SCATTI DI VIAGGIO
CALABRIA Photo Portfolio
EMO DANILO
Gallicianò «“…avevamo superato il livello del Castello di Amendolea […] e davvero magnifica era la vista guardando indietro dai punti della rocca […] Con queste visioni intorno a noi, l’immensa prospettiva di linee degradanti e di torrenti….”
Diario di un viaggio a piedi, E. Lear
Roghudi «…Venni stupito da Rochudi, non so come vivono quei meschini; è costruito sopra uno spuntone, è circondato, nel mezzo di due fiumi…» Cantavano così i rivali bovesi ai vicini roghudesi e loro erano di casa in questa terra ostile. A 700 metri sul livello del mare, Rughudi definito da qualche penna “il paese più respinto del mondo”, è una macchia di case immobili alla furia, nei periodi di piena, dei due torrenti che lo stringono ai fianchi, l’Amendolea e il Furria. Povere case, cucina e letto senza distinzione, una democrazia che abbracciava anche le galline. E i grossi chiodi fuori delle case dove fissare le corde per legare i bambini. La cosa più facile a Roghudi era precipitare nel vuoto, tutto il resto era fatica.
da La Santa Furiosa
Bova «Fra noi e Bova c’erano dei bellissimi tratti di boschetti, gruppi di delicati alberi e, scoscendimenti di terreno e non poche di queste calamitose fiumare che sapevamo molto bene essere condannati ad attraversare faticosamente prima prima di incominciare la salita alla città greca, perchè Bova è stato detto che era l’ultimo resto della Magna Grecia»
31 Luglio Diario di un viaggio a piedi, E. Lear
Palizzi «Nessun posto più selvaggio nè più straordinario di Palizzi può attirare l’occhio di un artista. ... Abbiamo lasciato questa città alle ore tre del pomeriggio.... incominciammo ad ascendere le colline di Pietrapennata. Dal lato nord, Palizzi appare completamente in forme differenti, ed è una di quelle scene “Poussinesque” di carattere così squisito e così peculiare dell’Italia»
3 Agosto Diario di un viaggio a piedi, E. Lear
Bruzzano « …e così, piano piano, attraversando giardini e campi con casette circondate da zucche, siamo arrivati sotto Bruzzano, piazzata come se fosse stata sistemata da Poussin per una pittura, al margine di una grande roccia, che si eleva sopra la pianura, e costruita con quella bellezza di forme semplici e quella indipendente irregolarità che si identifica nella nostra mente con le immagini delle città di Calabria»
6 Agosto Diario di un viaggio a piedi, E. Lear
Stilo “Situata proprio sotto precipizi perpendicolari, e costruita sopra una specie di terrazza ad anfiteatro, le rocce che sporgevano ad ogni estremità e con le pittoresche chiese e conventi. Ci sembra che ci sia più evidenza di pulizia e manutenzione nelle strade che in nessun altro posto della Calabria dove siamo passati, e c’era un’aria che dava una sensazione di ordine e nitidezza maggiore rispetto di ogni altro posto visitato finora in Italia, che ci ha sorpresi, essendo Stilo cosi remota dalla capitale“
15 Agosto Diario di un viaggio a piedi, E. Lear
EMO DANILO
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