NEL 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA LA PRO LOCO RICORDA MONSIGNOR CARLO CACCIA DOMINIONI TESTIMONE DI QUEI GIORNI A CORNATE D’ADDA
17 MARZO 2011
1859 Milano è austriaca.
Il 7 maggio muore l’arcivescovo di Milano monsignor Bartolomeo Romilli.
La nomina del nuovo arcivescovo, per antico privilegio confermato dal Concordato del 1855 stipulato tra la Santa Sede e l’Austria, spetta all’imperatore Francesco Giuseppe.
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L’Imperatore, il 7 giugno, indica a Papa Pio IX quale nuovo presule il canonico milanese monsignor Paolo Angelo Ballerini
fino ad allora Vicario Generale di Romilli. Il Papa conferma la scelta imperiale nel Concistoro del 20 giugno 1859
Papa Pio IX
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Nel frattempo è iniziata la Seconda Guerra d'Indipendenza: l'8 giugno 1859, dopo la vittoria di Magenta sugli austriaci,
Napoleone III e Vittorio Emanuele II entrano trionfalmente in Milano. Il 24 giugno gli austriaci sono ancora sconfitti a Solferino.
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Con l'armistizio di Villafranca, 12 luglio 1859, la pace tra Francia e Austria: la Lombardia viene ceduta all’Italia di Cavour. Il 5 maggio 1860 Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto la campagna e il 26 ottobre a Teano consegna il sud conquistato a Vittorio Emanuele II.
Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II viene proclamato re d’Italia.
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Il 17 marzo 1861 con la legge n° 4671 del Regno di Sardegna è proclamato il Regno d'Italia:
La bandiera è quella definita da un Decreto del 25 marzo 1860 dove sono minuziosamente stabilite le dimensioni del drappo, la posizione dello scudo sabaudo con la corona reale e la lunghezza dell'asta. Per i Reggimenti, sui quattro lati del codolo era inciso il nome, la data di costituzione ed i fatti d'arme in cui si erano distinti.
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Cosa succede a Milano? Il nuovo governo piemontese, presto rinominatosi italiano, non accetta la decisione di Papa Pio IX e considera vacante la Diocesi di Milano. Monsignor Ballerini, essendogli impedito l'insediamento in Diocesi, nomina suo Vicario Generale il Vescovo monsignor Carlo dei conti Caccia Dominioni, dal 9 maggio 1859 Vicario Capitolare dopo la morte dell’arcivescovo Romilli.
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Carlo Caccia Dominioni nasce il 14 maggio 1802 a Milano, in piazza S. Ambrogio, dal conte Paolo e dalla nobildonna Marianna Martignoni.
All’angolo con via S. Vittore l’attuale edificio ricostruito su progetto dell’arch. Luigi Caccia Dominioni dopo la distruzione dalle bombe della II guerra mondiale.
Entrato in seminario a dieci anni, diventa sacerdote nel 1826. Il clero di allora, come del resto i laici, era politicamente diviso fra coloro che parteggiavano per gli austriaci perché ritenuti più benevoli dei francesi nei confronti della Chiesa e coloro, i liberali, che desideravano un’Italia unita senza il giogo straniero. Nel marzo del 1848, con le Cinque Giornate il popolo insorto aveva scacciato gli austriaci da Milano. Sulle barricate combatterono anche seminaristi e giovani sacerdoti.
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