,2%

61.429

2009

9.559

-3,0%

49.511

-4,0%

59.070

2010

9.120

-4,6%

47.296

-4,5%

56.416

2011

8.933

-2,1%

45.648

-3,5%

54.581

2012

8.665

-3,0%

43.596

-4,5%

52.261

2013

8.951

3,3%

42.359

-2,8%

51.310

2014

9.980

11,5%

43.046

1,6%

53.026

2015

10.816

8,4%

43.674

1,5%

54.490

2016

11.319

4,7%

43.792

0,3%

55.111

3,2%

1,1%

Variazione dal 2000

Uomini

variazione Uomini %

42.423

52,3%

49.856

- con dettaglio relativo al 2016 per Regione: Regione di residenza LOMBARDIA VENETO PIEMONTE EMILIA ROMAGNA LIGURIA FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTINO ALTO ADIGE VALLE D’AOSTA NORD

Genere

% CF

F

19,1%

M

80,9%

F

17,8%

M

82,2%

F

26,4%

M

73,6%

F

22,3%

M

77,7%

F

22,8%

M

77,2%

F

17,7%

M

82,3%

F

14,3%

M

85,7%

F

33,3%

M

66,7%

F

20,7%

M

79,3%


89

Regione di residenza LAZIO TOSCANA MARCHE UMBRIA ABRUZZO CENTRO

Regione di residenza CAMPANIA

SICILIA

PUGLIA

CALABRIA

BASILICATA

MOLISE

SARDEGNA

SUD E ISOLE

ESTERA

ITALIA

Genere

% CF

F

21,1%

M

78,9%

F

21,2%

M

78,8%

F

21,2%

M

78,8%

F

25,1%

M

74,9%

F

19,4%

M

80,6%

F

21,3%

M

78,7%

Genere

% CF

F

17,7%

M

82,3%

F

20,4%

M

79,6%

F

18,7%

M

81,3%

F

20,6%

M

79,4%

F

17,7%

M

82,3%

F

18,0%

M

82,0%

F

20,8%

M

79,2%

F

19,1%

M

80,9%

F

21,4%

M

78,6%

F

20,5%

M

79,5%


90 Relazione Annuale 2016

Grafico 17 - Storico dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede attivi e non attivi dal 2000 al 2016 (composizione percentuale) CF abilitati all'offerta fuori sede non attivi CF abilitati all'offerta fuori sede attivi 26,8

38,0

36,2

35,3

34,7

35,6

35,3

36,6

36,6

23,7

73,2

76,3

62,0

63,8

64,7

65,3

64,4

64,7

63,4

63,4

35,6

64,4

37,1

62,9

36,8

37,1

63,2

62,9

35,9

64,1

33,4

33,6

66,6

66,4

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

I provvedimenti riguardanti la tenuta dell’albo Grafico 18 - Storico dei provvedimenti di iscrizione dal 2000 al 2016 Provvedimenti di iscrizione 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016


91

Grafico 19 - Storico della composizione percentuale dei provvedimenti di cancellazione per anno con il dettaglio per domanda, mancato pagamento dei contributi e radiazione dal 2000 al 201653 Radiazione Mancato pagamento dei contributi Domanda

Provvedimenti di cancellazione 5000

1%

Consulenti finanziari

4500

1%

2%

1%

1%

4000 3500 3000

67%

2500

1000 500 0

51%

49%

2%

3%

44% 61%

41%

37%

1%

66%

37%

3%

45%

47%

2%

3%

2000 1500

2%

1%

2%

5%

46%

3%

33%

31%

62%

65%

1%

23%

47%

55%

50%

62%

58%

38%

32%

52%

32%

61%

51%

54%

53%

76%

44%

41%

58%

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Anno

Grafico 20 - Storico delle variazioni percentuali di iscrizioni e cancellazioni dal 2001 al 2016 Andamento % provvedimenti di iscrizione e cancellazione

Variazione % iscrizioni Varazione % cancellazioni

115,3 91,5

80,9

76,6

75,0

25,4 9,5

8,8 -1,6 -5,0 -4,3 -10,0

-15,5

-34,2 -51,3

15,5 4,2

2,2 -6,1

-13,0 -18,6

-24,3 -40,8

16,6

5,5

-17 -15,7

-5,2 -34,4

-29,9

-19,1 -31,8

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Anno

53. Le cancellazioni conseguenti la perdita dei requisiti (art. 2 del D.M. n. 472 dell’11 novembre 1998, così come modificato dal D.M. n.140 dell’8 luglio 2010) non sono state riportate per scarsa rilevanza del dato (la percentuale è costante sotto l’1%). Non sono altresì incluse le cancellazioni per decesso.


92 Relazione Annuale 2016

La prova valutativa Il TUF, all’art. 31, comma 5,54 prevede lo svolgimento della prova valutativa per l’accertamento della sussistenza dei requisiti di professionalità da parte di coloro che intendono accedere alla professione ed è impostato su soluzioni tecniche e di selezione informatizzate. Il metodo usato da OCF per realizzare e gestire i test di valutazione dei candidati alla professione di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede prevede, infatti, un modello digitale a partire dalla prenotazione all’esame fino alla somministrazione dello stesso mediante l’utilizzo di tablet55 messi a disposizione di ciascun candidato. La prova consiste in un esame teorico-pratico in forma di quiz composto da 60 quesiti (40 da 2 punti e 20 da 1 punto), a risposta multipla (una corretta e tre distrattori), estratti con modalità random per ciascun candidato da un database di 5.000 quesiti. Tale archivio è basato su una tassonomia dei contenuti pubblica56, gerarchicamente ordinata per materie, argomenti, subcontenuti, microcontenuti e relativi riferimenti di legge. La tassonomia definisce, inoltre, per ciascun subcontenuto la numerosità dei quesiti e il punteggio associato. L’esito della prova è immediatamente noto al termine della seduta d’esame e la Commissione d’esame provvede a rilasciare immediatamente l’attestato con gli esiti della prova eseguita al temine della stessa. Nei giorni successivi, ogni partecipante può effettuare dal proprio computer la verifica dell’intero test 54. La prova valutativa è indetta da OCF ai sensi dell’art. 3 del D.M. 11 novembre 1998, n. 472, recante norme per l’individuazione dei requisiti di onorabilità e di professionalità per l’iscrizione all’albo unico dei consulenti finanziari, come modificato dal D.M. 8 luglio 2010, n. 140. 55. Fino al 2015 le prove valutative OCF si sono svolte mediante l’utilizzo di personal computer. A partire dal 2016 i pc sono stati sostituiti dai tablet. 56. Consultabile su www.organismocf.it Area riservata agli Aspiranti consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede.

eseguito in occasione della prova. La tabella seguente riassume la tassonomia delle materie oggetto della prova: Numero totale quesiti

Numero totale quesiti prova

Diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell’attività di consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede

2.000

24

Nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria; finanza comportamentale

1.600

19

Nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario

500

6

Nozioni di diritto previdenziale e assicurativo

500

6

Materie

Nozioni di diritto privato e commerciale Totale quesiti

400

5

5.000

60


93

Il database dei quesiti è di proprietà di OCF, è protetto da copyright e viene aggiornato ogni anno nella misura minima del 10% dei quesiti. Nel 2016 sono stati modificati complessivamente n. 1.752 quesiti. Un Comitato Scientifico – composto da professori universitari e da un consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, esperti nelle diverse materie che compongono la tassonomia d’esame – presiede all’elaborazione delle caratteristiche della prova, alla definizione ed al rispetto delle linee guida, alla verifica della stretta rispondenza della preparazione richiesta con le effettive esigenze della professione ed al controllo della qualità del sistema di gestione della prova nel tempo, anche attraverso il sistematico aggiornamento del set di quesiti. Dal 2009 (anno di inizio dell’operatività dell’Organismo) fino al 2016 sono state sostenute n. 32.320 prove valutative. Storico dei partecipanti alle prove valutative e degli idonei dal 2000 al 2016: Anno

Prenotati

Partecipanti

Idonei

% Idonei

2000

38.498

35.355

7.259

20,5%

2001

36.894

33.207

8.965

27,0%

2002

28.223

20.993

5.883

28,0%

2003

14.091

10.193

2.785

27,3%

2004

10.702

7.561

2.077

27,5%

2005

7.545

5.206

1.642

31,5%

2006

8.393

5.845

1.866

31,9%

2007

12.264

9.344

3.532

37,8%

2008

9.963

6.859

2.437

35,5%

2009

4.052

3.304

608

18,4%

2010

5.308

4.063

1.340

33,0%

2011

3.586

2.810

888

31,6%

2012

3.942

3.361

1.212

36,1%

2013

4.696

4.005

1.689

42,2%

2014

5.609

4.935

2.094

42,4%

2015

6.421

5.535

2.145

38,8%

2016

4.947

4.307

1.771

41,1%


94 Relazione Annuale 2016

Distribuzione per genere dei candidati risultati idonei alle prove valutative nel periodo 2010-2016: Sessioni 2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

Dettaglio genere

N. Idonei

Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M Totale F M

1.340 430 910 888 255 633 1.212 406 806 1.689 669 1.020 2.094 880 1.214 2.145 864 1.281 1.771 661 1.110

% Idonei 32% 68% 29% 71% 34% 66% 40% 60% 42% 58% 40% 60% 37% 63%


95

Le campagne di comunicazione istituzionale L’Organismo a partire dal 2012, ovvero da quando ha consolidato la struttura organizzativa e raggiunto l’efficienza operativa anche delle Sezioni territoriali, svolge un’attività di comunicazione istituzionale, non limitata a convegni e seminari, rivolta ai cittadini, alle Istituzioni e ai professionisti stessi della consulenza finanziaria. La finalità di queste iniziative è sia quella di presentare l’albo come fonte ufficiale per la verifica dell’iscrizione e dei requisiti di professionalità per lo svolgimento della professione di consulente finanziario sia quella di sensibilizzare sul ruolo sociale che riveste. Nel periodo 2012-2017 sono state lanciate sei campagne di comunicazione di cui cinque istituzionali di OCF ed una nel 2015, per promuovere la parità di genere.

La campagna di comunicazione 2015 La campagna di comunicazione lanciata da APF (ora OCF) nel 2015 è stata rivolta al pubblico dei risparmiatori, alle Istituzioni, ai promotori finanziari (ora consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede) e agli aspiranti tali ed è stata finalizzata a sottolineare, in particolare, alcuni aspetti della professione: - l’attività di consulenza, - il percorso professionale seguito dai promotori finanziari durante tutto l’arco della loro vita lavorativa, - l’esperienza di successo del settore della promozione finanziaria italiana assunta a modello dal Legislatore europeo. Il concept creativo della campagna richiama, quindi, le caratteristiche principali della figura professionale del promotore finanziario il quale, nel garantire un servizio di consulenza serio e rigoroso, applica una “formula” in grado di trasformare il risparmio in obiettivi personali. Possiede, infatti, le conoscenze e le competenze per esercitare l’attività di consulenza nel pieno rispetto dei principi di adeguatezza e del profilo di rischio sopportabile dall’investitore.


96 Relazione Annuale 2016

La campagna è stata lanciata con due ight, in estate e in autunno, sulle maggiori testate cartacee e online generaliste e di settore. Ăˆ stata, inoltre, prevista la presenza su social network e motori di ricerca. Il banner della campagna istituzionale:

La landing page sul portale web di APF (ora OCF):


97

Nel 2015 l’Organismo ha realizzato anche un progetto di comunicazione istituzionale finalizzato a promuovere “la parità di genere”: le iniziative studiate a tutt’oggi sono volte, in particolare, a favorire le pari opportunità, in linea con le previsioni dell’art. 2 dello statuto dell’Organismo, considerato che le promotrici finanziarie – sebbene risultino rilevanti i flussi di iscrizioni all’albo, di partecipazione alle prove e di assegnazione di mandati – rappresentano ancora una quota minoritaria dell’albo (vedi paragrafo 3.3). La suddetta campagna di informazione, lanciata il 13 luglio 2015, è mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica e le donne sulla necessità di: - abbattere gli stereotipi connessi al pregiudizio che la finanza «non è materia per donne»; - valorizzare il talento e le attitudini femminili come elementi che possono rispondere alle peculiarità della professione di promotrice finanziaria; - dare visibilità a storie di successo al femminile che possano ispirare le donne e si pongano come modelli da seguire. A tal fine, è stata realizzata la sezione “APF@Donna” (ora OCF@Donna) sul portale web che presenta un progetto editoriale appositamente dedicato alle donne e alle aspiranti promotrici. Questa sezione ha, altresì, la funzione di uno “Sportello donna” online che è affiancato da due sportelli previsti presso gli uffici delle Sezioni territoriali dell’Organismo a Roma e Milano. Al sito APF@Donna, nel 2015, è stata affiancata una campagna di comunicazione istituzionale web. Il banner della campagna “parità di genere”:


98 Relazione Annuale 2016

La campagna di comunicazione 2013 Presentata a “Il Salone del Risparmio 2013” e illustrata altresì in occasione della Relazione Annuale 2012 di APF57 (ora OCF), la campagna di comunicazione 2013 è stata concepita avendo riguardo anche a contenuti di educazione finanziaria. All’obiettivo primario di diffondere la conoscenza del ruolo anche sociale del promotore finanziario (ora consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede) si è affiancata l’ulteriore finalità di rendere note la sua competenza e la sua professionalità presso il grande pubblico (risparmiatori, investitori, giovani, operatori del settore). Il media mix costruito per la campagna, nonché i relativi testi a supporto, convergevano verso l’invito finale ad approfondire, visitando il sito www.albopf.it (ora www.organismocf.it), sia il valore della figura dell’allora promotore sia gli strumenti e le indicazioni necessarie per instaurare col professionista un rapporto consapevole e corretto, anche da un punto di vista normativo e dei comportamenti. Il concept creativo, declinato in toni diversi a seconda del mezzo (dalle testate nazionali generaliste alle specializzate in ambito economico e finanziario, dai quotidiani ai media online) e dell’audience, evocava la complessità e la specializzazione dei contenuti della finanza richiamando il bisogno di una guida affidabile per potervisi accostare e operare scelte consapevoli. A sostegno della campagna, basata su tre messaggi chiave (“il mercato è un enigma”, “il risparmio è un valore”, “il futuro è il tuo capitale”), sono stati realizzati strumenti a favore del pubblico, come la “landing page”, e strumenti di personal marketing per i promotori finanziari da scaricare dal sito dell’Organismo. La landing page, in particolare, costituiva un approfondimento guidato sulle tematiche riportate nei tre messaggi della campagna e consentiva il collegamento 57. Roma, 4 giugno 2013. Il documento è disponibile su www.organismocf.it/ web/area_pubblica/novita/ pubblicazioni

diretto al sito ufficiale dell’Organismo alle pagine appositamente realizzate nella sezione precedentemente denominata “Il Promotore Finanziario”: Chi è; Cosa fa; Relazione Cliente-Promotore; Codice deontologico.


99

I messaggi della campagna di comunicazione:

La landing page sul portale web di APF (ora OCF) e gli strumenti di personal marketing:


100 Relazione Annuale 2016

La campagna di comunicazione 2012 Lanciata a “Il Salone del Risparmio 2012” e illustrata in occasione della Relazione Annuale 2011 di APF58 (ora OCF), la campagna richiamava, attraverso un messaggio istituzionale con un connotato tra il provocatorio e l’ironico, l’opportunità di essere assistiti da un promotore finanziario (ora consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede) nelle scelte d’investimento. A tal fine la comunicazione era stata finalizzata a far conoscere la figura del professionista, a chiarirne il ruolo e a intervenire su eventuali pregiudizi esistenti. L’iniziativa scaturiva, infatti, dalla necessità di far comprendere meglio la portata innovativa di assistenza e consulenza che il promotore mette a disposizione del risparmiatore-investitore per ottemperare a esigenze di tutela del risparmio, in considerazione della crescente complessità di funzionamento dei mercati. Le azioni e gli strumenti della campagna sono stati indirizzati con prevalenza ai cittadini che non conoscono la figura del promotore finanziario utilizzando i canali stampa, online, radio e nuovi media quali i tablet e gli smartphone. I messaggi della campagna di comunicazione:

58. Roma, 1° giugno 2012. Il documento è disponibile su www.organismocf.it/ web/area_pubblica/novita/ pubblicazioni


Progetto e realizzazione grafica:

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