ECOMONEY NETWORK

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ECOMONEY

Il Network EcoMoney sarà un circuito di credito reciproco tra aziende. Il suo funzionamento è abbastanza semplice, in quanto funziona esattamente come una camera di compensazione. Le aziende si iscrivono al circuito, dopodiché gli viene aperto un conto all’interno della camera di compensazione stessa e le aziende possono acquistare e vendere i propri beni e servizi all’interno della rete. Con una particolarità: utilizzando un’unità di conto interna, che nel nostro caso si chiama Ecolo. Ogni Ecolo equivale ad 1 euro.

Come funzionano gli acquisti e le vendite? Funzionano in questa maniera: ad ogni azienda è accordata la possibilità di andare in rosso entro una certa cifra, sul proprio conto. Nel momento in cui si fanno degli acquisti, il proprio conto in Ecoli scende per un importo equivalente agli acquisti e per recuperare questi acquisti non si dovrà far altro che vendere i propri beni e servizi ad uno dei membri della rete che ne faccia richiesta.

Oltre a questo programma – che è un programma “b to b”, vale a dire “business to business”, quindi tra aziende – verrà affiancato un programma che abbiamo chiamato “business to employ”, quindi “b to e”. Questo programma permette anche ai dipendenti delle aziende di avere un conto all’interno della piattaforma EcoMoney, e di ricevere ciò che oggi le aziende per mancanza di liquidità non riescono più a dare, ovvero dei benefit, dei rimborsi, o delle anticipazioni sulle retribuzioni future. Quest’ultima parte è piuttosto importante, perché attraverso le anticipazioni sulle retribuzioni future, i dipendenti delle nostre aziende possono affrontare delle spese improvvise. Ad esempio può capitare che si debbano cambiare i pneumatici, si debbano fare dei lavori di ristrutturazione a casa piuttosto che affrontare delle visite specialistiche. Ebbene, ottenendo un’anticipazione dal proprio datore di lavoro in crediti Ecoli, si affronta questa spesa senza dover ricorrere al credito tradizionale, quindi ad una finanziaria, e neppure andando a erodere i propri risparmi. Questo naturalmente va ad incidere anche sul piano economico della comunità, in quanto quella parte di potere d’acquisto del dipendente, la cui vita è legata a quella delle piccole imprese del suo territorio, si lega al territorio anch’esso. E così la ricchezza rimane ancorata al luogo si vive e si lavora.


Poi ci sarà una terza fase. Si tratta della fase cosiddetta “b to c”, ovvero “business to consumers”. So che la parola “consumers” è un po’ brutta, nel modo in cui la si usa comunemente. Ma con “consumers” in realtà noi ci riferiamo ai cittadini: anche loro potranno entrare all’interno della rete. E la domanda che viene spontanea un po’ a tutti è: ma i cittadini cosa daranno alle imprese? Daranno forse la cosa più preziosa che hanno, ovvero il loro consumo critico e il loro potere d’acquisto. Quindi anche loro, decidendo di spendere i propri euro all’interno della rete riceveranno un pay back, quindi diciamo una ricarica in moneta complementare, spendibile all’interno della rete. Questo è molto più efficace di uno sconto, perché mentre lo sconto è una cosa a perdere e soprattutto gli euro che rimangono in tasca al consumatore spesso vengono spesi in attività che poi non lasciano nulla sul territorio, al contrario questa ricarica crea un affare futuro per un’altra azienda del circuito.

Quindi se un libero professionista o un commerciante, per poter entrare in questo circuito, come deve muoversi e cosa devo fare? Non tutti possono entrare in qualsiasi momento nel circuito, perché noi badiamo molto alla crescita armonica del circuito medesimo. Quindi per prima cosa incontriamo l’azienda, ci conosciamo. Anche perché uno dei nostri obiettivi è rivalutare le relazioni personali che sono altrettanto importanti e spesso son foriere di relazioni economiche. Ci incontriamo con l’imprenditore, dunque, e facciamo un’analisi dei precedenti bilanci della sua azienda, analizziamo con loro le loro spese, e soprattutto il loro potenziale inespresso. Spiego meglio il concetto di potenziale inespresso: in economia l’unica domanda che generalmente viene tenuta in considerazione è la domanda che è coperta da beni finanziari, cioè da moneta. In realtà i nostri bisogni spesso vanno oltre alla nostra copertura finanziaria; altrettanto spesso c’è un’offerta di prodotti che non trova collocazione nel mercato e quindi è quella che il professor De Soto definisce “dead capital”, ovvero capitale morto. Noi non facciamo altro che prendere questo capitale e trasformarlo in liquidità utile all’impresa. Quindi, come dicevo, analizziamo insieme questo capitale inespresso (quanti prodotti non trovano collocazione sul mercato, quanto tempo inutilizzato ha l’azienda …), lo incrociamo con la disponibilità di beni e servizi all’interno del circuito, dopodiché capiamo effettivamente quanto, fin da subito, quell’azienda può lavorare all’interno della rete. Se i tempi sono maturi, ovvero se c’è un effettivo spazio di mercato in questo momento nel circuito per quell’azienda, procediamo con l’iscrizione. Diversamente l’azienda viene tenuta in stand-by e viene ricontattata nel momento in cui il mercato richiederà i suoi beni e servizi. Questo perché, ovviamente, noi offriamo un servizio professionale, e l’ingresso nel circuito ha un costo: dunque non ce la sentiamo di far affrontare un costo, soprattutto in questo periodo in cui la liquidità viene a mancare, ad un’azienda che poi non avrà effettivi benefici dall’inserimento nella rete.

Quindi, ricapitolando: io sono un commerciante che produce elettrodomestici piuttosto che ortaggi e mi rivolgo a voi. Pago la quota di iscrizione di € 500,00. Voi valutate se il mio ingresso nel circuito EcoMoney è compatibile con le attività economiche degli altri iscritti e, se mi ritenete compatibile, io posso entrare a tutti gli effetti nel circuito. Da quel momento, quindi, le mie spese su quel territorio potrò farle non più soltanto in euro, cioè la moneta che tutti utilizziamo, ma anche, parzialmente e a mia discrezione, in Ecoli. Cioè, per fare un esempio concreto, se poi io vado dal dentista e questi mi chiede 5 mila euro per una protesi odontoiatrica, posso pagare 2 mila euro in moneta corrente e 3 mila euro in servizi e beni equivalenti a 3 mila Ecoli, fermo restando che ogni Ecolo vale un euro. Esatto. Anche se in realtà accade molto più spesso che le transazioni avvengano completamente in crediti Ecoli. Mi spiego meglio. Noi abbiamo una regola fondamentale che, in pratica, prevede questo: sino a mille euro di valore commerciale, per contratto, tutte le aziende, per quanto riguarda i rapporti interni al circuito, sono obbligate ad effettuare la vendita completamente in Ecoli. Superata questa soglia, ogni azienda indica una percentuale di compensazione minima che


intende applicare ai pagamenti al di sopra di mille euro. Sulla base della nostra esperienza, in ogni caso, posso affermare che il circuito funziona molto meglio quando le aziende danno una disponibilità al 100%. Però c’è una cosa importante: noi facciamo in modo che le aziende non si scoprano troppo. Bisogna sempre tener presente che, anche per gli aderenti al circuito, ci sono spese che non sono affrontabili in Ecoli, perché il “socio di maggioranza”, cioè lo Stato italiano, non accetta gli Ecoli; di conseguenza noi tendiamo a dare delle soglie di garanzia alle aziende, per cui studiamo assieme quello che è l’importo di beni e servizi che l’azienda può mettere a disposizione del circuito durante un anno. Una volta che abbiamo stabilito insieme qual è questa soglia, essa non è altro che una percentuale del totale del fatturato. Quindi per i servizi questa percentuale può arrivare anche al 25%, mentre, per i beni materiali, soprattutto per il commercio, questa soglia si aggira tra il 10 ed il 15%. Questo permette alle aziende di usufruire dei vantaggi ma di non squilibrarsi troppo nel proprio cash flow.

Come faccio a racimolare il primo gruzzolo di Ecoli, entrando nel circuito? Quanti sono, cioè, gli Ecoli che mi vengono attributi come base di partenza, e come li ottengo? Innanzitutto, essendo una camera di compensazione, tutti i saldi partono da zero. In realtà non c’è nessun gruzzoletto di Ecoli all’inizio, nel senso che per accumulare gli Ecoli devi effettuare delle vendite. Quello che noi, per conto delle aziende aderenti al circuito, concediamo, è un piccolo affidamento, se così lo vogliamo chiamare. Ovvero la possibilità di “andare sotto” nel proprio conto. Quindi c’è un’analisi del merito creditorio, rifacendoci però al senso etimologico di “credito”, quindi nel significato di “fiducia”: cioè la fiducia che la rete accorda all’azienda. Per fare questo noi abbiamo dei parametri, effettuiamo dei calcoli; in definitiva l’affidamento è sempre una porzione della disponibilità commerciale annuale che l’azienda ci ha dato. Per fare un esempio: se un’azienda ci dà disponibilità di 20 mila euro dei propri beni e servizi, l’affidamento sarà una percentuale sui 20 mila euro. Questa percentuale viene calcolata in base a tutta una serie di parametri: dal merito creditizio tradizionale a tante altre cose, tra cui ad esempio la vendibilità di quel bene o servizio all’interno della rete. Mi spiego meglio: è chiaro che se una persona vende carburanti o gas avrà un affidamento più alto perché il suo bene è più facilmente piazzabile all’interno della rete, quindi avrà più facilità a recuperare qualora vada in debito; invece una persona che vende barchette di legno fatte con gli stecchini – ammesso che in questo momento riuscissimo ad accoglierlo – probabilmente avrebbe un affidamento piuttosto piccolo. Quindi, in sostanza, se un aderente decide di vendere, come prima azione, all’interno del circuito, maturerà dei crediti attraverso le sue vendite. Se un aderente deciderà di acquistare il suo conto Ecolo andrà in rosso e per ripagare avrà 12 mesi di tempo per vendere i propri beni e servizi per un quantitativo equipollente. Naturalmente noi facciamo tutta una serie di operazioni affinché in questi 12 mesi ci sia la possibilità di vendere i propri beni e servizi e quindi di non incorrere, alla scadenza dei 12 mesi, in un pagamento in moneta corrente.

E per estinguere questo debito c’è un tasso di interesse? Assolutamente no, non c’è nessun tasso di interesse. E anzi la questione degli interessi è una cosa piuttosto importante all’interno della camera di compensazione. Il trattamento di debitori e creditori all’interno della camera di compensazione è simmetrico. Questo perché, innanzitutto, non si parte da dei depositi, cioè il creditore non ha depositato nulla, contrariamente a ciò che avviene nel sistema bancario. In secondo luogo, se – come succede nel sistema finanziario attuale – si continuano a dare dei premi di tesorizzazione, e si premiano quindi le aziende in credito affinché facciano crescere il proprio credito anziché rimettere in circolazione la moneta, di fatto non si fa altro che impedire ai debitori di estinguere il proprio debito. Perché, ripeto, la somma dei debiti e dei credito è sempre uguale a zero. All’interno di EcoMoney, invece, attraverso l’assenza di interessi, abbiamo due spinte, che nel sistema tradizionale sono contrapposte, ma che nel nostro circuito convergono verso un punto di equilibrio. Perché da una parte il creditore sarà portato a spendere il più presto possibile i propri crediti per non incorrere nell’inflazione dovuta all’unità di conto interna con la valuta ufficiale, che è soggetta a inflazione. Dall’altra parte il debitore farà di tutto per ripagare in beni e servizi


il proprio debito di modo da non avere esborso in moneta corrente. Questo, secondo me, oltre a creare dell’equilibrio, sancirà il successo di Ecolandia per l’altissima velocità di circolazione dei crediti.

Tutte le transazioni sono sempre accompagnate da fattura, da numero fattura e da data fattura, quindi da un documento. Questo naturalmente può facilitare l’emersione del cosiddetto sommerso, perché in questa maniera, trovando un modo conveniente di far commerciare le aziende, queste ultime sono portate a fare fattura e a versare le imposte. E questo ritengo sia un altro elemento importante, perché spesso i luoghi comuni portano a dire: “Ah, questo sistema fagociterà il nero, fagociterà l’evasione fiscale”. No, in realtà è tutto l’opposto, perché tutte le nostre transazioni son tracciate e ogni transazione è accompagnata da un documento.

Vi sono dei servizi aggiuntivi di cui possono usufruire le aziende inserite nel Circuito ? Certo, intanto c'è il portale dell'Ecommerce (che a sua volta collaborerà con altri portali di ecommerce esistenti) che non sarà una mera “vetrina” ma un elemento di mediazione commerciale mediante il quale i nostri broker andranno direttamente alla ricerca di potenziali acquirenti. Poi vi sarà il vasto settore dell'Export dove, oltre alla normale prassi per l'inserimento nel mercato dei prodotti, verranno via via costituiti dei Show Room sul territorio. Terzo, ma non ultimo, il Mercato del Popolo, mediante il quale avvicinare i cittadini ai prodotti in offerta, in svendita o passati di moda ma ancora validi.


Recupera i tuoi crediti da clienti insolventi Se la tua azienda lavora in un settore particolarmente soggetto ad insoluti (soprattutto in un periodo di recessione come questo) allora quello che ti rimane da fare è chiudere il rubinetto a questi clienti e iniziare un'azione legale che ti porterà a sostenere certamente nuovi costi, peraltro senza alcuna garanzia sui risultati e i benefici che da questo potrebbero derivare. EcoMoney offre un'alternativa concreta ed efficiente: convertendo immediatamente i crediti (pressoché inesigibili) in Ecoli spendibili da subito nel Commerce Network per sostenere le spese di funzionamento della tua azienda. Lavorando a stretto contatto con il Broker, potrai analizzare l'elenco delle aziende che sono in debito con la tua azienda e EcoMoney deciderà se queste aziende potrebbero fornire beni e servizi utili e richiesti dai membri del Commerce Network. Accettata l'adesione di tali aziende, il loro ingresso sarà subordinato al trasferimento a favore della tua azienda creditrice di tanti Ecoli quanto è l'esposizione in Euro nei tuoi confronti. La posizione debitoria a carico del tuo cliente verrà chiusa e tu, ancora una volta, potrai spendere gli Ecoli per acquistare beni e servizi utili al funzionamento dell'azienda risparmiando immediatamente il prezioso contante.

Liquida immediatamente i tuoi creditori Se la tua azienda sta subendo la recessione del mercato e i tuoi fornitori stanno aspettando di essere pagati da molto tempo, potrai contattare il tuo Broker EcoMoney e fargli presente il tuo problema. E' molto probabile che con EcoMoney tu possa rapidamente saldare i tuoi debiti pagando in beni e servizi forniti dalla tua stessa azienda. Se i tuoi debiti urgenti ammontano a non più del 10% del fatturato allora EcoMoney può contattare direttamente i tuoi fornitori e proporre la liquidazione delle sofferenze in Ecoli. Nella pratica il Broker contatterà il fornitore e formulerà la proposta di ricevere tanti Ecoli quanti sono gli Euro dovuti dalla tua azienda. Accettando la proposta il debito scomparirà all'istante, e l'impegno sarà quello fornire beni e servizi (fino a concorrenza di tale valore) ai Membri del Commerce Network che ne faranno richiesta. Il creditore potrà quindi avere un beneficio reale potendo, con tali Ecoli, acquistare a propria volta i beni e servizi utili al funzionamento della sua azienda, effettuare campagne promozionali e di marketing o pagarsi un avvocato per fare azione legale contro i vostri concorrenti che ancora gli devono dei soldi!

Ottieni le massime garanzie per le tue transazioni La garanzia di essere pagati, soprattutto se si lavora nel campo dei servizi, nel quale prima vi è l'erogazione e solo alla fine il pagamento, è un requisito fondamentale per la "serenità" del business e dell'imprenditore. Inoltre, quando decidi di aderire al Commerce Network, gli esperti EcoMoney effettuano una verifica preliminare sulla ricettività del mercato in relazione al tuo prodotto o servizio. Non rischi, quindi, di proporre merce che non verrà acquistata. Questa verifica viene sempre fatta prima di accettare un nuovo membro nel Commerce Network, in questo modo EcoMoney ti garantisce la contropartita in acquisto di quanto necessario per il funzionamento della tua azienda. Si può anche scegliere di effettuare acquisti utilizzando il credito commerciale concesso ad ogni membro (previa ulteriore valutazione del prodotto e del momento di mercato), ovvero acquistando ancora prima di aver venduto, questa pratica è soggetta però ad accettazione da parte di EcoMoney.


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